web series - aracneeditrice.it · giuseppe bianchi giovanni crea università europea di roma...

20
WEB SERIES COLLANA DI SCIENZE E STRATEGIE DEL DIGITALE I CAMPI, LO SVILUPPO, I MERCATI

Upload: dothien

Post on 18-Feb-2019

220 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

WEB SERIES

COLLANA DI SCIENZE E STRATEGIE DEL DIGITALEI CAMPI, LO SVILUPPO, I MERCATI

Page 2: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

Direttore

Elisabetta ZUniversità degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Comitato scientifico

Roberto B

Nicola B M

Giuseppe B

Giovanni CUniversità Europea di Roma

Claudio F

Giorgio L

Francesco R

Franco S

Antonio SQatar Foundation, Qeeri

Comitato redazionale

Mirto Silvio BConsulente ICT

Paolo PUniversità degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro

Saverio RIngegnere elettronico, PA

I membri del Comitato scientifico e del Comitato redazionale senza affiliazionesono da intendersi afferenti all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Page 3: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

WEB SERIES

COLLANA DI SCIENZE E STRATEGIE DEL DIGITALEI CAMPI, LO SVILUPPO, I MERCATI

Conoscere le nuove visioni multidisciplinari dell’innovazione digitale: i campi, losviluppo, i mercati.

L’innovazione digitale oggi è trasversale a tutte le discipline e i mondidel sapere e del fare: dal diritto all’economia, dalla salute all’ambiente,dai beni culturali al territorio, dalle discipline artistiche allo spettacolo.

In questo periodo storico gli addetti ai lavori dell’intero panoramatecnologico sono chiamati a confrontarsi con temi e sfide prospettiche.I temi riguardano i servizi digitali ipermediali inediti in Internet: libri,giochi, film, musica; servizi immobiliari, turistici, bancari, assicurativie finanziari; informazione giornalistica, piattaforme social relazionali,professionali e scientifiche. Le sfide, invece, riguardano: “Internet dellecose” per la casa, l’azienda, la città, la persona; reti potenti, big dataanalyzing, motori di ricerca, crawler, applicativi vari su dispositivifissi e mobili; regolazione di Internet e cloud, mercato digitale unicoaperto, cybersecurity e cybercrime.

Questo universo digitale esploso è solo l’inizio di una rivoluzioneglobale e di nuove visioni, nella ricerca e nello sviluppo, nei mercati enelle società “connesse”, che stanno modificando i nostri stili di vita.

Page 4: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione
Page 5: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

Elisabetta Zuanelli

Architetture digitalie comunicazione digitale

Linguaggi, modelli e nozioni

Page 6: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

Copyright © MMXVIAracne editrice int.le S.r.l.

[email protected]

via Quarto Negroni, Ariccia (RM)

()

----

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: settembre

Page 7: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

 

Indice

11 Introduzione 15 Capitolo 1

Linguistica, scienze del linguaggio, comunicazione

1.1. Comprendere la linguistica: oggetto, nozioni, metodi, 15 – 1.2. La linguistica europea e americana del Novecento, 21 – 1.3. Linguaggio verbale e lingue non verbali, 26 – 1.4. Im-plicazioni, applicazioni e discipline di confine, 30 – 1.5. La linguistica del testo: definizione e nozioni, 34 – 1.5.1. Testo e testualità, 34 – 1.5.2. La coesione, 36 – 1.5.3. Il risvolto cognitivo, 41 – 1.5.4. Coerenza e tipologia di testi, 43 – 1.6. La linguistica pragmatica e la comunicazione, 45 – 1.6.1. Definizioni e ambiti: presupposti storici e oggetto, 46 – 1.6.2. La teoria degli atti linguistici, 50 – 1.6.3. Gli atti lin-guistici, 53 – 1.6.4. Forza illocutoria, atto illocutorio, scopo illocutorio, 55 – 1.6.5. Dall’atto linguistico, all’atto coope-rativo, al macro–atto, 57

63 Capitolo 2 La comunicazione digitale e la comunicazione in rete: archi-tetture

2.1. Comunicazione digitale: le nozioni di base e l’approccio interdisciplinare, 64 – 2.1.1. Gli strumenti e l’efficacia della comunicazione, 66 – 2.1.2. Interdisciplinarità e Internet science, 68 – 2.2. La comunicazione digitale e le discipline del linguaggio, 70 – 2.3. La tipologia e gli scopi di siti e por-tali, 72, – 2.4. Architettura di conoscenza e di comunicazio-ne: la progettazione per il web, 75 – 2.4.1. Il design interfun-zionale, 75 – 2.4.2. Le specifiche del web design interfun-

7

Page 8: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

zionale, 78 – 2.4.3. I contenuti della progettazione di siti e portali, 94 – 2.4.4. Lo usage/user centered design, 96 – 2.5. Accessibilità e usabilità dei siti web: criteri e parametri d’analisi, 100 – 2.5.1. L’analisi dei siti web: i parametri specifici, 103 – 2.6. Progettazione e sviluppo web: criteri or-ganizzativi e nuove professionalità, 105 – 2.6.1. Discipline e professionalità per il web, 106

109 Capitolo 3 Il design e il contenuto per il web: la testualità digitale e il “disegno” architetturale

3.1. esto elettronico, testo informatico, testo digitale, 110 – 3.1.1. – I parametri della testualità digitale, 116 – 3.2. Le interfacce e l’e–content, 125 – 3.2.1. L’interfaccia grafica e l’interazione web, 125 – 3.2.2. L’e–content e la programma-zione web, 132

139 Capitolo 4

Le interfacce e l’e–content

4.1. Le interfacce, 139 – 4.1.1. Le funzioni di interattività, 142

149 Capitolo V

I linguaggi e l’architettura d’interfaccia: tra pragmalingui-

5.1. Il testo digitale e la componente linguistico–semiotica nella scrittura web, 149 – 5.1.1. Testo digitale e linguaggi delle pagine web, 150 – 5.1.2. Lingua verbale e interattività: tra modi verbali , modalità e deontica, 152 – 5.1.3. Lin-guaggio verbale e linguaggio iconico, 159 –5.2. La scrittura elettronica per il web: un’analisi semiologico–linguistica delle interfacce utente, 163 – 5.2.1. La scrittura elettronica nel web e per il web, 163 – 5.2.2. Gli ambiti di ricerca nella scrittura per il web e le motivazioni dell’analisi, 166 – 5.2.3. Icone e sintassi iconica, 167 – 5.3. Semiotica e retorica nelle

stica, retorica e semiotica

8 Indice

T

Page 9: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

zionale, 78 – 2.4.3. I contenuti della progettazione di siti e portali, 94 – 2.4.4. Lo usage/user centered design, 96 – 2.5. Accessibilità e usabilità dei siti web: criteri e parametri d’analisi, 100 – 2.5.1. L’analisi dei siti web: i parametri specifici, 103 – 2.6. Progettazione e sviluppo web: criteri or-ganizzativi e nuove professionalità, 105 – 2.6.1. Discipline e professionalità per il web, 106

109 Capitolo 3 Il design e il contenuto per il web: la testualità digitale e il “disegno” architetturale

3.1. Il testo elettronico, testo informatico, testo digitale, 110 – 3.1.1. – I parametri della gestualità digitale, 116 – 3.2. Le interfacce e l’e–content, 125 – 3.2.1. L’interfaccia grafica e l’interazione web, 125 – 3.2.2. L’e–content e la programma-zione web, 132

139 Capitolo 4

Le interfacce e l’e–content

4.1. Le interfacce, 139 – 4.1.1. Le funzioni di interattività, 142

149 Capitolo V

I linguaggi e l’architettura d’interfaccia: tra pragmalinguis-tica, retorica e semiotica

5.1. Il testo digitale e la componente linguistico–semiotica nella scrittura web, 149 – 5.1.1. Testo digitale e linguaggi delle pagine web, 150 – 5.1.2. Lingua verbale e interattività: tra modi verbali , modalità e deontica, 152 – 5.1.3. Lin-guaggio verbale e linguaggio iconico, 159 –5.2. La scrittura elettronica per il web: un’analisi semiologico–linguistica delle interfacce utente, 163 – 5.2.1. La scrittura elettronica nel web e per il web, 163 – 5.2.2. Gli ambiti di ricerca nella scrittura per il web e le motivazioni dell’analisi, 166 – 5.2.3. Icone e sintassi iconica, 167 – 5.3. Semiotica e retorica nelle

   

interfacce grafiche, 174 – 5.4. La scrittura nel web: il parla-to–scritto, gli emoticon e gli smiley, 186 – 5.4.1. Le nuove modalità della scrittura dialogica, 187 – 5.4.2. Emoticons e smileys, 189 – 5.5. Emoticons e smileys: tipi, generi, funzio-ni comunicative, 190 – 5.5.1. Le chat bubbles: tra contesti d’uso e generi di comunicazione, 191 – 5.5.2. Smileys ed emoticons: funzioni comunicative estese, 193 – 5.5.3. Gli emoticons “testuali”, 197 – 5.5.4. Gli emoticons giapponesi e conclusioni, 199

211 Bibliografia

   

Indice 9

Page 10: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione
Page 11: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

Introduzione

Il micromillennio, il millennio della rivoluzione informatico-telematica e di Internet: contesto e strumento dello sconvolgimento e del riposizionamento mondiale della conoscenza, dell’informazione, dell’interazione sociale, della creatività umana in formato digitale. Le due prospettive invitano a momenti di riflessione e analisi, almeno parziali, dei nuovi assunti implicati nell’evoluzione del rapporto tradi-zionale tra le tecnologie digitali e le scienze umane storicamente inte-se. Spiegare il cambiamento di prospettiva è in parte lo scopo di que-sto volume, la cui storia si riconnette a un momento particolare della mia visione dello studio e della ricerca in materia.

Quando fui chiamata all’Università di Tor Vergata e introdussi l’insegnamento di cattedra in Comunicazione digitale, alcuni sempli-cemente annuirono, altri tacitamente assunsero, altri fraintesero. Tra i fraintendimenti più comuni è l’intendere la “comunicazione digitale” come un tema di informatica convenzionale o di telecomunicazioni o, tipica semplificazione del concetto di comunicazione, l’assimilarla al “marketing digitale” e alla comunicazione virale esplosa con l’affermarsi dei social media. Quest’accezione, pur utile ma riduttiva del valore aggiunto che oggi rivestono i social media nella rappresen-tazione individuale e istituzionale pubblica e privata, alimenta un mer-cato di servizi di immagine e il web sentiment. Lo studio del web sen-timent attraverso metodologie tradizionali e tecnologiche è una com-ponente potente di sviluppo digitale attuale e prospettico con l’impiego parziale di crawler e di modelli di analisi. Così come hanno assunto rilevanza dominante gli approcci diversi all’analisi di masse eterogenee di fonti e formati di dati, analisi racchiusa nella formula-zione onnicomprensiva di big data analysing. In quel che è rispecchia-to in questo e in altri testi che ho connesso a questo approccio, la no-zione di comunicazione digitale tratta di che significhi interagire uma-namente attraverso l’intermediazione delle tecnologie informatiche. Fin qui, apparentemente, nulla di nuovo: dallo storico rapporto uomo-

11

Page 12: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

macchina, allo sviluppo ventennale della cosiddetta comunicazione mediata dal computer, la CMC.

Nell’accezione che ho cercato di trasferire concettualmente anche in questo volume è sotteso un assunto fondamentale consistente nella negoziazione di un nuovo rapporto tra le discipline storicamente inte-se, come oggetti disciplinari specifici e separati negli approcci meto-dologici e nelle finalità della ricerca e l’informatica, scienza di lin-guaggi traduttivi ed elaborativi automatici di interazioni e conoscenza. La mediazione è a favore di una tessitura in filigrana di nuove compe-tenze di tipo interdisciplinare di marchio neo-umanistico. È ciò che ho trattato ed evocato altrove come neo-umanesimo digitale della cono-scenza, tecnologicamente elaborata, in condivisione simbiotica con il potere elaborativo della macchina, del computer.

Per tentare un esempio specifico, possiamo assumere che il diritto dell’informatica, di Internet, delle telecomunicazioni si completi in una visione rovesciata per la quale non è il diritto che si occupa di in-formatica ma l’informatica che assiste il diritto e che gli consente di sviluppare nuovi contenuti e nuovi strumenti per l’esercizio del suo specifico. Pensiamo a prodotti raffinati di tecnologie digitali: da data set e data base sul diritto e la giurisprudenza, a piattaforme intelligenti di dominio giuridico da ideare, a simulazioni giuridiche attraverso studi di caso trattati digitalmente e via dicendo. Ma un ragionamento simile, a doppia pista, si pone non solo nel diritto ma anche nella me-dicina come nell’economia, nei beni culturali come nel turismo, nell’ambiente come nelle scienze matematiche e fisiche.

L’assunto in filigrana è lo stesso e interroga il rapporto tra gli ambi-ti di conoscenza tradizionalmente intesi e l’apporto interdisciplinare dall’informatica e verso l’informatica. Questa, a sua volta infatti, ne-cessita di alimentarsi di discipline quali la linguistica e la psicologia cognitiva, la semiologia e la retorica, la semantica e la pragmatica per citare alcuni ambiti teorici irrinunciabili per gli sviluppi architetturali di contenuto più avanzati, come richiesto per la categorizzazione e la relazione concettuale di contenuti nelle piattaforme intelligenti e nei motori di ricerca. Nel caso in questione, la nozione di comunicazione digitale delimita un campo di indagine che supera la distinzione tra le scienze della comunicazione e del linguaggio da un lato e le scienze digitali dall’altro ricomponendo la dicotomia nella prospettiva di una nuova modalità di interazione umana, sociale, economica, culturale racchiusa dalla dizione di comunicazione digitale.

12 Introduzione

Page 13: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

macchina, allo sviluppo ventennale della cosiddetta comunicazione mediata dal computer, la CMC.

Nell’accezione che ho cercato di trasferire concettualmente anche in questo volume è sotteso un assunto fondamentale consistente nella negoziazione di un nuovo rapporto tra le discipline storicamente inte-se, come oggetti disciplinari specifici e separati negli approcci meto-dologici e nelle finalità della ricerca e l’informatica, scienza di lin-guaggi traduttivi ed elaborativi automatici di interazioni e conoscenza. La mediazione è a favore di una tessitura in filigrana di nuove compe-tenze di tipo interdisciplinare di marchio neo-umanistico. È ciò che ho trattato ed evocato altrove come neo-umanesimo digitale della cono-scenza, tecnologicamente elaborata, in condivisione simbiotica con il potere elaborativo della macchina, del computer.

Per tentare un esempio specifico, possiamo assumere che il diritto dell’informatica, di Internet, delle telecomunicazioni si completi in una visione rovesciata per la quale non è il diritto che si occupa di in-formatica ma l’informatica che assiste il diritto e che gli consente di sviluppare nuovi contenuti e nuovi strumenti per l’esercizio del suo specifico. Pensiamo a prodotti raffinati di tecnologie digitali: da data set e data base sul diritto e la giurisprudenza, a piattaforme intelligenti di dominio giuridico da ideare, a simulazioni giuridiche attraverso studi di caso trattati digitalmente e via dicendo. Ma un ragionamento simile, a doppia pista, si pone non solo nel diritto ma anche nella me-dicina come nell’economia, nei beni culturali come nel turismo, nell’ambiente come nelle scienze matematiche e fisiche.

L’assunto in filigrana è lo stesso e interroga il rapporto tra gli ambi-ti di conoscenza tradizionalmente intesi e l’apporto interdisciplinare dall’informatica e verso l’informatica. Questa, a sua volta infatti, ne-cessita di alimentarsi di discipline quali la linguistica e la psicologia cognitiva, la semiologia e la retorica, la semantica e la pragmatica per citare alcuni ambiti teorici irrinunciabili per gli sviluppi architetturali di contenuto più avanzati, come richiesto per la categorizzazione e la relazione concettuale di contenuti nelle piattaforme intelligenti e nei motori di ricerca. Nel caso in questione, la nozione di comunicazione digitale delimita un campo di indagine che supera la distinzione tra le scienze della comunicazione e del linguaggio da un lato e le scienze digitali dall’altro ricomponendo la dicotomia nella prospettiva di una nuova modalità di interazione umana, sociale, economica, culturale racchiusa dalla dizione di comunicazione digitale.

È l’assunto per il quale quando la comunicazione avviene tra l’umano e la macchina, e dunque storicamente il computer, ma oggi anche attraverso la macchina, nei siti e nei portali Internet siamo in presenza di un complesso universo virtuale da comprendere, usare e imparare a sviluppare: architetture di conoscenza e di comunicazione e nuovi modelli di servizi digitali. È l’interazione mediante motori o di-rectory per la ricerca in Rete, attraverso servizi di relazione sociale in-terpersonale e aziendale quali quelli del Web 2.0 e 3.0, Facebook e Twitter, YouTube e Flickr, Linked In e Instagram, per citare le piatta-forme di social networking più note. È, insomma, la nuova società vir-tuale da comprendere e sviluppare: dall’e-commerce all’e-business, dall’e-banking all’e-learning, dall’e-health all’e-government, dall’e-gambling all’e-heritage.

Capire e orientarsi in questa nuova realtà è una prospettiva ambi-ziosa. È, con intenti più modesti, la convinzione che è stata alla base della ricerca che approfondisce modelli di interdisciplinarità nella progettazione digitale. E’ l’apporto delle scienze del linguaggio (lin-guistica cognitiva, sociolinguistica, linguistica del testo, pragmalin-guistica, retorica, semantica e semiotica, per citare l’ampio ventaglio di orizzonti teorici) in direzione dello sviluppo di prodotti e servizi in-formatici per l’interazione digitale in Rete. La stessa prospettiva ha orientato me, i colleghi del Centro di Ricerca e Sviluppo sull’E-Content dell’Università di Roma “Tor Vergata”, CReSEC, www.cresec.com, e i fedeli e storici amici di ricerca e sviluppo a pro-porre un percorso specialistico innovativo in “Comunicazione digitale e comunicazione in Rete”, titolo del Master realizzato all’Università di Tor Vergata.

Il volume in questione è un tassello di un percorso di studio svilup-patosi nel tempo, anzitutto applicando i modelli teorici delle scienze del linguaggio alla comunicazione istituzionale e alla comunicazione normativa, per giungere a teorizzare la comunicazione digitale come insieme sincretico di architetture digitali ovvero di contenuti e regole per lo sviluppo di software.

Alla base di ciò, dunque, lo sviluppo straordinario delle discipline del linguaggio evocate, che sono sinteticamente e in parte riportate nel primo capitolo.

Nel secondo si introducono temi e nozioni della comunicazione digita-le e della comunicazione in Rete, richiamando modelli e nozioni apparte-nenti a diverse scuole di pensiero alla modellizzazione e alla progettazio-

Introduzione 13

Page 14: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

ne in Internet: dal design interdisciplinare alla progettazione centrata sull’uso e sull’utente, dalla teorie alle tecniche di accessibilità e usabilità dei siti.

Nel terzo e nel quarto capitolo si affronta il tema della testualità digi-tale e del suo rapporto con l’interfaccia grafica dei prodotti digitali: dai computer laptop, agli ipad, ai cellulari ovvero ai diversi dispositivi della comunicazione digitale in Rete, nonché all’econtent connesso.

Nel quinto capitolo, infine, si affronta il tema della natura dei lin-guaggi in Internet, sia verbali testuali, sia iconici, dimensione di cre-scente rilevanza nell’ aumento considerevole della comunicazione iconica digitale, quale ad esempio quella dei cellulari e della Web of things.

Nello sviluppo dell’Internet of things e del Web of things sono cen-trali il dialogo uomo-macchina e macchina-machina:ciò richiederà uno sviluppo complesso di nuove architetture iconiche e di linguaggi ibri-di lungi dall’essere ideate.

Il testo che introduco è una riedizione aggiornata di contributi apparsi dal 2006 ad oggi; non include i miei lavori più recenti sulla multimediali-tà e la multimodalità digitale e sulla classificazione e analisi della comu-nicazione iconica digitale, comparsi in lingua inglese.

Me ne scuso e provvederò. Roma, 18 luglio 2016 Elisabetta Zuanelli

14 Introduzione

Page 15: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

ne in Internet: dal design interdisciplinare alla progettazione centrata sull’uso e sull’utente, dalla teorie alle tecniche di accessibilità e usabilità dei siti.

Nel terzo e nel quarto capitolo si affronta il tema della testualità digi-tale e del suo rapporto con l’interfaccia grafica dei prodotti digitali: dai computer laptop, agli ipad, ai cellulari ovvero ai diversi dispositivi della comunicazione digitale in Rete, nonché all’econtent connesso.

Nel quinto capitolo, infine, si affronta il tema della natura dei lin-guaggi in Internet, sia verbali testuali, sia iconici, dimensione di cre-scente rilevanza nell’ aumento considerevole della comunicazione iconica digitale, quale ad esempio quella dei cellulari e della Web of things.

Nello sviluppo dell’Internet of things e del Web of things sono cen-trali il dialogo uomo-macchina e macchina-machina:ciò richiederà uno sviluppo complesso di nuove architetture iconiche e di linguaggi ibri-di lungi dall’essere ideate.

Il testo che introduco è una riedizione aggiornata di contributi apparsi dal 2006 ad oggi; non include i miei lavori più recenti sulla multimediali-tà e la multimodalità digitale e sulla classificazione e analisi della comu-nicazione iconica digitale, comparsi in lingua inglese.

Me ne scuso e provvederò. Roma, 18 luglio 2016 Elisabetta Zuanelli

Capitolo 1

Linguistica scienze del linguaggio, comunicazione

Estratto. Perché occuparsi di linguistica? Di che si occupa la

linguistica? Quali sono le scienze del linguaggio? Quali i fini teo-retici e pratici? A questi e ad altri quesiti introduttivi risponde il capitolo, delineando preliminarmente l’oggetto di studio finalizza-to a definire le nozioni teoriche necessarie per sviluppare i modelli di architetture digitali, da prospettiva non tecnologica. L’analisi richiamerà altresì le discipline di confine in una visione evolutiva che consente di apprezzare le diverse componenti di ricerca e ap-plicazione attuali in ambito digitale, aventi tutte come specifico modelli di linguaggio, di conoscenza, di comunicazione.

1.1. Comprendere la linguistica: oggetto, nozioni, metodi Comprendere il senso di una disciplina in continua e rapida evoluzio-ne come la linguistica moderna, dal secolo scorso ad oggi, comporta una definizione preliminare del suo oggetto e di una o più prospettive d’analisi che il suo oggetto, il linguaggio umano, implica1. Questo compito richiede, in altri termini, di adottare una visione scientifica sulla natura dell’oggetto e sui metodi di indagine della linguistica; 1 Esistono, da tempo, numerosi manuali introduttivi a vari livelli di difficoltà, che comprendono lo sviluppo storico e lo stato attuale della linguistica moderna. Tra i più validi segnaliamo di J. LYONS, Introduzione alla linguistica teorica, trad. dall’inglese, Bari, Laterza, 1978, 3 voll.; T. DE MAURO, Linguistica elementare, Roma-Bari, Laterza, 2003; G. GRAFFI e S. SCALISE, Le lingue e il linguaggio. Intro-duzione alla linguistica, Bologna, Il Mulino, 2002; G. BERRUTO, Corso elementare di linguistica generale, Novara, De Agostini, 2006. Sugli orientamenti generali della linguistica e il suo rapporto con altre discipline si può vedere di AA.VV., Intorno alla linguistica, Milano, Feltrinelli, 1983.

15

Page 16: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

comporta, altresì, una delimitazione e una giustificazione teorica delle articolazioni storiche e più recenti degli studi sul linguaggio e sulle lingue storico-naturali, quali la sociolinguistica e l’etnolinguistica, la linguistica del testo, la psicolinguistica, la pragmalinguistica, la lin-guistica informatica, la semiotica2. Il tema richiede, infine, una visio-ne funzionale degli apporti teorici della linguistica e delle scienze del linguaggio in diverse direzioni: dalle implicazioni possibili della lin-guistica nella modellizzazione dei diversi ambiti della comunicazione quali la comunicazione pubblicitaria, giornalistica, normativa e istitu-zionale, per citare segmenti di interesse più o meno recente; alle pro-spettive applicative utili per parlare di apprendimento linguistico e di glottodidattica, alle più recenti convergenze teoriche e intersezioni nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione digitale. Iniziamo con un’osservazione del tutto intuitiva per la quale ogni giorno, nella vita quotidiana, ogni essere umano, in qualsivoglia rag-gruppamento sociale usa una o più lingue, acquisite spontaneamente dall’infanzia e successivamente ma non necessariamente perfezionate nell’uso parlato e apprese nella modalità scritta in contesti educativi scolastici. Il bombardamento informativo fatto di parole parlate e scritte, accompagnate da linguaggi non verbali di natura multimediale, sostenuto e amplificato da vecchi e nuovi mezzi di comunicazione di massa e tecnologie elettroniche (radio, televisione, cinema, giornali, cellulari, Internet, ecc.) hanno configurato nel tempo la società dell’informazione e più di recente la società della conoscenza, dizione usata per indicare la prospettiva di crescita e sviluppo sociale ed eco-nomico delle comunità umane sulla base di tecnologie avanzate. Non è dunque marginale interrogarsi in maniera tecnica e scientifica sulla natura e sull’oggetto di una scienza, la linguistica, disciplina madre delle scienze che trattano linguaggi, informazione e comunicazione e sulle sue connessioni, implicazioni e intersezioni disciplinari utili a delimitare e comprendere in modo ordinato e produttivo il contesto

2 Sulle scienze del linguaggio in prospettiva comunicativa cfr. E. ZUANELLI SONINO, La competenza comunicativa. Precondizioni, conoscenze e regole per la comunica-zione, Torino, Boringhieri, 1981 e della stessa A., Manuale di linguaggio, comuni-cazione e applicazioni digitali, Roma, Colombo, 2006 che presenta modelli applica-tivi delle scienze del linguaggio nella comunicazione istituzionale, normativa e digi-tale.

16 Architetture digitali e comunicazione digitale

Page 17: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

comporta, altresì, una delimitazione e una giustificazione teorica delle articolazioni storiche e più recenti degli studi sul linguaggio e sulle lingue storico-naturali, quali la sociolinguistica e l’etnolinguistica, la linguistica del testo, la psicolinguistica, la pragmalinguistica, la lin-guistica informatica, la semiotica2. Il tema richiede, infine, una visio-ne funzionale degli apporti teorici della linguistica e delle scienze del linguaggio in diverse direzioni: dalle implicazioni possibili della lin-guistica nella modellizzazione dei diversi ambiti della comunicazione quali la comunicazione pubblicitaria, giornalistica, normativa e istitu-zionale, per citare segmenti di interesse più o meno recente; alle pro-spettive applicative utili per parlare di apprendimento linguistico e di glottodidattica, alle più recenti convergenze teoriche e intersezioni nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione digitale. Iniziamo con un’osservazione del tutto intuitiva per la quale ogni giorno, nella vita quotidiana, ogni essere umano, in qualsivoglia rag-gruppamento sociale usa una o più lingue, acquisite spontaneamente dall’infanzia e successivamente ma non necessariamente perfezionate nell’uso parlato e apprese nella modalità scritta in contesti educativi scolastici. Il bombardamento informativo fatto di parole parlate e scritte, accompagnate da linguaggi non verbali di natura multimediale, sostenuto e amplificato da vecchi e nuovi mezzi di comunicazione di massa e tecnologie elettroniche (radio, televisione, cinema, giornali, cellulari, Internet, ecc.) hanno configurato nel tempo la società dell’informazione e più di recente la società della conoscenza, dizione usata per indicare la prospettiva di crescita e sviluppo sociale ed eco-nomico delle comunità umane sulla base di tecnologie avanzate. Non è dunque marginale interrogarsi in maniera tecnica e scientifica sulla natura e sull’oggetto di una scienza, la linguistica, disciplina madre delle scienze che trattano linguaggi, informazione e comunicazione e sulle sue connessioni, implicazioni e intersezioni disciplinari utili a delimitare e comprendere in modo ordinato e produttivo il contesto

2 Sulle scienze del linguaggio in prospettiva comunicativa cfr. E. ZUANELLI SONINO, La competenza comunicativa. Precondizioni, conoscenze e regole per la comunica-zione, Torino, Boringhieri, 1981 e della stessa A., Manuale di linguaggio, comuni-cazione e applicazioni digitali, Roma, Colombo, 2006 che presenta modelli applica-tivi delle scienze del linguaggio nella comunicazione istituzionale, normativa e digi-tale.

della conoscenza, della comunicazione e dell’informazione contempo-ranee e future. Che cos’è dunque la linguistica?

La linguistica è la scienza che ha come oggetto di studio il linguaggio umano e più specificamente un tipo particolare di linguaggio umano ovvero le lingue storico-naturali, usate nelle comunità umane nel cor-so dei secoli. Una stima quantitativa delle lingue storico-naturali at-tuali nel mondo offre indicazioni dell’ordine di migliaia di sistemi lin-guistici contemporanei parlati e/o scritti. Possiamo affermare che la specie uomo possiede una facoltà pressoché illimitata di creazione ed uso di lingue fatte di parole, le lingue verbali. Ma la facoltà di lin-guaggio comprende insieme la capacità di creazione ed uso di “lin-gue” non verbali, quali il linguaggio cinesico (gestualità, posture, mi-mica, ecc.), il prossemico, il paralinguistico; codici artificiali come i linguaggi della matematica, della logica, dell’informatica; trasposizio-ni segniche quali quelle dell’alfabeto Morse, delle lingue fischiate e tamburate, sistemi di segni iconici e fonico-acustici quali la segnaleti-ca stradale e i codici segnalazioni acustiche nella Marina. Lingue o codici, naturali e artificiali, rientrano nella facoltà di linguaggio. La linguistica si occupa più specificamente del linguaggio umano attua-lizzato nelle lingue storico-naturali fatte di parole ovvero le lingue verbali. Questa prima definizione, tuttavia, non è sufficiente. Serve aggiungere una precisazione ulteriore che proviene dal padre della linguistica moderna, il ginevrino Ferdinand de Saussure3. Secondo Saussure diverse “scienze operano su oggetti dati in partenza, i quali possono poi venir considerati da diversi punti di vista”. Non così per la linguistica. “L’oggetto stesso, lungi dal precedere il punto di vista, si direbbe creato dal punto di vista”4: la parola nudo, aggiunge Saus-sure, può essere considerata come suono (così, possiamo suggerire, nella prospettiva fonetica e fonologica), espressione di un’idea (per la semantica, la filosofia del linguaggio e altro), o come corrispondente del latino nūdum (le prospettive della linguistica storica, della filolo-gia, dell’etimologia). Questi diversi modi di considerare lo specifico configurano oggetti e metodi di studio diversi, tutti pertinenti e rile-

3 Il riferimento d’obbligo è F.De SAUSSURE, Corso di linguistica generale, Introdu-zione, traduzione e commento di T. DE MAURO, Bari, Laterza, 1972 (I° ed. 1967). 4 Ivi, p.17.

1. Linguistica, scienze del linguaggio, comunciazione 17

Page 18: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

vanti. Diremo, pertanto, per delimitare l’oggetto, che la linguistica è lo studio scientifico della lingua e delle lingue come strumenti di comu-nicazione che implicano un’attività mentale e sociale. La lingua è in-fatti considerata la facoltà cognitiva per eccellenza e lo strumento fondamentale per la comunicazione e l’interazione, grazie al valore e ai significati convenzionali e condivisi riconosciuti alle diverse lingue nelle comunità umane.

A questo punto, tuttavia, dovremo fare riferimento alla nozione che rende possibile trattare il linguaggio umano verbale sotto il profilo psichico e sociale assumendo la nozione di sistema. La linguistica studia il sistema soggiacente all’uso effettivo delle lingue, ovvero l’insieme delle precondizioni, delle conoscenze e delle regole date a priori alla specie uomo come dotazione bio-genetica per creare e usa-re diversi sistemi linguistici, le lingue storico-naturali, nonché le co-noscenze e le regole specifiche, apprese in contesti particolari sulla base dell’esposizione ai dati linguistici corrispondenti alle diverse lin-gue storico-naturali, parlate e/o scritte. Ciò implica il primato della lingua parlata nello sviluppo del soggetto ovvero in chiave ontogene-tica e nell’evoluzione delle lingue nelle comunità umane ovvero in chiave filogenetica. L’individuo impara prima a parlare e poi, non ne-cessariamente, a leggere e scrivere; le comunità umane possiedono in larga misura lingue ancora solo orali. Per molti, la facoltà di linguag-gio, e la lingua o le lingue apprese nella prima infanzia, non possono che essere considerate alla stregua di altri tratti biologici della specie, se si considera la complessità del meccanismo e delle regole ad esse sottese. Infatti, nell’acquisizione naturale del linguaggio tali regole non vengono “insegnate” ma si sviluppano spontaneamente nell’ indi-viduo, in un arco temporale che va dal primo anno di vita al sesto, fino al dodicesimo anno di vita dopo il quale il soggetto non apprenderà più, ulteriormente, il meccanismo della lingua, la sintassi, ma amplie-rà solo il lessico. A questo punto, il metodo scientifico, costringe a os-servare il fenomeno lingua, a raccogliere i dati di partenza osservati, il corpus, o ipotizzati, strutture e regole, e a verificarne il funzionamento effettivo come esplicitazione e generalizzazione della facoltà di lin-guaggio assunta in partenza.

La linguistica moderna del Novecento si è sviluppata elaborando metodi di descrizione e analisi, diverse dalle grammatiche prescrittive, delle lingue storico-naturali che sono noti per lo più con etichette qua-

18 Architetture digitali e comunicazione digitale

Page 19: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

vanti. Diremo, pertanto, per delimitare l’oggetto, che la linguistica è lo studio scientifico della lingua e delle lingue come strumenti di comu-nicazione che implicano un’attività mentale e sociale. La lingua è in-fatti considerata la facoltà cognitiva per eccellenza e lo strumento fondamentale per la comunicazione e l’interazione, grazie al valore e ai significati convenzionali e condivisi riconosciuti alle diverse lingue nelle comunità umane.

A questo punto, tuttavia, dovremo fare riferimento alla nozione che rende possibile trattare il linguaggio umano verbale sotto il profilo psichico e sociale assumendo la nozione di sistema. La linguistica studia il sistema soggiacente all’uso effettivo delle lingue, ovvero l’insieme delle precondizioni, delle conoscenze e delle regole date a priori alla specie uomo come dotazione bio-genetica per creare e usa-re diversi sistemi linguistici, le lingue storico-naturali, nonché le co-noscenze e le regole specifiche, apprese in contesti particolari sulla base dell’esposizione ai dati linguistici corrispondenti alle diverse lin-gue storico-naturali, parlate e/o scritte. Ciò implica il primato della lingua parlata nello sviluppo del soggetto ovvero in chiave ontogene-tica e nell’evoluzione delle lingue nelle comunità umane ovvero in chiave filogenetica. L’individuo impara prima a parlare e poi, non ne-cessariamente, a leggere e scrivere; le comunità umane possiedono in larga misura lingue ancora solo orali. Per molti, la facoltà di linguag-gio, e la lingua o le lingue apprese nella prima infanzia, non possono che essere considerate alla stregua di altri tratti biologici della specie, se si considera la complessità del meccanismo e delle regole ad esse sottese. Infatti, nell’acquisizione naturale del linguaggio tali regole non vengono “insegnate” ma si sviluppano spontaneamente nell’ indi-viduo, in un arco temporale che va dal primo anno di vita al sesto, fino al dodicesimo anno di vita dopo il quale il soggetto non apprenderà più, ulteriormente, il meccanismo della lingua, la sintassi, ma amplie-rà solo il lessico. A questo punto, il metodo scientifico, costringe a os-servare il fenomeno lingua, a raccogliere i dati di partenza osservati, il corpus, o ipotizzati, strutture e regole, e a verificarne il funzionamento effettivo come esplicitazione e generalizzazione della facoltà di lin-guaggio assunta in partenza.

La linguistica moderna del Novecento si è sviluppata elaborando metodi di descrizione e analisi, diverse dalle grammatiche prescrittive, delle lingue storico-naturali che sono noti per lo più con etichette qua-

li quelle di linguistica strutturalista, funzionalista, generativa a secon-da delle caratteristiche ritenute utili e necessarie per spiegare i diversi livelli dell’analisi ovvero i diversi sottosistemi: il livello fonologico, morfosintattico e (lessicale) semantico. Lo studio del sistema ha pre-teso inizialmente, nella prima metà del Novecento, di considerare co-me oggetto di studio la langue, il codice, ovvero la componente astrat-ta, psichica e sociale del linguaggio, che consente di produrre e usare in singoli atti personali e irripetibili il linguaggio ovvero la parole. La parole, l’atto di comunicazione effettivo, è reso possibile dalla langue ma deve essere distinto da essa. Pertanto, le variazioni registrabili nell’uso delle lingue venivano relegate nell’ambito delle scelte o delle caratteristiche personali e soggettive dell’individuo, ritenute estranee all’oggetto scientifico della linguistica.

Nella seconda metà del Novecento, questo approccio segnala i suoi limiti e consente di recuperare all’analisi linguistica interi e nuovi set-tori di studio il cui oggetto si può far rientrare nella linguistica della parole5.

Tra gli altri, la sociolinguistica studia il rapporto tra linguaggio e va-riabili sociali. Situazioni sociali e caratteristiche geografiche, stilisti-che e funzionali che costituiscono varietà delle lingue ma anche regole socioculturali sono ritenute sistematicamente variabili e dunque fatte rientrare nell’oggetto di studio della linguistica. La pragmalinguistica, introdotta nell’ambito degli studi di filosofia del linguaggio, tratta il significato delle espressioni linguistiche in quanto dipendenti dal contesto e tese a realizzare atti linguistici diver-si: atti direttivi quali ordini, richieste; atti commissivi quali impegni di azioni future da parte di chi produce l’espressione; atti rappresentativi come frasi che asseriscono conoscenze o credenze sul mondo, ecc. La linguistica del testo supera l’impasse costituito dal significato connesso al limite di frase e analizza strutturalmente testi parlati e/o scritti. Il testo diviene così l’oggetto di analisi, inteso come unità de-scrittiva e significativa globale, realizzata mediante unità e regole lin-guistiche transfrastiche.

La glottodidattica, per molto tempo identificata con la nozione di linguistica applicata, ha come oggetto l’acquisizione di lingua/e, sia 5 Cfr. E. ZUANELLI, La competenza comunicativa, cit.

1. Linguistica, scienze del linguaggio, comunciazione 19

Page 20: WEB SERIES - aracneeditrice.it · Giuseppe Bianchi Giovanni Crea Università Europea di Roma Claudio Franchini Giorgio Lener Francesco Rulli ... scienze del linguaggio, comunicazione

in contesti strutturati come quello scolastico, sia in contesti astrutturati quali le comunità umane, unilingui e plurilingui. Il suo oggetto speci-fico è l’indagine su fasi e problemi di apprendimento connessi sia a variabili linguistiche strette, come le dissimmetrie strutturali tra le lin-gue nei soggetti bilingui, sia a componenti psicologiche e metodologi-che nell’insegnamento-apprendimento linguistico.

La linguistica informatica o linguistica dei corpora studia corpora linguistici analizzandone regole, tipologie e formati dal punto di vista elettronico, con la finalità, tra le altre di recuperare il significato del testo nelle attività di text retrieval ed extracting.

Ma l’elenco delle tematiche oggetto di una linguistica della parole va oltre i cenni brevi a queste discipline. La linguistica contemporanea tocca, come vedremo, altre discipline di confine che si avvalgono in prospettiva diversa dei suoi apporti: dalla psicolinguistica alla psico-logia cognitiva, dalla semiologia alla neurolinguistica fino ad allar-garsi a vaste aree di intersezione con le discipline informatiche, prime fra tutte l’ambito dell’intelligenza artificiale e le ricerche sulle onto-logie linguistiche, modelli di memoria semantica, sistemi di rappre-sentazione della conoscenza sulla base di classificazioni linguistiche e relazioni semantiche tra parole quali la sinonimia, l’antonimia, l’iperonimia, l’iponimia, la meronimia, ecc. In questo panorama, sembra indiscutibile l’esigenza di comprendere e conoscere gli sviluppi storici, le nozioni chiave e i problemi aperti dalla linguistica moderna, quale strumento per la comprensione dei diversi comportamenti umani collegati al pensiero, al linguaggio, alla significazione, alla conoscenza, alla comunicazione. Iniziamo trattan-do brevemente il contesto culturale nel quale si sono sviluppate rispet-tivamente la linguistica americana ed europea del secolo scorso.

1.2. La linguistica europea e americana del Novecento

Il secolo scorso ha assistito alla nascita e alla rapida evoluzione della linguistica “moderna” le cui varie correnti si potevano raggruppare fi-no agli anni ‘50 sotto l’etichetta generale e generica di strutturalismo.

20 Architetture digitali e comunicazione digitale