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ABBUONAMENTI: 111,15 . 111Yi M 11 Un anno, lire 5: un semestre, lire 2,50: per fuori dello stato si aggiungono le maggiori spese postali. INSERZIONI: G IORN A LE POLITICO-AMM I N I STR VO Gli UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CON814L1O PROVINAAL i, COMUNALE PUBBLICAZIONE: Nel giorno di GIOVEDÌ d' ogni settimana. Un numero, centesimi 10. DIREZIONE: Nella Tipografia ■.'annucchi, via del Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, Fili Vannucchi, risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa- zio di linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs. Per gli annunzi in 4.a pagina (esclusi quelli dal- est , ro, O di articoli esteri ) si (Issa compenso olta per volta, r senza impegno di rinnovo. Anno XXVII, num. 9. (Conto corrente colla Posta) (Conto corrente colla Posta) 26 febbraio 1891 -110-Nr1E1)I 'IMBURRO RICK I AGOSTINO MAGLIANI L' Italia ha perduto nel senatore Agostino Magliani un uomo di mente elettissitna, di cuore nobilissimo, di intelligenza superiore, lucida, pronta, un cittadino insigne e virtuoso. Da parecchi mesi la robusta fibra di Agostino Magliani era rimasta scossa e la sua salute assai deperita dava a temere la fine immatura che ora l'I- talia intera piange profondamente ad- dolorata, avendo essa perduto uno dei suoi più valenti amministratori, scien- ziati e oratori. Agostino Magliani nacque nel lu- glio del 1824 a Laurina, provincia di Salerno. A ventun anno ottenne col massimo dei punti il primo posto nel pubblico concorso per 1' alunnato di giurispru- denza, presso la corte suprema di giustizia in Napoli ; e nel 1846 fu nominato alunno effettivo. Nel 1847, in luglio, fu nominato uffiziale legale dell'agenzia del conten- zioso. Nell' anno seguente, in giugno, fu promosso ad aiutante dell' agenzia del contenzioso. Dal 1850 al 1855 fu continuamente adoperato in molti gelosi incarichi e lavori del ministero, fra i quali sono da noverare le gravi questioni sorte nella liquidazione delle sciolte regìe delle privative. Nel 1856 fu promosso a segretario dell' agenzia del contenzioso. Nel maggio del 1857 fu promosso ad uffiziale di dipartimento del mini- stero delle finanze; oggi direbbesi capo di divisione. La prima divisione cui fu destinato comprendeva la direzione dei servizi di tesoreria. In detta carica rimase a tutto il 1860 disimpegnando altri gelosi ed importanti incarichi come la revisione della tariffa doganale, operazioni di debito pubblico e simili. Il governo dittatoriale e luogote- nenziale lo confermò in tale importante ufflzio sino a' primi giorni del 1862, quando venne chiamato a Torino dal conte di Cavour ministro delle finanze. Lavorò col sommo statista alla u- nificazione del debito pubblico italiano. Indi a poco fu segretario generale al ministero delle finanze col Sella. Passò quindi alla corte dei , conti come segretario generale; e fu poco dopo promosso a procuratore generale, consigliere e presidente di sezione dello stesso collegio, donde il Depretis, nel dicembre del 1877, lo chiamò al mi- nistero delle finanze. Nel febbraio successivo, ne fece parte fino alla crisi, e vi ritornò, pi- gliando anche 1' interinato del tesoro nel dicembre 1878, rimanendo mini- stro, con una breve interruzione, dal luglio ali' ottobre 1879, fino alla fine del 1888. Dal dicembre 1888, date le dimis- sioni, era tornato al suo posto alla corte dei conti. IN ITALIA E ALL'ESTERO Ecco il movimento delle casse di ri- sparmio postali: Di fronte a 111,362 libretti estinti, nel corso del 1890, ve ne furono 270,069 di nuova emissione. I rimborsi ascesero a L. 166,812,279,68; ma i depositi essendo saliti a più di 181 mi- lioni, alla fine dell'anno rimanevano nelle casse postali 14 milioni e 405 mila lire in più che poterono essere risparmiati. E tutti sanno come questa forma di ri- sparmio sia preferita da persone che non di- spongono certo di vistose fortune. Tutto il valore dei depositi era alla fine del 1889 di circa 286 milioni. Al principio dell'anno corrente, il credito dei depositanti era salito a 301 milioni e lire 72,880,98. Nel secondo semestre dello scorso anno, il provento delle tasse di fabbricazione e di vendita fu di lire 14,620,071,76, e su- però di lire 2,589,464,24 gli introiti del precedente anno. Nel passato decembre gli istituti di emissione fecero operazioni di sconto e di emissione per lire 415,849.876,26. — Nel secondo semestre dell'anno scorso, le partite liquidate dalle stanze italiane di compensazione ascesero a 7 miliardi, 351 mi- lioni e lire 390,723,50. Le somme compensate ammontarono a 5 miliardi e lire 198,617,130,03. Sono state pubblicate dalla Gazzetta ufficiale le disposizioni dell'onorevole ministro della guerra che sopprimono i plotoni allievi ufficiali di complemento ad Aquila, Monte- leone, Ascoli Piceno, Padova, e i plotoni al- lievi sergenti a Reggio Emilia e Brescia. Con altra determinazione pubblicata dopo, si è prescritto che i militari di seconda ca- tegoria della classe 1870, ai quali spetterà di essere trasferiti in prima categoria per colmare i vuoti verificatisi nella classe me- desima, siano lasciati in congedo illimitato a disposizione del governo, e che la loro chia- mata abbia poi luogo insieme a quella degli iscritti in prima categoria della leva sui nati nel 1871. Scrive l' Esercito : Un giornale del pomeriggio riferisce che giovedì scorso Menotti Garibaldi è partito per Massaua con lo incarico dal governo di studiare in qual modo possa riuscire possi- bile nella nostra colonia di diminuire sensi- bilmente il corpo coloniale, senza che avven- gano perturbamenti o si manifestino pericoli. A questo proposito, aggiunge il citato gior- nale, ci si dice anche che il ministro della guerra abbia già disposto per ridurre le no- stre truppe; parlasi financo che circa 100 uf- ficiali ritorneranno in Italia. Non sappiamo se Menotti Garibaldi sia partito o meno per Massaua, ma ci risulta nel modo più positivo eh' egli non ebbe dal ministero della guerra alcuna missione. Quella attribuitagli per la riduzione del corpo colo- niale è semplicemente un assurdo. Siamo inoltre in grado di aggiungere che circa la riduzione nell' effettivo delle truppe d'Attrice nulla c' è per il momento di con- cretato. È quindi più che prematuro l'annun- ciato ritorno di ufficiali in numero così stra- ordinario. A proposito delle elezioni tedesche, troviamo nei giornali le seguenti notizie da Trieste: Il partito liberale-nazionale tenne una so- lenne adunanza coli' intervento di quas i tutti i consiglieri liberali del coni une. Dopo breve discussione, fu delibera to che il partito doveva assumere anche stavolta, come in passato, qual programma per le ele- zioni politiche, astension e più rigorosa ed assoluta, non riconoscendo altra assemblea politica nazionale all'infuori di quella di Roma. La deliberazione presa a voti unanimi destò in città la più profonda impressione. Questa deliberazione non ha bisogno di molti commenti. Essa è una prova novella della irreconciliabità dei triestini col vigente ordine di cose, e della loro fede, che sconfes- sioni e disillusioni non hanno potuto scuotere, in un avvenire migliore. Si ha da Parigi : La commissione delle dogane, dopo esa- minate le voci sulle quali il governo chiese una riduzione dei dazi da essa fissati, man- tenne le sue cifre per le carni fresche di montone, i formaggi duri , i semi oleosi, la canapa ed i vini. Accettò invece le chieste riduzioni sulla juta e mantenne provvisoria- mente le sue decisioni pei filati di cotone. Il Daily News dice che non si può considerare senza vergogna la continuazione dell'occupazione dell' Egitto da parte degli in- glesi, perchè essa è contraria agli impegni formali assunti da lord Salisbury e da Glad- stone. L'organo liberale crede che tale condotta del gabinetto conservatore debba spiegarsi coli' intenzione che avrebbe lord Salisbury di lasciare il còmpito dello sgombero dell'Egitto al futuro gabinetto liberale. In tutta la Germania è cominciata una vivissima agitazione contro il ritorno dei gesuiti. Sinora al governo sono giunte oltre 400 petizioni di protesta portanti in media cia- scuna 10,000 firme, ossia un complesso di più di 4 milioni. A Berlino ne furono raccolte 51,000; nel Brandeburgo 70,000; e la Baviera — la figlia prediletta di santa madre chiesa — ne ha messe insieme quasi un milione. Diseentramento amministrativo Dal ministero dell'interno fu ind irizzata ai prefetti la seguente circolare Roma, addì 20 febbraio. « È fermo proposito del ministero di dare, al più presto, almeno un principio di esecu- zione all' art. 90 della legge 30 dicembre 1888, n. 5865, col delegare ai prefetti gli affari di minor conto ed altri d' interes se lo- cale che dalle leggi, dai regolamenti o da speciali istruzioni siano attribuiti o riservati al ministero. « L'azione del governo localizzate, e così messa più a portata dei cittadini, riescirà più facile, più spedita, più pronta e natural- mente meno dispendiosa così per gli ammi- nistrati come per l'amministrazione. « Questo ministero ha raccolto gli ele- menti necessari per concretare sin d' ora al- cuni provvedimenti a tale scopo, e curerà che si proseguano gli studi per dare man mano a questo principio di buona ammini- strazione quella più larga applicazione ohe potrà essere consentita dai riguardi dovuti all' interesse pubblico. « Ma intanto desidera che anche i signori prefetti si occupino di proposito della questione e che con quella autorità che loro viene da una lunga esperienza degli affari ammini- strativi e da una profonda conoscenza dei bisogni del servizio presentino quelle proposte di decentramento governativo che eglino cre- deranno utili per l'esecuzione della disposi- zione surricordata e per una razionale sem- plificazione dei servizi attribuiti a questo mi- nistero. « Il sottoscritto ringrazia i signori pre- fetti per il concorso che gli presteranno nella soluzione di un còmpito che, per quanto mo- desto in sè stesso, avrà conseguenze benefiche così per i privati come per l'amministrazione, e gradirà di avere una risposta entro quin- dici giorni dalla data d'oggi. « 11 sotto-segretario di stato « PIETRO LUCCA ». Raccomandazioni di economie nel ministero della guerra L'onorevole ministro della guerra ha di- ramato la seguente circolare: « Nel partecipare alle autorità militari, col mio telegramma del 10 corrente, la as- sunzione della carica alla quale fui chiamato dalla fiducia di sua maesta il re, ho espresso la mia piena fiducia sul loro valido concorso per coadiuvarmi nell'opera non facile che mi incombe nelle . circostanze presenti. « Ora una delle più urgenti ed imprescin- dibili necessità, quella si è di introdurre in ogni ramo dei pubblici servizi le più severe economie. L' amministrazione militare, che nella sua vastissima azienda concorre in modo ragguardevole nel complesso delle spese dello stato, deve anch'essa contribuire, nella mag- gior possibile misura, a tutti quei risparmi che, pur recando sollievo allo erario, non al- terano la solidità e la compagine dell'eser- cito, nè pregiudicano il buon andamento dei servizi. « Oltre agli altri mezzi di cui ho in a- nimo di valermi per raggiungere questo scopo, e mio intendimento, che siano ridotte ai più stretti limiti tutte le spese delle amministra- zioni del regio esercito, siano esse facoltative o di quelle sanzionate in genere, ma limitate ad una somma da non oltrepassarsi nel corso dell'esercizio finanziario. Di queste spese ta- lune sono specificatamente inscritte nello stato di previsione del ministero della guerra; ad altre, invece, si sopperisce con assegni co- muni, ossia coi fondi delle varie masse in- terne nei modi stabiliti dai regolamenti. « Tanto sulle prime quanto sulle seconde è mio convincimento che si possano ottenere delle economie, mércè una attenta vigilanza delle autorità militari, ed una giusta parsi- monia per parte dei capì di servizi e dei con- sigli di amministrazione, evitando assoluta- mente tutte le spese non giustificate da vera necessita, e chiudendo nelle spese interne dei corpi la via a qualunque larghezza che non sarebbe consentita nelle odierne condizioni e- conomiche. Ed in questo senso io eserciterò, e farò esercitare, il più scrupoloso controllo.

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ABBUONAMENTI:

111,15 .111Yi M 11 Un anno, lire 5: un semestre, lire 2,50: per fuoridello stato si aggiungono le maggiori spese postali.

INSERZIONI:

G IORN A LE POLITICO-AMM I N I STR VO

Gli UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CON814L1O PROVINAAL i, COMUNALE

PUBBLICAZIONE:

Nel giorno di GIOVEDÌ d' ogni settimana.

Un numero, centesimi 10.

DIREZIONE:

Nella Tipografia ■.'annucchi, via del Monte, 12, Pisa.

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, Fili Vannucchi, risponde deisoli incassi di cui ha emesso ricevuta.

I manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa-

zio di linea.

Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs.

Per gli annunzi in 4.a pagina (esclusi quelli dal-

est , ro, O di articoli esteri ) si (Issa compenso

olta per volta, r senza impegno di rinnovo.

Anno XXVII, num. 9. (Conto corrente colla Posta) (Conto corrente colla Posta) 26 febbraio 1891-110-Nr1E1)I

'IMBURRO

RICK

I AGOSTINO MAGLIANIL' Italia ha perduto nel senatore

Agostino Magliani un uomo di menteelettissitna, di cuore nobilissimo, diintelligenza superiore, lucida, pronta,un cittadino insigne e virtuoso.

Da parecchi mesi la robusta fibra diAgostino Magliani era rimasta scossae la sua salute assai deperita dava atemere la fine immatura che ora l'I-talia intera piange profondamente ad-dolorata, avendo essa perduto uno deisuoi più valenti amministratori, scien-ziati e oratori.

Agostino Magliani nacque nel lu-glio del 1824 a Laurina, provincia diSalerno.

A ventun anno ottenne col massimodei punti il primo posto nel pubblicoconcorso per 1' alunnato di giurispru-denza, presso la corte suprema digiustizia in Napoli ; e nel 1846 funominato alunno effettivo.

Nel 1847, in luglio, fu nominatouffiziale legale dell'agenzia del conten-zioso. Nell' anno seguente, in giugno,fu promosso ad aiutante dell' agenziadel contenzioso.

Dal 1850 al 1855 fu continuamenteadoperato in molti gelosi incarichi elavori del ministero, fra i quali sonoda noverare le gravi questioni sortenella liquidazione delle sciolte regìedelle privative.

Nel 1856 fu promosso a segretariodell' agenzia del contenzioso.

Nel maggio del 1857 fu promossoad uffiziale di dipartimento del mini-stero delle finanze; oggi direbbesi capodi divisione. La prima divisione cui fudestinato comprendeva la direzione deiservizi di tesoreria.

In detta carica rimase a tutto il1860 disimpegnando altri gelosi edimportanti incarichi come la revisionedella tariffa doganale, operazioni didebito pubblico e simili.

Il governo dittatoriale e luogote-nenziale lo confermò in tale importanteufflzio sino a' primi giorni del 1862,quando venne chiamato a Torino dalconte di Cavour ministro delle finanze.

Lavorò col sommo statista alla u-nificazione del debito pubblico italiano.

Indi a poco fu segretario generaleal ministero delle finanze col Sella.

Passò quindi alla corte dei , conticome segretario generale; e fu pocodopo promosso a procuratore generale,consigliere e presidente di sezione dellostesso collegio, donde il Depretis, neldicembre del 1877, lo chiamò al mi-nistero delle finanze.

Nel febbraio successivo, ne feceparte fino alla crisi, e vi ritornò, pi-gliando anche 1' interinato del tesoro

nel dicembre 1878, rimanendo mini-stro, con una breve interruzione, dalluglio ali' ottobre 1879, fino alla finedel 1888.

Dal dicembre 1888, date le dimis-sioni, era tornato al suo posto allacorte dei conti.

IN ITALIA E ALL'ESTERO

— Ecco il movimento delle casse di ri-sparmio postali:

Di fronte a 111,362 libretti estinti, nelcorso del 1890, ve ne furono 270,069 dinuova emissione.

I rimborsi ascesero a L. 166,812,279,68;ma i depositi essendo saliti a più di 181 mi-lioni, alla fine dell'anno rimanevano nelle cassepostali 14 milioni e 405 mila lire in più chepoterono essere risparmiati.

E tutti sanno come questa forma di ri-sparmio sia preferita da persone che non di-spongono certo di vistose fortune.

Tutto il valore dei depositi era alla finedel 1889 di circa 286 milioni.

Al principio dell'anno corrente, il creditodei depositanti era salito a 301 milioni e lire72,880,98.

— Nel secondo semestre dello scorsoanno, il provento delle tasse di fabbricazionee di vendita fu di lire 14,620,071,76, e su-però di lire 2,589,464,24 gli introiti delprecedente anno.

— Nel passato decembre gli istituti diemissione fecero operazioni di sconto e diemissione per lire 415,849.876,26.

— Nel secondo semestre dell'anno scorso,le partite liquidate dalle stanze italiane dicompensazione ascesero a 7 miliardi, 351 mi-lioni e lire 390,723,50.

Le somme compensate ammontarono a 5miliardi e lire 198,617,130,03.

— Sono state pubblicate dalla Gazzettaufficiale le disposizioni dell'onorevole ministrodella guerra che sopprimono i plotoni allieviufficiali di complemento ad Aquila, Monte-leone, Ascoli Piceno, Padova, e i plotoni al-lievi sergenti a Reggio Emilia e Brescia.

Con altra determinazione pubblicata dopo,si è prescritto che i militari di seconda ca-tegoria della classe 1870, ai quali spetteràdi essere trasferiti in prima categoria percolmare i vuoti verificatisi nella classe me-desima, siano lasciati in congedo illimitato adisposizione del governo, e che la loro chia-mata abbia poi luogo insieme a quella degliiscritti in prima categoria della leva sui natinel 1871.

— Scrive l' Esercito :Un giornale del pomeriggio riferisce che

giovedì scorso Menotti Garibaldi è partitoper Massaua con lo incarico dal governo distudiare in qual modo possa riuscire possi-bile nella nostra colonia di diminuire sensi-bilmente il corpo coloniale, senza che avven-gano perturbamenti o si manifestino pericoli.

A questo proposito, aggiunge il citato gior-nale, ci si dice anche che il ministro dellaguerra abbia già disposto per ridurre le no-stre truppe; parlasi financo che circa 100 uf-ficiali ritorneranno in Italia.

Non sappiamo se Menotti Garibaldi siapartito o meno per Massaua, ma ci risultanel modo più positivo eh' egli non ebbe dalministero della guerra alcuna missione. Quella

attribuitagli per la riduzione del corpo colo-niale è semplicemente un assurdo.

Siamo inoltre in grado di aggiungere checirca la riduzione nell' effettivo delle trupped'Attrice nulla c' è per il momento di con-cretato. È quindi più che prematuro l'annun-ciato ritorno di ufficiali in numero così stra-ordinario.

— A proposito delle elezioni tedesche,troviamo nei giornali le seguenti notizie daTrieste:

Il partito liberale-nazionale tenne una so-lenne adunanza coli' intervento di quas i tuttii consiglieri liberali del coni une.

Dopo breve discussione, fu delibera to cheil partito doveva assumere anche stavolta,come in passato, qual programma per le ele-zioni politiche, astension e più rigorosa edassoluta, non riconoscendo altra assembleapolitica nazionale all'infuori di quella di Roma.

La deliberazione presa a voti unanimidestò in città la più profonda impressione.

Questa deliberazione non ha bisogno dimolti commenti. Essa è una prova novelladella irreconciliabità dei triestini col vigenteordine di cose, e della loro fede, che sconfes-sioni e disillusioni non hanno potuto scuotere,in un avvenire migliore.

— Si ha da Parigi :La commissione delle dogane, dopo esa-

minate le voci sulle quali il governo chieseuna riduzione dei dazi da essa fissati, man-tenne le sue cifre per le carni fresche dimontone, i formaggi duri , i semi oleosi, lacanapa ed i vini. Accettò invece le chiesteriduzioni sulla juta e mantenne provvisoria-mente le sue decisioni pei filati di cotone.

— Il Daily News dice che non si puòconsiderare senza vergogna la continuazionedell'occupazione dell' Egitto da parte degli in-glesi, perchè essa è contraria agli impegniformali assunti da lord Salisbury e da Glad-stone.

L'organo liberale crede che tale condottadel gabinetto conservatore debba spiegarsicoli' intenzione che avrebbe lord Salisbury dilasciare il còmpito dello sgombero dell'Egittoal futuro gabinetto liberale.

— In tutta la Germania è cominciatauna vivissima agitazione contro il ritorno deigesuiti.

Sinora al governo sono giunte oltre 400petizioni di protesta portanti in media cia-scuna 10,000 firme, ossia un complesso dipiù di 4 milioni.

A Berlino ne furono raccolte 51,000; nelBrandeburgo 70,000; e la Baviera — la figliaprediletta di santa madre chiesa — ne hamesse insieme quasi un milione.

Diseentramento amministrativo

Dal ministero dell'interno fu ind irizzataai prefetti la seguente circolare

Roma, addì 20 febbraio.« È fermo proposito del ministero di dare,

al più presto, almeno un principio di esecu-zione all' art. 90 della legge 30 dicembre1888, n. 5865, col delegare ai prefetti gliaffari di minor conto ed altri d' interes se lo-cale che dalle leggi, dai regolamenti o daspeciali istruzioni siano attribuiti o riservatial ministero.

« L'azione del governo localizzate, e cosìmessa più a portata dei cittadini, riesciràpiù facile, più spedita, più pronta e natural-mente meno dispendiosa così per gli ammi-nistrati come per l'amministrazione.

« Questo ministero ha raccolto gli ele-menti necessari per concretare sin d' ora al-cuni provvedimenti a tale scopo, e cureràche si proseguano gli studi per dare manmano a questo principio di buona ammini-strazione quella più larga applicazione ohepotrà essere consentita dai riguardi dovutiall' interesse pubblico.

« Ma intanto desidera che anche i signoriprefetti si occupino di proposito della questionee che con quella autorità che loro viene dauna lunga esperienza degli affari ammini-strativi e da una profonda conoscenza deibisogni del servizio presentino quelle propostedi decentramento governativo che eglino cre-deranno utili per l'esecuzione della disposi-zione surricordata e per una razionale sem-plificazione dei servizi attribuiti a questo mi-nistero.

« Il sottoscritto ringrazia i signori pre-fetti per il concorso che gli presteranno nellasoluzione di un còmpito che, per quanto mo-desto in sè stesso, avrà conseguenze benefichecosì per i privati come per l'amministrazione,e gradirà di avere una risposta entro quin-dici giorni dalla data d'oggi.

« 11 sotto-segretario di stato« PIETRO LUCCA ».

Raccomandazioni di economienel ministero della guerra

L'onorevole ministro della guerra ha di-ramato la seguente circolare:

« Nel partecipare alle autorità militari,col mio telegramma del 10 corrente, la as-sunzione della carica alla quale fui chiamatodalla fiducia di sua maesta il re, ho espressola mia piena fiducia sul loro valido concorsoper coadiuvarmi nell'opera non facile che miincombe nelle . circostanze presenti.

« Ora una delle più urgenti ed imprescin-dibili necessità, quella si è di introdurre inogni ramo dei pubblici servizi le più severeeconomie. L' amministrazione militare, chenella sua vastissima azienda concorre in modoragguardevole nel complesso delle spese dellostato, deve anch'essa contribuire, nella mag-gior possibile misura, a tutti quei risparmiche, pur recando sollievo allo erario, non al-terano la solidità e la compagine dell'eser-cito, nè pregiudicano il buon andamento deiservizi.

« Oltre agli altri mezzi di cui ho in a-nimo di valermi per raggiungere questo scopo,e mio intendimento, che siano ridotte ai piùstretti limiti tutte le spese delle amministra-zioni del regio esercito, siano esse facoltativeo di quelle sanzionate in genere, ma limitatead una somma da non oltrepassarsi nel corsodell'esercizio finanziario. Di queste spese ta-lune sono specificatamente inscritte nello statodi previsione del ministero della guerra; adaltre, invece, si sopperisce con assegni co-muni, ossia coi fondi delle varie masse in-terne nei modi stabiliti dai regolamenti.

« Tanto sulle prime quanto sulle secondeè mio convincimento che si possano otteneredelle economie, mércè una attenta vigilanzadelle autorità militari, ed una giusta parsi-

monia per parte dei capì di servizi e dei con-sigli di amministrazione, evitando assoluta-mente tutte le spese non giustificate da veranecessita, e chiudendo nelle spese interne deicorpi la via a qualunque larghezza che nonsarebbe consentita nelle odierne condizioni e-conomiche. Ed in questo senso io eserciterò,e farò esercitare, il più scrupoloso controllo.

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« Arto esprirdere più che la fiducia, lapiena certezza che tutte le autorità militarie sovratutto i capi di corpo e di servizio,penetrati del còtupito che Spetta all'ammini-strazione militare, 8 ' adopererinno per parteloro, con ogni zelo e colla più f 'digerite opera,a secondarmi negli intendimenti che ho ma-nifestati, nello interesse del paese e dellostesso esercito.

« Il ministro; PELLOUX ».

3 Pisa e la sua provincia

Notizie statistico sanitarie per il mese dilnglIo 1890.

La morte di Alessandro dei Medici, av-venuta proditoriamente nell'agguato tesogli daLorenZino, nen servì alla restaurazione dellarepubblica fiorentina. Mentre la notizia del-l'assassinio venne accolta con orrore, non pocofu il compianto per la vittima. Tale avveni-mento contribuì forse a rendere stabile il do-

minio della casa Medici, auccedandoCosimo primo detto il prende, figlio di-Gio-vanni l'invincibile o del'e bande nere. Esso

era uomo cupo, fiero, ma di non comune abi-lità, specialmente per stare a capo di un go-

verno assoluto. Suceesse a lui il figlio Fean-cosce, e quindi Ferdinando primo, il fondatoredi Livorno, e grande benefattore della (Attadi Pisa, universalmente amato, perché, nelcuor suo altro desiderio non aveva che quellodi operare il bene dei popoli a lui soggetti.Al medesimo succedette il figlio Cosimo se-

conde, cL'elibe pure indole mite; e protessei letterati, incoraggiando l'Accademia della

Crusca nella pubblicazicue del suo gran di-

zionario. Egli cessava di Vivere il 28 febbraio16-21 lasciando i suoi stati al figlio maggioreFerdinanclo, in età di dieci anni, nominandoreggenti la granduchessa Cristina vedova di

Ferdinando primo, e la madre Maria Mad-dalena, arciduchessa d'Austria, e sorella allareffiria di Spagna e alla duchessa di Savoia.Le reggenti, valendosi dell' opera di uominidotti che non mancavano nella' Toscana, pro-curarono che i snoi 'studi fossero tali da col-tivare utilmente il notabile ingegno conces-sogli dalla natura, e potessero prepararlo ingrado conveniente al giusto discernimento dei

propri interessi, e di quelli dei sovrani suoicontemporanei. Ferdinando secondo, non fecesmentire le speranze che in lui si erano ri-

poste, essendo principe di meriti non comuni,

e l' ultimo che abbia meritato la lode dellistorici, poco valendo il figlio Cosimo terzo, e

meno ancora GiOVRII GitStOlIe, ultimo rampollo

di questa famiglia che spariva dalla scenadel mondo il 9 luglio 1737.

Al cominciare del XVII secolo Filippo IVnella Spagna, Luigi XIII in Francia, Carlonell' Inghilterra, davano il triste spettacolodi tre patenti ai quali la natura non aveva

conceduto quelle nobili facoltà che si richie-dono in chi si trova a si alto grado, e conmissione tanto difficile. Essi erano perciò stru-mento docile nelle mani dei propri ministri,e l'Olivares, il Richelieu, il duca di Buckingamdisponevano come loro piaceva di quell'auto-rità che avrebbe dovuto spettare ai regnanti.Ferdinando secondo aveva un tale fatto dastudiare. e intorno al quale non poteva ri-manere indifferente, nè gli accadde di ri-manerci.

In questo tempo la politica dei principalistati andava inasprendosi, e gravi difficoltàsorgevano tra la Francia e la Spagna; e poi-chè questa vantava diritti sopra varie partidell' Italia, il Richelieu si dispose a contra-stare tali pretese.

Vari essendo i pretendenti all'eredità delducato di Mantova, cianinciareno le ostilità,calando in seno alla peiesola. francesi, spa-gnoli, austriaci, che venendo intorno a quet;acitta, dopo eSSt3I caduta nelle mani degli ultimi; fu tale e tnnt.0 la sventura da cui fucolpite, che rimane poco credibile quanto ebbea soffrire dalle soldatesche che se ne impa-dronirono. Con la guerra, andava a seguirnela carestia, e quindi presentavasi la pestilenza,che suole sempre farsi seguace di quei dueflagelli della umanità.

In questo tempo reggeva le sorti dellaToscima, Ferdinando secondo, del quale gli

Storici sono 'mettimi tiel tramandare ai po-

steri elogi grandissimi; e il Muratori, che ri-

corda l'azione benefica di questo principe illu-minato nel suo libro sul Governo della peste.negli AUnali lo ricorda pure con queste parole:« li/inibiti cose operò Ferditiando Il grariduca« di Toacana in tal congiuntura per difesa e

« sollievo dei suoi popoli, e massimamente

« della sua capitale ». (Annidi. tomo XI,

p. 132).La digressione sopra questa famiglia che

regnò per secoli in Toscana, venivaini sug-gerita perché nel dovere scrivere intorno alla

peste osservata nel XVII secolo, dovendo te-ner parola di quella che dominò nel 1630,

non avrei potuto farlo senza rammentarequanto benefica e saggia fu l' opera di questoprincipe nei tempo di quella pubblica cala-mità. Egli con i fratelli espose la vita ai

pericoli del contagio ; visitavano gli ammalati.soccorrevano i bisognosi, incoraggiando il po-poi° con ogni maniera d' aiuti. « Versava

« a larga mano i soccorsi, dice il Gailuzzi,« animava i facoltosi a imitarlo, e trionfaudo

« fra le più sincere acclamazioni dei popoli,

a convertì lo spavento in una dolce lusiuga« che molto contribuì ad estinguere il con-« tagio sterminatore ». (Galluzzi. Isteria (leigranducato di Toscana ec. lib. VI, e. VIII,p. 281) Gli uomini valgono per il valore dellamente, e per le nobili virtù ■lei cuore, e lastoria deve ricordare il nome di coloro chesi resero benemeriti, qualunque sia stata laloro posizione sociale.

Mentre l' Italia, nell'anno 1630, era angu-stiata dalla guerra e dalla carestia, tornò amostrarsi la peste, la quale rapidamente an-dava dilatandosi in varie parti della penisola.

Passato il male da Mantova a Venezia, di-

cesi che in questo luogo portasse al sepolcrosessantamila persone; e si asseri che più di

cinquecentomila finissero nelle altre città eville di terraferma, sottoposte alla repubblicaveneta. A poco a poco la me,desircia si mo-strò nell'Emilia, Umbria, Romagna, Piemonte,Lombardia, Toscana, menando ovunque strageimmane di viventi.

Non pochi sono gli storici che hanno rac-contato quanto danno ne risentissero le prin-cipali città della Toscana. e del quale nonposso fare useilzi one speciale. Per quanto ia-

teressa la città di Pisa nulla venne pubbli-cato intorno a tale periodo storico. Mentrevi sono documenti in gran numero nel nostraarchivio, è vero che i medesimi non vennero

mai fatti conoscere. per cui io amo di sce-gliere quelli di tlia ggiore importanza, trascu-rando la pubblicazione di altri che riguardanole numerose solennità religiose, le pastoralivescovili. o la pie rte amministrativa per lespese occorse. Da t ali documenti è concesso

però di poter dire, che la sollecitudine delgoverno non fece difetto, come tutti concor-

sero per scongiurare il flagello, e mitigare lesofferenze del popolo.(Continva) x.

IN AFRICA

11 corrispondente particolare della Tri-

buna ha telegrafato al suo giornale le seguentinotizie da Massima in data 24 corrente:

Sabath, feudatario dell'Agarnè, il quale,

come sapete, è stato sempre in lotta conMangascià e Muta, malgrado si affermasseavvenuta la loro pacificazione, in questi giorniha voluto far -parlare di sé, volgendosi centrogli italiani.

Indispettito e desideroso di vendicarsi peril blocco da noi mantenuto a seconda deipatti, durante la guerra da tempo finita controMangascià ed Mula, ordinò in questi giorniad un suo generale (fitaurari) per nomeAskreas di passare il confine e di cominciaredelle razzie sul nostro territorio

Askreas, alla testa dì settecento uominiarmati di fucili, intasava infatti il confine, egirando al sud d'Aratili, si spingeva semprerazziando fino alla penisola di Buri.

Avuta notizia della invasione, il capitanoPinelli, comandante del presidio di Arafali,insieme al tenente Morelli colla- sua compa-gnia indigena, e coadiuvato dalla banda as-

— 11 consiglio comunale è con-vocato in sessione straordinaria perdomani 27 corrente, all'oggetto di di-scutere gli affari posti all'ordine delgiorno.

— Ecco il programma delle corseche avranno luogo nei giorni 19 e 22marzo 1891 sui prati della R. tenuta

di S. Rossore, graziosamente concessida S. M. il re:

PRIMO GIORNO — Giovedì 19 marzo.Premio di Pisa — L. 2000 per puledri

interi e puledre, nati in Italia nel 1888.Entrata lire 1 50, forfeit lire 50. Sulle

entrate lire 500 al secondo. — Pesi: puledrikg. 56, puledre kg. 54.

Distanza, metri 1200.

Premio del Serchio — L. 3000 per ca-valli interi e cavalle di 3 anni ed oltre diogni paese.

Entrata lire 200, forfeit lire 100. Sulleentrate lire 800 al secondo. — Pesi: anni 3kg. 51, anni 4 kg. 62, anni 5 kg. 65, anni6 ed oltre kg. 66 e mezzo. Le cavalle kg. 2di meno. I cavalli italiani kg. 4 di meno.

Distanza, metri 2200.

Premio le Rondinelle — L. 1000 percavalli interi e cavalle di 3 anni ed oltrenati in Italia.

Entrata lire 100, forfeit lire 50. Sulleentrate lire 300 al secondo. — Pesi: anni 3kg. 51, anni 4 kg. 62, anni 5 kg. 65, anni6 ed oltre kg. 66 e mezzo. Le cavalle kg. 2di meno.

Distanza, metri 1800.

Premio di Barbaricina — L. 1500 percavalli interi e cavalle di 3 anni ed oltre diogni paese.

Entrata lire 100, forfeit lire 50. Sulleentrate lire 400 al secondo. — Pesi: anni 3

i.

kg. 51, anni 4 kg. 62, enti 5 kg. 55, anni6 ed oltre kg. 66 e mezzo. Le cavalle kg. 2di meno. I cavalli italiani kg. 4 di meno.

Distanza, metri 1600.

SECONDO GIORNO— Domenica 22 marzo.Premio del Gombo — L 1500 per ca-

valli interi e cavalle di 3 anni ed oltre, natiin Italia, che non abbiano mai vinto un premiodi lire 5000.

Entrata lire 100, forfeit lire 50. Sulleentrate lire 300 al secondo. — Pesi: anni 3kg. 51, anni 4 kg. 62, anni 5 kg. 65, anni6 ed oltre kg. 66 e mezzo. Le cavalle kg. 2di meno.

Distanza, metri 1600.Premo del Jockey Club — L. 1000 date

dal Jockey Club per cavalli interi e cavalle3 anni ed oltre d'ori paese.

Entrata lire 100, forfeit lire 50. Sulleentrate lire 200 al secondo. — Pesi: anni 3kg. 51, anni 4 kg. 62. aloni 5 kg. i5, atmi6 ed oltre kg. 66 e mez2o Ie cavane kg. 2di meoo. I cavalli italiani kg. 4 di meno.

Distanza, metri 1200.P remio del ministero di agricoltura

(terza classe) — L 2000 date dal ministerod'agricoltura per cavalli interi e cavane di 3anni ed oltre nati in Italia.

Entrata lire 100, forfeit lire 50. Sulleentrate lire 400 al secondo, lire 100 al terzo.— Pesi: anni 3 kg. 51, anni 4 kg. 62, anni5 kg. 65, anni 6 ed oltre kg. 66 e mezzo.Le cavalle kg. 2 di meno.

Distanza, metri 1800.Premio della Sterpaia (corsa di siepi) —

L. 1000 per cavalli di 4 anni ed oltre diogni paese.

Entrata lire 75. Sulle entrate lire 300 alsecondo. — Pesi: anni 4 kg. 62, cenni 5kg. 66 e mezzo, anni 6 ed oltre kg. 68. Icavalli interi kg. 2 di più. I cavalli esterikg. .4 di più.

Distanza, metri 2000 con 5 salti di siepedell'altezza di metri 1,20.

Avvertenze.Le iscrizioni si chiuderanno il giorno 3

marzo 1891 alle ore 5 poro. Dovranno essereindirizzate al segretario della società in Pisa,via Vittorio Emanuele n. 22.

In tutte le corse, eccettuato il premio delministero di agricoltura, sara rilasciata unaentrata a fondo di corsa.

En tutte le corse premiate dalla società,presentandosi alla partenza un solo cavallo,il premio sarà ridotto di meta.

4C.— La camera di commercio ed

arti ci rimette quanto segue con pre-ghiera di pubblicazione:

Esposizione nazionale di Palermo.— Col giorno 28 del corrente mesescade l'ultimo termine per la presen-tazione delle domande d' ammissioneall'esposizione nazionale di Palermo.

Il sottocomitato locale di Pisa in-vita ancora una volta i produtturi edindustriali della previncia a prendereparte all' esposizione suddetta, il cuisuccesso, sia per il 'laniero che perl' importanza degli espositori può dirsigià pienamente assicurato.

Il programma, il regolamento, imoduli per le dituande d'ammissiGne,schiarimenti e informazioni si possonoottenere nen' ufficio della camera dicommercio ,ove ha sede il sottocomitatolocale.

— 11 prof. cown. Alessandro D'An-cona tenne domenica scorsa l' annua-ziata conferenza a henefizio della cassasovvenzioni Vittorio Emanuele, per glistudenti meno favoriti dalla fortuna.

Parlò di Michele Amari di cui feceun'accuratissima biografia consideran-dolo in special modo come patriotta ecome scrittore.

Il prof. D'Ancona venne religiosa-mente ascoltato dallo scelto e nume-roso uditorio che lo applaudì ripetu-tamente.

soldata sotto gli ordini di- Ahmed Omar, mossead incontrare Askreas. e lo trovò il 22 inmarcia sulla via di Ferrora (?)

Date rapidamente le disposizioni neces-sei le , il capitano Pinelli attaccò il nettico.e (4 po varie ore di combattimento lo mise

in thga.

Senza dargli tregua i nostri lo inseguirono,e nella sera dello stesso giorno lo costrinseroa ntio‘o conlattitriento presso le Acque sa-late in direzione di Mahallilè.

1.' attacco fu vivacissimo, ed anche osti-nata la difesa. Il fitaurari Askreas morì com-battendo alla testa dei suoi, che furono com-

pletamente battuti, perdendo duecentosei morti,e numerosi feriti, fra i quali due sotto capi

dell' Aganiè.Una grati parte dei superstiti rimase pri-

gioniera, e dovette restituire tutto il bestiameche aveva razziato agli Harti.

Dei nostri si ebbero sette feriti e duemorti, cioè due Inerti 9 sei feriti tra gli ea-soldati, ed un ferito appartenente alla com-pagnia indigena.

raitti-ia . pervenute al comando ags- icn-rano che il contegno delle truppe indigene èstato mirabile per statici° e per coraggio.

PUI3BLICAZIONI

È uscito il quarto numero della rassegnasettimanale di politica, lettere, scienze ed artidiretta da Ruggero Bonghi

LA CULTURA.

Il sommario di questo fascicolo è il se-guente:

I. PARTE POLITICA. Il programma delministero (Bonghi) - NOTIZIE PARLAMENTARI

- QUESTIONI AMMINISTRATIVE. I nuovi pro-grammi delle scuole classiche — II. PARTELETTERAREA. Giacomo Lignana (G. &n-noni) - Nuovi documenti su Venni Fucci

(Dott. A. Professione) - Recensioni ed appunticritici - Notizie - Annunzi - Pubblicazioniperiodiche - Lista di libri - Rivista politica

- Rivista finanziaria.

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Togrretti StCanamilh

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Page 3: Y M - Ineraopac.pisa.inera.it/opacpisa/opac/pisa/96/La... · pr dvr nllpr nn fl h nb nll . rtnz prnt. r n dll p rnt d prn dbl ntà, ll è d ntrdrr n n r d pbbl rvz l p vr n. L ntrzn

NB. I prezzi segnati nella la colonna sonorelativi ai generi venduti in partita fuori dardo.

I prezzi segati nella 2.a colonna riguardanoi generi venduti in dattaglio dnxio compre«).

CerealiGrano gentile - la q. .Detto di 2.aDetto mazzocchio La qual. .Detto 2.a q Detto di Maremma il gialli-

tale . . . . 25.50 aDetto provenienza lambirli

il quintale . . 25,50 aSegale l'ett.Orzo nostrale . . .Avena di Mereintua n'arena

il quietale . . 20,75 aDetta miste o bianca del

piano 'di Pisa . . .Granturco nuovo I m q. l'elt

Detto di a3an Segala .

Le C. L. e C.20,90 21.2019,75 20,65

Legumi.Vecce schiette l'ett. .Fave nostrali . . .Fagiuoli bbitichi grossi nuovi

.a qualità l' e tt.Detti mezzani

a'a rinaFarina niarca A netta ■ht tela

il quintale 33.50B idena. 32,50

• » O 'dein, 3 I .50• »1 iae rn.

Semola . . . . ;acne.Semolino di 1.a il. da paste

da minestra netto da GiUDetto 2.a q Detto I a q. da ingrassoFarina di castagne . .

RisoI-Ziso I .a qualità, il (iiiintal , ,s

• 2.it » . . 52,-Olio d' oliva

Olio d'oliva La quali tà, l'e. 132, - 142,50Detto di 2.a. 120,- 130,50

VinoVino di La quanta delpiano

di Pisa . ..Detto di 2.a. qualita . .Detto di collina I .a qualitaDetto di 2.a

ForaggiFieno 1.a qualita il quintaleDetto di 2.a. . .Paglia Detta a Marine .

32,75 39,3026,20 32,7545,90 52,4,037,10 43,70

7,- »

2,50

l'A sQuA LF FINA 1.1 , gereate

Pisa, Tipografia Vannueelii, 1891.

34,-

32,

l 5,-

14,- 34,75

15,

56,-

26,-

21,50

I 1,6511,30

11, 80

16,45

21,9020,55

Accialae~aii~li

- 11 ministero della guerra haprescritto che, d' ora innanzi, gli uffi-ciali vestano l'uniforme ordinaria anchenei giorni festivi ; in conseguenza di

ciò sono abrogati il capoverso a) del

numero 22 ed il numero 27 del re-golamento sull' uniforme.

Gli ufficiali continueranno però a

vestire la grande uniforme nelle so-len nità e nelle altre circostanze spe-cificate dal numero 22 del precitatoregolamento, come pure nelle riviste

A-- Lo stesso ministero della guerra

ha stabilito che una volta al meseabbia luogo una rivista delle truppeDei presidii, sedi di comandi di divi-sione, brigata o reggimento.

In tale occasione le truppe vesti-ranno l'alta uniforme ed eccezional-mente P uniforme di marcia.

I generali potranno portare il ber-retto.

svrA.'re, CI

Dal di 18 al di 24 febbraio 1891 inclusive.

N A SCITIt DENUNZIATE:

Maschi n. 28. - Femmine n. 24.Nati morti n.

MATRIMONI

Giovannetti Ferdinando con Doli Alfon-sina, celibi, di S. Michele degli Scalzi -Catarsi Antonio, vedovo, con Casini Teresa,nubile, ambedue di Pisa - Tellini Elia, diS. Biagio a Cisanello, con Casarosa Virginia,di Ghezzano (S. Giuliano), celibi - TroysiGiuseppe, di Minervino Murge, con ArianiItalia, cli Pisa, celibi - Bormida Giuseppe,celibe, con Inglis Eleonora, vedova, ambeduedi Pisa.

MORTI

Scaramelli Eugenio, coniugato, 45, di O-ratoio Garzella Ofinto, celibe, 40, di Ora-toio - Muccini Maria, nubile, 80, di Pisa -Guerrieri vedova tappi Teresa. 80, di Fau-glia - Pucciiii Ampelio, celibe, 18, di Pisa-Donati nei Riparbelli Enfrosina, 46, di Bar-baricina - Capanna Egidio. vedovo, 71, diS. Biagio a Cisanello - Serafini Serafina, 8,di Pisa - Mesi Argia, nubile. 17, di Pisa -Lodovigi Luigi, celibe. 70, di Pisa - CasiniCreonte, 12, di Pisa - Giannini Pasquina,nubile, 19, di Pisa - Agonigi Ranieri, 53,coniugato, di S. Stefano extra m oenia -Belloni Alberto. celibe. 17 , di S. Miche-le degli Scalzi - Oesari Armando, 6. diPisa - Casali Epiinaco, 61, coniugato, diPisa - Pelamatti Elisa, nubile, 27, di Ca-stagneto - Toti vedova Vannucchi Adelaide,94, di Pisa - Maffei Lorenzo, celibe, 24, diCecina - Pucci Alfredo, celibe, 23, di Pisa- Ruglioni Luigi, coniugato, 60, di Pisa -Costia Leopoldo, coniugato, 36, della Ma-donna dell'Acqua. - Chericoni Blandina, 10,di S. Martino a Ulmieno Sivieri nei Sil-vestri Vittoria, 28, di Cortona - Di SaccoVirgilio, coniugato, 40, di Pisa - BracciLorenzo, coniugato, 54, di Pisa - Marruccinei Gagliardi Giuditta, 52, di Pisa - Sbrananei Maggi Caterina, 65, di Pisa - Giulianinei Barachini Giuditta, 43, di Pisa - Mar-tinelli vedova Bargioni Fortunata, 83, di O-rentano - Di Dente Basilio, coniugato, 72,di Putignano - Escudier Rachele, nubile, 89,di S. Giovanni al Gatano - Martini Ranieri,vedovo, 86, di S. Giovanni al Gatano -Ricci Ines, 6, di Piga - Cerchi nei PaciMarianna, 52. di S. Marco ille Cappelle -Giubilei Attilio, Celibe. 26 eli Uliveto - Am-marinati vedova Mulinai i '.1aria. 77, di Cre-a /ra na apeaelangita aarneeaco vedovo, 71,di Pisa - Legge vedova ("•os• Maria, 76,di Pisa - Cíaves [sacco, coniugato, 73. diPisa.

Più n. 19 al disotto di 5 Mini.

CAMBIAMENTI DI RESIDENZA

(Immigrati).Tognarelli Tommaso, da Calcinaia - Go-

retti Stefano, Corsi Giuseppe e TommasiCammillo, da Roma - Sandroni Giuseppe,

da Rosiglieli° Marittimo - Malerbi Marsilio,da S. Giuliano - Petri Innocenzo, da Calci- Ghelardoni Giuseppe, da Livorno - Ore-seini prof. Ezio, da Fontanellata - Natalie useppe, da Volterra Nelli vedova BocciIsola, da Fauglia - Uccelli Agostino, daMilano - Scarella Antonio, da Napoli.

(Emigrati).Nannetti Giulio. a Torrita - Gavazzi

Giovanni, a Padova - Pardini Benedetto, aS Giuliano.

'I" li:: A rIr tì,

Ieri sera, è andata in scena al R. teatro

nuovo la Cavalleria rusticana del maestro

Mascagni. Non possiamo scrivere oggi di que-sto magnifico lavoro del Mascagni celebratoeome una creazione musicale stupenda sì inItalia che all'estero.

Anche in Pisa la Cavalleria rusticana è

stata accolta come lo è stata da per tutto,

e come merita di esserlo.Il pubblico però accorse ieri sera poco

numeroso in teatro, a causa dei prezzi troppoalti sia per il biglietto d' ingresso, sia per lepoltrone ed i posti distinti. Anche il prezzodi abbonamento viene trovato dal pubblico

troppo alto per cui il numero degli abbonatiè assai scarso.

Il teatro meccanico del signor Cardinali,eretto in piazza dei cavalieri, fa buonissimiaffari.

Il programma ora in corso di rappresen-tazione, ma che verrà presto variato è ilseguente

Parte prima. Ultima eruzione del Vesuvio.Parte seconda. L'automa privilegiato.Parte terza. Cividale nel Friuli, sorpren-

dente nevicata.Parte quarta. Quadri 'solubili, fra i quali

si ammirerà una cascata di acqua.Parte ultima. Caricature tutte da ridere

movibili, colori chinesi e indiani.Nei giorni festivi vengono date due rap-

presentazioni, la prima delle quali alle ore 5e mezzo, la seconda alle ore 8 poni.

Il teatro meccanico del Cardinali offrela più grande illusione, e tutte le sue figu-rine, tutte le diverse scene, sono dello effettoil più sorprendente.

Nello : attuale spettacolo, per esempio, l'e-ruzione del Vesuvio è della più grande ve-rità, come pare di assistere ad una veranevicata a Cividale nel Friuli.

L'automa è una figura che suscita il piùvivo interesse e si vedono da questo eseguirecose che più perfette non possono farsi- daun uomo.

I quadri solubili e le caricature sono talida destare la più viva ammirazione.

Dobbiamo anche notare che di 'tutte lebelle cose che il Cardinali può mostrare alpubblico. quelle che ora si ammirano nel suoteatro meccanico, non sono che una piccolaparte, e che i successivi programmi offri-ranno un interesse seiepre crescente.

Nè si creda che nel teatro del Cardinalitrovino da divertirsi i soli ragazzi, ma anchegli adulti sono certi di passarvi lietamentedue ore.

Della verità di quanto diciamo se ne hala prova nel concorso numeroso del pubblicodi qualunque età e di qualunque condizione,

.non escluse molte signore, che tutte le sereaccorre nel teatro meccanico del signor Car-dinali.

Sappiamo che quanto prima il sig. Car-dinali stesso darà una straordinaria rappre-sentazione a totale benefizio degli asili in-fantili.

ATTI GEIMIZEARII

.• unto c'egli alli legali inseriti nel n. 1417 ta hbra io I891) del supplemento al foglio

periodico della n. prefettura di Pisa.- Bilanci, al 31 dicembre 1890, della

banca pisana di anticipazione e di sconto edella società cooperativa di Consumo in Portaa Mare (Pisa).

- Sunto d' atto d' opposizione sul prezzodi vbridita che sarà per ricavarsi dagli oggettie merci sequestrati, sulle istanze (ielle ditteCorctis di Livorno e Carezzi 1i Milano, indanno degli redi del fu Lorenzo Torri.

- Avviso di convocazione dell'assembleagenerale della società cooperative di consumo

in S. Casciano di Carine.- Il cancelliere della R. pretore di Pon-

tedera rende noto che la signora CorinnaBoldrini vedova Ceceotti, in proprio ei' interesseinteresse dei suoi figli minori Maria e LuigiCeccotti, ha accettato con benefizio, die d' inventario l'eredità relitta dal fu Saba-tino Ceccotti, respettivo marito e padre mortoin Ponsacco il 15- dicembre 1890.

- Estratto di bando per vendita con au-mento di sesto di un immobile di proprietàdelle minori Caterina, Elena e Maria Com-panini : il nuovo incanto avrà luogo il 28marzo p. v. : l' immobile verrà esposto per ilprezzo di lire 372.75.

Stinto tIOICatti lé'gall'inse riti nel n. /5(20 febbraio 1891).

- Secondt. pubblicazione dell' estratto dibando *che so- Pre.

- Avviso di convocazione della societàcooperativa economica di Colognole.

- Estratto di bando per vendita d' im-mobili già appartenenti al sig. Francesco Coidi Cascina: tale vendita avrà luogo all'udienzadel tribunale di Pisa del di 6 aprile p. v.Stante l'avvenuto aumento di un decimo iprezzi saranno: per il 1° lotto lire 5500, per

_ il 2° lotto lire 8525, per il 3° lotto lire 2805,per il 4° lotto lire 3080, per il 5' lotto lire5500, per il 60 lotto lire 8470, per il 7° lottolire 6270.

- Avviso per nuovo incanto dei beniesprociati a danno del sig. cav. GiovanniLuxardo di -ISTeVaCc-fiiO, restando però 'e-s-clOsole macchine : il nuovo espechneato avi' i luogoil 2 marzo p. v.: il 1° lotei'• (molino a vapore e fabbrica di cordami) verrà espostoper il prezzo di lire 162,968,66, il 2° lutto(appezzamento di terra, e così pure i lottiseguenti) per lire 1870, il 3° lotto per lire661,95, il 4° lotto per lire 1577,10, il 5°lotto per lire 82,80.

- Il tribunale civile di Pii, sede catn-merciale ha, con sentenza de i 17 gennaiou. s.: dichiarato il fallimento della ditta Fran-cesco Saviozzi e fratelli di Pisa; delegato allaprocedura il giudice avv. -NeoAto Cecchini ;nominato in curatore provvisorio il rag. ca-valier Giorgio Bigi ; ordinata l' apposizione

eedei sigilli ecc.

- Lo stesso tribunale, 41 sentenza dipari data, ha : dichiarato -il fallimento di Fer-dipendo Bonocchi di Bientina; delega o allaprocedura il giudice avv. Angelo Pueinotti;ordinata l'apposizione dei sigilli; nominato incuratore provvisorio il rag. Augusto Balbiani;stabilito il di 27 febbraio corr. per la -Chin-sura del verbale di veriffca dei crediti ecc.

- A curatore definitivo nel fallimento diFelice Franceschi di Pontedera, fu confer-mato il sig. Giuseppe Lotti.

- Il cancelliere della R. pretura del pri-mo mandamento rende noto che i nobili si-gnori Filicchi cap. Giorgio, Filicchi nei PaceAmelia e Firicali nei Goracuchi Laura, hannodichiarato di accettare con benefizio ,di leggee d' inventario l'eredità del fu loro fratelloUbakio-Filicc1i. morte in Pisa, il 10 feb-braio corrente.

rtiq NotisTRI:kir?.., I ,.1. s . _ li/

IN PISASOCIETà ANONIMA POPOLARE COOPERATIVA

A CAPITALE ILLIMITATOcostituita con atto 17 luglio 188t1

Con sedi, succursali e agenzie a Firenze, Em-poli, Todi, Volterra, Viareggio, Firenzuola,Fneecehin, Rosignano, Calci, Chianni, Ri-parbella, Vioopisano.

rOBRISPONDENTE DELLA BANCA NAZIONALE NEL REGNO

E DELLA BANCA NAZIONALE TOSCANA

Situazione dei soci al 14 gennaio 1891.Capitale sottoscritto . . . . L. 707,000,00

Id. versato „ 637,852,08Fondo di riserva ,, 30,618,28

Operazioni della cassa.Sconti - Conti correnti con garanzia -

Anticipazioni contro pegno - Anticipazione' dei canoni d' affitto - Mutui per migliora-

menti agricoli e trasformazioni di coltura -

Miglioramenti agricoli e affitti eseguiti diret-tamente dalla cima lier proprio conto o perconto dei soci - Amministrazione di beniagricoli per conto dei soci ___ macc hi ne agra ..rie a nolo o in vendita - Somministrazionidi derrate e generi alimentari agli agricoltori,coloni. k fittaioli e lavoratori - Servizio di

'epsqn ed esattorie - Depositi a conto cor-rente, a scadenza fissa e di risparmio - De-positi a custodia ed in amministrazione -Obbligazioni - Rappresentanza d' istituti dicredito e industriali. - Operazioni di creditofondierio Pre-titi (301L ihoteett).

Le sottoscrizioni delle azioni si ricevonoalla sede della cassa in Pisa, Via S. Mar-tin, 'n. 20. priM0 piano.

Gli uffici della cassa sono aperti dalleore - IO ant. alle ore 2 pom. di ciascun giorno.

13e4niti di risparmio.Per il servizio dei depositi a risparmio la

cassa sataa rapane anche nei giorni resti ,.vi dalle . ore 9 ant. alle M' mer.

Sui depositi a risparmio la cassa corri-sponde l' interesse del 4,25

Depositi in conto corrente.Sui depositi a conto corrente la cassa

corrisponde l' iateresse del 3,25 per Va.Sono Pagabili a vista fino a L. 3000; con

tre giorni di preavviso L. 5000.Depotsiti fruttiferi.

Interesse 4,50 per °,a, ritiro con preav- - ;viso di 15 giorni.

Per tre mesi, interesse 4,60 per 04; Di-sdettaa 15 giorni prima della scadenza.

Per sei mesi, interesse 4,75 per_ %.sdetta 20 giorni prima della scadenza.

Per un anno, interesse 5 -Per %. Diadetta30 giorni prima della scadenza.

Buoni fIruttifer,scad'en'zit

A sei mesi, interesse 4,60 per °,10 .A. un attuo, interesse 4,75.. per._ °/,,.Non si emettono buoni per somma infe-

riore a. L. 20o.

Prezzi delle grasce vendete in Pisanel mercato del 25 febbraio 1891.

Conti correnti vixacolaiti.

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