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1 WARRIOR’S TRAINING ACADEMY Corso ISTRUTTORE di FUNCTIONAL TRAINING L’IMPORTANZA DEL FUNCTIONAL TRAINING NEL NUOTO AGONISTICO TESI di: Giovanni Luca Gugliotti Relatori: Maestro Emilio Troiano

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WARRIOR’S TRAINING ACADEMY

Corso ISTRUTTORE di FUNCTIONAL TRAINING

L’IMPORTANZA DEL FUNCTIONAL TRAINING NEL NUOTO AGONISTICO

TESI di:

Giovanni Luca Gugliotti

Relatori:

Maestro Emilio Troiano

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Indice

Introduzione Pag.3

1) Valutazione funzionale del soggetto Pag.4

1.1 Valutazione della mobilità articolare

1.2 Valutazione sulle prestazioni muscolari, sulla coordinazione e sull’equilibrio.

2) Programmazione dell’allenamento Pag.9

2.1 Struttura del programma di lavoro

3) Microciclo total body Pag.12

3.1 Schede allenamento Microciclo TOTAL BODY

3.2 Risultati ottenuti al termine del microcilo total body

4) Microciclo total body & each minute on the minute Pag.15

4.1 Schede allenamento Microciclo PROGRAMMA TOTAL BODY & EACHE MINUTE ON THE MINUTE

4.2 Risultati ottenuti al termine del microcilo total body & Each minute on the minute.

Conclusioni Pag.18

Bibliografia Pag.20

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Introduzione

Il functional training è una disciplina che lavora su catene muscolari del corpo grazie

a movimenti composti e realistici, il tutto per far sviluppare nell’atleta ma anche

semplicemente nello sportivo amatoriale i principali obbiettivi di una preparazione

atletica: forza, elasticità, velocità, potenza, agilità, resistenza anaerobica e

aerobica, equilibrio e una grande varietà di abilità motorie.

Il mio lavoro di tesi si basa nell’introduzione e l’importanza del Funtional Training in

un programma di allenamento di un nuoto agonistico. Il nuotatore che seguo e mi

“sopporta” nell’allenamento a secco è Domenico Acerenza.

Domenico Acerenza è un ragazzo di 17 anni che come tutti gli atleti ha deciso di

dedicare tutto se stesso e tutto il suo tempo, studi a parte, nello sport e

precisamente nel Nuoto.

Il suo impegno,la sua determinazione e il suo talento lo hanno portato alla conquista

di molteplici e importanti risultati a livello italiano:

2° nei 200 farfalla ai campionati italiani giovanili estivi 2011,

2° nei 200 farfalla ai campionati italiani giovanili primaverili 2012

2° nei 1500 stile libero ai campionati italiani giovanili primaverili 2012

e da quest’anno anche a livello internazionale:

1° nei 1500 stile libero agli Open del Portogallo 2012

Domenico Acerenza è un atleta sensazionale per due grandi motivi, il primo è il suo

talento nell’essere forte sia nelle gare di fondo (es. 1500 stile libero), sia nelle gare

di forza resistente (es. 200 farfalla). Il secondo motivo è che i suoi eccellenti risultati

sono solo frutto di una volontà e di una tecnica favolosa poichè i suoi allenamenti

sono stati sempre rivolti nel compensare la mancanza di massa muscolare, rispetto

ai suoi avversari delfinisti, con la tecnica.

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I campionati italiani 2011-2012 si sono conclusi con bellissimi risultati (consultabili

anche su www.nuoto.it) e con la convocazione al collegiale nazionale junior a

Sestriere dal 1 al 7 settembre 2012 Per tale occasione e per stravolgere ancora di

più i suoi risultati ho introdotto nel suo programma di allenamento l’Allenamento

Funzionale rendendoci conto fin da subito della sua grande importanza.

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Capitolo 1

Valutazione funzionale del soggetto

La valutazione funzionale di un soggetto è il primo e fondamentale passo verso

l’ottimale programmazione dell’allenamento. Essa è utili nel comprendere il punto

di partenza, e la condizione fisica e psichica globale dell’atleta. Nel mondo dello

Sport e nella Medicina dello Sport attualmente ci sono infiniti test sia antropometrici

e sia funzionali per il primo studio di un soggetto: misurazione dell’indice di massa

corporea, la misurazione plicometrica, misurazione impedenzometrica e pesata

idrostatica, test di Cooper, test di forza massimale e tanti altri ancora, ma mi sorge

una domanda spontanea quale tra questi è realmente FUNZIONALE??? Quale tra

questi riesce a darmi un quadro immediato sull’equilibrio, sulla reattività, sulla

forza e sulla potenza reale dell’atleta???

Visto che il functional training è basato sul movimento, sulla reattività sull’instabilità

e sulla coordinazione nessuno di questi test, a mia impressione, rispecchi un aiuto

per crearmi un quadro generale sul soggetto.

Personalmente ho constatato che una lezione “soft” di functional training riesce a

fornirmi tutte le informazioni da me desiderata in un arco di tempo breve, senza

l’uso di calcolatrici o programmi interattivi e senza l’ausilio di strumenti costosi, ed

oltre ciò inizio già ad impostare le basi della disciplina.

1.1 Valutazione della mobilità articolare

La mobilità articolare riveste un ruolo importante sia nella vita quotidiana che in

ambito sportivo. Essa è definita come “la capacità delle singole articolazioni di

effettuare movimenti al massimo del loro potenziale”, ed è strettamente correlata

con la flessibilità muscolare e tendinea.

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Gli esercizi di mobilità articolare mettono in luce i limiti di alcune o più articolazioni

e la flessibilità o meno di diversi distretti muscolari, inoltre sono ottimi per il

riscaldamento muscolare.

Nella valutazione della mobilità articolare ho utilizzato due esercizi per ogni

articolazione per mettere in luce a 360° la sua mobilità:

Joint mobility exercises:

-cervicale avanti-dietro/ cervicale destra-sinistra;

-spalle avanti –dietro/ spalle destra-sinistra;

-rotazione gomiti/ gomiti avanti-dietro;

-rotazioni polsi/ rotazione polsi a 8;

-mani su-giù/ mani dentro-fuori;

-torace e spalle;

-spalle e colonna;

-anche e spalle;

-bacino avanti-dietro/bacino destra sinistra;

-anca e colonna,

-rotazione ginocchia/distensione e rotazione ginocchia;

-rotazione caviglia.

La valutazione sulla mobilità articolare ha avuto una durata di circa 15-20 minuti, e

ha evidenziato punti deboli e punti forti di Domenico Acerenza. Domenico ha un

ottima mobilità articolare nel settore spalle-anca, spalle- colonna, anca-colonna e

nel bacino, senza ombra di dubbio dovuti agli anni di allenamento nello stile delfino,

che richiede apponto un ottima flessibilità nel medesimo settore. È emerso inoltre

una migliorabile mobilità a livello delle ginocchia e dei polsi e una rigidità articolare

nell’articolazione della caviglia. A livello muscolare c’è una buona flessibilità ma un

leggero scompenso tra catene muscolari anteriori, più sciolte ed elastiche e le

catene muscolari posteriori più rigide.

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1.2 Valutazione sulle prestazioni muscolari, sulla coordinazione e

sull’equilibrio.

Con l’alternanza di diversi esercizi di funziona training si mette subito in luce la

condizione dell’apparato muscolare, del sistema nervoso e dell’equilibrio psicologico

dell’atleta o del semplice sportivo.

Ho diviso la sezione della valutazione sulle prestazioni muscolari, sulla coordinazione

e sull’equilibrio in tre settori upper body, core, e lower body. Ho utilizzato tre

esercizi per settore aventi un livello di difficoltà differenti costituita dalle

caratteristiche intrinseche degli attrezzi utilizzati. Ho utilizzato la Flowbag,

sensazionale per la sua imprevedibilità nello spostamento del peso, dovuto

dall’acqua al suo interno, quindi stimola la reattività, la stabilità e l’equilibrio. La

Handle Med Ball, versatilissimo attrezzo, capace di stimolare la propriocettività e di

far concentrare lo sforzo muscolare e non per ultimo, utilizzabile come carico. Il

Flying, attrezzo particolarmente apprezzato per la sua capacità di utilizzare il peso

funzionale come carico e per l’importanza della stimolazione della coordinazione

per il corretto svolgimento degli esercizi.

Upper body exercises:

-press (FLOWBAG);

-handle push up (HMB);

-row (FLYING).

Core exercises:

- crunch(FLOWBAG);

-isometrical bridge(HMB);

-pendulum(FLYING).

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Lower body exercises:

- front squat(FLOWBAG);

-front lunge(HMB);

-hamstring curl(FLYING).

La grande eleganza nei movimenti, l’esplosiva potenza muscolare, l’incredibile

resistenza aerobica e anaerobica e la tecnica sopraffina che Domenico ha

nell’ambiente acquatico lasciano il posto all’incapacità di gestire il proprio peso, alla

difficile coordinazione dei movimenti con carichi e alla difficoltà nello stabilizzare

articolazioni e core. Il lavoro da affrontare è impegnativo, ma parliamo sempre di un

atleta ad alti livelli con delle fantastiche capacità fisiche, ma abituate a lavorare in

assenza di gravità, ciò richiede uno studio di un piano di lavoro, indirizzato, prima di

tutto verso la conoscenza del proprio corpo, e poi all’adattamento a lavoro con

carichi, stabilizzazione delle articolazioni e alla gestione del proprio peso funzionale.

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Capitolo 2

Programmazione dell’allenamento

Dai risultati emersi dalla fase di valutazione funzionale di Domenico sono riuscito ad

impostare una periodizzazione di allenamento che prevede la stesura di un

programma a breve, medio e lungo termine, per quanto riguarda gli obbiettivi finali,

scomposti in diversi macrocicli.

Ogni macrociclo rappresenta più settimane di allenamento, finalizzato

all’acquisizione di notevoli miglioramenti in una determinata direzione: capacità

aerobica e anaerobica, resistenza, velocità, potenza e forza.

All’interno di ogni macrociclo troviamo diversi microcicli costituiti da più unità di

allenamento. Il microciclo generalmente non supera le i 7 giorni di allenamento.

Sono propenso a questi continui e frequenti cambi di unità di allenamento per non

dare la possibilità al corpo all’ adattamento ad un determinato sforzo.

Ogni programmazione adeguata, a prescindere dalle finalità, prevede un importante

prima fase di condizionamento generale, finalizzata al miglioramento globale delle

prestazioni, alla capillarizzazione, all’ottimale gestione dei substrati energetici, al

miglioramento della forza e della resistenza generale.

È proprio questa la fase dove abbiamo concentrato il nostro lavoro. Dopo la fine dei

campionati italiani di nuoto, conclusi con bellissimi risultati, Domenico ha ricevuto la

convocazione al collegiale con la nazionale italiana nuoto junior a Sestriere dal 1

al 7 settembre 2012. Per questa importante occasione abbiamo lavorato sul

condizionamento generale con programmi lavorativi di functional training dedicati al

Total Body, ottenendo bei risultati e notevoli cambiamenti.

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2.1 Struttura del programma di lavoro

Uno dei fattori più importanti in una programmazione di allenamento è la

conoscenza del tempo che intercorre tra la data di inizio allenamento e la data di un

determinato evento agonistico, sempre poco e sempre tremendamente veloce nel

trascorrere, nel nostro caso attuale abbiamo lavorato per cinque settimane, dal 30

luglio al 31 agosto.

In questo primo macrociclo abbiamo lavorato sul condizionamento generale

dell’atleta, avendo come obbiettivi il miglioramento delle prestazioni globali, la

coordinazione, la stimolazione della capillarizzazione, all’ottimale gestione dei

substrati energetici, il miglioramento della forza e della resistenza generale e non

per ultima una più attenta conoscenza con il proprio corpo.

Questo macrociclo è stato scomposto in due microcicli: il microciclo total body ed il

microciclo total body & each minute on the minute.

Tette le sedute di lavoro sono costituite da

-la fase iniziale di joint mobility è fondamentale come riscaldamento muscolare,

ma soprattutto come allenamento preventivo contro gli infortuni facendo sviluppare

il massimo potenziale di utilizzo d’ogni singola articolazione.

Durata: circa 15 minuti.

-la fase intermedia di lavoro effettivo avente un andamento crescente nella

difficoltà e nell’intensità dell’esercizio, questo per permettere a tutto il corpo un

riscaldamento muscolare completo prima di richiedergli il 100%. Essendo un

programma di total boby le aree interessate in ogni seduta sono: area inferiore,

area core e area superiore. La modalità di allenamento è costituita da 3 serie per

12 ripetizioni, per ogni esercizio, con un tempo di recupero incompleto di 1’ per

velocizzare l’adattamento allo sforzo e alla capacità di protrarlo nel tempo.

Durata: circa 50 minuti.

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-la fase finale di defaticamento e di allungamento muscolare è una delle parti di

allenamento che a volte vengono trascurate ma per me riveste un ruolo importante

nello sciogliere le tensioni muscolari, per migliorare l’elasticità e la flessibilità e

migliora la capacità dei muscoli nell’eliminazione di prodotti di scarto originati da

lavoro muscolare (acido lattico). Il defaticamento è costituito da un lavoro aerobico

alla corda, da un lavoro di joint mobility abbinato allo stretching.

Durata: circa 15 minuti

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Capitolo 3

Microciclo total body

La durata di questo microciclo è stata di due settimane, dal 30 luglio al 11agosto. In

questo lasso di tempo abbiamo lavorato sul total body migliorando la prestazioni

generali, la coordinazione e le basi tecniche per lo svolgimento corretto degli

esercizi. Lavorando su tre sedute settimanali, ognuna dalla durata complessiva di

circa 90 minuti, in ogni seduta abbiamo dato priorità ad un area in particolare,

aggiungendo un esercizio in più rispetto le altre, riuscendo ad allenare tutto il corpo

e nello stesso tempo incominciando ad introdurre un allenamento settoriale.

3.1 Schede allenamento Microciclo TOTAL BODY

Giorno 1 PROGRAMMA TOTAL BODY ( maggior allenamento area inferiore)

AREA ESERCIZIO ATTREZZO MODALITA' REC

INFERIORE DEADLIFT FLOWBAG 3X12 1 minuto

INFERIORE FRONT SQUAT FLOWBAG 3X12 1 minuto

INFERIORE FRONT LUNGE HMB 3X12 1 minuto

CORE SINGLE OVERHEAD

SQUAT HMB 3X12 1 minuto

CORE CRUNCH FLYING 3X12 1 minuto

SUPERIORE (pettorali)

CHEST PRESS FLYING 3X12 1 minuto

SUPERIORE (dorsali)

ROW FLYING 3X12 1 minuto

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Giorno 2 PROGRAMMA TOTAL BODY ( maggior allenamento area superiore)

AREA ESERCIZIO ATTREZZO MODALITA' REC

SUPERIORE (spalle)

PRESS FLOWBAG 3X12 1 minuto

SUPERIORE (tricipidi)

TRICIPES PRESS FLYING 3X12 1 minuto

SUPERIORE (bicipidi)

BICIPES CURL FLYING 3X12 1 minuto

CORE CLIMBING HMB 3X12 1 minuto

CORE PENDULUM FLYING 3X12 1 minuto

INFERIORE SWING HMB 3X12 1 minuto

INFERIORE SIDE SWING FLOWBAG 3X12 1 minuto

Giorno 2 PROGRAMMA TOTAL BODY ( maggior allenamento area core)

AREA ESERCIZIO ATTREZZO MODALITA' REC

CORE CORE OBLIQUO HMB 3X12 1 minuto

CORE ROCKS UP HMB 3X12 1 minuto

CORE OVERHEAD SQUAT FLOWBAG 3X12 1 minuto

INFERIORE HAMSTRING CURL FLYING 3X12 1 minuto

INFERIORE BACK SUSPENDED LUNG FLYING 3X12 1 minuto

SUPERIORE BACK SHOULDER FLYING 3X12 1 minuto

SUPERIORE HANDLE PUSH UP HMB 3X12 1 minuto

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3.2 Risultati ottenuti al termine del microcilo total body

Giorno dopo giorno i miglioramenti diventano sempre più importanti ed evidenti,

infatti già al termine della prima settimana si evidenzia in Domenico una buona

padronanza del suo corpo e delle sue potenzialità, migliorabile la stabilità del core.

Alla fine della seconda settimana le condizioni sono cambiate totalmente maggiore

stabilità delle articolazioni e del core, buona coordinazione, equilibrio e flessibilità. È

migliorata anche la resistenza e la forza ma su questi due parametri c’è ancora tanto

da lavorare, poiché l’allenamento in acqua sviluppato maggiormente alcuni aspetti e

penalizzati altri.

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Capitolo 4

Microciclo total body & each minute on the minute

A conclusione del primo microciclo le prestazioni generali di Domenico iniziano a

cambiare, evidenziando una notevole dote di adattamento allo sforzo. Nel secondo

microciclo abbiamo integrato il programma di total body con il programma each

minute on the minute per migliorare la resistenza, la velocità ed il condizionamento

metabolico. La durata di questo microciclo è stata di tre settimane, dal 13 al 31

agosto, sempre composta da tre sedute settimanali. La durata di ogni allenamento è

variata dai 90’ nella fase iniziale ai 100-110’ nella fase finale del microcliclo.

4.1 Schede allenamento Microciclo PROGRAMMA TOTAL BODY & EACHE

MINUTE ON THE MINUTE

Giorno 1 PROGRAMMA TOTAL BODY & EACHE MINUTE ON THE MINUTE

AREA ESERCIZIO ATTREZZ

O MODALIT

A' REC

CORE CLOSING BOOK GMB 3X12 1 minuto

SUPERIORE SINGLE PRESS HMB 3X12 1 minuto

INFERIORE SIDE LUNGE HMB 3X12 1 minuto

EACH MINUTE ON THE MINUTE

INFERIORE SWING HMB 9

CORE SINGLE OVERHEAD

SQUAT HMB 6+6

SUPERIORE TRICIPES PRESS HMB 9

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Giorno 2 PROGRAMMA TOTAL BODY & EACHE MINUTE ON THE MINUTE

AREA ESERCIZIO ATTREZZ

O MODALIT

A' REC

CORE ROCKS UP FLOWBAG 3X12 1 minuto

SUPERIORE ROW FLYING 3X12 1 minuto

INFERIORE BACK SQUAT FLOWBAG 3X12 1 minuto

EACH MINUTE ON THE MINUTE

INFERIORE SINGLE SWING HMB 6+6

CORE CRUNCH FLOWBAG 9

SUPERIORE SIDE PUSH UP HMB 6+6

Giorno 3 PROGRAMMA TOTAL BODY & EACHE MINUTE ON THE MINUTE

AREA ESERCIZIO ATTREZZ

O MODALIT

A' REC

CORE RUSSIAN SIT UP HMB 3X12 1 minuto

SUPERIORE MIDDLE PUSH UP HMB 3X12 1 minuto

INFERIORE FRONT LUNGE HMB 3X12 1 minuto

EACH MINUTE ON THE MINUTE

INFERIORE SIDE SWING FLOWBAG 9

CORE TWIST HMB 6+6

SUPERIORE SIDE SHOULDER HMB 9

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4.2 Risultati ottenuti al termine del microcilo total body & Each minute

on the minute.

I risultati giunti dopo questo allenamento sono davvero sorprendenti e

l’introduzione del each minute on the minute ha permesso di velocizzare

l’adattamento al lavoro, la resistenza, l’incremento di velocità e di forza nell’atleta. I

tempi da rispettare ci hanno rincorso poiché il 31 agosto Domenico è partito per il

collegiale con la nazionale italiana nuoto junior a Sestriere. Prevedendo ciò ho

utilizzato l’allenamento stesso come test per verificare i miglioramenti, infatti

durante la prima settimana Domenico riusciva a completare soltanto 2 circuiti di

each minute on the minute rendendo anche la tecnica e la postura a volte scorretta,

ma giorno dopo giorno, sessione dopo sessione siamo riusciti ad arrivare a chiudere

6 circuiti con una buona tecnica ed una buona postura.

Anche fisicamente Domenico è cambiato con un notevole sviluppo della

capillarizzazione e con una tonicità muscolare molto buona, la sua coordinazione e

la sua reattività hanno raggiunto un buon livello, ma la cosa che mi rende

soddisfatto è il pieno controllo, che ha raggiunto, del suo peso funzionale e del suo

corpo con l’utilizzo di carichi, anche se ancora leggeri (handle med ball da 8 e da 10

kg). Ora aspettiamo che ritorni da Sestriere per sentire anche i pareri dei Vertici

della FIN.

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Conclusioni

Domenico Acerenza è ritornato l’8 settembre dal collegiale di Sestriere con il sorriso

da un orecchio all’altro per i suoi cambiamenti e per il miglioramento delle sue

prestazioni globali. Abbiamo appena cominciato ed ora in avanti ci potremo

spingere sempre più alla ricerca del limite, superarlo, trovarlo, e una volta trovato

dovremmo superato di nuovo.

Da quanto riscontrato sul mio atleta e soprattutto su me stesso il FUCTIONAL

TRAINING è una disciplina completa e strepitosa capace ogni volta di sorprenderti

e di metterti sempre in competizione te stesso.

Ahhh … dimenticavo,

il Functional Training ha un grande difetto però …

CREA DIPENDENZA

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La preparazione atletica

non deve essere impresa di vanto

o esibizione dall’esito incerto,

ma frutto di maestrie acquisite,

tecniche organizzative,

conoscenza dei pericoli,

valutazione dei rischi,

rispetto dei propri atleti

scelte tecniche razionali,

impegno e conoscenza,

il tutto finalizzato all’ottimo risultato desiderato.

L’allenatore è:

SAPERE,

SAPER FARE,

SAPER ESSERE.

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BIBLIOGRAFIA

Functional training book Emilio Troiano WARRIOR'S TRAINING ACADEMY

Top training Pat Manocchia

A scuola di fitness Pierluigi De Pascalis

Stretching Roberta Maccadanza