zero tre sei estate servizi estivi 2016 il progetto...

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ZERO TRE SEI.... ESTATE Servizi estivi 2016 Il progetto pedagogico Premessa Tra i progetti del Piano Programma 2016-2017/18 della I.E.S. è inserita la “Progettazione ed organizzazione del Sistema Integrato dei Servizi Estivi”, che prevede la proposta di una rete coordinata ed integrata di servizi estivi a gestione mista pubblico-privata per i bambini da 0 a 11 anni. Zero Tre Sei... Estate” è il progetto specifico riferito ai bambini da 0 a 6 anni. Questo documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro composto da pedagogisti, responsabili, operatori di sistema dell'Istituzione IES. Contiene le linee pedagogiche ed esperienziali per l'iniziativa estiva e traccia le coordinate dell'approccio educativo che si intende perseguire nell'ambito della scuola dell'infanzia. Unitamente al documento Istituzionale costituisce un importante punto di riferimento per i gruppi di lavoro educativo per la programmazione delle esperienze specifiche da realizzare in ogni centro . Il seguente progetto potrà essere declinato in esperienze educative significative da ogni gruppo di lavoro, il quale, con il supporto del coordinatore pedagogico, si occuperà di programmare l’attività, modulandola in relazione alle esigenze dei singoli bambini e alla composizione dei gruppi. Il documento si arricchisce di Schede descrittive delle sedi in cui saranno svolti i centri estivi. Le finalità L'esperienza estiva Zero Tre Sei... Estate si propone di completare quella vissuta durante i 10 mesi precedenti nei nidi e nelle scuole dell'infanzia. Dunque non una esperienza intesa in modo separato ma conseguente e integrata con quella vissuta nei mesi precedenti. Le attività estive si svolgono nelle sedi dei nidi e delle scuole dell'infanzia, e sono proprio in questi contesti divenuti famigliari per le modalità di accoglienza, di gioco, di cura, di quotidianità vissuta che è possibile offrire ai bambini e ai loro genitori una esperienza estiva in continuità e dal valore “rielaborativo”. In particolare questo documento raccoglie le linee di lavoro per i centri “Tresei” in quanto per i servizi “Zerotre” l'esperienza educativa è consolidata. 1

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ZERO TRE SEI.... ESTATEServizi estivi 2016

Il progetto pedagogico

Premessa

Tra i progetti del Piano Programma 2016-2017/18 della I.E.S. è inserita la “Progettazione ed organizzazione del Sistema Integrato dei ServiziEstivi”, che prevede la proposta di una rete coordinata ed integrata di servizi estivi a gestione mista pubblico-privata per i bambini da 0 a 11 anni.“Zero Tre Sei... Estate” è il progetto specifico riferito ai bambini da 0 a 6 anni.

Questo documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro composto da pedagogisti, responsabili, operatori di sistema dell'Istituzione IES.Contiene le linee pedagogiche ed esperienziali per l'iniziativa estiva e traccia le coordinate dell'approccio educativo che si intende perseguirenell'ambito della scuola dell'infanzia. Unitamente al documento Istituzionale costituisce un importante punto di riferimento per i gruppi dilavoro educativo per la programmazione delle esperienze specifiche da realizzare in ogni centro .Il seguente progetto potrà essere declinato in esperienze educative significative da ogni gruppo di lavoro, il quale, con il supporto delcoordinatore pedagogico, si occuperà di programmare l’attività, modulandola in relazione alle esigenze dei singoli bambini e alla composizionedei gruppi. Il documento si arricchisce di Schede descrittive delle sedi in cui saranno svolti i centri estivi.

Le finalità

L'esperienza estiva Zero Tre Sei... Estate si propone di completare quella vissuta durante i 10 mesi precedenti nei nidi e nelle scuole dell'infanzia.Dunque non una esperienza intesa in modo separato ma conseguente e integrata con quella vissuta nei mesi precedenti. Le attività estive si svolgononelle sedi dei nidi e delle scuole dell'infanzia, e sono proprio in questi contesti divenuti famigliari per le modalità di accoglienza, di gioco, di cura, diquotidianità vissuta che è possibile offrire ai bambini e ai loro genitori una esperienza estiva in continuità e dal valore “rielaborativo”. In particolarequesto documento raccoglie le linee di lavoro per i centri “Tresei” in quanto per i servizi “Zerotre” l'esperienza educativa è consolidata.

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La sfida è quella di poter considerare il periodo in cui il servizio estivo funziona, come laboratorio in cui poter mettere in campo, in modo leggero esoft, alcuni presupposti che fanno sì che i bambini possano muoversi in maggiore autonomia e libertà dentro alcune piste progettuali etematiche senza necessariamente fare riferimento alla sezione di appartenenza e agli adulti della propria sezione.

I coordinatori pedagogici di IES condividono che il progetto educativo-didattico del servizio estivo debba essere l'occasione di esploraremodalità di scuola aperta, educazione all'aperto.

IES intende mettere a disposizione delle famiglie dei servizi basati sulla qualità dell'offerta educativa e didattica dedicata all'incontro, allacomunicazione, alle interazioni spontanee e declinata secondo le seguenti linee:

– l'esperienza estiva per lo Zerotre valorizza la continuità con l'anno educativo attraverso il mantenimento delle relazioni educative;– l'esperienza estiva per lo Zerotre costituisce una opportunità di scambio fra educatori e operatori con gemellaggi fra nidi;– l'esperienza estiva per lo Zero Tre Sei costituisce una opportunità “di lavoro aperto” fra un nido e una scuola dell'infanzia attraverso gruppi di

bambini di età diversa;– l'esperienza estiva per il Tresei costituisce un incontro fra insegnanti che operano in diverse scuole dell'infanzia e con bambini che frequentano

diverse scuole dell'infanzia: particolare attenzione dovrà essere data all'incontro, all'accoglienza e agli strumenti necessari di comunicazione conle famiglie;

– l'esperienza estiva per il Tresei costituisce una opportunità di esperienza relazionale adulto/bambino-bambini per centri di interesse, incontinuità con l'esperienza didattica in corso d'anno;

– l'esperienza estiva per lo Zero Tre Sei costituisce una progettazione per la valorizzazione del gioco dei bambini di costruzione, esplorazione,manipolazione, movimento. In particolare gli adulti hanno il compito di organizzare e predisporre le condizioni di contesto (nel giardino ,negliambienti interni) con angoli di gioco e materiale, e di assistere il gioco seguendone gli sviluppi;

– ogni struttura potrà caratterizzarsi secondo “filoni tematici specifici”;– progetti trasversali Zero Tre Sei possono essere: il teatro (collaborazioni con il Teatro Testoni) attraverso laboratori, alcuni SET con laboratori

creativi, narrazioni, ecc.;– altro progetto trasversale è dato dalla attenzione igienica per affrontare la calura estiva (utilizzo dell'acqua, cura della penombra negli

ambienti...);– materiali: piscine per acqua (almeno 3 per sede), 6 cassette con materiali naturali, zona della sabbia, secchielli/palette e carriole, creta, ecc...;– la giornata educativa prevede lo studio di una organizzazione specifica per l'accoglienza e l'uscita.

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I ritmi della quotidianità

L'esperienza viene vista nella sua interezza – un anno/11 mesi - offerti ai bambini e alle bambine per vivere a pieno l'interezza diun tempo che si modifica e diversifica anche nelle possibilità di gioco e di avventura. Si diversifica perché il tempo che scorre èdifferente e impone ritmi, ambienti, condizioni diverse di stagione, di clima. Dunque l'estate pone ai ritmi consueti della giornataeducativa dei cambiamenti: occorre proteggersi dal caldo e non ricercare il caldo, occorre ricercare l'ombra e la frescura, ilrapporto interno/esterno si rende più flessibile, più accessibile,uscire ed entrare diventa una esperienza fluida e autonoma. Sotto ilgrande albero si allestisce il pic nic, nella zona d'ombra si allestisce una zona riposo con teli e cuscini per raccontare storie.

Il centro estivo è organizzato per settimane pertanto l'organizzazione della esperienza viene articolata in relazione a questo fattore temporale: il primogiorno di ogni settimana occorre prestare attenzione alla accoglienza dei bambini e dei loro genitori, alla composizione di ciascun gruppo di bambini(eterogeneo/omogeneo per età?). Occorre mettere a punto modalità per favorire la conoscenza fra adulti e bambini dedicando le prime due giornate aconoscersi attraverso i giochi di conoscenza fra i bambini in cerchio (giochi corali, individuazione di una filastrocca/canzoncina/ritmo che può favorirel'identificazione del gruppo, di esplorazione degli spazi ecc). Costruire insieme il cartellone del gruppo con la raccolta dei disegni di tutti i bambini,lavorare sul nome di ciascuno, individuare una modalità o un cartellone bacheca per raccogliere le tracce di lavoro dei bambini da esporre. L'ultimogiorno, oltre ai giochi consueti, sarà dedicato al saluto (es. una merenda speciale, un grande gioco nel giardino...). In particolare laddove vi sianobambini disabili il ritmo della giornata deve consentire la cura specifica e la partecipazione del bambino nei vari ambiti secondo le necessità colte nelPEI dell'anno educativo trascorso. Si avrà cura di prendere da ogni scuola quegli strumenti che sono stati utili durante l'anno per partecipare alla vita dicomunità.

Le sedi dei centri estivi sono scelte fra i contesti di nido e di scuole dell'infanzia. Si tratta di contesti organizzati con molte similitudinie dunque i bambini possono ritrovare nella differenza ambientale segni e caratteristiche tipiche della propria esperienza, se gli adultipolarizzano la loro attenzione in questa direzione.

L'esperienza estiva è rappresentata dal cambiamento di ambienti:

– per i nidi gli accorpamenti sono occasioni per creare gemellaggi, scambi di esperienze. I cambiamenti di sede avvengono all'interno dellerelazioni affettive fra adulti e bambini in piena continuità con l'anno educativo. Si propone di prevedere un momento della giornata dove ungruppetto di max 10 bambini del nido e della scuola dell'infanzia vanno a trovare gli amici della sede vicina, oggetto della visita possono essereattività di gioco, di manipolazione, di acquaticità. E' questa una occasione per far incontrare i bambini predisponendo l'affiancamento di unbambino grande e di uno più piccolo, oppure lasciandoli interagire spontaneamente in un contesto di gioco preparato. Occorre prepararsi con ibambini alla visita e ad accogliere gli amici, dunque i bambini vanno coinvolti. Ogni volta si porta qualcosa e ogni volta si riceve qualcosa.

– Per le scuole dell'infanzia il cambiamento è più radicale: l'incontro avviene all'interno delle scuole dell'infanzia di cui sia gli adulti che ibambini possono riconoscere i segni del contesto ma che molto probabilmente non coincidono con quelle frequentate in corso d'anno. Dunquel'accoglienza e il primo incontro con le sue modalità comunicative diventa un fattore fondamentale, così come la scoperta del nuovo ambiente

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con le differenze e le sue similitudini diventa oggetto di gioco e scoperta. Fra le strategie del primo incontro vi è il saluto ,lo scambio diinformazioni,e soprattutto la modalità del circle time per conversare e per scambiare gusti e attenzioni,per partecipare alla organizzazione dellamattinata negli ambiti di gioco. In particolare l'adulto dovrà utilizzare le proprie propensioni,i linguaggi che meglio conosce per facilitarel'avvicinamento dei bambini e l'incontro stesso all'inizio di ogni giornata.

– Gli ambienti di accoglienza sono sedi con loro caratteristiche specifiche che possono caratterizzare e indirizzare parte dell'esperienza dellaattività estiva (vedi schede di ogni sede). Si ritiene importante rivedere quale progetto “Qualifichiamo la nostra scuola” è in fase direalizzazione in quella sede.

– In particolare la giornata potrà valorizzare fin dall'arrivo l'utilizzo del giardino come area di gioco, mentre occorre favorire l'uso degli spaziinterni nel tardo della mattinata e nel primo pomeriggio. Per il gioco vanno allestiste delle aree di gioco interne ed esterne.

Il tema conduttore del centro estivo

Si ritiene importante definire per ogni centro un tema conduttore che serva come filo per legare e orientare le esperienze. Prevale l'ideadi identificare le Ambientazioni come tematiche che possono caratterizzare le esperienze ludiche in senso narrativo e anche per lacostruzione di piccoli oggetti o di esperienze costruttive con materiali informali da giocare: il bosco, il mare, la città; ma anchel'acqua, l'aria, la terra... . Il filo conduttore offre agli adulti una opportunità per seguire le esperienze dei bambini, per valorizzarel'aspetto narrativo, per stimolare l'espressività dei bambini attraverso l'immaginazione. Altrettanto importante è il rapporto fra gioco e

esplorazione,fra gioco e conoscenza offrendo l'aiuto ai bambini a guardare, a stupirsi, a scoprire i fenomeni vicini (la luce e l'ombra, l'acqua e le forme,la costruzione e i modelli, le cause e gli effetti, ecc.)

Ambiti di gioco (angoli e centri di interesse)

Ogni centro viene organizzato in ambiti di gioco al fine di valorizzare al massimo le esperienze sociali di piccolo/medio gruppo. L'organizzazione el'allestimento degli spazi con caratterizzazioni definite aiutano e facilitano l'aggregazione sociale fra bambini e il loro desiderio di essere autonomi.Un adulto per ogni ambito deve seguire l'evolvere dell'esperienza,mediare e supportare il gioco dei bambini. Fra le strategie principali dell'adulto vi è laosservazione e la disponibilità alla comunicazione con i singoli bambini. Altra strategia è quella di colloquiare con i bambini e mettere a lorodisposizione altri materiali (carta, forbici, scoc, bottigliette ,ecc.) per alimentare le opzioni de loro giocare (cosa ti serve? Puoi scegliere fra la scoc dicarta e quello di plastica...). Ancora l'adulto può fornire un esempio oppure può ricostruire un gioco seguendo i passi che ha fatto il bambini al fine dirispecchiare fortificando la consapevolezza delle modalità. In questo caso l'ambito di gioco costituisce l'occasione per l'adulto di non condurre l'attivitàma di vigilare con intenzione educativa e comunicativa il gioco dei bambini. Per l'adulto che si occupa di sostenere l'attività di un bambino disabile

La valenza pedagogica degli “ambiti di gioco” è prevalentemente quella di offrire delle “mete” al movimento del bambino, all'intenzione ludica diogni bambino “mi sposto in quella zona,comincio a costruire e scopro ciò che mi fa piacere,scopro le mie idee”. Questa metodologia ha una finalitàinclusiva: “ciascuno sviluppa le proprie esperienze, ognuno porta il suo contributo, insieme si ottiene una esperienza più ricca”. In particolare si vuole

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favorire l'incontro del bambino con le proprie motivazioni quale funzione di base per sviluppare la crescita. In campo ludico la motivazione è unnucleo articolato:il piacere, il desiderio,la spinta a costruire e a distruggere (smontare,buttare già...).la curiosità, l'esplorazione e il movimento.

Vengono così attivati alcuni angoli/zone di gioco sia all'esterno che all'interno seguendo le dimensioni macro degli oggetti /distanze (a dimensione delcorpo) per il fuori, e la dimensione micro degli oggetti e delle distanze( a dimensione della mano) per l'interno.

Il prato,gli alberi del cortile interno,il boschetto limitrofo o il parco delle vicinanze sono oggetto dell'attività di esplorazione attraverso ilgioco. Se è presente l'orto l'esperienza viene dedicata a proseguire l'attività di innaffiatura, l'osservazione degli insetti, la coltivazione dialcune piantine adatte alla crescita in stagione (es.le zucchine…)

Una zona viene dedicata alla pittura e all'uso di tempere/acqua/pennelli/spugne... su cavalletti o su fondali da appendere al muroesterno, si tratta di una attività che può essere molto incentivata in questo periodo mentre durante il periodo invernale ogni bambino hasolo alcune occasioni per l'uso dei materiali quali la tempera.

Il gioco con l'acqua è uno dei temi centrali con l'uso di piscinette e contenitori, barchette, oggetti per galleggiare, acqua ecolore, spugne... . Dal gioco dei travasi, al gioco dello scorrimento dell'acqua e del galleggiamento, al gioco di piacere contutto il corpo del “fare il bagno”.

Zona della sabbia (es. in analogia alla fangaia) viene individuata una zona sabbia da circoscrivere con tronchetti posti nel perimetro per arginare lasabbia, da coprire ogni sera con un telo di plastica fermato sotto i tronchetti. Oppure il centro viene dotato di bacinelle e contenitori per il gioc consabbia...

Il gioco per costruire/inventare viene offerto ai bambini in un tempo quotidiano con l'uso di scatole/scatoloni/tubi.... corde emateriali informali... anche da trasformare (la tana, il castello...) con l'uso di materiali.

Il libro e la narrazione: si intende dotare ogni centro estivo di un numero significativo di libri (30?) da prendere in prestito dai centri lettura perdedicare molti momenti alla lettura in piccolo gruppo.

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Giocare con i giocattoli presenti a scuola: le costruzioni piccole, i giochi di società. In particolare questi ultimi consentonodi attivare relazioni in piccolo gruppo e di far uso di piccole regole....(memory, domino...) e di permanere all'interno degliedifici soprattutto nei momenti più caldi.

Tagliare, incollare... su macro cartelloni o su micro fogli, fare i mosaici da appendere .... sia all'aperto che all'interno è una attività liberache consente ad ogni bambini di fare conoscenza dei materiali e di sviluppare competenze di manualità fine attraverso la creatività. Ibambini di questa età procedono con molta libertà e utilizzano ciò che scaturisce quasi casualmente e nel frattempo danno significato alleforme ,alle figure narrando piccole storie.

Manipolare materiali plastici come la creta... è un gioco molto interessante per conoscere la materia e i suoi effetti ma nache per trsformarla inprofotti dove il segno,l'impronta resta in modo efficace.

La giornata tipo

(calcolata ad es. sul modello dei 75 bb)

7.30 – 9.00 ACCOGLIENZA

Accoglienza in giardino con un piccolo desk posizionato all’ingresso del vialetto che conduce alla sezione di giardino utilizzata dalla scuoladell’infanzia. Una insegnante e una collaboratrice/ore accoglie e registra le presenze mentre la collaboratrice accompagna il bambino verso gli spaziallestiti dove si trovano anche le altre insegnanti. Qui vengono svolte tutte le attività dedicate all'arrivo (registrazione presenze, comunicazioni,deleghe, diete dei 2 giorni...): in questo punto si trova il cartellone della settimana, il cartellone delle informazioni.

I bambini arrivano con le famiglie accolti all’esterno dalle 3 insegnanti in servizio e dalle collaboratrici di cui una predispone un momento di attività“leggera” con la quale incuriosire ed accogliere i bimbi. Ad esempio il primo giorno preparare il cartellino col nome, la personalizzazione di un propriospazio/cassetto ecc... E’ importante allestire diversi “centri di interesse” raccolti anche all’interno delle sezioni in cui i bimbi man mano che arrivanopossano iniziare a giocare.

Nei giorni successivi si possono riprendere le attività iniziate i giorni prima o fare attività tranquille in piccolo gruppo a tavolino (disegni, infilareperline, costruzioni, collages ecc...) oppure direttamente in giardino, con la possibilità sia di fare un’attività proposta condotta dall’adulto che di giocareliberamente.

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9.00 – 9.30 ROUTINES

Ci sono 4 insegnanti e ci si divide in gruppi omogenei o eterogenei (sulla base degli iscritti) per consentire lo svolgimento delle attività in manieraadeguata calibrando il numero di bambini per ciascun gruppo.

Momento di circle time negli spazi esterni o interni e attività di conversazione/narrazione/conoscenza ecc...

Introduzione attività del giorno, latte, bagno.

9.30 – 11.30 ATTIVITÀ

Predisposizione di 3 attività, di cui una più strutturata e/o impegnativa da gestire (piscinette e giochi d’acqua, percorsi strutturati, etc) e altre 2 inambienti allestiti ad hoc (magari uno all’interno ed uno all’esterno) per giochi di gruppo più grande.

Le indicazioni di gioco sono quelle cittadine: gioco all’aria aperta, euristico, cooperativo, motorio, sperimentando interazione tra bambini di fasce dietà diversa. Visite ai “vicini” del nido ecc.

11.30 – 12.00 BAGNO e PREPARAZIONE PRANZO

12.00 – 13.00 PRANZO (A PARTIRE DAL SECONDO GIORNO 1 GRUPPO FA IL PIC NIC)

13.00 – 14.00 ATTIVITÀ TRANQUILLE

Relax, letture, giochi a tavolino in zone fresche ed ombreggiate

14.00 – 16.00 ESPERIENZE DI GIOCO POMERIDIANE

I piccoli vanno a nanna. Per i più grandi si ripropongono le attività sugli stessi centri di interesse del mattino ruotando i gruppi.

Occorre anche tenere conto che a luglio in esterno può essere molto caldo in questa fascia oraria. Sarà opportuno privilegiare giochi in areeombreggiate/in interno e giochi d’acqua.

16:00 – 16:30 MERENDA

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16.30 – 17.30 RICONGIUNGIMENTO

Una insegnante e una collaboratrice attende i genitori nel desk allestito all'esterno (un tavolo con tutti i materiali per l'uscita) mentre le altre maestrestanno con i bambini. Dopo la merenda si può proporre un’attività simile a quella d’accoglienza: una maestra propone centri di gioco tranquillo,intorno i bambini possono giocare liberamente, la collega riconsegna i bambini.

Modello organizzativo del centro estivo 3-6

TABELLA N.1- Organizzazione personale con n. 75 bambiniBambini a TEMPO PIENO Bambini prevalentemente PART TIME

N. 8 INSEGNANTI Turno A 07,30 – 13,30Turno B 07,30 – 13,30Turno C 08,00 – 14,00Turno D* 08,30 – 14,30Turno E* 11,00 – 17,00Turno F 11,00 – 17,00Turno G 11,30 – 17,30Turno H 11,30 – 17,30

Turno A 07,30 – 13,30Turno B 07,30 – 13,30Turno C 07,30 – 13,30Turno D 11,30 – 17,30Turno E 11,30 – 17,30Turno F 11,00 – 17,00Turno G*** 09,00 – 15,00Turno H*** 10,00 – 16,00

N. 4 COLLABORATO-RI

Turno A 07,30 – 14,30Turno B 07,30 – 14,30Turno C** 10,00 – 17,00Turno D 10,30 – 17,30

Turno A 07,30 – 14,30Turno B 07,30 – 14,30Turno C** 09,00 – 16,00

(oppure 9,30 – 16,30)Turno D 10,30 – 17,30

NotePer 4 giorni a settimana, da martedì a venerdì, l’orario frontale viene diminuito di ½ mezz’ora a fine turno per i turni A, B, C, D e ad inizio turno per i turni E, F, G, H per un totale di n. 2 ore settimanali per le atti -vità di progettazione e verifica.

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Per ogni settimana si individuano due insegnanti referenti che si alternano tra loro tra mattino e pomeriggio, pertanto esse non potranno eseguire i turni D ed E ma ruoteranno sui turni A, B e G, H.

*I turni D ed E sono considerati “a disposizione” per eventuali slittamenti sul pomeriggio o sul mattino in caso di assenze. Questi turni devono essere equamente distribuiti tra le insegnanti.

**Il turno C è “a disposizione” per eventuali slittamenti sul pomeriggio o sul mattino in caso di assenze.

***I turni G e H sono preposti a spostarsi sulla eventuale assenza pomeridiana per il giorno stesso o mattutina per il giorno seguente all’interno dello stesso servizio o eventualmente in altro servizio.

TABELLA N.2- Organizzazione personale con n. 50 bambiniBambini a TEMPO PIENO Bambini prevalentemente PART TIME

N. 6 INSEGNANTI Turno A 07,30 – 13,30Turno B 07,30 – 13,30Turno C* 08,00 – 14,00Turno D* 11,00 – 17,00Turno E 11,30 – 17,30Turno F 11,30 – 17,30

Turno A 07,30 – 13,30Turno B 07,30 – 13,30Turno C 11,30 – 17,30Turno D 11,00 – 17,00Turno E*** 10,00 – 16,00Turno F*** 09,00 – 15,00

N. 3 COLLABORATORI Turno A 07,30 – 14,30Turno B 07,30 – 14,30Turno C** 10,30 – 17,30

Turno A 07,30 – 14,30Turno B 07,30 – 14,30

Turno C** 10,30 – 17,30NotePer 4 giorni a settimana, da martedì a venerdì, l’orario frontale viene diminuito di ½ mezz’ora a fine turno per i turni A, B, C, e ad inizio turno per i turni D, E ed F per un totale di n. 2 ore settimanali per le attività diprogettazione e verifica.Per ogni settimana si individuano due insegnanti referenti che si alternano tra loro tra mattino e pomeriggio, pertanto esse non potranno eseguire i turni C e D ma ruoteranno sui turni A, B ed E, F.*I turni C ed D sono considerati “a disposizione” per eventuali slittamenti sul pomeriggio o sul mattino in caso di assenze. Questi turni devono essere equamente distribuiti tra le insegnanti.

**Il turno C è “a disposizione” per eventuali slittamenti sul pomeriggio o sul mattino in caso di assenze.

***I turni E ed F sono preposti a spostarsi sulla eventuale assenza pomeridiana per il giorno stesso o mattutina per il giorno seguente all’interno dello stesso servizio o eventualmente in altro servizio.

Funzioni di coordinamento:

1. all'interno di ogni equipe di Area, 2 pedagogisti per settimana svolgono l'attività di monitoraggio di un centro estivo “Tresei” e dei nidi delmedesimo polo.

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LUGLIO 2016 ZEROSEI INTEGRATO

CAPIENZAarea1BAIESI/LEPIDO 42 MAZZINI 69 VICINI

ACQUERELLO/A.GATTONE 68 GIDA ROSSI 75GRAMSCI/FANTINI 72 PRESI 75 VICINI

FAVA/ALLENDE 57 VICINI PEDRIELLI 100PATINI/BIGARI 60BOLZANI/ZUCCHELLI 60 FLORA 75 VICINI

GROSSO/COPERTA 47 GROSSO 50 STESSO EDIFICIO

FRESU/MARSILI 43 MARSILI 75TOTALE AREA 449 379+5H 367+6H 337+5H 269 250 519AREA 2COCCHERI 63

VIGANO' 60 50BRUCO ROSA 36CAVINA/MARZABOTTO 60 DALL'OLIO/DOZZA 75AQUILONE 60MARTINI/DOREMI 64 CANTALAMESSA 60 STESSO EDIFICIO

ARCOGUIDIPACE/COSTA 75 STESSA AREA

VILLA TERESA/TOVAGLIE 54 BELTRAME 66 STESSO EDIFICIO

ROMAGNOLI/GOZZADINI 51LUNETTA 57 TESTI RASPONI 75TOTALE AREA 2 505 362+1H 349+1H 306+3H 276 125 401AREA 3ADA NEGRI/PRIMAVERA 57 ADA NEGRI 50 STESSO EDIFICIO

SDONATO 57 ROCCA 75ALPI/VESTRI 76ALVISI 71BETTI/DEGIOVANNI 42XVIIIAPRILE/ARCOBALENO 57 DON BOSCO 65

FRANK/SPARTACO 75 A.FRANK 75 VICINI 100TROTTOLA/CARLI 53CAVAZZONI/SPAZIO 60 WALT DISNEY 75 VICINI SCARLATTI 75ROSELLE 62 ROSELLE spazi nido 50 PROPOSTA 06

MAZZONI/PEZZOLI 78TOTALE AREA 3 688 490 486 411 250 315 565TOTALE CITTADINO 1642 1237 1209 1062 795 690 1485

NIDI-SERVIZIO INDISPENSABILE A GESTIONE DIRETTA IES 1-21 luglio

OFFERTA POSTI

ISCRITTI 1° SETTIMANA 2015

ISCRITTI 2°SETTIMANA 2015

ISCRITTI 3°SETTIMANA 2015

INFANZIA sedi per gestione diretta IES 4 - 21 luglio

INFANZIA SEDI COMUNALI per centri estivi convenzionati dal 4 – 30 luglio

Totale offerta posti 2016

MAGO MERLINO

SCANDELLARA STATALE