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Università degli studi di Udine - Corso Universitario di Aggiornamento e Perfezionamento MAPP - Management Aziendale della Prevenzione e Protezione dai rischi professionali GRUPPO B SCUOLA Tema: La gestione delle emergenze nella scuola partecipanti: Cingano Giuseppe Pighin Santa Marchesin Giorgio Pellegrini Pierluigi Tonetti Maurizio Marmiere Marco

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Università degli studi di Udine - Corso Universitario di Aggiornamento e Perfezionamento

MAPP - Management Aziendale della Prevenzione e Protezione dai rischi professionali

GRUPPO B

SCUOLA

Tema:

La gestione delle emergenze

nella scuola

partecipanti:

Cingano Giuseppe

Pighin Santa

Marchesin Giorgio

Pellegrini Pierluigi

Tonetti Maurizio

Marmiere Marco

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MAPP - Management Aziendale della Prevenzione e Protezione dai rischi professionali

Scheda di presentazione della proposta di intervento riorganizzativo

Oggetto

La gestione dell'emergenza scolastica

a) Problema

Il Piano delle Emergenze e il Piano di Evacuazione sono strumenti indispensabili nellagestione dell'attività scolastica che vede coinvolte diverse figure impegnate in moltepliciattività e in diversissimi ambiti lavorativi. Anche il miglior Piano deve poter far fronte aproblematiche del tipo:

1. Presenza nella sede di persone esterne che non lo conoscono e non si aspettano di doverattenersi a procedure ideate per la loro sicurezza.

2. Ricambio anche annuale di personale interno coinvolto in prima persona in caso diemergenza.

3. Possibili carenze anche temporanee delle vie di fuga in caso di emergenza edevacuazione.

b) Osservazioni sul problema

1. Non è possibile controllare efficacemente l'afflusso di persone esterne all'istituto che peròin caso di emergenza possono causare intralcio al corretto svolgimento delle operazioni.

2. Il personale che presta servizio nella scuola suddiviso in Docente e non docente è moltevolte temporaneo e per un breve tempo.

3. Le carenze sono molte volte temporanee da troppo tempo e diventano colpevolmente lanormalità.

c) Proposta di soluzione1. Istituire un sistema di controllo degli accessi al centralino con firma in entrata/uscita e

indicazione del motivo della visita o locale occupato.2. Standardizzare un'informativa di sicurezza a tutto il personale che prende servizio e firma

per accettazione.3. Incaricare chi apre l'edificio al mattino di verificare l'efficienza di tutti i dispositivi di

emergenza e segnalare le difformità al responsabile prima dell'inizio delle lezioni.

d) Piano di attuazione

· Stesura delle Procedure Operative di Sicurezza per ogni incarico.· Verifica della corretta applicazione· Rielaborazione delle procedure ogni vota che si evidenzia una carenza.· Aggiornamento della formazione

e) Risorse umane, strumentali e finanziarie

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Risorse umane: personale interno:verifica idoneità messa a conoscenza dell'organigramma.

Risorse finanziarie: risorse limitate a finanziamenti annuali da parte dell'ufficio centrale.

Risorse strumentali: dotazione minima degli addetti all'emergenza

f) Assegnazione compiti attuativi

1. Nomine degli addetti all'emergenza – formazione

2. Riunione ad inizio anno scolastico di tutte le figure presenti in istituto e presentazione delPiano delle Emergenze e Piano di Evacuazione.

g) Criteri di verifica attuazione

1. Verifica di carattere visivo.

2. Verifica di carattere documentale.(esempio prova di evacuazione)

3. Verifica di carattere comportamentale.

4. Verifica a campione

5. Di tutto il report.

h) Allegati

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1. Descrizione schematica del processo (modalità di funzionamento)

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2. Schematizzazione del processo tipo

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3. Individuazione delle fasi del processo e dei soggetti

FASI DEL PROCESSO FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE

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4. Flow-chart – schema del funzionamento del processo

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5. Analisi critica del processo

Fasi Problematiche(Punti critici)

Esigenze Funzioni aziendalicoinvolte

Strumenti proposti Strategie per l’integrazione Allegati

1.Inizio dell'emergenzaattivazione Allarme di 1° Grado

Chiunque è presente in quel momentonella struttura scolastica interpreticorrettamente il segnale

Ognuno nella sua posizione attivi leprocedure del caso

Squadra delle emergenze6. Tutti i presenti nell'edificio

Prove di evacuazione annualiCartelli “NORME DI COMPORTAMENTOIN CASO DI EMERGENZA”.Segnaletica

Ognuno deve richiamare all' osservanzadelle azioni di prevenzione e/o attuazionesoprattutto nei confronti degli esterni chenon partecipano alle prove annuali.

Norme dicomportamento

2.Primo intervento degliaddetti della squadra diemergenza interna

Ogni componente sa esattamente comeagire in riferimento al problema daaffrontare – verso se stesso e vero glialtri occupanti l'edificio scolastico ?

Azioni efficaci nel minor tempo possibile Squadra delle emergenze Formazione adeguata:1. corso antincendio rischioelevato2. corso pronto soccorso

Verifica periodica della capacità diinterazione tra le varie componenti dellasquadra di emergenza

3.l'incidente si risolve inbreve

Il corretto svolgimento della procedura Che le persone allertate, riconoscano ilsegnale di fine emergenza e riprendano laloro attività.

1. Addetto all'attivazione delsegnale.

2. Addetto al piano

Cartello indicatore delle tipologie disegnale indicanti le varie fasidell'emergenza

1. Almeno una prova di evacuazione per farcapire l'importanza dell'interpretazionecorretta dei segnali

TIPOLOGIESEGNALI

4.l'incidente non si risolvein breve

Chi prende le decisioni?b)

In caso di incidente con sviluppo di nubetossica, si è in grado di far rientrare chi,essendo al piano terra ha già aperto leuscite di sicurezza e si è posto ai cancellidi entrata per impedire l'intralcio ai mezzidei VVFF?

Elementi utili per passare alla fase dievacuazione dell' edificio o di rientroimmediato di tutti gli occupanti nei localiloro assegnati.

1. Coordinatore generale delleemergenze o suo sostituto

2. squadra emergenza3. tutti i presenti

Formazione antincendio specifica e dipronto soccorso per il coordinatoregenerale delle emergenze ed il suosostituto.

Il coordinatore ed il suo sostituto devonopartecipare attivamente a tutte leesercitazioni della squadra delle emergenzee alla formazione periodica.Contatto con le realtà limitrofe che possonodare origine a incidenti con sviluppo di nubitossiche. Conoscenza delle Procedurestandard in caso di incidente rilevante.

5.Attivazione delleprocedure di evacuazioneAllarme di 2° Grado

L'addetto fa partire il segnaleconvenuto?Gli occupanti hanno messo insicurezza le apparecchiature?Le utenze (gas, enel) sonocontrollate?Le chiamate ai soccorsi sono partite?

Tutti devono riconoscere il segnale dievacuazione e iniziare la procedura inbrevissimo tempo.Gli incaricati sanno esattamente cosa fare

1. Addetto all'attivazione delsegnale.

2. Addetto alle chiamate soccorsi3. Docente in classe – ragazzi.4. Tutti i presenti in istituto.

Prove annuali di evacuazione Coinvolgere tutta la popolazione scolasticaper far crescere una mentalità dellasicurezza basata sulla prevenzione attuatanei vari ambiti di insegnamento.Progetti annuali che pongano attenzione adun rischio presente nella scuola.

6.Abbandono dei locali

1. Esodo ordinato2. Esodo alternativo. Gli addetti ai piani

della squadra delle emergenze, hannoriscontro per indicare vie alternative( se ce né bisogno)?

Pur variando le condizioni dallo standardprovato: via di esodo, tipo di emergenzaecc. i presenti sanno portare a terminel'evacuazione dell' edificio in tempiaccettabili e senza rischi.

Tutte 1. Lezione sulle procedure in caso diemergenza ad inizio anno scolastico atutti i ragazzi delle prime.

2. Prove di emergenza differenziate

7.Controllo finale presenzeresidue in istituto

1. Qualcuno può non aver capito ilsegnale di evacuazione

2. Può aver avuto un malore ed essere inun locale decentrato.

3. Un visitatore non vuole abbandonarel'edificio ritenendosi più al sicuro

Nessuno deve restare all'internodell'istituto una volta che gli addetti aipiani escono fuori e raggiungono il puntodi raccolta per l'appello

Squadra delle emergenze – addetti aipiani

Procedure Operative di Sicurezzasperimentate che prevedano azioniefficaci e sicure per gli operatori echiunque si trovi in difficoltà.

Almeno una prova di evacuazione con unelemento disturbatore che di volta in voltasimuli una situazione fuori standard.( malore, disperso in locale remoto, nonintenzionato ad uscire dall' edificio).

8.Appello al punto diraccolta

L'appello deve essere svolto in modorapido ed efficace

Una informazione chiara per ilCoordinatore generale delle emergenze setutti sono presenti, se ci sono dei dispersio dei feriti affinchè lo segnali alle squadredei soccorsi esterne. VVF o 118

1. Coordinatore generale delleemergenze

2. Responsabile del Punto di Raccolta3. Docenti e allievi

Kit di emergenza allegato al registro diclasse composto da:1. Schema disposizione della classe2. Scheda nominativi allievi della classe3. cartelli colorati con simbologia

inequivocabile

Il docente all'inizio dell'ora di lezione attuatutte le azioni preventive contenute dellascheda Procedure Operative diSicurezza del Responsabiledell'evacuazione della classe contenute nelregistro di classe

Kitevacuazione– P.O.S. Deldocente

9.Fine emergenzarientro in edificio

Al termine dell'appello bisogneràattendere che il comandante dei VVF daiil parere positivo per il rientro

Gestione di tutti i presenti anche esterniche l'immancabile chiamata via cellularefa accorrere con conseguente problemigestionali.

Da parte di tutti devono essere rispettatele norme di comportamento appreseattenendosi alle direttive date al punto diraccolta dal Coordinatore generale delleemergenze e/o dal comandante dei VVF

1. Squadra delle emergenze2. Tutti i presenti

Durante le prove annuali, dopo l'appelloillustrare a tutti i presenti un possibilescenario alternativo a quale è ilcomportamento atteso per evitareconfusione e/o intralcio ai VVF o 118

10.Ripristino delle condizionidi normalità

L'emergenza non si considera terminatasino a quando non si ripristinano lecondizioni di normalità: ripresa di tutte leattività interrotte

Far capire a tutto il personale della scuolache la prova di evacuazione non deveessere un pretesto per passare del tempoin modo alternativo, ma rientra in undisegno di sensibilizzazione ai problemidella sicurezza e non deve intralciare lanormale attività d'istituto.

Tutti Al rientro in classe richiedere una breveriflessione da parte di tutti sull'accadutocon segnalazione mediante una schedadelle cose che hanno funzionato e diquelle che vanno modificate.

Portare a conoscenza delle varie figurecoinvolte nella sicurezza delle segnalazionie creare momenti di confronto e di crescitaall'interno della realtà di istituto.

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7. Matrice delle responsabilità attuative

Definizione delle responsabilitàconnesse alla corretta gestionedell’approvvigionamento dei DPI

X - primo responsabileC - coinvolto

Unità funzionali coinvolte

SQ

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TTI

Fasi

1INIZIO DELL'EMERGENZA

ATTIVAZIONE ALLARME

DI 1° GRADOX C C

2 PRIMO INTERVENTO X

3 INCIDENTE RISOLTO IN BREVE X C C

3a SEGNALE DI

FINE EMERGENZAX C

4 EVENTO NON RISOLVIBILE X

5ATTIVAZIONE DELLE

PROCEDURE DI

EVACUAZIONEC X C

6ABBANDONO DEI

LOCALIC C C C C X C C

7CONTROLLO FINALE

PRESENZE RESIDUE

IN ISTITUTOC X

8APPELLO AL

PUNTO DI RACCOLTAC X C

9FINE EMERGENZA

RIENTRO IN EDIFICIOX C C

10RIPRISTINO DELLE

CONDIZIONI DI

NORMALITA'X C

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Allegati

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