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Valutazione della Qualita della Ricerca 2004-2010 (VQR 2004-2010)
Rapporto finale di area
Gruppo di Esperti della Valutazione dell’Area 3 (GEV03)
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1 INTRODUZIONE ............................................................................................................................................ 3
1.1 IL GRUPPO DEGLI ESPERTI DELLA VALUTAZIONE (GEV) ................................................................................................ 5 1.2 I TEMPI ............................................................................................................................................................... 6
1.3 DESCRIZIONE DELL'AREA ...................................................................................................................................... 10
2 LA VALUTAZIONE DEI “PRODOTTI DI RICERCA” ........................................................................................... 11
2.1 I CRITERI DI VALUTAZIONE..................................................................................................................................... 11 2.2 IL PROCESSO DI VALUTAZIONE ............................................................................................................................... 12
2.2.1 Le statistiche ........................................................................................................................................ 13 2.3 I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ............................................................................................................................ 18 2.4 I BREVETTI ........................................................................................................................................................ 20
3 LA VALUTAZIONE DI AREA DELLE STRUTTURE ............................................................................................. 21
3.1 GLI INDICATORI DI QUALITÀ DELLE STRUTTURE NELL’AREA ........................................................................................... 22 3.1.1 Premessa .............................................................................................................................................. 22 3.1.2 Il primo indicatore ................................................................................................................................ 22 3.1.3 Il secondo indicatore ............................................................................................................................ 22 3.1.4 Graduatorie delle strutture sulla base dei due indicatori ................................................................... 23
3.1.4.1 Graduatorie delle Università ...................................................................................................................... 23 3.1.4.2 Graduatorie dei Centri di Ricerca ............................................................................................................... 31 3.1.4.3 Graduatorie dei Consorzi ........................................................................................................................... 33
3.2 L’INDICATORE IRAS1I,J DEL BANDO VQR ................................................................................................................ 34 3.2.1 Graduatorie delle Università – IRAS 1 .................................................................................................. 35 3.2.2 Graduatorie dei Centri di Ricerca – IRAS 1 .......................................................................................... 37 3.2.3 Graduatorie dei Consorzi – IRAS 1 ....................................................................................................... 38
3.3 COMMENTI SUL SIGNIFICATO DEGLI INDICATORI DI STRUTTURA DI AREA ......................................................................... 38
4 LA VALUTAZIONE DI AREA DEI DIPARTIMENTI ............................................................................................ 40
4.1 PREMESSA ........................................................................................................................................................ 40 4.2 GLI INDICATORI DI QUALITÀ DI AREA DEL DIPARTIMENTO ............................................................................................. 40
4.2.1 Il primo indicatore ................................................................................................................................ 41 4.2.2 Il secondo indicatore ............................................................................................................................ 41 4.2.3 Graduatorie dei Dipartimenti sulla base dei due indicatori ................................................................. 41
4.3 L’INDICATORE IRD1I,J,K DEL BANDO VQR ................................................................................................................ 55
5 ANALISI DEI RISULTATI ................................................................................................................................ 64
6 CONCLUSIONI ............................................................................................................................................. 67
APPENDICE A: IL CONFRONTO TRA VALUTAZIONE PEER E VALUTAZIONE BIBLIOMETRICA ................................. 70
APPENDICE B: DOCUMENTI SUI CRITERI DELL’AREA ............................................................................................. 84
APPENDICE C: CONSIDERAZIONI E ANALISI SPECIFICHE DELL’AREA ...................................................................... 96
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1. Introduzione
L’esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010 (VQR 2004-2010) è stato
avviato in data 7 novembre 2011 con la pubblicazione del bando di Partecipazione alla VQR
2004-2010 da parte del Presidente dell’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della
Ricerca (ANVUR). I contenuti del bando si fondano sui criteri e modalità stabilite dal Decreto
del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) n. 17 del 15 luglio 2011, in
cui è stato disciplinato il processo di valutazione dei risultati della ricerca di Università statali,
Università non statali legalmente riconosciute, Enti di ricerca pubblica vigilati dal MIUR, altri
soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca. In ottemperanza all’art. 2 e 3 del
decreto ministeriale sopra riportato, l’ANVUR si è avvalso, per ciascun’area di valutazione, di
Gruppi di Esperti della Valutazione (GEV), composti di Esperti Valutatori (EV) di elevata
qualificazione, anche stranieri, scelti in base alle competenze scientifiche e alle esperienze
valutative già compiute e ne ha nominati i coordinatori.
L’elaborazione e la condivisione pubblica di indicatori numerici per la valutazione della qualità
scientifica, verificabili anche da chi non faccia parte della stessa comunità disciplinare, rivestono
un significativo ruolo simbolico poiché testimoniano l’intenzione della comunità di sostanziare
la propria affidabilità etica e scientifica e di evidenziare i tratti di eccellenza presenti al suo
interno. Le energie impiegate in questa direzione costituiscono inoltre un investimento volto ad
intervenire con maggiore incisività nell’attuale, vivace dibattito culturale sulle modalità da
adottare per formulare giudizi sulla qualità della produzione scientifica basati su parametri
numerico/statistici che garantiscano trasparenza e omogeneità. Nell’ambito di questo dibattito,
una notevole attenzione è stata rivolta alla definizione di un mix valutativo di informed peer
review e indicatori bibliometrici per la valutazione delle strutture di ricerca. L’area della Chimica
ha partecipato a questo dibattito pervenendo a risultati ampiamente condivisi, i cui pochi
elementi di difficoltà in termini di operatività e di affidabilità sono stati tenuti ben presenti nella
redazione di questo documento, che è frutto del lavoro collegiale dei membri del GEV03, del
segretario del GEV03 e dei tanti revisori coinvolti nella valutazione. Inoltre il confronto costante
con i coordinatori di altri GEV (soprattutto 04, 05, 06) e con il coordinatore della VQR ha
rappresentato un valore aggiunto importantissimo.
Desideriamo pertanto ringraziare sentitamente tutte queste persone, nonché i numerosi altri
colleghi che hanno fornito suggerimenti importantissimi per aver reso possibile la realizzazione
dell’obiettivo ambizioso di una valutazione articolata e realistica delle strutture di ricerca attive
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in Italia nel settore della chimica. Commenti generali, criticità e suggerimenti saranno esposti in
diverse parti del documento. Qui vogliamo porre l’accento soltanto su alcuni aspetti
caratterizzanti la nostra comunità.
L’area 03-Chimica comprende le tematiche concernenti la sintesi, la caratterizzazione e la
trasformazione di sostanze chimiche di diversi gradi di complessità e origine, nonché la
modellizzazione di sistemi e processi molecolari e supra-molecolari. Le metodologie di studio
sono principalmente sperimentali, ma anche sistematiche e computazionali. I prodotti dell’area
03 presentano inoltre una forte connotazione multidisciplinare e sono il portato di ricercatori che
appartengono sia a settori diversi della stessa area sia ad aree diverse. In particolare, i temi di
ricerca della chimica sono talvolta parzialmente sovrapponibili soprattutto con quelli dell’area
02, 04, 05, 07, 09. Tuttavia, mentre le interazioni con i GEV 04, 05 e 06 (Geologia, Biologia e
Medicina) sono stati costanti, le interazioni con i GEV 02 (Fisica) e 07 (Scienze Agrarie e
Veterinarie) sono state abbastanza limitate e quelle con il GEV 09 (che comprende l’Ingegneria
Chimica, che partecipa assieme alla chimica a un Dipartimento del CNR e a due Consorzi
Interuniversitari) praticamente inesistenti.
Dal punto di vista della collocazione editoriale dei prodotti, l’area 03 è caratterizzata da una netta
prevalenza di articoli su riviste scientifiche internazionali censite dalle maggiori banche dati. Il
primo aspetto importante dell’area 03 è la trasversalità dell’approccio molecolare (quindi
chimico) a moltissimi settori della ricerca scientifica e della tecnologica contemporanea. Questa
pervasività della chimica rischia, a volte, di farla apparire un settore di servizio e di appannarne
la ‘governance’ autonoma. L’autonomia e la centralità del pensiero chimico sono, comunque,
indiscutibili e risiedono proprio nelle sue radici più lontane, di scienza fondamentale basata sullo
studio e sulla comprensione delle proprietà delle singole molecole. La chimica è inizio
imprescindibile di qualsiasi nuovo sviluppo: dalla biologia ai materiali la chimica è guida per la
comprensione e la progettazione di sistemi complessi.
Un altro aspetto importante è la compattezza e l’elevato valore medio dei ricercatori chimici:
come sarà evidente nell’analisi puntuale dei risultati, il numero di ricercatori scarsamente attivi è
particolarmente basso nel settore chimico. Inoltre l’interazione tra accademia, enti di ricerca e
industria è particolarmente forte e storicamente matura. Quest’aspetto è solo in parte evidenziato
dalla presente valutazione poiché la maggioranza dei ricercatori ha preferito presentare
pubblicazioni su riviste internazionali piuttosto che brevetti, probabilmente ritenendo che la
valutazione delle pubblicazioni avvenisse con criteri più certi e definiti: ciò ha condotto tuttavia a
una sottovalutazione della produzione brevettuale dei chimici italiani.
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Infine, la costante riduzione dei finanziamenti alla ricerca di base negli ultimi anni, la difficoltà
di ottenere finanziamenti per grandi apparecchiature e lo spostamento del finanziamento dal
livello nazionale a quello regionale, ha condotto alla forte contrazione delle dimensioni medie
dei gruppi di ricerca e alla netta prevalenza di progetti di impatto immediato rispetto a quelli di
medio e lungo periodo. A nostro avviso, l’unica strada praticabile per recuperare competitività e
visione strategica è quella di costituire reti di ricerca flessibili delocalizzate sul territorio e di
incanalare parte del finanziamento pubblico al finanziamento delle migliori di queste reti. Ciò
richiede che, accanto alla valutazione d’intere istituzioni, siano valorizzati e premiati anche
singoli gruppi eccellenti, stimolandone il coordinamento in reti flessibili e temporanee (di
scopo). Anche se questi aspetti esulano, almeno in parte, dallo scopo specifico della VQR, ci
sembra che essi vadano tenuti in debito conto per il futuro.
1.1 Il Gruppo degli Esperti della Valutazione (GEV)
Il GEV dell’Area 03 (GEV03), ha come riferimento 12 settori scientifico disciplinari (SSD)
(Tabella 1.1) ed è composto da 22 esperti della valutazione organizzati in 3 Sub-GEV (Tabella
1.2). Forse un organizzazione in 4 Sub-GEV (separando la componente organica da quella
farmaceutica) corrispondenti ai 4 macrosettori di riferimento della chimica (vedi sezione 1.3)
sarebbe stata più appropriata e dovrebbe essere presa in considerazione per il futuro, ma, anche
grazie allo sforzo costante di tutti i membri del GEV03, la scelta fatta non ha condizionato in
alcun modo i risultati e la competenza dei revisori scelti.
SSD Denominazione
CHIM01 CHIMICA ANALITICA
CHIM02 CHIMICA FISICA
CHIM03 CHIMICA GENERALE E INORGANICA
CHIM04 CHIMICA INDUSTRIALE
CHIM05
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
POLIMERICI
CHIM06 CHIMICA ORGANICA
CHIM07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE
CHIM08 CHIMICA FARMACEUTICA
CHIM09 FARMACEUTICO TECNOLOGICO APPLICATIVO
CHIM10 CHIMICA DEGLI ALIMENTI
CHIM11
CHIMICA E BIOTECNOLOGIA DELLE
FERMENTAZIONI
CHIM12 CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI
Tabella 1.1: Settori scientifico-disciplinari (SSD) dell'Area 03 (SCIENZE CHIMICHE)
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SubGEV SSD Componenti Ente di affiliazione # prodotti gestiti
Luisa Torsi (COORDINATORE) Universita' di Bari 296
Sub-GEV03-01
Vincenzo Barone (PRESIDENTE GEV03) Scuola Normale Superiore 220
Angela Agostiano Universita' degli studi di Bari 315
CHIM01 Perla Colombini Università degli studi di Pisa 315
CHIM02 Elena Ibáňez
Istituto Scienza dei Materiali di
Madrid 243
CHIM12 Stefania Milioto Università degli studi di Palermo 142
Aldo Laganà
Università degli studi di Roma "La
Sapienza" 322
Antonio Tilocca Università degli studi di Londra 251
Francesco Zerbetto Università degli studi di Bologna 214
Sub-GEV03-02
Gianfranco Pacchioni
(COORDINATORE) Università degli studi di Milano 320
CHIM03 Lucia Banci Università degli studi di Firenze 256
CHIM04 Gabriele Centi Università degli studi di Messina 564
CHIM05 Gaetano Guerra Università degli studi di Salerno 530
CHIM07 Roberto Purrello Università degli studidi Catania 239
Christian Serre Università degli studi di Versailles 270
Sub-GEV03-03
Maurizio Prato (COORDINATORE) Università degli studi di Trieste 1128
CHIM06 Horst Kessler (dimesso il 15/10/2012) Università degli studi di Monaco 0
CHIM08 Maurizio Botta Università degli studi di Siena 506
CHIM09 Alberto Brandi Università degli studi di Firenze 876
CHIM10 Fernando Albericio
Istituto di ricerca Biomedica di
Barcellona 291
CHIM11 Henriette Molinari Università degli studi di Verona 921
Ferdinando Pizzo Università degli studi di Perugia 1001
Patrizia Santi Università degli studi di Parma 221
Leonardo Scapozza Università degli studi di Ginevra 32
Tabella 1.2: Composizione del Gruppo di Esperti della Valutazione - Area 03 (GEV3). Organizzazione del GEV03 in
sub-GEV e relativi SSD. Distribuzione degli EV3 nei diversi SSD, nominativi degli EV03, enti di affiliazione e numero
di prodotti gestiti. (COORDINATORE) indica l'EV03 che ha coordinato il sub-GEV. I nominativi degli EV03 sono
ordinati in ordine alfabetico all'interno del sub-GEV di appartenenza. La colonna prodotti gestiti indica la
distribuzione dei prodotti della ricerca assegnati ad ogni EV03. Si fa presente che, tranne che in alcuni casi
particolari, ogni prodotto è stato assegnato a uno o due EV03 all'interno dello stesso sub-GEV.
1.2 I tempi
In linea con gli obiettivi generali della VQR, il lavoro del GEV03 è stato mirato
all’individuazione di criteri che potessero fornire un panorama qualitativo della ricerca chimica
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in Italia, riconoscendo nella valutazione uno strumento potenzialmente in grado di introdurre
un’importante e positiva innovazione per favorire lo sviluppo organico delle strutture di ricerca
che a tale valutazione si sono sottoposte.
L’esperienza della VQR si è sviluppata attraverso varie fasi, scandite da riunioni parziali o
plenarie dei membri del GEV (vedi Tabella 1.3), e discusse a più riprese nel seguito per
evidenziare le procedure seguite e analizzarle criticamente. Il principale scopo di questa analisi è
quello di fornire un documento utile a illustrare i risultati e individuare i margini di
miglioramento, con l’auspicio che l’esperienza maturata in questo esercizio di valutazione possa
essere raccolta e valorizzata in una sua futura riproposizione.
Data Sede Descrizione
25/04/2012 SCUOLA NORMALE
SUPERIORE DI PISA Prima Riunione plenaria
12/07/2017 CASPUR Riunione Coordinatori
22/10/2012 CASPUR Riunione Coordinatori
09/04/2013 UNIV." LA SAPIENZA" DI
ROMA
Seconda Riunione
plenaria
Tabella 1.3: Elenco delle riunioni del GEV03
Fase 1- Preparazione del documento riguardante i criteri per la valutazione dei prodotti della
ricerca.
La fase preliminare del lavoro ha riguardato un’analisi, condotta principalmente per via
telematica, dell’importanza dei parametri bibliometrici e della suddivisione in classi di merito dei
prodotti. La discussione ha portato a individuare la strategia dell’informed peer review, un mix di
criteri bibliometrici e di revisioni peer, come la più idonea ad affrontare le problematiche legate
alla specificità dell’area. L’algoritmo da utilizzare per la quantificazione degli indicatori
bibliometrici è stato elaborato anche con l’accordo tra GEV differenti che presentavano analoghe
problematiche scientifiche e ha alla fine tenuto conto in misura diversa, a secondo dell’anno di
pubblicazione dell’articolo, sia del numero di citazioni che dell’Impact Factor della rivista
ospitante. La discussione ha portato inoltre a considerare di maggior rilevanza i prodotti originali
rispetto alle review, sebbene gli IF suggerissero una valutazione diversa. Questa fase, pur
attraverso un confronto a volte vivace sulle procedure da adottare, ha prodotto alla fine dei criteri
che, pur mantenendo la specificità del GEV03, sono stati largamente condivisi dalle comunità
scientifiche che hanno informazioni bibliometriche affidabili e consolidate.
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La prima riunione del 25 aprile 2012, dedicata definire le regole di lavoro, è stata efficace e
operativa poiché lo scopo della valutazione è stato ben spiegato ed è stato molto chiaro a tutti
come questo esercizio di valutazione fosse finalizzato non a individuare i migliori ricercatori
italiani, bensì a valutare le strutture, evidenziando se una certa istituzione avesse una produzione
sopra o sotto la media e individuando aree d’inattività.
In questa fase a ogni membro del GEV03 è stato chiesto di preparare una lista di possibili
revisori completa di indicazioni riguardanti area di competenza e h index: a tali revisori è stato
chiesto in un secondo momento un assenso formale alla partecipazione alla valutazione. Questa
procedura si è rivelata piuttosto complessa e ha originato una lista di revisori a volte non
esaustiva delle competenze richieste.
Sono stata inoltre definite le schede di valutazione da inviare ai revisori per i diversi prodotti. La
scheda di valutazione delle pubblicazioni è stata basata sui criteri di qualità,
originalità/innovazione e internazionalizzazione/impatto. Nel caso dei brevetti si sono adottati,
invece, i criteri di trasferibilità, sviluppo tecnologico e impatto socio-economico. In entrambi i
casi, per ognuno dei tre criteri era possibile attribuire un punteggio compreso tra zero e nove.
L’assegnazione alle diverse classi di merito è avvenuta sulla base della seguente tabella, con la
restrizione, per i brevetti, che le classi E e B erano accessibili solo a brevetti internazionali e/o
che fossero già stati acquisiti da un’industria.
Punteggio Totale Classe di Merito
23-27 Eccellente
18-22 Buona
15-17 Accettabile
3-14 Limitata
Fase 2 – Valutazione
La buona piattaforma di lavoro che il CINECA ha approntato è stata resa disponibile con un
certo ritardo che ha, di fatto, rallentato tutta l’attività di individuazione dei revisori, che non è
stata semplice per una serie di ragioni:
La sola appartenenza SSD/ERC non definisce le competenze in modo univoco, in quanto
all’interno di ogni SSD/ERC la multidisciplinarietà è molto estesa, quindi occorre fare
uso delle parole chiave. Le parole chiave utilizzate per definire l’area di competenza dei
singoli revisori talvolta in inglese, talvolta in italiano, sono state piuttosto difficili da
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consultare. Questo ha comportato seri disguidi, poiché molto spesso gli articoli
ricevevano due o tre rifiuti con la dicitura, “non possiedo le competenze necessarie”,
anche se inviati a revisori apparentemente idonei sulla base delle poche parole chiave,
oltre che dello SSD e del sottogruppo ERC.
La mancanza di un limite al numero massimo di articoli da assegnare a uno stesso
revisore (dell’ordine di 5) ha comportato che anche i revisori che non avevano posto in
partenza un limite alla propria disponibilità hanno a volte autonomamente limitato il
numero di prodotti che hanno accettato di valutare. Questo è stato particolarmente vero
per i valutatori stranieri.
Sono stati inoltre troppo lunghi i tempi a disposizione dei revisori esterni per accettare o
rifiutare un prodotto. La difficoltà dell’organizzazione iniziale e i lunghi tempi necessari
per ricevere un commento dai revisori hanno alla fine costretto i membri dei sub-GEV a
condurre in prima persona un numero elevato di valutazioni e in tempi relativamente
brevi. Questo ha in parte vanificato lo scopo iniziale di valutare la consistenza tra peer
review e valutazione tramite puri indicatori bibliometrici. E’ stato molto positivo il
ricorso a gruppi di consenso per risolvere i casi di conflitti o incertezze nella valutazione.
Fase finale
Sebbene questa nuova esperienza di valutazione abbia comportato delle ovvie difficoltà, la fase
finale di discussione sull’esito complessivo della procedura, allo scopo di “suggerire” dei
comportamenti alla comunità scientifica, è stata oggettivamente compressa per il dilatarsi dei
tempi delle varie fasi intermedie. E’ auspicabile quindi che il prossimo esercizio di valutazione
veda un iter più certo, determinato in anticipo con chiarezza proprio sulla base dell’esperienza
pregressa.
In questa fase è stato comunque possibile analizzare nel complesso le problematiche connesse
alla valutazione e avanzare alcune proposte:
la scheda valutativa con classifica del numero di debolezze e punti di forza è sembrata
scarsamente efficace. Si ritiene che una scheda di valutazione semplificata con i
parametri di valutazione, riguardanti solo impatto, originalità e innovazione sarebbe più
incisiva.
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I lavori scientifici potrebbero essere valutati sulla base dei soli indicatori bibliometrici,
raggruppando le riviste in 4 categorie.
L’uso appropriato dei dati citazionali andrebbe approfondito riducendo al minimo il
numero delle valutazioni peer necessarie. Ad esempio, lavori pubblicati su giornali con
IF>10, potrebbero comunque essere collocati in classe E (eccellente) anche se con poche
citazioni, ipotizzando che si tratti di lavori appartenenti a un’area molto specialistica.
Analogamente lavori su riviste di classe L (Limitata) con un numero molto elevato di
citazioni (dell’ordine di 300), potrebbero essere ricollocati in classe E, perché
evidentemente si tratta di prodotti ampiamente apprezzati dalla comunità scientifica.
I risultati delle valutazioni svolte nel Regno Unito hanno messo in evidenza come “Il
comportamento citazionale non sia standardizzabile, in altre parole vari tra le discipline e
tenda a penalizzare linee di ricerca, quindi autori che esplorano approcci innovativi o non
alla moda”. Si ritiene che questa problematica tecnica andrebbe seriamente affrontata nei
futuri esercizi di valutazione.
1.3 Descrizione dell’area
L’Area 03 è suddivisa in 12 SSD ed è presente in 51 Università, nelle quali è rappresentata in
113 Dipartimenti. Un lungo e articolato confronto all’interno della comunità ha condotto, in
accordo col CUN, a proporre l’accorpamento dei12 SSD nei seguenti 4 macro-settori.
Analitico-Chimico-Fisico (CHIM01 + CHIM02 + CHIM12)
Inorganico-Tecnologico (CHIM03 + CHIM07)
Organico-Industriale (CHIM04 + CHIM05 + CHIM06)
Farmaceutico, tecnologico-alimentare (CHIM08 + CHIM09 + CHIM10 + CHIM11)
Tali macro-settori potrebbero essere preferibili agli SSD per un’analisi articolata dei dati, poiché
più rispondenti allo sviluppo attuale della chimica e caratterizzati da dimensioni omogenee.
L’Area Chimica è normalmente caratterizzata da gruppi medio-piccoli composti di 2-5 unità di
personale strutturato. La dimensione media dei gruppi ha subito negli anni una progressiva
diminuzione a causa della mancanza di nuove assunzioni. Il crescente invecchiamento della
struttura di ricerca Italiana comporta diverse distorsioni che nel futuro saranno amplificate con
conseguenze imprevedibili. Ad esempio, la mancanza di sovrapposizione tra le generazioni che
si avvicendano renderà quasi impossibile il trasferimento completo di competenze tra i
ricercatori in uscita e quelli in entrata. Questa scollatura generazionale comporterà una parziale
perdita di conoscenze e un rallentamento nella crescita culturale (con conseguenti, gravi ricadute
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sulla competitività della ricerca in un contesto internazionale). Inoltre, la crescente carenza di
personale strutturato comporta un crescente aggravio di compiti di ricerca e didattici che non
consente una programmazione efficace delle attività di piccoli gruppi.
Nonostante questa grave situazione, si riscontra un notevole impatto a livello internazionale dei
ricercatori dell’Area 03. Come si può evincere dalla tabella 2.10, degli 11608 prodotti conferiti
una media del 55%, circa è in classe E, e circa il 25% si colloca in classe B; i prodotti penalizzati
rappresentano (nella media) circa il 3%. Inoltre, i ricercatori dell’Area 03 hanno conferito più
del 97% dei prodotti attesi. Da questa prima analisi del quadro nazionale risulta che l’Area 03 è
composta di un numero elevato di ricercatori attivi che si esprimono a un ottimo livello
qualitativo e quantitativo.
L’eccessiva frammentazione (anche territoriale) dei gruppi eccellenti non consente però, una
programmazione ottimale dell’attività di ricerca soprattutto per progetti che richiedano tempi
medio-lunghi e risorse rilevanti. A questo scopo sarebbe auspicabile la creazione non di Centri,
ma di Reti di Eccellenza. Queste innovative realtà organizzative consentirebbero ai ricercatori
coinvolti di continuare il proprio lavoro nelle sedi di appartenenza, contribuendo a mantenere
equamente ripartito il livello culturale in Italia, fornendo, al contempo, ai ricercatori di punta una
struttura organizzativa a basso impatto economico, poiché le Reti non richiederebbero nuove
infrastrutture.
2. La Valutazione dei “prodotti di ricerca”
2.1 I criteri di valutazione
Facendo seguito ai criteri stabiliti dal GEV03 per la VQR (Appendice B), la valutazione è
consistita di un mix fra valutazione bibliometrica, con l’utilizzo di banche dati Web of Science di
Thomson Reuters (WoS) e/o Scopus di Elsevier B.V. (Scopus), e valutazione mediante peer
review. Per quanto riguarda la scelta dei prodotti, il GEV03 aveva deliberato modalità di
valutazione differenziate in base alla tipologia di prodotti prevista dal Bando VQR (sezione 2.3
del Bando ANVUR VQR 2004-2010). Tutti gli articoli su riviste indicizzate (tipologia a) sono
stati divisi fra i membri del GEV sulla base del Settore Scientifico Disciplinare (una media di
800-900 prodotti ciascuno). Ogni membro del GEV ha poi inviato ai revisori per la peer review i
suoi prodotti appartenenti alla quota 10% individuata tramite un algoritmo di campionamento
casuale stratificato studiato dal gruppo di lavoro dell’ANVUR (Appendice A), nonché i suoi
prodotti non assegnati univocamente a una delle classi di merito (E, B, A e L) in base all’analisi
bibliometrica e alle matrici di riferimento riportate nel documento sui criteri di valutazione del
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GEV03 (Appendice B). E’ da notare che le varie classi sono indicate nel documento sui criteri di
valutazione con A, B, C, D, poiché la denominazione finale è stata adottata solo in un secondo
momento); inoltre i prodotti non assegnabili unicamente ad una classe di merito sono lì indicati
con IR. I libri, capitoli di libri e atti di congressi (tipologia b), i brevetti (tipologia c), e il
software (tipologia d), per cui è impossibile una valutazione bibliometrica, sono stati assegnati,
per la valutazione esclusivamente peer review, a membri del GEV riuniti in sottocommissioni.
2.2 Il processo di valutazione
L’analisi bibliometrica del GEV03 si è basata sui dati forniti dal Web of Science ed ha utilizzato
un algoritmo basato su due indici: il numero di citazione e l’impact factor (IF) delle riviste (preso
dal Journal Citation Reports di Thomson Reuters). Entrambi gli indici sono stati pesati rispetto
alla data di pubblicazione del singolo contributo. Questa scelta è risultata valida perché ha
consentito di collocare in classi di merito elevate quei prodotti della ricerca che, pur se pubblicati
su riviste con IF non elevato, sono stati ritenuti dalla comunità scientifica un valido riferimento e
quindi molto citati. In questa maniera, si è tenuto conto del giudizio della comunità scientifica
per ottenere una valutazione dei lavori specifica e ponderata. D’altra parte, per i lavori più
recenti è stato dato un peso maggiore al ranking della rivista piuttosto che al numero di citazioni,
giacché la storia citazionale di questi prodotti non è ancora consolidata. Questa scelta ha
comportato l’uso di due diverse matrici di corrispondenza (IF-numero di citazioni) una per il
periodo 2004-08 e l’altra per il biennio 2009-2010.
Nell’auspicabile evenienza che la VQR abbia d’ora in poi una cadenza almeno quadriennale,
questa differenziazione, non avrebbe più motivo di esistere. Comunque, in questo caso, si
potrebbe correre il rischio di pesare eccessivamente l’IF e dare poca rilevanza al numero di
citazioni. Così come fatto per questa edizione della VQR, è, quindi, consigliabile fare delle
simulazioni per continuare a “premiare” le pubblicazioni con un numero rilevante di citazioni.
L’analisi dei prodotti ha richiesto anche un processo di disambiguazione e l’assegnazione, per i
lavori pubblicati su riviste generaliste, di una Subject Category (SC). Entrambi questi passaggi
sono avvenuti senza particolari problemi.
La valutazione mediante peer review ha utilizzato una lista di revisori fornita dall’ANVUR,
costituita, anche in conformità a indicazioni da parte di membri del GEV, considerando
ricercatori italiani e stranieri con alta qualificazione scientifica. Questa lista non sempre si è
rivelata sufficiente a individuare gli esperti più adatti a valutare i diversi prodotti. La valutazione
peer review del 10% dei prodotti campionati casualmente, inviati esclusivamente a revisori
esterni, (vedi Appendice A per una discussione più dettagliata) ha mostrato una correlazione con
la valutazione bibliometrica analoga a quella tra i giudizi dei due revisori esterni e, come per tutti
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i prodotti affidati a revisori, un voto medio più basso dei revisori rispetto a quello derivante dai
parametri bibliometrici. In un secondo momento, anche per i ritardi nel processo di esame da
parte di alcuni revisori esterni, è stato deciso di utilizzare i membri del GEV anche come revisori
per la peer review. Sebbene questa procedura sia perfettamente compatibile con i criteri stabiliti
dal GEV03, sarebbe auspicabile che, in un futuro progetto di valutazione, sia distinto il ruolo di
scelta dei revisori e di supervisione, da parte dei membri del GEV, dal ruolo di valutatore nella
peer review.
Infine, i prodotti per i quali si sono riscontrati giudizi diversi da parte dei valutatori, sono passati
al vaglio dei gruppi di consenso. Queste pubblicazioni sono state divise in due classi, in
dipendenza della differenza tra le valutazioni dei revisori. Quando la discordanza era di una sola
classe (casi gialli) è stata assegnata in automatico la classe derivante dalla media dei punteggi
forniti dai due valutatori al prodotto. Nel caso di obiezione da parte del membro GEV
responsabile del prodotto, si è costituito un gruppo di consenso di tre membri del GEV che, a
maggioranza, ha assegnato la classe definitiva. Quando la discordanza era di più di una classe
(casi rossi) si è costituito direttamente un gruppo di consenso di tre membri del GEV che, a
maggioranza, ha assegnato la classe definitiva. Comunque, anche in questo caso si è arrivati
agevolmente a una condivisione del giudizio finale.
La valutazione bibliometrica VQR 2004-2010 segue temporalmente la valutazione CIVR,
ultimata nel 2004 (ma mai pienamente applicata). A differenza di quanto avvenuto per il CIVR, è
auspicabile che la VQR, altre a trovare una sua applicazione nella ripartizione delle risorse ai
diversi livelli organizzativi, sia ripetuta con cadenza per lo meno quadriennale per tracciare negli
anni i risultati delle varie strutture e aiutarle ad attuare le scelte correttive necessarie per avere un
comportamento “virtuoso”. Si ritiene, inoltre, giusto che la valutazione tenga conto delle risorse
che arrivano alle varie istituzioni, poiché la capacità di attirare risorse finanziarie non dipende
solamente dalla capacità dei ricercatori ma dipende anche da situazioni specifiche, come la
ricchezza della regione, l’esistenza di fondazioni bancarie locali e altro.
2.2.1 Le statistiche
La Tabella 2.1 riporta il numero di prodotti attesi e di quelli effettivamente conferiti sia dai
ricercatori appartenenti all’area, che da quelli di aree diverse. In termini generali, la percentuale
di prodotti conferiti rispetto a quelli attesi (97.3%) può essere considerata soddisfacente e molto
simile per i vari SSD. Il numero di prodotti conferiti da ricercatori di altre aree è rilevante,
superando il 10% dei prodotti provenienti dall’interno dell’area.
14
La Tabella 2.2 riporta il numero di prodotti conferiti al GEV03 e valutati dai diversi GEV: è
particolarmente rilevante il numero di prodotti valutati dai GEV 02, 05 e 09. La Tabella 2.3
contiene la tipologia di prodotti conferiti anche in funzione dell’anno di pubblicazione: la
predominanza di articoli su rivista è schiacciante e sostanzialmente costante negli anni. E’
particolarmente ridotto, rispetto alla produzione italiana, il numero di brevetti selezionati: alcune
considerazioni su quest’aspetto sono già state fatte in un paragrafo precedente e saranno riprese
nel seguito. La Tabella 2.4 fornisce la stessa informazione della tabella precedente ma suddivisa
per SSD: non si evidenziano aspetti particolari e il comportamento dei vari SSD è molto
omogeneo. La Tabella 2.5 riporta la lingua dei prodotti conferiti: la predominanza della lingua
inglese è, come ampiamente prevedibile, schiacciante.
# Prodotti
attesi
# Prodotti conferiti da ricercatori dell'area # Prodotti conferiti
da ricercatori di
altre aree al GEV di cui sottomessi al
GEV
di cui sottomessi ad
altri GEV
11.933 10.577 1.031 1.235
SSD # prodotti conferiti # prodotti attesi
prodotti
conferiti/prodotti
attesi x 100
CHIM/01 699 713 98,03646851
CHIM/02 1076 1088 98,89705658
CHIM/03 1422 1448 98,204422
CHIM/04 364 368 98,91304016
CHIM/05 5 5 100
CHIM/06 1613 1635 98,6544342
CHIM/07 472 482 97,92530823
CHIM/08 1168 1194 97,82244873
CHIM/09 547 551 99,27404785
CHIM/10 173 173 100
CHIM/11 96 96 100
CHIM/12 150 156 96,15384674
ENTI e
CONSORZI 3823 4024 95,00496674
Totale 11608 11933 97,27645874
Tabella 2.1: Prodotti attesi e conferiti all'Area 03. Vengono anche mostrati i dati disaggregati per tipologia di Struttura e
SSD, e la percentuale di prodotti conferiti sugli attesi.
15
GEV # prodotti
valutati
%
prodotti
valutati
1 6 0,05
2 224 1,93
3 10577 91,12
4 25 0,22
5 365 3,14
6 62 0,53
7 62 0,53
8 3 0,03
9 265 2,28
10 5 0,04
11 4 0,03
13 4 0,03
14 6 0,05
Totale 11608 100,00
Tabella 2.2: Numero e percentuale di prodotti di ricerca di soggetti dell’area 03, suddivisi per area di valutazione. Per GEV si
intende il GEV che ha valutato i prodotti.
Tipologia prodotti 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Totale
Abstract in Atti di convegno 2 1 3 2 3 11
Altro 1 1
Articolo su rivista 1457 1633 1559 1566 1662 1828 1723 11428
Brevetto 4 2 7 1 4 3 45
Contributo in Atti di convegno 3 7 5 4 14 6 7 46
Contributo in volume (Capitolo o Saggio) 5 6 4 5 8 11 6 45
Curatela 2 1 1 1 5
Manufatto 1 1
Monografia o trattato scientifico 3 4 3 6 5 3 24
Software 1 1 2
(vuoto)
Totale 1470 1654 1575 1587 1695 1857 1746 11608
Tabella 2.3: Prodotti conferiti all'Area 03 suddivisi per tipologia e per anno di pubblicazione.
16
SSD
%
Articolo
su rivista
% Atto di
convegno
%
Contributo
in volume
%
Brevetto
%
Monografia % Altro
# totale
prodotti
CHIM/01 98,71 0,00 0,14 0,14 0,29 0,72 699,00
CHIM/02 99,26 0,19 0,28 0,09 0,09 0,09 1076,00
CHIM/03 99,09 0,21 0,42 0,21 0,07 0,00 1422,00
CHIM/04 97,80 0,27 0,55 0,00 1,10 0,27 364,00
CHIM/05 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5,00
CHIM/06 99,38 0,00 0,12 0,31 0,19 0,00 1613,00
CHIM/07 98,31 1,06 0,42 0,21 0,00 0,00 472,00
CHIM/08 99,14 0,00 0,09 0,51 0,26 0,00 1168,00
CHIM/09 97,07 0,91 0,37 1,10 0,18 0,37 547,00
CHIM/10 98,27 1,73 0,00 0,00 0,00 0,00 173,00
CHIM/11 98,96 0,00 1,04 0,00 0,00 0,00 96,00
CHIM/12 90,00 0,00 4,67 0,00 5,33 0,00 150,00
ENTI e
CONSORZI 97,93 0,71 0,47 0,58 0,03 0,29 3823,00
Totale 98,44934 0,39627841 0,387663662 0,387664 0,20675395 0,172295 11608
Tabella 2.4: Prodotti conferiti all'Area 03 dalle indicate strutture, suddivisi per tipologia e anno di pubblicazione. Gli SSD si
riferiscono ai prodotti conferiti dalle Università.
% Inglese %
Italiano
% Altra
lingua
% Lingua non
disponibile
# totale
prodotti
88,37 0,75 0,09 10,79 11608,00
Tabella 2.5: Lingua dei prodotti conferiti all'Area 03.
La Tabella 2.6 mostra il numero di prodotti valutati secondo le diverse modalità: appare evidente
che la percentuale di prodotti con doppia valutazione (22.8%) è sicuramente sufficiente a
permettere un confronto statisticamente significativo. Inoltre, come si evince dalla Tabella 2.7, il
contributo dei revisori stranieri è stato sicuramente rilevante ed equamente distribuito tra i vari
SSD (vedi Tabella 2.8). Un altro dato importante (vedi Tabella 2.9) è che il numero di revisioni
inevase è stato molto limitato (circa 7%) come pure il numero di revisioni rifiutate (circa 10%):
in quest’ultimo caso il rifiuto è stato causato, nella maggior parte dei casi, da incompetenza o
conflitto di interessi, mentre la motivazione ‘mancanza di tempo’ è stata abbastanza marginale
(solo 119 casi).
17
Modalità di valutazione dei prodotti
in peer
review
in
bibliometria con doppia valutazione
24,92 97,81 22,84
Tabella 2.6: Modalità di valutazione e numero di prodotti valutati.
3 revisori italiani
revisori non
Italiani %ITA %STR
1-5 revisioni 416,00 100,00 0,81 0,19
6-10 revisioni 86,00 16,00 0,84 0,16
11-15 revisioni 21,00 3,00 0,88 0,13
16-20 revisioni 5,00 0,00 1,00 0,00
21-25 revisioni 0,00 0,00 0,00 0,00
>25 revisioni 0,00 1,00 0,00 1,00
528,00 120,00
Tabella 2.7: Numero di revisioni effettuate da revisori italiani e stranieri.
SSD # Revisori
Italiani
# Revisori
Non
Italiani
%ITA %STR
#
revisioni
Italiani
#
revisioni
non
Italiani
%ITA %STR
CHIM/01 67,00 22,00 0,75 0,25 135,00 67,00 0,67 0,33
CHIM/02 182,00 50,00 0,78 0,22 414,00 85,00 0,83 0,17
CHIM/03 144,00 41,00 0,78 0,22 348,00 95,00 0,79 0,21
CHIM/04 34,00 6,00 0,85 0,15 42,00 6,00 0,88 0,13
CHIM/05 28,00 7,00 0,80 0,20 54,00 9,00 0,86 0,14
CHIM/06 170,00 30,00 0,85 0,15 509,00 44,00 0,92 0,08
CHIM/07 49,00 6,00 0,89 0,11 55,00 6,00 0,90 0,10
CHIM/08 73,00 7,00 0,91 0,09 306,00 13,00 0,96 0,04
CHIM/09 26,00 11,00 0,70 0,30 46,00 22,00 0,68 0,32
CHIM/10 21,00 6,00 0,78 0,22 34,00 12,00 0,74 0,26
CHIM/11 12,00 2,00 0,86 0,14 15,00 5,00 0,75 0,25
CHIM/12 36,00 12,00 0,75 0,25 71,00 33,00 0,68 0,32
2029,00 397,00 0,84 0,16
Tabella 2.8: Numero di Revisori per SSD. Lo stesso revisore è contato più volte se ha valutato prodotti di diversi sub-GEV.
18
Revisioni Rifiutate
Revisioni
Totali
Revisioni
effettuate
Revisioni
inevase
per non
competanza
Conflitto
di
interesse
Mancanza
di Tempo Lingua
Revisioni
effettuate da
Italiani
2556 2029 157 192 81 97 0
Revisioni
effettuate da
Stranieri
531 397 60 48 4 22 0
Totale 3087 2426 217 240 85 119 0
Tabella 2.9: Revisioni assegnate, effettuate e rifiutate per nazionalità del revisore.
2.3 I risultati della valutazione
La Tabella 2.10 riporta i punteggi ottenuti dai prodotti dell’area 03. E’ abbastanza evidente che il
quadro fornito dall’analisi bibliometrica è significativamente diverso (e migliore) rispetto a
quello restituito dalla peer review. Ovviamente potrebbero esserci distorsioni dovute alla scelta
dei prodotti da inviare in peer review (indicati dalle Strutture, ecc.) per cui un’analisi più
significativa è quella fornita in Appendice A, che riguarda il campione del 10% scelto per
sorteggio. La Tabella 2.11 (suddivisione per tipologia di struttura e SSD) conferma ancora una
volta la compattezza della chimica italiana, poiché i valori medi sono molto simili per tutti i casi
considerati. Per quanto riguarda la valutazione per tipologia di prodotto (Tabella 2.12) è
abbastanza evidente che gli articoli su rivista hanno un voto medio abbastanza elevato e una
concentrazione nelle classi di merito E (Eccellente) e B (Buona) con un totale attorno all’84%,
mentre il numero di prodotti di valore limitato è inferiore al 10%. I brevetti hanno una
valutazione media significativamente inferiore anche se ancora accettabile (0.66), mentre tutte le
altre tipologie di prodotti, come del resto atteso in base al documento dei criteri del GEV03,
hanno valutazioni limitate.
19
valutazione
bibliometrica
somma
punteggi
(v)
# prodotti
conferiti
non
penalizzati
(n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti L
peer review 78,20 253,00 0,31 5,93 17,39 22,13 54,55
bibliometria 9324,00 11302,00 0,82 57,87 26,28 7,20 8,64
Totale 9402,2 11555 0,81 56,74 26,08 7,53 9,65
Tabella 2.10: Punteggi ottenuti dai prodotti dell'Area 03. Dalla tabella sono esclusi i prodotti penalizzati, ovvero i prodotti
mancanti (cioè attesi e non sottomessi), i prodotti presentati più volte dalla stessa struttura, i prodotti presentati più volte dallo
stesso soggetto valutato a differenti strutture (es. Università ed Ente di Ricerca) e i prodotti "non valutabili" e casi accertati di
plagio o frode, così come previsto dal bando VQR del 7 Novembre 2011. Per “somma punteggi (v)” si intende la somma dei
punteggi dei singoli prodotti valutati mediante peer review o bibliometria. (n): numero prodotti conferiti (non penalizzati); Il
voto medio (primo indicatore "I") indica il rapporto fra la valutazione complessiva dei prodotti (v) e il numero di prodotti
conferiti (non penalizzati) (n). Distribuzione percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito
(Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-) per modalità di valutazione (peer review o bibliometria).
SSD % Inglese %
Italiano
% Altra
lingua
% Lingua
non
disponibile
# totale
prodotti
CHIM/01 87,41 1,00 0,00 11,59 699,00
CHIM/02 88,75 0,46 0,00 10,78 1076,00
CHIM/03 86,71 0,77 0,07 12,45 1422,00
CHIM/04 88,46 1,37 0,00 10,16 364,00
CHIM/05 60,00 0,00 0,00 40,00 5,00
CHIM/06 90,45 0,50 0,12 8,93 1613,00
CHIM/07 90,25 0,42 0,21 9,11 472,00
CHIM/08 91,10 0,43 0,17 8,30 1168,00
CHIM/09 90,31 2,38 0,91 6,40 547,00
CHIM/10 92,49 2,31 0,00 5,20 173,00
CHIM/11 91,67 0,00 0,00 8,33 96,00
CHIM/12 86,00 5,33 0,00 8,67 150,00
ENTI e
CONSORZI 86,69 0,50 0,00 12,82 3823,00
Totale 88,37009 0,749483 0,094762 10,785666 11608
Tabella 2.11: Distribuzione dei prodotti di ricerca per lingua di pubblicazione e SSD. Per SSD si intende il settore scientifico
disciplinare di afferenza del soggetto valutato. La categoria “Altra lingua” contiene le percentuali di prodotti di ricerca
pubblicati in lingue diverse da italiano e inglese. La categoria “Lingua non disponibile” contiene le percentuali dei prodotti
di ricerca per i quali la lingua di pubblicazione non è stata specificata.
20
tipologia prodotti
somma
punteggi
(v)
# prodotti
conferiti non
penalizzati
(n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti L
Articolo su rivista 9354,00 11390,00 0,82 57,46 26,29 7,25 8,99
Atto di convegno 1,00 43,00 0,02 0,00 0,00 4,65 95,35
Brevetto 26,90 41,00 0,66 17,07 43,90 26,83 12,20
Contributo in volume 11,80 45,00 0,26 0,00 2,22 48,89 48,89
Monografia 5,50 24,00 0,23 4,17 0,00 37,50 58,33
Altro 3,00 12,00 0,25 25,00 0,00 0,00 75,00
Totale 9402,2 11555 0,81 56,74 26,08 7,53 9,65
Tabella 2.12: Punteggi ottenuti dai prodotti di ricerca dell'Area 03 suddivisi per tipologia. Nella tabella non sono inclusi i
prodotti penalizzati, definiti nella didascalia della Tabella 2.5. Per “somma punteggi (v)” si intende la somma dei punteggi dei
singoli prodotti valutati mediante peer review o bibliometria. (n): numero prodotti conferiti (non penalizzati); Il voto medio
(primo indicatore "I") indica il rapporto fra la valutazione complessiva dei prodotti (v) e il numero di prodotti conferiti (non
penalizzati) (n). Distribuzione percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-,
Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-). La tipologia “Altro” comprende tutte le tipologie di prodotto non menzionate nella
tabella che sono state accorpate a causa del numero ridotto di prodotti che includono.
2.4 Brevetti
La valutazione dei brevetti è stata condotta utilizzando in maniera omogenea i seguenti
criteri, riportati in ordine di rilevanza:
1. Stato di domanda o brevetto concesso, a crescere nella sequenza A1 A2 B1 B2
2. Grado e rilevanza estensione all’estero
3. Presenza di industrie tra gli assegnatari o trasferimento documentato del brevetto a
industrie
4. Stato legale del brevetto (rinnovi, mantenimento in vita)
5. Contenuto tecnico e grado di rilevanza per il settore industriale chimico
6. Coerenza della data di primo deposito del brevetto con il periodo di valutazione.
Non sono stati considerati brevetti che sono evidenti duplicazioni in altri paesi di brevetti già
oggetto della valutazione. La distribuzione delle valutazioni effettuate nelle quattro categorie E,
B, A, L è stata abbastanza omogenea quantitativamente alla distribuzione osservata per le
pubblicazioni su riviste. Tuttavia, il numero di brevetti presentati per la valutazione (0.45% dei
prodotti totali) è stato significativamente inferiore a quanto ci si poteva aspettare da un semplice
rapporto tra il numero di brevetti (determinato in Espacenet per la classificazione IPC=C e (Italia
OR Italy)) e il numero di pubblicazioni presentati da istituzioni italiane nel settore chimico nel
21
periodo 2004-2010 (determinato in WoK usando come SU=Chemistry e CU=(Italy OR Italia) e
articoli come tipo documenti, lingua = inglese) (circa 9.6%). Questo è probabilmente dovuto alla
mancanza di criteri predeterminati nella valutazione, ma anche ad altri fattori. Infatti, occorre
osservare come nel settore chimico i brevetti rappresentino una parte importante della letteratura.
Oltre il 30% dei brevetti di istituzioni italiane rientrano nella classificazione chimica (sempre in
Espacenet, Worldwide includendo o no la classificazione IPC=C – Chemistry, altri criteri come
sopra), sebbene sia necessario rilevare che solo il 5.4% di questi brevetti include tra gli inventori
anche ricercatori di Università ed Enti di ricerca (CNR, ENEA). In conclusione, l’area chimica
contribuisce per oltre un terzo dei brevetti prodotti in Italia, ma questo avviene principalmente
con il contributo della ricerca industriale. Rispetto alla media europea, la ricerca accademica
italiana è carente per quanto concerne la protezione delle proprie invenzioni, e questo ha
probabilmente contribuito a determinare lo scarso numero di brevetti presentati per la
valutazione VQR.
3. La valutazione di area delle strutture
Sulla base del Bando, ai singoli prodotti presentati sono assegnati pesi 1, 0.8, 0.5 e 0 a seconda
che siano valutati Eccellenti, Buoni, Accettabili o Limitati; ai prodotti mancanti è assegnato peso
-0.5, ai non valutabili è assegnato peso -1, e in casi accertati di plagio o frode si ha peso -2.
Indicando rispettivamente con ni,j,E, ni,j,B, ni,j,A, ni,j,L, ni,j,MIS, ni,j,NV e ni,j,PL il numero di prodotti
Eccellenti, Buoni, Accettabili, Limitati, Mancanti, Non Valutabili e Plagio della struttura i-esima
nell’area scientifico-disciplinare j-esima, si ottiene la valutazione complessiva vij della struttura
i-esima nell’area j-esima come:
Nelle due sezioni seguenti (3.1 e 3.2) proporremo due indicatori di qualità della ricerca
indipendenti dalla numerosità dei soggetti valutati della struttura afferenti all’area (sezione 3.1) e
l’indicatore IRAS1i,j definito nel decreto ministeriale e nel bando VQR, che tiene conto invece
sia della qualità della ricerca sia della numerosità dei soggetti valutati della struttura afferenti
all’area (sezione 3.2).
I due indicatori proposti nella sezione 3.1 e l’indicatore IRAS1i, j del Bando si riferiscono a una
struttura e a un’area particolare, e non sono quindi affetti da eventuali difformità nelle
valutazioni inter-area.
22
3.1 Gli indicatori di qualità delle strutture nell’area
3.1.1 Premessa
Gli indicatori proposti si riferiscono solo alla qualità complessiva e non tengono conto del
diverso numero di soggetti valutati per la specifica area nelle varie strutture. Di conseguenza, tali
indicatori non possono essere utilizzati da soli per la distribuzione delle risorse, ma devono
essere integrati (o sostituiti in toto) dall’indicatore IRAS1i, j, che tiene conto sia della qualità della
ricerca sia delle dimensioni della struttura nell’area. I due indicatori forniscono però
informazioni utili sulla qualità della ricerca delle strutture in una determinata area scientifica.
3.1.2 Il primo indicatore
Indicando con ni, 3 il numero di prodotti attesi per la VQR della struttura i-esima nell’area 03, e
con ʋi,3 il suo peso, o “voto”, ottenuto in base alla valutazione di classe, il primo indicatore
è definito da:
L’indicatore costituisce il voto medio dei prodotti attesi della struttura i-esima
nell’Area03.
3.1.3 Il secondo indicatore
Il secondo indicatore è dato da:
∑
⁄
dove V3 e N3 indicano la valutazione complessiva e il numero totale di prodotti attesi nell’area
03, vale a dire:
∑ ∑
23
L’indicatore rappresenta il rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti della struttura
i-esima nell'area 03 e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'area 03. Esso consente una
misura diretta della qualità relativa della ricerca in una certa area espressa da una determinata
struttura: valori inferiori a 1 indicano una produzione scientifica di qualità inferiore alla media di
area, valori superiori a 1 indicano una qualità superiore alla media.
3.1.4 Graduatoria delle strutture sulla base dei due indicatori
La Tabella 3.1 riassume i punteggi ottenuti dai prodotti dell’Area 03 suddivisi per
tipologia di struttura: appare evidente che Consorzi e Università ottengono un voto medio
significativamente più elevato degli Enti Pubblici di Ricerca.
TOTALE
somma
punteggi
(v)
# prodotti
attesi (n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti L
% prodotti
penalizzati
Università 6284,75 7909,00 0,79 56,88 25,21 6,85 9,34 1,71
Enti 2124,23 3027,00 0,70 47,90 25,90 8,85 10,47 6,87
Consorzi 817,10 997,00 0,82 60,88 23,67 6,02 5,92 3,51
Tabella 3.1: Punteggi ottenuti dai prodotti dell'Area 03 suddivisi per tipologia di Struttura: Università, Enti e Consorzi. Nella
tabella sono inclusi i prodotti penalizzati, definiti nella didascalia della Tabella 4.4. Per “somma punteggi (v)” si intende la
somma dei punteggi dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio (primo indicatore "I") indica il
rapporto fra la somma dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi. Distribuzione percentuale dei prodotti
conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-) e dei prodotti
penalizzati.
3.1.4.1 Graduatoria delle Università
La Tabella 3.2 fornisce il dettaglio delle graduatorie delle Università, separate in strutture grandi
(G > 300 prodotti), medie (M, tra 100 e 300 prodotti) e piccole (P, tra 20 e 99 prodotti), mentre la
Tabella 3.3 fornisce un ulteriore dettaglio, separando i risultati per SSD. La correlazione con
analisi più dettagliate (vedi sotto) è significativa per le strutture grandi e medie (il confine tra le
due è abbastanza arbitrario) con risultati particolarmente buoni per le Università di Roma
Torvergata, Parma e Siena. Un’analisi accurata per le strutture piccole è più difficile perché la
loro eccellenza è in genere legata ad un numero limitato di SSD (vedi sotto) e rappresenta
dunque più punte singole che un’elevata qualità media.
24
Università dimensione
somma
punteggi
(v)
#
prodotti
attesi
(n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti
L
% prodotti
penalizzati R
Bologna G 483,00 576,00 0,84 64,06 22,57 4,86 7,81 0,69 1,06
Padova G 275,57 329,00 0,84 69,60 17,93 3,65 5,47 3,34 1,05
Firenze G 283,10 345,00 0,82 60,87 25,51 3,48 8,41 1,74 1,03
Torino G 275,00 338,00 0,81 58,58 25,44 6,21 9,47 0,30 1,02
Roma La Sapienza G 343,23 438,00 0,78 57,08 24,66 6,16 9,59 2,51 0,99
Napoli Federico II G 354,75 461,00 0,77 54,23 26,90 5,86 11,06 1,95 0,97
Milano G 319,15 418,00 0,76 50,72 25,12 12,44 10,29 1,44 0,96
Roma Tor Vergata M 96,85 102,00 0,95 79,41 18,63 0,98 0,00 0,98 1,19
Parma M 228,30 241,00 0,95 80,50 17,01 1,24 1,24 0,00 1,19
Siena M 127,80 137,00 0,93 79,56 15,33 2,92 2,19 0,00 1,17
Milano Bicocca M 104,50 117,00 0,89 66,67 25,64 4,27 3,42 0,00 1,12
Salerno M 186,00 209,00 0,89 72,25 19,14 2,87 5,74 0,00 1,12
Perugia M 183,45 210,00 0,87 71,43 19,52 2,86 4,29 1,90 1,10
Calabria M 133,85 165,00 0,81 51,52 33,33 8,48 4,85 1,82 1,02
Pavia M 171,80 212,00 0,81 58,96 24,06 7,55 8,49 0,94 1,02
Trieste M 113,90 142,00 0,80 57,04 27,46 3,52 11,97 0,00 1,01
Piemonte Orientale M 80,10 100,00 0,80 65,00 17,00 5,00 11,00 2,00 1,01
Pisa M 200,10 250,00 0,80 51,60 32,80 6,00 8,00 1,60 1,01
Bari M 206,00 264,00 0,78 48,86 31,82 10,61 5,30 3,41 0,98
Cagliari M 159,90 206,00 0,78 52,91 28,16 6,31 11,65 0,97 0,98
Messina M 175,55 231,00 0,76 52,81 24,24 8,66 12,99 1,30 0,96
Genova M 164,90 218,00 0,76 58,26 17,43 9,63 12,39 2,29 0,95
Ferrara M 120,80 161,00 0,75 44,72 31,68 9,94 13,66 0,00 0,94
Modena e Reggio
Emilia M 148,00 200,00 0,74 43,50 32,50 9,50 14,00 0,50 0,93
Catania M 189,80 260,00 0,73 46,15 28,08 11,54 11,54 2,69 0,92
Camerino M 89,05 123,00 0,72 53,66 18,70 11,38 11,38 4,88 0,91
Venezia Cà Foscari M 117,50 164,00 0,72 48,78 24,39 10,37 12,80 3,66 0,90
Palermo M 172,80 247,00 0,70 40,08 30,77 10,93 17,81 0,40 0,88
Sassari M 93,20 140,00 0,67 46,43 24,29 8,57 13,57 7,14 0,84
Catanzaro P 18,60 19,00 0,98 89,47 10,53 0,00 0,00 0,00 1,23
Verona P 16,80 18,00 0,93 88,89 5,56 0,00 5,56 0,00 1,17
Brescia P 13,60 15,00 0,91 80,00 13,33 0,00 6,67 0,00 1,14
Teramo P 16,20 18,00 0,90 66,67 22,22 11,11 0,00 0,00 1,13
Trento P 17,70 21,00 0,84 47,62 33,33 19,05 0,00 0,00 1,06
Torino Politecnico P 30,20 36,00 0,84 63,89 25,00 0,00 11,11 0,00 1,06
Salento P 38,20 47,00 0,81 42,55 51,06 0,00 2,13 4,26 1,02
L'Aquila P 30,80 38,00 0,81 57,89 28,95 5,26 2,63 5,26 1,02
25
Bari Politecnico P 19,40 24,00 0,81 50,00 33,33 8,33 8,33 0,00 1,02
Roma Tre P 16,70 21,00 0,80 57,14 19,05 14,29 9,52 0,00 1,00
Milano Politecnico P 60,75 77,00 0,79 63,64 20,78 3,90 7,79 3,90 0,99
Insubria P 68,10 88,00 0,77 52,27 28,41 5,68 13,64 0,00 0,97
Basilicata P 62,40 82,00 0,76 41,46 40,24 7,32 8,54 2,44 0,96
Foggia P 13,40 18,00 0,74 38,89 44,44 0,00 16,67 0,00 0,94
Udine P 31,30 43,00 0,73 51,16 25,58 2,33 20,93 0,00 0,92
Napoli II P 23,10 32,00 0,72 31,25 37,50 21,88 9,38 0,00 0,91
Chieti e Pescara P 50,30 71,00 0,71 45,07 22,54 15,49 16,90 0,00 0,89
Molise P 12,75 18,00 0,71 33,33 27,78 27,78 5,56 5,56 0,89
Urbino P 64,80 95,00 0,68 51,58 24,21 3,16 12,63 8,42 0,86
Tuscia P 19,10 29,00 0,66 31,03 41,38 3,45 24,14 0,00 0,83
Marche P 21,40 33,00 0,65 24,24 39,39 18,18 18,18 0,00 0,82
Napoli Parthenope P 6,40 16,00 0,40 31,25 18,75 6,25 25,00 18,75 0,50
Tabella 3.2: Graduatorie delle Università divise per dimensione in base al numero di prodotti attesi dall'Area 03: G=grandi (n
≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100) e ordinate per voto medio (Primo indicatore I=v/n). Per “somma
punteggi (v)” si intende la somma dei punteggi dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio (primo
indicatore "I") indica il rapporto fra la somma dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi. Distribuzione
percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A,
Limitato -L-) e dei prodotti penalizzati. La tabella non include le strutture con meno di 10 prodotti attesi. R (Secondo
indicatore) indica il rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti della Struttura e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti
dell'Area 03.
Scegliendo arbitrariamente la soglia di 0.95 per definire l’eccellenza assoluta e quella di 0.5 per
definire la soglia di accettabilità, i vari SSD della chimica mostrano tendenze abbastanza simili
(anche se con punteggi particolarmente elevati per l’SSD Chim03) eccetto per quelli appartenenti
al macrosettore farmaceutico (Chim08, Chim09, Chim10 e Chim11) che ottengono risultati
mediamente inferiori. Le sole Università ad eccellere in 3 SSD sono Parma (Chim01, Chim06 e
Chim08) e Siena (Chim12, Chim03 e Chim06). Cinque Università eccellono
contemporaneamente in 2 SSD: il Piemonte Orientale (Chim02 e Chim03), Firenze (Chim01 e
Chim03); Torino (Chim02 e Chim04); Roma Torvergata (Chim02 e Chim07); Genova (Chim01,
Chim07) . Infine, altre sette Università eccellono in un solo SSD: Genova (Chim01), Trieste
(Chim03), Milano Bicocca (Chim03), Salerno (Chim04), Bologna (Chim04), Salento (Chim07),
Perugia (Chim08). E’ interessante notare che tra queste Università solo Firenze (Chim04),
Trieste, Genova e Piemonte Orientale (Chim09) ottengono risultati limitati (inferiori a 0.5) in un
SSD.
26
SSD ente
somma
punteggi
(v)
#
prodotti
attesi (n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti
L
% prodotti
penalizzati
CHIM/01
Parma 22,60 23,00 0,98 91,30 8,70 0,00 0,00 0,00
Firenze 29,20 30,00 0,97 86,67 13,33 0,00 0,00 0,00
Genova 14,40 15,00 0,96 80,00 20,00 0,00 0,00 0,00
Teramo 10,50 11,00 0,95 90,91 0,00 9,09 0,00 0,00
Roma Tor Vergata 14,25 15,00 0,95 93,33 0,00 0,00 0,00 6,67
Bari 27,90 30,00 0,93 80,00 10,00 10,00 0,00 0,00
Catania 16,50 18,00 0,92 66,67 27,78 5,56 0,00 0,00
Basilicata 12,60 14,00 0,90 50,00 50,00 0,00 0,00 0,00
Cagliari 16,10 18,00 0,89 55,56 38,89 5,56 0,00 0,00
Piemonte Orientale 10,70 12,00 0,89 58,33 33,33 8,33 0,00 0,00
Pavia 16,00 18,00 0,89 72,22 27,78 0,00 0,00 0,00
Roma La Sapienza 47,20 54,00 0,87 64,81 25,93 3,70 5,56 0,00
Pisa 19,20 22,00 0,87 54,55 40,91 0,00 4,55 0,00
Padova 14,80 17,00 0,87 58,82 35,29 0,00 5,88 0,00
Bologna 47,70 55,00 0,87 65,45 25,45 1,82 7,27 0,00
Venezia Cà Foscari 23,00 27,00 0,85 44,44 40,74 11,11 3,70 0,00
Ferrara 14,10 17,00 0,83 47,06 41,18 5,88 5,88 0,00
Modena e Reggio
Emilia 21,50 26,00 0,83 61,54 19,23 11,54 7,69 0,00
Foggia 9,80 12,00 0,82 41,67 50,00 0,00 8,33 0,00
Torino 45,70 57,00 0,80 66,67 15,79 1,75 15,79 0,00
Palermo 8,90 13,00 0,68 46,15 23,08 7,69 23,08 0,00
Urbino 10,90 18,00 0,61 27,78 44,44 5,56 11,11 11,11
Messina 16,80 28,00 0,60 28,57 39,29 7,14 17,86 7,14
Insubria 10,50 18,00 0,58 22,22 44,44 5,56 27,78 0,00
Camerino 9,50 19,00 0,50 31,58 26,32 10,53 15,79 15,79
Milano 14,10 29,00 0,49 27,59 24,14 17,24 17,24 13,79
Napoli Federico II 8,00 21,00 0,38 14,29 23,81 9,52 52,38 0,00
CHIM/02
Piemonte Orientale 12,60 13,00 0,97 84,62 15,38 0,00 0,00 0,00
Torino 53,10 55,00 0,97 85,45 12,73 1,82 0,00 0,00
Roma Tor Vergata 28,90 30,00 0,96 86,67 10,00 3,33 0,00 0,00
Perugia 24,45 26,00 0,94 76,92 23,08 0,00 0,00 0,00
Catania 22,20 24,00 0,93 62,50 37,50 0,00 0,00 0,00
Padova 60,80 66,00 0,92 72,73 24,24 0,00 3,03 0,00
Siena 18,40 20,00 0,92 60,00 40,00 0,00 0,00 0,00
Ferrara 16,10 18,00 0,89 72,22 11,11 16,67 0,00 0,00
Parma 24,10 27,00 0,89 66,67 25,93 3,70 3,70 0,00
Firenze 62,50 71,00 0,88 54,93 39,44 2,82 2,82 0,00
Bologna 73,70 84,00 0,88 69,05 22,62 2,38 4,76 1,19
27
Salerno 18,40 21,00 0,88 76,19 14,29 0,00 9,52 0,00
Trieste 20,90 24,00 0,87 70,83 16,67 12,50 0,00 0,00
Milano 46,10 54,00 0,85 62,96 22,22 11,11 1,85 1,85
Sassari 16,90 20,00 0,85 70,00 15,00 5,00 10,00 0,00
Roma La Sapienza 58,15 70,00 0,83 55,71 28,57 8,57 5,71 1,43
Cagliari 29,00 35,00 0,83 57,14 28,57 5,71 8,57 0,00
Pavia 33,40 41,00 0,81 65,85 19,51 0,00 14,63 0,00
Pisa 38,90 48,00 0,81 39,58 47,92 6,25 6,25 0,00
Insubria 12,00 15,00 0,80 46,67 33,33 13,33 6,67 0,00
Milano Bicocca 20,80 26,00 0,80 57,69 23,08 7,69 11,54 0,00
Napoli Federico II 29,80 38,00 0,78 55,26 26,32 5,26 13,16 0,00
Bari 18,80 25,00 0,75 52,00 24,00 8,00 16,00 0,00
Genova 19,25 27,00 0,71 59,26 11,11 7,41 22,22 0,00
Basilicata 7,10 10,00 0,71 50,00 20,00 10,00 20,00 0,00
Messina 7,10 10,00 0,71 50,00 20,00 10,00 20,00 0,00
Palermo 26,20 37,00 0,71 27,03 51,35 8,11 10,81 2,70
Modena e Reggio
Emilia 21,70 31,00 0,70 45,16 29,03 3,23 22,58 0,00
Calabria 27,90 40,00 0,70 32,50 45,00 10,00 5,00 7,50
Venezia Cà Foscari 14,90 33,00 0,45 42,42 9,09 9,09 21,21 18,18
CHIM/03
Trieste 23,80 24,00 0,99 95,83 4,17 0,00 0,00 0,00
Siena 30,60 31,00 0,99 93,55 6,45 0,00 0,00 0,00
Piemonte Orientale 11,80 12,00 0,98 91,67 8,33 0,00 0,00 0,00
Milano Bicocca 33,30 34,00 0,98 94,12 2,94 2,94 0,00 0,00
Cagliari 34,20 35,00 0,98 88,57 11,43 0,00 0,00 0,00
Firenze 81,90 85,00 0,96 88,24 9,41 1,18 1,18 0,00
Parma 47,70 51,00 0,94 78,43 17,65 1,96 1,96 0,00
Venezia Cà Foscari 24,20 26,00 0,93 76,92 15,38 7,69 0,00 0,00
Bari 45,30 49,00 0,92 75,51 22,45 2,04 0,00 0,00
Padova 57,10 62,00 0,92 82,26 11,29 1,61 4,84 0,00
Salerno 37,70 41,00 0,92 73,17 21,95 2,44 2,44 0,00
Calabria 38,50 42,00 0,92 76,19 19,05 0,00 4,76 0,00
Roma Tor Vergata 20,80 23,00 0,90 52,17 47,83 0,00 0,00 0,00
Catania 40,80 47,00 0,87 72,34 17,02 2,13 8,51 0,00
Ferrara 27,60 32,00 0,86 53,13 37,50 6,25 3,13 0,00
Pavia 30,00 35,00 0,86 74,29 14,29 2,86 5,71 2,86
Modena e Reggio
Emilia 20,20 24,00 0,84 54,17 37,50 0,00 8,33 0,00
Bologna 76,40 91,00 0,84 72,53 14,29 2,20 8,79 2,20
Urbino 14,80 18,00 0,82 55,56 33,33 0,00 11,11 0,00
Milano 67,15 82,00 0,82 64,63 18,29 6,10 9,76 1,22
Salento 9,00 11,00 0,82 9,09 90,91 0,00 0,00 0,00
Perugia 42,90 53,00 0,81 79,25 5,66 1,89 5,66 7,55
Chieti e Pescara 11,10 14,00 0,79 64,29 14,29 7,14 14,29 0,00
28
Torino 47,40 60,00 0,79 53,33 30,00 8,33 8,33 0,00
Roma La Sapienza 59,00 75,00 0,79 54,67 28,00 6,67 8,00 2,67
Insubria 16,40 21,00 0,78 61,90 14,29 9,52 14,29 0,00
Pisa 24,20 31,00 0,78 51,61 29,03 9,68 6,45 3,23
Camerino 15,10 20,00 0,75 70,00 10,00 5,00 5,00 10,00
Napoli Federico II 63,65 88,00 0,72 48,86 31,82 6,82 9,09 3,41
Messina 28,00 39,00 0,72 33,33 38,46 15,38 12,82 0,00
Genova 26,35 37,00 0,71 59,46 10,81 13,51 10,81 5,41
Palermo 24,10 34,00 0,71 41,18 35,29 2,94 20,59 0,00
Napoli II 8,80 13,00 0,68 15,38 46,15 30,77 7,69 0,00
Basilicata 14,60 23,00 0,63 39,13 30,43 8,70 13,04 8,70
Sassari 17,10 27,00 0,63 66,67 7,41 3,70 0,00 22,22
CHIM/04
Salerno 23,40 24,00 0,98 87,50 12,50 0,00 0,00 0,00
Bologna 32,50 34,00 0,96 79,41 20,59 0,00 0,00 0,00
Torino 25,80 27,00 0,96 74,07 25,93 0,00 0,00 0,00
Padova 16,00 17,00 0,94 82,35 17,65 0,00 0,00 0,00
Milano 13,70 15,00 0,91 66,67 26,67 6,67 0,00 0,00
Catania 10,00 11,00 0,91 54,55 45,45 0,00 0,00 0,00
Cagliari 10,00 11,00 0,91 54,55 45,45 0,00 0,00 0,00
Parma 13,60 15,00 0,91 80,00 13,33 0,00 6,67 0,00
Napoli Federico II 22,80 26,00 0,88 84,62 3,85 0,00 11,54 0,00
Genova 27,00 31,00 0,87 74,19 16,13 0,00 9,68 0,00
Roma La Sapienza 20,50 24,00 0,85 50,00 41,67 4,17 4,17 0,00
Venezia Cà Foscari 28,20 38,00 0,74 50,00 23,68 10,53 15,79 0,00
Trieste 8,30 12,00 0,69 25,00 50,00 8,33 16,67 0,00
Pisa 18,20 29,00 0,63 55,17 13,79 3,45 17,24 10,34
Messina 14,25 24,00 0,59 50,00 0,00 20,83 25,00 4,17
Firenze 5,80 12,00 0,48 16,67 33,33 16,67 33,33 0,00
CHIM/06
Parma 44,20 45,00 0,98 91,11 8,89 0,00 0,00 0,00
Siena 17,30 18,00 0,96 88,89 5,56 5,56 0,00 0,00
Roma Tor Vergata 15,00 16,00 0,94 68,75 31,25 0,00 0,00 0,00
Chieti e Pescara 9,10 10,00 0,91 70,00 20,00 10,00 0,00 0,00
Salerno 42,70 47,00 0,91 74,47 19,15 2,13 4,26 0,00
Trieste 32,60 36,00 0,91 63,89 33,33 0,00 2,78 0,00
Napoli II 8,90 10,00 0,89 60,00 30,00 10,00 0,00 0,00
Milano Bicocca 21,20 24,00 0,88 58,33 37,50 0,00 4,17 0,00
Urbino 20,20 23,00 0,88 73,91 17,39 0,00 8,70 0,00
Bologna 107,10 122,00 0,88 67,21 23,77 4,92 3,28 0,82
L'Aquila 13,10 15,00 0,87 73,33 13,33 6,67 6,67 0,00
Perugia 52,40 60,00 0,87 66,67 21,67 6,67 5,00 0,00
Pavia 40,40 48,00 0,84 60,42 27,08 6,25 4,17 2,08
Calabria 28,30 34,00 0,83 50,00 32,35 14,71 2,94 0,00
Messina 37,30 45,00 0,83 60,00 24,44 6,67 8,89 0,00
29
Napoli Federico II 120,90 146,00 0,83 57,53 29,45 5,48 5,48 2,05
Sassari 17,30 21,00 0,82 52,38 28,57 14,29 4,76 0,00
Pisa 43,60 53,00 0,82 52,83 32,08 7,55 7,55 0,00
Torino 37,70 46,00 0,82 56,52 30,43 2,17 10,87 0,00
Insubria 19,60 24,00 0,82 58,33 29,17 0,00 12,50 0,00
Padova 53,87 66,00 0,82 75,76 10,61 3,03 4,55 6,06
Roma La Sapienza 56,53 70,00 0,81 65,71 20,00 4,29 5,71 4,29
Milano 100,90 125,00 0,81 53,60 26,40 12,00 8,00 0,00
Bari 32,10 40,00 0,80 42,50 42,50 7,50 7,50 0,00
Catania 48,00 60,00 0,80 46,67 33,33 13,33 6,67 0,00
Marche 9,40 12,00 0,78 25,00 66,67 0,00 8,33 0,00
Basilicata 21,90 28,00 0,78 35,71 46,43 10,71 7,14 0,00
Camerino 20,60 27,00 0,76 62,96 7,41 14,81 14,81 0,00
Palermo 37,20 50,00 0,74 48,00 28,00 8,00 16,00 0,00
Firenze 44,70 61,00 0,73 55,74 22,95 3,28 13,11 4,92
Modena e Reggio
Emilia 20,30 28,00 0,73 39,29 39,29 7,14 10,71 3,57
Venezia Cà Foscari 17,40 24,00 0,73 41,67 33,33 8,33 16,67 0,00
Piemonte Orientale 12,70 19,00 0,67 52,63 21,05 5,26 10,53 10,53
Genova 19,80 33,00 0,60 39,39 18,18 21,21 12,12 9,09
Ferrara 19,70 33,00 0,60 33,33 27,27 9,09 30,30 0,00
Cagliari 17,80 38,00 0,47 15,79 28,95 15,79 39,47 0,00
CHIM/07
Roma Tor Vergata 17,90 18,00 0,99 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Genova 14,80 15,00 0,99 93,33 6,67 0,00 0,00 0,00
Salento 11,60 12,00 0,97 83,33 16,67 0,00 0,00 0,00
Messina 11,40 12,00 0,95 75,00 25,00 0,00 0,00 0,00
Salerno 14,20 15,00 0,95 73,33 26,67 0,00 0,00 0,00
Palermo 17,20 19,00 0,91 68,42 21,05 10,53 0,00 0,00
Perugia 13,40 15,00 0,89 46,67 53,33 0,00 0,00 0,00
Modena e Reggio
Emilia 10,70 12,00 0,89 58,33 33,33 8,33 0,00 0,00
Brescia 10,60 12,00 0,88 75,00 16,67 0,00 8,33 0,00
Calabria 10,45 12,00 0,87 66,67 33,33 0,00 0,00 0,00
Torino Politecnico 30,20 36,00 0,84 63,89 25,00 0,00 11,11 0,00
Bari Politecnico 19,40 24,00 0,81 50,00 33,33 8,33 8,33 0,00
Milano Politecnico 57,15 73,00 0,78 64,38 19,18 4,11 8,22 4,11
Udine 7,80 10,00 0,78 30,00 60,00 0,00 10,00 0,00
Bologna 18,70 24,00 0,78 37,50 37,50 20,83 4,17 0,00
Roma La Sapienza 16,65 24,00 0,69 54,17 20,83 8,33 12,50 4,17
Napoli Federico II 14,70 22,00 0,67 31,82 40,91 4,55 22,73 0,00
L'Aquila 6,10 10,00 0,61 50,00 20,00 10,00 0,00 20,00
Catania 10,00 17,00 0,59 17,65 29,41 35,29 17,65 0,00
Padova 7,70 17,00 0,45 41,18 23,53 0,00 5,88 29,41
Marche 5,40 12,00 0,45 8,33 25,00 33,33 33,33 0,00
30
CHIM/08
Perugia 26,90 28,00 0,96 85,71 10,71 3,57 0,00 0,00
Parma 33,40 35,00 0,95 77,14 22,86 0,00 0,00 0,00
Siena 31,00 33,00 0,94 81,82 15,15 0,00 3,03 0,00
Salerno 22,20 24,00 0,93 79,17 16,67 0,00 4,17 0,00
Ferrara 27,60 31,00 0,89 54,84 38,71 6,45 0,00 0,00
Messina 25,70 29,00 0,89 75,86 13,79 3,45 6,90 0,00
Cagliari 20,00 23,00 0,87 69,57 21,74 0,00 8,70 0,00
Bologna 76,70 89,00 0,86 69,66 22,47 0,00 7,87 0,00
Camerino 29,15 34,00 0,86 58,82 29,41 5,88 2,94 2,94
Pavia 21,90 26,00 0,84 53,85 30,77 11,54 3,85 0,00
Pisa 46,50 56,00 0,83 58,93 26,79 5,36 8,93 0,00
Genova 24,70 30,00 0,82 53,33 30,00 10,00 6,67 0,00
Padova 39,80 50,00 0,80 58,00 22,00 12,00 4,00 4,00
Napoli Federico II 56,90 72,00 0,79 58,33 25,00 5,56 6,94 4,17
Piemonte Orientale 14,40 19,00 0,76 57,89 15,79 10,53 15,79 0,00
Roma La Sapienza 47,40 64,00 0,74 65,63 12,50 1,56 15,63 4,69
Milano 47,60 66,00 0,72 39,39 33,33 12,12 15,15 0,00
Bari 63,10 90,00 0,70 32,22 40,00 15,56 5,56 6,67
Torino 31,10 45,00 0,69 28,89 37,78 20,00 13,33 0,00
Modena e Reggio
Emilia 27,30 41,00 0,67 26,83 39,02 17,07 17,07 0,00
Firenze 37,20 59,00 0,63 28,81 40,68 8,47 16,95 5,08
Urbino 13,20 21,00 0,63 52,38 19,05 4,76 9,52 14,29
Trieste 16,30 26,00 0,63 42,31 23,08 3,85 30,77 0,00
Calabria 7,70 13,00 0,59 23,08 30,77 23,08 23,08 0,00
Chieti e Pescara 17,30 31,00 0,56 29,03 19,35 22,58 29,03 0,00
Palermo 29,40 56,00 0,52 23,21 23,21 21,43 32,14 0,00
Sassari 22,20 45,00 0,49 22,22 31,11 13,33 24,44 8,89
Catania 20,50 52,00 0,39 15,38 19,23 25,00 32,69 7,69
CHIM/09
Parma 17,80 19,00 0,94 68,42 31,58 0,00 0,00 0,00
Catania 19,70 22,00 0,90 54,55 40,91 4,55 0,00 0,00
Firenze 10,40 12,00 0,87 66,67 25,00 0,00 8,33 0,00
Calabria 12,10 14,00 0,86 42,86 50,00 7,14 0,00 0,00
Pisa 9,50 11,00 0,86 45,45 45,45 9,09 0,00 0,00
Napoli Federico II 20,40 24,00 0,85 70,83 12,50 8,33 8,33 0,00
Siena 15,20 18,00 0,84 61,11 22,22 11,11 5,56 0,00
Perugia 14,60 18,00 0,81 72,22 11,11 0,00 16,67 0,00
Palermo 20,60 26,00 0,79 53,85 26,92 7,69 11,54 0,00
Modena e Reggio
Emilia 15,60 20,00 0,78 45,00 35,00 10,00 10,00 0,00
Camerino 7,30 10,00 0,73 50,00 10,00 30,00 10,00 0,00
Salerno 12,20 17,00 0,72 47,06 23,53 11,76 17,65 0,00
Padova 19,90 28,00 0,71 57,14 10,71 10,71 21,43 0,00
Torino 23,00 34,00 0,68 38,24 29,41 11,76 20,59 0,00
31
Sassari 8,10 12,00 0,68 50,00 16,67 8,33 25,00 0,00
Pavia 22,20 35,00 0,63 31,43 25,71 22,86 20,00 0,00
Bologna 19,50 31,00 0,63 22,58 32,26 29,03 16,13 0,00
Roma La Sapienza 17,00 29,00 0,59 37,93 17,24 17,24 24,14 3,45
Bari 15,00 26,00 0,58 23,08 38,46 19,23 7,69 11,54
Cagliari 14,90 26,00 0,57 34,62 30,77 11,54 15,38 7,69
Milano 18,20 32,00 0,57 21,88 28,13 25,00 25,00 0,00
Ferrara 11,30 21,00 0,54 23,81 28,57 14,29 33,33 0,00
Trieste 4,80 11,00 0,44 0,00 54,55 0,00 45,45 0,00
Genova 7,70 18,00 0,43 16,67 22,22 16,67 44,44 0,00
Piemonte Orientale 4,30 11,00 0,39 27,27 9,09 9,09 54,55 0,00
CHIM/10
Parma 13,10 14,00 0,94 78,57 14,29 7,14 0,00 0,00
Cagliari 12,90 15,00 0,86 40,00 53,33 6,67 0,00 0,00
Messina 21,60 28,00 0,77 53,57 25,00 7,14 14,29 0,00
Napoli Federico II 11,50 16,00 0,72 43,75 31,25 6,25 18,75 0,00
CHIM/11
Milano Bicocca 9,50 11,00 0,86 45,45 45,45 9,09 0,00 0,00
Roma La Sapienza 13,60 16,00 0,85 43,75 43,75 12,50 0,00 0,00
Bologna 13,30 21,00 0,63 52,38 4,76 14,29 28,57 0,00
CHIM/12
Siena 12,00 12,00 1,00 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Bologna 15,40 23,00 0,67 39,13 34,78 0,00 26,09 0,00
Venezia Cà Foscari 9,80 16,00 0,61 31,25 31,25 18,75 18,75 0,00
Tabella 3.3: Graduatoria delle Università ordinate per voto medio (Primo indicatore I=v/n). Per “somma punteggi (v)” si
intende la somma dei punteggi dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio (primo indicatore "I")
indica il rapporto fra la somma dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi. Distribuzione percentuale dei
prodotti conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-) e dei
prodotti penalizzati. La tabella non include le strutture con meno di 10 prodotti attesi.
3.1.4.2 Graduatoria degli Enti di Ricerca
La Tabella 3.4 fornisce il dettaglio delle graduatorie degli Enti di Ricerca, separati in strutture
grandi (G > 300 prodotti), medie (M, tra 100 e 299 prodotti) e piccole (P, tra 20 e 99 prodotti). Il solo CNR appartiene alla categoria G e fornisce un numero di prodotti pari al 95% di quello di
tutti gli Enti di Ricerca. Appare quindi evidente che il CNR non può essere confrontato in
maniera convincente con gli altri Enti e che anche il confronto con le Università ‘grandi’ è
discutibile, poiché il numero di prodotti attesi per il CNR risulta circa 10 volte più elevato di
quello delle più grandi Università. Un confronto più ragionevole potrebbe essere fatto tra Istituti
del CNR e Università o Dipartimenti Universitari. Per quanto riguarda gli Enti più piccoli, spicca
il risultato dell’IIT, ma va ricordato che il finanziamento ordinario di questo Ente è
significativamente più elevato di quello degli altri Enti e delle Università: a nostro avviso
un’analisi più corretta dovrebbe tener conto del rapporto risultati/finanziamento.
32
Da un altro punto di vista, le regole di questa VQR prevedono che ogni ricercatore degli Enti di
Ricerca debba presentare 6 “prodotti” mente gli universitari ne devono presentare 3. Questa
scelta è basata sulla considerazione che il ricercatore universitario ha il dovere istituzionale di
svolgere anche la didattica, quindi può dedicare solo il 50% del proprio tempo alla ricerca.
Tuttavia, alcune attività previste dalla missione istituzionale dei ricercatori di alcuni Enti di
Ricerca (quali, ad esempio, svolgimento di servizi tecnici, consulenze, attività di trasferimento
tecnologico) non sono prese in considerazione come fattori limitanti il tempo dedicato alla
ricerca. Altri problemi nella valutazione del CNR nascono dal fatto che le regole prevedono che
un singolo “prodotto”, per esempio un articolo su una rivista, possa essere sottoposto a
valutazione soltanto una volta dalla stessa istituzione. Tutti gli articoli nati dalla collaborazione
interdisciplinare tra ricercatori appartenenti a diversi Istituti e/o Dipartimenti del CNR, che
costituisce uno dei punti di forza dell’Ente, hanno invece di fatto rappresentato un problema, che
nell’immediato ha portato alla presentazione di un numero maggiore di articoli su libri o
proceedings rispetto ai ricercatori appartenenti all’Università, e nel futuro può avere un effetto di
disincentivazione dall’intraprendere collaborazioni con colleghi dello stesso Ente.
ente Dimen
sione
somma
punteggi
(v)
# prodotti
attesi (n)
voto medio
(I=v/n)
% prodotti
E
% prodotti
B
% prodotti
A
%
prodotti
L
%
prodotti
penalizzat
i
CNR G 2019,13 2902 0,70 46,97 26,36 9,03 10,48 7,17
Fondazione Edmund
MACH - S. Michele
all'Adige (Trento) P 30,30 32 0,95 78,13 18,75 3,13 0,00 0,00
Istituto Italiano di
Tecnologia - IIT P 40,50 45 0,90 77,78 11,11 6,67 4,44 0,00
Istituto Nazionale di
Ricerca Metrologica P 9,00 22 0,41 18,18 22,73 9,09 50,00 0,00
Tabella 3.4: Graduatorie degli Enti di ricerca divise per dimensione in base al numero di prodotti attesi dall'Area 03:
G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100) e ordinate per voto medio (Primo indicatore I=v/n). Per
“somma punteggi (v)” si intende la somma dei punteggi dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio
(primo indicatore "I") indica il rapporto fra la somma dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi.
Distribuzione percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-,
Accettabile -A, Limitato -L-) e dei prodotti penalizzati. La tabella non include le strutture con meno di 19 prodotti attesi. R
(Secondo indicatore) indica il rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti della Struttura e il voto medio ricevuto da tutti i
prodotti dell'Area 03.
33
3.1.4.3 Graduatoria dei Consorzi
La Tabella 3.5 fornisce il dettaglio delle graduatorie dei Consorzi Interuniversitari, separati in
strutture grandi (G > 300 prodotti), medie (M tra 100 e 299 prodotti) e piccole (P tra 20 e 99
prodotti). È abbastanza evidente che due dei consorzi che hanno deciso di partecipare alla VQR
(INSTM e CSGI), se pure di dimensioni abbastanza diverse, sono confrontabili da un punto di
vista qualitativo e nettamente migliori di tutti gli altri Consorzi.
ente dimensione somma
punteggi (v)
# prodotti
attesi (n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti
L
%
prodotti
penalizz
ati
Consorzio Interuniversitario
Nazionale per la Scienza e
Tecnologia dei Materiali
M 149,60 153 0,98 93,46 4,58 0,65 0,00 1,31
Consorzio Interuniversitario per
lo Sviluppo dei Sistemi a Grande
Interfase – CS
M 171,10 183 0,93 74,32 22,95 1,64 1,09 0,00
Consorzio Interuniversitario di
Ricerca in Chimica dei Metalli
nei Sistemi Biolo
M 143,60 171 0,84 53,80 33,33 6,43 5,26 1,17
Consorzio Interuniversitario
Nazionale La Chimica per
l'Ambiente - INCA
M 78,90 105 0,75 42,86 36,19 6,67 14,29 0,00
Consorzio Nazionale
Interuniversitario Metodologie e
Processi Innovativi di Sint
M 134,60 180 0,75 42,78 28,89 17,78 10,56 0,00
Consorzio Interuniversitario
Reattività Chimica e Catalisi -
CIRCC
M 82,05 133 0,62 54,14 18,80 0,00 4,51 22,56
Consorzio Interuniversitario
Istituto Nazionale Biostrutture e
Biosistemi - INBB
P 30,25 33 0,92 75,76 15,15 6,06 0,00 3,03
Tabella 3.5: Graduatorie dei Consorzi Interuniversitari divise per dimensione in base al numero di prodotti attesi dall'Area
03: G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100) e ordinate per voto medio (Primo indicatore I=v/n).
Per “somma punteggi (v)” si intende la somma dei punteggi dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto
medio (primo indicatore "I") indica il rapporto fra la somma dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi.
34
Distribuzione percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-,
Accettabile -A, Limitato -L-) e dei prodotti penalizzati. La tabella non include le strutture con meno di 10 prodotti attesi. R
(Secondo indicatore) indica il rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti della Struttura e il voto medio ricevuto da tutti i
prodotti dell'Area 03.
3.2 L’indicatore IRAS1i,j del Bando VQR
L’indicatore IRAS1i,j è definito nel Bando VQR come rapporto tra il punteggio complessivo
raggiunto da una struttura in una data area e la valutazione complessiva dell’Area stessa:
∑
Esso può essere scritto come il prodotto di un indicatore di qualità relativa dei prodotti presentati
da una certa struttura in una data area per un indicatore della dimensione della struttura nella
stessa area. L'indicatore di qualità è dato dal rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti della
struttura i-esima nell'area j-esima rispetto al voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'area j-
esima, e corrisponde all'indicatore definito nella (3), mentre il peso della struttura ( ) è
dato semplicemente dalla quota di prodotti attesi dell'area j-esima dovuti alla struttura i-esima:
∑
⁄
L’indicatore ridefinisce il peso di una struttura in un’area, misurato dalla quota dei
prodotti attesi, sulla base della qualità relativa dei prodotti attesi stessi. Come tale, IRAS1 è un
indicatore utile soprattutto per la ripartizione dei fondi tra strutture in una medesima area, in
quando tiene conto insieme della qualità e del peso relativo di una struttura.
Seguono tabelle e grafici con le graduatorie delle strutture sulla base dell’indicatore IRAS1,
distinguendo tra Università (grandi strutture, medie strutture, e piccole strutture), Enti di Ricerca
e Consorzi.
3.2.1 Graduatoria delle Università – IRAS 1
La Tabella 3.6 fornisce la graduatoria delle Università (ordinate per dimensioni come definito
sopra) in termini dell’indicatore IRAS1. La Colonna con le percentuali riferite ai soli prodotti
attesi confrontata con IRAS1 consente di distinguere le strutture che “guadagnano” (IRAS1
35
maggiore dell’indicatore dimensionale) rispetto alle altre. Risulta evidente che questo indicatore
consente la formulazione di una graduatoria unica in quanto le strutture medio-grandi si
collocano in una posizione che sembrerebbe più corrispondente al loro prestigio. Inoltre la
Tabella smentisce il pregiudizio diffuso che le Università meridionali siano inferiori a quelle del
centro-nord. In ogni caso, a parte la rinormalizzazione tra strutture di dimensioni diverse, questo
indicatore non modifica sostanzialmente i risultati discussi sopra.
Università Dimensioni (n/N) x 100
IRAS1
x 100
Bologna G 7,28 7,69
Napoli Federico II G 5,83 5,64
Roma La Sapienza G 5,54 5,46
Milano G 5,29 5,08
Firenze G 4,36 4,50
Torino G 4,27 4,38
Padova G 4,16 4,38
Bari M 3,34 3,28
Catania M 3,29 3,02
Pisa M 3,16 3,18
Palermo M 3,12 2,75
Parma M 3,05 3,63
Messina M 2,92 2,79
Genova M 2,76 2,62
Pavia M 2,68 2,73
Perugia M 2,66 2,92
Salerno M 2,64 2,96
Cagliari M 2,60 2,54
Modena e Reggio
Emilia M 2,53 2,35
Calabria M 2,09 2,13
Venezia Cà Foscari M 2,07 1,87
Ferrara M 2,04 1,92
Trieste M 1,80 1,81
Sassari M 1,77 1,48
Siena M 1,73 2,03
Camerino M 1,56 1,42
Milano Bicocca M 1,48 1,66
Roma Tor Vergata M 1,29 1,54
Piemonte Orientale M 1,26 1,27
36
Urbino P 1,20 1,03
Insubria P 1,11 1,08
Basilicata P 1,04 0,99
Milano Politecnico P 0,97 0,97
Chieti e Pescara P 0,90 0,80
Salento P 0,59 0,61
Udine P 0,54 0,50
L'Aquila P 0,48 0,49
Torino Politecnico P 0,46 0,48
Marche P 0,42 0,34
Napoli II P 0,40 0,37
Tuscia P 0,37 0,30
Bari Politecnico P 0,30 0,31
Trento P 0,27 0,28
Roma Tre P 0,27 0,27
Catanzaro P 0,24 0,30
Verona P 0,23 0,27
Teramo P 0,23 0,26
Foggia P 0,23 0,21
Molise P 0,23 0,20
Napoli Parthenope P 0,20 0,10
Brescia P 0,19 0,22
Tabella 3.6: Graduatorie delle Università ordinate per IRAS1 divise per dimensione delle Università in base al numero (n) di
prodotti attesi dall'Area 03: G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100). IRAS1 è il primo indicatore
di qualità della ricerca definito nel Bando VQR come rapporto tra il punteggio complessivo raggiunto da una struttura in una
data area e la valutazione complessiva dell’area stessa. (n/N) x 100 rappresenta la percentuale dei prodotti attesi dalla
struttura rispetto ai prodotti attesi dall’area (N: numero prodotti attesi dall’Area; n: numero prodotti attesi dalla struttura). La
tabella non include le strutture con meno di 10 prodotti attesi.
3.2.2 Graduatorie dei Centri di Ricerca – IRAS 1
La Tabella 3.7 fornisce la graduatoria dei Centri di Ricerca (ordinati per dimensioni come
definito sopra) in termini dell’indicatore IRAS1.
37
ente dimensione
(n/N) x
100
IRAS1 x
100
CNR G 95,87 95,05
Istituto Italiano di
Tecnologia - IIT P 1,49 1,91
Fondazione Edmund
MACH - S. Michele
all'Adige (Trento) P 1,06 1,43
Istituto Nazionale di
Ricerca Metrologica P 0,73 0,42
Tabella 3.7: Graduatorie degli Enti di ricerca ordinati per IRAS1 divise in base al numero (n) di prodotti attesi dall'Area 03:
G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100). IRAS1 è il primo indicatore di qualità della ricerca
definito nel Bando VQR come rapporto tra il punteggio complessivo raggiunto da una struttura in una data area e la
valutazione complessiva dell’area stessa. (n/N) x 100 rappresenta la percentuale dei prodotti attesi dalla struttura rispetto ai
prodotti attesi dall’area (N: numero prodotti attesi dall’Area; n: numero prodotti attesi dalla struttura). La tabella non include
le strutture con meno di 10 prodotti attesi.
3.2.3 Graduatorie dei Consorzi – IRAS 1
La Tabella 3.8 fornisce la graduatoria dei Consorzi (ordinati per dimensioni come definito sopra)
in termini dell’indicatore IRAS1.
3.3 Commenti sul significato degli indicatori di struttura di area
Il primo indicatore, , è un indice di qualità della produzione scientifica che assume il valore 1
nel caso in cui la struttura abbia presentato tutti i prodotti attesi, e tutti abbiano ottenuto la
valutazione di eccellente.
Il secondo indicatore, , fornisce una indicazione sulla posizione della struttura rispetto alla
media di area. Se il suo valore è maggiore di 1, significa che la struttura ha una qualità sopra la
media di area, se è minore di 1, sta sotto la media. Anch’esso, opportunamente normalizzato,
potrebbe essere utilizzato per una distribuzione di risorse che premi soltanto la qualità
indipendentemente dalle dimensioni delle strutture.
38
ente dimensione (n/N) x 100
IRAS1 x
100
Consorzio
Interuniversitario per lo
Sviluppo dei Sistemi a
Grande Interfase - CS M 18,36 20,94
Consorzio Nazionale
Interuniversitario
Metodologie e Processi
Innovativi di Sint M 18,05 16,47
Consorzio
Interuniversitario di
Ricerca in Chimica dei
Metalli nei Sistemi
Biolo M 17,15 17,57
Consorzio
Interuniversitario
Nazionale per la Scienza
e Tecnologia dei
Materiali M 15,35 18,31
Consorzio
Interuniversitario
Reattività Chimica e
Catalisi - CIRCC M 13,34 10,04
Consorzio
Interuniversitario
Nazionale La Chimica
per l'Ambiente - INCA M 10,53 9,66
Consorzio
Interuniversitario Istituto
Nazionale Biostrutture e
Biosistemi - INBB P 3,31 3,70
Tabella 3.8: Graduatorie dei Consorzi ordinati per IRAS1 divise in base al numero (n) di prodotti attesi dall'Area 03:
G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100). IRAS1 è il primo indicatore di qualità della ricerca
definito nel Bando VQR come rapporto tra il punteggio complessivo raggiunto da una struttura in una data area e la
valutazione complessiva dell’area stessa. (n/N) x 100 rappresenta la percentuale dei prodotti attesi dalla struttura rispetto ai
39
prodotti attesi dall’area (N: numero prodotti attesi dall’Area; n: numero prodotti attesi dalla struttura). La tabella non include
le strutture con meno di 10 prodotti attesi.
Infine, l’indicatore , definito dal decreto ministeriale e dal Bando, incorpora la
valutazione puramente qualitativa con le dimensioni della struttura, e può essere utilizzato per
una distribuzione delle risorse che sia vista come una alterazione, basata sulla qualità, della
distribuzione puramente proporzionale. Infatti, se i prodotti ottenessero la stessa valutazione
media in tutte le strutture, l’indicatore rifletterebbe soltanto il numero relativo di prodotti
presentati, e quindi, il peso della struttura nella specifica area valutata.
4. La valutazione di area dei dipartimenti
4.1 Premessa
La VQR ha, tra i suoi compiti, quello di fornire alle strutture un “ranking” dei dipartimenti che
possa essere utilizzato come informazione dagli organi decisionali delle strutture nella
distribuzione interna delle risorse.
Gli statuti degli atenei approvati a valle della Legge 240 presentano diverse tipologie di
dipartimenti. Le più frequenti sono rappresentate da:
Dipartimenti che inglobano in toto dipartimenti più piccoli preesistenti.
Dipartimenti che raccolgono in varia misura frange di dipartimenti preesistenti, con
una struttura molto composita e difficilmente ascrivibile a una (o due) aree VQR.
In entrambi i casi, occorre costruire degli indicatori di dipartimento dalle valutazioni dei prodotti
associati ai soggetti valutati di quel dipartimento. Anche in questo caso, come già fatto per le
strutture, è importante far sì che il risultato finale non sia influenzato da difformità di valutazione
inter-area.
Indicando rispettivamente con ni,j,k,E , ni,j,k,B . ni,j,k,A , ni,j,k,L , ni,j,k,MIS , ni,j,k,NV , ni,j,k,PL il numero di
prodotti Eccellenti, Buoni, Accettabili, Limitati, Mancanti, Non Valutabili e Plagio del
dipartimento k-esimo della struttura i-esima nell’area scientifico-disciplinare j-esima, si ottiene la
valutazione complessiva vi,j,k del dipartimento k-esimo della struttura i-esima nell’area j-esima
come:
40
4.2 Gli indicatori di qualità di area del dipartimento
In questa sezione introdurremo due indicatori di qualità di area dei dipartimenti (I e R)
indipendenti dalla numerosità dei soggetti valutati dell’area nei dipartimenti. Non tenendo conto
delle dimensioni dei dipartimenti, non possono essere utilizzati da soli per la distribuzione delle
risorse, ma devono essere integrati (o sostituiti in toto) dall’indicatore IRD1i,j,k , che tiene conto
sia della qualità della ricerca sia delle dimensioni del dipartimento nell’area. I due indicatori
forniscono però informazioni utili sulla qualità della ricerca del dipartimento in una determinata
area scientifica.
4.2.1 Il primo indicatore
Indicando con ni,3,k il numero di prodotti attesi per la VQR del dipartimento k-esimo della
struttura i-esima nell’area 03, il primo indicatore è dato da:
Questo indicatore rappresenta quindi il voto medio ottenuto dal dipartimento k-esimo della
struttura i-esima nell’area 03.
4.2.2 Il secondo indicatore
Il secondo indicatore è dato da
∑
⁄
dove V3 e N3 indicano la valutazione complessiva e il numero totale di prodotti attesi nell’area03.
L’indicatore rappresenta il rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti del
dipartimento k-esimo della struttura i-esima nell'area 03 e il voto medio ricevuto da tutti i
prodotti dell'area 03. Esso consente una misura diretta della qualità relativa della ricerca in una
certa area espressa da un determinato dipartimento: valori inferiori a 1 indicano una produzione
scientifica di qualità inferiore alla media, valori superiori a 1 indicano una qualità superiore alla
media.
41
4.2.3 Graduatorie dei Dipartimenti sulla base dei due indicatori
La Tabella 4.1 e la Tabella 4.2 contengono le graduatorie dei Dipartimenti post L240 e ante L240
divisi per dimensione dell’Ateneo in base al voto medio. Le tabelle non includono i Dipartimenti
con meno di 10 prodotti attesi. La Tabella 4.3 contiene gli analoghi dati per i Dipartimenti del
CNR con esclusione dei Dipartimenti con meno di 20 prodotti attesi. Il confronto tra le strutture
dipartimentali è necessariamente più complesso di quello tra Università e richiede, a nostro
avviso, una riflessione di medio periodo che non è compatibile con le tempistiche di questo
documento. Due aspetti possono, tuttavia, essere sottolineati a proposito, rispettivamente di
Dipartimenti Universitari e CNR. Nel primo caso, ci troviamo di fronte solo a strutture medie e
piccole (secondo i criteri discussi in precedenza). Mentre per le strutture piccole è difficile, per
ovvi motivi, svolgere considerazioni relative alla qualità media, per le strutture medie spiccano
(facendo riferimento esplicito alla situazione post L240) i risultati del Dipartimento di Scienze e
Tecnologie Chimiche dell’Università di Torvergata (0.95 per un numero di prodotto attesi di
circa 100), del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Parma (0.94 per circa 70 prodotti
attesi) e del Dipartimento di Scienze dei Materiali dell’Università di Milano Bicocca (0.94 per
circa 50 prodotti attesi). L’altro aspetto generale che vogliamo sottolineare è che i Dipartimenti
del CNR si attestano su valutazioni abbastanza simili e vicine a quelle dei Dipartimenti
Universitari. Particolarmente lusinghieri sono i risultati del Dipartimento ICT del CNR e dell’IIT
(anche se in quest’ultimo caso vale il commento sull’entità dei finanziamenti fatto in un
paragrafo precedente), mentre andrebbero esaminate meglio le cause del risultato inferiore
dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e del Dipartimento di Scienze Bio-Agro-
Alimentari del CNR. Infine, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali ha
dimensioni molto maggiori di quelle di tutti i Dipartimenti (e anche intere Università): a nostro
avviso una sua valutazione dovrebbe essere condotta a livello di singoli Istituti, le cui dimensioni
medie sono più vicine a quelle dei Dipartimenti Universitari.
Universi
tà
Dimen
sione dipartimento L.240
somma
punteggi
(v)
#
prodotti
attesi
(n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti
L
% prodotti
penalizzati R
Bari M Chimica 109,20 126 0,87 67,46 21,43 5,56 5,56 0,00 1,09
Bari M Farmacia-Scienze del Farmaco 93,50 125 0,75 32,00 43,20 16,80 5,60 2,40 0,94
Bologna M Chimica “Giacomo Ciamician” 184,90 203 0,91 79,80 13,79 0,99 4,93 0,49 1,15
Bologna M
Chimica Industriale “Toso
Montanari” 133,70 154 0,87 63,64 26,62 4,55 4,55 0,65 1,09
Bologna M Farmacia e Biotecnologie 102,80 133 0,77 57,89 21,80 6,77 13,53 0,00 0,97
Cagliari M Scienze Chimiche e Geologiche 92,30 116 0,80 58,62 22,41 6,03 12,93 0,00 1,00
42
Calabria M
Chimica e Tecnologie Chimiche-
CTC 96,00 115 0,83 58,26 28,70 6,96 3,48 2,61 1,05
Catania M SCIENZE CHIMICHE 114,10 136 0,84 59,56 28,68 5,15 4,41 2,21 1,06
Catania M SCIENZE DEL FARMACO 67,20 104 0,65 34,62 27,88 16,35 20,19 0,96 0,81
Ferrara M Scienze chimiche e farmaceutiche 94,50 124 0,76 42,74 36,29 8,87 12,10 0,00 0,96
Firenze M Chimica “Ugo Schiff” 216,50 247 0,88 70,04 20,65 2,43 6,88 0,00 1,10
Genova M
Chimica e Chimica industriale
(DCCI) 90,70 110 0,82 65,45 17,27 7,27 10,00 0,00 1,04
Messina M SCIENZE CHIMICHE 77,50 110 0,70 37,27 36,36 10,00 14,55 1,82 0,89
Milano M Chimica 189,90 225 0,84 64,00 23,56 5,78 4,00 2,67 1,06
Milano M Scienze farmaceutiche 90,20 139 0,65 33,09 28,06 18,71 20,14 0,00 0,82
Modena
e
Reggio
Emilia M Scienze della vita 75,00 101 0,74 40,59 34,65 11,88 12,87 0,00 0,93
Napoli
Federico
II M Farmacia 158,00 195 0,81 55,38 28,21 7,69 7,18 1,54 1,02
Napoli
Federico
II M Scienze Chimiche 163,55 208 0,79 59,13 24,04 4,33 11,06 1,44 0,99
Padova M SCIENZE CHIMICHE 191,32 210 0,91 79,52 16,19 0,48 2,38 1,43 1,15
Palermo M
Scienze e Tecnologie Biologiche,
Chimiche e Farmaceutiche 106,70 161 0,66 36,02 30,43 12,42 20,50 0,62 0,83
Parma M CHIMICA 128,40 134 0,96 85,07 13,43 0,00 1,49 0,00 1,21
Pavia M CHIMICA 111,80 125 0,89 72,80 20,80 0,80 4,80 0,80 1,13
Perugia M n.d. 183,45 210 0,87 71,43 19,52 2,86 4,29 1,90 1,10
Pisa M
DIPARTIMENTO DI CHIMICA E
CHIMICA INDUSTRIALE 124,10 150 0,83 55,33 31,33 5,33 7,33 0,67 1,04
Roma
La
Sapienz
a M Chimica e tecnologie del farmaco 111,90 146 0,77 63,70 15,75 4,79 11,64 4,11 0,96
Roma
La
Sapienz
a M Chimica 192,38 233 0,83 56,22 29,61 6,01 7,73 0,43 1,04
Roma
Tor
Vergata M Scienze e Tecnologie Chimiche 96,85 102 0,95 79,41 18,63 0,98 0,00 0,98 1,19
Salerno M Chimica e Biologia 102,20 114 0,90 75,44 16,67 1,75 6,14 0,00 1,13
Sassari M Dipartimento di Chimica e Farmacia 87,30 128 0,68 46,88 24,22 9,38 14,06 5,47 0,86
Siena M Biotecnologie, Chimica e Farmacia 109,40 116 0,94 80,17 15,52 3,45 0,86 0,00 1,19
Torino M Chimica 172,60 205 0,84 64,88 23,41 3,41 7,80 0,49 1,06
Trieste M Scienze Chimiche e Farmaceutiche 105,60 130 0,81 60,00 25,38 3,08 11,54 0,00 1,02
Venezia M Scienze Molecolari e Nanosistemi 91,10 121 0,75 54,55 22,31 8,26 12,40 2,48 0,95
43
Cà
Foscari
Bari P n.d. 2,30 12 0,19 25,00 25,00 0,00 0,00 50,00 0,24
Bari
Politecn
ico P
Dipartimento di Ingegneria Civile,
Ambientale, del Territorio, Edile e di
Chimic 18,40 21 0,88 57,14 38,10 0,00 4,76 0,00 1,10
Basilicat
a P Scienze 59,80 79 0,76 41,77 39,24 7,59 8,86 2,53 0,95
Bologna P Scienze per la Qualità della Vita 9,40 11 0,85 54,55 27,27 18,18 0,00 0,00 1,08
Bologna P
Ingegneria Civile, Chimica,
Ambientale e dei Materiali 21,70 28 0,77 39,29 32,14 25,00 3,57 0,00 0,98
Bologna P n.d. 22,50 32 0,70 34,38 46,88 3,13 9,38 6,25 0,88
Brescia P
INGEGNERIA MECCANICA E
INDUSTRIALE 10,60 12 0,88 75,00 16,67 0,00 8,33 0,00 1,11
Cagliari P Scienze della Vita e dell'Ambiente 58,90 73 0,81 46,58 38,36 6,85 8,22 0,00 1,02
Cagliari P n.d. 3,70 12 0,31 16,67 33,33 8,33 25,00 16,67 0,39
Calabria P
Farmacia e Scienze della Salute e
della Nutrizione 27,40 38 0,72 26,32 47,37 15,79 10,53 0,00 0,91
Calabria P
Ingegneria per l'Ambiente e il
Territorio e Ingegneria Chimica 10,45 12 0,87 66,67 33,33 0,00 0,00 0,00 1,10
Camerin
o P
SCUOLA DI SCIENZE E
TECNOLOGIE 36,70 44 0,83 61,36 20,45 11,36 6,82 0,00 1,05
Camerin
o P
SCUOLA DI SCIENZE DEL
FARMACO E DEI PRODOTTI
DELLA SALUTE 40,55 50 0,81 62,00 16,00 12,00 8,00 2,00 1,02
Camerin
o P
SCUOLA DI SCIENZE
AMBIENTALI 6,40 12 0,53 25,00 25,00 16,67 33,33 0,00 0,67
Camerin
o P n.d. 5,40 17 0,32 29,41 17,65 5,88 17,65 29,41 0,40
Catania P
INGEGNERIA INDUSTRIALE
(DII) 10,00 17 0,59 17,65 29,41 35,29 17,65 0,00 0,74
Catanza
ro P Scienze della Salute 16,80 17 0,99 94,12 5,88 0,00 0,00 0,00 1,24
Chieti e
Pescara P DIPARTIMENTO DI FARMACIA 47,00 65 0,72 46,15 23,08 15,38 15,38 0,00 0,91
Ferrara P n.d. 11,10 15 0,74 60,00 13,33 6,67 20,00 0,00 0,93
Ferrara P Scienze della vita e biotecnologie 12,20 19 0,64 36,84 21,05 21,05 21,05 0,00 0,81
Firenze P
Neuroscienze, dell’Area del
Farmaco e della Salute del Bambino
– NEUROFARBA 41,00 58 0,71 32,76 43,10 8,62 13,79 1,72 0,89
Firenze P n.d. 7,50 19 0,39 31,58 26,32 0,00 15,79 26,32 0,50
Foggia P
SCIENZE AGRARIE, DEGLI
ALIMENTI E DELL'AMBIENTE 9,00 12 0,75 41,67 41,67 0,00 16,67 0,00 0,94
Genova P
Ingegneria civile,chimica e
ambientale (DICCA) 17,80 18 0,99 94,44 5,56 0,00 0,00 0,00 1,24
Genova P Farmacia (DIFAR) 47,30 72 0,66 43,06 22,22 13,89 16,67 4,17 0,83
44
Genova P n.d. 9,10 18 0,51 38,89 11,11 16,67 22,22 11,11 0,64
Insubria P Scienza e Alta Tecnologia 49,70 63 0,79 55,56 26,98 4,76 12,70 0,00 0,99
Insubria P Scienze Teoriche e Applicate 10,70 16 0,67 43,75 25,00 6,25 25,00 0,00 0,84
L'Aquila P Scienze fisiche e chimiche 30,80 38 0,81 57,89 28,95 5,26 2,63 5,26 1,02
Marche P
SCIENZE DELLA VITA E
DELL'AMBIENTE 14,20 18 0,79 33,33 50,00 11,11 5,56 0,00 0,99
Messina P
SCIENZE DEL FARMACO E
PRODOTTI PER LA SALUTE 51,50 58 0,89 81,03 8,62 1,72 8,62 0,00 1,12
Messina P
SCIENZE DELL'AMBIENTE,
DELLA SICUREZZA, DEL
TERRITORIO, DEGLI ALIMENTI
E DELLA S 18,40 22 0,84 50,00 36,36 9,09 4,55 0,00 1,05
Messina P
INGEGNERIA ELETTRONICA,
CHIMICA E INGEGNERIA
INDUSTRIALE 24,85 32 0,78 62,50 6,25 18,75 12,50 0,00 0,98
Milano P
Scienze per gli alimenti, la
nutrizione e l'ambiente 27,30 39 0,70 33,33 28,21 28,21 10,26 0,00 0,88
Milano
Bicocca P SCIENZA DEI MATERIALI 47,80 51 0,94 76,47 21,57 0,00 1,96 0,00 1,18
Milano
Bicocca P
BIOTECNOLOGIE E
BIOSCIENZE 32,10 37 0,87 59,46 32,43 2,70 5,41 0,00 1,09
Milano
Bicocca P
SCIENZE DELL'AMBIENTE E
DEL TERRITORIO E DI SCIENZE
DELLA TERRA 24,60 29 0,85 58,62 24,14 13,79 3,45 0,00 1,07
Milano
Politecn
ico P
Chimica, Materiali e Ingegneria
Chimica "Giulio Natta" 60,75 74 0,82 66,22 21,62 4,05 4,05 4,05 1,03
Modena
e
Reggio
Emilia P Scienze chimiche e geologiche 61,80 84 0,74 46,43 30,95 5,95 15,48 1,19 0,93
Modena
e
Reggio
Emilia P Ingegneria "Enzo Ferrari" 8,40 12 0,70 41,67 25,00 16,67 16,67 0,00 0,88
Molise P Bioscienze e Territorio 7,95 12 0,66 25,00 33,33 25,00 8,33 8,33 0,83
Napoli
Federico
II P
Ingegneria Chimica, dei Materiali e
della Produzione Industriale 16,30 25 0,65 28,00 44,00 4,00 24,00 0,00 0,82
Napoli
Federico
II P n.d. 6,40 18 0,36 33,33 16,67 5,56 27,78 16,67 0,45
Napoli
II P
SCIENZE E TECNOLOGIE
AMBIENTALI, BIOLOGICHE E
FARMACEUTICHE (DISTABiF) 20,20 26 0,78 38,46 34,62 23,08 3,85 0,00 0,98
Napoli
Parthen
ope P
DIPARTIMENTO DI SCIENZE E
TECNOLOGIE 5,90 10 0,59 30,00 30,00 10,00 30,00 0,00 0,74
45
Padova P SCIENZE DEL FARMACO 65,50 87 0,75 57,47 17,24 10,34 12,64 2,30 0,95
Padova P n.d. 8,95 12 0,75 41,67 33,33 8,33 8,33 8,33 0,94
Padova P INGEGNERIA INDUSTRIALE 9,80 20 0,49 35,00 30,00 5,00 5,00 25,00 0,62
Palermo P Fisica e Chimica 35,20 41 0,86 46,34 46,34 4,88 2,44 0,00 1,08
Palermo P n.d. 6,70 15 0,45 13,33 26,67 20,00 40,00 0,00 0,56
Parma P SCIENZE DEGLI ALIMENTI 29,20 32 0,91 78,13 12,50 6,25 3,13 0,00 1,15
Parma P FARMACIA 67,70 72 0,94 72,22 26,39 1,39 0,00 0,00 1,18
Pavia P SCIENZE DEL FARMACO 52,30 72 0,73 40,28 29,17 18,06 12,50 0,00 0,91
Pavia P n.d. 5,10 12 0,43 33,33 16,67 16,67 25,00 8,33 0,53
Piemont
e
Oriental
e P
Dipartimento di Scienze e
Innovazione Tecnologica (DISIT) 36,90 44 0,84 70,45 18,18 2,27 4,55 4,55 1,06
Piemont
e
Oriental
e P
Dipartimento di Scienze del
Farmaco 38,10 50 0,76 62,00 14,00 6,00 18,00 0,00 0,96
Pisa P DIPARTIMENTO DI FARMACIA 74,30 91 0,82 50,55 34,07 7,69 7,69 0,00 1,03
Roma
La
Sapienz
a P
Biologia e biotecnologie "Charles
Darwin" 11,10 13 0,85 38,46 53,85 7,69 0,00 0,00 1,07
Roma
La
Sapienz
a P
Scienze di base e applicate per
l'ingegneria 15,65 21 0,75 61,90 23,81 0,00 9,52 4,76 0,94
Roma
La
Sapienz
a P n.d. 9,60 19 0,51 42,11 10,53 15,79 15,79 15,79 0,64
Roma
Tre P Scienze 11,90 16 0,74 50,00 18,75 18,75 12,50 0,00 0,94
Salento P Ingegneria dell'Innovazione 11,60 12 0,97 83,33 16,67 0,00 0,00 0,00 1,22
Salento P
Scienze e Tecnologie Biologiche ed
Ambientali 24,20 32 0,76 31,25 59,38 0,00 3,13 6,25 0,95
Salerno P Farmacia 65,50 74 0,89 70,27 20,27 4,05 5,41 0,00 1,11
Salerno P Ingegneria Industriale 15,50 18 0,86 61,11 27,78 5,56 5,56 0,00 1,08
Siena P
Scienze Fisiche, della Terra e
dell’Ambiente 12,00 12 1,00 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,26
Teramo P
FACOLTA' DI BIOSCIENZE E
TECNOLOGIE AGRO-
ALIMENTARI E AMBIENTALI 16,20 18 0,90 66,67 22,22 11,11 0,00 0,00 1,13
Torino P n.d. 20,00 21 0,95 76,19 23,81 0,00 0,00 0,00 1,20
Torino P
Biotecnologie molecolari e scienze
per la salute 24,20 29 0,83 55,17 31,03 6,90 6,90 0,00 1,05
Torino P Scienza e tecnologia del farmaco 56,40 81 0,70 39,51 28,40 14,81 17,28 0,00 0,88
46
Torino
Politecn
ico P
SCIENZA APPLICATA E
TECNOLOGIA 27,60 33 0,84 66,67 21,21 0,00 12,12 0,00 1,05
Trento P Fisica 10,10 12 0,84 41,67 41,67 16,67 0,00 0,00 1,06
Tuscia P
Innovazione nei sistemi biologici,
agroalimentari e forestali 10,80 17 0,64 35,29 35,29 0,00 29,41 0,00 0,80
Udine P Scienze degli Alimenti 11,60 12 0,97 83,33 16,67 0,00 0,00 0,00 1,22
Udine P Chimica, Fisica e Ambiente 17,70 28 0,63 35,71 32,14 3,57 28,57 0,00 0,80
Urbino P
Dipartimento di Scienze
Biomolecolari 38,20 59 0,65 47,46 23,73 5,08 15,25 8,47 0,81
Urbino P
Dipartimento di Scienze di Base e
Fondamenti: Matematica,
Informatica, Fisica, 12,60 21 0,60 52,38 19,05 0,00 14,29 14,29 0,76
Urbino P
Dipartimento di Scienze della Terra,
della Vita e dell'Ambiente
(DiSTeVA) 11,00 12 0,92 58,33 41,67 0,00 0,00 0,00 1,15
Venezia
Cà
Foscari P
Scienze Ambientali, Informatica e
Statistica 24,40 34 0,72 32,35 38,24 17,65 11,76 0,00 0,90
Verona P BIOTECNOLOGIE 16,80 18 0,93 88,89 5,56 0,00 5,56 0,00 1,17
Tabella 4.1: Graduatorie dei dipartimenti post L. 240 divisi per dimensione dell'ateneo di appartenenza in base al numero di
prodotti attesi dall'Area 03: G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100) e ordinate per voto medio
(Primo indicatore I=v/n) all'interno delle Strutture elencate in ordine alfabetico. Per “somma punteggi (v)” si intende la
somma dei punteggi dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio (primo indicatore "I") indica il
rapporto fra la somma dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi. Distribuzione percentuale dei prodotti
conferiti all'Area 03 nelle quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-) e dei prodotti
penalizzati. La tabella non include le strutture con meno di 10 prodotti attesi. R (Secondo indicatore) indica il rapporto tra il
voto medio ricevuto dai prodotti della Struttura e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'Area 03.
Università Dimensi
oni dipartimento ante L.240
somma
punteggi
(v)
#
prodotti
attesi
(n)
voto
medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti
L
% prodotti
penalizzati R
Roma Tor
Vergata M
Dip. SCIENZE E
TECNOLOGIE CHIMICHE 96,85 102,00 0,95 79,41 18,63 0,98 0,00 0,98 1,19
Parma M
Dip. CHIMICA GENERALE
ED INORGANICA,
CHIMICA ANALITICA,
CHIMICA FISICA
101,50 107,00 0,95 83,18 14,02 0,93 1,87 0,00 1,19
Salerno M Dip. CHIMICA E
BIOLOGIA/DCB 101,20 111,00 0,91 76,58 17,12 1,80 4,50 0,00 1,15
Torino M Dip. CHIMICA I.F.M. 112,10 123,00 0,91 75,61 18,70 3,25 2,44 0,00 1,15
Bologna M Dip. CHIMICA 146,80 162,00 0,91 77,78 16,05 0,62 4,94 0,62 1,14
47
Padova M Dip. SCIENZE CHIMICHE 198,17 219,00 0,90 78,54 16,44 0,46 2,74 1,83 1,14
Perugia M Dip. CHIMICA 102,45 118,00 0,87 76,27 13,56 3,39 3,39 3,39 1,09
Firenze M Dip. CHIMICA 214,80 249,00 0,86 67,47 22,89 2,41 6,02 1,20 1,09
Bari M Dip. CHIMICA 100,60 117,00 0,86 65,81 23,08 5,13 5,98 0,00 1,08
Pavia M Dip. CHIMICA 116,90 137,00 0,85 69,34 20,44 2,19 6,57 1,46 1,07
Catania M Dip. SCIENZE CHIMICHE 114,10 136,00 0,84 59,56 28,68 5,15 4,41 2,21 1,06
Roma La
Sapienza M Dip. CHIMICA 193,38 234,00 0,83 56,41 29,49 5,98 7,69 0,43 1,04
Bologna M Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 110,40 134,00 0,82 62,69 21,64 6,72 8,96 0,00 1,04
Trieste M Dip. SCIENZE CHIMICHE
E FARMACEUTICHE 104,00 127,00 0,82 61,42 24,41 3,15 11,02 0,00 1,03
Pisa M Dip. CHIMICA E CHIMICA
INDUSTRIALE 128,50 159,00 0,81 54,09 31,45 5,03 7,55 1,89 1,02
Genova M Dip. CHIMICA E CHIMICA
INDUSTRIALE 99,30 125,00 0,79 63,20 16,80 8,00 10,40 1,60 1,00
Modena e
Reggio Emilia M Dip. CHIMICA 83,50 110,00 0,76 48,18 31,82 5,45 13,64 0,91 0,96
Venezia Cà
Foscari M
Dip. SCIENZE
MOLECOLARI E
NANOSISTEMI
94,10 124,00 0,76 55,65 21,77 8,06 12,10 2,42 0,95
Roma La
Sapienza M
Dip. CHIMICA E
TECNOLOGIE DEL
FARMACO
118,00 161,00 0,73 60,87 15,53 5,59 12,42 5,59 0,92
Napoli Federico
II M Dip. CHIMICA 97,45 136,00 0,72 50,00 27,94 4,41 15,44 2,21 0,90
Bari M Dip. FARMACO CHIMICO 104,40 146,00 0,72 34,93 39,04 15,07 4,79 6,16 0,90
Palermo M
Dip. SCIENZE E
TECNOLOGIE
MOLECOLARI E
BIOMOLECOLARI
(STEMBIO)
88,60 132,00 0,67 37,12 28,03 15,15 19,70 0,00 0,84
Catania M Dip. SCIENZE DEL
FARMACO 65,70 107,00 0,61 33,64 27,10 15,89 19,63 3,74 0,77
Genova P
Dip. INGEGNERIA
CHIMICA E DI PROCESSO
"G.B. BONINO"
17,80 18,00 0,99 94,44 5,56 0,00 0,00 0,00 1,24
Catanzaro P Dip. SCIENZE DELLA
SALUTE 16,80 17,00 0,99 94,12 5,88 0,00 0,00 0,00 1,24
Milano P
Dip. CHIMICA
STRUTTURALE E
STEREOCHIMICA
INORGANICA
20,60 21,00 0,98 90,48 9,52 0,00 0,00 0,00 1,23
Siena P Dip. CHIMICA 50,00 51,00 0,98 90,20 9,80 0,00 0,00 0,00 1,23
Salento P Dip. INGEGNERIA 14,60 15,00 0,97 86,67 13,33 0,00 0,00 0,00 1,22
48
DELL'INNOVAZIONE
Udine P Dip. SCIENZE DEGLI
ALIMENTI 11,60 12,00 0,97 83,33 16,67 0,00 0,00 0,00 1,22
Piemonte
Orientale P
Dip. SCIENZE E
TECNOLOGIE AVANZATE 15,40 16,00 0,96 81,25 18,75 0,00 0,00 0,00 1,21
Parma P Dip. CHIMICA ORGANICA
E INDUSTRIALE 62,10 65,00 0,96 86,15 10,77 1,54 1,54 0,00 1,20
Parma P Dip. FARMACEUTICO 60,00 63,00 0,95 76,19 23,81 0,00 0,00 0,00 1,20
Urbino P
Dip. SCIENZE DELLA
TERRA, DELLA VITA E
DELL'AMBIENTE
(DISTEVA)
25,40 27,00 0,94 70,37 29,63 0,00 0,00 0,00 1,18
Milano Bicocca P Dip. SCIENZA DEI
MATERIALI 47,80 51,00 0,94 76,47 21,57 0,00 1,96 0,00 1,18
Verona P Dip. BIOTECNOLOGIE 16,80 18,00 0,93 88,89 5,56 0,00 5,56 0,00 1,17
Cagliari P
Dip. CHIMICA
INORGANICA E
ANALITICA
32,50 35,00 0,93 80,00 14,29 2,86 2,86 0,00 1,17
Siena P Dip. FARMACO CHIMICO
TECNOLOGICO 76,00 83,00 0,92 74,70 18,07 4,82 2,41 0,00 1,15
Perugia P
Dip. CHIMICA E
TECNOLOGIA DEL
FARMACO
61,30 67,00 0,91 77,61 16,42 1,49 4,48 0,00 1,15
Napoli Federico
II P
Dip. CHIMICA DELLE
SOSTANZE NATURALI 61,20 67,00 0,91 61,19 35,82 2,99 0,00 0,00 1,15
Teramo P Dip. SCIENZE DEGLI
ALIMENTI 16,20 18,00 0,90 66,67 22,22 11,11 0,00 0,00 1,13
Milano P Dip. CHIMICA FISICA ED
ELETTROCHIMICA 50,20 56,00 0,90 73,21 16,07 8,93 0,00 1,79 1,13
Messina P Dip. FARMACO-CHIMICO 55,80 63,00 0,89 79,37 9,52 3,17 7,94 0,00 1,11
Salerno P
Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE E
BIOMEDICHE/FARMABIO
MED
65,50 74,00 0,89 70,27 20,27 4,05 5,41 0,00 1,11
Brescia P
Dip. INGEGNERIA
MECCANICA E
INDUSTRIALE
10,60 12,00 0,88 75,00 16,67 0,00 8,33 0,00 1,11
Milano P Dip. CHIMICA ORGANICA
E INDUSTRIALE 76,30 87,00 0,88 62,07 29,89 3,45 4,60 0,00 1,10
Bari Politecnico P Dip. INGEGNERIA DELLE
ACQUE E DI CHIMICA 18,40 21,00 0,88 57,14 38,10 0,00 4,76 0,00 1,10
Calabria P
Dip. INGEGNERIA
CHIMICA E DEI
MATERIALI
10,45 12,00 0,87 66,67 33,33 0,00 0,00 0,00 1,10
Milano Bicocca P Dip. BIOTECNOLOGIE E
BIOSCIENZE 32,10 37,00 0,87 59,46 32,43 2,70 5,41 0,00 1,09
Salerno P Dip. INGEGNERIA 15,50 18,00 0,86 61,11 27,78 5,56 5,56 0,00 1,08
49
INDUSTRIALE/DIIN
Bologna P Dip. CHIMICA FISICA E
INORGANICA 71,50 84,00 0,85 59,52 29,76 3,57 7,14 0,00 1,07
Roma La
Sapienza P
Dip. BIOLOGIA E
BIOTECNOLOGIE 13,60 16,00 0,85 43,75 43,75 12,50 0,00 0,00 1,07
Milano Bicocca P
Dip. SCIENZE
DELL'AMBIENTE E DEL
TERRITORIO
24,60 29,00 0,85 58,62 24,14 13,79 3,45 0,00 1,07
Messina P
Dip. SCIENZE DEGLI
ALIMENTI E
DELL'AMBIENTE
21,20 25,00 0,85 52,00 36,00 8,00 4,00 0,00 1,07
Bologna P Dip. CHIMICA ORGANICA 59,30 70,00 0,85 62,86 22,86 8,57 4,29 1,43 1,07
Calabria P Dip. CHIMICA 83,00 98,00 0,85 58,16 28,57 8,16 4,08 1,02 1,07
Napoli Federico
II P
Dip. SCIENZE
BIOLOGICHE 16,00 19,00 0,84 63,16 26,32 10,53 0,00 0,00 1,06
Trento P Dip. FISICA 10,10 12,00 0,84 41,67 41,67 16,67 0,00 0,00 1,06
Napoli II P Dip. SCIENZE DELLA
VITA 8,40 10,00 0,84 50,00 30,00 20,00 0,00 0,00 1,06
Palermo P
Dip. INGEGNERIA
CHIMICA, GESTIONALE,
INFORMATICA,
MECCANICA
8,40 10,00 0,84 50,00 30,00 20,00 0,00 0,00 1,06
Torino
Politecnico P
Dip. SCIENZA DEI
MATERIALI E
INGEGNERIA CHIMICA
30,20 36,00 0,84 63,89 25,00 0,00 11,11 0,00 1,06
Camerino P
Dip. SCUOLA DI SCIENZE
DEL FARMACO E DEI
PRODOTTI DELLA
SALUTE
45,95 56,00 0,82 60,71 19,64 10,71 7,14 1,79 1,03
Bologna P
Dip. CHIMICA
INDUSTRIALE E DEI
MATERIALI
41,80 51,00 0,82 60,78 25,49 1,96 11,76 0,00 1,03
Salento P Dip. SCIENZA DEI
MATERIALI 9,80 12,00 0,82 41,67 50,00 0,00 8,33 0,00 1,03
L'Aquila P
Dip. CHIMICA,
INGEGNERIA CHIMICA E
MATERIALI
30,80 38,00 0,81 57,89 28,95 5,26 2,63 5,26 1,02
Pisa P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 71,30 88,00 0,81 48,86 35,23 7,95 7,95 0,00 1,02
Napoli Federico
II P
Dip. CHIMICA ORGANICA
E BIOCHIMICA 70,80 88,00 0,80 60,23 23,86 5,68 6,82 3,41 1,01
Bologna P
Dip. INGEGNERIA CIVILE,
AMBIENTALE E DEI
MATERIALI
24,70 31,00 0,80 45,16 29,03 22,58 3,23 0,00 1,00
Torino P Dip. CHIMICA ANALITICA 54,90 69,00 0,80 65,22 18,84 1,45 13,04 1,45 1,00
Milano
Politecnico P
Dip. CHIMICA,
MATERIALI E 60,75 77,00 0,79 63,64 20,78 3,90 7,79 3,90 0,99
50
INGEGNERIA CHIMICA
Marche P
Dip. SCIENZE DELLA
VITA E DELL'AMBIENTE
(DI.S.V.A.)
14,20 18,00 0,79 33,33 50,00 11,11 5,56 0,00 0,99
Ferrara P Dip. CHIMICA 64,50 82,00 0,79 48,78 30,49 10,98 9,76 0,00 0,99
Insubria P Dip. SCIENZA E ALTA
TECNOLOGIA 51,80 66,00 0,78 53,03 28,79 6,06 12,12 0,00 0,99
Piemonte
Orientale P
Dip. SCIENZE
DELL'AMBIENTE E
DELLA VITA
26,60 34,00 0,78 61,76 20,59 5,88 5,88 5,88 0,98
Genova P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 28,10 36,00 0,78 47,22 33,33 8,33 11,11 0,00 0,98
Torino P Dip. CHIMICA GENERALE
E CHIMICA ORGANICA 39,50 51,00 0,77 43,14 39,22 5,88 11,76 0,00 0,97
Perugia P Dip. INGEGNERIA CIVILE
ED AMBIENTALE 13,90 18,00 0,77 38,89 44,44 5,56 11,11 0,00 0,97
Milano P
Dip. SCIENZE
MOLECOLARI
AGROALIMENTARI
16,20 21,00 0,77 42,86 19,05 38,10 0,00 0,00 0,97
Piemonte
Orientale P
Dip. SCIENZE CHIMICHE
ALIMENTARI,
FARMACEUTICHE E
FARMACOLOGICHE
38,10 50,00 0,76 62,00 14,00 6,00 18,00 0,00 0,96
Basilicata P Dip. CHIMICA 62,40 82,00 0,76 41,46 40,24 7,32 8,54 2,44 0,96
Sassari P Dip. CHIMICA 60,30 80,00 0,75 60,00 20,00 6,25 6,25 7,50 0,95
Padova P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 67,60 90,00 0,75 55,56 18,89 11,11 12,22 2,22 0,95
Napoli Federico
II P
Dip. CHIMICA
FARMACEUTICA E
TOSSICOLOGICA
72,80 97,00 0,75 55,67 21,65 7,22 12,37 3,09 0,94
Roma La
Sapienza P
Dip. SCIENZE DI BASE ED
APPLICATE PER
L'INGEGNERIA
15,65 21,00 0,75 61,90 23,81 0,00 9,52 4,76 0,94
Foggia P
Dip. SCIENZE AGRO-
AMBIENTALI, CHIMICA E
DIFESA VEGETALE
13,40 18,00 0,74 38,89 44,44 0,00 16,67 0,00 0,94
Cagliari P Dip. FARMACO CHIMICO
TECNOLOGICO 56,30 76,00 0,74 46,05 34,21 6,58 10,53 2,63 0,93
Camerino P Dip. SCUOLA DI SCIENZE
E TECNOLOGIE 38,20 52,00 0,73 55,77 17,31 11,54 11,54 3,85 0,92
Calabria P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 40,40 55,00 0,73 36,36 41,82 10,91 7,27 3,64 0,92
Cagliari P Dip. SCIENZE CHIMICHE 66,10 90,00 0,73 45,56 30,00 7,78 16,67 0,00 0,92
Napoli II P Dip. SCIENZE
AMBIENTALI 13,90 19,00 0,73 26,32 42,11 26,32 5,26 0,00 0,92
Ferrara P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 46,70 64,00 0,73 39,06 37,50 7,81 15,63 0,00 0,92
51
Pavia P Dip. SCIENZE DEL
FARMACO 52,30 72,00 0,73 40,28 29,17 18,06 12,50 0,00 0,91
Modena e
Reggio Emilia P
Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 48,50 67,00 0,72 35,82 37,31 13,43 13,43 0,00 0,91
Chieti e Pescara P Dip. SCIENZE DEL
FARMACO 47,00 65,00 0,72 46,15 23,08 15,38 15,38 0,00 0,91
Torino P
Dip. SCIENZA E
TECNOLOGIA DEL
FARMACO
66,70 93,00 0,72 39,78 31,18 13,98 15,05 0,00 0,90
Palermo P Dip. CHIMICA 62,20 87,00 0,71 37,93 39,08 5,75 16,09 1,15 0,90
Firenze P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 57,20 81,00 0,71 40,74 35,80 6,17 13,58 3,70 0,89
Insubria P
Dip. SCIENZE
BIOMEDICHE,
INFORMATICHE E DELLA
COMUNICAZIONE
(BICOM)
13,30 19,00 0,70 42,11 31,58 5,26 21,05 0,00 0,88
Modena e
Reggio Emilia P
Dip. INGEGNERIA DEI
MATERIALI E
DELL'AMBIENTE
8,40 12,00 0,70 41,67 25,00 16,67 16,67 0,00 0,88
Messina P
Dip. CHIMICA
INDUSTRIALE ED
INGEGNERIA DEI
MATERIALI
23,05 33,00 0,70 57,58 3,03 18,18 21,21 0,00 0,88
Messina P
Dip. CHIMICA
INORGANICA,CHIMICA
ANALITICA E CHIMICA
FISICA
52,80 76,00 0,69 32,89 40,79 10,53 13,16 2,63 0,87
Trieste P Dip. SCIENZE DELLA
VITA 8,30 12,00 0,69 25,00 50,00 8,33 16,67 0,00 0,87
Milano P Dip. SCIENZE
FARMACEUTICHE 65,80 98,00 0,67 33,67 31,63 16,33 18,37 0,00 0,84
Salento P
Dip. SCIENZE E
TECNOLOGIE
BIOLOGICHE ED
AMBIENTALI
11,40 17,00 0,67 11,76 76,47 0,00 0,00 11,76 0,84
Napoli Federico
II P
Dip. INGEGNERIA DEI
MATERIALI E DELLA
PRODUZIONE
14,70 22,00 0,67 31,82 40,91 4,55 22,73 0,00 0,84
Messina P Dip. CHIMICA ORGANICA
E BIOLOGICA 22,70 34,00 0,67 44,12 26,47 5,88 20,59 2,94 0,84
Milano P
Dip. CHIMICA
INORGANICA,
METALLORGANICA ED
ANALITICA
50,30 76,00 0,66 47,37 21,05 10,53 14,47 6,58 0,83
Roma Tre P Dip. INGEGNERIA
MECCANICA E 6,60 10,00 0,66 40,00 20,00 20,00 20,00 0,00 0,83
52
INDUSTRIALE
Milano P
Dip. SCIENZE
MOLECOLARI
APPLICATE AI
BIOSISTEMI
20,60 32,00 0,64 34,38 21,88 25,00 18,75 0,00 0,81
Napoli Federico
II P
Dip. SCIENZA DEGLI
ALIMENTI 15,30 24,00 0,64 37,50 25,00 12,50 25,00 0,00 0,80
Tuscia P
Dip. PER LA
INNOVAZIONE NEI
SISTEMI BIOLOGICI,
AGROALIMENTARI E
FORESTALI (DIBAF
10,80 17,00 0,64 35,29 35,29 0,00 29,41 0,00 0,80
Udine P Dip. CHIMICA,FISICA E
AMBIENTE (DCFA) 17,70 28,00 0,63 35,71 32,14 3,57 28,57 0,00 0,80
Bologna P
Dip. SCIENZA DEI
METALLI,
ELETTROCHIMICA E
TECNICHE CHIMICHE
11,70 19,00 0,62 47,37 21,05 5,26 15,79 10,53 0,77
Urbino P
Dip. SCIENZE DI BASE E
FONDAMENTI:
MATEMATICA,
INFORMATICA, FISICA,
CHIMICA, EPI
12,60 21,00 0,60 52,38 19,05 0,00 14,29 14,29 0,76
Catania P
Dip. INGEGNERIA
INDUSTRIALE E
MECCANICA
10,00 17,00 0,59 17,65 29,41 35,29 17,65 0,00 0,74
Venezia Cà
Foscari P
Dip. SCIENZE
AMBIENTALI,
INFORMATICA E
STATISTICA
23,40 40,00 0,58 27,50 32,50 17,50 15,00 7,50 0,74
Urbino P Dip. SCIENZE
BIOMOLECOLARI 26,80 47,00 0,57 40,43 23,40 6,38 19,15 10,64 0,72
Milano P
Dip. SCIENZE E
TECNOLOGIE
ALIMENTARI E
MICROBIOLOGICHE
8,30 15,00 0,55 13,33 40,00 20,00 26,67 0,00 0,70
Ferrara P Dip. BIOLOGIA ED
EVOLUZIONE 6,60 12,00 0,55 33,33 16,67 16,67 33,33 0,00 0,69
Sassari P Dip. SCIENZE DEL
FARMACO 32,90 60,00 0,55 28,33 30,00 11,67 23,33 6,67 0,69
Genova P
Dip. CHIMICA E
TECNOLOGIE
FARMACEUTICHE ED
ALIMENTARI
19,70 39,00 0,51 35,90 10,26 20,51 25,64 7,69 0,64
Padova P Dip. PROCESSI CHIMICI
DELL'INGEGNERIA 9,80 20,00 0,49 35,00 30,00 5,00 5,00 25,00 0,62
Marche P Dip. SCIENZE E 5,40 12,00 0,45 8,33 25,00 33,33 33,33 0,00 0,57
53
INGEGNERIA DELLA
MATERIA,
DELL'AMBIENTE E D
URBANISTICA (SIMAU)
Camerino P Dip. SCUOLA DI SCIENZE
AMBIENTALI 4,90 15,00 0,33 20,00 20,00 13,33 26,67 20,00 0,41
Tabella 4.2: Graduatorie dei dipartimenti ante L. 240 divisi per dimensione in base al numero di prodotti attesi dall'Area 03:
G=grandi (n ≥ 300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100) e ordinate per voto medio (Primo indicatore I=v/n)
all'interno delle Strutture elencate in ordine alfabetico. Per “somma punteggi (v)” si intende la somma dei punteggi dei
singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio (primo indicatore "I") indica il rapporto fra la somma dei
punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi. Distribuzione percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle
quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-) e dei prodotti penalizzati. La tabella non
include le strutture con meno di 10 prodotti attesi. R (Secondo indicatore) indica il rapporto tra il voto medio ricevuto dai
prodotti della Struttura e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'Area 03.
Ente sottostruttura
ente
dimen
sioni
somma
punteggi
(v)
# prodotti
attesi (n)
voto medio
(I=v/n)
%
prodotti
E
%
prodotti
B
%
prodotti
A
%
prodotti
L
%
prodotti
penalizz
ati
R
CNR
Scienze
chimiche e
tecnologie dei
materiali
G 1584,3 2289 0,69 46,70 26,47 9,13 10,40 7,30 0,99
CNR
Scienze
fisiche e
tecnologie
della materia
M 213,4 287 0,74 52,26 24,04 10,10 6,97 6,62 1,06
CNR Scienze
biomediche M 141,1 197 0,72 46,70 28,93 7,11 11,17 6,09 1,02
CNR
Scienze del
sistema Terra
e tecnologie
per l'ambiente
P 45,2 61 0,74 49,18 26,23 6,56 14,75 3,28 1,06
Istituto
Italiano di
Tecnologia
– IIT
n.d. P 40,5 45 0,9 77,78 11,11 6,67 4,44 0 1,28
CNR Scienze bio-
agroalimentari P 19,9 36 0,55 22,22 36,11 13,89 22,22 5,56 0,79
Fondazione
Edmund
MACH - S.
Michele
Dipartimento
qualità
alimentare e
nutrizione
P 27,2 28 0,97 85,71 14,29 0 0 0 1,38
54
all'Adige
(Trento)
Istituto
Nazionale
di Ricerca
Metrologica
Dipartimento P 9 22 0,41 18,18 22,73 9,09 50 0 0,58
Tabella 4.3: Graduatorie delle sottostrutture degli Enti di ricerca divisi per dimensione in base al numero di prodotti attesi
dall'Area 03: G=grandi (n ≥ 300), M=medi (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccoli (n < 100) e ordinate per voto medio (Primo indicatore
I=v/n) all'interno delle Strutture elencate in ordine alfabetico. Per “somma punteggi (v)” si intende la somma dei punteggi
dei singoli prodotti; (n) indica il numero prodotti attesi; il voto medio (primo indicatore "I") indica il rapporto fra la somma
dei punteggi (v) dei prodotti e il numero (n) di prodotti attesi. Distribuzione percentuale dei prodotti conferiti all'Area 03 nelle
quattro classi di merito (Eccellente -E-, Buono -B-, Accettabile -A, Limitato -L-) e dei prodotti penalizzati. La tabella non
include le strutture con meno di 10 prodotti attesi. R (Secondo indicatore) indica il rapporto tra il voto medio ricevuto dai
prodotti della Struttura e il voto medio ricevuto da tutti i prodotti dell'Area 03.
4.3 L’indicatore IRD1i,j,k del Bando VQR
L’indicatore IRD1i,j,kè definito nel Bando VQR come rapporto tra il punteggio complessivo
raggiunto da un dipartimento in una data area rispetto alla valutazione complessiva dell’Area
stessa:
∑
Esso può essere scritto come il prodotto di un indicatore di qualità relativa dei prodotti presentati
da un certo dipartimento in una data area per un indicatore delle dimensioni del dipartimento
nella stessa area. L'indicatore di qualità è dato dal rapporto tra il voto medio ricevuto dai prodotti
del dipartimento k-esimo della struttura i-esima nell'area j-esima e il voto medio ricevuto da tutti
i prodotti dell'area j-esima, e corrisponde all'indicatore definito nella (9), mentre la
dimensione del dipartimento ( ) è data semplicemente dalla quota di prodotti dell'area j-
esima dovuti al dipartimento k-esimo della struttura i-esima:
∑
55
L’indicatore è quindi un indicatore che ridefinisce il peso di un certo dipartimentodi una
certa struttura in una certa area, misurato dalla quota dei prodotti attesi, sulla base della qualità
relativa dei prodotti attesi stessi. Come tale, IRD1 è un indicatore utile soprattutto per la
ripartizione dei fondi tra dipartimenti della stessa struttura in una medesima area, poiché tiene
conto insieme della qualità della ricerca e del peso relativo del dipartimento.
La Tabella 4.4 e la Tabella 4.5 contengono le graduatorie dei Dipartimenti post L240 e ante L240
divisi per dimensione dell’Ateneo in base all’indicatore IRD1. Le tabelle non includono i
dipartimenti con meno di 10 prodotti attesi. La Tabella 4.6 contiene gli analoghi dati per gli
Istituti del CNR.
Università Dimensioni dipartimento L.240
(n/N) x
100
IRD1
x 100
Firenze M Chimica “Ugo Schiff” 3,12 3,44
Roma La
Sapienza M Chimica 2,95 3,06
Milano M Chimica 2,84 3,02
Padova M SCIENZE CHIMICHE 2,66 3,04
Perugia M n.d. 2,66 2,92
Napoli Federico
II M Scienze Chimiche 2,63 2,60
Torino M Chimica 2,59 2,75
Bologna M Chimica “Giacomo Ciamician” 2,57 2,94
Napoli Federico
II M Farmacia 2,47 2,51
Palermo M Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche 2,04 1,70
Bologna M Chimica Industriale “Toso Montanari” 1,95 2,13
Pisa M DIPARTIMENTO DI CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE 1,90 1,97
Roma La
Sapienza M Chimica e tecnologie del farmaco 1,85 1,78
Milano M Scienze farmaceutiche 1,76 1,44
Catania M SCIENZE CHIMICHE 1,72 1,82
Parma M CHIMICA 1,69 2,04
Bologna M Farmacia e Biotecnologie 1,68 1,64
Trieste M Scienze Chimiche e Farmaceutiche 1,64 1,68
Sassari M Dipartimento di Chimica e Farmacia 1,62 1,39
Bari M Chimica 1,59 1,74
Pavia M CHIMICA 1,58 1,78
Bari M Farmacia-Scienze del Farmaco 1,58 1,49
Ferrara M Scienze chimiche e farmaceutiche 1,57 1,50
56
Venezia Cà
Foscari M Scienze Molecolari e Nanosistemi 1,53 1,45
Siena M Biotecnologie, Chimica e Farmacia 1,47 1,74
Cagliari M Scienze Chimiche e Geologiche 1,47 1,47
Calabria M Chimica e Tecnologie Chimiche- CTC 1,45 1,53
Salerno M Chimica e Biologia 1,44 1,63
Genova M Chimica e Chimica industriale (DCCI) 1,39 1,44
Messina M SCIENZE CHIMICHE 1,39 1,23
Catania M SCIENZE DEL FARMACO 1,31 1,07
Roma Tor
Vergata M Scienze e Tecnologie Chimiche 1,29 1,54
Modena e
Reggio Emilia M Scienze della vita 1,28 1,19
Pisa P DIPARTIMENTO DI FARMACIA 1,15 1,18
Padova P SCIENZE DEL FARMACO 1,10 1,04
Modena e
Reggio Emilia P Scienze chimiche e geologiche 1,06 0,98
Torino P Scienza e tecnologia del farmaco 1,02 0,90
Basilicata P Scienze 1,00 0,95
Salerno P Farmacia 0,94 1,04
Milano
Politecnico P Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta" 0,94 0,97
Cagliari P Scienze della Vita e dell'Ambiente 0,92 0,94
Parma P FARMACIA 0,91 1,08
Pavia P SCIENZE DEL FARMACO 0,91 0,83
Genova P Farmacia (DIFAR) 0,91 0,75
Chieti e Pescara P DIPARTIMENTO DI FARMACIA 0,82 0,75
Insubria P Scienza e Alta Tecnologia 0,80 0,79
Urbino P Dipartimento di Scienze Biomolecolari 0,75 0,61
Messina P SCIENZE DEL FARMACO E PRODOTTI PER LA SALUTE 0,73 0,82
Firenze P
Neuroscienze, dell’Area del Farmaco e della Salute del
Bambino – NEUROFARBA 0,73 0,65
Milano Bicocca P SCIENZA DEI MATERIALI 0,64 0,76
Camerino P
SCUOLA DI SCIENZE DEL FARMACO E DEI PRODOTTI
DELLA SALUTE 0,63 0,65
Piemonte
Orientale P Dipartimento di Scienze del Farmaco 0,63 0,61
Piemonte
Orientale P Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) 0,56 0,59
Camerino P SCUOLA DI SCIENZE E TECNOLOGIE 0,56 0,58
Palermo P Fisica e Chimica 0,52 0,56
Milano P Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l'ambiente 0,49 0,43
L'Aquila P Scienze fisiche e chimiche 0,48 0,49
Calabria P Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione 0,48 0,44
57
Milano Bicocca P BIOTECNOLOGIE E BIOSCIENZE 0,47 0,51
Venezia Cà
Foscari P Scienze Ambientali, Informatica e Statistica 0,43 0,39
Torino
Politecnico P SCIENZA APPLICATA E TECNOLOGIA 0,42 0,44
Parma P SCIENZE DEGLI ALIMENTI 0,40 0,46
Messina P
INGEGNERIA ELETTRONICA, CHIMICA E INGEGNERIA
INDUSTRIALE 0,40 0,40
Salento P Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali 0,40 0,39
Bologna P n.d. 0,40 0,36
Milano Bicocca P
SCIENZE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO E DI
SCIENZE DELLA TERRA 0,37 0,39
Torino P Biotecnologie molecolari e scienze per la salute 0,37 0,39
Bologna P Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali 0,35 0,35
Udine P Chimica, Fisica e Ambiente 0,35 0,28
Napoli II P
SCIENZE E TECNOLOGIE AMBIENTALI, BIOLOGICHE E
FARMACEUTICHE (DISTABiF) 0,33 0,32
Napoli Federico
II P Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale 0,32 0,26
Messina P
SCIENZE DELL'AMBIENTE, DELLA SICUREZZA, DEL
TERRITORIO, DEGLI ALIMENTI E DELLA S 0,28 0,29
Torino P n.d. 0,27 0,32
Bari Politecnico P
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio,
Edile e di Chimic 0,27 0,29
Roma La
Sapienza P Scienze di base e applicate per l'ingegneria 0,27 0,25
Urbino P
Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti: Matematica,
Informatica, Fisica, 0,27 0,20
Padova P INGEGNERIA INDUSTRIALE 0,25 0,16
Ferrara P Scienze della vita e biotecnologie 0,24 0,19
Roma La
Sapienza P n.d. 0,24 0,15
Firenze P n.d. 0,24 0,12
Genova P Ingegneria civile,chimica e ambientale (DICCA) 0,23 0,28
Verona P BIOTECNOLOGIE 0,23 0,27
Teramo P
FACOLTA' DI BIOSCIENZE E TECNOLOGIE AGRO-
ALIMENTARI E AMBIENTALI 0,23 0,26
Salerno P Ingegneria Industriale 0,23 0,25
Marche P SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE 0,23 0,23
Genova P n.d. 0,23 0,14
Napoli Federico
II P n.d. 0,23 0,10
Catanzaro P Scienze della Salute 0,21 0,27
Tuscia P Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali 0,21 0,17
Catania P INGEGNERIA INDUSTRIALE (DII) 0,21 0,16
Camerino P n.d. 0,21 0,09
58
Roma Tre P Scienze 0,20 0,19
Insubria P Scienze Teoriche e Applicate 0,20 0,17
Ferrara P n.d. 0,19 0,18
Palermo P n.d. 0,19 0,11
Roma La
Sapienza P Biologia e biotecnologie "Charles Darwin" 0,16 0,18
Siena P Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente 0,15 0,19
Udine P Scienze degli Alimenti 0,15 0,18
Salento P Ingegneria dell'Innovazione 0,15 0,18
Urbino P
Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell'Ambiente
(DiSTeVA) 0,15 0,18
Brescia P INGEGNERIA MECCANICA E INDUSTRIALE 0,15 0,17
Calabria P Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica 0,15 0,17
Trento P Fisica 0,15 0,16
Foggia P
SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E
DELL'AMBIENTE 0,15 0,14
Padova P n.d. 0,15 0,14
Modena e
Reggio Emilia P Ingegneria "Enzo Ferrari" 0,15 0,13
Molise P Bioscienze e Territorio 0,15 0,13
Camerino P SCUOLA DI SCIENZE AMBIENTALI 0,15 0,10
Pavia P n.d. 0,15 0,08
Cagliari P n.d. 0,15 0,06
Bari P n.d. 0,15 0,04
Bologna P Scienze per la Qualità della Vita 0,14 0,15
Napoli
Parthenope P DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE 0,13 0,09
Tabella 4.4: Graduatorie dei dipartimenti post L. 240 ordinati per IRD1 all'interno delle Struttura elencate in ordine
alfabetico. IRD1 è il primo indicatore di qualità della ricerca applicato ai dipartimenti definito nel Bando VQR come rapporto
tra il punteggio complessivo raggiunto da un dipartimento in una data area e la valutazione complessiva dell’area stessa. Le
graduatorie sono divise per dimensione delle Università in base al numero di prodotti (n) attesi dall'Area 03: G=grandi (n ≥
300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100). La tabella non include i dipartimenti con meno di 10 prodotti attesi.
Università Dimensioni dipartimento pre L.240
(n/N) x
100
IRD1
x 100
Firenze M Dip. CHIMICA 3,15 3,42
Roma La
Sapienza M Dip. CHIMICA 2,96 3,08
59
Padova M Dip. SCIENZE CHIMICHE 2,77 3,15
Bologna M Dip. CHIMICA 2,05 2,34
Roma La
Sapienza M Dip. CHIMICA E TECNOLOGIE DEL FARMACO 2,04 1,88
Pisa M Dip. CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE 2,01 2,04
Bari M Dip. FARMACO CHIMICO 1,85 1,66
Pavia M Dip. CHIMICA 1,73 1,86
Catania M Dip. SCIENZE CHIMICHE 1,72 1,82
Napoli Federico
II M Dip. CHIMICA 1,72 1,55
Bologna M Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 1,69 1,76
Palermo M
Dip. SCIENZE E TECNOLOGIE MOLECOLARI E
BIOMOLECOLARI (STEMBIO) 1,67 1,41
Trieste M Dip. SCIENZE CHIMICHE E FARMACEUTICHE 1,61 1,65
Genova M Dip. CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE 1,58 1,58
Venezia Cà
Foscari M Dip. SCIENZE MOLECOLARI E NANOSISTEMI 1,57 1,50
Torino M Dip. CHIMICA I.F.M. 1,56 1,78
Perugia M Dip. CHIMICA 1,49 1,63
Bari M Dip. CHIMICA 1,48 1,60
Salerno M Dip. CHIMICA E BIOLOGIA/DCB 1,40 1,61
Modena e
Reggio Emilia P Dip. CHIMICA 1,39 1,33
Parma P
Dip. CHIMICA GENERALE ED INORGANICA, CHIMICA
ANALITICA, CHIMICA FISICA 1,35 1,62
Catania P Dip. SCIENZE DEL FARMACO 1,35 1,05
Roma Tor
Vergata P Dip. SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE 1,29 1,54
Calabria P Dip. CHIMICA 1,24 1,32
Milano P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 1,24 1,05
Napoli Federico
II P Dip. CHIMICA FARMACEUTICA E TOSSICOLOGICA 1,23 1,16
Torino P Dip. SCIENZA E TECNOLOGIA DEL FARMACO 1,18 1,06
Padova P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 1,14 1,08
Cagliari P Dip. SCIENZE CHIMICHE 1,14 1,05
Pisa P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 1,11 1,13
Napoli Federico
II P Dip. CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA 1,11 1,13
Milano P Dip. CHIMICA ORGANICA E INDUSTRIALE 1,10 1,21
Palermo P Dip. CHIMICA 1,10 0,99
Bologna P Dip. CHIMICA FISICA E INORGANICA 1,06 1,14
Siena P Dip. FARMACO CHIMICO TECNOLOGICO 1,05 1,21
Ferrara P Dip. CHIMICA 1,04 1,03
Basilicata P Dip. CHIMICA 1,04 0,99
60
Firenze P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 1,02 0,91
Sassari P Dip. CHIMICA 1,01 0,96
Milano
Politecnico P Dip. CHIMICA, MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA 0,97 0,97
Cagliari P Dip. FARMACO CHIMICO TECNOLOGICO 0,96 0,90
Messina P
Dip. CHIMICA INORGANICA,CHIMICA ANALITICA E
CHIMICA FISICA 0,96 0,84
Milano P
Dip. CHIMICA INORGANICA, METALLORGANICA ED
ANALITICA 0,96 0,80
Salerno P
Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE E
BIOMEDICHE/FARMABIOMED 0,94 1,04
Pavia P Dip. SCIENZE DEL FARMACO 0,91 0,83
Bologna P Dip. CHIMICA ORGANICA 0,89 0,94
Torino P Dip. CHIMICA ANALITICA 0,87 0,87
Perugia P Dip. CHIMICA E TECNOLOGIA DEL FARMACO 0,85 0,98
Napoli Federico
II P Dip. CHIMICA DELLE SOSTANZE NATURALI 0,85 0,97
Modena e
Reggio Emilia P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 0,85 0,77
Insubria P Dip. SCIENZA E ALTA TECNOLOGIA 0,83 0,82
Parma P Dip. CHIMICA ORGANICA E INDUSTRIALE 0,82 0,99
Chieti e Pescara P Dip. SCIENZE DEL FARMACO 0,82 0,75
Ferrara P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 0,81 0,74
Parma P Dip. FARMACEUTICO 0,80 0,95
Messina P Dip. FARMACO-CHIMICO 0,80 0,89
Sassari P Dip. SCIENZE DEL FARMACO 0,76 0,52
Milano P Dip. CHIMICA FISICA ED ELETTROCHIMICA 0,71 0,80
Camerino P
Dip. SCUOLA DI SCIENZE DEL FARMACO E DEI
PRODOTTI DELLA SALUTE 0,71 0,73
Calabria P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 0,70 0,64
Camerino P Dip. SCUOLA DI SCIENZE E TECNOLOGIE 0,66 0,61
Siena P Dip. CHIMICA 0,64 0,80
Milano Bicocca P Dip. SCIENZA DEI MATERIALI 0,64 0,76
Bologna P Dip. CHIMICA INDUSTRIALE E DEI MATERIALI 0,64 0,67
Torino P Dip. CHIMICA GENERALE E CHIMICA ORGANICA 0,64 0,63
Piemonte
Orientale P
Dip. SCIENZE CHIMICHE ALIMENTARI,
FARMACEUTICHE E FARMACOLOGICHE 0,63 0,61
Urbino P Dip. SCIENZE BIOMOLECOLARI 0,59 0,43
Venezia Cà
Foscari P
Dip. SCIENZE AMBIENTALI, INFORMATICA E
STATISTICA 0,51 0,37
Genova P
Dip. CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE ED
ALIMENTARI 0,49 0,31
L'Aquila P Dip. CHIMICA, INGEGNERIA CHIMICA E MATERIALI 0,48 0,49
Milano Bicocca P Dip. BIOTECNOLOGIE E BIOSCIENZE 0,47 0,51
Torino
Politecnico P Dip. SCIENZA DEI MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA 0,46 0,48
61
Genova P Dip. SCIENZE FARMACEUTICHE 0,46 0,45
Cagliari P Dip. CHIMICA INORGANICA E ANALITICA 0,44 0,52
Piemonte
Orientale P Dip. SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLA VITA 0,43 0,42
Messina P Dip. CHIMICA ORGANICA E BIOLOGICA 0,43 0,36
Messina P
Dip. CHIMICA INDUSTRIALE ED INGEGNERIA DEI
MATERIALI 0,42 0,37
Milano P Dip. SCIENZE MOLECOLARI APPLICATE AI BIOSISTEMI 0,40 0,33
Bologna P
Dip. INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E DEI
MATERIALI 0,39 0,39
Milano Bicocca P Dip. SCIENZE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO 0,37 0,39
Udine P Dip. CHIMICA,FISICA E AMBIENTE (DCFA) 0,35 0,28
Urbino P
Dip. SCIENZE DELLA TERRA, DELLA VITA E
DELL'AMBIENTE (DISTEVA) 0,34 0,40
Messina P Dip. SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELL'AMBIENTE 0,32 0,34
Napoli Federico
II P Dip. SCIENZA DEGLI ALIMENTI 0,30 0,24
Napoli Federico
II P
Dip. INGEGNERIA DEI MATERIALI E DELLA
PRODUZIONE 0,28 0,23
Milano P
Dip. CHIMICA STRUTTURALE E STEREOCHIMICA
INORGANICA 0,27 0,33
Bari Politecnico P Dip. INGEGNERIA DELLE ACQUE E DI CHIMICA 0,27 0,29
Milano P Dip. SCIENZE MOLECOLARI AGROALIMENTARI 0,27 0,26
Roma La
Sapienza P
Dip. SCIENZE DI BASE ED APPLICATE PER
L'INGEGNERIA 0,27 0,25
Urbino P
Dip. SCIENZE DI BASE E FONDAMENTI: MATEMATICA,
INFORMATICA, FISICA, CHIMICA, EPI 0,27 0,20
Padova P Dip. PROCESSI CHIMICI DELL'INGEGNERIA 0,25 0,16
Napoli Federico
II P Dip. SCIENZE BIOLOGICHE 0,24 0,25
Napoli II P Dip. SCIENZE AMBIENTALI 0,24 0,22
Insubria P
Dip. SCIENZE BIOMEDICHE, INFORMATICHE E DELLA
COMUNICAZIONE (BICOM) 0,24 0,21
Bologna P
Dip. SCIENZA DEI METALLI, ELETTROCHIMICA E
TECNICHE CHIMICHE 0,24 0,19
Genova P
Dip. INGEGNERIA CHIMICA E DI PROCESSO "G.B.
BONINO" 0,23 0,28
Verona P Dip. BIOTECNOLOGIE 0,23 0,27
Teramo P Dip. SCIENZE DEGLI ALIMENTI 0,23 0,26
Salerno P Dip. INGEGNERIA INDUSTRIALE/DIIN 0,23 0,25
Marche P
Dip. SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE
(DI.S.V.A.) 0,23 0,23
Perugia P Dip. INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE 0,23 0,22
Foggia P
Dip. SCIENZE AGRO-AMBIENTALI, CHIMICA E DIFESA
VEGETALE 0,23 0,21
Catanzaro P Dip. SCIENZE DELLA SALUTE 0,21 0,27
62
Salento P
Dip. SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE ED
AMBIENTALI 0,21 0,18
Tuscia P
Dip. PER LA INNOVAZIONE NEI SISTEMI BIOLOGICI,
AGROALIMENTARI E FORESTALI (DIBAF 0,21 0,17
Catania P Dip. INGEGNERIA INDUSTRIALE E MECCANICA 0,21 0,16
Piemonte
Orientale P Dip. SCIENZE E TECNOLOGIE AVANZATE 0,20 0,25
Roma La
Sapienza P Dip. BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE 0,20 0,22
Salento P Dip. INGEGNERIA DELL'INNOVAZIONE 0,19 0,23
Milano P
Dip. SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI E
MICROBIOLOGICHE 0,19 0,13
Camerino P Dip. SCUOLA DI SCIENZE AMBIENTALI 0,19 0,08
Udine P Dip. SCIENZE DEGLI ALIMENTI 0,15 0,18
Brescia P Dip. INGEGNERIA MECCANICA E INDUSTRIALE 0,15 0,17
Calabria P Dip. INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 0,15 0,17
Trento P Dip. FISICA 0,15 0,16
Salento P Dip. SCIENZA DEI MATERIALI 0,15 0,16
Modena e
Reggio Emilia P Dip. INGEGNERIA DEI MATERIALI E DELL'AMBIENTE 0,15 0,13
Trieste P Dip. SCIENZE DELLA VITA 0,15 0,13
Ferrara P Dip. BIOLOGIA ED EVOLUZIONE 0,15 0,11
Marche P
Dip. SCIENZE E INGEGNERIA DELLA MATERIA,
DELL'AMBIENTE E D URBANISTICA (SIMAU) 0,15 0,09
Napoli II P Dip. SCIENZE DELLA VITA 0,13 0,13
Palermo P
Dip. INGEGNERIA CHIMICA, GESTIONALE,
INFORMATICA, MECCANICA 0,13 0,13
Roma Tre P Dip. INGEGNERIA MECCANICA E INDUSTRIALE 0,13 0,11
Tabella 4.5: Graduatorie dei dipartimenti ante L. 240 ordinati per IRD1 all'interno delle Struttura elencate in ordine
alfabetico. IRD1 è il primo indicatore di qualità della ricerca applicato ai dipartimenti definito nel Bando VQR come rapporto
tra il punteggio complessivo raggiunto da un dipartimento in una data area e la valutazione complessiva dell’area stessa. Le
graduatorie sono divise per dimensione delle Università in base al numero di prodotti (n) attesi dall'Area 03: G=grandi (n ≥
300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100). La tabella non include i dipartimenti con meno di 10 prodotti attesi.
63
ente sottostruttura
ente dimensioni
(n/N) x
100
IRD1 x
100
CNR
Scienze chimiche
e tecnologie dei
materiali
G 75,62 74,58
CNR
Scienze fisiche e
tecnologie della
materia
M 9,48 10,05
CNR Scienze
biomediche M 6,51 6,64
CNR
Scienze del
sistema Terra e
tecnologie per
l'ambiente
P 2,02 2,13
Istituto Italiano
di Tecnologia -
IIT
n.d. P 1,49 1,91
CNR Scienze bio-
agroalimentari P 1,19 0,94
Fondazione
Edmund MACH
- S. Michele
all'Adige
(Trento)
Dipartimento
qualità alimentare
e nutrizione
P 0,93 1,28
Istituto
Nazionale di
Ricerca
Metrologica
Dipartimento P 0,73 0,42
Tabella 4.6: Graduatorie delle sottostrutture ordinate per IRD1 all'interno degli Enti di ricerca elencati in ordine alfabetico.
IRD1 è il primo indicatore di qualità della ricerca applicato ai dipartimenti definito nel Bando VQR come rapporto tra il
punteggio complessivo raggiunto da un dipartimento in una data area e la valutazione complessiva dell’area stessa. Le
graduatorie sono divise per dimensione delle Università in base al numero di prodotti (n) attesi dall'Area 03: G=grandi (n ≥
300), M=medie (299 ≥ n ≥ 100) e P=piccole (n < 100). La tabella non include le sottostrutture con meno di 19 prodotti attesi.
64
5. Analisi dei risultati
Come si è già detto, i prodotti ricevuti dall’area 03 sono stati più del 97% di quelli attesi.
Complessivamente, il voto medio (ovvero il rapporto fra la somma dei punteggi riportati dai
singoli prodotti e il numero di prodotti attesi) ottenuto dai prodotti dell’area 03 è stato circa 0.8
per Università e Consorzi, mentre per gli Enti di Ricerca il valore medio si è attestato a 0.7. La
distribuzione nelle classi di merito Eccellente: 57%, Buono: 26%, Accettabile: 7% e Limitato:
10% pone il 90% (E+B+C=90%) dei prodotti dell’area 03 al di sopra o sulla mediana di qualità
dei prodotti su scala internazionale. Da notare che la maggioranza dei prodotti (circa 98%)
conferiti dalle Strutture dell’area 03 è rappresentata da prodotti appartenenti alla tipologia
“articolo su rivista” e ha ottenuto una valutazione bibliometrica. Complessivamente, i prodotti
hanno ricevuto in peer valutazioni più basse di quelle bibliometriche.
Nonostante l’informazione sulla lingua di pubblicazione non sia stata fornita in maniera
consistente dalle strutture, il buon grado di internazionalizzazione dell’area 03 è dimostrato dalla
maggioranza dei prodotti ricevuti (>90%) che sono censiti dalle banche dati internazionali
utilizzate in questo esercizio di valutazione.
I brevetti hanno costituito solo lo 0.35% del totale dei prodotti sottomessi dalle Strutture. Ciò è in
contrasto con la qualità dei contenuti scientifici dei prodotti dell’area 03 e la loro potenziale
valorizzazione applicativa. Tuttavia, il voto medio ottenuto dai brevetti è stato discreto (0.6).
Un’analisi più approfondita di questi dati è stata fornita nella sezione 2.4.
I prodotti mancanti/penalizzati hanno costituito circa il 3% del numero complessivo dei prodotti
attesi dall’area 03 che, insieme a circa 10% dei prodotti valutati nella classe di merito Limitato
(prodotti sotto la mediana rispetto alla qualità dei prodotti su scala internazionale), ha penalizzato
il voto medio complessivo ottenuto dall’area 03. Da questo punto di vista il CNR (discusso in
maggiore dettaglio in un precedente paragrafo) e i Consorzi (esclusi INSTM e CSGI) hanno
ottenuto risultati significativamente peggiori (vedi Tabella 3.3).
La classificazione dei prodotti in base al voto medio pone tutte le Università (esclusa una) sopra
il valore di 0.65 e nel caso di alcune Università “medie” (Roma Tor Vergata, Parma, Siena) o
piccole (Catanzaro, Verona, Brescia, Teramo), nonché di Consorzi medi (INSTM, CSGI) o Enti
piccoli significativamente sopra il valore di 0.9.
La Tabella 5.1 riporta il numero di soggetti valutati attivi, non attivi, parzialmente attivi e
parzialmente inattivi delle Strutture con almeno 4 soggetti valutati.
65
Ente # SV # SV
Attivi
#
SV
NA
# SV
PA
# SV
PI
%
(NA+PA+PI)
Consorzio Interuniversitario Reattività Chimica e Catalisi -
CIRCC 42,00 32,00 6,00 4,00 0,00 23,81
Napoli Parthenope 6,00 5,00 1,00 0,00 0,00 16,67
CNR 574,00 512,00 8,00 28,00 26,00 10,80
Urbino 32,00 29,00 2,00 1,00 0,00 9,38
Sassari 47,00 43,00 3,00 0,00 1,00 8,51
L'Aquila 14,00 13,00 0,00 1,00 0,00 7,14
Basilicata 30,00 28,00 0,00 0,00 2,00 6,67
Salento 16,00 15,00 0,00 1,00 0,00 6,25
Genova 74,00 70,00 0,00 1,00 3,00 5,41
Camerino 47,00 45,00 1,00 1,00 0,00 4,26
Venezia Cà Foscari 56,00 54,00 2,00 0,00 0,00 3,57
Calabria 58,00 56,00 0,00 1,00 1,00 3,45
Milano Politecnico 29,00 28,00 1,00 0,00 0,00 3,45
Padova 117,00 113,00 2,00 2,00 0,00 3,42
Catania 92,00 89,00 2,00 0,00 1,00 3,26
Bari 96,00 93,00 2,00 0,00 1,00 3,13
Piemonte Orientale 36,00 35,00 0,00 1,00 0,00 2,78
Milano 145,00 141,00 1,00 0,00 3,00 2,76
Pavia 75,00 73,00 0,00 0,00 2,00 2,67
Roma La Sapienza 154,00 150,00 2,00 1,00 1,00 2,60
Perugia 78,00 76,00 0,00 2,00 0,00 2,56
Napoli Federico II 161,00 157,00 3,00 1,00 0,00 2,48
Firenze 121,00 118,00 1,00 1,00 1,00 2,48
Messina 82,00 80,00 0,00 1,00 1,00 2,44
Pisa 90,00 88,00 1,00 0,00 1,00 2,22
Bologna 202,00 199,00 0,00 1,00 2,00 1,49
Modena e Reggio Emilia 70,00 69,00 0,00 0,00 1,00 1,43
Palermo 87,00 86,00 0,00 0,00 1,00 1,15
Torino 119,00 118,00 0,00 1,00 0,00 0,84
Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia
dei Materiali 50,00 50,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Consorzio Nazionale Interuniversitario Metodologie e Processi
Innovativi di Sint 51,00 51,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Laboratorio Europeo di Spettroscopia non Lineare 5,00 5,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Roma Tor Vergata 37,00 37,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Udine 15,00 15,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Siena 50,00 50,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Brescia 5,00 5,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica 4,00 4,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Ferrara 55,00 55,00 0,00 0,00 0,00 0,00
66
Verona 8,00 8,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Istituto Italiano di Tecnologia – IIT 17,00 17,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Fondazione Edmund MACH - S. Michele all'Adige (Trento) 6,00 6,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Consorzio Interuniversitario per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande
Interfase – CS 60,00 60,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Catanzaro 10,00 10,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Consorzio Interuniversitario Istituto Nazionale Biostrutture e
Biosistemi – INBB 11,00 11,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Insubria 30,00 30,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Napoli II 12,00 12,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Marche 11,00 11,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Consorzio Interuniversitario di Ricerca in Chimica dei Metalli nei
Sistemi Biolo 57,00 57,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Cagliari 71,00 71,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Torino Politecnico 13,00 13,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Chieti e Pescara 27,00 27,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Teramo 7,00 7,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Parma 82,00 82,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Salerno 71,00 71,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Trieste 49,00 49,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Consorzio Interuniversitario Nazionale La Chimica per l'Ambiente
– INCA 35,00 35,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Bari Politecnico 8,00 8,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Foggia 6,00 6,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Molise 6,00 6,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Milano Bicocca 41,00 41,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Trento 7,00 7,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Roma Tre 8,00 8,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Tuscia 10,00 10,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Tabella 5.1: Numero di soggetti valutati attivi, non attivi, parzialmente attivi e parzialmente inattivi per struttura ordinati per
il numero di soggetti valutati (# SV) e per la percentuale dei soggetti valutati non pienamente attivi % (NA+PA+PI). La
colonna “# SV” indica il numero di soggetti valutati (SV) della struttura. Per soggetti valutati attivi (SV Attivi) si intendono i
soggetti valutati che hanno conferito un numero di prodotti uguale al numero di prodotti attesi. Per soggetti valutati non attivi
(SV NA) si intendono i soggetti valutati che non hanno presentato alcun prodotto. Per soggetti valutati parzialmente attivi (SV
PA) si intendono i soggetti valutati che non hanno presentato tutti i prodotti attesi ma un numero superiore alla metà. Per
soggetti valutati parzialmente inattivi (SV PI) si intendono i soggetti valutati che hanno presentato al più la metà dei prodotti
attesi. La colonna “% (NA+PA+PI)” rappresenta la percentuale di soggetti valutati non pienamente attivi ottenuta
considerando i non attivi (NA), i parzialmente attivi (PA) e i parzialmente inattivi (PI). La tabella non include le Strutture con
meno di 4 soggetti valutati.
Questi dati confermano in generali i commenti appena svolti e le considerazioni discusse nei
paragrafi precedenti.
67
6. Conclusioni
Nel Corso della VQR 2004-2010, il GEV03 si è attenuto al mandato ricevuto e ai contenuti del
“Documento dei criteri per la valutazione dei prodotti di ricerca dell’area 03” (Appendice B).
Sebbene l’esercizio di valutazione sia stato molto complesso e impegnativo, il GEV03 ritiene che
tale esercizio abbia posto solide basi metodologiche e culturali che possono favorire il
miglioramento della qualità della ricerca chimica italiana e delle Strutture in cui essa è svolta.
Una prima analisi dei dati bibliometrici a livello nazionale evidenzia una certa dispersione dei
ricercatori dell’area chimica. Infatti, nelle 51 Università si contano 113 Dipartimenti mono- e
multi-disciplinari in cui operano gruppi di ricerca ricadenti nell’area chimica (cioè, più di due
strutture con membri Chimici per Università). Se da una parte questo dato conferma la centralità
della Chimica nella ricerca scientifica, dall’altra apre la strada a una pericolosa frammentazione
dei gruppi di ricerca, delle loro competenze e delle infrastrutture (logistiche e strumentali). La
dispersione dei ricercatori causa, a sua volta, una frammentazione dei fondi di ricerca che sono
già drammaticamente ridotti. Ciò potrebbe comportare un impoverimento negli investimenti
strumentali e di conseguenza un’eccessiva dipendenza da “facilities” strumentali da reperire in
ambito internazionale. Il risultato complessivo potrebbe condurre a una degenerazione del
processo di internazionalizzazione che virerebbe da quello culturale a quello funzionale, legato
alla necessità di mero servizio strumentale.
A fronte della frammentazione dei gruppi di ricerca si nota una ridottissima dispersione del dato
qualitativo: considerando 50 delle 51 Università monitorate, il voto medio varia solamente da
0.98 a 0.65 indicando incontrovertibilmente che la qualità della ricerca chimica in Italia è di
standard elevato, ed omogeneamente distribuito su tutto il territorio nazionale. E’ importante
sottolineare una marcata dipendenza del ranking dal numero di prodotti attesi (che è in diretta
relazione con la numerosità dell’Area nelle singole Università). Questa dipendenza è prevedibile
perché Aree piccole hanno minori problemi con i prodotti penalizzati, che sono maggiormente
probabili al crescere della numerosità. E’ consigliabile quindi, analizzare i dati accorpandoli
nelle tre fasce (Grandi, Medie e Piccole) individuate dai seguenti intervalli del numero di
prodotti (n); n >300, 300>n >100, n<100. L’analisi dei dati dei singoli Dipartimenti, conferma il
ruolo trainante delle Scienze Chimiche anche in Dipartimenti non monotematici. Anche in
questo caso la dispersione del voto medio è ridotta: considerando un campione di 106 Università
su 113 si va da 1.00 a 0.49. Il dato dell’Area scorporato per singoli Dipartimenti è di grande
importanza per guidare le scelte future delle Università sul futuro dei Dipartimenti. La VQR
fornisce alle Università, che sapranno coglierne l’importanza, uno strumento fondamentale per
68
elaborare scelte strategiche fondamentali per il loro sviluppo sostenibile: dai possibili
accorpamenti tra Dipartimenti, al rafforzamento di specifici SSD trainanti. Scelte che potrebbero
rivelarsi decisive per il mantenimento o il raggiungimento di posizioni di prestigio.
L’omogeneità nella distribuzione territoriale della qualità della ricerca è infine ulteriormente
confermata dalla graduatoria delle struttura per voto medio dei soggetti valutati: in questo caso
l’intervallo dei voti per le 97 strutture valutate è compreso tra 1 e 0.7. In ultima analisi, il dato
pregnante derivante da questa analisi è che la ricerca Chimica in Italia presenta uno standard
elevato ed omogeneo: nell’analisi dei dati per Ateneo, sono pochi i casi (5 su 51) in cui il numero
di lavori classificati come eccellenti scende al di sotto del 40%.
L’esperienza di questa VQR, pur se generalmente positiva, suggerisce alcune proposte che
potrebbero, nell’opinione del GEV03, consentire un migliore giudizio del livello di qualità dei
prodotti della ricerca, negli esercizi valutativi futuri:
Introduzione, assieme agli altri criteri, del grado di proprietà dei prodotti presentati dai
soggetti valutati e dalle Strutture. Tale parametro, collegato alla posizione dell’autore
(primo, ultimo e autore corrispondente), sta assumendo sempre maggiore rilevanza nelle
consuetudini pubblicistiche dell'area 03.
Incremento del numero totale di prodotti pubblicati dalla Struttura nel periodo cui fa
riferimento l’esercizio valutativo. La valutazione di 1-6 prodotti/soggetto nei 7 anni in cui
ha operato la VQR porta inevitabilmente a una sottostima della capacità produttiva di
alcune Strutture e a un appiattimento del giudizio di valutazione.
Formulazione di un algoritmo diverso nei singoli anni della valutazione per una più
oggettiva definizione della qualità del prodotto.
Definizione più precisa delle tipologie dei prodotti della ricerca ammessi alla valutazione
allo scopo di diminuire la quota di prodotti “non valutabili” e le conseguenti penalità per
le Strutture.
Migliore definizione delle banche dati di riferimento per i brevetti, la cui valutazione è
stata particolarmente difficoltosa anche a causa dell’incompletezza della documentazione
ricevuta.
Revisione dell'assegnazione dei prodotti alle classi di merito E, B, A, L (paragrafo 2.4 del
Bando VQR 2004-2010), corrispondenti rispettivamente al 20%, 20%, 10% e 50% della
posizione della scala di valore condivisa dalla comunità scientifica internazionale. Il
GEV03 propone per il futuro la seguente ripartizione delle classi di merito: E=10%,
B=20%, A=30%, L= 40%. Anche i valori dei parametri bibliometrici (in particolare l’IF)
69
che delimitano le diverse aree dovrebbero essere rivisti e sicuramente innalzati nel caso
della classe E.
Maggiore interazione con aree molto correlate a quella chimica (ad esempio Struttura
della Materia dell’area 02, Biologia strutturale dell’area 05, Ingegneria Chimica dell’area
09).
Ripensamento della divisione in SSD in direzione dei macro-settori e/o dei settori ERC.
Considerazioni relative ad alcuni aspetti specifici sono riportate in Appendice C assieme ad
alcuni commenti elaborati dai membri stranieri del GEV03.
70
Appendice A. Il confronto tra valutazione peer e valutazione bibliometrica
A.1 Il campione casuale
Un campione casuale di 927 articoli su rivista passibili di valutazione bibliometrica è stato
estratto dalla popolazione di 10127 articoli, valutabili bibliometricamente, sottomessi alla
valutazione nel GEV03. Il campione è stato stratificato sulla base della distribuzione dei prodotti
all’interno dei 3 sub-GEV identificati nell’Area, ossia: Chimica analitica e Chimica-fisica;
Chimica inorganica e industriale; Chimica organica e farmaceutica. Il campione include il 9,2 %
dei prodotti di Chimica analitica e Chimica-fisica e di Chimica inorganica e industriale e il 9,1%
di quelli di Chimica organica e farmaceutica (Tabella A.1). Il campione è stato estratto ai primi
di settembre 2012, prima dell’inizio del processo di revisione peer, mediante una procedura
casuale con il vincolo di selezionare una proporzione significativa di prodotti in ciascun sub-
GEV.
Sub-GEV Popolazione Campione %
Chimica analitica e Chimica-fisica 3013 276 9,2
Chimica inorganica e industriale 3076 283 9,2
Chimica organica e farmaceutica 4038 368 9,1
Totale 10127 927 9,2
Tabella A.1: Distribuzione degli articoli su rivista nel campione e nella popolazione
La Tabella A.2 riporta la distribuzione nelle classi di valutazione VQR (Eccellente, Buono,
Accettabile, Limitato, Incerto (IR)) ottenuta utilizzando la valutazione bibliometrica degli articoli
su rivista nei tre sub-GEV, per il campione e per la popolazione. Come si vede, la distribuzione
delle valutazioni bibliometriche (E/ B/ A/ L/ IR) è sufficientemente vicina nella popolazione e
nel campione in tutti i sub-GEV del GEV03, così da concludere che il campione estratto è
rappresentativo della popolazione di riferimento.
71
Classe Popolazione % Campione %
Chimica analitica e Chimica-fisica
E 1624 53,9 147 53,3
B 561 18,6 46 16,7
A 75 2,5 5 1,8
L 252 8,4 20 7,2
IR 501 16,6 58 21,0
Chimica inorganica e industriale
E 1828 59,4 171 60,4
B 579 18,8 49 17,3
A 77 2,5 8 2,8
L 200 6,5 20 7,1
IR 392 12,7 35 12,4
Chimica organica e farmaceutica
E 1907 47,2 180 48,9
B 837 20,7 75 20,4
A 161 4,0 13 3,5
L 491 12,2 44 12,0
IR 642 15,9 56 15,2
Totale
E 5359 52,9 498 53,7
B 1977 19,5 170 18,3
A 313 3,1 26 2,8
L 943 9,3 84 9,1
IR 1535 15,2 149 16,1
Tabella A.2: Distribuzione delle valutazioni bibliometriche nel campione e nella popolazione
Per ciascun articolo su rivista incluso nel campione casuale sono disponibili le seguenti
informazioni:
Rapporto del primo revisore (P1)
Rapporto del secondo revisore (P2)
Rapporto di un eventuale terzo e quarto revisore (P3 e P4)
Valutazione di sintesi dei giudizi del primo e secondo revisore (P)
Valutazione bibliometrica (F)
72
Le variabili P e P1-P4 assumono come valore una delle 4 classi di valutazione E, B, A, L; la
valutazione bibliometrica F ha come possibile risultato anche la classe di valutazione “IR”, ossia
il suggerimento di procedere con la “informed peer review” nel caso di risultati molto diversi tra
i due indicatori bibliometrici (Impact Factor e numero citazioni, cfr. i criteri del GEV descritti
nell’Appendice B). Le quattro classi, secondo il Bando VQR, sono definite con riferimento ai
percentili della distribuzione della qualità degli articoli pubblicati nel mondo. In particolare, la
qualifica di eccellente corrisponde a un articolo che si colloca nel 20% superiore della
distribuzione della qualità degli articoli pubblicati nel mondo, quella di buono nel successivo
20%, di accettabile nel successivo 10% e, infine, quella di limitato nel 50% inferiore. Le variabili
P1-P4 sono originariamente misurate su una scala numerica compresa tra 3 e 27, con un
punteggio da 1 a 9 assegnato a 3 diversi criteri; tali punteggi sono successivamente utilizzati per
determinare per ciascun prodotto sottomesso a valutazione la classe di valutazione peer del
prodotto, sulla base dei criteri fissati dal GEV1; le variabili P ed F sono invece rispettivamente
espresse in termini delle 4 o 5 classi di valutazione sopra elencate. Sulla base del Bando VQR,
alle quattro classi E, B, A, L corrispondono rispettivamente i punteggi 1; 0,8; 0,5; 0.
La classificazione adottata nell’analisi bibliometrica si basa sui criteri descritti nell’Appendice B
di questo rapporto. Nella revisione dei pari, ai revisori esterni è stato richiesto di valutare ciascun
prodotto sulla base della loro percezione soggettiva della qualità del prodotto rispetto alla
distribuzione mondiale dei prodotti della ricerca nel settore scientifico a cui il prodotto faceva
riferimento. La valutazione dei revisori è stata quindi sintetizzata sulla base di un algoritmo
specifico al GEV03, secondo il quale, rispettivamente: i prodotti di classe E erano quelli con un
punteggio complessivo uguale o superiore a 23; i prodotti di classe B avevano un punteggio
complessivo compreso tra 18 e 22; i prodotti di classe A un punteggio complessivo compreso tra
15 e 17 e i prodotti di classe L un punteggio inferiore o uguale 15. Al fine di confrontare i
risultati della valutazione bibliometrica e della revisione tra pari, si procede nel seguito a
confrontare gli indicatori F e P. Anche altri confronti possono essere tuttavia di importanza
significativa: in particolare il confronto tra le valutazioni tra pari P1 e P2 consente di valutare il
grado di corrispondenza dei giudizi tra i due revisori2.
A.2 Le distribuzioni F e P
1 L’etichetta “P1”, “P2”, “P3” e “P4” assegnata ai revisori è puramente convenzionale e riflette esclusivamente
l’ordine di accettazione della proposta di revisione avanzata al potenziale revisore. 2 Nel GEV03, per 7 prodotti è stato necessario procedere anche ad una terza valutazione dei pari. La terza
valutazione non è stata qui considerata.
73
Le distribuzioni F e P sopra descritte non sono immediatamente confrontabili, dato che la
distribuzione F delle valutazioni bibliometriche comprende una classe IR che non è invece
prevista nella valutazione dei pari. E’ però possibile ipotizzare che una discordanza di almeno
due classi tra la valutazione del primo e secondo revisore segnali un’incertezza della revisione
dei pari del tutto analoga a quella che emerge dal confronto tra numero di citazioni e fattore di
impatto della sede di pubblicazione nell’analisi bibliometrica: in analogia con la classificazione
IR della valutazione bibliometrica, si è creata dunque una corrispondente classificazione “Incerta
Peer” (IP) per la valutazione dei pari, al fine di consentire il confronto tra le distribuzioni F e P.
La Tabella A.3 mostra la distribuzione in numeri assoluti e percentuali degli indicatori F e P
sopra descritti per il totale del campione del GEV03.
Valutazione bibliometrica (F) Valutazione peer (P)
E B A L IP Totale
E 162 231 22 17 66 498
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe E 32,5 46,4 4,4 3,4 13,3 100,0
B 22 97 12 12 27 170
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe B 12,9 57,1 7,1 7,1 15,9 100,0
A 1 12 6 6 1 26
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe A 3,8 46,2 23,1 23,1 3,8 100,0
L 1 33 9 19 22 84
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe L 1,2 39,3 10,7 22,6 26,2 100,0
IR 11 81 17 8 32 149
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche IR 7,4 54,4 11,4 5,4 21,5 100,0
Totale 197 454 66 62 148 927
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche 21,3 49,0 7,1 6,7 16,0 100,0
Tabella A.3: Confronto tra F e P – totale del campione
Gli elementi sulla diagonale principale della Tabella A.3 corrispondono ai casi in cui la
valutazione dei pari e quella bibliometrica coincidono. Gli elementi al di fuori della diagonale
principale corrispondono invece ai casi di non coincidenza tra F e P, o perché la valutazione F è
migliore della P (elementi al di sopra della diagonale principale) o viceversa (elementi al di sotto
74
della diagonale). La Tabella A.3 mostra che la discordanza tra la valutazione bibliometrica e
quella dei pari è dovuta ad una maggiore polarizzazione dei giudizi della bibliometria rispetto
alla revisione tra pari: infatti, sia gli articoli classificati eccellenti che quelli valutati limitati sono
in numero maggiore in base alla valutazione bibliometrica (498 e 84 articoli rispettivamente)
rispetto a quella dei pari (197 e 62 articoli). Dei 498 articoli classificati come E dall’analisi
bibliometrica, solo il 32,5% ottiene E anche secondo la revisione tra pari. Il numero di articoli
che sono classificati in B ed A dalla valutazione tra pari è particolarmente elevato (454 e 66
articoli rispettivamente) a confronto con gli articoli che risultano in B ed A secondo la
valutazione bibliometrica (170 e 26 articoli rispettivamente). Infine, la numerosità di valutazioni
incerte è analoga nei due casi: 149 e 148 casi rispettivamente secondo la bibliometria e la
revisione tra pari. Le valutazioni bibliometriche incerte hanno in circa il 62% dei casi una
valutazione almeno pari a B nell’analisi peer, e viceversa.
Complessivamente, l’analisi bibliometrica e la revisione tra pari coincidono nel 34% dei casi. Se
si sommano alle valutazioni coincidenti quelle che differiscono di una sola classe, si arriva al
66% del campione. Gli articoli con valutazioni che differiscono per due classi sono 68, il 7,3%
del campione, quelli con massima discordanza (ossia, che differiscono per 3 classi) sono 18
(l’1,9% del campione). Il restante 25% del campione ha una assegnazione IR o IP con uno dei
due metodi, e arriva invece ad una classe di assegnazione definita secondo l’altro metodo.
La Tabella A.4 mostra la distribuzione degli indicatori P1 e P2. Le valutazioni dei due revisori
coincidono nel 42,5% dei casi, sono diverse per una classe di valutazione nel 41,5% dei casi e
divergono invece rispettivamente per 2 o 3 classi di valutazione nel 12,1% e nel 3,9% dei casi. E’
da notare anche che le valutazioni su un giudizio di assegnazione alla classe E sono convergenti
in 150 casi, pari a circa il 52% del totale delle valutazioni eccellenti (290) fornite dal primo
revisore e a circa il 48% delle valutazioni eccellenti (313) del secondo revisore.
Le Tabelle A.5 e A.6 estendono i risultati delle Tabelle A.3 e A.4 ai singoli sub-GEV. In
particolare, dall’analisi dei dati della Tabella A.5 emerge che in tutti i sub-GEV il numero di
valutazioni eccellenti è maggiore secondo la valutazione bibliometrica rispetto alla peer; anche le
valutazioni limitate sono più frequenti secondo l’analisi bibliometrica nella Chimica analitica e
Chimica-fisica e nella Chimica organica-industriale, mentre la frequenza dei giudizi di limitato si
equivale tra i due metodi di valutazione nella Chimica inorganica e industriale. D’altra parte, il
numero di valutazioni buone e accettabili è sempre maggiore secondo l’analisi peer rispetto a
quella bibliometrica. Complessivamente, la tendenza della valutazione bibliometrica ad essere
più vantaggiosa rispetto a quella peer è comune a tutti i sub-GEV (un test formale di tale ipotesi
è presentato nella sezione A.3). I casi di discordanza di due classi o più tra le due valutazioni
75
sono più frequenti in Chimica organica e farmaceutica (10,3%) rispetto a Chimica analitica e
Chimica-fisica (8,3%) e a Chimica inorganica e industriale (8,9%).
P1 P2
E B A L Totale
E 150 101 19 20 290
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe E del primo revisore 51,7 34,8 6,6 6,9 100,0
B 126 199 60 34 419
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe B del primo revisore 30,1 47,5 14,3 8,1 100,0
A 21 55 20 20 116
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe A del primo revisore 18,1 47,4 17,2 17,2 100,0
L 16 38 23 25 102
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe L del primo revisore 15,7 37,3 22,5 24,5 100,0
Totale 313 393 122 99 927
% rispetto al totale delle valutazioni del
primo revisore 33,8 42,4 13,2 10,7 100,0
Tabella A.4: Confronto tra le valutazioni P1 e P2 – totale del campione
Chimica analitica e Chimica-fisica
Valutazione bibliometrica (F) Valutazione peer (P)
E B A L IP Totale
E 56 59 7 4 21 147
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe E 38,1 40,1 4,8 2,7 14,3 100,0
B 7 28 3 1 7 46
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe B 15,2 60,9 6,5 2,2 15,2 100,0
A 0 1 1 3 0 5
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe A 0,0 20,0 20,0 60,0 0,0 100,0
76
L 0 11 0 3 6 20
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe L 4 28 10 2 13 57,0
IR 4 29 10 2 13 58
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche IR 6,9 50,0 17,2 3,4 22,4 100,0
Totale 67 128 21 13 47 276
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche 24,3 46,4 7,6 4,7 17,0 100,0
Chimica inorganica e industriale
Valutazione bibliometrica (F) Valutazione peer (P)
E B A L IP Totale
E 55 81 8 8 19 171
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe E 32,2 47,4 4,7 4,7 11,1 100,0
B 8 26 4 4 7 49
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe B 16,3 53,1 8,2 8,2 14,3 100,0
A 0 5 2 1 0 8
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe A 0,0 62,5 25,0 12,5 0,0 100,0
L 1 4 6 6 3 20
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe L 5 20 30 30 15 100,0
IR 5 21 1 1 7 35
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche IR 14,3 60,0 2,9 2,9 20,0 100,0
Totale 69 137 21 20 36 283
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche 24,4 48,4 7,4 7,1 12,7 100,0
Chimica organica e farmaceutica
Valutazione bibliometrica (F) Valutazione peer (P)
E B A L IP Totale
E 51 91 7 5 26 180
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe E 28,3 50,6 3,9 2,8 14,4 100,0
B 7 43 5 7 13 75
77
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe B 9,3 57,3 6,7 9,3 17,3 100,0
A 1 6 3 2 1 13
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe A 7,7 46,2 23,1 15,4 7,7 100,0
L 0 18 3 10 13 44
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche di classe L 0 41 7 23 30 100,0
IR 2 31 6 5 12 56
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche IR 3,6 55,4 10,7 8,9 21,4 100,0
Totale 61 189 24 29 65 368
% rispetto al totale delle valutazioni
bibliometriche 16,6 51,4 6,5 7,9 17,7 100,0
Tabella A.5: Confronto tra F e P per sub-GEV
La Tabella A.6 estende i risultati della Tabella A.4 ai singoli sub-GEV. In particolare,
dall’analisi emerge che la convergenza nelle valutazioni dei due revisori è più elevata nella
Chimica organica e farmaceutica (44,6% dei casi) rispetto alla Chimica analitica e chimico-fisica
(39,8%) e alla Chimica inorganica e industriale (42,4%). Le divergenze per almeno 2 classi di
valutazione sono più elevate nella Chimica organica e farmaceutica e alla Chimica analitica e
chimico-fisica (17,6% e 17% dei casi rispettivamente) rispetto alla Chimica Inorganica e
Industriale (12,7%). E’ da notare anche che le valutazioni su un giudizio di assegnazione alla
classe E sono convergenti in più della metà dei casi in tutti e tre i sub-GEV considerati.
Chimica analitica e Chimica-fisica
P1 P2
E B A L Totale
E 53 30 9 8 100
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe E del primo revisore 53,0 30,0 9,0 8,0 100
B 37 46 17 6 106
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe B del primo revisore 34,9 43,4 16,0 5,7 100
A 4 24 6 7 41
78
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe A del primo revisore 9,8 58,5 14,6 17,1 100
L 8 12 4 5 29
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe L del primo revisore 27,6 41,4 13,8 17,2 100
Totale 102 112 36 26 276
% rispetto al totale delle valutazioni
del primo revisore 37,0 40,6 13,0 9,4 100
Chimica inorganica e industriale
P1 P2
E B A L Totale
E 51 40 5 3 99
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe E del primo revisore 51,5 40,4 5,1 3,0 100
B 40 53 22 8 123
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe B del primo revisore 32,5 43,1 17,9 6,5 100
A 8 16 4 3 31
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe A del primo revisore 25,8 51,6 12,9 9,7 100
L 4 8 6 12 30
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe L del primo revisore 13,3 26,7 20,0 40,0 100
Totale 103 117 37 26 283
% rispetto al totale delle valutazioni
del primo revisore 36,4 41,3 13,1 9,2 100
Chimica organica e farmaceutica
P1 P2
E B A L Totale
E 46 31 5 9 91
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe E del primo revisore 50,5 34,1 5,5 9,9 100
B 49 100 21 20 190
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe B del primo revisore 25,8 52,6 11,1 10,5 100
79
A 9 15 10 10 44
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe A del primo revisore 20,5 34,1 22,7 22,7 100
L 4 18 13 8 43
% rispetto al totale delle valutazioni di
classe L del primo revisore 9,3 41,9 30,2 18,6 100
Totale 108 164 49 47 368
% rispetto al totale delle valutazioni
del primo revisore 29,3 44,6 13,3 12,8 100
Tabella A.6: Confronto tra le valutazioni P1 e P2 per sub-GEV
A.3 Il confronto tra le distribuzioni di F e P
Il confronto tra la valutazione dei pari e quella bibliometrica si può basare su due criteri
fondamentali:
1. Grado di concordanza tra la distribuzione F e la distribuzione P, ossia se F e P tendono ad
assegnare lo stesso punteggio ad ogni articolo
2. Grado di differenza sistematica esistente tra F e P misurata mediante la differenza media
del punteggio assegnato da F e P sulla base dei pesi attribuiti alle classi della VQR.
Ovviamente, una perfetta concordanza implica anche la non esistenza di differenze sistematiche
tra F e P, ma il contrario non è necessariamente vero, e in generale i due criteri misurano due
diversi aspetti della differenza esistente tra le due distribuzioni. Si consideri ad esempio una
distribuzione con un basso grado di concordanza tra F e P (molti articoli ricevono differenti
valutazioni F e P). Anche in tale caso può accadere che, in media, F e P forniscano un punteggio
complessivo simile. Questa distribuzione sarebbe caratterizzata da un basso livello di
concordanza e da un basso grado di differenza sistematica: adottare uno dei due metodi di
valutazione (per esempio quella bibliometrica, F) comporterebbe una frequente differenza di
valutazione degli articoli sulla base della bibliometria e della valutazione peer (ossia, si
avrebbero molti articoli con una buona valutazione in base a F, ma una peggiore valutazione in
base a P, o viceversa).
Alternativamente, si consideri un caso di elevata (ma non perfetta) concordanza tra F e P. In
questo caso, potrebbe ancora succedere che, per esempio, il numero di articoli con
classificazione elevata sia sistematicamente maggiore in F che in P. In questo caso si avrebbe un
elevato grado di concordanza, ma anche un alto grado di differenza sistematica tra le due
distribuzioni, dato che il punteggio medio attribuito da F differirebbe dal punteggio medio di P.
Adottare uno dei due metodi di valutazione può risultare in una sopravalutazione (o
80
sottovalutazione) in relazione all’altro criterio: ossia, gli articoli riceverebbero un punteggio
notevolmente diverso se valutati con F o con P.
Da un punto di vista statistico, il grado di concordanza tra F e P può essere misurato utilizzando
la statistica K di Cohen; differenze sistematiche tra F e P possono invece essere misurate
guardando alle differenze tra le medie delle distribuzioni e valutandone la significatività con un
test t di Student.
A.3.1 Il grado di concordanza tra le distribuzioni F e P
La Tabella A.7 riporta i valori della statistica K di Cohen, calcolati per l’intero campione e
separatamente per ciascun sub-GEV. I risultati sono riferiti a campioni omogenei (paired
sample), ossia ai prodotti del campione per i quali sono disponibili sia i risultati della valutazione
peer sia quelli relativi alla valutazione bibliometrica, eliminando cioè dal campione i prodotti per
i quali la valutazione bibliometrica fornisce come risultato una classificazione IR; nel caso del
GEV di Chimica, le osservazioni a disposizione si riducono a 778. La statistica K è costruita in
modo tale da essere pari a zero quando la concordanza tra due (o più) valutazioni è del tutto
casuale, vale a dire nel caso in cui le valutazioni siano indipendenti l’una dall’altra; la statistica
assume invece valore pari ad 1 nel caso in cui ci sia perfetta concordanza. E’ possibile calcolare
il test utilizzando una matrice standard di pesi lineari (1; 0,67; 0,33; 0) attribuiti ai casi di
concordanza, discordanza di una classe e così via, rispettivamente. In questo caso, nel totale del
campione, K è uguale a 0,22, un valore statisticamente diverso da zero agli usuali livelli di
significatività. Il grado di concordanza nei 3 sub-GEV presenta valori vicini a quelli registrati per
l’intero campione, e comunque sempre statisticamente diversi da zero ad un livello di confidenza
dell’1%.
Come accennato sopra, il calcolo di K riportato nella prima riga della tabella usa pesi lineari. E’
possibile argomentare che nel nostro caso i pesi appropriati da utilizzare debbano però essere
quelli suggeriti dalle regole della VQR. In particolare, è possibile calcolare la distanza tra le
valutazioni utilizzando i punteggi numerici della VQR (1; 0,8; 0,5; 0), associati con le
valutazioni qualitative (E; B; A; L). La seconda riga della Tabella A.7 riporta i valori della
statistica K calcolati utilizzando i pesi della VQR. I risultati mostrano che in questo caso la
concordanza è maggiore o uguale rispetto alle valutazioni basate su pesi lineari, a conferma del
buon grado di concordanza sia nel totale del campione che in ciascun sub-GEV.
81
Test Totale
campione
Chimica
analitica e
chimico-fisica
Chimica
inorganica e
industriale
Chimica
organica e
farmaceutica
F e P, pesi lineari 0,2246 (10,67)* 0,2261 (5,65)* 0,2024 (5,62)* 0,2304 (6,87)*
F e P, pesi VQR 0,2296 (10,42)* 0,2192 (5,47)* 0,2158 (5,73)* 0,2368 (6,59)*
P1 e P2, pesi lineari 0,2501 (10,02)* 0,2143 (4,47)* 0,2824 (6,35)* 0,2394 (6,18)*
P1 e P2, pesi VQR 0,2381 (9,60)* 0,1974 (4,22)* 0,2996 (6,84)* 0,2107 (5,34)*
Nota: La tabella riporta la statistica K e in parentesi il valore z3 ad essa associato. La presenza di
un asterisco indica la significatività del test al livello dell’1%
Tabella A.7: Statistica K di Cohen sul grado di concordanza
La Tabella A.7 riporta anche la statistica K per il grado di concordanza tra i due revisori (P1 e
P2), sia per il totale del campione che per i singoli sub-GEV. Nel complesso del campione, il
grado di concordanza tra la valutazione bibliometrica (F) e la revisione peer (P) è molto simile a
quello esistente tra i giudizi formulati tra i due revisori esterni: in quest’ultimo caso, la statistica
K calcolata con pesi lineari è pari a 0,25 (0,24 con i pesi della VQR). Analoghi risultati si hanno
a livello dei singoli sub-GEV. Il test z associato conduce sempre a rifiutare l’ipotesi nulla di non
concordanza ad un livello di significatività dell’1%.
A.3.2 Il grado di differenza sistematica tra le distribuzioni F e P
La Tabella A.8 riporta il punteggio medio risultante dalle valutazioni F e P. I valori numerici
sono ottenuti sommando i pesi assegnati dalla VQR alle quattro classi di merito e dividendo per
il numero degli articoli valutati. Si noti ancora una volta come, date le regole della VQR, gli
scarti tra F e P non abbiano lo stesso peso: ad esempio, la differenza tra L e A ha un peso di 0,5,
mentre la differenza tra E e B ha un peso pari solo a 0,2. Come nel caso delle analisi contenute
nella sezione precedente, i risultati riportati sono riferiti a campioni omogenei (paired sample),
ossia ai prodotti del campione per i quali sono disponibili sia i dati della valutazione peer sia
quelli relativi alla valutazione bibliometrica, eliminando cioè dal campione i prodotti per i quali
3 Il test z verifica se K è statisticamente pari a zero assumendone una distribuzione Gaussiana, o normale. Si calcola
dividendo il valore di K per il suo errore standard. Se il valore di z è superiore al valore-soglia della distribuzione
normale corrispondente a una certa probabilità, si conclude che la statistica K è statisticamente diversa da zero, ossia
che le due valutazioni non sono indipendenti l’una dall’altra e mostrano quindi un grado statisticamente significativo
di concordanza.
82
la valutazione bibliometrica fornisce come risultato una classificazione IR. Come ricordato
sopra, gli articoli a disposizione in questo caso sono 778.
La terza colonna mostra che il punteggio medio finale della revisione peer (punteggio P) è pari a
0,742: il punteggio medio in Chimica inorganica e industriale (0,741) è sostanzialmente in linea
con quello medio complessivo, mentre in Chimica organica e farmaceutica (0,719) e in Chimica
analitica e Chimica-fisica (0,776) i punteggi sono rispettivamente inferiori o superiori alla media
generale. Le differenze tra i sub-GEV che emergono dall’analisi dei dati della terza colonna della
tabella possono essere attribuite:
A una migliore qualità degli articoli sottomessi alla valutazione in Chimica analitica e
Chimica-fisica rispetto a quella degli articoli degli altri sub-GEV
A una maggiore generosità dei revisori di Chimica analitica e Chimica-fisica rispetto
agli altri
All’intrinseca variabilità statistica nella scelta del campione.
La quarta colonna contiene il punteggio medio ottenuto nella valutazione bibliometrica: tale
punteggio è pari a 0,832 per la media complessiva dei lavori sottoposti al GEV03, risultando
inferiore alla media nella Chimica organica e farmaceutica (0,790) e superiore alla media nella
Chimica analitica e Chimica-fisica (0,855) e nella Chimica inorganica e industriale (0,864).
L’ordinamento dei sub-GEV in base alla qualità degli articoli presentati è diverso a seconda che
si consideri l’analisi bibliometrica e quella peer: in ambedue i casi, la Chimica organica e
farmaceutica riceve la valutazione peggiore, ma la Chimica inorganica e industriale prevale sulla
Chimica analitica e Chimica-fisica secondo la valutazione bibliometrica, e viceversa secondo la
valutazione dei pari. Il risultato più interessante dell’analisi è mostrato nella quinta colonna, che
presenta la differenza tra valutazione peer e bibliometrica, con le colonne 7-8 che riportano il
risultato del test t per campioni di uguale ampiezza ad esso associato. Nel totale del campione,
emerge una differenza sistematica tra la valutazione bibliometrica e la valutazione peer: più
precisamente, la valutazione media ottenuta con l’analisi bibliometrica è statisticamente
maggiore di quella ottenuta con la valutazione peer. Il risultato è confermato anche per i dati
riferiti ai tre sub-GEV considerati.
83
Sub-GEV Punteggio
P1
Punteggio
P2 Punteggio P
Punteggio
F Diff F-P
#
Osservazioni Test t p-value
Chimica
analitica e
chimico-fisica
0,767 0,775 0,776 0,855 0,078 218 3,764 0,000
Chimica
inorganica e
industriale
0,753 0,763 0,741 0,864 0,123 248 6,195 0,000
Chimica
organica e
farmaceutica
0,714 0,737 0,719 0,790 0,071 312 3,580 0,000
Totale 0,741 0,756 0,742 0,832 0,090 778 7,632 0,000
Tabella A.8: Test t sulla differenza tra i punteggi bibliometrici e peer review
A.4 Conclusioni
Nel totale del campione dei prodotti del GEV03 conferiti per la valutazione, si riscontra una più
che adeguata concordanza tra valutazioni effettuate con il metodo della revisione tra pari e con
quello bibliometrico. Inoltre, il grado di concordanza tra valutazione finale bibliometrica e peer è
molto simile al grado di concordanza tra le due valutazioni peer. D’altro lato, però, emerge una
chiara evidenza di differenze sistematiche tra i punteggi corrispondenti alle valutazioni peer e
bibliometriche. In effetti, è possibile osservare come il numero di prodotti della ricerca
classificati come eccellenti (E) con l’algoritmo di valutazione bibliometrica sia superiore a quello
dei prodotti eccellenti secondo la valutazione tra pari.
Il grado di concordanza tra valutazioni peer e valutazioni bibliometriche è elevato in tutti i sub-
GEV. Le differenze sistematiche tra i punteggi medi sono statisticamente significative e sempre
di segno positivo (ossia, la valutazione bibliometrica è significativamente più favorevole in
media rispetto a quella peer).
84
Appendice B: Documento sui criteri dell’area 03
1. Introduzione In linea con gli obiettivi generali dell’esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR)
2004-2010, i criteri adottati del GEV03 mirano a fornire un panorama qualitativo della ricerca
nel campo delle scienze chimiche in Italia. Nel complesso, i prodotti che il GEV03 esaminerà per
questo esercizio sono principalmente articoli su riviste scientifiche. Questi articoli saranno
classificati prevalentemente utilizzando indicatori bibliometrici integrati allo scopo di valutare
sia la qualità della rivista in cui sono pubblicati sia il loro impatto specifico, quantificato in base
al numero citazioni ricevute dall’articolo fino al dicembre 2011. Chiaramente, articoli pubblicati
all’inizio del periodo di valutazione, nel 2004 e 2005, hanno avuto più tempo per accumulare
citazioni e raggiungere un valore statisticamente significativo dell’impatto, rispetto ai lavori
pubblicati nel 2009 o 2010. Questi ultimi potranno richiedere valutazioni aggiuntive secondo la
metodologia peer review. Pertanto, si raccomanda che i soggetti valutati e le strutture di ricerca
forniscano nella scheda descrittiva che accompagna i prodotti, in particolare per quelli pubblicati
nel 2009 e nel 2010, tutte le informazioni utili alla valorizzazione del prodotto, quali, ad
esempio, l’indicazione che il prodotto ha aperto un nuovo campo di ricerca o possiede un
carattere profondamente interdisciplinare, al fine di facilitare l’identificazione dei prodotti da
sottoporre a peer review.
2. Delimitazione dell’area GEV
Il GEV03 (Scienze Chimiche) include i SSD compresi da CHIM01 a CHIM12.
85
3. Organizzazione del GEV
3.1. Sub-GEV Il GEV dell’area 03 è organizzato nei seguenti 3 sottogruppi (sub-GEV):
Sub-GEV03-01: AREA ANALITICO – CHIMICO-FISICA
SSD: CHIM01, CHIM02, CHIM12
Coordinatore: Luisa Torsi (Bari)
Altri membri: Angela Agostiano (Bari), Vincenzo Barone (Pisa), Perla Colombini (Pisa),
Elena Ibáñez (Madrid), Stefana Milioto (Palermo), Patrick Sandra (Ghent), Antonio
Tilocca (London), Francesco Zerbetto (Bologna)
Sub-GEV03-02: AREA INORGANICO – INDUSTRIALE
SSD: CHIM03, CHIM04, CHIM05, CHIM07
Coordinatore: Gianfranco Pacchioni (Milano)
Altri membri: Lucia Banci (Firenze), Gabriele Centi (Messina), Gaetano Guerra
(Salerno), Roberto Purrello (Catania), Christian Serre (Versailles)
Sub-GEV03-03: AREA ORGANICO – FARMACEUTICA
SSD: CHIM06, CHIM08, CHIM09, CHIM10, CHIM11
Coordinatore: Maurizio Prato (Trieste)
Altri membri: Maurizio Botta (Siena), Alberto Brandi (Firenze), Horst Kessler
(München), Henriette Molinari (Verona), Ferdinando Pizzo (Perugia), Patrizia Santi
(Parma), Leonardo Scapozza (Genève)
3.2. Allocazione dei prodotti all’interno del GEV
L’allocazione dei prodotti ai sub-GEV avverrà sulla base del SSD indicato dal soggetto
valutato così come trasmesso dalle strutture. Il significato del SSD associato al prodotto,
che può anche essere diverso dal SSD di appartenenza del soggetto valutato, si riferisce al
GEV che con maggior competenza, secondo il soggetto valutato, può valutare il prodotto
in questione.
Nel caso in cui un prodotto sia assegnato a più GEV per il suo carattere interdisciplinare
saranno adottati identici criteri di valutazione concordati tra i vari GEV. A tale scopo, i
Presidenti dei GEV interessati istituiscono specifici Gruppi di Consenso Inter-Area.
86
3.3. Regole di funzionamento del GEV
La convocazione del GEV avviene almeno 15 giorni prima della riunione. La
riunione è convocata dal Presidente, che fissa anche l’ordine del giorno.
Le decisioni all’interno del GEV vengono prese a maggioranza semplice. Per
partecipare alla votazione non è necessario essere fisicamente presenti alle riunioni,
purché si sia presenti in modalità telematica.
Alle riunioni del GEV partecipa, con funzioni di segretario senza diritto di voto,
anche l’assistente al GEV attribuito da ANVUR al GEV. Al termine di ciascuna
riunione viene redatto un resoconto della seduta in italiano, e un verbale succinto che
riporta le conclusione principali in lingua italiana e inglese. I verbali vengono fatti
circolare tra i membri del GEV e approvati tramite email o utilizzando l’ambiente
SW predisposto dal CINECA.
4. Mix valutativo
Salvo restando che la responsabilità finale della valutazione è affidata al GEV, il GEV03
utilizzerà per la valutazione la tecnica della “informed peer review”, vale a dire un mix di criteri
bibliometrici e di revisione “peer”.
I prodotti di cui alle tipologie a della sezione 2.3 del Bando ANVUR VQR 2004-2010
identificati nelle banche dati Web of Science di Thomson Reuters (WoS) e/o Scopus verranno
valutati utilizzando i criteri bibliometrici descritti nella sezione 3.2.
I prodotti delle tipologie b,c,d,e elencate nella sezione 2.3 del Bando ANVUR VQR 2004-2010
verranno valutati utilizzando la valutazione “peer”.
I prodotti valutati mediante “peer review” (che prevede l’invio a revisori esterni oppure, in alcuni
casi limitati per i quali vi siano le competenze richieste all’interno, la valutazione diretta “peer’
all’interno del GEV) appartengono a 3 categorie:
1. Prodotti di ricerca di cui alle tipologie b,c,d,e elencate nella sezione 2.3 del
Bando ANVUR VQR 2004-2010;
2. Articoli che sono indicizzati nelle banche dati ISI WoS e/o Scopus che richiedono
la “peer review” in base all’algoritmo bibliometrcio descritto nella sezione 3.2;
3. Articoli che sono indicizzati nelle banche dati ISI WoS e/o Scopus e che saranno
valutati utilizzando l’algoritmo bibliometrico e la “peer review” al fine di studiare
la correlazione tra i due metodi di valutazione: tali articoli saranno individuati
87
tramite un algoritmo di campionamento casuale stratificato studiato da un Gruppo
di lavoro dell’ANVUR.
5. Peer Review
Nel caso di utilizzo della “peer review” i prodotti saranno inviati a due revisori esterni, oppure
valutati, sussistendo le condizioni di competenza e di assenza di conflitti, all’interno del GEV
utilizzando le stesse procedure e la stessa scheda di revisione.
La selezione dei revisori esterni, italiani e stranieri, attese le sue rilevanti finalità di pubblico
interesse, si informa al principio di leale cooperazione istituzionale ed è retta da criteri di
correttezza, obiettività e imparzialità. Ciascun componente del GEV è tenuto a garantire
l’anonimato degli esperti cui è affidata la valutazione dei prodotti. Le informazioni acquisite ai
fini della selezione dei revisori possono essere utilizzate esclusivamente ai fini della valutazione
della qualità della ricerca.
La scelta dei revisori esterni verrà effettuata evitando conflitti di interesse tra i revisori stessi e
gli autori e/o la struttura di affiliazione. Inoltre, verrà garantita l’indipendenza dei revisori
ponendo attenzione alla sede di affiliazione, alla collaborazione scientifica, e, ove possibile, alla
nazionalità. Per minimizzare i conflitti di interesse, si privilegeranno, ove possibile, i revisori
operanti al di fuori dei confini nazionali.
5.1. L’individuazione dei revisori “peer”
Il GEV intende coinvolgere revisori esterni con un profilo di ricerca internazionale, un
curriculum di altro profilo, testimoniato, in particolare negli ultimi anni, da un elevato
numero di pubblicazioni nelle sedi di riferimento della comunità scientifica internzaionale
del settore, un significativo numero di citazione e la necessaria competenza nella
specifica area di valutazione. Il GEV preparerà un elenco di revisori esterni, stabilendo
standard minimi di qualità scientifica, di impatto sulla comunità scientifica internazionale
e di esperienza nella valutazione.
Grande attenzione verrà posta al mantenimento dell’anonimato dei revisori, sia nella fase
di predisposizione dell’elenco dei revisori, che nella fase operativa di valutazione.
88
Per quanto attiene alla prima, il Presidente GEV consulterà la lista di revisori della
propria area resa disponibile dal CINECA, e chiederà ai componenti GEV, tramite i
coordinatori dei sub-GEV, di suggerire un numero significativo di esperti che soddisfano
ai criteri indicati nel paragrafo precedente.
Il Presidente GEV raccoglierà le indicazioni corredate di informazioni fornite sulla base
di una scheda condivisa, e, anche con l’ausilio dei coordinatori di sub-GEV, provvederà a
modificare la lista CINECA con integrazioni e/o cancellazioni.
Il processo di integrazione della lista continuerà per tutta la durata della valutazione, sulla
base delle necessità che dovessero emergere a valle della trasmissione dei prodotti da
parte delle strutture.
5.2. Assegnazione dei livelli di merito VQR sulla base delle valutazioni “ peer”
La valutazione dei revisori “peer” si baserà su una apposita scheda revisore predisposta
dal GEV, costituita da una serie di domande a risposta multipla e da un campo libero con
numero limitato di parole. Il GEV trasformerà le indicazioni contenute nella scheda
revisore in una delle 4 classi finali di merito. Nel caso di valutazioni non convergenti dei
revisori “peer” o, nel caso di disponibilità di entrambe, tra “peer review” e analisi
bibliometrica, il sub-GEV creerà al suo interno un Gruppo di Consenso con il compito di
proporre al GEV il punteggio finale del prodotto oggetto del giudizio difforme dei
revisori esterni mediante la metodologia del “consensus report”. Il Gruppo di Consenso
potrà avvalersi anche del giudizio di un terzo esperto. In ogni caso la responsabilità della
valutazione conclusiva è dell’intero GEV.
6. Analisi bibliometrica
6.1. Basi di dati
Il GEV03 utilizzerà come basi di dati di riferimento WoS e Scopus.
89
6.2. Finestra temporale delle citazioni
Nel calcolo degli indicatori bibliometrici il GEV utilizzerà le citazioni fino al 31
dicembre 2011.
6.3. Auto-citazioni
L’opportunità di includere o escludere le autocitazioni nella valutazione bibliometrica è
tuttora oggetto di dibattito nella comunità scientifica. Nella VQR 2004-2010, per motivi
di ordine tecnico legati soprattutto all’uso di WoS, che non lo consente direttamente, e ai
problemi legati alla disambiguazione dei nomi degli autori se lo si volesse realizzare a
partire dai dati grezzi, non verranno escluse le autocitazioni.
6.4. Gli indicatori bibliometrici
La valutazione utilizzerà, per tutti gli articoli pubblicati su riviste indicizzate nelle basi di
dati WoS e Scopus, un algoritmo che tiene conto, in misura diversa a seconda della data
di pubblicazione dell’articolo, sia del numero di citazioni che dell’indicatore
bibliometrico della rivista ospitante (IF).
Tale scelta è dettata dalle seguenti considerazioni:
Il puro indicatore citazionale assume valori anche molto piccoli a seconda della disciplina
e dell’età dell’articolo, rendendo difficile una discriminazione effettiva tra classi di
merito; queste considerazioni sono il risultato di una significativa sperimentazione
effettuata utilizzando le basi di dati acquisite per l’esercizio VQR;
L’uso del solo indicatore citazionale costituisce un obiettivo facile per possibili future
manipolazioni, inducendo comportamenti fuorvianti quali l’estensiva autocitazione e la
citazione mutua all’interno di un gruppo ristretto, non giustificate da considerazione di
natura tecnica;
Si ritiene importante comunicare ai giovani ricercatori il messaggio che esiste un livello
qualitativo anche profondamento diverso tra le varie riviste e che ci si debba cimentare
con severe procedure di “peer review” e avere, quale obiettivo, quello di pubblicare nelle
migliori riviste del proprio settore.
L’algoritmo utilizzato per la classificazione degli articoli nelle 4 classi di merito della
VQR è il seguente:
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Dato l’articolo e la rivista che lo ha pubblicato, si identifica la corrispondente “subject
category (SC)” in ISI WoS e la “science journal classification (ASJC) in Scopus; nel
seguito l’algoritmo verrà descritto con riferimento alle sole SCs e all’IF, essendo
implicito che identica procedura viene seguita per le ASJCs e per altri indicatori
bibliometrici;
Se la rivista appartiene a più di una SC, si utilizza, ai fini dell’individuazione univoca
della SC, l’indicazione del soggetto valutato che ha proposto l’articolo, o, se necessario,
l’eventuale modifica da parte del GEV;
Sia in ISI che in Scopus esiste la categoria: “multidisciplinary science”, che include
riviste caratterizzate da una pluralità di argomenti scientifici, quali Nature, Science, ecc..
Gli articoli pubblicato su una rivista di tale categoria saranno riassegnati ad un’altra SC
sulla base delle citazioni contenute nell’articolo. In particolare, per ognuno delle riviste
citate si individuerà una (o più) SC di appartenenza, e si sceglierà la SC finale con una
regola di decisione maggioritaria. Nell’assegnazione alla nuova SC, l’articolo porterà con
sé l’IF della rivista e il numero di citazioni ricevute;
Si calcola la funzione di distribuzione cumulativa empirica dell’IF delle riviste
appartenenti alla SC individuate per l’anno di pubblicazione dell’articolo da valutare;
Si divide la funzione di distribuzione cumulativa in 4 classi, caratterizzate dai valori di
probabilità 0.2, 0.2, 0.1, 0.5;
Si calcola la funzione di distribuzione cumulativa empirica del numero di citazioni di tutti
gli articoli (dalla data di pubblicazione al 31 dicembre 2011) pubblicati dalle riviste
appartenenti alla SC individuata per l’anno di pubblicazione dell’articolo da valutare;
Si divide la funzione di distribuzione cumulativa del numero di citazioni in 4 classi,
caratterizzate dai valori di probabilità 0.2, 0.2, 0.1, 0.5;
Dati l’IF e il numero di citazioni dell’articolo da valutare, esso viene attribuito ad una
delle 16 coppie di classi rappresentate in una matrice 4x4, che contiene sulle ascisse le
classi della distribuzione dell’IF e sulle ordinate le classi della distribuzione del numero
di citazioni;
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L’attribuzione della classe finale di merito avviene secondo l’algoritmo seguente, nel
quale la lettera “A” si riferisce alla classe finale “eccellente”, la “B” a “buono”, la “C” a
accettabile, e la “D” a “limitato”:
Quando le coordinate dell’articolo lo posizionano in una delle 4 caselle della diagonale
principale, e quindi le 2 indicazioni basate su IF e su citazioni coincidono, la classe finale
è la stessa (vedi Figura 1).
Figura 1. Matrice di corrispondenza tra classi iniziali di IF e citazioni e classe finale VQR
Quando le coordinate danno indicazioni diverse (casella non appartenente alla diagonale
principale), occorre distinguere due casi a seconda della data di pubblicazione
dell’articolo.
Se l’articolo è stato pubblicato nel quinquennio 2004-2008, a potendo quindi considerare
sufficientemente consolidata la distribusione di citazioni ad esso associata, si utilizza la
matrice riportata in Figura 2 per l’attribuzione della classe finale di merito, nella quale si
privilegia l’indicazione fornita dalla classificazione citazionale.
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Figura 2. Matrice di corrispondenza tra classi iniziali di IF e citazioni e classe finale VQR
per articoli pubblicati nel quinquennio 2004-2008
Se l’articolo è stato pubblicato nel biennio 2009-2010, e quindi la sua “storia” citazionale
è, al contrario, ritenuta non sufficientemente consolidata, si utilizza la matrice seguente
per l’attribuzione della classe finale di merito (vedi Figura 3), nella quale si privilegia
l’indicazione fornita dalla classificazione basata sull’IF.
93
Figura 3. Matrice di corrispondenza tra classi iniziali di IF e citazioni e classe finale VQR
per articoli pubblicati nel biennio 2009-2010
Le caselle delle matrici di Figura 2 e Figura 3 etichettate “IR” si riferiscono ai casi nei
quali la valutazione non verrà fatta in maniera automatica, ma mediante la “informed peer
review”. In tali casi, il GEV valuterà direttamente l’articolo, o, in mancanza al suo interno
delle competenze necessarie, lo affiderà alla “peer review”.
L’algoritmo distinguerà, calcolando distribuzioni cumulative empiriche separate per le
citazioni, gli articoli “scientifici” da quelli di rassegna, che ricevono notoriamente un
maggior numero di citazioni.
A PR
A B C D
C D
PR D
Cit
atio
n
A
B
C
D
A B C D
A
PR
PR PR
B
PR
Bibliometry (IF)
2009-2010
94
6.5. Gestione dei conflitti Nel caso di articoli sottoposti a valutazione bibliometrica utilizzando sia ISI WoS che
Scopus che ottengano una valutazione diversa si adotterà la valutazione più favorevole.
Nel caso di disponibilità di una o più valutazioni “peer” e della valutazione bibliometrica
per lo stesso prodotto, eventuali conflitti di attribuzione verranno risolti dal GEV su
proposta del sub-GEV tramite un gruppo di consenso.
6.6. Assenza di indicatori di citazione
Tutti i prodotti non contenuti nelle basi di dati citazionali ISI WoS e Scopus saranno
sottoposti a valutazione diretta da parte del GEV, o, in assenza delle competenze
necessarie al suo interno, a “peer review” da parte di revisori esterni selezionati dal
GEV.
7. Altri prodotti
Come già detto in precedenza, tutti i prodotti privi di indicatori di citazione (tra cui le tipologie
c,d,e del Bando) verranno inviati alla peer review.
Gli abstract relativi ad atti di congresso pubblicati su riviste con codice ISSN saranno sottoposti
a peer review, ma non potranno ricevere una classificazione VQR migliore di C.
I lavori di rassegna privi di indici bibliometrici saranno sottoposte a peer review, ma non
potranno ricevere una classificazione VQR migliore di C.
I brevetti saranno sottoposti a peer review. I livelli di merito VQR A (eccellente) e B (buono)
potranno essere assegnati esclusivamente a brevetti internazionali approvati in Europa, USA o
Giappone e che siano già stati ceduti o dati in licenza a un’azienda.
8. Risoluzione dei conflitti di interesse
Sulla base delle linee guida GEV dell’ANVUR, i membri dei GEV si asterranno dal valutare o
dall’assegnare ad altri membri dei GEV o a esperti esterni:
95
a. prodotti di cui siano autori o co-autori.
b. prodotti di cui siano autori o co-autori parenti o affini fino al 4° grado.
c. prodotti presentati da università presso cui i membri stessi abbiano o abbiano avuto un
rapporto di lavoro o con le quali abbiano svolto incarichi o collaborazioni ufficiali negli anni a
partire dal 1/1/2007.
d. prodotti presentati da enti di ricerca vigilati dal MIUR e da altri soggetti pubblici e privati
sottoposti volontariamente alla VQR presso cui i membri stessi abbiano o abbiano avuto un
rapporto di lavoro o con le quali abbiano svolto incarichi o collaborazioni ufficiali, inclusa
l’affiliazione a enti di ricerca, negli anni a partire dal 1/1/2007.
Nei casi di cui al punto d) precedente, esiste conflitto di interesse:
i. nel caso in cui la struttura abbia una permanente strutturazione interna di tipo territoriale
o disciplinare (es. sezione locale di ente di ricerca, istituto, dipartimento), limitatamente
ai prodotti presentati dalla stessa articolazione;
ii. nel caso in cui la struttura non abbia una permanente strutturazione interna di tipo
territoriale o disciplinare (es. sezione locale di ente di ricerca, istituto, dipartimento), in
riferimento a tutti i prodotti presentati nei limiti in cui ciò sia possibile senza precludere
la possibilità di valutare il prodotto;
iii. nel caso in cui la strutturazione interna abbia luogo a più livelli gerarchici (es. più istituti
riuniti sotto un dipartimento) il conflitto di interesse sorge al livello più basso (es. membri
GEV affiliati ad istituti diversi di uno stesso dipartimento, sono in conflitto di interesse
soltanto rispetto a prodotti presentati da autori appartenenti allo stesso istituto).
Nei casi di conflitto di interesse, il Presidente del GEV incaricherà delle procedure di valutazione
un altro membro del GEV per i quali non vi siano conflitti di interesse.
Nel caso di conflitti di interesse che coinvolgano il Presidente del GEV, l’assegnazione dei
prodotti relativi sarà fatta dal coordinatore del VQR o da persona da lui incaricata.
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Appendice C. Considerazioni e analisi specifiche dell’area 03.
Ai membri del GEV03 è sembrato opportuno dedicare quest’appendice a due aspetti particolari.
Il primo è il problema delle aree molto interdisciplinari che sarà qui declinato con esplicito
riferimento al settore dei beni artistici e culturali (SSD Chim12 ma non solo). Il secondo aspetto
è una breve valutazione della procedura di valutazione da parte dei membri stranieri del GEV in
modo da avere un punto di vista più ‘internazionale’’. Partiamo dunque dal primo aspetto
L’analisi chimico-fisica dei materiali d’interesse per i beni artistici e culturali è un perfetto
modello di collaborazione con curatori di musei, storici, antropologi e/o con altri specialisti che
partecipano assieme ai chimici nel fornire risposte a questioni interessanti e importanti che
riguardano lavori archeologici o opere d’arte o altri meritevoli di studio: quali sono i materiali?
Com’è stata eseguita l’opera? Com’è cambiata o si è deteriorata l’opera nel tempo? Poiché
nessun singolo esperto è in grado di fornire una risposta a tutte queste domande, esperti di molte
aree diverse che utilizzano vari tipi di tecniche strumentali, analitiche, spettroscopiche e
informatiche sono accomunati nella pubblicazione dei risultati in modo da mettere in comune le
loro conoscenze ed expertise.
Quest’area multidisciplinare si fonda su applicazioni innovative di tecniche più o meno
tradizionali di analisi chimico/fisica e sta acquisendo un’importanza sempre crescente. I continui
miglioramenti della tecnologia stanno facendo sì che la chimica analitica, la spettroscopia,
l’imaging, la modellistica computazionale e la grafica/visualizzazione computerizzata
rappresentino strumenti sempre più efficienti e integrati per lo studio della provenienza di oggetti
culturalmente importanti, e per la soluzione dei problemi connessi alla degradazione di tali
oggetti a causa delle più recenti variazioni ambientali che includono, tra l’altro, i cambiamenti
climatici e l’inquinamento urbano.
Sebbene il ruolo di quest’area di ricerca sia molto importante ed in continua crescita, la
possibilità di pubblicare lavori in giornali del settore con alto IF è tuttora piuttosto ridotta. E’
interessante notare che solo pochi lavori multidisciplinari sono pubblicati su riviste generaliste ad
alto IF come i Proceedings of the National Academy of Sciences (IF 9,681), Nature (IF 36.280),
Analytical Chemistry (IF 5.856), Langmuir (IF 4.186): questi lavori riguardano nuovi sviluppi di
strumentazioni, tecnologie o materiali d’interesse nel campo dei beni culturali oppure argomenti
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particolarmente accattivanti, spesso collegati a scoperte archeologiche. In realtà, anche se il
numero di riviste dedicate ai beni culturali è sempre più rilevante, la tabella seguente, che
raccoglie le riviste più accreditate del settore, mostra che solo poche di esse ha un IF.
Rivista IF, 2011
Journal of Archaeological Science 1,914
Archaeometry 1,183
Journal of Cultural Heritage 1,079
Studies in Conservation 0,4
Archaeological and Anthropological
Science
e-preservation science (open access)
Conservation Science in Cultural Heritage
Heritage Science (open access)
Canadian Journal of Cultural Studies
Kermes
Science and Technology for Cultural
heritage
National Gallery Technical Bulletin
……..
Ad esempio, il National Gallery Technical Bulletin, pubblicato dal 1977, non ha un IF, anche se
la rivista ha raggiunto una posizione di preminenza nello studio dei materiali e delle tecniche
della pittura e nell’analisi scientifica dei quadri: essa rappresenta una lettura indispensabile per
conservatori, scienziati della conservazione, storici dell’arte, collezionisti e curatori. Inoltre,
numerosi Congressi Internazionali pubblicano anteprime o atti dei lavori (pre- o post-prints) che
sono molto utili per la disseminazione della conoscenza scientifica verso le comunità dei
conservatori e dei restauratori, ma il valore di tali pubblicazioni per la nostra comunità scientifica
è pressoché nullo. Un esempio specifico è rappresentato dalla pubblicazione della Conferenza
triennale dell’ICOM-CC (International Council of Museums- Committee for Conservation) con
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lo scopo di promuovere l’investigazione, analisi e conservazione di opere particolarmente
rilevanti da un punto di vista culturale o storico. Tali pubblicazioni sono sottomesse a una
revisione particolarmente severa da parte di esperti del campo ed hanno un’importante diffusione
a livello mondiale: purtroppo, tuttavia, non è disponibile un IF. Allo stesso modo, tutti i lavori
riguardanti le applicazioni di analisi strumentale e/o di procedure analitiche specifiche alla
soluzione di problemi concernenti la caratterizzazione dei materiali utilizzati in oggetti
d’interesse storico o artistico appaiono per la maggior parte su riviste a basso IF, con una
conseguente sottostima del loro valore nella nostra VQR, a dispetto del loro alto valore
intrinseco.
Gli aspetti appena analizzati spiegano perché la maggior parte dei lavori valutati dal
GEV03 e dedicati ai beni culturali ha ricevuto una classificazione A o L. Per questo e altri motivi
la definizione attuale degli SSD appare in qualche senso limitativa e non del tutto soddisfacente.
Solo per fornire un altro esempio, le riviste che pubblicano lavori nel campo delle nanoscienze o
dei materiali avanzati hanno mediamente IF molto più alti di quelle dedicate alla termodinamica
chimica. E pur tuttavia tutte queste aree appartengono in maggioranza allo SSD Chim02. Ancora
una volta, ci sembra di poter concludere che una valutazione comparativa più approfondita
richiede analisi complesse e articolate condotte da specialisti dei vari settori e un confronto tra
settori omologhi nel panorama internazionale, in sostanza una qualche forma di normalizzazione
rispetto al livello di citazioni, IF, ecc. del corrispondente (ristretto) settore a livello
internazionale.
Per quanto riguarda il secondo punto, riportiamo qui sotto alcune considerazioni elaborate dai
colleghi stranieri partecipanti al GEV3.
In termini generali la procedura è stata abbastanza complessa fin dall’inizio e ciò non è
sorprendente in vista delle dimensioni del processo di valutazione, essendo questa la prima volta
che una valutazione di queste dimensioni è stata a condotta livello globale. Nel seguito sono
riportati alcuni commenti sulle varie fasi del processo di valutazione.
- Procedura di assegnazione ai membri del GEV: l’assegnazione dei prodotti a 2 membri
diversi del GEV è sicuramente necessaria ed è stata condotta in maniera corretta. Il
numero di prodotti assegnati a ciascun membro del GEV è stato probabilmente troppo
elevato, ma il tempo supplementare concesso alla fine della procedura valutativa ha reso
possibile condurre a buon fine il lavoro.
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- Assegnazione dei prodotti ai valutatori: il processo di selezione dei valutatori esterni è
stato abbastanza complesso e in questo caso l’uso esclusivo di parole chiave (alcune in
Italiano, alcune in Inglese, acronimi, ecc.) ha complicato il lavoro. Ad esempio, è stato in
pratica impossibile ritrovare nel sistema un valutatore ben noto al membro del GEV con
un nome incompleto o senza indicazione precisa dell’area. A questo proposito il nostro
suggerimento sarebbe di non assegnare i revisori ad aree specifiche, ma di lasciarli tutti in
un database unico cui sia possibile accedere ogni volta che sia necessario eseguire
un’assegnazione. Inoltre la selezione delle parole chiave richiede, a nostro avviso, una
profonda revisione.
- Dopo la selezione di un revisore è stato necessario accedere al database un numero
eccessivo di volte per accertare l’effettiva accettazione. Inoltre il tempo concesso ai
revisori per accettare di esaminare ogni prodotto è stato eccessivo. Un possibile
miglioramento potrebbe consistere nell’invio automatico da parte del sistema di una
segnalazione o un messaggio al membro del GEV che ha gestito l’assegnazione per
aggiornare l’informazione sul prodotto assegnato. Tale approccio potrebbe essere
utilizzato anche in altri passaggi della procedura.
- Il sito su cui è stata fatta la valutazione dei prodotti è stato in generale robusto e facile da
utilizzare: l’unico problema rilevante è stato legato alla necessità di chiudere
definitivamente la valutazione per conservare i commenti in essa contenuti. Sarebbe
particolarmente utile poter salvare una bozza dei giudizi prima di chiudere
definitivamente la valutazione.
- Talvolta la classificazione bibliometrica fornita dal sistema è stata difforme da quella
condotta autonomamente sui diversi database soprattutto in termini di numero di
citazioni.
- Il resto della procedura (accordo tra i membri del GEV, differenze segnalate da diversi
colori, ecc.) è stato ben congegnato e facile da seguire.
- I criteri utilizzati per definire e risolvere i disaccordi sono stati molto validi.
- In termini generali l’intera procedura è stata ben congegnata e condotta con competenza.