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URBAN DESIGN 5-6 bis.2012 Rivista bimestrale – Anno XXI novembre - dicembre 2012 Sped. in a.p. – 45% art. 2 comma 20/b, legge 662/96 DCI Umbria – Codice ISSN 1120-3544

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URBAN DESIGN

5-6 bis.2012

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5-6 bis.2012

URBAN DESIGN

4 balzani il legno da Pinocchio ad avatar Wood, from Pinocchio to Avatar Marcello Balzani

20 urban design · abitare sociale Social Housing Fabrizio Rossi Prodi

40 sostenibilità · sustainability ibrido mediterraneo Mediterranean hybrid Alessandro Panichi

46 il Premio internazionale architettura sostenibile Sustainable Architecture International Prize Luca Rossato

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102 eventi · events in(side)out(side) IN(side)OUT(side) Pier Francesco Ricci, Federico Ferrari

106 biennale di venezia 13. Padiglione Canada Venice Biennale13. Architecture international exhibition. Canada Pavillon

Stefania De Vincentis

dossier green bim wood · a cura di ∙ edited by Carlo Bughi

II bim, boom, baum Carlo Bughi

X abitare il bosco Living the wood Marco Medici

XVI Cross laminated timber Pietro Massai

XXVI le grandi strutture in Xlam XLAM large engineering structures Andrea Bernasconi

78 reCuPero · reCovery la fibra, materia principe del progetto di

restauro “energetico” Fiber, the “energy” renovation’s project main material

Paolo Rava

58 Progetto · ProjeCt wooden strategies Wooden strategies Federica Maietti

66 Casa a morchiuso Home at Morchiuso Riccardo Rubini

74 refugium mountain resort Refugium Mountain Resort Gianni Cagnazzo

110 editoria · Publishing Paesaggio urbano, paesaggio digitale Urban Design, digital landscape Carlo Bughi

90 allestimento · eXhibition stand Legno contemporaneo Contemporary wood Davide Mantesso

94 realizzare in piccolo e pensare in grande Think big, but make it small Francesco Viroli

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Il progetto di Social Housing in via Cenni a Milano:il progetto urbano, la comunità,l’architettura e la tecnologia

Fabrizio Rossi Prodi

Abitare sociale

PERIFERIA

Via Cenni si trova in un’area suburbana della città di Milano raggiunta dalla

radiale via Novara, nella densità interrotta da agricoltura di prossimità e da

grandi parchi. Vi domina la complessità morfologica, con frammenti di tessuto

tradizionale, edilizia aperta e grandi complessi monofunzionali (deposito ATM,

una Caserma, il quartiere di edilizia popolare Fleming). Nell’area sorge anche la

secentesca cascina Torrette di Trenno, una cascina lombarda i cui locali e attrezzi

testimoniano la civiltà agricola della pianura.

Questa periferia manca di un centro per la vita sociale e quotidiana dei suoi

abitanti, anche se dispone di tanti servizi, mancano i luoghi di aggregazione e

tutta l’area appare dominata da una tranquillità periferica al limite dell’anonimato.

PENSIERI

Il progetto nasce dal concetto di comunità e si basa su un’idea di mixed

development, considerando che ad una varietà tipologica di alloggi possa

corrispondere una maggior varietà da un punto di vista sociale, presupposto di una

comunità.

L’elemento generatore del progetto è lo spazio aperto, pubblico e semipubblico,

visto non come sistema statico, ma come flusso, flusso di attività tra margini

costruiti adiacenti, tra città costruita e città di transizione cosparsa dal verde

metropolitano del sud ovest milanese. L’idea di flusso dà forma e qualità agli spazi

interni e esterni del nuovo complesso, favorisce l’integrazione tra servizi e funzioni

diverse e tra la comunità da insediare e il quartiere. Per questo al centro del

complesso sorge uno spazio semi-pubblico verde, simbolo della sostenibilità intesa

sia come obiettivo da perseguire, che come valore civile e culturale da condividere,

ma anche come occasione di incontro.

Gli spazi aperti sono articolati in diversi livelli di fruibilità e hanno come punto

di partenza il principio urbano dell’isolato semi-aperto, che costruisce un fronte

su strada, ma si articola per creare al proprio interno un luogo: la corte verde.

E’ proprio questo paesaggio interno, protetto, scena di persone e di luoghi, che

costituisce il cuore del progetto, lo spazio attorno al quale si articolano gli spazi

e i volumi e si distribuiscono le funzioni. Però non è una centralità istituzionale e

gerarchica; è piuttosto una dimensione sospesa tra il carattere urbano degli edifici,

che vogliono costruire un brano di città, e il carattere paesaggistico e naturalistico

degli spazi aperti suburbani: un luogo posto tra città e campagna, compreso tra

densità e rarefazione. Questa è la sua identità.

Fotoinserimento delcomplesso di via Cenni.Il complesso, in corso di realizzazione, prevede la realizzazione di 124 apparta-menti e si sviluppa su un’area complessiva di più di 17.000 metri quadrati.Tutte le immagini sono state fornite dalloStudio Rossiprodi Associati.

A social housing experience in Via Cenni, Milan.Urban design, community, architecture and technology

Fabrizio Rossi Prodi *

Social Housing

NEIGHboURHood

Via Cenni is located in Milano’s suburbs, reached through Via Novara, it is

between local agriculture and wide parks. Morphological complexity dominates

the area, a mix of traditional urban fabric, building sites and large multifunctional

structures (i.e. the municipality storage site, a barrack and Via Fleming’s council

houses). There is also a lombard farmstead from the eighteenth century in the

neighbourhood, the Torrette di Trenno farm house, whose presence and machines

testify the agricultural activities of the plane land.

The suburb lacks a centre to be enjoyed by its inhabitants and which could

enhance their social life, and even if the area offers many services, it still lacks

spaces that could facilitate meetings its extreme suburban quietness resembles

anonymity.

THoUGHTS

The project focuses on the concept of community and it is based on the idea of

a mixed development where the more diverse the housing solution, the more

different the social asset, which is the underlying principle of a community.

The project is led by open spaces, both public and partially public ones: open

spaces are not seen as static elements, but as flows, as activities built in

contiguous boarders floating between the built city and the transitional city in the

urban green of Milano south west.

The concept of the flow shapes and characterises the internal and external spaces,

enhancing the relationship between services and functions and between the

community to-be and the surrounding. For this reason, a green half-public space

is located in the complex’s centre and it represents a meeting point embodying

sustainability, both as a cultural and human value to be shared.

open spaces are designed with different usability levels and they stem from the

urban half-opened city block principle, where spaces face the street but they also

create an internal space, a green court. And this internal protected landscape

represents the projects’ soul, the space that determines volumes and spaces and

which defines the functions.

but it’s not a formal and hierarchical central position: it’s rather a suspended

dimension between buildings’ urban characters, which are telling the story of

a part of the city, and the suburban’s open space landscape and its naturalistic

features: a place between the city and the countryside, floating between density

and rarefaction. And this is its identity.

Via Cenni - renderings.The complex, which is under construction, will develop 124 flats on a 17.000 m² area.Images by Studio Rossiprodi Associati.

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CoNCETTI SPAZIALI

Nel dare forma all’impianto il progetto vuole mettere

in scena simultaneamente diverse scale: una è la

scala di vicinato, legata alla dimensione più intima

dell’abitare, l’altra è quella urbana, che cerca di

creare un elemento nodale nella rete dei luoghi

della città. Ma soprattutto il progetto si fonda sullo

spazio pubblico e semi-pubblico, che nasce con

l’articolazione dei volumi e dei luoghi. Gli spazi aperti

e gli ambiti multifunzionali sono stati plasmati per

ottenere continuità tra i diversi livelli di fruizione

degli spazi, come tanti spazi “intermedi” sovrapposti

e legati fra loro. Così lo spazio pubblico diviene un

flusso, aperto verso la cascina esistente e verso il

piccolo parco, con diversi livelli di accessibilità e una

percorribilità priva di orientamenti istituzionali. La

“corte aperta” interna è il luogo centrale del progetto,

è pensata come un piccolo parco con alcuni alberi

e presenze arbustive, vi prevale un’idea di giardino

come sequenza di scenari verdi dai valori cromatici

e olfattivi continuamente variati. Vi sono poi alcuni

piccoli giardini privati e dei tetti verdi con altro verde

estensivo, altri orti e floricoltura, che circondano la

corte a giardino.

Lo spazio comune, aperto e pubblico è concepito

come una sequenza di segmenti di attività e di

luoghi che si animano durante le diverse ore del

giorno per le diverse fasce di cittadini; è un luogo di

attrazione ed è sorvegliato dalle attività e dai servizi

che vi si affacciano. La cascina, i vari servizi aperti

ai cittadini e le altre funzioni terziarie, divengono

parte dei servizi del quartiere, come la corte verde

che comprende anche aree gioco e pergolati per gli

anziani, per ragazzi e per i bambini: è una specie di

trapianto di micro tessuto sociale per rivitalizzare la

periferia.

Per dare valore a luoghi e alla vita quotidiana il

progetto favorisce la mobilità alternativa, mentre

quella carrabile è lasciata ai margini; un unico anello

carrabile e parcheggi interrati evitano la presenza

di auto all’interno dell’area, che è interamente

pedonalizzata.

SPATIAL CoNCEPTS

The project aims at staging different qualities at

the same time: the first one, it’s the neighbourhood

dimension, a much more intimate living extent, the

other one is the urban asset, which creates a focal

point within the city’s places. but most importantly,

the project is based on the public and half-public

spaces as arising from the places and volumes. open

spaces and multifunctional areas have been designed

to grant a sort of continuity between the different

usability levels, like they were overlapping and linked

spaces in-between. This is how public space become a

flow, open to the existing farmstead and to the little

garden, with different accessibility levels and a free

viability. The internal ‘open court’ is the core element

of the project, it’s designed as a garden with trees

and shrubs: the leading idea is that of a garden seen

as a set of green sceneries with colours and smells

that keeps changing. There are also private backyards

and green roofs, and more green, fields with flowers

and plants, that surround the garden court.

The communal area, open to the public, is conceived

as a sequence of partial activities and places which

are meant to come to life during the different times

of the day and to engage all its residents: it’s a pull

factor and it is surveilled by the shops and services

which face the space itself.

The farmstead, services open to residents and to the

neighbourhood, as the green court, which includes a

playing ground and bowers for the elderly, teenagers

and children: it is like a micro social fabric transplant

to revitalise the suburbs.

In order to value the spaces and everyday’s life, the

project encourages alternative transportation and

mobility, leaving cars on the side: a sole ring road and

underground parkings limit cars presence within the

area, which is entirely pedestrianised.

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TIPI URbANI

Nelle sue scelte insediative e tipologiche il progetto assorbe i modelli della

tradizione abitativa lombarda e li rielabora in senso contemporaneo. Il punto

di partenza è la tradizione, ben rappresentata dalla antica cascina, ma ispirata

anche dalla casa di ringhiera e dalla casa a corte lombarda. Poi si arricchisce del

tema dell’incastellamento, proprio di alcune emergenze storiche e monumentali.

Anche il carattere denso e rado dell’abitato circostante si condensa nelle scelte

volumetriche: alla base del progetto vi è il desiderio di tenere insieme un elemento

basso, lineare e continuo, a diretto contatto con gli spazi aperti, col tema delle

torri che svettano. Il valore urbano del progetto sta anche nel suo appartenere ad

un’idea di città contemporanea aperta, che ripercorre il tipo urbano dell’isolato

semi-aperto, dotandolo di particolare ricchezza di spazi intermedi semi-pubblici,

posti fra i margini edificati e la corte interna, in modo da creare un sistema di

relazioni che abbia come centro lo spazio della corte interna verde.

Il tema della loggia, del balcone e del bow-window, così come il tema del ballatoio

semi-pubblico esprimono quella relazione di continuità tra l’interno e l’esterno, tra

la dimensione privata e quella pubblica, che contribuisce a rinsaldare il principio di

coralità e di partecipazione, già suggerito dalla scelta dell’impianto a corte.

Nel 2009 Polaris Investment SGR, in nome e per conto del fondo “Abitare Sociale 1”, ban-dì il Concorso Internazionale di Progettazione di Housing Sociale per le aree di via Cenni e Figino a Milano. Per le due aree furono presentati 256 progetti. In queste pagine alcuni elaborati della fase di concorso vinto dallo Studio Rossiprodi Associati.

URbAN TYPES

Regarding its settlement and typological choices, the project adopted all the

lombard traditional housing models and modernised them by making them actual.

Tradition is the starting point, as represented by the ancient farmstead, but

tenements with communal balconies [called case di ringhiera, a typical house of

the area] and lombard court houses are also taken into consideration. The ancient

castles towers’ theme then comes into play, a theme which reminds of historic

emergencies and monuments. Volumetric choices summarise the dense yet rare

built-up areas: the project aims at keeping together a lower, consistent and

continuous element with open spaces and with the standing towers’ theme.

The project follows the idea of an open contemporary city, that traces the

half-open city block concept, enriching it with half-public spaces in between,

just between the buildings and the internal court, so that it enacts a set of

relationships which have their focus in the green internal court: this represent the

projects’ urban value.

The terrace, the balcony and the bow-window’s themes, like the half public

landings, are the expressions of the continuity between external and internal,

between the private and the public dimension which reinforces the participatory

principles already stated in the initial choice to adopt a court structure.

Nel 2009, Polaris Investment SGR, in behalf of “Abitare Sociale 1”, announced the International Social Housing Competition focusing on Via Cenni and Via Figino areas in Milano. 256 proposals were submitted for both calls.In these pages: the winning proposal presented byRossiprodi Associati,.

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A questa continuità spaziale tra pubblico, semi-

pubblico e privato, si affianca una progressiva

differenziazione degli ambiti accessibili e di privacy;

l’articolazione stessa del volume plasma diversi

ambiti e crea relazioni. Su tutto prevale il ballatoio,

che è una spina che innerva tutti gli spazi dell’abitare

e quelli integrativi, ha un ruolo decisivo da un punto

di vista distributivo ma anche sociale poiché è di

fatto un luogo d’incontro e di scambio fra persone.

Sorta di strada urbana interna, memore delle utopie

socio-architettoniche degli anni ’60, non meno dei

michelucciani fondamenti etici del riversare la città

nell’architettura, questo ballatoio, che disegna flussi

incrociati, rivendica una dimensione pubblica nelle

forme e negli usi dell’edilizia sociale che richiama

i valori della condivisione. oltre al ballatoio, anche

le sue scalinate, i suoi ponti, la portineria, gli

androni e i corpi scala sono concepiti come spazi di

relazione, luoghi in cui la comunità può incontrarsi

e relazionarsi. Il ballatoio raggiunge tutti i corpi, si

intreccia con il percorso lungo la corte, determina

tratti più riservati e più vivaci, da lì si accede alle

coperture, insomma innerva tutto il complesso e sarà

il suo strumento di percezione e di vita fondamentale.

Tanti spazi aperti e coperti, i ballatoi, le logge, i

diaframmi delle coperture e i colori, insieme al ritmo

dei vuoti e delle aperture, costituiscono un commento

al razionalismo lombardo.

Such a spatial continuity between public, half-public

and private is then structured in differently accessible

spaces and solves privacy requirements: volumes

themselves shape different spaces and create

relationships.

The landing is a key element: it’s a spine that joins

living and complementary spaces, it has a central

role from the distributive point of view, but it has

also a social impact, being the place where people

meet. The landing is like an internal urban street

that reminds of the socio-architectonic dreams of

the ‘60s’, recalling Michelucci’s ethical principles

about spilling the city into architecture: the landing

leads crossed flows, demands for a public dimension

recalling the value of sharing through its shapes and

social building’s uses.

beside the landing, stairs, bridges, the lodge, halls

and staircases are all conceived as relational spaces,

places where the community can meet and relate.

All buildings are connected through the landing,

which crosses the court, defines quieter and more

lively spaces, provide access to the roofs; it animates

the whole complex and it is its main character, like

its main tool.

open and closed spaces, landings, balconies, covering

slabs and colours, together with the openings and

voids’ alternations, are an expression of the lombard

rationalism.

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Planivolumetrico del comples-so di via Cenni, nella versione del progetto definitivo.© Rossiprodi Associati

Via Cenni volumetric plan in its final version© Rossiprodi Associati

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In alto: sezione longitudinale del complesso. A destra: pianta del piano interrato e pianta del piano terra (pagina a destra).L’intero complesso , ad esclusione del piano interrato, è stato progettato e realizzato interamente in pannelli di legno massiccio a strati incrociati.

Top: Complex longitudinal section. Right: underground and ground floor plans. The whole building, except the under-ground, is designed and built using solely cross laminated timber panels.

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ASPETTI dISTRIbUTIVI

La distribuzione planimetrica dell’intervento prevede quattro corpi di fabbrica

disposti intorno alla corte verde; la conformazione molto allungata del lotto e

la disposizione dei fabbricati individua quattro interruzioni, dalle quali si entra

nella corte o si sale al ballatoio. Per accedere ai vani scala si deve comunque

entrare nella corte interna, che si configura come spazio semi-privato al pari dei

ballatoi. da ciascuno dei quattro corpi lineari a due piani si solleva una torre di

altri sette piani. Tutte le parti sono raggiunte da un sistema di percorsi orizzontali

al piano terreno lungo il giardino interno e al piano primo lungo il ballatoio, e

da percorsi verticali con 4 corpi scala dentro la sagoma delle torri. Il complesso

è rivolto principalmente a un’utenza giovane: nuovi nuclei familiari e single

in uscita dal nucleo familiare d’origine. Parte degli alloggi verrà destinata ad

accogliere servizi residenziali gestiti da associazioni o cooperative che operano in

ambito residenziale (famiglie solidali, “mamme di giorno” e giovani). Nei diversi

corpi si trovano tre tipologie fondamentali variamente alternate e integrate:

schiera, ballatoio e torre; gli alloggi sono di tre dimensioni principali e con diverse

soluzioni distributive per far fronte a un’utenza diversificata. Gli appartamenti

da 100 mq dedicati ai giovani, alle famigli solidali e alle famiglie numerose sono

disposti lungo il ballatoio e vicino al foyer. Il taglio A1 (mamme di giorno) è

collocato al piano terra in modo da risultare vicino al verde e alle aree gioco. Nelle

torri invece sono concentrati i tagli da 50 e 75 mq con ampi terrazzi e logge. Al

piano terreno si trovano alcune abitazioni concepite espressamente per i disabili.

In tutti gli alloggi è stato privilegiato il ruolo e la dimensione della zona giorno,

dotata anche di una loggia o terrazza. Il progetto prevede 8.600 mq di slp destinati

a residenza e 400 a funzioni compatibili con la residenza; 350 mq sono destinati

a funzioni integrative all’abitare; 850 mq sono destinati a servizi locali e urbani.

I servizi che verranno insediati saranno programmati in modo concertato con i

futuri residenti, che qui potranno realizzare cineforum, hobby room, sala gioco

bimbi, attività aperte al quartiere e alla città, e che rappresenteranno il centro di

aggregazione della comunità. L’idea è quella di attivare un sistema di servizi per

la comunità, ma anche capaci di attrarre dal quartiere e un luogo d’incontro e di

scambio tra residenti e quartiere. Il conceptplan dell’intervento, il progetto sociale

e dei servizi sono stati realizzati da Fondazione Housing Sociale.

Sin dalla fase di concorso il progetto ha previsto l’impiego di strutture portanti in legno massiccio a strati incrociati. Questa precondizione ha consentito di non modificare, se non in alcuni dettagli, il progetto nelle fasi successive, compresa la progettazione esecutiva.

dISTRIbUTIVE ASPECTS

Project’s planimetric distribution is based on four buildings placed around a

green court. Portion’s elongated shape and the buildings’ distribution create four

interruptions that represent court or landings’ entrance points. Staircases are

accessible from the internal court, which, like the landings, are a half-private

space. A seven storey tower raises from each of the four 2-storey main buildings.

All parts are interconnected through a horizontal walking system next to the inner

garden on the ground floor, and on the first floor through the landings. There are

also vertical ways lead by four staircases located within the towers.

The complex targets younger people: new families and singles who are leaving

home. Part of the flats will be devoted to residential services managed by

associations and organisations that focus on housing problems. buildings include

three different housing solutions, which are integrated and distributed: rows,

landings and towers: flats come into three different sizes and with different living

solutions to face all the diverse needs. 100 m² flats are meant for younger people,

families in need and larger families and they are places along the landing and

next to the foyer. The A1 size flats, specifically designed for daytime mothers,

are on the ground floor, next to the green areas and the playgrounds. Towers are

divided into 50 and 75 m² flats, with large balconies and terraces. on the ground

floor, few flats have been designed for disabled users; the living rooms are the

core element of each flat, which come with a balcony or a terrace. Flats cover

a 8.600 m²’s surface, house services will take 400 m², 350 m² will be used for

integrative services and 850 m² will host urban and local services. Services will

be decided together with residents, who will be able to plan for a cinema, hobby

rooms, indoor playgrounds and other activities open both to the neighbourhood

and the city, so that the space can become an active meeting point for the whole

community. The goal is to create a set of community services which can attract

people from the city so that it can become a meeting point for residents and

neighbourhood. The concept plan and the social planning have been designed by

Housing Social Foundation.

Since its initial idea, as submitted to the competition, the proposal focused on using cross laminated timber load bearing structures. This pre-condition has been maintai-ned without major changes, a part from minor adjustments during the execution phases.

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AI VARI PIANI

Nel sottosuolo, sotto l’impronta del complesso, si

trovano un parcheggio ad anello con 124 posti auto,

le cantine, alcuni locali tecnici e i depositi rifiuti. Per

rendere più luminoso e vivibile il parcheggio, il piano

interrato è stato messo in diretta comunicazione

con il piano terreno tramite due grandi spazi aperti

che permettono la risalita direttamente al giardino

interno, con la vegetazione che scende verso il basso.

Al piano terreno si trovano le tipologie a schiera

con accesso privato dal giardino di proprietà. Sono

alloggi con doppio affaccio e con giardini sui due

lati a protezione della privacy degli interni. A questo

piano si trovano anche alcune funzioni aggiuntive,

come esercizi commerciali per circa 400 mq ed alcuni

servizi integrativi tra cui la living room (cucina,

dispensa e un salone per i condomini), la lavanderia

comune, il locale per il “fai da te” e alcuni spazi per la

gestione dei condomini e la portineria per un totale

di circa 350 mq. Sono presenti anche altri spazi per

servizi di più ampio bacino di utenza - servizi locali

e urbani - per circa 850 mq, che troveranno la loro

precisa destinazione funzionale nel tempo. Altri 123

p.a. completano la dotazione di parcheggi.

Quasi tutti gli alloggi del primo piano sono della

tipologia a ballatoio, con doppio affaccio, con i

soggiorni sul lato pubblico, camere e servizi sul

lato contrapposto, verso l’esterno, ogni alloggio

comprende almeno un balcone di sua esclusiva

pertinenza. Per compensare la scarsa luminosità degli

ambienti affacciati sul percorso pubblico sono stati

oN THE FLooRS

The building’s underground hosts a ring parking

area for 124 cars, cellars, utility rooms and waste

collection spaces. To improve the parking’s light,

the underground is connected to the ground floor

through two large open spaces which take residents

directly to the internal garden and plants are

disposed to seep into the underground.

on the ground floor, there are terraced houses with

the private entrance to private gardens. Those are

all double aspect flats with gardens on both sides to

better protect the internal spaces’ privacy. Additional

features are also available on this floor, like shops

(400 m²) and few added services, like a living room (a

kitchen, a cupboard and a living room for residents),

the communal laundry, a dIY room, the lodge and

other communal spaces (350 m²). The rest of the

space (850 m²) is meant to host general services,

like urban and local services, whose final use will be

defined in a later stage.

There are also additional 123 garages that extend the

parking options.

Flats on the first floor are all double aspect shared

balcony houses: living rooms are on the public side,

bed rooms and service rooms are on the opposite

side, toward the external side, and each flat has at

least one private balcony. To improve the light to

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creati dei lucernari in corrispondenza dei soggiorni e

delle cucine.

dal secondo piano si accede al tetto-giardino

sistemato a verde estensivo, con un pacchetto a

basso spessore e ad alto potere coibente, dotato

anche di piccoli orti in vasca per i condomini. La

soluzione distributiva delle torri è un po’ condizionata

dalla scelta del sistema costruttivo in legno. La loro

struttura è lineare ed è costituita dalle pareti del

corpo scala e dalle pareti perimetrali della torre,

oltre ad alcune pareti di spina. La scala occupa una

posizione baricentrica e serve da due a quattro

appartamenti per piano; ciascun piano non ha

ulteriori condizionamenti se non impiantistici,

che sono concentrati in alcuni cavedi verticali.

Nel complesso, tuttavia, si raggiunge una discreta

flessibilità distributiva, riuscendo a sovrapporre

piani con 4 appartamenti da circa 50 mq, piani

con 3 appartamenti da circa 75 mq, piani con 2

appartamenti da circa 100 mq ed altre configurazioni.

I vari ambienti degli appartamenti risultano

luminosi, vista la limitata profondità delle torri e la

superficie perimetrale tutta destinata alle abitazioni.

L’orientamento delle torri permette ad ogni lato

dell’edificio di essere investito dal sole nell’arco della

giornata, i soggiorni sono orientati preferibilmente

a sud o comunque verso il pomeriggio e sono dotati

di un terrazzo o una loggia, a volte un bow-window

aggettante per captare la luce da sud ovest. I terrazzi

hanno aggetti importanti, circa 1.80 m.

those rooms facing the public walk, kitchens and

living rooms have special skylights.

The second floor takes to the roof garden, a thin-

layered high conductor green field which also

offers its residents small kitchen gardens. Towers’

distribution has been affected by the timber

structure.

Towers are linear structures that, beyond bearing

walls, include staircases’ walls and tower’s external

walls. Stairs have a central position and each one

serves 2 to 4 flats per floor. All floors are free and the

only conditioning factor is the wiring system which

is placed in vertical holes. The overall distribution

is flexible: floors are placed one over the other

combining several solutions, like floors with four 50

m² flats, floors with three 75 m² flats or floors with

two 100 m² flats.

Apartments are brighten regardless towers’ limited

depth and the perimetrical surface designed for

housings.

because of the towers’ direction, each side of the

buildings faces the sun at some point during the day:

living rooms face south or the afternoon late sun

and they have balconies and terraces, flats facing

south-west have bow-windows to catch more light.

All balconies are about 1,8 m² in deep.

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LE SISTEMAZIoNI ESTERNE

Nelle aree verdi è previsto un campo per il gioco

della pallacanestro e altre attività (street sport) ed

un’area gioco bambini recintata, oltre a un piccolo

parco pubblico con una piccola collina dominata

da un albero che spicca sul resto della vegetazione

anche per guidare percettivamente il canale naturale

che attraversa internamente il complesso lungo la

corte verde. Il resto delle aree è sistemato a prato con

alcune alberature d’alto fusto.

Elementi compositivi delle sistemazioni a verde

sono i filari lungo le vie perimetrali, la “corte verde”,

gli spazi nel tetto verde dedicati all’orticoltura.

I filari comprendono specie caducifoglie, a

portamento colonnare e con colorazione della foglia

caratterizzata da un intenso viraggio al rosso in

periodo autunnale. Alcuni boschetti presentano una

diversa composizione con prevalenza di sempreverdi

lungo le esposizioni nord e di caducifoglie lungo gli

altri versanti. La “corte verde”, comprende specie

arboree e arbustive caducifoglie e a fioritura scalare.

Gli orti pensili dispongono di sistema di drenaggio e

di recupero delle acque del troppo pieno.

EXTERNAL SoLUTIoNS

A basketball and street sports court and a closed

playground will complete the design, together with a

smaller park with a lower hill and a main tree which

will stand out to provide a perceptive reference to the

green court. The remaining green areas will be left as

lawn with high trees. Green areas will be completed

with rows of trees on the perimetric area, the green

court, the green-roof with the kitchen gardens. Tree

rows will include deciduous standing trees whose

leaves turn in a deep red in Autumn. Little woods

will be different and will be designed with evergreen

trees on the north side and deciduous trees on the

other sides. deciduous trees and different flowering

times’ plants will decorate the green court. The roof

gardens are equipped with a storm sewer and a water

recovering system.

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Una delle ragioni per cui il complesso di via Cenni è già noto, prima ancora di essere completato, consiste nell’im-piego di pannelli in legno massiccio a strati incrociati.I più di 6000 metri cubi di pannelli che costituiscono la struttura ne fanno il comples-so residenziale più importante in Europa realizzato con questa tecnologia.Sugli aspetti strutturali delle strutture XLAM si legga l’articolo di Andrea Bernasconi nel Dossier.

One of the reason of Via Cenni popularity even before its completion lays in the use of cross laminated timber panels. The structure is built using more than 6.000 m3 panels that make it the most im-portant european residential experience made using this technology.More details about XLAM are described by Andrea Bernasconi in these pages (see Dossier).

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LA CoSTRUZIoNE E IL LEGNo

Sotto il profilo strutturale, il progetto si compone

di una parte basamentale in cemento armato e

una struttura in elevazione a struttura portante

verticale e orizzontale in pannelli massicci di

legno incollato a strati incrociati – XLAM - dal

piano terra in su e costituita da corpi a “stecca”

e corpi a “torre”; i corpi a stecca e a torre

sono profondamente differenti fra loro come

comportamento strutturale, tanto da essere

considerati a tutti gli effetti indipendenti fra loro.

In particolare sono previste tre tipologie costruttive

fondamentali:

• la tipologia a torre è costituita da un nucleo

centrale, col vano scala (anch’esse in legno)

ascensore, e da un perimetro portante costituito

dalle pareti perimetrali; i solai sono orditi

perpendicolarmente alle facciate, la pianta in

questo modo risulta libera da setti e pilastri

intermedi tranne che per gli irrigidimenti delle

pareti esterne che vano diminuendo salendo ogni

piano.

• La tipologia lineare su due piani permette

l’utilizzo di pannelli portanti di dimensioni molto

contenute (fino a 12 cm di spessore) e lascia

relativamente libera la pianta, il passo strutturale

permette di utilizzare pannelli molto lunghi per i

solai disponendoli su tre appoggi (contenendo così

le deformazioni dovute ai carichi).

• Il progetto prevede un buon numero di solai

a sbalzo per realizzare le terrazze, le logge e la

copertura del ballatoio di distribuzione, l’utilizzo di

pannelli in legno si presta bene per realizzare sbalzi

di questo tipo e aiuta ad eliminare i ponti termici

tra terrazzo e solaio interno.

bUILdING ANd Wood

From the structural point of view, the project

includes a reinforced concrete basement and

a horizontal and vertical raising load-bearing

structure made of glued crossed timber panels,

XLAM, which starts from the ground floor with

tower and rows. Rows and towers have very

different structural behaviours and therefore they

are considered completely autonomous.

Three building’s typologies have been considered:

• the tower is composed by a central core, a timber

staircase and load bearing perimetrical walls; slabs

are perpendicular to facades so that the plan is

free and presents no pillars, except from those

external wall reinforcements which decrease with

height.

• A 2-storey row typology which employs smaller

load bearing panels (up to 12 cm thick) and leave

the plan quite free. The structure’s slabs are made

by very long panels which are placed on three

supports, so that deformations due to the weight

are limited.

• Slabs will be layered to create balconies,

terraces and the landings’ roofs: timber panels are

particularly well suited to create different layers

like these and to avoid thermal bridges between

terraces and internal slabs.

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Committente: Polaris Investment Italia SGRProject Manager - Polaris: Arch. Riccardo Ronchi Impresa costruttrice: Carron s.p.a, Service Legno s.r.lGruppo di progettazione: Tekne s.p.a., Rossiprodi Associati s.r.l., Borlini & Zanini SA, D&D s.r.l. Validazione progetto e controllo tecnico in corso d’opera: Italsocotec spaCoordinamento generale della Progettazione: Tekne s.p.a.Progettista capogruppo e progetto architettonico: Rossiprodi Associati s.r.l.Progetto strutture in c.a. e progetto impianti: Tekne s.p.a.Progetto strutture XLAM Borlini & Zanini SAComputi Metrici - Costi e Programma Lavori: D&D s.r.l. Coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione: Tekne s.p.a.Direzione Lavori: Tekne s.p.a.Direzione artistica: Rossiprodi Associati s.r.l.Produzione e fornitura pannelli XLAM: Stora Enso, MAK Building GmbH

Client: Polaris Investment Italia SGRProject Manager - Polaris: Arch. Riccardo Ronchi Builder: Carron s.p.a, Service Legno s.r.lDesign team Tekne s.p.a., Rossiprodi Associati s.r.l., Borlini & Zanini SA, D&D s.r.l. Project’s validation and technical controls during the building phase: Italsocotec spaDesign coordinator: Tekne s.p.a.Leading designer and architecture designer: Rossiprodi Associati s.r.l.Structure and facilities design: Tekne s.p.a.XLAM structure design: Borlini & Zanini SAMetric estmates, costs and work plan: D&D s.r.l. Safety and security plan and management: Tekne s.p.a.Work supervision: Tekne s.p.a.Artistic supervision: Rossiprodi Associati s.r.l.XLAM panels production and supply: Stora Enso, MAK Building GmbH

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Lo spessore delle pareti portanti varia da 12 cm per

i piani alti a 20 cm per il piano terreno. Le luci delle

solette variano fino ad un massimo di 6,70 m, cui si

aggiunge la parte di balcone a sbalzo verso l’esterno,

per una lunghezza totale dell’elemento di soletta di

ca. 8,50 m. Lo spessore strutturale è di 20-23 cm.

Le soluzioni strutturali prefabbricate in legno

assicurano ottime prestazioni antisismiche, perché

sono molto elastiche, buone prestazioni termoisolanti

(il complesso è in classe energetica A), eliminano i

ponti acustici e assicurano rapidità nella conduzione

del cantiere dimezzando complessivamente i

tempi rispetto ai sistemi tradizionali (e con questo

contribuiscono alla sicurezza nella costruzione).

Esse resistono meglio di altre agli incendi, perché

hanno una combustione lenta e non collassano

velocemente ad alte temperature, come altri sistemi

strutturali. Se protette dall’azione dell’acqua e dagli

agenti patogeni, le strutture in legno presentano

anche un’elevatissima durabilità. La sostenibilità

e il rispetto dell’ambiente hanno spinto verso la

scelta costruttiva: il legno si rigenera nelle foreste

in poco tempo, a differenza di altri materiali che

rappresentano risorse non rinnovabili. Naturalmente

la scelta del sistema strutturale ha presentato alcuni

vincoli, simili a quelli dei sistemi strutturali lineari,

che il progetto ha dovuto tener presente nelle sue

soluzioni architettoniche e che sono dati da una certa

regolarità in elevazione e in pianta della struttura

portante e dall’esigenza di continuità strutturale dei

singoli elementi che compongono la struttura. Il resto

della costruzione è prevalentemente realizzato con

sistemi a secco con controsoffitto in cartongesso e

sottostruttura per il passaggio di forassiti, massetti

alleggeriti con pannelli radianti, tamponature esterne

con controparete in cartongesso e cappotto esterno

rasato e tinteggiato, con polistirene espanso.

I tramezzi interni sono in cartongesso con struttura

indipendente dai setti portanti per evitare le

deformazioni delle strutture e i ponti acustici. Per

il passaggio verticale degli impianti si utilizzano le

intercapedini delle tramezzature. All’esterno lungo

terrazzi e logge sono presenti pannelli di schermatura

scorrevoli in microforato di alluminio.

Fabrizio Rossi Prodi

Architetto, Professore ordinario di Composizione

Architettonica e Urbana, Facoltà di Architettura di

Firenze

[email protected]@rossiprodi.it

Load bearing walls’ thickness varies between 12 cm

on the top, and 20 cm on the ground floor. Slabs’

spans reach up to 6,70 m and it should be add to that

the cantilevered balcony, whose slab can reach 8.50

m. The structure is 20-23 cm thick.

Timber structures, because of their flexibility, ensure

excellent anti-seismic performances, have good

thermal insulating efficiency (the whole complex has

obtained an energy A class), they overcome acoustic

trasmission and they offer better building sites’

management, halving building time if compared to

traditional techniques and offering a safer working

environment. Timber structures offer better fire

protection since wood burns slowly and heat do not

cause timber structures’ sudden break like in the

case of other structural systems. If properly treated,

timber structures are not damaged by water or other

elements and are extremely durable.

Sustainability and a special attention to the

environment lead toward this constructive choice:

wood can be replaced in a relatively short time by

forests, which differentiates wood from other non

renewable materials. Such a choice implied a set of

restrictions, as any other structural choice would had,

which have been dealt within the design process:

architectural solution have been adapted and resulted

in an even raise, a balanced load bearing structure’s

plan and the need to grant a sort of structural

continuity of all the constituent elements of the

structure. The remaining parts of the structure have

been build using not wet trade system, plasterboard

false ceiling and a substructure that leads tubes,

screeds lightened with radiant panels, claddings and

plasterboard counterwalls, and external expanded

polystyrene painted covering.

Internal partition walls, made with plasterboard, are

independent from the load bearing part to avoid the

structures’ deformation and improve its acoustic

performance. Gaps within the partition walls are used

for wires and systems’ vertical connections. Terraces

and balconies have sliding protecting panels made of

aluminium micropore.

Fabrizio Rossi Prodi

Architetto, Professore ordinario di Composizione

Architettonica e Urbana, Facoltà di Architettura di

Firenze

[email protected]

* Translation from the Italian by Patrizia bertini

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