vesuvio: parla il presidente per la mobilitÀ …...giare non solo la carenza di organico, ma anche...

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Parco Nazionale del Vesuvio: parla il Presidente Pollice a pag.3 C’è un lago sotto la superficie di Marte Una ricerca tutta italiana ha scoperto un'enorme ri- serva di acqua liquida sotto la superficie marziana in corrispondenza del Polo Sud. Questa, si trova a un chilometro e mezzo di pro- fondità, e si estende trasver- salmente per 20 km... Maisto a pag.10 Abbrunzo a pag.17 Laser food: frutta e verdura marchiata laser I CANTIERI DI NAPOLI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE Il laboratori o Arpac “legionella”: i dati 2017 La malattia del legionario è tornata forte- mente alla ribalta in Italia negli ultimi mesi a seguito dell’epidemia di 52 casi che ha causato quattro decessi a Bresso, in provincia di Mi- lano, a luglio. È degli ultimi giorni, d’altronde, il caso delle polmoniti in provincia di Brescia, con un picco di accessi al pronto soccorso per il quale si sospetta un contagio da legionella Rossi a pag.4 I cosiddetti “bird garden” rappresentano una delle più innovative e singolari declinazioni del concetto tradizionale di giardino concepito in perfetta armonia con la natura. Principale obiettivo di chi li realizza è quello di portare gli uccelli a posarsi (e nidificare) sui rami di arbusti e cespugli appositamente scelti per ri- chiamarli. Palumbo a pag.11 Clemente a pag.13 Gli integratori a base di acetilcolina Mentre cresce il livello delle pole- miche e delle attese (delle famiglie delle povere vittime degli sfollati) a Genova, il tema dei ponti si pre- sta ancora ad altri approfondi- menti legati al nostro territorio... De Crescenzo-Lanza a pag.14 Ponti e dintorni: il “Ponte Cristino” Fu costruito sul fiume Calore nel comune di Solopaca AMBIENTE & TENDENZE I nobili e i borghesi, nei tempi passati, usavano trascorrere parte dell’anno in residenze di campagna, così da poter vi- vere all’aria aperta e speri- mentare un mondo che in città gli era precluso. Con il trascorrere dei secoli le loca- lità montane e il mare hanno rimpiazzato questo modello di villeggiatura e la campa- gna è finita per diventare un luogo di semplice produzione agricola. Da non molti anni a questa parte, noi figli soste- nibili abbiamo riscoperto la campagna, come lo spazio vi- vente delle nostre tradizioni per appagare l’ incessante desiderio di ritrovare un am- biente più naturale... AMBIENTE & SALUTE SCIENZA & TECNOLOGIA AMBIENTE & TRADIZIONE È nel bellissimo Palazzo Me- diceo, situato nella parte alta di Ottaviano, che ha sede l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. NATUR@MENTE Legati alla campagna e ti nutri di emozioni Nel corso di un convegno che si è tenuto a fine giugno alla Stazione marittima, il sin- daco Luigi de Magistris ha parlato di Napoli come “città della mobilità sostenibile”. Cosa significa in concreto? Abbiamo chiesto a Mario Calabrese, assessore compe- tente per materia, di raccon- tarci alcune delle principali novità in arrivo, in tema di trasporti nel capoluogo cam- pano. L’occasione è offerta dalla Settimana europea della mobilità sostenibile, in pro- gramma dal 16 al 22 settem- bre. Mosca pagg. 6 e 7 Tafuro a pag.19 Buonfanti a pag.8 La Posidonia oceanica, pianta acquatica del Medi- terraneo, forma delle prate- rie sottomarine che hanno una notevole importanza ecologica, esercitando una notevole azione nella prote- zione della linea di costa dall’erosione. Trasformare in risorsa i residui di “Posidonia” NATURA & BIODIVERSITÀ I bird garden a beneficio dell’avifauna L’INTERVISTA In vista della Settimana europea, abbiamo intervistato l’assessore Calabrese

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Page 1: Vesuvio: parla il Presidente PER LA MOBILITÀ …...giare non solo la carenza di organico, ma anche per il ri-spetto della legalità con uno stanziamento di 500mila euro all’anno

Parco Nazionale del Vesuvio: parla il Presidente

Pollice a pag.3

C’è un lago sotto lasuperficie di Marte

Una ricerca tutta italianaha scoperto un'enorme ri-serva di acqua liquida sottola superficie marziana incorrispondenza del PoloSud. Questa, si trova a unchilometro e mezzo di pro-fondità, e si estende trasver-salmente per 20 km...

Maisto a pag.10

Abbrunzo a pag.17

Laser food: frutta e verdura marchiata laser

I CANTIERI DI NAPOLI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Il laboratorio Arpac “legionella”: i dati 2017

La malattia del legionario è tornata forte-mente alla ribalta in Italia negli ultimi mesi aseguito dell’epidemia di 52 casi che ha causatoquattro decessi a Bresso, in provincia di Mi-lano, a luglio. È degli ultimi giorni, d’altronde,il caso delle polmoniti in provincia di Brescia,con un picco di accessi al pronto soccorso peril quale si sospetta un contagio da legionella

Rossi a pag.4

I cosiddetti “bird garden” rappresentano unadelle più innovative e singolari declinazionidel concetto tradizionale di giardino concepitoin perfetta armonia con la natura. Principaleobiettivo di chi li realizza è quello di portaregli uccelli a posarsi (e nidificare) sui rami diarbusti e cespugli appositamente scelti per ri-chiamarli.

Palumbo a pag.11

Clemente a pag.13

Gli integratori a base di acetilcolina

Mentre cresce il livello delle pole-miche e delle attese (delle famigliedelle povere vittime degli sfollati)a Genova, il tema dei ponti si pre-sta ancora ad altri approfondi-menti legati al nostro territorio...

De Crescenzo-Lanza a pag.14

Ponti e dintorni: il “Ponte Cristino” Fu costruito sul fiume Calore nel comune di Solopaca

AMBIENTE & TENDENZE

I nobili e i borghesi, nei tempipassati, usavano trascorrereparte dell’anno in residenzedi campagna, così da poter vi-vere all’aria aperta e speri-mentare un mondo che incittà gli era precluso. Con iltrascorrere dei secoli le loca-lità montane e il mare hannorimpiazzato questo modellodi villeggiatura e la campa-gna è finita per diventare unluogo di semplice produzioneagricola. Da non molti anni aquesta parte, noi figli soste-nibili abbiamo riscoperto lacampagna, come lo spazio vi-vente delle nostre tradizioniper appagare l’ incessantedesiderio di ritrovare un am-biente più naturale...

AMBIENTE & SALUTE

SCIENZA & TECNOLOGIA

AMBIENTE & TRADIZIONE

È nel bellissimo Palazzo Me-diceo, situato nella partealta di Ottaviano, che hasede l’Ente Parco Nazionaledel Vesuvio.

NATUR@MENTE

Legati alla campagnae ti nutri di emozioni

Nel corso di un convegno chesi è tenuto a fine giugno allaStazione marittima, il sin-daco Luigi de Magistris haparlato di Napoli come “cittàdella mobilità sostenibile”. Cosa significa in concreto?Abbiamo chiesto a MarioCalabrese, assessore compe-tente per materia, di raccon-tarci alcune delle principalinovità in arrivo, in tema ditrasporti nel capoluogo cam-pano. L’occasione è offerta dallaSettimana europea dellamobilità sostenibile, in pro-gramma dal 16 al 22 settem-bre.

Mosca pagg. 6 e 7

Tafuro a pag.19

Buonfanti a pag.8

La Posidonia oceanica,pianta acquatica del Medi-terraneo, forma delle prate-rie sottomarine che hannouna notevole importanzaecologica, esercitando unanotevole azione nella prote-zione della linea di costadall’erosione.

Trasformare in risorsa iresidui di “Posidonia”

NATURA & BIODIVERSITÀ

I bird garden a beneficio dell’avifauna

L’INTERVISTA

In vista della Settimana europea, abbiamo intervistato l’assessore Calabrese

Page 2: Vesuvio: parla il Presidente PER LA MOBILITÀ …...giare non solo la carenza di organico, ma anche per il ri-spetto della legalità con uno stanziamento di 500mila euro all’anno

DISSESTO DEL SUOLO: FONDI PER LA CAMPANIA IN ARRIVO DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Il ministero dell'Ambiente ha finan-ziato un nuovo stralcio del fondo di ro-tazione per la progettazione diinterventi contro il dissesto idrogeolo-gico, assegnando circa 20 milioni dieuro a quattro regioni: Campania, Si-cilia, Lazio e Umbria, che permette-ranno ai rispettivi presidenti, inqualità di Commissari di Governo, diportare avanti opere per oltre 660 mi-lioni sul territorio. In Campania sono state finanziate 54progettazioni per oltre 12 milioni dieuro, in grado di attivare opere percirca 365 milioni di euro. Tra gli inter-venti sovvenzionati la progettazionedell'azione di mitigazione del rischioidrogeologico della foce del Volturno edel Litorale Domizio (Caserta) con434mila euro, opera da 35 milioni dieuro complessivi, mentre altri256mila euro sono stati destinati allaprogettazione del risanamento idro-geologico del Comune di Volturara Ir-pina (Avellino), opera da oltre 29milioni di euro. Inoltre, tra i tanti comuni ammessi,due importanti finanziamenti com-

prendono la città di Napoli: uno per ilcompletamento della conca di Agnanoe l’altro per l’adeguamento del collet-tore Arena Sant’Antonio di Soccavo,per un totale di circa 250 mila euro diprogettazione. Questi due interventiinteressano in particolare la riqualifi-cazione del bacino che insiste sull’areadi Bagnoli ex Italsider. Dieci poi gli in-terventi per i comuni della provinciadi Benevento, otto per quella di Sa-lerno, tra cui il comune di Amalfi peril risanamento dei costoni sulla stradaamalfitana. Gli interventi sono stati individuatisulla base della graduatoria del Si-stema RENDIS e sulla base delle prio-rità individuate per il rischioimminente. Si tratta di un impor-tante finanziamento per i comunicampani. Fondamentale sarà avviarele progettazioni e velocizzare la pub-blicazione delle gare per i lavori inmodo da avviare quanto prima gli in-terventi su costoni, acquedotti espiagge. La Regione metterà a dispo-sizione dei comuni in supporto tecniconecessario.

Nei primi giorni di settembre il Ci-lento è stato meta di un viaggio par-ticolare, un tour a impatto zeroall'insegna della sostenibilità am-bientale che ha toccato tredici loca-lità certificate Bandiera Blu e SpigheVerdi, raccontando l'impegno dallecomunità locali a difesa dell'am-biente. Si tratta del progetto "JtiClean Way" di Fee Italia (Founda-tion for Environmental Education) eJti (Japan Tobacco International),uno dei maggiori produttori di ta-bacco a livello internazionale. Il viaggio è partito da Capaccio-Pae-stum, località che per il quarto annoconsecutivo si è aggiudicata la Ban-diera Blu e ha fatto tappa ad Agro-poli, Comune insignito del duplicericonoscimento di Bandiera Blu eSpighe Verdi, proseguendo poi per lelocalità Bandiera Blu di Castella-bate, Montecorice, San Mauro Ci-lento, Pollica (Acciaroli), CasalVelino e Ascea. Ha poi raggiunto Pi-sciotta, Centola-Palinuro, Ispani, Vi-

bonati e si è concluso a Sapri. Il travel blogger Alessandro Marrase l'Account Manager della Commu-nity IgersCampania, Raffaele Mo-naco, a bordo di una Nissan Leaf100% elettrica (che ha consentito diabbattere le emissioni di anidridecarbonica), hanno attraversato il li-torale tirrenico del Cilento colle-gando virtualmente i Comuni chehanno valorizzato e investito in so-stenibilità nella gestione del proprioterritorio con il coinvolgimento diistituzioni, imprese e cittadini e chehanno per questo ottenuto nel 2018le eco-label di Bandiera Blu o SpigheVerdi. Tra le principali azioni vir-tuose celebrate dal progetto, la pro-mozione di programmi per favorireuno stile di vita sano, l'installazionedi colonnine per la ricarica delle autoelettriche, la protezione dell'area du-nale e delle piante tipiche, l'investi-mento dei proventi dell'imposta disoggiorno in servizi gratuiti per i tu-risti. G.M.

“JTI CLEAN WAY”: CILENTO PROTAGONISTANELLA DIFESA DELL’AMBIENTE

Un tour in automobile a impatto zero da Paestum a Sapri

Fondamentale avviare le progettazioni e velocizzare la pubblicazione delle gare

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Tina Pollice

È nel bellissimo Palazzo Medi-ceo, situato nella parte alta diOttaviano, che ha sede l’EnteParco Nazionale del Vesuvio.Dalla stradina medioevale diVia Palazzo Principe attra-verso vicoletti lastricati in pie-tra lavica oltrepassando laChiesa di San Michele sigiunge al Palazzo che fu co-struito intorno all’anno 1000,in piena età longobarda, suiresti di una villa romana e tra-sformato in residenza signoriledal carattere rinascimentaleda Bernardetto de’ Medici chenel 1567 ne fece la sua dimora.Ad attenderci il più giovanePresidente dell’Ente Parco Na-zionale del Vesuvio AgostinoCasillo. Presidente che cos’è unente parco? Da circa 2 anni mi sono resoconto che la popolazione ignorache cosa sia e come funziona unente parco. Pensano sia solouna grande villa comunaleignorando che esso, annun-ciato con legge quadro per learee protette 394 del 1991 eistituito con Decreto del Presi-dente della Repubblica il 5 giu-gno 1995, nasce per coniugaretutela ambientale e svilupposostenibile, per conservare i va-lori del territorio, dell’ambientee la loro integrazione conl’uomo, per salvaguardare lespecie animali e vegetali non-ché le singolarità geologiche eper promuovere le attività di

educazione ambientale, di for-mazione e di ricerca scientifica.Parchi intesi come laboratoriper nuove politiche di svilupposostenibile, turismo sostenibile,agricoltura d’eccellenza e conla funzione primaria di educa-tori ambientali. E.P.N.V. è trai parchi nazionali il più piccolocon i suoi 8400 ettari di terrenofertilissimo con un ricchissimopatrimonio naturalistico, ma,con una impressionante pres-sione antropica. Colpisce per lanotevole presenza di specie flo-ristiche e faunistiche rappor-tati alla sua ridotta estensionecon 612 specie appartenenti almondo vegetale e 227 specie almondo animale. Il Parco in-clude e si sviluppa intorno alVesuvio che è il tipico esempiodi vulcano a recinto costituitoda un cono esterno tronco ilMonte Somma, oggi spento,entro il quale si trova un conopiù piccolo, il Vesuvio, ancoraattivo. Dai cognoli del MonteSomma allo spettacolo delGran Cono, dalla riserva Ti-rone Alto-Vesuvio a Punta Na-sone e alla Valle del Gigante, ilcomplesso Somma-Vesuvio èunico in termini naturalistici edi biodiversità.Da ambientalista convintoa Presidente, che cosa si-gnifica lavorare per l’EnteParco Vesuvio, e, che cosaprova.Orgoglio. Sono orgoglioso dilavorare per e nella mia terra.Sono orgoglioso della opportu-nità di poter coordinare e

orientare alla soluzione dellecriticità di un Parco così com-plesso, naturalmente sentoanche grande la responsabilitàche deriva dalla gestione di unprogetto così ambizioso. Conl’istituzione del Parco è comin-ciata la desistenza alle aggres-sioni, all’abusivismo ed ancheallo smaltimento dei rifiuti cheavevano caratterizzato gli anni80. Abbiamo creato collabora-zioni istituzionali per fronteg-giare non solo la carenza diorganico, ma anche per il ri-spetto della legalità con unostanziamento di 500mila euroall’anno con i Comuni e la Pro-cura della Repubblica. È ancora vivo il ricordo deiroventi roghi dell’estate2017 interessando ettari di

zone boschive del Vesuvio.A distanza di un anno checosa è stato fatto?Il nostro territorio ha rispostoe dimostrato grande resilienza.Sui 2500 ettari di territorio in-teressato dagli incendi uno stu-dio, commissionato alla facoltàdi Agraria dell’Università Fe-derico II di Napoli, ha rilevatoche i danni più gravi sono cir-coscritti solo su 500 ettari diterreno e che il territorio sta ri-spondendo egregiamente. IlParco è stato dotato di un inno-vativo sistema di videosorve-glianza che utilizza sofisticatetecnologie con 35 punti di ri-presa situati sull’intero territo-rio dei 13 Comuni del ParcoNazionale del Vesuvio a cuivanno aggiunti 10 lettori ditarghe installati in punti stra-tegici che permettono di indivi-duare il flusso veicolare iningresso e uscita. Le ripresesono effettuate con telecamerea fuoco fisso in tecnologiaday&amp, night colore a 3Me-gaPixel e telecamere Dome mo-torizzate con capacità di zoomottico 42x programmate conronda elettronica per agevo-lare la visione di insieme so-prattutto delle aree a monte.La ricezione principale èpresso il Palazzo Mediceo enelle due sale operative pressoil Reparto Carabinieri Fore-stali del Parco Nazionale delVesuvio a San Sebastiano alVesuvio e presso la StazioneCarabinieri Parco di Otta-viano. Con risorse economichedell’Ente abbiamo fornito ai vi-gili del fuoco fuoristrada conmoduli antincendi per potergiungere ai punti più impervi.Per il 2019 contiamo di dotare

i Carabinieri Forestali di dronicon termocamere e di avvalercidella Protezione Civile dei Co-muni non solo per la sorve-glianza del territorio masoprattutto per prevenire in-cendi. Gli incendi del 2017hanno penalizzato il flusso tu-ristico (circa 600.000 visitatori)mentre i dati per il 2018 mo-strano il recupero del 10%perso con 700.000 presenze edin crescita. Abbiamo parteci-pato al Bando Ministero Am-biente con 2 progetti per larinaturalizzazione con l’inseri-mento di specie autoctone e dipiù specie per far ripartire ilbosco autoctono. Dopo Pompeiil complesso Somma-Vesuvio èil sito più visitato in Campaniaed anche gli altri sentieri co-minciano ad essere conosciutidai turisti grazie anche agli in-vestimenti nella comunica-zione col nuovo sito webpensato per gli smartphone, lapresenza su tutti i social net-work con una comunità digi-tale che conta centinaia dimigliaia di persone.A suo avviso è possibile as-sociare la funzione del-l’Ente Parco, posto asalvaguardia del bene co-mune, e la ricerca del pro-fitto economico da partedello Stato?Sì, la P.A. deve puntare sull’in-novazione e sulle tecnologie fa-vorendo la nascita di impresegreen e imparare a fare profittopulito e sostenibile dei nostribeni ed il nostro cratere è esem-pio di come sono utilizzati ifondi per la sostenibilità ditutto il territorio. Grazie Presidente ed avanticosì.

Intervista al Presidente Agostino Casillo

L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio

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Anna Maria Rossi

La malattia del legionario è tor-nata fortemente alla ribalta inItalia negli ultimi mesi a seguitodell’epidemia di 52 casi che hacausato quattro decessi aBresso, in provincia di Milano, aluglio. È degli ultimi giorni, d’al-tronde, il caso delle polmoniti inprovincia di Brescia, con unpicco di accessi al pronto soc-corso per il quale si sospetta uncontagio da legionella. Il quadroclinico della legionellosi è rap-presentato infatti da una severapolmonite, provocata dall’inala-zione di aerosol di acqua conta-minata dal batterio Legionellapneumophila.L’Arpa Campania dal 2001 èparticolarmente attenta a que-sta problematica attraverso leattività del Laboratorio di rife-rimento regionale per la legio-nellosi istituito nelDipartimento provinciale di Sa-lerno. Il laboratorio ricerca lafonte ambientale causa di con-tagio, prelevando campioni diacqua, aerosol, biofilm nei punticritici degli impianti termoi-draulici e di condizionamentodegli edifici frequentati dai pa-zienti che hanno contratto lamalattia.Il laboratorio è accreditato dal2012 secondo la norma UNI ENISO / IEC 17025 per la ricerca etipizzazione di Legionella spp.nella matrice acquosa, avendo

adottato il metodo descrittonella UNI EN ISO 11731:2017.A Lione dal 28 al 30 agosto 2018si è svolta la 5a Conferenza delloESCMID Study Group for Le-gionella Infections (ESGLI) finoal 2011 denominato EuropeanWorking Group for LegionellaInfections (EWGLI) e che dal1986 riunisce scienziati europeie mondiali, esperti di legionellaper un proficuo confronto tec-nico-scientifico. Fin dal 2008l’Arpa Campania ha presoparte a questo interessante ap-puntamento annuale della co-munità scientifica inter-nazionale per condividere espe-rienze e conoscenze multidisci-plinari.I temi principaliaffrontati durante il meeting diLione hanno riguardato: il trenddella malattia in Europa nel2017, gli outbreaks (epidemie inEuropa nel 2017), gli aspetti cli-nici e diagnostici, l’interazioneospite-microbo e microbo-am-biente, infine la prevenzione, lasorveglianza ambientale e cli-nica e le strategie di controllo.Il Laboratorio regionale di rife-rimento della Campania ha pre-sentato un poster dal titolo“Activity of Legionella RegionalReference Laboratory: report ofthe year 2017”, in cui alla plateainternazionale di esperti sonostati presentati i dati di un annodi attività del laboratorio. In Campania nel 2017 sono statinotificati al Laboratorio 116 casi

di legionellosi con 5 decessi cosìsuddivisi: 71 associati ai viaggi,13 nosocomiali e 32 comunitari.Il Laboratorio ha ispezionato 87siti: 51 hotel, 14 strutture sani-tarie, 18 abitazioni e 4 sedi lavo-rative. Dei 51 hotel, 27 sonorisultati positivi con una conta-minazione di Legionella siero-gruppo 1 (Lp.1) – il genotipo piùaggressivo - pari al 68% e dialtri tipi di legionelle (Lp3, Lp5,

Lp6 e Lp8) in percentuale piùbasse. Delle 14 strutture sani-tarie, 7 sono risultate positiveprevalentemente per la pre-senza di Lp.1 e solo in una strut-tura è stata isolata Lp.8. Mentre le sedi di lavoro control-late non hanno presentato con-taminazione da Legionella, treabitazioni sono risultate posi-tive. La fonte di contaminazioneera attribuibile in due casi allecisterne per la riserva d'acquaesposte al sole e nel terzo all'uti-lizzo della doccia idromassaggio,in cui è stato evidenziata un'ele-vatissima concentrazione di bat-teri (30000 UFC/L), che ha

causato la morte di una signoradi 67 anni.Riteniamo, quindi, importantesensibilizzare i cittadini sulle in-sidie di questo germe che può fa-cilmente nascondersi nellenostre case: occorre conoscernel'habitat e mettere in praticaun'efficacia prevenzione.L’Agenzia collabora alla sorve-glianza ambientale preventivadella legionella in diverse strut-ture sanitarie campane, tra cuile aziende ospedaliere GiuseppeMoscati di Avellino e GaetanoRummo di Benevento e i 12 pre-sìdi ospedalieri dell’Asl di Sa-lerno.

Il laboratorio Arpac “legionella”: i dati 2017L’attività della struttura agenziale presentata alla conferenza Esgli a Lione: 87 i siti ispezionati in un anno

L’attività del Laboratorio di riferimento regionale per la legionellosi nel 2017. Inteventi post-bonifica.

L’attività del Laboratorio di riferimento regionale per la legionellosi nel 2017. Interventi di primo controllo

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Anna Gaudioso

La Giunta regionale dellaCampania, su proposta del-l'assessore all'IstruzioneLucia Fortini, ha fissato al 12settembre l’inizio dell'annoscolastico 2018/2019. Cosìmercoledì scorso in tutte lescuole della Campania ilsuono della campanella ha ri-preso la sua funzione, festeg-giando il ritorno degli alunninelle aule dopo la stagioneestiva. Un’estate che nonsempre ha regalato beltempo, ma comunque è tra-scorsa, e ora è tempo di ri-prendere i percorsi di vita egli impegni sospesi. Anche ilsettore Educazione ambien-tale di Arpa Campania ri-prende i suoi percorsi dieducazione ambientale. Di-fatti l’agenzia dà particolareimportanza ai programmi disensibilizzazione in materiaambientale, per cui riconoscenel ruolo dell’informazione,della formazione e dell’educa-zione il presupposto per av-viare la svolta verso unfuturo sostenibile. Lo scorsogiugno abbiamo chiuso unpercorso informativo-forma-tivo-educativo cha ha resopossibile un coinvolgimentosoddisfacente degli alunni,un incontro tra competenze,voglia di apprendere e parte-cipare: un percorso di educa-zione ambientale e alla

salute, che si è tenuto neiplessi Sant’Anna e Cafierodel V istituto comprensivo diNocera Inferiore. Si è partitidall’orto aromatico, facendoconoscere ai ragazzi la prezio-sità delle spezie, cosa conten-gono, a cosa possono essereutili, come poterle usare equali effetti benefici possonoavere sulla nostra salute. Inostri incontri nelle scuole diogni ordine e grado ci hanno

fatto rilevare una grande sen-sibilità da parte dei ragazzi, ela loro voglia di partecipare,capire e cercare di rendere ilpiù possibile fattibili i lorosforzi per un futuro più sicuroe più sostenibile. Per que-st’anno scolastico, Arpac hain cantiere iniziative su varietematiche ambientali, cer-cando di avvalersi della colla-borazione delle variecompetenze educative pre-

senti all’interno delle scuole ecosì poter contribuire allo svi-luppo, nelle giovani genera-zioni, di comportamentiresponsabili ispirati alla co-noscenza e al rispetto del-l’ambiente. Le iniziative sonofinalizzate alla promozione dicomportamenti più consape-voli e rispettosi nei confrontidell’ambiente, oltre che all'ac-quisizione di buone pratiche.Tra le tematiche da affron-

tare, ci sono energia, aria,acqua, cambiamenti clima-tici, inquinamento elettroma-gnetico, rifiuti, riuso,economia circolare, agricol-tura, alimentazione sosteni-bile, orto e biodiversità. Sultema della biodiversità, loscorso anno scolastico con iragazzi del plesso Sant’Annadella I classe - sezione C, delV Comprensivo di Nocera In-feriore, abbiamo svolto unpercorso, realizzando il no-stro primo incontro nellaGiornata Nazionale degli Al-beri, dando risalto alla fun-zione dell’albero di assorbirel’anidride carbonica e rila-sciare ossigeno, prevenire ildissesto idrogeologico e pro-teggere la biodiversità. Il per-corso informativo educativoche abbiamo portato avantiaveva come titolo “gli alberidella memoria”. Abbiamoparlato del nocciolo, visto chetanti anni fa c’erano molti al-beri che delineavano le stradelungo il tragitto Nocera – Sa-lerno, che oggi non ci sonopiù, almeno nelle quantità eposizioni del passato. Insiemeabbiamo piantato un alberodi nocciolo nel giardino dellascuola: simbolo, per questoterritorio, di una memoria ri-trovata.

Educazione ambientale in ArpacSi riparte con il nuovo anno scolastico

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Luigi Mosca

Nel corso di un convegno che si è te-nuto a fine giugno alla Stazione marit-tima, il sindaco Luigi de Magistris haparlato di Napoli come “città della mo-bilità sostenibile”. Cosa significa in

concreto? Abbiamo chiesto a Mario Ca-labrese, assessore competente per ma-teria, di raccontarci alcune delleprincipali novità in arrivo, in tema ditrasporti nel capoluogo campano. L’oc-casione è offerta dalla Settimana euro-pea della mobilità sostenibile, in

programma dal 16 al 22 settembre.Professore, a che punto è l’appro-vazione del Pums, il Piano urbanodella mobilità sostenibile? «Il cosiddetto “livello direttore” delPiano, che contiene gli obiettivi strate-gici e le azioni necessarie, è stato ap-provato due anni fa dalla Giunta dopouna fase di concertazione e condivi-sione tra tecnici pianificatori, decisorie portatori di interesse. Poi si è apertoun ulteriore iter che comprende, tral’altro, la valutazione ambientale stra-tegica. Il documento deve infine esseresottoposto a un’ulteriore fase di concer-tazione ai fini dell’approvazione defini-tiva da parte del Consiglio comunale.L’obiettivo è di chiudere tutto entro il2019». Qual è la filosofia alla base delPiano?«C’è molta attenzione per l’ambiente eper la salute dei cittadini. Il cardinedel sistema sarà il trasporto collettivoe sarà sempre più incentivata la mobi-lità ciclo-pedonale e la sharing mobi-lity, la mobilità condivisa. La città poidovrà estendere l’esperienza che si stafacendo con le stazioni della metropo-litana, stazioni non solo funzionali maanche belle. Con questa esperienza siè dimostrato che un sistema di tra-sporto bello non solo attrae un maggiornumero di utenti, ma è anche un ele-mento di riqualificazione del territorio,di valorizzazione dell’immagine dellacittà. Questo concetto andrà esteso,

oltre alle stazioni di nuova costruzione,anche ai nostri parcheggi, alla riquali-ficazione delle nostre strade. In altreparole si partirà dall’“a-b-c”, ossia dauna mobilità attiva, condivisa e bella».Nell’ultimo Rapporto sulla qualitàdell’ambiente urbano, curato dalSistema nazionale per la prote-zione dell’ambiente, la terza cittàd’Italia risulta indietro su moltiindicatori del trasporto pubblicolocale: per dirne una, Milanoconta 68 convogli di metropoli-tana ogni 100mila abitanti, Napoliappena 5. «È vero, su questo indicatore il con-fronto è impietoso. Ma bisognerebbeconsiderare anche i contributi che leRegioni destinano al trasporto locale,di diversa entità nelle due realtà. Adogni modo, a Napoli si sta lavorandoper intensificare ed estendere il servi-zio offerto dalla metropolitana. Sonostati acquistati dodici nuovi elettro-treni a sei carrozze, che dovrebbero en-trare in esercizio tra la fine del 2019 eil 2020. I tempi di attesa della linea 1,attualmente anche superiori ai dieciminuti, tenderanno a dimezzarsi: unpasso avanti notevole».Come si sta estendendo la rete suferro? «Si prevede che entro l’anno prossimoentreranno in esercizio le nuove sta-zioni Duomo e Centro direzionale.Entro il 2023, con il completamentodelle stazioni Poggioreale, Tribunale eCapodichino, la linea 1 arriverà all’ae-roporto. Così Napoli avrà porto, sta-zione centrale e aeroporto collegatidalla stessa linea su ferro: un caso piùunico che raro in Europa. È stato poidefinito il programma per chiuderel’anello della linea 1, con il prolunga-mento da Capodichino a Piscinola.Altra novità storica, nel 2019 entreràin funzione la linea 6, prima da Fuori-grotta a piazza San Pasquale, poi nel2020 fino a piazza Municipio».

Segue a pagina 7

I cantieri di Napoli per la mobilità sostenibileNei prossimi anni previsto l’avvio della linea 6. La linea 1 arriverà a Capodichino

In vista della Settimana europea, abbiamo intervistato l’assessore Calabrese: «i tempi della metro si dimezzeranno»

La stazione della metropolitana al Centro direzionale. Progetto di Benedetta Miralles Tagliabue

La nuova stazione “Duomo” della metropolitana di Napoli, progettata da Massimiliano Fuksas

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La città ha la capacità operativaper gestire queste novità?«Si pone senz’altro il problema di ade-guare l’Anm con un incremento di per-sonale in grado di condurre i mezzi. Nonsolo per i nuovi treni, ma anche per inuovi autobus: si pensi che entro pochimesi avremo a disposizione 56 nuovi au-tobus acquistati grazie ai fondi del PONMetro 2014-2020. Con l’avvio della linea6, poi, auspichiamo contributi finanziariulteriori da parte della Regione. Il ba-cino di utenza che gravita su Napoli,come evidenziato dagli studi condottidall’Università di Milano «Bicocca», siestende fino al basso Lazio. Ogni giornosono circa 400mila gli utenti che, permotivi di studio e lavoro, entrano incittà. È come se ogni giorno il triplo del-l’intera città di Salerno si spostasse aNapoli».Tra i capoluoghi di provincia, Na-poli ha il record di automobili clas-sificate come “euro 0”, quasi il 30%di tutte quelle intestate ai privati:un parco auto obsoleto, che incidenegativamente sulla qualità del-l’aria. Si ha una stima di quanto lenovità che ha raccontato potreb-bero ridurre il traffico cittadino? «Oggi circa il 42% degli spostamenti cheinteressano la città sono effettuati uti-lizzando l'automobile. Nel 2001 la per-centuale era del 44%. In terminiassoluti stiamo parlando di una ridu-zione di circa 45mila spostamenti-giorno che non vengono più fatti conl’auto. Il rapporto Inrix Traffic Score-

card 2017, confrontando le misure del li-vello di congestione del traffico, rivelache nella città di Napoli si è registratauna significativa riduzione del tempoperso nel traffico. Il capoluogo campano,infatti, migliora dal 2015 al 2016, a li-vello mondiale, di circa 20 posizioni.

Inrix attribuisce questa riduzione dellacongestione alla crescita della rete me-tropolitana. Con l’apertura delle pros-sime stazioni il fenomeno non potrà chemigliorare».In futuro si potrà parlare di Napolicome modello per la mobilità soste-

nibile?«Questo al momento resta un auspicio.C’è ancora molto da lavorare, anche per-ché, per noti problemi finanziari, permolti anni si è potuto investire poco, senon sull’ampliamento delle reti. La di-rezione però è quella giusta».

segue da pagina 6

Arpa CAMPANIA AMBIENTE del 15 settembre 2018 - Anno XIV, N.17Edizione chiusa dalla redazione il 14 settembre 2018

DIRETTORE EDITORIALELLuigi Stefano SorvinoDIRETTORE RESPONSABILEPietro FunaroCAPOREDATTORISalvatore Lanza, Fabiana Liguori, GiuliaMartelliIN REDAZIONECristina Abbrunzo, Anna Gaudioso, LuigiMosca, Andrea TafuroGRAFICA E IMPAGINAZIONESavino CuomoHANNO COLLABORATOI. Buonfanti, F. Clemente, F. De Capua, G. DeCrescenzo, R. Funaro, B. Giordano, R. Maisto,A. Palumbo, A. Paparo, T. Pollice, A. RossiSEGRETARIA AMMINISTRATIVACarla GaviniDIRETTORE AMMINISTRATIVOPietro VasaturoEDITOREArpa Campania Via Vicinale Santa Maria delPianto Centro Polifunzionale Torre 1 80143 NapoliREDAZIONEVia Vicinale Santa Maria del Pianto Centro Polifunzionale Torre 1- 80143 NapoliPhone: 081.23.26.405/427/451 Fax: 081. 23.26.481 e-mail: [email protected]

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Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Na-poli n.07 del 2 febbraio 2005 distribuzione gra-tuita. L’editore garantisce la massima riservatezzadei dati forniti e la possibilità di richiederne la ret-tifica o la cancellazione scrivendo a: ArpaCampa-nia Ambiente,Via Vicinale Santa Maria del Pianto,Centro Polifunzionale, Torre 1-80143 Napoli. In-formativa Legge 675/96 tutela dei dati personali.

La nuova stazione della metropolitana a Capodichino progettata da Richard Rogers

La nuova stazione “Duomo” della metropolitana di Napoli, progettata da Massimiliano Fuksas

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Ilaria Buonfanti

La Posidonia oceanica, piantaacquatica del Mediterraneo,forma delle praterie sottoma-rine che hanno una notevoleimportanza ecologica, eserci-tando una notevole azionenella protezione della linea dicosta dall’erosione. Al suo in-terno vivono molti organismianimali e vegetali che nellaprateria trovano nutrimento eprotezione. Il posidonieto èconsiderato un buon bioindica-tore della qualità delle acquemarine costiere.Ogni anno però le spiagge su-biscono una vera e propria in-vasione di “Posidonia” spiag-giata. Il fenomeno dello spiag-giamento dei residui di posido-nia è percepito da semprecome un problema che crea di-sagi per cittadini, bagnanti,gestori degli stabilimenti bal-neari e infine per i Comuni alleprese con la raccolta delle bio-masse spiaggiate.Il problema è estremamenterilevante per gli amministra-tori dei comuni costieri che, co-stretti a costose attività dipulizia e smaltimento, possonoprovocare danni agli ecosi-

stemi costieri in assenza dilinee guida definite che riguar-dano le modalità di interventoe gestione dei residui di posi-donia. Negli anni, numerosistudi hanno cercato di cercatodi identificare le modalità dicorretta gestione delle bio-masse spiaggiate analizzandoogni singolo caso di accumulodi residui e testando l’utilizzodi questo materiale, in abbina-

mento con altri residui orga-nici, come ammendante e fer-tilizzate per i terreni agricoli eper l’ortofloricoltura.Sono stati condotti anche studisulle altre possibilità di uti-lizzo di queste biomasse. Fra questi il loro uso per la sta-bilizzazione delle dune co-stiere. Prima di tutto è statanecessaria un’analisi e una va-lutazione diretta degli aspetti

legati alla problematica dellospiaggiamento e relativa-mente allo stato di salutedelle praterie di posidonia. Learee individuate sono state dif-ferenziate in base alle diversecondizioni ambientali in gradodi influenzare la quantità e laqualità degli accumuli. Nei siticampione è stato effettuato ilmonitoraggio dei parametri fi-sici e biologici delle praterie di

“posidonia oceanica” e realiz-zati i rilievi diretti sui residuivegetali spiaggiati.Dopo la raccolta della piantaacquatica spiaggiata sono ini-ziati alcuni trattamenti voltiad eliminare la sabbia e il saleper aumentare l’attitudine deiresidui al riutilizzo in agricol-tura. L’eliminazione dei resi-dui sabbiosi dalle piante èservita anche per ridurre l’im-patto sull’ecosistema costiero eil peso del materiale. Sono state realizzate poi al-cune prove sperimentali diessiccamento solare e di ab-battimento della carica salinaad opera dei soli agenti atmo-sferici (sole e pioggia) me-diante lo stoccaggio tempo-raneo della biomassa in appo-site aree in Puglia. Il progettoha mostrato come poter ri-durre l’impatto ambientaledelle biomasse spiaggiate tra-sformando un materiale discarto in risorsa in un’ottica dieconomia circolare promossadalla Commissione EuropeaIn particolare quindi, la Posi-donia è stata riutilizzata comeammendante agricolo e/o comesubstrato nei vivai di coltureorticole.

Trasformare in risorsa i residui di “Posidonia”

Bruno Giordano

Sino ad oggi le microplastichee il loro carico di sostanze in-quinanti erano state trovatenegli stomaci dei pesci piùgrandi, ma, lo studio di Gre-enpeace ha rinvenuto questesostanze anche nei molluschi.“Sono stati identificati diversitipi di polimeri, la maggiorparte di essi è fatta di “polie-tilene” (PE), il polimero concui viene prodotta la maggiorparte del packaging e dei pro-dotti usa e getta. I risultati ot-tenuti confermano ancorauna volta che l’ingestione dimicroplastiche da parte degliorganismi marini è un feno-meno, purtroppo, abbastanzadiffuso e sottolineano la rile-vanza ambientale del pro-blema dei rifiuti plastici inmare. Diviene urgente, quindi,che la ricerca scientifica acqui-sisca nuove conoscenze e con-tribuisca a sensibilizzare la

coscienza di tutti su questa te-matica emergente e grave”. È quanto afferma StefaniaGorbi, docente di Biologia Ap-plicata alla Università Poli-tecnica delle Marche, sullostudio di Greenpeace che haraccolto dati sulle micropla-stiche ingerite da pesci e mol-luschi nei nostri mari. Nei siti di Genova, Grosseto,Isola del Giglio, Ventotene eNapoli sono stati analizzatipiù di 200 organismi marinitra pesci e invertebrati comu-nemente consumati e pescatiin Italia, quali acciughe, tri-glie, merluzzi, scorfani, gam-beri e cozze. Quello che più preoccupa è larapida evoluzione di questoproblema e la graduale tra-sformazione delle microplasti-che in nanoplastiche, parti-celle ancora più piccole, che,se ingerite dai pesci possonotrasferirsi nei tessuti ed es-sere quindi ingerite anche

dall’uomo, con rischi per la sa-lute ancora sconosciuti. L’in-quinamento marino derivantedalla plastica e dai contami-nanti ad essa associati rap-presenta un problema enormesu cui bisogna intervenire su-bito, partendo dalla drasticariduzione della sua produ-zione e dall’eliminazione dellaplastica usa getta e degli im-ballaggi. Il problema però non è tantoriciclare, o meglio non bastasolo riciclare la plastica che siusa, perché spesso alcunicomponenti non possono ne-anche essere riutilizzati, oc-corre iniziare a non usare piùalcuni prodotti usa e getta, efare serie politiche per incen-tivare o punire l’uso di questi,come è successo per esempioalle isole Tremiti il cui sin-daco Antonio Fentini conun’ordinanza ha vietato l’usodei prodotti usa e getta comepiatti, posate e bicchieri.

Tonnellate di questa pianta acquatica utilizzate in agricoltura e nei vivai

Accertata la presenza di microplastica nei molluschi

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Anna Paparo

Il riscaldamento globale stamietendo sempre più vittime.Ora è la volta dei ghiacciai al-pini, che, secondo la diagnosidel Dottor Roberto Dinale,vicedirettore dell’ufficio idro-logico della provincia di Bol-zano, non sono ancora deiveri propri “malati termi-nali”, ma sono sulla buonastrada per estinguersi defini-tivamente. In pratica, sono infortissima agonia. A sostegnodi questa tesi ci sono dellefoto, che mostrano come ighiacciai si siano ritirati dimolto, raggiungendo daticompresi tra il sessanta e ilsettanta per cento, a partiredall'ultimo massimo che èstato raggiunto nella secondametà del 1800 durante la pic-cola età glaciale. Comunquebasta davvero poco per accor-gersi della situazione disa-strosa a cui si sta andandoincontro: mettendo a con-fronto immagini che riprodu-cono ghiacciai di venti anni facon una scattata oggi è prati-camente evidente il processodi distruzione che si sta at-tuando senza freni. Diciamoche potremmo definire ighiacciai come una vera epropria cartina tornasoleutile a registrare gli effettievidenti e catastrofici del ri-

scaldamento globale e, più ingenerale, del climate change.Come ha sottolineato il gla-ciologo, «il 2018 è un annoparticolarmente negativo peri ghiacciai. Stimiamo che entro fine set-tembre la perdita comples-siva di spessore sarà di circadue metri rispetto all'annoscorso, mentre in un annonormale le perdite sono ge-neralmente di circa un metroe solo un anno ogni dieci il bi-lancio di massa risulta posi-tivo». Il trend negativo ormai sem-bra inarrestabile. «Anche seoggi azzerassimo le emissionidi gas serra, solo tra alcunisecoli ne potremmo trannedei benefici», spiega Dinale.Questo avrà pesanti effettisulle risorse idriche e di con-seguenza sull'agricoltura. Aciò va aggiunto il lavoro che èstato portato avanti dall’Uni-versità degli studi di Milano,creando il “Catasto dei ghiac-ciai italiani”. Un progetto alquanto impor-tante che ha permesso la rea-lizzazione del censimento ditutti gli apparati glacialidelle montagne italiane dalleAlpi Marittime alle Alpi Giu-lie, più gli Appennini. Si di-spone così di un inventarioaggiornato del patrimonioglaciale italiano, sia come nu-

mero di corpi glaciali siacome superficie. Quest’ultimaè risultata di trecento sessan-totto chilometri quadrati –l’equivalente del Lago diGarda – distribuiti in nove-centotre ghiacciai. Si deve tenere presente cheun ghiacciaio nasce, si evolvee si estingue sulla base delrapporto fra la sua alimenta-zione, ovvero la neve inver-nale, e la perdita di massaestiva, ossia la fusione. La sua evoluzione dipende daquelli che sono i parametrimeteo-climatici. Si può quindi definire un in-dicatore molto efficace delletendenze climatiche e può ve-ramente essere considerato ilsimbolo e il sintomo dell’at-tuale tendenza al riscalda-mento globale. Con lo studio di Dinale e conil catasto dei ghiacciai, ci tro-viamo di fronte a un vero eproprio allarme rosso chespinge tutti noi a prendereatto di quanto sia pericolosopermettere al riscaldamentoglobale e i cambiamenti clima-tici di prendere il sopravvento. Insomma, pessime notizie peri ghiacciai alpini che rischianoaddirittura l’estinzione e perquesto c’è bisogno di un inter-vento reale e concreto pertamponare quanto più possi-bile i danni.

I ghiacciai alpini sono in pericolo

Il riscaldamento globale porterà a una dram-matica riduzione delle rese di frumento, risoe mais a causa dell’aumento delle popolazionidi insetti, infatti, per ogni grado Celsius di au-mento delle temperature medie l’incrementodelle perdite dovute ai parassiti varierebbefra il 10 e il 25 per cento, a seconda della col-tura e della regione di produzione. In terminiassoluti, un aumento di 2 °C, una volta rag-giunto, si tradurrebbe per i tre cereali in unaperdita rispettivamente di 59, 92, e 62 milionidi tonnellate all’anno. Secondo le analisi deiricercatori, il crollo delle rese di frumento, risoe mais, che da soli forniscono il 42 per centodel consumo totale di calorie in tutto il mondo,sarebbe particolarmente marcato nei paesidelle regioni temperate, che ne sono anche ipiù importanti produttori. Negli Stati Uniti,il maggiore produttore mondiale di mais, leperdite nei raccolti di questo cereale dovuteagli insetti potrebbero aumentare del 40 percento rispetto a quelle attuali. E nei paesi eu-ropei le cose potrebbero andare anche peggio,con un aumento della perdita di frumento frail 50 e il 100 per cento mentre in Italia l’au-mento delle perdite potrebbe oscillare attornoal 41 per cento. Percentualmente più conte-nuto sarebbe il danno alle colture di riso neisuoi maggiori paesi produttori: Cina e India,dove da una perdita media attuale rispettiva-mente dell’ 11,3 e del 18 per cento del raccolto,si passerebbe al 14,7 e al 20 per cento. Perspiegare la differente incidenza dell’aumentodelle temperature nei diversi paesi bisognaconsiderare che la distruttività degli insettidipende da due fenomeni. Da un lato c’è l’au-mento delle temperature, che accelera il me-tabolismo degli insetti rendendoli più voraci,dall’altro c’è l’andamento demografico delleloro popolazioni. Se la temperatura è otti-male, il loro numero cresce rapidamente, mase il clima è troppo freddo o troppo caldo, lacrescita è più lenta. Questi risultati impon-gono di prevedere significativi cambiamentinelle pratiche di coltivazione, come l’introdu-zione di nuove rotazioni delle colture per man-tenere la resa a fronte dell’aumento dellapressione dei parassiti. È peraltro probabileche negli ambienti agricoli a coltura inten-siva, le misure di adattamento richiedano unmaggiore uso di pesticidi, che però andrebbea discapito della salute e dell’ambiente, conanche un elevato rischio di si sviluppo di resi-stenze ai pesticidi. R.M.

Lo stretto legame tra insetti e coltivazioni

Uno studio ne registra l’agonia a causa del clima

EMERGENZA CLIMA

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Rosario Maisto

Una ricerca tutta italiana hascoperto un'enorme riserva diacqua liquida sotto la superfi-cie marziana in corrispon-denza del Polo Sud. Questa, sitrova a un chilometro e mezzodi profondità, e si estende tra-sversalmente per 20 km sottola calotta polare meridionale diMarte, un lago sub-glaciale ri-levato dalla sonda Mars Ex-press dell’Agenzia spazialeeuropea (ESA). La presenza di acqua su Marte

è oggetto di studio da decenni,si sa che nell’atmosfera delpianeta sono presenti piccoleconcentrazioni di vapore ac-queo e che la superficie mar-ziana è punteggiata da stratidi ghiaccio. In corrispondenza dei poli,inoltre, si osservano spesse col-tri glaciali, simili a quelle ter-restri e proprio la similitudinecon le condizioni osservatesulla Terra ha portato più ditrent’anni fa alle prime ipotesisulla presenza di acqua allostato liquido sotto la superficie

del Pianeta Rosso. Il modello èquello dei laghi sub-glacialiantartici e anche se le tempe-rature scendono molto al disotto di 0 °C, l’enorme pres-sione esercitata da strati dichilometri di ghiaccio modificail punto di fusione dell’acqua.Ciò rende plausibile la pre-senza di laghi di acqua liquidaalla base delle coltri glaciali epermette anche di spiegare loscivolamento dei ghiacciai conun basso coefficiente di attritorispetto alla superficie su cuisono posati. Le misurazioni effettuate inAntartide, infatti, hanno con-fermato sperimentalmentequesto modello e per verificarese lo stesso tipo di stratifica-zione possa essere presenteanche su Marte, gli studiosihanno usato il Mars AdvancedRadar for Subsurface and Io-nosphere Sounding (MARSIS),un sofisticato strumento radaritaliano montato sul Mars Ex-press, per monitorare la re-gione del Planum Australe, incorrispondenza del Polo Sud diMarte. Dall’analisi di 29 seriedi campionamenti della zona èemersa un’improvvisa discon-tinuità a circa 1,5 km di pro-

fondità che si estende in sensoorizzontale per 20 km. Il pro-filo radar di quest’area è pro-prio simile a quella dei laghisub-glaciali scoperti in Antar-tide e in Groenlandia, oraquindi rimane solo da spiegarese effettivamente il punto difusione dell’acqua in quellecondizioni - temperatura in-torno a -74 °C, e la pressione di1,5 km di coltre glaciale sovra-stante - sia talmente basso dagiustificare la presenza diacqua liquida. L’ipotesi è chenell’acqua marziana siano di-

sciolti sali di magnesio, calcioe sodio, presenti nelle rocce diMarte, che rendono l’acquasalmastra, abbassandone ulte-riormente la temperatura disolidificazione. La scoperta deiricercatori italiani è impor-tante anche in prospettiva,perché definisce un metodo diricerca che potrà essere appli-cato in futuro, facendo luceanche sulle trasformazionigeologiche e così contribuire auna ricostruzione sempre piùaccurata del lungo passato delPianeta Rosso.

C’è un lago sotto la superficie di Marte

Tatuaggi hi-tech che proteggono la pelle

Tatuaggi alla moda, tribali,nomi in cinese, date di nascita.Quando vediamo o sentiamoparlare di tatuaggi, sono que-ste le principali immagini checi vengono in mente. Ma latecnologia supera tutto ciò cheè nel nostro immaginario.Siamo di fronte a qualcosa dirivoluzionario. Un tatuaggio programmabilein grado di avvisarci quando ilsole sta diventando pericolosoper la nostra pelle e la nostrasalute. Un dispositivo hitechsui generis messo a punto dalteam di ricercatori di Logi-cInk, azienda con sede a SanFrancisco. Applicati come untatuaggio temporaneo, le varietipologie di stickers LogicInksono programmate per rile-vare il sudore, il microbiomadella pelle e l’ambiente circo-stante fornendo un feedbackin tempo reale. I sensori, con-

tenuti nell'inchiostro, captanoe trasmettono informazionisull’idratazione, la concentra-zione di alcol nel sangue maanche l’esposizione ai dannosiraggi UV. Questi ultimi sonoparticolarmente nocivi e re-sponsabili di favorire il cancrodella pelle. Il dispositivo sipresenta con due cerchi sul-l’autoadesivo che cambiano co-lore in base all’esposizione UVsia in un momento preciso chenel corso della giornata. Lostickers cambia colore se ciesponiamo al sole. Il cerchioesterno diventa completa-mente rosa quando abbiamoraggiunto il massimo del-l’esposizione – livello conside-rato sicuro in base aiparametri dell’OMS. Mentre,il cerchio interno passa dalbianco al rosa scuro a secondadella quantità di esposizione acui ci stiamo sottoponendo in

quel momento. Quindi, daidati emanati dal dispositivosappiamo quando è necessarioapplicare la protezione solareo metterci all’ombra. Questiparticolari tatuaggi sono giàpresenti sul mercato e sono deltutto impermeabili. Partico-larmente preziosi dunque percontrastare i danni che il solearreca alla pelle, quali invec-chiamento prematuro e au-mento del rischio di tumori.Primo fra tutti il melanoma.La LogicInk ha lanciato, di re-cente, una campagna su Kick-starter per raccogliere fondidestinati alla produzione diatri dispositivi all’avanguar-dia. In particolare, l’attenzionesi è focalizzata su quelli che ri-levano i livelli di idratazione,la concentrazione di alcol nelsangue, la temperatura e lapresenza di inquinanti atmo-sferici nocivi. F.C.

É stato scoperto grazie a MARSIS, un sofisticato strumento radar italiano

Questi dispositivi rilevano quando l’esposizione al sole è pericolosa per la nostra salute

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Antonio Palumbo

I cosiddetti “bird garden” rap-presentano una delle più inno-vative e singolari declinazionidel concetto tradizionale digiardino concepito in perfettaarmonia con la natura. Princi-pale obiettivo di chi li realizzaè quello di portare gli uccelli aposarsi (e nidificare) sui ramidi arbusti e cespugli apposita-mente scelti per richiamarli.Per progettare adeguatamenteun bird garden è necessarioprestare particolare attenzionealla scelta delle piante. Daquesto punto di vista, a diffe-renza di quanto si può rite-nere, pensare, allestire emantenere uno spazio verde abeneficio dell’avifauna - salva-guardando comunque le va-lenze estetiche che esso devepresentare - richiedela realiz-zazione di un vero e proprio“giardino naturale”: taleespressione fu adoperata perla prima volta nell’Inghilterradel 1881 da William Robinson,il quale, con il suo “The wildgarden”, scandalizzò più di unbenpensante giardiniere dellatradizione anglosassone, pro-ponendo nella composizionedei giardini l’utilizzo di erbacceed arbusti come se fosserospontanei del luogo. Questo concetto, oggi consoli-dato, di “giardino naturale”puòapplicarsi ad un luogo dovel’impostazione progettuale delpaesaggio e la gestione deglispazi aperti non siano in con-flitto con la natura ma si rive-lino invece in grado diinstaurare uno stretto rap-porto con essa.Un bird garden, pertanto, nonè un ‘giardino formale’, bensì ilfrutto di un approfondito la-voro di ricerca finalizzato adevidenziare ed esaltare gliaspetti locali più caratteristici,con un risultato più naturale,più spontaneo e più rilassante:un giardino, dunque, armoni-camente inserito nella situa-zione climatica in cui la suavegetazione vive e costituito datutte quelle essenze che cre-scono spontaneamente nellazona, in modo che la cura e lamanutenzionene risultino non-dimeno semplificate.Il primo esempio di conduzionenaturalistica a beneficio deivolatili sperimentata su unterritorio privato lo dobbiamo,ovviamente, ad un inglese, Sir

Charles Waterton dello Yor-kshire, il quale, nei primi annidell’Ottocento, sistemò i suoiterreni al solo fine di miglio-rare la qualità della vita degliuccelli che vi abitavano: al-l’epoca Waterton fu considera-topoco più che un eccentrico,ma, in effetti, anticipò di moltotutti i “naturalisti” dei decennisuccessivi, gestendo un territo-rio a partire da presupposti dinatura ecologica.Per realizzare un giardino ouno spazio verde dedicato inparticolare agli uccelli è neces-sario simulare o ricreare di-versi ambienti ecotonali ditransizione, cioè quelle fasceinterposte tra un habitat ed unaltro che sono le più ricche dibiodiversità. La transizione traalberi, arbusti, prati e zoneumide è in grado di offrire ha-bitat differenziati alle specietipiche di tutti questi ambientispesso separati, così che moltetipologie di uccelli possono con-vivere in intervalli più ri-stretti: il graduale passaggiotra un ambiente e l’altro,anche su aree limitate, arric-chisce la variabilità faunistica,offrendo un’ampia gamma di“nicchie ecologiche” a molte-plici organismi interdipen-denti.

Nella scelta delle specie vege-tali occorrerà privilegiare cer-tamente quelle autoctone.Riguardo agli alberi, per iquali è molto significatival’età, l’approccio può essere si-mile, tenendo conto che il mas-simo valore biologico di unapianta- che misura la capacitàdell’esemplare di ospitareun’ampia varietà di organismi- sarà espresso soltanto con lasua maturità (che, general-mente, comincia dopo i 50 annidi vita).

I BIRD GARDEN A BENEFICIO DELL’AVIFAUNANascono per portare gli uccelli a nidificare sui rami appositamente scelti per richiamarli

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Fabiana Liguori

Domenica 16 settembre, in oc-casione della Giornata Nazio-nale sulla SLA, in 150 piazzeitaliane sarà possibile aderireall’iniziativa “Un contributoversato con gusto” promossadall’AISLA - Associazione Ita-liana Sclerosi Laterale Amio-trofica. Con soli 10 euro,infatti, si potrà “acquistare”una bottiglia di vino Barberad’Asti DOCG che alcuni vo-lontari proporranno sotto glistands allestiti in strada, gra-zie al sostegno di Regione Pie-monte, del Consorzio Barberad'Asti e vini del Monferrato,della Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Asti e dell’UnioneIndustriale della Provincia diAsti e di DMO Piemonte Mar-keting. Per l’occasione sono statescelte alcune delle tipologiepiù pregiate della BarberaD’Asti: le 15 cantine selezio-nate tra 276 produttori di 169Comuni delle provincie di Astie Alessandria, forniranno15.000 bottiglie. I vini desti-nati alla causa hanno otte-

nuto una valutazione supe-riore agli 85/100, a testimo-nianza della loro grandequalità.I fondi raccolti saranno utiliz-zati dall’AISLA, presente sulterritorio italiano con 63 rap-presentanze territoriali e 300volontari in 19 regioni, perportare avanti e ampliare ilprogetto “Operazione Sollievo”che consiste nel sostenere gra-tuitamente le persone checombattono contro questamalattia con aiuti in denaro ofornendo attrezzature e stru-menti specializzati (lettiospedalieri, comunicatori),consulenze legali o fiscali ecosì via. Spesso le famigliecolpite non sono in grado diaffrontare e sostenere da solegli incombenti oneri econo-mici e organizzativi relativi aun’assistenza domiciliare, conOperazione Sollievo, avviatanel 2013, l’AISLA ha aiutato300 nuclei familiari desti-nando oltre 560.000 euro rac-colti grazie alle donazionidella Giornata Nazionale:“Grazie alla partecipazionedella gente e all’incontro nelle

piazze potremo dare altre ri-sposte serie ai bisogni di tantepersone e accendere ancorauna volta i riflettori sulletante necessità degli amma-lati che spesso non sono ade-guatamente seguiti dal si-stema sanitario e socio-assi-stenziale. In molti territoriitaliani continuiamo a regi-strare ritardi nell’erogazionedel Fondo Nazionale per laNon Autosufficienza e l’as-senza di riscontri tempestivi ecoerenti rispetto al quotidianobisogno di cura. Le famiglieche sono costrette a conviverecon la SLA, soprattutto nellafase avanzata della malattia,non possono gestire la propriavita con risposte episodiche eframmentarie” ha commen-tato Massimo Mauro, presi-dente dell’Associazione.Iniziative come quella orga-nizzata dall’AISLA sono fon-damentali per spingere Isti-tuzioni e cittadini a rifletteresulle carenze e le negligenzeancora in essere nei confrontidi una grossa porzione di ita-liani che ogni giorno assisteun proprio caro. Tante le pro-

blematiche, le paure, le ur-genze e le vite da ricostruire.Chi governa ha il dovere di“stringere” queste famiglie eaverne cura mettendo dispo-

sizione risorse economiche,elasticità e competenza buro-cratica, nuove tecnologie euna grande dose di buonsenso.

In centocinquanta piazze sarà possibile acquistare un buon vino per sostenere i pazienti e le loro famiglie

La Giornata Nazionale sulla SLA:per “un contributo versato con gusto”

IIn Campania

ATRIPALDA (AV) Piazza Umberto IBENEVENTO Piazza Carlo TorreCASERTA Via Mazzini, largo San SebastianoCASTEL SAN GIORGIO (SA) Piazza della ConcordiaNAPOLI Piazza Giovanni BovioSALERNO Via Lungomare Trieste

Il primo registro nazionale sulla SLA,un obiettivo ambizioso ma possibileDal 9 al 29 settembre 2018 sarà attivo il numero di SMSsolidale: 45584. Mandando un messaggio di testo saràpossibile donare 2 euro dal cellulare o 5 euro da rete fissaper sostenere il progetto (già avviato) per la realizzazionedel primo registro nazionale SLA, finalizzato a raccogliere idati anagrafici, genetici e clinici delle persone con SclerosiLaterale Amiotrofica. Un utilissimo strumento per una mi-gliore conoscenza della malattia, una più efficace presa incarico dei pazienti e per accelerare lo sviluppo di nuovitrattamenti di cura.

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Gli integratori a base di acetilcolina

Fabiana Clemente

Acetilcolina, primo neurotrasmettitore- scoperto quasi un secolo fa - cheentra in gioco per mantenere viva lanostra memoria, ma non solo. Non èsemplice spiegare come agisce nel no-stro corpo ma è interessante conosceregli effetti. Prodotta dall’organismo serve a tra-sferire gli impulsi nervosi in diverseparti del sistema nervoso, sia di quellocentrale, sia di quello periferico. A se-cernere questa sostanza sono dei neu-roni detti propriamente colinergici.L’acetilcolina è il trasmettitore di tuttii nervi che controllano la muscolaturavolontaria, produce quindi un effettoeccitatorio a questo livello, mentre sulsistema parasimpatico ne fa uno oppo-sto. È più che altro inibitorio. Ciò si-gnifica che rallenta la frequenzacardiaca, stimolando la secrezionedelle ghiandole bronchiali, salivari,gastriche e pancreatiche. Altro effettodell’acetilcolina è l’aumento della pe-ristalsi intestinale e di altre funzionidigestive. Molti non sanno che gli integratori piùefficaci sono quelli che vanno a miglio-rare la biochimica del cervello. Adesempio che fanno aumentare i livellidi acetilcolina, fondamentale per me-moria, concentrazione e apprendi-mento. Infatti, le persone con un bassolivello di questa sostanza non sono altop della forma. Tra gli integratori chesposano tale causa c’è l’Acetil L carni-

tina. Questa sostanza da un lato agi-sce combattendo i radicali liberi nel si-stema nervoso, dall’altro favorisce laformazione di acetilcolina. Questo neurotrasmettitore è affian-cato alla dopamina, soprattuttoquando si parla della malattia di Par-kinson. La dopamina è in grado di inibire lasecrezione di acetilcolina nello striato.Quando manca dopamina e si ha unaiperattività di neuroni colinergici, sipossono notare sintomi caratteristicidella malattia di Parkinson. Nel cer-vello questo neurotrasmettitore è im-portante perché influisce sucomportamento, cognizione, movi-mento volontario, motivazione, sonno,umore, attenzione, memoria di lavoroe di apprendimento. Troviamo la do-pamina usata anche come un farmacoche va ad agire proprio sul sistemanervoso simpatico, producendo effetticome aumento della frequenza car-diaca e pressione del sangue. Ci sono diversi modi per aumentareacetilcolina e ottenere i suoi numerosibenefici. Uno tra questi è il consumodi alimenti ricchi di colina. Prodotticaseari, uova, fegato di manzo o pollo,frutti di mare, crusca d’avena. In molticasi, anche una dieta ricca di colinapossono non sollevare i livelli dell'ace-tilcolina abbastanza da promuovere lamemoria e l'apprendimento. In questi casi, appositi integratori pre-senti in commercio possono contri-buire in modo significativo.

Rosa Funaro

L’olio d’oliva, punto cardinedella dieta mediterranea e datempo celebrato da diversistudi scientifici per le sue pro-prietà salutari, è secondo al-cuni ricercatori anche un utilestrumento a tavola per con-trastare e tenere bassi i picchidi glicemia dopo i pasti. Talepeculiarità, di grande impor-tanza soprattutto per i diabe-tici, è resa possibile da unapiccola molecola, l’“Oleuro-peina”, presente proprio inolive e foglie d’ulivo. L’arte-fice della scoperta è statoFrancesco Violi del Diparti-mento di Medicina Interna eSpecialità Mediche dell’Uni-versità La Sapienza di Roma,

grazie a una ricerca condottasu un gruppo di volontari saniche durante un pasto tipicodella dieta mediterraneahanno assunto 20 milli-grammi di “Oleuropeina” o unplacebo. Dopo due ore dalpranzo, la glicemia era bassasoltanto in chi aveva preso lamolecola. I valori erano peral-tro del tutto identici a quelliprima del pasto, a indicareche la molecola evita queglisbalzi di glicemia che, si ma-nifestano solitamente dopoaver mangiato (soprattuttonei diabetici) e determinanouna presenza altalenante dizuccheri nel sangue. Talepresenza è molto rischiosa,compromette infatti la salutedei vasi. I picchi di zucchero

nel sangue stimolano inoltrela produzione dell’insulina equesto, a lungo andare, puòfavorire la comparsa del dia-bete in chi è predisposto. In chi già ne soffre, l’effetto ècomunque prezioso, come os-serva Violi: «Numerose ana-lisi hanno dimostrato peresempio che i picchi di gluco-sio e colesterolo dopo i pastisono potenzialmente dannosinei pazienti a rischio di com-plicanze aterosclerotiche comei diabetici; ridurne l’entità po-trebbe pertanto dare notevolivantaggi nella cura dell’arte-riosclerosi e delle sue compli-canze come infarto e ictus».Lo studio è stato pubblicatosul British Journal of ClinicalPharmacology.

Molti non sanno che sono più efficaci quelli che vanno a migliorare la biochimica del cervello

L'olio d'oliva fa bene ai diabeticiCondire i cibi con le giuste dosi aiuta a ridurre i picchi di glicemia dopo i pasti

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Gennaro De CrescenzoSalvatore Lanza

Mentre cresce il livello dellepolemiche e delle attese (dellefamiglie delle povere vittimedegli sfollati) a Genova, iltema dei ponti si presta an-cora ad altri approfondimentilegati al nostro territorio e,dopo aver affrontato la storiadel ponte sul Garigliano,diamo un occhio al cosiddetto"Ponte Cristino" (o "Maria Cri-stina", dal nome della mogliedi Ferdinando II di Borbone,madre dell'ultimo re delle DueSicilie, Francesco II).Fu costruito sul fiume Calorenel Comune di Solopaca.Il progetto, anche in questocaso, era di Luigi Giura,l'uomo dei progetti più avveni-ristici del Regno. I primi ten-tativi per unire la ValleTelesina al Taburno furonorealizzati nel Seicento ma conesiti negativi legati soprat-tutto alle piene e alla portatainvernale delle acque.Altri tentativi risalgono agliinizi dell'Ottocento, quando sicercò di utilizzare pilastri emurature preesistenti con unastruttura in legno. Inutilianche i successivi tentativi dicostruire piloni e altre strut-ture fino al 1828: le provincedel Molise e di Terra di Lavorosi accordarono per le spese fi-nalizzate alla costruzione diun nuovo ponte e chiesero alre Ferdinando II l'adozionedegli stessi criteri utilizzatiper il ponte che allora si erainiziato a costruire sul Gari-gliano.Il Re accettò ed incaricò del-

l'opera lo stesso progettista,l'ingegnere Luigi Giura chedecise, però, dopo gli oppor-tuni rilievi, di non costruire ilponte dove c'erano già i pilonima di spostarsi a oltre 1 km didistanza (il suolo roccioso dellesponde avrebbe assicurato unsolido ancoraggio per un pontepensile). I lavori cominciarononel luglio del 1832 e non subi-rono imprevisti grazie aglistudi puntualissimi del Giurache arrivò addirittura a calco-lare gli effetti che le variazionidi temperatura avrebberoavuto sulle catene di ferro. Nelmarzo del 1835 il ponte pen-sile sul Calore era completato(lievissime le oscillazioni ri-scontrate nelle prove di resi-stenza).

Il 5 aprile l'inaugurazione allapresenza della famiglia reale,dei ministri e delle autorità lo-cali con la partecipazione diuna popolazione in festa. Inmancanza della attuale segna-letica e con l'intento apprezza-bilissimo (e più che maiattuale) di assicurare la sicu-rezza, al ponte fu assegnatoun custode che impediva ilpassaggio di mezzi superiorialle 2,5 tonnellate. Nel 1852, aseguito di una alluvione, ilponte subì gravi danni mavenne prontamente riparato.Il 4 ottobre del 1943 i tedeschidistrussero l'antico ponte pen-sile causando pure la morte didiverse persone. La ricostru-zione avvenne nello stesso sitodella precedente architettura

ma con una struttura comple-tamente diversa ed in cementoarmato (fu inaugurato solo nel1947). Una traccia del passatoè in uno dei pilastri: si trattadi una lapide in latino del1935. "Ferdinando II, Re delleDue Sicilie e di Gerusalemme,nato per il bene pubblico, af-finché, essendosi rotta l'accor-ciatoia del Calore, non fosseimpedito ai popoli il vicende-vole miglioramento, per lun-ghe dispendiose vie, ordinòche fosse fatto immediata-mente un ponte, a cominciareda quello già costruito e checorresse non sopra piloni edarcate, con pietre conce, marealizzato artisticamente, conuna struttura di legno e dibronzo, con sotto tese delle in-

telaiature, pendente nell'aria,“immobilmente” fermo, condanaro raccolto dai Campani edai Sanniti, gareggiante permagnificenza e per elegantiornamenti con il ponte di Fer-dinando. Ed essendo comple-tato in ogni parte, il re stesso,avendolo inaugurato con so-lenne rito, per il primo, fratutti, senza alcun incidente,circondato dalla regia cavalle-ria, con buon augurio, essendopassato oltre fra gli applausi ele liete acclamazioni dei po-poli, lo consacrò; e, avendoloinsignito dell'augusto nomedella fiorentissima sua con-sorte Cristina, lo consegnò al-l'immortalità. 5 aprile 1835".Una sintesi, insomma, di sto-ria e di orgoglio...

Ponti e dintorni: il “Ponte Cristino” Fu costruito sul fiume Calore nel comune di Solopaca

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L’Acquedotto Carolino, prendeil nome dal sovrano Carlo diBorbone che lo commissionò algrande architetto Luigi Van-vitelli, per portare acqua cor-rente alla Reggia di Caserta eai popoli della Campania.“E veramente poteassi atti-gnere a fonti e correnti piùprossime; se non che, la circo-stante regione non ne avrebbeabbondevolmente sommini-strate; ed oltre a ciò, quel mo-narca il quale nell’edificareebbe animi e concetti vera-mente regii, per abbellimentodelle casertane delizie volevauna cascata, e voleva che l’ac-qua da per sè potesse al piùalto del palagio salire, perchèagevol fosse di là a tutte lestanze distribuirla: indi la ne-cessità, considerata l’eleva-zione generale del sito, diraccoglierla da tal punto chealla ragion del livello si con-sentisse. Laonde ei fu uopoandare a pigliarla alle radicidel Taburno, monte confinetra la Campania ed il Sannio,e da dieci fonti adunatala, e dialtri ramicelli camin facendoingrossata, per coperto canalecondurla sino alla Cascata,attraversando montagne, tra-ghettando fiumi, cavalcandovallate”. “Ma seguitiamo , co-meché correndo, nel suo tor-tuoso viaggio di oltre a ventunmiglio questo regio acqui-dotto. Incomincia da sublime

pianura, base al fianco meri-dionale del monte Taburno, laquale declive per lungo tratto,finisce nella valle Caudina.Per grande spazio quello pro-cede entro un terreno di brec-ciuola tenacemente conglu-tinata. Sette palmi è alto,quattro e 3/4 largo nell’in-terna parte. Di poi si abbattein una pelude ove fu mestieripiantare fitte ed alte palizzate.Passando per quel campo, che

a cagione dal tremar che fasotto i passi vien chiamato ilTremolo, di un’altra metà dipalmo si allarga, e poi lunga-mente in una terra tufaceapure sopra sode palizzate cam-mina. Giunto al fiume Faenza,lo trapassa al di sopra di unponte di tre archi, e per 280palmi è scoverto: qui si dilatasino a cinque palmi; e sempli-cissima iscrizione, ripetutanelle due fronti dell’arco

medio, i nomi di Carlo e diAmalia e l’anno 1754 consegnaalla memoria”.Questo brano tratto dal Polio-rama Pittoresco descrive lagrandezza dell’Opera ancoraoggi maestosa ed impetuosa.L'acquedotto Carolino (notoanche come acquedotto diVanvitelli o “Ponti della Valledi Maddaloni”) come si leggenella cronaca, è nato per ali-mentare il complesso delle ma-

nifatture di San Leucio (dovesi producevano le migliori setedel mondo) e per fornire anchel'apporto idrico alla Reggia diCaserta e ai suoi dintorni, pre-levando l'acqua alle falde delMonte Taburno(dalle sorgentidel Fizzo, nel territorio di Buc-ciano), e trasportandola lungoun percorso di quasi quarantachilometri. Ci sono voluticirca venti anni per realizzarel’intera l'opera e il supportotecnico dei più stimati stu-diosi e matematici del tempo.Tutta l’Europa restò meravi-gliata dal progetto, tanto daessere riconosciuta come unadelle opere di maggiore inte-resse architettonico di tutto ilXVIII secolo. Le condotte inferro furono realizzate nelleferriere, costruite apposita-mente dal Vanvitelli, in Cala-bria, lungo il corso dellafiumara Assi (Guardavalle,oggi provincia di Catanzaro),le quali furono parte costi-tuente delle Regie ferriere diStilo. Le ferriere utilizzaronocome minerale la limoniteestratta dalle miniere di Paz-zano e Bivongi. I lavori ini-ziati nel 1753 furonocompletati nel 1770 con unaspesa complessiva di circa sei-centomiladucati.Terremoti, eruzioni, unaguerra mondiale etc etc…Quella meraviglia la pos-siamo ancora ammirare.

L’Acquedotto Carolino e i Ponti della ValleTutta l’Europa restò meravigliata dall’ambizioso progetto

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Si terrà a Succivo l’edizione 2018 di questa fantastica manifestazione

La Mostra del Cinema di Ve-nezia anche quest’anno lasciaspazio alla sua vena ecologistacon il Green Drop Award, iltrofeo da assegnare alla pelli-cola più green in concorso allakermesse cinematografica piùfamosa al mondo. Novità asso-luta di quest’anno è che il pre-mio è arricchito dalla terra delvulcano islandese Laki. Pro-motrice dell'iniziativa, la OngGreen Cross Italia, filiale delnetwork fondato da MikhailGorbaciov, che per la settimaedizione sbarca al Lido per te-stimoniare il ruolo fondamen-tale del cinema per la difesadell'ambiente. La cerimonia dipremiazione è avvenuta ilsette settembre. Ad assegnareil premio c’è stata la giuria,presieduta dall’attore PaoloConticini, affiancato da Ne-vina Satta, direttrice dellaFondazione Sardegna FilmCommission e dal giornalistaMarco Fratoddi. And the win-ner is… “AT ETERNITY’SGATE” del regista Julian

Schnabel, che con il suo prota-gonista, Willem Dafoe, portasul grande schermo gli ultimi,tormentati anni del pittoreolandese Vincent Van Gogh.«Il cinema e le arti sono mezzistraordinari per raggiungereil grande pubblico e spiegarel'importanza dei temi ambien-

tali - ha dichiarato l’attore egiurato Conticini - Il GreenDrop Award svolge questoruolo e chiede a ciascuno dinoi di fare la sua parte conazioni, comportamenti, scelte».Quest’anno si è voluto accen-dere i riflettori sul tema deicambiamenti climatici e sui ri-

schi che corrono l'uomo e l'am-biente. Così ha spiegato il pre-sidente di Green Cross ItaliaElio Pacilio. L'eruzione anchedi un singolo vulcano, la pla-stica negli oceani, l'incidente auna centrale nucleare o ad unsito industriale possono met-tere a rischio la sopravvivenza

di tutti. Con una lista impe-gnativa di opere in concorso,tra cui ha avuto la meglioquella che ripercorre la vitadi uno degli artisti più impor-tanti di tutti i tempi, non po-teva mancare un trofeoaltrettanto particolare edunico nel suo genere. Bastipensare che la terra conte-nuta nella goccia di vetro rea-lizzata dal maestro vetraio diMurano Simone Cenedese èstata raccolta in collabora-zione con La Settimana delPianeta Terra ed è certificatadal Dipartimento di Scienzepure e applicate dell'Univer-sità di Urbino, ricorda GreenCross. Il vulcano Laki è unsimbolo della bellezza e dellafragilità del nostro Pianeta.La grande eruzione di 235anni fa sconvolse il mondo atutte le latitudini. SoltantoLaki poteva rappresentare almeglio il messaggio di salva-guardia del pianeta lanciatodal premio Green DropAward. A.P.

Green Drop Award: le pellicole greenLa terra del vulcano islandese Laki presente al Festival del Cinema di Venezia

Aperte le iscrizionia ScienzaInsieme!

Dal 26 al 28 settembre 2018

Ricercatori, tecnici edesperti di ISPRA stanno la-vorando per ScienzaIn-sieme, il progetto didivulgazione scientifica, acui Ispra aderisce insiemead altri Enti di Ricerca eUniversità. Dal 26 al 28 set-tembre tutti i dipendentiISPRA e il pubblico esterno

(scuole, famiglie e chiunquelo desideri) potranno cono-scere più da vicino le atti-vità dell’Istituto. Come? Conmostre, question time, di-mostrazioni scientifiche dalvivo, visite ai laboratori eaperiscienza sotto le stelle.(Iscrizioni sul sitowww.isprambiente.gov.it)

Seminari di studio, dibattiti,workshop, degustazioni di pro-dotti tipici spettacoli e mostreartistico culturali animerannole giornate dell’ edizione 2018di Festambiente che si terrà il21-22-23 settembre prossimoa Succivo (CE) nel suggestivocasale di Teverolaccio. Fe-stambiente Terra Felix in-carna il festival del buonvivere per la promozione delleeccellenze della regione Cam-pania per mettere in mostraprodotti, mestieri, arte, cul-tura, personaggi, storia, volon-tariato e tutto quanto rendeunica e particolare questaterra. Ospiti internazionali siconfronteranno sui temi dellosviluppo sostenibile, della vi-vibilità, dei prodotti di qualitàe sull’importanza dell’impegnodei volontari nella tutela delterritorio. L’originalità di que-sti ecofestival, oramai diffusiin tutta Italia, sta nel ricreareprototipi di villaggi ecologici,dalla ristorazione agli spaziespositivi al programma cultu-rale, infatti, tutto converge

verso stili di vita sostenibili.Una bussola per orientare cit-tadini, governi e aziende versoscelte sempre più consapevolinegli acquisti, nel modo di spo-starsi, di gestire i rifiuti e le ri-sorse comuni come acqua edenergia; ripensare città e ter-ritori come luoghi sempre piùvivibili per tutti non è impos-sibile. Tra le buone pratichedegli ecofestival l’utilizzo diacqua depurata servita nellecaraffe (eliminate le bottigliedi plastica!) e di stoviglie inmater-bi, materiale organicobiodegradabile (alternativa so-stenibile alle stoviglie di pla-stica). Inoltre, il consumo di

cibi biologici freschi e prodottilocali e l’utilizzo per la stampadei materiali e per altro usointerno alle manifestazioni dicarta a basso impatto o prove-niente da materiale riciclato.Infine, i rifiuti prodotti all’in-terno delle feste si raccolgonodifferenziati, si riusano e sismaltiscono correttamente.All’appuntamento di Succivonon mancherà la musica con iconcerti gratuiti di LelloTramma, dei Foja e di GianniAversano Trio & Damadakàmentre l'evento finale, tradi-zionalmente dedicato alle ri-sate, avrà per protagonistaCiro Giustiniani. G.M.

Festambiente Terra Felix: cultura e sostenibilità

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Cristina Abbrunzo

L’edizione 2018 della Gior-nata Mondiale dell’Ambiente,celebrata lo scorso giugno, èstata dedicata alla plastica.Uno dei materiali più dannosie inquinanti del nostro Pia-neta.Attraverso lo slogan #Beat-PlasticPollution si è infatti vo-luta attirare l’attenzione delgrande pubblico sulla neces-sità di dire basta all’uso smo-dato della plastica.Negli ultimi anni, a fronte delcambiamento degli stili di vitae delle abitudini di consumo,della crescita del numero dipersone che mangia abitual-mente fuori casa, e della ri-chiesta in costante aumentodi alimenti e bevande confe-zionate comode e convenienti,si sta assistendo ad un au-mento vertiginoso nella quan-tità di imballaggi utilizzatiper offrire ai consumatori cibigià preparati o pre-confezio-nati . E se da un lato questisvolgono l’utile funzione diproteggere i prodotti e prolun-garne la cosiddetta shelf-life,il rovescio della medaglia èche migliaia e migliaia di im-ballaggi plastici vengono get-tati via, trasformandosi inrifiuti dopo un utilizzo di soli

pochi minuti. Frutta e ver-dura imballate in vaschette dipolistirolo, salumi e fette diformaggio confezionate singo-larmente utilizzando il filmplastico, e si potrebbe conti-nuare così ancora a lungo. Enon va meglio quando si parladi prodotti biologici. In basealla normativa europea, in-fatti, i prodotti biologici de-vono essere etichettati inmaniera speciale, di modo tale

che i consumatori possano di-stinguerli da quelli tradizio-nali. E ciò si traduce spessonel fatto che i clienti che cer-cano di essere più ecologici ac-quistando prodotti biologici,finiscono anche per compraremerci avvolte in plastica ag-giuntiva, etichettate con cartae colla adesiva. Perciò piuttosto che pensare anuove e alternative tipologiedi imballaggio che siano il più

possibile plastic-free, da al-cuni anni un’azienda spagnolasta mettendo in atto un’ideageniale e rivoluzionaria: eli-minare completamente il pac-kaging realizzando unostrumento in grado di inci-dere, con un raggio laser dellagiusta intensità, diretta-mente la superficie del pro-dotto (al momento quelli delsettore ortofrutticolo, nellospecifico). Il sistema si chiama

Laser Mark, pluripremiatatecnologia di etichettaturalaser sviluppata dall'aziendaspagnola Laser Food, con sedea Valencia. I numerosi premiricevuti in questi anni ricono-scono a livello europeo i note-voli benefici sia ambientalisia economici che l'utilizzo ditale sistema, pensato per es-sere una valida alternativaalle tradizionali etichette dicarta (più costose e dannoseper l'ambiente in termini dispreco di carta ed emissionidi CO2), garantisce alleaziende del settore ortofrutti-colo. Laser Mark funziona tramitela rimozione del pigmento dauna zona minuscola della su-perficie del frutto ed appli-cando un agente di contrastoche permette ai produttori diincidere qualsiasi forma dellogo. Laser Mark agisce al megliocon i prodotti completamentenaturali, senza danneggiarela superficie del frutto cosìcome l'interno dello stesso. Ciòsignifica che il valore commer-ciale del prodotto non vienemodificato. In pochi anni questa innova-tiva idea si è sviluppata amacchia d’olio e, anche se lasocietà ha sede a Valencia, inSpagna, Jaime Sanfélix, diret-tore di Laser Food, assicurache il sistema ha più successoall'estero, dato che rappre-senta il 90% della sua attività.I primi a testare su largascala questa tecnologia, sonostati il grossista olandese Na-ture&More e la catena di su-permercati svedesi Ica.Seguiti poco dopo, nel RegnoUnito, dalla famosa aziendaMarks & Spencer.Ma oltre a Svezia, Olanda eRegno Unito ci sono già moltinegozi di alimentari, sparsi ingiro per l’Europa, che miranoa ridurre gli imballaggi di pla-stica, sostituendo gli adesividi plastica sulla frutta con ilmarchio a laser, per generareenormi risparmi di emissionidi packaging, di energia eCO2. L'azienda offre un servi-zio su misura per le singoleesigenze di ogni cliente e stalavorando già per accordi condiversi operatori in Francia,Polonia e Italia. Ma ha inten-zione di muoversi anche neimercati più lontani, tra cuiBrasile, Australia e Cile.

Scoby: l’alternativa alla plastica

È considerato sin da tempiantichi un elisir di lunga vitaper l’azione benefica che eser-citerebbe sull’organismo ga-rantendo il mantenimento diun sano stato di salute. È ilkombucha, una bevanda fer-mentata a base di thè origina-ria della Cina. Le sue originirisalirebbero al 250 a.c., alladinastia Qin. Proprio in Cinail kombucha era molto diffusoperché considerato bevandautile a far rimanere in equili-brio stomaco e milza favo-rendo in questo modo iprocessi digestivi. Solo succes-sivamente il kombucha è arri-vato nel Vecchio Continentediffondendosi in Russia enell’Europa dell’Est a partiredalla fine dell’Ottocento.Questa bevanda si ottiene

dalla simbiosi tra microorga-nismi, acido acetico e lievito:questo permette l’avvio di unprocesso di fermentazione du-rante il quale il lievito tra-sforma lo zucchero in anidridecarbonica e alcol. I restantimicroorganismi trasformanola restante parte in cellulosa,sostanza che permette la cre-scita del kombucha stesso for-

mando la massa gelatinosa, loScoby (Symbiotic Colony ofBacteria and Yeast), unamassa solida di colore chiaroa base, appunto, di lieviti ebatteri. Roza Janusz, una studentessadi design polacca, ha chiamatoScoby la sua proposta di alter-nativa alla plastica, creataproprio sull'omonimo metodo

di fermentazione alla base delfamoso thè kombucha. Per ov-viare alle confezioni in pla-stica, insomma, secondo laJanusz, si può coltivare unamembrana organica a partireda batteri fermentati e lievito:una membrana che può es-sere utilizzata per conservareuna varietà di alimenti leg-geri come semi o noci, maanche insalate. Durante lafermentazione, si formanodegli strati di materiale, in unprocesso simile alla crescitadelle cipolle, che permette diottenere un film completa-mente naturale, edibile ecompostabile che può esserecoltivato dagli agricoltoristessi per avvolgere i loro pro-dotti e portarli sul mercatosenza generare rifiuti. C.A.

Laser food: frutta e verdura marchiata laserAddio ad imballaggi di plastica ed etichette adesive in gran parte d’Europa

Naturale, compostabile e commestibile si prepara come un thè

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Felicia De Capua

L’Autorità Nazionale Anticor-ruzione (ANAC), esercitando ilpotere di regolazione ai sensidell’art. 213 del Codice dei con-tratti pubblici, ha elaborato leLinee guida per l’affidamentodei servizi legali, finalizzate afornire indicazioni alle stazioniappaltanti. Ciò in ragione deidubbi interpretativi sollevatidagli operatori del settore a se-guito all’entrata in vigore del ci-tato codice, e, nondimeno, inragione della riscontrata diso-mogeneità dei procedimentiamministrativi seguiti per l’af-fidamento dei predetti servizi.Il Consiglio di Stato, già inter-venuto con il Parere 1 aprile2016, n. 855, su dette LineeGuida, si è espresso con nuovoParere 3 agosto 2018, n. 2017,a distanza di un anno esattodall’ultima richiesta dell’ANACdel 3/8/2017. Il Collegio con ilsuddetto parere, articolato indieci paragrafi, fissa i seguentiprincipi: possibilità delle ammi-nistrazioni di affidare i servizilegali tramite contratto di ap-palto di servizi, se relativi adattività non quantificabili nellaloro consistenza, ma riferibili aprestazioni continuative “orga-nizzate sulla base dei bisognidell’ente”; ricorso a contrattod’opera intellettuale, quale or-dinaria modalità attraverso cuii servizi legali vengono prestati;ricorso all’affidamento diretto

dell’incarico professionale,quale modalità eccezionale. Inparticolare, i rilievi segnalatidalla Commissione speciale sisostanziano, in primo luogo,nella rilevata opportunità di ri-correre al contratto di appaltodei servizi legali, in presenza diun contenzioso non occasionalee di dimensioni importanti, in-caricando professionisti che,nelle forme attualmente con-sentite dall’ordinamento (es.professionisti associati), sianoin grado di assicurare, per leplurime competenze di cui di-spongono, una complessiva at-tività di consulenza legale. Intal caso la scelta dei professio-nisti associati cui affidare la ge-stione del contenzioso dovrà

avvenire secondo forme proce-dimentali semplificate affe-renti, in particolare, allemodalità di pubblicità. In me-rito alle procedure di conferi-mento dell’incarico legale, ilConsiglio concorda con l’indica-zione rivolta alle stazioni ap-paltanti, già contenuta nellelinee guida, di predisporre unelenco di professionisti dalquale attingere per settore dicompetenza, costituito me-diante una procedura traspa-rente e aperta, resa pubblicamediante il sito istituzionaledell’ente appaltante. Al riguardo, però, lo stesso Con-siglio ha ritenuto opportunorendere alcune precisazioni: inprimo luogo, suggerisce la pre-

disposizione di un elenco “ri-stretto” di professionisti idoneo,tuttavia, a garantire un effet-tivo confronto concorrenziale;ravvede, poi, la necessità chei criteri di selezione si basinosulla valutazione del curricu-lum professionale e delleesperienze in relazione allacompetenza funzionale. In de-finitiva, i giudici amministra-tivi, auspicano l’eliminazionedel criterio dell’estrazione asorte, utilizzato da alcuni enti,e l’introduzione del “criteriodell’equa ripartizione”, che puòsottendere il principio della ro-tazione, consentendo al con-tempo “l’attribuzione ragionatadegli incarichi in funzione dellaloro natura, delle caratteristi-

che del professionista”. Con ri-ferimento, a seguire, all’affida-mento diretto dell’incarico, ilConsiglio di Stato nel confer-mare che si tratta di una moda-lità eccezionale di affidamentodei servizi legali, aggiungecome non tutta la casistica in-dicata nelle linee guida inesame sia condivisibile. In par-ticolare non valgono a motivarel’affidamento diretto le ragionidi urgenza né la consequenzia-lità/complementarietà con altriincarichi attinenti alla mede-sima materia oggetto del servi-zio legale in affidamento. Inproposito, viene quindi preci-sato come “la particolarità chepossa giustificare l’affidamentodiretto deve essere diversa estrettamente collegata alla na-tura della controversia”. In conclusione Palazzo Spadaconcorda con l’ANAC nel rite-nere il contratto d’opera profes-sionale “escluso” dal campo diapplicazione del codice inesame, ma non “estraneo”, inquanto sottoposto al rispettodei principi generali del codicestesso: economicità, efficacia,imparzialità, parità di tratta-mento, trasparenza, proporzio-nalità e pubblicità, principi cheimpongono “la procedimenta-lizzazione nella scelta del pro-fessionista al quale affidarel’incarico legale, evitando sceltefiduciarie ovvero motivate dalla“chiara fama” (spesso non di-mostrata) del professionista”.

RIFIUTIAi fini della configurabilità delreato di attività di trasporto dirifiuti, rileva la concreta atti-vità posta in essere in assenzadei prescritti titoli abilitativi,che può essere svolta anche difatto o in modo secondario,purché non sia caratterizzatada assoluta occasionalità. Sic-ché, il carattere non occasio-nale della condotta ditrasporto illecito di rifiuti puòessere desunto anche da indicisintomatici, quali la prove-nienza del rifiuto, la eteroge-neità, la loro quantità, lecaratteristiche del rifiuto indi-cative di precedenti attivitàpreliminari di prelievo, rag-gruppamento, cernita, depo-sito, l'usura di parti del mezzodi trasporto dimostrativa di

una precedente ed analoga uti-lizzazione di trasporto illecitodi rifiuti. Nella specie, è statopossibile desumere la non oc-casionalità del trasporto di ri-fiuti dall'usura del cassone delmezzo, già verosimilmente uti-lizzato anche in altre occasioniper la medesima e illecita atti-vità. Corte di Cassazione Pe-nale, Sez. 3, Sentenza n.38859del 23/08/2018

DIRITTO DEGLI ALIMENTI Il reato di detenzione per lavendita di sostanze alimentariin cattivo stato di conserva-zione è configurabile quandosi accerti che le concrete mo-dalità della condotta sianoidonee a determinare il peri-colo di un danno o deteriora-

mento dell'alimento, senzache rilevi a tal fine la produ-zione di un danno alla salute,attesa la sua natura di reatoa tutela del c.d. ordine ali-mentare, volto ad assicurareche il prodotto giunga al con-sumo con le garanzie igieni-

che imposte dalla sua natura.Il cattivo stato di conserva-zione degli alimenti si verificain quelle situazioni in cui lesostanze, pur potendo essereancora genuine e sane, si pre-sentino mal conservate, e cioèpreparate, confezionate o

messe in vendita senza l'osser-vanza delle prescrizioni di-rette a prevenire il pericolo diuna loro precoce degradazione,contaminazione o comunquealterazione del prodotto. Talestato può essere accertatosenza necessità di specificheanalisi di laboratorio, ma sullabase di dati obiettivi, come adesempio il verbale ispettivo, ladocumentazione fotografica, omediante la prova testimo-niale; ed è ravvisabile nel casodi evidente inosservanza dicautele igieniche e tecnichenecessarie ad assicurare che lesostanze alimentari si man-tengano in condizioni ade-guate per la successiva. Cortedi Cassazione Penale, Sez. 3,Sentenza n.39037 del28/08/2018. A.T.

Viaggio nelle leggi ambientali

Le procedure di affidamento degli incarichi legaliI principi fissati nel nuovo parere del Consiglio di Stato

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Andrea Tafuro

I nobili e i borghesi, nei tempipassati, usavano trascorrereparte dell’anno in residenze dicampagna, così da poter vivereall’aria aperta e sperimentareun mondo che in città gli eraprecluso. Con il trascorrere deisecoli le località montane e ilmare hanno rimpiazzato que-sto modello di villeggiatura e lacampagna è finita per diven-tare un luogo di semplice pro-duzione agricola. Da non moltianni a questa parte, noi figli so-stenibili abbiamo riscoperto lacampagna, come lo spazio vi-vente delle nostre tradizioniper appagare l’ incessante de-siderio di ritrovare un am-biente più naturale e menoforgiato dall’uomo e dalle suepretese. Dopo decenni di immunit ènato il fenomeno dell’agrituri-smo, che in un’accezione nobilesi potrebbe definire come il ten-tativo di riconnettere i conta-dini con la gente di cittàattraverso il fascino di un am-biente mai scomparso. Le ca-scine, le masserie, le casecoloniche, i poderi, le aziendeagricole si sono attrezzate nelmigliore dei modi per offrireospitalità. Un, seppur breve, soggiorno inuna di queste strutture èun’esperienza unica e indimen-ticabile, che permette di assag-giare cibi genuini e introvabilinei supermercati, offre la pos-sibilità di rilassarsi visitandoluoghi suggestivi o semplice-mente chiacchierando con chivi abita. L’ultima volta che imiei figli hanno vissutoun’esperienza del genere èstato esaltante, perché final-mente hanno avuto la possibi-lità di conoscere da vicino queiprotagonisti della natura chespesso hanno visto solo sullepagine di un libro o in un car-tone animato, come gli animalida cortile. Ho goduto nel ve-derli apprendere di come fun-ziona un frantoio, come si cural’ambiente della cantina, comefare il pane e produrre il for-maggio. Ma, di contro, se analizziamo ilfenomeno da un punto stretta-mente turistico/economico saltasubito all’occhio la deleteriatendenza ad omologare talistrutture alle nostre vituperateabitudini, così nascono sempredi più luoghi dotati di ognicomfort che sviano dalla diver-

sità che invece dovrebberofarvi incontrare. Il contadinoche c’è in me, sa bene che la fa-tica e il sudore e molto spessoil declino dell’architettura dellestrutture sono parte fonda-mentale della mia amata cam-pagna nolana. Nietzsche proclamava il ri-torno alla terra in opposizioneal cielo, che indicava come illuogo dell’ingannevole illusionesoprannaturale. Ma io sono il testimone, vi-vente e non smentibile, cheesso più di altri avvicina l’es-sere umano al trascendente,anche se non in modo così im-mediato. Ricordo ancora conpassione, quando ho percorsola via Francigena da Genova aRoma, mi trovava su unastrada sterrata in aperta cam-

pagna, nella zona di Lucca,camminavo tra campi di granoe lunghi filari di vigneti e ne ri-cevevo forti sensazioni ed emo-zioni ma, di per sé, nulla di più.Dopo ore di cammino mi sonoaccorto di non aver ancora al-zato o abbassato lo sguardosulle spighe bionde e rigonfie osugli accennati grappoli di uva,i miei pensieri avevano preso ilsopravvento e continuato il lorocorso e così mi sono trascinatodietro il mio lavoro, piuttostoche quella situazione irrisoltacon i compagni di calcetto. Ca-pisco non è facile staccare laspina e immergersi nella realtàaltra che sto attraversando.Ascoltare il silenzio della cam-pagna toscana, il prato, il boscoin lontananza è alquantoarduo. So perfettamente cosa

fare, ho bisogno di rieducarmialla bellezza della campagna,non viverla soltanto comeluogo estetico o il posto delleagognate grandi abbuffate de-bitamente innaffiate, occorrerallentare sempre di più. E’-vero siete in continua lotta conil tempo ed escogitate milleastuzie tecnologiche per gover-narlo e piegarlo alle vostre esi-genze. Comprate i macchinoniper giungere alla meta sognatanel più breve lasso di tempo eper fare più in fretta non vi in-contrate più di persona, ma vimandate messaggi. Bla bla bla,sono tutti sedativi, il tempo ilvostro tempo non si cura di voiprosegue e si consuma. L’indu-strializzazione dell’agricolturaha provato, forse riuscendoci,ad imprimere alla terra i pro-

pri ritmi. La tentazione di fartimbrare il cartellino a vacchee peperoni è dietro l’angolo, sa-pete bene che è una tentazioneche alla lunga non premia. Nontemete non sono ne un inge-nuo, ne un naturista… mi ver-gogno in tenuta adamitica… èsensato pensare che per il turi-sta/cittadino che si accosta allacampagna, è indispensabileimparare che è questo il luogodove si riscoprono tempi che sicredevano smarriti: tempo perrespirare, tempo per ascoltare.Tra i miei ricordi ci sono gli al-beri di albicocche che zio Felicea Cicala aveva nel suo podere.Ai miei occhi sembrava non fi-nire mai il tempo del raccolto ei suoi frutti gialli, enormi e dol-cissimi, cascavano a terra comedoni del cielo. Gli alberi pos-siamo anche dire che, in uncerto qual modo, rimandano aDio. Ma, continuando nellanarrazione del mio viaggiosono arrivato a Lucca, ecco sco-pro la mia campagna, perchéinizio a pregare, ho travato ri-storo per il corpo, rimedio allostress e mi godo i grandi spaziaperti, il tempo a misurad’uomo, gli alberi e gli ani-mali… tutti i simboli e ri-chiami per incontrare Dio.Osservando la natura riscoprofurente dentro di me la sag-gezza che sa distinguere le coseche contano da quelle che pas-sano. I fiori di campo mi resti-tuiscono la libertà delle cosedel mondo, quella libertà chespinse san Francesco d’Assisi arestituire al padre le ricchevesti, per seguire le rondini del

LEGATI ALLA CAMPAGNA E TI NUTRI DI EMOZIONIUomo riprenditi in mano il futuro: per il bene Tuo e della Terra

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Il 22 e il 23 settembre 2018 tornano nei musei e nei luoghidella cultura di tutta Italia le Giornate Europee del Patrimo-nio (GEP 2018). Il tema dell’edizione di quest’anno è:“L’Arte di condividere”.Saranno organizzate per l’occasione alcune visite guidate einiziative speciali. Sono previste aperture di luoghi abitual-mente chiusi al pubblico e aperture straordinarie serali alcosto simbolico di 1 euro. Questi gli appuntamenti in Cam-pania:

AAvellinoLa memoria della cultura - Visita guidataAquilonia, Museo etnografico "Beniamino Tartaglia"Il racconto di una società contadina e artigiana nella sua quotidianità umile e dignitosa, concreta e inge-gnosa.

Il restauro archeologico - Incontro/PresentazioneBisaccia, Museo civico archeologico Laboratorio per conoscere e imparare le varie fasi del re-stauro di alcuni reperti archeologici con i restauratori SerenaMetozzi e Teresa Peluso

La Cavillosa – Presentazione/Visita guidataAndretta, Museo della civiltà contadina e artigiana Un evento quasi interamente al femminile che comprende unincontro all’Auditorium e una visita guidata al Museo. Unamostra-omaggio ad Almodovar, aprirà i battenti.

Io sono la guida! – La cultura è condivisioneAvellino, Museo irpinoIl museo come luogo di incontro interculturale. Nell’ambitodella due giorni un gruppo di giovani “guide per un giorno”di differenti nazionalità accoglieranno e guideranno i visita-tori all’interno della Sezione Risorgimentale del Museo.

BeneventoLe immagini antiche di Montevergine - mostra iconograficaMercogliano, Biblioteca Statale del Monumento nazionale Benevento

“CIBUS, a tavola per condividere” – Visita guidataBenevento, Museo del Sannio

Giornate del Patrimonio a Sant'Agata de' Goti – Rievocazione, itinerari naturalistici e visita guidataSant'Agata de' Goti, Chiesa di San Francesco

CasertaIl Teatro ritrovato - Convegno/EscursionePietravairano, MunicipioIn calendario il convegno “Il Teatro ritrovato. Per la valoriz-zazione del complesso archeologico del Monte San Ni-cola”. Domenica 23 settembre è prevista un’escursionenell’area di Pietravairano con alcune esibizioni artistiche.

Capua apre all’Europa i monumenti nascostiCapua, Chiesa di San Salvatore a CorteCon il Touring Club Italiano sarà possibile effettuare un toure godere delle bellezze storico architettoniche della città.Sono previste performance di poesie e musica dal vivo.

Il Museo della seta – Visita guidataCaserta, Complesso monumentale del Belvedere di San Leu-cioAll’interno del Complesso, sarà possibile visitare il Museodella seta, che contiene tutti i macchinari e attrezzaturedell’epoca utilizzate nelle fasi della lavorazione serica.

NapoliL'Arte di condividere: apertura straordinariaNapoli, Biblioteca nazionale "Vittorio Emanuele III"Sarà possibile visitare le sale monumentali che ospitano lestoriche collezioni librarie. In esposizione pregiati docu-menti, manoscritti, edizioni a stampa, incisioni di grande in-teresse. Performance teatrali.

Insula del Duomo – Visita guidata/mostraNola, Museo diocesano di NolaSarà possibile visitare la fabbrica più importante della città,tra i sottotetti, il campanile e altri luoghi solitamente inacces-sibili. Nell’occasione, inoltre, sarà inaugurata la mostra “IlMosaico dell’aquila: da Nola a Capua/da Capua aNola”.

MAV: il reale e l’immaginario – Visita guidataErcolano, MAV - Museo Archeologico VirtualeVisita guidata al Mav, un museo tecnologico in 5D, nel

quale il visitatore ha la possibilità di compiere un viaggio neltempo immergendosi in una realtà parallela e virtuale aitempi della terribile eruzione del Vesuvio datata 79 d.C.

Le collezioni private: dalle dimore ai musei - Incontro Napoli, Palazzo Donn'Annala Fondazione De Felice apre le porte del Teatro di PalazzoDonn'Anna. Sotto lo spazio "condiviso" delle volte barocchedel Teatro si snoderà il racconto su " Le collezioni private:dalle dimore ai musei". Pagine di musica barocca, eseguitada giovani talenti partenopei, accompagneranno le conver-sazioni.

La chiesa delle anime “pezzentelle” – Visita guidataNapoli, Complesso museale Santa Maria delle Anime delPurgatorio ad ArcoNel cuore del centro antico, la chiesa di Santa Maria delleAnime del Purgatorio ad Arco aprirà i battenti al pubblico.

Fluxus. Arte e cinema in flusso continuo – Visita guidataNapoli, Madre - museo d’arte contemporanea DonnareginaDiverse iniziative in programma al Madre. Sabato 22 è pre-vista una visita tematica alle mostre in corso e alle colle-zioni.

Nessun dorma! – Visita guidataNapoli, Madre - museo d’arte contemporanea DonnareginaDall’atrio al terrazzo, dalle scale ai cortili, dal primo al se-condo piano del museo Madre: una visita che coinvolge i vi-sitatori, esplorando lo spazio-tempo dell’istituzione museale.

La Madonna delle ciliegie. Un riposo nella fuga in EgittoNapoli, Certosa e Museo di San MartinoIn occasione delle Giornate Europee, verrà pubblicato e pre-sentato il quaderno della mostra iconografica “La Madonnadelle ciliegie. Un riposo nella fuga in Egitto” che si è svoltalo scorso inverno alla Certosa.

Pietrarsa in famiglia – Visita guidataNapoli, Museo nazionale ferroviario di PietrarsaIl Museo di Pietrarsa propone “Pietrarsa in famiglia”, un’of-ferta speciale per tutti i nuclei familiari composti da dueadulti e due bambini: un biglietto ridotto che permetterà divisitare uno dei più suggestivi musei presenti sul territorio ita-liano. Un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e itreni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni.

Sulle tracce dei santi patroni veri e presunti – Visita guidataPozzuoli, Museo diocesano

La bellezza da condividere del Parco archeologico Ercolano, Parco archeologicoIl Parco offre ai visitatori la magia dei suoi paesaggi notturnicon la scenografia di protagonisti quali il Vesuvio a Est,Capri, il Golfo e Napoli a Est e Nord, con visite guidate aimonumenti da parte del personale del sito dalle 20 alle 23.

Conferenza: “L’architettura e le arti” con Peter GreenawayNapoli, Museo archeologico nazionale di NapoliIntroducono il Direttore Paolo Giulierini e il professore UbertoSiola

Passeggiate musicali napoletane - ConcertoNapoli, Biblioteca Universitaria di NapoliNell’ambito del Festival “Spinacorona. Passeggiate musicalinapoletane”, la Biblioteca ospiterà il concerto del trio stru-mentale: Susanna Bertuccioli, arpa; Simonide Braconi, viola;Marco Zoni, flauto.

Il Teatro e il Museo Memus – Visita guidataNapoli, Teatro San CarloSono in programma visite guidate per ammirare la bellezzadel Taetro San Carlo, il Teatro d’Opera più antico d’Europae del museo MEMUS: luogo di memoria e innovazione,dove è in corso la mostra “Rossini, furore napoletano”.

I laboratorio per famiglie sugli orologi solari – Visita guidataNapoli, Museo archeologico nazionale di NapoliCon l’aiuto di plastici che riproducono antichi orologi solariorizzontali, verticali e conici, accompagnati da racconti illu-strati, impareremo a leggere le ore del sole in compagnia diAugusto, Papa Gregorio e tanti altri personaggi.

I soffitti del Mann tra arte e storia – Visita guidataNapoli, Museo archeologico nazionale di Napolia cura di Elena Camerlingo

Il laboratorio di restauro del MANN – Visita guidata

Napoli, Museo archeologico nazionale di Napoli

Che cosa sono i metalli e qual’è la loro origine? Le minieredai tempi antichi ai giorni nostri – IncontroNapoli, Museo archeologico nazionale di NapoliIl Museo archeologico ospiterà un interessante convegno de-dicato all’evoluzione della ricerca mineraria dall’antichità aigiorni nostri e all’importanza dei vari tipi di metalli perl’umanità.

L'Arte di condividere, a Capodimonte - Visita guidataNapoli, Museo di CapodimonteSabato 22 settembre è prevista un’apertura straordinaria a 1euro con visite guidate gratuite a cura dei Servizi Educatividel Museo, con performance teatrali e musicali nelle saledel Museo a cura dell'Associazione MusiCapodimonte

Dall'antica Neapolis alla Napoli post bellica – Tour guidatoNapoli, Area archeologica del Complesso di San LorenzoMaggiore

Un Museo da Favola – Incontri fantastici e percorsi itinerantiNapoli, Museo nazionale ferroviario di PietrarsaGrandi e piccini sono invitati a scoprire la storia dei treni edelle Ferrovie attraverso percorsi guidati che conciliano ilpiacere della conoscenza con il fascino della narrazione difavole.

Mostra: Pompei e Ercolano: visioni di una scopertaNapoli, Museo archeologico nazionale Visita guidata a cura di Caterina Martucci

Alessandro Farnese il condottiero – Visita guidataNapoli, Museo archeologico nazionale a cura di AssuntaIengo

SalernoLe collezioni del museo - Apertura straordinariaTeggiano, Museo diocesano "San Pietro"Il museo diocesano “San Pietro” che ospita una collezione didipinti, sculture ed oggetti liturgici, riguardanti il patrimoniomobile ecclesiastico diocesano, apre le porte ai visitatori.

Culture e tradizioni nel Vallo di Diano – Incontro/ Visite gui-dateSala Consilina, Cappella San GiuseppeUn ciclo di approfondimenti storici a cura dell'AssociazioneTorquato Tasso che organizza una serie di visite guidate perammirare il patrimonio culturale presente sul territorio.

La “Psyché” dei popoli – Visita guidataSalerno, Museo archeologico provinciale Attraverso una visita guidata con il dottor Achille Mazzeo siandrà alla scoperta dei miti, delle credenze e delle usanzedegli antichi.

Il silenzio - valore territoriale del Cilento – Visita guidataPerdifumo, Museo vichianoUn affascinante percorso sensoriale nei luoghi vichiani attra-verso la condivisione del silenzio e l’ascolto della musica del‘600 creando degli intervalli, delle pause tra il suono dellamusica ed il suono del silenzio.

Il Complesso Monumentale della Santissima Pietà – Aper-tura/MostraTeggiano, Complesso Monumentale della Santissima PietàIl Comune di Teggiano aderisce alle Giornate Europee conl’apertura del dito della SS. Pietà e della mostra d'arte ivi al-lestita dal titolo "Colori, una parte di noi" con le opere di Pa-squale Corvino e Rosa Penna.

Arte e Paesaggi nel Cilento Antico – Apertura/Visita guidataAgropoli, Museo AcropolisIl museo della Fondazione Giambattista Vico apre i battenti peruno speciale dedicato al pittore cilentano Paolo De Matteis.

Viaggio dalla preistoria al contemporaneo – ItinerarioSalerno, Museo archeologico provinciale Domenica 23, al Museo Archeologico provinciale, si realiz-zerà un percorso per bambini alla scoperta delle antiche pit-ture rupestri fino ad arrivare alla moderna Street Art. Incalendario anche dei laboratori didattici.

Visita alla PinacotecaSalerno, Pinacoteca provinciale Domenica 23 è in programma una visita guidata nellaquale si analizzeranno i quadri non dal punto di vista tec-nico ma del significato e dei simboli.