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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Agraria- Scienze MM.FF.NN. CLS “Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio CORSO DI DEPURAZIONE CHIMICA AA 2006/2007 SOIL VAPOR EXTRACTION DOCENTE: Maurizio Vidali Studentessa: SABRINA PICCOLO

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Agraria- Scienze MM.FF.NN. CLS “Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio CORSO DI DEPURAZIONE CHIMICA AA 2006/2007 SOIL VAPOR EXTRACTION DOCENTE: Maurizio Vidali Studentessa: SABRINA PICCOLO. INDICE. DESCRIZIONE GENERALE - PowerPoint PPT Presentation

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

Facoltà di Agraria- Scienze MM.FF.NN.

CLS “Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio

CORSO DI DEPURAZIONE CHIMICA

AA 2006/2007

SOIL VAPOR EXTRACTION

DOCENTE: Maurizio Vidali

Studentessa: SABRINA PICCOLO

Page 2: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Agraria- Scienze MM.FF.NN

INDICE• DESCRIZIONE GENERALE• APPLICABILITÀ• EFFICACIA

Fattori che contribuiscono alla permeabilità del suolo• Permeabilità intrinseca• Struttura e stratificazione del terreno• Profondità della falda• Contenuto d’acqua

Fattori che contribuiscono alla volatilità dei composti• Pressione di vapore• Composizione e punto di ebollizione• Costante di Henry

• COSTI• APPLICAZIONI IN CAMPO• SOIL VAPOR EXTRACTION EX SITU• VANTAGGI E SVANTAGGI DEL SOIL VAPOR EXTRACTION

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DESCRIZIONE GENERALEdel Soil Vapor Extraction

• Il “Soil Vapor extraction” (SVE) è chiamato anche ventilazione del suolo (“soil venting”) o estrazione sotto-vuoto (“vacuum extraction”).

• Il SVE è una tecnologia di trattamento in situ, rapida, efficace e relativamente economica per rimuovere contaminanti organici volatili, prodotti petroliferi adsorbiti al suolo, dalla zona insatura del terreno.

• La tecnica è sito-specifica.

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DESCRIZIONE GENERALE del SVE

• Prevede l’installazione di pozzi di estrazione e di iniezione nell’area contaminata.

• Attraverso i pozzi di iniezione viene applicata una corrente d’aria compressa che trascina con sé i contaminanti e li dirige verso i pozzi di estrazione sotto forma di vapore o gas.

• Si applica il vuoto ai pozzi di estrazione, da cui vengono aspirati i costituenti volatili. I gas estratti vengono trattati, prima dello scarico in atmosfera, mediante assorbimento su carbone attivo, incenerimento, ossidazione catalitica o per condensazione.

• L’assorbimento su carbone attivo è il più usato perché si adatta ad una vasta gamma di VOC.

• Il tipo di trattamento scelto dipende dal tipo di contaminante e dalla sua concentrazione.

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• Condizione necessaria all'attuabilità del SVE: i contaminanti devono essere al di sopra della falda.

• Obiettivo principale: rimozione di VOC (composti organici volatili) e SVOC (composti organici semi-volatili) dall’insaturo mediante un pozzo collegato ad un ventilatore, che inietta aria nella zona contaminata.

• Un’ulteriore applicazione consiste nella combinazione col biorisanamento in situ, bioventing; la ventilazione fornisce ossigeno ai microrganismi autoctoni della zona vadosa contaminata favorendo la biodegradazione delle frazioni meno volatili degli inquinanti, che il SVE rimuoverebbe solo parzialmente o non rimuoverebbe affatto.

DESCRIZIONE GENERALE del SVE

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Schema del funzionamento del Soil Vapor Extraction

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PRINCIPI OPERATIVI • Il SVE è costituito da pozzi di estrazione dei vapori, pozzi

d’immissione di aria e pozzi di monitoraggio. I tre schemi di processo più diffusi sono: • pozzi verticali: per contaminazioni estese in profondità;• trincee, pozzi orizzontali: inquinamento limitato ai primi metri di

profondità del sottosuolo (2-4 m).

• L’efficienza dell’aspirazione aumenta stendendo teli impermeabili sulla superficie da trattare.

• In funzione dell’area contaminata, dello spessore di terreno da trattare, della porosità efficace del suolo, si valuta il volume di gas interstiziale da coinvolgere e si dimensionano gli impianti, garantendo la copertura totale dell’area.

• L’iniezione di aria calda può facilitare la volatilizzazione, ma causa un notevole incremento dei costi di trattamento.

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DURATA

• La durata effettiva del SVE è funzione della necessità di liberare tutti i pori del terreno dai gas interstiziali contaminati da idrocarburi volatili e di spostare l’equilibrio liquido-gas il più possibile verso la fase gassosa.

• Di solito è attorno i 2-36 mesi. In alcuni casi, il trattamento ha avuto una durata superiore a 5 anni.

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Processo schematico del SVE

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APPLICABILITÀ

• Questa tecnologia è molto efficace per la rimozione di VOC e di alcuni SVOC. SVE ha più successo se applicato ai prodotti petroliferi più leggeri, più volatili, quali la benzina.

• Diesel, nafta e cherosene, che sono meno volatili e più pesanti della benzina, e gli oli lubrificanti, che non sono volatili, non vengono rimossi col SVE ma col bioventing.

• Non è possibile applicare il SVE su contaminanti inorganici e su organici dotati di pressione di vapore bassa.

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APPLICABILITÀ

• La tecnica è applicabile con efficacia al trattamento di terreni insaturi contaminati da composti altamente volatili (diclorometano, tricloroetano, benzene, toluene) con rimozioni anche superiori al 99%;

• i rendimenti calano sensibilmente per i composti semivolatili (es. gasolio), per i quali si hanno rimozioni dell’ordine del 30-40%.

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Efficienza nei confronti dei contaminantiClasse di contaminanti Efficienza

Contaminanti organici

Composti alogenati volatili Applicabile con elevata efficienza

Composti non alogenati volatili Applicabile con efficienza limitata

Composti alogenati semivolatili Applicabile con elevata efficienza

Composti non alogenati semivolatili Applicabile con elevata efficienza

Policlorobifenili (PCB) Non applicabile

Pesticidi Non applicabile

Diossine-Furani Non applicabile

Cianuri organici Non applicabile

Contaminanti inorganici

Metalli volatili Non applicabile

Metalli non volatili Non applicabile

Amianto Non applicabile

Materiali radioattivi Non applicabile

Cianuri inorganici Non applicabile

Contaminanti reattiviOssidanti Non applicabile

Riducenti Applicabile con efficienza limitata

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EFFICACIA I parametri chiave, usati per determinare l’efficacia del SVE in

un particolare sito, sono:• permeabilità dei terreni contaminati, che determina il tasso a

cui i vapori nel terreno possono essere estratti. Il tipo di terreno determina la permeabilità. Le terre fini (argille e limi) hanno minor permeabilità rispetto ai suoli grossolani (sabbie e ghiaie).

• Volatilità dei costituenti del petrolio, che determina il tasso e grado a cui i composti assorbiti al suolo passano allo stato di vapore. La volatilità è una misura della capacità di vaporizzarsi, per cui può essere approssimata al range del punto di ebollizione.

• L'effetto combinato di questi 2 fattori risulta nella velocità di estrazione dell'agente inquinante, che diminuisce durante il funzionamento del SVE al calare delle concentrazioni dei VOC e del vapore nel terreno.

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Efficacia del SVE in relazione alla litologia e alle caratteristiche di volatilità dei contaminanti

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Fattori che influenzano permeabilità del suolo e volatilità dei composti

Permeabilità del terreno Volatilità dei composti

Permeabilità intrinseca Pressione di vapore

Struttura e stratificazione del terreno

Composizione e punto di ebollizione

Profondità della falda Costante di Henry

Tenore d'acqua

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Permeabilità intrinseca

• Proprietà del mezzo poroso che permette ai liquidi o ai gas di muoversi attraverso esso, sotto l'azione di gravità e pressione;

• è il fattore più importante nel determinare l’efficacia del SVE. Comprende 13 ordini di grandezza (10-16-10-3 cm2), ma si applica una gamma più limitata ai comuni terreni (10-13-10-5 cm2).

• Suoli a grana grossolana (sabbie) hanno permeabilità intrinseca maggiore di suoli a grana fine (argille o limi). La capacità di un terreno di trasmettere l'aria è ridotta dalla presenza dell'acqua → molto importante nei terreni a grana fine, che tendono a trattenere l'acqua.

Fattori che contribuiscono alla permeabilità del suolo

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Permeabilità intrinseca ed efficacia del SVE

Permeabilità intrinseca (k)

Efficacia del SVE

k > 10-8 cm2 Generalmente efficace

10-8 ≥ k ≥ 10-10 cm2 Può essere efficace; necessita di ulteriori valutazioni

k < 10-10 cm2 Efficacia marginale o inefficace

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Struttura e stratificazione del terreno

• La struttura e la stratificazione del suolo possono influenzare le vie e le modalità di flusso dei vapori nel suolo durante l’estrazione.

• Le caratteristiche strutturali (stratificazione, micro-fratture) possono portare a permeabilità più alte del previsto per componenti del terreno (argille) e alla formazione di vie di flusso preferenziali → tempi di risanamento inefficaci o prolungati.

• L’eterogeneità stratigrafica è uno dei principali limiti del processo di estrazione: zone ricche di canali preferenziali o fratture riducono l’efficacia dell’estrazione.

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Profondità della falda • Significative fluttuazioni stagionali o quotidiane (legate a

maree o precipitazioni) possono sommergere alcuni terreni contaminati o una parte del filtro del pozzo di estrazione, rendendolo non disponibile per il flusso d'aria.

Il SVE non è applicabile: • nei siti con falda a meno di 1 m (3 piedi) dal piano

campagna; • attenzione nei siti con falda a meno di 3 m (10 piedi) dal

piano campagna: la creazione di un vuoto tramite le pompe può causare la risalita locale del livello di falda, con occlusione dei filtri dei pozzi di estrazione e riduzione del flusso di vapore interstiziale. E’ possibile usare pompe per mantenere basso il livello della falda.

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Profondità della falda ed efficacia del SVE

Profondità della falda Efficacia del SVE

> 10 piedi Efficace

3 - 10 piedi Richiede controlli speciali (es. pozzi orizzontali)

< 3 piedi Generalmente non efficace

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Contenuto d’acqua

Il contenuto d’acqua ha due effetti contrastanti riguardo l’efficacia della ventilazione.

• l’incremento di umidità nel suolo (> 50%) riduce la porosità del terreno, la permeabilità del suolo all’aria, → peggiora l’efficacia del SVE limitando il flusso gassoso attraverso i pori;

• un’umidità troppo bassa aumenta la capacità di adsorbimento del terreno riducendo la frazione estraibile.

• Per ogni tipo di terreno esiste un livello di umidità ottimale, sufficientemente basso per garantire un’elevata permeabilità all’aria ma tale da non aumentare la capacità di adsorbimento del terreno.

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Fattori che contribuiscono alla volatilità dei composti

• La pressione o tensione di vapore è la caratteristica dei composti più importante per valutare l’efficacia del SVE;

• è la misura della tendenza del composto a evaporare; è la pressione che un vapore esercita quando è in equilibrio con il suo liquido puro.

• I composti con pressioni di vapore > 0.5 mm Hg sono adatti all’estrazione con il SVE.

Pressione di vapore

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Pressioni di vapore dei comuni costituenti

del petrolio Costituente Pressione di vapore (mm Hg a 20°C)

Metil t-butil etere 245

Benzene 76

Toluene 22

Dibromuro di etilene 11

Etilbenzene 7

Xileni 6

Naftalene 0.5

Piombo tetraetilico 0.2

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Composizione e punto di ebollizione • I prodotti petroliferi più riscontrati (benzina, diesel, cherosene,

nafte e oli lubrificanti), per la loro complessa composizione, sono classificati per il range del punto di ebollizione → l’applicabilità del SVE ad un prodotto petrolifero è stimata dal range del punto di ebollizione.

• I costituenti con Teb < 250-300°C sono sufficientemente volatili per essere rimossi col SVE.

• Il SVE può rimuovere quasi tutti i costituenti della benzina, una parte dei costituenti di cherosene e diesel e una minor porzione di costituenti della nafta, non può rimuovere gli oli lubrificanti.

• La maggior parte dei costituenti del petrolio sono biodegradabili → rimossi col bioventing.

• L'iniezione di aria riscaldata aumenta la volatilità dei composti perché la pressione di vapore aumenta con la temperatura. Però i fabbisogni energetici richiesti sono così elevati da essere economicamente proibitivi.

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Range del punto di ebollizione dei prodotti petroliferi

Prodotto Range del punto di ebollizione (°C)

Benzina 40 - 225

Cherosene 180 - 300

Diesel 200 - 338

Nafta > 275

Oli lubrificanti

Non volatili

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Costante di Henry • La costante di Henry è il coefficiente di

ripartizione tra la concentrazione di un costituente disciolto in acqua e la sua pressione parziale nella fase di vapore in condizioni di equilibrio; descrive la sua tendenza relativa a ripartirsi fra la fase di vapore e la fase disciolta. Sostanze con elevata costante di Henry hanno una maggiore tendenza alla diffusione.

• Composti con costanti di Henry > 100 atm sono adatti alla rimozione col SVE.

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Costante di Henry dei comuni costituenti del

petrolio Costituente Costante di Henry (atm)

Piombo tetraetilico 4700

Etilbenzene 359

Xileni 266

Benzene 230

Toluene 217

Naftalene 72

Dibromuro di etilene

34

Metil t-butil etere 27

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Per essere efficace, il SVE deve essere attuato:

• per composti con pressione di vapore almeno pari a 0,1 kPa o 0,5 mm di Hg (a 20 °C);

• per composti con costante di Henry > 0.01;

• per composti con bassa solubilità in acqua;

• per composti con peso molare ≤ 200 g/mole;

• in terreni sufficientemente permeabili all’aria, poco umidi, con conducibilità tra 10-3 e 10-2 cm/s;

• in un’area abbastanza grande per poter collocare la strumentazione (almeno 150 m2).

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COSTI

Esistono differenti stime dei costi, a seconda delle fonti.

• 20-50 $ per tonnellata di terreno contaminato (EPA e Prov MI).

• 30-70 $ per t di terreno trattato, in funzione delle caratteristiche del contaminante e del suolo (Banca Dati Tossicologica del suolo e dei prodotti derivati, Regione Puglia).

• 10-150 $ per tonnellata o m³ di terreno trattato (METEA, centro interdipartimentale di ricerca sulle Metodologie e Tecnologie Ambientali, Università di Bari).

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APPLICAZIONI del SVE negli USALocazione del sito Inquinanti trattati Applicazioni e risultati

Sheet Metal Plant - MIPCE (percloroetilene)

Il trattamento su un'area di 5000 cu yds ha permesso di abbattere i 5600 mg/kg di PCE fino alla concentrazione di 0.70 mg/kg in un periodo di 35 giorni.

Sherwin- Williams Site - OH Eluenti per vernici

Il trattamento su un'area di 425.000 cu yds ha permesso di ridurre i 38 mg/kg degli inquinanti fino alla concentrazione di 0.04 mg/kg in un periodo di sei mesi.

UST Bellview - FL BTEX Il trattamento ha permesso di abbattere i 97 mg/kg

di BTEX fino ad una concentrazione inferiore di 0.006 mg/kg in un periodo di 7 mesi.

Petroleum terminalOwensboro - KY

Carburanti, diesel

Il trattamento su un'area di 12.000 cu yds ha permesso di abbattere la concentrazione iniziale inferiore di 5000 mg/kg di contaminanti fino ad un valore di 1.0 mg/kg in un periodo di 6 mesi.

Site ProgrammeGroveland - MA

TCE(tricloroetilene)

Il trattamento su un'area di 6000 cu yds ha permesso di abbattere la concentrazione iniziale di 96.1 mg/kg di TCE fino ad un valore di 4.19 mg/kg in un periodo di 56 giorni.

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SOIL VAPOR EXTRACTION EX SITU

• L’opzione ex situ on site di ventilazione del terreno viene praticata dove è necessario asportare il terreno;

• realizzata in combinazione al trattamento biologico del compostaggio, dove si opera un’aerazione per aspirazione.

• Si scava il terreno e lo si dispone su un letto dotato di tubi di aspirazione.

• Cumuli coperti con telo impermeabile per evitare dispersione di inquinanti e infiltrazione di acque meteoriche che potrebbero saturare il terreno.

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Rispetto al trattamento in situ, i vantaggi sono:• incremento della porosità dovuto al’escavazione del terreno;• ininfluenza della falda;• semplicità di raccolta del percolato;• uniformità di trattamento e facilità di monitoraggio del processo.

Gli svantaggi sono:• aumento dei costi di trattamento (escavazione e movimentazione);• possibilità di volatilizzazione degli inquinanti durante le fasi di scavo

e movimentazione, con necessità di captazione e trattamento dell’aria contaminata;

• controllo degli operatori impegnati nelle varie fasi;• necessità di spazi ampi.

Risultati molto modesti con sostanze chimiche con Teb > 100 °C. L’efficienza di trattamento aumenta riscaldando l’aria insufflata.

SOIL VENTING EX SITU

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VANTAGGI DEL SVE

• Tecnologia in situ.• Efficacia nota; strumenti facilmente reperibili,

semplice installazione; facilmente implementabile. • Scarso disturbo delle attività del sito. • Tempi di trattamento brevi (6 mesi - 2 anni in

condizioni ottimali). • Costi competitivi: € 20-50/t di suolo contaminato;

tecnica poco costosa se si trattano aree estese.• Può essere combinato ad altre tecnologie.

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SVANTAGGI DEL SVE

• Difficile ottenere riduzioni di concentrazione > 90%.• Sono richiesti sistemi di trattamento dell’aria prima della loro

emissione.• Può richiedere trattamenti costosi per i vapori estratti. • Devono essere smaltiti i liquidi raccolti ed i carboni attivi

esausti.• Si può trattare solo la zona insatura; possono essere

necessari altri metodi per la zona satura e per le acque sotterranee.

• L’efficacia della tecnica dipende dalle caratteristiche del sito.• Scarsa efficacia in siti con suoli a bassa permeabilità o

stratificati.• Si applica solo ad alcuni contaminanti organici.

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SVANTAGGI DEL SVE

• Suoli con un contenuto organico elevato o molto secchi hanno elevata capacità di adsorbimento di VOC riducendone la mobilità → la bonifica non ha successo.

• Un contenuto idrico > 50% riduce la permeabilità all’aria, richiedendo l’applicazione di una elevata depressione → riduce l’operatività del SVE.

• Basse temperature del suolo abbassano la pressione di vapore del contaminante → volatilizzazione più difficile.

• Alta eterogeneità, anche bassa efficacia.

• Necessita di una superficie di 150 m2 per la strumentazione (compresi i pozzi di monitoraggio).