visioni italiane. architettura e design verso un ambiente sostenibile. allegato a domus

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Sommario/Summary 2 Massimo Martinelli 3 Corrado Clini 4 Mario Occhiuto Architettura e design verso un ambiente sostenibile/Architecture and design towards a sustainable environment 6 Stefano Boeri Domus visionaria/ Visionary Domus 7 Luigi Spinelli Domus, una storia italiana/ Domus, an Italian story 11 Il progetto dell’allestimento Exhibition design 12 AMBIENTE ENVIRONMENT 15 ABITARE Villa HOUSING Villas 18 ABITARE Popolare HOUSING Council Housing 20 ABITARE Condominio HOUSING Apartment Block 22 ABITARE Recupero HOUSING Renovation 23 Il premio ADI Compasso d’oro The ADI Compasso d’oro Award 24 Collezione permanente del design Italiano La Triennale di Milano Il design in mostra Exhibition shows design 25 CULTURA/CULTURE 28 COMMERCIO/COMMERCE 31 CULTO/RELIGION 34 SPORT/SPORTS 37 GUSTO & TEMPO LIBERO/ TASTE & LEISURE 40 LAVORO/WORK 43 INFANZIA/CHILDHOOD 46 VIAGGIO/TRAVEL 49 Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Il Programma di Cooperazione Italo Cinese per la Protezione dell’Ambiente/The Sino-Italian Cooperation Programme for Environmental Protection VISIONI ITALIANE architettura e design verso un ambiente sostenibile A cura di / Curated by Mario Occhiuto Comitato scientifico / Scientific Committee Mario Occhiuto, Angelo Bucarelli, Marta Francocci, Laura Ghiara, Gruppo Bandello Comunicazione Concept della mostra / Exhibition concept Mario Occhiuto, Gruppo Bandello Comunicazione Con il contributo di / With the cooperation of La Triennale di Milano, ADI Organizzazione / Organization mOa - Mario Occhiuto Architetture, Elisa Crivellone Progetto di allestimento / Exhibition Design Mario Occhiuto, Gruppo Bandello Comunicazione, Angelo Bucarelli Progetto grafico / Graphic Design Gruppo Bandello Comunicazione Illuminazione a cura di / Lighting by iGuzzini Realizzazioni video / Video production In Iride Sfoggio, Giorgio de Finis e Marta Francocci Fotografia / Photography Giorgio de Finis Contributi audio / Audio contributions Simone Rocchini Contributi grafici / Graphic contributions Aldo Presta Progetto Supporti Video / Video support design Gruppo Bandello Comunicazione, Ico Thieme Trasporti e Logistica / Transport and logistics Capital Logistic Catalogo a cura di / Catalogue edited by Luigi Spinelli Art director Giuseppe Basile Grafici / Graphic designers Fabio Grazioli, Franco Miragliotta Segreteria / Administration Miranda Giardino di Lollo (responsabile), Valeria Bonafé Traduzioni / Translations Barbara Fisher, Annabel Little, Rodney Stringer, Wendy Wheatley Allegato a / Published with Domus 894 Luglio-Agosto / July-August 2006 Direttore responsabile / Editor Maria Giovanna Mazzocchi Bordone Direttore / Editor in Chief Stefano Boeri Fotolito / Prepress Editoriale Domus Stampa / Print BSZ, Mazzo di Rho (MI) Editoriale Domus S.p.A. Via Gianni Mazzocchi 1-3 20089 Rozzano (Milano) Tel. +39 02 824721 Fax +39 02 82472386 E-mail: [email protected] www.domusweb.it Registrazione del Tribunale di Milano n.125 del 14/8/1948. È vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto della rivista senza l’autorizzazione dell’Editore © 2006 Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (MI) Si ringraziano / With thanks to B&B, Corraini Editore, Ferrovie dello Stato, Fondazione Musica per Roma, Fondazione Piaggio, Fratelli Guzzini, Ghisamestieri, Jacopo Foggini, Luna Rossa Challenge, Muba, Museo Alessi, Piaggio, Play+Reggio Children, RFI, Sartoria Farani, Spazio Italia/MKE, Torino 2006 - Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali, Trenitalia, Vespa©, Accademia di Costume e Moda, Architetto Amedeo Schiattarella, Architetto Andrea Bruno, Architetto Guido Canali, Architetto Maria Iole Gambardella, Architetto Massimiliano Fuksas, Architetto Massimo Pica Ciamarra, Architetto Paolo Desideri, Architetto Renata Bizzotto, Boeri Studio, Città della Scienza, DAAP, Dong Shanfeng, Fabio Castelli, Federabbigliamento-Roberto Polidori presidente, Giuliana Occhiuto, ICET Studios, RPBW, Studio Sartogo Architetti Associati-P. Sartogo e N. Grenon, Studio Valle Progettazione Il Curatore desidera ringraziare la dottoressa Yanan Ding, Responsabile dell’ufficio di Pechino del Programma Italo Cinese di Protezione Ambientale, per l’aiuto indispensabile fornito nell’ideazione, preparazione e realizzazione del progetto e per la sua continua capacità di trovare soluzioni ai problemi, senza la quale l’idea, forse, sarebbe naufragata sul nascere; il dott. Massimo Martinelli della Commissione Tecnico Scientifica del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, per aver sempre sostenuto e stimolato il lavoro, contribuito all’efficacia dell’organizzazione ed aver dato un supporto sempre affettuoso, costante e creativo. Un particolare ringraziamento va al dottor Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per aver fornito spunti preziosi e utili suggerimenti per l’ideazione della Mostra, dedicando parte del suo tempo a discuterne i contenuti e l’impostazione generale. nell’ambito della Sino-Italian Green Week The Sino-Italian Cooperation for Environmental Protection and Sustainable Development Beijing July 3/6 2006 in cooperazione con Ambasciata d’Italia China Academy of Social Sciences Istituto Nazionale per il Commercio con l’Estero Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ministry of Science and Technology of China National Development and Reform Commission of China Beijing Municipality Tsinghua University / Beijing Venice International University Venezia AGROINNOVA / Università di Torino Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio in cooperazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ambasciata d’Italia in Cina Istituto Nazionale per il Commercio con l’Estero China State Environmental Protection Administration China Academy of Social Sciences presenta la mostra VISIONI ITALIANE architettura e design verso un ambiente sostenibile Pechino 3-28 Luglio/July 2006

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Il catalogo dell’omonima mostra costituisce una sorta di “biglietto da visita” dell’Italian style, di quella capacità tutta italiana di trasformare i vincoli del contesto in stimoli creativi e di innovare con creatività le tecnologie esistenti. I progetti, suddivisi per temi -ambiente, abitare, cultura, commercio, culto, sports, gusto&tempo libero, lavoro, infanzia, viaggio- formano un percorso antologico nel paesaggio italiano, tra oggetti e architetture.

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Page 1: Visioni Italiane. Architettura e design verso un ambiente sostenibile. Allegato a Domus

Sommario/Summary

2 Massimo Martinelli

3 Corrado Clini

4 Mario OcchiutoArchitettura e design verso un ambiente sostenibile/Architecture and design towards a sustainable environment

6 Stefano BoeriDomus visionaria/ Visionary Domus

7 Luigi SpinelliDomus, una storia italiana/Domus, an Italian story

11 Il progetto dell’allestimentoExhibition design

12 AMBIENTE ENVIRONMENT

15 ABITARE Villa HOUSING Villas

18 ABITARE Popolare HOUSING Council Housing

20 ABITARE CondominioHOUSING Apartment Block

22 ABITARE Recupero HOUSING Renovation

23 Il premio ADI Compasso d’oro The ADI Compasso d’oro Award

24 Collezione permanente del design Italiano La Triennale di Milano

Il design in mostra Exhibition shows design

25 CULTURA/CULTURE

28 COMMERCIO/COMMERCE

31 CULTO/RELIGION

34 SPORT/SPORTS

37 GUSTO & TEMPO LIBERO/TASTE & LEISURE

40 LAVORO/WORK

43 INFANZIA/CHILDHOOD

46 VIAGGIO/TRAVEL

49 Ministero dell’Ambiente e della Tutela del TerritorioIl Programma di Cooperazione Italo Cinese per la Protezione dell’Ambiente/The Sino-Italian Cooperation Programme for Environmental Protection

VISIONI ITALIANEarchitettura e design verso un ambiente sostenibile

A cura di / Curated byMario Occhiuto

Comitato scientifico / Scientific CommitteeMario Occhiuto, Angelo Bucarelli, Marta Francocci, Laura Ghiara, Gruppo Bandello Comunicazione

Concept della mostra / Exhibition conceptMario Occhiuto, Gruppo Bandello Comunicazione

Con il contributo di / With the cooperation ofLa Triennale di Milano, ADI

Organizzazione / OrganizationmOa - Mario Occhiuto Architetture, Elisa Crivellone

Progetto di allestimento / Exhibition DesignMario Occhiuto, Gruppo Bandello Comunicazione,Angelo Bucarelli

Progetto grafico / Graphic DesignGruppo Bandello Comunicazione

Illuminazione a cura di / Lighting byiGuzzini

Realizzazioni video / Video productionIn Iride Sfoggio, Giorgio de Finis e Marta Francocci

Fotografia / PhotographyGiorgio de Finis

Contributi audio / Audio contributionsSimone Rocchini

Contributi grafici / Graphic contributionsAldo Presta

Progetto Supporti Video / Video support design Gruppo Bandello Comunicazione, Ico Thieme

Trasporti e Logistica / Transport and logisticsCapital Logistic

Catalogo a cura di / Catalogue edited byLuigi Spinelli

Art directorGiuseppe Basile

Grafici // GGrraapphhiicc ddeessiiggnneerrssFabio Grazioli, Franco Miragliotta

Segreteria / AdministrationMiranda Giardino di Lollo (responsabile), Valeria Bonafé

Traduzioni / TranslationsBarbara Fisher, Annabel Little, Rodney Stringer, Wendy Wheatley

Allegato a / Published withDomus 894 Luglio-Agosto / July-August 2006

Direttore responsabile / EditorMaria Giovanna Mazzocchi Bordone

Direttore / Editor in ChiefStefano Boeri

Fotolito / PrepressEditoriale Domus

Stampa / PrintBSZ, Mazzo di Rho (MI)

Editoriale Domus S.p.A.Via Gianni Mazzocchi 1-3 20089 Rozzano (Milano)Tel. +39 02 824721 Fax +39 02 82472386E-mail: [email protected] www.domusweb.it

Registrazione del Tribunale di Milano n.125 del 14/8/1948. È vietata la riproduzione totale o parziale del contenuto della rivista senza l’autorizzazione dell’Editore © 2006 Editoriale Domus S.p.A. Rozzano (MI)

Si ringraziano / With thanks toB&B, Corraini Editore, Ferrovie dello Stato, Fondazione Musica per Roma,Fondazione Piaggio, Fratelli Guzzini, Ghisamestieri, Jacopo Foggini, Luna Rossa Challenge, Muba, Museo Alessi, Piaggio, Play+Reggio Children, RFI,Sartoria Farani, Spazio Italia/MKE, Torino 2006 - Comitato per l’Organizzazionedei XX Giochi Olimpici Invernali, Trenitalia, Vespa©, Accademia di Costume e Moda, Architetto Amedeo Schiattarella, Architetto Andrea Bruno, ArchitettoGuido Canali, Architetto Maria Iole Gambardella, Architetto Massimiliano Fuksas,Architetto Massimo Pica Ciamarra, Architetto Paolo Desideri, Architetto RenataBizzotto, Boeri Studio, Città della Scienza, DAAP, Dong Shanfeng, Fabio Castelli,Federabbigliamento-Roberto Polidori presidente, Giuliana Occhiuto, ICETStudios, RPBW, Studio Sartogo Architetti Associati-P. Sartogo e N. Grenon, Studio Valle Progettazione

Il Curatore desidera ringraziare la dottoressa Yanan Ding, Responsabiledell’ufficio di Pechino del Programma Italo Cinese di Protezione Ambientale, per l’aiuto indispensabile fornito nell’ideazione, preparazione e realizzazionedel progetto e per la sua continua capacità di trovare soluzioni ai problemi,senza la quale l’idea, forse, sarebbe naufragata sul nascere; il dott. MassimoMartinelli della Commissione Tecnico Scientifica del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, per aver sempre sostenuto e stimolato il lavoro,contribuito all’efficacia dell’organizzazione ed aver dato un supporto sempreaffettuoso, costante e creativo. Un particolare ringraziamento va al dottorCorrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per aver fornito spunti preziosi e utili suggerimenti per l’ideazionedella Mostra, dedicando parte del suo tempo a discuterne i contenuti e l’impostazione generale.

nell’ambito della Sino-Italian Green WeekThe Sino-Italian Cooperation forEnvironmental Protection and Sustainable DevelopmentBeijing July 3/6 2006

in cooperazione conAmbasciata d’ItaliaChina Academy of Social SciencesIstituto Nazionale per il Commercio con l’EsteroMinistero per i Beni e le Attività CulturaliMinistry of Science and Technology of ChinaNational Development and Reform Commission of ChinaBeijing MunicipalityTsinghua University / BeijingVenice International University VeneziaAGROINNOVA / Università di Torino

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

in cooperazione conMinistero per i Beni e le Attività CulturaliAmbasciata d’Italia in CinaIstituto Nazionale per il Commercio con l’EsteroChina State Environmental Protection AdministrationChina Academy of Social Sciences

presenta la mostra

VISIONI ITALIANEarchitettura e design verso un ambiente sostenibilePechino 3-28 Luglio/July 2006

Page 2: Visioni Italiane. Architettura e design verso un ambiente sostenibile. Allegato a Domus

2 Visioni Italiane

In Cina il gesto dello scambio dei biglietti da visita rappresenta l’inizio di ognirelazione ed è qualcosa di più di un semplice atto formale è, quasi, un primomomento di conoscenza. È importante anche perché, in un paese dove siincontrano continuamente persone nuove, consente di aiutare ad associare unvolto ad un nome, ad un’azienda, ad una nazione.Però per esser meglio ricordati è anche importante riuscire a trovare elementi dicaratterizzazione, dei tratti distintivi.In attività come quelle legate alla cooperazione, e quella in campo ambientalenon costituisce certo una eccezione, la capacità di caratterizzare in modocorretto il proprio Paese è fondamentale e consente spesso di evitareaspettative mal riposte, malintesi e delusioni.Per questo le attività di comunicazione e di conoscenza, in senso lato, cheaccompagnano queste attività, sono preziose per il successo delle iniziative. Ad esempio nel caso della cooperazione in campo ambientale con la Cina,l’essere riusciti in questi 6 anni di attività, a portare in Italia più di 1500funzionari, scienziati ed esperti cinesi, per i Corsi di formazione che svolgiamoinsieme con la Venice International University e l’Università di Torino, è statouno strumento di successo formidabile.Per questo stesso motivo in questi anni più volte ho rimpianto di non aver adisposizione strumenti di comunicazione che consentissero di far capire meglioai miei interlocutori le ragioni di un certo approccio ai problemi, di un modo dioperare diverso ad esempio da quello dei Giapponesi e di altri Paesi Europei.Tanto per citare un ricordo personale, anni fa, all’inizio dell’attività dicooperazione ambientale con la Cina, dopo un incontro con la stampa aGuanzhou (Canton) una giovane giornalista di un giornale locale mi chiese: “Voi italiani volete venire a lavorare qui, ma quali sono le tecnologie che voleteportare, quelle in cui siete più forti?” Io ricordo che la domanda mi diedefastidio perché sapevo che la mia risposta non avrebbe potuto essere chegenerica e sicuramente insoddisfacente. Non avevo a disposizione in quel momento strumenti di comunicazioneadeguati a comunicare, a spiegare che non si trattava tanto di questa o diquella tecnologia quanto di un approccio, di un modo diverso di fare le coseusando al meglio le tecnologie a disposizione con ingegno e spesso concreatività, rispettando nel contempo il contesto in cui si opera, e che questacapacità italiana veniva dalla nostra storia, dalla nostra cultura La mostra di architettura e design Visioni Italiane, che si terrà a Pechino pertutto il mese di Luglio, si propone, anche, di illustrare questi caratteri dellenostre attività in Cina. La mostra è uno degli eventi collaterali organizzati dalMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per la settimana dellaCooperazione Italia-Cina per la Protezione dell’Ambiente e lo SviluppoSostenibile, nell’ambito dell’Anno dell’Italia in Cina.La mostra, in un antologico percorso nel Paesaggio, tra Oggetti ed Architetture,credo riesca a rendere bene l’importanza del momento creativo per stabilirearmonia tra la funzione e la forma, tra il costruito e l’ambiente.Non c’è solo il “bello e l’utile” nella mostra, ci sono anche criticità e contrasti,ma alla fine, come per l’abbattimento di Punta Perotti, l’happy end trionfa epossiamo ritornare nella dimensione bella e armoniosa di oggetti e forme che cisono abituali.C’è un punto infine che vorrei sottolineare: uno dei capisaldi del GovernoCinese, spesso sottolineato dal Presidente Hu e dal Primo Ministro Wen, è laricerca, per la Cina, di uno “sviluppo armonioso”; io spero che questa Mostrapossa far scorgere ai nostri amici cinesi, pur tra contrasti e zone d’ombra, dellemodalità, dei sentieri da percorrere insieme verso questo obiettivo.

*In China, the exchanging of calling cards marks the beginning of all newrelationships. It is something more than a simple formality. It can beconsidered the first phase of getting to know someone. In a place where onecontinuously makes new acquaintances, it is an important gesture that helps toassociate a face with a name, a company or a country. But in order to be betterremembered, it is useful to find characteristic qualities and distinctive traits.Initiatives linked to international cooperation and environmental protectionare no exception to this rule. The ability to appropriately characterize one’scountry is fundamental, and often allows us to avoid incorrect expectations,misunderstandings and frustrations. For this reason, communications activitiesand, on a broader plane, the knowledgeability that accompanies theseactivities, are precious requisites for successful initiatives. As for environmentalcooperation with China, the accomplishment of having brought more than 1500Chinese government officials, scientists and other experts to attend the coursesthat we organize with the Venice International University and the University ofTurin, is a tremendous example of success.For this same reason, during recent years, I have frequently regretted nothaving communications tools at my disposal that would allow me to betterexplain to my interlocutors the reasons behind a certain approach to a problemor different way of working from, say, the Japanese or certain Europeancountries.I will describe a personal experience that I had years ago, at the start of ourenvironmental cooperation initiatives with China. After a meeting with thepress in Guangzhou (Canton), a young journalist of a local paper asked me,“You Italians want to come work here, but what technology are you planning tobring with you? Are they the ones you excel in?”I remember that I was bothered by this question because I knew that myanswer could only be generic and unsatisfying. At that moment I had no accessto communications tools that would help me to explain that it wasn’t about acertain type of technology, but about a different way of doing things thatwould use the best of the technology at hand. And that this was a specificallyItalian capacity that had its roots in our history and culture.One of the aims of the architecture and design exhibition “Visioni Italiane”, tobe held in Beijing during the whole month of July, is to illustrate this aspect ofour activities in China. The show is one of the collateral events organized by theItalian Ministry for Environment and Protection of the Territory during the Weekof Sino-Italian Cooperation in Environmental Protection and SustainableDevelopment, organized within the ambit of the Year of Italy in China.The exhibition is an anthology of landscape-related topics, objects andarchitecture, and I believe it makes clear the importance of the “creativemoment” in establishing harmony between form and function, betweenbuildings and environment.The concept of the “beautiful and useful” is portrayed in the exhibitionalongside some critical and contrasting points, but like happened with thedemolition of Punta Perotti in Bari, happy endings triumph and we return tothe attractive and harmonious dimension of objects and shapes that we knowand love.There is one last point that I would like to underline. One of the cornerstones ofthe Chinese government that is often mentioned by President Hu and PrimeMinister Wen is the seeking of “harmonious development” for China. My hopeis that this exhibition may lead our Chinese friends to discover, despite thecontradictions and shadowy areas, the roads that we can travel togethertowards this objective.

Massimo Martinelli

Commissione Tecnico Scientifica del Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio

Techno-Scientific Committee, Ministry forEnvironment and Protection of the Territory

Page 3: Visioni Italiane. Architettura e design verso un ambiente sostenibile. Allegato a Domus

Visioni Italiane 3

Sino-Italian Green Week, nel cui ambito è stata organizzata la Mostra VisioniItaliane è una manifestazione che si svolge a Pechino dal 3 al 7 luglio, dedicataad illustrare nei suoi vari aspetti la cooperazione Italo Cinese in campoambientale.Fin dal 2000 infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio incollaborazione con l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (SEPA), l’AccademiaCinese delle Scienze Sociali (CASS), il Ministero delle Ricerca e della Tecnologia(MOST), il Ministero delle Risorse Idriche, l’Amministrazione Forestale di Stato, laCommissione Nazionale per le Riforme e lo Sviluppo (NDRC), le Municipalità diPechino, Shanghai, Tianjin, Xi’an e Suzhou, le Università Tsinghu di Pechino eTongji di Shanghai, ha sviluppato un programma di cooperazione nel cui ambitosono stati sviluppati fino ad oggi più di 50 progetti finalizzati al monitoraggio ealla gestione dell’ambiente, al rafforzamento delle istituzioni cinesi a livellonazionale e locale, alla protezione e conservazione delle risorse naturali, allagestione delle risorse idriche, alla valorizzazione energetica dei rifiuti, allosviluppo delle fonti rinnovabili e della efficienza energetica, alla pianificazioneurbana sostenibile, alla protezione dell’ambiente nelle aree più povere, allosviluppo di tecnologie e sistemi di trasporto a basse emissioni, alla ”agricolturasostenibile”, alla protezione della biodiversità, alla gestione delle foreste.I progetti sono stati individuati nell’ambito degli obiettivi e dei programmiprevisti dalle Convenzioni e dai Protocolli delle Nazioni Unite sui cambiamenticlimatici, sulla protezione della fascia di ozono, sulla protezione dellabiodiversità, sulla eliminazione delle sostanze chimiche organiche persistenti,sulla lotta contro la desertificazione.L’attuazione del programma è affidata a una task-force italo-cinese, con duesedi permanenti a Pechino e Shanghai, composta da oltre 60 esperti delMinistero italiano, delle Agenzie e Ministeri cinesi, di Istituzioni scientifiche eUniversità italiane e cinesi.Al fine di coinvolgere nel programma di cooperazione le imprese italiane, evalorizzare le potenzialità delle nostre tecnologie, il Ministero dell’Ambiente edella Tutela del Territorio ha affidato all’Ufficio ICE di Pechino il ruolo di projectmanager del programma di cooperazione.Nel corso della Green Week saranno presentati i risultati del lavoro realizzatoattraverso sessioni plenarie e seminari tematici dedicati ai vari temi oggettodella nostra attività. Dalla “Sicurezza energetica della Cina e del sistemaclimatico globale”, all’ “agricoltura sostenibile”; dalla “valutazione degliimpatti ambientali e socioeconomici della diversione delle acque dal FiumeAzzurro al Fiume Giallo” alle “Olimpiadi Verdi di Pechino del 2008” fino alla“formazione della nuova classe dirigente cinese” ed allo “sviluppo sostenibiledelle aree urbane” In questa cornice abbiamo ritenuto che la Mostra Visioni Italiane potesse fornireai partecipanti alla Green Week una ulteriore chiave di lettura del lavoro svoltofornendo alcuni cenni al nostro background culturale.Ovviamente tante altre mostre antologiche su Design ed Architettura avrebberopotuto essere organizzate.Questa assume un punto di vista peculiare, legato all’occasione in cui è nata, etuttavia cerca di offrire ai visitatori motivi generali, fili conduttori che possanoinvitare sempre più a lasciarsi andare a queste Visioni Italiane.

*Sino-Italian Green Week, as part of which the exhibition Visioni Italiane hasbeen organised, is an event that will be held in Peking from 3 to 7 July, dedicatedto illustrating various aspects of cooperation between Italy and China in the fieldof the environment.Since 2000, Minister for the Environment and the Safeguarding of the Territory incollaboration with the State Environmental Protection Agency (SEPA), theChinese Academy for Social Sciences (CASS), the Ministry of Science andTechnology (MOST), the Ministry of Water Resources, the State ForestryAdministration, the National Development and Reform Commission (NDRC), thecity councils of Peking, Shanghai, Tianjin, Xi’an and Suzhou, the TsinghuUniversity of Peking and Tongji of Shanghai, have been developing a programmeof cooperation within the context of which more than 50 projects have beendeveloped to date aimed at monitoring and managing the environment,reinforcing Chinese institutions at a national and local level, protecting andconserving natural resources, managing water resources, making energy fromwaste, developing renewable resources and energy efficiency, sustainableurban planning, the protection of the environment in poor areas, thedevelopment of low emission technologies and transport systems, “sustainableagriculture”, the protection of biodiversity, the management of the forests.The projects have been identified within the context of the aims andprogrammes laid down by the United Nations Conventions and Protocolsregarding climatic changes, protection of the ozone layer, protection ofbiodiversity, the elimination of persistent chemical organic substances and thestruggle against desertification.Carrying out of the programme is an Italian-Chinese task force, with twopermanent offices in Peking and Shanghai made up of over 60 experts from theItalian Ministry, Chinese ministries and agencies, Italian and Chineseuniversities and science institutions.With the aim of involving Italian businesses in the programme of cooperationand exploiting the potential offered by Italian technology, the Minister forEnvironment and the Safeguarding of the Territory has assigned the ICE office inPeking the role of project manager for the cooperation programme.During Sino-Italian Green Week the results of the work carried out in plenarysessions and thematic seminars dedicated to various subjects concerning ourwork will be presented. From “Energy safety in China and the Global ClimaticSystem” to “Sustainable Agriculture”, “Evaluation of environmental andsocioeconomic impact in the diversion of the waters of the Yangtze River andYellow River”, “Green Olympics in Peking 2008” up to “educating the newChinese management classes” and “sustainable development of urban areas”.Within this framework the exhibition Visioni Italiane seemed to us to be able tosupply a useful educational tool for the participants inSino-Italian Green Week.Obviously many other anthological exhibitions on Design and Architecture couldhave been organised has given rise to it and attempts to offer visitors generalpatterns, significant threads that can invite one to increasingly let oneself gowith these Visioni Italiane.

Corrado Clini

Direttore Generale, Direzione per la RicercaAmbientale e lo Sviluppo del Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio

Managing Director, Direction forEnvironmental Research and Development,Ministry for the Environment and theSafeguarding of the Territory

Page 4: Visioni Italiane. Architettura e design verso un ambiente sostenibile. Allegato a Domus

4 Visioni Italiane

Architettura e design verso un ambiente sostenibile

È mai possibile comunicare a distanza forme, rappresentazioni e figurazionidell’Italian style, dalla continuità del passato all’evoluzione del presente, dalletracce di una storia che trova nella memoria, passata e più recente, le proprieradici e nella realtà di oggi, spesso frammentaria e frammentata, nuovesperimentazioni? E qual è il canale di conduzione e la materia aggregante per lasostenibilità che, nell’architettura, si esprime nella capacità di dialogare con ilcontesto, esaltandone essenzialità e specificità, nel tentativo di cogliere tutte leimplicazioni e metterle a frutto, nella volontà di mettersi all’ascolto per tentareun’interpretazione empatica dei luoghi?Queste stimolanti e febbrili domande ci hanno accompagnato nell’ideazionedella mostra, intrecciando una ricerca di intenti e una assonanza di linguaggiespositivi e rappresentativi che già nella scelta stessa del rapporto spazi-installazioni-contesto esprimono una contiguità e la contaminazione culturale. L’idea espositiva di immaginare dei corridoi aperti su Piazza Tian An Men e sullaCittà Proibita crea uno scambio – che non è solo di percezione visiva ma è disfondamento culturale - tra dentro e fuori che apre la mostra al contesto.Architettura e design italiani sono due modulazioni della stessa voce e di quellacreatività che si esprime attraverso colori, morfologie e materiali innovativi esensibili.La stella danzante di Nietzsche continua a far parlare l’Italia attraverso progettiche raccolgono e raccontano la bellezza stravolgente e alcune volte stravolta delpaesaggio italiano, introducono e presentano le città nella loro armoniagenerata dalla storia, modellano edifici e ne arricchiscono gli usi nella vitaquotidiana. In questo continuo vibrare l’architettura e il design italianis’intrecciano senza sosta per trovare nuove espressioni progettuali, frutto diuna reciproca contaminazione e integrazione. Una progettualità dialogante trale esigenze degli individui che abitano le città ed il contesto natura, la ricercaostinata e determinata di un punto di equilibrio con il paesaggio e con ilpatrimonio architettonico del passato che deve coesistere con le trasformazionie le aggiunte richieste dalla contemporaneità. Il percorso proposto dalla mostra rimanda a questo modus tutto italiano cheriscuote successo a livello internazionale, e cerca di comunicare la capacità ericerca continua di architetti e designers italiani di riuscire a coniugare conefficacia architettura, design con la tendenza verso uno sviluppo sostenibile.Una mostra non è una semplice esposizione – sia pure grandiosa - di progetti edi modelli; noi l’abbiamo pensata come un percorso emozionale ideato conl’intento di trasmettere in maniera immediata ed empatica le produzioni dellacreatività italiana eliminando la sovrastruttura e la retorica dell’installazione. Ci interessa comunicare la tendenza verso il concetto di sostenibilità perché losviluppo futuro, nell’architettura così come nell’ecosistema, deve esseremodulato attraverso interventi armonici, in equilibrio vitale tra i diversi sistemiantropici e naturali ogni volta coinvolti.

Le ragioniL’esposizione vuole essere una carrellata emotiva di paesaggi, progetti,architetture e oggetti che comunichi l’essenza dello stile e della creativitàitaliani.Il dialogo che si vuole instaurare con il pubblico - prevalentemente di nonaddetti ai lavori - rimanda ad esempi significativi dell’architettura, delcostume, della produzione industriale italiana e propone una possibilità dilettura a più livelli, capace di suggerire e stimolare approfondimenti esuggestioni. Ad esempio, alcune criticità del territorio Italia offrono un momento diriflessione sulle problematiche della contemporaneità che ostacolano ilraggiungimento dell’equilibrio tra natura e uomo. Ma gli stessi problemispronano la ricerca di soluzioni con nuovi equilibri eco-architettonici,attraverso progetti che valutino l’insieme di relazioni, composto dalle attivitàumane, la loro dinamica e l’ambiente, e l’impatto ambientale e sociale degliinterventi sulla natura. Il filo conduttore della mostra è racchiuso nell’idea di approccio sostenibilecome concetto portante della progettualità, nella sua accezione di attenzione alluogo ed alle sue caratteristiche e di scelta di azioni verso la costruzione diedifici e città, tenendo ben presenti i criteri dell’efficienza allocativa di lungotermine e distributiva, il benessere di chi vi abita, l’equità ambientale intra einter-generazionale e di partecipazione.

Le suggestioni e i contrastiLa mostra si muove attraverso la lettura di alcuni progetti di architettura eoggetti emblematici di design, simbolo dell’Italian Style per comunicare aivisitatori l’essenza stessa della creatività italiana, il quid che ci distingue nelmondo per la capacità di unire in una sintesi originale la serialità con lasingolarità.Insomma, una vetrina sulla qualità della produzione italiana contemporanea esui paesaggi che si sono determinati, in positivo e in negativo, nel corso deltempo. Si solleva, quindi, il tema della qualità ambientale ed anche esteticanell’architettura, nello sviluppo delle realtà urbane e nella formazione deipaesaggi, non più semplici contenitori ma simbolo dell’evoluzione dellasocietà.Il percorso conduce il visitatore dal paesaggio, che si impone come il veroprotagonista dell’esperienza spaziale, agli agglomerati urbani, dalle città aglielementi che compongono le realtà urbane. L’Italia è anche scenario dicontrasti, di paesaggi spettacolari stravolti da interventi aggressivi. E la mostranon tace di quegli esempi di progettazioni italiane che si allontanano dai criteridi bellezza estetica e sostenibilità, concretizzandosi in esempi critici e criticabilidi disfunzioni territoriali che ignorano il fragile equilibrio tra natura eintervento.Il tema rimane la questione ambientale considerando che il concetto stesso disostenibilità nasce a partire dalle problematiche di degrado globali al qualeoggi si contrappone una forte volontà di modificare i progetti in corso e diinvertire le tendenze.

Le visioniLa mostra declina alcuni grandi temi dei quali offre una lettura complessa earticolata attraverso una visione emotivamente coinvolgente eaddizionalmente sensoriale che sceglie di utilizzare allestimenti moltodifferenziati - proiezioni, disegni architettonici, fotografie, oggetti fisici,estratti di libri e riviste, pubblicità, spezzoni di filmati - per catturarel’attenzione del visitatore. Il percorso comincia con la proiezione di un contrasto: paesaggi italianideturpati da costruzioni aggressive e paesaggi ancora intatti e magnificamentesuggestivi.Segue una sezione dedicata alle città italiane che rappresentano il palcoscenicopiù eclatante di dinamiche globali e locali, dei processi di crescita dellapopolazione e del consumo di risorse e del problema della qualità ambientale.Si passa poi alla scoperta di alcune piazze italiane riviste attraverso filmatirealizzati con telecamera fissa che consentono l’osservazione dellamodificazione simbolica e funzionale nelle diverse ore della giornata. Emerge qui il concetto della sostenibilità intesa come benessere dei cittadini.L’architettura concretizza l’immaginario dell’incontro tramite le piazze, luoghiche modellano gli usi ed i costumi collettivi attraverso una forte relazione trasistema architettonico e ideologia sociale.Si entra, quindi, nella sezione dedicata agli argomenti di dettaglio, suddivisi inluoghi -i luoghi dell’abitare, della cultura, del gusto, dell’infanzia, del lavoro,del commercio, del viaggio, dello sport, del culto. Qui, la capacità italiana dicreare coniugando architettura, design con l’aspirazione di tendere ad unosviluppo sostenibile, filo conduttore della mostra, viene scomposta, analizzatae declinata nelle sue molteplici rappresentazioni.Il dialogo che si intreccia con il visitatore è un tentativo di condurre ad unconcetto di sostenibilità che si richiama all’estetica della bellezza, ed in questadirezione il palinsesto delle creazioni d’Italia rappresenta un consistentedeposito della memoria dove ogni generazione firma il proprio passaggiostabilendo con il passato un rapporto di sviluppo, di conservazione, disacralizzazione e di rispetto dello spirito dei luoghi in una prospettivaarmonica.L’appartenenza al luogo e la caratterizzazione ambientale e culturaledell’opera è il messaggio che ci auguriamo possa contaminare i visitatori,attraverso suggestioni e diverse in una profonda innovazione di pensieroprogettuale.

Mario Occhiuto

Curatore della mostra Exhibition curator

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Visioni Italiane 5

Architecture and design towards a sustainable environment

Is it possible to communicate, from a distance, the shapes, representations andfigurations of Italian style, from the continuity of its past to the evolution of itspresent, from the traces of history that have taken root in past and recentmemory, to the new experimentation going on in today’s often fragmentaryand fragmented conditions? And which is the conduction channel and aggregating matter for sustainabilitythat, in architecture, is expressed by its ability to relate to the context,emphasizing its essential and specific qualities in an attempt to gather all itsimplications and bring them to fruition, based on the desire to listen closely inorder to try to give an empathetic, site-specific interpretation?These stimulating and feverish questions stayed with us throughout theconception of the exhibition, interweaving our research of intent with aconsonance of expositional and representational languages. Our decision to imagine corridors that open onto Tian An Men Square and theForbidden City creates an exchange (not just one of visual perception, but of acultural break-through) between inside and out, opening up the show to itsphysical context.Italian architecture and design are two modulations of the same voice, and ofthe kind of creativity that is expressed in colour, morphology and materials thatare innovative and sensitive.Nietzsche’s “dancing star” continues to make Italy speak through projects thatgather and recount the disturbing (and sometimes disturbed) beauty of theItalian landscape, that introduce and present cities in all their history-generated harmony, that model buildings and enrich their uses for daily life.In this continuous vibration, Italian architecture and design interweave non-stop in order to find new design expressions that are the fruit of reciprocalintermingling and integration.It is a way of designing where the needs of the individuals that live in the citiesrelate to the natural environment. It is the persistent and determined searchfor a point of balance between the landscape and architectural heritage fromthe past that must co-exist with the transformations and additionalrequirements of contemporary life.We sought to show the continuous search of designers and architects forcongruity and sustainability; we wished to portray their effort to bring thephysical structure of objects, buildings, spaces, streets and cities, back to thecultural dimensions of existence.An exhibition is not just a display of projects and models, however grandiose itmay be. We approached it like a pathway of emotions conceived to transmit ina direct and emphatic way the production of Italian creativity by eliminatingthe additional structure and rhetoric of an installation.We are interested in communicating the trend toward the concept ofsustainability, because future development, in architecture as well as in theecosystem, needs to be modulated by harmonious intervention, vital balance,among the different natural and human systems that are involved each time.

The ReasonsThe exhibition aims at being an emotional tracking shot of landscapes,projects, buildings and objects that communicate the essence of Italian styleand creativity.The message that we want to send out to the public (prevalently non-experts) isshown in significant examples of Italian architecture, life style and industrialproduction and is accessible from different levels of interpretation that suggestand stimulate the need to know more and make suggestions.For example, some critical points of Italy’s territory offer a moment ofcontemplation on contemporary issues that block the attainment of balancebetween nature and human kind.Critical issues themselves enhance research for innovative solutions with a neweco-architectural equilibrium through the realization of projects that take intoaccount the entirety of relationships between human activities, their dynamics,and the environment. The thread of the exhibition lies in the idea of sustainable approaches as theall-bearing concept of design that centralizes focus on site-specificity. Thesustainable concept must always direct choices and actions towards theconstruction of buildings and cities that favour the well-being and comfort oftheir inhabitants, and the criteria of long-term allocational and distributionalefficiency. It must weigh intra- and inter- generational environmental equityand the access it gives to participation.

Suggestions and ContrastsThe exhibition offers interpretation of a series of architectural projects andobjects that are emblematic in their design, the symbol of Italian style, so as tocommunicate to visitors the very essence of Italian creativity, what it is thatdistinguishes us from the rest of the world, and allows us to unite in originalsynthesis seriousness and singularity.Indeed, it is a showcase of the quality of contemporary Italian production andof the landscapes that have become positive or negative over the course oftime. And so the subject of environmental and aesthetic quality is brought up, inarchitecture, urban development and landscape formation, which are nolonger simple containers, but the symbol of evolution of society.This course guides visitors from the landscape to urban areas, from cities to theelements that make up the urban context. The focus is still on the landscape,which remains the true protagonist of the spatial experience. Italy is a stage for contrasts, too, of spectacular countryside that is ravaged byaggressive building. And this exhibition does not hide those examples of Italiandesign that distance themselves from the criteria of aesthetic beauty andsustainability. They have become examples of critical and criticism-evokingterritorial dysfunction that ignores the fragile balance between nature andconstruction.The subject is still the environmental issue, in consideration of the fact that thevery concept of sustainability originated in the problems of global degradationof natural resources, counterbalanced by the desire to modify projects that areunder construction and invert their shortcomings.

The VisionsThe exhibition is divided into several broad themes of which it offers a complexand articulate key by means of exciting visuals and sensorial experiences inhighly differentiated displays that capture visitors’ attention: projections,architectural drawings, photographs, physical objects, excerpts from books andmagazines, advertisements and movie clips.The show starts with the projection of a contrast: Italian landscapes destroyedby aggressive buildings versus magnificent landscapes that are still intact.Then there is a section about the Italian cities that best represent the stage forglobal and local dynamics, population growth and resource consumption.The exhibition continues with the discovery of a series of Italian piazzas, seenin films that were made with stationary cameras that allow us to observe thesymbolic and functional changes that occur at different times of day.Here the concept of sustainability emerges as the well-being of citizens.Architecture is made to embody the imagination and usage of a community bymenans of the piazzas, meeting places that mould collective use and ways oflife by means of a strong relationship between architectural surroundings andsocial ideology.After this, we enter the section that explores the details, subdivided intodifferent types of places: places for living, places for culture, places for taste,places for children, places for work, places for commerce, places for travel,places for sport, places for worship. The Italian ability to create by joiningarchitecture and design with an aspiration towards sustainable development -the key thread to this show - is dissected, analyzed and classified in all itsmultiple representations.The connection sought with visitors is an attempt to conduct them toward aconcept of sustainability that refers to the aesthetics of beauty, and in thisdirection the overview of Italy’s creations represents a substantialaccumulation of memory where each generation shapes its own passage,establishing with the past a relationship of development, preservation,sacralization and respect of the spirit of places in a harmonious perspective ofsustainable modification.The importance of belonging to a place and making projects withenvironmental and cultural connotations is the message that we hope visitorswill receive, thanks to suggestions, all in the name of a profoundly reneweddesign-related mindset.

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6 Visioni Italiane

Stefano Boeri

Domus visionaria

Nel corso della sua lunga e nobile storia, Domus ha vissuto periodi molto diversi,ondate e correnti che l'hanno di volta in volta caratterizzata come una raffinatarivista multidisciplinare, come uno strumento di approfondimento delle tecniche diprogettazione, come un grande almanacco visivo di novità dal mondo. O come tuttequeste tre cose insieme. Ma nel corso di questo continuo cambiamento di carattere,Domus è sempre rimasta unica. Una rivista ineguagliabile e distinta dalle altre.Grazie soprattutto alla persistenza di 4 aspetti: il grande formato delle pagine e dellecopertine; l’osservazione costante dello spazio fisico e della superficie formale dellavita quotidiana; l'attenzione verso l'individualità e la natura artistica delle opereprogettate per modificarlo; e infine una forte propensione ad offrire di tutto questouna lettura "visiva", una lettura per immagini. Domus è sempre stata una rivistavidsionaria; un testo verbo-visivo prevalentemente per immagini (siano essefotografie, schizzi, disegni, fotoromanzi, dipinti, fumetti). Domus è riuscita atradurre questa propensione verso la visualizzazione critica del mondo in unaesperienza di lettura complessa e su più livelli. Un vero e proprio "film" capace distupire, raccontare e far pensare un pubblico molto vasto - non solo di specialisti -su quella parte del nostro mondo che si muove e si riflette nello spazio fisico,minerale; negli spazi domestici, nelle piazze e nelle strade, nel territorio. Domus èstata fin dalla sua nascita insieme una rivista di settore e una rivistamultidisciplinare e onnivora. Basti pensare ai grandi periodi coincidenti con ledirezioni di Gio Ponti e Alessandro Mendini. Una rivista impaziente e curiosa, che èsempre stata attenta a interpretare e visualizzare l’attualità della vita quotidiana.(Non dobbiamo dimenticare che l’editoriale Domus è stata la culla di un periodicoitaliano straordinario come l’Europeo).

Il modo con cui Domus tratta l’architettura parte dal presupposto che l’architetturanon sia solo destinata a realizzare spazi di vita, ma anche a raccontare come la vitascorre negli spazi. Per questo nelle pagine di Domus si alternano progetti diarchitettura a ricerche sulla trasformazione degli spazi quotidiani, domestici eurbani. Per questo, Domus utilizza lo sguardo di architetti e designer, ma anche diprotagonisti di altre discipline: il cinema, l’antropologia, il fumetto, la fotografia, lageografia, la letteratura e naturalmente l’arte contemporanea, che continua asuggerire nuovi modi di pensare allo spazio. Domus in questi anni ha cercato diintercettare i nuovi processi di trasformazione del territorio abitato italiano. L’Italia urbana si è in questi ultimi decenni enormemente dilatata. Mentre attornoalle grandi città si formavano immense masse pulviscolari, nel suo corpo nascevanoconurbazioni reticolari che ricalcavano i distretti produttivi e le zone più dinamiche.Configurazioni instabili, dal profilo incerto, perché come accade per i fenomenitellurici lo spazio italiano è scosso da sommovimenti composti da una miriade dipiccoli spostamenti, piuttosto che da grandi correnti omogenee. Eppure il territorioitaliano é oggi un campo straordinario di studio e di sperimentazione. È unpaesaggio alla mercé di forze selvagge ed eccentriche, che ne hanno umiliato moltitratti; ma é anche la culla di esperienze di vita urbana proiettate nel futuro. Accantoall’invasione caotica delle residenze unifamiliari, all’imperialismo delle grandimacchine commerciali, all’omologazione turistica delle città d’arte, troviamo inalcuni centri storici forme avanzatissime di coabitazione etnica, incontriamo nellacittà diffusa comportamenti abitativi liberati dalla specializzazione funzionale,scopriamo panorami di inconsapevole bellezza nei punti di contatto casuale traluoghi storici e infrastrutture. È un modello di città originale, un territorio cheappare a volte desolante, a volte fertile, ma sempre incredibilmente eterogeneo.

I temi per la nuova architettura italiana, che Domus in questa esposizione hasollevata attraverso una selezione dei progetti più interessanti e migliori, stannotutti in questa nuova condizione urbana: nella capacità di inventare nuovi spazi perle tipologie della città emergente; nella cura dei nuovi spazi collettivi temporanei ederratici; nel tentativo di usare la potenza economica di alcuni processi edilizi perprodurre un plusvalore simbolico che li riscatti dal loro egoismo. La città, i suoiedifici, le loro facciate, i materiali di rivestimento non sono infatti solo entità fisiche,minerali. Sono scrigni di memorie private, di pensieri distratti, di improvvise eimpreviste associazioni.Se li osserviamo con attenzione, noteremo che essi fungonoanche da specchi – per quanto opachi e distorti nel tempo - dei comportamenti edei bisogni di chi li abita. Che riflettono e risentono nel loro corpo edilizio i desideri ele idiosincrasie di chi li ha voluti, di chi li ha pensati, di chi li ha abitati e cambiati; omagari abbandonati. Le città, gli spazi abitati sono forse la migliore metafora dellanostra società. La migliore metafora dell’Italia contemporanea.Un mondo che Domus continuerà a scrutare, con il suo sguardo indistinguibile esofisticato, anche nei prossimi decenni.

Visionary Domus

During its long and noble history, Domus has spanned some very different periods,waves and streams that have characterised it as an elegantly multidisciplinarymagazine, a tool for the exploration of design techniques, and a major visualalmanac of novelties from the world. Or as all these three things together.But in the course of this continual changing of character, Domus has alwaysremained the same. An unparalleled magazine distinct from others. Thanks aboveall, to the permanence of 4 aspects: the large format of its pages and covers; itsconstant observation of the physical space and formal surface of everyday life; itsattention to individuality and to the artistic nature of the works designed to modifyit; and finally, its marked propensity to offer a “visual” view of all this, a view byimages. Domus has on the other hand always been a visionary review; a verbal-visual publication expressed prevalently by images (be they photographs, sketches,drawings, photo-stories, paintings, or comic strips). Domus has succeeded intranslating this inclination for a critical visualisation of the world into a complex andmultifarious experience of interpretation. It has projected a veritable “film” - withthe capacity to amaze, to recount and to stir the minds of a very wide and not onlyspecialized readership - showing the part of our world that moves and is reflected inphysical, mineral space: in homes, in squares and streets, across the land. Domus has been since its foundation both a trade journal and an all-embracing,omnivorous magazine. Suffice it to think of the great periods covered under theeditorships of Gio Ponti and of Alessandro Mendini. It is an impatient and curiousorgan, that has always taken care to interpret and to visualize news of everyday life.(Nor should it be forgotten that the Domus publishing house was also the cradle ofthe outstanding Italian periodical that was L’Europeo).

The way Domus deals with architecture starts from the assumption that the purposeof architecture is not only to realise spaces for life, but also to recount how life is led inthose spaces. For this reason in the pages of Domus, architectural projects alternatewith news of the transformation of everyday, domestic and urban spaces. That is whyDomus relies on the eyes of architects and designers, but also of prominent figures inother disciplines: cinema, anthropology, comic strips, photography, geography,literature and naturally, contemporary art, which continues to suggest new ways ofthinking about space. In recent years Domus has tried to intercept the new processesof transformation of Italian inhabited land. Urban Italy has in these past decadesenormously expanded. Meanwhile, around its major cities, immense pulverizedmasses have formed, and in its body reticular conurbations have sprung up inresponse to its industrial districts and most dynamic zones. These are unstableconfigurations with uncertain profiles, because, as happens with telluricphenomena, Italian space is shaken by the upheavals of innumerable minorshiftings, rather than by large-scale homogenous movements. And yet Italy is todayan extraordinary expanse of study and experimentation. It is a landscape at themercy of wild and eccentric forces, that have humiliated many parts of it. But it is alsothe cradle of experiences of urban life projected into the future. Next to the chaoticinvasion of one-family homes, to the imperialism of vast commercial enterprises andto the tourist sameness of its art cities, we find, in some of the country’s historiccentres, highly advanced forms of ethnic cohabitation. And in the diffused city weencounter living patterns freed from functional specialisation; we discoverpanoramas of unconscious beauty in points of random contact between historicalplaces and infrastructure. It is the model of an original city, a territory that appears attimes desolate, at times fertile, but always incredibly heterogeneous.

The issues of new Italian architecture, which Domus has raised in this exhibitionthrough a selection of the most interesting and best projects, all relate to this newurban condition: to the capacity to invent spaces for typologies of the emerging city;in the attention to new temporary and erratic collective spaces; in the attempt touse the economic power of certain building processes to produce a symbolic plusvalue which redeems them from their egoism. The city, its buildings and façades,and material claddings, are not in fact only physical, mineral entities. They aretreasure-troves of private memories and distracted thoughts, sudden andunexpected associations. If we observe carefully, we will note that they also act asmirrors – albeit opaque and distorted in time – of the behaviour and needs of thepeople who inhabit them. Reflecting and echoing in their built structures the desiresand idiosyncrasies of those who wanted and thought of them, of those who havelived in them and changed them; or perhaps even abandoned them.Cities, and inhabited spaces, are perhaps the best metaphor of our society. The bestmetaphor of contemporary Italy. A world which Domus will continue, in the comingdecades too, to scrutinize, through its indistinguishable and sophisticated eye.

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Visioni Italiane 7

La realtà della più famosa rivista italiana di architettura edesign nasce dall’incontro tra Gianni Mazzocchi, arrivatonel 1927 a Milano a ventuno anni, e Giovanni Ponti che,da giovane disegnatore per la fabbrica di ceramicheRichard Ginori, viene presentato dallo scrittore Ojetti aPadre Semeria, un religioso che insegna il mestieretipografico agli orfani di guerra ed è alla ricerca di unarivista dedicata alle arti. Ponti, con alcuni amici e l’aiuto finanziario dei genitori,fonda “Domus”, che esce nel gennaio 1928 al prezzo di10 lire. Sarà Gianni Mazzocchi, che lavora alle vendite dellarivista, a risolvere i problemi iniziali di distribuzione e fardecollare il numero degli abbonamenti. Accettando laproposta di Ponti di associarsi, firmerà la nascitadell’Editoriale Domus l’11 luglio 1929 a Milano, con uncapitale iniziale di 200.000 lire. Fino al 1940 Ponti saràpresidente e consigliere delegato, “in funzione di bandieraculturale”, e Mazzocchi direttore amministrativo con il75% della società, acquistando nel 1934 anche la direttaconcorrente “La Casa Bella” e affidandola a GiuseppePagano.La Domus dei primi anni, sottotitolata “l’arte nellacasa”, affronta già discipline diverse. In formato piùpiccolo dell’attuale – fino al 1923 - ha copertine con unaunica immagine incorniciata al centro della pagina su undisegno costante che cambia colore ogni mese. Neglieditoriali Gio Ponti inquadra gli obiettivi della rivista –“La casa all’italiana”, “La casa di moda” - rivendical’importanza dell’ estetica e dello stile nel campo dellaproduzione industriale, affida a brevi ma incisivedidascalie pagine con immagini estremamente espressive,firmandosi apertamente o attraverso pseudonimi.La rivista costruisce presto un pubblico di lettori fedelicon le rubriche dedicate alla conduzione domestica e allacoltivazione della educazione e del gusto borghese, comericette gastronomiche, consigli su come ricevere gli ospiti,curare fiori e piante o allevare animali da cortile, sceglierei dischi per la villeggiatura o il prossimo film da vedere alcinematografo. Accanto a questo vi sono aperture improvvise verso lenuove espressioni della moderna architettura europea,verso il modello americano, e discipline nuove come lafotografia artistica e la grafica editoriale e pubblicitaria.L’attenzione del direttore non trascura gli aspettimacchinistici dell’abitare moderno, pubblicando internidi navi da crociera e aeroplani civili, così come i nuovifenomeni del paesaggio urbano - insegne pubblicitarie eilluminazione notturna, infrastrutture - definiti “aspettidella vita d’oggi”, e i materiali nuovissimi e durevoli.

Le pagine della rivista negli anni Quaranta non riescono anascondere difficoltà economiche e sociali comel’isolamento della cultura italiana dalle avanguardieinternazionali, il ripiegamento del moderno su risorseautarchiche e sul tema più espressivo della“mediterraneità” e dell’architettura spontanea. Nel 1939l’immagine occupa l’intera dimensione della copertina,con acquarelli o tempere di Gio Ponti, come per la casa almare nell’agosto 1940. Due anni dopo, in piena guerra,Domus chiede agli architetti di presentare la propria “casaideale”, con differenti e contraddittori risultati, mentre, inseguito al bombardamento dell’agosto 1943 su Milanoche colpisce gli stabilimenti tipografici, il tenore dellepubblicazioni mostra situazioni di reale emergenza.Consumato il divorzio tra Gio Ponti e Gianni Mazzocchi,dal gennaio del 1941 è Melchiorre Bega a reggere le sortidella rivista, con co-direttori che si alternanofrequentemente al suo fianco, come Massimo Bontempelli(gennaio 1941- gennaio 1943), Giuseppe Pagano(gennaio 1941- agosto 1942) e Guglielmo Ulrich (ottobre1942 - ottobre 1943). La situazione economica generalecauserà l’interruzione delle pubblicazioni per tutto il1945. L’anno seguente e la fine della guerra segnano una svoltaimportante per Domus, un significativo rinnovamentonella grafica e nei contenuti con la direzione di ErnestoNathan Rogers, il primo editoriale del quale mostra comela “casa all’italiana” di Ponti sia significativamentediventata “la casa dell’uomo”. Il direttore riallaccia unfilone di continuità culturale con gli anni miglioriavvalendosi di firme come Nelo Risi per il cinema,Riccardo Malipiero per la musica, Alfonso Gatto per la

poesia.Accanto al dibattito su come ricostruire il patrimonioedilizio perduto, in prima fila il Teatro alla Scala,l’emergenza casa porta alle prime ingenue soluzioni diprefabbricazione per i centri per senzatetto o per chiritorna dallo sfollamento nelle campagne. Dopo nonmolto queste immagini verranno sostituite da quelle dellecase private degli stessi architetti, garanti di stile, daisempre più numerosi oggetti della produzione industrialedal disegno di qualità nelle case della gente comune, comela radio, il grammofono, il mobile bar. Nell’ufficiomoderno, sul modello dei grattacieli americani, siallineeranno macchine da scrivere e calcolatrici, telefoni elampade da tavolo a braccio. Alla fine del 1947, dopo una serie irregolare di uscite,l’editore annuncia che la direzione verrà ripresa da GioPonti. Inizia una seconda fase della sua direzione, avviatafaticosamente nel 1948 con numeri bimestrali per poiriprendere una costante cadenza mensile, contrassegnatadall’attenzione ai modelli esteri e all’innovazione neimateriali e nelle tecnologie, contro il ripiegamentoregionalistico e neorealista di gran parte della culturaarchitettonica italiana.

La nona Triennale di Milano del 1951 registra una ripresadi interesse in tutte le discipline all’attenzione di Domus.Molti protagonisti di questa edizione – e Ponti fa parte delDirettorio della manifestazione – saranno spesso presentisulle pagine della rivista negli anni immediatamenteseguenti: i BBPR, Angelo Mangiarotti, José AntonioCoderch, Tapio Wirkkala, Lucio Fontana, Bruno Munari,Robin Day. Il progetto degli interni e della produzioneindustriale si divide equamente tra il panoramaamericano, con Richard Neutra, Charles Eames e GeorgeNelson, e quello dei paesi nordici, con Ralph Erskine eArne Jacobsen. Un fenomeno assolutamente isolato èquello inquieto e geniale di Carlo Mollino, le cuiarchitetture, interni e mobili sono pubblicatiripetutamente e coraggiosamente per tutti gli anniCinquanta. Tutto il resto è assorbito dalla onnicomprensiva einstancabile attività di architetto, scrittore e insegnante,designer, artista e ceramista, talent-scout, di Ponti, chetrascorre giorno e notte nello studio-redazione-scuola inuna ex-autorimessa nel cortile della sua casa milanese divia Dezza.Nel 1954, in coincidenza con il ritorno alle pubblicazionidi Casabella, l’Editoriale Domus affianca alla rivistamadre una testata trimestrale dedicata all’industrialdesign, Stile Industria, affidata ad Alberto Rosselli,genero di Ponti, e contemporaneamente nasce il premioLa Rinascente-Compasso d’Oro con l’intenzione dipromuovere la qualità nel design.Nel febbraio del 1955 la redazione di Domus si sposta daviale Coni Zugna alla sede della casa editrice in via Montedi Pietà. La struttura - Ponti con tre redattori uno dei qualiè la figlia Lisa - rimane invariata dal 1955 al 1961,premessa per uno dei periodi più equilibrati e coerentinella storia della rivista. Dal marzo 1955 Domus èsottotitolata “architettura, arredamento, arte”; lecopertine sono affidate ad artisti; gli articoli principalisono introdotti da un testo teorico su una bandella incarta colorata, mentre la presentazione fotografica sucarta lucida è accompagnata da lunghe didascaliedescrittive.

Le pagine degli anni Sessanta sono caratterizzate dalboom di un nuovo materiale come la plastica, che in tuttele sue declinazioni e con i suoi colori pieni compare neimobili e nelle sedute, negli oggetti per la casa e glielettrodomestici da soggiorno, nei blocchi tecnologici deiservizi o addirittura in abitazioni completamente dimateria plastica. L’architettura annovera una sequenza diepisodi che costruiranno la storia dell’architetturaitaliana del dopoguerra: il negozio Olivetti in piazza SanMarco a Venezia di Carlo Scarpa, protagonista anche delMuseo di Castelvecchio a Verona e del negozio Gavina nelcentro storico di Bologna; l’edificio della Rinascente aRoma di Franco Albini e Franca Helg; la casa in piazzaCarbonari a Milano di Luigi Caccia Dominioni; la “chiesasull’autostrada” vicino a Firenze di Giovanni Michelucci;la villa “La Saracena” di Luigi Moretti a Santa Marinella.Due fascicoli sono quasi interamente dedicati alle più

Domus, una storia italiana Domus, an Italian storyLuigi Spinelli

PONTI 1928 - 1940

PAGANO 1941BONTEMPELLI 1941-1942BEGA 1941-1944

MENDINI 1979-1985CASATI 1976-1979PONTI 1948-1976

V. M. LAMPUGNANI 1992-1996BELLINI 1986-1991

BOERI DAL 2004SUDJIC 2000-2003BURKHARDT 1996-2000

ROGERS 1946-1947ULRICH 1942-1943

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famose realizzazioni di Ponti, la villa Planchart a Caracase la Torre Pirelli a Milano, raccontate dall’autore stesso.Nel marzo del 1963 – numero 400 - Gillo Dorflescompare nel ruolo di vice-direttore, fino al settembre dellostesso anno. In dicembre vengono presentati gli“obelischi” di Domus, premi che la redazione assegna aprotagonisti delle discipline del settore. L’anno successivo,concludendo quello che chiamerà “il periodo del granderinnovamento” Gianni Mazzocchi venderà Casabella. L’agosto del 1964 vede il primo reportage dalla Biennaledi Venezia del critico Pierre Restany, una figuraimportante nella storia della rivista, che per quarant’annisarà l’inviato speciale dal mondo dell’arte.L’”immaginazione al potere” gridata nelle piazze neglianni ’60 sembra contagiare anche le pagine della rivista,nelle installazioni degli artisti e nelle strutture fantastichedelle esposizioni universali; in architettura e nel design leforme conquistano una libertà propria finora soltantoall’arte. Oggetti portatili di uso comune e dal design disuccesso, familiari alla generazione degli anni ’60,frequentano i soggiorni privati, i locali pubblici, lespiagge. Dilagano i fenomeni formali dell’”optical”, delgonfiabile, del fantascientifico.Per promuovere attività di ricerca nel campo dellaproduzione industriale l’Editoriale Domus fonda, con leaziende Arflex e Boffi, Domusricerca, società che realizzaun appartamento sperimentale progettato dal Gruppo 1 epresentato alla mostra pilota sulla casa modernaEurodomus. La prima edizione della mostra alla Fiera diGenova diventa un appuntamento fisso negli annisuccessivi. Nel 1966 la rivista apre il Centro Domus, unluogo di informazioni e incontri per i lettori dellepubblicazioni dell’editoriale nel centro di Milano,progettato da Carlo Pagani, mentre quattro anni doposaranno inaugurati – e pubblicati su Domus - i repartimagazzini, archivi e laboratori e il museo storico dellarivista Quattroruote a Rozzano, primo stadio di interventisuccessivi.

Il numero 501 della rivista – agosto 1971 - è un’antologiadi pagine storiche delle pubblicazioni precedenti, mentre il1973 vede l’apertura di una mostra al Musée des ArtsDécoratifs del Louvre di Parigi sui 45 anni compiuti daDomus.All’inizio degli anni Settanta le pagine della rivistasembrano invase da una esplosione coloristica che avevagià mostrato avvisaglie nel decennio precedente. Moltedelle foto di copertina sono virate in colore, come lepagine di critica d’arte in fondo ai fascicoli, quelle direcensione dei libri e delle mostre, o delle rassegne deiprodotti.Nei contenuti di questo periodo la tecnologia si diffonde,non solo nei campi finora tradizionalmente esplorati dalleriviste d’architettura, ma anche in quello dellecomunicazioni. In edilizia dominano le strutturemetalliche e dal 1975 e per almeno tre anni i numeri dellarivista sono aperti da servizi dedicati al fenomeno dellaprefabbricazione ed alle migliori tra le realizzazioni, quasitutte di Angelo Mangiarotti. L’edificio che incarna più diogni altro l’immagine di questo trionfo tecnologico è ilCentre Pompidou di Parigi, al quale è dedicato l’interonumero di gennaio del 1977. L’inevitabile rigetto diquesta ubriacatura tecnologica porta a fenomeni come lecase solari, il ri-uso, le città dai modelli sociali alternativi.Nel luglio 1976 Cesare Casati è direttore responsabile,mentre a Ponti rimane la nomina di direttore, che avràfino alla morte nel 1979. La redazione è in viale delGhisallo, all’ingresso dell’autostrada dei Laghi. Le paginesono fitte di testo su quattro strette colonne, dove l’ingleseaccompagna ormai dovunque l’italiano, affiancate datitoli a grandi caratteri disposti in verticale e in più lingue.Gli articoli, molti, sono in sequenza serrata attraversodiscipline diverse, su carta lucida per le immagini a colori,carta più pesante per il bianco e nero, carta leggeracolorata per le pagine di servizio. Tra le rubricheinteressanti di questo decennio, le “Memoires di pannamontata”, diario di viaggio di Ettore Sottsass, e le“Lettere” al mondo dell’arte di Pierre Restany.Il 1979 è un anno movimentato nella storia della rivista.Dopo una mostra in marzo per i 50 anni di Domus alPalazzo delle Stelline a Milano, nell’editoriale di giugnoCesare Casati annuncia di essere obbligato adinterrompere il suo mandato in seguito ad un contrastocon l’editore su scelte di politica editoriale. Il numeroseguente Gianni Mazzocchi annuncia l’incarico adAlessandro Mendini.Il 16 settembre muore Gio Ponti, celebrato da un delicatoomaggio di Mazzocchi: “Le pietre, i marmi, i vetri, le

stoffe, le ceramiche, le pitture, le pagine di libri e riviste,racconteranno per molto tempo la multiforme attività diquest’uomo, di questo geniale artista che è statosoprattutto un Maestro.”

La effettiva direzione di Mendini, con una rivistaridisegnata da Ettore Sottsass, con la storica cimosa adentelli bianchi e rossi, le copertine con i ritrattifotografici elaborati da Emilie van Hees dei protagonistidel numero ai quali il direttore si rivolge nell’editoriale, eun unico fascicolo per i mesi di luglio e agosto, abitudineinvariata sino ad oggi, ha inizio dal gennaio del 1980. Nelfrattempo la “Via Novissima” alla mostra “La presenzadel passato” alla prima Biennale di Architettura venezianasegna l’affermazione del post-moderno: uno degli esempisarà il nuovo quartier generale dell’Editoriale Domus aRozzano, progettato dallo Studio Nizzoli nel 1982. Nellostesso periodo Maria Grazia Mazzocchi, Valerio Castelli,Alessandro Guerriero e l’Editoriale Domus fondanoDomus Academy, una scuola tesa alla formazione diprogettisti e manager del prodotto di design, la cuidirezione didattica è affidata ad Andrea Branzi.In redazione, guidata da Marianne Lorenz, redattrice pertrentadue anni a Domus, Pierre Restany inventa le sue“Restanystory” in forma di fotoromanzo e Lisa Ponti,vice-direttore, mantiene i rapporti con gli artisti delleavanguardie.Dal 1982 Domus rivolge l’obiettivo al settore degli internie dell’arredamento. Dal marzo 1985 la scritta “DomusModa” in copertina annuncia contenuti legati al progettodell’abito.Il 24 ottobre 1984 scompare Gianni Mazzocchi, che vienericordato sul numero di novembre dal nuovo direttore per“il suo intuito e la sua apertura intellettuale e ideologica”e, in modo più naif, da Pierre Restany con “L’aerorazzo daMarte viaggia con una settimana di ritardo”, sulle doti dirapidità e anticipazione progettuale dell’editore. Dalnumero successivo, editore di Domus è GiovannaMazzocchi Bordone. La direzione di Alessandro Mendini si concludeimprovvisamente con il numero di luglio 1985. LisaLicitra Ponti, in qualità di “Vice-direttore responsabile”,rimane alla conduzione della rivista fino al febbraiodell’anno seguente.La nuova direzione di Mario Bellini, designer di livellointernazionale, segna nel marzo 1986 un altro sostanzialecambio di immagine della rivista, con un ricco edelaborato progetto grafico di Italo Lupi che costruisce larivista come un architettura, fatta di molte sezioni, contipi di carta e caratteri tipografici diversi. Le copertinesono collage con parti forate, i nomi dei protagonisti diogni numero corrono sulla costa laterale della rivista, unapagina è dedicata alle biografie e alle foto di questipersonaggi. Vittorio Magnano Lampugnani, primaconsulente poi vice-direttore, cura personalmente i saggiche ogni numero affida ad un personaggio della culturadel progetto. Anche la composizione della redazione,organizzata per discipline e rubriche, è sostanzialmenterinnovata.

I fascicoli che escono in edicola all’inizio degli anniNovanta raggiungono anche lo spessore di due centimetri,specchio di un solido successo editoriale. Il bilancio finaleche il direttore affida all’editoriale di dicembre del 1991sottoscrive “una direzione “leggera”, con un direttoresenza scrivania impegnato in un esercizio di equilibrioinstabile durato sei lunghi anni, che ha rapidamenteraggiunto e consolidato i suoi obiettivi”.Il passaggio di testimone nel gennaio 1992 a VittorioMagnago Lampugnani, giovane storico dell’architettura ein quegli anni direttore del Museo di Francoforte, avvienesenza strappi. La grafica di Italo Lupi, chiamato a dirigereun’altra testata, viene integrata dall’incarico di ognicopertina ad un artista sempre diverso, e all’inizio del1994 sostituita dal progetto di Alan Fletcher, con unapresentazione dei progetti che supera la tradizionalepartizione per discipline e intensifica la ripresentazione diarchitetture storiche. All’attenzione del nuovo direttore è soprattutto ilprogetto, inteso come paziente mestiere artigianalesupportato da un bagaglio di conoscenze tecniche e, neicasi migliori, destinato a diventare opera d’arte,restituendo a questo una dimensione non solo estetica, maanche etica. In questi anni Domus coltiva una generazonedi giovani architetti che sta diventando quella deiprotagonisti dei nostri giorni, come Eduardo Souto deMoura, David Chipperfield, Jacques Herzog e Pierre DeMeuron, Steven Holl, Rem Koolhaas, Jean Nouvel.

Dopo quattro anni di direzione Lampugnani è sostituitonel febbraio 1996 dal critico e storico svizzero FrançoisBurkhardt, già direttore del Centre de CrèationIndustrielle del Centre Pompidou di Parigi. Questisovrappone alla redazione operativa una equipe diredattori internazionali come il catalano Juli Capella per ildesign e l’austriaco Dietmar Steiner per l’architettura,affida a Pier Luigi Capucci la nuova sezione disciplinaredella comunicazione e dei nuovi media, apre una nuovarubrica dedicata ai giovani talenti e conferma rubricheormai “storiche” come le recensioni dei libri, la rassegnadella produzione e gli itinerari di architettura. I progetticontinuano ad essere presentati indipendentemente dallediscipline di appartenenenza e le copertine affidate ognimese ad artisti diversi, tra i quali David Byrne, HelmutNewton, Pedro Almodóvar. Gli obiettivi sono piuttosto latrasversalità disciplinare e lo sforzo di coagulare gliargomenti di ogni numero attorno ad un tema, come adesempio l’immagine del potere, gli stili di vita, il progettoanonimo, il nuovo nomadismo. Questa direzione di fine millennio è caratterizzata da unaserie di eventi: il numero 800 della rivista, dedicato allaprevisione di un futuribile centesimo anniversario, connumerosi contributi internazionali; uno spettacoloteatrale affidato al regista americano Robert Wilson sullastoria di Domus in occasione dei suoi 70 anni, intitolato70th Angels on the Façade e rappresentato al PiccoloTeatro di Milano all’inizio di dicembre del 1998;l’installazione per due anni successivi di strutturechiamate Domus Totem e progettate da Ron Arad e EricMiralles nelle strade di Milano in occasione del Salone delMobile. Il passaggio al nuovo millennio vede i fascicoli didicembre 1999 e gennaio 2000 accomunati tra loro dauna struttura ambivalente dell’impaginazione, dasfogliare e leggere in orizzontale, e il progetto di un sitoInternet con i contenuti della rivista.

Nel settembre 2000 François Burkhardt passa il testimonead un altro direttore straniero, il critico e storico londineseDeyan Sudjic, affiancato dalla vice-direzione di StefanoCasciani e dal progetto grafico di Simon Esterson, cheribalta l’ordine tradizionale della rivista aprendo con lerecensioni e portando in una sezione finale, chiamata PostScript i testi più teorici e l’editoriale del direttore.L’attenzione di Sudjic spazia dalle logiche “in cui la modacrea l’immaginario” al “modo in cui le città prendonoforma”, al “persistente significato dell’oggetto anche alcospetto del nostro mondo sempre più dematerializzato”,con frequenti immagini fotografiche a piena pagina. La scomparsa di Pierre Restany il 29 maggio del 2003lascia nella storia di Domus un vuoto sensibile, el’Editoriale dedica al critico francese un libro sul suolavoro.Il primo mese del 2004 segna l’inizio della direzione delgiovane architetto e urbanista milanese Stefano Boeri,attualmente in corso: una svolta nei contenuti che apre adaspetti inediti per la storica rivista, come la componentepolitica e sociale nell’urbanistica, le logiche di mercato egeografiche nella produzione industriale dell’oggetto didesign, gli eventi di cronaca nelle loro ripercussioni sulpaesaggio e sul territorio. Boeri si avvale di un gruppo diconsulenti esterni e di editorialisti internazionali e delnuovo progetto grafico di Mario Piazza, conrivoluzionarie copertine orizzontali piegate a tre lembi cheospitano il pensiero del direttore, in alternativa altradizionale editoriale, un fascicoletto interno dedicatoalle interviste di Hans Ulrich Obrist a personaggi dell’artee della comunicazione, invenzioni nella presentazione deiprogetti come il fotoromanzo e il fumetto, e lacomplementare presentazione dei contenuti sul sitoInternet domusweb. Gli eventi ai quali Boeri affida le occasioni di immagineesterna oltre alla rivista – tradizionalmente legatiall’appuntamento di aprile del Salone del Mobile diMilano - sono situazioni multimediali nelle quali farreagire artisti di estrazione e discipline diverse con il luogodi incontro: Transient, un concerto di suoni e immaginicon il musicista Ludovico Einaudi e il fotografo ArminLinke in un capannone industriale dismesso; Circular, unanotte di performance artistiche nello stadio di calcio diSan Siro; Free Zone, il racconto cinematografico di unviaggio con le fotografie di Gabriele Basilico, i filmati delregista Amos Gitai e la colonna sonora di EnnioMorricone. Nel 2006 l’Editore decide di affidare unnumero speciale all’anno, chiamato Domus d’autore, adun architetto internazionale, aprendo l’iniziativa conl’incarico all’olandese Rem Koolhaas.

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*Italy’s most famous architecture and design magazineoriginated in the encounter between Gianni Mazzocchi,who had arrived in Milan at the age of 21 in 1927, andGiovanni Ponti, a young designer at the Richard Ginoriceramics factory. The writer Ugo Ojetti introduced him toFather Semeria, a clergyman who taught typography towar orphans and was looking for a magazine on the arts.With a few friends and the financial aid of his parents,Ponti founded Domus, the first issue of which came out inJanuary 1928 at the price of 10 lire.Gianni Mazzocchi, who worked on the magazine’s sales,was the one to solve the new venture’s distributionproblems and make the number of subscribers increase.Favourable as he was towards Ponti’s proposal ofbecoming associates, he signed the founding of EditorialeDomus on July 11th 1929 in Milan with an initial capitalof 200,000.00 lire. Until 1940 Ponti was president andmanaging director, “acting under the flag of culture”.Mazzocchi was CEO with 75% ownership of thebusiness. In 1934 he acquired the magazine’s directcompetitor La Casa Bella, hiring Giuseppe Pagano as itschief editor.In the first years, Domus was subtitled “Art in the Home”and covered an array of subjects. Until 1923 the formatwas smaller than today’s and featured covers with a singlepicture framed in the centre of the page, with a unitarydesign that changed colour each month. In his editorials,Gio Ponti would describe the magazine’s objectives (“TheItalian-style House”; “The Fashionable House”) andunderline the importance of “aesthetics” and “style” inthe field of industrial design. He used short but incisivecaptions on page layouts with extremely expressiveimages, signing them either with pseudonyms or with hisown name.Soon the magazine built up its readership with columnsabout housekeeping and the cultivation of etiquette andbourgeois taste, such as the regular features ongastronomy, advice on how to receive guests, take care offlowers and plants or raise poultry, choose which recordsto take on vacation or which movies were worth seeing atthe cinema.In addition, there were unexpected openings towards thenew expressions of modern European architecture,towards the American way, and towards new disciplinessuch as artistic photography, and editorial andcommercial graphic design. Chief Mazzocchi did not shunthe machinery-associated side of modern living, andpublished the interiors of cruise liners and civil airplanes.He also portrayed the new phenomena of urbanlandscapes (advertising billboards, nocturnalillumination, infrastructural design) defined as being“aspects of today’s world”, and the most recent and mostdurable new materials.

The pages of the magazine during the ‘40s did not succeedin hiding the country’s economic and social difficulties,such as the isolation of Italian culture from theinternational avant-garde movements, the falling back onautarchic resources and on the more expressive side ofMediterranean culture and spontaneous architecture. In1939 the cover started featuring watercolours andtempera paintings by Gio Ponti that bled to the edge of thepage, such as for the August 1940 issue on houses by thesea. Two years later, in the middle of the war, Domusasked a series of architects to design their “ideal house”,and received responses that were varied and contradictory.Following the bombing of Milan in August 1943, whichdestroyed the printing houses, the tone of the issuescovered situations of real emergencies. Starting in January 1941, after Gio Ponti and Mazzocchihad gone their separate ways, Melchiorre Bega was theone to guide the magazine’s destiny, with a frequentlychanging string of co-directors at his side: MassimoBontempelli (January 1941 – January 1943), GiuseppePagano (January 1941 – August 1942) and GuglielmoUlrich (October 1942 – October 1943).Generalised economic havoc interrupted publication forall of 1945. The next year and the end of the war markedan important change of course for Domus. Under ErnestoNathan Rogers’s direction there was a considerablerenewal of the magazine’s graphics and contents. His firsteditorial explained how Ponti’s “Italian-style House” hadsignificantly become the “House for Humankind”. Rogersreconnected with the cultural continuity of better yearstaking on reputable men like Nelo Risi as movie critic,Riccardo Malipiero for music reviews and Alfonso Gattofor poetry. In addition to the debate on how to reconstructthe buildings that had been destroyed (the Scala opera

house was first in line), the housing emergency led to thefirst ingenuous prefabricated constructions for centres forthe homeless or for those who had sought refuge in thecountry and were now returning to the city. After a shortwhile, these images were replaced by those of style-iconarchitects’ private homes and pictures of the increasinglynumerous quality industrial design products that hadfound their way into the homes of ordinary people, suchas radios, gramophones and liquor cabinets. In modernoffices that took the American skyscraper setting as theirmodel, typewriters, calculators, telephones and hingeddesk lamps became part of the interior.At he end of 1947, after a series of irregularly publishededitions, the magazine’s editor announced that itsdirection would be once again led by Gio Ponti. And sothe second phase of his direction began, laboriouslystarting out in 1948 with bimonthly issues, then finallytaking on a constant monthly publishing pattern. Therewas interest for foreign models and for the innovation inmaterials and technology, against the regionalist andneorealist focus that was mainstream in most of Italy’sarchitectural culture at that moment.

The 9th Triennale held in Milan in 1951 showed renewedinterest for all the disciplines covered by Domus. Many ofthis event’s exponents (and Ponti took part in the directionof the Triennale) would be frequently featured in themagazine over the following years: the BBPR group,Angelo Mangiarotti, José Antonio Coderch, TapioWirkkala, Lucio Fontana, Bruno Munari and Robin Day.Interior design and industrial production was dividedequally between American coverage, with RichardNeutra, Charles Eames and George Nelson, and anoverview of the Nordic countries, with Ralph Erskine andArne Jacobsen. An absolutely unique phenomenon wasthe restless and brilliant Carlo Mollino, whosearchitecture, interiors and furniture were repeatedly andbravely published all throughout the ‘50s.All the rest was absorbed by the all-encompassing andtireless activity of that architect, writer, teacher, designer,artist, ceramist, talent scout Gio Ponti, who spent his daysand nights in the studio/editorial office/school in a formergarage in the courtyard of his Milanese house in ViaDezza.In 1954, corresponding with the resumption of thepublishing of Casabella, Editoriale Domus decided toflank its main publication with a magazine on industrialdesign, Stile Industria, the direction of which wasentrusted to Ponti’s son-in-law Alberto Rosselli. At thesame time an award called La Rinascente-Compassod’Oro was founded with the intention of promotingquality design.In February 1955, the editorial offices of Domus movedfrom Viale Coni Zugna to the headquarters of thepublishing house in Via Monte di Pietà. This set-up, whichsaw Ponti assisted by three editors, one of which was hisdaughter Lisa, remained unchanged from 1955 to 1961,which is considered to be one of the most balanced andcoherent periods of the magazine’s reputation. FromMarch 1955, Domus was subtitled “architecture,interiors, art”. Its covers were designed by artists; themain articles were introduced by a theoretic piece ofwriting on a coloured paper strip, and photographicpresentations were printed on glossy paper andaccompanied by long, descriptive captions.

The pages of the ‘60s are characterised by the boom innew materials such as plastic, which was presented in allits types and strong colours in furniture, chairs, domesticobjects and electrical appliances for the living room, in thetechnological units for kitchen and bathroom facilities,and even homes that were entirely made of plastic.Architectural initiatives included a series of episodes thatwere to compose the history of Italian architecture in thepostwar period: the Olivetti showroom in Piazza SanMarco in Venice by Carlo Scarpa, also the designer of theCastelvecchio Museum in Verona and the Gavina shop inBologna’s historical centre; the La Rinascente building inRome by Franco Albini and Franca Helg; the PiazzaCarbonara house in Milan by Luigi Caccia Dominioni; the“church on the highway” near Florence by GiovanniMichelucci; and the “La Saracena” villa at SantaMarinella by Luigi Moretti. Two issues were almostentirely dedicated to the most famous buildings by GioPonti: the Planchart villa in Caracas and the Pirelli towerin Milan, both presented by the author himself.In March 1963 (issue number 400) Gillo Dorfles appearedin the role of vice-director until September of the same

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year. In December the Domus “obelisks” were awarded:special prizes that the editorial staff gave to exponents ofdifferent design disciplines. The next year, in conclusion ofwhat he called the “period of great innovation”, GianniMazzocchi sold Casabella.August 1964 saw the first report on the Venice Biennale byart critic Pierre Restany, who would become an importantfigure in the history of the magazine during his 40 years asan envoy of the art world. The “power to imagination”that was shouted at rallies during the ‘60s seemed to becontagious for the pages of the magazine, in artists’installations and in the fanciful constructions for theWorld Fairs. In architecture and design, shapes acquired afreedom that up until then had only been a prerogative ofart. Portable objects of common use and of successfuldesign, which were familiar to the ‘60s generation, beganappearing in living rooms, public venues and on the beach.The phenomena of “op art”, inflatable objects and sciencefiction-connected design became popular.In order to promote research in the field of industrialdesign, Editoriale Domus founded Domusricerca togetherwith the companies Arflex and Boffi. It was anorganisation that built an experimental apartmentdesigned by Gruppo 1 and was presented at the pilotexhibition on modern living called Eurodomus. The firstshow at the Fiera di Genova became a fixed rendezvous inthe following years. In 1966 the magazine opened CentroDomus, an information and meeting point for readers ofthe publisher’s magazines. It was located in the centre ofMilan and designed by Carlo Pagani. Four years later, thepublisher’s warehouses, archives, workshops and thehistorical museum of the Quattroruote magazine wereinaugurated in Rozzano, outside Milan, and published inDomus. These buildings were the first step of successiveconstruction.

Issue 501 of the magazine (August 1971) was ananthology of historical pages from preceding years, and in1973 the Louvre’s Musée des Arts Décoratifs in Parishosted an exhibition portraying the 45th anniversary ofDomus.In the early ‘70s, the magazine’s pages were invaded by acolour explosion that had been waiting to happen in theprevious decade. Many of the cover photographs werecolour toned, as were the art criticism pages at the back ofthe magazine, the book review and exhibition pages andthe product overviews.The contents during this period embraced technology, notonly in the fields that up until then had been a traditionalpart of architecture magazines, but also incommunications. Building constructions were dominatedby metallic structures, and from 1975 for at least threeyears, issues opened with specials on prefabrication and itsforemost examples, almost all of them designed by AngeloMangiarotti. The building that embodied more than anyother the image of this triumph of technology was theCentre Pompidou in Paris, to which the entire January1977 issue was dedicated. Unavoidably, the rejection ofthis technological overexposure leads to the phenomenaof solar houses, re-use and cities based on alternativesocial models.In July 1976, Cesare Casati became the magazine’smanaging director, and Ponti remained director until hisdeath in 1979. The editorial unit was located in Viale delGhisallo 20, at the beginning of the northbound highwaysout of Milan. The pages featured dense text divided intofour narrow columns, and English translationsaccompanied the Italian articles throughout. The columnswere flanked by titles with large characters, vertically laidout in both languages. The many articles were presented inrapid succession through the different disciplines. Glossypaper was used for the colour pictures, heavier paper forblack-and-white, and lighter, coloured paper for thespecial features. The most frequent columns of this decadewere Ettore Sottsass’s travel diaries, called “WhippedCream Memoirs” and Pierre Restany’s “Letters” from theart world.1979 was an eventful year in the history of Domus. Afterhaving inaugurated an exhibition on the magazine’s first50 years at the Palazzo delle Stelline in Milan, CesareCasati’s June editorial announced his obligation to end histerm due to differences with the publisher on editorialstrategy. The following issue announced GianniMazzocchi’s decision to replace Casati with AlessandroMendini. On September 16, Gio Ponti died and wascommemorated in a sensitive homage by Mazzocchi: “Thestone, the marble, the glass, the fabrics, the paintings, thepages of magazines and books, will recount for many

years to come the multifarious talents of this man, thisbrilliant artist who above all, was a Maestro.”

January 1980 marked the effective beginning of Mendini’sdirection, with a magazine that was restyled by EttoreSottsass, with the famous red-and-white blocked upperedge, the covers featuring photo portraits reworked byEmilie van Hees of the exponents inside the issue andaddressed in the director’s editorial, and a single issue forthe months of July and August, an ongoing traditiontoday. Meanwhile, the “Via Novissima” at the exhibition“La Presenza del Passato” hosted by the first architectureBiennale in Venice, marked the affirmation ofpostmodernism. The new Editoriale Domus headquartersin Rozzano, designed by Studio Nizzoli in 1982, was tobecome one of its examples. In these same years, MariaGrazia Mazzocchi, Valerio Castelli, Alessandro Guerrieroand Editoriale Domus founded the Domus Academy, aschool specialised in training students to become designersand product managers, headed by Andrea Branzi in therole of educational director.The magazine’s editorial staff, led by Marianne Lorenz,who worked as an editor for 32 years at Domus, includedPierre Restany, who invented his “Restany Story” columnbased on a photojournalism format, and Lisa Ponti, vice-director who maintained contacts with artists from theavant-garde movements.From 1982, Domus started focusing on interiors andfurniture. From March 1985 the “Domus Moda” title onthe cover announced contents on fashion design.On October 24th 1984, Gianni Mazzocchi died and wasremembered in the November issue by the editor in chieffor his “intuitive sense and intellectual and ideologicalopenness”, and in a more naïve way by Pierre Restanywith the words: “The rocket ship to Mars is running aweek late”, referring to the publisher’s talents in rapidityand design anticipation. The following month, GiovannaMazzocchi Bordone became publisher.Alessandro Mendini’s stint as editor in chief endedabruptly with the July issue of 1985. Lisa Licitra Ponti,managing vice-director, headed the magazine untilFebruary of the following year.The new direction by Mario Bellini, an internationallyrenowned designer, marked another substantial changefor the magazine in March 1986, with a richly elaboratedgraphic design by Italo Lupi that “built up” the magazinelike a piece of architecture, made up of many sections, allwith different types of paper and typographic characters.The covers became collages with cutout parts; the namesof the design exponents inside were run on the sidebinding, and a page of biographies and photographs ofthese personalities was included. Vittorio MagnanoLampugnani, first as a consultant and then as vice-director, edited the essays that were commissioned eachmonth from a design personality. The editorial staff wasalso substantially renewed, and separated into differentdepartments.

The issues published at the beginning of the ‘90s reachthicknesses of up to two centimetres, mirroring solideditorial success. The yearly balance drawn up by thepublisher for December 1991 endorsed “a light-handeddirection, with a deskless chief editor committed to anunstable balancing act lasting for six long years, whorapidly reached and consolidated his objectives.” The changing of the guards in January 1992 with VittorioMagnano Lampugnani, a young architecture historianand then director of the Frankfurt Museum, happenedsmoothly. The graphics by Italo Lupi, who had beenrecruited to direct another magazine, were changed on thecover, which was given to a different artist each month.Then at the beginning of 1994 they were substituted byAlan Fletcher’s proposal, which presented the projects in anon-traditional way, doing away with the separationbetween disciplines and intensifying the featuring ofhistorical architecture.The attention of the new chief editor went out to design,which he saw as a patient craft supported by technicalknowledge, and, in the best cases, destined to become awork of art. He focused not only on design’s aestheticdimension, but also on its ethical side. These were theyears in which Domus cultivated the generation of youngarchitects that are now becoming present-dayprotagonists: Eduardo Souto de Moura, DavidChipperfield, Jacques Herzog and Pierre De Meuron,Steven Holl, Rem Koolhaas and Jean Nouvel.After four years of Lampugnani, substitution came in theform of the Swiss art critic and historian François

Burkhardt in February 1996. At the time he was alreadythe director of the Centre de Création Industrielle of theCentre Pompidou in Paris. His arrival led to aninternationalised editorial staff, such as the Catalan JuliCapella for design and the Austrian Dietmar Steiner forarchitecture. Pier Luigi Capucci was asked to join for thenew discipline of communications and new media, and anew column was devised to cover young talent.“Historical” monthly features such as book reviews,product overviews and architectural itineraries werecontinued. Projects continued to be presentedindependently of the type of discipline they belong to, andeach month the covers were given to different artists, suchas David Byrne, Helmut Newton and Pedro Almodóvar.The objectives were a transversal disciplinary nature andthe effort to gather the subjects of each issue around acentral theme, such as the image of power, lifestyle, theanonymous project, or the new nomads. Burkhardt’s end-of-the-millennium editorship was characterised by a seriesof events: issue 800, dedicated to predicting themagazine’s upcoming 100th anniversary, with numerousinternational contributions; a theatre performance byAmerican stage director Bob Wilson on the history ofDomus on occasion of its 70th anniversary, entitled“Seventy Angels on the Facade”, performed at Milan’sPiccolo Teatro at the beginning of December 1998; andthe installation for two consecutive years of structurescalled “Domus Totems” in the streets of Milan, designedby Ron Arad and Eric Miralles during the Furniture Fair.The arrival of the new millennium was marked by theissues of December 1999 and January 2000 being linkedby a two-fold layout, to be read and leafed throughhorizontally, and the devising of the new Website featuringthe magazine’s contents.

In September 2000, François Burkhardt passed his role toanother foreign chief, London-based art critic andhistorian Deyan Sudjic, assisted by vice-director StefanoCasciani and the graphic design of Simon Esterson, whoreversed the traditional order of the magazine, making itopen with reviews and positioning a section called “PostScript” at the end, with the chief editor’s editorial and hismore theoretic articles.Sudjic’s focus ranged from logical explorations of howfashion creates images, to the way cities take form, to thepersistent meaning of objects in reference to ourincreasingly dematerialised world, accompanied by full-page photographic images.Pierre Restany’s death on May 29th 2003 left aconsiderable void in Domus’s history, and EditorialeDomus went on to publish a book of the French critic’swork.The first month of 2004 marked the beginning of the chiefeditorship for young Milanese architect and urbanplanner Stefano Boeri, currently running its course. Achange in contents was directed towards topical aspectsthat were never approached by the historical magazine,such as the political and social sides of urban planning,marketplace logic, geographical aspects of the industrialproduction of design objects, and news events that haverepercussions on the landscape and territory. Boeri uses ateam of external consultants and international columnists,and has obtained a new graphic layout from Mario Piazzawith revolutionary horizontal covers folded in three,featuring the chief editor’s thoughts, instead of thetraditional editorial. A removable booklet inside themagazine is used for interviews by Hans Ulrich Obristwith personalities of art and communication. Piazza alsogave shape to inventions for the presentation of projectssuch as photojournalism and comic strips and thecomplementary presentation of the magazine’s contentson the domusweb Internet site.Boeri’s events to promote the magazine’s image, beyondthe magazine itself, are traditionally linked to the MilanFurniture Fair. Multi-media performances are staged forsite-specific interaction on behalf of artists from differentspecialisations and backgrounds. “Transient” was aconcert of sound and images, with music by LudovicoEinaudi and photos by Armin Linke in a former industrialwarehouse; “Circular” was a night-long string of artisticperformances in the soccer stadium of San Siro; “FreeZone” was a photojournalistic voyage with photos byGabriele Basilico and excerpts from movies by filmdirector Amos Gitai, with a soundtrack by EnnioMorricone. In 2006, the publisher began a once-a-yearseries of special editions called Domus d’Autore on thework of international architects, the first one beingwritten on Dutch architect Rem Koolhaas.

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Il progetto di allestimento accompagna i visitatori in un viaggioideale che ha inizio dall’ambiente e procede, scendendo di scala,attraverso città, piazza fino ai diversi spazi della vita quotidiana:abitare, commercio, sport, viaggio, cultura, culto, lavoro,gusto/tempo libero e infanzia.

The design of the exhibition takes the visitor on a journey of ideasthat begins with the environment and continues, reducing in scale,across the city, the piazza and then a number of spheres: housing,commerce, sports, travel, culture, religion, work, taste/leisure andchildhood.

Visioni Italiane è un viaggio in un secolo di ambiente, architettura e design.Visioni Italiane is a journey across a century ofenvironment, architecture and design.

Abitare, commercio, sport, viaggio, cultura,culto, lavoro, gusto/tempo libero e infanzia. Uno spazio dedicato ad una rassegna dell’eccel-lenza di un secolo di architettura e design italia-no suddiviso per luoghi e tempi della vita.L’abitare in cent’anni di evoluzione della casa,con sezioni specifiche su case unifamiliari, con-domini, quartieri di edilizia popolare, casi di re-cupero a fini abitativi, accompagnato da arredi eoggetti di uso quotidiano della Collezione Per-manente della Triennale di Milano.Agli altri ambiti tematici viene dedicata un “cu-bo” che riporta all’esterno esempi di grande va-lore qualitativo ed all’interno un’installazione ri-ferita al tema. Housing, commerce, sports, travel, culture, religion, work, taste/leisure and childhood.A space dedicated to a collection of the best inItalian architecture and design divided into ca-tegories regarding places and moments of life.Housing is explored across a hundred years ofevolution, with specific sections on single familydwellings, apartment blocks, council housing,rehabilitation projects along with furniture andeveryday objects taken from the Permanent Col-lection of the Triennale in Milan. A “cube” isdedicated to each of the other themes, illustra-ting examples of significant value and qualityon the outside and an installation based on theparticular theme on the inside. 54

Galleria Domus. La visita termina con una lun-ga galleria dedicata alla storia di Domus, grazieal cui archivio è stata costruita la lettura storicadelle architetture, e di cui sono presentate tuttele copertine dei quasi 900 numeri usciti dal pri-mo del 1928 ad oggi.Galleria Domus. The exhibition ends with along gallery dedicated to the history of Domus,thanks to whose archive the historical view ofarchitecture has been constructed, a presenta-tion of the covers of the almost 900 issues thathave published from the first in 1928 up to to-day. 6

Ambiente. Un tunnel con grandi immagini vi-deo dedicate al rapporto tra costruito e ambien-te in Italia: da casi virtuosi di relazione equili-brata uomo-ambiente a casi che hanno visto im-portanti frammenti di territorio soccombere agliinteressi immobiliari, all’abusivismo ed allamancanza di programmazione: la speranza nelfuturo viene dalle immagini della recente demo-lizione di alcuni scempi paesaggistici. Environment. A tunnel with large video imagesshowing the relationship between buildings andthe environment in Italy, from virtuous caseswith a balanced relationship between man andthe environment to cases that have seen impor-tant areas of land surrender to development in-terests, illegal buildings and a lack of planning:the hope for the future comes with the images ofthe recent demolition of a number of environ-mental disasters. 1

Città. Uno spazio con visioni aerofotogramme-triche accompagnate da video di nove città ita-liane, una ricognizione nella grande tradizionedella città italiana con la sua marcata differen-ziazione di architetture, paesaggi e atmosfere. Cities. A space with aerial views accompaniedby videos of nine Italian cities, documenting thegreat tradition of the Italian city with itsmarked differences in architecture, landscapesand atmospheres.

Piazza. Tre telecamere fisse documentano, conproiezioni a terra, lo scorrere del tempo in treimportanti piazze storiche italiane come luoghidi scambio, interazione e convivialità.Piazza. Three fixed cameras document withfloor projections, the passing of time in threehistorical piazzas in Italy that are importantplaces for exchange, interaction and convivia-lity. 3

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Il progetto dell’allestimentoExhibition design

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PAESAGGIO LANDSCAPE

AMBIENTE ENVIRONMENT

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14 Cina

DEGRADO OBSOLESCENCE

CITTÀ CITIES

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Visioni Italiane 15

Villa Malaparte a Capri (NA)Villa Malaparte in Capri (NA)Adalberto Libera1938-40Domus n. 605 aprile/April 1980

ABITARE HOUSING VILLA VILLAS

La trasformazione dell’Italia in un secolo di architettura e design è particolarmenteleggibile se si compie un viaggio nella trasformazione della casa e dei modi di abitare,nell’evoluzione degli arredi e degli oggetti d’uso. La densità di antropizzazione dellamaggior parte del territorio italiano ha determinato nei secoli la costruzioneprevalentemente per isolati. E’ quindi prevalente la tipologia del condominio diappartamenti, sebbene la casa unifamiliare sia caratteristica di alcune realtàperiferiche, di particolari contesti territoriali e di abitazioni per le vacanze e il tempolibero. L’abitazione è il terreno di sperimentazione per eccellenza degli architettinegli anni ’30, con le celebri realizzazioni di Terragni e Lingeri a Como e Milano, diFigini e Pollini a Milano, di Ponti. Il rinnovamento dello spazio, dell’arredo, del mododi vivere è totale. La pianta si apre e diviene fluida, le funzioni abitative della casa siseparano e si riaggregano in modi diversi; gli arredi e gli oggetti d’uso sono lineari,nitidi, semplici. La grande stagione degli anni ’50-’60 evolve e porta a compimento ilprocesso di rinnovamento nei modi dell’abitare, accompagnando l’evoluzioneeconomica e culturale del paese. Le esigenze di ricostruzione post-bellica delle cittàitaliane, il boom demografico, le migrazioni territoriali pongono sfide progettualinuove e difficili. La tipologia del condominio di appartamenti in città assiste ad unarapida evoluzione tecnica e formale con esempi di rara eleganza: i molti progetti diMangiarotti, Magistretti, Gardella, Ponti, Zanuso, Caccia Dominioni costituiscono

*The transformation of Italy over a century of architecture and design is particularlyvisible if one takes a journey through the transformation of the home and ways ofliving, though the evolution of furniture and everyday objects.The density with which the Italian territory has been occupied over the centuries haslead to construction mostly in blocks. As a result the prevailing building type is theapartment block, although the single family house is a characteristic of somesuburban areas, certain contexts and holiday resorts. The dwelling was the terrainof experimentation par excellence of the architects of the 1930s, with acclaimedbuildings by Terragni and Lingeri in Como and Milan, by Figini and Pollini in Milan,by Ponti. A totally new approach was taken to space, furniture, ways of living. Theplan opened up and became fluid, the living functions of the home separated andcame together in new ways; furniture and everyday objects were simple, clean andlinear. The great season of the 1950s and 60s evolved and completed this process ofrenewal in terms of ways of living, accompanying the economic and culturalevolution of the country. The demands of post war construction in Italian cities, thedemographic boom, the territorial migrations presented new and difficult designchallenges. The city apartment block underwent a rapid evolution in terms of bothtechnology and form generating examples of rare elegance: the many designs ofMangiarotti, Magistretti, Gardella, Ponti, Zanuso, Caccia Dominioni still constitute

Casa sul colle a Carimate (CO)House on the hill at Carimate (CO)Vico Magistretti1965Domus n. 444 novembre/November 1966

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16 Visioni Italiane

Villa detta “La saracena” a Santa Marinella (Roma)Villa known as “La Saracena” at Santa Marinella (Rome)Luigi Moretti1954Domus n. 419 ottobre/October 1964

Casa per vacanze a La Maddalena, località Punta Cannone, SardegnaHoliday home at La Maddalena, Località Punta Cannone, SardiniaCini Boeri1966-67Foto/Photo Jacopo Faggioni

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Visioni Italiane 17

Complesso residenziale a Framura (SP)Housing development in Framura (SP)Vico Magistretti1964-67Domus n. 866 gennaio/January 2004

Casa sul barcone a Ossuccio, lago di ComoHouse on the barcone at Ossuccio, Lake ComoStudio BBPR1962Domus n. 394 settembre/September 1962

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18 Visioni Italiane

“Unità di abitazione orizzontale” al quartiere Tuscolano II°, Roma“Horizontal unité d’habitation” in the Tuscolano II° district, RomeAdalberto Libera1950-54Domus n. 318 maggio/May 1956

Quartieri popolari IACPIACP low-cost housing districtsarchitetti vari/ several architects anni ‘50/1950s Domus n. 270 maggio/May 1952

ABITARE HOUSING POPOLARE COUNCIL HOUSING

ancora oggi frammenti di un tessuto urbano di qualità, modernità ed equilibrio. Lacasa unifamiliare in questo stesso periodo viene interpretata con una libertà tuttanuova, e con nuove relazioni interno-esterno e di inserimento ambientale. Laceleberrima casa Malaparte di Libera a Capri ne è forse l’esempio paradigmatico; maanche casa Miller di Mollino e la villa Saracena di Moretti sono esempi interessanti einnovativi, come pure, successivamente, le case a La Maddalena di Cini Boeri. Lacostruzione dei quartieri di edilizia economica e popolare racconta la storia di unanuova sfida dimensionale e della necessità di costruire rapidamente un grandenumero di alloggi per la nuova popolazione dei ceti proletari urbani. Qui la sfidadifficilmente è riuscita a salvaguardare un rapporto equilibrato con l’ambiente e ilpaesaggio, salvo alcuni casi virtuosi come le realizzazioni di Ridolfi, Libera e Bottoni.Gli esempi più recenti raccontano spesso storie di degrado ambientale e sociale dirara gravità, come documenta la case history del Corviale a Roma, di Punta Perottirecentemente demolita, delle Vele di Secondigliano, del quartiere ZEN a Palermo.Una sfida che certamente attende il nostro paese nel prossimo futuro è lariqualificazione architettonica e sociale dei quartieri periferici e la realizzazione dinuove abitazioni di edilizia pubblica che riescano a coniugare qualità edeconomicità. Un esempio virtuoso della fine degli anni ’80 è il quartiere Marianella diPurini e gli interventi misti a Venezia di Cino Zucchi e Gino Valle.

fragments of urban fabric of quality, modernity and balance.The single family dwelling in this period was interpreted with a completely newfreedom with new relationships between inside and outside and with thesurrounding environment. The famous Casa Malaparte by Libera at Capri is perhapsthe paradigmatic example although Casa Miller by Mollino and Villa Saracena byMoretti are interesting and innovative examples, as are the houses built later at LaMaddalena by Cini Boeri. The construction of areas of cheap council housing tells thestory of a new challenge and of the necessity to rapidly construct a large number ofdwellings for a new population of the urban working classes. Here it has beendifficult to safeguard a balanced relationship with the environment and landscape,apart from a number of virtuous cases such as buildings by Ridolfi, Libera andBottoni. The more recent examples often tell stories of particularly seriousenvironmental and social decay such as the case history of Corviale in Romedocuments, or the recently demolished Punta Perotti, the Vele at Secondigliano, theZEN neighbourhood in Palermo. A challenge that certainly awaits Italy in the nearfuture is the architectural and social rehabilitation of areas on the edge of the cityand the building of new council houses that manage to combine economy withquality. A good example from the end of the 1980s is the Marianella area by Purinialong with the various interventions in Venice by Cino Zucchi and Gino Valle.

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Isolato residenziale a Napoli-MarianellaResidential street block in Naples-MarianellaFranco Purini, Laura Thermes1983-88Domus n. 693 aprile/April 1988

Insediamento IACP al Corviale, RomaIACP settlement at Corviale, RomeMario Fiorentino1973-81Domus n. 617 maggio/May 1981, n. 886 novembre/November 2005

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20 Visioni Italiane

ABITARE HOUSING CONDOMINIO APARTMENT BLOCK

Casa Finocchiaro a Villa Ciambra, Monreale (PA)Casa Finocchiaro at Villa Ciambra, Monreale (PA)Pasquale Culotta e/and Giuseppe Leone Architetti Associati1992Domus n. 755 dicembre/December 1993

Torre “Velasca” per uffici, abitazioni e negozi, Milano“Velasca” tower - offices, apartments and shops, MilanStudio BBPR1958Domus n. 335 ottobre/October 1957

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Visioni Italiane 21

Casa ad appartamenti in piazza Carbonari a MilanoApartment building in piazza Carbonari in MilanLuigi Caccia Dominioni1963Domus n. 403 giugno/June 1963

Casa bifamiliare a Pozzovetere (CE)Two-family house in Pozzovetere (CE)Beniamino Servino2001-2004Domus n. 877 gennaio/January 2005

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ABITARE HOUSING RECUPERO RENOVATION

Ampliamento degli uffici e magazziniarredamenti Tacchini, Seveso (MI)Extension of Tacchini offices and furnishingwarehouses, Seveso (MI)Roberto Grossi, Architettura Laboratorio Prj2005Domus speciale Progetto e materia 2, n. 887dicembre/December 2005

Casa in una torre del ‘200 a PisaHouse in a 13th-century tower in PisaGabriella Ioli Carmassi1983Domus n. 642 settembre/September 1983

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Visioni Italiane 23

Dal 1954 il più prestigioso riconoscimento dedicato al design, all’innovazione ed al merito. 50 anni di storia, XX edizione, la più ampia collezione di design storico del mondo

Since 1954 the most prestigious acknowledgement dedicated to Design, product research and merit.50 Years of History, XX Edition, the widest Design Historical Collection in the world.

Il premio ADI Compasso d’oro The ADI Compasso d’oro Award

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Collezione permanente del design Italiano La Triennale di Milano

Il design in mostra Exhibition shows design

Sedia SuperleggeraSuperleggera chairGio Ponti per/for Cassina, 1957Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design ItalianoLa Triennale di MilanoFoto/Photo Amendolagine-Barracchia

Televisore Algol 3Algol 3 televisionMarco Zanuso, Richard Sapper per/for Brionvega, 1964Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design Italiano La Triennale di MilanoFoto/Photo Fabrizio MarchesiModello in legno di / Wooden model by Giovanni Sacchi,1963Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design Italiano La Triennale di Milano, Courtesy Regione Lombardia Foto / Photo Tony Nicolini

Orologio da tavolo Cifra 3Cifra 3 table clockGino Valle per/for Solari, 1966Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design ItalianoLa Triennale di MilanoFoto/Photo Fabrizio Marchesi

Lampada da tavolo TizioTizio table lampRichard Sapper per/for Artemide, 1972Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design Italiano La Triennale di MilanoFoto/Photo Amendolagine-BarracchiaModello in legno di / Wooden model by Giovanni Sacchi, 1970Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design Italiano La Triennale di MilanoCourtesy Regione Lombardia Foto/Photo Tony Nicolini

Corraini Editore: Bruno Munari, “Nella nebbia di Milano”Corraini Editore: Bruno Munari, “Nella nebbia di Milano”© Bruno Munari, 1968

Ass. Culturale daap delle Arti Applicate: Costumi Ass. Culturale daap delle Arti Applicate: Costumes per / for “Il Vangelo secondo Matteo” di / by Pier Paolo Pasolini, 1964daap delle Arti Applicate, Roma

iGuzzini: Lampada AM/AS iGuzzini: AM/AS lampDesign Albini, Helg, Piva, 2005Riedizione della lampada del 1969Restyling of the 1969 luminaire iGuzzini illuminazione spa www.iguzzini.com

Reggio Children: atelier scuola comunale dell’infanzia DianaReggio Children: workshop of the Diana municipal infants’ school Reggio Emilia© Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di ReggioEmilia/ a city of Reggio Emilia institution

Trenitalia: nuovo Pendolinovista esterna, Giorgetto GiugiaroTrenitalia: external view of the newPendolino train designed by GiugiaroTrenitalia, 2006

Piaggio: Vespa del 1949, Vespa GTS 250Piaggio: 1949 Vespa, Vespa GTS 250Si ringraziano Fondazione Piaggio e Piaggio & Co SpaWith thanks to Fondazione Piaggio e Piaggio & Co Spa

Alessi: caffettiera La Cupola, Alessi: La Cupola coffee pot, Design Aldo Rossi, 1988

Sgabello MezzadroMezzadro stool Achille e Pier Giacomo Castiglioni per/for Zanotta, 1954Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design ItalianoLa Triennale di MilanoFoto/Photo Amendolagine-Barracchia

Poltrona JoeJoe armchairJonathan De Pas, Donato D’Urbino,Paolo Lomazzi per/for Poltronova, 1971Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design ItalianoLa Triennale di MilanoFoto/Photo Amendolagine-Barracchia

Lampada a sospensione FalklandFalkland ceiling lampBruno Munari per/for Danese, 1964Archivio Fotografico / Photo ArchivesCollezione Permanente del Design ItalianoLa Triennale di MilanoFoto/Photo Amendolagine-Barracchia

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Visioni Italiane 25

CULTURA CULTURE

La modernizzazione del paese stimola nel corso del novecento un notevoleimpegno pubblico rivolto alla costruzione di edifici per la custodia e lapromozione delle arti. Un importante esempio degli anni ’3O è la Triennale diMilano, uno straordinario edificio di Muzio che ospita una prestigiosaistituzione volta alla promozione della cultura architettonica, delle arti e deldesign. Le distruzioni belliche e la necessità di restaurare musei storici sonol’occasione per la realizzazione di capolavori moderni, tra i quali i lavori diScarpa, di Albini, dei BBPR che, a quarant’anni dalla loro realizzazione,regalano la stesse emozione a chi li visita, ne scopre i dettagli più intimi esegreti, ne sente vibrare i colori. Gli anni recenti vedono la realizzazione diimportanti edifici come il recupero del Teatro Carlo Felice a Genova, il Museodella Pilotta a Parma, la ristrutturazione del Castello di Rivoli. Un recentissimoesempio di sintesi formale di rara eccellenza e originalità è l’Auditorium aRoma di Piano. Una menzione speciale per l’inserimento in contesti ambientaliparticolari e per la difficile opera di recupero e di ricucitura meritano gliinterventi di De Carlo a Urbino e di Pica e Ciamarra a Bagnoli.

*The modernisation of Italy during the 20th century generated a notable publiccommitment in terms of the construction of buildings to safeguard andpromote the arts. An important example from the 1930s is the Triennale inMilan, an extraordinary building by Muzio housing a prestigious institutionaimed at promoting architecture and the arts. Wartime destruction and theneed to restore historic museums offered a chance to create modernmasterpieces, including those by Scarpa, Albini and BBPR which, forty yearsafter their creation offer the same emotions to those who visit them, discovertheir most intimate and secret details, feel the vibration of the colours. No lessso in recent years with major projects such as the restoration of the Teatro CarloFelice in Genoa, the Museo della Pilotta in Parma and the conversion of Castellodi Rivoli. A recent example of synthesis of form of particular excellence andoriginality is the Auditorium in Rome by Piano.A special mention for their setting in particular environmental contexts and forthe difficult restoration work should go to projects by De Carlo at Urbino and byPica and Ciamarra at Bagnoli.

Teatro del Mondo a VeneziaTeatro del Mondo in VeniceAldo Rossi1979Domus n. 602 gennaio/January 1980

Università di UrbinoUniversity of UrbinoGiancarlo De Carlo 1952-60Domus n. 364 marzo/March 1960

Nuova Facoltà di Economia a UrbinoNew Faculty of Economics in UrbinoGiancarlo De Carlo1986-99Domus n. 826 maggio/May 2000

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Restauro e allestimento del Museo di Castelvecchio, VeronaRestoration and interior design of the Museo di Castelvecchio, VeronaCarlo Scarpa1956-60Domus n. 369 agosto/August 1960

Nuovo Teatro Carlo Felice a GenovaNew Teatro Carlo Felice in GenoaIgnazio Gardella, Aldo Rossi, Fabio Reinhart,Angelo Sibilla, Mario Valle Engineering1983-1990Domus n. 719 settembre/September 1990

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Visioni Italiane 27

Auditorium Parco della Musica, RomaAuditorium Parco della Musica in RomeRenzo Piano1995-2005

Nuovo Piccolo Teatro a MilanoNew Piccolo Teatro in MilanMarco Zanuso, Pietro Crescini1980-97Domus n. 795 luglio-agosto/July-August 1997

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28 Visioni Italiane

Negozio Olivetti, VeneziaOlivetti shop, VeniceCarlo Scarpa1957-58Domus n. 362 gennaio/January 1960

Negozio Gavina, BolognaGavina shop, BolognaCarlo Scarpa1961-63Domus n. 395 ottobre/October 1962

COMMERCIO COMMERCE

I luoghi del commercio rappresentano il punto di incontro tra la tradizioneproduttiva e i riti di consumo e sono investiti di un importante ruolorappresentativo e di immagine. E’ proprio in questi luoghi di effimera modernitàche si sperimentano originali sintesi tra architettura, interni e comunicazione conuna libertà d’azione che ha visto, negli anni, virtuosi sodalizi tra imprese e autori.Un caso precoce è rappresentato dagli interventi di Terragni per Vitrum, raroesempio di linearità e coerenza. Ricchi di qualità nella concezione degli spazi, neidettagli, nell’uso della comunicazione, sono poi i punti vendita di Scarpa perGavina e Olivetti. Una case history particolare è quella di La Rinascente,testimonianza di modernità rivoluzionaria nel modo di consumare all’avanguardianell’Italia degli anni ’60 con le realizzazioni di Albini. L’evoluzione dell’architetturaper il commercio negli anni racconta lo sviluppo e i cambiamenti nellacomposizione sociale, nei modi di vivere e di consumare: fioriscono i centricommerciali, gli ipermercati, le fiere merceologiche. Queste ultime recentementesono state un banco di prova delle innovazioni formali più estreme ed originali: lanuova Fiera di Milano a Rho-Pero di Fuksas e la nuova Fiera di Roma di TommasoValle si propongono come istituzioni trasparenti e futuribili inserite nell’ambiente evolte a un rinnovamento celebrativo e simbolico del rapporto con i consumatori.

*Places for shopping represent the point in which the manufacturing traditionencounters the rituals of consumerism and are invested with an important role interms of image and representation. In fact it is precisely in these places ofephemeral modernity that original combinations of architecture, interiors andcommunication are tried out with a exemplary freedom of action that has seenover the years, valuable partnerships between manufacturers and designers:an early case is represented by the work by Terragni for Vitrum. Rich in quality ofspaces, details, the use of communication, are the shops by Scarpa for Gavina andOlivetti. A particular case history is that of La Rinascente, a testimony of avant gardeconsumerism in Italy in the 1960s, with works by Albini. The evolution ofarchitecture for shopping over the years describes the development and changes insocial composition, lifestyles and forms of consumerism: places for shopping arenot just about the traditional shop, shopping centres, hypermarkets, trade fairshave also mushroomed. These latter categories have been a testing ground for themost extreme and original innovations: the new Milan Fiera at Rho-Pero by Fuksasand the new Rome Fiera by Tommaso Valle propose transparent and futuristicinstitutions set in the environment and aimed towards a celebrational andsymbolic renewal of the relationship with consumers.

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Visioni Italiane 29

Grandi magazzini La Rinascente a RomaLa Rinascente department store in RomeFranco Albini, Franca Helg1957-61Domus n. 389 aprile/April 1962

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30 Visioni Italiane

Nuovo Polo Fiera MilanoNew Polo Fiera in MilanMassimiliano Fuksas2001-2005Costruire la città degli scambi, Editoriale Domus, 2005

Ferrari Store, MilanoFerrari Store, MilanMassimo Iosa Ghini2005Domus speciale Progetto e materia 2, n. 887 dicembre/December 2005

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Visioni Italiane 31

Chiesa di San Giovanni Battistasull’Autostrada del Sole, Firenze NordChurch of San Giovanni Battista on the Autostrada del Sole, Firenze NordGiovanni Michelucci1960-64Domus n. 413 aprile/April 1964

CULTO RELIGION

Il culto è un aspetto della cultura e della società italiana che storicamente hacontribuito con grande influenza alla costruzione di architetture e spazi urbani,basti pensare ai capolavori del passato. Questa influenza è progressivamentediminuita con la secolarizzazione della società nel novecento, con investimentiminori e di rilevanza sul piano della determinazione di spazi urbani di qualità.Ciononostante, la storia dell’architettura recente vede alcuni casi di sintesi dieccellenza progettuale e di sensibilità spirituale che reggono il confronto con icelebri esempi del passato. La “Chiesa sull’Autostrada” di Michelucci, un’icona diarchitettura moderna ben visibile dalla principale arteria infrastrutturale delpaese, è un esempio ineguagliato. Il lavoro di Scarpa per la cappella funeraria Brionraggiunge una sintesi simbolica, essenziale e spirituale di rara intensità. Il cimiterodi Modena di Rossi, i molteplici lavori di Ponti a Milano e a Taranto, infine gliesempi più recenti come la chiesa a Roma di Nemesi Studio testimoniano una riccalinea di ricerca su un tema al contempo intimo e sociale. I costumi del film “IlVangelo secondo Matteo” di Pasolini all’interno di questa sezione della mostrarappresentano un magnifico esempio di arte e artigianato italiano al serviziodell’industria del cinema.

*Religion is an aspect of Italian culture and society that has historically had greatinfluence on the construction of architecture and urban spaces, it is enough tothink of the invaluable masterpieces of the past. This influence has certainlyprogressively diminished with the secularisation of society in the twentiethcentury, with less investment and relevance in terms of the determining of qualityurban spaces. Despite this, the recent history of architecture offers a number ofcases of design excellence and spiritual sensitivity that sustain comparison withcelebrated examples from the past. The “Chiesa sull’Autostrada” by Michelucci, anicon of modern architecture that is highly visible from Italy’s major motorway, is anunparalleled example. The work of Scarpa for the Brion funeral chapel attains asymbolic, essential and spiritual synthesis of rare intensity. The Modena cemeteryby Rossi, the many works by Ponti in Milan and Taranto, and finally more recentexamples such as the church in Rome by Nemesi Studio bear witness to a rich line ofexperimentation on a theme that is both intimate and social.The costumes of thefilm “Il Vangelo secondo Matteo” by Pasolini included in this section of theexhibition are a magnificent example of Italian art and craft at the service ofcinema industry.

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Cimitero di San Cataldo a ModenaSan Cataldo cemetery in ModenaAldo Rossi1971-78Archivio Domus/Domus Archive

Cimitero e Tomba Brion a San Vito d’Altivole (TV)Cemetery and Brion tomb at San Vito d’Altivole (TV)Carlo Scarpa1970-72Mostra 28/78 Architettura per i 50 anni di Domus28/78 Architettura exhibition celebrating 50years of Domus

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Chiesa di S. Maria della Presentazione al Quartaccio, RomaChurch of S. Maria della Presentazione al Quartaccio, RomeNemesi Studio, Michele Molè1996-2003Foto/Photo Luigi Filetici

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Palazzetto dello Sport a RomaPalazzetto dello Sport in RomePier Luigi Nervi, Annibale Vitellozzi1957Mostra 28/78 Architettura per i 50 anni di Domus28/78 Architettura exhibition celebrating 50 years of Domus

SPORT SPORTS

Gli spazi per lo sport offrono nel secondo dopoguerra uno straordinario campo disperimentazione di nuove forme. I moltissimi impianti sportivi realizzati da Nerviin varie città italiane sono tra gli esempi più significativi di questa ricerca dimodernità e di sintesi strutturale e formale. Il Palazzetto dello Sport all’EUR è tratutti una vera icona. Allo stesso tempo i canbiamenti nella vita della classe media,la nascita del concetto di tempo libero, di villeggiatura, creano nuove occasioni diprogetto nelle quali eccellono gli architetti degli anni ’50 e ’60: gli impiantimontani di Mollino e Albini, quelli termali di Moretti sono solo alcuni esempi. In anni più recenti, gli investimenti pubblici nello sport si concentranoprevalentemente in occasione di grandi eventi internazionali: il campionatomondiale di calcio del 1990 e le Olimpiadi invernali di Torino di quest’anno cihanno regalato alcune infrastrutture di grande valore architettonico: lo stadio diBari di Piano, gli interventi di Aulenti, Zoppini Associati e Camerana a Torino. Losport rappresenta un tema aggregativo di grande importanza sociale in Italia: ilcalcio, la pallacanestro, lo sci, la vela sono ambiti sportivi che investono le relazionisociali, il design, la moda, il costume. Tra tutti un progetto estetico globale ècertamente rappresentato dal progetto Luna Rossa Challenge.

*Spaces dedicated to sport offered architects after the war an extraordinary fieldfor experimentation with new forms. The large number of sport centres built byNervi in various Italian cities are amongst the most significant examples of a searchfor modernity and synthesis between structure and form. The Palazzetto dello Sport at EUR is a true icon from this point of view. At the sametime changes in middle class lifestyle, the birth of the notion of leisure time creatednew opportunities for excellence in design for architects of the 1950s and 60s.Structures in the mountains by Mollino and Albini, health spas by Moretti are just afew examples. In more recent years, public investment in sport has concentratedmostly on major international events. The Football World Cup in 1990 and the Winter Olympics in Turin this year haveprovided Italy with a number of structures of great architectural value; the stadiumat Bari by Piano, buildings by Aulenti, Zoppini Associati and Camerana in Turin.Sport represents a strongly felt theme of major social importance in Italy: football,basketball, skiing, sailing are sports that influence social relationships, design,fashion, customs. Of these, Luna Rossa Challenge certainly represents a globalaesthetic project.

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Albergo per ragazzi Rifugio Pirovano a Cervinia (AO)Rifugio Pirovano children’s hotel in Cervinia (AO)Franco Albini1948-51Domus n. 271 giugno/June 1952

Stadio di calcio e atletica leggera “San Nicola” a BariSan Nicola football and athletics stadium in BariRenzo Piano Building Workshop1987-90Domus n. 716 maggio/May 1990

America’s Cup-Luna RossaAmerica’s Cup-Luna Rossa

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Piscina per Ettore Tagliabue a Monza (MI)Swimming pool for Ettore Tagliabue in Monza (MI)Giulio Minoletti1951Domus n. 262 ottobre/October 1951

Stadio-isola per Giacomazzi s.p.a. a GenovaAn island-stadium for Giacomazzi Spa in GenoaBoeri Studio (Stefano Boeri, GianandreaBarreca, Giovanni La Varra)2004

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Cantine Marchesi Antinori a Bargino di San Casciano Val di Pesa (FI)Cantine Marchesi Antinori in Bargino di San Casciano Val di Pesa (FI)Marco Casamonti – Archea Associati2005-08Domus n. 883 luglio-agosto/July-August 2005

GUSTO & TEMPO LIBERO TASTE & LEISURE

Sala da ballo Lutrario a Torino Lutrario dancehall in Turin Carlo Mollino1959Domus speciale Convivialità, n. 880 aprile/April 2005

L’arte della tavola e la centralità dei luoghi del gusto sono tra gli aspetti del vivereitaliano più conosciuti internazionalmente. E’ una tradizione che affonda le radicinella cultura dei caffè, delle cantine, dei luoghi di ristoro come estensione dellaconvivialità casalinga, un caposaldo della qualità della vita e della cultura civicaitaliana che, con lo sviluppo di nuovi modelli di vita in parte ispirati a moded’oltreoceano, risente di un brio sperimentale e giocoso che ritroviamo nei progettidi Castiglioni, Sottsass e Mollino. In seguito alla progressiva internazionalizzazionedella cultura italiana e alla celebrazione dell’eccellenza della produzione agricola evinicola (anche con il successo del modello “Slow Food”), i luoghi del gusto simoltiplicano e si specializzano. Si assiste quindi alla realizzazione di imponenti edinnovativi edifici destinati ad ospitare cantine vinicole, un nuovo laboratorio disperimentazione architettonica e di inserimento in contesti ambientali – quellidelle coltivazioni – di grande bellezza paesaggistica sedimentata nel tempo.Contemporaneamente nelle città le enoteche, i bar, i ristoranti, gli alberghiriflettono un culto per la buona tavola che nel design e nell’architettura di interniispira sintesi progettuali concepite come scenografie del ben vivere che ritroviamocon particolari declinazioni territoriali in ogni angolo del paese, da Venezia fino aCatania.

*The art of dining and the centrality of places for eating are amongst the most wellknown aspects of Italian living. It is a tradition rooted in the culture of cafes, winecellars, places for eating and leisure as an extension of home conviviality, acornerstone for quality of life and Italian culture which, with the the development ofpost-war new lifestyles partly inspired from across the Atlantic, undergoes anexperimental and playful brio to be found in the designs for bars, cafes and dancehalls by Castiglioni, Sottsass and Mollino. With Italian culture becoming increasingly international and the celebration ofexcellence in the production of food and wine (including the success of the “SlowFood” model), places for eating have multiplied and become increasinglyspecialised. This has brought about the building of imposing and innovativebuildings for wine production, a new laboratory for architectural experimentationand insertion into environmental contexts – the vineyards – of great beauty thathave evolved over time. At the same time in the cities, bars, wine bars, restaurants and hotels reflect a cultfor eating that in the field of design and interior architecture inspires designsconceived as settings for good living that we find repeated with regionalinterpretations in every corner of the country, from Venice to Catania.

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Cantine Feudi di San Gregorio (AV)Cantine Feudi di San Gregorio (AV)Hikaru Mori, ZITO+MORI2004-05Domus speciale Convivialità, n. 880 aprile/April 2005

Progetto per la Città del Cibo e del VinoProject for the Città del Cibo e del VinoMassimiliano Fuksas, Doriana Mandrelli2005-06Domus speciale La cucina sensibile, n. 891 aprile/April 2006

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Enoteca “Cafhè” a CataniaCafhè wine cellar in CataniaMaria Giuseppina Grasso Cannizzo2004Domus speciale Progetto e materia 1, n. 884 settembre/September 2005

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Mensa per i dipendenti Olivetti a Ivrea (TO)Canteen for Olivetti employees in Ivrea (TO)Ignazio Gardella1953Domus n. 376 marzo/March 1961

Torre Pirelli a MilanoTorre Pirelli in MilanStudio Ponti Fornaroli Rosselli, StudioValtolina Dell’Orto (strutture/structures)con/with Pierluigi Nervi e/and Arturo Danusso1956-60Domus n. 379 giugno/June 1961

LAVORO WORK

Nel novecento l’Italia raggiunge la piena industrializzazione e quindi unasuccessiva terziarizzazione. La storia degli edifici e degli spazi per il lavoro di questianni racconta la stagione delle fabbriche d’avanguardia: il Lingotto, l’Olivetti, lerealizzazioni di Mangiarotti; dei primi grattacieli, come il Pirelli, di importantipalazzi per uffici come il Palazzo del Lavoro di Nervi: le orgogliose testimonianze delboom economico degli anni ’60 con realizzazioni esemplari pubbliche e private,sfide tecnologiche e strutturali, utopie industriali. La progressiva terziarizzazionedel paese si accompagna alla trasformazione di importanti aree ex-industrialicome il progetto Bicocca a Milano. La progettazione si dedica prevalentemente apalazzine di uffici, a infrastrutture particolari come la sede ENEL di Boeri e a edificiindustriali di eccellenza come il Ferrari Research Center di Fuksas o il CalzaturificioPrada di Canali nei quali, alle tradizionali componenti progettuali di questi spazi siaggiunge una costante ricerca di benessere ambientale dei fruitori. L’evoluzione delmondo del lavoro è poi testimoniata dal vorticoso progresso degli oggetti e dellemacchine da calcolo. Immensa è infatti la distanza tra l’immaterialità e laminiaturizzazione dei palmari di oggi e le sperimentazioni di Nizzoli e Bellini per lemacchine da scrivere e da calcolo nella intensa stagione progettuale di Olivetti.

*In the twentieth century Italy attains full industrialisation and subsequentlytransforms into a prevalently tertiary economy. Architecture of working spaces inthis period documents the season of great avantgarde factories: the Lingotto,Olivetti, the many factories by Mangiarotti, the first skyscrapers such as the Pirelli byPonti, office blocks such as the Palazzo del Lavoro by Nervi. They are proudwitnesses to the economic boom of the 1960s with exemplary public and privatebuildings, technological challenges, industrial utopias. With the country becomingan increasingly tertiary economy, accompanied by the transformation of importantex-industrial areas such as the Bicocca in Milan, design has concentrated on officeblocks, special infrastructures such as the ENEL headquarters by Boeri and industrialbuildings like the Ferrari Research Center by Fuksas of the Calzaturificio Prada byCanali in which to the traditional design issues related to these spaces is added acontinual search of environmental wellbeing. The evolution of the world of work isthen witnessed by the whirling progress of objects and machines for calculation. Animmense distance lies between the immateriality and miniaturisation of palms andcomputers today and the experimentation of Nizzoli, Bellini and Sottsass fortypewriters and calculators in the height of Olivetti’s design season.

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Edificio per uffici Snaidero a Maiano del Friuli (UD)Snaidero office building in Maiano del Friuli (UD)Angelo Mangiarotti1978Domus n. 591 febbraio/February 1979

Edificio della “The Chase Manhattan Bank”,MilanoThe Chase Manhattan Bank building, MilanStudio BBPR1975Mostra 28/78 Architettura per i 50 anni di Domus28/78 Architettura exhibition celebrating 50 years of Domus

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Centro Sviluppo Prodotto Ferrari, Maranello (MO)Centro Sviluppo Prodotto Ferrari, Maranello (MO)Massimiliano Fuksas2001-04Allegato Domus Ferrari La fabbrica dellavelocità, n. 872 luglio-agosto/July-August 2004

Stabilimento calzaturiero Artisans Shoes,Montegranaro (AP)Artisans Shoes footwear factory,Montegranaro (AP)Canali Associati Srl: Guido Canali e Mimma Caldarola1997-2000

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INFANZIA CHILDHOOD

L’Italia racconta un’esperienza di progettazione di ambienti ed oggetti per bambini dieccellenza ed originalità riconosciute internazionalmente. Partendo dalle esperienzepionieristiche di Terragni e dei BBPR, questo percorso si consolida con l’attivitàmultidisciplinare di Bruno Munari nel dopoguerra, con i lavori di Enzo Mari, con leinnovazioni pedagogiche di Loris Malaguzzi che danno il via alla creazione del sistemadei nidi e delle scuole comunali di Reggio Emilia, un’esperienza di spazio relazionalededicato all'infanzia di eccezionale qualità. In anni recenti queste ed altre importantiricerche contribuiscono alla nascita di luoghi destinati ai bambini che non siano soloasili nidi e scuole, ma anche spazi culturali di apprendimento interattivo, tra i quali imusei dei bambini, parchi tematici, come il Parco di Pinocchio a Collodi. Fiorisce poi laprogettazione di asili nido aziendali, a varie scale, destinati ai bambini di dipendentidi grandi e medie aziende, nel tentativo di semplificare e rendere più armoniosa lagestione del tempo delle famiglie. I luoghi dell’infanzia acquistano una sempremaggiore centralità, in quanto ambienti destinati alla crescita dei cittadini di domani,il cuore della comunità, il futuro. Come insegna la ricca esperienza del progetto “Cittàsostenibili delle bambine e dei bambini” del Ministero dell’Ambiente e della Tuteladel Territorio, i bambini sono la migliore cartina al tornasole della sostenibilità e dellavivibilità ambientale delle nostre città: una città a misura di bambini lo è sicuramenteper tutti, ma non così al contrario.

*Italy’s experience in the design of environments and objects has pursued aninternationally renowned path of excellence and originality. Starting with thepioneering work of Terragni and BBPR, this experimental path consolidated itselfwith the multi-disciplinary work of Bruno Munari, with work by Enzo Mari and withthe pedagogical innovations of Loris Malaguzzi that brought about the creation of asystem of high quality nurseries and state schools in Reggio Emilia. In recent yearsthese and other important research projects have contributed to the creation ofcultural spaces for interactive learning, such as children museums, theme parks,such as the Parco di Pinocchio at Collodi. Recently design has also concentrated oncompany crèches at various scales for the children of employees in large or mediumsize companies, in an attempt to simplify the lives of families and bring about anincreased harmony. There is a growing focus on places for children, seen asenvironments that care for and stimulate the growth of the citizens of tomorrow,the heart of the community, the future. As the rich experience of the project“Sustainable Cities for Children” of the Minister for the Environment andSafeguarding of the Territory, children are the best litmus test for the sustainabilityand environmental liveability of our cities, a city made for children is a city foreveryone whereas the opposite is not so.

Villaggio del Fanciullo a TriesteVillaggio del Fanciullo in TriesteMarcello D’Olivo1949-52Domus n. 275 novembre/November 1952

Asilo d’infanzia nel rione Sant’Elia, ComoKindergarten in Rione Sant’Elia, ComoGiuseppe Terragni1936-37Domus n. 868 marzo/March 2004Foto/Photo Paolo Rosselli

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Scuola Media a Broni (PV)Junior-high school in Broni (PV)Aldo Rossi1979-81Domus n. 639 maggio/May 1983

Il “labirinto dei ragazzi” alla X Triennale di MilanoThe “children’s maze” at the 10th Triennale in MilanStudio BBPR1954Mostra 28/78 Architettura per i 50 anni di Domus28/78 Architettura exhibition celebrating 50 years of Domus

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Scuola materna a Cassano Magnago (VA)Nursery school in Cassano Magnago (VA)Carlo Moretti1975Domus n. 553 dicembre/December 1975

Asilo nido aziendale, VeronaCompany kindergarten, VeronaAntonio Citterio and Partners2005Domus n. 892 maggio/May 2006

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VIAGGIO TRAVEL

Interni della nave “Conte di Savoia”Interiors of the “Conte di Savoia” shipGustavo Pulitzer1927-32Domus n. 63 marzo/March 1933

Stazione ferroviaria di Milano CertosaMilano Certosa railway stationAngelo Mangiarotti1983-91

Le infrastrutture dedicate al viaggio sono uno dei grandi temi della progettazionedi opere pubbliche sviluppatisi in Italia a partire dal secondo ottocento per poiconsolidarsi e specializzarsi a partire dagli anni ’30. Le primissime sperimentazionidegli anni ’30 si esercitano su temi specifici come gli interni delle grandi navi dacrociera, ma è dal secondo dopoguerra che vediamo fiorire nelle principali cittàitaliane progetti di stazioni ferroviarie che sono autentici capolavori di architetturamoderna: S. Maria Novella a Firenze di Michelucci e Termini a Roma di Nervi. Sonosoluzioni strutturali e architettoniche innovative e grandiose, che voglionoconnotare le nuove grandi istituzioni pubbliche dedicate alla mobilità. LaMetropolitana Milanese negli anni ’60 è l’occasione per un progetto integrato diarchitettura e comunicazione di Albini e Helg di grande coerenza e modernità.Progressivamente, con il crescente sviluppo economico del paese, le infrastrutturee i luoghi ad esse deputati si moltiplicano e si specializzano. La sfida dell’AltaVelocità è un’occasione per un rinnovamento integrale dei principali nodiferroviari, veri e propri hub che organizzano i flussi dei viaggiatori e divengonocentri multifunzionali per il tempo libero ed il commercio. Le esigenze dirinnovamento danno origine a concorsi internazionali per le stazioni della nuovaepoca, tra queste la nuova Stazione Tiburtina a Roma di Paolo Desideri.

*The design of infrastructures dedicated to travel is one of the major themes in thedesign of public works that underwent major development in Italy starting in thenineteenth century and moving on to consolidate itself and specialise in large scaleprojects beginning in the 1930s. The first experiments in the 1930s addressedspecific themes such as the interiors of great cruise ships, but it was after World WarII that design for railway stations in the main Italian cities produced authenticmasterpieces of modern architecture, such as S. Maria Novella in Florence byMichelucci and Termini in Rome by Nervi. They were innovative and grandiosestructural and architectural solutions, aimed to characterise the great new publicinstitutions dedicated to mobility. The construction of the Metropolitana in Milan inthe 1960s was an opportunity for a highly coherent integrated architecture andcommunication project by Albini and Helg. Progressively, with the growingeconomic development of the country, transport infrastructures multiplied andspecialised. The challenge of the high speed trains was a chance to renew the mainrailway stations, true hubs that organise the flow of travellers and becomemultifunctional centres for leisure and shopping. The need for renewal has givenrise to international competitions for stations for a new era, such as the newStazione Tiburtina at Roma by Paolo Desideri.

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Progetto per la Stazione Tiburtino a RomaDesign for Tiburtino railway station in RomeABDR: Maria Laura Arlotti, Michele Beccu,Paolo Desideri, Filippo Raimondo2001-06

Stazioni della linea 1 e 2 della MetropolitanaMilaneseLines 1 and 2 stations of the Milan underground Franco Albini, Franca Helg, Bob Noorda (grafica/graphics)1962-63Domus n. 438 maggio/May 1966

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Pullman “Nube d’argento” per Agipgas“Nube d’argento” coach for AgipgasCarlo Mollino1954Mostra 28/78 Architettura per i 50 anni di Domus28/78 Architettura exhibition celebrating 50 years of Domus

Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci”, Roma FiumicinoInternational Airport “Leonardo da Vinci”, Rome FiumicinoStudio Valle Progettazioni1991-99

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Descrizione dei progetti attualmente in corso

PROGETTI PER IL RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE AMBIENTALE E DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CINA

1. Valutazione dello stato dell’ambiente nelle provincecentrali della Cina (Ecological Survey).Il programma consente la caratterizzazione ambientalee territoriale delle principali problematiche ecologichedi 6 aree pilota della Cina Centrale per un’area totaledi circa 200,000 Km2 , attraverso l’interpretazione diimmagini telerilevate, integrata da dati esistenti e da os-servazioni raccolte mediante indagini in sito. E’ stata conclusa la realizzazione di un Sistema Infor-mativo Geografico (GIS), contenente tutte le informa-zioni relative alla mappatura e copertura del suolo e al-l’analisi dei cambiamenti intercorsi.E’ stato quindi prodotto un atlante tematico e di rap-porti tecnici specifici sulle aree indagate e sugli studi ese-guiti.Il progetto è stato sviluppato in maniera tale che le tec-nologie e tecniche di “remote sensing” possano esseretrasferite dagli esperti italiani a quelli cinesi. La seconda fase del programma, in fase di progetta-zione, prevede la creazione di un “Centro Nazionle peril remote sensing”.2. Monitoraggio e gestione della qualità dell’aria nellecitta’ cinesi. Un consorzio tra CNR e tre imprese italiane ha comple-tato la sperimentazione nella città di Souzhou di un si-stema pilota innovativo per il monitoraggio e la gestionedella qualità dell’aria. Il progetto è finalizzato alla standardizzazione e certifi-cazione in Cina di tecnologie e procedure che possanoessere utilizzate dalle autorità municipali cinesi per con-trollare la qualità dell’aria secondo i parametri delle di-rettive europee. Per lo sviluppo del progetto, sarà favorita la creazionedi joint-ventures italo-cinesi per la produzione e appli-cazione del sistema di monitoraggio nelle maggiori areeurbane della Cina; la prima Joint venture Sino Italianaè stata formata nell’estate del 2004.3. Training sulla gestione ambientale e sullo sviluppo so-stenibile, destinato ai quadri delle amministrazioni pub-bliche ed agli esperti delle imprese private cinesiIl programma, avviato dal 2003 in collaborazione conla Venice International University di Venezia, fino adoggi ha coinvolto oltre 1800 dirigenti ed esperti cinesiche hanno partecipato al programma di training “inaula” presso la Venice University ed alle visite “incampo” presso istituzioni e imprese italiane.Il programma si colloca in una prospettiva di lungo pe-riodo con l’obiettivo di facilitare l’inserimento attivo eresponsabile della nuova classe dirigente cinese nella di-mensione globale dello sviluppo e della protezione del-l’ambiente. Si tratta del piu’ importante programma di cooperazionein campo universitario mai realizzato prima con la Cina.Un risultato “collaterale” del programma e’ rappresen-tato dalla adesione alla Venice International Universitydella Tsinghua University di Pechino.4. I programmi di formazione per studenti e professori

della Tongji University di Shanghai per lo sviluppo so-stenibile.Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorioe l’Universita’ Tongji, insieme alla Venice InternationalUniversity, hanno firmato sempre nell’aprile 2006, unaccordo di cooperazione per la promozione di pro-grammi di formazione in materia di sviluppo sostenibile,per studenti e professori dell’Universita’ Tongji, che ver-ranno invitati a frequentare seminari e dottorati di ri-cerca presso la Venice International University.Con la sigla di questo accordo il Ministero dell’Am-biente e della Tutela del Territorio si e’ impegnato a fi-nanziare fino ad totale di 27 borse di studio nei prossimitre anni sostenendo supportando la partecipazione distudenti e professori dell’ateneo cinese a corsi e lezionipresso la Venice International University.

I PROGETTI PER LE OLIMPIADI “VERDI” DI PECHINOLe Olimpiadi del 2008 rappresentano l’occasione e lasfida per la trasformazione di Pechino da metropoli con-gestionata e inquinata a città “sostenibile”. Il Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio contribuisceal grande impegno della Municipalità di Pechino con 14progetti innovativi che valorizzano le competenze e letecnologie italiane.

5. Pianificazione urbana sostenibile5.1 Sono in fase di elaborazione le linee guida per la pia-nificazione urbana sostenibile destinate sia alla proget-tazione ex novo di insediamenti urbani periferici allacittà di Pechino (Small Towns) che alla riqualificazionedei vecchi insediamenti abitativi nel centro della città 5.2 il progetto per l’elaborazione del master plan dellanuova small town di Huai Rou che sorgerà a 50 Km daPechino. Huai Rou New Town, che sarà disegnata sul“modello italiano”, dovrà essere “energeticamente effi-ciente” e ambientalmente sostenibile.5.3 Il concetto di efficienza energetica guiderà il recu-pero del distretto storico degli Hu Tong nel cuore di Pe-chino.6. Riqualificazione dei parchi urbaniUn progetto chiave per la riqualificazione urbana di Pe-chino è il recupero ambientale del lago Beihai al centrodell’area “di svago” e turistica della capitale cinese. Il progetto consentirà il ripristino della circolazione di“fresh water” nel lago e, nello stesso tempo, la depura-zione delle acque con sistemi biologici. 7. Protezione e conservazione delle risorse idricheLa protezione e la gestione ambientale del Miyun Re-servoir, la maggiore fonte di approvvigionamento idricodella città di Pechino, è un altro progetto strategico perassicurare una risposta sostenibile alla crescente do-manda d’acqua della capitale cinese anche in vista delleOlimpiadi del 2008.8. Prevenzione e controllo delle tempeste di sabbia su Pe-chino.La prevenzione delle tempeste di sabbia è un obiettivo“critico” per le Olimpiadi: le tempeste di sabbia infattirendono impossibile lo svolgimento dei giochi all’aperto Il progetto prevede: la rivegetazione di aree aride e se-midesertiche del deserto di Ashlan, da dove hanno ori-gine le tempeste; l’ottimizzazione delle risorse idriche

nelle stesse aree; il rafforzamento delle barriere arboree,le “cinture verdi” di Pechino; l’utilizzazione di sistemisatellitari per il “remote sensing” dei fenomeni.Il progetto è stato selezionato dal Comitato della Scienzae della Tecnologia della Convenzione delle NazioniUnite per la Lotta alla Desertificazione, come caso stu-dio per lo sviluppo dei Sistemi di Allerta (Early WarningSystem): in questo contesto hanno aderito al progettoGiappone e USA.9. Laboratorio avanzato per il controllo delle emissionidagli autoveicoli.Nel 2005 è iniziata la costruzione a Pechino, con tecno-logie italiane, di un laboratorio avanzato per il controllodelle emissioni dagli autoveicoli.Il Laboratorio consentirà, per la prima volta in Cina, ditestare l’efficienza ambientale delle autovetture e dei vei-coli commerciali secondo gli standards più recenti del-l’Unione Europea. In questo modo verrà assicurato un contributo signifi-cativo alla riduzione delle emissioni da traffico.10. “Intelligent Transport System”-ITS, per la regola-zione del traffico urbano e la riduzione dei consumi edelle emissioni. In un’area centrale di Pechino è in fase di realizzazioneun sistema di “Intelligent Transport System” per la re-golazione del traffico urbano finalizzata alla riduzionedei consumi e delle emissioni. Il progetto pilota, sviluppato sulla base delle competenzee delle tecnologie italiane, aprirà la strada alla realizza-zione ed utilizzazione di ITS su larga scala per regolaresia il traffico nell’area urbana, sia gli accessi a Pechino.11. Autobus a basse emissioni A partire dal 2004 hanno cominciato a circolare a Pe-chino i primi autobus dotati di motori a gas naturale adalta efficienza e bassissime emissioni, prodotti dall’in-dustria italiana.La progettazione, lo sviluppo e la fornitura gratuita di300 motori fanno parte dell’accordo con la Municipa-lità di Pechino finalizzato alla realizzazione di un si-stema “sostenibile” di trasporto nell’area urbana di Pe-chino da completare in tempo per le Olimpiadi del 2008. La fornitura gratuita dei motori ha aperto la strada adun accordo tra l’industria italiana e l’impresa pubblicadi trasporto di Pechino per la costruzione in Cina di au-tobus a bassissime emissioni da utilizzare a Pechino enelle altre metropoli cinesi che hanno messo al bando ivecchi bus a gasolio e benzina per combattere l’inqui-namento urbano: solo a Pechino entro il 2007 dovrà es-sere rinnovata una flotta di almeno 10.000 veicoli.12. Emissioni zero per il trasporto nel villaggio olimpicoUna flotta di motocicli elettrici, autoveicoli ibridi ed aidrogeno, di produzione italiana, sarà messa a disposi-zione dell’organizzazione dei giochi per il trasporto de-gli atleti.L’impiego dei mezzi di trasporto innovativi costituiràuna “vetrina” mondiale per il design e le tecnologie dipunta che le imprese italiane hanno già sviluppato.13. Energia solare per le OlimpiadiGli edifici del villaggio olimpico saranno dotati di si-stemi solari, forniti da un’impresa italiana, per la gene-razione di acqua calda e il raffrescamento interno.14. Monitoraggio della qualità dell’aria nel villaggioolimpico di Pechino e nell’area dei giochi.Sono in fase di realizzazione un laboratorio ed un si-stema di monitoraggio, progettati dagli esperti italiani,finalizzati al controllo della qualità dell’aria negli im-pianti sportivi e nell’area dove saranno ospitati gli atleti.La garanzia di “aria pulita” è una condizione essenzialeper il regolare svolgimento dei giochi olimpici, e per-tanto il progetto italiano ha un ruolo chiave nella ge-stione delle Olimpiadi.15. Il “Padiglione Italia” nell’Università tecnologica diTsinghua. A luglio 2006 sara’ inaugurato il “Padiglione Italia” nelcuore della più prestigiosa Università cinese.Il Padiglione rappresenta un modello di edificio “eco-in-telligente”, al quale fare riferimento per l’impiego e ladiffusione nell’edilizia cinese di materiali e tecnologie adalta efficienza energetica e ambientale. Il padiglione e’ stato realizzato interamente con tecno-logie italiane, ed è stato pensato come una “show room”delle imprese e dell’innovazione italiane nei settori deimateriali per l’edilizia, delle facciate efficienti dal puntodi vista energetico, della produzione decentrata e dellaconservazione dell’energia, della conservazione e riciclodelle acque.Il progetto è finalizzato alla introduzione nella industriacinese dell’edilizia, che ha uno sviluppo tumultuoso, distandard e regole di efficienza per ridurre i consumi dienergia e di acqua. 16. L’Educazione e la comunicazione ambientale.E’ stata avviata la costruzione di un Centro per l’edu-cazione ambientale nella zona Fucheng men wai Dajiedi Pechino (Beijing Public Educational Center for Envi-ronment and Sustainable Development). Il Centro hal’obiettivo di disseminare le informazioni sull’ambientenell’area urbana di Pechino. Nel Centro avrà sede unoshow room permanente dedicato alla promozione dellacultura e delle tecnologie italiane per la protezione del-l’ambiente.

I PROGETTI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DI SHANGHAI IN PREPARAZIONE DI EXPO 2010“BETTER CITY,BETTER LIFE”Shanghai ospiterà nel 2010 l’Esposizione Universale de-dicata alla qualità della vita negli ambienti urbani, “Bet-ter City, Better Life”.In questa prospettiva, la municipalità di Shanghai ed ilMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territoriohanno definito un programma finalizzato alla realizza-zione di progetti chiave per lo sviluppo sostenibile dellametropoli cinese e per la partecipazione di Shanghai allesfide globali della protezione del clima e della elimina-

zione delle sostanze chimiche pericolose.17. Prevenzione e controllo dell’inquinamento atmosfe-rico.E’ in fase di progettazione un sistema innovativo di mo-nitoraggio delle sorgenti inquinanti nell’area urbana diShanghai, finalizzato sia alla riduzione delle emissioni,attraverso un programma di interventi sulle fonti, traf-fico e industrie, sia alla protezione della salute della po-polazione.18. Pianificazione e gestione del traffico urbano.Il progetto prevede l’estensione all’area urbana di Shan-ghai dell’Intelligent Transport System in fase di realiz-zazione a Pechino.19. Promozione dell’efficienza energetica nel settore in-dustriale di Shanghai. E’ in corso di realizzazione un progetto finalizzato allamessa a punto e sperimentazione di un modello di dia-gnosi energetica ed ambientale delle attività industrialidi Shanghai finalizzato alla promozione dei sistemi digestione e delle tecnologie per l’efficienza energetica e lariduzione delle emissioni. 20. Realizzazione di produzioni agricole “verdi” nel-l’entroterra di Shanghai E’ stata avviata una linea progettuale per il trasferi-mento di tecnologie e know-how italiani per la promo-zione di produzioni agricole “verdi” nell’entroterra diShanghai, attraverso la riduzione dell’uso delle sostanzechimiche e lo sviluppo di colture compatibili con le ca-ratteristiche dei terreni. 21. Sviluppo sostenibile dell’isola di Chongming, laterza isola più grande della Cina.Il programma è finalizzato alla progettazione dello svi-luppo sostenibile dell’isola di Chongming, situata nel-l’estuario del fiume Azzurro, di fronte a Shanghai, che ilgoverno cinese e la Municipalità di Shanghai intendonopresentare come modello di sviluppo urbano in vista diEXPO 2010. Il progetto affidato al Ministero italiano prevede l’inte-grazione della pianificazione urbana e infrastrutturalecon la conservazione delle risorse naturali, la compati-bilita’ della gestione delle coste e dei corpi idrici con losviluppo della pesca, la produzione di energia da fontirinnovabili, la realizzazione di sistemi e tecnologie ditrasporto intelligente. Al progetto partecipano il Programma delle NazioniUnite per l’Ambiente-UNEP e l’Agenzia delle NazioniUnite per lo Sviluppo –UNDP.22. Promozione delle tecnologie innovative dell’idro-geno, delle nuove fonti rinnovabili e dell’efficienza ener-getica. In collaborazione con il Ministero della Scienza e dellaTecnologia, con l’Universita’ Tongji di Shangai, con laRegione Lombardia, il Parco scientifico e tecnologico diVenezia – VEGA, e un gruppo di imprese italiane, sonostati avviati 5 progetti per lo sviluppo e la prova di tec-nologie avanzate per lo sviluppo e la sperimentazionedelle “energie pulite”:22.1 Installazione di un sistema di celle a combustibilecon tecnologia Molten Carbonate Fuel Cell (MCFC) nello Shanghai Expo Park Energy Centre du-rante la World Expo 2010.22.2 Hydrogen automotive infrastructure in Shanghai:lo scopo del progetto e' valutare la fattibilita' di un si-stema di stazioni di servizio per il rifornimento di veicolialimentati ad idrogeno. Sono previste tre linee di studio:1) Stazione per il rifornimento di veicoli ad idrogenonell' Expo Park, 2) Stazione di rifornimento multi-fuel aShanghai, 3) creazione di una stazione di servizio adidrogeno da riconversione di una stazione GPL gia' esi-stente.22.3 Studio di fattibilita' per il riutilizzo di CO2 alloscopo di produrre olefine attraverso la sintesi di meta-nolo.22.4 Studio della gasificazione del carbone nell'ambitodi processi Integrated Gasification Combined Cycles(IGCC) nei gassificatori alimentati a secco; stesura diuna analisi economica di confronto tra IGCC e super-critical power plants al fine di definire le linee guida ele modalita' di introduzione della tecnologia IGCC inCina. 22.5 Applicazione di tecnologie ad energie rinnovabili elow-energy nel settore delle costruzioni. Lo scopo delprogetto e' l'individuazione di linee guida per la stesuradi best practices da applicarsi nella progettazione di edi-fici a basso consumo energetico (low-energy) con enfasisullo sfruttamento delle energie rinnovabili.23. Il centro di ricerca italo-cinese per la mobilita’ ur-bana sostenibile ed il trasferimento di tecnologie.Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorioe la Tongji University di Shanghai hanno sottoscritto unMemorandum of Understanding per la realizzazione delCentro Italo-Cinese per la mobilita’ urbana sostenibileed il trasferimento di tecnologie eco-compatibili. In particolare, nel quadro di questo accordo: verra’ in-stallata a Shanghai, nel campus della Tongji University,la prima micro-turbina ad alto rendimento per la trige-nerazione, risultato della cooperazione tra istituzioniscientifiche, imprese italiane e cinesi, e destinata a rap-presentare una risposta innovativa e pulita alla crescentedomanda di energia della Cina.Esperti italiani e cinesi di universita’ e imprese realizze-ranno studi di fattibilita’ per la realizzazione e comme-ricalizzazione di veicoli ibridi innovativi, le cui emissionisaranno drasticamente ridotte rispetto ai veicoli con-venzionali. La tecnologia italiana per la produzione diavanzatissimi veicoli a due ruote sara’ integrata nellarete di trasporto cinese e testata nell’ambito del Espo-zione Mondiale di Shanghai del 2010.24. Trasporto pubblico sostenibile E’ stata avviata la produzione locale di “gasoliobianco”, una emulsione acqua-gasolio (GECAM),da im-piegare “come carburante di transizione” per ridurre leemissioni dagli autobus del sistema di trasporto urbano.

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

Il Programma di Cooperazione Italo Cinese per la Protezione dell’Ambiente. Luglio 2006Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Italiano ha iniziato il suo Programma di co-operazione nel settore ambientale con la Repubblica Popolare Cinese a partire dal 2000. QuestoProgramma è sviluppato in collaborazione con molte istituzioni cinesi quali l’Agenzia per la Pro-tezione dell’Ambiente (SEPA), l’Accademia Cinese delle Scienze Sociali (CASS), il Ministero dellaRicerca e della Tecnologia (MOST), il Ministero delle Risorse Idriche, l’Amministrazione Forestaledi Stato, la Commissione Nazionale per le Riforme e lo Sviluppo (NDRC), le Municipalità di Pechi-no, Shanghai, Tianjin, Xi’an e Suzhou, le Università Tsinghuà di Pechino e Tongji di Shanghai.Nell’ambito del programma sono stati sviluppati fino ad oggi più di 50 progetti finalizzati al mo-nitoraggio e alla gestione dell’ambiente, al rafforzamento delle istituzioni cinesi a livello nazionalee locale, alla protezione e conservazione delle risorse naturali, alla gestione delle risorse idriche, al-la valorizzazione energetica dei rifiuti, allo sviluppo delle fonti rinnovabili e della efficienza ener-getica, alla pianificazione urbana sostenibile, alla protezione dell’ambiente nelle aree più povere,allo sviluppo di tecnologie e sistemi di trasporto a basse emissioni, alla “agricoltura sostenibile”,alla protezione della biodiversità, alla gestione delle foreste.I progetti sono stati individuati nell’ambito degli obiettivi e dei programmi previsti dalle Conven-zioni e dai Protocolli delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, sulla protezione della fascia diozono, sulla protezione della biodiversità, sulla eliminazione delle sostanze chimiche organiche per-sistenti, sulla lotta contro la desertificazione.Inoltre, i progetti sull’efficienza energetica, sull’energie rinnovabili, sulla valorizzazione energeticadei rifiuti, sulla gestione delle foreste sono finalizzati a generare crediti di emissione, secondo quan-to previsto dal Clean Development Mechanism (CDM) del Protocollo di Kyoto.L’attuazione del programma è affidata a una task-force italo-cinese, con due sedi permanenti aPechino e Shanghai, composta da oltre 60 esperti del Ministero italiano, delle Agenzie e Ministericinesi, di Istituzioni scientifiche e Università italiane e cinesi.Al fine di coinvolgere nel programma di cooperazione le imprese italiane, e valorizzare le poten-zialità delle nostre tecnologie, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha affidatoall’Ufficio ICE di Pechino il ruolo di project manager del programma di cooperazione.Dal 2001 ad oggi il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha co-finanziato i proget-ti con 108 milioni di Euro , attraverso contributi diretti e mediante l’impiego dei Trust Funds isti-tuiti presso World Bank e Fondi Multilaterali. Al co-finanziamento dei progetti partecipano le Isti-tuzioni Cinesi con 24 milioni di Euro, le imprese italiane che hanno aderito al programma di co-operazione con 25 milioni di Euro, la United Nations Foundation, le Agenzie delle Nazioni Unite- UNEP, UNDP, UNIDO-, Global Environment Facility, World Bank e Fondo Multilaterale del Pro-tocollo di Montreal per la Protezione della Fascia di Ozono con 29 milioni di Euro.Il programma comprende, fino ad oggi, progetti per circa 190 milioni di Euro.Nel 2005 il Governo Cinese ha voluto riconoscere il valore della collaborazione italiana con il pre-stigioso Premio Internazionale per la Scienza e la Tecnologia assegnato al direttore generale delMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Corrado Clini.

Page 50: Visioni Italiane. Architettura e design verso un ambiente sostenibile. Allegato a Domus

50 Visioni Italiane

La prima fase del progetto è terminata con una serie ditest sulla tecnologia Gecam diesel bianco. Questi testsono stati condotti su una flotta di autobus della primacompagnia di Shanghai, il secondo gruppo di trasportopubblico più importante della Municipalità di Shanghai. La seconda fase del progetto coinvolgerà l’uso e il test difiltri speciali per catturare il particolato e ridurre le emis-sioni dagli autobus.

I PROGETTI PER LO SVILUPPO DELLE FONTIRINNOVABILI, DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELL’IDROGENOLa sicurezza energetica della Cina e la riduzione delleemissioni inquinanti rappresentano i due obiettivi dellastrategia per la diversificazione delle fonti energetiche.Questa strategia è sostenuta da importanti iniziative fi-nanziate dalla Banca Mondiale, dalla Global Environ-ment Facility e dall’Asian Development Bank. In questo contesto si inseriscono i progetti avviati dalMinistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio perlo sviluppo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza ener-getica e dell’idrogeno.

25. Il progetto pilota “Solar Village” per la elettrifica-zione rurale nelle province dell’Inner Mongolia e dellaCina occidentale mediante l’impiego di fonti rinnovabiliin sostituzione del carbone, è un progetto “faro” dellacooperazione ambientale italo-cinese.Per la realizzazione del progetto e’ stata data priorità al-l’impiego dei prodotti della Zhejiangin Sino-Italian Pho-tovoltaic, costituita nel 2001 con un cofinanziamentodel Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorioche ha realizzato la prima fabbrica cinese per la produ-zione di wafers multicristallini. Verranno installate 100KWp di energia fotovoltaica entro il 2005 per fornireenergia a 191 famiglie dislocate in tre villaggi e insedia-menti sparsi.26. Recupero e impiego energetico del biogas prodottodalle discariche. Si tratta di un ampio progetto la cui fase pilota viene rea-lizzata nella provincia di Ningxia in collaborazione conuna azienda municipalizzata, ed è finalizzata alla capta-zione di biogas da discariche e di gas metano originatodalle deiezioni animali, ed alla sua utilizzazione per laproduzione di elettricità.Il progetto consentirà inoltre la messa a punto della me-todologia per il riconoscimento dei crediti di emissionenell’ambito del Clean Development Mechanism. 27. Sfruttamento dell’energia geotermica e applicazionedella tecnologia per la “re-iniezione” nell’area di Tianjine in Tibet.Il progetto è finalizzato alla valutazione delle potenzia-lità energetiche e delle problematiche ambientali con-nesse all’utilizzo dell’energia geotermica nell’area ter-male di Tianjin.28. Tecnologie innovative per produrre energia e idro-geno dai rifiuti in cocombustione con il carboneE’ in corso di realizzazione un progetto pilota per la pro-duzione di gas di sintesi dal trattamento dei rifiuti, uti-lizzabile direttamente per la produzione di energia o invia intermedia attraverso la produzione di idrogeno.E’ stata effettuata una valutazione sulle potenzialita’ tec-niche e sulle modalità finanziarie per la realizzazione diun programma su vasta scala per la produzione di “syngas” dai rifiuti, mediante l’impiego di tecnologie ad altaefficienza e bassissimo impatto ambientale. Sulla basedei risultati di questa prima valutazione è in fase di ela-borazione un progetto finalizzato alla costruzione di unimpianto pilota in un sito da individuare.29. Utilizzazione delle biomasse per la produzione dienergiaSono stati completati gli studi di fattibilità relativi allaprogettazione e realizzazione rispettivamente di un im-pianto di cogenerazione con gasificazione delle bio-masse, e di un impianto di cogenerazione con combu-stione completa di biomasse. E’ attualmente in fase di completamento il progetto in-dustriale.30. Sviluppo di sistemi ibridi fotovoltaico-idrogeno.E’ in corso di realizzazione un progetto pilota per l’im-piego combinato delle più avanzate tecnologie del foto-voltaico e delle fuel cells per la realizzazione di un im-pianto innovativo di generazione elettrica a motoriibridi (10-100 kw) che verrà impiegato nel villaggioolimpico. 31. Promozione e diffusione delle energie rinnovabili inTibet.Il progetto, in corso di realizzazione, prevede l’istitu-zione a Lhasa di un Centro italo-cinese, finalizzato ¸ alla progettazione e sviluppo delle migliori opzioni tec-nologiche per l’uso dell’energia solare, dell’energia geo-termica, dell’energia idroelettrica ed eolica; alla forma-zione dei tecnici tibetani; alla promozione di joint ven-tures tra imprese italiane e imprese locali nei settori diriferimento.32. Monitoraggio della qualita’ dell’aria e inventario deigas ad effetto serra a Lanzhou.Il progetto, elaborato in collaborazione con il CNR-IIAnella municipalità di Lanzhou prevede la fornitura diuna rete di tre centraline fisse più una mobile per il mo-nitoraggio della qualità dell’Aria (AQMS). La compila-zione di un inventario dei gas serra, realizzato secondocriteri standard in Cina, sara’ utilizzato come attivita’pilota per la redazione degli Inventari Municipali diGHG nell’ambito della strategia sul Clima in Cina. 33. Promozione dell’efficienza energetica negli usi civilie industriali.E’ stato completato un progetto pilota di assistenza allemunicipalità ed alle imprese cinesi per la predisposizionedi piani energetici locali finalizzati alla riduzione deiconsumi energetici e delle emissioni. E’ stato inoltre completato il progetto di massima in mu-nicipalità pilota quali Jinan, Suzhou e Taiyuan per la dif-

fusione di tecnologie e “best practices” per il recuperodi calore ed energia negli impianti siderurgici con la ri-duzione delle emissioni. 34. “China CDM Study Project”.Nell’ambito del progetto, sponsorizzato dalla WorldBank, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Ter-ritorio e il Ministero della Scienza e della Tecnologia ci-nese hanno realizzato uno studio finalizzato alla pro-mozione di progetti Clean Development Mechanism inCina nel settore energetico. Il progetto ha consentito la messa a punto di una meto-dologia su due settori chiave dell’economia cinese, la si-derurgia e l’edilizia. Per entrambi i settori sono stati in-dividuati i progetti “tipo” che consentono la genera-zione di crediti nell’ambito del Clean Development Me-chanism.

I PROGETTI PER L’ELIMINAZIONE DELLE SO-STANZE CHIMICHE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE E PER LA FASCIA DI OZONO

35. Elaborazione del Programma Nazionale della Cinaper l’eliminazione delle sostanze chimiche controllatedalla Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze or-ganiche persistenti (POPs). E’ stato completato il programma finalizzato ad assi-stere la Cina nella stesura del “Piano di Implementa-zione Nazionale per l’attuazione della Convenzione diStoccolma sui POPs. Il programma e’ articolato in tre“progetti”:- in collaborazione con UNDP, per la sostituzione dei fi-tofarmaci in agricoltura;

- in collaborazione con World Bank, per la sostituzionedei PCBs nell’industria;

- in collaborazione con UNIDO, per la riduzione dellaproduzione non intenzionale di diossine e furani.

36. Progetto dimostrativo sulla distruzione del PCB.E’ stato approvato dalla GEF un nuovo progetto dimo-strativo, che prevede il co-finanziamento del Ministerodell’Ambiente e della Banca Mondiale, per l’identifica-zione, recupero e distruzione di rifiuti e apparecchiaturecontaminate da PCB nella provincia dello Zhejang: ilraggiungimento di questo obiettivo servirà come “di-mostrazione” delle metodologie tecniche e gestionali uti-lizzate, che potranno quindi essere replicate nelle altreprovince cinesi.37. Eliminazione del bromuro di metile in agricoltura.E’ in corso di svolgimento un programma per il trasfe-rimento di tecnologie italiane per l’eliminazione dell’usodi bromuro di metile, messo al bando dal Protocollo diMontreal per la protezione della fascia di ozono, impie-gato in grandi quantità in Cina per la fumigazione deiterreni agricoli. Il programma, che rientra nell’accordocon il Ministero dell’Ambiente cinese, è sviluppato dal-l’Università di Torino in collaborazione con le Univer-sità cinesi, e coinvolge le imprese italiane leader del set-tore delle produzioni vivaistiche e dell’assistenza tecnicain campo agricolo. Il progetto ha dimostrato con successo l’efficacia e la fat-tibilità nel mercato Cinese di tecnologie alternative comegli innesti su varietà resistenti, combinazioni di metan-sodio, l’uso dei film impermeabili e altre alternative.Il prosieguo delle attività sarà finanziato attraverso ilFondo Multilaterale del Protocollo di Montreal.38. Eliminazione dei CFCUna impresa italiana di medie dimensioni, in collabora-zione con la più grande società cinese del settore, rea-lizzerà gli impianti e fornirà i prodotti sostitutivi per l’e-liminazione dei CFC, messi al bando dal Protocollo diMontreal per la protezione della fascia di ozono, nellaproduzione di schiume espanse da impiegare nell’indu-stria del freddo, degli elettrodomestici, dell’automobile,dell’arredamento, dell’edilizia. Il progetto, cofinanziato dal Fondo Multilaterale per laprotezione della fascia di ozono e dal Ministero del-l’Ambiente e della Tutela del Territorio, è destinato aconsolidare il ruolo della tecnologia italiana nel piùgrande e dinamico mercato mondiale di questi prodotti.

I PROGETTI PER L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE, LA RIFORESTAZIONE E LA PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITA’

39. Sviluppo di un’agricoltura sostenibileSono in fase di completamento due progetti per la spe-rimentazione e diffusione delle migliori tecniche e prati-che per lo sviluppo di una agricoltura sostenibile. I pro-getti intervengono nei settori agricolo, forestale e dellalotta alla desertificazione nelle regioni dello Xinjang(nord ovest) e della Mongolia Interna (centro nord), trale aree rurali cinesi maggiormente depresse e con seriproblemi di desertificazione, sulle quali il governo cineseha in programma di investire ingenti risorse nel periodo2001-2005.I progetti prevedono, con la collaborazione dell’Univer-sità di Torino e di imprese italiane leader del settore, iltrasferimento “in campo” di tecniche di coltivazione in-novative e sostenibili. Sono inoltre previste attività di assistenza tecnica e trai-ning per tecnici e agricoltori locali, nonché attività diformazione per funzionari governativi.40. Forestazione e afforestazione.In collaborazione con l’Amministrazione Forestale diStato cinese e con l’Università della Tuscia sono stati av-viati due progetti nella Mongolia Interna, finalizzati acombattere la desertificazione e rafforzare la protezionedella biodiversità, attraverso attività di forestazione eafforestazione, impiego di tecnologie innovative e corsidi formazione alle popolazioni locali, rivolti in partico-lare ai giovani.41. Attivita` di ricerca e di sviluppo sostenibile nel set-tore delle biotecnologie applicate alla salvaguardiadell`ambiente e delle biodiversità (Anni 2005-2007).

Nel luglio del 2005, il “Consorzio Interuniversitario Na-zionale per la Biologia Molecolare delle Piante” e l’Ac-cademia delle Foreste ed il Ministero dell’Educazione diPechino, hanno avviato una collaborazione scientificafinalizzata alla conservazione della biodiversità e ad in-crementare il trasferimento di know-how tra l’Italia ela Cina nel settore delle biotecnologie. Il piano operativoprevede il miglioramento genetico del pioppo coltivatoe l’analisi della biodiversità del riso selvatico e della viteselvatica. I benefici attesi nei settori agricolo, commer-ciale ed ambientale sono il miglioramento delle perfor-mances agronomiche, l’istituzione di strutture di ricercacomuni ed il trasferimento reciproco di informazioni ecompetenze scientifiche e tecnologiche. 42. Biodiversity Conservation Partnership ProgramIn collaborazione con SEPA e UNDP, il Ministero del-l’Ambiente e del Territorio ha finanziato la preparazionedi un progetto GEF sulla biodiversità in Cina. Il pro-gramma prevede azioni a livello nazionale con attivitàdi capacity building, la formulazione di una strategia na-zionale per la conservazione della biodiversità, la ripar-tizione delle responsabilità politiche e programmazionedegli investimenti a livello locale per condurre attivitàdimostrative. Tra i Partner del progetto “The NatureConservancy” (TNC), the “World Wildlife Fund”(WWF), the World Bank e varie NGO. La partecipa-zione italiana consentira’ un inserimento di progetti ine-renti promossi da IMET e un coordinamento con le ini-ziative in corso da parte degli altri soggetti cinesi, mul-tilaterali e bilaterali, coinvolti nella Partnership.

I PROGETTI PER LA GESTIONE INTEGRATADELLE ACQUEE LA PROTEZIONE DELLE COSTE

43. La gestione delle costeE’ stato avviato un progetto triennale per la gestione in-tegrata e la protezione ambientale delle zone costiere ci-nesi- DESTINY (Design of an integrated coasts and ri-ver basin management system for the East China andYellow Sea). Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un sistemadi osservazione e modellistica per monitorare le correnticostiere dalla piattaforma del Mare Giallo e del Maredella Cina Orientale fino all’area costiera della Baia diBohai. Il progetto consentirà di integrare i sistemi di monito-raggio in tempo reale delle correnti marine e dei regimifluviali con la modellistica previsionale dell’ecosistemamarino e del trasporto dei sedimenti44. La diversione delle acque Sud-NordIn collaborazione con l’Accademia delle Scienze Socialidi Pechino e con il Ministero cinese delle risorse idriche,è in fase di elaborazione la valutazione ambientale, eco-nomica e sociale del progetto Cinese di diversione delleacque Sud – Nord, dal bacino del Fiume Azzurro al ba-cino del Fiume Giallo.Lo studio, che riguarda uno dei più grandi progettiidraulici mai concepiti finalizzato a riequilibrare l’ap-porto idrico tra il sud della Cina e il Nord affetto da sic-cità, e’ stato avviato con un Forum internazionale, chesi è tenuto a Pechino nel giugno 2004, al quale hannopartecipato i responsabili della gestione dei più grandibacini idrici del pianeta, le maggiori agenzie internazio-nali impegnate in campo ambientale, la Banca Mon-diale, la Commissione Europea.Sulla base dei risultati del Forum è stato avviato un pro-getto pilota, “SWIMER” che consentirà di applicare suun’area rappresentativa dell’intero progetto di diver-sione un modello integrato di programmazione e valu-tazione della migliori tecniche di trasferimento e ge-stione delle risorse idriche.45. La gestione integrata delle acque. In collaborazione con con il Ministero delle Risorse Idri-che cinese, e’ stato istituito un comitato congiunto,italo–cinese, per l’identificazione di progetti ed attivitàdi cooperazione nei settori della gestione delle risorseidriche, della protezione delle riserve d’acqua, della for-nitura di acqua potabile in zone rurali, dell’applicazionedi tecnologie innovative nei progetti di conservazionedelle risorse idriche e dei sistemi di gestione delle emer-genze legate a inondazioni.

PROGETTI PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

46. Il recupero urbano di TianjinE’ stato avviato un progetto, in collaborazione con laMunicipalita’ di Tianjin, per il recupero e lo sviluppodello storico quartiere di HAI HE, costruito dall’Italiaall’inizio del secolo scorso.Il progetto integra le misure per il recupero del patri-monio storico culturale del quartiere con l’applicazionedi tecnologie innovative energetiche ed ambientali, peril restauro degli edifici e per la riqualificazione dell’a-rea urbana.

I PROGETTI CO-FINANZIATI CON I FONDI EUROPEI

47. Agricoltura biologica: aspetti etici, sociali, econo-mici, scientifici e tecnici in una prospettiva globaleIl progetto, cofinanziato con i fondi comunitari del Pro-gramma Asia-Link del 2005, ha l’obbiettivo di suppor-tare attività di formazione sull’agricoltura biologica de-dicate al contesto educativo cinese. Le principali attivitàpreviste quali l’organizzazione di seminari, visite all’e-stero, mobilità di studenti di dottorato, campi estivi de-dicati per professori e studenti, serviranno a promuoverelo scambio di conoscenze tecniche, sociali, economicheed etiche sull’agricoltura biologica e a condividere l’e-sperienza europea in questo settore.I partners del progetto sono: Università di Torino - Cen-

tro di Competenza per l'Innovazione in campo agroam-bientale (IT) - come capofila; Università degli Studi diTuscia (IT); Rheinische Friedrich-Wilhelms-UniversitätBonn (DE); Wageningen University (NL); China Agri-cultural University (CN); Northeast Agricultural Uni-versity (CN); Zhejiang University (CN); Qinghai Col-lege of Animal Husbandry and Veterinary Medicine(CN)48. “Euro-Asian research and training in CLImatechange MAnagement (CLIMA)”Il progetto, cofinanziato dal Programma CE Asia Linkper la promozione di partenariati multilaterali tra isti-tuti superiori di educazione europei ed asiatici, si pro-pone di sviluppare un approccio integrato scientifico-educativo alle problematiche dei cambiamenti climatici,per contribuire a colmare il gap tra Europa ed Asia intermini di competenze tecniche. Attività principale diCLIMA è lo svolgimento di un programma di trainingscientifico sui cambiamenti climatici dedicato a ungruppo di partecipanti accademici scelti tra professori,ricercatori e studenti post-laurea appartenenti agli ate-nei del partenariato di CLIMA. Scopo ultimo del pro-getto è quello di dar vita ad un Programma di Master adistanza sulle tematiche dei cambiamenti climatici edello sviluppo sostenibile, lanciato congiuntamente daipartner accademici, attraverso la formazione di curri-cula specifici e la creazione di una piattaforma web dicondivisione delle conoscenze. Partner accademici in CLIMA sono, oltre alla capofilaUniversità Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Pa-dova, l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales diParigi, la Free University di Amsterdam, l’Università diKarachi e le Università Renmin e Tsinghua di Pechino.Partner istituzionale, oltre al MATT, è la National De-velopment & Reform Commission della Repubblica Po-polare Cinese. Il progetto, iniziato a marzo 2006, avràuna durata di tre anni.

FONDO FIDUCIARIO ITALIANO PERLA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE IN CINAPRESSO LA BANCA MONDIALEIl Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorioitaliano, in collaborazione con il Governo cinese e laBanca Mondiale, attraverso l’Unità per lo Sviluppo Am-bientale e Sociale della regione Asia dell’Est e Pacifico,ha istituito nel luglio 2004 il Fondo fiduciario italianoper la protezione dell’ambiente in Cina. Tale Fondo sipropone di supportare la strategia cinese di lungo ter-mine, per il raggiungimento dell’equilibrio tra crescitaeconomica, uso sostenibile della risorse naturali e ge-stione dell’ambiente attraverso attivita’ di assistenza tec-nica, co-finanziamento di progetti e preparazione di pro-getti, con particolare attenzione all’impatto dei cambia-menti climatici.

49. Studio sulla Contabilità AmbientaleEseguito dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambientecinese (State Environmental Protection Agency, SEPA)con il supporto di esperti italiani ed internazionali, ilprogetto si propone di elaborare le linee-guida per la va-lutazione dei costi ambientali derivanti dall’inquina-mento marino ed atmosferico sia a livello nazionale cheregionale, definendo così uno schema di riferimento perl’utilizzo del sistema della contabilità ambientale in Cinae redigendo un libro bianco sull’argomento. 50. Strategia nazionale sui cambiamenti climatici,Il progetto, elaborato dalla Commissione per lo Svi-luppo Nazionale e le Riforme cinese con il supporto diesperti italiani ed internazionali, coadiuva il Governo ci-nese nello sviluppo del programma nazionale sui cam-biamenti climatici (NCCP), che sarà utilizzato al fine digarantire il raggiungimento di obiettivi di sviluppo so-ciale ed economico in maniera ambientalmente sosteni-bile. La formulazione del programma nazionale sui cam-biamenti climatici renderà la Cina capace di incremen-tare le proprie attività di mitigazione ed adattamento aicambiamenti climatici, di diffusione dell’educazione am-bientale presso l’opinione pubblica, e rappresenterà laguida politica di riferimento per la lotta ai cambiamenticlimatici nel Paese51. Schema politico e legale per la promozione dell’eco-nomia circolare, Lo studio, realizzato da SEPA e dal Congresso Nazio-nale del Popolo cinese con il supporto di esperti italianied internazionali, elaborerà raccomandazioni di carat-tere istituzionale e politico per la promozione dell’eco-nomia circolare su scala nazionale. Dando attuazione atali raccomandazioni, la Cina migliorerà la propria effi-cienza nell’utilizzo delle risorse naturali, promuoverà ilriuso e il riciclo dei rifiuti, e svilupperà modelli sosteni-bili di produzione e consumo.52. “Heilongjiang Dairy Product Project”Il Ministero, attraverso un contributo di 5.5 milioni didollari ha co-finanziato lo sviluppo della componenteambientale del progetto nella provincia di Heilongjiang.Tale contributo si è aggiunto al prestito erogato dallaBanca Mondiale alla stessa provincia di Heilongjiang. Ilprogetto si propone di testare l’utilizzo di tecnologie in-novative nei campi dell’allevamento del bestiame e dellaricostituzione degli eco-sistemi naturali al fine di ridurrele emissioni di gas ad effetto serra ed aumentare la ca-pacità di stoccaggio del carbonio.

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Description of Projects Currently in Progress

PROJECTS FOR THE STRENGTHENING OF EN-VIRONMENTAL GOVERNANCE AND SUSTAIN-ABLE DEVELOPMENT OF CHINA

1. Evaluation of the environmental status in China’s cen-tral provinces (Ecological Survey). The programme allows for the environmental and ter-ritorial description of the principal ecological problemsof six pilot areas in Central China, covering an area of200,000 km2. The survey uses interpretation of photo-graphic data combined with existing data and on-siteobservation. A Geographic Information System (GIS) was completedthat contains all information relating to mapmaking,type of ground coverage, and the analysis of changesthat took place. Subsequently, a thematic atlas was pro-duced with specific technical reports on the surveyed ar-eas and the studies carried out.The project was developed in such a way as to allow forthe transferral of Remote Sensing technologies and tech-niques from the Italian experts to their Chinese coun-terparts. The second phase of the programme, currently beingformulated, will create a National Centre for RemoteSensing.2. Monitoring and management of air quality in ChinesecitiesIn the city of Souzhou, a consortium made up of Italy’sNational Research Council (CNR) and three Italiancompanies completed the experimentation of an innov-ative pilot system for the monitoring and managementof air quality. The project is aimed at standardizationand certification in China of technology and proceduresthat can be used by Chinese municipalities to check theirair quality according to the parameters of European di-rectives.For the development of the project, the creation of Sino-Italian joint ventures will be promoted, so that the mon-itoring system can be produced and put to use in China’slargest urban areas. The first of these joint ventures wasformed in summer 2004.3. Training in environmental management and sustain-able development for public administrators and expertsfrom privately owned Chinese companiesThis project commenced in 2003, in collaboration withVenice International University. So far, it has involvedover 1800 participating Chinese administrators and ex-perts who have received theoretical training at theVenice University and practical training in Italian insti-tutions and companies. This is a project with long-termaspirations aimed at facilitating the active and respon-sible integration of the new Chinese administrative lead-ers into the global dimension of development and envi-ronmental protection. This project is the most substantial university-based co-operation programme ever realized between Italy andChina. One of the project’s collateral results is the part-nership that originated between Venice InternationalUniversity and the Tsinghua University of Beijing.4. Courses in sustainable development for students andprofessors of the Tongji University of Shanghai

In April 2006, the Italian Ministry for the Environmentand Territory, together with Tongji University andVenice International University, ratified a cooperationagreement for the promotion of educational pro-grammes for sustainable development for students andprofessors of Tongji University, who will be invited totake part in seminars and doctorate research courses atVenice International University. Under this agreement,the Ministry for the Environment and Territory will al-locate funds for the financing of 27 scholarships over thenext three years to allow Chinese students and profes-sors to attend courses at Venice International University.

PROJECTS FOR THE “GREEN” OLYMPICS IN BEIJINGThe 2008 Olympics represent an opportunity and achallenge to transform Beijing from congested, pollutedmetropolis to sustainable city. Italy’s Ministry for theEnvironment and Territory is contributing 14 innovativeprojects to the Beijing Municipality’s Olympic commit-ment. These are projects that highlight Italian expertiseand technology.

5. Sustainable Urban Planning5.1 Guidelines are currently being formulated for sus-tainable urban planning to be applied both to new con-struction of urban settlements on the outskirts of Beijing(Small Towns), and the renewal of aging residential ar-eas in the city centre.5.2 There will be the formulation of the master plan forthe new Small Town of Huai Rou, which will arise 50kilometres from Beijing. Huai Rou New Town will bedesigned based on an Italian-style model and be char-acterized by energy efficiency and environmental sus-tainability.5.3 The principle of energy efficiency will guide therestoration of Hu Tong, a historical district in the heartof Beijing.6. Renewal of Urban ParksOne of the key projects in the urban renewal of Beijingis the environmental preservation of Beihai lake, locatedat the centre of the capital’s recreational and tourist-friendly area.The project will refurbish the fresh-water circulation ofthe lake and install biological purification systems.7. Protection and Preservation of Water ResourcesThe protection and environmental management of theMiyun Reservoir, the water supply Beijing depends onmost, is another strategic project to ensure a sustainableresponse to the increasing water demand in the Chinesecapital, especially in view of the 2008 Olympics8. Prevention and Control of Beijing SandstormsThe prevention of sandstorms is of critical importancefor the Olympic Games, as they would prevent outdoorgames from taking place.This project would provide replanting of vegetation inthe arid and semi-desert areas of the Ashlan Desert,where the storms originate; optimization of the water re-sources in that area; reinforcement of Beijing’s tree bar-riers (Great Green Walls); the use of satellite systems forRemote Sensing of the storms.The Committee on Science and Technology (CST), es-

tablished by the United Nations Convention to CombatDesertification (UNCCD), has selected this project as astudy case for the development of Early Warning Sys-tems, which connects it to a network of similar researchin Japan and USA.9. Advanced Research Laboratory for Vehicle EmissionsControlIn 2005, construction began on an advanced laboratoryfor vehicle emissions control, equipped with Italian tech-nology. The laboratory will, for the first time in China,test both private and commercial vehicles’ environmen-tal efficiency following the most recent European Unionstandards. This will be a significant contribution to thereduction of traffic emissions.10. Intelligent Transport System (ITS) for urban trafficregulation and reductions in both consumption andemissions. In central Beijing, an Intelligent Transport System is be-ing installed to regulate city traffic. It aims at reducingconsumption and emissions.This pilot project was developed using Italian expertiseand technology, and will pave the way to widespreadmanufacturing and usage of ITS to regulate the trafficinside the city of Beijing as well as on its access roads. 11. Low-Emission Buses The first natural gas-powered buses began driving inBeijing in 2004, built by Italians and equipped withhighly efficient motors producing extremely low emis-sions.The design, development and cost-free delivery of 300motor units are part of an agreement with the BeijingMunicipality that aims at realizing a sustainable trans-portation system in the Beijing area, to be completed intime for the 2008 Olympics.The cost-free delivery of the motors paved the way to anagreement between Italian industry and the Beijing pub-lic transportation office for the China-based construc-tion of buses with extremely low emissions. These buseswill be used in Beijing and other cities that retire theirold gasoline and diesel powered buses to combat urbanpollution. By 2007, in Beijing alone, a fleet of 10,000 ve-hicles is planned to be replaced.12. Zero emissions for transportation inside theOlympic VillageA fleet of electric motorcycles, hybrid vehicles and hy-drogen vehicles built by Italians will be offered to theGames organization for the transportation of athletes.The use of innovative vehicles will constitute a world-wide “showcase” for design and cutting-edge technol-ogy developed by Italian companies.13. Solar energy for Olympic GamesThe buildings of the Olympic Village will be equippedwith solar panels supplied by an Italian manufacturer,for the generation of hot water and the cooling of the in-teriors.14. Monitoring of air quality in the Olympic Village ofBeijing and the Games area. A laboratory and monitoring system (both designed byItalian experts) are being produced for the quality con-trol of air in the sports arenas and the areas where ath-letes will be staying.The guarantee of “clean air” is essential in order toproperly conduct the Olympic Games, making the Ital-ian project a key requisite in the Olympic management. 15. The Italian Pavilion at the Tsinghua Institute ofTechnologyIn July 2006, the Italian Pavilion will be inaugurated atthe heart of this prestigious university.The Pavilion represents a model of eco-intelligent build-ing, serving as a reference model for the use and distri-bution of energy-efficient and environmentally friendlymaterials and technology in Chinese construction.The pavilion was entirely built with Italian technology.It was designed to be a “showroom” of Italian know-how and manufacturers of construction materials,showing energy-efficient façade types, decentralizedproduction, energy reduction, water reduction and wa-ter recycling.The aim of the project is to introduce the Chinese con-struction industry, which is currently experiencing un-restrained growth, to efficiency standards and rules thatreduce energy and water consumption.16. Education and Environmental Communications Construction has begun on the Beijing Public Educa-tional Centre for Environment and Sustainable Devel-opment in the Fucheng Men Wai Dajie district of Bei-jing. The Centre’s objective is to provide environmentalinformation in the urban Beijing area. The Centre willhave a permanent showroom for the promotion of Ital-ian culture and technology dealing with environmentalprotection.

PROJECTS FOR SUSTAINABLE DEVELOPMENTOF SHANGHAI IN PREPARATION OF EXPO 2010“BETTER CITY, BETTER LIFE”In 2010, Shanghai will host a World Exposition on thequality of life in urban environments: “Better City, Bet-ter Life”. With this in mind, the Municipality of Shang-hai and the Italian Ministry for the Environment andTerritory have defined a programme aimed at the re-alization of key projects for the sustainable develop-ment of this Chinese metropolis, allowing Shanghai toparticipate in the global challenges of climate protec-tion and the elimination of dangerous chemical sub-stances.

17. Prevention and Control of Atmospheric PollutionAn innovative monitoring system is being design to tracethe sources of pollution in Shanghai’s urban area. Its aimis to reduce emissions by means of an actions pro-gramme connected to pollution sources (traffic and in-dustry) and protect citizens’ health.

18. Traffic Planning and Control in Urban ShanghaiThis project will extend the use of the Intelligent Trans-port System, now being developed for Beijing, to the ur-ban area belonging to Shanghai. 19. Promotion of Energy Efficiency for Shanghai Fac-tories A project is underway to fine-tune and experiment witha diagnostic model for energy use and environmentalimpact by Shanghai factories. Its aim is to promote man-agement systems and technologies that reduce emissionsand are energy efficient.20. Realization of “Green” Agricultural Cultivation inShanghai’s Hinterlands A design draft has been made for the transferral of Ital-ian technology and know-how to promote “green” agri-cultural cultivations in the Shanghai hinterlands throughthe reduction of the use of chemical substances and thedevelopment of soil-compatible crops.21. Sustainable Development of Chongming Island,China’s Third Largest IslandA project aimed at designing a sustainable developmentplan for Chongming island, located in the estuary of theYangtze river, across from Shanghai. The Chinese gov-ernment and the Shanghai Municipality plan to presentthis project as a model of urban development at Expo2010.The project given to the Italian Ministry includes theintegration of urban and infrastructural planning withthe preservation of natural resources, the compatibil-ity of management of the coast and water bodies withthe development of fishing, the production of renew-able energy, and the realization of systems and tech-nologies for intelligent transportation. The United Na-tions Environment Program (UNEP) and the UnitedNations Development Program also participate in thisproject.22. Promotion of Advanced Hydrogen Technology,New Types of Renewable Energy, and Energy EfficiencyIn collaboration with the Ministry for Science and Tech-nology, the Tongji University of Shanghai, the Lom-bardy Region, the Venice Gateway for Science and Tech-nology (VeGa), and a group of Italian companies, thefollowing five projects were implemented for the devel-opment and testing of advanced technology leading tothe development and experimentation of “clean energy”types:22.1 The installation of a Molten Carbonate Fuel Cell(MCFC) system in the Shanghai Expo Park Energy Cen-tre during the World Expo 2010.22.2 Feasibility study for the creation of an infrastruc-ture for hydrogen-fuelled automobiles in Shanghai. Asystem of service stations would be needed to refuel hy-drogen-powered vehicles. Three lines of study will befollowed: 1) A service station for refuelling hydrogen ve-hicles at the Expo park, 2) A multi-fuel service station inShanghai, 3) The conversion of an existing LPG servicestation into a hydrogen fuelling station.22.3 Feasibility study for the reuse of waste carbondioxide for the production of olefins by means of syn-thesis of methyl alcohol.22.4 Study of Integrated Gasification Combined Cycles(IGCC) using dry-fed gasifiers. The drafting of an eco-nomic analysis comparing IGCC with SupercriticalPower Plants, in order to determine the guidelines andprocedures of bringing IGCC technology to China.22.5 The application of technology for renewable en-ergy and low-energy technology in the building sector.The aim of this project is to formulate guidelines for“best practices” to be applied in designing buildingswith low energy consumption, with an emphasis on theuse of renewable energy sources.23 A Sino-Italian Research Centre for Sustainable Ur-ban Mobility and Technology TransferralThe Ministry for Environment and Territory and theTongji University of Shanghai have endorsed a Memo-randum of Understanding for the realization of a Sino-Italian Centre for Sustainable Urban Mobility and theTransferral of Eco-Compatible technologies.In particular, this agreement will lead to the Shanghai in-stallation, on the Tongji campus, of the first micro-tur-bine for a high-efficiency trigeneration power plant, theresult of cooperation between scientific institutions andItalian and Chinese companies that will exemplify an in-novative and clean response to the increasing energy de-mand in China.Also, Italian and Chinese experts from universities andcompanies will make feasibility studies of the manufac-turing and commercialization of new hybrid vehicleswith emissions that are dramatically less compared toconventional vehicles. Italian technology for the pro-duction of highly advanced two-wheeled vehicles will beintegrated into the Chinese transportation system andtested in the ambit of the Shanghai World Expo 2010.24. Sustainable Public Transportation Local production of GecamTM “white diesel”, a water-diesel emulsion, has been started. It will be used as“transition fuel” to reduce the emissions of buses be-longing to the public transportation system. The firstphase of the project ended with a series of tests pertain-ing to the technology of GecamTM white diesel. Thesetests were conducted on a fleet of buses belonging to thebiggest Shanghai bus company, the second largest pub-lic transportation group of the City of Shanghai.The project’s second phase involves the using and test-ing of special filters to trap particles and reduce busemissions.

PROJECTS FOR THE DEVELOPMENT OF RENEWABLE ENERGY SOURCES, ENERGY EFFICIENCY AND HYDROGEN ENERGY Reliable energy for China and reduction of pollutingemissions represent the two objectives of the strategy fordiversification of energy sources.

Ministry for the Environment and Territory

The Sino-Italian Cooperation Programme for Environmental Protection. July 2006The Italian Ministry for the Environment and Territory started its cooperation programme for envi-ronmental protection with the People’s Republic of China in the year 2000. This programme is de-veloped in collaboration with many Chinese institutions, including the State Environmental Protec-tion Administration (SEPA), the Chinese Academy of Social Sciences (CASS), the Ministry of Scienceand Technology (MOST), the Ministry of Water Resources, the State Forest Administration, the Na-tional Development and Reform Commission (NDRC), the Municipalities of Beijing, Shanghai, Tian-jin, Xi’an and Suzhou, the Tsinghua University of Beijing and the Tongji University of Shanghai.So far, the programme has developed over 50 projects aimed at environmental monitoring and man-agement, the strengthening of both local and national Chinese institutions, the protection and preser-vation of natural resources, water resources management, waste-to-energy conversion, the develop-ment of energy efficiency and renewable energy, sustainable urban planning, environmental protec-tion for poverty-stricken areas, the development of technologies for and systems of low-emissiontransportation, sustainable agricultural practices, the protection of biodiversity, and forest manage-ment.The projects were chosen in view of the objectives and programmes of the United Nations Interna-tional Conventions and Protocols regarding climate change, the protection of ozone layer, the pro-tection of biodiversity, the elimination of persistent organic chemicals, and the fight against deserti-fication.In addition, the projects undertaken that target energy efficiency, renewable energy, waste-to-energyconversion, and forest management are aimed at obtaining carbon credits and emission credits as de-scribed by the Clean Development Mechanism (CDM) in the Kyoto Protocol.Project formulation is executed by a Sino-Italian task force that has two permanent headquarters, inBeijing and Shanghai. This group is made up of over 60 experts from the Italian Ministry for the En-vironment and Territory, Chinese Ministries and Agencies, scientific institutions, and Italian and Chi-nese universities.In order to involve Italian companies in the cooperation programme, and enhance the potentiality ofour technology, the Italian Ministry for Environment and Territory gave the Italian Trade Commis-sion (ICE) of Beijing the role of project manager.From 2001 to 2006, the Ministry co-financed projects for an amount of 108 million Euros throughdirect contributions and the use of Trust Funds instituted by the World Bank and Multilateral Funds.Chinese institutions co-funded projects for an amount of 24 million Euros. The United Nations Agen-cies (UNEP, UNDP, UNIDO), the Global Environment Facility, World Bank and the Multilateral Fundfor the Implementation of the Montreal Protocol on Substances that Deplete the Ozone Layer fund-ed projects for an amount of 19 million Euros. So far, the programme contains projects worth190 mil-lion Euros.In 2005, the Chinese government recognized the importance of the Italian collaboration by award-ing the prestigious International Science and Technology Prize to the Director General of the ItalianMinistry for the Environment and Territory, Mr. Corrado Clini.

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This strategy is supported by substantial initiatives fi-nanced by the World Bank, the Global Environment Fa-cility and the Asian Development Bank.This is the context within which the projects pertainingto development of renewable energy sources, energy ef-ficiency and hydrogen energy are organized by the Min-istry for Environment and Territory.

25. The pilot project “Solar Village” for the electrifica-tion of rural regions in Inner Mongolia and WesternChina by means of renewable energy sources that sub-stitute coal. This project is a cornerstone of the Sino-Italian environmental cooperation.For its realization, priority was given to the use ofproducts manufactured by the Zhejiangin Sino-ItalianPhotovoltaic company, founded in 2001 and co-fundedby the Ministry for the Environment and Territory. Itwas the first Chinese factory to produce multi-crys-talline wafers. A 100 kWp (kilowatt peak) photo-voltaic system will be installed to furnish power to 191families living in three villages and different scatteredsettlements.26. Recovery and Energy-Reuse of Biogas Produced byWasteyardsThis is a vast project for which the pilot project will berun in the province of Ningxia in collaboration with amunicipalized company. Its aim is the recovery of bio-gas (carbon dioxide gas) from wasteyards and methanegas from animal excreta for the production of electric-ity.In addition, the project will be an opportunity to fine-tune the recognition methodology for emission creditsas described in the Clean Development Mechanism.27. Accessing of Geothermal Energy and Application ofFlashed Steam and Reinjection Technique in the Tianjinand Tibet areas. This project is aimed at the evaluation of the energy po-tential and environmental problems connected to the useof geothermal energy in the hot spring area of Tianjin.28. Innovative technologies for the production of energyand hydrogen from solid waste in co-combustion withcoal A pilot project is being carried out for the production ofsynthesis gas from solid waste treatment, which is eitherused directly, for the production of energy, or indirectly,for the production of hydrogen.An evaluation was made of the technical potential andfinancing process for the realization of a wide-scale pro-gramme for the production of synthesis gas (syngas)from solid waste by means of high-efficiency technologywith extremely low environmental impact. On the ba-sis of the results of this first evaluation, a project is be-ing formulated for the construction of a pilot plant in anas yet undecided location.29. Use of Biomass Gasification for Energy Production Feasibility studies were completed on the design andconstruction of a cogeneration plant for biomass gasifi-cation and a cogeneration plant for biomass combus-tion. The industrial project of this project is currently inits final stage. 30. Development of Hybrid Photovoltaic-Hydrogen Sys-temsA pilot plan is being realized for the combined use of themost advanced technology of photovoltaic and fuelcells. This will lead to the construction of an innovativepower-generating plant using hybrid motors (10-100kW) that will be operational in the Olympic Village.31. Promotion and Distribution of Renewable Energy inTibetA Sino-Italian Centre is in the process of being institutedin Lhasa. Its goals are:1) The design and development of the best technologi-cal options for the use of solar, geothermal, hydroelec-tric and wind energy 2) The training of Tibetan techni-cians 3) The promotion of joint ventures between Ital-ian and local companies related to these types of energy.32. Monitoring of Air Quality and Greenhouse Gas(GHG) Accounting in LanzhouThis project was formulated in collaboration with theInstitute for Atmospheric Pollution (IIA) belonging theNational Research Council (CNR). It aims at supplyingthe Lanzhou Municipality with a network of three per-manent stations plus a mobile one for the monitoring ofair quality (AQMS). The reporting on greenhouse gasesis formulated according to Chinese standards, and it willbe used as a pilot activity for the drafting of a Munici-pal GHG Accounting System that will be used in China’sclimate strategy.33. Promotion of Energy Efficiency in Civil and Indus-trial Applications A pilot project was completed to assist municipalitiesand Chinese companies with the programming of localenergy plans that aim to reduce energy consumption andemissions.

PROJECTS FOR THE ELIMINATION OF CHEMI-CALS THAT ARE DANGEROUS FOR THE ENVI-RONMENT AND THE OZONE LAYER

35. Elaboration of a National Programme for China forthe elimination of chemicals that are controlled by theUnited Nations Convention on Persistent Organic Pol-lutants (POPs)Completion was reached of the programme to assistChina in the drafting of its “National ImplementationProgramme” to comply with the Stockholm Conventionon POPs. The programme has been articulated in threeprojects. 1) Collaboration with the UNDP for the sub-stitution of chemicals used on crops in agriculture 2)Collaboration with the World Bank for the substitutionof polychlorinated biphenyls (PCBs) used in industry 3)Collaboration with the UNIDO for the reduction of un-intentionally produced dioxins and furans.

36. Project Demonstrating How To Destroy PCBs The Global Environment Facility (GEF) approved anew demonstrational project for the identification, re-covery and destruction of waste and machinery conta-minated by PCBs in the province of Zhejang. The pro-ject will be co-financed by the Ministry for the Envi-ronment and Territory and the World Bank. The reach-ing of the project’s objective will serve as a “demon-stration” of the technical and organizational method-ologies used, so that it may be replicated in other Chi-nese provinces.

37. Elimination of Methyl Bromide in Agriculture A programme is being followed for the transferral ofItalian technology in order to eliminate use of methylbromide, banned in the Montreal Protocol on Sub-stances that Deplete the Ozone Layer. Methyl bromideis widely used in China for the fumigation of agricul-tural soils. The programme, part of the agreement withthe Chinese State Environmental Protection Adminis-tration (SEPA), is developed by the University of Turinin collaboration with Chinese Universities. It involvesItaly’s foremost companies for nursery production andtechnical agricultural assistance.The project has successfully demonstrated the feasibil-ity and effectiveness for the Chinese market of alterna-tive technology such as grafting on to resistant varieties,combinations of metam-sodium, the use of virtually im-permeable film (VIF) and other alternatives.The subsequent initiatives will be financed by the Mul-tilateral Fund for the Implementation of the MontrealProtocol.38. Elimination of Chlorofluorocarbons (CFCs)In collaboration with a medium-sized Italian company,China’s largest specialized company will be constructingthe facilities and supplying substitute products for elim-ination of CFCs (banned in the Montreal Protocol onSubstances that Deplete the Ozone Layer) that occurduring the production of polyurethane foam used in therefrigeration industry, in household appliances, in auto-mobiles, in furniture and in the building industry.The project is co-funded by the Multilateral Fund for theImplementation of the Montreal Protocol, and by theMinistry for the Environment and Territory. It will con-solidate the role of Italian technology in the largest andmost quickly evolving market in the world for theseproducts.

PROJECTS FOR SUSTAINABLE AGRICULTURE,REFORESTATION AND PROTECTION OF BIODI-VERSITY

39. Development of Sustainable AgricultureTwo projects for experimentation and diffusion of thebest techniques and practices for the development ofsustainable agriculture are currently in their final phase.The projects pertain to agriculture, forestry and the fightagainst desertification in the regions of Xinjang (north-west) and Inner Mongolia (centre-north). These rural ar-eas are among the most depressed in China and show se-rious problems of desertification. The Chinese govern-ment is heavily investing in alleviating this problem.In collaboration with the University of Turin and theforemost Italian companies specialized in this field, theprojects will transfer innovative and sustainable culti-vation techniques to applied use. In addition, technical assistance and the training of tech-nicians and local farmers will be provided, as well as in-formative courses for government administrators.40. Forestation and ReforestationIn collaboration with China’s State Forest Administra-tion and the University of Tuscia, two projects were be-gun in Inner Mongolia, aimed at fighting desertificationand strengthening the protection of biodiversity bymeans of forestation and reforestation, the use of inno-vative technologies and informative courses for the lo-cal population, especially for the young people.41. Research and Sustainable Development Activities inthe Field of Applied Biotechnology for the Preservationof the Environment and Biodiversity (2005-2007) In July 2005, Italy’s “Consorzio InteruniversitarioNazionale per la Biologia Molecolare delle Piante”,China’s State Forest Administration and the Ministry ofEducation of Beijing began scientific collaborationaimed at the preservation of biodiversity and the in-crease of know-how transferral between Italy and Chinain the field of biotechnology. The action plan calls forgenetic improvement of poplar tree cultivars, and theanalysis of biodiversity of wild rice and wild grape. Ex-pected benefits for agriculture, commerce and environ-ment are the improvement of agronomic performance,the instituting of structures for common research andthe reciprocal transferral of information, and scientificand technological know-how.42. Biodiversity Conservation Partnership ProgramIn collaboration with China’s State Environmental Pro-tection Administration (SEPA) and the UNDP, the Min-istry for the Environment and Territory has financed thepreparation of a Global Environment Facility (GEF)project on biodiversity in China. The programme callsfor action at a national level with capacity-building ac-tivities, the formulation of a national strategy for preser-vation of biodiversity, the sharing of political responsi-bilities and the programming of local investments in or-der to carry out demonstrative activities. Among thepartners of the projects are The Nature Conservancy(TNC), the World Wildlife Fund (WWF), the WorldBank and a variety of Non-Government Organizations(NGOs). Italian participation will allow for the insertionof related projects promoted by IMET, and coordinationwith existing initiatives of other Chinese institutions,both multilateral and bilateral, that are involved in thePartnership.

PROJECTS FOR INTEGRATED MANAGEMENT OF RIVER BASINS AND THE PROTECTION OF COASTS

43. Coast ManagementA three-year project has been launched for the inte-grated management and environmental protection ofChina’s coastal zones, called DESTINY (Design of an In-tegrated Coasts and River Basin Management Systemfor the East China Sea and the Yellow Sea).The project aims at creating an observation system andbuilding modelling systems to monitor coastal sea cur-rents moving along the shelf seas East China Sea, YellowSea and Bohai Sea.The project will provide real-time integration of moni-toring systems of sea currents and river dischargeregimes by means of forecast models for the marineecosystem and sediment transport.44. The South-North Water Diversion ProjectIn collaboration with the Academy of Social Sciences ofBeijing and the Chinese Ministry of Water Resources,evaluation is being of the environmental, economic andsocial impact of the Chinese project for South-Northwater diversion, from the basin of the Yangtze River tothe basin of the Yellow River. The South North WaterDiversion Project is the biggest hydraulic project everdesigned worldwide. It is meant to balance the nation’swater supply between the south and the drought-pronenorth. The study of this project started with an Interna-tional Water Forum held in Beijing in June 2004. Par-ticipants included management experts of the planet’slargest water basins, the foremost international agenciesinvolved in environmental protection, the World Bank,and the European Commission. The Forum’s results ledto a pilot project called SWIMER (Sustainable Water In-tegrated Management of the East Route in the SouthNorth Diversion Project in China), which will apply toan area that is representative of the whole project an in-tegrated model of programming and evaluation of thebest transferal and management techniques for thesewater resources.45. Integrated Water Management In collaboration with the Chinese Ministry of Water Re-sources, a Sino-Italian committee was instituted for theidentification of cooperation projects and activities inthe fields of water management, preservation of waterresources, the supply of potable water to rural areas, theapplication of innovative technology in projects of wa-ter preservation, and flooding-related emergency man-agement systems.

PROJECTS FOR ENVIRONMENTAL PROTECTION AND CULTURAL HERITAGE CONSERVATION

46. Urban Renewal of TianjinIn collaboration with the Municipality of Tianjin, a pro-ject has been launched for renewal andredevelopment of the historical district Hai He, built byItaly at the beginning of the 20th century. The projectcombines measures for the renewal of the historical andcultural patrimony of the district with the application ofinnovative energy-related and environmental technologyfor the restoration of buildings and redevelopment ofthe urban area.

PROJECTS CO-FINANCED WITH EUROPEAN FUNDS

47. Organic Agriculture and its Ethical, Social, Eco-nomic, Scientific and Technical Aspects in a WorldwidePerspectiveCo-financed with funds from the Asia-Link 2005 Pro-gramme, the project’s objective is to support educationalinitiatives in organic farming aimed at the Chinese edu-cational sphere. The main activities, including the orga-nization of seminars, trips to foreign countries, travel fordoctorate-degree students, and summer camps for pro-fessors and students, will be aimed at the exchange ofexpertise in the technical, social, economic and ethicalaspects of organic agriculture, and the sharing of Euro-pean experiences in this field. The project’s partners are:The University of Turin (Centro di Competenza per l'In-novazione in Campo Agroambientale) (Project leader,Italy); the University of Tuscia (Italy); RheinischeFriedrich-Wilhelms-Universität Bonn (Germany); Wa-geningen University (The Netherlands); China Agricul-tural University (PRC); Northeast Agricultural Univer-sity (PRC); Zhejiang University (PRC); Qinghai Collegeof Animal Husbandry and Veterinary Medicine (PRC)48. Euro-Asian Research and Training in CLImatechange MAnagement (CLIMA)This project is co-funded by the Asia-Link Programme(an initiative of the European Commission) for the pro-motion of regional and multilateral networking betweenhigher education institutions in EU Member States andeligible countries in Asia. The project will develop acombined scientific and educational approach to theproblems of climate change, in order to contribute inbridging the gap between Europe and Asia in terms oftechnical expertise. CLIMA’s main activity is a pro-gramme of scientific training on climatic changes. Thetraining is meant for a group of participating academics(professors, researchers and post-graduate students)from universities that are CLIMA partners. The finalscope of the project is to found a long-distance Master’sdegree programme on climatic change and sustainabledevelopment. This Master’s programme is to be joint-launched by the academic partners by means of the for-mulation of a specific curriculum and the creation of aWeb platform for knowledge sharing.CLIMA’s academic partners are:

The Ca’ Foscari University of Venice (project leader); theUniversity of Padua; l’Ecole des Hautes Etudes en Sci-ences Sociales of Paris; the Free University of Amster-dam, the University of Karachi, the Renmin Universityof Beijing; and the Tsinghua University of Beijing.CLIMA’s institutional partners are:The Ministry for the Environment and Territory (Italy),and the National Development & Reform Commission(PRC). The project was started in March 2006, and will last forthree years.

ITALIAN TRUST FUND FOR ENVIRONMENTALPROTECTION IN CHINA ADMINISTERED BY THE WORLD BANKIn July 2004, the Italian Ministry for the Environmentand Territory, in collaboration with the Chinese Gov-ernment and the World Bank, through its EnvironmentStrategy for the East Asia and the Pacific (EAP), insti-tuted the Italian Trust Fund for Environmental Protec-tion in China. The Fund aims at supporting China’slong-term strategy towards reaching a balance betweeneconomic growth, sustainable use of natural resourcesand environmental management by means of technicalassistance, the co-funding of projects, and the prepara-tion of projects with a specific focus on the impact of cli-matic change.

49. Study of Environmental AccountingWith support from Italian and international experts,China’s State Environmental Protection Agency (SEPA)is following a programme to formulated guidelines forthe evaluation of environmental costs deriving from ma-rine and atmospheric pollution, on national and re-gional levels. SEPA will define a reference scheme for theuse of the environmental accounting system in Chinaand will draft an official government report on the topic.50. National Strategy for Climatic Change With support from Italian and international experts,China’s National Development and Reform Commis-sion (NDRC) formulated this project that assists theChinese Government in the development of the nationalclimatic change programme (NCCP), which will be usedto guarantee the reaching of objectives of social and eco-nomic development in an environmentally sustainableway. The formulation of the national climatic changeprogramme will allow China to increase its activities inreversing environmental degradation and adaptation toclimatic change, increase the public opinion’s notion ofenvironmental education, and represent a political ref-erence guide for the fight against the nation’s climatechanges.51. Political and Legal Scheme for the Promotion of Cir-cular EconomyWith support from Italian and international experts,SEPA and the National People’s Congress carried outthis study, which will lead to institutional and politicaladvice for the promotion of circular economy through-out the nation. In following this advice, China will in-crease its efficiency in the use of natural resources, pro-mote the reuse and recycling of waste, and develop sus-tainable production and consumption models.52. Heilongjiang Dairy Product ProjectTo mitigate the impact of dairy production on climatechange, the Italian Ministry has given a 5.5 million dol-lar grant to be used toward the development of a dairyproject in the province of Heilongjiang. This funding isadded to a loan by the World Bank in order to test theuse of innovative technology in dairy-herd improvementand the re-establishment of the natural eco-system in or-der to reduce greenhouse gas emissions and increase car-bon sequestration capacities.