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CLASSIC SAILBOATS JILL BOBROW

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CLASSICSAILBOATS

JILL BOBROW

Cop_Vele Classiche.qxd 1-10-2010 17:23 Pagina 1

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CONTENTS

INTRODUCTION xxx

SEAWANHAKA RULE YACHTS: xxxRELIANCE xxxDEFENDER xxxVALKYRIE III xxxSHAMROCK xxxVIGILANT xxxCOLUMBIA xxx

CLASSIC BIG BOATS: xxxSUMURUN xxxMOONBEAM III xxxPEN DUICK xxxMARIQUITA xxxBELLE ADVENTURE xxxQUEEN MAB xxxMETEOR II xxxBRITANNIA xxx

ONE DESIGNS: xxxINTERNATIONAL ONE-DESIGN xxxDRAGON xxxHERRESHOFF 12 xxx

J-CLASS: xxxENTERPRISE xxxWHIRLWIND xxxWEETAMOE xxxYANKEE xxx

SHAMROCK V xxxVELSHEDA xxxENDEAVOUR xxxRAINBOW xxxENDEAVOUR II xxxRANGER xxx

J-CLASS CONVERSIONS: xxxCAMBRIA xxxASTRA xxxCANDIDA xxxWHITE HEATHER II xxxBRITANNIA xxxRESOLUTE xxxVANITIE xxx

J-CLASS REPLICAS: xxxRANGER xxxHANUMAN xxxATLANTIS xxxLIONHEART xxxRAINBOW xxxSVEA xxx

MODERN CLASSICS: xxxANNA xxxATLANTIC xxxW-76S xxx

INDEX xxx

18-19 LATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO

DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO COSTRUITE PIU` DI 15 MILIONI!

18-19 LATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO

DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO COSTRUITE PIU` DI 15 MILIONI!

4

7

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8INTRODUCTION

11

a storia della motocicletta � strana

sotto molti punti di vista. Ci sono

stati anni in cui la sua evoluzione ha

fatto passi da gigante nellÕarco di

poco tempo e altri momenti in cui, almeno appa-

rentemente, il tempo si � fermato e con esso le in-

novazioni. Spesso hanno influito vicissitudini quali

le guerre e le crisi economiche, determinando non

solo un appiattimento di idee ma anche indirizzan-

do pesantemente le scelte, industriali e non, da

prendere. Se nei primi anni del XX secolo cÕ� un fio-

rire di industrie motociclistiche e di soluzioni tecni-

camente interessanti, con lÕavvento della Prima

Guerra Mondiale il clima di entusiasmo viene con-

gelato. Le motociclette cominciano a essere viste

non solo come mezzi di trasporto ideali allo svago,

ma anche come veicoli idonei a trasportare viveri,

armi, soldati. In particolar modo quelle dotate di si-

decar vengono arruolate in fretta e furia.

In generale, sono ancora motociclette non sempre

comode, per lo pi� con telaio rigido e di derivazione

ciclistica, complicate da guidare. Il solo avviamento

comporta la massima attenzione per i gradi di anti-

cipo da dare al motore, la quantit� di aria da far

combinare con il carburante, il numero di giri da te-

nere, lÕolio da mandare in circolo ogni 10 o 15 se-

condi. Piedi e mani sono impegnati costantemente

per azionare leve e levette che comandano il cam-

bio, solitamente a tre marce, lÕacceleratore, la fri-

zione, i freni e chi pi� ne ha, pi� ne metta.

Con la fine della guerra comincia una nuova era di

sviluppo, non solo tecnologico, ma anche estetico.

I motori, per lo pi� a quattro tempi, grazie anche

alle esperienze acquisite su quelli destinati allÕa-

viazione, che devono garantire non solo perfor-

mance ma anche affidabilit�, vengono migliorati

e potenziati.

La cura per i particolari � maggiore; le tolleranze di

lavorazione pi� precise. Le pompe per lÕolio, da

azionare manualmente di tanto in tanto a seconda

del tracciato che si sta percorrendo, diventano au-

tomatiche. Lo stesso lubrificante, finora Òa perde-

reÓ, viene recuperato e riutilizzato in una sorta di

G

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circolo vizioso forzato. I telai derivati dalle primor-

diali biciclette e realizzati con semplici tubi sub-

iscono una trasformazione radicale. Le sollecitazio-

ni sono infatti differenti e occorre qualcosa di pi�

robusto, visto che il peso del motore aumenta sem-

pre pi�. E con il peso, aumentano anche le presta-

zioni e il solo freno posteriore, di cui sono dotate la

maggior parte delle motociclette, non � pi� suffi-

ciente. Sul versante del comfort in questi anni

compaiono con maggior frequenza i fari, inizial-

mente un optional.

Altra importante innovazione che migliora com-

fort e tenuta di strada sono le sospensioni anterio-

ri e posteriori, che vengono adottate con interpre-

tazioni pi� o meno originali da tutti i principali co-

struttori. Con le dovute eccezioni, i cambiamenti

sono sottolineati anche dal serbatoio. Squadrato,

ÒsottocannaÓ allÕinizio, viene man mano arrotonda-

to e posizionato sopra la trave superiore del telaio.

Insomma la motocicletta cambia aspetto e, da

complicato mezzo di trasporto a volte scomodo e

lento, si trasforma in una due ruote sempre pi� co-

moda, veloce ed efficiente. Come dimostrano lÕin-

troduzione delle quattro valvole da parte delle

francesi Alcyon e Peugeot o dellÕamericana Indian,

lÕavviamento elettrico (Indian Hendee Special Mo-

del del 1914), lÕinvenzione del volano magnete (a

opera di Frank H. Farrer, valido tecnico della fab-

brica di motori Villiers), lÕadozione dellÕalbero di

trasmissione cardanico (Nimbus, 1919) al posto

della gi� evoluta catena che ha sostituito la cin-

ghia. Migliorie si segnalano anche per lÕalimenta-

zione dei propulsori a due tempi con lÕintroduzione

delle lamelle verso la fine degli anni Õ20 (prima sul-

lÕaustriaca Titan 350 e lo pi� con telaio rigido e di

derivazione ciclistica, complicat poi sulla DKW 350

UB). Merito infine della V�locette 350 lÕesordio, nel

1929, del cambio a pedale munito di preselettore.

Una ÒchiccaÓ che decreta definitivamente la morte

della scomoda leva da azionare con la mano.

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO COSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO COSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

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SHAMROCK V

TTEECCHHNNIICCAALL DDAATTAA

LOA: 36.52 m.

L.W.L.: 24.68 m

BEAM: 6.04 m

DRAFT: 4.52 m

DISPLACEMENT: 134 tons.

SAIL AREA: 700.48 sq. m

MAST HEIGHT: 46.63 m

BOOM: 18.94 m

SAIL NUMBER: J K3

DESIGNER: Charles E. Nicholson

BUILDER: Camper & Nicholsons, Gosport, England

LAUNCHED: April 14th, 1930

1930

arley-Davidson? Il mito yankee

tuttora vivente. Nata e cresciu-

ta in America, la storica casa

motociclistica che prende il nome dai suoi fonda-

tori � riuscita a imporsi in tutto il mondo grazie al

bicilindrico a ÒVÓ che ha caratterizzato quasi lÕin-

tera produzione. Robusto, affidabile, poco poten-

te ma romantico e in grado di trasmettere ancor

oggi sensazioni uniche. In molti hanno cercato di

imitarla, ma lei, la Harley, nelle varie versioni, ri-

mane lÕamericana per eccellenza, la custom pi� fa-

mosa, il punto dÕarrivo per molti appassionati. La

sua nascita si deve a William Harley e Arthur Da-

vidson, vicini di casa, compagni di scuola, amici e

colleghi di lavoro. Entrambi lavorano alla Barth

Manufacturing Co. di Milwaukee, sul lago Michi-

gan, nel Wisconsin, il primo come disegnatore, il

secondo come modellista. Ma soprattutto sono

tutti e due appassionati di motociclette. Una pas-

sione travolgente che li spinge a unire forze e ca-

pacit� per realizzare un paio di motori da abbina-

re ad altrettante biciclette. LÕoperazione, che si

svolge nel capanno di legno situato nel giardino

della casa di Davidson, riesce, ma i problemi non

mancano: i propulsori vanno migliorati e cÕ� lÕesi-

genza di avere telai appropriati. Chiedono allora

aiuto a Ole Evinrude (che diverr� famoso negli an-

ni successivi come costruttore di motori fuoribor-

do) e a Emile Kruger, un immigrato tedesco che

aveva lavorato in Francia presso la De Dion. Poi

coinvolgono il fratello di Arthur, Walter, abile

meccanico e fabbro che lavora presso le ferrovie.

Nel 1903 vede cos� la luce la prima moto che pren-

de il nome di Harley-Davidson. é lÕinizio dellÕav-

ventura. Dopo la prima, ne viene realizzata una

seconda e cos� via. Poste in vendita a 200 dollari,

le motociclette dotate di un monocilindrico di 400

cc, raggiungono i 40 km/h grazie alla potenza di

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô

DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô

DI 15 MILIONI!

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18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL

VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL

VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

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sione travolgente che li spinge a unire forze e ca-

pacit� per realizzare un paio di motori da abbina-

re ad altrettante biciclette. LÕoperazione, che si

svolge nel capanno di legno situato nel giardino

della casa di Davidson, riesce, ma i problemi non

mancano: i propulsori vanno migliorati e cÕ� lÕesi-

genza di avere telai appropriati. Chiedono allora

aiuto a Ole Evinrude (che diverr� famoso negli an-

ni successivi come costruttore di motori fuoribor-

do) e a Emile Kruger, un immigrato tedesco che

aveva lavorato in Francia presso la De Dion. Poi

coinvolgono il fratello di Arthur, Walter, abile

meccanico e fabbro che lavora presso le ferrovie.

Nel 1903 vede cos� la luce la prima moto che pren-

de il nome di Harley-Davidson. é lÕinizio dellÕav-

ventura. Dopo la prima, ne viene realizzata una

seconda e cos� via. Poste in vendita a 200 dollari,

le motociclette dotate di un monocilindrico di 400

cc, raggiungono i 40 km/h grazie alla potenza di

circa 3 CV. Il successo non si fa attendere e poco

dopo nasce il secondo modello, la Silent Grey Fel-

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô

DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô

DI 15 MILIONI!

TTEECCHHNNIICCAALL DDAATTAA

L.O.A.: 39.53 m

L.W.L.: 25.60 m

BEAM: 6.70 m

DRAFT: 4.57 m

DISPLACEMENT: 143.1 tons & 80 tons lead ballast.

SAIL AREA: 721 sq. m

MAST HEIGHT: 46.47 m

BOOM: 18.95 m

SAIL NUMBER: J K4

DESIGNER: Charles E. Nicholson

BUILDER: Camper & Nicholsons, Gosport, England.

LAUNCHED: April 16th, 1934

ENDEAVOR

1934

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a storia della motocicletta � strana

sotto molti punti di vista. Ci sono

stati anni in cui la sua evoluzione ha

fatto passi da gigante nellÕarco di poco tempo e al-

tri momenti in cui, almeno apparentemente, il tem-

po si � fermato e con esso le innovazioni. Spesso

hanno influito vicissitudini quali le guerre e le crisi

economiche, determinando non solo un appiatti-

mento di idee ma anche indirizzando pesantemen-

te le scelte, industriali e non, da prendere. Se nei pri-

mi anni del XX secolo cÕ� un fiorire di industrie mo-

tociclistiche e di soluzioni tecnicamente interessan-

ti, con lÕavvento della Prima Guerra Mondiale il cli-

ma di entusiasmo viene congelato. Le motociclette

cominciano a essere viste non solo come mezzi di

trasporto ideali allo svago, ma anche come veicoli

idonei a trasportare viveri, armi, soldati. In partico-

lar modo quelle dotate di sidecar vengono arruola-

te in fretta e furia.

In generale, sono ancora motociclette non sempre

comode, per lo pi� con telaio rigido e di derivazione

ciclistica, complicate da guidare. Il solo avviamento

comporta la massima attenzione per i gradi di anti-

cipo da dare al motore, la quantit� di aria da far

combinare con il carburante, il numero di giri da te-

nere, lÕolio da mandare in circolo ogni 10 o 15 se-

condi. Piedi e mani sono impegnati costantemente

per azionare leve e levette che comandano il cam-

bio, solitamente a tre marce, lÕacceleratore, la fri-

zione, i freni e chi pi� ne ha, pi� ne metta.

L18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô

DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO COSTRUITE PIô

DI 15 MILIONI!

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a storia della motocicletta � strana sotto molti pun-

ti di vista. Ci sono stati anni in cui la sua evoluzione

ha fatto passi da gigante nellÕarco di poco tempo e

altri momenti in cui, almeno apparentemente, il

tempo si � fermato e con esso le innovazioni. Spes-

so hanno influito vicissitudini quali le guerre e le cri-

si economiche, determinando non solo un appiatti-

mento di idee ma anche indirizzando pesantemen-

te le scelte, industriali e non, da prendere. Se nei pri-

mi anni del XX secolo cÕ� un fiorire di industrie mo-

tociclistiche e di soluzioni tecnicamente interessan-

ti, con lÕavvento della Prima Guerra Mondiale il cli-

ma di entusiasmo viene congelato. Le motociclette

cominciano a essere viste non solo come mezzi di

trasporto ideali allo svago, ma anche come veicoli

idonei a trasportare viveri, armi, soldati. In partico-

lar modo quelle dotate di sidecar vengono arruola-

te in fretta e furia.

In generale, sono ancora motociclette non sempre

comode, per lo pi� con telaio rigido e di derivazione

ciclistica, complicate da guidare. Il solo avviamento

comporta la massima attenzione per i gradi di anti-

cipo da dare al motore, la quantit� di aria da far

combinare con il carburante, il numero di giri da te-

nere, lÕolio da mandare in circolo ogni 10 o 15 se-

condi. Piedi e mani sono impegnati costantemente

per azionare leve e levette che comandano il cam-

bio, solitamente a tre marce, lÕacceleratore, la fri-

zione, i freni e chi pi� ne ha, pi� ne metta.

Con la fine della guerra comincia una nuova era di

sviluppo, non solo tecnologico, ma anche estetico.

I motori, per lo pi� a quattro tempi, grazie anche

alle esperienze acquisite su quelli destinati allÕa-

viazione, che devono garantire non solo perfor-

mance ma anche affidabilit�, vengono migliorati

e potenziati.

La cura per i particolari � maggiore; le tolleranze di

lavorazione pi� precise. Le pompe per lÕolio, da

azionare manualmente di tanto in tanto a seconda

del tracciato che si sta percorrendo, diventano au-

tomatiche. Lo stesso lubrificante, finora Òa perde-

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO

DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO CO IL LANCIO DELLA MSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO

DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO CO IL LANCIO DELLA MSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

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J CLASS RACING

La storia della motocicletta � strana sotto molti

punti di vista. Ci sono stati anni in cui la sua evolu-

zione ha fatto passi da gigante nellÕarco di poco

tempo e altri momenti in cui, almeno apparente-

mente, il tempo si � fermato e con esso le innova-

zioni. Spesso hanno influito vicissitudini quali le

guerre e le crisi economiche, determinando non so-

lo un appiattimento di idee ma anche indirizzando

pesantemente le scelte, industriali e non, da pren-

dere. Se nei primi anni del XX secolo cÕ� un fiorire di

industrie motociclistiche e di soluzioni tecnicamen-

te interessanti, con lÕavvento della Prima Guerra

Mondiale il clima di entusiasmo viene congelato. Le

motociclette cominciano a essere viste non solo co-

me mezzi di trasporto ideali allo svago, ma anche

come veicoli idonei a trasportare viveri, armi, solda-

ti. In particolar modo quelle dotate di sidecar ven-

gono arruolate in fretta e furia.

In generale, sono ancora motociclette non sempre

comode, per lo pi� con telaio rigido e di derivazione

ciclistica, complicate da guidare. Il solo avviamento

comporta la massima attenzione per i gradi di anti-

cipo da dare al motore, la quantit� di aria da far

combinare con il carburante, il numero di giri da te-

nere, lÕolio da mandare in circolo ogni 10 o 15 se-

condi. Piedi e mani sono impegnati costantemente

per azionare leve e levette che comandano il cam-

bio, solitamente a tre marce, lÕacceleratore, la fri-

zione, i freni e chi pi� ne ha, pi� ne metta.

Con la fine della guerra comincia una nuova era di

sviluppo, non solo tecnologico, ma anche estetico.

I motori, per lo pi� a quattro tempi, grazie anche

alle esperienze acquisite su quelli destinati allÕa-

viazione, che devono garantire non solo perfor-

mance ma anche affidabilit�, vengono migliorati

e potenziati.

a storia della motocicletta � strana sotto molti pun-

ti di vista. Ci sono stati anni in cui la sua evoluzione

ha fatto passi da gigante nellÕarco di poco tempo e

altri momenti in cui, almeno apparentemente, il

tempo si � fermato e con esso le innovazioni. Spes-

so hanno influito vicissitudini quali le guerre e le cri-

si economiche, determinando non solo un appiatti-

mento di idee ma anche indirizzando pesantemen-

te le scelte, industriali e non, da prendere. Se nei pri-

mi anni del XX secolo cÕ� un fiorire di industrie mo-

tociclistiche e di soluzioni tecnicamente interessan-

ti, con lÕavvento della Prima Guerra Mondiale il cli-

ma di entusiasmo viene congelato. Le motociclette

cominciano a essere viste non solo come mezzi di

trasporto ideali allo svago, ma anche come veicoli

idonei a trasportare viveri, armi, soldati. In partico-

lar modo quelle dotate di sidecar vengono arruola-

te in fretta e furia.

In generale, sono ancora motociclette non sempre

comode, per lo pi� con telaio rigido e di derivazione

ciclistica, complicate da guidare. Il solo avviamento

comporta la massima attenzione per i gradi di anti-

cipo da dare al motore, la quantit� di aria da far

combinare con il carburante, il numero di giri da te-

nere, lÕolio da mandare in circolo ogni 10 o 15 se-

condi. Piedi e mani sono impegnati costantemente

per azionare leve e levette che comandano il cam-

bio, solitamente a tre marce, lÕacceleratore, la fri-

zione, i freni e chi pi� ne ha, pi� ne metta.

Con la fine della guerra comincia una nuova era di

sviluppo, non solo tecnologico, ma anche estetico.

I motori, per lo pi� a quattro tempi, grazie anche

alle esperienze acquisite su quelli destinati allÕa-

viazione, che devono garantire non solo perfor-

mance ma anche affidabilit�, vengono migliorati

e potenziati.

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO

DELLA MODEL T, UNA VETTURA A BASSO COSTO NE VENNERO COSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI AMERICANI PER LE AUTOMOBILI RISALE A PRIMA DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO FIORITURA SI EBBE CON IL LANCIO

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AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO CO IL LANCIO DELLA

MSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO CO IL LANCIO DELLA

STRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO CO IL LANCIO DELLA

MSTRUITE PIô DI 15 MILIONI!

18-19 LÕATTRAZIONE DEGLI

AMERICANI PER LE

AUTOMOBILI RISALE A PRIMA

DEL PASSAGGIO AL VENTESIMO

FIORITURA SI EBBE CON IL

LANCIO DELLA MODEL T, UNA

VETTURA A BASSO COSTO NE

VENNERO CO IL LANCIO DELLA

STRUITE PIô DI 15 MILIONI!