volley in me n.25 28.02.2015

SECONDA TAPPA DEL MINIVOLLEY A MONTAGNAREALE

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28-02-2015

n.25 anno III

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Sommario:

CARMELO

SIRACUSA

Progetto scuola

Parla il tecnico di

Pallavolo Messina e

Crescere Insieme

P. 2

SERIE B1, B2, C e D

Rassegna stampa

Pp.3-15

altissimo livello, ma sono certo che la

crescita del movimento decreterà gioco-

forza l’emersione di qualche grande atleta.

Perché? Questione meramente nu-

merica: più atleti ci sono all’interno di un movimento, più è facile che da que-

sto movimento venga fuori un campio-

ne. Quel campione che negli anni pas-

sati c’è stato e che oggi manca a causa di una contrazione dell’interesse verso questo sport.

Ma il nostro obiettivo è quello di far

espandere esponenzialmente il movi-

mento, per ritrovarci dei ragazzi che

possano giocare ad alto livello, fattore

fondamentale anche per la sopravvi-

venza della singola società, che oggi

passa necessariamente per un forte

sviluppo del settore giovanile.

Gli sponsor?

Quando la gente capisce che il tuo

lavoro è spinto esclusivamente dall’a-more per lo sport, allora ti supporta-

no”.

MESSINA - Dai ritagli dei giornali

ha realizzato dei quadretti. Articoli che

raccontano momenti della sua espe-

rienza di atleta, un atleta che ce l’ha fatta. L’amore per lo sport, per la palla-mano, l’approdo in nazionale e quel torneo ad Amsterdam, nel 1995. Quan-

do ricorda il momento dell’inno nazio-nale, ancora si emoziona. Italia-Stati

Uniti, match che finisce in pareggio

contro ogni pronostico. Carmelo Sira-

cusa, quella volta, ha anche segnato un

goal. Era il suo primo torneo interna-

zionale. Ricordi da custodire, pensieri

lontani che però ancora fanno bene

quando vengono riesumati.

Oggi ha 40 anni e si occupa di vol-

ley per la Pallavolo Messina e il Cre-

scere Insieme. Lavora con i ragazzini,

protagonisti assoluti di un movimento

che negli ultimi tempi sta vivendo una

crescita esponenziale.

“Organizziamo anche con Roberto Bombara il minivolley per la federazio-

ne di pallavolo e siamo riusciti ad ave-

re un fortissimo settore giovanile che

oggi è il numero uno a Messina da un

punto di vista quantitativo, quindi ba-

sato sul numero iscritti. La pallamano?

A Messina è scomparsa nel giro di

qualche anno, oggi non è rimasto più

nulla. Dovevo necessariamente dare

sfogo al mio amore per lo sport, alla

passione che riesco a tirare fuori quan-

do arriva il momento di dare il mio

contributo per la crescita dei piccoli

atleti. La pallavolo ha accolto questo

mio sentimento e mi ha dato la possibi-

lità di contribuire alla crescita della

disciplina nella nostra realtà. Similitu-

dini tra i due sport? Pallavolo e palla-

mano sono sport di squadra e gli sport

di squadra ti pongono davanti a delle

situazioni che non mutano nel passag-

gio da una disciplina all’altra. Condi-visione di obiettivi, di allenamenti, di

storie. In questo senso cambia poco,

anche perché entrambe hanno lo stesso

mezzo, la palla, e spesso gesti atletici

simili, piccoli movimenti spesso molto

spettacolari”.

Il volley è il mondo nel quale è

confluita tutta la passione di Car-

melo Siracusa. I presupposti per

l’esplosione di questo nuovo amore sportivo sono emersi subito.

“Il fattore decisivo nel decretare il mio avvicinamento al mondo del volley

— ammette Siracusa — è stato il tipo

di ambiente, i gruppi di persone che ho

conosciuto negli anni, la federazione

che è una federazione che lavora, che

produce, a differenza, per dire, di quel-

la di pallamano, che non ha mai punta-

to sul settore giovanile. Tornerei alla

pallamano? Per me rimane sempre una

parte importantissima della mia vita,

ci tornerei subito se ci fossero determi-

nati presupposti. Non lascerei comun-

que il volley, perché il nostro è un pro-

getto importante che ormai fa parte

della mia vita. Il mio cuore è sempre

rivolto alla pallamano, certo, ma il vol-

ley mi dà tante soddisfazioni: abbiamo

circa 200 bambini, due scuole materne,

due elementari, diversi centri giovani-

li”. Se chiedi a Siracusa quali siano

i tasselli fondamentali per la cre-

scita di un movimento sportivo, ti

risponde senza alcun tentenna-

mento.

“Nello sport l’importante non è il risultato singolo, ma il quadro d’insie-me. Nella pallamano, a Messina, si è

fermato tutto proprio perché mancava

il movimento, e quindi i ragazzi, gli

atleti, le squadre. Le società devono

collaborare per portare avanti uno

sport, se si fanno la guerra qualcuno

prima o poi muore e, quando avviene

questo, muore sempre anche un pezzet-

tino di un'altra società. Perché? Perché

la competizione è fatta dal numero di

persone che frequentano uno sport: per

la crescita reciproca c’è bisogno di tutti quanti”.

Il futuro del movimento palla-

volistico messinese?

Immagino sviluppi positivi, soprat-

tutto a livello di vertice. In questo mo-

mento non abbiamo prodotto atleti di

Pagina 2 Volley in ME magazine - 28 febbraio 2015

Progetto scuola - TECNICO DELLA PALLAVOLO MESSINA E CRESCERE INSIEME

CARMELO SIRACUSA, SPORTIVO VERO Un passato prestigioso con la Nazionale di pallamano, il ricordo del primo torneo

internazionale in America poi il grande amore per la pallavolo messinese

di Piero Rizzo

Oggi ha 40 anni e si occupa di volley per la Pallavolo Messina e il Crescere Insieme.

Lavora con i ragazzini, protagonisti assoluti di un movimento sportivo che negli ultimi

tempi sta rivivendo una crescita esponenziale e sempre più ricca di soddisfazioni

Carmelo Siracusa


RASSEGNA STAMPA

Volley in ME magazine - 28 febbraio 2015 Pagina 4

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