viale carducci, 71 - fondazione maria valtorta valtorta... · pubblicato con il titolo di: il poema...
TRANSCRIPT
1
Ciò che è stato stampato è conforme agli Ciò che è stato stampato è conforme agli Ciò che è stato stampato è conforme agli Ciò che è stato stampato è conforme agli scritti originaliscritti originaliscritti originaliscritti originali????
Un fraterno amico mi ha domandato fino a che punto è realistico pensare ad un litigio forte tra il Dott. Emilio Pisani e Padre Corrado Maria Berti. Possibile che sia vero? «Ma dai», mi ha scritto, «erano a contatto con quel mare magnum di grazie e sono finiti per perdersi litigando con tutto quello che ne consegue». In effetti, anch’io la prima volta che l’ho sentita con le mie orecchie, direttamente e in pubblico, dal Dott. Emilio Pisani, al 1° Convegno Nazionale Valtortiano di Viareggio, francamente non l’avevo capito. Ne ho preso coscienza poco alla volta. Perfino l’estromissione delle note di Padre Berti dal Il Poema dell’Uomo-Dio mi sembravano un’enormi-tà. Ma i fatti sono fatti. Nel Bollettino Valtortiano n°23 del Gennaio-Giugno 1981 (a p. 91 del volu-me dei I Bollettini Valtortiani), c’è un ricordo post mortem di Padre Corrado Berti. Non è firmato, ma è evidente che lo ha scritto il Dott. Emilio Pisani. Ad un certo punto è scritto: «Perspicace e saggio, ma tenace e suscettibile, condurre con lui l’impresa Valtortiana era confortevole, ma anche difficile. Per lungo tempo gli siamo stati Per lungo tempo gli siamo stati Per lungo tempo gli siamo stati Per lungo tempo gli siamo stati devotamente sottopostidevotamente sottopostidevotamente sottopostidevotamente sottoposti; poi pur dovendoli molto,
Viale Carducci, 71 – 55049 VIAREGGIO (Lucca)
- NEWSLETTER N° 16 06 MARZO 2017
Maria Valtorta
in una foto all’età di 15 anni
Il prossimo 23 Marzo 2017 si
terrà a Parigi una conferenza
dove verrà presentata la
nuova edizione, in lingua
francese, dell’Opera di Maria
Valtorta: L’Evangile tel qu’il
m’a été révélé.
La nuova traduzione è stata
realizzata da monsieur Yves
d’Horrer.
2
abbiamo cominciato ad opporci al soggettivismo abbiamo cominciato ad opporci al soggettivismo abbiamo cominciato ad opporci al soggettivismo abbiamo cominciato ad opporci al soggettivismo di qualche sua opinione e tatticadi qualche sua opinione e tatticadi qualche sua opinione e tatticadi qualche sua opinione e tattica, Ma la sua presenza è stata ugualmente provvidenziale, e la sua azione non apparirà. senza scopo, Avremo Avremo Avremo Avremo tante occasioni pertante occasioni pertante occasioni pertante occasioni per parlare di lui, e così vedremo parlare di lui, e così vedremo parlare di lui, e così vedremo parlare di lui, e così vedremo che, non dovendoci più confrontare nelle vicende che, non dovendoci più confrontare nelle vicende che, non dovendoci più confrontare nelle vicende che, non dovendoci più confrontare nelle vicende terterterterrene, supremo conoscerci megliorene, supremo conoscerci megliorene, supremo conoscerci megliorene, supremo conoscerci meglio (neretto nostro)».
Nonostante l’evidente sforzo di non dire tutto quello che pensa, resta chiara la fine impetuosa del rapporto Emilio Pisani-Padre Corrado Berti, di fatto durato molto a lungo. L’assenza stessa di una pubblicazione su padre Berti o della corrispondenza Berti-Maria Valtorta tra il 1946 e il 1955 - che ci deve pur essere stata - dice molto di quanto dev’essere successo. Il non avere a disposizione come strumenti di studio, le memorie e le carte di Padre Corrado Berti, non permette di andare oltre. Personalmente sono convinto che anche su questo, al momento debito, la Chiesa vorrà sia fatta chiarezza.
So benissimo che faccio un po’ la parte dell’avvocato del Diavolo, ma certe domande sono importanti e vanno fatte uscire prima che siano gli avvenimenti stessi a pretenderlo. Quando un Vescovo (lasciatemi usare la formulazione generica) inizierà il processo di beatificazione di Maria Valtorta, questi problemi che vado delineando, verranno certamente sollevati. È quindi giunto il tempo di fare chiarezza per evitare che nessun sasso entri nell’«ingranaggio» del discernimento Ecclesiale.
Torno alla questione della autenticazione degli scritti pubblicati. Cioè la garanzia fatta da una competente e professionale autorità che garantisca l’identità tra i manoscritti Valtortiani
PREGHIERA
per chiedere a Dio
il riconoscimento
pubblico delle virtù
di Maria Valtorta
O Dio,
Misericordia infinita
ed eterna,
che in Maria Valtorta,
umile tua creatura,
hai manifestato le meraviglie
del tuo amore,
glorifica questa tua figlia
che ha accettato di unirsi
alla Passione del tuo Figlio
fino alla consumazione totale
in un letto di dolore.
O Signore
d'inesauribile bontà
che l'esempio di vita
della tua ancella,
la sua testimonianza eroica,
la perseveranza fino
al dono totale,
converta il cuore dei
peccatori accenda l'amore dei
tiepidi, faccia divampare
la carità in tutti.
O Signore
che hai unito al Cristo,
Uomo-Dio, quale sposa
crocifissa, Maria Valtorta,
fa che la santa Chiesa,
riconosca le sue virtù
e la sua missione
e la porga a tutti i fedeli
come modello da imitare,
e a cui chiedere
l'intercessione presso di Te.
Per Cristo Nostro Signore.
Amen.
3
e i testi pubblicati dal CEV. Di tutto questo non c’è traccia se non per le sole parole importanti, ma insufficienti perché proferite in una semplice conferenza insieme a mille altri fatti, dette da Padre Berti in una conferenza del 1970. Per cui, secondo lui, e anche questa è un’incertezza intollerabile, - a parte gli errori sempre possibili dei linotipisti (oggi sostituiti dai computer), ma che non sono in sé importanti per quello che ci stiamo chiedendo – la seconda edizione del Il Poema dell’Uomo-Dio dev’essere considerata critica, cioè identica, rispetto ai manoscritti. E per tutti gli altri testi pubblicati? Nessuna garanzia accademica. Per quanto i redattori, che poi sono i coniugi Emilio e Claudia Pisani, si sforzino d’essere qua e la acribiosi nei particolari, non hanno l’autorità che la Chiesa vorrebbe ci fosse per essere certi sull’identità tra manoscritti e libri stampati. A Lourdes, per fare un esempio, la Chiesa stessa davanti a un miracolo accaduto, richiede tutta una serie di analisi scientifiche fatte da persone autorevoli, credenti o non credenti, per certificare che non si tratta solo di fatti meramente umani anche se straordinari. Davanti ai fatti – la vita e l’Opera – Valtortiani che sempre più assumono, grazie a Dio, una valenza scientifica non circoscrivibile all’umano, non è possibile fermarci all’onestà soggettiva, che nessuno mette in dubbio, dei redattori non qualificati per la certificazione.
Io sostengo che l’Opera Valtortiana per com’è stata scritta e per i contenuti che possiede, è un «Miracolo Storico»«Miracolo Storico»«Miracolo Storico»«Miracolo Storico». Un miracolo perché sia certificabile deve avere un sostrato scientifico provato da chi se ne intende professionalmente.
I Prossimi
Appuntamenti
con la Fondazione
Maria Valtorta:
Mercoledì
15 Marzo 2017
alle ore 20,30
Santa Messa
e Conferenza
presso la Parrocchia
di Sant’Andrea Ap.
in via Paolina
Bonaparte
a Viareggio
4
Sia chiaro, non che il miracolo vada dimostrato. Se fosse così non si tratterebbe di un miracolo, ma solo di un fatto magari rarissimo, ma tutto sommato comprensibile, umano. Il miracolo porta sempre con sé un aspetto di fede insopprimibile. Perciò ci dev’essere una parte autorevole e scientifica che permette alla ragione di andare oltre l’orizzonte materiale. La fede poi potrà concludere che solo Dio può esserne l’Autore. Dunque allo stato delle cose quale autorità scientifica ha dimostrato l’identità manoscritti-libri dei testi Valtortiani? Purtroppo nessuna. E quel che è peggio pure i testi (Aulignier-Lavère-De Caro-Matricciani) che hanno dato per scontato questa identità, fidandosi (fede umana) dei redattori/tipografi, non hanno questa certifi-cazione di base! Non oso pensare cosa possa essere successo, per ovvie ragioni, nelle traduzioni…
Se i testi stampati nella lingua della scrittrice stessa, non hanno un sostegno scientifico, figurarsi quanto possono essere autorevoli le traduzioni (basta leggersi un po’ di Divina Commedia o del Manzoni dei Promessi Sposi in francese o in inglese per capire quanto sto dicendo. E in questi due casi la certificazione manoscritti/libro stampato, esiste).
Chiaro allora perché anche la possibilità di una riabilitazione dell’Opera Valtortiana resta bloc-cata? Inutile pretendere dall’Autorità Ecclesiale una valutazione diversa da quella che è stata data già tre volte (Santa Sede-Ratzinger-Tettamanzi)! Tutto resterà fermo, fermissimo, immobile finché molto umilmente si ricomincerà seriamente dall’inizio e su tutto.
Padre Romualdo M. Padre Romualdo M. Padre Romualdo M. Padre Romualdo M. MiglioriniMiglioriniMiglioriniMigliorini dell’Ordine dei Servi di Maria. Fu priore del convento presso la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Viareggio e conobbe Maria Valtorta diventando il suo diret-tore spirituale. Le fu vici-no durante l’esperienza mistica e durante gli anni del dopo guerra dattilografando tutti gli scritti ma distribuendoli in modo intempestivo.
Padre Corrado M. BertiPadre Corrado M. BertiPadre Corrado M. BertiPadre Corrado M. Berti dell’Ordine dei Servi di Maria. Fu professore di teologia sacramentaria al collegio Marianum di Roma e dopo aver conosciuto padre Miglio-rini fu il regista delle vicende valtortiane lega-te alla pubblicazione dell’Opera e alla sua diffusione.
5
Ogni libro contenente la trasposizione dei
manoscritti Valtortiani in libri stampati, dev’essere preliminarmente certificato da una autorità competente. Senza questo fatto non potremo far accogliere niente che riguardi Maria Valtorta e la sua Opera. E neppure è da prendere in considerazione chi, per un romantico tuffo al cuore, vede nei testi valtortiani il Dito miseri-cordioso di Dio e vi presta fede, ma senza porsi i giusti problemi. Né spirito (anima) né cuore importa, ma solo la serietà accademica conta. Anzi proprio i più «piccoli» vanno difesi in questo senso. Senza certificazione/identità continua un gioco che può essere molto ingannevole.
Per spiegarmi ancora meglio: una citazione, in qualunque testo accademico o comunque profes-sionale, dev’essere fatta a regola d’arte perché chi vuole possa trovare l’originale e riflettere su esso; «una citazione di una citazione di una citazione» comincia di per sé, ad essere già dubbia perché in questi passaggi qualcosa può essere andato storto; se addirittura non si è neppure sicuri che il testo che si sta leggendo è conforme perfettamente all’originale; l’unica conclusione possibile è non ci si può fidare di questo testo. Conclusione eccessiva? Assolutamente no.
La pretesa dell’Opera Valtortiana è di far cambiar vita alle persone. Non è lecito farlo sull’approssimato che, tra l’altro, è tipico di tutte quelle realtà che volgarmente si dicono «sette». A una pretesa seria serve una proposta altrettanto seria da tutti i punti di vista.
Prima di lamentarsi con l’autorità competente nella lentezza – o nel rifiuto – del discernimento è indispensabile consegnare dati completi.
Le Opere di Maria Valtorta:
Maria Valtorta inizia a scrivere
nel 1943 la sua Autobiografia
su 7 quaderni per espressa
richiesta del suo direttore
spirituale, padre Romualdo
Migliorini. Terminate in due
mesi queste 760 pagine
manoscritte, il 23 aprile del
1943, Venerdì Santo, ha inizio
la sua esperienza mistica che la
porterà a scrivere di suo pugno
su 122 comuni quaderni; si
tratta quindi di ben 15 mila
pagine manoscritte che la
fanno diventare la Penna di Dio
e da tutti questi quaderni
vengono successivamente
estratte le seguenti opere oggi
pubblicate con questi titoli:
1) L’Evangelo come mi è stato
rivelato, è l’Opera principale di
Maria Valtorta che racconta la
vita di Gesù e di Maria Ss.ma
edito in 10 volumi
(precedentemente era stato
pubblicato con il titolo di:
Il Poema dell’Uomo-Dio).
2) I Quaderni del 1943, è la
raccolta di scritti di questo
primo anno di colloqui intimi e
ammaestramenti con il Signore
e con Maria Ss.ma sul finire
dell’anno.
3) I Quaderni del 1944, è la
raccolta di scritti del secondo
anno dove oltre a dettati del
Signore vi sono visioni di Santi
e dei martiri di Dio.
4) I Quaderni del 1945-1950,
l’ultimo volume che raccoglie
gli scritti e le direzioni spirituali
a Maria Valtorta. Si conclude
con un commento (incompleto)
all’Apocalisse di San Giovanni.
5) Libro di Azaria, l’angelo
custode di Maria Valtorta com-
menta le letture domenicali.
6) Lezioni sull’epistola di Paolo
ai romani, commenti e lezioni
relative alla lettera di S. Paolo.
6
A proposito di approssimazioni mi è venuto in mente un sofisma, che se raccontato bene, può indurre molti ad accettarlo ingannandosi. Prendo spunto da un articolo sulle apparizioni di Fatima apparso tempo fa sulla rivista del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Afferma-zioni sul Paranormale), ma la stessa cosa la potrebbero raccontare anche altre organizzazioni senza problemi. Due persone più o meno amiche si incontrano. Una è membro del CICAP e l’altra è una persona che ha solo ascoltato qualche conferenza su Maria Valtorta. Inizia quest’ultima: «Interessanti gli scritti di questa mistica Viareg-gina. Pare che racconti la vita di Gesù Cristo».
«Ma va la», risponde il membro del CICAP, «possibile che tu sia così ingenuo. Non vedi che è tutta un’invenzione dei preti! Ma si, in piena seconda guerra, quando ormai tutti percepivano che sarebbe arrivata una sconfitta disastrosa e l’impero sovietico avrebbe potuto arrivare fino a Roma, i clericali hanno ripetuto l’operazione di Fatima in Italia, ma con minore successo. Là con un governo socialista e anticlericale, i preti si sono inventati l’apparizione della Madonna e gli pseudo miracoli che poi hanno raccontato in tutte le parrocchie del mondo; e qui si sono inventati la storiella di una povera malata debilitata e schizofrenica che scrive la vita di Cristo. Ma non vedi che è stato Padre Migliorini ad inventarsi tutto, con l’aiuto dei suoi confratelli? Lui ha impostato la cosa e si è servito di quella povera malata spesso obnubilata dalle malattie, per costruire una storia fantastica degna di devozionisti incalliti.
il Centro Editoriale il Centro Editoriale il Centro Editoriale il Centro Editoriale
Valtortiano (C.E.V.)Valtortiano (C.E.V.)Valtortiano (C.E.V.)Valtortiano (C.E.V.)
ha pubblicato il primo ha pubblicato il primo ha pubblicato il primo ha pubblicato il primo
volume del volume del volume del volume del
“L’Evangelo come mi “L’Evangelo come mi “L’Evangelo come mi “L’Evangelo come mi
è stato rivelato” è stato rivelato” è stato rivelato” è stato rivelato”
di Maria Valtorta di Maria Valtorta di Maria Valtorta di Maria Valtorta
nella traduzione nella traduzione nella traduzione nella traduzione
in lingua greca.in lingua greca.in lingua greca.in lingua greca.
NOVITÁ EDITORIALE
NOVITÁ EDITORIALE
il Centro Editoriale il Centro Editoriale il Centro Editoriale il Centro Editoriale Valtortiano (CValtortiano (CValtortiano (CValtortiano (C....EEEE....VVVV....))))
ha pubblicato ha pubblicato ha pubblicato ha pubblicato l’edizione completa l’edizione completa l’edizione completa l’edizione completa
dell’Operadell’Operadell’Operadell’Opera “L’Evangelo come mi “L’Evangelo come mi “L’Evangelo come mi “L’Evangelo come mi è stato rivelato” è stato rivelato” è stato rivelato” è stato rivelato”
in versione in versione in versione in versione AudioLibroAudioLibroAudioLibroAudioLibro
(in lingua italiana)(in lingua italiana)(in lingua italiana)(in lingua italiana) composto da 10 CD composto da 10 CD composto da 10 CD composto da 10 CD in formato MP3 in formato MP3 in formato MP3 in formato MP3
che possono essere che possono essere che possono essere che possono essere acquistati presso le acquistati presso le acquistati presso le acquistati presso le
librerie online oppure librerie online oppure librerie online oppure librerie online oppure richieste alla vostra richieste alla vostra richieste alla vostra richieste alla vostra libreria di fiducialibreria di fiducialibreria di fiducialibreria di fiducia
per ascoltare per ascoltare per ascoltare per ascoltare tutti i 652 capitutti i 652 capitutti i 652 capitutti i 652 capitoli toli toli toli
7
Ma è tutta una storia clericale di gente che non
vuole perdere il potere sulla povera gente credulona».
«Però», riprende la prima persona, «padre Migliorini è stato spostato a Roma nel 1946».
«E certo, aveva un po’ esagerato. E poi non era un teologo. Per ingannare meglio serviva uno di questi illusionisti. Padre Berti, teologo, insegnan-te di teologia, era la persona giusta. E lui con l’aiuto di Padre Roschini e dei suoi confratelli della facoltà Teologica Marianum, avevano le conoscenze giuste».
«Maria Valtorta ha scritto tra il 1943 e il 1947 e il Marianum e padre Roschini è arrivato molto dopo quindi loro non c’entrano».
«Anche questa è un’invenzione. Ti hanno fatto credere questa storia, ma chissà quanti rimaneg-giamenti e adattamenti ci sono stati. E poi, i quaderni autografi li hai mai visti? E gli appunti di Padre Migliorini, di Padre Berti, di Padre Pennoni, del suo Parroco, dove sono? Perché li hanno nascosti o fatti sparire? Qualcuno ha controllato la grafologia della scrittura nei quaderni? L’inchiostro, i quaderni stessi: siamo certi che fossero di quegli anni? No. No, niente di questo è certo, provato, e lo sai bene. Ma non ti sei accorto che persone bazzicavano quella casa? Il Prof. Nicola Pende, un paio di radioestesisti, addirittura diversi spiritisti tra cui uno del calibro del Prof. Luciano Raffaele. Questo era addirittura Presidente della Società Italiana di Parapsicologia! Ma ti immagini come hanno collaborato per costruire quei dieci volumi che ti piacciono tanto? Anche un pittore come il maestro Lorenzo Ferri, è stato utile!
Prof. Nicola Pende (1880-1970)
È stato un illustre medico e
scienziato ma anche politico e
senatore del Regno d’Italia.
Sono famose le sue ricerche
mediche nel campo della
endocrinologia ma anche le sue
posizioni sulla razza durante il
periodo fascista. Personaggio
famoso e discusso ebbe un
ruolo attivo durante le vicende
relative alla pubblicazione
dell’Opera di Maria Valtorta.
Fu lui a suggerire il titolo:
Il Poema di Gesù poi modificato
in Il Poema dell’Uomo-Dio.
Ebbe anche modo di andare a
trovare e sottoporre a visita
medica Maria Valtorta e
successivamente tornò a
trovarla e intrattenne con la
mistica una corrispondenza
epistolare. Fu anche uno degli
illustri firmatari della petizione
a papa Pio XII, sottoscritta nel
gennaio del 1952, nella quale
si chiedeva di sbloccare l’Opera
dal veto che era stato posto dal
Sant’Uffizio nel 1949 in modo
da poterla pubblicare con un
imprimatur. L’Opera poi venne
comunque pubblicata ma il
Sant’Uffizio reagì con la messa
all’Indice dei Libri proibiti per
motivi disciplinari.
Il prof. Pende rimase sempre
un estimatore dell’Opera e di
Maria Valtorta.
8
Perché è lui che ha costruito le scene che Padre
Migliorini prima, e Padre Berti - con l’aiuto degli altri «tecnici» - dopo, hanno scritto. È evidente, loro hanno costruito Il Poema dell’Uomo-Dio, non quella povera ammalata sempre allettata e sempre in fin di vita. Devo ammettere che è scritto bene, ma niente a che fare con il vostro Dio. È il solito inganno clericale di bassa lega, ma che non può ingannare noi che vogliamo scienza e non fantasticheria». D’accordo è una storiella - attenti, una storiella - raccontata molto superficialmente. Ma quanta gente ha spirito critico? Quanti ci possono cadere? E quanti sono pronti a caderci pur di non credere ai fatti realmente accaduti e cambiare genere di vita? Quanti sono quelli che si fermano a guardare il dito che indica la luna anziché la luna stessa? Credo che l’inventore del circo Barnum avrebbe da insegnarci molte cose sulla capacità critica degli uomini. Senza dimenticare il detto riportato da Voltaire: «calunniate, calunniate, qualcosa resterà». D’altra parte quante volte abbiamo sentito cose più o meno come queste raccontate da critici di Maria Valtorta che non avevano neppure letto i libri, ma solo sentito parlare d’essi!
Ciò che è accaduto per mezzo di Maria Valtorta è un fatto eccezionale, miracoloso e come tale va studiato, presentato, commentato e annunciato. Sempre! Alla prossima puntata.
Don Ernesto Zucchini
P.S. Tutti i testi di Maria Valtorta sono Editi dal «Centro Editoriale Valtortiano, Isola del Liri, FR»
FONDAZIONE MARIA VALTORTA viale Carducci, 71
55049 VIAREGGIO (Lucca) [email protected]
Tutti i video che
documentano
i lavori e gli interventi
dei relatori del
PRIMO CONVEGNO
VALTORTIANO
INTERNAZIONALE
di Forte dei Marmi,
che si è svolto il
22/23 ottobre 2016,
sono disponibili sul sito
online della Fondazione
Maria Valtorta:
www.fondazionemariavaltorta.it