· web viewverifica efficacia piani di esodo rispetto alla segnaletica predisposta, ai percorsi...

79
ISTITUTO COMPRENSIVO “BERLINGUER” Via Berlinguer, snc - 97100 RAGUSA Se Segr. Tel/Fax 0932-622162- Dir. Tel. 0932-248462 Sito Web: www.istitutoberlinguer.gov.it – Email: [email protected] Piano Triennale dell’Offerta A.S. 2016/17 A.S. 2017/18 A.S. 2018/19

Upload: others

Post on 07-Aug-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

(ISTITUTO COMPRENSIVO “BERLINGUER”Via Berlinguer, snc - 97100 RAGUSASe)

(PTOFPer il triennio 2016/2017-2017/2018-2018/2019 )

Segr. Tel/Fax 0932-622162- Dir. Tel. 0932-248462

Sito Web: www.istitutoberlinguer.gov.it – Email: [email protected]

(Piano Triennale dell’Offerta Formativa)

(A.S. 2016/17)

(A.S. 2017/18)

(A.S. 2018/19)

2

INDICE

5

PREMESSA

L'ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL'ISTITUTO

6

1. Il contesto territoriale e l'Istituto Comprensivo "Berlinguer"

8

2. I nostri plessi

10

3. Organigramma funzionale

8

4. I nostri plessi

12

5. Gruppi e commissioni

PROGETTAZIONE EDUCATIVA E OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

14

1. Vision e mission

15

2. Obiettivi prioritari

PIANO DI MIGLIORAMENTO

16

1. Priorità, traguardi ed obiettivi

PIANO CURRICOLARE

18

1. Analisi dei bisogni

20

2. Scuola - Costituzione - Europa

21

3. Profilo dello studente

22

4. Il curricolo verticale

23

5. Curricolo locale

25

6. Valutare il percorso

30

7. Potenziamento Offerta Formativa

31

8. La scuola dell'infanzia

32

9. Dimensione organizzativa

33

10. Flessibilità oraria - organizzativa

34

11. La scuola del primo ciclo

35

12. Progettazione e metodologia didattica

37

13. Scuola primaria - Dimensione organizzativa

39

14. Scuola secondaria di primo grado - Dimensione organizzativa

41

15. Corso ad indirizzo musicale

42

PROGETTI DI AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

44

1. Progetto di Continuità ed Orientamento

46

2. Integrare e Includere

52

PSND (PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE)

FABBISOGNO DI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO E DI POTENZIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA E FABBISOGNO DEI POSTI PERSONALE ATA

61

1. Fabbisogno di docenti su posti di organico comuni e di sostegno

2. Fabbisogno posti di organico ATA

62

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

63

PIANO DI FORMAZIONE RIVOLTO AL PERSONALE

65

COMUNICARE CON IL TERRITORIO

66

1. Rapporti con la famiglia

67

2. Rapporti con il territorio

68

VALUTARE IL SISTEMA

"Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi"

Roberto Benigni

PREMESSA

Il presente Piano Triennale dell'Offerta Formativa, relativo all'Istituto Comprensivo“Berlinguer”di Ragusa, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.107, recante la "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti".

Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto d'indirizzo.

Ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 15 gennaio 2016 è stato approvato dal Consiglio d'Istituto nella seduta del 18 gennaio 2016 delibera n. 5

(Mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel RAV ed elabora il potenziamento dell'Offerta Formativa.) (E’ il documento fondamentale dell’ identità culturale e progettuale dell’ istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curriculare ed extracurriculare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria autonomia (D.P.R. n. 275/99 art. 3).)

(È aperto e integrabile annualmente entro il mese di ottobre (Legge 107/15, art.1, c.14) )

(PTOF) (E’ elaborato dal Collegio docenti sulla base degli indirizzi generali di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico ed approvato dal Consiglio d'Istituto.)

(Definisce come la scuola, nell’esercizio della sua autonomia coniuga le disposizioni del sistema nazionale d’istruzione con le richieste e i bisogni emergenti dell’utenza e del contesto. )

(Presenta il fabbisogno di:- posti comuni di sostegno dell'Organico dell'Autonomia, per il potenziamento dell'Offerta Formativa e del personale ATA;- infrastrutture e attrezzature materiali. )

(Promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale. )

(Programma le attività formative rivolte al personale Docente e ATA.)

L'organizzazione generale dell'istituto

IL CONTESTO TERRITORIALE E L'ISTITUTO COMPRENSIVO "BERLINGUER"

L’Istituto Comprensivo “Berlinguer”nasce nell’anno scolastico 2000/2001 a seguito del Piano di razionalizzazione e dimensionamento, voluto dal Ministero della Pubblica Istruzione con D.P.R2333/98, che ha proceduto alla divisione e al successivo accorpamento di tre istituti scolastici diversi: Direzione Didattica V Circolo, Scuola Media “Pascoli” e Scuola Media “G. Mazzini”.

La verticalizzazione, l’unione cioè in un’unica realtà scolastica della scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, ha creato nuove possibilità di realizzare il processo di integrazione/continuità e riqualificazione del progetto educativo e didattico, per favorire il processo di crescita e il successo scolastico degli alunni, offrendo a tutti il massimo delle opportunità e qualità formative.

Nel corso degli anni, in particolare, grazie allo stabilizzarsi dell’organico dei docenti, nel nostro istituto sono state realizzate diverse iniziative volte a valorizzare quelle attitudini degli alunni non sempre evidenziate nel normale processo didattico.

L’Istituto Comprensivo “Berlinguer” è collocato, con i suoi 5 plessi scolastici, all’interno di un territorio che si è ampliato, sul piano urbanistico, in maniera preponderante a partire dagli anni ‘80. Il territorio in questione da un lato si proietta nella zona periferica della città, dall’altro si aggancia ai punti nodali di essa.

Il quartiere è dotato di diversi impianti sportivi, circa l’80% delle strutture sportive esistenti nella nostra città: il Palazzetto dello Sport “Palaminardi”, lo Stadio Comunale “Aldo Campo”, il Campo di Equitazione comunale, la Piscina Comunale, la Pista di Pattinaggio comunale, il Palazzetto dello Sport “Palapadua” di via Zama.

Sono ubicate nel quartiere, inoltre, la Scuola dello Sport e il centro polivalente per la lotta alla dispersione scolastica, dotato anche di campi di calcetto e basket che vengono utilizzati dai ragazzi. Di recente nel quartiere insistono la nuova Biblioteca Comunale e la struttura polivalente “Smile Center”. E’ presente, inoltre, la parrocchia “San Giuseppe Artigiano” che offre attività formative e di tempo libero.

L’Istituto Comprensivo opera in un contesto socio culturale eterogeneo in cui i bisogni educativi emergenti risultano diversificati in riferimento ai due poli territoriali:

· Nella zona periferica l’ambiente sociale risulta carente dell’offerta culturale. Una percentuale di famiglie mostra aspettative nei confronti della scuola e atteggiamenti collaborativi e partecipativi.

Una parte della popolazione scolastica rileva la presenza di ragazzi appartenenti a famiglie multiproblematiche costituite da soggetti che risultano disorientati e senza punti di riferimento adeguati a strutturare la loro identità personale. Emergono pertanto bisogni di sicurezza, identità, orientamento e interazione reciproca.

L’offerta formativa della scuola svolge un ruolo compensativo delle carenze socio-ambientali.

· Nella zona centrale l’ambiente presenta un ventaglio maggiore di offerte culturali (circoli, associazioni culturali e biblioteca comunale) e anche le famiglie mostrano maggiori aspettative nei confronti della scuola. Una percentuale significativa di nuclei familiari è monogenitoriale e si rilevano tensioni e conflitti che incidono sugli alunni in ordine ai processi di crescita e sulla regolarità della frequenza. Le famiglie richiedono sostegno in riferimento ai bisogni educativi emergenti nelle specifiche fasce d’età e necessitano di supporto per recuperare il ruolo genitoriale nel rispetto delle regole e delle figure adulte di riferimento.

Il tasso di scolarizzazione dei genitori risulta medio - alto nella zona centrale e medio basso nella zona periferica.

La scuola rappresenta un’agenzia educativa privilegiata per strutturare un percorso formativo unitario comprendente i tre ordini di scuola.

I NOSTRI PLESSI

PLESSO “G.B. BLANGIARDO” - Scuola Primaria e Secondaria di I grado -VIA BERLINGUER

Sede di Direzione e Uffici di Segreteria

Segr. tel/fax 0932/622162 - Dir. tel. 0932/248462

E-mail: [email protected] E-mail PEC: [email protected]

(Il plesso “G.B. Blangiardo” , funzionale e moderno, dispone di aule spaziose e luminose, distribuite in unico piano e dotate tutte di uscita di sicurezza e di un Auditorium recentemente ristrutturato. Ospita classi di scuola primaria e secondaria di primo grado, la Dirigenza e gli uffici di segreteria.È dotato di ampi spazi verdi interni ed esterni attrezzati per lezioni all’aperto.)

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

STRUTTURA SCOLASTICA DI VIA DIODORO SICULO

tel./fax 0932/246913 (scuola primaria e secondaria di I grado) - 0932/652053 (scuola dell'infanzia)

(La struttura scolastica di via Diodoro Siculo ospita:Il plesso di scuola dell’infanzia “Peter Pan”Il plesso di scuola primaria”Fratelli Grimm”Il plesso di scuola secondaria di primo grado ”D. Siculo”La struttura è dotata di aule spaziose e bene illuminate, auditorium, palestra, biblioteca, laboratori (linguistico,artistico, informatico, scientifico,musicale), un ampio cortile interno e spazi verdi attrezzati. )

(I plessi di scuola dell’infanzia presentano ampi locali adeguatamente arredati, spazi verdi curati e didatticamente fruibili, attrezzature ginnico - sportive, laboratori e un’ampia gamma di sussidi.)SCUOLE DELL'INFANZIA

PLESSO "A. NECKER DE SAUSSURE"

Via Teocrito, tel.0932/227522

PLESSO "C. COLLODI"

Via Psaumida, tel.0932/656711

PLESSO "PALLA MAGICA"

Via Pompei, tel.0932/220544

ORGANIGRAMMA FUNZIONALE

Nei rapporti con il Consiglio d’Istituto:

· amministra il budget della scuola conformemente alle linee direttive e agli orientamenti del Consiglio.

Nei rapporti con la collettività scolastica:

· dirige la scuola in modo da creare un clima di armonia e uno spirito di collaborazione sia all’interno della scuola che con tutti coloro che hanno relazioni con essa;

· sollecita il contributo dei servizi sociali e culturali locali per migliorare le risorse della scuola.

Nei rapporti con la comunità locale:

· intrattiene relazioni con enti pubblici e privati su tutte le questioni che interessano la scuola;

· incoraggia gli operatori della scuola e l’insieme della collettività locale a entrare in relazione tra loro.

Nei rapporti con il personale:

· cura, in collaborazione con l’equipe di direzione, la progettazione didattica ed educativa;

· predispone le condizioni perché il personale aggiorni le proprie conoscenze professionali;

· è disponibile a consigliare il personale su tutti i problemi di carattere professionale.

Nei rapporti con gli studenti:

· cura, in collaborazione con docenti, che tutti i bisogni d’istruzione e di formazione trovino una risposta conforme agli obiettivi del P.T.O.F.;

· si assicura che i servizi sociali e sanitari siano di aiuto agli alunni;

· si adopera per il successo scolastico degli alunni, ottimizzando le risorse professionali e materiali della scuola.

DIRIGENTE SCOLASTICO

RESPONSABILI DI PLESSO

· Rapporti con il Dirigente e gli uffici di segreteria per qualunque esigenza del plesso

· Verifica giornaliera delle assenze e sostituzioni

· Segnalazione tempestiva delle emergenze e anomalie riguardanti l’igiene, la pulizia e il regolare funzionamento di impianti, strutture e sussidi didattici

· Vigilanza sul rispetto del regolamento d’Istituto

· Controllo dell’osservanza del divieto di fumo nei locali del plesso

· Controllo delle comunicazioni di servizio firmate per presa visione dal personale destinatario

· Custodia delle attrezzature e dei sussidi didattici del plesso

FUNZIONI STRUMENTALI

· Collaborazione con il Dirigente per ciò che riguarda la progettazione, l’innovazione e la valutazione d’Istituto, l’organizzazione pedagogico- didattica e il funzionamento del sistema scuola nelle diverse aree

· Area 1 Revisione e aggiornamento annuale del PTOF

· Area 2 Sostegno ai docenti nell'introduzione dei processi innovativi per l’utilizzo delle nuove tecnologie

· Area 4 Continuità e orientamento

Gruppi e commissioni

Per favorire un maggior coinvolgimento dei docenti nell’organizzazione dei processi attivati nel sistema scuola si privilegerà la suddivisione del Collegio dei docenti in gruppi di lavoro costituiti dai docenti dei tre ordini di scuola che avranno cura di predisporre i lavori preparatori da sottoporre a delibera collegiale.

COMMISSIONE P.T.O.F.

I componenti del gruppo, in accordo con le funzione strumentali, provvederanno ad aggiornare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa tenendo conto sia dei bisogni espressi dall’utenza che dei nuovi documenti di indirizzo emanati a livello nazionale.

COMMISSIONE SICUREZZA

Il lavoro della commissione viene programmato e attuato di concerto a quello della ditta di riferimento a cui la nostra Istituzione scolastica affida, tramite apposito contratto, la mansione di R.S.P.P. ( Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)

Compiti della Commissione:

· Segnalazione (attraverso apposita modulistica) delle emergenze e anomalie riguardanti il regolare funzionamento di impianto e struttura.

· Controllo e aggiornamento della documentazione cartacea (certificazioni strutture, attestati personale formato …).

· Organizzazione prove di evacuazione.

· Verifica efficacia piani di esodo rispetto alla segnaletica predisposta, ai percorsi suggeriti dalle planimetrie degli ambienti, alle norme di comportamento da adottare.

· Gestione organizzativa dei corsi di formazione previsti per le figure sensibili designate tra tutto il personale scolastico (addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione, addetti antincendio, addetti alle emergenze).

· Individuazione e analisi degli elementi di criticità.

GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE

Il gruppo, costituito dai docenti di sostegno, da un docente referente di classe con alunni BES e da un rappresentante dei genitori , ha il compito di proporre e incentivare tutte quelle iniziative volte a favorire il processo d’integrazione degli alunni in situazione di handicap. Si riunisce almeno tre volte durante l’anno scolastico per monitorare il processo di integrazione e inclusione degli alunni.

Attiva il raccordo con l’equipe multidisciplinare e predispone la documentazione necessaria per la richiesta delle ore di sostegno.

(UNITA’ DI AUTOVALUTAZIONEL’Unità di autovalutazione ha il compito di effettuare il processo di autovalutazione ossia l’indagine valutativa del sistema scuola, attraverso la compilazione del Rapporto di Autovalutazione e di predisporre il Piano di Miglioramento.)

COMMISSIONE INTERCULTURA

La Commissione Intercultura ha il compito di valutare, attraverso semplici prove, il grado di conoscenze di bambini extracomunitari e non e di curarne l’inserimento nella classe di appartenenza.

COMMISSIONE VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

La commissione ha il compito di pianificare le attività connesse alla somministrazione delle prove nazionali INVALSI per la Scuola Primaria e di analizzare i piani emergenti dal report pubblicato dall’INVALSI sui livelli di apprendimento degli alunni.

EDUCAZIONE CITTADINANZA E

COSTITUZIONE

BIBLIOTECA

FORMAZIONE EUROPEA

EDUCAZIONE STRADALE

SITO WEB

DSA/BES

MENSA SCOLASTICA

LABORATORIO MUSICA

LABORATORIO SCIENZE

LABORATORIO DI INFORMATICA

REFERENTE PER LA VALUTAZIONE

RSPP (RESPONSABILE DEL SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE)

REFERENTI D'ISTITUTO

PROGETTAZIONE EDUCATIVA E INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

VISION E MISSION

IMMAGINIAMO UNA SCUOLA CHE....

· Educhi all’interazione positiva con la realtà sociale, culturale ed economica in cui opera.

· Rafforzi la consapevolezza della dimensione europea del processo di crescita culturale.

· Costruisca un sistema formativo di qualità in grado di promuovere il successo formativo di tutti e di ciascuno.

· Promuova una cultura “partecipativa” e “responsabile” dell’individuo nei confronti della collettività e dell’ambiente.

· Introduca processi innovativi in ambito metodologico - didattico finalizzati allo sviluppo delle competenze definite a livello europeo.

· Promuova occasioni di inclusione sociale e di sensibilizzazione in sinergia con il territorio.

· Utilizzi la valutazione, nell’intenzionalità progettuale e nell’equità delle opportunità formative, come fattore costituente dell’offerta formativa della scuola.

Nel corso del triennio scolastico si cercherà di cogliere le indicazioni offerte dalla Legge 107/2015, come occasione per rinnovare e rinvigorire la progettualità pedagogica e didattica della scuola per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

· Promuovere la dimensione unitaria del processo formativo, la continuità del processo didattico e la verticalità della proposta formativa;

· Porre in risalto il valore della comunità professionale da realizzare facendo crescere nei docenti la cultura collaborativa;

· Sviluppare competenze effettivamente spendibili nel mondo reale;

· Progettare situazioni di apprendimento costruttive, cooperative e contestualizzate;

· Promuovere la formazione culturale di base, indispensabile per il conseguimento dell’autonomia, cognitiva, relazionale e comportamentale, e per la crescita del cittadino di domani;

· Costruire un’alleanza educativa con i genitori basata su relazioni costanti e rispettose dei reciproci ruoli;

· Promuovere e incrementare nell’azione didattica la conoscenza e l’uso di strumenti digitali al fine di utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per lo studio, il tempo libero e la comunicazione.

· Modulare percorsi di apprendimento personalizzato e individualizzato sulle potenzialità di ciascuno nell’ottica di una scuola più equa e più inclusiva.

· Sviluppare il pensiero computazionale attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.

OBIETTIVI PRIORITARI

Visto quanto indicato dalla legge 107/2015, articolo 1, comma 7, e considerato quanto previsto dall’Atto di indirizzo predisposto dal Dirigente Scolastico si individuano i seguenti obiettivi prioritari:

· Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea.

· Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

· Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.

· Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati.

· Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.

· Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

· Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale.

· Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti.

· Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

· Apertura pomeridiana della scuola e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.

· Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport.

· Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti.

· Definizione di un sistema di orientamento.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Priorità, traguardi ed obiettivi

Il PTOF parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul sito web della scuola all’indirizzo http://istitutoberlinguer.gov.it/files/RGIC82000T/SNV_PubblicazioneRav-RGIC82000T.pdf e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono riferibili agli ambiti degli Esiti che risultano con un punteggio più basso dal Rapporto di Autovalutazione. Inoltre costituiscono degli aspetti che vanno attenzionati immediatamente al fine di garantire il successo scolastico di tutti e di ciascuno nell'ottica dell'innalzamento del processi di apprendimento.

PRIORITÀ

TRAGUARDI

· Diminuire nella scuola secondaria di I grado la percentuale di alunni collocati nella fascia di livello sufficiente (6-7)

· Ridurre del 30% la percentuale di studenti della secondaria collocati nella fascia di voto sufficienti innalzando i livelli di apprendimento

· Innalzare i livelli di competenze degli alunni in lingua inglese nella scuola primaria

· Aumentare di 1 punto la votazione degli studenti in ingresso nella scuola secondaria in lingua inglese

· Innalzare i livelli di apprendimento in italiano e matematica nella scuola secondaria di I grado

· Rientrare nella media nazionale nei livelli di apprendimento in italiano e matematica nella scuola secondaria di I grado

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

AREA DI PROCESSO

OBIETTIVO DI PROCESSO

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

· Modificare i setting di apprendimento con modalità attive di approccio al sapere e costituzione di gruppi di livello per classi aperte.

· Coinvolgere docenti dell'area tecnologico-scientifica ed espressiva nella preparazione alle prove standardizzate nelle classi di scuola secondaria.

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

· Realizzare, nella pratica didattica, percorsi formativi personalizzati e realmente rispondenti a bisogni formativi espressi dagli studenti.

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

· Migliorare le competenze professionali dei docenti di inglese della scuola primaria con formatori madrelingue.

Considerato che la percentuale di alunni a svantaggio socio culturale, peraltro insistenti maggiormente in uno dei due bacini di utenza della scuola, determina le criticità rilevate dalle priorità si ritiene che il superamento della lezione frontale e la modifica dei setting di apprendimento con l'introduzione di modalità innovative possano avere come ricaduta immediata l'innalzamento degli esiti di apprendimento, con particolare riferimento agli alunni con fascia di voto del sei. Inoltre l'effettiva introduzione di percorsi personalizzati da realizzarsi con personale adeguatamente preparato, non può che incidere positivamente anche sull'innalzamento dei livelli di apprendimento in italiano e matematica e sugli esiti delle prove standardizzate. Inoltre il miglioramento delle competenze dei docenti di lingua inglese della scuola primaria potrebbe avere una ricaduta immediata sull'apprendimento degli alunni.

Sulla base dei traguardi, priorità ed obiettivi definiti nel RAV, è stato predisposto il Piano di Miglioramento che si allega al presente documento e trovasi pubblicato sul sito web dell'Istituto www.istitutoberlinguer.gov.it

PIANO CURRICOLARE

ANALISI DEI BISOGNI

La costruzione di un curricolo non può prescindere da un’adeguata rilevazione dei bisogni espressi dagli stakeholders, rilevati dagli strumenti valutativi utilizzati per effettuare il processo di autovalutazione in atto nella scuola.

Tali bisogni, inoltre, risultano condizionati dalle tecnologie d’ informazione e di comunicazione che rappresentano la frontiera decisiva per la scuola che non detiene più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere.

“Fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi nuovi di apprendimento, con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionali.

Nel corso degli ultimi tre anni gli operatori scolastici hanno utilizzato una serie di canali informativi e strumenti di rilevazione dati per individuare i bisogni emergenti nel contesto che possono essere così sintetizzati:

finalita’Del percorso formativo unitariO

65

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi.

Il percorso formativo dai 3 ai 13 anni non può prescindere dalla

centralità della persona

che apprende

PER UNA NUOVA CITTADINANZA PER UN NUOVO UMANESIMO

Nella composita realtà di oggi, in cui i problemi più importanti riguardano tutta l’umanità assumendo una connotazione planetaria, la scuola deve fare in modo che i cittadini italiani siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo.

Educare a una cittadinanza nuova, unitaria e plurale nello stesso tempo, passando “dall’insegnare ad apprendere” “all’insegnare a essere” è il compito della scuola che si pone di:

· collaborare con la famiglia nelle comuni finalità educative;

· valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente;

· educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali;

· realizzare le possibilità del presente attraverso la memoria e la condivisione delle radici storiche;

· mettere in relazione le molteplici esperienze culturali;

· elaborare il presente nell’intreccio trapassato e futuro, tra memoria e progetto.

Nella prospettiva di un nuovo umanesimo

(alleanza tra scienza, storia, discipline umanistiche, arti, tecnologia) la scuola deve promuovere la capacità di:

· cogliere gli aspetti essenziali dei problemi;

· comprendere le implicazioni degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze;

· vivere e agire in un mondo in continuo cambiamento.

La formazione degli alunni, sin dalle prime fasi, deve essere realizzata attraverso:

· la sperimentazione, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali;

· il superamento della frammentazione delle discipline e la loro integrazione in nuovi quadri di insieme;

· lo studio dei contesti storici, sociali, culturali;

· la formazione scientifica e la formazione umanistica;

· l’interdipendenza tra locale e globale;

· l’elaborazione dei saperi .

Scuola – Costituzione - Europa

Le finalità generali definite dalle Nuove Indicazioni per il curricolo fanno esplicito riferimento alla relazione che unisce cultura, scuola e persona all'interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea che costituiscono il "cuore" dell'impianto pedagogico.

PROFILO DELLO STUDENTE

L ’Istituto Comprensivo “Berlinguer” ha operato scelte educative in risposta ai bisogni emergenti dal contesto definendo la "meta" verso cui andare attraverso l’elaborazione di un’offerta formativa inserita in una logica curricolare in cui vengono esplicitati i percorsi, i contenuti, i metodi, i tempi, le strategie operative, i criteri e gli strumenti di verifica/valutazione, relativamente ai traguardi di competenza in uscita che delineano il Profilo dello Studente.

IL CURRICOLO VERTICALE

L'organizzazione dei tre ordini di scuola secondo della struttura curricolare verticale, elaborata dai docenti quanto previsto dalla Indicazioni Nazionali si ispira ai principi di seguito descritti:

(esprime)

(libertà d'insegnamento ed autonomia scolasticascelte della comunità scolastica e l'identità dell'istituto)

( SI ESPLICITA ATTRAVERSO)

(interdisciplinarietàtrasversalità dei saperipromozione di percorsi personalizzatiprevenzione e recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce integrazione delle culture ed accoglienza alla diversitàcollaborazione con le famiglie e gli enti localivalorizzazione delle risorse del territorioapertura alla comunità nazionale, europea e mondialepromozione di attività di studio, di formazione e di ricerca degli operatori scolasticiprocessi di documentazione e valutazione)

(SI RIFERISCE)

(alle indicazionial profilo dello studenteai traguardi per lo sviluppo delle competenzeagli obiettivi di apprendimento delle singole disciplinealla certificazione delle competenze)

CURRICOLO TRASVERSALE

A seguito della sperimentazione del nuovo modello di Certificazione delle Competenze iniziata nell'A.S. 2014/2015 (C.M. n.3 del 13 febbraio 2015) , i docenti del Primo Ciclo di Istruzione, hanno elaborato per le classi della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, un curricolo trasversale ed una progettazione educativo didattica che fa riferimento alle competenze trasversali in uscita previste dal format sperimentale.

I curricoli verticali disciplinare e trasversale sono allegati al presente documento e consultabili sul sito web dell’Istituto http://istitutoberlinguer.gov.it/index.php/il-ptof

CURRICOLO LOCALE

In base all’art. 8 del Regolamento dell’autonomia (D.P.R. 275 dell’8 marzo 1999) le istituzioni scolastiche possono, in coerenza con gli obiettivi di tipo educativo definiti, arricchire l’offerta formativa destinando una quota del monte ore annuale ad attività stabilite dal Collegio dei Docenti.

Si tratta di un percorso formativo che si aggiunge ed integra il curricolo predisposto a livello nazionale, ed è frutto di un’attenta ricognizione e analisi dei bisogni e degli interessi degli alunni.

Per il corrente anno scolastico si destinerà una quota pari al 15% del curricolo nazionale da utilizzare in modo flessibile, per realizzare percorsi formativi in orario curricolare finalizzati allo sviluppo del pensiero computazionale.

Il pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini.

E' un processo costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali, entrambi di valore generale.

I metodi caratteristici includono:

-analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici;

-rappresentare i dati del problema tramite opportune astrazioni;

-formulare il problema in un formato che ci permette di usare un “sistema di calcolo” (nel senso più ampio del termine, ovvero una macchina, un essere umano, o una rete di umani e macchine) per risolverlo;

-automatizzare la risoluzione del problema definendo una soluzione algoritmica, consistente in una sequenza accuratamente descritta di passi, ognuno dei quali appartenente ad un catalogo ben definito di operazioni di base;

-identificare, analizzare, implementare e verificare le possibili soluzioni con un’efficace ed efficiente combinazione di passi e risorse (avendo come obiettivo la ricerca della soluzione migliore secondo tali criteri);

-generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi.

Questi metodi sono importanti per tutti, non solo perché sono direttamente applicati nei calcolatori (computer), nelle reti di comunicazione, nei sistemi e nelle applicazioni software ma perché sono strumenti concettuali per affrontare molti tipi di problemi in diverse discipline.

Gli strumenti intellettuali includono:

-ostinazione nel lavorare con problemi difficili;

-abilità nel trattare con problemi definiti in modo incompleto;

-capacità di comunicare e lavorare con gli altri per il raggiungimento di una meta comune o di una soluzione condivisa.

Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.

La nostra istituzione scolastica aderisce all'iniziativa promossa dal MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, “Programma il futuro”.

Tale progetto si distingue dal piano classico di apprendimento non solo per l'inserimento di concetti di robotica educativa trasversale per tutti gli anni del percorso educativo, ma anche per attività di programmazione (coding ) in contesti di gioco.

Il percorso prevede attività laboratoriali di programmazione al PC e attività “su carta” da svolgere in classe con metodologie e materiali più tradizionali .

Il curricolo locale di coding e robotica verrà inserito nella sua interezza con la descrizione di obiettivi specifici e attività ad ottobre 2016 in allegato al presente documento e sul sito web della scuola www.istitutoberlinguer.gov.it

VALUTARE IL PERCORSO FORMATIVO …

... NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Nella Scuola dell’Infanzia valutare significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per individuare i processi da promuovere al fine di favorirne la maturazione e lo sviluppo armonico. La valutazione inoltre costituisce un processo indispensabile per riflettere sul contesto e sull’azione educativa in una prospettiva di continua regolazione del processo avviato, tenendo presente gli stili di apprendimento di ciascuno, i ritmi di sviluppo e tutte le variabili che possono influenzare il percorso didattico intrapreso.

La verifica delle conoscenze-abilità verrà effettuata tramite l’osservazione sistematica dei bambini in situazione di gioco libero e/o guidato e di schede opportunamente strutturate; alla fine di ogni unità formativa di competenza sarà rilevato il livello di apprendimento raggiunto dagli alunni e annotato nel registro di sezione. Si tratterà sempre di una valutazione intesa come strumento per dare un senso a quello che il bambino ha imparato e individuare traguardi da potenziare e sostenere.

Al termine del triennio per ogni alunno verrà compilata una scheda di passaggio nella quale verranno raccolte informazioni significative sul livello di maturazione in termini di Identità, Autonomia, Competenza e Cittadinanza.

La scheda sarà costituita da indicatori suddivisi per competenze : LINGUISTICO-ESPRESSIVE, LOGICO-MATEMATICHE , SOCIALI , PSICO-MOTORIE.

Per ciascun indicatore verranno predisposte prove oggettive per compiti autentici trasversali ai vari campi di esperienza coerenti con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali da somministrare a tutti gli alunni in uscita e condivisi con i docenti dell’ordine di scuola successivo. Il livello conseguito per ciascuna competenza prevista nei traguardi in uscita sarà definito utilizzando apposite rubriche valutative.

… NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Ai sensi del D.P.R 22 Giugno 2009 n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, la valutazione avrà per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni, in considerazione del diritto di ogni alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva.

Secondo quanto previsto dall’art. 1 del Regolamento sopracitato “al termine dell’anno conclusivo della primaria e della secondaria di I grado, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento e di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi”.

La valutazione concorre al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’Istruzione e della Formazione” adottate dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 Marzo 2000.

Le verifiche intermedie e le valutazione periodiche e finali sul rendimento scolastico saranno coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal curricolo verticale, allegato al PTOF ed elaborato dai docenti tre ordini di scuola.

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dai docenti contitolari della classe e nella scuola secondaria di I grado dal Consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. I voti numerici vanno riportati anche in lettere nei documenti di valutazione. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e trasmette quest’ultimo alla famiglia dell’alunno.

Ai sensi dell’articolo 8 del D.L. 59/2004 e del D.L. 137/2008 la valutazione del comportamento degli alunni è espressa:

· Nella scuola primaria attraverso un giudizio formulato secondo modalità deliberate dal collegio docenti

· Nella scuola secondaria di I grado, con voto numerico in relazione al rispetto delle norme contenute nel Regolamento d’Istituto e dei principi sanciti nel Patto Educativo di Corresponsabilità sottoscritto dai genitori.

La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.

CRITERI VALUTATIVI E TRASPARENZA VALUTATIVA

Ai sensi del D.L. 137/2008,dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria e secondaria di primo grado, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e rilevata attraverso un congruo numero di verifiche (minimo 3), sarà espressa in decimi ed illustrata (solo per la scuola primaria) con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. Saranno ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

Affinché il processo valutativo risulti trasparente, valido, comprensibile, è importante distinguere i momenti di verifica/misurazione (rilevazione ragionevolmente oggettiva dei dati) dalla valutazione intesa come processo, che partendo da ciò che l’alunna/o è, già sa, promuove il progressivo avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei ritmi e delle condizioni soggettive dell’apprendimento.

Gli obiettivi devono essere chiari all'alunno e concordati fin dall'inizio del percorso assieme ai criteri di valutazione.  L'alunno deve essere coinvolto perché è il primo passo per il raggiungimento della responsabilità. Il percorso deve essere scandito in tappe che l'alunno percepisca che siano raggiungibili. Devono essere enunciate anche le tipologie di attività e di materiali che serviranno a raggiungere le varie tappe.  Naturalmente ciò vorrà dire che l'alunno imparerà a capire le competenze che egli dovrà raggiungere e sarà stimolato ad acquisirle.

Una verifica, non deve essere vissuta dall'alunno come un limite, ma come una sfida a superare un ostacolo attraverso l'impegno personale e la partecipazione attiva

La valutazione è considerata dunque come valorizzazione in quanto non si limita a censire lacune ed errori, ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l’alunno/a a motivarsi a costruire un’immagine positiva e realistica di sé.

La valutazione deve coinvolgere gli alunni e presuppone un contratto formativo

Nella definizione dei criteri di valutazione si attribuirà valenza ai seguenti indicatori:

· Capacità di relazione/socializzazione

· Capacità di attenzione, partecipazione e motivazione

· Atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche

· Disponibilità all’impegno personale a casa e a scuola

Le prove di verifica somministrate agli alunni saranno valutate tenendo conto di parametri valutativi definiti, al fine di attribuire un valore oggettivo alla performance.

Per la trasparenza valutativa i docenti della scuola secondaria di I grado comunicheranno per iscritto gli esiti delle prove di verifica utilizzando l’apposito libretto scolastico personale. Per la scuola primaria saranno comunicati con il diario.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

L’Istituto Comprensivo “Berlinguer” aderisce per il secondo anno alla sperimentazione del nuovo modello di Certificazione delle Competenze (C.M. n.3 del 13 febbraio 2015) con tutte le classi quinte di scuola primaria e terze di secondaria di I grado che fa riferimento, per l'apprendimento permanente, al Quadro delle competenze chiave definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell' Unione Europea che sono:

· Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione

· Comunicazione nelle lingue straniere

· Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

· Competenza digitale

· Imparare ad imparare

· Competenze sociali e civiche ed espressione culturale

· Spirito di iniziativa e imprenditorialità

· Consapevolezza ed espressione culturale

Al fine del conseguimento delle competenze chiave di cittadinanza la nostra Istituzione scolastica ha elaborato una progettazione formativa trasversale che prevede in ambito valutativo la somministrazione di compiti di realtà e prove autentiche e l'elaborazione di rubriche valutative. La certificazione delle competenze si basa su livelli di competenza.

Il percorso sperimentale ha come punti nodali:

· il rapporto tra apprendimenti disciplinari e trasversali

· la semplificazione, accorpamento di alcuni indicatori di competenza

· attenzione alle esigenze di personalizzazione e di valorizzazione delle caratteristiche dei talenti personali

· scelte certificative in presenza di disabilità e altri BES degli allievi

DOCUMENTI DELLA VALUTAZIONE

Alle famiglie è garantita una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni verrà effettuata in momenti diversi del percorso scolastico.

Gli atti valutativi che il singolo docente o il team docenti nel suo insieme compiono sono documentati all’interno del Registro personale on line, attivo sul sito della scuola, per la scuola primaria e secondaria di I grado e accessibile ai genitori.

STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

(Scuola primaria e secondaria di primo grado)

Valutazione degli apprendimenti

Valutazione delle competenze

· Osservazioni sistematiche

· Prove semi-strutturate (a risposta chiusa o aperta)

· Verifiche oggettive o strutturate (a risposta multipla, Vero/falso, a completamento..)

· Interrogazioni orali

· Libere elaborazioni

DOCUMENTO FINALE DI VALUTAZIONE

· Scheda di valutazione degli apprendimenti

· Rubriche valutative (la rubrica descrive sinteticamente una competenza da parte del soggetto utile ad identificare e a esplicitare le aspettative specifiche relative a una data prestazione e ad indicare il grado di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti).

· Schede di autovalutazione dell’alunno

· Schede di osservazione

· Compiti autentici

· Compiti di realtà

· Autobiografia cognitiva

DOCUMENTO FINALE DI VALUTAZIONE

· Modello di certificazione delle competenze (classi quinte scuola primaria e classi terze scuola secondaria di primo grado)

Potenziamento dell' Offerta Formativa

Il Potenziamento dell'Offerta Formativa risponde ai bisogni formativi dell'utenza ed è coerente con le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio e riferibili agli ambiti degli Esiti che risultano con un punteggio più basso dal Rapporto di Autovalutazione.

È finalizzato al raggiungimento delle competenze disciplinari nell'ottica di un rinnovamento dei saperi e delle competenze chiave di cittadinanza per preparare cittadini attivi e responsabili e il loro inserimento nel mondo del lavoro.

(IL POTENZIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA)

(si realizza attraverso:)

( FORME DI FLESSIBILITA' ORARIO ORGANIZZATIVANEI TRE ORDINI DI SCUOLA) (l' ORGANICO DI POTENZIAMENTO)

(AREA LINGUISTICA (LINGUA STRANIERA):N° 1 docente di scuola secondaria di I gradoAREA LINGUISTICA (LINGUA ITALIANA):N° 1 docente scuola primaria N° 1 docente scuola secondaria di I gradoN° 1 docente scuola dell'infanzia) (AREA LOGICO-MATEMATICA:N° 1 docente scuola primaria N° 1 docente scuola secondaria di I gradoAREA TECNOLOGICAN° 1 docente scuola primaria e N° 1 docente scuola secondaria di I grado )

(AREA ESPRESSIVAN° 1 docente di Musica di scuola secondaria di I gradoN° 1 docente scuola dell'infanzia)

LA SCUOLA DELL'INFANZIA

La scuola dell'infanzia concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, degli stili di apprendimento e dell’identità di ciascuno, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e nei documenti dell'Unione Europea.

Le recenti ricerche hanno evidenziato come la scuola dell’infanzia favorisca l’apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenze iniziali utili per acquisire competenze spendibili in ambito sociale.

(FINALITÀ)

(Il bambino scoprirà gli altri, i loro bisogni e le necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, il confronto, l’espressione del proprio pensiero, ponendo le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso degli altri, dell’ambiente, della natura.SENSO DI CITTADINANZA) (Il bambino imparerà a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti. Svilupperà l’attitudine ad ascoltare, comprendere, raccontare e rievocare fatti ed esperienze, a fare domande, a descrivere e rappresentare con linguaggi diversi.COMPETENZE) (Il bambino acquisirà la capacità di interpretare e governare il proprio corpo, la fiducia in sé e negli altri; proverà piacere nel far da sé; esprimerà con vari linguaggi sentimenti ed emozioni; parteciperà alle decisioni esprimendo opinioni ed assumerà atteggiamenti sempre più consapevoli.AUTONOMIA) (Il bambino imparerà a vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, a stare bene nella molteplicità del proprio fare e sentire, a sentirsi sicuro in un ambiente sociale allargato e riconosciuto come persona unica ed irripetibile. Sperimenterà diversi ruoli e forme d’identità (figlio, alunno, compagno, maschio o femmina), appartenente ad una comunità sempre più ampia e plurale.IDENTITA’)

Dimensione organizzativa

Nell’ottica della costruzione del curricolo verticale integrato i docenti dei tre ordini di scuola hanno collegialmente condiviso di destinare il 15% del curricolo complessivo alla quota locale e il restante 85% alla quota nazionale secondo gli schemi e le modalità sotto riportati.

40 ore settimanali

Monte ore annuo 1320

Quota nazionale 85% 1122 ore

Quota locale 15% 198 ore

La scuola funzionerà dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 15,00 .

Il Sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00.

Scuola dell’infanzia

Nella scuola dell’infanzia gli ambienti di apprendimento costituiscono “contesti di relazione, di cura e di apprendimento, nei quali possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze” (cfr. Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria)

L’organizzazione degli spazi, la scansione dei tempi e il materiale didattico da offrire ai bambini sarà funzionale ai progetti educativi. L’ambiente fisico non va considerato come un contenitore neutrale, bensì come elemento importante che influenza fortemente attraverso la sua organizzazione la qualità delle relazioni e delle esperienze che avvengono al suo interno.

Il tempo scuola è strutturato con modalità organizzative flessibili diversificando le attività curriculari, di routine, di accoglienza, laboratoriali e ludiche nell’ambiente interno e/o esterno alla scuola. Nello specifico ogni plesso si organizzerà, nell’attivazione di laboratori e di attività di sezione e/o intersezione, sulla base dei bisogni emergenti (presenza alunni BES, valorizzazione eccellenze, attività di potenziamento delle abilità rivolte ai bambini in uscita, realizzazione progetti specifici...).

La progettazione si svilupperà in itinere tenendo conto dei bisogni, degli interessi, degli stili cognitivi, dei ritmi e dei tempi dei bambini, rilevati attraverso l’osservazione sistematica e/o casuale).

Tutti i percorsi educativi si svilupperanno attraverso delle Unità Formative di Competenza (U.F.C.) dove vengono delineati:

· i traguardi di sviluppo delle competenze correlati a quelli in chiave europea;

· gli obiettivi di apprendimento per fasce d’età e per campi di esperienza;

· la descrizione del percorso formativo e le modalità di valutazione e documentazione dei processi e dei prodotti.

Le strategie didattiche si realizzeranno all’interno di setting formativi, opportunamente predisposti da un’attenta regia educativa, dove la dimensione ludica ed esperienziale connetterà tutti gli apprendimenti in contesti laboratoriali diversificati.

Il problem solving, l’apprendimento cooperativo , il tutoring , l’uso integrato delle nuove tecnologie multimediali daranno risposte adeguate alla multipolarità cognitiva, permettendo di gestire i materiali didattici secondo punti di vista diversi e secondo gli input delle diverse intelligenze.

FLESSIBILITA' ORARIA

FLESSIBILITA' ORGANIZZATIVA

I docenti attueranno un orario flessibile di 25 ore settimanali ripartite in modo da consentire l’aumento dei tempi di compresenza/contemporaneità da dedicare alle attività laboratoriali.

Turnazione attuata:

· Turno antimeridiano dalle 8,00 alle 12,00 dal lunedì al venerdì;

· Turno pomeridiano dalle 10,00 alle 15,00 dal lunedì al venerdì

· Sabato dalle 8,00 alle 13,00

(Il docente del turno antimeridiano)

Organigramma della giornata scolastica

8.00 - 9.00 Entrata – Accoglienza

9.00 - 10.00 Attività di routine (calendario, attività libere e/o guidate negli angoli sezione)

10,00 – 11.30 Attività laboratoriali per gruppi di interesse e/o di livello in intersezione utilizzando la contemporaneità dei docenti

11.30 - 12.30 Pratiche igieniche e mensa

12.30 - 13.30 Gioco libero ed attività di rilassamento

13.30 – 14.30 Attività negli angoli sezione e/o in intersezione

14.30 – 15.00 Riordino ed uscita

LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado il cui obiettivo prioritario è far acquisire agli alunni le conoscenze e le abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base, nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.

(ELEMENTI FONDANTI DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTODELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO)

(La scuola si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo attivando interventi adeguati nei riguardi delle diversità.L'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO) (La scuola pone le basi di una cittadinanza attiva fondata sul senso di legalità e di un’etica della responsabilità.CITTADINANZA E COSTITUZIONE) (La scuola primaria promuove l’alfabetizzazione di base; la scuola secondaria di I grado valorizza l’approccio alle diverse discipline e l’acquisizione di più ampie competenze trasversali.L'ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE) (La scuola del primo ciclo realizza una azione educativa e di orientamento; nel processo di apprendimento l’alunno, consapevole delle sue potenzialità e risorse, svolge un ruolo attivo.IL SENSO DELL’ESPERIENZA)

PROGETTAZIONE E METODOLOGIA DIDATTICA

Il vero conflitto viene alla luce se ragioniamo sulla qualità dei saperi, perché sviluppare delle competenze prende del tempo: quello di assimilare i saperi e quello di allenarsi a servirsene.

La mobilitazione delle risorse si apprende, come le risorse stesse.

E rivendica la sua parte di tempo scolastico.

LA SOLUZIONE è:

Apprendere diventando competenti,

non apprendere per competenze

(Ajello, 2010)

La nostra Istituzione scolastica, nell’ottica di un processo di ricerca-azione, adotta un modello progettuale per Unità Formative di Competenza (UFC), finalizzate all’acquisizione di competenze (disciplinari e trasversali) tali da poter essere riconosciute e certificate.

(UNITA’ FORMATIVA DI COMPETENZACaratteristiche)

(SISTEMATICITÀPrevede l’adozione di un modello progettuale organizzato comune a tutte le classi ) (AUTENTICITA’Fa ricorso a compiti/prove autentiche in situazione in grado di verificare se e fino a che punto l’alunno riesce a mobilitare le proprie conoscenze e abilità per la risoluzione di un problema)

(PERSONALIZZAZIONEPrevede interventi formativi differenziati rivolti a singoli alunni, piccoli gruppi, l’intero gruppo classe)

(TRASFERIBILITA’Le competenze acquisite ed accertate possono essere impiegate in molteplici contesti scolastici ed extrascolastici e fungere da condizioni di partenza per apprendimenti più complessi e articolati.)

(MEDIAZIONE Gli apprendimenti sono mediati :- sfondo integratore- mediatore didattico- strumenti tecnologici)

(INNOVAZIONEPrevede un’organizzazione del setting formativo con l’uso di metodologie didattiche:- laboratoriali- problem solving - flip/classroom - tutoring tra pari - role playing- project work- circle time- ricerca - brainstorming- webquestUtilizza le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali Prevede la mediazione didattica attraverso le strategie del coaching in cui il docente “assiste” l’alunno, interviene secondo le necessità e fornisce i dovuti feedback e dello scaffolding in cui il docente fornisce all’alunno un sostegno in termini di stimoli e di risorse. )

Dimensione organizzativa

Nell'ottica di progettare e realizzare risposte adeguate alle peculiari esigenze del territorio e alle caratteristiche personali degli alunni, secondo il progetto educativo di una scuola inclusiva, i docenti della scuola primaria intendono attuare una sperimentazione dell'organizzazione oraria, didattica ed educativa, come previsto dal D.P.R. 275/99 “Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche” che ha introdotto la possibilità di adottare forme di flessibilità al fine di promuovere e sostenere processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa così come ribadito dall'art.1 della legge 107/2015 c.3

SCUOLA PRIMARIA

Per l' anno scolastico 2016/2017 si avvierà una sperimentazione in tutte le classi che prevede:

FLESSIBILITA' ORARIA

FLESSIBILITA' ORGANIZZATIVA

Classi prime -terze e quarte

Monte ore annuo 957

29 ore settimanali

27+2 di laboratorio opzionale

con

Turno antimeridiano

dal lunedì al venerdì

8,30 - 13,30

sabato

8,30 - 12,30

Classi seconde e quinte

Monte ore annuo 990

30 ore settimanali di cui 29 in orario antimeridiano e 2 quindicinali pomeridiane

28+2 di laboratorio opzionale

Turno antimeridiano

dal lunedì al venerdì

8,30 - 13,30

Sabato

8,30 - 12,30

Turno quindicinale pomeridiano

Ore 14,00 -16,00 con pausa pranzo dalle 13,30 alle 14,00 a cura del docente del potenziamento

· Attivazione di percorsi personalizzati in orario curricolare (approfondimento – recupero individualizzato o per piccoli gruppi di alunni, alunni stranieri o in situazione di disagio) con il supporto dell'organico di potenziamento.

· Flessibilità del monte ore delle discipline finalizzata allo svolgimento di percorsi formativi specifici.

· Prevede l’ intensificazione delle ore di alcune discipline in alcuni periodi dell’anno. Le ore sottratte ad altre discipline saranno recuperate in altri periodi.

· Attività di allineamento e potenziamento in Italiano, Matematica e Inglese in orario scolastico strutturate a classi aperte e/o per gruppi di livello con il supporto dell'organico di potenziamento.

· Attività di coding in orario scolastico strutturate per gruppi di laboratorio che prevedano la compresenza dei docenti.

Suddivisione disciplinare

Italiano

7 ore classi (I- III-IV-V)

8 ore (classi II)

Inglese

2 ore (classi I-II)

3 ore ( classi III-IV-V)

Arte e musica

2 ore

Educazione fisica

1 ora

Storia - Geografia- ed. alla cittadinanza

4 ore

Matematica

6 ore (classi I e II- V)

5 ore (classi III-IV)

Scienze - Tecnologia

3 ore

Religione

2 ore

Laboratorio opzionale linguistico

1 ora

Laboratorio opzionale logico-matematico

1 ora

ATTIVITA’ DI SUPPORTO ALL’AZIONE DIDATTICA

(L’istituzione scolastica usufruisce di n°4 docenti comunali che vengono utilizzate sia per attività di supporto didattico all’interno delle classi in orario antimeridiano che di doposcuola in orario pomeridiano secondo un piano di interventi stabilito a livello di collegio dei docenti.)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Per l' anno scolastico 2016/2017 si avvierà una sperimentazione che, nell’arco del triennio, coinvolgerà tutte le classi prevedendo l’utilizzo flessibile dell’orario e un’offerta formativa uniforme per ciascuna classe di riferimento. Attualmente nella secondaria di I grado funzionano 11 classi, di cui 7 a tempo normale e 4 a tempo prolungato, che non potranno subire incremento per mancanza di aule disponibili. La diversificazione del tempo scuola genera, nell’utenza in transito da un ordine di scuola all’altro, la necessità di dover scegliere, ad anni alterni, tra classi a tempo normale e classi a tempo prolungato, e non consente la sperimentazione di classi aperte per gruppi di livello nelle ore pomeridiane. Al fine di predisporre, come previsto dal Piano di Miglioramento, un’offerta formativa organica e rispondente alle istanze di continuità verticale per le classi prime e di personalizzazione e di innalzamento dei livelli di prestazione nelle Prove Invalsi per le classi seconde e terze, si intende attuare la seguente sperimentazione orario-organizzativa utilizzando le stesse unità previste in organico per il corrente anno scolastico:

FLESSIBILITA' ORARIA

FLESSIBILITA' ORGANIZZATIVA

Classi prime

Monte ore annuo 990

30 ore settimanali

29+1 di approfondimento linguistico

con

Turno antimeridiano

dal lunedì al venerdì

8,30 - 13,30

Sabato

8,30 - 12,30

Turno quindicinale pomeridiano

Ore 14,00 -16,00 con pausa pranzo dalle 13,30 alle 14,00 a cura del docente del potenziamento

Classi seconde-terze

Monte ore annuo 1089

33 ore settimanali

30 antimeridiane( 29+1 approfondimento linguistico) +1 di mensa + 2 pomeridiane di laboratorio per la preparazione alle prove INVALSI

Turno antimeridiano

dal lunedì al sabato

Ore 8,30 - 13,30

Turno pomeridiano

Pausa mensa ore 13,30 -14,15

Attività didattica

Ore 14,15 -16,15

· Attivazione di percorsi personalizzati in orario curricolare (approfondimento – recupero individualizzato o per piccoli gruppi di alunni, alunni stranieri o in situazione di disagio) con il supporto dell'organico di potenziamento.

· Flessibilità del monte ore delle discipline finalizzata allo svolgimento di percorsi formativi specifici.

· Prevede l’ intensificazione delle ore di alcune discipline in alcuni periodi dell’anno. Le ore sottratte ad altre discipline saranno recuperate in altri periodi.

· Attività di allineamento e potenziamento in Italiano , Matematica e Inglese in orario scolastico strutturate a classi aperte e/o per gruppi di livello con il supporto dell'organico di potenziamento.

· Attività di coding in orario scolastico strutturate per gruppi di laboratorio che prevedano la compresenza dei docenti.

Suddivisione disciplinare

DISCIPLINA

Classi

prime

Classi

seconde e terze

Italiano

5+1 ora di approfondimento

Linguistico

5+1 ora di approfondimento

Linguistico + 2 ore di laboratorio

Lingua inglese

3 ore

3 ore

Francese/Spagnolo

2 ore

2 ore

Musica

2 ore

2 ore

Arte e immagine

2 ore

2 ore

Educazione fisica

2 ore

2 ore

Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione

4 ore

4 ore

Matematica- Scienze

6 ore

6 ore+1 ora laboratorio

Tecnologia

2 ore

2 ore

Religione

1 ora

1 ora

Totale

30 ore

33 ore

CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE

Presso l’Istituto Comprensivo “Berlinguer” è possibile frequentare l’indirizzo musicale finalizzato allo studio pratico di uno strumento. E’ aperto agli alunni, che entro i termini previsti per l'iscrizione, abbiano manifestato la volontà di frequentare tale indirizzo e che abbiano superato l'apposita prova orientativo/attitudinale, dinanzi ad una commissione nominata dal Dirigente scolastico.

Il corso prevede 2 incontri settimanali e l'insegnamento a scelta di uno strumento tra: pianoforte, chitarra, violino e clarinetto.

Gli alunni hanno la possibilità di usufruire durante la settimana in orario pomeridiano, di lezioni individuali e di esercitazioni di musica d’insieme. L’organizzazione dell’orario è flessibile e tende a venire incontro alle esigenze di ognuno.

Gli iscritti a tale corso, attraverso l’attività orchestrale ma anche solistica, hanno la possibilità di partecipare a varie manifestazioni sia presso l’Istituto che all’esterno.

L’organizzazione dell’orario di insegnamento prevede una lezione individuale (rapporto docente/alunno di 1 a 1) per lo studio dello strumento e della teoria e solfeggio e una collettiva per l’attività di musica d’insieme.

L’insegnamento si articola in :

Pratica strumentale individuale - Teoria e lettura della musica.

Attività di musica d’insieme - Ascolto partecipato

Progetti di ampliamento/arricchimento dell’Offerta Formativa

Come già avviene per il POF, entro due mesi dall’inizio di ogni A.S. verrà allegato al PTOF (revisionato e aggiornato entro il mese di ottobre dell’A.S. di riferimento) un elenco dettagliato di tutti i progetti specifici da realizzare all' interno dell’Istituto per quello specifico anno scolastico. Ogni progetto dovrà comunque essere riconducibile agli obiettivi di mission e vision d' Istituto nonché agli obiettivi formativi prioritari individuati dall’Istituto relativi alla legge 107/2015.

Per l’annualità 2016/17 si prevedono le seguenti macro- aree di progetto e azioni:

MACRO AREA DI PROGETTO

AZIONI PREVISTE

AREA TECNOLOGICA

SCUOLA DELL’INFANZIA

-Laboratori di coding e robotica in orario extracurricolare.

SCUOLA PRIMARIA

-Laboratori di coding e robotica in orario extracurricolare.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

-Laboratori di coding e robotica in orario extracurricolare.

AREA LINGUISTICA (LINGUA MADRE)

SCUOLA PRIMARIA

-Percorsi formativi per la preparazione alle prove Invalsi. Destinatari: alunni delle classi seconde e quinte scuola primaria.

-Percorsi formativi di recupero/potenziamento in orario extracurricolare.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

-Percorsi formativi per la preparazione alle prove Invalsi.

-Percorsi formativi di recupero/potenziamento in orario extracurricolare.

AREA LINGUISTICA (LINGUA STRANIERA)

SCUOLA DELL'INFANZIA

-Laboratori di prima alfabetizzazione alla lingua inglese in orario extracurricolare.

SCUOLA PRIMARIA

-Moduli formativi di potenziamento in orario pomeridiano finalizzati all’acquisizione della certificazione Trinity , Cambridge,DELE, da avviare in modalità crowdfunding e/o con Fondi Sociali Europei.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

-Moduli formativi di potenziamento in orario pomeridiano finalizzati all’acquisizione della certificazione Trinity o Cambridge da avviare in modalità crowdfunding e/o con Fondi Sociali Europei.

AREA LOGICO-MATEMATICA

SCUOLA PRIMARIA

-Percorsi formativi per la preparazione alle prove Invalsi in orario extracurricolare.

-Percorsi formativi di potenziamento per eccellenze in orario extracurricolare per la preparazione alle Olimpiadi di matematica.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

-Percorsi formativi per la preparazione alle prove Invalsi in orario extracurricolare.

-Percorsi formativi di potenziamento per eccellenze in orario extracurricolare per la preparazione alle Olimpiadi di matematica.

AREA DEI LINGUAGGI ESPRESSIVI E COMUNICAZIONE

SCUOLA PRIMARIA

-Progetti di promozione delle attività sportive a scuola e di supporto all’insegnamento dell’ed. fisica nella scuola primaria in collaborazione con Associazioni Sportive del territorio.

-Percorsi di potenziamento in ambito musicale in orario curricolare( organico di potenziamento).

-Progetti di promozione alla lettura grazie alla collaborazione con aziende esterne.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

-Progetto “Centro Sportivo Scolastico”. Destinatari: alunni della scuola secondaria di I grado.

-Progetto "Orchestra d'Istituto"

AREA DELLA CITTADINANZA ATTIVA,

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

-Percorsi formativi in orario curricolare finalizzati alla conoscenza delle norme di primo soccorso.

-Percorsi in orario curricolare di ed. alla solidarietà e al volontariato.

-Percorsi formativi in orario curricolare su ed. sessuale e identità di genere.

-Progetto “Patentino”

-Progetto “F.A.I.”

Progetto di Continuità ed Orientamento

L’ Orientamento del processo educativo, è un percorso formativo unitario al quale contribuisce l’azione di ciascuna scuola con i propri ruoli e obiettivi, esso concorre a formare individui in grado di elaborare un progetto di vita e di operare scelte responsabili e razionali sulla base della consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità.

Il piano di intervento mira a promuovere lo sviluppo graduale e armonico del soggetto valorizzando le competenze già acquisite nella scuola di provenienza, individuando, progettando e realizzando percorsi metodologico- didattici integrati e condivisi dai diversi ordini di scuola per favorire il successo formativo; si propone altresì di prevenire quelle difficoltà che talvolta gli alunni incontrano nei passaggi tra i diversi ordini di scuola e che, a volte, possono generare fenomeni di disagio e dispersione scolastica.

Le attività concordate tra gli insegnanti, supportate dalla ricerca scientifica , devono come principio teorico-pratico favorire concretamente il passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e da questa alla scuola secondaria di 1° grado

La continuità educativa, affermata nelle Indicazioni Nazionali, investe l’intero sistema formativo di base. Appare scontato che le azioni di continuità verticale dovranno basarsi necessariamente sul Curricolo Verticale di Istituto.

Molto importante è la collaborazione dei docenti di tutto l’Istituto, i quali concordano, attraverso il referente per la continuità verticale, obiettivi cognitivi di passaggio minimi e standard, comunicano informazioni utili sugli alunni in passaggio da un ciclo all’altro, fino ad arrivare alla progettazione di vere e proprie azioni ed interventi mirati, anche con specifiche attività di potenziamento ed arricchimento ludico-musicale, sportivo- motorio, a norma della legge 107/2015.

Le funzioni strumentali dell’area 4 concorderanno e realizzeranno con i docenti dei vari ordini di scuola il seguente piano di Interventi che investe diversi ambiti del percorso educativo – didattico verticale:

Progettuale

Didattico

Valutativo

Informativo

Organizzativo

-Raccordo curricolare tra i diversi ordini/gradi di scuola e adozione di un sistema di valutazione comune e condiviso.

-Incontri periodici fra i docenti dei due ordini di scuola degli alunni in uscita e in ingresso.

-Pianificazione del progetto accoglienza

-Progettazione di interventi didattici specifici nelle classi ponte, al fine di favorire un percorso continuativo degli studenti nei vari step del percorso scolastico e una più completa e reciproca conoscenza delle inclinazioni degli alunni, in un’ottica di didattica orientativa e mutuo scambio di informazioni al fine della creazione di un sempre più efficace curriculum verticale.

-Visite guidate degli alunni ad alcuni istituti superiori e a manifestazioni sull’orientamento.

-Somministrazione del test “ L’orientamento degli interessi” agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado.

-Strumenti di valutazione oggettivi e standardizzati, tali da poter permettere un confronto e una valutazione dei punti di forza e di debolezza delle pratiche didattiche e delle scelte dei contenuti.

Predisposizione di una campagna pubblicitaria annuale per la diffusione dell’offerta formativa con organizzazione di incontri per la presentazione del POTF nel periodo delle pre-iscrizioni

-Individuazione di adeguati criteri di formazione delle classi coerenti con i bisogni emergenti nel contesto

-organizzazione e strutturazione di ambienti di apprendimento, finalizzati allo sviluppo delle intelligenze multiple.

-Diversificazione delle proposte educative al fine di valorizzare inclinazioni personali e competenze particolari

Integrare e Includere

Il nostro Istituto ha avviato una serie di azioni per realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà, nel rispetto delle normative vigenti.

Lo sfondo culturale del nostro modello di integrazione/inclusione è la persona e non il suo svantaggio, pertanto la scuola promuove un approccio globale, attento alle potenzialità complessive e alle varie risorse del soggetto, tenendo presente che il contesto personale, naturale, sociale e culturale incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi.

Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario offrire adeguata e personalizzata risposta.

In base alle indicazioni ministeriali si è costituito un GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che ha operato per individuare gli Indicatori dello svantaggio, le relative sfere di svantaggio, predisporre il PAI (Piano Annuale per l’Inclusività).

L’intervento pianificato è rivolto agli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni.

TIPOLOGIE DI STUDENTI CON BES

STRATEGIE DI INTERVENTO

DISABILITA’

Legge 5 febbraio 1992, n. 104

"Diritti e tutela dei disabili nella scuola"

Elaborazione del PEI

-Clima positivo della classe

-Percorsi di studio partecipati

-Flessibilità oraria

- Contestualizzazione dell’apprendimento

- Personalizzazione/

individualizzazione degli interventi

-Attività laboratoriali

-Riflessione metacognitiva

-Strumenti compensativi

-Misure dispensative

DSA

Legge 170/2010

"Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico"

Elaborazione del PdP per alunni DSA

ADHD

SVANTAGGIO SOCIO CULTURALE

D.M.27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”

Elaborazione del PdP per alunni a svantaggio socioculturale

NON ITALOFONI

Circolare 2 del 8/01/2010

“Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”

Elaborazione del PSP

Il progetto d’integrazione e inclusione avviene tramite la cooperazione tra gli allievi e tra docenti e allievi, promuovendo momenti di solidarietà nell’ambiente classe.

Si compone di due parti distinte ma fra loro complementari,

una centrata sull’alunno e l’altra centrata sulla classe.

(PROGRAMMAZIONE E CORRESPONSABILITA’DI TUTTI I DOCENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI NEL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO) (GLI INSEGNANTI AVRANNO CURA DI COSTRUIRE UNA COMUNITA’DI APPRENDIMENTO TALE DA CONSENTIRE A TUTTI GLI ALUNNI DI ESPRIMERSI E PARTECIPARE IN BASE ALLE PROPRIE POTENZIALITA’, ATTRAVERSO UNA SERIE DI DINAMICHE DI COLLABORAZIONE E DI AIUTO)

(Per stare bene insieme)

Dalle linee guida 2009 sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità emanate dal Ministero dell’Istruzione si ribadiscono:

· I principi costituzionali e la legislazione italiana in materia di alunni con disabilità;

· La convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità;

· L’ICF ossia la classificazione internazionale del funzionamento, considerando la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario” ma promuovendo un approccio globale attento alle potenzialità complessive e alle varie risorse del soggetto, tenendo presente che il contesto, personale, naturale, sociale e culturale incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi;

· La dimensione inclusiva della scuola che attraverso le buone pratiche vedono impegnate il Dirigente, i Docenti, il GLH d’Istituto nella realizzazione del progetto di vita, parte integrante del PEI da condividere con la famiglia;

· La corresponsabilità educativa e formativa dei docenti, perché l’intera comunità scolastica è chiamata a organizzare i curricoli in relazione ai bisogni degli alunni in una logica sistemica in cui il docente di sostegno “assegnato alla classe per le attività di sostegno” oltre che intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe collabora con l’insegnante curricolare e con il consiglio di classe affinché l’iter formativo dell’alunno possa continuare anche in sua assenza. La sua presenza nella scuola assume, nei limiti delle disposizioni di legge e degli accordi contrattuali in materia, la funzione di coordinamento della rete delle attività previste per l’effettivo raggiungimento dell’integrazione.

Tutto ciò implica lavorare su tre direzioni:

· il clima della classe: gli insegnanti devono essere attenti ai bisogni di ciascuno, accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive.

· Le strategie didattiche e gli strumenti: la progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, l’utilizzo di ausili informatici e di software.

· L’apprendimento–insegnamento: un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti.

La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. L’esercizio del diritto allo studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione. La legge 170/2010 riporta in primo piano un importante fronte di riflessione culturale e professionale su ciò che oggi significa svolgere la funzione docente.

Per consentire, agli alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di scuola.

Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative.

Modalità d’intervento e documentazione dei percorsi didattici

Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese.

A questo riguardo, la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:

· dati anagrafici dell’alunno;

· tipologia di disturbo;

· attività didattiche individualizzate;

· attività didattiche personalizzate;

· strumenti compensativi utilizzati;

· misure dispensative adottate;

· forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.

Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine Ciclo.

Tale documentazione può acquisire la forma del Piano Didattico Personalizzato.

La Direttiva MIUR "Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" sottolinea che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura dell'inclusione mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari ed una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante per cui assumono un valore strategico i Centri Territoriali di Supporto, che rappresentano l'interfaccia fra l'Amministrazione e le scuole e tra le scuole stesse in relazione ai Bisogni Educativi Speciali. L'area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit: Ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per varie ragioni: svantaggio socio e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o riferito a tutti i bambini della classe con BES, al fine di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

La gestione degli studenti con BES coinvolge varie figure professionali interne alla scuola:

Il consiglio di classe nella secondaria di I grado

· Team docenti nelle classi di scuola dell’infanzia e Primaria, docenti di sostegno

· I referenti per gli alunni DSA/BES

· Il DIRIGENTE SCOLASTICO

· Il gruppo di lavoro per l’inclusione

· L’Equipe s.p.p.

Al fine di condividere modalità operative in continuità il GLI ha individuato i seguenti strumenti da utilizzare per le diverse tipologie di BES e ha stabilito una tempistica a cui attenersi nel corso dell’anno scolastico, come di seguito descritto:

STRUMENTI OPERATIVI

COMPILAZIONE A CURA DI

TEMPISTICA

Relazione di classe alunni BES

Dirigente Scolastico

Consiglio di Classe o team docenti

Metà ottobre

Scheda di rilevazione alunni a svantaggio socio-culturale

Consiglio di classe o team docenti

Metà ottobre

PdP per alunni DSA

Consiglio di classe o team docenti

Referente DSA/BES

Famiglia

Fine ottobre

PdP per alunni a svantaggio socio-culturale

Consiglio di classe o team docenti

Referente DSA/BES

Famiglia

15 novembre

PAI

GLI

Fine Novembre

Gli strumenti sopra elencati sono disponibili sul sito web della scuola alla sezione “Integrazione e inclusione”

La Circolare 2 del 8/01/2010 “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana" evidenzia chela presenza nelle scuole di alunni di diversa provenienza, con culture, condizioni, vissuti familiari e scolastici è in aumento nella nostra società e interessa l’intero sistema di istruzione, sia pure in modo non uniforme.

Pur non essendoci nella nostra Istituzione Scolastica una presenza significativa di studenti con BES di origine straniera e non italofoni o con una scarsa conoscenza della lingua italiana, si intende rivolgere una particolare cura all’inclusione e integrazione degli alunni stranieri frequentanti la nostra istituzione scolastica, al fine di prevenire le situazioni di disagio e di difficoltà, derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio, che possono tradursi in fattori di rischio di parziale o totale insuccesso. Nell’ottica dell’inclusività si interverrà con percorsi personalizzati da realizzare sia all’interno della classe che in classi parallele per potenziare l’apprendimento della lingua italiana.

IL PSND ( Piano Nazionale Scuola Digitale)

OBIETTIVI DEL PIANO

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema d’istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M.851 del 27/10/2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione d’intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola e pilastro fondamentale della riforma.

La legge 107/2015 prevede che ciascuna istituzione scolastica, dal 2016 inserisca nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa, azioni coerenti con tale Piano, per perseguire i seguenti obiettivi:

· Sviluppo delle competenze digitali degli studenti

· Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche

· Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governante, la trasparenza e la condivisione di dati

· Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale nell’amministrazione

· Potenziamento delle infrastrutture di rete

· Valorizzazione delle migliori esperienze nazionali

· Definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di una grande opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le infrastrutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

L’ANIMATORE DIGITALE

Con nota prot. N. 171791/2015 il MIUR , così come previsto dal PNSD, ha invitato le scuole a nominare tra gli insegnanti di ruolo un Animatore Digitale, un “esperto” nel settore del digitale che avrà il compito di gestire attività di formazione interna, coinvolgere la comunità scolastica e trovare soluzioni innovative per la didattica.

La nostra Istituzione scolastica ha individuato tale figura nella persona dell’ ins. Suizzo Marialuisa .

IL NOSTRO PROGETTO

Da un’attenta analisi dei bisogni formativi di docenti, allievi, personale ATA nonché delle risorse ( umane, finanziarie, strumentali) disponibili, coerentemente con gli obiettivi di mission e vision, la nostra istituzione scolastica ha elaborato un progetto che prevede per il prossimo triennio le s