*us13070 il milite ignoto
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L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento
che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale
scopo.
Articolo 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la
ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione.
L’Italia non è ancora pronta a fronteggiare un conflitto di tali
dimensione, deve stare fuori dallo scontro il più a lungo possibile. Forse,
da questa posizione di neutralità, potrà trarre dei grandi vantaggi.
(Giolitti)
«La guerra è solo un’inutile strage.»Benedetto XV
Socialisti, né aderire, né sabotare: questa è la nostra scelta.
Irredentisti:L’Italia deve entrare in guerra contro
l’Austria-Ungheria, solo così potrà ottenere Trento e Trieste!
«Io sono fermamente convinto che solo dalla presente guerra, e quanto più questa sarà acuta e lunga, scatterà il
socialismo in Europa.»Benito Mussolini
Nazionalisti:Con la vittoria dell’Italia, alleata
all’Austria Ungheria e alla Germania, si potrà giungere alla creazione di una
grande potenza mondiale.
INTERVENTISTINEUTRALISTI
«Per chiunque riuscisse a sfuggire *… + (alla nostra) salutare giustizia sommaria, subentrerà, inesorabile, esemplare, immediata, quella dei tribunali militari»
L. Cadorna, Circolare n.3525
8 Giugno, 1917La nostra fuga è stata un insuccesso: poche ore fa, i
Carabinieri Reali ci hanno trovato, arrestato e portato davanti al tribunale. La mia fine è certa: già mi ero macchiato di una precedente condanna per
codardia, venti anni di reclusione, ma era stata data a me la possibilità di riabilitarmi. Quella sera del 6 giugno io e il mio compagno, però, non ce
l’abbiamo fatta. Ci trovavamo nelle trincee di Palickisce, i soldati cadevano uno a uno, deboli vittime del fuoco nemico. Codardo prima, sarò giudicato anche traditore della Patria: invece di
accorrere, ho preferito volgere le spalle, perdendo il diritto di essere figlio d’Italia.
Ma la mia è vera colpa? Soldato semplice, P.C.
Scrittori soldati
Giuseppe Ungaretti
Soldati
SoldatiSi sta comed'autunnosugli alberile foglie
Alla veglia
Un’intera nottatabuttato vicinoa un compagnomassacratocon la sua boccadigrignatavolta al pleniluniocon la congestionedelle sue manipenetratanel mio silenzioho scrittolettere piene d’amoreNon sono mai statotantoattaccato alla vita
«Il Milite ignoto» è la storia di un giovane studente, fervente interventista, che si rende conto dell’inutilità e crudeltà della
guerra, dopo aver perso l’amico commilitone durante la battaglia sul Carso.
Concept
Sceneggiatura
Si sta
Come d’autunno
Sugli alberi
Le foglie
G. Ungaretti
I SEQUENZA L’albero spoglio rappresenta i soldati
morti in guerra; la margherita
nascosta dalle foglie è simbolo della
sconfitta della pace. Seduto su una
panchina, un ex combattente sfoglia
un album di ricordi.
Centinaia, migliaia di uomini, tutti, in ogni
schieramento, fragili come foglie ingiallite.
Nomi. Ecco ciò che rimane.Nomi senza vita,
senza più speranza.Tra loro anche Lui che,
come me, ha perso la sua identità, ma vive nel mio
ricordo…
Soldato 1:Nel lontano 1915, fui
chiamato alle armi. Classe 1895, frequentavo la facoltà di giurisprudenza a Catania e
pretendevo di essere un fervente nazionalista.
II SEQUENZA
Ha inizio il flashback: il vecchietto ricorda
l’esperienza vissuta in guerra, da quando, giovane e sedicente interventista, saluta la famiglia prima di
partire per il fronte.
Soldato 1:“Questa per me, per
noi, è una grande opportunità: se
vinceremo la guerra, l’Italia otterrà il
riconoscimento che le spetta. Capite che
intendo, vero?”
Soldato 1: Pensai che non
comprendesse una parola, o forse, mi convinsi, fingeva. Magari era un socialista...
Soldato 1:“I socialisti, dovreste saperlo,
promuovono la lotta di classe, indebolendo lo Stato, per il
capriccio delle masse ignoranti”.
Soldato 2:“Non sono un
socialista, io. Sono solo un onesto lavoratore che
preferisce stare a casa a buscarsi il
pane…Questa guerra non ha senso!”
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III SEQUENZA
In treno conosce un
altro soldato, suo coetaneo, proveniente
dalla campagna.
Soldato 1: “Allora voi siete peggio dei socialisti, voi siete un egoista”.
Soldato 2: “Hai una famiglia?”
Soldato 1:“Sì”
Soldato 2: “Allora tu sei un egoista”.
Soldato 1: Giungemmo sul Carso dopo un silenzioso viaggio che parve eterno.
Passò un anno di assalti continui, morte e disperazione, ma noi eravamo ancora vivi, profondamente diversi ed
altrettanto profondamente uniti
“Savoia!” gridava il capitano, “Savoia!” urlavamo tutti correndo ed impugnando le armi. Quindi, fuoco da entrambi gli schieramenti. Ta-ta-tà-ta-ta-tà. Un minuto e mezzo dopo, il nulla.
Poi, improvvisi, iniziarono i primi attacchi.
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IV SEQUENZAIl treno raggiunge il Carso. I due
giovani stringono un indissolubile legame d’amicizia…Intanto la
guerra imperversa.
“Gorizia è nostra!” gridammo felici…ma Lui non c’era più. Lo cercai nel buio della notte. Era
morto.
“Un’intera
nottata
buttato vicino
a un compagno
Massacrato
con la sua
bocca
digrignata
volta al
plenilunio
con la
congestione
delle sue mani
Penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene
d’amore Non
sono mai stato
tanto
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I soldati conquistano Gorizia il 9 agosto 1916. Il giovane contadino muore. Citazione della poesia «La
Veglia» di Ungaretti.
V SEQUENZA
Non esistono guerre giuste o ingiuste,
solo guerre ingiustificabili.
E la guerra non è uno strumento valido per conseguire la pace.Ripudiamo profondamente la
guerra…
VI SEQUENZA
L’albero rifiorisce.
Riferimento all’articolo 11: l’Italia ripudia la guerra.
Realizzazione
Personaggi
MATERIALE: Pongo e Plastilina
Elena RinaldiMartina VecchioGiada Tummino
Giusy FinocchiaroPaola Rando
Federica Costanzo Giuliana ChisariGiulia Faranda
Francesca ViglianesiGiorgio LicciardelloGiordana Tinnirello
Eva Campione Enrica BrognaChiara Savoca
Realizzazione
Scenografie
Sequenza I e VI
Diana SignorelliFederica Gerla
Albero
Diana SignorelliElisabetta La Mendola
Alberta Lo CertoChiara SavocaFederica GerlaEnrica Brogna
Realizzazione
Scenografie
Diana SignorelliPaola Rando
Fronte
Treno
Giordana TinnirelloFederico Anastasi
Federica GerlaEmanuele GibilaroAurelio MagnanoIlaria Ciccardello
Giulia IppolitoDavide Molino
Elisabetta La MendolaAlberta Lo Certo
Rita BheenickMartina Vecchio
Stazione ferroviaria
Diana SignorelliFederica GerlaPaola Rando
Realizzazione
Regia
Riprese e montaggio
Elena Rinaldi
Giusy Finocchiaro
Fabrizio Scarpignato
Sceneggiatura
Realizzazione
Foto di repertorio
Giulia Faranda Fabrizio ScarpignatoGiulia Ippolito
Documenti
Paola Lo Faro
Doppiatori
Giulia IppolitoFederico Anastasi