wnp magazine 01

66

Upload: wild-nature-photographers

Post on 27-Mar-2016

235 views

Category:

Documents


7 download

DESCRIPTION

 

TRANSCRIPT

Page 1: WNP Magazine 01
Page 2: WNP Magazine 01

Responsabili WNP MagazineEmanuele NataliMaurizio FerrariRiccardo Lucietti

Progetto Grafico e ImpaginazioneEmanuele Natali

Inviati SpecialiMaurizio FerrariRiccardo Lucietti

Principali CollaboratoriGiuseppe Intrieri (Macrofotografia)

Hanno collaborato a questo numeroStefano Ronchi, Alfonso Cannavale, AriannaStatuti, Riccardo Lucietti, Maurizio Ferrari,Emanuele Natali, Luca Verducci, Tiziano Sala-mone, Giuseppe Intrieri

[email protected]

La riproduzione totale o parziale di articoli,foto, illustrazioni è vietata se non autorizzataper iscritto dalla DirezioneLa Rivista è Partner di

Page 3: WNP Magazine 01

TIZIANO SALAMONE: L’Aquila di Bonelli pag. 4STEFANO RONCHI: I Segreti del Maestro pag. 12RICCARDO LUCIETTI: L’Emozione di uno scatto pag. 22WNP 1° CONTEST: I Vincitori pag. 30ALFONSO CANNAVALE: I Grifoni dei Monti Nebrodi pag. 36WNP SHOP: Giacche, Maglie, Pantaloni, Cappelli... pag. 42 ARIANNA STATUTI: L’Arte della Pirografia pag. 44WNP I CORSI pag. 46RICCARDO LUCIETTI: L’Angolo del Neofita pag. 48SPECIALE WNP: Il Gruccione pag. 56GIUSEPPE INTRIERI: Il Microcosmo pag. 62

S O M M A R I O

Page 4: WNP Magazine 01

4

Aquila di BonelliL'Aquila delle campagne siciliane

di Tiziano SalamoneIl traffico di specie protettedi Luca VerducciLe indagini svoltedal CITES, sezioneinvestigativa delCorpo Forestaledello Stato, hannoevidenziato la pre-senza di una strut-tura radicata sulterritorio italiano de-dita al commercio dirapaci. Falco Pelle-grino (Falcus pere-grinus), FalcoLanario (Falco biar-micus), Poiane(Buteo buteo), Po-iane codabianca(Buteo rufinus),Aquile miniori (Hie-raaetus pennatus)oltre la già citataAquila di Bonelli(Hieraaetus fa-sciata) ma anchevulturidi come Ca-povaccaio (Neo-phron percnopterus)e Gipeto (Gypaetusbarbatus), finiscononella rete dei brac-conieri. Basisti, cor-rieri, specialisti nelladocumentazionefalsa, ricettatori edacquirenti. Sonoqueste le figure checompongono la pi-

Sono davvero felicedi potervi mostrarequeste foto, che adoggi sono sicura-mente quelle a cuitengo di più daquando, circa 3anni fa, ho iniziatoad appassionarmialla fotografia natu-ralistica. Non certoper la qualità dellafoto, sicuramentemigliorabile, consi-derata l'enorme di-stanza di scatto perevitare di disturbarei soggetti. Neppureper la scena, non èraro infatti vedereuna taccola (mas-sima apertura alare70 cm) che infastidi-sce o quanto menoci prova, un rapacemolto più grande dilei (max aperturaalare 170cm)... seb-bene non riesco anon pensare cheserva proprio ungran coraggio permobbare un'aquila!Il motivo per cui in-vece amo così tantoquesti scatti è il

soggetto: l’Aquila di Bonelli (Hieraaetusfasciatus) e ciò che essa rappresentaper un fotografo naturalista e più in ge-nerale per chiunque ami la natura.L’Aquila di Bonelli è infatti una speciein serio pericolo estinzione: in Sicilia re-siste l’ultima popolazione italiana(ormai si contano solo una trentina di

coppie), mentre nel resto d’Italia è giàscomparsa. Il Progetto Aquila di Bonellinasce per la conservazione e tutela diquesta specie, che presenta un tassodi mortalità giovanile già molto alto in-torno al 90%. Se alle morti per causenaturali si aggiunge il fenomeno delbracconaggio, che ha colpito seria-mente questa specie, si capisce l'im-portanza di questa iniziativa per labiodiversità mondiale. Il mercato dellafalconeria e del collezionismo spingonoi bracconieri a recarsi nei siti di nidifica-zione, calarsi sulle pareti con delle

Page 5: WNP Magazine 01

5

corde e depredare i nidi dell'Aquila in-terrompendo il ciclo naturale di vita.Questo splendido rapace rappresentauna Ferrari per i commercianti di specieprotette: unisce infatti le caratteristichedi un Astore a quelle di un'Aquila, uni-tamente alla sua rarità, facendo lievi-tare il prezzo sul mercato nero fino a15,000€. Un mercato di specie protettein forte crescita, sta trovando nel colle-zionismo di rapaci nuova linfa. Do-manda che si estende fino agli EmiratiArabi. Una volta rubati i giovani rapaci

vengono "ripuliti" (loundering), ovvero gli viene affiancata tutta la documenta-zione CITES falsa (del valore intorno ai 2,000€), proveniente principalmente daesemplari morti, la quale attesta la provenienza da un sito di riproduzione in cat-tività. Una volta effettuato questo procedimento e sostituito l'anello identificativo,l'animale può essere allevato e cresciuto per la falconeria, il che fa lievitare ul-teriormente il prezzo di altri 2,000€. Per contrastare questo vasto traffico di pul-cini, che ogni anno venivano trafugati dai nidi, nel 2011 è nato il CoordinamentoTutela Rapaci Sicilia composto da volontari appartenenti a varie associazioniambientaliste: CABS, EBN Italia, FIR, Fondo Siciliano per la Natura, LIPU, MAN,WWF. Il Coordinamento svolge molteplici attività di studio e monitoraggio del ra-pace emblema delle campagne siciliane. Oltre all'attività di controllo dei siti dinidificazione - compito svolto dai volontari provenienti da tutta Europa - per scon-giurare il furto di pulli, il Coordinamento si occupa dello studio della specie du-rante tutto l'anno. Sono fondamentali per la sopravvivenza della specie unaapprofondita conoscenza del territorio, delle disponibilità delle prede e dei mu-tamenti apportati dall'uomo nelle campagne siciliane. Fra le attività svolte sul ter-ritorio i membri verificano la presenza di altri siti di nidificazione, raccolgono borree piume per lo studio del DNA,confrontano dati con le annateprecedenti. Grazie alla perseve-ranza ed al contributo di tutti i vo-lontari del Coordinamento edattraverso il monitoraggio ed ilcontrollo (anche a tempo pienoper i siti più a rischio), molte cop-pie in questi 3 anni sono riuscite aportare all’involo giovani aquilotti.Queste prime foto sono state scat-tate proprio durante i turni di sor-

Page 6: WNP Magazine 01

6

veglianza effettuatiquest’anno, più pre-cisamente il primogiorno. Era la primavolta che vedevoquella coppia, gliadulti volavanobassi e si facevanoammirare in tutto illoro splendore,quasi a ringraziarmiper la mia presenzae a volermi dare illoro benvenuto. Daallora sono tornatopiù volte in quel sitoper la sorveglianza,ma non sono piùriuscito a vederlecosì vicine, delresto avevano altroa cui pensare, do-vevano sfamaredue giovani aquilottiansiosi di cresceree impazienti di spic-care il primo volo. In questa foto in-vece si vede il se-condo dei duegiovani aquilotti in-volati da quel sito,proprio pochissimigiorni dopo l’involo.Era ancora un po’impacciato, facevasolo piccoli voli enon essendo an-cora capace di cac-ciare, scrutaval’orizzonte in attesache i genitori por-

tassero qualche preda. Purtroppo nontutti gli aquilotti sono stati così fortunati.A causa del ridotto numero di volontari,è logisticamente impossibile sorve-gliare tutti i campi 24 ore al giorno,tant’è che anche quest’anno, l’8 mag-gio, da un sito in provincia di Agrigento,sono stati depredati due giovani diaquila ormai quasi pronti all’involo. For-tunatamente i due giovani aquilotti tra-fugati, sono stati ritrovati dopo circa unmese, nei pressi di Alessandria dalCITES (Divisione Investigativa delCorpo Forestale dello Stato). Graziealla pronta segnalazione del furto daparte dei volontari impegnati nel campodi sorveglianza, sono state avviate le

ramide del mercatodi rapaci selvatici.Vediamo i lorocompiti. I basisti sono per-sone del luogo, co-n o s c o n operfettamente i sitidi nidificazione, secontrollati da volon-tari o dalla Fore-stale sanno gli orariin cui muoversi,hanno conoscenzagenerica ma suffi-ciente per la curadell'animale. I ruolidi basista e corrierepossono coinci-dere, come dimo-strato dall'ultimaindagine del CITESdenominata Bo-nelli-2. Il soggettoche ha effettuato ilfurto dal nido si èoccupato anchedel trasporto del-l'animale fuori dallaSicilia, in particolaredopo avere rag-giunto Catania inaereo da Torino, ilbracconiere si re-cava al sito di nidifi-cazione di Aquila diBonelli. Dopo averpreso i due giovaniritornava in Pie-monte con untreno, portando leaquile dentro unascatola. Un mezzodi trasporto che gliha permesso dieludere i controlliche avrebbe ri-schiato in mac-

Page 7: WNP Magazine 01

7

indagini in tempo utile. Purtroppouno dei due giovani aquilotti èstato ritrovato morto mentre l’al-tro, ribattezzato Leo, sottopostoad un breve periodo di riabilita-zione presso il Centro recuperofauna selvatica della LIPU a Fi-cuzza (Palermo), è stato liberatoil 29 giugno e restituito così allavita selvatica ed ai suoi genitorinaturali, i quali incredibilmente l’-hanno accolto positivamente,come se non si fosse mai allonta-nato. La tecnica impiegata deno-minata Hacking, consiste nelriportare l'animale al suo sito di ni-dificazione originario. Qui vieneinizialmente seguito dagli espertiper monitorare le primissime fasiriadattamento all'ambiente natu-rale, fornendo anche una partedel fabbisogno alimentare. Ilgrande risultato ottenuto dal Co-ordinamento in termini di conser-vazione, comportamento di unanimale selvatico e di reintrodu-zione è legato all'atteggiamentodegli adulti nei confronti del figlioritrovato al nido dopo più di unmese. In letteratura non si eranoancora registrati comportamentidi questo genere dell'Aquila diBonelli. Il giovane è stato subitoprotetto dalla madre ed accettatoanche dal padre. Tutti e tre hannocosì potuto completare il cam-mino di Leo verso la libertà.Adesso potrà essere solo la Na-tura a decidere il suo futuro. Ilsuccesso di questa brillante ope-razione (portata avanti dal Citesin sinergia con la Magistratura) e

la conseguente delicata liberazione (proget-tata dagli esperti del Coordinamento TutelaRapaci Sicilia) porta così a 26 le Aquile diBonelli nate questa primavera e libere di vo-lare per i cieli della Sicilia. E’ dunque essen-ziale che i Distaccamenti della Forestalesiciliana e l’Azienda Foreste demaniali fac-ciano la loro parte affiancando i volontari inquesta lotta impari nei confronti del bracco-naggio. Anche se forse l’unico modo perpoter definitivamente salvare questa specieè rendere illegale anche la semplice deten-zione, quanto meno degli animali più a ri-schio quali appunto l’Aquila di Bonelli ed ilFalco Lanario che trova in Italia la quasi to-talità della popolazione europea. In questomodo si potrebbe arrestare la razzia dei nidied il conseguente commercio illegale di que-ste specie rare, in modo da scongiurarnel’estinzione prima che sia troppo tardi.

CaratteristicheL’aquila di Bonelli (Hieraaetus fasciatus)prende il nome da colui che per primo laidentifico: il naturalista italiano Franco An-drea Bonelli (1784-1830). E’ un’aquila dalledimensioni medio-grandi: 55-65 cm in lun-ghezza e 150-170 cm di apertura alare(conla misura minore per i maschi che sono circa

Page 8: WNP Magazine 01

8

china o in aereo. Unmetodo talmentesemplice che ri-corda lo stile deigrandi boss mafiosi.Ad Alessandria, nelcasale dove risie-deva il bracconieresono stati seque-strati documentiCITES provenientidall'Olanda, un kitper la realizzazionedi anelli non autenticie diversi rapacipronti per essere im-messi sul mercatonero. Una volta pre-levato dal sito il ra-pace ha bisogno diuna documenta-zione falsa, atte-stante laprovenienza da unriproduttore autoriz-zato di cattività. Quisubentrano i falsifi-catori di documenti,materiale che puòraggiungere i2,000€ come nelcaso di un CITESfalso di Aquila di Bo-nelli. Effettuato il pro-cesso di loundering(le attività atte acambiare l'identitàdell'animale) e dopoaver sostituitol'anello identificativo,l'animale è prontoper il mercato dellafalconeria e del col-lezionismo. Si sonoregistrati anche casiin cui i rapaci, dopoessere usciti dall'Ita-lia sono ritornati nel

l’ 11% più piccoli dellefemmine).

Habitat e abitudiniOggi la sua presenzaè rara,è sicuramenteuno dei rapaci più dif-ficili anche da proteg-gere. Come moltirapaci è assai delicataed esigente nellascelta del suo territorioche, oltre ad avere una buona quantità delle sue prede, deveavere anche una geografia adatta al suo stile di caccia. Paretirocciose per la nidificazione ed ampi spazi di caccia con ra-dure aperte dove potersi lanciare per poter cacciare. Rara-mente sceglie luoghi vicini alla presenza dell’uomo che è,direttamente o indirettamente, la causa della sua continua di-minuzione. La sua diffusione copre l’area del Mediterraneocon una predilezione per la Spagna (Andalusia, Estremadurae Castilla-La Mancha) paese con il più alto numero di coppienidificanti edove da alcuni anni la loro presenza è attenta-mente monitorata attraverso alcuniprogetti di tutela ed in al-cuni siti anche grazie ad un programma di supportodell'alimentazione. In numero minore è presente anche inFrancia, Portogallo, Grecia. Le stime parlano, comunque, diun calo annuale del 20% su tutto il Mediterraneo. La sua areadi diffusione non è solo in Europa ma anche in Africa ed Asiacon 2 sottospecie distribuite in Iran, Arabia, Oman, Turkme-nistan, India, Cina meridionale e Pakistan. Una sottospecievive sulle isole della Sonda. L’unico posto al mondo dove,pare, sia in ascesa è a Hong Kong. Gli adulti sono general-mente sedentari, mentre i giovani (all’età di 3 anni) compionograndi spostamenti alla ricerca di aree di riproduzione e conminore concorrenza, lasciando il loro areale d’origine allecoppie più anziane.

RiproduzioneLe coppie rimangono unite per tutta la loro vita e, general

mente, usano lo stesso nido tutti gli anni, aggiornandolo,nelperiodo tra dicembre e gennaio,per la nuova covata. In que-

Page 9: WNP Magazine 01

9

sto particolare periodo capita di assi-stere ad una parata (usuale in molti altrirapaci) dove uno dei due partner, du-rante il volo, lascia cadere un ramo,scelto per l’ammodernamento del nido,e l’altro lo coglie in volo Il nido verrà di-feso caparbiamente anche contro at-tacchi di uccelli più grandi (comel’aquila reale e il grifone). In natura, sistima, possa vivere fino ad un età dicirca 30 anni e la sua riproduzione (nonè regolare per tutti gli anni) varia concovate da 1 uovo fino ad un massimodi 3 uova, abitualmente però vengonodeposte 2 uova. Non tutte le uovavanno a buon fine. Solo le coppie piùesperte ed anziane possono portare atermine con successo una covata didue piccoli. Tra le cause di mortalità dei pulli, oltreall’uomo, concorrono la carenza dicibo, malattie, nonché incidenti dovutiai tralicci della corrente elettrica. La co-vata dura circa 37-40 giorni e succes-sivamente i genitori continueranno adalimentare i piccoli al nido per un pe-riodo di circa 55-70 giorni.

AlimentazioneSe la femmina non è occupata nella

cura dei piccoli capita frequentementedi notare che i due partner caccino incoppia con strategie anche molto ela-borate per distrarre la preda. Le predeabituali sono lepri econigli ma ancheuccelli quali piccioni, colombacci e per-nici.

nostro paese con tutta la documentazioneche accertava la provenienza da un ripro-duttore di cattività autorizzato. Purtroppo nel2013 sono ancora molte le amministrazioni(Regioni, Province e Comuni) che finan-ziano degli improbabili spettacoli medioevalio esibizioni di rapaci. Ma dei segnali ancorpiù negativi arrivano dal mercato del colle-zionismo che si estende nel nord Europa,Austria, Germania, Olanda, Belgio, GranBretagna fino agli Emirati Arabi. Personeche detengono animali in gabbia come sta-tus simbol o per semplice "piacere" di avereun animale raro dentro casa da poter mo-strare ed esibire durante feste o fiere. Ilmercato finale dei rapaci selvatici coinvolgeanche gli Zoo, spesso ignari della prove-nienza dell'animale raro. Una soluzione pro-posta dal Coordinamento Tutela RapaciSicilia, riguarda la possibilità di effettuarel'analisi del DNA sugli animali detenuti in cat-tività. Questo consentirebbe, unitamentealla certificazione CITES, di avere un riscon-tro attendibile ed assolutamente inconfuta-bile che determina l'identità e la provenienzadell'animale controllato. Altra soluzione piùdrastica ma ugualmente efficace è quella divietare definitivamente la detenzione dei ra-paci, quantomeno quelli a più alto rischioestinzione. Diventa centrale per la conser-vazione della biodiversità il lavoro congiuntodelle forze di polizia del Corpo Forestaledello Stato ed in particolare del CITES, incollaborazione con le associazioni che ope-rano sul territorio italiano. Da anni si aspet-tano segnali forti anche a livello legislativoper debellare la piaga del bracconaggio epene più severe per chi compie questi veriattentati alla biodiversità.

Page 10: WNP Magazine 01

Via Cristoforo Colombo, 21 05100 TerniOrariLunedì: dalle 16.00 alle 20.00Martedì al Sabato: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00Domenica: dalle 16.00 alle 20.00Telefono: 0744 461622Fax: 0744 462253E-mail: [email protected] Web: http://www.fototerni.it

DOVE SIAMO...

Page 11: WNP Magazine 01
Page 12: WNP Magazine 01

12

Spesso nella vita si diventa seguaci di persone, persone che grazie ailoro segreti, sono in grado di diventare grandi uomini. Stefano Ronchiè così, un grande uomo, che grazie ai suoi “Frammenti di Natura”, è

la colonna portante della fotografia naturalistica italiana. Nei suoi scatti c’èmolto di più di una semplice foto, il suo istogramma è colmo di emozione,passione, amore, conoscenza, studio; ma esiste anche un segreto, quelloche lui stesso chiama la dignità dell’animale, questo lo rende unico e incon-fondibile, si unico! Perché non c’è una persona al mondo, che non sia ve-nuto a contatto con uno scatto del maestro Stefano Ronchi.

“I Segreti del Maestro”

S T E F A N O R O N C H I

Page 13: WNP Magazine 01

13

Page 14: WNP Magazine 01

14

Page 15: WNP Magazine 01

15

...A TU PER TU CON STEFANO RONCHI...

Ciao Stefano, è un vero piacere averti con noi, tutto lo staff WNP Megazine,ti ringrazia per questa intervista; non capita tutti i giorni di lanciare la primaedizione di un nuovo giornale naturalistico con l’incontro di un fotografo dirilievo come te!

Maurizio: Quando ti sei avvicinato per la prima volta al mondo della foto-grafia? E come hai capito che la “naturalistica” sarebbe stata per te il ge-nere più amato?

Stefano Ronchi: L’approccio alla fotografia in termini più “importanti” risaleal luglio 2007, allorchè ho dovuto smettere le competizioni in mountain bikeper problemi di salute e, per continuare a frequentare quell’ambiente, hodeciso di acquistare una macchina fotografica al fine di immortalare le gestadi quegli amici. Vivendo vicino all’Adda l’approccio alla fotografia degli ani-mali e degli uccelli (cigni) in particolare è stato abbastanza naturale. Lapossibilità di coniugare l’amore per gli animali con la crescente passioneper la fotografia ha poi fatto si che questo diventasse il genere più amato.

Maurizio: Cosa rappresenta per te fotografare animali? E qual è l’emozionepiù intensa che hai provato nella tua carriera fotografica?

Stefano Ronchi: Per me fotografare gli animali significa, conferire dignitàall’animale. E con questo termine ritengo l’esaltazione delle caratteristichepeculiari di ognuno di essi, dal più piccolo al più maestoso, l’eleganza, laforza, la velocità, la leggiadria. Mi piace “congelare” il movimento dell’ani-male per vedere cristallizzato quello che l’occhio umano non riesce a per-cepire a velocità normale. Quello che cerco è di ricongiungere l’anima deglianimali a quella degli uomini. In questo senso l’emozione primaria è la sco-perta di quella serie di comportamenti e di atteggiamenti che prima nonavresti mai notato. La fotografia naturalistica non si può esprimere com-piutamente senza lo studio aprioristico del comportamento dell’animale,conoscenza da farsi o attraverso la documentazione o lo studio dei soggettinel loro ambiente. Per questo già “vivere” a contatto con qualsiasi di questiesseri è di per se un’emozione intensa. Credo comunque che fra tutti gliincontri fatti quello che più mi ha emozionato è stato stare due ore nei pressidi una tana a contatto con una volpe nel Parco Nazionale del Gran Para-diso. Una esperienza per me unica.

Page 16: WNP Magazine 01

16

Maurizio: Tutti i tuoi lavori sono un inno alla vita animale, come riesci adare una forma cosi perfetta ed emozionante ad ogni tuo scatto?

Stefano Ronchi: Credo che ogni fotografo si rifaccia a qualche modelloche lo ha preceduto. Io ho sempre ammirato la “pulizia” degli scatti di Ron-nie Gaubert. Adoro il suo modo di mettere in risalto la figura del soggettoprincipale a discapito dello sfondo. Ma lo studio delle sue immagini mi hapermesso altresì di attribuire una immensa importanza alla gestione dellosfuocato di ogni scatto. Questo contribuisce a cercare la migliore posizioneper poter effettuare uno scatto. Il fatto di scattare, talvolta, in oasi aiutaanche molto.

Maurizio: Riguardando un tuo scatto in particolare, ti è mai capitato di com-muoverti ?

Stefano Ronchi: Si alcune volte si. Capita che, dopo aver finito la post pro-duzione, di una immagine rimango dieci/quindici minuti a fissare una im-magine. Questo non significa che l’immagine sia particolarmente bella oche abbia un grande valore. Spesso ha solo un significato simbolico perchéti ricorda il prima ed il dopo di quello scatto. Istanti che non saranno mai

Page 17: WNP Magazine 01

17

Page 18: WNP Magazine 01

18

Page 19: WNP Magazine 01

19

Maurizio: Arriviamo alla domanda più importante, quello che per noi è iltuo ”Segreto,” …nella tua biografia metti in risalto la dignità dell’animale ela sua contestualizzazione nell’ambiente in cui vive. Ci domandiamo, è que-sto che contraddistingue il tuo modo di fotografare? E come fai a conciliarein modo fotografico questi due importanti valori?

Stefano Ronchi: La fotografia, in qualsiasi genere si manifesti, è comuni-cazione. Nasce dal bisogno di manifestare all’osservatore quello che tuvuoi esprimere in quell’istante. L’avvicinamento alla fotografia naturalista èstato, per me, anche una forma di denuncia verso il trattamento che spessosi riserva al mondo animale. Io credo infatti che una immagine possa avereuna forza dirompente nei confronti di chi si ferma ad osservare. Se riescocon una immagine a far capire alla gente, la dolcezza, la forza, la maesto-sità di un animale, in altri termini il concetto di bellezza per la quale tuttodiventa armonia , allora questi difficilmente sarà portato a far del male adun animale. Questo vorrei che fosse la base della mia fotografia e chespero di riuscire a trasmettere.

Maurizio: Se avessi la possibilità di crearti un posatoio “personalizzato”,quali soggetti non escluderesti mai? E perché?

Stefano Ronchi: Ci sono due soggetti, fra quelli che posso trovare nellezone dove abito, che mi hanno sempre affascinato: il martin pescatore edil gruccione. Li adoro per l’arcobaleno di colori con cui sono dipinti, conquella livree dalle tonalità azzurre verdognole del primo all’arancione algiallo ed all’azzurro del secondo. Sono esaltato dalla sfida di fermarne ilmovimento vista la loro velocità, di catturare l’istante esatto in cui toccanoil pelo dell’acqua o si scambiano al volo la preda fra maschio e femmina.

Maurizio: Fotograficamente hai un sogno che vorresti ancora realizzare?

Stefano Ronchi: Ci sono due viaggi fotografici che vorrei poter fare nelbreve periodo: uno in Camargue per poter fotografare i cavalli autoctonicorrere fra spruzzi di acqua, ed il secondo in Canada quando gli orsi si ci-bano dei salmoni che risalgono la corrente per andare a morire dopo averdeposto le uova.

(Intervista curata da Maurizio Ferrari)

Page 20: WNP Magazine 01

SOLO CON Magazine

Page 21: WNP Magazine 01
Page 22: WNP Magazine 01

22

Si stava levando l'alba tra le vettefredde del Parco Nazionaled'Abruzzo quando Riccardo gu-

stava la sua colazione ancora con ipiedi infreddoliti dalla notte. Il pensieroin lui era di concludere la giornata conuno scatto che gli avrebbe regalato unricordo indimenticabile, un marchio afuoco che l'avrebbe scosso ogni voltache la sua mente avesse rispolveratoquella giornata di assoluta Natura. In-dossata la mimetica d'ordinanza, acco-modati i calzari induriti dal freddo, siincamminò sugli altopiani rasati dallarugiada per arrivare alla faggeta doveprobabilmente avrebbe potuto scattare

un ricordo indelebile. Dopo la prepara-zione dell'attrezzatura ed una minu-ziosa scelta del luogo dove appostarsicon un capanno mimetico cosparso difoglie per non essere visto dagli ani-mali, la giornata trascorreva lenta e lelancette dell'orologio sembravano cor-rere una staffetta senza fine. In lui l'at-tesa dell'appostamento mescolataall'adrenalina dell'improvvisata che tar-dava a verificarsi, diventava semprepiù veemente quanto più la giornatagiungeva al termine col calar del sole.Suoni, rumori del bosco e l'incessantecanto degli uccelli gli tenevano compa-gnia…ma…la voglia di uscire fuori allo

L’Emozione di uno scatto

di RICCARDO LUCIETTI

Page 23: WNP Magazine 01

23

scoperto e saggiare l'aria in cerca delsospirato scatto era troppo forte. Pen-sava dopo aver settato la propria Re-flex con i tempi di scatto e la priorità didiaframma consoni per la luce e le con-dizioni che si stavano delineando, diabbandonare la tenda che lo avevavisto per la maggior parte della gior-nata chiuso ed immobile, per iniziareuna ulteriore avventura direttamente atu per tu con il destino che si sarebbeprospettato. Un po' sconfortato e ras-segnato a riportare la Reflex a casapriva di foto, si mise a camminare amezza costa per incontrare quello chelo avrebbe reso felice. Cavalli, Muli,Mucche allo stato brado lo guardavanocon circospezione quasi a domandarsicosa diavolo stesse facendo li conquello strano strumento bianco e neroin mano, dall'ingombro considerevole.Il sole aveva tinto la sagoma del boscodi color arancio e gli alberi scolpivanolo sfondo dell'anfiteatro di pascolo connette ombre diaboliche causate dairami ritorti. La stanchezza stava pren-dendo il sopravvento di Riccardo,quando improvvisamente come un fan-tasma macchiato nel suo candore, din-nanzi ai suoi occhi apparve unmaestoso Cervo rosso maschio chespezzava, camminando, il suono lon-tano dei campanacci dei bovini al pa-scolo. Riccardo rimase incredulo allavista di un animale così grande che eradinanzi a lui a pochi metri, solo pochimetri di erba brucata li separava…nul-l'altro. Tempo di realizzare cosa stesseaccadendo l'animale si fermò, in piedi,teso, con il palco ben portato ed il caporivolto verso il suo scopritore…Le naricidell'animale erano dilatate al massimo

per captare nell'aria l'odore del foto-grafo che veniva portato via velocedalla brezza a suo favore e le orecchiedel Cervo erano come radar attente acodificare il brusio emesso dalla mime-tica di Riccardo quando lentamentescendeva sulle sue ginocchia per dimi-nuire il disagio all'animale. In lui solo inbattito cardiaco si poteva percepire…tutto era statico, congelato in un fermoimmagine durato pochi secondi trave-stiti da ore. Il solo pensiero che Ric-cardo formulò, fu quello di scattare araffica un marchio che non avrebbe piùcancellato dalla sua vita. Il crocino dimessa a fuoco era verde in mezzo agliocchi fissi del poderoso animale ed ildito indice premette il tasto di shootdella macchina fotografica, che obbedìal comando scaricando una raffica diRaw. All'udire quello strano rumore, ilCervo girò di scatto il pesante capo ar-mato da un bellissimo placo e caricòsulle sue zampe anteriori la forza ne-cessaria per porsi più in alto e studiarebene cosa stesse accadendo. I pen-sieri nella mente di Riccardo erano di-ventati pedine riposte in un cassetto, ilrespiro era sospeso per non creare vi-brazioni inutili, tutto il corpo era teso anon spaventare né urtare una opportu-

di EMANUELE NATALI

Page 24: WNP Magazine 01

24

nità così unica. Rima-sero a scrutarsi con lepotenzialità che en-trambi possedevano;capaci forse delle pro-prie scelte ma che, almomento, non miseroin atto rimanendo le-gati a vista dal timoredi fare la primamossa. L'esigenza diun maschio adulto diCervo di proteggere ilsuo harem di femminee quella di un foto-grafo che voleva por-tare a casa un ricordoindimenticabile. Nei secondi che la macchina fotografica memorizzava la figura

di EMANUELE NATALI

Page 25: WNP Magazine 01

25

elegante del sovrano dei boschi che lentamente, con leggerezza, abbandonavala scena per tornare alla propria vita, in Riccardo rimase quell'emozione di unoscatto che solo la sua perseveranza e voglia di poter bussare alla porta dellaNatura, gli aveva dato. Felice di quanto quell'espressione di tanta forza gli erarimasta impressa nella memoria, Riccardo si incamminò sui suoi passi verso lafine di una giornata che, per sempre, rimarrà incisa nel suo cuore e impressanella mente. Ci si può emozionare con poco, anche solo con uno scatto! L'im-portante è apprezzare tutto ciò che ci viene concesso e capire che la felicità nondipende dal cercare di colmare ciò che ci manca, ma dal buon uso delle coseche abbiamo.

(Testo: "Racconti dell'emozione di uno scatto" di Riccardo Lucietti)

(Foto di Emanuele Natali e Riccardo Lucietti)

di EMANUELE NATALI

Page 26: WNP Magazine 01

26

Page 27: WNP Magazine 01

27

di EMANUELE NATALI

di EMANUELE NATALI

di EMANUELE NATALI

di EMANUELE NATALI

Page 28: WNP Magazine 01

28

Lo zaino KATA DR-465 è diviso in due scomparti, unosuperiore ed uno inferiore. Il primo è stata pensato per con-tenere gli effetti personali nonché, sulle tasche frontali leschede di memoria, le batterie o i caricabatterie; il secondo èdedicato in toto all'attrezzatura foto-video. Il secchiello con-tenuto nello scomparto inferiore può contenere una reflex conobiettivo standard e 2-3 obiettivi più flash o accessori vari edè facilmente estraibile. Le cinghie sui lati dello zaino sono de-dicate al trasporto di treppiedi mentre l'inserto TST (ThermoShield Tecnology) sul davanti dello zaino previene urti all'at-trezzatura contenuta all'interno. €81,00

Il Tamrac CyberPack 9 zaino professionale è ideale peril trasporto di un computer portatile, fotocamera e attrezzi. Piùsnella rispetto ad altri zaini, lo scomparto principale è com-pletamente imbottito in schiuma e grande abbastanza perportare una SLR con obiettivo da 200mm af/2.8 zoom attac-cato, più lenti addizionali e anche un altro corpo macchina.Un computer portatile, fino a 11 x 2 x 13, è protetto in un vanoseparato, imbottito in schiuma nella parte posteriore che per-mette un rapido accesso. Una grande tasca porta accessoricon chiusura lampo è stato specificamente progettato per or-ganizzare i CD, cavi, ecc. €120,00

Lowepro Vertex 300 aw, robusto e anatomico è com-pletamente imbottito. E' resistente all'acqua e dispone di unsistema per l'aggancio ed il trasporto di un treppiede. E' do-tato di copertura antipioggia e proteggere anche da sabbiae polvere. Presenta comode tasche esterne, e i divisori in-terni sono rimovibili. E' realizzato per contenere un portatilefino a 15.4 pollici, permette di contenere anche una reflexcon l'ottica montata, 4-5 ottiche e accessori vari (flash, mo-nopiede, treppiede, etc).

€300,00

Via Cristoforo Colombo, 21 05100 Terni - Telefono 0744 461622 - E-mail: [email protected]

Page 29: WNP Magazine 01

29

SOLO CON Magazine

5% di sconto

Prolight Equipment BKP602

Lowepro Vertex 200 aw, robusto e anatomico è com-pletamente imbottito. E' resistente all'acqua e dispone di unsistema per l'aggancio ed il trasporto di un treppiede. E' do-tato di copertura antipioggia e proteggere anche da sabbiae polvere. Presenta comode tasche esterne, e i divisori in-terni sono rimovibili. E' realizzato per contenere un portatilefino a 15.4 pollici, permette di contenere anche una reflexcon l'ottica montata, 4-5 ottiche e accessori vari (flash, mo-nopiede, treppiede, etc).

€182,00

Il Computrekker AW della Lowepro è molto comodo.Apprezzato da chi non vuole uno zaino troppo grande e allostesso tempo, in certe occasioni, non si accontenta di unaborsa. Lo zaino è curato fin nei minimi dettagli, è costruitocon materiale resistente, impermeabile all'acqua e piace-vole al tatto. La sigla AW indica la presenza di un telo cheserve per proteggere lo zaino dall'acqua in caso di pioggiabattente.

€171,00

€75,00

Page 30: WNP Magazine 01

30

Contest

Page 31: WNP Magazine 01

31

Page 32: WNP Magazine 01

2 PREMIO MAGLIA + CAPPELLO WNP.

Christian Piccinini - Ali al Vento - Upupe1°PREMIO - Buono Acquisto Fotografico di Euro

100,00 + Maglia WNP + Cover Iphone WNP

Alexandre Boudet - Ali al Vento - Falco Pescatore2°PREMIO - Maglia WNP + Cappello WNP

32

Page 33: WNP Magazine 01

Daniele Marini - Ali al Vento - Verdoni3°PREMIO - Maglia WNP

Davide Santucci - Ali al Vento - Sula4°PREMIO - Cover Iphone WNP

33

Page 34: WNP Magazine 01
Page 35: WNP Magazine 01
Page 36: WNP Magazine 01

36

Page 37: WNP Magazine 01

37

Il libro di fotografia naturalistica I Gri-foni dei Monti Nebrodi - Fotorepor-tage naturalistico dalla Sicilia, dapochi mesi è disponibile in alcune li-brerie italiane ed è anche commer-cializzato su Internet da bookshopinternazionali. Questo volume è la re-cente pubblicazione editoriale di Al-fonso Cannavale, medico veterinarioe fotografo naturalista che ha decisodi percorrere la strada dell’autoedi-zione per potersi garantire una ge-stione editoriale indipendente deipropri lavori.L'Autore di questo pregevole librovive e lavora a Napoli e si occupa difotografia da circa trent’anni, ha rea-lizzato numerose immagini per pub-blicazioni e documentazioniscientifiche in particolare riguardo lafotografia al microscopio ottico in pa-rassitologia ed ematologia clinica; at-tualmente lavora esclusivamente indigitale ed il suo impegno è principal-mente rivolto alla fauna selvatica ita-liana. Alfonso ci riferisce che "I Grifoni deiMonti Nebrodi" iniziò a nascere apoco a poco, proprio nell'estate didue anni fa quando, dovendo sce-gliere dove recarsi per le ferie, fu at-

tratto, consultando Internet, da unsito che riportava interessanti notesulla reintroduzione dei Grifoni in Si-cilia dopo anni dalla loro estinzione;fu così che l'amore per la natura lospinse a trascorrere le vacanze fa-cendo qualche scatto fotografico aiGrifoni reintrodotti. Nel libro l'Autoredescrive anche fotograficamente ilpaesaggio e le maestose ed incante-voli Rocche dei Monti Nebrodi chefanno da sfondo al volo di questi ma-gnifici avvoltoi. Iniziò così l'avventurache lo vide immergersi completa-mente nel suo lavoro fino a diventaretutt'uno con il mondo dei Grifoni, daallora fece ben 11 viaggi in Sicilia perun totale di 5 mesi di soggiorno con1300 ore di lavoro in postazione. Il fotoreportage naturalistico è statorealizzato tra agosto 2011 e settem-bre 2012, nel Parco dei Nebrodi inprovincia di Messina, nei territori diAlcara Li Fusi, Militello Rosmarino eS. Marco D’Alunzio. Durante questoperiodo Alfonso ebbe modo di cono-scere la gente ospitale del luogo, ap-prezzare la buona cucina siciliana erespirare aria incontaminata da quelpolmone naturale rappresentato daiMonti Nebrodi.

Page 38: WNP Magazine 01

38

Il volume tratta anche cenni di biolo-gia per meglio spiegare le abitudini diquesto splendido uccello, ma ciò cherende unico questo libro fotograficosono quelle fotografie che, meglio diogni altra cosa, mostrano l'eleganzadi questo animale e l'anima liberache lo vede volare felice nei cieli diSicilia. Viene inoltre specificato dall'Autoreche per non arrecare alcun disturboalle coppie nidificanti ed ai loro pulli,

sono state effettuate, durante questodelicato periodo, riprese dalla lun-ghissima distanza con attrezzaturafotografica specialistica. Un compor-tamento attento e rispettoso per que-sta specie e per ciò che la circondacon lo scopo di documentare tuttol'amore che un uccello necrofago ob-bligato come il grifone presenta per ilproprio pullo.Sfogliando questo volume si pos-sono ammirare i voli planati, i curiosi

primi piani, le suggestive panorami-che paesaggistiche e le riprese not-turne effettuate pazientementedall'Autore. Con i grifoni anche altrespecie, che si aggiravano intorno allapostazione fotografica, sono state ri-prese per documentare la loro pre-senza in quel territorio.

Il libro è identificato dal numero ISBN978-88-907041-0-9 e si presenta con128 pagine in formato 315x240mmstampate su carta ecologica certifi-cata FSC da 170 g/mq, con una co-pertina rigida cartonata rivestita dauna sopracoperta di grosso spessoreplastificata. Le copie sono singolar-

Page 39: WNP Magazine 01

39

mente cellophanate ed ogni volumeè in lingua Italiana ed Inglese, quindiaccessibile a moltissimi lettori.Il volume riporta 102 fotografie dedi-cate ai Grifoni reintrodotti, altre 36foto illustrano i meravigliosi paesaggiin cui è stato realizzato il fotorepor-tage per un totale di 138 fotografietutte a colori.Sulla quarta di copertina si legge: "...Che emozione essere attraversatianche per un solo istante dalla loroombra e che soddisfazione quandoriuscivo a coglierne l’opportunità peruno dei miei scatti. Così come erosconfortato quando mi accorgevosolo all’ultimo istante del loro improv-viso involarsi dalle rocce e non riu-

scivo neanche ad inquadrarli. A voltemi sembravano così lontani ed irrag-giungibili anche dal mio teleobiettivoma poi, all’improvviso, magari proprioquando mi si riduceva la soglia d’at-tenzione, preso dalla stanchezza peril collo tenuto sempre teso verso l’altoper cercarli, avvertivo il leggero sibilodel loro volo avvicinarsi ...".Coloro che avranno modo di sfogliarequesto libro avranno la sensazione disentire il sibilo delle ali di un grifoneplanare sulle loro teste, come unabarca a vela che spiega le sue velenel vento, così i Grifoni si lascianocullare dalle correnti per librarsi liberinel cielo!

Page 40: WNP Magazine 01

40

E-Mail dell'Autore: [email protected]

Booktrailer Full HD Video 1080p: YouTube-Booktrailerwww.youtube.com/watch?v=z4ejveMHybc

Pagina Facebook del libro: www.facebook.com/I.Grifoni.dei.Monti.Nebrodiwww.facebook.com/I.Grifoni.dei.Monti.Nebrodi

Contatto Facebook dell'autore: www.facebook.com/alfcannavale

Intervista al Workshop Internazionale Nov 2011: IntervistaOndaTV2011www.youtube.com/watch?v=5TdUuy_01yg

Vendita internazionale on line - HF Distribuzionewww.hfnet.it/libro.asp?Codice=13ACE726

Vendita internazionale on line - DEASTOREwww.deastore.com/libro/i-grifoni-dei-monti-nebrodi-alfonso-cannavale-al-fonso-cannavale/9788890704109.html

Vendita internazionale on line - NHBSwww.nhbs.com/the_griffons_of_the_nebrodi_mountains__grifoni_tefno_192167.html

Libreria della Natura - vendita anche on line - Milanowww.libreriadellanatura.com/i-grifoni-dei-monti-nebrodi.html

Libreria Historia Naturae - vendita anche on line - Romawww.historianaturae.com/scheda.asp?idis=9788890704109

Dalla fine di settembre 2013 il libro sarà in vendita anche sul sito www.al-fonso-cannavale.it con la possibilità di richiedere una copia autografata dal-l'autore, scontata e senza spese di spedizione.

Alcuni link:

Page 41: WNP Magazine 01

41

Page 42: WNP Magazine 01

42

AbbigliamentoCodice Articolo T-shirt WNP 001

T-shirt girocollo manica corta, colletto in costina misto spandexda 2.3 cm con cucitura ribatutta sul davanti, nastro di rinforzoda spalla a spalla, struttura tubolare.

Materiale: 100% cotone jerseyMisure: XS - S - M - L - XL - XXL - 3XLColori: Mimetico - Verde - Verde Army - Verde Esercito Logo WNP ricamato 10 cm!

Codice Articolo T-shirt WNP 002

T-shirt girocollo manica corta, colletto in costina misto spandexda 2.3 cm con cucitura ribatutta sul davanti, nastro di rinforzoda spalla a spalla, struttura tubolare.

Materiale: 100% cotone jersey Misure: XS - S - M - L - XL - XXL - 3XLColori: Mimetico - Verde - Verde Army - Verde EsercitoLogo front e retro ricamato e scritta stampata

Canotta WNP 001

Canotta sfiancata da donna a spalline incrociate sulla schiena,girocollo ampio, effetto elasticizzato.

Materiale: 100% cotone Misure: S/M - L/XLColori: Verde Army - Giallo - Grigio - Nero - Viola IndigoLogo WNP ricamato 10 cm!

Page 43: WNP Magazine 01

43

Codice Articolo Gilet WNP 001

Gilet estivo con composizione multitasche frontale, tascheampie e capienti, zip doppio cursore e ampie cerniere poste-riore foderate; retinatura dry-tech interna su schiena.Materiale: cotone-poliestereMisure: M - L - XL - XXLColori: Fogliato - Mimetico - Verde

(Nel colore Mimetico e Verde il logo rimarrà invariato ma lascritta bianca)

SPECIALE WNP AUTUNNO 2013Giacca impermeabile cerata con chiusura a zip e bottoni a pressione. Tasche scaldamani ma ca-pienti sui fianci con chiusura a strappo. Foderato internamente in cotone per evte il contatto con lacondensa, elasticizzato sui polsi con cappuccio a scomparsa nel colletto. Restringibile in vita tra-mite 2 comodi laccetti.

Misure: M - L - XL - XXL - 3XLColori: Canneto - Black Forest - Green ForestLogo WNP ricamato 10 cm!

Potete inviare l'ordine alla seguente email: [email protected]

Specificando:- Codice prodotto- Taglia- Colore- Quantità- Dati di spedizione

E MOLTO ALTRO ANCORA...

Page 44: WNP Magazine 01

44

L’Arte della Pirografiadi Arianna Statuti

Giovane artista della provincia diRieti, è nata con la passioneper il disegno nel cuore; già

dall'infanzia, i suoi disegni, non eranosemplicemente disegni, ma erano larappresentazione di come lei vedevail mondo e l'espressione del suoamore smisurato per gli animali.Arianna è arrivata alla Pirografia dacirca 4 anni, dopo aver iniziato dabambina con il disegno di abiti, pas-sando per il disegno in stile manga (fu-metto giapponese), fino al disegno amatita, carboncino e pastello, arri-vando alla pittura e finalmente, com-plice il fidanzato che le ha regalato percaso per il suo 29° compleanno il suoprimo pirografo, all' antichissima tec-nica della Pirografia. '' Ne avevo solosentito parlare, avevo solo una vagaidea di cosa fosse, ho messo la puntarovente su un pezzo di legno ed èstato tutto chiaro..... era quello cheavevo sempre cercato, la scintilla chemi infiammava il cuore, la passionevera, quella che non mi abbandoneràpiù.......''Da quel momento, come lei stessaracconta, ha trovato finalmente quelloche sentiva mancare disegnando o di-pingendo.

Page 45: WNP Magazine 01

45

'' L'aspetto che trovo di maggior diffe-renza tra pittura e pirografia, oltre ilfatto che la pirografia è di gran lungapiù complicata come tecnica e ri-chiede tempi di esecuzione estrema-mente più lunghi, sta soprattutto nelfatto che la pittura va a coprire la su-perficie che si dipinge, mentre la piro-grafia si fonde con la materia, con lefibre del legno sfruttandone la vitastessa; la figura viene fuori dal legno,non lo soffoca ''.

PIROGRAFIA: dal greco antico ...scrittura con il fuoco, è l'arte di incidereil legno, ma anche cuoio, pelli e su-ghero con uno strumento (simile ad unsaldatore a stagno) con la punta di me-tallo che si arroventa tramite energiaelettrica e brucia la superficie dellegno. Il colore quindi è ottenuto unica-mente dalle bruciature del legno, più èlento il passaggio della punta sulla su-perficie, più intensa sarà la sfumaturaottenuta. Le luci e le ombre così otte-nute, unite alle venature naturali del

legno, e solo in alcuni casi a piccolitocchi di pastello bianco per esaltareil contrasto, trasformano un semplicepezzo di legno in un'opera unica e as-solutamente irripetibile!

Sito Web:www.ariannastatuti.altervista.org

Page 46: WNP Magazine 01

46

Consiglia...I Corsi

Page 47: WNP Magazine 01

47

Page 48: WNP Magazine 01

48

L’Angolo d CULBIANCO Wheatear(Oenanthe oenanthe)

Questo simpatico uccello dalcorpo ben proporzionato pos-siede un ampio sopraccoda

bianco che gli da' il nome. E' lungo14 cm e presenta una apertura alarefino a 34 cm. Gli occhi sono marroniscuri ed il becco nero, mentre il gio-vane e' uniformemente scuro per iprimi mesi dopo l'involo. Il maschiopresenta all'osservatore, una po-stura eretta, e composta interrottaspesso dal movimento a scatto delleali e della coda. Durante l'arco dellariproduzione, il maschio e' grigio az-zurrato superiormente e sulla nuca,sfoggia una vistosa banda nera cheattraversa l'occhio ed un netto so-pracciglio bianco. Le ali sono lunghenel loro insieme e nere; il ventre e leparti inferiori sono chiare ed in nettostacco con il petto che e' arancionebrillante. Caratteristica preponde-rante della specie, e' il sopraccodache e' bianco acceso anche nellafemmina e nel giovane. Il bordo dellacoda e delle timoniere e' nero ed e'a forma di T rovesciata e regala unbel contrasto visivo col il bianco bril-lante. La femmina e' simile al ma-schio ma con colori meno accesi,grigiastra sul dorso e con assenza di

nero sull'occhio. Il giovane sembra unafemmina ma piu' scuro con una livreamacchiettata e a scaglie. Nell'osservareil volo di questo uccello, ho notato unatendenza ad andare diritto e veloce nelladirezione prescelta usando gli apici dicardi, ombrellifere o pietre a punta, comeposatoi abituali da dove scorgere leprede e cantare. Non e' raro osservarlo

di RICCARDO LUCIETTI

Page 49: WNP Magazine 01

49

del Neofita

in volo a "spirito santo" mentre con ilcapo fermo sulla preda prende le giustedistante per "tuffarsi"al suolo e catturarla.L'alimentazione è caratterizzata per lopiù da insetti, altri piccoli invertebrati ebacche che raccoglie a terra muovendosivelocemente sempre con il capo in altoe con postura eretta. Il nido e' costruitoin una cavita' di una roccia o a terra in un

posto molto nascosto apportandomateriale in modo disordinato. Lafemmina depone in maggio e giugno5-6 uova azzurrine e, da sola, lecova per 13-15 giorni; allo scaderedei quali nascono i pulcini che sonoalimentati dai genitori. Solca i cielicome migratore svernando in Africa.Emette un canto molto melodioso espesso imita altri uccelli verseg-giando tra le rocce e punti rialzati diambienti aperti con pascoli, alberisparsi, prati collinari, terreni incolti edanche alpeggi. Non e' facile avvici-narlo per fotografarlo inquinato fuggeal minimo rumore e movimento. Pos-siede un finissimo udito e una vistaacuta con cui caccia, per cui alla per-cezione del piu' sottile rumore, si al-lontana velocemente. Tuttavia lafotografia dello stesso non e' impos-sibile, se con pazienza si ha la co-stanza di aspettarlo immobili enascosti molto bene, vicini al posa-toio che solitamente visita per cac-ciare.

di Riccardo Lucietti

Page 50: WNP Magazine 01

50

I migliori scatti diMaurizio Ferrari

Page 51: WNP Magazine 01

51

Page 52: WNP Magazine 01

52

I migliori scatti diRiccardo lucietti

Page 53: WNP Magazine 01

53

Page 54: WNP Magazine 01

54

I migliori scatti diEmanuele Natali

Page 55: WNP Magazine 01

55

Page 56: WNP Magazine 01

56

Bellissimo uccello dal piumaggio vario-pinto è dislocato sul territorio italiano at-torno al Mediterraneo estendendosianche nell'Europa meridionale, Africanord-occidentale, L'Asia sud-occiden-tale. I quartieri di svernamento com-prendono l'Africa fino al Capodell'Arabia. In Italia il Gruccione è tipi-camente primaverile ed estivo e nidificaregolarmente, ma non è uniforme-mente distribuito nel centro-sud e sulleisole maggiori. Nidifica in modo più lo-calizzato e irregolare nella parte setten-trionale del Paese, è anche una specieerratica e di doppio passo regolare inSettembre-Ottobre e Aprile-Maggio.

"CON IL BINOCOLO…"Il Gruccione è un uccello di dimensionimedio-piccole sempre riconoscibile per

i colori vivaci che brillano al sole acausa delle piume iridescenti e tenden-zialmente lucide. Il becco è nero e ri-curvo appuntito, usato molto nelloscavo dei nidi come uno scalpello. Leali risultano lunghe e slanciate per ilfatto che la prima remigante primaria vi-sibile è la più lunga, seguita in ordinedalla terza, dalla quarta e dalla quinta.Le secondarie sono più corte della de-cima primaria, tutte le remiganti termi-nano con vessillo nero che tente allogorarsi per la notevole resistenza chefanno con l'arie e col terreno durante lanidificazione. La coda risulta essereformata da dodici timoniere di pari lun-ghezza salvo le due centrali che hannoapici prolungati. I tarsi molto corti con ildito posteriore breve mente le tre ante-riori presentano sindattilia parziale. Il

IL GRUCCIONE BEE-EATERMerops apiaster Linnaeus, 1758Ordine: Coraciformi/Famiglia: Meropidi

Page 57: WNP Magazine 01

57

maschio adulto in estate presenta grop-pone color castano vivo, più scuro nellaregione del vertice posteriore e sullanuca, poipiù chiarofino al ca-stano do-rato consfumatureverdi. Ca-ratteristicaevidentis-sima è lagrande Vdorata deldorso chebalza su-bito all'oc-chio perché in volo è mossaripetutamente dai potenti muscoli sca-polari che consentono insieme ai pet-torali, ivolo ve-loce evario. Lep e n n edella codasono verdimetallichecon mar-gini blu.Fronte esopracci-glio sonoa z z u r r overdastri.Una banda nera parte dal becco, passasotto l'occhio e, attraversa la regione

auricolare e i lati del collo formando uncollare che separa la colorazione giallooro della gola da quella blu delle parti

i n fe r i o r i .Le remi-ganti pri-m a r i ehanno unv e s s i l l oe s t e r n overde oblu metal-lico equello in-t e r n obruno; leseconda-rie sono

prevalentemente castane. La femminaha più verde e meno castano. In in-verno ambo i sessi presentano preva-

lenza dit i n t averde, intutte leparti supe-riori ed ilcollare go-lare è so-stituito dauna strettalinea. Ig i o v a n ia s s o m i -gliano almaschio in

inverno, ma hanno la gola più pallida epoco prolungate le timoniere mediane.

di RICCARDO LUCIETTI

di RICCARDO LUCIETTI

Page 58: WNP Magazine 01

58

Il pulcino è nudo. Le zampesono bruno-violette. L'iride ècremisi negli adulti, rosso-bruna nei giovani. La lun-ghezza totale è di 27 cm e ilpeso di 60 gr circa.

IL NIDOLa riproduzione avviene informa coloniale in pareti sab-biose o parzialmente argilloselungo i fiumi sia attivi sia insecca, in cave, lungo le stradeo occasionalmente praticando il foro sul terreno come abbiamo documentato indiverse uscite in un luogo di nidificazione dove la femmina scava col becco aiu-tata dalle zampe, mentre il maschio di solito monta di guardia alle sue spalle el'avvisa, con ripetuti richiami, delle circostanze esterne.Vengono scavate gallerielarghe circa 5-8 cm e lunghe da 70 cm a 2 metri, terminanti con una camera dideposizione di circa 30 cm di diametro e una dozzina di cm di altezza. La lun-ghezza delle gallerie dipende principalmente dalla natura del terreno e dalla forzafisica legata all'età degli animali a lavoro. La preparazione dello scavo dura unaquindicina di giorni e sono vicine anche tre metri una dall'altra. Vengono deposte

5-7 uova bianche delle dimen-sioni di 25x21 mm su nessunmateriale di rivestimento delnido. La deposizione iniziadalla fine di Maggio e si pro-lunga fino alla fine di Giugno.L'incubazione inizia con la de-posizione del primo uovo, edè assicurata da ambedue igenitori e dura secondo le no-stre segnalazioni, da 19-23giorni. I rifornimenti di cibo alnido, durano anche per 30

giorni e quando i pullus, co-minciano ad essere abbastanza grandi si sporgono a turno lungo il tunnel per ri-cevere le imbeccate che vengono garantite da entrambi i parteners. L'involo dei

di RICCARDO LUCIETTI

di EMANUELE NATALI

Page 59: WNP Magazine 01

59

giovani avviene nella prima metà di Luglio, ma il nido è frequentato ancora perdiverso tempo idrante le ore notturne. Col sopraggiungere dell'autunno, le colo-nie vengono abbandonate e gli esemplari si danno all'erratismo nei cieli, duranteil quale i giovani imparano a cacciare e si rendono progressivamente indipen-

denti. Essi rimangonocomunque vicini ai ge-nitori e vengono nutritifino alla partenza per lamigrazione annuale.

COME AVVICINARLOE FOTOGRAFARLOIl Gruccione solita-mente vola "a festoni"per catturare al voloapi, vespe e altri insettivolanti e ritorna quasi

sempre sugli stessi posatoi anche molto bassi sul terreno per poterli mangiarenon prima di averli battuti ripetuta-mente sul ramo per ucciderli. E' to-talmente immune ai loro veleni. Puòessere confuso come atteggiamentoe posa, con quello del Balestruccioe della Rondine ma le dimensioni edi colori non ingannano. Il Gruccioneè facile da riprendere anche a terra,perché solitamente ama crogiolarsiai caldi raggi del sole con le aliaperte o mentre effettua in gruppo,delle sabbiature per liberare il piu-maggio dai parassiti. In volo l'ani-male presenta una posturatendenzialmente orizzontale e alterna balzi ad ali aperte e chiuse emettendo ilcaratteristico richiamo per contatto con gli altri individui della colonia. La specieè fortemente gregaria per tutto il periodo dell'anno tranne nel periodo riproduttivo

di RICCARDO LUCIETTI

di EMANUELE NATALI

Page 60: WNP Magazine 01

60

dove, una volta scelto o scavato ilnido, la coppia lo difende dagli estra-nei con spettacolari e velocissimeacrobazie aeree dove tutta la strut-tura alare dell'ani-male è messa a duraprova per garantiremanovre mozzafiatoper chi assiste. E' fa-cile osservarlo e foto-grafarlo in staticitàanche sui fili dellaluce dove le coppiesolitamente si scam-biano effusioni ed of-ferte di cibo da partedel maschio verso lafemminina prelu-dendo poi l'accoppia-mento. Durante tuttele loro attività quoti-diane, i Gruccioniemettono il caratteri-stico richiamo com-posto da una notaacuta e abbastanzafluida , <<priic-priic>>o <<priilph>>.Lo si incontra nellecampagne aperte,con alberi sparsi ocespugli bassi su cuispesso si posa perpoi lanciarsi sugli insetti a velocità divolo molto sostenuta. Necessita diclimi miti e caldo-secchi sia mediter-ranei che continentali. Negli ambienti

in cui vive si nutre come su detto, diapi, vespe, calabroni, farfalle, mo-sche e coleotteri. In volo la vista delgruccione è precisa e concentrata sul

bersaglio. Le ali e la coda lavoranocon precisione certosina fino a por-tare il becco spalancato dell'animale,sull'insetto che sta volando per poi

di EMANUELE NATALI

di RICCARDO LUCIETTI

Page 61: WNP Magazine 01

61

serrarlo a scatto emettendo un tipico schiocco sordo <<tach>> udibile dallapostazione di ripresa. Ogni fotografo sa che quando riuscirà a riprenderequesto meraviglioso uccello nel suo ambiente naturale, ha raggiunto unobiettivo…quello di aver arricchito la propria esperienza fotografica, con ungioiello della natura che contende insieme alla Ghiandaia marina e al Martinpescatore, l'abito piumato più bello d'Europa.

Page 62: WNP Magazine 01

62

IL MICROCOSMO AI NOSTRI PIEDI

di Giuseppe Intrieri

In questo articolo vi parlerò di unasplendida farfalla (Ordine Lepidoptera)appartenente alla Famiglia Papilioni-dae , di cui fanno parte specie degnedi nota all’immaginario collettivo, comeper esempio il Macaone (Papilio ma-chaon) e il Podalirio (Iphiclides podali-rius) ; si tratta della specie Parnassiusmnemosyne.

Caratteristiche generaliÈ l’unico papilionide europeo privo dimacchie rosse e spesso viene confusocon la specie Aporia crataegi, apparte-nente alla Famiglia Pieridae anch'essabianca con venature nere e ali traspa-renti ai bordi, ma priva di macchie nere.Il maschio presenta sul dorso un colorebianco translucido con macchie nere earee grigie, e l’area su marginale delleali anteriori trasparente. La femmina èsimile al maschio, ma le macchie e learee grigie sono più estese e vistose.La lunghezza dell’ala anteriore variadai 26 ai 34 mm.

Distribuzione e HabitatIl genere Parnassius comprende variespecie ma in Italia ne sono presentisolo 3, inoltre P. mnemosyne è il Par-nassius europeo con l’areale di diffu-

Parnassius mnemosyne

di GIUSEPPE INTRIERI

Page 63: WNP Magazine 01

63

sione più vasto: dall’Europa del Sud fino all’Europa del Nord, spingendosi finoalla Turchia.In Italia è presente sulle Alpi, gli Appennini e la Sicilia, come habitatpredilige prati fresche e radure del piano montano e caucaminale, da 600 m sinoa circa 2200 m s.l.m. La sua attuale distribuzione e la forma del suo areale sonodovuti a isolamenti in ambiente montano durante l’ultima era glaciale, seguiteda successive colonizzazioni all’inizio del periodo interglaciale odierno.

Generazioni annuali e abitudiniQuesta specie ha una particolare abitudine : se il cielo è anche soltanto legger-mente velato rimane posata sugli steli delle piante erbacee e riprende la sua at-tività di volo solo all’apparire dei primi raggi solari. Ha soltanto una generazioneannuale con sfarfallamenti che avvengono nei mesi di Giugno e Luglio, eccezio-nalmente anche in Maggio. Le piante nutrici di cui si nutre la larva appartengonoal genere Corydalis.

SITO WEB: www.giuseppeintrieri.weebly.com

di GIUSEPPE INTRIERI

Page 64: WNP Magazine 01

64

Nelle righe che seguiranno qui sottoparlerò di una coloratissima farfalla ap-partenente alla Famiglia Nymphalidae.Si tratta di Melitaea cinxia, la quale faparte di un genere con un numero ab-bastanza vario di specie, anche sol-tanto in Italia per riuscire ad identificarel’epiteto specifico bisogna fare molta at-tenzione soprattutto ai disegni presentisulle ali che spesso risultano specie-specifici.

Caratteristiche generaliÈ una farfalla di dimensioni piuttostopiccole e contenute, infatti la lunghezzadell’ala anteriore varia dai 17 ai 24 mm.

Il maschio presenta sul dorso un colorearancio con disegni nervulari e trasver-sali neri, inoltre è presente una serie dipunti neri submarginali nelle ali poste-riori. Sul versante interno delle ali ante-riori è presente un colore arancio conapice a bordi giallognoli e disegni nerimolto ridotti; nelle ali posteriori è pre-sente una serie di punti neri submargi-nali all’estremità inferiore dell’ala, carattereche spesso aiuta a identificarla se con-frontata con le altre specie. La femminaè molto simile al maschio, ma con di-mensioni leggermente maggiori.

di Giuseppe IntrieriMelitaea cinxia

di GIUSEPPE INTRIERI

Page 65: WNP Magazine 01

Distribuzione e habitatÈ una specie che predilige prati e cespuglieti dal piano basale a quello mon-tano fino a un massimo di 2300 m circa s.l.m. è presente in tutta Italia eccettoche nella regione sardo-corsa e nell’arcipelago toscano.

Generazioni annuali e abitudiniHa solo una generazione annuale con sfarfallamento in Maggio-Giugno, chenelle località più elevate può essere posticipato a Giugno-Luglio. Le piantenutrici sono Plantago lanceolata, Plantago media e Centaurea sp.SITO WEB: www.giuseppeintrieri.weebly.com

65

di GIUSEPPE INTRIERI

Page 66: WNP Magazine 01