web marketing: istruzione per l'uso

84
WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati - 1

Upload: gilberto-del-pizzo

Post on 17-May-2015

1.093 views

Category:

Technology


4 download

DESCRIPTION

Una piccola guida sul marketing realizzata da Veronica Collinassi durante lo stage presso Bo. Di. Srl di Amaro (UD)

TRANSCRIPT

Page 1: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

1

Page 2: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

2

Sommario RELAZIONE GENERALE PER L’ANALISI DELL’USO DEI “QUADRATONI DA VISITA”: .......................................... 3

AMLETO....................................................................................................................................................... 5

LOGO VERDE ................................................................................................................................................ 8

LOGO ROSSO ..............................................................................................................................................10

MONDO ......................................................................................................................................................14

ANALISI SITI WEB ........................................................................................................................................19

IDEE PER PROMUOVERE L’AZIENDA ............................................................................................................31

Regole per la creazione di brochure ............................................................................................................33

Regole per l’utilizzo di testimonianze come forma di presentazione (e non solo) ........................................34

POSSIBILITÀ PER AL BO.DI. (per l’utilizzo di testimonianze e/o testimonials) ...............................................37

Test per un qualsiasi prodotto (prima che venga realizzato come prototipo) ...............................................38

Analisi effettuata sulle tecniche di 4 aziende famose nel mondo .................................................................43

Strategie di marketing con uso di QR code ..................................................................................................46

1° idea per la promozione dell’azienda: ......................................................................................................47

2° idea: Comunicazione dell’azienda tramite video istituzionale ..................................................................48

Fotografie, emozioni o testimonianze? .......................................................................................................51

Comunicazione non verbale: non sono solo i gesti! .....................................................................................52

Lo slogan non è per tutti.. ...........................................................................................................................53

I colori del web ...........................................................................................................................................54

Call-to-Action “chiamata all’azione” ............................................................................................................55

Analisi della situazione aziendale della comunicazione................................................................................56

Studio sulle “best practices” nel campo della comunicazione web aziendale ...............................................69

Page 3: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

3

RELAZIONE GENERALE PER L’ANALISI DELL’USO DEI “QUADRATONI DA VISITA”: L’utilizzo dei bigliettini cartacei è un tipo di marketing non convenzionale e sfrutta la forma di promozione pubblicitaria a basso budget con mezzi che fanno leva sull’immaginario ed i meccanismi psicologici degli utenti finali. Questo, sin dal periodo antecedente alla seconda guerra mondiale, è il metodo più veloce e per arrivare ad un ampio pubblico per effettuare propaganda e pubblicità, però si potrebbe sfruttare questa forma creando non solo dei volantini da leggere ed archiviare, ma rendendoli anche una risorsa per appunti (magari riguardanti il web o alcuni suoi utilizzi specifici) perché se una cosa viene trattata troppo genericamente spesso viene presa poco in considerazione e/o poco memorizzata. In questo caso stiamo prendendo in considerazione il marketing esperienziale, cioè tenendo conto che non è importante il prodotto in sé, ma l'esperienza che il prodotto stesso permette di ottenere al consumatore:

1. Nel momento in cui viene percepito uno stimolo esterno al consumatore, esso risponderà scegliendo il prodotto più accessibile e quello che risponde meglio alle caratteristiche richieste (ovviamente puntando al massimo risultato con la minima spesa);

2. Se l’individuo percepisce degli stimoli sociali e commerciali provenienti dall’ambiente/mercato, il sistema cognitivo del consumatore fornisce delle risposte che però saranno condizionate dalle scelte degli altri per una maggiore efficienza.

Tenendo presente che un biglietto ti questo tipo può essere trovato solo in alcuni posti (ovviamente non lo troveremo uno in ospedale o in panificio) o addirittura verrà consegnato a mano. Esso potrà fornire la visibilità all’azienda a coloro che ne hanno bisogno, o ne avranno in un prossimo futuro, magari mettendo a confronto la azienda con la quale hanno già contatti con una concorrente e magari che offre servizi migliori o addirittura servizi nuovi. Essendo in forma cartacea fornisce la possibilità di contattare in qualsiasi momento la società (se la propaganda fosse su internet o sul giornale dovremmo avere sempre sotto mano il mezzo per poterla consultare) e pone allo stesso piano il soggetto con la società facendolo sentire a proprio agio. Lo scopo del marketing per una azienda è la capacità di esprimere offerte uniche all’interno del mercato rispetto ai concorrenti, ma allo stesso tempo deve basare la propria comunicazione del prodotto per renderlo desiderabile ed essenzialmente l’unico per soddisfare tutti i bisogni. Esso deve accattivare il cliente dimostrandogli di essere in grado di realizzare i benefici attesi, in questo caso attraverso i biglietti si è in grado di dare una prima impressione dei un lavoro che è possibile realizzare e della qualità di esso sul quale il cliente potrà contare. Facendo un’analisi dei modelli più evoluti della pubblicità, da parte dell’azienda, troviamo il modello delle 4I – 4C di Fabris il quale prende in considerazione: 4 I : impatto, interesse, informazione, identificazione 4 C : comprensione, credibilità, coerenza, convinzione.

L’azienda quando soddisfa questi requisiti sta creando una pubblicità competitiva ed efficiente da poter immettere sul mercato.

Page 4: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

4

In questo caso nelle 4 I vengono presi in considerazione come impatto l’effetto finale che il biglietto avrà su chi lo guarda, esso susciterà e creerà interesse (o meno), fornisce una parziale informazione dell’obiettivo al quale si punta (fino a quando il biglietto non viene girato) e il cliente entrando in contatto con l’azienda si deve anche parzialmente identificare nei suoi lavori. Le 4 C vengono realizzate da questi biglietti con il retro, cioè:

- La comprensione dello scopo la otteniamo solo leggendo il testo dietro e i dati dell’azienda, questo può creare una iniziale curiosità;

- La credibilità dell’azienda viene a crearsi, da parte del consumatore, solo dopo aver preso contatto con essa ed aver potuto valutare il suo operato, però la credibilità può anche venir assunta da altri fattori come il passaparola, la fiducia in una azienda finanziariamente affidabile ecc.

- Anche il fatto della coerenza si viene a valutare dopo un primo approccio con l’azienda, però può essere anche valutato attraverso lo stesso biglietto che diventa quasi una presentazione muta e propria di come l’azienda cerca di porsi verso il cliente;

- La convinzione è un elemento fondamentale che l’azienda deve essere in grado si suscitare nei clienti perché è grazie ad esso che si baserà tra di due soggetti il rapporto di fiducia e di stabilità.

Questa è una tipologia di pubblicità di teoria debole, la quale ha lo scopo di rafforzare le convinzioni dei consumatori, ma non gli impone una nuova opinione. Ora analizziamo i 4 “quadratoni” sviluppati dalla Bo. Di. Srl tenendo presenti questi aspetti.

Page 5: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

5

AMLETO

L’uso di una foto in bianco e nero può essere vista come un tabù visto che attualmente i colori fanno parte della vita di tutti noi, e tutti noi abbiamo qualche volta voglia di scappare dalla monotonia di questo mondo. L’uso delle foto in bianco e nero richiama un personale senso estetico. Per alcuni rappresentano la naturalezza, la vera forma di ciò che viene rappresentato e soprattutto al significato vero. Però l’uso delle foto a colori richiama anche una nostalgia, un sentimento drammatico, il quale delle volte annulla quasi del tutto la possibilità del soggetto di soffermarsi sul biglietto e quindi sul messaggio. Le foto in bianco e nero però hanno anche la capacità di legarci a dei ricordi, dei sogni mai realizzati e quindi di creare internamente delle speranze per una loro realizzazione, come attraverso la sua vista sul web, ma soprattutto l’essenzialità della vita stessa. L’immagine è fortemente legata alla frase d’effetto tratta da Amleto, però salta subito all’occhio che è presente un forte contrasto tra la forma della foto e quella della scritta, cioè il cambio di colore e genere. Il legame tra di esse, oltre alle parole, è il colore; il bianco crea come una continuità con la foto e il logo riportato sull’angolo inferiore sinistro. Il forte colore fuxia della nuvoletta di dialogo attualizza il tutto, però allo stesso tempo lo rende quasi falso, astratto. Il contrasto tra il voler inserire un testo in una nuvola di dialogo così e la foto ci sta, però magari si sarebbe potuto usare un colore più volto sul pastello, richiamando i colori tenui dello sfondo ed allo stesso tempo facendolo risaltare rispetto al contesto, magari con un verde o un rosso e la scritta o bianca o nera per farla risaltare. L’uso del colore rosa, per la nuvola di dialogo, spesso viene associato ad un colore femminile e che esprime romanticismo, delicatezza, sogni (in questo caso è molto indicato per creare un contatto tra passato e presente). Con l’uso di questo rosa shock si vuole incuriosire e far parlare si sé coloro che lo guardano; però usando un colore di una tonalità più chiara si riflette un senso di energia e senso di relax. Usando l’associazione bianco-nero con una scritta rosa ci si vuole rivolgere soprattutto ad un pubblico femminile. Essendo già l’immagine non perfettamente squadrata, cioè il teschio leggermente inclinato e lo sguardo dell’uomo rivolto verso il basso; notando il rispetto della regola dei due terzi per il volto, la scritta si sarebbe potuta inserire un po’ ruotata per non dover coprire troppo la figura dell’uomo ed allo stesso tempo riempire lo sfondo grigio e triste che riempie l’angolo superiore destro. Possibilità 1: Per essere reso più attuale un biglietto di questo genere potrebbe avere avuto, al posto della foto di Amleto, una foto rappresentante magari una vignetta di due bambini/ragazzi in un parco (sempre in bianco e nero con le scritte rosa, o blu, in base a quale pubblico ci si vuole rivolgere) davanti ad un bivio, con dei cartelli che rappresentano L’ESSERE O NON ESSERE e si guardano sbigottiti. Sul fondo della vignetta la scritta: “questo (non) è il problema. Il problema è farsi trovare...” mantenendo il logo dell’azienda in basso a sinistra. Però potrebbe venir interpretata come una cosa di poco conto e troppo scherzosa e banale per riuscire a rappresentare l’immagine fornita di una azienda informatica.

Page 6: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

6

Possibilità 2: Dato che la parola ESSERE inizia per “E” si potrebbe giocare con il fatto che, essendo in un momento di crisi economica non solo locale; per valorizzare l’ESSERE si possa proprio introdurre nella parola il simbolo dell’euro (€) e di barrarlo all’interno della parola NON ESSERE. Ovviamente il colore dell’Europa è il blu e il simbolo dell’euro viene riprodotto in giallo, però in questo caso si potrebbe porre il simbolo in blu su uno sfondo neutro per farlo risaltare. Questo gioco potrebbe anche catturare l’attenzione soprattutto delle aziende, le quali, dopo le famiglie, sono in una posizione di maggiore difficoltà economica ed anche di comunicazione. Il fatto di giocare proprio con questo simbolo conosciuto da tutti fornisce un’anticipazione che nel biglietto si tratterà di cambiamenti, non solo economici, ma che potrebbero diventare l’incipit per risolvere l’attuale problema. Questo potrebbe aiutare a farsi rendere più visibili ed aumentare i propri contatti. Nella scritta posta nel retro si potrebbero valorizzare anche in questo caso delle parole chiave come: “aumentare” “visibilità” “contatti commerciali” ecc. per rendere accattivante il progetto. La foto che riempie il biglietto è empatica, colui che la guarda prova una emozione in base alle proprie esperienze vissute attraverso la frase stessa o l’immagine. L’empatia che si crea tra il biglietto e colui che lo guarda deve non solo creare un legame tra i due, ma anche riuscire a creare un ulteriore collegamento tra la frase/foto e la società che si sta presentando attraverso esso. Questo biglietto rimarrà più impresso a coloro i quali hanno un particolare interesse verso l’arte, il teatro, la storia, la poesia perché collega i loro interessi con l’azienda, ma potrebbe allo stesso modo anche far crescere la curiosità anche a coloro che non hanno una conoscenza di queste materie e quindi farli interessare al fatto di questa associazione foto-azienda. Però potrebbe anche suscitare sentimenti di tristezza a causa dei colori così tendenti al cupo ed al grigio; oppure potrebbe essere visto come rappresentazione di questo attuale periodo di crisi dal quale dobbiamo porci la domanda: ”come facciamo a farci trovare?” e quindi come un incitamento a reagire. Essa può venire intesa come una comunicazione che pone al centro il consumatore; cerca di far identificare il consumatore nella comunicazione d’azienda utilizzando un linguaggio conosciuto e facendogli intendere che con la loro collaborazione riusciranno a prefiggere gli obiettivi di entrambi. In maniera non visibile, il ricevente del messaggio fornito dal biglietto occupa una posizione di inferiorità nei confronti del flusso comunicativo e ne subisce gli effetti non essendo manipolato nelle proprie opinioni, ma rafforzando quelle che ha se sono nella stessa lunghezza d’onda di quelle poste dal biglietto. Il biglietto potrebbe venir realizzato come cartoncino semirigido; avendo anche una foto conosciuta può essere usato come segnalibro, appeso per bellezza o come foto-promemoria. Però potrebbe anche venir plastificato rendendolo resistente e duraturo nel tempo come rappresenta la foto nella storia. La scritta dei dati sul retro potrebbe venire leggermente ingrandita e magari si potrebbe mettere in grassetto solo il nome della società così da farci cadere l’occhio. Però avendo inserito la possibilità di un collegamento diretto con il sito alcuni dati potrebbero venir tolti per creare anche curiosità sul dove è ubicata la società e come poterla raggiungere e contattare. Inserimento nella seconda facciata/retro di una frese come: “IO CI SONO, E TU?” anche per creare una sorta di conversazione con il lettore ed interrogarlo sul fatto che come persone siamo in grado di scegliere e pensare autonomamente, al contrario dalle macchine. Il passaggio da dei colori tenui e tendenti al grigio ad arrivare al bianco candido dà l’impressione di un cambiamento, di una nuova aria pulita.

Page 7: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

7

Il bianco è un colore che indica purezza, candore ed allo stesso tempo può dare anche la sensazione di vuoto, di incompleto. Infatti, dagli anni 2000 si è iniziato ad usare molto il genere minimal, cioè l’uso di un solo colore per una intera superficie per far risaltare tutto il resto e soprattutto semplificarlo. I colori si annullano e così facendo ci si focalizza principalmente sulle finiture, ed in questo caso vengono a risaltare le scritte dei dati dell’azienda ed il testo per la promozione della società. Avendo inserito una nuvoletta di dialogo ovale nella facciata principale, nel retro si potrebbero smussare gli angoli del colore della scritta per rendere tutto più omogeneo.

Page 8: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

8

LOGO VERDE Ad un primo impatto con il biglietto, c’è la curiosità di prenderlo in mano per tastare con mano se le mascotte raffigurate sono in rilievo, per valutare il tipo della carta usata, per controllare se c’è una stampa anche sul retro ecc., questo rende ancora più partecipe il cliente ed è propenso a conservare il biglietto. Con l’uso dei colori bianco-verde-grigio si viene a richiamare l’ecologia, la natura; richiama i biglietti che si trovano in giro riguardanti il riciclaggio, la natura, il territorio. Il colore verde è il colore dell’Io, della vitalità, del riposo come espressione di difesa, ma viene anche associato alla fortuna, alla speranza ed al via libera per effettuare qualcosa. Questo colore evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione, però viene generalmente scelto come colore da coloro i quali preferiscono l’individualità. Questo ultimo aspetto si lega molto alle immagini presenti nel biglietto stesso, l’immagine che evidenzia una sola figura rafforza ancora di più il senso del colore. Guardando lo sfondo notiamo la serialità e la ripetitività della mascotte della società; l’accostamento del colore grigio e del bianco rende il tutto non rilevante, quasi superfluo e quindi aiuta ancora di più a focalizzare l’attenzione sui colori presenti, in questo caso il verde. Il fatto della ripetizione delle figure sullo sfondo può rappresentare la serialità delle nostre vite e quindi che ad un certo punto una di esse ci cambia la prospettiva; in questo caso la figura verde incentra l’Io rispetto alla serialità e fortifica il fatto di dover essere aiutati (e quindi trovati) per riuscire a realizzare un cambiamento. Però questa serialità potrebbe anche suscitare il sentimento opposto, cioè il fatto di essere tutti uguali e quindi non riusciremmo a far risaltare come vorremmo l’idea della società all’interno del mercato. Per incentrare l’attenzione sul volantino, la nuvola di dialogo è posta proprio al centro del foglio per far soffermare l’attenzione sul testo in essa contenuto. Il testo, volutamente bianco, non entra in contrasto con l’insieme del biglietto, però diventa anche facilmente dispersivo, ma l’inserimento di un ulteriore colore potrebbe creare ancora più confusione. Avendo come obiettivo la promozione, questo biglietto sarà come una presentazione della società ed esprimerà il fatto di essere attenti alla natura, ma anche a voler valorizzare ogni singolo elemento che per la collettività diventa essenziale. Infatti con l’uso di internet, delle mail e del computer stesso, siamo stati portati a renderci conto di non dover per forza utilizzare molta carta per comunicare, ma basta avere un computer ed una connessione internet. Il biglietto non vuole rappresentare un senso di aggressività verso il mercato, vuole semplicemente rafforzare le convinzioni che il cliente ha verso alcuni principi, come in questo caso il puntare sul verde e sull’ecologia e quindi potrebbe venir realizzato con carta riciclata. Indirettamente però il biglietto colpisce gli atteggiamenti ed i comportamenti che il cliente assume verso questi principi; se nota che è stato realizzato con carta riciclata associa la stessa azienda al fatto che, magri, non spreca tanta carta, che sta attenta al fatto della raccolta differenziata etc. Tutte queste piccolezze a poco a poco incideranno sull’idea che il cliente ha dell’azienda, ma soprattutto sul modo di porsi verso questa. Se il cliente ha gli stessi principi sarà più propenso a collaborare ed ad espandere queste idee, ma se non se ne cura sarà solo un dettaglio che verrà intuito marginalmente e non graverà sul rapporto che si viene a creare tra di loro.

Page 9: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

9

Sia il colore verde, che quello grigio, non sono molto brillanti e questa graduazione di colore rende un po’ più “reale” la percezione della naturalità, ma soprattutto rappresenta la tranquillità. In questo biglietto la mascotte non viene messa in risalto come una star, ma viene posta ad un livello medio; questo fa sì che non si vengano a creare discriminazioni e che faccia anche un po’ sorridere colui che la guarda e venga reso partecipe. Nella facciata principale, volendo far risaltare una sola figura su tutte, si va ad evidenziare il valore dell’individualismo, del fatto che sì facciamo parte di una collettività, ma ognuno di noi ha dei bisogni propri da soddisfare, i quali sono diversi da quelli degli altri. Questo collega il biglietto al grado in base al quale gli individui sono integrati all’interno di gruppi; in questo caso possiamo associalo sia all’individualismo, come il fatto che ogni persona deve percorrere un proprio percorso realizzato prendendo delle proprie decisioni, ma possiamo collegarlo anche al collettivismo, che indica l’integrazione del soggetto in gruppi forti all’interno dei quali lui ha un minimo potere decisionale. Analizzando il biglietto nella società può venire preso in considerazione anche l’avversione all’incertezza, cioè il grado di tolleranza di una società verso l’incertezza e l’ambiguità di alcuni messaggi o pensieri; in questo caso si valutano le varie opinioni, ma è un valore totalmente soggettivo, cioè ci può essere solo una verità ed è la nostra. Analizzando il biglietto all’interno della cultura di una collettività, che rappresenta un sistema di valori condivisi, non è necessario che tutti i soggetti abbiamo le medesime idee, anche perché esso stesso rappresenta ed esalta la diversità del singolo. Lo scopo di questo bigliettino, oltre a far conoscere la società, fornirà anche un biglietto da visita valorizzando il lavoro effettuato per realizzarlo, delle scelte per il materiale, dei colori, ma soprattutto fornirà un quadro completo sulla realizzazione di un lavoro effettuato direttamente dall’azienda (anche se per se stessa) che oltre alla forma cartacea inciterà il cliente a visitare il sito per valutare non solo la parte grafica, ma anche l’aspetto creativo e dinamico che la società esprime attraverso le sue idee e i suoi progetti. Il logo dell’azienda posto sulla facciata principale in basso a destra potrebbe essere più grande di qualche punto. Sul retro del biglietto notiamo la volontà di riuscire a farsi conoscere dal cliente puntando quasi ad un dialogo diretto con il cliente (come avviene durante la cooperazione) e soprattutto farsi riconoscere anche attraverso la mascotte, e non solo attraverso il logo. In entrambi i fronti del biglietto vengono usate delle linee abbastanza fluide e senza spigoli che rendono il senso di qualcosa di morbido, di non pericoloso e soprattutto di sano e coinvolgente grazie al quale sarà possibile entrare in contatto. Anche in questo caso la parte riguardante i dati della società andrebbe leggermente di dimensioni maggiori così da non soccombere alla mascotte accanto, ed anche il testo posizionato nel riquadro verde andrebbe un po’ aumentato così da poter ruotare la nuvoletta verso la parte bianco del foglio e ridurla.

Page 10: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

10

LOGO ROSSO

Il colore che viene usato è il rosso che può assumere vari significati come la passione, l’energia, l’importanza del testo sottolineato, ma accostato al bianco può anche dare l’impressione dei colori dei segnali di pericolo e/o di divieto (potrebbe stare ad indicare a colui che guarda che si deve soffermare un momento a leggere ciò che c’è scritto, a pensare ciò che quel volantino rappresenta o vuole rappresentare). Il colore evoca l’istinto a cercare una motivazione per evitare una qualcosa (reazione fortemente radicata nel nostro cervello)perché:

- È il colore dell’errore, del fallimento, del debito e azione un imprinting negativo; - Allo stesso momento però evoca il bisogno di agire con una certa urgenza (infatti generalmente i

pulsanti di acquisto vengono evidenziati in rosso). Il bianco ed il rosso generalmente sono colori che richiamano le pubblicità delle banche o della sanità/prevenzione, ma che creano sempre un forte impatto a chi li guarda potendo attirare l’attenzione di

Page 11: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

11

qualsiasi fascia d’età. Però esso, essendo un colore primario, è fortemente collegato ai bisogni fondamentali di ogni individuo. Il rosso è uno dei colori che risalta di più su sfondo bianco (oltre al nero, però troppo banale) però si potrebbe provare a realizzare una variante blu/azzurra con sfondo bianco richiamando i colori base che troviamo durante l’utilizzo di un computer. Essendo il rosso un colore inscindibile per la nostra collettività, esso viene associato alle principali maggiori case italiane come la Fiat per l’ambito automobilistico e delle corse, per il Milan in ambito calcistico ecc. e questa associazione potrebbe portare una maggiore visibilità ed interesse, oltre al senso del patriottismo. All’interno della società e della nostra cultura italiana il rosso usato può venire collegato come colore primario, legato alla musica Pop, agli anni ’60 e soprattutto nell’ambito tecnologico come uno dei primi colori usati per realizzare effetti speciali all’interno di film e foto. Per richiamare il fatto che si sta parlando del web si potrebbe inserire una freccia/icona nera vicino alla nuvoletta con la scritta nella facciata principale. Questo potrebbe rendere interessante il messaggio verso una persona che ha un minimo di dimestichezza con il computer o magari interesse ad ampliare le proprie prospettive per l’uso di esso, ma può anche scoraggiare coloro che non ne sono appassionati e quindi associano l’icona a qualcosa che per loro è superficiale. Usando solo 3 colori nella prima facciata la scritta nera presente nella nuvoletta dovrebbe essere più centrale perché contiene, oltre all’unico testo presente, anche la parola chiave che è la cosa che colpisce di più chi lo guarda. Però se il logo della società venisse spostato piò in alto e magari avesse un contorno nero fino creerebbe quasi una risposta alla domanda retorica sopra, perché così messo si mimetizza troppo con il rosso delle figure accanto. Avendo a disposizione una figura molto stilizzata, se dovesse esserci l’occasione di associarla ad un evento o ad una manifestazione, si potrebbe metterle di fianco degli elementi che la potrebbero contraddistinguere (ad esempio il gugjet rosso, simbolo della Carnia e del territorio nel quale si trova la società del bigliettino). La presenza delle figure a metà può stare a significare due cose:

Le figure vogliono essere trovate da chi legge e quindi sarà istintivo girare il foglio per vedere se si completano;

Le figure sono incomplete e per riuscire a vederle complete bisogna in qualche modo entrare in contatto con l’azienda (anche solo tramite il sito),però che scopriremo solo se giriamo il bigliettino, e rappresentano una sorta di indecisione (voglio o no essere trovato?!)

Però la figura incompleta può essere vista anche come un progetto creato a metà, anche volutamente, che non è stato interamente creato per questo fine , ma vuole essere completato proprio da chi lo guarda e ne può immaginare personalmente la parte mancante, quasi un coinvolgimento. In tutto il bigliettino sono state usate delle linee curve che creano un’armonia, oltre ad essere presenti nelle figure e nella nuvoletta, richiamano gli angoli arrotondati del logo della società stessa. L’uso di linee curve da l’idea di essere disposti a nuove idee e questo associato al fatto di avere in ordine il testo crea quasi uno schema. L’uso di linee curve crea un senso di rilassamento, percezione del colore e della protezione, in questo caso riferito al fatto della fiducia da concedere alla società. Se lo schema viene tenuto presente nella prima facciata (come in questo caso) si vuole dare un aria di professionalità, ordine, ma anche di staticità e quasi di autorevolezza nel voler esporre i propri lavori e progetti.

Page 12: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

12

Nella facciata iniziale c’è tanto spazio bianco al centro del foglio e può far disperdere tutto il lavoro, però può suggerire di fare come se dovessimo scrivere noi una risposta al fatto di farsi trovare. Questo introduce una possibilità per annotarci qualcosa creando il biglietto con il cartoncino e non plastificando il foglio (magari per annotare un primo incontro o una informazione) e dà anche la possibilità di adattarlo alla tasca (se è troppo rigido è scomodo da tenere in tasca o in borsa) e può anche diventare utile come segnalibro o come magari possibile biglietto da visita. In questi ultimi casi potrebbero essere effettuate delle stampe con diverse dimensioni per essere facilmente conservati come ad esempio rettangolari (di lunghezza maggiore all’altezza) per esprimere un senso di coinvolgimento, oppure con l’uso di angoli arrotondati richiamando le linee presenti nel biglietto. Se ruotassimo la nuvoletta verso il centro, tutto lo schema rigido dell’insieme cambierebbe e creerebbe movimento e dinamicità, un senso di libertà (ma anche una possibile mancanza di regole) che è legata anche alla navigazione nel web e dalla possibilità di esprimere i propri pensieri senza restrizioni. La frase potrebbe essere modificata: “SUL WEB L’IMPORTANTE NON è ESSERCI, MA FARSI TROVARE.” Esso racchiude anche già al suo interno il senso stesso dell’azienda e quindi incita ad andare a scoprire nel retro il DOVE farsi trovare. Però questa frase potrebbe anche essere un suggerimento per navigare responsabilmente e, se necessario, rivolgersi a persone competenti per la propria presenza sulla rete. Nella parte posteriore in entrambi i casi la scritta con i dati della società dovrebbe essere più in grassetto così da poter risaltare rispetto alla figura ed al cerchio con il collegamento al sito. Se prendiamo in considerazione il testo dove viene brevemente descritto cosa fa l’azienda leggiamo tutto di seguito, invece si potrebbe riprendere la formattazione del testo davanti evidenziando delle parole chiave in rosso come: “visibilità”, “contatti” per rendere più appetibile il contatto con essa anche perché nel retro il colore rosso è molto dominante e la scritta si perde nell’insieme. 1° retro: Nel retro con la scritta rossa a destra si potrebbe allineare il testo a destra per rendere il tutto meno squadrato e formale, mentre si potrebbe ruotare la parte con i dati della società ed alzarli graficamente per non avere il cerchio rosso troppo attaccato alla figura a destra. Però solo se anche nella parte davanti viene applicata la regola dello schema fisso nella composizione grafica. Lo spessore dei cerchi potrebbe essere ridotto per non renderlo così l’epicentro di tutto. Però per farlo risaltare si potrebbe spostarlo nell’angolo superiore a sinistra per bilanciare un po’ l’effetto del bianco-nero-rosso. 2° retro: Lo spessore giusto per esso sarebbe come nel biglietto con la figura a metà, che cattura l’attenzione ed allo stesso tempo invoglia ad utilizzarlo per vedere cosa si cela dietro esso. Per entrambi i retri: Però avendo già sul biglietto tutte le indicazioni dell’azienda, magari si potrebbe spostare il logo invece che in alto a sinistra in alto a destra per colmare l’angolo vuoto e così da creare quasi una cornice ai dati. Però non avendo il logo vicino al nome esso potrebbe non essere preso in considerazione, oppure si potrebbe allineare il testo a destra e mantenere il logo a sinistra per colmare lo spazio bianco.

Page 13: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

13

Potrebbero essere inserite nel retro in un angolo delle righe vuote dove poter appuntare un nome, un numero, una informazione inerente magari ad un accordo o ad un appuntamento.

Page 14: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

14

MONDO

Questo biglietto a primo impatto sembra quasi volerci inviare un messaggio della situazione attuale della Terra. Un messaggio al suo interno complesso perché raffigura la Terra in mezzo al nulla, come se fossimo da soli nell’Universo. Questo sfondo nero, cupo, sembra come voler inghiottire l’immagine della Terra, come se la nostra fine fosse imminente ed il tutto suscita un senso di angoscia e terrore, infatti è il colore del caos. Esso però sta ad indicare anche un processo di passaggio e di trasformazione attraverso la quale, magari si potrebbe intuire uno stimolo alla scoperta delle tenebre qui rappresentate (ciò che ci circonda).

Page 15: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

15

La fascia blu tra la Terra e l’oscurità si oppone al nero e crea come un’aurea che crea speranza, come se rappresentasse l’atmosfera; anche se il blu è un colore freddo, in questo caso riflette un sentimento quasi di salvezza, di mediazione, di un passaggio. L’immagine della terra è perfettamente posizionata al centro del foglio e cattura tutta l’attenzione, anche se le immagini di posizione rosse catturano ancora di più la nostra attenzione. Il contrasto di tutti i colori presenti all’interno del biglietto fanno sì che chi lo guarda cerca di stare molto attento a tutti i livelli di colori-significati presenti (principale: rosso, secondario: Terra, ultimo: nero-sfondo). Ovviamente avendo dei colori così forti il biglietto rimarrà più impresso come immagine che come scritta-parole e questo può indurci ad associare al fatto delle connessioni con il mondo che ci circonda la società del biglietto stesso. La nuvola di dialogo, rossa come le immagini di posizione, ci fa riflettere sul fatto di dove ci troviamo fisicamente nel momento in cui leggiamo il biglietto, ma allo stesso tempo inconsciamente il nostro sguardo cerca nella cartina del mondo la propria nazione (all’incirca). Questa reazione è causata dalla curiosità irrefrenabile che l’uomo ha di certezze, infatti, nella nostra attuale società, c’è una tolleranza molto bassa verso l’ambiguità e l’incertezza (causate anche dalla paura di sbagliare); tutti vogliono essere sicuri di ciò che fanno per non incombere in ulteriori problemi. Però questo potrebbe suscitare reazioni contrastanti, trovandosi sulla cartina non si fa caso di tutto il resto, ma al contrario potrebbe indurci a capire cosa c’è sotto. Allo stesso tempo con i sempre incombenti mutamenti del mondo che ci circonda, si tende alla ricerca di similarità e utilizzo di regole generali uguali per tutti i gruppi per creare l’universalismo. L’avvento del web ha portato all’intero stravolgimento delle regole perché ogni Nazione ne ha delle proprie che però entrando in conflitto magari con quelle di altre Nazioni; non essendo ancora ben chiaro quali possono essere applicate e quali no, si è venuta a creare una conflittualità grazie alla quale tutti si sentono la possibilità ed il diritto di dire e/o scrivere qualsiasi cosa pensino riguardo qualsiasi argomento. Questa immagine incentiva la comunicazione tra persone di posti diversi, ma indirettamente propone che questa comunicazione passi attraverso questa società, grazie alla quale questa comunicazione potrà davvero essere efficiente e affidabile. L’immagine richiama un po’ Google Maps e quindi una persona che sa anche parzialmente che cos’è e come funziona come applicazione e viene associato direttamente ad internet, ma se una persona non è molto informata su questi aspetti, l’immagine potrebbe venir interpretata come connessione magari satellitare, delle televisioni o di altre apparecchiature. Le immagini che rappresentano le posizioni nelle varie parti dell’immagine sono come degli indicatori di posizione e sarebbe più stimolante se ognuno di essi avesse una lettera diversa, così magari da formare un nome o una dicitura (essendo già graficamente collegati), magari anche non creando un significato ben preciso. Questa immagine usata può venir compresa da tutti quelli che la vedono perché è una raffigurazione mondiale della nostra Terra. Se dovesse esserci la possibilità di ampliare gli obiettivi della società questo biglietto potrebbe essere lasciato anche a stranieri, ovviamente cambiando la lingua dei messaggi, ma il suo senso non cambierebbe. Essendo una forma di marketing non convenzionale sfrutta la capacità di arrivare a più soggetti finali con l’uso di semplici testi ed immagini, fornendo la possibilità di libera interpretazione.

Page 16: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

16

Usando anche in questo caso il colore rosso si richiama al fatto dell’evocare una reazione del cliente ad una situazione, in questo caso potrebbe essere di accettazione all’ammodernamento rispetto alla rete ad al web, ma anche una reazione contraria, ovvero di rifiuto. Però in entrambi i casi nell’inconscio del cliente rimarrà impressa la reazione al biglietto e quindi una sua propensione a ricordare l’incontro con l’azienda. L’immagine crittografata per il collegamento al sito presente sul retro potrebbe essere contenuta all’interno del logo dell’azienda nell’ultimo quadratino (quello più grande) richiamando contemporaneamente così i tre colori principali: il nero, il bianco ed il rosso. Richiamando i colori della facciata principale creiamo una continuazione del discorso e soprattutto dello scopo che avrà questo biglietto. Seguendo l’obiettivo di rimanere impressi, si potrebbe rendere leggermente più grande la scritta centrale così da far scorrere l’occhio sui punti più “bianchi” presenti sulla facciata e quindi aumentando la curiosità e l’interesse. Se l’obiettivo è di farsi trovare e creare un rapporto di lavoro si potrebbe puntare più sull’aspetto grafico e quindi visivo (come si è fatto nella facciata principale) però stando attenti a non rendere il tutto troppo pesante e carico di colori. Però si potrebbe ingrandire il logo della società e spostare più a destra l’immagine di posizione rossa rendendo simmetrici i colori (rosso in due angoli opposti e bianco un angolo e la scritta centrale). L’idea di inserire solo i dati essenziali per il contatto con la società è utile per il fatto di coloro che sono esperti, o hanno una minima conoscenza di internet, ma se dovessero esserci dei problemi o urgenze sarebbe più utile avere magari il nome ed il numero di telefono; soprattutto il nome della società! Venendo usato anche come biglietto da visita, in questo caso, sarebbe utile crearlo plastificandolo, rendendolo così resistente sia fisicamente, che per fornire un’aria forte e resistente da qualsiasi problema anche della società.

Page 17: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

17

Page 18: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

18

Nel secondo capitolo ho scelto dal web tre siti internet di diversa natura; uno di ambito turistico-locale, uno di ambito aziendale/e-commerce ed uno di ambito turistico-viaggi.

Essendo diversi sia come argomenti trattati che come struttura ho cercato di analizzare il tutto secondo il mio punto di vista; la struttura grafica, le immagini e fotografie utilizzate, i colori, i contenuti e tanto altro presente in essi. In questo caso sono potuta partire dall’analisi che avevo effettuato sui “quadratoni” che sono una forma di pubblicità tradizionale, per poi confrontare alcuni aspetti con l’utilizzo della pubblicità effettuata attraverso il web.

Non avendo delle basi sul web marketing, sulla struttura di siti aziendali e dell’utilizzo del web in questo campo ho provato ad applicare ciò che avevo acquisito attraverso il corso universitario di “Marketing e comunicazione pubblicitaria” sugli aspetti fondamentali di questo settore. Successivamente ho cercato di unire anche ciò che avevo studiato sull’utilizzo di spot, immagini e slogan di appeal nel settore cinematografico, in ambito televisivo, tenendo in riferimento le tecniche della comunicazione in psicologia e in sociologia.

Ho cercato di creare legami attraverso tutto ciò che sapevo e che ho acquisito in questo periodo leggendo blog, commenti, slide universitarie dei corsi, prendendo appunti e cercando di crearmi un parere su ciò che sapevo e che veniva messi in discussione.

Ovviamente le successive analisi, ed anche quelle precedenti, sono personali interpretazioni di ciò che ho valutato e compreso.

Page 19: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

19

ANALISI SITI WEB

www.castello-miramare.it

Già dall’apertura della home del sito notiamo una certa curanza dei dettagli come lo sfondo che richiama il tema usato nella tappezzeria all’interno del castello, una sere di successioni di foto del castello e dei suoi dintorni che ci fanno quasi sognare di essere lì davvero. Tutti questi dettagli si legano tra loro grazie alle varie sfumature di azzurro e celeste che richiamano contemporaneamente il mare ed il cielo. A primo impatto c’è un’ampia presenza dello sfondo rispetto alla tabella contenente i principali dati e caratteristiche che vengono fornite dal sito; però questo ci aiuta molto a focalizzarci sulle parole ed immagini usate e non dover navigare con lo sguardo su una pagina molto ampia e che disperde i dati. Già inizialmente ci viene fornita la possibilità di selezionare la lingua e quindi di navigare sul sito agevolmente nella lingua selezionata per tutto il tempo, questo mette a proprio agio l’utente perché se non sono in grado di poter leggere il sito neanche ci voglio navigare all’interno. Nella schermata iniziale il movimento delle immagini richiama anche il movimento del mare, oltre a sapere dove è il luogo ci vengono fornite anche le informazioni principali avere dei contatti o per ricevere altre informazioni. L’azzurro usato è un colore pastello il quale evoca una sensazione di calma, tranquillità, anche se è un colore freddo. Però allo stesso tempo come il blu, questo colore rappresenta la quiete, la meditazione, l’armonia ed anche il senso misterioso dell’infinito.

Page 20: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

20

L’uso di immagini che rappresentano ambienti aperti accresce ancora di più la sensazione che forniva il colore azzurro. Un aspetto interessante di questo sito è che quando viene scelta la lingua da utilizzare, come l’inglese, il francese o il tedesco il sito apre in una nuova scheda così da fornire la possibilità all’utente di chiuderla successivamente se avesse sbagliato a sceglierla. Però se viene scelta la lingua italiana il link viene aperto nella medesima scheda della schermata principale. Questo potrebbe creare dei problemi a coloro che scelgono per sbaglio la lingua italiana perché non è presente all’interno della pagina un pulsante per tornare indietro alla schermata precedente. Il layout usato per la pagina principale verrà mantenuto anche in quelle successive, cioè i colori usati, la tipologia del testo, la larghezza della tabella dove sono presenti tutti i dati e le informazioni a piè di pagina. Nella testata della pagina troviamo una foto del castello dove vi è sovrapposto il titolo del luogo a sinistra ed in basso a destra una foto raffigurante parte dell’interno del castello. Nella home page della lingua selezionata a sinistra sarà presente per tutta la durata della navigazione un menù verticale con le principali categorie di informazioni fornite. La tipologia del carattere usato per i nomi presenti nel menù è semplice e di chiara lettura, al passaggio sopra con il mouse esse cambiano colore per facilitare la selezionabilità. Lo sfondo del menù è del medesimo colore che avevamo trovato nei pulsanti di scelta della lingua della schermata iniziale. La pagina la possiamo vedere come una tabella così composta:

- riga superiore larga come l’intera tabella che contiene un’intestazione e le foto principali; - Corpo della tabella composto da una colonna sinistra che contiene il menù ed è più stretta di quella

di destra, che invece contiene le informazioni scelte tramite il menù stesso; - Riga inferiore larga come l’intera tabella contiene le informazioni di piè di pagina, cioè i dati del

castello ed i recapiti (presenti anche nella pagina di apertura del sito).

Page 21: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

21

La colonna sinistra e la riga inferiore hanno lo stesso colore così da creare l’effetto di unione dei due elementi. Per il testo presente nella parte centrale (menù e testo) e della parte inferiore il colore usato è il bianco, così da legarlo al tema posto come sfondo della pagina. Nella parte centrale del sito sono presenti:

- I titoli della classe scelta richiamanti i colori degli interni del castello, - Un testo coinciso che fornisce le informazioni principali.

La navigazione all’interno del sito avviene tutta tramite il menù presente a sinistra così non è necessaria la presenza di icone per la navigazione da una pagina precedente a quella successiva, ma è possibile saltare da un argomento all’altro. Non in tutte le parole presenti sul menù c’è la possibilità dell’apertura di un sotto-menù che compare a tendina per fornire un’ulteriore scelta per l’utente. All’interno del sito sono presenti sempre delle foto del castello e del parco che creano armonia con il sito perché contengono sempre i colori principali, cioè l’azzurro, il bianco ed il verde. Una cosa che sarebbe stata utile è che alcune foto inserite nelle pagine potessero essere visualizzate a grandezza naturale per poterle ancor meglio apprezzare.

intestazione

corpo centrale

piè di pagina

Page 22: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

22

Navigando nella maggior parte delle pagine del menù la foto più piccola presente nell’intestazione raffigura l’interno del castello, mentre nella parte riguardante la “storia” notiamo che al cambiare degli argomenti anche quell’immagine cambia rendendosi un filo conduttore del testo che racconta la storia e dell’immagine che ne rappresenta l’andamento mostrando gli eventuali cambiamenti ed i lavori svolti nel tempo.

All’interno del sito la presenza di foto è al minimo indispensabile così da informare l’utente e magari indurlo a visitare il posto di persona per poterlo apprezzare. Anche il testo non è lungo e barboso, fornisce delle informazioni, ma non troppe così da dare la possibilità di scoprirne di nuove durante la visita. Il testo usato in tutto il sito è alla portata di ognuno così da rendere attuali tutte le informazioni rese. Il sito non contiene moltissime pagine e quindi è ben suddiviso e facilmente navigabile ed accessibile a tutti coloro che lo vogliono visitare. Non è possibile lasciare dei commenti delle proprie esperienze o chiedere informazioni tramite un blog, ma viene data la possibilità di prendere dei contatti con gli uffici ed associazioni competenti. Il sito nella sua semplicità soddisfa tutti i requisiti che un sito informativo deve avere, cioè:

Page 23: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

23

- Fornisce un gradevole impatto al suo primo utilizzo - È interessante ed allo stesso tempo “tiene nascoste” delle informazioni più dettagliate che magari

potranno essere scoperte attuando la vista - Identifica in modo diretto e chiaro il luogo e la struttura - usa un linguaggio comprensibile a tutti - ha una sua credibilità fornendo dei contati come quello del comune, dell’info-point, per le

prenotazioni delle visite, delle possibilità per il raggiungimento tramite ferrovia, aereo ecc. - c’è coerenza tra le immagini ed il testo fornito

WOOD WORK Children Furniture www.woodwork.be

Il sito si apre con una carrellata di immagini a pieno schermo riguardanti i prodotti dell’azienda stessa; non vuole essere una carrellata di uno showroom, bensì adattare i prodotti alla propria casa creando un gioco di colori ed oggetti davvero realistico. All’interno della pagina c’è la possibilità di bloccare l’animazione e di potersi soffermare su una o più immagini desiderate. Il sito è stato realizzato con la lingua inglese di default, però al suo interno è possibile selezionare la lingua che si preferisce. Se cambiamo la lingua del sito possiamo notare che la struttura della home cambia per alcune di esse; notiamo pure che le diciture presenti nel menù non cambiano al cambio della lingua. Effettuando l’entrata al sito vero e proprio notiamo che esso verrà averto in una nuova scheda, diversa dalla precedente. Entrando nel sito vero e proprio si viene trasportati direttamente all’interno di un mondo quasi incantato con una presentazione di foto e testi con colori tenui e rilassanti. La struttura del sito è abbastanza semplice perché è composto da una testata contenente il nome dell’azienda (a sinistra) e la possibilità del cambio della lingua con un menù a tendina che compare quando viene selezionato (a destra). Il menù presente nel sito è posto orizzontalmente subito sotto la testata; la sua grafica è molto semplice così da richiamare la riga presente sotto il nome dell’azienda, ma allo stesso tempo di creare una continuazione della pagina senza la presenza di fastidiose tabelle o divisioni.

Page 24: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

24

Lo sfondo presente in tutto il sito è di colore bianco così da richiamare il candore dei lavori presentati attraverso il sito stesso ed anche il candore dei soggetti che ne usufruiranno, cioè i bambini. Anche i colori dei testi presenti sono molto tenui così da non essere invadenti nella lettura, infatti all’interno del sito il testo è presente in minima parte (solo come breve descrizione delle caratteristiche dei prodotti) e così non è necessario l’utilizzo di parole chiave. La parte più eloquente e descrittiva che troviamo all’interno del sito è il testo nella presentazione, il quale comprende:

- presentazione dell’azienda al pubblico, - racconto della sua breve storia e l’obiettivo che si è prefissata in base al settore di mercato che la

comprende, - descrizione breve della nuova collezione dell’azienda cercando di catturare la curiosità del cliente

associando ai prodotti dei nomi fantasiosi e di luoghi molto famosi. Le foto usate sono tutte richiamati i colori pastello per dare un aspetto al sito quasi irreale, però a questo si contrappongono delle foto che raffigurano dei bambini ed esprimono un senso di vita e realtà. Il tutto può stare a rappresentare il connubio del momento dell’arrivo di un bimbo nella vita di delle persone che rende il tutto un po’ più magico, un po’ più candido (ecco il senso del colore bianco).

Questo collegamento tra prodotto e nome fornisce al cliente l’immagine di un prodotto di qualità, originale e creativo. Generalmente non viene assegnato ad un prodotto materiale un nome proprio di persona, ma in questo caso si vuole esprimere un senso di attaccamento e di unicità del prodotto.

Page 25: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

25

La navigabilità del sito si basa principalmente sull’uso di foto e nomi, attraverso le quali vengono creati anche dei sottomenù che differenziano le varie categorie. Il sito è stato realizzato per la promozione di prodotti di arredamento adatti per bambini e neonati e quindi ovviamente i fruitori principali saranno i genitori, amici e/o parenti che cercano oggettistiche nuove e particolari. Sia i colori che le foto usate vogliono esprimere la purezza, l’innocenza, ma allo stesso tempo anche raffinatezza ed eleganza. Il bianco rappresenta anche il bene e la verità, quindi l’effetto che darà il sito è quello di non nascondere nulla a coloro che lo visitano, di essere trasparenti, ma allo stesso momento di dare sicurezza e protezione. Essendo un sito che si basa principalmente sul mercato europeo (si capisce dalla possibilità delle lingue da usare), ma anche con prospettive verso quello americano. Il fatto di questa prospettiva viene resa nota anche dal fatto dell’uso di colori ed immagini richiamanti la cultura europea. All’interno del sito tutto è perfettamente al proprio posto, il menù rimarrà sempre nello stesso posto, nella pagina saranno presenti il nome del prodotto che si sta consultando e la relativa immagine, la presenza di foto, descrizioni ecc. renderà tutto ordinato e d elegante (ciò che raffigurano anche le foto). Grazie alla mancanza di schemi e riquadri viene permesso all’occhio di potersi spostare all’interno della pagina senza restrizioni o fastidiosi sbalzi di colore che creerebbero disorientamento e confusione. Quando si sta visitando una determinata categoria presente nel menù, oltre al nome che apparirà nella parte centrale del sito, viene evidenziato il nome presente nel menù così da fornire la certezza di dove ci troviamo all’interno del sito stesso.

Page 26: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

26

All’interno del menù abbiamo la possibilità di navigare: - nella home - nei prodotti, - nelle nuove collezioni, - negli store presenti nel mondo, - in una parte “business to business” all’interno della quale bisogna iscriversi per entrare in contatto

(come azienda) con l’azienda del sito, - la presenza del catalogo, - la newsletter che permette un primo contatto con l’azienda, - le news contenenti nel catalogo o pertinenti ad un periodo dell’anno particolare, - parte dei contatti per le informazioni.

Un aspetto inusuale in questo sito è la presenza nell’angolo in altro a destra di una animazione che raffigura le novità, però che richiama anche la figura di un prodotto presente già all’interno del menù principale. Essendoci uno spazio ben definito all’interno del sito per i prodotti in legno, è anche presente una parte dove vengono pubblicizzati dei prodotti come peluche o dei sonagli musicali adatti ai bambini. In questa pagina però l’intestazione della pagina varia ed invece di riportare il nome dell’azienda, richiama il nome del prodotto stesso. In questo caso l’azienda oltre a pubblicizzare i propri prodotti tratti dal legno, pubblicizza anche questi pupazzi che vengono usati anche come mascotte dell’azienda stessa.

Page 27: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

27

Il sito essendo coinciso ed allo stesso tempo ricco di informazioni rese dalle immagini, fornisce tutte le informazioni essenziali dei prodotti, ma allo stesso tempo rende quasi inevitabile prendere contatto con l’azienda stessa per averne di ulteriori, per conoscere i prezzi o anche solo per verificare la presenza del prodotto in magazzino. Il sito potrebbe essere stato creato con lo scopo di convertire i visitatori del sito in possibili acquirenti dei propri prodotti, non essendoci la possibilità di poter ordinare il prodotto tramite il sito (a meno che non ci si registri e ci si metta in contatto diretto con l’azienda).

VIAGGI DELL’ELEFANTE www.viaggidellelefante.it

Il sito tratta la tematica turistica e cerca di promuovere e dare informazioni su dei viaggi. Già dal nome dell’agenzia intuiamo che verrà trattato il tema principale e dall’immagine presente accanto al nome viene richiamato il nome stesso dell’agenzia. La parte più impattante del sito è la presenza di immagini molto accattivanti che si alternano nella parte superiore della pagina esponendo le possibili mete turistiche proposte all’interno del sito. Ovviamente dalle immagini non è possibile capire il luogo raffigurato quindi viene anche segnalato il nome del luogo delle foto, alle quali viene assegnato un proprio colore. I colori principali presenti all’interno del sito sono il marron (in varie graduazioni), l’azzurro (in varie graduazioni), il verde, l’arancione e l’alternanza di un rosa acceso con il rosso. Tutti questi colori vengono usati anche per richiamare i 4 elementi principali: acqua (blu), terra (verde/marrone), fuoco (rosso/arancione) e aria (azzurro).

Page 28: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

28

Oltre ad essi viene usato anche il colore bianco così da poterli legare assieme senza creare dei contrasti troppo forti, e magari anche fastidiosi; l’unione di essi fornisce un senso di benessere, tranquillità ed allo stesso tempo danno un aria di raffinatezza, energia ed eleganza al sito. Le foto che si susseguono sono state accuratamente scelte perché esaltino contemporaneamente la natura con le sue sfaccettature ed il posto stesso, ma anche gli aspetti architettonici, culturali del luogo che lo caratterizzano dagli altri raffigurati. Ad esempio, vengono affiancate foto di alture e cascate, dell’habitat e gli animali in un momento suggestivo, l’eleganza delle strutture del passato in contrapposizione con gli edifici contemporanei ecc.; oltre al valore delle foto anche i loro colori sono contrastanti, ma allo stesso tempo si completano perché sembra vogliano esaltare la possibilità della convivenza di entrambi in uno stesso luogo senza che uno prevalga sull’altro.

Nella home del sito oltre alla parte fotografica troviamo due tipi di menù (segnalati nell’immagine sopra con i riquadri rossi):

- uno orizzontale presente nella parte più alta della pagina, - uno verticale a sinistra.

I due menù, in alcuni casi, ci riportano alla medesima pagina (questa può essere vista come una ridondanza).

Page 29: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

29

In entrambi i menù, ed anche all’interno del sito, le scritte principali sono in marroncino così da richiamare la fascia presente in sottofondo alla pagina stessa, la quale rispecchia il senso di una pergamena (simbolo di una mappa e quindi di un viaggio da intraprendere). Il menù orizzontale porta alle pagine principali per colui che deve organizzare un viaggio; al suo fianco è possibile collegarsi alle pagine dei principali social networks dell’agenzia per leggere i commenti lasciati magari da altri utenti e/o immagini e poterne lasciarne di nuovi. Questo permette non solo agli utenti, ma anche all’agenzia, di avere in tempo reale un’idea del servizio offerto, della visibilità e anche di prendere nota dei commenti critici. Attraverso l’uso del menù verticale invece siamo in grado di ottenere più informazioni anche riguardanti l’agenzia vera e propria come:

- la sua sede, - possibilità di effettuare una richiesta di preventivo, - marchi ad essa associati, - suoi punti di forza e vantaggi;

oltre a questo offre la possibilità di effettuare il controllo reale dello status del proprio volo e di tutti i dettagli legati alla prenotazione, di richiedere il preventivo sia da parte di un privato che da parte di una azienda e trovare l’agenzia di viaggio più vicina. Un aiuto importante ad un utente per la scelta, o semplicemente per la scoperta del sito, è la presenza di una mappa nella quale vengono indicati i punti principali delle possibili destinazioni.

La navigabilità all’interno del sito è molto fluida, come ad esempio quando viene effettuata una ricerca, viene fornita la possibilità all’utilizzatore di effettuarla su più campi attraverso:

- la scelta in base alla tipologia del viaggio (avventura, archeologia, mare&relax, gruppi, ecc.), - scelta dell’area e della nazione che si vuole visitare (continente da selezionare),

Page 30: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

30

- indicazioni delle nazioni con le partenze garantite, - consultando le offerte speciali, - consultando le meraviglie segrete evidenziate dall’agenzia stessa tramite una sezione particolare del

sito. Una cosa utile all’interno della navigazione è la possibilità durante una ricerca attraverso il catalogo di poter visualizzare separatamente l’itinerario (durate, destinazione e prezzo) dalle strutture (n° stelle e nome struttura), e la possibilità di organizzare anche mini-tour. Durante essa viene fornita anche la possibilità della visualizzazione della proposta in diversi formati, cioè come pagina web o in formato pdf. All’interno di entrambe viene comunque suddiviso l’itinerario in base al numero delle giornate e viene anche associata una cartina posta all’inizio della pagina che indicherà il luogo di partenza, le destinazioni toccate e quindi dove geograficamente l’utente si troverebbe con quell’itinerario selezionato. Il testo usato è facilmente comprensibile da chiunque, non essendo una guida turistica ma fornendo la possibilità di prenotare od informarsi per un viaggio vengono fornite così le informazioni essenziali per l’effettuazione di una prenotazione. Quando vengono visitati i cataloghi si viene a creare quasi l’effetto di essere in una agenzia turistica o avere sotto mano il catalogo cartaceo attraverso il quale ricevere tutte le informazioni e le immagini relative ai luoghi richiesti, come la descrizione delle condizioni di partecipazione. Strutturalmente il sito è ben proporzionato perché al suo interno non son presenti spazi vuoti o spazi troppo carichi di informazioni. Sia sulla home che all’interno delle schede degli itinerari sono presenti fotografie, le quali sono essenziali per una agenzia di viaggi per essere in grado di persuadere il cliente ad effettuare la prenotazione, ma allo stesso tempo si deve essere in grado di rappresentare l’efficienza e le competenze per ispirare fiducia ed essere incisivi sul mercato. Avendo lo scopo di convincere una persona a prenotare un viaggio, il sito deve suscitare emozioni, deve essere in grado di indirizzare il cliente a fidarsi dell’agenzia e quindi a prendere contatto e/o prenotare.

Page 31: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

31

IDEE PER PROMUOVERE L’AZIENDA

Per la creazione di una campagna di promozione si devono definire in principio:

Campaign research = identificazione degli obiettivi della campagna puntando sul brand building (incrementare la notorietà del prodotto/marca)

Gli obiettivi della campagna devono essere: - Specifici - Misurabili - Traducibili in Azioni - Orientati ai Risultati - Precisi in confini spazio Temporali

Creazione dei media plan = identificazione della tipologia del target audience, che sarà ampio (per una campagna di brand building)

Media buying = analizzare la situazione nella quale ci si trova, ed anche quella della concorrenza (punti di debolezza e di forza)

Analisi e valutazione dei mercati = fissare il raggiungimento di un determinato obiettivo o definire un budget da utilizzare.

Le tipologie per la realizzazione di video aziendale per creare pubblicità sono: o Video istituzionale = comunicare un’azienda nella maniera più coinvolgente possibile (la sua

immagine aziendale, la filosofia, la storia, i propri obiettivi) , uso immagini e audio per creare una partecipazione emotiva di colui/coloro che guardano.

o Spot pubblicitario = video emozionale di breve durata per la promozione di un prodotto/servizio (uso di slogan ed immagini facili da memorizzare), con forte impatto emotivo degli elementi per entrare nella mente del cliente.

o Video promozionale = maggiore lunghezza rispetto allo spot precedente, viene usato per l’approfondimento dell’oggetto da promuovere (predispone una domanda più consapevole da parte del cliente), può contenere interviste ed approfondimenti.

o Video tutorial = risponde alle esigenze informative di particolari ambienti tecnici (serve per spiegare ai propri addetti, fornitori o collaboratori l’utilizzo/montaggio di uno specifico prodotto), viene utilizzato per creare una formazione efficace ed a distanza, o come documentazione di qualità delle attività interne.

o Video documentario = viene scelto per effettuare approfondimenti di particolari tematiche/problematiche (video di approfondimenti di discreta durata, con interviste e sopralluoghi).

L’uso dell’audiovisivo porta alla presentazione intera della realtà aziendale, dei prodotti e delle loro applicazioni; è lo strumento più credibile ed efficace. È bene creare dei motivi unici per coinvolgere i potenziali clienti del mercato, per dimostrargli che i brand lo possono rappresentare nel mondo, creare occasioni e luoghi opportuni affinché questo engagement sia un processo spontaneo.

Page 32: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

32

In questi casi dobbiamo distinguere due tipologie di marketing: Inbound marketing =farsi trovare dai consumatori (da parte dell’azienda che generalmente conosciuta in ampie zone, o nel territorio). Outbound marketing = comunicazione e messaggi unidirezionali e non targettizzati da parte dell’azienda. Per creare valore di una marca è bene tenere presente:

- Fedeltà della marca (che si viene a creare da parte dei consumatori) - Notorietà del nome/marchio (utilizzo di esperienze dirette, ma anche di esperienze riferite da

altri attraverso il passaparola) - Qualità percepita dagli utilizzatori del sistema d’offerta, a cui è connessa la marca - Associazioni di marca (perceived quality = qualità percepita dal consumatore, brand attitude =

atteggiamento assunto dalla marca, brand image = immagine di marca, brand awareness = consapevolezza di marca)

La brand image rappresenta le percezioni su una marca presente nella mente del consumatore; è composta dalla marca come persona, dalla marca come organizzazione, dalla marca come simbolo e dalla marca come servizio offerto.

Page 33: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

33

Regole per la creazione di brochure Tipologie di brochure possibili:

- Formato digitale = come i PDF da scaricare, da inviare tramite e-mail, condividere sui social networks etc. che forniscono una lettura immediata e veloce del documento

- Formato cartaceo = viene consegnato di persona, magari durante un incontro di presentazione ed ha una funzione più profonda, ed ovviamente introduce non solo l’azienda ma anche la persona.

È meglio creare due tipologie di documento diverse (ma non troppo tra loro) così da fornire l’impressione che siamo in grado di variare il lavoro ed il modo di porci in base al mezzo di comunicazione che usiamo, ed allo stesso tempo di fornire prove tecniche e grafiche delle nostre capacità. Essendo la brochure un documento informativo dobbiamo tenere conto del contesto comunicativo che vogliamo evocare, cioè attraverso l’effetto delle immagini, la grafica ed il testo vogliamo che il tutto ci rappresenti. Se vogliamo usare un testo oggettivo e tecnico (come per la descrizione tecnica di prodotti) è meglio non usare troppe immagini e decorazioni che potrebbero distogliere l’attenzione; mentre se puntiamo su un testo emozionale ed evocativo (magari puntando a descrivere i progetti non tecnicamente) è meglio associare alla parte scritta delle immagini che completino ciò che viene detto/spiegato, come avviene nelle istruzioni di montaggio ad esempio. All’interno di qualsiasi brochure la parte che cattura l’attenzione è il TITOLO; esso oltre a catturare l’attenzione deve aiutare a far leggere almeno l’inizio del testo successivo, riassumere o suggerire il vantaggio del servizio/prodotto che stiamo offrendo. In questo caso il titolo deve risaltare di più rispetto al testo, non è consigliabile usare font di piccole dimensioni, ma per attirare l’attenzione possono venir usate caratteristiche grafiche come il corsivo o il grassetto. L’introduzione non deve superare la lunghezza di un paragrafo, ed il testo viene seguito di più se suddiviso in paragrafi e così da riuscire ad esprimere l’identità dell’azienda stessa.

Page 34: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

34

Regole per l’utilizzo di testimonianze come forma di presentazione (e non solo) Esistono diversi tipi di testimonianze che una azienda può utilizzare/creare:

Inventate “ad hoc” dall’azienda stessa o da consulenti di comunicazione per attirare l’attenzione (riconoscibili subito)

Scritte dall’azienda modificando/interpretando il pensiero reale di alcuni clienti che magari glie lo avevano espresso verbalmente o in forma scritta

Scritte direttamente dal cliente e non modificate/influenzate dall’azienda (tecnica più efficace e sicura!)

L’elemento fondamentale del testimonial, e quindi delle testimonianze, è l’obiettività. Per riuscire a raccogliere testimonianze valide, l’azienda deve:

- Darsi degli obiettivi (contattare X testimonial al mese, definire quante testimonianze pubblicare/mostrare in un trimestre etc.) realistici, chiari e misurabili; se è possibile trasformare piano piano la raccolta di queste opinioni in routine (magari dopo 2 - 3 mesi dalla fine del lavoro per valutare anche se racchiude l’idea effettiva del cliente o se ci sono delle cose da chiarire)

- Contattare un certo numero di clienti fissando appuntamenti, spiegare che si sta conducendo un’analisi periodica dei loro livelli di soddisfazione basandosi su:

o Domande facili (prima parte che contiene sentimenti ed esperienze) o Domande importanti (seconda parte che punta a risposte più mirate e che si basano sul

prodotto e sul servizio offerto) Meglio porre domande che spingono a fornire risposte discorsive (evitare solo i Si/No), chiedere commenti e spiegazioni/dettagli su quello che dicono/raccontano. È meglio registrare tutto quello che viene detto e prendere appunti sul commenti sia positivi che negativi aiuta a rafforzare le proprie carenze.

- Se sono presenti commenti positivi che si vogliono usare si deve trascriverli integralmente e chiedere il permesso scritto al cliente per il loro utilizzo (liberatoria di dichiarazione)

- È bene creare un archivio delle dichiarazioni del clienti soddisfatti ed uno con le proposte/migliorie, comprendendo pure i dato principali del cliente stesso così da poter avvantaggiare una futura ricerca; l’elenco delle proposte vi servirà per migliorare i prodotti ed allo stesso tempo verificare se è una “critica” generica o circoscritta solo da pochi clienti.

Le testimonianze possono avere molteplici scopi, fornire soluzioni, soddisfare dei bisogni, creare necessità, aiutare a prendere una decisione etc.; tutto questo crea un legame tra anima-cuore-cervello che spinge un cliente ad effettuare una azione/acquisto. Infatti esse aiutano a fornire un valore in più alla presentazione dell’azienda e dei suoi prodotti. Alcune delle regole da seguire quando si pensa di utilizzare delle testimonianze sono:

1) Definire “cosa ne ricavo?” inteso come opportunità per chi compra quel prodotto/servizio che hanno pubblicizzato, la testimonianza mi aiuterà a focalizzare il lettore sulla scelta proposta e convincerlo che quel prodotto è utile per ciò che devo fare o che gli servirà in un futuro

2) Una testimonianza scritta in modo sincero su un’esperienza vissuta personalmente e sui risultati ottenuti spinge ad utilizzare (da parte di chi scrive) dei modi di dire ed espressioni particolari nel racconto; più le testimonianze sono sincere e più vengono prese in considerazione e riflettono fiducia/sicurezza

Page 35: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

35

3) L’utilizzo di frasi con le virgolette attivano l’attenzione del lettore (vengono anche lette in maniera più attenta e scrupolosa perché raccontate a voce alta da qualcuno e poi riportate nella testimonianza) anche perché esse contengono un ritmo colloquiale, però viene sconsigliato l’utilizzo di un carattere corsivo che affatica la lettura (anche se molte per distinguerlo dal testo normale si usa)

4) È bene scrivere solo ciò che è fondamentale per convincere il cliente/lettore, il testo troppo lungo viene generalmente escluso dalla lettura istintivamente (siamo abituati sul web alla rapidità e concisione)

5) L’uso di brevi storie (raccontate da terzi) per comunicare un messaggio in maniera indiretta aiuta a farlo ricordare meglio, ed allo stesso tempo far immedesimare il lettore in una situazione che potrebbe verificarsi anche per lui (legame forte tra testimone e lettore)

6) Una testimonianza personale fornisce specificità e credibilità (punti fondamentali!) e crea una associazione tra il beneficio ottenuto e lo scopo che ci si era prefissati

7) Secondo John Carlton (copywriter e scrittore di articoli che definisce regole per scrivere articoli e non solo) si deve seguire questo schema per redigere una testimonianza:

o Definire la propria USP (Unique Selling Position, parte di messaggio di marketing differente dalla concorrenza, grazie al quasi ci si vuole distinguere)

o Saper rispondere alla domanda “perché dovrei scegliere te ed il tuo prodotto/servizio rispetto agli altri?” (se si riesce a fornire una risposta valida siamo già a metà strada perché sappiamo che trasmettiamo qualcosa di speciale)

o Elencare i benefici del prodotto, descrizione, offerta, garanzia etc. o Inserirli nelle testimonianze, farsi capire, incuriosire, indurre chi ci ascolta a chiedere

ulteriori informazioni 8) L’inserimento dei dati del testimone rende più credibile la testimonianza, e la rende verificabile 9) È bene conoscere la concorrenza, definire l’unicità del mio prodotto, la differenziazione del servizio,

cosa viene garantito, ma senza nominare i concorrenti; mettendo in risalto solo le mie qualità (quelle che i concorrenti non mettono in luce o che non offrono)

10) Nominare noni del personale aziendale che hanno aiutato il cliente a relazionarsi con il progetto e/o a realizzarlo può aiutare a rendere più “reale” la testimonianza

11) L’utilizzo di titoli ad ogni articolo non sono obbligatori e (a parere mio) non è necessario che all’interno della testimonianza sia presente più volte il nome dell’azienda, ma magari quello del prodotto si per rendergli più visibilità.

Prima di redigere o far redigere le testimonianze è bene analizzare il Market Research, cioè valutare attraverso un’analisi macro del mercato ciò che viene offerto dai concorrenti, ma anche cosa ritengono importante i clienti (è bene affinare la propria USP in base ad esso così da venir messo al primo posto durante la scelta). Come può funzionare l’uso di una testimonianza? Essa deve essere credibile come fonte, deve risultare attrattiva (creare familiarità, piacevolezza, similarità), deve produrre un trasferimento di significato (associazione celebrità-prodotto, processi d’acquisto etc.) ed altri vantaggi come catturare l’attenzione, favorire il ricordo. Esse devono venir poste all’interno del sito internet/pagina del sito stesso, in un posto dove l’utente guarda mentre sta decidendo se effettuare o meno l’acquisto, ma allo stesso momento possono venir posizionate all’interno della pagina di vendita o di iscrizione (magari possono diventare fonti di domande riferenti alla “pagina FAQ”).

Page 36: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

36

Esse possono far nascere una conversazione sia tra l’utente e l’azienda, ma anche tra l’utente ed il testimone (che magari vuole verificare la testimonianza) così da creare un rapporto di fiducia per contenuti e metodi, questo porta ad una continuità d’azione che può tramutarsi in un’azione d’acquisto. I “veri testimonials” (sia come figura che come eloquio) devono essere in grado di consigliare, fornire conferme sulla qualità, aiutare nella decisione d’acquisto, far riflettere; la loro figura professionale accentua ancora di più il consiglio e la veridicità. Alcuni aspetti attraverso i quali possiamo migliorare una testimonianza sono:

Inserire la foto del testimone (o con il suo consenso i dati personali principali: nome, cognome, professione, luogo, indirizzo sito creato, indirizzo e-mail)

Definire il suo settore/ramo di lavoro Definire il prodotto che lo ha aiutato nello svolgere il suo problema/lavoro Indicare cosa cercava e cosa ha ottenuto con il rapporto con l’azienda (obiettivi del progetto) Cosa lo ha reso particolarmente soddisfatto del prodotto/servizio Come è entrato in contatto con l’azienda Utilizzo di terminologia non troppo specifica (in base alla sua conoscenza del campo, alcune

testimonianze possono risultare più specifiche e dettagliate di altre) Scritti di testimonianze devono essere brevi (se sono lunghi il lettore non le leggerà tutte, lo scopo di

internet è proprio puntare sulla rapidità e concisione delle informazioni in ambiti generali) Possono rilevare aspetti positivi sul prodotto/servizio rispetto al mercato Utilizzare uno stile serio e razionale, anche un po’ formale, ma non troppo positivo (perché potrebbe

insospettire il lettore e non essere credibile) Alcune testimonianze possono essere più informali di altre (come i rapporti umani non sono tutti

uguali), basta venir visti sempre come persone serie ed efficienti. Le testimonianze possono anche arrivare da articoli di giornale per progetti realizzati o bandi vinti, in

questo caso può essere una soluzione riportare l’articolo come allegato (o inserire il link all’articolo vero e proprio)

L’inserimento di indicatori temporali può essere d’aiuto e creare ancora più veridicità (es.: “è da X anni/mesi che collaboro con l’azienda Y e nei momenti di dubbi o problemi sono sempre stati disponibili a seguirmi passo passo”)

Non dobbiamo per forza vendere il prodotto, ma piuttosto vendere un sogno/soddisfare un bisogno All’interno di questo articolo ( http://goo.gl/QIpIW ) vengono descritti 7 “posizionamenti” che potrebbero essere utili per un adattamento di un prodotto all’interno del mercato (cioè come rendere un prodotto la realizzazione di un sogno, invece che solo uno strumento); ovviamente non solo di nicchia ma per aiutare l’azienda a far vedere un prodotto specifico attraverso “personalità” associanti. Nell’articolo è presente anche un esempio che aiuta a capire come possono venir associate e che effetti possono provocare (aiutando ovviamente l’azienda a creare un rapporto con i futuri clienti). Le persone comprano per ricavare un’esperienza emozionante ed in grado di immergerli totalmente; inoltre cercano conversazione e senso di identità. Queste personalità aiuta l’azienda a creare una personalità che non solo interpreta un carattere, ma lo associa ad un prodotto per farlo riconoscere in esso.

Page 37: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

37

POSSIBILITÀ PER AL BO.DI. (per l’utilizzo di testimonianze e/o testimonials) Creare dei formati ibridi, cioè pagine PDF con un inserimento audio che verranno inserite all’interno della documentazione presente sul sito internet; l’unico “difetto” è che quando verrà stampata l’audio “scompare”. Un aspetto interessante e nuovo potrebbe essere, per ovviare alla mancanza dell’audio nel cartaceo, l’inserimento di un QR Code che contiene solo l’audio che può venire riprodotto senza l’ausilio di uno schermo o di una connessione ad internet. Questo potrebbe essere sviluppato attraverso l’utilizzo della fotocamera, il QR Code si collega con una pagina offline con l’audio e magari anche con la foto e le principali credenziali della persona che ha lasciato la testimonianza così da venire subito riconosciuta (l’utilizzo di una immagine fissa è la migliore soluzione, il video distrae). Tutto questo rende anche più “facile” la realizzazione del progetto perché non servono mille prove per le riprese (sincronizzazione video e audio), il testimone è libero di esprimere ciò che pensa sia in forma scritta che parlata, questo può portare visibilità anche a lui/lei per mettere in contatto l’utente con il testimone per verificare ciò che ha espresso etc. Queste testimonianze possono venire consultate attraverso il sito internet, cioè via web e quindi lette ed ascoltate “normalmente” attraverso il pc o altri supporti con collegamento ad internet; mentre, quando viene effettuato un incontro con un potenziale cliente gli si può fornire (indipendentemente dal luogo in cui ci si trova) delle testimonianze cartacee con le caratteristiche sopra riportate così da dimostrare una dinamicità nelle realizzazioni di prodotti ed allo stesso tempo di dimostrarsi al passo con i tempi e le tecnologie (infatti questa è una tecnica poco utilizzata nel mercato d’oggi). Ovviamente oltre al collegamento offline, si può inserire un link al sito vero e proprio così da creare un collegamento tra l’online e l’offline, che il cliente o possibile cliente potrà visionare con tranquillità alla fine del colloquio.

Page 38: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

38

Test per un qualsiasi prodotto (prima che venga realizzato come prototipo)

Innanzitutto questo test verrà suddiviso in sottocategorie per il semplice fatto che ci sono troppi elementi da valutare da diversi esperti in diverse discipline. Secondo me, la miglior suddivisione è:

- Parte economica (comprende tutti i fattori economici disponibili come il budget predisposto, le spese calcolate, il profitto voluto, realizzazione profitti a breve o medio lungo termine, vendita del prodotto solo in un lasso di tempo o per un lungo tempo etc.)

- Parte del prodotto (comprende ciò che si è pensato del prodotto vero e proprio da realizzare: materiali da usare, macchinari, tempistica di realizzo, colori, dimensioni, acquisti possibili etc.)

- Parte “idealistica” (comprende gli obiettivi che l’azienda si è prefissata, l’idea di realizzazione, il mercato nel quale verrà posizionato il prodotto, la concorrenza, zona geografica della realizzazione e della vendita, valutazione idea-processo di amministrazione etc.)

- Parte campagna pubblicitaria (essa viene realizzata in base ai punti precedenti, ma allo stesso tempo si deve avere presente il target del prodotto e quindi della pubblicità stessa, del modo attraverso il quale voler far conoscere il proprio prodotto, se deve venir presentato in anteprima o solo essere venduto normalmente etc.)

- Parte legame produttore-consumatore (è bene prendere in considerazione l’idea di realizzazione di un nuovo prodotto, ma è ancora più utile durante la sua fase di realizzazione tenersi informati attraverso blog, social networks, pagine FAQ sulle richieste dei propri clienti, o migliorie dei precedenti prodotti, per cercare di anticipare un loro bisogno attraverso il prodotto stesso etc.).

Per riuscire anche solo a pensare una cosa del genere è bene focalizzarsi su ogni singolo fattore per riuscire a far combaciare nuove possibilità. Ovviamente non è possibile realizzare un modello che sia universale perché si dovrebbero creare talmente tante possibilità di associazioni che le risposte potrebbero anche non essere esatte o venir interpretate in maniera scorretta sia dal test che da colui che lo usa. Invece, sarebbe possibile basarsi su un questionario, magari prima redatto dalla società sulle basi principali (sui primi 3 punti sicuramente), e da quelli riuscire a ricavare l’idea che l’azienda vuole trasmettere del nuovo prodotto. Cioè, non è possibile far determinare da terzi le proprie spese di realizzazione (anche se non sono certe), o far decidere i profitti ad una macchina; il punto è che questi fattori vengono approssimamente decisi dall’azienda che successivamente sarà in grado di variarli in base agli altri elementi. Oltre a questi valori, per effettuare un test di validità prima di produrre un prodotto, devono essere ben chiari dei punti che solo l’azienda produttrice deve definire, come il mercato/target, tempistica di realizzo e per l’inizio del profitto, tipologie di spese, etc. Quando si hanno a disposizione tutte queste informazioni è possibile iniziare a selezionare delle linee guida attraverso le quali delineare se il prodotto sarà un successo o meno. Secondo me per la realizzazione di questo “test” si dovrebbero avere a disposizione del personale qualificato in ogni campo sopra descritto in cui è possibile effettuare il test, ma che non sia direttamente collegato all’azienda produttrice (cioè se è meglio usare un materiale piuttosto che un altro, se un prodotto simile è

Page 39: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

39

già sul mercato etc.), tutto questo aiuterebbe non solo l’azienda a prefissarsi nuovi obiettivi, ma verrebbe a conoscenza di aspetti dei suoi concorrenti dei quali non era informata. Un problema possibile per questo test sarebbe la registrazione del brevetto, cioè si dovrebbe creare questo test, il quale garantisca la privacy dell’idea solo al soggetto che l’ha proposta (o si definisce il progetto suddiviso in ambiti diversi). Un aspetto che potrebbe essere preso in considerazione e visto da più prospettive è il brand image, che fa parte della Brand Association, che rappresenta le percezione su una marca presente nella mente del consumatore. Se si deve prendere in considerazione una marca che non esiste ancora è possibile crearle ed associarle uno stile di vita attraverso il quale essa evita alcune “problematiche” ed allo stesso tempo riesce a realizzare dei prodotti che soddisfano i bisogni dei consumatori, basandosi sulle debolezze della concorrenza ad esempio. Per la verifica del brand image, o per rivisitarne uno, è bene prendere in considerazione 4 aspetti forti:

1) Marca come persona, cioè la marca interpretata come prodotto; 2) Marca come organizzazione, cioè la marca è alla luce di percezioni riferite all’organizzazione; 3) Marca come simbolo, cioè definire il valore simbolico della marca stessa; 4) Marca come servizio, cioè lo sviluppare relazioni di un lungo periodo con la marca.

Attraverso tutto questo è possibile entrare in contatto anche con la concorrenza presente nel mercato e quindi riuscire a verificare se la propria idea è efficace, se e quando sarà il momento di proporla sul mercato e soprattutto riuscire ad essere competitivi e non venendo subito “dimenticati” a causa di imperfezioni che potrebbero venir risolte dalla concorrenza velocemente subito dopo il lancio del vostro prodotto. Un altro aspetto che può fornire risultati in questi ambiti sarà, in base all’idea iniziale decisa dall’azienda, il piano integrato di comunicazione, il quale comprenderà i tipi di forme di comunicazione da usare, il metodo con cui usarle, la frequenza etc. Tutto questo può venire realizzato attraverso degli studi, ma come detto sopra, la parte iniziale deve venir esposta dall’azienda stessa perché la ricerca si orienti verso l’obiettivo prefissato. Non so se sia possibile realizzare un test attraverso l’uso di formule matematiche che aiutino a fornire dei dati sulla realizzazione e l’efficacia di un prodotto, anche perché il mercato è in continua evoluzione e sarebbero da prendere in considerazioni innumerevoli varianti per fornire dei dati certi; poi ovviamente bisognerebbe prendere in considerazione un margine di errore per i dati elaborati e quelli restituiti, ed ovviamente alla fine non è detto che il risultato ottenuto dal test sia veritiero!! La realizzazione di un test che riesca a comprendere tutti i fattori possibili per la realizzazione di un prodotto sarebbe un grande spreco di energie e di capitali, invece, sarebbe possibile realizzare dei test su alcuni elementi in esso contenuti. Come ad esempio la verifica della visibilità della marca sopra descritta, o come ad esempio per la suddivisione dei costi. Ovviamente essa dovrà venir effettuata all’interno dell’azienda, ma si può redigere una prima bozza attraverso la quale vengono segnati tutti i punti principali (spese, obiettivo etc.), poi da questi vengono ricavati dei punti secondari (suddivisioni di spese, costi dei singoli materiali etc.) e da qui è possibile iniziare a redigere un secondo schema valutando realmente se i costi sono troppo alti, se l’obiettivo è realmente fattibile, se si può ridurre le spese appoggiandosi ad un’altra azienda e così via. Questo permette di avere sotto mano una bozza delle intenzioni dell’azienda per la realizzazione di un prodotto, ma non solo, essi possono venir messi a confronto con quelli di una produzione già in atto, oppure si può redigere più prospetti per valutare quale è il più efficace.

Page 40: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

40

Tutto questo, secondo me, deve venir seguito da un contabile, il quale sarà a conoscenza o meno della situazione dell’azienda e riesce a fornire un parere obiettivo solo sulla ripartizione delle spese, del profitto che si vuole raggiungere etc. Ovviamente tutto questo verrà influenzato dal costo delle materie prime, dei trasporti del prodotto finito e da altri fattori i quali potrebbero venir momentaneamente tenuti in secondo piano perché da ripartire su tutte le produzioni e non solo su quella “nuova”. Un altro aspetto che si può prendere in considerazione prima della produzione vera e propria del prodotto è un suo possibile ciclo di vita, cioè dalla sua possibile uscita sul mercato (introduzione), ad un possibile aumento delle vendite (crescita), ad un seguente possibile rallentamento delle vendite (maturità) ed ad una sua possibile diminuzione (declino). Questo ciclo di vita non sempre sarà sempre così lineare, si deve tener conto della situazione del mercato, della concorrenza, delle liquidità in mano ai possibili consumatori ed altri mille fattori che in ogni momento potrebbero influenzare, direttamente o indirettamente, il prodotto. Un altro tipo di test potrebbe venir effettuato sulla comunicazione (in questo caso non solo quella per nuovi prodotti, ma anche su quella attuale e passata), essendo essa un processo di costruzione di significati. In essa sono racchiusi tanti elementi come il linguaggio, il messaggio, la tipologia, il processo, i mezzi usati, i criteri base ecc. Con questo test sarebbe possibile rendere personalizzabile la comunicazione in base all’oggetto del messaggio ed al mezzo che si vuole usare. Successivamente in base al mezzo viene deciso il linguaggio da usare, cioè il target da raggiungere, l’idea che si vuole fornire dell’azienda e del prodotto stesso; in base al mezzo usati identifichiamo “above the line” (uso di mezzi indiretti che agiscono sull’opinione pubblica come le affissioni, la pubblicità etc.) o “below the line” (usi di strumenti diretti come brochure, newsletters etc.). Un altro aspetto importante è il messaggio che si vuole fornire, in questo caso esso verrà direttamente associato al prodotto e alla stessa azienda e quindi ha dei punti chiave da rispettare:

- Deve dire qualcosa di importante e/o desiderabile, - Deve dire qualcosa di esclusivo e/o distintivo dagli altri, - Deve essere credibile e/o dimostrabile.

Grazie ad essi è possibile creare una reputazione dell’azienda anche solo attraverso degli slogan che impersonano e rappresentano l’idea stessa e le forniscono credibilità. La tipologia di comunicazione utilizzata è il cardine di tutto, cioè se è:

- Di massa (produzione e diffusione di messaggi mediali e di merci simboliche con la fissione e trasmissione di informazioni e contenuti simbolici)

- Pubblica (suscita effetti istituzionali, ma anche politici presenti nella stessa comunicazione) - Politica(poter contare sulla legittimazione del potere politico attraverso il consenso) - Sociale(rappresentazione dei valori, stimolare ed agire in funzione di essi, fornire risposte concrete

agli elementi della società e non solo ad essi) - D’impresa (processi di comunicazione che l’impresa istituisce con l’obiettivo di influire sugli

atteggiamenti del pubblico dell’impresa stessa) - Etc.

Deve anche venir definito se la comunicazione è autoprodotta (l’organizzazione stessa ha il controllo della sua comunicazione) o etero-prodotta (i messaggi derivano dal sistema dei media o da altre organizzazioni).

Page 41: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

41

Un altro aspetto della comunicazione da tenere presente sono dei passaggi fondamentali:

1- Analisi dello scenario in quale ci si vuole inserire 2- Individuazione degli obiettivi di comunicazione principali 3- Individuazione del target di riferimento 4- Scelte strategiche da utilizzare 5- Scelte di contenuto efficaci 6- Individuazioni di azioni e strumenti di comunicazione 7- Misurazione dei risultati.

Durante queste analisi bisogna tenere conto anche dei criteri base per concepire un buon messaggio pubblicitario (di tutte le forme):

Missione (informare, persuadere, far ricordare, rafforzare una decisione di acquisto etc.) Messaggio (comunicare il valore peculiare della marca tramite parole ed immagini ad esempio) Media (scelti in base alla loro capacità di raggiungere il mercato-obiettivo in modo efficace in

rapporto ai costi) Mezzi finanziari (costo della copertura, della frequenza e dell’impatto etc.) Misurazione (effettuare una pre-misurazione ed una post-misurazione della campagna).

Oltre a tutti questi aspetti bisogna tenere presente anche la soggettività dei consumatori, ovviamente attraverso la comunicazione sono presenti punti di forza uguali (o quasi) per tutti noi sui quali puntare. Uno di essi è l’effetto visivo, cioè la vista; l’80% delle informazioni presenti nel nostro cervello proviene dalla vista (che le acquisisce), successivamente per venir memorizzate e percepite come “importanti” dal cervello devono esprimere percezioni provenienti dal mondo esterno e riuscire a far immedesimare in azioni, immagini, suoni, colori, odori colui che le sta guardando, catturandolo non solo empaticamente, ma anche mentalmente con ricordi il consumatore. Tutti questi dati, ed anche altri, dovranno venir messi in relazione con il mercato attuale, con la società contemporanea, con la posizione che l’azienda assume in quel momento ed altri fattori esterni ad essa. Per la parte del prodotto si potrebbe creare un database all’interno del quale sono presenti tutte le tipologie di materiali per creare i prodotti, indipendentemente se sono prodotti di bellezza, accessori della casa o quant’altro; si potrebbero inserire forme, colori ed altro per visualizzare solo graficamente il prodotto finito. In questo caso verrà testata l’associazione materiale-forma-oggetto, attraverso il quale vengono prese in considerazioni le qualità del materiale, per il peso dell’oggetto finale, la cromatura e tutte le caratteristiche fisiche attraverso le quali l’oggetto risulterà migliore di altri. Attraverso questo verrà valutata anche la funzionalità dell’oggetto, il rapporto tra usabilità e necessità da parte degli utenti, se l’oggetto può venir prodotto in larga scala, se il materiale può venir sostituito, dove può venir posizionato il logo dell’azienda, se oggetti simili effettuano gli stessi scopi/lavori etc. Tutto questo dovrà ovviamente essere preso in considerazione in base anche alla richiesta del mercato, alla disponibilità dell’azienda stessa, della validità del prodotto, del fatto che per produrlo l’azienda debba comprare nuovi macchinari, se servirà ulteriore manodopera etc. In tutti questi casi potrebbe comparire un’incompatibilità tra l’idea iniziale e quella riscontrata attraverso il test.

Page 42: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

42

Ovviamente queste sono quasi tutte supposizioni di come un prodotto possa venir “testato” prima di venire prodotto. Questa potrebbe essere una possibile soluzione per cercare di capire se un prodotto verrà acquistato da dei consumatori, se una certa idea è efficace, se è il caso di aspettare un determinato momento del mercato per proporre un nuovo prodotto etc. Ovviamente il mercato non è stabile o prosegue seguendo delle regole, però grazie a queste idee potremmo essere in grado di anticipare alcune mosse dei nostri concorrenti per riuscire ad accaparrarci una nuova fetta di mercato, oppure renderci più affidabili ed attivi nel settore proponendo e realizzando sempre nuove idee per facilitare alcuni progetti, ma anche solo per mettersi sempre in gioco per dimostrare ai propri clienti (reali o potenziali) che siamo presenti sul mercato e che l’importante non è solo vendere-vendere-vendere, ma anche attraverso la vendita di un prodotto riuscire a trasmettere un significato aziendale di forza ed affidabilità. Tutte queste idee ovviamente possono venire applicate per la produzione di prodotti/materiali, ma allo stesso tempo aiutano a determinare se una strategia pensata è quella migliore o se gli obiettivi prefissati sono quelli ideali; oltre a tutto questo i vari test possono venir applicati da una azienda anche per la vendita di servizi all’interno dei quali saranno sempre presenti la parte economica, quella idealistica, la campagna pubblicitaria ed il legame tra produttore-consumatore, però al posto del prodotto verrà preso in esame il servizio offerto, anche perché sia per il prodotto che per il servizio alla base ci deve essere un’idea che valga la pena di essere realizzata.

Page 43: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

43

Analisi effettuata sulle tecniche di 4 aziende famose nel mondo 1) APPLE

La sua tecnica di marketing legata alla pubblicità si è sempre basata sia sugli spot televisivi, interviste, tutorial etc., rispetto all’utilizzo di affissioni cartacee e di volantini. L’idea vincente è stata proporsi come alternativa a “tutti gli altri” ed ha funzionato! Apple differenzia la pubblicità del prodotto con quella del marchio, lei si è fatta conoscere attraverso i suoi prodotti ed ora grazie ad essi il suo marchio è riconoscibile in ogni parte del mondo. I suoi prodotti sono stati realizzati pensando alle cose di tutti i giorni in maniera molto differente; infatti il suo motto era ed è tutt’ora “Think different”, rivolgendosi a tutti coloro che si sentivano diversi e li spinge a cambiare il mondo. La sua nascita nell’ambiente pubblicitario avviene grazie all’uso di poster di personaggi famosi che vengono associati ai prodotti stessi, tutto questo viene riprodotto come spot televisivo, come campagna stampa etc. e successivamente viene anche introdotto nelle scuole (ad esempio) come poster “scolastici”. Tutto questo attirò fortemente l’attenzione ed allora la mossa successiva fu stata di fornire un volto umano alla marca vera e propria, infatti viene volutamente usato un giovane di bell’aspetto e con fascino che vuole esternare l’idea stessa dell’azienda (esempio negli spot televisivi e presenti sul web). La grande efficacia di questa azienda si è venuta a creare grazie al fatto che nella sua pubblicità viene posta fiducia nella potenza della comunicazione globale. Quando hanno capito che tutto questo funzionava, hanno voluto incentrare l’attenzione sul fatto che avevano grande conoscenza dell’hardware, del software e dei mercati. Il passo successivo fu spostare la vendita dei loro prodotti nei loro negozi, così da dare l’idea a coloro che entrano che i prodotti sono stati creati su misura per loro, che essi fanno parte di un club esclusivo. Oltre a questo, il loro marketing si basa sul fatto che ogni accessorio e prodotto da loro creato si completi con un altro così da evitare lo spreco di tempo alla ricerca di altri marchi compatibili da parte del cliente. Un punto di forza dell’azienda e della sua strategia di comunicazione è stata di studiare le abitudini dei consumatori così da intuire le loro esigenze future e riuscire ad orientare i loro gusti e bisogni del domani sui suoi prodotti. I contatti che il marchio ha con il pubblico sono sempre controllati, così da evitare dubbi o sbagliate interpretazioni. I prodotti creati dalla Apple sono stati pensati esclusivamente per essere utilizzati in tutti i momenti della giornata ed in qualsiasi luogo; Apple punta maggiormente su un pubblico giovane e facile da impressionare così da fidelizzarlo e da renderlo quasi “dipendente” dai suoi prodotti durante tutto l’arco della vita. L’idea che il marchio vuole esternalizzare attraverso le sue pubblicità è che i suoi prodotti rendono tutto facile, cioè la semplicità è sexy e quello che è sexy si vende meglio. Un altro aspetto particolare di questo marchio è che non vede gli utilizzatori come semplici clienti, ma come fan che devono essere seguiti ed aggiornati, proprio come fa con i suoi prodotti. Durante la pubblicità e gli spot non viene dato nessun riferimento al sito internet, al collegamento con le pagine dei social networks etc. perché grazie ad alcuni dettagli il marchio parla da solo e si differenzia; ad esempio lo sfondo bianco fa risaltare di più il prodotto e non da la possibilità a chi guarda quella pubblicità di dire che non è adatto a lui/lei perché non si fanno distinzioni tre uomo e donna, ragazzo o lavoratore, banchiere o muratore, però allo stesso tempo ci mostra gli accessori che possono venir applicati ed che creano le personalizzazioni. Tutto questo è stato scelto semplicemente per il fatto per dimostrare a tutti che ognuno più essere diverso anche se si possiede gli stessi strumenti, tutti abbiamo delle mani con cui poter usare questi prodotti (approccio “hands on”) e questo viene usato come iconografia nella maggior parte delle sue pubblicità.

Page 44: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

44

Nelle ultime pubblicità si è voluto cambiare obiettivo, cioè rivolgersi al personaggio del “Genius”, questo ha cambiato radicalmente l’immagine del marchio e dei prodotti stessi, non rappresenta più la semplicità ma un qualcosa che ti aiuta a risolvere dei problemi (secondo Ken Segall, precedente ideatore delle pubblicità Apple, questa mossa punta solo verso i nuovi clienti senza tenere conto di quelli attuali, i quali vogliono “crescere” assieme ai prodotti Apple e non venire messi da parte). Oltre alle prime pubblicità, che creavano un collegamento visivo tra il marchio e un giovane, ora negli spot, nelle stampe troviamo persone normali che usano i prodotti, la Apple non ha mai usato dei testimonial per commercializzare i suoi prodotti (a parte l’iconografia di Jobs) e visti i risultati ha fatto bene. Si è basata più su un buzz marketing (passaparola) effettuato dai suoi clienti i quali hanno a loro volta creato un’autofidelizzazione all’azienda che ha creato prodotti che essi non avrebbero mai immaginato, ma che senza di essi ora non sapremmo come fare. 2) BARILLA

Quest’azienda fu la prima a realizzare una pubblicità (nel 1958) usando coraggiose innovazioni stilistiche come ad esempio la creazione di uno spot che ritraesse un ambiente domestico che ispirasse fiducia e valori genuini. Su queste idee l’azienda si ampliò e tutt’ora punta su di essi per la sua grande fama nel mondo. Attraverso gli spot, gli slogan e le immagini ha creato una relazione diretta ed onesta con le persone, è diventata la voce ed i bisogni delle persone traducendoli in idee e prodotti con comunicazioni coinvolgenti. La sua strategia fin dall’inizio è stata quella di commerciare i suoi prodotti di qualità superiore a buon prezzo, di andare incontro al consumatore ed ai suoi bisogni, di creare vantaggi competitivi in tutto quello che fa e di introdurre i propri marchi principali nei maggiori mercati del modo. Tutto questo l’ha realizzato svolgendo una strategia di differenziazione, cioè fin dall’inizio far distinguere dagli altri i suoi prodotti all’occhio dell’acquirente. È grazie a tutto questo che la Barilla è ancora competitiva nel mercato, perché ha creato un riconoscimento mentale e pratico del suo prodotto nella quotidianità di ogni soggetto. Oltre a questo si è basata sulla conduzione familiare della multinazionale e da qui ha basato il suo mercato, ponendo l’accettazione della marca, creando fedeltà del cliente e sensibilizzandolo sul prezzo (qualità maggiore, prezzo maggiore), tutto questo investendo sulla propaganda del prodotto e sulle spese pubblicitarie che ponevano i suoi prodotti ad un livello di genuinità superiore. Durante le sue campagne ha affidato l’immagine dei suoi prodotti utilizzando vari testimonial famosi e rinnovandosi sempre in base ai cambiamenti culturali della società. Essendo riuscita ad ampliare il suo mercato ha dovuto effettuare delle campagne pubblicitarie diversificate in base alle società alla quale si poneva, però fornendo sempre l’attenzione sulla reazione di fiducia e di casa che ogni consumatore si aspetta. Anche in questo caso all’interno degli spot pubblicitari e della campagna stampa troviamo pochi riferimenti alle pagine dei social networks, dei siti etc. perché essendosi già fatta un nome da per scontato che possa venir trovata attraverso qualsiasi supporto che sia internet, il telefono o quant’altro. 3) CALZEDONIA

Rispetto alle precedenti questa è un’azienda relativamente recente, ma attraverso strategie di marketing e di gestione è riuscita a farsi conoscere in varie parti del mondo. Questa marca è nata con l’obiettivo di effettuare una rapida “espansione” e di adattarsi alla domanda del mercato offrendo un buon prodotto ad un prezzo limitato. Essendo un’azienda di moda ed entrando in un settore competitivo ha dovuto fin dall’inizio avere una forte ed efficace strategia di comunicazione. Essa si è fatta avanti su tutti i fonti, dalla comunicazione tradizionale

Page 45: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

45

attraverso gli spot televisivi, i volantini, i cataloghi, ma anche nelle comunicazioni non convenzionali attraverso guerrilla marketing ed anche con una grande campagna online. L’uso di testimonial famose è stato essenziale perché tutto questo avvenga, soprattutto perché il suo prodotto è puramente estetico e quindi si basa tutto sulla apparenza di esso e dell’immagine dell’azienda. L’uso di una campagna online ha posto sullo stesso livello l’azienda ed i suoi probabili clienti così da riuscire ad entrare in contatto con le esigenze vere di uomini, donne e bambini che sarebbero stati i consumatori effettivi dei prodotti. L’idea che l’azienda vuole dare è di giovinezza, spensieratezza, ma allo stesso tempo di fiducia e rassicurazione. Tutti questi aspetti si possono notare in qualsiasi slogan o opuscolo di Calzedonia; l’uso di testimonial belle/i vuole riuscire a far immedesimare i clienti in loro e dare la possibilità di bellezza e sicurezza che ognuno ha dentro di noi. All’interno di ogni comunicazione pubblicitaria l’azienda ha voluto puntare oltre che sulle immagini/foto su delle frasi/brevi brani scritti così da rimanere impressi come slogan veri e propri ed essere subito associati alla marca. Il successo di Calzedonia arriva dalle 4 P:

- Il prodotto moda con cura dei dettagli, è progettato da giovani stilisti, i costi di progettazione sono bassi ed è presente una qualità valida dei materiali

- Usa una comunicazione capillare (orientata all’offline), non vuole essere volgare ma essere attenta al sentiment della gente

- Luoghi/negozi d’acquisto sono piacevoli, infondono un’atmosfera accogliente - Il prezzo non eccessivo del prodotto non rappresenta la bassa qualità (rende il prodotto accessibile

all’ampia popolazione). Queste 4 P riconducono il marchio al concetto soprattutto di femminilità (non per discriminare, ma perché è il centro focale della sua campagna). Questa azienda non diversifica le comunicazioni in base alla società alla quale si sta rivolgendo (a parte cambiare la lingua dei testi) così da essere riconoscibile in qualsiasi posto si vada. 4) AUDI

Questa azienda ha subito molti cambiamenti all’interno dell’organizzazione e li ha trasmessi anche attraverso i suoi modelli. Nonostante tutto essa è diventata un colosso del settore automobilistico e non mostra segni di cedimento (non tenendo conto di questa attuale crisi che ha colpito tutte le aziende di quel settore, e non solo). Abbiamo notato ultimamente che anche essa si è avvalsa della facoltà dell’uso dei social networks attraverso i quali ha creato una comunicazione ed interazione con i clienti/fan. Attraverso essi ha reso possibile una partecipazione diretta dei fan nella progettazione di modelli nuovi e delle possibilità di associare nuove tecnologie all’interno dei veicoli. Oltre ai suoi colossali spot pubblicitari conosciuti in tutto il Mondo. Una delle ultime novità è il suo board su Pinterest con il caricamento di foto sull’innovazione, sull’essere il simbolo dell’avanguardia senza forzare i fan ad essere bombardati da proposte di vendita di prodotti. L’azienda oltre alle comunicazioni tradizionali si è basata anche all’uso di guerrilla marketing per far provare alcune caratteristiche delle auto alle persone comuni all’interno di posti inusuali. Essa si è prefissata dei progetti a lungo termine attraverso i quali sperimenta possibili novità e cambiamenti dei veicoli futuri. Attraverso gli spot e la comunicazione tradizionale si vuole puntare su certi valori che vengono assegnati ai prodotti come la dinamicità, le emozioni, la forza. L’azienda varia le pubblicità in base alla nazione nella quale vengono riprodotte, però si nota che alla fine di ogni spot o in ogni forma cartacea è presente il marchio ed uno slogan che fanno riconoscere subito il prodotto e l’azienda stessa (ormai conosciuto ovunque).

Page 46: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

46

Strategie di marketing con uso di QR code Un metodo per far conoscere l’azienda è sfruttare le conoscenze dei nostri clienti, cioè la miglior pubblicità è quella che avviene in modo virale attraverso i racconti e le esperienze di coloro che hanno già avuto contatti con noi e hanno provato sulla loro pelle l’efficacia e l’efficienza della nostra azienda. Questo viene anche chiamato marketing virale e sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere un messaggio, o come in questo caso, i soggetti espongono la loro esperienza associata ad un piccolo stratagemma di marketing pubblicitario. L’idea è di prendere in considerazione solo alcuni momenti particolari all’interno di un esercizio dei nostri clienti, come ad esempio sfruttare delle riunioni, serate particolari, feste o manifestazioni interne all’azienda del nostro cliente, il packaging, l’uso cartaceo di scontrini e biglietti da visita, e molto altro. Ad esempio all’interno di ristoranti/bar/hotel sfruttare eventi come cene aziendali, momenti dell’aperitivo serale o incontri di affari per sfoggiare gadget come sottobicchieri con il nostro QR Code o magari stampe su tovagliolini o accessori in plastica come forchettine o stuzzicadenti con al posto della bandiera il nostro QR Code, con i quali generalmente giocherelliamo durante una conversazione. Un altro esempio è la stampa sul retro degli scontrini i quali vengono mantenuti come documentazione dalle aziende per acquisti e cose del genere, così da essere sempre sotto mano, in tasca o nel taccuino e possono svolgere un doppio uso: scontrino del nostro cliente e nostro biglietto di primo contratto. Per le aziende/clienti che svolgono attività di vendita con l’uso di imballaggi e/o confezioni si potrebbe usare degli stickers o timbri/stampe applicabili sull’imballaggio così da essere abbastanza visibili per essere consultati, ma non da essere invadenti. In questo caso il nostro messaggio può essere più diffuso (o meno) perché è vero che l’involucro per facilità viene strappato e poi buttato (dopo essere stato letto), ma potrebbe venir visto anche da altri soggetti (i non diretti destinatari del pacco come ad esempio i corrieri o fattorini). Queste tipologie di uso del QR Code sono direttamente pensate per raggiungere le aziende (possibili futuri clienti) perché si vuole intraprendere un rapporto B2B. In questi casi però può essere sempre possibile avere sotto mano dei “quadratoni” cartacei da tenere sul bancone (consultabili mentre si è in coda per effettuare degli acquisti ad esempio) oppure possono venir confezionati con i prodotti stessi o semplicemente presenti sui tavolini di un locale vicino ad aziende (le quali possono effettuare lì la pausa pranzo o incontrare i clienti informalmente ad esempio). L’utilizzo di QR Code però può essere anche un modo di comunicare, cioè se ce ne troviamo uno su delle brochure effettuate per i clienti (come ad esempio nei cataloghi aziendali che vengono messi in esposizione) così da fornire un servizio per il nostro cliente di fornire informazioni sui suoi prodotti, ma contemporaneamente far acquisire visibilità anche a noi per la realizzazione dei prodotto cartaceo e della realizzazione della parte di marketing. Ovviamente tutto ciò deve venire approvato anche dal cliente con il quale si può fare un accordo, dato che conosce la sua clientela e potrebbe fornirci delle proposte su come adattare questa strategia in modo efficace al suo ambiente; come magari dividersi le spese per la realizzazione di gadgets, effettuare la campagna in più lingue perché ha contatti con aziende/soggetti esteri o magari apportare entrambi i loghi nei gadget per creare “garanzie” di validità del nostro operato verso coloro che non ci conoscono ancora.

Page 47: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

47

1° idea per la promozione dell’azienda:

Per l’attuazione dell’idea si ha bisogno di: - cartelloni verticali girevoli a 3 facce (3X2 ad esempio) - luce dall’alto un po’ angolata rivolta verso il cartellone - segno sul pavimento/marciapiede.

Il segno sul pavimento sarà come una croce, come riferimento al punto nel quale ci si deve posizionare quando si attende qualcosa, la luce a questo punto sarà posizionata dieto alla persona che sta leggendo il messaggio (posta sopra il segno). La prima facciata del cartellone riporterà questo messaggio: “Avvicinati e cogli al balzo questa opportunità B2B..” così viene catturata l’attenzione dei soggetti che non capiscono di cosa si sta parlando; lo sfondo potrebbe essere una mano che tiene un foglio/contratto ed altre due che si stringono come ad indicare l’avvenuta di un buon accordo (questa facciata sarà ambigua perché non saremo in grado di definire il campo della pubblicità stessa). La seconda facciata avrà lo sfondo bianco dando l’opportunità di vedere riflessa l’ombra del soggetto illuminato dalla luce dietro facendo partecipe il soggetto, con la frase: ”..ecco, ora stai fermo così..”; come se si trattasse di uno scatto di una foto alla sagoma. La terza ed ultima facciata conterrà: “..noi ti abbiamo trovato, ora fatti trovare anche sul web!” con l’immagine della nostra mascotte con sopra una lampadina, a significare che è ha un’ottima idea, con all’interno il QR code con il collegamento al sito. L’uso di questo tipo di marketing può avvenire nelle fermate dei bus, nelle stazioni di corriere, metropolitane e treni, all’interno di sale d’aspetto e posti nei quali la gente si guarda in torno e cerca curiosità e novità che lo circondano, o quando si sta aspettando un mezzo ecc. In tutti questi casi l’utilizzo di un cartellone “animato” attira di più l’attenzione, il quale fa anche rendere più piacevole l’attesa e ci tiene “compagnia”, ed allo stesso tempo ci fornisce poche ma utili informazioni per una possibile alternativa alle tecniche di marketing convenzionale. Con questo genere di pubblicità possiamo raggiungere le aziende attraverso i responsabili di imprese che magari stanno andando o tornando dal lavoro o stanno effettuando un viaggio di lavoro, di promozione dei loro prodotti o per corsi, ma verrà visto anche da semplici lavoratori di una azienda che possono suggerire ciò che hanno letto al loro capo per un possibile futuro contatto. In questo caso la pubblicità non è invadente e allo stesso tempo è informativa e diventa quasi un gioco. Con l’uso del QR code all’interno di essa è possibile che i soggetti memorizzino il sito così da poterlo visitare più attentamente quando arrivano in ufficio, durante il viaggio o a casa per valutare l’offerta e magari avere un primo approccio per un consulto o delle ulteriori informazioni dell’azienda stessa. Questa possibilità fornisce il tempo di fotografare i QR code (non come se venissero posti ai lati di una strada magari provocando incidenti, o posti su autovetture le quali sono sempre in movimento e difficili da fotografare), sono a livello di persona/occhi quindi viene resa facile l’individuazione del cartello stesso e del QR code ed allo stesso tempo garantiscono visibilità all’azienda perché vengono facilmente memorizzati e non stancano il soggetto (possono venir visti più di una volta con la possibilità sempre di catturare l’attenzione su dei particolari diversi).

Page 48: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

48

2° idea: Comunicazione dell’azienda tramite video istituzionale

Lo scopo di un video istituzionale è comunicare l’azienda nella maniera più coinvolgente possibile usando anche la partecipazione emotiva attraverso immagini e audio; generalmente si vogliono trasmettere punti come l’immagine aziendale, la filosofia, la storia e gli obiettivi propri dell’azienda. Basandosi sullo schema generale del gioco della ghigliottina presente nell’eredità su RAI1, ho pensato di creare un video/quiz nel quale vengono forniti degli indizi su una parola/idea che deve venire identificata da chi li legge (così viene anche indirettamente coinvolto nel “gioco”) ed allo stesso tempo si forniscono concetti chiave sul lavoro e gli obiettivi dell’azienda stessa. Questo “gioco” fornisce una mini storytelling per presentare i punti di forza dell’azienda per poi fornire indirettamente (alla fine) una call-to-action attraverso l’uso di un QR code che porta alla curiosità di visitare il sito dell’azienda. Il video verrà trasmesso attraverso totem multimediali e schermi, in luoghi come sale d’aspetto presenti in luoghi pubblici, nelle stazioni di treni, corriere e metropolitane, ma anche ad esempio nei corridoi delle sedi comunali/regionali/comunità montane (all’interno delle quali la possibilità di imbattersi in imprenditori e/o capi d’azienda è maggiore) ecc. Il video trasmette informazioni sull’azienda, ma crea anche una comunicazione bidirezionale tra il soggetto che la guarda e l’azienda stessa (lo fa ragionare sul fatto che l’informazione potrebbe essere la soluzione ad un suo problema) ed è orizzontale (pone allo stesso piano i due soggetti e le informazioni potrebbero essere delle domande indirette sull’approccio che il soggetto ha assunto nel suo mercato per vendere i suoi prodotti/servizi). La schermata è quella base dei quiz presenti su dispositivi mobili; nella testata è presente la mascotte di colore rosso (contiene un cronometro per scandire il tempo durante la domanda/informazione, nella “O” viene scandito il tempo) e la parola “QUIZ” che viene posto quasi come un titolo o come nome dell’applicazione. Come accompagnamento alle domande/informazioni vengono associate delle immagini che rappresentano ciò che viene detto, però che non rappresentano esattamente l’azienda. Lo sfondo della maggior parte delle schermate sarà di un colore tenue, quasi un colore panna così da far risaltare le scritte e le immagini. Inizialmente avevo pensato di usare delle immagini reali (da affiancare alle informazioni) così da fornire l’idea che è un’azienda reale, che tutte queste attività sono reali, però poi riuscire a rappresentare tutti questi aspetti diventava un po’ pesante, allora ho deciso di alternare immagini reali e quelle grafiche per far “vivere” assieme la realtà e l’astrazione (è un po’ come creare siti, essi sono digitalizzati, ma la loro idea ed il loro contenuto è reale). È presente anche una tastiera qwerty nella parte inferiore dell’immagine (come nei veri dispositivi mobili) per far finta di dare la possibilità di poter rispondere, è presente anche una casella di testo con sfondo giallo che rappresenterebbe lo spazio dove è possibile rispondere.

Page 49: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

49

N° sequenza Descrizione Immagine presente

1 Schermata principale nella quale appare la scritta: “NUOVO QUIZ B2B, SEI PRONTO?”

Scritta accattivante in grassetto e di tanti colori

2 Parte un conto alla rovescia:

3..

2..

1..

GO!

Il colore dei numeri è diverso tra loro (questo crea suspense ed attira l’attenzione)

Inizio delle informazioni date (sono presenti una per facciata con una durata di 10 – 15 secondi ciascuna)

3 “Passo dopo passo la nostra azienda ha fatto proprie le possibilità di applicazioni e soluzioni per offrirti la possibilità di farti trovare”

Orme dei passi che vanno da sinistra a destra (segno che stanno andando avanti e che vogliono affrontare il futuro)

4 “Utilizzando la collaborazione con partner esterni siamo sempre all’avanguardia ed efficienti nel nostro settore”

Due mani (reali) che si stringono come ad indicare un accordo/collaborazione tra due soggetti

5 “Il prodotto viene realizzato attraverso la collaborazione tra NOI e TE, cioè noi forniamo la nostra competenza di web agency e tu la prospettiva di marketing che vuoi raggiungere”

Due o più mani che tengono ognuna un pezzo di puzzle che andrà ad incastrarsi perfettamente con gli altri, su di essi ci sono scritte varie parole come: IDEA, PROGETTO, GRAFICA ecc.

6 “Forniamo sistemi di gestione per strutture ricettive adatti alle TUE esigenze, sistemi di monitoraggio in tempo reale e la visibilità delle applicazioni sui dispositivi mobili”

Immagine reale che contiene una targhetta reception, una chiave ed un campanellino per chiedere il servizio

7 “Il mostro staff professionale è composto da elementi con competenze diverse, ma con capacità che rendono i lavori flessibili e creati interamente sulla TUA idea”

Immagine con degli omini di diversi colori che hanno in mano diversi oggetti e fanno decollare una freccia che indica il lavoro svolto (come in una catena di montaggio che ognuno ha il suo compito)

8 “Il nostro punto di forza è fornirti un pacchetto completo, il nostro motto è: “L’IMPORTANTE NON è ESSERCI, MA FARSI TROVARE”, infatti siamo al TUO fianco offrendoti l’assistenza necessaria post-vendita”

Immagine di una lente di ingrandimento tenuta da un soggetto il quale forse sta cercando qualcosa, ma potrebbe anche indicare che sta cercando colui che sta leggendo

Fine della parte delle informazioni fornite dal quiz

9 Nella schermata apparirà la scritta: “FINITO! ALLORA HAI INDOVINATO?”

L’immagine della mascotte viene ingrandita perché il tempo è scaduto e così, allo stesso tempo, ingrandendola forniamo un altro piccolo tassello per la

Page 50: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

50

soluzione degli enigmi

10 Nell’ultima schermata appare la scritta: “COSA ASPETTI? VIENI A TROVARCI”

La presenza del QR Code suscita curiosità e porta a “scansionare” il QR Code; esso è contornato da

Page 51: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

51

Fotografie, emozioni o testimonianze?

Quando tutti noi scattiamo una fotografia non siamo realmente consapevoli dell’uso che ne faremo; magari rimarrà all’interno di una cartella sul computer o la mostreremo agli amici al ritorno da un viaggio, ma quando la rivediamo ci fa riaffiorare dei sentimenti, dei pensieri a cui è per sempre legata la nostra vita. Ora, con la tecnologia a nostra disposizione, siamo in grado di fare qualsiasi cosa, fotografare, registrare, riprodurre esperienze intere, ma esse per noi cosa rappresentano veramente? Volti, paesaggi, luci e ombre, ma anche scenari surreali o enigmatici vengono catturati per suscitare lo stupore e le riflessioni dell’osservatore, questo è ciò che chi fotografa cerca di trasmettere attraverso le sue opere. Molte volte troviamo fotografie con persone sorridenti e felici in brochure, può essere una buona idea per cercare di trasmettere valori come fiducia e tranquillità; forse quella sarà una scena costruita da professionisti, però fornisce una sensazione diversa dalla possibilità di vedere una fotografia di un luogo spoglio e triste. I tre elementi da tenere in considerazione quando scattiamo una fotografia è l’equilibrio, la direzione e la prospettiva da usare che insieme devono aiutare il “fotografo” a raccontare una storia, perché ogni fotografia vuole raccontarne una propria, sia che raffiguri una bambina che una strada deserta, sta solo a colui che la guarda riuscire ad ascoltarla e comprenderla. L’uso di fotografie ed immagini nelle strategie di marketing attualmente è una delle prassi quasi obbligatorie perché è un aspetto che:

Cattura l’attenzione di tutti; Aiuta a capire il tema trattato; Crea degli stacchi dalla presenza di solo testo; Suscita empatia, emozioni e ricordi personali e diversi.

Page 52: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

52

Comunicazione non verbale: non sono solo i gesti! Secondo le ricerche di Albert Mehrabian, professore di psicologia all’UCLA, le parole rappresentano solo il 7% della comunicazione, il resto è rappresentato dalla comunicazione para-verbale 38% (tono di voce, ritmo, velocità della parlata) e dalla comunicazione non verbale 55% (gestualità, movimenti del corpo, espressioni facciali); questo è da tenere presente solo se l’oratore dice una parola con un tono in contrapposizione con il significato della parola stessa ed il giudizio dell’interlocutore sia relativo solo ai sentimenti di chi parla. Tutti questi sono i segnali implementano il discorso e forniscono all’altro interlocutore dettagli su chi ha di fronte e sul discorso trattato, infatti si sostiene che l’area del linguaggio e del movimento si attivano contemporaneamente, infatti è impossibile non comunicare! La gestualità è alla base della comunicazione delle scimmie e dato che noi discendiamo da esse, è una capacità umana innata, ma noi uomini abbiamo un’ulteriore capacità, quella di prevedere lo svolgimento di un’azione. Questa è una competenza implicita, cioè acquisita in modo automatico e la continuiamo ad usare inconsapevolmente. Le competenze comunicative non verbali vengono distinte in: - cinetica (dal greco ”kinesis”, cioè veicolare le informazioni con il corpo e le espressioni facciali) - prossemica (dal greco “vicinanza”, cioè quando ci rivolgiamo a qualcuno in base alla distanza

interpersonale) - aptica (dal greco “tocco”, cioè quando è opportuno avere dei contatti fisici con l’altro soggetto, come

stringersi la mano) - socio-culturale (regole sociali della cultura della quale facciamo parte).

Durante i talk-show italiani, e non solo, è possibile notare il brutto vizio di parlare sopra gli altri e non voler aspettare il proprio turno; questa è una forma, oltre che di maleducazione, di voler mostrarsi superiori agli altri e quindi di voler imporre le proprie idee rispetto a quelle altrui. Tutti questi aspetti scientificamente vengono associati anche alla presenza dei neuroni specchio che ci fanno provare ciò che succede a coloro che stiamo guardando, come quando proviamo disgusto se vediamo qualcuno mangiare qualcosa che non piace o quando qualcuno ci sta urlando in faccia noi di conseguenza urliamo sopra. Durante la nostra giornata non ci rendiamo sempre conto di quante comunicazioni non verbali esprimiamo e soprattutto riceviamo, è grazie ad esse che le persone che ci stanno accanto riescono a comprenderci (anche se non sempre) e soprattutto noi riceviamo le informazioni su tutto ciò che ci circonda. Quindi, quando vediamo uno spot pubblicitario sicuramente viene trasmesso qualcosa di non verbale che il nostro cervello percepisce comunque. Forse voi penserete “ma guarda te che pubblicità inutile”, ma tenete presente che ognuno di noi riceve, assimila e suddivide le informazioni importanti in maniera diversa.

Page 53: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

53

Lo slogan non è per tutti..

Tutti i giorni veniamo a contatto con slogan e messaggi che assimiliamo nella memoria e che qualche volta anche canticchiamo quando siamo sovrappensiero, ma qual è il loro vero scopo? Questa parola deriva dallo scozzese ed inizialmente veniva usato come urlo di battaglia di un clan, dopo molteplici passaggi ha infine assunto il significato di una frase che sintetizza un pensiero, una considerazione, un’idea. Esso è uno degli aspetti più diffusi utilizzate per le propagande e la commercializzazione di prodotti. Se lo slogan viene creato ad “hoc” può rappresentare anche il marchio stesso, basti guardare l’azienda Apple ed il motto “Think different” sul quale ha basato il suo obiettivo, i suoi prodotti venduti e conosciuti in tutto il mondo e l’idea stessa della marca. Un altro esempio può essere il motto del Presidente americano Obama alla sua prima propaganda elettorale, con “yes we can” è diventato un popolare in tutta la sua nazione. Negli slogan pubblicitari, per esempio, la lingua è molto spesso usata in funzione poetica; la scelta delle parole e della forma linguistica da usare per la sua realizzazione sono determinanti per la sua efficacia e presa sul pubblico. Gli slogan pubblicitari e propagandistici investono tutto l’universo della comunicazione sociale, coinvolgono come destinatari tutti, in particolare i ragazzi, che sono più sensibili ai suoi richiami e nei quali è possibile influenzare le idee. L’uso di slogan e messaggi ha come principale scopo il fatto di rimanere impresso; esso inconsciamente, attiva la forma di “buzz marketing”, cioè il passaparola, grazie al quale il numero delle conversazioni su un prodotto/persona aumentano senza che l’azienda stessa ne parli. Ovviamente l’uso di queste tecniche deve venir determinato in maniere molto precisa, quale linguaggio usare (ad esempio l’uso di dialetti o meno), qual è il messaggio da divulgare, il suo obiettivo finale etc. La cosa fondamentale non è copiare lo slogan da altri perché potrebbero creare disorientamento ai consumatori nell’individuarti, ma soprattutto potreste incorrere in sanzioni di diritti d’autore. L’unico consiglio sul quale basarsi è essere creativi, ma allo stesso tempo riuscire a fare proprie delle caratteristiche vincenti dei concorrenti!

Page 54: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

54

I colori del web

Nella vita di tutti i giorni siamo abituati ad essere circondati da una miriade infinita di colori, e se essi non fossero semplici colori ma esprimessero veri e propri significati? All’interno di ogni cultura i colori possono rappresentare sentimenti e messaggi differenti, ed allora proviamo a scoprirne alcuni assieme! Il cervello umano è in grado di fare una prima valutazione istintiva ed emozionale di un sito guardandolo per meno di 1/20 secondo (il tempo di un battito di ciglia). In questo istante sarà comunque registrata una sensazione positiva o negativa che la nostra parte razionale tenterà poi di confermare nel resto della navigazione o della pagina. Per la creazione di siti è preferibile utilizzare non più di 3-4 colori, in base a quello che si vuole trasmettere si può scegliere se utilizzarne di caldi o freddi, luminosi o meno, che creano contrastano o meno etc. Ad esempio, lo sapevate che il colore giallo è uno dei colori simbolo della Cina, è il colore sacro del Buddismo e simboleggia la saggezza, in politica è il colore che rappresenta i partiti ed i movimenti radicali, all’interno della nostra società lo troviamo ai semafori come indicatore di prudenza, pericolo, ma allo stesso tempo ad esso associamo la luce del sole, dell’energia e delle novità. Quindi come potrebbe venir usato? Quando troviamo all’interno dei sito questo colore, se usato moderatamente, emana subito un senso di calma ed energia interna, ma se è eccessivo ci provoca mal di testa e un senso di disorientamento. È un colore difficile da abbinare e spesso va sottolineato con ulteriori colori più forti di lui. Un altro colore con particolari caratteristiche è il verde, esso può stare ad indicare molteplici aspetti in base all’argomento trattato; ad esempio in politica è il colore della Lega Nord, è il colore dell’invidia e del denaro (colore dei dollari), della giovinezza e della natura. Il verde è definito come il colore della natura per eccellenza, è il più facile da processare per il cervello ed ha un effetto calmante e spesso viene associato alla fortuna e all’idea del quadrifoglio. Infatti un esempio dell’uso di questo colore lo troviamo negli opuscoli, siti e brochure di parchi, turismo, zoo ecc. che vogliono instaurare un legame tra uomo e natura, ma allo stesso tempo riesce a denotare un procedimento o un’area sicura del sito stesso. Un aspetto curioso lo troviamo parlando del colore bianco perché all’interno della nostra cultura raffigura la purezza, il colore dell’abito da sposa ed il candore, mentre nella cultura cinese ed indiana rappresenta il lutto, la morte ed i fantasmi. La bandiera bianca è un segno internazionale di arresa o armistizio, cioè simbolo di intenti pacifici in tempo di guerra. L’utilizzo di questo colore all’interno dei siti internet evoca un certo ordine, pulizia e lucentezza; in opposizione al nero ha spesso il significato positivo ed esprime certezze. Ogni colore ha un suo significato, ma bisogna tenere conto anche dei sentimenti che suscita al singolo e della cultura nella quale viene inserito per riuscire a diffondere il messaggio voluto. Ovviamente non è possibile tenere conto dei colori preferiti di ognuno però seguendo alcune piccole regole di design e di psicologia sarà possibile scegliere i colori più adatti ad ogni propria esigenza, proprio come facciamo ogni giorno scegliendo i colori dell’abbigliamento da indossare ogni giorno in base all’umore.

Page 55: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

55

Call-to-Action “chiamata all’azione”

A primo impatto potrebbe spaventare questa parola, ma indica quei pulsanti presenti solitamente all’interno di siti che cercano di spingerci a fare un’azione già decisa dagli ideatori del sito stesso. Le Call-to-Action sono la massima espressione della scrittura pragmatica sul web. Attraverso esse è possibile indurre l’utente a fare ciò che noi vogliamo come visitare il sito, lasciare un commento, iscriversi alla newsletter, acquistare un determinato articolo rispetto che un altro, ordinarlo etc.; tutto questo però senza obbligarlo, ma cercando di attirare l’attenzione proprio sulla Call-to-Action! Un invito all'azione fornisce:

- Fuoco per il tuo sito - Un modo per misurare il successo dei siti - Direzione per gli utenti.

Una base importante prima di creare una Call-to-Action è fornire abbastanza informazioni all’utente attraverso le quali verrà a conoscenza dell’operato dell’azienda, dei suoi prodotti e di possibili promozioni o soluzioni adatte agli utenti, o semplicemente dare un parere, valutare un’offerta o un prodotto o esprimere le proprie perplessità o soddisfazioni. Se sono presenti più possibilità di azione all’interno di una pagina web sarà difficile per l’utente decidere quale scegliere o che percorso intraprendere e quindi sarà più propenso a lasciare la pagina. È bene incentrare la propria campagna su alcuni punti fondamentali definendo bene le opportunità che l’utente avrà se effettuerà quell’azione. In questi casi è bene utilizzare un linguaggio attivo e coinvolgete, che allo stesso tempo deve essere collaboratore con l’azione da eseguire e la pagina che si aprirà dovrà essere quanto più coerente possibile con il messaggio dal quale siamo partiti. L’uso di verbi forti che catturano l’occhio, il colore usato per il pulsante, la sua visibilità all’interno della pagina, sono tutti elementi che devono combinarsi come un puzzle per creare un effetto sorprendente per l’utente ed anche semplicemente irresistibile al “click”. Per far risaltare ancora di più la visibilità della Call-to-Action è bene tenere presente anche ciò che la circonda e magari usare fotografie ed immagini che creano punti d’attenzione per poi accompagnare l’occhio sulla Call-to-Action stessa. Un suggerimento se usate volti all’interno della pagina, fate sì che lo sguardo sia rivolto verso il posizionamento della Call-to-Action per metterla al centro dell’attenzione, o magari farla diventare un fumetto di dialogo come se fosse una proposta diretta. Lo scopo principale dell’uso di questa tecnica è far aumentare l’afflusso di visitatori in una determinata area del sito o incentrarli su una promozione o prodotto. In alcuni casi sono solo sufficienti elementi testuali come frasi dirette, sintetiche e ripetute; altre volte gli si deve affiancare elementi grafici come frasi che lampeggiano, immagini che si spostano o pulsanti molto evidenti che è impossibile non vedere.

Page 56: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

56

Analisi della situazione aziendale della comunicazione Quando ci viene chiesto di valutare l’efficacia e l’efficienza delle impostazioni aziendali di comunicazione rispetto alle migliori prassi sul mercato dobbiamo essere consapevoli che l’efficacia rappresenta la capacità di raggiungere un determinato obiettivo, invece l’efficienza è la capacità di raggiungere l’obiettivo con la minima allocazione possibile di risorse. In questo caso l’obiettivo aziendale è quello di farsi conoscere, oltre che sul territorio dove essa è localizzata, anche in ulteriori zone dove è possibile espandere il proprio mercato. Data la logica connessione esistente tra il concetto di obiettivo e il concetto di efficacia, possiamo verificare tre classi di efficacia:

- efficacia tecnica, quando gli obiettivi da perseguire sono di carattere comunicazionale; - efficacia economica, quando questi sono di carattere economico o commerciale; - efficacia sociale, quando questa risulta il punto finale di obiettivi sociali.

Nella nostra analisi prenderemo in considerazione l’efficacia tecnica, in quanto valuteremo come vengono pensati, applicati e messi in pratica gli obiettivi che l’azienda si è prefissata per cercare di realizzarli.

Per definire una comunicazione aziendale corretta si deve prendere in considerazione la totalità delle manifestazioni di comunicazione implicite o esplicite, interne o esterne, di carattere istituzionale o di marca. Non c’è pertanto elemento, aspetto o attività dell’azienda, che non produca un suo specifico effetto a livello della comunicazione ad iniziare dal nome dell’azienda stessa (ditta o ragione sociale) e dal mercato/i in cui opera per poi coinvolgere le strutture fisiche (sede, punti di vendita, mezzi di trasporto, etc.), il personale nel suo insieme, le politiche dell’azienda in ogni ambito e l’ottica temporale ed i ruoli stessi che l’azienda svolge sui mercati di approvvigionamento e su quelli di sbocco. Il comunicare diventa allora un valore e non una fonte di costi, di cui sarà poi difficile identificare gli effetti. Una tale ottica deve prima di tutto condurre a perseguire degli obiettivi di comunicazione, che devono quindi essere incentrati sull’identità e sull’immagine dell’azienda; questi obiettivi rimangono comunque degli obiettivi strumentali. Li definiamo strumentali rispetto al perseguimento, o meglio al co-perseguimento in combinazione con le altre ottiche aziendali, di obiettivi economici in generale, focalizzati sul valore dell’azienda, e commerciali in particolare, relativi dunque alle possibilità, facilità e modalità di commercializzazione delle produzioni della stessa azienda. Infatti, ogni marca è anzitutto ciò che la strategia che le sta a monte vuole che sia. Quando dobbiamo valutare l’efficacia dobbiamo sapere che essa discende non tanto dallo strumento utilizzato, ma dall’adeguatezza del messaggio trasmesso attraverso gli strumenti di comunicazione. Nei mercati B2B, come in questo caso, la maggiore efficacia comunicativa è da attribuire sicuramente al contatto personale col cliente instaurato su basi di fiducia dall’azienda, parte alla quale la Bo. Di. Srl preme e si applica maggiormente. Infatti gli strumenti di comunicazione più efficaci sono rappresentati dai momenti di contatto col cliente attivati dal personale tecnico per il servizio pre o post realizzo del prodotto, e per il servizio di assistenza. A scendere, nella scala dell’efficacia, si trova la comunicazione diretta che, a parità di condizioni, è l’unico strumento di comunicazione per il quale l’efficacia è perfettamente misurabile attraverso la tipologia di comunicazione che è stata attivata (ne possiamo vedere subito i risultati). Oltre all’efficacia, è conoscibile pure l’efficienza, poiché, a fronte dei ricavi si consce anche il costo sostenuto per la campagna, questa implica anche una strategia di squadra vincente.

Page 57: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

57

In fondo alla scala dell’efficacia ci troviamo gli strumenti di comunicazione indistinta come la pubblicità, le pubbliche relazioni e gli eventi delle più diverse categorie che sono le tecniche utilizzate maggirmente negli ultimi anni all’interno delle società. Le impostazioni di azienda nel campo della comunicazione possono venir valutate sotto 3 grandi gruppi, cioè attraverso:

- mondo virtuale, cioè la presenza dell’azienda attraverso il sito internet, delle e-mail, presenza sui social networks etc.;

- strumento umano, cioè l’entrare in contatto con i clienti, incontrarsi ed avere una persona di riferimento all’interno dell’azienda se si ha un problema etc.;

- supporti fisici, come i biglietti da visita, la brochure cartacea e stampabile dal sito, gadgets, tutto ciò che può rappresentare l’azienda con strumenti cartacei e materiali.

Per avere una componente aziendale adeguata è bene cercare di bilanciare l’uso coscienzioso di questi tre strumenti, grazie ai quali è possibile determinare se l’interlocutore riceverà una corretta percezione del messaggio aziendale. Più alto è il grado di preparazione all’uso di questi strumenti e maggiori saranno i punti di contatto con il target scelto e quindi la possibilità di successo e di diffusione del messaggio. La comunicazione aziendale della Bo. Di. Srl nel complesso sfrutta tutti gli aspetti sulla comunicazione per dimostrare di essere competitiva sul mercato ed offrire prodotti concorrenziali e che possano rispondere ai problemi dei possibili clienti. Nell’utilizzo dello strumento del mondo virtuale essa mette a disposizione il suo sito internet all’interno del quale sono presenti tutte le informazioni necessarie per fornire dettagli sull’azienda, i risultati dei lavori che essa ha svolto e dei servizi che offre; inoltre sono presenti tutti i contatti dell’azienda e, allegati al portfolio dei prodotti, i link per visitare e valutare i progetti ultimati. Oltre a tutto questo la Bo. Di. Srl sa che la mera presenza all’interno del web non basta, quindi ha applicato al suo sito la competenza per il posizionamento, per aumentare il numero delle visite e la sua visibilità. Questa azienda non solo crea siti internet, gestisce il loro posizionamento, progetta la grafica, l’uso di parole chiave etc., ma soprattutto applica tutto ciò che è in suo possesso per espandere la sua visibilità (oltre a quella dei suoi clienti) e quindi rappresentare essa stessa in tutte le opportunità che offre. L’azienda, oltre ad avere un sito internet (visto che ne crea, per lei è quasi d’obbligo averne uno) può essere contattata e conosciuta anche tramite i social networks come LinkedIn, Scoop.it e Facebook, attraverso i quali vengono fornite news, dati e informazioni legate strettamente all’azienda ed agli argomenti che potrebbero “legarla” con i clienti, anche potenziali. Per dire che l’utilizzo del web marketing è davvero efficace, oggi si deve necessariamente includere dei noti social networks come ulteriore strumento per la comunicazione con clienti potenziali e già acquisiti. Su SlideShare, invece, vengono caricate delle presentazioni per spiegare meglio alcuni prodotti e tecniche difficili da spiegare senza l’ausilio di grafici ed immagini, così da dare maggiore visibilità a dei prodotti e servizi unici offerti dall’azienda. Facebook e youTube sono diventati uno dei punti di riferimento assoluti del web: la maggior parte degli utenti della Rete vi passa una quota consistente del suo tempo a leggere, commentare gli aggiornamenti degli altri iscritti/amici/conoscenti o a pubblicare i propri contenuti, anche video. L’uso dei social networks crea una comunicazione many-to-many attraverso al quale l’azienda può esporre le proprie idee ed i propri lavori, ma allo stesso tempo riceve suggerimenti, opinioni e domande grazie alle quali può dimostrarsi sempre disponibile ed attenta ai bisogni dei clienti. Un progetto appena iniziato, ideato tra me e l’azienda Bo. Di. Srl, si basa sulla pubblicazione di “pillole” attraverso il sito internet ed i socials su argomenti che possono interessare sia appassionati del web che

Page 58: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

58

soggetti che lavorano in questo campo, ma anche coloro che vogliono solo documentarsi; tutto questo viene realizzato momentaneamente per un breve periodo (2 articoli alla settimana per 5 settimane) attraverso il quale vengono monitorate le visite al sito internet, i commenti ricevuti, così da valutare, continuamente ed alla fine, se esse suscitano la curiosità di utenti e clienti, magari apportano anche idee innovative da poter utilizzare. Essendo ancora un progetto in fase “sperimentale”, tutto ciò viene messo a confronto con le visite nei periodi precedenti, ed abbiamo subito notato un forte aumento di presenze sul sito. Questo può stare a significare due cose: l’azienda precedentemente non sfruttava al massimo il collegamento tra social e sito, magari perché non si forniva un’opportunità abbastanza vantaggiosa agli utenti per entrarci e documentarsi; oppure che il sito veniva visto dagli utenti solo come vetrina dei lavori e progetti. In questi ultimi anni lo scopo del sito internet è cambiato, ora non serve solo a presentarsi, ma anche ad essere presenti, dimostrando non solo di essere ferrato sull’argomento, ma cercando sempre di sorprendere i clienti e soprattutto di precedere il mercato. Attraverso questi media l’azienda si è aperta un varco per raggiungere il mercato-obiettivo principale nel quale lavora, tutto questo in modo efficace in rapporto ai costi che gli permette di riuscire ad entrare in competizione con le maggiori aziende locali. Infatti, se viene effettuata una consultazione tramite i motori di ricerca tramite le parole chiave: “web agency fvg”, l’azienda Bo.Di. Srl risulterebbe all’interno della prima facciata così da poter venir consultata dalla maggior parte dei possibili utenti e lettori. Lo scopo di un sito internet non è solo di poter definire le strategie aziendali, raccontare la propria storia, mostrare i progetti creati, i premi ricevuti, le possibilità ed i servizi offerti etc., esso crea un punto di partenza per farsi conoscere all’interno del settore, ma anche dimostrare di essere un supporto per un fiducioso rapporto potenziale di lavoro. L’essere presenti sul web e sul mercato porta anche a mettersi in discussione e competizione con i concorrenti, cioè monitorare sempre i loro standard e le loro proposte, magari prendendo spunti per migliorare o personalizzare capacità e progetti già realizzati per sorprender i consumatori e realizzare soluzioni a bisogni che non sono ancora “esistenti”. L’utilizzo dello strumento “sito internet” fa sì che l’azienda possa comunicare attraverso una comunicazione mediatica, cioè one-to-many (dall’azienda al pubblico) così da offrire soluzioni personalizzate per qualsiasi categoria; però questa comunicazione può evolversi e diventare interpersonale (colloqui) o magari anche globale (many-to-many tramite i blog o i socials). Oggigiorno tutte le aziende ed imprese hanno un loro sito internet, ma molti non sono i grado di farlo “risaltare” rispetto ai concorrenti e quindi vengono trovati con maggiore difficoltà sul web. Per la Bo. Di. Srl il sito può rappresentare una “garanzia” per il cliente (garantisce l’affidabilità e la realizzazione del lavoro prefissato), ma anche come punto di forza perché il cliente può avvalersi di testimonianze degli stessi clienti per poi valutare se è la soluzione di comunicazione e collaborazione che cercava. Questa è una buona possibilità da parte dell’azienda per crearsi un “catalogo di presentazione” come testimonianze indirette, perché vengono visualizzati i prodotti finiti, ma non le esperienze e le motivazioni dei clienti che sono stati spinti a realizzare un sito. Se all’interno del sito venissero inserite delle sezioni apposite dove poter riportare le testimonianze reali dei clienti si verrebbe a creare ancora di più un senso di affidabilità e forza al prodotto; ovviamente questa parte del sito dovrebbe essere continuamente monitorata così da non intaccare negativamente la reputazione dell’azienda stessa.

Page 59: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

59

Fino a quando non entriamo in contatto con l’azienda non siamo in grado di conoscere bene qual è la sua tecnica di lavoro, le fasi della “lavorazione”, il servizio fornito etc., ma ci viene fornito un quadro completo sul quale possiamo basarci, cioè i possibili risultati che potremmo ottenere con quella collaborazione, la professionalità e l’essere sicuri che il prodotto venga realizzato “su misura” del cliente. Oltre alla presenza sul web del sito internet e sui social networks, l’azienda Bo.Di. Srl può sempre venire contattata tramite e-mail, alla quale il personale risponderà tempestivamente, oppure telefonicamente. All’interno del gruppo definito come strumento umano possiamo valutare diverse sfaccettature utilizzate all’interno della struttura aziendale. Secondo le tecniche messe in atto dall’azienda, l’entrare in contatto con i clienti può venir suddiviso su più livelli, cioè per ogni chiarimento o problema ci si può rivolgere a delle persone competenti (coloro che hanno realizzato il prodotto) all’interno di essa, così da non far perdere tempo al cliente ed ai lavoratori stessi parlando sempre con una persona diversa. L’azienda, per farsi conoscere, sfrutta più tipologie di comunicazioni, noi prenderemo in considerazione quella interpersonale (con altre persone), perché le altre le abbiamo già prese in considerazione all’interno del mondo virtuale (mediatica one-to-many e dei new-media many-to-many). All’interno della comunicazione interpersonale considereremo la suddivisione in verbale, non verbale e para-verbale perché la loro coordinazione fornisce più strumenti valutativi per percepire un messaggio in maniera completa e corretta. Stando a stretto contatto con i soggetti presenti in azienda sono riuscita ad entrare in contatto con la loro idea di comunicare, cioè non solo l’atto vero e proprio di fornire informazioni, ma di scambiare messaggi vincenti ed allo stesso tempo ascoltare e valutare ciò che gli viene detto. Una comunicazione viene utilizzata durante i colloqui personali con i clienti, o clienti potenziali, per fornire informazioni, sondare le reazioni sull’operato, rispondere a domande, cercare di trovare un’intesa per una possibile collaborazione, ma soprattutto per conoscere e farsi conoscere. Oltre a questo primo passo Bo.Di. Srl segue con azioni successive l’evolversi della comunicazione dopo il primo incontro, puntando sulla serietà e reputazione dimostrata. L’azienda rimane a disposizione del cliente per dubbi o possibili migliorie del prodotto durante la sua realizzazione, ed anche successivamente; essa è in grado di fornire ed aiutare ad acquisire competenze base al personale messo a disposizione del cliente, tramite contratti ed ulteriori accordi. Quando viene effettuato un colloquio con un cliente, o potenziale, oltre al fatto stesso di comunicare verbalmente, l’azienda preferisce sfruttare supporto cartaceo o visivo (uso di una comunicazione non verbale) attraverso il quale si riesce a trasmettere idee e concetti altrimenti difficili da spiegare solo a parole; associati a questi aspetti viene valutata anche l’analisi della voce (uso di una comunicazione para-verbale), cioè il tono della voce, le pause ed anche il fatto di giocherellare con oggetti; tutto questo attentamente veicolato e curato riesce a mettere a proprio agio il cliente così da renderlo più aperto alle idee che gli si vuole proporre, ma soprattutto a trasmettere un messaggio chiaro e senza la presenza di contraddizioni. Un aspetto importante, oltre all’atto di comunicare, è il rapporto umano che si viene a creare tra i collaboratori dell’azienda ed i clienti stessi, ma anche all’interno della stessa azienda. L’azienda preferisce che si venga a formare una relazione diretta tra ciò che vuole il cliente ed il come realizzarlo secondo l’esperienza aziendale. Per tutta la durata di questo rapporto l’azienda fornisce suggerimenti e linee guida, più o meno variabili, sulle quali deve esserci l’approvazione del cliente perché possano venir messe in pratica. All’interno della struttura aziendale ho potuto notare come, oltre che i soci, anche i dipendenti si siano divisi i compiti così da rendere il lavoro più fluido e senza intoppi.

Page 60: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

60

Uno dei fattori fondamentali all’interno di un rapporto umano e di una comunicazione è il saper ascoltare, esso viene ribadito in ogni aspetto della nostra vita, ma sono davvero in pochi in grado di farne buon uso. L’ascoltare comprende anche la capacità di porsi nei panni dell’altra persona così da evitare fraintendimenti sul significato e sul discorso. Ovviamente questo vale non solo per le riunioni, i colloqui etc., ma anche per le informazioni ricavate dai blog, forum e socials. Tutta questa miriade di dati fornisce delle basi alle quali potersi aggrappare, ma sfruttandole nel modo e nel momento giusto si è in grado quasi di “prevedere” il futuro. Ad esempio in alcuni periodi dell’anno si possono scrivere delle note o dei mini articoli che richiamano il periodo e delle competenze specifiche dell’azienda, ma allo stesso tempo essi possono cercare di rendere quasi indispensabile un ammodernamento del sito o l’utilizzo di un e-commerce (ad esempio come quando viene detto che con l’anno nuovo si cambiano abitudini). Uno strumento fisico che può assumere molteplici usi, realizzato dall’azienda stessa, sono i supporti cartacei che hanno lo scopo di incuriosire il lettore e fornirgli informazioni generali. Un esempio di essi sono i “quadratoni”, i quali sono stati volutamente stampati e creati per venire notati, risaltare rispetto al solito volantino pubblicitario e rimanere impressi nella memoria di chi li guarda, ma oltre a questo possono venir usati anche come biglietti da visita. All’interno di essi troviamo solo l’essenziale: uno slogan nel quale vengono usati anche simboli (al posto di alcuni caratteri) ed il QR Code; grazie a questi si viene a creare dinamicità all’interno della struttura ed allo stesso tempo in poco spazio e con poche parole vengono fornite le informazioni essenziali che creano una Call-to-Action attraverso la quale il lettore viene incuriosito e spinto a visitare il sito. Il linguaggio usato in essi è di forma colloquiale; esso al suo interno contiene un messaggio con informazioni dimostrabili (ciò che l’azienda fa), importanti (essa opera nel settore di web agency) ed esprime qualcosa di esclusivo (uso di uno slogan che attira e del QR Code). Un aspetto fondamentale per capire se un’azienda è in grado di competere con le sue concorrenti all’interno di un mercato così denso e selettivo come è quello del web, è definire anticipatamente il proprio target al quale puntare, o magari segmentarlo in base ai messaggi che si vogliono proporre. Gli aspetti fondamentali, cioè la domanda e l’offerta, che un’azienda deve definire in anticipo accuratamente servono per riuscire ad avviare una campagna per farsi conoscere, ma allo stesso tempo per realizzare dei prodotti competitivi e su misura della domanda o di una futura domanda degli utenti. Tutto questo aspetto porta a puntare ad una intermediazione attraverso la quale riuscire a definire ciò che viene offerto dall’azienda e ciò di cui i clienti hanno bisogno. Come target finale dell’azienda Bo. Di. Srl viene preso in considerazione la grande quantità di aziende ed imprese presenti sul mercato, enti territoriali (come i comuni), rapporti B2B. Prendendo in considerazione un settore molto vasto e soprattutto con bisogni differenti essa si è posta, e si pone tuttora, l’obiettivo di riuscire ad entrare nel maggior numero di i settori possibili, oltre che in quello del turismo attraverso i sistemi di gestione dedicati, anche per artigiani, imprese edili etc. così da non trovarsi nel breve futuro contenuta in una determinata nicchia di settori. Il consumo dei prodotti presenti nel mercato indicativamente può venir suddiviso in base a 4 grandi categorie di consumatori:

- Innovatori (2,5%) sono i primi a comprare i prodotti appena usciti sul mercato e sono pronti ad affrontare un rischio molto elevato

- Early adopters (13,5%) essi rispetto ai precedenti sono pronti ad affrontare un rischio, ma inferiore per l’acquisto del prodotto

Page 61: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

61

- Maggioranza precoce (64%) questa categoria essendo la più corposa affronta un rischio basso - Ritardatari (20%) coloro che sono “in ritardo” all’acquisto del prodotto rispetto alla maggioranza

degli utenti. Questi numeri dimostrano che, quando un nuovo prodotto approda sul mercato, non sono in molti ad affrontare il rischio acquistandolo immediatamente, ma quando una maggioranza di soggetti acquista tale prodotto fornisce al mercato un messaggio forte che il prodotto viene ritenuto “sicuro” e conveniente, ed in quel caso l’azienda si reputerà soddisfatta che l’obiettivo è stato raggiunto. Tale processo è avvenuto e sta avvenendo soprattutto attraverso l’utilizzo dei media e del web per fare marketing e pubblicizzarsi. Ormai le comunicazioni e le informazioni viaggiano attraverso la rete e tutti si sono gettati a capofitto su questo movimento; ovviamente chi ci ha guadagnato sono proprio le aziende che producono e progettano siti internet, pubblicità multimediale, creativi per social, giochi online, etc., ma attualmente anch’essi hanno avuto difficoltà a farsi strada ed a mettersi in competizione con autodidatti che si sono inseriti sul web. Infatti molte aziende ultimamente sono composte da programmatori giovani, facilmente influenzabili e magari senza esperienza, grazie a loro l’azienda può offrire prezzi più bassi ed appetibili, ma questo può mettere in crisi il settore delle web agency che lavorano nel campo da anni. Tutta la comunicazione che viene realizzata dalla Bo.Di. Srl è autoprodotta, cioè l’organizzazione stessa ha il controllo della sua comunicazione per definire contenuti, messaggi, canali da usare etc.; questo porta un vantaggio ulteriore all’azienda perché, se è in grado di riuscire a trasmettere il suo stile e la qualità del livello di lavoro prodotto, fornisce già una prima presentazione di ciò che è in grado di realizzare. Questo non solo attraverso la comunicazione, ma soprattutto tramite il passaparola; questa è la forma più forte ed influenzabile presente all’interno del marketing, quando realizzi un buon prodotto, che è valido, il cliente è soddisfatto e facendo bella figura elogerà anche l’azienda che glie l’ha prodotto ed il gioco è fatto. Il marketing virale è la forma più forte per far conoscere un’azienda, ma allo stesso tempo può essere la forma più forte per rovinare una reputazione! Un articolo presente nel New York Times (2005) diceva: «..tra le 15 fonti di informazione considerate come le più credibili, la raccomandazione di un amico arriva sempre per prima, la pubblicità tradizionale per ultima!..» Ovviamente con l’andare del tempo e la possibilità di confrontare i lavori all’interno del web anche i consumatori sono diventati competenti e quindi sono in grado di valutare autonomamente se un’azienda è in grado di essergli d’aiuto o meno. Gli elementi da prendere in considerazione per definire se una comunicazione verbale è buona sono:

- CHIAREZZA = Il messaggio deve essere chiaro, bisogna usare un linguaggio appropriato per ogni Vostro interlocutore;

- COMPLETEZZA = Definire tutti gli elementi del messaggio, anche quelli sottintesi per non creare fraintendimenti; se serve si crea una lista delle cose da dire prima di intraprendere il discorso;

- CONCISIONE = Bisogna arrivare dritti al sodo senza troppe divagazioni perché si rischia di far perdere l’attenzione;

- CONCRETEZZA = Possono venir usate metafore ed esempi per aumentare la comprensione del messaggio, ci si deve metterete nei panni dell’altro.

- CORRETTEZZA = Meglio non contraddirsi all’interno di un messaggio, una vera comunicazione è basata sulla sincerità.

All’interno della comunicazione dell’ Bo.Di. Srl questi elementi vengono valutati non solo nelle loro comunicazioni, ma anche in quelle dei loro clienti.

Page 62: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

62

Per l’elemento chiarezza l’azienda modula il tipo di linguaggio in base alla situazione, cioè durante una presentazione è bene mostrarsi decisi e sicuri delle proprie idee, ma allo stesso tempo non diventare invadenti e troppo confidenziali. All’interno della brochure viene utilizzato un linguaggio chiaro e semplice così da poter venir compreso sia dall’esperto che dalla persona che ha conoscenze minime nel campo. È bene essere elastici durante una comunicazione, questo vuol dire che se sono presenti due soggetti con conoscenze molto diverse si deve riuscire ad esprimere un messaggio chiaro che però venga compreso da entrambi. L’elemento della completezza viene messo in risalto quando l’azienda si presenta al cliente e vuole enunciare le proprie qualità, ma anche quando viene instaurato un rapporto di lavoro. Questo elemento è alla base di qualsiasi comunicazione, infatti l’utilizzo ed il realizzo di una check-list per valutare lo stato attuale di una azienda aiuta a prendere in considerazione tutti gli aspetti che si vogliono raggiungere, fornendogli pesi e valori diversi in base ai casi. L’elemento della concisione lo possiamo ritrovare in tutte le relazioni che l’azienda sostiene con il mercato, infatti con l’ausilio del QR Code essa fornisce al cliente la possibilità di documentarsi o meno su di essa, ma allo stesso tempo fornendo comunque le informazioni chiave. Durante i colloqui il personale qualificato dell’azienda espone subito i punti principali così da riuscire a redigere una scaletta attraverso la quale tenere sempre alta l’attenzione del cliente. L’elemento concretezza lo si può percepire visitando il sito internet e la parte del portfolio dei progetti realizzati; questa capacità delinea ciò che è immediatamente percepibile e verificabile, quale modo migliore per questo elemento se non quello di usare immagini visive. La correttezza viene fornita attraverso ogni relazione con i soggetti dell’azienda stessa, essa viene posta alla base delle relazioni con i clienti, i quali oltre che un lavoro ben svolto, pretendono sincerità e chiarezza nella delinea dei periodi, nel progetto e nel rapporto di lavoro instaurato. Uno degli strumenti concettuali fondamentali, per comprendere le dinamiche competitive di un’impresa e quindi l’evoluzione delle sue strategie di marketing, è rappresentato dalla raffigurazione attraverso il modello del ciclo di vita del prodotto che ci svela come l’azienda opera sul mercato. All’interno di quest’azienda i prodotti creati sono i siti internet, i sistemi di gestione (Xnotta ad esempio) e la redazione e l’applicazione di strategie e tecniche di marketing pensate in base alla situazione e volontà del cliente. Come ciclo di realizzazione del “prodotto” possiamo delineare queste fasi:

- Primo incontro con il cliente per fargli esporre la bozza dell’idea del progetto che ha nella sua mente e vedere assieme come poterla redigere

- Stesura di una check-list da parte dell’azienda sulla situazione attuale della comunicazione del cliente e verifica dell’idea del cliente

- Incontro tra azienda e cliente per prendere in considerazione la check-list redatta e le possibili soluzioni (“taylor made”, cioè fatto su misura per il cliente) in base alle esigenze del cliente o Se la strategia o prodotto proposto vengono approvati, viene realizzata una grafica del progetto

come struttura visiva o Se non vengono approvati, si cerca una soluzione comune o magari ci si avventura in un altro

aspetto che potrebbe interessare il cliente Con approvazione del cliente si continua così:

- Approvazione da parte del cliente della grafica e della struttura base del sito (con eventuali modifiche decise comunemente)

- Creazione della struttura da parte dei programmatori del sito vero e proprio - Fase di test del prodotto creato

Page 63: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

63

- Consegna del prodotto finito al cliente. All’interno di questi passaggi c’è una continua comunicazione tra l’azienda ed il cliente per modifiche, proposte, problemi, chiarimenti etc. che fanno così persistere nel tempo un rapporto umano, oltre che di lavoro tra le parti. Ovviamente il vero e proprio ciclo di vita del prodotto avrà inizio quando avviene il caricamento dello stesso sul web, ciò che è da tenere sotto controllo saranno le visite che otterrà, la pubblicità che gli porterà e la relativa visibilità di ciò che contiene. La fine di un “prodotto” del genere viene definita quando esso verrà cancellato/dismesso o sostituito totalmente ad esempio; però esso potrà subire al suo interno modifiche che potranno fargli recuperare visibilità senza doverlo cambiare tutto. L’altro “prodotto” offerto dall’azienda è il sistema di gestione, ad esempio quello realizzato per il settore turistico, grazie al quale viene data la possibilità alle strutture ricettive di gestire la loro attività attraverso un metodo sicuro e veloce delle prenotazioni, degli alloggi/camere e servizi offerti offrendogli con sistemi presenti sui server aziendali garantendo sicurezza (anche di backup) e riservatezza dei dati immessi. Questo servizio ha aiutato l’azienda a posizionarsi ad elevati livelli di conoscenza e competenza nel fornire sostegno al settore turistico, e non solo. Per l’applicazione di strategie e tecniche di marketing all’interno dell’azienda c’è una persona qualificata che pensa soluzioni efficaci in base alle volontà del cliente; in questo caso esso si basa sulle sue conoscenze, ma si documenta, redige più soluzioni possibili e si relaziona con il suo staff per verificare se la soluzione è applicabile (ovviamente dipende dalle casistiche). Per poter definire correttamente una strategia di comunicazione è indispensabile capire qual è il contesto competitivo in cui opera l’azienda e con quale capacità. Il punto di partenza dell’analisi è l’ambiente di marketing, inteso come l’insieme delle forze con cui interagisce l’azienda nello svolgimento delle sue attività. Questo ambiente di marketing può venir suddiviso in due macro categorie:

il macro-ambiente: cioè l’insieme di tutte quelle forze e tendenze non controllabili, nel quale si determinano le opportunità e le minacce per l’azienda; l’impresa deve saperle valutare in maniera attenta per poter rispondere in modo adeguato e rapido al loro manifestarsi. Infatti la Bo.Di. Srl è in grado di rispettare i tempi per i lavori presi in consegna ed allo stesso tempo i suoi lavoratori hanno la capacità di rimanere aggiornati sulle ultime novità nell’ambito informatico/di programmazione, in quella del SEO, nelle grafiche e nella parte del marketing/comunicazione. Quando viene proposto un nuovo lavoro all’azienda, essa prima verifica se con le sue competenze è in grado di fornire in miglior servizio possibile per la realizzazione del progetto, o se c’è la possibilità di acquisire quelle competenze in un arco di tempo fattibile per far suo il lavoro.

Il micro-ambiente è costituito da tutti coloro che operano nel mercato d’interesse dell’impresa. Questi soggetti incidono direttamente sull’azienda e possono essere controllati dal marketing dell’impresa. In questa categoria dell’ambiente l’azienda entra in contatto con soggetti attraverso i quali essa riceve continui stimoli e motivazioni grazie alle quali si mette in gioco realizzando progetti che le possono aumentare la visibilità. Avendo una collaborazione con elementi esterni all’azienda, essa può far fronte anche a richieste di mobile ed applicazioni che possono venir interconnesse con i lavori realizzati al suo interno così da fornire delle soluzioni complete per innovazioni.

Page 64: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

64

Di fronte all’attuale crisi tutti coloro che fanno comunicazione come prerogativa finale controllano a chi ha creato valore la comunicazione in questi ultimi anni. Ovviamente l’ha creata per i committenti, qualche volta anche per i comunicatori stessi perché gli ha portato visibilità, ma meno spesso ai fruitori finali i quali si sono trovati a dover subire tutte le comunicazioni senza poter reagire. Questo porta a far modificare il senso della comunicazione stessa; se non si ha nulla di importante da dire allora è meglio non dire niente, ma allo stesso tempo se ci si vuole rivolgere ad una fetta di mercato lo si deve fare in maniera cauta e mirata perché in un periodo di crisi come questo i tagli principali che vengono fatti dalle aziende riguardano gli aspetti più superficiali, non di certo la comunicazione per farsi conoscere, però i consumatori finali, essendo più cauti rispetto al passato, riescono a riconoscere quando un prodotto pubblicizzato gli può essere utile o meno. La Bo.Di. Srl avendo una buona esperienza in questo campo sa quanto può valere un suo lavoro, le tempistiche di realizzo etc. ed offre la possibilità al cliente di valutare l’offerta. Questa strategia non mette sotto pressione il cliente così da lasciargli la possibilità di decidere, però fornendo (attraverso il portfolio prodotti) delle realizzazioni di sogni, in un certo senso, che sono in grado di ammaliarlo. Ultimamente all’interno del web vengono proposte soluzioni alternative all’interno dello stesso mercato, come ad esempio pagine internet attraverso le quali siamo in grado di crearci da soli il sito internet dell’azienda/impresa, con un nostro layout personalizzato, foto e scritte. Ovviamente per offrire un prodotto al minor prezzo bisogna ridurre i costi ed in questo caso non esiste neppure qualcuno che sia al tuo fianco per consigliarti se la tua idea è valida o meno. Molti visitatori, anche non competenti nella materia dell’azienda, entreranno sul suo sito e per farli interessare e cercare di catturare la loro attenzione è bene non usare un linguaggio troppo tecnico, ma puntare di più su titoli ed immagini (parte visiva), grazie ai quali magari verranno spinti ad informarsi di più sui prodotti e sull’azienda stessa. Attualmente sul mercato vengono proposte molte alternative e molte tipologie di web agency, in questo caso la Bo.Di. Srl punta sulla professionalità e capacità di essere mutevole come il mercato.

Un sito web è un prodotto tecnologico e non può venir trattato in tutto per tutto come un bene standardizzato, ciò porta a una complicazione: è necessario un buon livello di orientamento al prodotto. Ciò richiede che vi sia innovazione e ricerca costante per ottenere e proporre prodotti competitivi. Oltre a questo vi è la necessità di adottare una più amplia strategia di orientamento al mercato che punti a comprendere in modo costante il mercato di riferimento e che cerchi di adattarsi per quanto possibile alle sue necessità, nonostante i limiti del dover mantenere un relativo elevato orientamento alla produzione. È quindi necessario considerare i siti web come “prodotto” orientato al cliente e non come servizio altamente personalizzato, così da far rispecchiare al prodotto le competenze e l’efficienza dell’azienda che l’ha prodotto. Possono verificarsi dei cambiamenti o dei problemi quando il cliente richiede di effettuare particolari procedure che possono allungare i tempi di produzione, questo fa sì che si possa valutare l’elasticità dei soggetti che stanno realizzando il prodotto in base alle esigenze del cliente (ovviamente entro dei limiti) ed allo stesso tempo dimostra che non vengono effettuati lavori in Outsourcing (delegare incarichi ad esterni). Un aspetto importante da tenere in considerazione è che l’azienda non si crea problemi nel contattare il cliente per complicazioni o chiarimenti sul prodotto man mano che viene realizzato, ovviamente questi contatti avvengono via e-mail o telefonicamente, ma se dovessero venir applicate delle migliorie o cambiamenti importanti essa cercherebbe di incontrare il cliente di persona così da evitare che si vengano a creare dei fraintendimenti.

Page 65: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

65

Questi continui passaggi possono risultare fastidiosi ed invadenti, ma è meglio effettuarli durante il lavoro che successivamente sostenendo ulteriori spese e perdita di tempo. All’interno del mercato attuale possiamo suddividere i prodotti (siti internet, e-commerce etc.) in prodotti con personalizzazione totale o con semi-standardizzazione. La prima la possiamo ricondurre alla strategia applicata dalla Bo. Di. Srl, cioè un prodotto confezionato su misura per il cliente che conterrà delle caratteristiche e caratteri che lo contraddistinguono dagli altri presenti sul web, mentre l’altro lo potremmo ricondurre all’offerta presente sul web per la creazione di siti con una struttura base già predefinita che ovviamente comportano costi minori e minor tempo di realizzo, ma che creano siti internet con strutture molto simili tra loro. L’azienda, avendo al suo interno un esperto di marketing, sa come adattare la sua campagna comunicazionale ai vari momenti del mercato, attraverso i quali personalizza la scelta degli obiettivi in base al target, gli associa i messaggi ed i canali sui quali puntare per essere efficaci. L’unione creativa delle idee del grafico e dell’esperto di marketing generano strutture particolari, non solo nella comunicazione, ma forniscono ai vari progetti degli elementi distintivi dell’azienda che cerca sempre di dimostrarsi innovativa ma allo stesso tempo coerente con ciò che gli viene proposto dal cliente. L’utilizzo di linee ed angoli arrotondati, di colori sia accesi che più tenui fornisce alle varie realizzazioni una personalità ed unicità pensata e realizzata fin nei minimi dettagli. L’azienda Bo. Di. Srl oltre all’utilizzo del sito internet per farsi trovare, si dimostra attiva andando a cercare di prendere contatti con potenziali clienti. Questa tecnica di presentarsi prima che il cliente ti contatti mette in risalto anche la capacità che precedere le mosse del mercato, è la strategia vincente per far sì che esso segua le tue orme e soprattutto che si senta speciale nell’opportunità offertagli. L’azienda con questa tecnica cerca di far comprendere qual è la sua strategia aziendale e per farla capire ancora meglio redige una check-list che si basa su aspetti essenziali del possibile cliente che conterrà questi elementi:

o Logo aziendale o Catalogo di presentazione o Sito web aziendale o Dotazione multimediale o Social media marketing o SEO o Testimonials

Di essi viene definito lo stato attuale, secondo la Bo. Di. Srl e le sue conoscenze acquisite sul mercato, e vengono fornite delle considerazioni sulle quali redigere una possibile base di intervento da proporre al cliente per garantirgli una maggiore visibilità rispetto alla situazione attuale di presenza sul web. In questa situazione l’azienda punta a redigere una check-list della comunicazione perché è il campo nel quale è ferrata ed attraverso essa riesce a far capire quanto sia importante per un qualsiasi cliente al mondo d’oggi essere visibile sul web e sfruttare al massimo tutto il potenziale social e non solo. Questa tecnica di voler “cercare attivamente” un cliente non vuole rappresentare una voglia di accaparrarsi i clienti dimostrandosi migliori e definendo che la loro comunicazione attuale non è adatta. Si vuole far render conto il cliente che il mercato è in continua evoluzione, i clienti sono in continua evoluzione e quindi che anche lui deve essere in grado di cambiare con loro.

Page 66: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

66

Check-list della Bo. Di. Srl secondo il mio punto di vista:

ELEMENTO SCOPO STATO ATTUALE

Logo aziendale Insieme di simboli grafici e tipografici che identificano l’immagine con cui l’utente riconoscerà l’azienda (caratteristiche: originalità, sintetico e adattabile)

Buono, rappresenta l’azienda; è dinamico, innovativo e adattabile; validità sia no che off line

Catalogo di presentazione Raccoglie tutti i prodotti realizzati dalla azienda per dimostrare il proprio operato

Portfolio presente sul sito internet aziendale (presenza dei lavori svolti), non esiste un catalogo perché il lavoro viene fatto su misura del cliente

Sito web aziendale Presentare l’azienda, generare contatti e preventivi

(caratteristiche: funzionabile, visibile e usabile)

Grafica piacevole, punta principalmente sulla struttura e le immagini (soprattutto sulla home), presenza di testo essenziale e specifico/dettagliato

Dotazione multimediale Strumenti attraverso i quali l’azienda svolge attività frequenti, o meno, ed è concorrenziale

Azienda dotata di strumenti e programmi ottimali, di qualità

Social media marketing Ampliare il proprio raggio di comunicazione, farsi conoscere e sondare il mercato attraverso anche i social networks

Interventi mirati su punti strategici per aumentare i flussi degli utenti verso il sito (es.: prova sperimentale delle pillole sul web)

SEO Strategia per porre ai primi posti il sito internet per renderlo più visibile

(analisi, strategie e consulenza)

Ottimale

(es.: sito presente nella prima pagina di ricerca con le parole chiave “web agency fvg”)

Testimonials Associare l’immagine del testimonial all’azienda/prodotto o facendo identificare il cliente con il testimonial/situazione creata

Creazione della mascotte per poterla inserire in opuscoli, brochure, cartacei etc.

Analizzando la strategia di comunicazione, il tutto deve risultare armonico alla strategia di marketing dalla quale deriva. Infatti il logo aziendale è stato creato con l’intento di fornire un’idea ben precisa dell’azienda stessa, ma allo stesso tempo che contenga una personale interpretazione di esso. Ad esempio secondo me esso può stare a rappresentare l’icona che troviamo spesso sul web quando una pagina sta caricando oppure di una spirale che può stare ad indicare la voglia dell’azienda di volersi allargare all’interno del mercato. Esso è stato ideato prendendo in considerazione molti aspetti, come il fatto che gli angoli sono arrotondati, questo dà il senso di armonia ed allo stesso tempo di essere flessibili e ben disposti a sentire e valutare le proposte altrui.

Page 67: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

67

Queste caratteristiche le ritroviamo anche all’interno del sito web e dei social networks, attraverso i quali percepiamo un senso di libertà e creatività del personale aziendale che si adatta ogni volta all’idea che il cliente propone. Oltre a questi fattori due elementi che catturano subito l’occhio di un utente solo i colori utilizzati e le immagini/fotografie. Questi elementi vengono decisi e discussi assieme al cliente così da rispettare le sue volontà, ma allo stesso tempo fornirgli delle idee ed informazioni, magari per accostamenti o graduazioni degli stessi che possano valorizzare al meglio il progetto. Per quanto riguarda le immagini e le fotografie è sempre meglio averne a disposizione molte tra le quali verranno scelte le più significative, si deve stare attenti anche che esse siano in “armonia” con il colore scelto per il sito stesso. Per l’utilizzo di social networks e di cataloghi è sempre meglio lasciare un minimo di libertà e creatività su alcune descrizioni così da renderle vere, umane in un certo senso. L’utilizzo di parole chiave o mini frasi che riassumono un concetto importante per l’azienda sono aspetti, se corretti, da poter utilizzare perché possono venire utilizzati in più situazioni (anche varie tra loro) ed allo stesso tempo fanno si che vengono assimilate dal cervello degli utenti/compratori che saranno incuriositi da essi. L’utilizzo di testimonial non è sempre una carta vincente, soprattutto se esso, come nel caso di Clooney rappresenta nello stesso momento più aziende, anche concorrenti. Una buona idea per l’utilizzo di testimonial nella nostra zona/regione potrebbe essere utilizzare non persone, ma luoghi caratteristici e quasi magici ed associarli ai lavori realizzati. Ad esempio paragonare l’azienda al Castello di Miramare, cioè cercare di catturare l’attenzione dei visitatori già dall’aspetto esteriore, ma continuando a sorprendere con ogni elemento che essa contiene. Il questo paragone però c’è anche un ulteriore aspetto a vantaggio dell’azienda, cioè il parco rappresenta ciò che c’è intorno ad essa, per noi esso viene rappresentato dai clienti e dai progetti realizzati per loro. Tutto questo è solo un paragone sul quale potersi basare per far risaltare ogni aspetto della Bo. Di. Srl, ma allo stesso tempo può essere un suggerimento per dimostrare che i siti creati dall’azienda sono dei veri capolavori che porteranno visibilità e visite, e che magari in un secondo momento porteranno altre aziende che li hanno visti a volerne uno anche loro. SECONDO PARAGONE: questo settore può venir visto come un centro commerciale, all’interno di esso sono presenti più tipologie di negozi e che a loro volta si rivolgono a più settori (scarpe, vestiti, alimentari etc.); noi prendiamo in considerazione ad esempio un negozio di abiti firmati (Calvin Klein Jeans) ed un grande magazzino sempre di abiti (9 ONCE). Il primo nei suoi store propone abiti ed abbigliamento creati dalla stessa casa, che si basa sui dettagli, curando anche l’allestimento degli store e che ha associato ad il nome la qualità del prodotto; il secondo propone al suo interno abiti di varie marche offrendo prodotti al miglior prezzo. Avendo presente questa distinzione, possiamo paragonare il negozio “famoso” con la Bo. Di. Srl perché offre qualità e competenza direttamente dall’azienda che produce il prodotto, mentre alcuni concorrenti possono venir definiti come aziende che producono prodotti facendo cooperare più settori/categorie per produrre un prodotto dividendosi i compiti e le parti.

L’azienda Bo. Di. Srl utilizza la pubblicità cartacea soltanto quando effettua la ricerca di nuovi clienti così da fornire direttamente le informazioni su di essa, ed allo stesso tempo cercare di instaurare un rapporto completezza e concretezza. Alla consegna di essa viene aggiunta anche la copia cartacea della brochure dell’azienda così da risparmiare tempo al cliente per andarla a vedere sul sito e stamparsela. Tutte queste piccolezze forniscono già una prima impressione di essere attivi ed estroversi, sempre pronti a mettersi in gioco.

Page 68: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

68

Prossimamente verranno richiesti ad alcuni clienti, che sono rimasti soddisfatti dai prodotti, delle testimonianze grazie alle quali l’azienda si può presentare a quelli nuovi o potenziali; questa forma di testimonianza fornirà delle basi solide sia all’azienda che ai futuri clienti. Infatti la Bo. Di. Srl incentra la maggior parte dell’atto di comunicare verso il valore che assumono i suoi progetti/prodotti attraverso i quali viene identificata. Essa vuol far convergere la sua immagine d’azienda, le sue capacità e qualità attraverso la presentazione dei suoi prodotti. Prendendo in considerazione la comunicazione effettuata attraverso il web possiamo dire che l’azienda prima di proporre soluzioni nuove cerca, se possibile, di testarle e documentarsi sulla loro validità e funzionalità, per sapere anche come comportarsi successivamente. Ormai tutto avviene attraverso il web, ma non deve essere necessariamente così; si deve fornire sempre la possibilità di scegliere, tutti noi dobbiamo essere consapevoli che ciò che viene fatto sul web avrà ripercussioni nella vita reale e viceversa. È bene sfruttare le App, i siti internet, i socials etc., ma fermarsi un attimo e guardarci intorno può aiutarci di più ad essere obiettivi nei pareri da esprimere e soprattutto nel prendere le scelte migliori. Attualmente l’azienda dovrebbe effettuare delle mini riunioni con il personale in giorni concordati, magari per controllare le prossime scadenze, l’andamento del lavoro, se ci sono delle situazioni da risolvere, se ci sono cambiamenti da effettuare e soprattutto per creare un momento di dialogo all’interno dei suoi componenti. Il web è una piattaforma di analisi attraverso la quale ogni azione compiuta da un singolo o da una azienda viene presa in considerazione e messa a confronto con quelle del suo stesso genere/settore; ovviamente le aziende dovrebbero puntare e trarre strategie da quelle più grandi di loro e confrontarsi con quelle al proprio livello, ma non sempre è possibile. Navigando all’interno del web ho trovato delle statistiche interessanti sull’utilizzo di Internet e dei Social Media, valutiamole assieme: Il 25% delle PMI non ha alcuna strategia e solo il 28% delle piccole e il 24% delle medie imprese misura i risultati

derivanti dalle attività svolte online

80% delle imprese utilizza web e social media per monitorare ed estrarre le informazioni relative ai concorrenti

Il 64% degli utenti di Facebook ha cliccato su un annuncio di Facebook, ma solo un quarto di questi utenti ha

effettivamente comprato un oggetto

94% di imprese utilizzano i social media e l’85% dice che ha dato la propria attività più di esposizione

o Il 42% dei datori di lavoro dicono di no a qualsiasi uso dei social media sul posto di lavoro

o Il 42% dei marketers crede che Facebook sia essenziale o quantomeno importante per il loro business

o Il 77% delle aziende B2C hanno acquisito clienti da Facebook vs 42% del B2B

Le scansioni di codici QR sono aumentate del 300% nel 2011 rispetto al 2010

o Il 59% degli utenti di Pinterest hanno acquistato un oggetto che hanno visto sul sito

o Il 79% degli utenti di Pinterest sono più propensi ad acquistare gli oggetti che hanno visto su Pinterest

Page 69: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

69

Studio sulle “best practices” nel campo della comunicazione web aziendale

La comunicazione è l’insieme dei fenomeni che comportano il trasferimento di informazioni, questo fenomeno infatti, durante il progressivo cambiamento delle società, ha subito mutamenti per mantenere la sua priorità nella vita di ognuno di noi con lo scopo di informare, informarsi ed essere informati. Siamo passati da una tipologia di comunicazione basata solamente sulla colloquialità e la relazione faccia a faccia (perché inizialmente non c’erano altre soluzioni) per approdare al giorno d’oggi ad una comunicazione che avviene principalmente attraverso il cyberspazio, o più comunemente conosciuto come web, attraverso il quale entriamo in contatto con altri utenti con l’utilizzo di molteplici dispositivi, fissi e mobili. Anche la comunicazione attraverso l’utilizzo del web con il tempo è cambiata. Inizialmente era unidirezionale e non permetteva di porre domande per approfondire argomenti, di fornire un proprio giudizio, bloccava la conversazione sotto il punto di vista personale di chi scriveva e di chi esponeva le informazioni (non solo negli articoli di giornale, ma anche all’interno dei programmi televisivi o di quelli alla radio). Attualmente la situazione è enormemente cambiata ed oltre all’apertura della comunicazione con la possibilità di bidirezionalità attraverso qualsiasi mezzo (chiamate in diretta in TV e radio, messaggi di twitter/facebook letti dalle redazioni etc.), è possibile creare una cooperazione in cui due o più individui costituiscono insieme una realtà e quindi forniscono piccoli dettagli in loro possesso per riuscire a modellare e ricercare una realtà o avvenimento molto più complessa ed articolata. Questo cambiamento, oltre all’utilizzo di strumenti per poter effettuare la comunicazione anche a grandi distanze, ha stravolto la relazione che si viene a creare tra due o più soggetti che interagiscono e vogliono “semplicemente” comunicare. Questo ci ha aiutati ad attribuire il giusto peso alle conversazioni che ci circondano e che intraprendiamo, a ciò che diciamo e come lo esponiamo, abbiamo avuto la possibilità di affinare anche la “tecnica” dell’ascolto, ma anche quella dell’eloquio, della concretezza, ma purtroppo anche quella del non dire sempre la verità. Tutti questi aspetti hanno reso possibile la comunicazione tra soggetti lontani, che non parlano la stessa lingua, persone che vogliono (e cercano) impersonarne altre o semplicemente riuscire a fare finta di essere qualcun altro e non se stessi, cioè indossare una maschera o poter togliere quella delle convenzioni sociali che si porta ogni giorno. Attraverso tutto questo veniamo in contatto con idee altrui, le quali ci portano a confrontarci e ad instaurare dibattiti, esporre le nostre idee e confrontarci con realtà differenti dalla nostra. Tenendo sotto esame questi fattori dobbiamo esser in grado, o se non si è competenti delegare a qualcuno esperto, di monitorare il flusso di comunicazione del web e delle risposte repentine del mercato, delle imprese stesse e dei consumatori. Esse stesse creano esperienze significative attraverso le quali si possono creare nuovi risultati ed allo stesso tempo, da parte delle imprese, gli utenti ed i consumatori vengono posti al centro dell’attenzione, sono la maggiore priorità, la loro fonte di idee, ma soprattutto saranno essi i giudici presenti sul mercato per valutare l’operato di tutti. L’elemento che viene tenuto maggiormente controllato in questi ultimi anni è il passaparola, ovviamente sia quello positivo che quello negativo, infatti il web è un enorme contenitore di esperienze ed opinioni, che ora oltre ad essere contenute all’interno di blog e pagine dedicate, fanno parte di social networks, di siti aziendali e delle testate online dei quotidiani, giornali, radio e televisioni etc. Il web è un luogo dove la comunicazione diventa dialogo e fonte di relazione tra utenti, mette sullo stesso piano il cliente con l’azienda, il compratore con l’imprenditore, la banca con l’utente etc., permette a

Page 70: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

70

chiunque di esprimere proprie proposte, dubbi e perplessità direttamente all’azienda, ma offre anche la possibilità di confrontarsi con altri consumatori, valutare le differenze degli stessi prodotti offerti da più aziende diverse, questo potrebbe aiutarli nelle scelte di acquisto e di fidelizzazione per una determinata marca/brand. Oltre all’aspetto dell’ascolto e del monitoraggio dei flussi d’informazione, un fattore importante al giorno d’oggi è la capacità di essere rapidi ed esaustivi nel fornire informazioni o chiarimenti adeguati agli utenti, attraverso le possibilità che il web ci offre come le pagine FAQ, i social networks, i blog, le e-mail etc.; tutto questo flusso di comunicazione permette (all’azienda che lo segue) di capire la posizione degli utenti, di percepire malumori o gli scontenti, determinare il genere di passaparola che si viene o che si potrebbe venire a creare, i desideri di nuovi prodotti da creare per sodisfare nuovi bisogni collettivi, i difetti di altri prodotti, ma anche di fornire aiuti per gli utilizzi o per qualsiasi pratica. Essendoci un continuo cambiamento all’interno del web e delle pratiche utilizzate dalle aziende, possiamo notare anche, allo stesso tempo, come cambia la navigazione su internet di ogni singolo utente e di come ognuno di essi si è creato un proprio bagaglio di conoscenze anche attraverso il web stesso. Bisogna puntare sulla formazione, informazione e la comunicazione per riuscire a far proprie le basi della comunicazione, valutare quello che ci viene fornito sia attraverso la forma del web che dalla forma delle comunicazioni tradizionali (TV, giornali, radio etc.). E' questa la strada da portare avanti in entrambi i campi perché siamo immersi nella tecnologia, però dobbiamo anche portare avanti le tradizioni, perché esse magari essendo solo in formato cartaceo, fanno parte della nostra storia e possono fornirci molte più informazioni sul futuro e sul comportamento/andamento da assumere in una determinata situazione. Ovviamente non è detto che ciò che è successo in passato deve per forza ripetersi, ma può fornirci un punto di partenza per attuare una soluzione migliore in base al momento ed alle mosse del mercato e dei concorrenti. Il cambiamento che internet ha subito, le sue trasformazioni ed altro, le possiamo attribuire, diversamente dagli altri mezzi di comunicazione, al fatto che esso non ha degli attori di mercato (Aziende, governi etc. che decidono a tavolino l’andamento) ma sono i consumatori, i cittadini che scelgono e seguono in base ai loro interessi, influenzando loro stessi la forma del web. In verità non è proprio così perché, come abbiamo potuto notare soprattutto negli ultimi anni, attraverso le strategie di marketing e le campagne pubblicitarie di ogni genere, il consumatore è sempre, in qualsiasi momento, condizionato nello svolgere un’azione rispetto ad un’altra, comprare un prodotto invece che un altro, frequentare un supermercato invece che altri e così via. Ovviamente non è sempre colpa delle aziende che cercano di “portarlo” dalla loro parte, ma del semplice fatto che oramai siamo così inglobati in questi meccanismi ripetitivi e macchinosi che anche il semplice gesto di andare a comprare qualcosa ci spinge a basarci sulle nostre esperienze, conosciamo gli orari dei posti che frequentiamo, sappiamo dove comprare alcuni articoli e dove altri; questo è lo stesso meccanismo che si sta venendo a creare all’interno del web, si punta a ciò che si conosce e quindi che ci da sicurezza, ma se non proviamo i concorrenti come siamo in grado di “scartarli” a priori?? Il web principalmente viene utilizzato per cercare informazioni (ad esempio ancora troppi utenti si informano su un prodotto leggendo schede e recensioni online e poi lo comprano da un rivenditore “reale”), venire a conoscenza di risorse e soprattutto per soddisfare la propria curiosità. Grazie all’enorme diffusione di internet (come strumento) e dell’utilizzo del web (come browser per “andare” online) si è passati da un mercato aziendale ed imprenditoriale con un modello “make and sell” (costruisci e vendi) ad uno “sense and respond” (ascolta e rispondi).

Page 71: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

71

Questo ha cambiato completamente il comportamento delle aziende e dei consumatori, ha portato alla modifica delle tipologie di lavorazione utilizzate, ora si fornisce informazioni attraverso qualsiasi mezzo a qualsiasi utente le richieda. Lo scopo principale della nascita del web è stata per rendere fruibili al maggior numero di persone informazioni di qualsiasi tipo, qualsiasi genere e provenienti da innumerevoli fonti per informare e mantenere connessi gli utenti al mondo esterno; allo stesso tempo fornisce la possibilità di generare commenti su ciò che si legge e valutare la correttezza di una informazione/fonte. Attualmente all’interno delle aziende, o attraverso collaborazioni esterne, viene effettuato il monitoraggio del flusso di informazioni degli utenti su internet che parlano, commentano e rispondono a domande riguardanti i prodotti e/o servizi offerti dall’azienda. Questo monitoraggio può basarsi su svariati aspetti della comunicazione aziendale, soprattutto se principalmente la comunicazione dell’azienda si basa sul sito internet, degli account di social network e un indirizzo e-mail. Questi tre aspetti sono alla base della comunicazione web, come viene intesa oggi, tra l’azienda e gli utenti/clienti, ma anche per la comunicazione tra aziende. Questi aspetti permettono di scambiarsi informazioni in tempo reale ed allo stesso modo di riuscire a verificare ciò che viene esposto dall’altro soggetto, infatti un elemento che deve caratterizzare la relazione tra soggetti è la sincerità ed onestà di ciò che si comunica. Innanzitutto dobbiamo valutare la tipologia di web attraverso la quale ci interfacciamo; attualmente quando usiamo internet ci serviamo del web 2.0 che rappresenta una evoluzione del World Wide Web. All’interno di esso abbiamo la possibilità di effettuare operazioni con applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione tra il sito web e gli utenti che ne usufruiscono. Originariamente il web era nato per fornire la possibilità di visualizzare documenti ipertestuali statici, che poi successivamente si è andata ad implementare con la possibilità di integrare database e sistemi di gestione dei contenuti fino ad arrivare all’attuale situazione attraverso la quale possiamo effettuare qualsiasi operazione. Ovviamente non è la rete che è stata modificata, ma ess è stata modellata in base ai bisogni degli utenti che ne usufruiscono per consultare, creare e modificare i contenuti e le proprie conoscenze. L’utilizzo della rete è stato semplificato per fornire la possibilità ad ogni tipologia di utente di poter inserire concetti, creare blog, consultare documenti di qualsiasi forma, utilizzare contenuti multimediali etc.; questo ha ampliato il bacino di utilizzatori sia nel campo privato che in quello professionale, così consecutivamente da far aumentare la possibilità di realizzazione di strumenti sempre più utilizzabili in ogni momento della giornata. Ovviamente, attraverso tutti questi cambiamenti, sono anche cambiati gli utenti che utilizzano il web, cioè se prima erano solo esperti informatici, ora sono tutti i soggetti che possono utilizzare il pc ed internet, ma anche attraverso altri dispositivi come tablet, smartphone etc., quindi possiamo quasi definire che tutti prima o poi entreranno in contatto con il web. Oltre a questa caratteristica dobbiamo tenere presente anche le tecniche che inizialmente erano state applicate ai siti internet per intrattenere, informare e comunicare qualcosa e lo scopo che attualmente hanno i siti stessi. Tutto questo ha portato ad un radicale cambiamento sia da parte della proposta dei creatori di siti, che da parte dei fruitori finali. Ovviamente parlando di comunicazione web e di best practices si vanno a valutare anche gli utilizzi di tecnologie e metodi attraverso i quali poter diffondere i propri messaggi ottenendo risultati superiori ad una strategia tradizionale, come i linguaggi di programmazione

Page 72: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

72

utilizzati, i browser compatibili e quelli più utilizzati dagli utenti, ed infine le tecniche di posizionamento dei siti stessi, nel nostro caso il SEO. I primi linguaggi di programmazione rinvenuti provengono dagli anni ’50 circa, essi erano molto banali ed estremamente lunghi e nel corso degli anni si è arrivati a progettare le basi di applicazioni per Intelligenze Artificiali. Con l’andare del tempo vennero migliorate e create nuove applicazioni utilizzabili in questo campo, grazie alle quali si arriva negli anni ’70 al “PROLOG” (PROgramming LOGic), che diventa il primo programma di intelligenza artificiale e di logica. Successivamente si effettuano enormi modifiche ed aggiornamenti dei linguaggi fino ad arrivare al 2000 con l’avvento di Java, Flash e molti altri. Attualmente per creare siti internet è possibile effettuare una scelta, crearli attraverso l’utilizzo di linguaggi dinamici o statici. Il linguaggio statico più conosciuto attualmente è HTML , in verità è un linguaggio di markup, cioè descrive il contenuto di una pagina web e viene utilizzato per a creazione di siti internet statici, adatti solo ed esclusivamente per la lettura. Come linguaggi dinamici intendiamo invece pagine web con contenuti redatti dinamicamente ed hanno generalmente un collegamento con un database, hanno contenuti che possono variare in base a più fattori; degli esempi possono essere i linguaggi di scripting come PHP e l’ASP. Il primo browser web grafico fu “Mosaic” del 1993 che venne utilizzato per visitare con un’interfaccia grafica le prime centinaia di pagine scritte in HTML presenti sulla rete. Dal 1995 venne a crearsi uno scontro tra Internet Explorer e Netscape. Con il passare degli anni vennero creati molti browser messi in competizione tra loro, i principali ancora oggi conosciuti sono: Internet Explorer, Firefox, Google Chrome, Safari, Opera e Mobile. Un piccolo problema che potrebbe venire a crearsi è la verifica della compatibilità del sito/progetto realizzato con vari sistemi operativi, ma al giorno d’oggi dobbiamo tenere anche presente la compatibilità di visualizzazione, buon utilizzo con dispositivi mobili con grandezze di schermo diverse e quindi che potrebbero comportare delle visualizzazioni o degli utilizzi complicati da parte dell’utente del sito/prodotto. Attualmente il browser più utilizzato al Mondo è Google Chrome, ad aprile 2013 risultavano il 52% di utilizzatori (rispetto a Internet Explorer 12% e Firefox 28%). Un aspetto ulteriore da tenere presente sotto queste caratteristiche tecniche è come si è venuto ad ampliare l’utilizzo del SEO (Search Engine Optimization) che caratterizza la posizione e quindi la visibilità di un sito internet, ma anche il volume di traffico. Esso dipende da vari fattori, tra cui l’ottimizzazione della struttura del sito, l’url, l’accessibilità da parte dei motori di ricerca, degli approfondimenti di link presenti all’interno delle pagine, la presenza di immagini e molto altro. Analizzando questi 3 fattori (linguaggi di programmazione, browser e SEO) una soluzione da poter adottare senza dover rivoluzionare tutti i progetti e lavori realizzati potrebbe essere non tanto il seguire le novità, ma cercare di sviluppare siti, e-commerce, applicazioni e molto altro che siano conformi con l’utilizzo di diversi dispositivi e che non creino problemi. Non è necessario cambiare o non utilizzare più un determinato linguaggio di programmazione, ma cercare delle soluzioni grazie alle quali, mantenendo il proprio schema di lavoro, si è sicuri che anche con le nuove tecnologie e tutti i cambiamenti che potranno venir apportati, i siti potranno essere visualizzati da moltissimi utenti. Ovviamente se non si tengono in considerazione anche le nuove tecniche e soluzioni si sta poco ad uscire dal mercato e quindi è bene rimanere informati, ma non per forza farsi condizionare dalle strategie altrui che magari sono solo una “moda” passeggera.

Page 73: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

73

Essendo la nostra economia basata sul libero mercato il consumatore ha l’opportunità di scegliere il prodotto/servizio a lui più conveniente, tutto questo ha portato ad una “libertà” da parte dei commercianti ed aziende sul piano della comunicazione e della metodologia di offerta. Ovviamente non è possibile che ogni singola azienda agisca in un “proprio” modo, ma bensì all’interno del mercato si sono venute a formare, e sono tutt’ora presenti, delle grandi cerchie di utilizzatori degli stessi canali (vedi ultimamente l’utilizzo dei social networks, precedentemente era successo per gli spot televisivi e prima ancora con l’utilizzo di cartelloni pubblicitari in luoghi pubblici) che fino a poco tempo prima venivano ritenuti inadatti per creare contatti con il pubblico. Ovviamente se una strategia funziona tutti cercano di “sfruttarla”, ma soprattutto modellarla a loro vantaggio il prima possibile così da risultare “diversi”, migliori ed allo stesso tempo sorprendere il mercato. Ecco perché poi tutti vengono a concentrarsi sull’utilizzo dei medesimi mezzi, magari dimenticandosi di quelli tradizionali o di quelli utilizzati fino a poco tempo prima, solo per dimostrare di essere al tempo con i cambiamenti. Questo porta ad una uniformità globale che nel giro di qualche tempo diventa la normalità nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione; sarebbe meglio riuscire a valutare quale ed in quale quantità farsi aiutare ed utilizzare un determinato mezzo di trasmissione (o più), così da farlo/i perdurare nel tempo e non dover continuamente ricorrere a metodologie costose e magari non adatte alla propria situazione. Uno dei passi avanti che le tecniche di comunicazione ha svolto negli ultimi anni, ed è ancora molto utilizzata ora, è di cercare di diffondere un messaggio in base al mezzo che si ha scelto, cioè esso sarà diverso se viene esposto tramite spot televisivo (presenza di immagini e suoni), se è un volantino che troviamo sul cruscotto dell’auto (presenza grafica e sintesi del testo), se lo ascoltiamo per radio (forte valenza vocale) e molto altro. È bene farsi coinvolgere dalla tecnologia e dalle novità, ma è anche bene riuscire a far convivere più mezzi di comunicazione, ad esempio come è stato realizzato da molte emittenti radio-televisive la connessione dei canali con il sito internet (vedi esempio Rai e Mediaset). Un altro esempio è l’utilizzo del guerrilla marketing, attraverso il quale viene sì espressa un idea/messaggio, ma viene anche ripresa con il contesto (cioè delle persone qualunque) e può trasformarsi in uno spot televisivo, o come una candid-camera. La migliore mossa attualmente è quella di cercare di far convivere attraverso l’immagine dell’azienda sia la capacità di essere ben propensi verso le nuove tecniche, ma allo stesso modo di mantenere alcuni dei mezzi “standard” per riuscire a coprire un raggio d’azione maggiore di pubblico (soprattutto se la tecnologia è ancora in auge, non tutti se la possono permettere e quindi non potrebbe venir percepita da tutti). Un aspetto che attualmente viene preso ancora poco in considerazione è l’ibridazione dei formati presenti all’interno dei sistemi comunicativi. C’è stato il boom degli spot televisivi, del volantinaggio, delle propagande in piazza, dei pop-up presenti all’interno di pagine web, degli spazi espositivi di vendita pubblicitaria all’interno dei social media o dei siti etc., ma come mai tutti si concentrano su una tipologia/mezzo alla volta? Questa non è l’era delle tecnologie? Ed allora perché non sfruttarla nel pieno delle sue capacità! Siamo passati dalla pubblicità su schermo televisivo a quella sul web, ma essa non ha portato molto successo, anzi, sul web possiamo interromperla quando vogliamo (vedi la pubblicità posta prima dei video di youtube o nei riquadri laterali di alcuni siti internet), però anche sul televisore abbiamo la capacità di cambiare canale. Non si è ancora trovato un modo per evitare di essere invadenti e fastidiosi, ma riuscire allo stesso tempo a proporre il proprio messaggio.

Page 74: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

74

Si pensa che abbiamo effettuato passi da gigante, ma in verità tutto quello che guardiamo, ascoltiamo, leggiamo ora è una piccolissima parte di ciò che potremmo realizzare. Infatti le iniziative poste per pubblicizzare un prodotto più o meno nel corso del tempo sono rimaste sempre, o quasi, le stesse (vedi durante un film nella fascia inferiore spuntano delle inserzioni pubblicitarie oppure l’inserimento di prodotti promozionali all’interno di film e soap). È anche inutile pubblicare tanti post, twittare, commentare, diffondere video etc. se il proprio target di mercato non fa uso del medesimo media; è anche vero che questo potrebbe espandere il raggio di target, ma allo stesso modo i clienti che non vengono “colpiti” da questi messaggi si rivolgeranno altrove. Al tempo stesso se una buona fetta di mercato che interessa all’azienda si trova proprio all’interno di un determinato media o utilizza un determinato canale sarà inutile spezzettare le proprie risorse in altri media dove il messaggio non verrà recepito o passerà senza venir “ascoltato”. Un aspetto ultimamente molto utilizzato da imprese, aziende e commercianti è la sinergia di utilizzo di diverse piattaforme, collegare l’account social al sito aziendale, l’indirizzo e-mail al biglietto da visita, introdurre il QR Code negli opuscoli cartacei, durante le manifestazioni essere presenti ed esprimere il proprio parere non solo come persona fisica ma anche come soggetto aziendale etc.; tutti questi aspetti fanno si che oltre all’impegno messo dall’azienda si venga a creare un riscontro sul mercato e da parte dei clienti i quali si rendono conto che esistono molteplici forme per comunicare. Per “best practices” s’intendono le esperienze più significative, o quelle che hanno permesso di ottenere migliori risultati, garantendo il raggiungimento degli obiettivi con efficienza (meno quantità di sforzo per la realizzazione) ed efficacia (ottenere i risultati migliori). Esse possono anche rappresentare esempi e situazioni già sperimentate dall’azienda e/o dal mercato in cui operano, che hanno portato alla realizzazione di regole per determinati settori/momenti del mercato stesso. Le best practices rappresentano l’insieme di tanti fattori messi in azione dall’azienda sotto vari aspetti di settore, nel nostro caso (comunicazione web) prendiamo in considerazione l’utilizzo di internet per le e-mail, i social network, il sito web, l’utilizzo di tecnologie, la consultazione di esperti o personale con esperienza, prendere in considerazione ciò che i concorrenti fanno e realizzano, come lo fanno e cosa producono attraverso le loro azioni, valutare i loro punti di forza e di debolezza, puntare ad essere migliori e valutare le relazioni del mercato. Occupare sezioni nelle quali sono presenti pochi e “deboli” concorrenti per riuscire a rappresentare la scelta migliore. La migliore tra le best practices è adottare una prassi già testata e consolidata per risolvere eccellentemente una situazione, un problema o migliorare una condizione nella quale si sono trovati utenti e/o clienti per rappresentare un’azienda sempre pronta e disponibile. Ovviamente non è possibile conoscere in precedenza problemi o bisogni che avrà il cliente, o la stessa azienda, per riuscire ad anticiparli o prevenirli; non essendo in grado di predire il futuro ci possiamo basare sulle soluzioni già adottate per quel determinato problema (o simili) da altre aziende, scartando quelle scelte fallimentari e cercando di migliorare quelle valide. In quei casi è possibile effettuare delle risoluzioni sperimentali nel tempo grazie alle quali possiamo avere delle basi di valutazione, tenendo presente che magari potrebbero venir applicate anche in altre situazioni o potrebbero venir adottate anche da altri soggetti con il medesimo problema.

Page 75: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

75

Il termine di best practice rientra nel più ampio processo di benchmarking: consiste nell'identificare e comprendere le best practices ed i fattori definiti di successo di altre organizzazioni per poi adattarle in modo intelligente e creativo alla specificità del proprio business e della propria azienda per migliorare la performance. Il benchmarking è una tecnica di indagine che aiuta le aziende a confrontarsi con altre al fine di migliorare le singole attività/processi del business. Benchmarking globale ha massima efficacia poiché si individuano le soluzioni migliori sul mercato, ma risulta di difficile applicazione poiché necessità di tempi di studio molto lunghi, visto che raramente le organizzazioni eccellenti aprono all'esterno il proprio know-how e le proprie core-competencies. Anche qui si necessita di forte capacità di adattare soluzioni esterne alla propria azienda. Infatti in questi casi non si viene a sapere il know-how vincente, ma esso si può ricavare dalla soluzione che viene proposta da questa organizzazione; cioè non conoscendo gli elementi base, ma conoscendo la soluzione finale si può applicare la soluzione alla propria struttura per poi successivamente definire gli elementi principali sui quali puntare per applicare la best practice presente sul mercato al proprio lavoro. È possibile redigere una best practice interna (o chiamata anche benchmarking interna) all’azienda basandosi su dei suggerimenti, proposte ed innovazioni che possono derivare dai clienti stessi, ma anche da idee e proposte dagli stessi dipendenti/dirigenti per migliorare l’attuale livello di lavoro; si va a confrontare una business unit con una più performante. Secondo me è bene redigerle perché così si può valutare due aspetti del lavoro svoltosi, quello macro ( forze non controllabili che possono minacciare l’azienda e quindi sabotare il risultato della best practice applicata) e quelli micro (soggetti che operano nel mercato d’interesse dell’azienda che possono fornire aiuti o diventare diretti concorrenti) dell’ambiente. Questo possiamo anche definirlo come benchmarking competitivo effettuando un confronto competitivo con altre aziende e quindi cercando di realizzare delle campagne comunicative più efficaci, mentre può essere esteso se si va a confrontarsi anche con aziende che non sono direttamente concorrenti nel settore di attività, in questo caso lo definiamo benchmarking esteso. Nella nostra analisi sarà meglio cercare di analizzare principalmente il benchmarking competitivo, anche perché potrebbe portare a dei risultati che potrebbero implementare il lavoro stesso dell’azienda. Ad esempio se, come già accaduto, l’azienda effettua e propone una strategia di marketing e di comunicazione per una determinata manifestazione, per una campagna o altro, l’immagine che l’azienda si creerà esponendo le proprie conoscenze in vari aspetti molto importanti al giorno d’oggi potrebbe portare alla luce delle capacità e servizi che altre aziende non offrono (o offrono ma non sono di qualità); tutto questo successivamente potrebbe venir esposto attraverso un articolo o un breve documento per riuscire a far conoscere queste qualità anche a coloro che le stanno ricercando (utilizzo del passaparola e della forma di testimonials). Ovviamente dopo aver effettuato un analisi sui competitors presenti all’interno della stessa zona geografica dell’azienda, si deve tenere presente anche un mercato più ampio, cioè la possibilità di altre aziende che potrebbero subentrare nel nostro mercato. Quindi ora le best practices le possiamo delinearle sotto due aspetti: le “best practices vere e proprie” e le “buone prassi”.

Page 76: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

76

Le best practices vere e proprie suppone l’utilizzo di capitali e capacità di alto livello, sono soluzioni che comportano grandi investimenti e grandi capacità alla base della loro realizzazione, invece e buone prassi sfruttano le capacità e ciò che è già presente all’interno dell’azienda per puntare al massimo possibile con ciò che si possiede. È anche possibile attuarle entrambe, valutando precedentemente come l’applicazione di buone prassi sul mercato viene percepita dagli utenti, se il cambiamento/miglioramento viene visto positivamente; se è così possibile procedere con l’attuazione di best practices mirate per raggiungere un ulteriore scalino più alto rispetto ai concorrenti ed alle migliorie già effettuate (se si possiedono i requisiti adatti). L’utilizzo di una o dell’altra forma di attuazione è delineata dal fatto, oltre che economico, della situazione attuale e strutturale dell’azienda; se è un’azienda appena formata sarebbe bene prima cercare di sondare il mercato così da riuscire a posizionarsi nella fascia meno “affollata”, al contrario se si è una azienda che da tempo lavora nel mercato si DEVE puntare sull’esperienza e professionalità! Sarebbe magari creativo dimostrare come durante il tempo le prassi utilizzate, le tecniche, le idee sono state adattate alle esigenze dei clienti ed ai cambiamenti temporali e strutturali, magari creando uno storytelling che raffigura la “vita” di un determinato sito/progetto, aggiornato e modificato in base alle esigenze del cliente ed al modificarsi delle esigenze degli utenti, come è avvenuto per i loghi delle grandi aziende (modificati nella loro forma, ma mantenendo sempre qualcosa dell’idea iniziale). Questa idea mi è venuta pensando a come magari possiamo raffigurare la crescita o il cambiamento estetico di una persona nel tempo, la stessa cosa possiamo farla per un progetto; partendo dall’idea iniziale si può sempre cercare di migliorarsi e migliorare ciò che si crea/realizza, perché con il tempo il punto di vista può cambiare, ci può venire influenzati dalla società e da ciò che ci circonda, ci si appropria dell’esperienza propria ed altrui per idealizzare ciò che in quel momento potrebbe essere perfetto. La tecnica della prassi migliore fa parte delle tecniche di benchmarking, attraverso la quale si prevede il confronto per unità all’interno dell’azienda (principalmente), ma anche per confrontarsi con tecniche applicate da altre aziende dello stesso settore. Attualmente si pensa che solo attraverso l’utilizzo dei social media sia possibile contattare i propri clienti, ma non è proprio solo così. Una buona fetta di ascolti arrivano sicuramente dal web, ma è bene distinguere il messaggio che si vuole trasmettere dalle chiacchiere che sono sempre più presenti sul web e che possono “annullare” il messaggio aziendale. Lo scopo attuale dell’uso dei social media è lasciare tracce all’interno del mercato e quindi all’interno del web. Prima era importante esserci, poi farsi vedere/trovare ed ora dimostrare di esserci o esserci stato (lasciare delle impronte a chi verrà dopo). Questo aiuta a realizzare ed a costruire una identità digitale attraverso la quale “catturare” nuovi clienti, farsi trovare da quelli che già ci conoscono e avere uno spazio attraverso il quale esprimere ciò che penso anche con persone nuove. Ovviamente successivamente all’ingresso sui social media si deve tenere conto anche del lavoro che ne comporta e soprattutto del tempo che è quasi doveroso passarci per garantire un minimo di presenza e fornire sicurezza agli utenti che entrano in contatto con essa.

Page 77: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

77

Per un’azienda la cosa migliore pe essere presenti all’interno dei socials è l’apertura di una pagina o di un gruppo legato al brand (esempi su FB); essi racchiuderanno al loro interno gli interessi che potrebbero spingere un utente a collegarsi ed allo stesso tempo creano una forma di marketing per cercare di creare una fidelizzazione. Grazie all’utilizzo di questi nuovi social media l’azienda è in grado di gestire il suo traffico, ma allo stesso tempo, se è suddivisa in filiali può rappresentare sia il nucleo principale del brand sia la filiale stessa, rendendosi più propensa ad aiutare il pubblico di una determinata zona, ad esempio. Nello stesso tempo è possibile esprimere forme di branding, attraverso i quali l’azienda cerca di “coprire” più settori comunicativi e quindi cercare di arrivare ad un pubblico sempre maggiore. Quando si è deciso il metodo di approccio con gli utenti e con il social stesso si deve valutare bene cosa condividere, se foto, video, pensieri, slogan etc., attraverso che metodo, quando pubblicare qualcosa, se creare link e riferimenti attraverso i quali avere ulteriori dettagli e dati della condivisione e mille altre cose. Ovviamente attraverso il web l’elemento che influenza di più un soggetto è l’effetto visivo che si vuole trasmettere, l’uso di immagini, colori, font particolari, fotografie e molto altro puntano ad un solo scopo: empatia e coinvolgimento, di qualsiasi genere, che sia d’amore, d’odio, trasmetta sicurezza, affidabilità, una situazione spiacevole, gradevole, un’esperienza vissuta o un sogno. Questo è lo scopo principale del web, permettere a tutti di vivere e/o raccontare i propri sogni, oltre al fatto di poterli ovviamente realizzare. Grazie alla comunicazione web è possibile non avere limiti, limiti per raccontare, condividere, ascoltare e molto altro; ovviamente tutto quello che può sembrare come un pro, può rivelarsi anche un contro per una qualsiasi cosa. Con i continui cambiamenti del web siamo sempre più portati a sintetizzare, a limitarci nel dire e nel chiedere perché il lungo annoia, il fatto di stare ore a leggere davanti allo schermo ci affatica, ciò che si dilunga perde di vista lo scopo finale, quindi tutti cercano di dire l’essenziale, ma ovviamente ognuno a modo suo. Così facendo come facciamo poi a ricevere informazioni più dettagliate su ciò che ci interessa veramente? E poi le informazioni non hanno tutte lo stesso peso, come facciamo a segmentarle? Su questo aspetto non esistono regole, cioè dobbiamo essere il redattore di noi stessi e cercare di definire se e quali aspetti dell’informazione sono i più essenziali, però ovviamente non sarà possibile rendere fruibili informazioni che verranno reputate “giuste” da chiunque. Generalmente in qualsiasi settore possono venir applicate delle best practices si può avvertire che grazie ad esse si viene a creare un senso di curiosità e di unicità, anche per il semplice fatto di averci provato a migliorare una situazione, un prodotto, risolvere un problema. Infatti esse possono essere prese come linee guida attraverso le quali è possibile fornire dei criteri più ampi per sviluppare nuove azioni o affinando la tecnica diventando un esempio ed un punto cardine del mercato. Attualmente una delle best practices maggiormente seguite ed applicate all’interno del mercato e dell’attività delle aziende è la fruizione e l’utilizzo dei social networks per farsi conoscere ed allo stesso tempo per mantenere un rapporto interpersonale con i clienti, acquisirne di nuovi e mantenere un aspetto di “umanità” dell’azienda stessa. Infatti notiamo che in Italia il 77% del campione delle aziende analizzate utilizzano i social media (dato rilevato nell’articolo: http://goo.gl/5TW7H) ed il 94% delle aziende social comprende l’e-commerce. Un altro aspetto fondamentale da tenere presente di questo periodo è l’utilizzo dei mobile e delle applicazioni, contemporaneamente con l’utilizzo di internet, che creano un forte legame tra il mondo online e offline, tra la situazione virtuale e quella reale. Essi hanno portato l’utilizzo di comunicazioni che principalmente venivano svolte in ambienti chiusi e delineati in luoghi dove non sono più presenti limiti geografici ed istituzionali e permettono di mantenere un filo conduttore con il web e la comunità in ogni momento della nostra vita.

Page 78: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

78

Infatti viene rilevato che la valenza di business come applicazioni è arrivato al 20% (stessa fonte di sopra). La creazione di applicazioni che semplifichino alcune attività o che permettano di effettuare azioni che prima erano delineate solo in alcuni luoghi/momenti deve portarci ad una estensione e flessibilità mentale; ad esempio come sono state create delle applicazioni per il settore turistico per riuscire a scegliere l’albergo più conveniente con il servizio migliore, è possibile anche crearne una che magari incorpori l’insieme degli itinerari in una certa zona che si possono effettuare con vari mezzi (bici, a piedi, a cavallo etc.), ma analizzando altri settori sarebbe possibile creare una applicazione che riguarda tutti gli eventi presenti in una regione, ad esempio, magari essendo iscritto e generando una classifica di colui che è più presente ad eventi organizzati da TurismoFVG (ad esempio!) e magari offre la possibilità agli utenti di condividere sagre e feste paesane che magari non sono conosciute acquisendo punteggi e/o promozioni. Allo stesso modo si potrebbe organizzare, per il settore dell’edilizia, un’applicazione per fornire la possibilità ai clienti di essere informati sulle nuove caratteristiche per costruire o apportare modifiche magari alla propria casa. Creare un’applicazione che riporti a tutte le leggi e norme vigenti grazie alle quali si riesce a capire se il comune/città approverà la richiesta o meno; in questo caso l’informazione utile sarà per agevolare la burocrazia che si insinua dietro a qualsiasi richiesta che viene da parte di un cittadino o di una azienda, questa APP magari (in stretta collaborazione con la Pubblica Amministrazione ed il suo lavoro) fornirà in qualsiasi momento la situazione e l’avanzamento della pratica così da dare preavvisi quando insorgono incongruenze o problemi, ed avvertire il soggetto quando la pratica sta per concludersi. Oggigiorno esistono miliardi di applicazioni per qualsiasi cosa e quindi l’unico consiglio è essere creativi e magari valutare i lavori degli altri per avere qualche spunto ed essere sicuri di non creare qualcosa che magari esiste già. Dobbiamo essere più consapevoli di come il web, internet e tutto ciò che li riguarda fa sempre più parte della nostra vita; vedesi la crescita sostanziale dei programmatori e dei possibili linguaggi da usare, della moltitudine di browser sui quali testare le proprie creazioni, il continuo aggiornamento di pacchetti, di antivirus etc. che porta meccanicamente l’aggiornamento dei nostri dispositivi senza quasi farci rendere conto che essi cambiano e migliorano, ma noi allo stesso tempo non riusciamo a stare al passo con i loro cambiamenti. Analizziamo ciò che ci offre il web che ha cambiato il nostro modo di porci utilizzando:

- QR Code al posto dei codici a barre, possono venir letti attraverso qualsiasi mobile che contenga l’applicazione, in qualsiasi momento e forniscono informazioni online e offline;

- la neo-uscita Realtà Aumentata che ci catapulterà alla sovrapposizione della realtà con il web; - la nuova tecnologia di Google Glass; - le Google Talking Shoes (scarpa che può dire quello che si sta o non si sta facendo, può trasmettere

informazioni al cellulare tramite il collegamento bluetooth o tramite autoparlanti posti sulla linguetta delle scarpe);

invece come maggiori social network mondiali possiamo fare moltissime cose come: - Foursquare è in grado di reperire la nostra posizione geografica e renderla nota ad i nostri amici,

possiamo condividere foto, persone che ci sono accanto, recensioni etc.; - con Twitter condividiamo idee, pensieri, link etc. in modo sintetico; - attraverso Youtube mostriamo al mondo ciò che riprendiamo e creiamo con i video; - attraverso LinkedIn mettiamo a disposizione le nostre capacità e qualità, magari alla ricerca di un

lavoro o per entrare in contatto con persone che hanno i nostri stessi interessi (nato come posto dove esporre il proprio CV);

Page 79: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

79

- con Pinterest creo degli album focalizzando l’attenzione sull’aspetto visivo attraverso le fotografie, magari che esprimono il proprio modo di essere o le proprie passioni;

- Facebook, Netlog, Google Plus e MySpace ci offrono la possibilità di condividere idee, fotografie, video, musica e molto altro, ma soprattutto ci danno la possibilità di relazionarci con amici, parenti lontani, o meno, e di conoscere anche nuova gente;

- Con Burb ci viene fornita la possibilità di creare dei books fotografici e creativi, ma anche con la presenza di testo, lasciando libera creatività di realizzo e fornendo la possibilità di stamparli e venderli;

- DeviantArt è un portale che fornisce la possibilità di intrattenere, ispirare e potenziare la parte artistica di ognuno di noi dando la possibilità di esporre, promuovere e condividere le proprie opere attraverso il web;

- Una novità rispetto ai “soliti” socials è Tagged che è nato per far socializzare attraverso la navigazione e la corrispondenza tra persone con interessi comuni ma che non si conoscono!

Attraverso l’utilizzo del web 2.0 viene offerta la possibilità di condividere informazioni, fotografie, video etc. grazie ai quali si può venire a creare una community, cioè una comunità di persone interessate ad un determinato argomento comune, che le mette in contatto attraverso il web. Attraverso il web gli utenti cercano di colmare i loro dubbi e lacune, ma allo stesso tempo cercano qualcosa di non noioso e semplice, quasi come un gioco, un divertimento/passatempo. Infatti le community sono un luogo virtuale attraverso le quali si riuniscono persone di diverse parti del mondo, ma alle quali viene fornita la possibilità di conoscersi e condividere idee, ma non solo. Infatti lo scopo dei social network è offrire la possibilità di tenersi in contatto con amici, parenti, aziende alle quali siamo legati, ma con le quali magari non riusciamo a comunicare, pone sullo stesso piano l’idolo/star ed il fan, la marca con il consumatore e questo è importante per creare una relazione duratura. A questo punto un aspetto che si può valutare attraverso una best practice sarebbe il cambiamento della coscienza che ognuno di noi ha subito, partendo dalla coscienza di classe (far parte di un rango, società) a quella di luogo, per arrivare infine alla coscienza di abitare. La coscienza di luogo viene intesa come il fatto di rendersi consapevoli di dove si vive, delle tradizioni, delle usanze, della consapevolezza delle proprie radici e dell’identità che si rispecchia con ciò che ci circonda. Ad essa si può cercare di valorizzare anche la coscienza di abitare, cioè non solo essere consapevoli di ciò che ci circonda e che ci caratterizza, ma anche il fatto di esaltare e far conoscere anche agli altri ciò che ci rende fieri del nostro territorio; questa cosa non deve essere un vantaggio solo per il turismo, ma anche per il semplice fatto migratorio dai centri meno popolosi a quelli maggiormente popolosi. Ma si può prendere in considerazione anche l’aspetto della società, cioè il passaggio da una società del contenuto ad una società dell’immagine che identifica come aspetto principale l’immagine come apparenza e come linguaggio di comunicazione. Infatti attualmente viviamo nella società dell’apparenza, nella quale è presente una comunicazione basata sulle info-grafiche, le fotografie ed i video, ma allo stesso tempo il consumo è diventato consapevole, di qualità, basato su servizi ed emozioni. Questi due aspetti possono venir trovati analizzando una qualsiasi forma di comunicazione, basti pensare come attraverso l’applicazione Foursquare che ha portato a diventare più forte il desiderio di far conoscere la propria posizione agli amici, il voler fotografare ciò che ci circonda e di mostrarlo agli altri. Siamo diventati attraverso questa mentalità delle fonti reali di recensioni dirette al pubblico vero e proprio.

Page 80: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

80

Ci viene fornita la possibilità di esprimere pareri, suggerire cose che ci sono piaciute e luoghi, dire ciò che si potrebbe cambiare e cosa non ci è piaciuto per nulla. Tutto questo non ci viene imposto da altri, ma è come una forma di “cortesia” che ci sentiamo di lasciare, grazie alla quale suggeriamo magari anche eventi, serate, promozioni in un determinato luogo. Molti utenti prendono in considerazione le recensioni altrui nello scegliere ristoranti, hotel e luoghi particolari, anche perché il passaparola è la forma più diretta e veritiera per prendere delle scelte sicure, ovviamente in questi casi l’unico aspetto che siamo in grado di “sorvolare” è l’aspetto che ciò che ci può consigliare un nostro amico non sia una bugia (ci fidiamo a priori). Per la valutazione di una best practice bisogna precedentemente definire il concetto di standard, esso potrebbe essere inteso come la situazione attuale dell’azienda prima dell’attuazione di una campagna o di un processo di rinnovamento o modifica. Attraverso il concetto di standard possiamo essere in grado di definire il livello di miglioramento qualitativo, o il peggioramento, realizzatosi durante un determinato lasso di tempo per poi valutare le tecniche applicate, il tempo dedicatogli, gli scopi che si erano prefissati, il budget speso etc. Ovviamente quando la best practice verrà raggiunta coinciderà con lo standard precedentemente rilevato e quindi si verrà a creare un continuo circolo, questo porterà sempre l’azienda a migliorarsi ed a migliorare i suoi prodotti e servizi all’interno del mercato. La best practice deve essere vista dall’azienda come uno scopo, dovrà rappresentare il raggiungimento di obiettivi per migliorare la propria condizione ed essere più vicini ai clienti ed al pubblico che si vuole convincere. Esse richiedono risorse adeguate in base alle aspettative che ci si aspetta, condizioni culturali fortemente ricettive, strumenti, metodi ed organizzazione ai massimi livelli (oltre a quello che si ha già all’interno dell’azienda). All’interno delle best practices dobbiamo sempre essere in grado di valutare le azioni, le iniziative ed i progetti che vogliamo compiere, per determinare se sono davvero quelli migliori per il raggiungimento di quello scopo. Avendo ben presente l’identità dell’azienda e del brand, le mission, il coinvolgimento emotivo che vogliamo imprimere attraverso un messaggio o una determinata comunicazione, dobbiamo valutare anche il brand engagement. Per engagement consideriamo il coinvolgimento emotivo e professionale dei dipendenti nei ruoli che ricoprono all’interno dell’azienda o come suoi collaboratori, se essi non vengono motivati rendono di meno e quindi anche il servizio offerto ne risentirà. Non solo leggendo statistiche o indagini di mercato possiamo capire che la maggior parte dei dipendenti di un’azienda ha un engaged molto basso, questo, oltre al fatto che attualmente con la crisi è difficile trovare lavoro, figuriamoci se sia facile trovare quello dei nostri sogni; tuttavia è stato rilevato che le percentuali maggiori di engaged vengono attribuite ai dipendenti di sesso femminile, generalmente è più alta in coloro che hanno oltre i 65 anni ed a persone che hanno una formazione elevata. Tenendo presente questo possiamo dire che circa una persona su 3 non viene stimolata abbastanza nel lavoro che svolge, o magari che non riceve motivazioni per riuscire a dare il meglio di sé in ciò che fa. Questo deve essere un punto di partenza che potrebbe aiutare a valorizzare alcune capacità che magari non è facile trovare in tutti; ad esempio l’enorme aumento dei writers presenti sul web è dovuto al fatto che si vuole tornare a comunicare le proprie idee, i propri sentimenti ed a volte anche la propria indignazione a ciò che ci circonda.

Page 81: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

81

Un altro elemento che abbiamo notato in aumento è l’implemento dell’uso di immagini per descrivere ciò che si sta attorno; tutti si improvvisano fotografi anche se senza basi ed esperienza e questo per il semplice fatto che non diamo peso al contenuto, ma solo all’apparenza, alla visualità e alla parte estetica delle cose. Siamo in grado di creare tante cose che poi alla fine rispecchieranno il nostro vuoto totale; abbiamo bisogno di tenerci impegnati con qualsiasi cosa, finita un’attività ne intraprendiamo subito un'altra senza valutare se ciò che abbiamo prodotto abbia un significato, se qualcuno lo vedrà, se servirà veramente a qualcuno o sarà stato solo per riempire il tempo. Questo può essere in contrapposizione con l’espansione del web perché essendo esso un contenitore di contenuti, attraverso la sua fruizione dovremmo essere sempre tutti informati ed a conoscenza di ciò che ci circonda. Invece con l’espansione del web si è notato che l’utente cerca sempre di riuscire a ricevere solo quello che gli interessa, evitare ciò che non è richiesto e ciò che distrae dall’obiettivo finale; però allo stesso tempo coloro che navigano nel web cercano un modo per assimilare le informazioni senza dover sprecare tante energie e senza troppo impegno. Questo potrebbe portare molti disaccordi nella creazione dei punti focali della messa in opera magari di un sito internet, come ad esempio l’utilizzo di fotografie cerate ad hoc, potrebbero aiutare a spiegare delle realtà o potrebbero distrarre dalla descrizione postagli accanto. Per effettuare una best practices efficace e vincente nel mercato attuale è bene utilizzare tecniche di brainstorming, l’unione fa la forza e quindi effettuando decisioni e proposte di gruppo si ha più possibilità di riuscire a creare qualcosa che sia accattivante ed allo stesso tempo riesca ad incuriosire un soggetto. Infatti lo stesso web è l’insieme di lavori svolti da diversi utenti (vedi Wikipedia); ma anche i blog alla fin fine, creando un botta-risposta, riescono a mettere insieme più punti di vista e quindi più possibili verità che riescono ad implementare una conoscenza amplificata sull’argomento. Come può avvenire la “convivenza” dell’online e dell’offline, può venir realizzato un progetto unico che contenga diversi punti di vista e che possa soddisfare contemporaneamente bisogni sia massificati (persone che fanno parte di un gruppo/categoria) che personali. Lo stesso concetto va associato al fatto dell’ascoltare e del comunicare con la massa, i clienti, tenendo presente la collettività, ma allo stesso momento la singolarità di ogni individuo. Il punto dell’utilizzo del web sul quale dobbiamo sempre puntare è la capacità di riuscire a coinvolgere “tutti” ed allo stesso tempo prendere in considerazione i sogni dei singoli o dei gruppi, cercando un aggancio emotivo e persuasivo per ingaggiare gli stessi clienti a valorizzare la marca ed i prodotti con un proprio flusso comunicativo. Esistono tre valori fondativi per un brand: agilità, trasparenza e responsabilità, oltra al fatto di un servizio affidabile, velocità, qualità del servizio, reattività, fruibilità dei sistemi, vicinanza, produttività, modularità, eccellenza produttiva, agilità nei tempi di risposta, semplificazione, innovazione, simpatia, trasparenza, confidenza, dinamismo, futuro e responsabilità. È bene focalizzare anche delle linee guida della propria brand identity definendo:

Semplificazione delle procedure burocratiche ed amministrative per agevolare i rapporti Condivisione della conoscenza e delle forme collaborative orientate ad anticipare e risolvere le

criticità e l’efficienza dei servizi Approccio che pone il cliente e l’azienda come partners nelle fasi di sviluppo, progettazione,

implementazione ed assistenza degli applicativi web, per una ristrutturazione complessiva dei rapporti col mondo

Capacità di prevedere disguidi e blocchi all’interno delle linee produttive e di intervenire con tempestività

Page 82: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

82

È bene anche definire la personalità che il brand dell’azienda assume per essere identificato dai clienti stessi all’interno del mercato per distinguersi dai concorrenti. Analizzando la situazione del mercato del settore delle Web Agency, nel quale la Bo. Di. Srl fa parte, possiamo suddividere il loro lavoro in micro settori all’interno dei quali è possibile applicare delle best practices che attualmente vediamo molto efficaci e diffuse:

- L’utilizzo dei social media per entrare in contatto con nuovi e vecchi clienti, per controllare ulteriormente l’operato e la gestione dei siti realizzati, per esprimere pareri su news/articoli/tecniche, tecnica che spesso viene proposta anche per mettere in contatto i propri clienti con lo stesso mercato nel quale operano, etc.;

- L’utilizzo di formati ibridi per farsi conoscere, sfruttare alcune situazioni/eventi nei quali proporsi come immagine d’azienda (brand identity);

- Essendo questo un settore dove conta molto sia l’apparenza che il contenuto, cercare di puntare sulla minimizzazione dei fattori (attualmente tutti puntano all’estetica e molte volte esagerano) e puntare come prima cosa a dimostrare ciò che si offre; agilità, trasparenza e responsabilità (3 valori fondativi di un brand!);

- Far capire ai possibili clienti in grado di conoscenza offerto dai collaboratori presenti in azienda, le capacità applicate per la realizzazione dei lavori e che essi sanno bene come confrontarsi con la situazione del mercato;

- Fornire motivazioni sull’utilizzo del SEO in modo cosciente e consapevole, non solo per le analisi statistiche, ma anche per identificare i punti di forza e quelli di debolezza;

- Dimostrare un engaged forte, che rende migliori tutti i progetti realizzati e soprattutto che rafforza ancora di più il senso di unicità dei prodotti creati.

Prendendo in considerazione la redazione della check-list da parte dell’azienda prendiamo in considerazione gli aspetti web attualmente presenti:

Il marchio aziendale, ovviamente, è legato sì al settore in cui opera l’azienda, ma anche all’idea che l’azienda vuole fornire di sé; esso potrebbe stare a rappresentare vari aspetti del web, dall’icona di caricamento di una pagina, all’aumento del settore e quindi delle possibilità di esprimere il proprio potenziale, al fatto che rappresenta una spirale verso il futuro etc.; esso con il tempo è stato apportato su biglietti da visita, sul sito, sulle schede tecniche presentate dall’azienda, etc.. Una bella idea è la possibilità di mutamento del logo attraverso i colori in base al suo “utilizzo” (farlo in bianco-nero nelle fotocopie, adattarlo al colore delle parole chiave presenti sulla pagina, creerà sempre un contrasto con il colore di sfondo perché assumerà sempre un colore di tinta unita);

Il portfolio aziendale presente all’interno del sito internet è suddiviso in categorie in base al settore nel quale ci si poneva; la sua grafica aiuta il visitatore/utente con una breve descrizione, l’indirizzo del sito e l’immagine della’home del sito vero e proprio;

Il logo dell’azienda è la parola che sta per il nome dell’azienda (in questo caso Bo. Di., che sta per Bottega Digitale) il quale, secondo me, vuole raffigurare l’idea di un laboratorio, o attività artigianale, in cui lavora l’artista con i suoi allievi, associando il loro lavoro all’utilizzo del web. In questo caso potrebbe anche rappresentare l’idea che attraverso una “bottega” come luogo professionale si riceve ed impara strategie di marketing ed allo stesso tempo poter fruire dei servizi offerti dall’azienda;

Page 83: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

83

Il sito web aziendale viene utilizzato come un portale attraverso il quale si entra in contatto con le informazioni vere e proprie dell’azienda; in esso si possono trovare dai dati dell’azienda, ai lavori svolti, ai servizi offerti etc.. ad esso sono strettamente collegati ai profili dell’azienda e dei suoi componenti. Infatti è possibile creare un legame più “professionale” attraverso il sito internet e le conversazioni tramite e-mail, ma attraverso i social network è possibile conoscere anche il carattere delle persone che ci lavorano, l’esperienza, la qualità di lavoro, il modo di pensare e molte caratteristiche che solo con la conoscenza faccia a faccia si possono percepire (e non sempre). Si può venire a conoscenza magari anche dei contatti che si ha in comune e di ciò che la gente pensa dell’azienda e dei suoi collaboratori, degli aspetti su cui l’azienda è più ferrata e quelli in cui magari deve ancora migliorare etc.;

La dotazione digitale, come le immagini scattate dal personale interno all’azienda, sono buone, però la migliore dotazione offerta dall’azienda è il servizio stesso, cioè il lavoro svolto dai programmatori, dal grafico, del responsabile SEO e dal responsabile di marketing; questa tecnica di brainstorming fa sì che il lavoro/progetto proceda per gradi e con la capacità di poter in ogni momento monitorare lo sviluppo del sito;

Per la parte dei social media marketing possiamo dire che, essendo in contatto con vari media, l’azienda riesce a farsi trovare; il responsabile dei social media è sempre in collegamento con le news e cerca di valutare, non solo per l’azienda, ma anche per i clienti le tecniche giuste per rendersi visibili in un web che viaggia più veloce del mercato;

La parte del SEO (non sapendo bene come funziona nei minimi dettagli e come viene applicato su un sito internet cercherò di dare un parere generico) per il posizionamento del sito aziendale è buono ed anche l’utilizzo di parole chiave, che nel settore di web agency, è spesso molto difficile da valutare, però vengono messe in risalto le qualità e capacità dei singoli per far risaltare l’immagine aziendale;

L’utilizzo dei testimonial all’interno dell’azienda lo possiamo ricavare attraverso la neo-creazione della mascotte applicata sulle magliette e sui “quadratoni” che successivamente verranno utilizzati come biglietti da visita e promozionali. Un altro aspetto che potrebbe venir valutato come testimonial possono essere i siti creati dall’azienda stessa, perché alla fine vengono creati per i consumatori tipo (come negli spot sono presenti gli utilizzatori tipo, in questo caso i progetti realizzati vengono associati alle varie categoria di clienti che li hanno richiesti). Un terzo aspetto potrebbe essere l’utilizzo di un esperto come testimonial, attraverso le sue competenze e conoscenze è in grado di valutare i lavori effettuati e di creare un appeal verso una loro diffusione; in questo caso l’esperto potrebbe essere all’interno dell’azienda ed oltre a promuovere i prodotti esprime anche un proprio parere professionale. Vedesi l’esperto di SEO che esprime ai clienti le opportunità che questa tecnica offre ed i vantaggi che essi avrebbero se l’attuassero attraverso la collaborazione con la sua azienda; il responsabile di marketing cerca attraverso le sue conoscenze di esporre le caratteristiche aziendali in contrapposizione con quelle offerte dal mercato. Oltre a questi fattori si può ritenere una forma di testimonial anche colui che attraverso i social media e l’interazione con il web crea curiosità così da invogliare gli utenti ad entrare in contatto con l’azienda attraverso pubblicazioni, esponendo le proprie idee sulle novità settoriali, ma anche cercando di far capire al “pubblico” alcuni elementi/passaggi che la sua azienda effettua che magari sono specifici e non conosciuti da tutti.

Page 84: Web Marketing: istruzione per l'uso

WEB MARKETING – Istruzioni per l’Uso di VERONICA COLLINASSI per Bo. Di. Srl - Tutti i diritti riservati -

84

Io credo che quest’azienda sia ben posizionata all’interno del web, ora basta solo creare un po’ più di collegamenti attraverso il web, creare più attività (come è stato fatto con le pillole del sito) così da dimostrarsi attivi verso le nuove tecnologie e forme di relazione, ma allo stesso tempo cercare di far parlare anche gli utenti, sentire i loro pareri, i loro consigli, renderli partecipi. Essendo un’azienda che instaura rapporti B2B si vuole dimostrare, in prima persona, che ciò che si propone è sì la soluzione migliore, ma allo stesso tempo ci si rende “testimonials” e si garantisce una soluzione creata ad hoc. Essendo ben ferrati sul settore del turismo, si potrebbe pensare di creare una piccola collaborazione anche per altri “comparti”, come ad esempio legato al turismo c’è il settore dell’agricoltura o del settore privato dei trasporti, così da riuscire a far cooperare più elementi per un servizio migliore ed allo stesso tempo creare i siti ad hoc, o la parte e-commerce, così pian piano da quasi far dipendere un elemento dall’altro. Una best practice che si potrebbe cercare di eseguire è la possibilità di cercare di farsi conoscere di più sul territorio, non solo attraverso le proprie conoscenze turistiche, ma ad esse associando la volontà di entrare ad esempio in quelle dell’arte. VERONICA COLLINASSI, Studentessa della Facoltà di xxxxxxx all’Università di Udine ha effettuato uno Stage presso la Bo.Di Srl di Amaro (UD) nei mesi di marzo, aprile e maggio 2013 realizzando degli studi sul Marketing. Questo è il risultato della sua ricerca che assieme a Bo. Di. Srl ha deciso di mettere a disposizione della comunità sperando che possa essere utile a qualcuno. Amaro, 30 maggio 2013 Veronica Collinassi https://www.facebook.com/veronica.collinassi?fref=ts Bo. Di. Srl https://www.facebook.com/BoDiSrlWebAgency