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2° CIRCOLO DIDATTICO “SAN FRANCESCO D’ASSISI” Via San Domenico Savio 22 - 70029 Santeramo in Colle (BA)
Tel. 080/3036230 - Cod. Fisc. 82002830725
e-mail: [email protected] sito web: www.santeramo2cd.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
“IMPARARE PENSANDO AL FUTURO”
UNA SCUOLA ALL’AVANGUARDIA!
approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 Gennaio 2016
DIRIGENTE SCOLASTICO
DOTT.SSA MARIA DIGIROLAMO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Indice
PREMESSA pagina 4
Introduzione e riferimenti generali 5
Sezione 1 – L’organizzazione generale della Scuola 8
1.1 Tipologia, sede centrale e plessi 8
1.2 Come raggiungere le sedi 9
1.3 Contatti 9
1.4 Dati di contesto 12
1.5 Mission 14
1.6 Vision 15
Sezione 2 – Il contesto socio-culturale 16 2.1 Tradizioni e Manifestazioni 17
2.2 Proposte e pareri degli stakeholders 17
Sezione 3 – Il RAV e il Piano di Miglioramento 18
3.1 Introduzione 18
3.2 Motivazione della scelta 18
3.3 Piano di Miglioramento 19
Sezione 4 – La pianificazione curricolare 29 4.1 Riferimenti generali 29
4.2 Scuola dell’Infanzia 33
4.3 Scuola Primaria 33
4.4 Il Curricolo di Istituto 35
4.5 I progetti per l’Ampliamento dell’Offerta Formativa 36
4.6 Inclusione scolastica 37
4.7 Valutazione e certificazione delle competenze 40
4.8 Continuità e orientamento 47
4.9 Visite guidate 48
4.10 Ambienti di apprendimento 49
4.11 Rapporti scuola-famiglia 49
Sezione 5 – La progettazione organizzativa e la Governance d’Istituto 51 5.1 Gli Organi collegiali e di Istituto 51
5.2 Il Dirigente Scolastico 52
5.3 I docenti collaboratori del Dirigente Scolastico 52
5.4 Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa 52
5.5 I docenti referenti e i docenti responsabili 53
5.6 I docenti coordinatori dei Consigli di Interclasse ed Intersezione 53
5.7 I Gruppi di Lavoro e le Commissioni 53
5.8 Attuazione delle Misure di Sicurezza nei luoghi di lavoro 55
5.9 I documenti fondamentali 56
Sezione 6 – Piano Nazionale della Scuola Digitale 59 6.1 Spazi e ambienti per l’apprendimento 59
6.2 Il pensiero computazionale 59
6.3 I contenuti digitali 59
6.4 La formazione del personale 59
6.5 L’Amministrazione digitale 59
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6.6 L’Animatore Digitale 59
Sezione 7 – Il Piano di Formazione del personale docente e A.T.A. 60
Sezione 8 – I servizi di segreteria 62 8.1 Organigramma della segreteria 62
8.2 Contatti 62
Sezione 9 – Il personale della Scuola 63 9.1 Il fabbisogno del personale docente 63
9.2 Il fabbisogno del personale A.T.A. 64
Sezione 10 – Fabbisogno infrastrutture e materiali 65
Sezione 11- I Progetti 66
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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PREMESSA
- Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo al 2° Circolo Didattico “San
Francesco d’Assisi” di Santeramo in Colle, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13
luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e
delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il Piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con
proprio Atto di indirizzo prot. 4007A22 dell’8 ottobre 2015;
- il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio congiunto dei docenti nella seduta del
13/01/2016 (delibera n. 26);
- il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13/01/2016 (delibera n. 1);
- il Piano è stato acquisito agli Atti dell’Istituzione scolastica con prot. n. 161A22 del 14/01/2015;
- il piano, dopo l’approvazione, è inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
- il piano, all’esito della verifica in questione, riceve il parere favorevole, nota prot.
______________ del ______________;
- successivamente il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Si fa presente che il Piano dell’Offerta Formativa, di valore triennale, può essere annualmente
modificato; inoltre, tutti i progetti approvati nel corso del triennio dagli Organi Collegiali, anche se
non espressamente menzionati nel presente testo, entrano a far parte di diritto del Piano Triennale
dell’Offerta Formativa.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI
La legge 107/2015 individua nell’art.1 comma 1 la finalità prioritaria della Riforma: riaffermare “il ruolo
centrale della scuola nella società della conoscenza”. Per tale scopo considera il Piano dell’Offerta
Formativa Triennale lo strumento idoneo a promuovere detta centralità, raccordando le diverse parti che
costituiscono l’organizzazione scolastica e proiettandola nel futuro attraverso scenari educativi e didattici
innovativi.
Il Piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte
di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico e approvato dal Consiglio d’Istituto.
“Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi sia come il documento con cui l’Istituzione
dichiara all’esterno la propria identità che come programma in sé completo e coerente di strutturazione del
curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo,
promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui la Scuola persegue gli obiettivi dichiarati
nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma nel contempo la
caratterizzano e la distinguono” (dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico prot. n. 4007A22 dell’8/10/2015).
Con attenzione costante al contesto sociale e culturale di appartenenza, la Scuola a partire dal Rapporto di
AutoValutazione e dal Piano di Miglioramento stilato, traccia le linee generali ed operative da favorire e
perseguire.
Infatti, richiamando quanto sancito dal comma 1, art. 1, della legge 107/2015, ciascuna istituzione scolastica
si impegna ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, innalzando i livelli di
istruzione e le competenze degli alunni, rispettando i tempi e gli stili di apprendimento, contrastando le
disuguaglianze socio-culturali e territoriali, recuperando l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzando
una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di
partecipazione e di cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo
formativo e di istruzione permanente dei cittadini.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa focalizza l’attenzione sugli obiettivi formativi sanciti dal comma 7
della legge 107/2015, che, insieme a quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione e dal Piano di
Miglioramento, contribuiscono alla definizione della programmazione dell’offerta formativa. Gli obiettivi
prioritari di cui al comma 7 costituiscono una chiave di lettura delle intenzionalità della scuola, nonché il
riferimento costante per orientare l’ampliamento dell’offerta formativa.
La scuola e i suoi attori operano in relazione sinergica per perseguire le finalità e realizzare il futuro di
cittadinanza che il testo di Riforma ha prefigurato per la Scuola Italiana.
OBIETTIVI PRIORITARI SCELTE DELLA SCUOLA
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content Language Integrated Learning
Insegnamento della lingua inglese agli alunni
cinquenni della scuola dell’Infanzia
Sviluppo della metodologia CLIL (in rete)
PROGETTO N. 6 “Teck and Play”
b) potenziamento delle competenze matematico-
logiche e scientifiche
Partecipazione a gare: Giochi Matematici del
Mediterraneo
PROGETTO in rete per l’attuazione del PdM
“Netpass delle competenze” con particolare utilizzo
delle metodologie connesse all’osservazione e alla
sperimentazione in ambito scientifico.
PROGETTO N. 13 ”Mi diverto con le scienze”
c) potenziamento delle competenze nella pratica e
nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,
nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e
di diffusione delle immagini e dei suoni, anche
mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri
istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
Adesione al progetto “Magnificent Christmas
Show”, in rete con la scuola secondaria di I grado
“Bosco-Netti”
Adesione alla Rete “Promozione della cultura
musicale nella scuola”
PROGETTO N. 9 “Ma che musica , maestra!”
d) sviluppo delle competenze in materia di
cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla
pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità
nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e
Protocollo di Accoglienza di alunni stranieri
Progetti di solidarietà con Associazioni del
territorio
PROGETTO N. 4 “Una nuova casa per Scuola
Amica: un Albero”
PROGETTO N. 7 “Il Bello nella nostra Scuola”
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della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
Giornate o settimane a tema
Visite guidate e d’Istruzione
PROGETTO N. 3 Con l’Unesco : “Genuino per
noi, sostenibile per l’ambiente” in collaborazione
con la rete di scuole Unesco
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di
produzione e diffusione delle immagini;
Promozione di una didattica che utilizzi le ICT
PROGETTO N. 11 “CreAttivaMente”
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo
di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla
tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti
attività sportiva agonistica;
Protocolli con Associazioni del territorio per la
promozione dell’alfabetizzazione delle diverse
discipline sportive
Adesione al progetto pilota “Emozioni in Gioco” e
“Sport di classe”
Giornate a tema
Giornata di sensibilizzazione ad una sana e corretta
alimentazione
PROGETTO N. 10 “Sport, Movimento e Vita”
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e
dei media nonché alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro;
Adesione al Progetto “Programma il Futuro” in
collaborazione con il MIUR e il CINI (Consorzio
Interuniversitario Nazionale per l’Informatica)
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e
delle attività di laboratorio;
Promozione della didattica laboratoriale e
innovativa attraverso l’adesione al movimento di
innovazione sostenuto dall’Indire “Avanguardie
educative”
PROGETTO N. 13 “Mi diverto con le scienze”
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,
di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e
del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi
del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il
diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
il 18 dicembre 2014;
Piano annuale per l’inclusione e sostegno alle
disabilità, DSA, BES
Formazione per i docenti e percorsi per gli alunni
per la prevenzione dei DSA
Protocollo con AUSL e Servizi Sociali
Sportello Psico-pedagogico
Giornate tematiche per la promozione di una cultura
dell’inclusione
PROGETTO N. 1 “La mia Scuola: un grande
abbraccio”
PROGETTO N. 8 “Una Scuola Inclusiva”
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo
settore e le imprese;
Progetti territoriali con enti del territorio pubblici e
privati
Giornate tematiche aperte alla comunità educativa e
scolastica ed al territorio
Progetti di cooperazione internazionale legati alle
ONLUS e alle ONG
PROGETTO N. 5: “Vivi Santeramo”
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del
numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con
potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario rispetto a quanto indicato dal
regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
Progetti di Ampliamento dell’Offerta Formativa
PROGETTO N. 7 “Il Bello nella nostra Scuola”
PROGETTO N 9 “Ma che musica, maestra!”
PROGETTO N.11 “CreAttivaMente”
PROGETTO N.12 “Leggendo leggendo…
comparve un mondo fantastico”
PROGETTO N.13 “Mi diverto con le scienze”
Flessibilità Curricolare
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p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati
e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
Piani Educativi Individualizzati
Offerta Formativa di arricchimento curricolare
PROGETTO N. 2 “A metà dell’opera: recupero,
consolidamento e potenziamento”
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali
alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti;
Giochi Matematici del Mediterraneo
Concorsi
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano
come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in collaborazione con gli enti locali
e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di
origine, delle famiglie e dei mediatori culturali
Protocollo di Accoglienza
Attività specifica di lingua italiana per alunni di
recente immigrazione
Progetto Lettura in ambienti connotati (Biblioteca)
s) definizione di un sistema di orientamento. Progetto continuità con le scuole del territorio
Progetto continuità tra Scuola dell’Infanzia e
Scuola Primaria
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SEZIONE 1 L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA
SCUOLA
1.1 TIPOLOGIA, SEDE CENTALE E PLESSI
Il 2° Circolo didattico nasce nel 1967/68; comprende due plessi di Scuola Primaria “San Francesco d’Assisi”
e “Balilla” e tre plessi della Scuola dell’Infanzia “Quasimodo I”, “Quasimodo II” e “Montefreddo”
Sede Centrale
Scuola Primaria “San Francesco d’Assisi”
Cod. meccanografico: BAEE16301V
Scuola Primaria “Balilla”
Cod. meccanografico: BAEE16302X
Scuola dell’Infanzia “Montefreddo”
Cod. meccanografico: BAAA16301N
Scuola dell’Infanzia “Quasimodo I”
Cod. meccanografico: BAAA16302P
Scuola dell’Infanzia “Quasimodo II”
Cod. meccanografico: BAAA16303Q
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1.2 COME RAGGIUNGERE LE SEDI
1.3 CONTATTI
2° CD S. F. D’ASSISI SANTERAMO – PLESSO “SAN FRANCESCO” ISTITUTO PRINCIPALE
Scuola Statale - Scuola Primaria
Dirigente Scolastico dott.ssa MARIA VITA LUCIA DIGIROLAMO
Indirizzo VIA S.D.SAVIO 22, 70029 SANTERAMO IN COLLE (BA)
Codice mecc. BAEE16300T (Istituto) BAEE16301V (plesso)
Telefono 0803036230
Fax 0803023901
Email [email protected]
Sito web http://www.santeramo2cd.it
Numero plessi/scuole 5 di cui
Infanzia: 3
Primaria: 2
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Orario di ricevimento del pubblico
Segreteria: tutti i giorni delle ore 11.00 alle ore 13.00
Il martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Direzione: per appuntamento
Scuola Indirizzo Telefono Orario
Scuola Primaria “San
Francesco d’Assisi”
Via San Domenico
Savio 22
080/3036230
Fax 080/3023901
Dal Lunedì al Venerdì
dalle 8.15 alle 13.15 tempo normale
dalle 8.15 alle 16.15 tempo pieno
PLESSO DISTACCATO
Scuola Primaria “Balilla ”
Cod. Mecc. BAEE16302X
Corso Tripoli, n. 130
Telefono 080/3036150
Tempo scuola
Dal Lunedì al Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 tempo normale dalle 8.15 alle 16.15 tempo pieno
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PLESSI DISTACCATI DI SCUOLA DELL’INFANZIA
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
Scuola dell’Infanzia “Quasimodo I e II”
Cod. mecc. BAAA16302P
Cod. mecc. BAAA16303Q
Via Anna Frank 32
Telefono 080/3036006
Tempo scuola
Dal Lunedì al Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 tempo ridotto dalle 8.15 alle 16.15 tempo normale
Scuola dell’Infanzia “Montefreddo”
Cod. mecc. BAAA16301 N
Via A. Nobel 32
Telefono 080/3038331
Tempo scuola
Dal Lunedì al Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 tempo ridotto dalle 8.15 alle 16.15 tempo normale
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1.4 DATI DI CONTESTO
La popolazione scolastica
Il Secondo Circolo Didattico, al 31/12/2015 conta una popolazione scolastica di 991 alunni così distribuiti:
SCUOLA PRIMARIA
Numero San Francesco d’Assisi Balilla
Alunni 361 301
Classi 18 14
Alunni disabili 6 6
Alunni stranieri 23 30
SCUOLA DELL’INFANZIA
Numero plesso “Montefreddo” plesso “Quasimodo I” plesso “Quasimodo II”
Alunni 133 160 36
Sezioni 6 8 2
Alunni disabili 1 2 1
Alunni stranieri 15 20 2
Risorse strutturali Scuola PRIMARIA
SPAZI PLESSO “SAN F. D’ASSISI”
Anno di costruzione: 1963
PLESSO “BALILLA”
Anno di costruzione:
PLESSO PRINCIPALE 1930,
PLESSO NUOVO 1983
Classi 18
di cui 8 dotate di LIM con le
relative attrezzature
14
di cui 6 dotate di LIM con le relative
attrezzature
Aule di sostegno N° 2 N° 1
Aule polifunzionali N° 1 N° 1
Aule per attività
artistico-
manipolative
N° 1
Biblioteca N° 1
Laboratorio
scientifico
N° 1 N° 1
Laboratorio
multimediale
N° 1 N° 1
Laboratorio per la
documentazione
didattica
N° 1 N° 1
Aula mensa N° 1 N° 1
Palestra N° 1 N° 1
Ambulatorio
Reparto uffici N° 4 ambienti
Giardino
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Risorse strutturali Scuola dell’INFANZIA
SPAZI PLESSO “MONTEFREDDO”
Anno di costruzione:
PIANO RIALZATO 1981, PIANO
INTERRATO 1990
PLESSO “QUASIMODO I”
E “QUASIMODO II”
Anno di costruzione: 1979
Sezioni N° 6 N° 10
Aule polifunzionali N° 2
Laboratorio psicomotorio N° 1 N° 1
Laboratorio linguistico N° 1 N° 1
Laboratorio artistico-
manipolativo
N° 1
Salone N° 1
Stanza blindata N° 1 N° 1
Deposito N° 1
Sala mensa N° 1 N° 1
Cucina N° 1
Dispensa N° 1
Giardino
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1.5 MISSION
“La vera istruzione è insegnare alla gente a pensare da sola: è una faccenda complicata che
richiede la capacità di catturare l’attenzione e l’interesse degli studenti per far sì che questi
vogliano pensare, imparare ed esplorare nuovi campi”. Noam Chomsky
La funzione della Scuola degli studenti per far sì che questi vogliano pensare, imparare ed
La Scuola è l’istituzione pubblicamente ed ufficialmente deputata all’istruzione, all’educazione e alla
formazione delle giovani generazioni. Ha, perciò, un ruolo fondamentale nella formazione dell’uomo e del
cittadino che devono divenire competenti, responsabili e consapevoli dei propri diritti-doveri e del loro ruolo
nella società. Per tale ragione, non possiamo non assumere come nostro l’ambizioso traguardo di formare
l’Uomo e il Cittadino (come previsto dalla Costituzione Italiana) con solide basi a livello di alfabetizzazione
culturale nei saperi fondamentali. Nel contempo non possiamo ignorare la necessità di rendere gli alunni
consapevoli e pratici nell’esercizio dei diritti/doveri della cittadinanza attiva, che li faccia crescere nel
rispetto di se stessi e degli altri; di stimolare nella comunità scolastica la sensibilità valoriale orientata ai
principi costituzionali e universalmente condivisi della dignità umana, della libertà e della convivenza civile
e democratica.
L’azione educativa è finalizzata pertanto a:
promuovere la formazione della persona in tutte le sue componenti: relazionale, cognitiva e affettiva;
proporre valori quali l’amicizia, la solidarietà, la giustizia, il rispetto reciproco, l’apertura al dialogo
e al confronto costruttivi;
favorire la maturazione dell’identità personale, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle
competenze;
valorizzare le capacità degli alunni attraverso percorsi individualizzati, potenziando le eccellenze;
accogliere e integrare nel gruppo classe gli alunni con difficoltà di comunicazione, di apprendimento
o in situazione di svantaggio;
aumentare negli alunni la fiducia in se stessi, il desiderio di riuscire e la capacità di decidere in modo
autonomo e responsabile;
superare l’individualismo e promuovere atteggiamenti di collaborazione e di assunzione di
responsabilità;
garantire il diritto allo studio ed il successo formativo attraverso un’organizzazione efficiente per la
fruizione del servizio scolastico, progetti di recupero in orario curricolare ed extracurricolare,
progetti per il potenziamento dell’offerta formativa;
garantire il miglioramento delle competenze professionali dei docenti;
promuovere il rispetto delle diversità individuali e lo sviluppo della personalità nella sua integralità,
favorendo ogni possibile attività laboratoriale, differenziando la proposta formativa;
potenziare le iniziative volte all’orientamento, mantenendo un costante dialogo con il territorio e
valorizzando le risorse che esso può offrire;
promuovere la cultura della legalità come condizione necessaria per il rispetto degli altri a garanzia
indispensabile per far valere i propri diritti e riconoscere quelli degli altri.
MISSION
Curricolo Nazionale,
definito dal MPI
Curricolo integrativo
Bisogni formativi del territorio
Punti di forza dell’istituto:
Storia e stabilità
Curricolo facoltativo
Bisogni formativi dei soggetti
coinvolti
Valore della cittadinanza
Dimensione Europea ed
Internazionale dell’Istruzione
Formazione,
ricerca e innovazione
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1.6 VISION
La Vision di scuola è dentro l'esperienza professionale degli operatori della scuola, del dirigente, dello staff,
delle diverse figure professionali. Essa ha motivazioni di partenza nella complessità sociale, nella pressante
richiesta di formazione, nell’esplicitazione dei bisogni degli alunni, nell’analisi dinamica della microsocietà
del territorio, nella dimensione relazionale e nell'approccio flessibile alla gestione efficace ed
all'organizzazione puntuale dell'istituzione scolastica.
Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, il senso di
appartenenza all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la
consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la
trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui
si compone l’attività della Scuola non possono realizzarsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla
dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno (Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n. 4007A22
dell’8/10/2015).
Tutti possono e sono coinvolti nel contribuire ad implementare il modello di scuola che meglio permette di
raggiungere gli obiettivi formativi che ci proponiamo e che definiamo nel nostro Piano Triennale dell’Offerta
Formativa, impegnandosi attivamente ed in prima persona per la loro realizzazione.
Perciò:
esplicitiamo i valori educativi di solidarietà, uguaglianza, collaborazione, integrazione e dialogo,
trasparenza e correttezza, rispetto delle regole e della legalità, impegno e responsabilità, istruzione -
educazione - cultura;
promuoviamo la collaborazione, il coinvolgimento, la valorizzazione delle persone attraverso il costante
lavoro collegiale in cui ognuno è chiamato a svolgere il proprio ruolo con responsabilità e
consapevolezza;
poniamo attenzione all'Europa e al contesto internazionale al fine di assicurare agli studenti della scuola
italiana la possibilità di aprirsi al confronto internazionale, riconoscendo valore e dignità alle diverse
tradizioni e culture;
pensiamo ad un ambiente dinamico che favorisca la formazione di relazioni positive in cui l’aspirazione
alla crescita personale si coniughi con la ricerca e con le buone pratiche di miglioramento;
organizziamo un ambiente di lavoro sicuro, stimolante e improntato alla serena laboriosità per alunni,
famiglie e personale scolastico;
consolidiamo e ampliamo rapporti con gli enti locali e con tutte le istituzioni del territorio, impegnandoci
nella collaborazione e garantendo la disponibilità a perseguire obiettivi comuni;
chiediamo a tutto il personale dipendente, agli allievi e alle loro famiglie, a tutti coloro che a diverso
titolo si interfacciano con la nostra organizzazione di promuovere i valori qui enunciati e di sostenere
con lealtà e coesione l’impresa della scuola;
ci impegniamo a curare l’efficace comunicazione nelle sue varie direzioni e dimensioni:
- interna all'Istituto stesso (tra Direzione, Segreteria, Personale Docente, Personale A.T.A., Alunni);
- esterna: famiglia, EE.LL., le istituzioni, le realtà associative, culturali e sportive del territorio;
- privata tra il Dirigente Scolastico e tutti gli altri soggetti privati e istituzionali;
- pubblica, sia essa indirizzata al personale docente o alle famiglie, attraverso circolari o con volantini,
manifesti, conferenze, incontri, manifestazioni, spettacoli;
- telematica, attraverso la gestione attenta e costantemente aggiornata del sito internet sul quale sono
rinvenibili informazioni di varia natura e documentazione dell’attività didattica della scuola.
VISION
Diritto allo studio e
formazione integrale della
personalità
Corretta modalità relazione
Rispetto dell’altro
Responsabilità e
Miglioramento
Innovazione e Sviluppo
Condivisione e cooperazione
Contesto valoriale
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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SEZIONE 2 IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Il Circolo accoglie una popolazione scolastica di circa 1000 alunni distribuiti su 5 plessi, di cui 3 di Scuola
dell'Infanzia e 2 di Scuola Primaria.
La Scuola, che ha una lunga tradizione educativa e didattica, ha registrato alcuni cambiamenti significativi
relativi alle mutate condizioni sociali, economiche e culturali che hanno delineato una serie di novità nelle
istanze educative, formative e culturali che la Scuola ha assunto nella sua Mission.
Nel corso degli ultimi anni il Circolo è interessato dal fenomeno del decremento della popolazione
scolastica, dovuto sia al decremento della natalità, sia alle caratteristiche dello sviluppo urbanistico proprio
del Comune di Santeramo. Infatti, nelle aree di ubicazione dei plessi scolastici rientranti nella circoscrizione
del II Circolo didattico non si registra espansione edilizia, in quanto zona verde nel Piano Regolatore del
Comune.
La presenza di industrie legate alla produzione del salotto e la disponibilità delle famiglie (cassintegrati o
disoccupati) rappresentano un dato importante con cui confrontarsi per conoscere il contesto di provenienza
degli alunni. Il Circolo opera in un contesto socio-economico medio-basso, che si è andato delineando
sempre più. Gli studenti svantaggiati nel nostro Circolo sono in percentuale maggiore nelle ultime due
annualità (3,2-2,6), sia rispetto alla Regione Puglia (1,2-1,0) sia rispetto al Sud (1,5-1,0) sia rispetto alla
nazione (0,9-0,6). Questo dato condiziona le scelte della scuola, in quanto si deve tener conto delle difficoltà
economiche del contesto. L'apporto di sponsor per iniziative varie promosse dalla scuola o il reperimento di
altre fonti di finanziamento non risulta agevole.
Il tasso di disoccupazione fa avvertire i suoi effetti, considerato che alcune famiglie vedono entrambi i
genitori disoccupati. Anche questo determina il contesto di provenienza degli alunni afferenti la scuola. Gli
studenti stranieri presenti nella scuola rappresentano il 7,5% della popolazione scolastica complessiva. Ciò
rappresenta per la scuola una fonte di ricchezza culturale per promuovere le competenze di cittadinanza, di
integrazione e di inclusione e per avviare processi di alfabetizzazione significativi ed efficaci.
Un altro dato da tenere in considerazione riguarda gli alunni provenienti dall'agro santermano che si spostano
con lo scuolabus. Per questi alunni è difficile ipotizzare rientri pomeridiani.
L'Ente Locale, il Comune di Santeramo in Colle, sostiene l'impegno finanziario per la Scuola Primaria del
Circolo e per la Scuola dell'Infanzia per le spese di manutenzione e per i libri di testo.
Per il servizio di refezione, il Comune ha un impegno finanziario (comprensivo di spese di gestione) a
proprio carico; è prevista la compartecipazione delle famiglie.
La Scuola ha nel tempo stretto forme di collaborazione vantaggiose con diverse Associazioni e Enti del
territorio.
Questi i partner con i quali la Scuola ha stipulato convenzioni o collaborazioni, progetti o scambi culturali:
Associazioni Sportive: Marathon Club; ASD Time Volley Santeramo; Rugby Union; C.O.N.I.; Scuola
Calcio Santeramo; Murgia Basket per Special Olympics Games.
Associazioni Culturali: Pro-loco; Galleria d'Arte; Centro Studi Linea Azzurra; Gruppo Scout; GAL Terre di
Murgia; Parrocchie ed Oratorio Salesiano; Centro Fuerstein-Manduria, Accademia per la promozione dei
Giochi Matematici del Mediterraneo; Club Unesco Santeramo; Club Femminile dell'Amicizia.
Comune di Santeramo: Convenzione per piccola manutenzione; Raccolta Differenziata.
Università: Università degli Studi di Bari; Università di Matera; Università di Foggia; Università di Palermo;
LIUM; Università di Macerata.
Altre istituzioni Scolastiche del territorio: Istituto comprensivo "Perotti- Ruffo" di Cassano Murge; Scuola
media "Don Bosco-Netti", Liceo scientifico “Canudo” di Gioia del Colle.
In considerazione del contesto delineato e dei bisogni individuati, il Circolo attuerà le seguenti funzioni:
- culturale, per offrire agli studenti e al territorio occasioni di incontro e di crescita, di approfondimento e
discussione, di ricerca e di innovazione, nella convinzione che il ruolo propulsivo della scuola offra una
ricchezza culturale in grado di dare al singolo strumenti veri e quindi autonomia, libertà, spirito critico,
in un contesto sempre più globalizzato e sempre più interconnesso;
- educativa, volta a formare personalità libere, mature sul piano critico, civile ed umano, in grado di
prepararsi sin d’ora ad agire con consapevolezza e responsabilità nella complessità della società attuale;
- sociale, per promuovere quelle competenze di cittadinanza e di; consapevolezza del sé che lo rendano
protagonista attivo ma sempre nella logica della collaborazione, del dialogo, del confronto con il diverso
e con il pari, così come nel confronto generazionale con gli adulti di riferimento.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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2.1 TRADIZIONI E MANIFESTAZIONI
Rassegna presepi artistici: organizzata tra dicembre e gennaio, la manifestazione è ambientata nel centro
storico. Tanti santermani, fra cui artisti e artigiani, realizzano delle vere e proprie opere d’arte in pietra, tufo
e altri materiali, offrendo la possibilità di rivivere sensazioni e momenti legati alla storia ed alla tradizione
della civiltà contadina.
Il Carnevale dei Ragazzi: la prima edizione della manifestazione, organizzata dall’Oratorio centro giovanile
dei Salesiani, risale al 1968. Il martedì di Carnevale e le due domeniche precedenti sfilano per il paese gruppi
mascherati organizzati da scuole ed associazioni giovanili, con costumi e coreografie a tema. Oggi il
Carnevale dei ragazzi vanta il patrocinio dell’Unicef.
La Murgia Incantata: l’iniziativa è recente e risale a Natale 2014. Le piazze della cittadina vengono
allestite con soggetti natalizi; il centro storico ospita il Presepe Vivente. Vi partecipano, oltre alle Scuole, le
Associazioni, Enti, Gruppi vari,…
2.2 PROPOSTE E PARERI DEGLI STAKEHOLDERS
Le proposte e i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori espressi negli anni
scolastici precedenti, sono da recepire nella formulazione del Piano e da prendere in considerazione nella
definizione degli obiettivi (Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n. 4007A22 dell’8/10/2015).
Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire proposte da
utilizzare nella redazione del Piano. Sono stati sentiti i rappresentanti dell’utenza come di seguito
specificati:
Comitato dei Genitori
Consigli di Interclasse e Consigli di Intersezione;
Consiglio di Circolo
Nel corso di tali contatti è emerso la sostanziale soddisfazione dell’utenza per l’azione svolta dalla scuola
della quale si apprezza in particolar modo la qualità dell’istruzione e la spinta al miglioramento continuo
che negli ultimi anni l’ha contraddistinta. L’interesse dei genitori è particolarmente rivolto
all’apprendimento della lingua inglese sin dalla scuola dell’infanzia, all’attività motoria, all’apprendimento
della musica e alle tecnologie.
La Dirigente Scolastica ha partecipato agli Stati Generali della Cultura, organizzati dall’Assessorato alla
Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Santeramo in Colle nei giorni 4 e 5 Dicembre 2015, che hanno
definito a grandi linee l’attività culturale per i prossimi quattro anni (2016/2019) in vista della circostanza
europea “Matera 2019”. In tale occasione è stata chiarita la Vision del territorio che coinvolge tutti gli attori
istituzionali e culturali.
Dopo attenta valutazione e tenuto conto delle risorse disponibili e della compatibilità con gli altri obiettivi
cui la scuola , si è deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:
potenziamento delle discipline: musica, inglese, educazione fisica
“VIVI SANTERAMO, progetto territoriale pluridisciplinare e trasversale, in quanto la scuola,
pienamente inserita nel contesto territoriale, attraverso le proprie azioni si impegna a testimoniare i
valori umani, culturali e sociali di cui è portatrice, mediante l’attuazione di progetti singoli o in rete
(con altre scuole, con Enti, con Associazioni,…)
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SEZIONE 3 IL RAV E IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
3.1 INTRODUZIONE
Il Sistema Nazionale di Valutazione, come definito dal D. P. R. n. 80 del 28 marzo 2013, rappresenta una
risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e
sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
La nostra scuola già nell’anno scolastico 2011/12 ha aderito al PON 2007-2013 “Competenze per lo
sviluppo” (FSE) Asse II – Capacità istituzionale Obiettivo H MIGLIORAMENTO DELLE
PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 e ha realizzato negli aa.ss. 2012/13,
2013/14, il percorso previsto: produzione del Rapporto di Autovalutazione, stesura ed attuazione del Piano di
Miglioramento. Successivamente ha riproposto il percorso candidandosi alla procedura europea “CAF
External Feedback” messa a punto nell’ambito del CAF Network Europeo conseguendo il relativo
riconoscimento.
All’interno del Sistema Nazionale di Valutazione, il miglioramento si configura come un percorso mirato
all’individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di pianificazione che la scuola
mette in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del RAV.
Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di autovalutazione (RAV) costituiscono parte
integrante del Piano di Miglioramento della scuola.
Le priorità sono state individuate nell’ambito degli esiti degli studenti, area 2.3 “Competenze chiave e di
cittadinanza”. La Scuola avverte la necessità di integrare il curricolo con unità di competenza disciplinari e
trasversali aventi come competenza focus quella sociale e civica e come obiettivo quello di sviluppare
percorsi didattici ed educativi specifici, contenenti indicatori e descrittori che consentano una rilevazione
precisa. La Scuola ritiene, inoltre, che intervenendo nell’area delle competenze chiave e di cittadinanza, è
possibile apportare miglioramenti nei risultati scolastici e nei risultati delle prove standardizzate.
Esiti degli studenti Descrizione della priorità Descrizione del traguardo
Competenze chiave
e di
Cittadinanza
Incrementare negli studenti la
responsabilità verso gli altri, le cose,
l'ambiente circostante, gli impegni
della vita scolastica e sociale
Accrescere le modalità consapevoli di
esercizio della convivenza civile, di
consapevolezza di sé, rispetto delle
diversità, di confronto responsabile
3.2 MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DA PARTE DELLA SCUOLA
La scuola “in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale intessuta di linguaggi
affettivi ed emotivi”; e poiché “ognuno impara meglio nella relazione con gli altri”, fondamentale è “educare
alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali dello studente”, al fine di
formare i futuri “cittadini italiani che siano allo stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo”(Indicazioni
Nazionali, pag. 10 - 11).
La Legge n. 107/2015, all’ art.1, commi 1 e 7, afferma che le Istituzioni scolastiche hanno come obiettivo
prioritario quello dello sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace…, lo sviluppo di comportamenti responsabili
inspirati alla conoscenza e alla legalità…
Il nostro circolo ha da anni avviato un percorso di attenzione agli esiti scolastici degli alunni, riflettendo sui
risultati INVALSI, considerando e curando le pratiche sia didattiche che metadidattiche, incidendo sulle
strategie al fine di innalzare i risultati. Nella riflessione e sperimentazione che continua da tre anni, si è posta
l'attenzione sulle competenze metacognitive che contribuiscono al successo nel processo di apprendimento.
All’interno di esso assume grande rilevanza il curricolo trasversale delle competenze chiave e di
cittadinanza.
Queste scelte di valore vogliono incidere in maniera determinante sugli aspetti sopra citati e, quindi,
caratterizzare la nostra Scuola come una “buona scuola” ovvero una Scuola di Qualità.
La scuola ha individuato obiettivi di processo nelle diverse aree, in quanto ritiene che essi concorrano, con
apporti sinergici e secondo una visione sistemica, al perseguimento del traguardo di incrementare negli
studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante, gli impegni della vita scolastica e
sociale intesi come:
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• rispetto delle regole e senso di legalità
• capacità di creare rapporti positivi con gli altri
• etica della responsabilità
• possesso di valori in linea con i principi costituzionali
• capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni
• capacità degli studenti di autoregolarsi nella gestione dei compiti scolastici e dello studio
• capacità di avvalersi del contributo delle diverse discipline attivando percorsi interdisciplinari utili a
riconoscere e affrontare la complessità della tematica considerata
La scuola, palestra reale di queste pratiche educative e didattiche, da favorire attraverso l’apporto sinergico
delle professionalità, mira a sviluppare nella persona che apprende la consapevolezza dei percorsi formativi,
favorisce e sostiene un processo relazionale finalizzato alla crescita globale, nella convinzione che gli alunni,
attraverso l’assunzione di responsabilità, si educano al confronto ed imparano le regole fondamentali del
vivere sociale.
Composizione del Nucleo di valutazione
Nome Ruolo
Dott.ssa Digirolamo Maria
Dirigente scolastica
Responsabile del Piano
Conoscenza generale dell’Organizzazione e competenze
specifiche sui processi
Ins. Lamanna Giacoma
Funzione strumentale area 1 Valutazione e
Autovalutazione
Conoscenza significativa del settore ed esperienza nei
processi di autovalutazione
Ins. Divitofrancesco Nunziatina
Docente collaboratore
Conoscenza dei processi dell’Organizzazione
Ins. Marasco Vita
Funzione strumentale area 1 Coordinamento
P.O.F.
Collabora all’analisi di processi ed esiti
Sig.ra Digregorio Maria Rosaria
Genitore stakeholder
Conoscenza del settore: coordina il gruppo dei genitori e
collabora all’analisi dei processi
Link del RAV Il Rapporto di Autovalutazione è consultabile collegandosi al Sito MIUR Scuola in Chiaro
http://cercalatuascuola.istruzione.it/
3.3 Il Piano di Miglioramento
Gli obiettivi del Piano di Miglioramento sono coerenti con quelli del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Il PTOF, partendo dalla Mission e dalla Vision condivise e dichiarate, rappresenta il documento di
pianificazione strategica dell’Istituzione scolastica. Esso permette un processo di autoanalisi e miglioramento
che si innesca all’interno della scuola in stretto rapporto con il territorio. La verifica e la valutazione delle
scelte effettuate nel PTOF portano ad una riprogettazione finalizzata al miglioramento e alla pianificazione
del miglioramento. Il nostro PTOF propone e sta perseguendo da qualche anno i seguenti principi base:
o Orientamento ai risultati
o Attenzione rivolta agli studenti
o Leadership e coerenza negli obiettivi
o Gestione in termini di processi e fatti
o Coinvolgimento e sviluppo del personale
o Innovazione e miglioramento continui
o Partnership di mutuo vantaggio
o Responsabilità pubblica
Opera, quindi, scelte organizzative nell’ottica dell’efficienza ed efficacia; si orienta a forme di valorizzazione
professionale; diffonde la consapevolezza che ciascuno nella sua specificità è parte di un tutto; realizza
processi di valutazione ed autovalutazione la cui reciprocità è presupposto per elevare la qualità della scuola.
Da ciò deriva la necessità di:
Migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
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Superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata laboratorialmente, allo
sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea
Operare la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà
di apprendimento, sia in direzione dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della
valorizzazione delle eccellenze (dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n. 4007A22 dell’8/10/2015).
Relazione tra aree di processo e obiettivi di processo
Area di processo Obiettivi di processo Priorità
Curricolo, progettazione e
valutazione
Progettare unità di competenze per ogni annualità 1
Costruire rubriche valutative trasversali 1
Ambiente di apprendimento
Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative 1
Inclusione e differenziazione
Promuovere azioni di valorizzazione e gestione delle
differenze
1
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Controllo del processo attivato: utilizzare forme di controllo
strategico
1
Misurazione delle performance e strumenti di
autovalutazione
1
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Intraprendere azioni finanziate dalla scuola per
l'aggiornamento professionale del personale
1
Acquisizione di competenze spendibili nella pratica di
metodologie didattiche innovative
1
Integrazione con il territorio
e rapporti con le famiglie
Promuovere interventi o progetti per coinvolgere i genitori 1
Caratteri innovativi delle azioni del Piano di Miglioramento connessi agli obiettivi triennali
descritti nella legge 107/2015 e ai principi base delle idee delle Avanguardie educative
dell’INDIRE
Obiettivo Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione tra il quadro di riferimento di cui
in appendice A e B
Progettare unità di
competenze per ogni
annualità
Progettazione di unità di competenza per
ogni annualità per lo sviluppo di
competenze disciplinari e trasversali.
La progettazione per competenze
consente lo sviluppo di percorsi didattici
basati strategie e metodologie in grado di
far convergere i diversi apporti
disciplinari per la promozione delle
competenze chiave di cittadinanza.
Appendice A - d.) Sviluppo delle competenze in
materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze
e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell’assunzione di responsabilità, l’educazione
all’autoimprenditorialità.
Appendice A - e.) Rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale.
Appendice B - 1.)B)Trasformare il modello
trasmissivo della scuola.
Costruire rubriche
valutative trasversali
e disciplinari
Pervenire alla valutazione delle
competenze mediante l'utilizzo di
strumenti attenti alle dimensioni di
sviluppo: le rubriche valutative
trasversali e disciplinari. Tutto ciò
presuppone l'attenzione ai processi di
apprendimento e la valutazione mediante
compiti di realtà (prove autentiche,
complesse, basate sull'uso di diversi
linguaggi,..)
Appendice A - d.) Sviluppo delle competenze in
materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze
e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell’assunzione di responsabilità, l’educazione
all’autoimprenditorialità.
Appendice A - e.) Rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale.
Appendice B - 1.)B) Trasformare il modello
trasmissivo della scuola.
Promuovere e
sostenere
metodologie
didattiche
innovative: ambienti
di apprendimento
Promozione e sostegno all'utilizzo nella
didattica di metodologie innovative:
didattica laboratoriale, ambienti di
apprendimento integrati.
Appendice A - i.) Potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio.
Appendice B - 1.) Trasformare il modello
trasmissivo di scuola.
Appendice B - 3.) Creare nuovi spazi per
l’apprendimento.
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integrati Appendice A - 7.) Promuovere l’innovazione
perché sia sostenibile e trasferibile.
Promuovere azioni
di valorizzazione e
gestione delle
differenze
Promozione di azioni orientate alla
valorizzazione e alla gestione delle
differenze attraverso la predisposizione
di piani personalizzati ed
individualizzati, la predisposizione di
ambienti integrati per l'apprendimento, la
realizzazione di percorsi didattici di tipo
laboratoriale. Utilizzo di uno stile di
"Comunicazione non violenta" condiviso
con i diversi soggetti preposti alla
gestione delle differenze.
Appendice A -j.) Potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto allo studio attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati.
Appendice B - 3.) Creare nuovi spazi di
apprendimento.
Appendice B - 6.) Investire sul "capitale umano"
ripensando ai rapporti.
Controllo del
processo attivato:
utilizzare forme di
controllo strategico
e strumenti di
autovalutazione.
Misurazione delle performance e
realizzazione di strumenti di
autovalutazione in grado di promuovere
il superamento dell'autoreferenzialità.
Ciò consente ai singoli di operare
nell'ottica di sistema, in vista degli
obiettivi prioritari dell' istruzione, di
assumere un modello operativo vocato al
miglioramento continuo di tutti i processi
di cui si compone l’attività della Scuola
Appendice B - 2.) Sfruttare le opportunità offerte
dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.
Intraprendere azioni
per la formazione
del personale.
Azioni formative finalizzate al
cambiamento dei modelli didattici
utilizzati nella prassi didattica.
Appendice B - 6.) Investire sul capitale umano
ripensando i rapporti.
Acquisire
competenze
spendibili nella
pratica di
metodologie
didattiche innovative
Acquisizione di competenze spendibili
nella pratica di metodologie didattiche
innovative.
Appendice B - 6.) Investire sul capitale umano
ripensando i rapporti.
Promuovere
interventi o progetti
per coinvolgere i
genitori.
Coinvolgimento attivo dei genitori nella
vita e nelle attività proposte dalla scuola
e dal territorio. Promozione del senso di
appartenenza e di collaborazione. Fiducia
nelle istituzioni e nel ruolo svolto
Appendice A - k.) Valorizzazione della scuola
intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
Appendice B - 6.) Investire sul "capitale umano"
ripensando i rapporti (dento/fuori...).
Area di processo 1 - CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
L'esigenza di integrare il curricolo con unità di competenza inerenti le competenze chiave di cittadinanza che
sviluppino percorsi didattici ed educativi contenenti indicatori e descrittori rappresenta una priorità, al fine di
migliorare l’azione didattica e valutare le competenze in uscita degli alunni. Pertanto gli obiettivi del
progetto sono:
o Agire sul curricolo
o Costruire rubriche valutative trasversali
Alla costruzione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze concorrono tutte le discipline e l’insieme
delle relazioni esistenti all’interno della scuola. la costruzione delle competenze in ambito di Cittadinanza e
costituzione fa riferimento esplicito alle competenze sociali e civiche individuate a livello comunitario
(Raccomandazioni del Parlamento europeo relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente
del 2006) e alle competenze chiave definite nel DM22/8/2007 n.139.
Il curricolo verticale d’Istituto incorpora le indicazioni dei documenti summenzionati e definisce i traguardi
di sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. Il Collegio dei docenti
fa proprie le Indicazioni e costruisce Unità di competenze trasversali e rubriche valutative per l’accertamento
delle competenze degli alunni.
Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Curricolo,
progettazione e Output Progettare unità di
competenze per
Esistenza a livello di
scuola di uno spazio
Incremento negli studenti della
responsabilità verso gli altri, le cose,
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valutazione ogni annualità.
adeguato per l’educazione
alla cittadinanza
democratica, sia negli
obiettivi dichiarati della
scuola che nella
progettazione
curricolare.
l'ambiente circostante , gli impegni
della vita scolastica e sociale intesi
come: rispetto delle regole e senso
di legalità; etica della
responsabilità; autoregolazione.
Outcome Accrescere le
competenze di
programmazione,
gestione, misura e
controllo dei
processi formativi
e didattici dei
docenti.
Esistenza di ‘evidenze’
relative all’effettivo
sviluppo di pratiche
coerenti con i principi che
caratterizzano l’educazione
alla cittadinanza, sia a
livello di scuola, sia a
livello di classe.
- Organizzazione curricolare degli
obiettivi di Cittadinanza e
Costituzione attorno ai quattro assi:
diritti umani e dignità della persona,
identità e appartenenza, alterità e
relazione, azione e partecipazione.
- Capacità di avvalersi del
contributo delle diverse discipline
nei percorsi interdisciplinari
attivati.
Azione prevista
Progettazione di unità di competenze trasversali
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Organizzazione curricolare degli obiettivi di Cittadinanza e Costituzione attorno ai quattro assi: diritti umani e dignità
della persona, id entità e appartenenza, alterità e relazione, azione e partecipazione attraverso percorsi interdisciplinari.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine La metodologia e le strategie adottate non sono congruenti con le impostazione di una didattica per competenza.
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Incremento negli studenti della responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante , gli impegni della vita
scolastica e sociale intesi come: rispetto delle regole e senso di legalità ;etica della responsabilità; autoregolazione.
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Permanenza di alcune situazioni di difficoltà.
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Curricolo,
Progettazione
e Valutazione
Output Costruire rubriche
valutative trasversali e
disciplinari
Esistenza a livello di scuola di
strumenti e modalità adeguati per
la valutazione dei traguardi di
competenza raggiunti dagli alunni
Incremento negli studenti
della responsabilità e dell’
autoregolazione.
Consolidamento delle
pratiche di valutazione
autentica.
Outcom
e
Accrescere le
competenze di
gestione, misura e
controllo dei processi
formativi e didattici dei
docenti
Esistenza di pratiche valutative
coerenti con i principi che
caratterizzano l’educazione alla
cittadinanza, sia a livello di
scuola, sia a livello di classe.
Consolidamento della
cultura del servizio, della
misura e del controllo dei
processi.
Azione prevista Costruzione di rubriche valutative trasversali e disciplinari.
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Uso effettivo delle rubriche. Organizzazione della didattica e della valutazione. Impostazione della didattica in base ai
risultati delle valutazioni.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Uso parziale delle rubriche.
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Attenzione degli insegnanti ai processi valutativi. Condivisione del linguaggio valutativo con la famiglia Incremento
negli studenti della responsabilità verso gli impegni della vita scolastica. Sviluppo della capacità di autoregolazione.
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Inadeguatezza delle proposte e dei processi didattici riferiti all’allievo.
Area di processo 2 - AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
L'ambiente di apprendimento rappresenta un contesto di attività strutturate, "intenzionalmente" predisposto
dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende
promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per
stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti in cui gli allievi hanno
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modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale. In tale
"spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di
scopi e interessi comuni.
Nelle Indicazioni Nazionali l'ambiente di apprendimento è inteso come "un contesto idoneo a promuovere
apprendimenti significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni". Emerge anche l'idea di
contesto e quindi della relazione tra i vari elementi che favoriscono l'apprendimento. In tale contesto è
sottolineata la dimensione comunitaria dell'apprendimento e l'importanza di caratterizzare la vita di classe
con relazioni significative. Si parla di "aiuto reciproco", di "apprendimento nel gruppo cooperativo", di
"apprendimento tra pari": tutte modalità di lavoro che comportano interazione e collaborazione. Inoltre si
pone l'accento sui processi di osservazione, di ricerca e scoperta e si sottolinea che l'esperienza diretta e
l'esplorazione sono indispensabili per produrre atteggiamenti di curiosità e flessibilità e per costruire forme
di pensiero sempre più evolute.
Gli obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, come previsto della legge 107/2015, si basano sul
potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio. In tale ottica si colloca la nostra
scelta di intervenire e potenziare l’area di processo “Ambiente di apprendimento”, strettamente interconnessa
con le altre aree coinvolte e le direzioni strategiche di miglioramento:
1. la trasformazione della dimensione trasmissiva del sapere e la creazione di nuovi spazi per
l’apprendimento;
2. l'attenzione al soggetto che apprende, alle sue esperienze e ai suoi bisogni valorizzando l'esperienza e le
conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti e attuando interventi adeguati nei riguardi delle
diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze;
3. l'attenzione alla sua dimensione sociale, incoraggiando l'apprendimento collaborativo e la didattica
laboratoriale;
4. l'attenzione ai processi di apprendimento favorendo l'esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la
passione per la ricerca di nuove conoscenze, promuovendo la consapevolezza del proprio modo di
apprendere, al fine di "imparare ad apprendere", realizzando percorsi in forma di laboratorio, per favorire
l'operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome
AREA DI
PROCES
SO
Obiettivi DI PROCESSO (descrizione dei
risultati attesi) Indicatori Target atteso
Ambiente
di
apprendi-
mento
Output
Promuovere e sostenere
metodologie didattiche
innovative: potenziare
l’ambiente di apprendimento.
Attivare percorsi laboratoriali
in rete – Rete NETPASS.
Attivare percorsi innovativi
con Avanguardie Educative
Numero di attività che
hanno promosso
l’utilizzo di metodologie
didattiche innovative.
Congruenza tra obiettivi
del PTOF e il plan-do-
check ed act dei piani di
lavoro del personale.
Utilizzo di buoni esempi e buone
pratiche per incidere
efficacemente nella diffusione dei
modelli innovativi.
Incremento di nuovi spazi di
apprendimento.
Sviluppo dell'autonomia, della
capacità di pianificare e
organizzare, di lavorare in
gruppo.
Outcom
e
Potenziare la cultura del
risultato.
Potenziare le capacità
organizzative e formative.
Incidenza del risultato
sul cambiamento
dell’immagine della
scuola.
Percezione esterna delle azioni di
qualità offerte dalla scuola.
Azione prevista Promozione di metodologie didattiche innovative: ambienti di apprendimento integrati.
Realizzazioni delle azioni previste dai progetti con utilizzo dell’organico potenziato: Progetti nn.6-7-9-10 (Allegati):
“Teck and play”, “ Il bello nella nostra scuola” , “Ma che musica maestra”, Sport , movimento e vita”.
Realizzazione delle azioni previste dai progetti di arricchimento dell’offerta formativa: Progetti nn. 11-12-13 (Allegati):
“CreAttivaMente”, “Leggendo, leggendo”, “Mi diverto con le scienze”.
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Utilizzo di metodologie didattiche attive , funzionali al processo d'insegnamento-apprendimento, che consentano agli
alunni di apprendere in modo esperienziale.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Lentezza degli insegnanti nell’innovare la propria impostazione didattica.
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Utilizzo di buoni esempi e buone pratiche per incidere efficacemente nella diffusione dei modelli innovativi.
Incremento di nuovi spazi di apprendimento. Sviluppo dell'autonomia, della capacità di pianificare e organizzare, di
lavorare in gruppo.
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Permanenza di alcune situazioni di criticità.
Area di processo 3 - PROMUOVERE AZIONI DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE
DELLE DIFFERENZE
La nostra scuola, attraverso la riflessione, l’autovalutazione di sistema e le azioni di miglioramento,
promuove una didattica inclusiva in grado di realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli
alunni, tenendo conto di quattro elementi principali:
1. Il funzionamento umano differente: riconoscere e comprendere le varie differenze nel funzionamento
degli alunni/e, sia quando sono differenze problematiche (BES), sia quando sono “semplicemente”
modi diversi di pensare, apprendere, relazionarsi, vivere situazioni.
2. L’equità: valorizzare le differenze, nel senso di considerare di “pari valore dignità e diritti” ogni
differenza e di realizzare, per un’esigenza di equità, forme di differenziazione e di compensazione
per raggiungere situazione di uguaglianza sostanziale tra gli alunni. La valorizzazione delle
differenze implica quindi innanzitutto il “cercarle”, riconoscerle, comprenderle in modo da agire in
modo efficace e partecipativo.
3. L’efficacia tecnica e la piena partecipazione sociale: valorizzare in modo efficace le particolarità dei
singoli alunni, attraverso offerte formative realmente in grado di sviluppare al massimo i potenziali
apprenditivi e la piena partecipazione sociale. Le strategie educative e didattiche devono provare sul
campo e in modo controllato le loro efficacia ed efficienza.
4. La prevenzione: Il Decreto Interministeriale del 17 aprile 2013, prevede e riconosce la necessità di
iniziative di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA.
In tal senso la scuola si propone l’obiettivo di operare la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini
di supporto agli alunni in difficoltà di apprendimento, sia in direzione dello sviluppo delle potenzialità, delle
attitudini e della valorizzazione delle eccellenze.
Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Inclusione e
differenziazione Output
Promuovere azioni di
valorizzazione e
gestione delle
differenze.
Coerenza tra gli obiettivi della
scuola e i progetti preventivati
alla base dell’educazione alla
cittadinanza democratica.
Incremento del lavoro
cooperativo.
Outcome
Fare della scuola il
luogo dove vivere il
rispetto degli altri,
l’uguaglianza, la
giustizia, il rispetto
delle differenze,
l’inclusione e la
solidarietà.
Effettiva applicazione dei
principi che regolano la vita
democratica nella vita
quotidiana della scuola: rispetto
per la dignità delle persone,
uguaglianza, giustizia, rispetto
delle differenze e inclusione,
solidarietà.
Incremento delle azioni e
delle proposte didattiche
che tendono a promuovere
la percezione interna ed
esterna di una scuola
inclusiva che promuove il
rispetto e la qualità.
Azione prevista Promozione di azioni di valorizzazione e gestione delle differenze, con utilizzo di adeguate metodologie didattiche e
strategie educative.
Realizzazione delle attività previste dai progetti n. 2 e n. 8 (Allegati): “A metà dell’opera: recupero, consolidamento e
potenziamento”, “ Una scuola inclusiva”.
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Contenimento dei casi di esclusione e di comportamenti reattivi. Promozione di comportamenti proattivi nelle classi e
nell'organizzazione.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Non congruenza tra il progettato ,il dichiarato e l’agito.
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine
Incremento del lavoro cooperativo. Incremento di azioni che tendono a promuovere la percezione interna ed esterna di
una scuola inclusiva.
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Situazione invariata.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Area di processo 4. - ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA
SCUOLA
L’intervento sulle aree di processo di curricolo, progettazione e valutazione, la predisposizione di ambienti
favorevoli all’apprendimento, all’inclusione e alla differenziazione, lo sviluppo e la valorizzazione delle
risorse umane, l’integrazione con il territorio e i rapporti con le famiglie rappresentano scelte di valore per
incidere in maniera determinante nella vita dell’organizzazione e, quindi , per caratterizzare la nostra Scuola
come una “buona scuola” ovvero una Scuola di qualità.
Si ritiene, infatti, che la chiarezza sul rapporto tra processi ed obiettivi strategici istituzionali mediante
obiettivi da raggiungere unitamente alla comunicazione degli indicatori di misura e degli output raggiunti,
contribuirà a far uscire dalla logica ristretta della singola attività progettuale per incrementare un’ottica
sistemica atta a favorire l’integrazione tra le diverse funzioni, sia didattiche che organizzativo-gestionali.
Si prevede di affrontare il problema, mettendo in atto azioni che consentano:
- di promuovere la consapevolezza che la valutazione di ogni attività svolta ai fini del riesame e della
riprogettazione costituisce una condizione imprescindibile per una politica del miglioramento;
- di predisporre strumenti per il monitoraggio, che definiscano in modo chiaro ed oggettivo gli
indicatori di misura ed i target attesi, in modo da fornire informazioni significative in merito alla
ricaduta delle attività progettuali sui processi didattici e sul raggiungimento degli obiettivi.
Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
Output
Controllo del processo attivato:
utilizzare forme di controllo
strategico, misurazione delle
performance e strumenti di
autovalutazione.
Rilevazione dei dati su maturità
didattica, culturale, organizzativa
della scuola.
Coerenza tra le
procedure e gli
strumenti
adottati per la
valutazione
degli studenti e
le caratteristiche
dell’educazione
alla cittadinanza
democratica.
Innalzamento della qualità
degli esiti per quanto
riguarda le competenze e gli
atteggiamenti.
Incremento di attività di
autovalutazione,
monitoraggio e di
rendicontazione.
Congruenza tra il progettato
e il dichiarato e l’agito:
valutazione dei
comportamenti
Outcome
Esiti ed evidenze relativi all’effettivo
sviluppo di pratiche caratterizzanti
l’educazione alla cittadinanza attiva.
Potenziamento della cultura della
valutazione e dell’autovalutazione.
Garantire il livello del servizio
efficace.
Promuovere la cultura del risultato.
Potenziare le capacità organizzative e
formative della scuola.
Fronteggiare il calo delle nascite con
la politica della Qualità.
Congruenza tra
gli obiettivi
fissati e i
risultati
raggiunti.
Coerenza fra il
ciclo di
pianificazione
strategica e il
ciclo di
programmazione
finanziaria.
Innalzamento del livello di
coinvolgimento del
personale.
Riduzione degli episodi di
contrasto agli obiettivi
organizzativi della scuola.
Azione prevista Misurazione delle performance e predisposizione di strumenti di autovalutazione.
Monitoraggio delle azioni progettuali del curricolo previste dalla scuola, secondo gli obiettivi strategici sanciti dal
comma 7 della legge 107/2015.
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Incremento della consapevolezza dei livelli di apprendimento e/o performance della classe, dell'interclasse dell'Istituto.
Promozione di interventi in risposta alle rilevazioni effettuate.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Difficoltà ad allontanarsi da situazioni autoreferenziali.
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Consolidamento della cultura del servizio, della misura e del controllo dei processi. Innalzamento degli esiti e
miglioramento delle performance individuali e dell'organizzazione.
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Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Rallentamento dei processi di miglioramento e di innovazione. Perdurare di una impostazione valutativa basata su
metodologie intuitive e globali.
Area di processo 5. - SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
La realizzazione degli obiettivi proposti e da perseguire, le strategie da adottare e le collaborazioni da
attivare per tradurre i principi di cittadinanza, democrazia e legalità in patrimonio culturale dei singoli, in
modelli di vita e in comportamenti coerenti, sono legati al coinvolgimento di tutto il personale scolastico,
alla sensibilità di ciascuno, alla crescita professionale. La sfida maggiore investe i docenti in tutte le aree
disciplinari, che devono ricercare e valorizzare contenuti, metodologie e forme di relazione idonei a
promuovere la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni, la percezione di star bene a scuola, la
consapevolezza di essere in una comunità che accoglie, che mette in pratica le regole del vivere civile e
sociale, che dialoga con le istituzioni e con la società civile organizzata, che sa apprendere. La formazione
del personale diventa fondamentale per il raggiungimento di tali obiettivi.
Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di out come
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
Umane
Output
Intraprendere azioni per
l’aggiornamento del
personale
Indice delle assenze degli
insegnanti ai corsi di
formazione.
Numero di docenti iscritti a
corsi online o in presenza
organizzati dal MIUR o da Enti
riconosciuti.
Rilevazione della soddisfazione
del personale.
Incremento delle
competenze professionali
intese nei termini di
insegnare ed apprendere in
modo esperienziale le
competenze civiche e
sociali.
Outcome
Miglioramento della
capacità di agire nell’ottica
di sistema
Numero di esperienze e progetti
che tendono ad evidenziare la
qualità, l’innovazione e il senso
di appartenenza.
Numero di giornate divulgative.
Crescita del numero delle
adesioni ai corsi
organizzati dal Miur o da
Enti riconosciuti.
Condivisione della
progettazione strategica
d’Istituto.
Azione prevista Azioni finanziate dalla scuola per la formazione del personale. Formazione prevista dal Piano Digitale. Azioni di
formazione in presenza e on-line organizzati dal MIUR o da Enti riconosciuti. Formazione prevista dalle scuole in Rete
per il Miglioramento " NETPASS" (vedi Piano di Formazione pag. 60)
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche innovative. Miglioramento della capacità
di agire nell’ottica del sistema.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Non congruenza tra l’appreso e l’agito
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Potenziamento dell’ Investimento sul “capitale umano”
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Rallentamento dei processi innovativi.
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
Umane Output
Acquisire competenze spendibili
nella pratica di metodologie
didattiche
Numero di esperienze
che tendono ad
evidenziare la qualità,
l’innovazione e il senso
di appartenenza dei
docenti.
Coinvolgimento nei
progetti e nelle iniziative
della scuola un maggior
numero di docenti.
Valorizzazione del ruolo
del docente in funzione
dell’innovazione.
Outcome
Miglioramento della capacità di
agire nell’ottica di sistema
Evidenza di
comportamenti
collaborativi e proattivi
Condivisione della
progettazione strategica
d’Istituto
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Azione prevista Acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche innovative.
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Sviluppo di pratiche coerenti con i principi della Cittadinanza sia a livello di scuola, sia a livello di classe.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Non congruenza tra l’appreso e l’agito
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Potenziamento dell’ Investimento sul “capitale umano”
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Situazione invariata
Area di processo 6. - INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE
FAMIGLIE
L’Istituzione scolastica realizza la sua Vision e la sua Mission utilizzando politiche e strategie focalizzate sui
portatori di interesse dai quali rileva opinioni e percezioni.
Il rinnovato patto tra i diversi attori coinvolti nei processi del Sistema Scuola può condurre ad un’azione
sinergica tra gli stakeholder che compartecipano alla costruzione di una Buona Scuola e di buone pratiche
educative e formative. Se, infatti, la famiglia costituisce il punto di riferimento essenziale dei processi
d’istruzione, il territorio e i partners del contesto sociale e culturale sono elementi essenziali per la
costituzione di una rete significativa per offrire opportunità che siano essenziali per l’apprendimento di
competenze per la vita. Ancora, la realtà territoriale offre alla scuola dell’autonomia, capace di entrare in rete
con altre scuole, di stringere rapporti con soggetti esterni, di uscire dallo spazio della propria scuola e di
diventare luogo di produzione di attività culturali da porre al servizio del proprio contesto territoriale.
La Scuola opera in sinergia con famiglie e territorio ed attua un’azione sistematica di raccolta di
informazioni e percezioni relative alle famiglie, ai partner (istituzioni locali, scuole in rete, associazioni del
terzo settore) attraverso incontri di concertazione e di intese territoriali, colloqui informali e questionari di
soddisfazione.
Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di out come
AREA DI
PROCESSO
Obiettivi DI PROCESSO
(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso
Integrazione
con il
territorio e
rapporti
con le
famiglie Output
Promuovere interventi o progetti
per coinvolgere i genitori.
Condivisione di visioni strategiche
a livello territoriali
Incrementare i rapporti con altre
scuole
Utilizzo delle
competenze tra la
componente genitoriale a
favore della scuola.
Numero di interventi ed
eventi.
Numero di incontri di
pianificazione o di
coordinamento
territoriale cui la scuola
partecipa.
Innalzamento della
percezione positiva
della scuola rispetto
al risultato della
precedente
rilevazione:
campione 155
genitori
118 parere
favorevole
75%
Outcome
Promozione di una cultura che
favorisca un vocabolario comune
sulle tematiche che fanno da
sfondo al piano di miglioramento.
Giornate di Formazione per i
genitori.
Giornate di Studio e presentazione
di tematiche.
Attività a favore della scuola
promosse da genitori.
Attestazioni di soddisfazione delle
famiglie circa il successo formativo
dei discenti.
Numero di prodotti per
evento.
Numero di partecipanti
agli eventi organizzati.
Numero pubblicazioni.
Collegamento tra
quanto appreso in
classe e quanto
vissuto
quotidianamente
nella propria
esperienza di vita.
Azione prevista Promozione di interventi o progetti atti a coinvolgere i genitori.
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Realizzazione dei progetti nn. 3-4 -5 e 10 (Allegati): “Con l’UNESCO: genuino per noi…sostenibile per l’ambiente”.
“Una nuova casa per Scuola Amica: un albero”. Vivi Santeramo: esperienze e tradizioni nel territorio”. “Sport ,
movimento e vita”.
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Incremento del rapporto scuola - famiglia e condivisione dell'impostazione educativa e del linguaggio valutativo.
Condivisione di visioni strategiche a livello territoriali Incremento dei rapporti con altre scuole
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Difficoltà nel coinvolgimento e nella partecipazione
Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Realizzazione di equilibrio educativo a vantaggio della crescita serena e responsabile degli studenti. Valorizzazione
della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Difficoltà di dialogo tra scuola e famiglia.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO
La realizzazione del Piano di Miglioramento prevede una sistematica attività di monitoraggio di tutte le fasi,
dai diretti responsabili delle attività del Nucleo di valutazione fino a comprendere ogni lavoratore. Il sistema
di monitoraggio sarà articolato attraverso:
- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività;
- incontri periodici del Nucleo di valutazione, finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento
delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità;
- rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto alle parti interessate negli incontri
istituzionali programmati.
Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di processo, essi consentiranno di
verificare la validità dei piani d’azione implementati in relazione agli obiettivi da raggiungere; inoltre, la
raccolta dei dati protratta nel corso degli anni scolastici in modo sistematico ci consentirà l’individuazione di
target da raggiungere nonché la misurazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni
implementate.
PROCESSO DI CONDIVISIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Momenti di condivisione interna
- Contenuto del Piano di miglioramento e modalità di Attuazione
- Motivazioni che hanno portato alla scelta delle priorità di intervento
- Integrazione del Piano con le strategie della scuola (PTOF)
- I cambiamenti/miglioramenti attesi per gli stakeholder interni
- Avanzamento del piano di miglioramento
- Documento di sintesi
- Risultati finali dei progetti
- L’impatto del miglioramento sulle performance chiave della scuola
- Gli eventuali cambiamenti (organizzativi/operativi) e le ricadute
(benefici) sugli stakeholder interni ed esterni
Persone coinvolte Responsabile di piano – Personale
Strumenti Collegio Docenti - Consiglio d’Istituto - Sito web - Bacheche
Riunioni istituzionali - Riunioni ad hoc
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Comunicazioni in plenarie Personale
Gruppi di lavoro istituzionali
sito web
Tutto l'anno scolastico
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Incontri ad hoc Stakeholders esterni
Parte Politica
Gennaio-maggio
Diffusione sul Sito web della scuola Stakeholders esterni
Parte Politica
Tutto l'anno scolastico
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SEZIONE 4. LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE
4.1 RIFERIMENTI GENERALI
La pianificazione curricolare è il cuore, il motore della scuola poiché da essa si dipana l’intero sistema di
esperienze significative che concorrono alla formazione di ogni uomo e del futuro cittadino. La promozione
del processo di crescita umana, civile, culturale e relazionale dei propri alunni è un obiettivo che la nostra
istituzione scolastica si pone proponendosi come uno spazio educativo strutturato che avvia e favorisce la
formazione integrale della persona.
Il CURRICOLO
Poiché il curricolo è l’espressione della identità della scuola, attraverso la sua costruzione si sviluppano e si
organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Nel tempo il legislatore ha arricchito e perfezionato le linee
che guidano la costruzione del Curricolo. Ecco la base normativa di riferimento.
DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59
CIRCOLARE MINISTERIALE 29/2004
LEGGE 30 ottobre 2008 n. 169, conversione in legge con modificazioni del decreto legge 1°
settembre 2008 n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n. 122 del 22 giugno 2009 - Norme vigenti
per la valutazione degli alunni.
INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO del 16/11/2012 elaborate ai sensi dell’articolo
1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n. 89, secondo i criteri
indicati nella C.M n. 31 del 18 Aprile 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio
2013, entrate pienamente in vigore con l’anno scolastico 2013/2014
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Su queste solide basi culturali, pedagogiche, didattiche e organizzative si fondano le scelte operate in seno al
nostro Circolo.
Nell’Atto di Indirizzo dell’8/10/2015 (prot. n. 4007A22 dell’8/10/2015), la Dirigente ha così riassunto il
percorso da realizzare per la stesura dell’area del curricolo:
“La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a
26 sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica ed organizzativa, in particolare
mediante:
a. l’articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina (…)
b. il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari (…)
c. la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo (…)”
I docenti singolarmente, collegialmente, organizzati in commissioni o dipartimenti, procedono all'attuazione
di tali finalità tramite:
Perfezionamento della pianificazione curricolare, introducendo il curricolo per lo sviluppo
delle competenze trasversali, la promozione dell’innovazione didattico-educativa e della
didattica per competenze così come previsto nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo.
Modifica dell’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante
l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono
riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione
in lingue straniere, competenze logico‐matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni
trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale,
competenze sociali e civiche);
Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e
democratica nelle aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti
responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale.
Il Curricolo verticale Per rispondere concretamente ai bisogni degli alunni, il nostro Circolo ha delineato il proprio percorso
formativo attraverso un progetto organico ed unitario, finalizzato al successo, per la valorizzazione delle
capacità di ciascuno studente e per il pieno sviluppo della persona.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Il Curricolo Verticale d’Istituto, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, con lo sguardo rivolto alla
Scuola Secondaria di 1° grado, costituisce l’organizzazione di tale percorso di apprendimento formativo
degli alunni; include contenuti esperienziali, disciplinari, interdisciplinari, metodologie e tecniche,
assicurando che gli insegnanti seguano una comune linea pedagogica e culturale.
Le Unità di competenze sono consultabili al link www.santeramo2cd.it
Continuità ed unitarietà del curricolo Il percorso scolastico dai tre ai quattordici anni, pur differenziandosi per identità educativa e professionale, è
progressivo e continuo.
La Scuola dell’Infanzia accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta. Le attività educative offrono,
infatti, occasioni di crescita all’interno di un contesto che mira al benessere e allo sviluppo di competenze
per i bambini dai tre ai sei anni.
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, pur continuando a valorizzare le esperienze, è
finalizzata a guidare gli alunni attraverso percorsi di conoscenza orientati alle discipline e alla ricerca delle
connessioni tra i diversi saperi. La scelta di un curricolo verticale offre lo sfondo educativo-didattico-
culturale per una Continuità tra i segmenti scolastici e l’unitarietà del processo. Il curricolo è finalizzato
all’acquisizione dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze che nelle Indicazioni rappresentano il punto
di arrivo del percorso e rivestono carattere di prescrittività.
Scelte metodologiche: il Piano di adozione delle IDEE di AVANGUARDIE EDUCATIVE
La nostra scuola si propone un percorso d’innovazione metodologico- didattica che, partendo da esperienze
significative esistenti, giunga ad un cambiamento sistemico, per gradi, passaggi e contaminazione di idee.
Gli obiettivi generali che ci prefiggiamo di raggiungere aderendo alla sperimentazione proposta da
Avanguardie Educative sono:
Trasformare il modello trasmissivo della scuola: offrire agli studenti modelli di apprendimento attivo,
anche con l’ausilio di simulazioni, giochi didattici, attività “hands-on”, ecc.
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare: le ICT diventano opportunità per personalizzare i percorsi di
apprendimento, rappresentare la conoscenza, ampliare le fonti del sapere, condividere e comunicare.
Creare nuovi spazi per l’apprendimento: la fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si
scontra con ambienti fisici non sempre in grado di rispondere a contesti educativi in continua evoluzione
e impone un ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni flessibili, polifunzionali,
modulari.
Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento
frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.): una scuola d’avanguardia è in grado di
individuare (nel territorio, nell’associazionismo e nei luoghi informali) le occasioni per mettersi in
discussione in un’ottica di miglioramento, per arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione
continua che garantisca la qualità del sistema educativo.
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile: l’obiettivo è individuare
l’innovazione, connotarla e declinarla affinché sia concretamente praticabile, sostenibile e trasferibile ad
altre realtà.
Pertanto ci si propone di:
- “Scardinare” alcuni meccanismi inerziali che “ingessano” la scuola, per innescare dinamiche di
cambiamento e di “contagio” fra scuole e classi.
- Cominciare ad incidere sulla variabile spazio e tempo (nuovi setting/nuovi ambienti per
l’apprendimento attraverso l’idea delle “Aule laboratorio disciplinari” e della ”Flipped
classroom”.
- Cambiare il setting d’aula a banchi allineati per favorire modelli didattici diversi come quelli
proposti dalle idee di “Debate” e della “Didattica per scenari”.
La strategia che è alla base è quella di fare sistema tra una rete di attori che, avendo già individuato soluzioni
alternative, hanno già mosso i primi passi nel cammino dell’innovazione.
Ecco le idee adottate:
Aule Laboratorio Disciplinari Lamanna Giacoma
Flipped Classroom (La classe capovolta) Lamanna Giacoma
Didattica per Scenari Digregorio Maria Rosaria
Debate (Argomentare e dibattere) Digregorio Maria Rosaria
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Relazione tra le Idee adottate
Le quattro Idee adottate sfruttano le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare, guardano alla creazione di nuovi spazi e tempi per
l’apprendimento per riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza.
Esse vertono sul cambiamento culturale realizzabile attraverso la formazione dei docenti che:
- consenta di superare la concezione della classe come contesto in cui si trasmette il sapere;
- riconsideri i ruoli degli studenti che divengono attivi costruttori del proprio apprendimento e del
docente, che assume il compito di facilitatore e di guida, di conduttore capace di promuovere
modalità di lavoro che coinvolgono gli studenti in percorsi di confronto e collaborazione tra pari;
- predisponga attività orientate al problem solving e al learning by doing;
- metta in campo una serie di strategie di lavoro fondate sulla ricerca, sull’apprendimento tra pari,
sull’apprendimento attraverso forme di didattica laboratoriale;
- consenta la promozione del pensiero critico, di soluzione dei problemi, di capacità di ragionamento,
di lavoro di gruppo;
- promuova una valutazione formativa e autentica attraverso il coinvolgimento degli studenti anche in
compiti autentici e complessi.
PUNTI DI FORZA DEL PIANO DI ADOZIONE
- Innovazione metodologica ed operativa
- Integrazione tra le idee proposte
- Formazione del personale
- Esperienza che alcune insegnanti della scuola hanno sviluppato nel corso degli anni
- Gradualità e contaminazione delle idee
DETERMINAZIONE PRIORITÀ DELLE IDEE
IDEE ADOTTATE Fattibilità Impatto Priorità
Aule Laboratorio Disciplinari 2 2 4
ICT LAB
Flipped Classroom (La classe capovolta) 2 1 2
Didattica per Scenari 2 1 2
Debate (Argomentare e dibattere) 2 1 2
DESCRIZIONE DEL PIANO DI ADOZIONE
Fase di “PLAN” - PIANIFICAZIONE
L’innovazione di modelli didattici che prevedono un ruolo attivo degli studenti porta la nostra scuola a voler
sperimentare metodologie didattiche e processi organizzativi che vanno nella direzione di una scuola che
cambia. Abbiamo deciso di adottare quattro Idee: Debate in 5 classi quarte e in 1 classe seconda; Flipped
Classroom in 1 classe quarta; Didattica per scenari in 5 classi seconde e in 1 classe quarta; Aule laboratori
disciplinari in 5 classi terze, 7 classi seconde, 1 classe quarta. La scelta di classi deriva dalla considerazione
dell'età degli studenti e dalla motivazione dei docenti.
Aule Laboratorio Disciplinari La scuola vuole realizzare aule laboratorio funzionali all’insegnamento della lingua inglese, anche con uso di
metodologia CLIL e laboratori scientifici per gruppi di alunni. L’idea è quella di tematizzare alcune aule e di
portarle a diventare aule dedicate. Le aule in questione saranno allestite con un setting funzionale alla
specificità delle discipline. Si adegueranno gli spazi di lavoro ad una didattica attiva di tipo laboratoriale,
predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazione, device tecnologici, software, ecc. L’ambiente in tal
senso si caratterizza intenzionalmente educativo in quanto si potranno mettere in “scena” insegnamento e
apprendimento attraverso metodi innovativi come INQUIRY, PROBLEM SOLVING e CLIL. Si utilizzerà
una tecnologia centrata sull’alunno, capace di favorire il lavoro cooperativo, in grado di offrire occasioni di
socializzazione e di adeguarsi a un lavoro in spazi differenti. Il setting specifico dei laboratori varierà a
seconda della disciplina e offrirà:
- un device “centrale” per il docente (LIM, PC portatile,…)
- un device per ogni alunno o l’utilizzo del BOYD (Bring Your Own Device)
- un sistema per far dialogare tra di loro i vari device
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Flipped Classroom (La classe capovolta), Didattica per Scenari, Debate (Argomentare e
dibattere) L’inserimento nelle classi delle LIM ha permesso ad un gruppo di insegnanti della nostra scuola di
sperimentare didattiche innovative ed attività interattive. L’adesione alle idee del Manifesto di Avanguardie
Educative porta il docente e gli alunni:
- a progettare in modo intenzionale ambienti di apprendimento e scenari nei quali le tecnologie siano risorse
abilitanti ed in cui gli studenti possano essere attivi protagonisti del loro processo di costruzione della
conoscenza;
- a condividere il modello didattico in un team;
- a trasformare la classe da spazio di trasmissione dei saperi del docente in comunità di apprendimento e di
ricerca;
- a promuovere lo sviluppo non solo di competenze degli alunni, ma anche della loro autonomia e della loro
capacità di lavorare con gli altri;
- ad acquisire competenze trasversali (life skill); saper risolvere problemi, prendere decisioni, sviluppare
creatività, capacità relazionali, comunicazione efficace favorendo il cooperative learning e la peer education.
Il setting specifico degli ambienti di apprendimento prevede:
- un device “centrale” per il docente (LIM, PC con connessione)
- un ambiente virtuale per l’apprendimento (moodle o simili)
- un device per ogni alunno o l’utilizzo del BOYD (Bring Your Own Device)
- risorse digitali
Fase di “DO” - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Il progetto che ha uno sviluppo triennale ha come destinatari i docenti e gli alunni della scuola. Le aree di
interesse del progetto sono: progettuale, organizzativa e di pianificazione, valutativa. Il piano si articola nelle
seguenti fasi:
- Formazione del personale: attraverso i webinar e il supporto delle scuole capofila da gennaio 2016 a
giugno 2018
- Progettazione di ambienti di apprendimento: ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni
flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’idea adottata e all’attività svolta
- Predisposizione di aule laboratorio disciplinari
- Progettazione di percorsi e contenuti che permettano l’attuazione delle idee adottate applicando le
metodologie in oggetto
- Realizzazione di percorsi didattici innovativi
- Monitoraggio periodico dei percorsi e apporto di azioni di miglioramento
Fase di “CHECK” – MONITORAGGIO E RISULTATI
La realizzazione del Piano di Avanguardie Educative prevede attività di monitoraggio di tutte le fasi, dai
parte dei referenti delle azioni previste. Il sistema di monitoraggio sarà articolato attraverso:
- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività
- incontri periodici finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle singole attività e ad
evidenziare eventuali criticità
- rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto alle parti interessate negli incontri istituzionali
programmati
- misurazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni implementate
Fase di “ACT”– RIESAME E MIGLIORAMENTO
Da effettuare quando la sperimentazione sarà in corso d’opera.
ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE DELL’ESPERIENZA
I Referenti delle idee adottate, d’intesa con la Dirigente scolastica, sulla base dei risultati emersi negli
incontri periodici programmati, adotteranno iniziative di pubblicizzazione delle esperienze. Le iniziative
programmate avranno lo scopo, oltre che di divulgare lo stato di avanzamento delle singole attività, di dare
indicazioni dello stato complessivo del lavoro. Si faranno conoscere al personale e agli utenti della scuola gli
obiettivi e le finalità del Piano, i suoi progetti. Le fasi intermedie di riesame dei progetti previste nei mesi di
marzo e maggio 2016, le fasi finali previste per la fine del mese di giugno 2016 (valutazione complessiva
della realizzazione del piano d’azione realizzato nell’anno scolastico) avranno luogo nelle sedi collegiali
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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(Collegio Docenti Consiglio d’Istituto, incontri scuola/famiglia, Consigli di classe e d’intersezione). Seguirà
un report da condividere con gli stakeholders più significativi e da pubblicare sul sito web della scuola.
La nostra scuola si avvale di sito web, media, bacheche per comunicare verso l’esterno.
Si prevede l’utilizzo della Piattaforma di Avanguardie Educative dedicata alla documentazione.
Sarà adottato lo strumento di monitoraggio previsto dal Piano.
4.2 LA SCUOLA DELL’INFANZIA
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
I Campi di Esperienza sui quali si fonda l’attività didattica della Scuola dell’Infanzia non prevedono quote
orarie settimanali vincolanti, per cui l’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile
flessibilità operativa e didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi e degli stili di
apprendimento oltre che delle motivazioni e degli interessi dei bambini
Sono previsti 2 modelli orario:
- orario normale, dalle ore 8,15 alle 16,15 , compreso il momento della consumazione del pasto quale attività
educativa;
- orario ridotto, dalle ore 8,15 alle 13,15, dal lunedì al venerdì;
In entrambi la Scuola adotta la flessibilità dell’orario, sia in ingresso (dalle ore 8,15 alle ore 9,00) che in
uscita (12,45 - 13,15 per le sezioni a turno antimeridiano e 15,45 - 16,15 per le sezioni ad orario normale).
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
La scuola dell’autonomia esplicita le scelte didattiche ed organizzative, adottando responsabilmente ogni
forma di flessibilità per progettare, regolare, modulare attività, tempi, ambienti, didattiche, nei modi ritenuti
idonei alla migliore esplicazione dell’offerta formativa.
In linea con quanto previsto dalla legge 107 comma 3, ivi compresa quella recata dal Regolamento
dell’Autonomia (D.P.R.275/99 art.4-5), e dall’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, per il prossimo
triennio la scuola si impegna per l’“Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa
finalizzati ad una valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del PTOF nel
suo insieme. La valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della flessibilità deve tener conto della
sostenibilità dei progetti proposti, oltre che dei contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia in orario
curricolare che in quello extracurricolare”.
Le modalità di organizzazione degli orari dei docenti costituiscono uno snodo fondamentale per esercitare
un'efficace azione nell’utilizzo dei momenti di contemporaneità.
Il potenziamento della contemporaneità nella fascia centrale del mattino (10,45-13,00) distribuita su quattro
giorni alla settimana offre maggiore opportunità per la realizzazione dei percorsi formativi personalizzati e
garantisce una maggiore efficacia degli interventi educativi.
La nostra Istituzione Scolastica per il prossimo triennio adotterà forme di flessibilità:
per l’organizzazione dei tempi e degli spazi delle attività di intersezione in alcuni periodi dell’anno
per le attività di laboratorio basate sulla ricerca e sul fare, rappresentare e rielaborare
per raggruppamenti dei bambini di sezione e di intersezioni, al fine di svolgere attività libere e
strutturate, in momenti comuni ed individuali, in piccoli gruppi omogenei per età, livelli di
apprendimento, per attività di ricerca
per attività di rinforzo, consolidamento e potenziamento degli interventi educativi, utilizzando
modalità basate sul peer to peer, tutoring,…
per la realizzazione dei Progetti previsti nel PTOF
4.3 LA SCUOLA PRIMARIA
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
Sono previsti 2 modelli orario:
27 ore settimanali: dalle ore 8,15 alle 13,15, dal lunedì al venerdì, con rientri articolati su base
plurisettimanale
40 ore settimanali: dalle ore 8,15 alle 16,15, dal lunedì al venerdì
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Le discipline L’attività didattica del primo segmento del percorso formativo è orientata sulla qualità di apprendimento di
ciascun alunno; i docenti in sinergia promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi si
intersecano e si confrontano tra loro evitando la frammentazione.
Nelle Indicazioni Nazionali le discipline non sono aggregate e ciò rafforza interconnessioni e trasversalità e
garantisce l’unitarietà dell’insegnamento.
Orario delle discipline organizzato su base settimanale
DISCIPLINA PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE
ITALIANO 7 6 5 5 5
INGLESE 1 2 3 3 3
STORIA 2 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2 2
MATEMATICA 5 5 5 5 5
SCIENZE 2 2 2 2 2
TECNOLOGIA 1 1 1 1 1
MUSICA 1 1 1 1 1
ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1
EDUCAZIONE FIS. 1 1 1 1 1
RELIGIONE CATT. 2 2 2 2 2
Nell’ambito del curricolo obbligatorio sono articolate su base annuale 66 ore secondo criteri flessibili e
tenuto conto del curricolo integrativo obbligatorio definito a livello di scuola.
FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
La piena realizzazione del curricolo e il raggiungimento degli obiettivi richiedono un’organizzazione
flessibile. Perciò, la Scuola adotta le seguenti forme di flessibilità:
Adeguamento del calendario scolastico, che non comporti riduzioni delle attività didattiche né
dell’orario di lavoro del personale e che, comunque, inglobi tutte le attività che prevedono
l’utilizzo di personale docente e ATA anche fuori dall’istituzione scolastica, come, ad esempio, i
viaggi di istruzione o manifestazioni territoriali
Articolazione flessibile della quota massima del 20% prevista per il curricolo integrativo, al fine di
supportare il Piano complessivo dell’Offerta Formativa (Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n.
4007A22 dell’8/10/2015)
La scelta della scuola consiste nell’articolare di 66 ore annuali su base annuale, effettuando rientri
antimeridiani (anche in giornate festive) o rientri pomeridiani per le attività previste nell’ambito del curricolo
integrativo obbligatorio.
Progetti prime seconde terze quarte quinte
La mia Scuola… un grande abbraccio! 25 ore 20 20 20 30
A metà dell’opera: recupero, consolidamento e potenziamento 10 15 15 15 10
Con l’Unesco: Genuino per noi… sostenibile per l’ambiente 8 8 8 8 6
Una nuova casa per Scuola Amica 8 8 8 8 5
Vivi Santeramo 15 15 15 15 15
Inoltre, ricorrendo alla Organizzazione di classi per gruppi, in modalità “aperta” o parallela, garantendo
che il numero di alunni per classe non superi quello previsto per la determinazione degli organici, si
prevede:
l’impiego diversificato dei docenti nelle diverse sezioni e classi, in funzione di diverse e motivate
opzioni metodologiche e organizzative;
la progettazione di percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività;
l’attivazione di percorsi didattici individualizzati;
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da classi;
l’attivazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e orientamento;
la scelta e adozione di metodologie e strumenti didattici, fra cui la promozione dell’impiego didattico
di nuove tecnologie.
È inoltre possibile l’impiego dell’orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole
discipline, anche sulla base della programmazione plurisettimanale, tenuto conto dell’intensificazione delle
attività in alcuni periodi didattici. Nelle classi funzionanti a tempo pieno (40 ore settimanali), alle discipline ed alle ore del curricolo
obbligatorio, si aggiungono 5 ore destinate alla mensa ed 8 ore per attività laboratoriali.
4.4 IL CURRICOLO DI ISTITUTO
La progettazione triennale, redatta dal Collegio dei Docenti dei due ordini di scuola, fa riferimento alle
Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, attraverso la formulazione di una didattica per competenze che
trae spunto dalle competenze chiave europee: comunicazione nella madrelingua; competenza matematica e
competenze di base in scienza e tecnologia; competenze sociali e civiche; comunicazione nelle lingue
straniere; consapevolezza ed espressione culturale ed imparare a imparare.
Il lavoro realizzato è frutto di uno studio in prosecuzione di una proposta di curricolo verticale per
competenze formulato in rete.
Grazie all’attività di ricerca e innovazione sulle Indicazioni Nazionali promossa dal MIUR e dall’Ufficio
Scolastico Regionale per la Puglia (DL 104 del 2013 e CM 22 del 26/08/2013 sulle “Misure di
accompagnamento delle Indicazioni Nazionali del 2012”) è stato costituito un gruppo di studio ed
approfondimento, composto da docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo “Perotti-Ruffo”,
delle scuole paritarie del Comune di Cassano, del 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” di
Santeramo, con il supporto dell’Università degli Studi di Bari. Il lavoro di ricerca-azione è durato due anni
ed ha portato alla definizione di un Curricolo Verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di I
grado.
Nella definizione di tale curricolo verticale per competenze trasversali si è cercato di individuare i saperi
essenziali adeguati cognitivamente agli studenti delle varie età, mettendo al centro l'alunno e il suo
apprendimento, valorizzando le discipline come strumenti di conoscenza e di progettare un percorso
rispondente alle diverse esigenze per garantire la parità e l'accesso anche a coloro che, a causa di svantaggi
educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno
particolare per sviluppare le loro potenzialità.
Il curricolo è stato declinato per abilità e conoscenze, per tutti i tre anni della Scuola dell’Infanzia e per tutte
le classi della scuola Primaria e Secondaria di primo grado, articolato a partire dalle otto competenze chiave
europee, che si costituiscono come il faro dell’istruzione e dell’educazione e il filo conduttore unitario
dell’insegnamento/apprendimento.
Esso è stato elaborato nei Consigli di Interclasse che hanno predisposto 4 Unità di Competenza utilizzando
criteri di scansione temporale o tematica e nei Consigli di Intersezione che hanno elaborato 5 Unità di
Competenza con scansione temporale e tematica e 2 unità trasversali valide per tutto l’anno. In ogni Unità è
stata individuata una precisa ed articolata scansione operativa in fasi all’interno delle quali sono evidenti le
attività, gli strumenti, gli esiti e la valutazione.
Il curricolo verticale per competenze si avvale di una didattica interattiva e dialogata all’interno della classe
che sperimenta un metodo di lavoro d’aula basato sui processi da attivare e le capacità metacognitive, sul
clima favorevole per una partecipazione emotiva attraverso situazioni dalle quali derivano curiosità,
domande, problemi da affrontare.
Inoltre la Scuola Primaria ha predisposto le rubriche valutative concernenti le competenze chiave e le
rubriche disciplinari distinte per le classi 1e-3
e, 4
e-5
e.
La Scuola dell’Infanzia, invece, ha redatto le rubriche valutative tenendo conto delle dimensioni di sviluppo
per ognuna delle cinque unità di competenza tematiche/campi di esperienza e per le due unità trasversali.
In riferimento, pertanto, agli obiettivi di apprendimento definiti, i docenti hanno elaborato le Progettazioni
Annuali (con Piani Personalizzati e/o Didattici per alunni con Bisogni Educativi Speciali) articolate in Unità
di Competenza.
Il curricolo è consultabile al link http://www.santeramo2cd.it/pof/curricolo.html
Curricolo Integrativo Obbligatorio
Titolo progetto Classi
interessate
Docenti
responsabili
Obiettivi Tempi di
realizzazione
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PROGETTO N. 1
La mia Scuola: un
grande abbraccio!
Tutti gli alunni
di Scuola
dell’Infanzia
Docenti
afferenti le
sezioni
Curare l’accoglienza nella fase di
avvio dell’anno scolastico.
Curare l’orientamento e il
passaggio educativo tra gradi
diversi di Scuola.
Orario del curricolo
obbligatorio
Tutti gli alunni
di Scuola
Primaria
Docenti
afferenti le
classi
Flessibilità
organizzativa
20 ore annuali per le
classi seconde, terze e
quarte
25 per le classi prime
30 per le classi quinte
PROGETTO N. 2
A metà dell’opera:
progetto di
recupero,
consolidamento e
potenziamento
Tutte le classi
di Scuola
Primaria
Docenti
afferenti le
classi
Migliorare gli esiti scolastici
ricorrendo all’articolazione
flessibile di gruppi di
apprendimento di classi diverse,
sulla base delle specificità di ogni
studente.
Arricchire il proprio linguaggio per
comunicare.
Arricchire il codice verbale.
Consolidare processi e procedure
per operare.
Acquisire la strumentalità di base in
situazioni problematiche.
Prolungare i tempi di attenzione e
concentrazione.
Flessibilità
organizzativa per
10 ore annuali per le
classi prime e quinte
15 ore per le classi
seconde, terze e
quarte
PROGETTO N. 3
Con l’UNESCO:
“Genuino per
noi… sostenibile
per l’ambiente”
Tutti gli alunni
di Scuola
dell’Infanzia
Docenti
afferenti le
sezioni
Incrementare negli studenti la
responsabilità verso gli altri, le
cose, l'ambiente circostante, gli
impegni della vita scolastica e
sociale.
Accrescere le modalità consapevoli
di esercizio della convivenza civile,
di consapevolezza di sé, rispetto
delle diversità, di confronto
responsabile.
Curricolo obbligatorio
Tutte le classi
di Scuola
Primaria
Docenti
afferenti le
classi
Flessibilità
organizzativa per
8 ore annuali per le
classi dalle prime alle
quinte
PROGETTO N. 4
Una nuova Casa
per Scuola Amica:
Un Albero
Tutte le sezioni
di Scuola
dell’Infanzia
Docenti
afferenti le
sezioni
Approfondire il tema della legalità,
della conoscenza e della
promozione dei diritti umani, della
diversità, della solidarietà e della
costruzione di un mondo più giusto
ed equo.
Curricolo obbligatorio
Tutte le classi
di Scuola
Primaria
Tutti i
Docenti
afferenti le
classi
Curricolo
obbligatorio
Flessibilità
organizzativa per
8 ore annuali
PROGETTO N. 5
Vivi Santeramo:
esperienze e
tradizioni del
territorio
Tutti gli alunni
di Scuola
dell’Infanzia
Docenti
afferenti
alle sezioni
Curare l’interazione e
l’integrazione all’interno del
territorio di riferimento per portare
in esso la specificità culturale della
Scuola.
Orario extracurricolare
Tutti gli alunni
di Scuola
Primaria
Docenti
afferenti le
classi
Flessibilità
organizzativa
15 ore annuali
4.5 PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Pensare all’ampliamento dell’Offerta Formativa vuol dire aprire possibilità diverse, riconoscere percorsi
differenti connettendosi alle esperienze del territorio e tenendo presenti le risorse disponibili della Scuola.
Titolo progetto Alunni interessati Risorse Finalità
PROGETTO N. 11
CreAttivaMente
Alunni di classe terza
Scuola Primaria
60 ore a carico del F.I.S.
2 corsi
Il progetto tende a favorire
l’esperienza pratica e
creativa attraverso un
laboratorio artistico-
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manipolativo.
PROGETTO N. 12
Leggendo leggendo…
comparve un mondo
fantastico
Alunni di classe terza e
quarta di Scuola
Primaria
60 ore a carico del F.I.S.
2 corsi
Il Progetto vuole stimolare
il gusto della lettura e della
curiosità, promuovendo le
competenze trasversali e
metacognitive che la lettura
animata e guidata implica.
PROGETTO N. 13
Mi diverto con le scienze
Alunni di classe quarta e
quinta di Scuola Primaria
60 ore a carico del F.I.S.
2 corsi
Esperto esterno
Il progetto mira a stimolare
l’interesse per le scienze
facendo leva sulla curiosità
e sul metodo sperimentale.
4.6 INCLUSIONE SCOLASTICA
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema
educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a
prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La
piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso
una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio
(fonte Miur).
La scuola fa dell’Integrazione un punto centrale della sua opera e attività culturale, educativa e didattica.
L’Istituto attiva una serie di iniziative e progetti volti a facilitare l’inclusione degli alunni con bisogni
educativi speciali o in condizioni di svantaggio promuovendo la valorizzazione della singolarità di ognuno.
La finalità prioritaria consiste nel raggiungere maggiore consapevolezza sia da parte delle famiglie sia della
scuola e dei docenti in particolare, delle risorse e degli strumenti normativi ed operativi disponibili per
rispondere alle necessità e bisogni educativi degli alunni BES.
Nella scuola proseguiranno le iniziative di sensibilizzazione su queste importanti tematiche per far emergere
e rimuovere gli stereotipi e gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità nei
diversi contesti della vita politica, sociale, economica, premessa fondamentale per lo sviluppo del dialogo,
del senso critico e della tolleranza.
I processi formativi dovranno tener conto delle differenti origini etniche, sociali e culturali, e nell' approccio
di genere la proposta educativa sarà aperta alla condivisione e al rispetto della pari dignità di tutte le persone
in quanto tali.
La scuola cura la formazione integrale della persona umana educando gli alunni:
1) al valore del rispetto in senso ampio:
- rispetto della persona, qualunque caratteristica abbia
- pari opportunità
- educazione alla non-violenza e alla gestione dei conflitti
- rispetto dell’ambiente e cura dei materiali
2) al senso di responsabilità e di cittadinanza attiva
- conoscenza e consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti
Fermo restando il riconoscimento del valore di ogni essere umano, nel rispetto della libertà educativa delle
famiglie, la scuola non intende promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura.
L’integrazione è crescita armonica ed equilibrata della persona nei vari contesti relazionali ed esperienziali.
La Direttiva del 27/12/2012 e la C.M.8/2013 ha esteso i benefici a suo tempo previsti dalla legge 170/2010
per i D.S.A. a tutti i bisogni educativi speciali. Tale documento ridefinisce e completa il tradizionale
approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di
intervento all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: disturbi evolutivi specifici,
svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
La nostra scuola si adopera e mira a garantire l’integrazione degli alunni svantaggiati, dei diversamente abili,
appartenenti ad altre etnie o culture. L’inclusività promuove l’incontro con la diversità che ha sempre fornito
al nostro Circolo motivo di dinamismo per il cambiamento, producendo una costante ricerca in tutte le sue
componenti organizzative, al fine di promuovere percorsi di sviluppo umano idonei ad aumentare la qualità
della vita degli alunni intervenendo sui processi di funzionamento, generando capacità, migliorando
performance, riducendo gli ostacoli che ne impediscono lo sviluppo. A tal proposito la nostra Scuola attua il
Progetto- laboratorio “INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”, al fine di
promuovere una didattica inclusiva in grado di realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli
alunni tenendo conto di quattro elementi principali:
1. Il funzionamento umano differente: riconoscere e comprendere le varie differenze nel
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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funzionamento degli alunni/e, sia quando sono differenze problematiche (BES), sia quando sono
“semplicemente” modi diversi di pensare, apprendere, relazionarsi, vivere situazioni
2. L’equità: valorizzare le differenze, nel senso di considerare di “pari valore, dignità e diritti” ogni
diversità. La valorizzazione delle differenze implica quindi innanzitutto il “cercarle”, riconoscerle,
comprenderle in modo per poter agire in modo efficace e partecipativo
3. L’efficacia tecnica e la piena partecipazione sociale: valorizzare in modo efficace le particolarità di
funzionamento dei singoli alunni, attraverso offerte formative realmente in grado di sviluppare al massimo i
potenziali apprenditivi e la piena partecipazione sociale
4. La prevenzione: la nostra scuola è impegnata su questo fronte da parecchi anni con:
- l’intervento precoce a partire dalla Scuola dell’Infanzia (interventi di formazione, di laboratorio
fonologico, di prevenzione delle difficoltà di apprendimento in matematica per gli alunni cinquenni,
di screening e di potenziamento e controllo nelle prime due classi di Scuola Primaria)
- il programma di screening di primo livello nelle seconde e terze classi di Scuola Primaria
- il controllo degli apprendimenti utilizzando prove standardizzate (ACM Cornoldi ed MT Cornoldi)
L’individuazione precoce di eventuali ritardi o difficoltà di apprendimento ha reso un servizio utile agli
alunni attraverso interventi di recupero che coinvolgono la scuola e la famiglia.
Questo il percorso e le strategie individuate per l’intervento con alunni in difficoltà o BES:
Il gruppo per l’inclusione – GLI
Compiti del GLI (direttiva Ministeriale 27/12/2012)
Rilevazione BES presenti nella scuola
Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere
Raccordi con azioni strategiche dell’Amministrazione o con Enti ed Associazioni
Focus Group per il confronto sui casi
Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi
Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’Inclusività della scuola
Raccolta e coordinamento delle proposte formative dei singoli GLH sulla base delle effettive
esigenze
Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES
Redazione del PAI (nota ministeriale del 27/06/2013)
La nostra scuola elabora il Piano annuale per l’inclusione, strumento programmatorio previsto dalla
normativa (nota ministeriale del 27/06/2013. Esso ha lo scopo di individuare annualmente i punti di forza e
di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e di predisporre quindi un piano di azioni con
l’eventuale coinvolgimento anche del privato sociale al fine di impostare, una migliore accoglienza degli
alunni, con particolare attenzione a quelli con diversi bisogni educativi speciali.
Socializzazione delle buone prassi
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
39
Seguendo le indicazioni dell’UNESCO (2000) nel nostro Istituto viene attribuita grande importanza alla
pedagogia inclusiva che poggia su quattro punti fondamentali:
• tutti i bambini possono imparare;
• tutti i bambini sono diversi;
• la diversità è un punto di forza;
• l’apprendimento si intensifica con la cooperazione tra insegnanti, genitori e comunità
Seguendo le pratiche inclusive efficaci che nel tempo sono state elaborate e sperimentate la scuola assume
alcuni Indicatori Di Qualità Specifici Per L’integrazione.
Tali indicatori dovranno riguardare tre ordini di aspetti:
a. indicatori strutturali, cioè le pre-condizioni organizzative del servizio scolastico e degli altri servizi
territoriali che garantiscono in prospettiva una maggiore o minore qualità dell’integrazione;
b. indicatori di processo, cioè come si realizza dall’inizio alla fine di un anno scolastico lo svolgimento
dell’integrazione;
c. indicatori di risultato, cioè quali sono gli effetti che il processo di integrazione produce sugli alunni con
handicap.
a) Indicatori strutturali
1) Formazione di classi con un numero massimo di alunni (attualmente 25, cfr d.m. n.141/99).
Questo compito è affidato al Dirigente scolastico, sentiti gli organi collegiali della scuola (L.n. 448/02 art 22
comma 2). Un livello di qualità migliore, anche se intermedia, è rappresentato da classi con meno di 25
alunni sino a 21.Il livello ottimale di qualità è rappresentato da classi con 20 alunni (D I n. 141/99);
2) Assegnazione fin dall’inizio dell’anno scolastico di un insegnante specializzato per le attività di sostegno.
L’aggiornamento degli insegnanti curriculari è previsto come un "livello essenziale" e figura nel PTOF ed è
programmato per l’Inclusione e l’Integrazione;
3) Presenza nella scuola di collaboratori scolastici di ambo i sessi per l’assistenza materiale ed igienica agli
alunni con handicap;
4) Formulazione di un Piano Educativo Personalizzato.
Un livello ottimale è rappresentato anche dalla presenza della famiglia, dai collaboratori scolastici e dagli
operatori sociosanitari di territorio.
b) Indicatori di processo
Si possono così sintetizzare:
- Iniziale attività mediativa degli insegnanti di classe nei confronti degli alunni perché sappiano
correttamente accogliere il compagno con handicap ed instaurare un corretto rapporto relazionale
cameratesco, né distaccato, né sdolcinato;
- verifiche frequenti del progetto didattico in itinere, specie se sperimentale (D I n. 331/98 art 43);
- oculata predisposizione di prove "equipollenti" (quando utili, L.n. 104/92, art 16 comma 3) o
"differenziate" (quando necessarie, O.M. n. 65/98 art 10 comma 11 recepiti nelle successive
OO.MM., da ultimo O.M. n. 90/01);
- svolgimento di "GLH operativi" con la partecipazione dei genitori dell’alunno ed eventualmente
anche dell’esperto che segue l’alunno per incarico della famiglia, fuori della scuola;
- nei casi di alunni con diversabilità in situazione di particolare gravità, predisposizione e
realizzazione di un percorso educativo e didattico molto articolato, anche con partecipazione a
laboratori, a classi aperte ed attività parascolastiche, purché previste dal PEI, fermo restando il
rapporto stretto con la classe di appartenenza e coi compagni;
- programmazione accurata della partecipazione dell’alunno con diversabilità alle gite scolastiche,
accompagnato dall’insegnante per il sostegno;
- realizzazione, nei gradi successivi, di orientamento dell’alunno con diversabilità, assieme ai
compagni.
c) Indicatori di risultato di qualità
Si possono indicare come segue:
- valutazione ancorata al PEI ed al progetto didattico, che può anche prevedere la riduzione e
semplificazione di contenuti disciplinari;
- valutazione non limitata agli apprendimenti disciplinari ma estesa a competenze e capacità, oltre che
alle altre finalità dell’integrazione scolastica, quali "la crescita in autonomia sotto il profilo della
comunicazione, della socializzazione e dello scambio relazionale";
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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- valutazione della qualità del servizio scolastico, che tenga conto del livello della qualità raggiunta
dell’integrazione scolastica in quell’anno in quella scuola.
La valutazione deve essere effettuata:
- dagli stessi operatori scolastici, in Consiglio di Classe ed in Collegio dei Docenti;
- dalle famiglie degli alunni;
- da soggetti esterni, tenendo conto di tutti gli indicatori di qualità sopra enumerati;
- valutazione dell’attuazione del "Piano di zona, di cui all’art 19 L.n. 328/00, nel cui ambito si colloca
l’accordo di programma per l’integrazione scolastica e dei "progetti individuali globali di vita" delle
persone con handicap.
La nostra scuola si impegna a costituire un Modello di Adozione del Bisogno Educativo Speciale e della
Disabilità.
Tale modello comporta la condivisione di:
Strumenti operativi (PAI , PEI, PDP d’Istituto)
Protocolli
Tutti i protocolli d’azione adottati favoriscono la continuità educativa e didattica nel passaggio tra i diversi
ordini di scuola accompagnando l’alunno per tutto il progetto di vita (Indicazioni Nazionali per il Curricolo
2012).
Nel nostro Circolo si mira a coinvolgere gli alunni, gli insegnanti, gli operatori sanitari, gli specialisti, i
genitori e gli altri soggetti interessati all’educazione dei bambini con bisogni educativi speciali in un
processo educativo sinergico e congruente.
L’insegnante specializzato per il sostegno ricerca orientamenti comuni ed intese di metodo con i colleghi,
integra e funzionalizza l’intervento degli specialisti, degli operatori sanitari e dei familiari dell’alunno,
concordando lo sviluppo di curricoli adeguati ai bisogni particolari e specifici degli alunni.
L’equipe pedagogica adotta i metodi e gli stili educativi meglio rispondenti alle esigenze dell’integrazione.
Sulla base della Diagnosi Funzionale elaborata dalla AUSL competente per territorio, delle risorse umane
assegnate al Circolo Didattico dall’Ufficio Scolastico Provinciale, consultato il Gruppo di Lavoro per
l’Integrazione Scolastica costituito a livello di Istituzione scolastica, sono assegnate ad ogni alunno
individuato portatore di handicap le ore di sostegno ritenute necessarie a favorire il processo di integrazione..
La Scuola garantisce la stesura del PDF, del PEI in collaborazione con gli operatori della ASL e con la
famiglia.
EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ, PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE
Nella scuola proseguiranno le iniziative di sensibilizzazione su queste importanti tematiche per far emergere
e rimuovere gli stereotipi e gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità nei
diversi contesti della vita politica, sociale, economica, premessa fondamentale per lo sviluppo del dialogo,
del senso critico e della tolleranza.
I processi formativi dovranno tener conto delle differenti origini etniche, sociali e culturali, e nell' approccio
di genere la proposta educativa sarà aperta alla condivisione e al rispetto della pari dignità di tutte le
persone in quanto tali.
La scuola cura la formazione integrale della persona umana educando gli alunni:
1) al valore del rispetto in senso ampio:
- rispetto della persona, qualunque caratteristica abbia
- educazione alla non-violenza e alla gestione dei conflitti
- rispetto dell’ambiente e cura dei materiali
2) al senso di responsabilità e di cittadinanza attiva:
- conoscenza e consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti
Fermo restando il riconoscimento del valore di ogni essere umano, nel rispetto della libertà educativa delle
famiglie, la scuola non intende promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura.
(dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico)
4.7 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Nell’anno scolastico 2011/12 il nostro Circolo ha iniziato un percorso di autovalutazione ispirato ai principi
di eccellenza del modello EFQM (modello europeo per la gestione e la qualità) secondo il modello CAF.
Tale percorso ha permesso lo sviluppo di nuove consapevolezze, ha offerto la possibilità alla nostra
istituzione scolastica di riflettere sul proprio operato, misurato attraverso dati oggettivi, all’interno di un
quadro logico e coerente, per riprogrammare e migliorare il proprio servizio. In questo nuovo scenario, la
valutazione della scuola è risultata uno strumento di lavoro strategico, sia per la rendicontazione diffusa, sia
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
41
per la riflessione sulle scelte effettuate, sulle attività svolte, sulle risorse utilizzate e sui risultati raggiunti
nell’ambito dell’apprendimento. Il binomio tra misurazione dei risultati e qualificazione del servizio erogato
ha spinto la nostra Istituzione scolastica a fare delle scelte per il miglioramento continuo in quanto da sempre
attenta ai processi sociali e alle più aperte innovazioni. A partire dall’anno scolastico 2013/2014, sono stati
introdotti nel nostro circolo, ai fini della valutazione del Piano dell’Offerta Formativa, degli indicatori di
misurazione dei processi chiave e trasversali di supporto d’Istituto.
L’approccio sistemico alla valutazione ha interagito con le dinamiche dei processi di insegnamento, ha
esplorato l’effetto delle variabili interne (l’istituto e la classe) sulla qualità dell’istruzione.
Il processo autovalutativo si è articolato in valutazione interna, volta ad apprezzare il raggiungimento di
obiettivi specifici legati ad un preciso contesto operativo (applicazione del modello CAF & Education negli
aa.ss. 2011-2014), in valutazione esterna richiesta dalla scuola nell’anno scolastico 2014/15, volta al
riconoscimento EIPA di EFFECTIVE CAF USER (Amministrazione che utilizza in maniera efficace il
modello CAF), in rilevazione esterna degli esiti scolastici degli alunni di classe II e V da parte
dell’INVALSI.
Con il DPR n. 80/2013 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di
istruzione e formazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità del SNV e all'articolo 6 sono indicate e
descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di valutazione delle scuole:
a) autovalutazione; b) valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.
La valutazione è oggi collocata tra le priorità del Governo proprio per il suo imprescindibile valore
strategico, come risulta anche nella legge 13 luglio 2015, n. 107.
La Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 ha individuato le priorità strategiche della valutazione del sistema
educativo di istruzione, che costituiscono il principale punto di riferimento per lo svolgimento delle funzioni
da parte di tutti soggetti del SNV e ha completato il disegno tracciato dal Regolamento sull'autonomia
scolastica adottato con il DPR n. 275/1999.
Tale percorso ha visto nel nostro Circolo la costituzione del Nucleo di Valutazione interna, la redazione di un
Rapporto di Autovalutazione che attraverso l’individuazione di priorità e traguardi, di obiettivi di processo
ha dato l’input alla realizzazione di un Piano di Miglioramento.
Monitoraggio del P.T.O.F (legge 107/2015) Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (legge 107/201) contiene le attività che la scuola conta di
sviluppare nei tre anni. Prevede le fasi di PLAN, DO, CHECK, ACT, quindi, periodicamente, in sede di
revisione del piano, si verificheranno le priorità ed i macro-obiettivi. La fase fondamentale della verifica e
della conseguente valutazione del P.T.O.F. consentirà agli organi di governo dell’Istituzione di controllare
gli esiti di medio e lungo periodo ed eventualmente di adattare meglio il progetto iniziale, ai traguardi cui la
scuola tende.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dal II Circolo Didattico di Santeramo sarà oggetto di:
1. espressione di parere favorevole da parte del Collegio dei docenti
2. approvazione da parte del Consiglio di Istituto
3. invio all’USR
4. controllo di gestione da parte del Capo di Istituto
5. monitoraggio dei processi attivati da parte del Nucleo di Valutazione
6. monitoraggio dell’andamento dell’attività didattica da parte del team docente e dei Consigli di
Interclasse e d’Intersezione
7. valutazione delle dimensioni della qualità da parte degli utenti
In particolare si valuteranno:
1) l’efficacia delle azioni didattiche intraprese sui propri studenti in relazione a:
- progressi compiuti nell’apprendimento e il potenziamento delle competenze
- accrescimento della consapevolezza civica
- consapevolezza delle proprie capacità in relazione al proprio futuro di studio e/o lavoro
2) l’efficienza organizzativa della scuola, in merito a:
- attività e progetti in grado di realizzare gli obiettivi in base a: livelli di partenza, indicatori
utilizzati, risultati attesi
- risultati sull’utilizzo del personale nei vari ambiti (didattica, laboratori, sorveglianza…)
- livello di partecipazione
- rispetto delle scadenze
- funzionalità dell'orario, la funzionalità delle attrezzature, l'agibilità degli spazi
- miglioramento dei rapporti interpersonali all'interno della scuola
3) la gestione delle risorse economiche
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
42
4) la percezione dell’efficacia dell’azione didattica rilevata
Valutazione degli alunni
Il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 definisce finalità, obiettivi, modalità applicative, criteri e tempi per la
valutazione degli alunni. Infatti, vi si afferma che “La valutazione è espressione dell'autonomia
professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente
e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni”.
Chiarisce anche l’oggetto della valutazione: “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua
finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di
Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con
raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Il DM 254/12: certificazione e Indicazioni. Esplicita che la certificazione delle competenze trova ampio
riscontro nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione. In esse viene ribadito l’impegno ad emanare una modulistica nazionale, sollecitando le scuole a
«progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze» (p. 19).
La nostra scuola alla tradizionale funzione della valutazione sommativa che mira ad accertare con strumenti
il più possibile oggettivi il possesso di conoscenze, abilità e competenze concentrandosi sul prodotto finale
dell’insegnamento/apprendimento, accompagna la valutazione formativa che intende sostenere e potenziare
il processo di apprendimento dell’alunno. Infatti, la valutazione diventa formativa quando si concentra sul
processo e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte all’alunno, contribuiscono a sviluppare in lui
un processo di autovalutazione e di auto-orientamento.
Affinché questa azione di miglioramento possa essere intrapresa dall’alunno la scuola considera la funzione
proattiva della valutazione, che è tale quando mette in moto gli aspetti motivazionali che sorreggono le
azioni umane. Gli insegnanti riconoscono ed evidenziano i progressi, anche piccoli, compiuti dall’alunno nel
suo cammino, gratificano i passi effettuati, cercano di far crescere in lui le “emozioni di riuscita” che
rappresentano il presupposto per le azioni successive.
Le informazioni raccolte durante il processo sono utili al docente per effettuare una verifica della qualità del
lavoro svolto e attivare eventuali aggiustamenti del percorso: la valutazione in questo modo diventa
formativa anche per l’insegnante.
Insieme a questa imprescindibile funzione formativa è evidente che, al termine di una attività didattica
centrata su specifici obiettivi di apprendimento, si effettueranno prove di valutazione con funzione
misurativa e sommativa. Mantenere in equilibrio le diverse funzioni della valutazione, senza trascurarne o
enfatizzarne alcuna e senza confondere i diversi oggetti della valutazione (conoscenze o competenze),
rappresenta, unitamente al corretto uso degli strumenti valutativi, un elemento di qualità dell’intera azione
formativa e didattica degli insegnanti, da cui discende la qualità degli apprendimenti.
COME VALUTIAMO
Valutazione diagnostica Come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito
di apprendimento:
- Osservazioni sistematiche e non
- Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
- Prove oggettive criteriali d’Istituto per classi parallele
- Libere elaborazioni
Valutazione formativa: per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per
monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando
eventualmente il percorso:
- Osservazioni sistematiche e non
- Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
- Prove oggettive criteriali d’Istituto per classi parallele per la verifica intermedia e finale
- Analisi della congruenza tra obiettivi e risultati
- Libere elaborazioni
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Valutazione sommativa periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n.169/2008 di conversione del
D.L 137/2008 : bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e, mediante l’attribuzione di voti
numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale
mediante un giudizio analitico. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno/a ma anche per
le famiglie.
Valutazione del comportamento
Il comportamento si considera come insieme delle norme e dei doveri e come partecipazione attiva alla vita
della comunità scolastica.
Per la valutazione del comportamento si fa riferimento ai seguenti indicatori:
impegno
Valutazione dei traguardi di competenza
Ai sensi del Regolamento della valutazione (DPR n. 122/09) gli insegnanti sono chiamati a valutare gli
apprendimenti, in termini di conoscenze e abilità, il comportamento e a certificare le competenze.
L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di
informazioni da cui far discendere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di
accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse
discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un
certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere
dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze,
previsti per le singole discipline dalle Indicazioni.
Per questi motivi la certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la
complessità e la processualità. Complessità in quanto prende in considerazione i diversi aspetti della
valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti da utilizzare in
un contesto problematico e più articolato rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti
appresi. Processualità in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola
primaria, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti che documentino,
attraverso strumenti che le singole scuole nella loro autonomia possono costruirsi, il grado di avvicinamento
degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello
studente. Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono, legittimandola,
nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado… (dalle Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo della
scuola primaria).
La scelta della scuola di strutturare il curricolo per unità di competenze e di utilizzare una didattica per lo
sviluppo delle competenze ci ha condotto a formulare e utilizzare Rubriche Valutative sia per la promozione
delle competenze trasversali che per quelle disciplinari, coerentemente all’impianto didattico scelto e
utilizzato nella nostra scuola.
Strumenti per valutare le competenze
- compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.)
- osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive
Il documento di certificazione delle competenze nella Scuola Primaria La scuola adotterà la scheda di certificazione delle competenze per gli alunni nell’ultimo anno della Scuola
Primaria, proposta dal Ministero a livello sperimentale e in attesa di un modello nazionale definitivo.
La valutazione degli alunni con BES
La nostra scuola è impegnata con azioni progettuali che prevedono :
- l’intervento precoce a partire dalla Scuola dell’Infanzia (interventi di formazione, di laboratorio
fonologico per gli alunni cinquenni, di screening e di potenziamento e controllo nelle prime due
classi di Scuola Primaria).
- il programma di screening di primo livello nelle seconde e terze classi di Scuola Primaria.
- il controllo degli apprendimenti utilizzando prove standardizzate( ACM Cornoldi ed MT
Cornoldi)
L’obiettivo è quello di intervenire precocemente con alunni in difficoltà di apprendimento per cercare di
ridurre, per quanto possibile, l’effetto funzionale e secondario delle difficoltà incontrate.
Alunni con disabilità
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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L’articolo 16 della legge 104/92 stabilisce le regole fondamentali per gli alunni con disabilità.
Tenuto conto di quanto stabilito dal DPR n. 122/09, gli alunni con disabilità saranno valutati sulla base degli
obiettivi dell’integrazione scolastica sanciti dall’art.12, comma3 della legge 104/92 e previsti nel PEI: gli
apprendimenti nella loro globalità, la crescita nella comunicazione, nella socializzazione e nelle relazioni
(assi).
Alunni con DSA
Per gli alunni con DSA certificati, in base a quanto previsto nei PDP, sarà consentito l’uso degli strumenti
compensativi e dispensativi o altri accorgimenti didattici come, ad esempio, la concessione di tempi più
lunghi nelle verifiche o negli esami finali. L’esito sarà quello conseguente alla valutazione, alla pari di tutti
gli altri alunni.
Alunni con svantaggio, disagio e alunni stranieri
Agli alunni con svantaggio e disagio e agli alunni stranieri si applicheranno gli strumenti compensativi o
dispensativi o altri accorgimenti didattici come previsto nei PDP. L’esito sarà quello conseguente alla
valutazione al pari di tutti gli altri alunni.
Prove INVALSI
A seguito della legge 176/07 è divenuto operativo il principio della valutazione standardizzata introdotta nel
nostro sistema dalla Legge 53/03. L’INVALSI con il DPR n.80 del 2013 concernente le prove da svolgere
nei vari gradi di scuola precisa che tali prove non hanno alcun valore valutativo per il profitto dei singoli
alunni. Si precisa che i risultati delle prove degli alunni con disabilità certificata e DSA diagnosticati sono
trasmessi all’INVALSI, che provvede a trasferirli in un’ apposita banca dati, ma non entrano a far parte della
media nazionale. Per gli altri alunni BES, di cui alla Circolare del 6 marzo 2013, si stabilisce che potranno
svolgere le prove come tutti gli altri e che i loro risultati saranno inseriti nella media nazionale.
RISULTATI INVALSI DELLA SCUOLA NEGLI ULTIMI TRE ANNI
Negli ultimi tre anni scolastici la scuola ha registrato un risultato positivo stabile e in crescita per italiano e
per matematica, ottenendo risultati superiori alla media nazionale, sia in seconda classe che in quinta, sia
in italiano che in matematica.
La varianza tra classi in italiano e matematica è inferiore alla media regionale e a quella nazionale.
I punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, in alcune classi in positivo in altre
in mondo non significativamente rilevante rispetto ai dati medi del Sud e a quelli dell'Italia.
La comparazione mostra come i livelli degli studenti di classe quinta della scuola, a livello di risultato, tra
gli alunni meno dotati e quelli più dotati, sono in regressione.
La correlazione tra i risultati delle Rilevazioni Nazionali in Italiano e Matematica e il voto di classe delle
stesse discipline, ottenuto dalla media tra voto scritto e orale al primo quadrimestre dagli alunni di seconda
e di quinta della Scuola, mostra livelli di coerenza che si attestano a livello medio (dal RAV).
ITALIANO classi seconde (dati INVALSI 2015) Istituzione scolastica nel suo complesso
Anno scolastico
Classi/Istituto Media del punteggio
percentuale
al netto del cheating1a
Esiti degli studenti
al netto del
cheating nella stessa scala
del
rapporto nazionale 1b
Punteggio PUGLIA
Punteggio Sud
Punteggio Italia
Punteggio percentuale
osservato 6
cheating in percentuale
7
2012-13 BAEE16300T 61,5 198,8
- 0,7
2013-14 BAEE16300T 68,4 212,9
68,9 0,7
2014-15 BAEE16300T 58,8 203,6
59,1 0,4
MATEMATICA classi seconde Istituzione scolastica nel suo complesso
Anno
scolastico
Classi/Istituto Media del
punteggio percentuale
al netto del
cheating1a
Esiti degli
studenti al netto del
cheating
nella stessa scala del
rapporto
nazionale 1b
Punteggi
o PUGLIA
Punteggio
Sud
Punteggio
Italia
Punteggio
percentuale osservato 6
cheating in
percentuale 7
2012-13 BAEE16300T 53,3 197,5
- 1,3
2013-14 BAEE16300T 63,2 217,1
63,9 1,0
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
45
2014-15 BAEE16300T 62,3 214,4
63,3 1,5
ITALIANO classi quinte Istituzione scolastica nel suo complesso
Anno
scolastico
Classi/Istituto Media
del punteggi
o
percentuale
al netto
del cheating1
a
Esiti
degli studenti
al netto
del cheating
nella
stessa scala del
rapporto
nazionale 1b
Differenza
nei risultati (punteggio
percentuale)
rispetto a classi/scuole
con
background familiare
simile 2
Backgrou
nd familiare
mediano
degli studenti 3
4
Punte
ggio PUGL
IA
Punteggi
o Sud
Punteggi
o Italia
Puntegg
io percent
uale
osservato 6
cheating
in percentua
le 7
2012-13 BAEE16300T 74,8 197,3 +4,2 basso
- 1,7
2013-14 BAEE16300T 64,6 205,4 +3,8 medio-
basso
66,0 2,0
2014-15 BAEE16300T 58,4 202,3 +0,6 basso
59,5 1,7
MATEMATICA classi quinte Istituzione scolastica nel suo complesso
Anno
scolastico
Classi/Istituto Media del
punteggio
percentuale al netto del
cheating1a
Esiti degli
studenti
al netto del cheating
nella stessa
scala del rapporto
nazionale 1b
Differenza
nei risultati
(punteggio percentuale
)
rispetto a classi/scuol
e con
background familiare
simile 2
Backgrou
nd
familiare mediano
degli
studenti 3 4
Puntegg
io
PUGLIA
Punteg
gio
Sud
Punteggi
o
Italia
Punteggio
percentuale
osservato 6
cheating
in
percentuale 7
2012-13 BAEE16300T 52,4 194,1 -0,2 basso
- 1,0
2013-14 BAEE16300T 69,8 216,3 +6,8 medio-
basso
71,6 2,4
2014-15 BAEE16300T 61,0 210,2 +5,7 basso
62,9 2,8
MODALITÀ DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
Modalità di comunicazione alle famiglie.
e di verifica d’Istituto.
Comunicazione scritta e/o convocazione straordinaria dei genitori in caso di situazioni particolari.
Modalità di valutazione
1. L’espressione del voto in decimi è solo un momento aggiuntivo e finale di un processo rilevante per
il lavoro del docente e da rendere chiaro e rintracciabile per gli alunni e le famiglie.
2. Le prove di verifica scritte sono valutate secondo precisi parametri percentuali corrispondenti a
diversi livelli di giudizio.
3. Le prove sono valutate tramite il voto in decimi.
Nei documenti di programmazione sono individuati i criteri per la determinazione dei giudizi relativi ai
diversi indicatori. La valutazione sommativa periodica e finale relativa a ciascuna disciplina del curricolo è
espressa in decimi e riportata anche in lettere sulla scheda di valutazione da consegnare alle famiglie alla fine
del primo quadrimestre ed alla conclusione dell’anno scolastico.
La valutazione dei traguardi di competenza risponde ad indicatori e dimensioni di competenza previsti nelle
rubriche valutative.
Criteri per l’attribuzione dei voti quadrimestrali e finali: media delle percentuali riportate nelle singole
prove secondo la tabella delle valutazioni stabilita dal Collegio dei docenti allegata a questo documento.
Scheda per l’attribuzione dei voti quadrimestrali e finali
Livelli (e Descrittori del livello di apprendimento
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
46
voto)
10 Conoscenza approfondita e completa dei contenuti proposti.
Piena applicazione delle abilità acquisite.
Pieno conseguimento dei traguardi di competenza e capacità di collegamento e
organizzazione.
Capacità di applicare le conoscenze anche in situazioni nuove.
Padronanza dei termini specifici ed esposizione chiara e appropriata.
Capacità di elaborare secondo uno stile personale quanto appreso in conoscenze, abilità
e traguardi di competenza.
9 Conoscenza completa dei contenuti proposti.
Applicazione sicura delle abilità acquisite.
Conseguimento pieno dei traguardi di competenza.
Uso corretto e appropriato dei termini specifici.
Capacità di collegamento tra i contenuti proposti.
8 Conoscenza approfondita di gran parte dei contenuti proposti.
Applicazione corretta delle abilità promosse.
Conseguimento sicuro dei traguardi di competenza.
Uso corretto dei termini specifici.
Capacità di orientamento negli argomenti delineati.
7 Conoscenze ordinate e esposte con chiarezza di gran parte dei contenuti proposti.
Capacità di comprensione relativa ad alcune tematiche o su testi specifici
Adeguata applicazione delle abilità attese.
Adeguato conseguimento dei traguardi di competenza.
Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia della terminologia
specifica.
6 Quadro di conoscenze essenziale dei contenuti proposti.
Capacità di comprensione non sempre adeguata.
Incerta applicazione delle abilità attese.
Frammentario conseguimento dei traguardi di competenza.
Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia della terminologia specifica
(imprecisioni espositive e capacità di autocorrezione).
5 Quadro di conoscenze superficiale dei contenuti proposti.
Capacità di comprensione limitata ad elementi non caratterizzanti e non centrali delle
conoscenze.
Sporadica applicazione delle abilità presentate.
Non conseguimento dei traguardi di competenza.
Linguaggio specifico ed espositivo non pienamente e correttamente utilizzato, senza
precise capacità di autocorrezione.
Scheda sintetica per la rilevazione delle competenze disciplinari e trasversali
I e II Quadrimestre
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
Asse tematico Livelli di competenza riferiti alle rubriche valutative
iniziale base intermedio avanzato
a) Asse dei linguaggi:
Lingua italiana
Lingua inglese
Altri linguaggi
b) Asse matematico
Matematica
c) Asse scientifico – tecnologico
Scienze
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
47
Tecnologie
d) Asse storico – sociale
Storia
Geografia
Indicatori di competenze
trasversali
Livelli di competenza riferiti alle rubriche valutative
iniziale Base intermedio avanzato
Autonomia: è capace di reperire
da solo strumenti o materiali
necessari e di usarli in modo
efficace
relazione: interagisce con i
compagni, sa esprimere e infondere
fiducia, sa creare un clima
propositivo
partecipazione: collabora,
formula richieste di aiuto, offre il
proprio contributo
responsabilità: rispetta i temi
assegnati e le fasi previste del
lavoro, porta a termine la consegna
ricevuta
flessibilità: reagisce a situazioni
o esigenze non previste con
proposte divergenti, con soluzioni
funzionali, con utilizzo originale di
materiali, ecc.
4.8 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
La continuità tra ordini di scuola risponde all'esigenza di garantire il diritto dell'alunno
ad un percorso formativo organico e completo. Si esplica nell’impegno di predisporre tutte le possibili
strategie per prevenire le difficoltà che possono insorgere nel passaggio tra una scuola e quella successiva e
mira a valorizzare le competenze già acquisite dall'alunno, riconoscendo nel contempo la specificità di
ciascun ordine di scuola.
Le “Indicazioni per il Curricolo” confermano che la scuola di base deve avere un impianto unitario,
superando il salto culturale ed epistemologico che caratterizzava i passaggi fra la Scuola dell’Infanzia, la
Scuola Primaria e la Secondaria di Primo Grado.
Come previsto dall’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, per il prossimo triennio la Scuola si impegna
nel “Rafforzamento delle procedure e revisione degli strumenti per l’orientamento e per la continuità
educativa tra diversi ordini di scuola, completando e portando a termine il curricolo verticale che, partendo
dalla Scuola dell’Infanzia, sviluppi tassonomicamente i saperi essenziali, riprendendoli ed approfondendoli
in termini di complessità crescente integrando le iniziative e le competenze, i progetti, le attività e i curricoli
dei diversi ordini scolastici.
“Nell’ottica del Curricolo verticale, intensificare la programmazione comune tra i gradi di scuola per gli
anni-ponte e i rapporti con i servizi di Nido e dell’Infanzia (scuole paritarie) del territorio, come pure con la
scuola superiore di primo grado” implica l’attenzione a percorsi formativi coerenti e unitari, basati sulla
valorizzazione delle molteplici esperienze educative e delle caratteristiche specifiche dei diversi ordini di
scuola.
La continuità verticale è basata sostanzialmente su due principi:
- La collegialità di progettazione
- La corresponsabilità nella realizzazione delle attività
Il Circolo, al fine di garantire la continuità educativa, si impegna a porre in essere diverse iniziative:
- attività comuni da svolgere con gli alunni coinvolti nel passaggio da un ordine di scuola ad un altro
(progetto “Teck and Play”)
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
48
- attività comuni ad alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria
- attuazione di progetti in rete per alunni della Scuola Primaria e alunni della Scuola Secondaria di
Primo Grado
- giornate di OPEN DAY per far visitare la scuola successiva o precedente con attività concordate, al
fine di favorire prime forme di conoscenza e ambientamento
- progetti di prevenzione delle difficoltà di apprendimento della letto-scrittura e di calcolo, a partire
dalla fine della scuola dell’Infanzia e per i primi tre anni della scuola primaria (Laboratorio
Linguistico/Dislessia)
- compilazione della Scheda Informativa, per garantire il massimo dell'informazione tra gli ordini di
scuola coinvolti e utile, anche, alla composizione delle classi in quanto la conoscenza dei diversi
livelli di maturazione globale consente l'equa distribuzione degli alunni.
- incontri fra gli insegnanti per lo scambio di informazioni riguardanti gli alunni.
La Scuola inoltre realizza la Continuità con il Territorio attraverso:
Partecipazione ad iniziative cittadine sul tema “La solidarietà”
Partecipazione a gare sportive di circolo, comunali, distrettuali e provinciali
Partecipazione alla giornata nazionale dello sport
Partecipazione ad iniziative di educazione ambientale
Natale per le strade
Partecipazione al Concorso: “Santeramo… e i Presepi”
Realizzazione del Presepe Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Allestimento a tema di zone del paese
Partecipazione al Carnevale dei Ragazzi
Oltre alla continuità verticale la scuola attua anche la continuità orizzontale attraverso:
- I rapporti con le famiglie
- I rapporti con le varie agenzie educative del territorio (Amministrazione comunale, A.S.L.,
Associazioni Sportive, parrocchie, associazioni di volontariato,…)
In un contesto sociale sempre più complesso la scuola ha il dovere di favorire l’orientamento e “realizza
percorsi per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, pensando ad una didattica che orienti
l’alunno. Tale didattica orientativa tende a potenziare le risorse del singolo in situazione di apprendimento
ed a valorizzare l’aspetto formativo/educativo delle singole discipline negli interventi quotidiani. La Scuola
favorisce il rinforzo dell'autoconsapevolezza e della capacità di riflessione sul proprio percorso; utilizza una
pluralità di metodologie didattiche laboratoriali perché gli alunni siano guidati nella problematizzazione e
nella ricerca di soluzioni personali. La scuola inoltre, per gli alunni di classe quinta, accoglie l’invito
proveniente dalla Scuola Secondaria di primo grado con l’obiettivo di far conoscere agli alunni il nuovo
ambiente e i professori, visitando aule e laboratori; orienta, infine, gli alunni a partecipare alla selezione
dei corsi musicali” (dal RAV).
4.9 VISITE GUIDATE
Tra le attività didattiche ed integrative del nostro istituto, rientrano le visite guidate ed i viaggi di istruzione,
considerate parte integrante dell’azione educativo-didattica.
Si distinguono due tipologie fondamentali:
1. Le visite guidate in territorio comunale o nel raggio di 40 Km., che di solito si svolgono in orario
scolastico. Approfondiscono e completano gli argomenti di studio e pertanto sono strettamente
legate alle attività curricolari. Si tratta di visite destinate alle classi prime, seconde e terze.
2. I viaggi di istruzione superano l’orario scolastico giornaliero ed hanno come obiettivo la
conoscenza di aspetti culturali e ambientali del territorio regionale e nazionale. Sono destinati alle
classi quarte e quinte.
Queste attività richiedono una preventiva ed adeguata programmazione. I viaggi sono predisposti per classi
intere a condizione che:
- Per ciascun alunno sia stato acquisito il consenso scritto da parte della famiglia
- Per ogni 15 alunni sia prevista la presenza di 1 docente accompagnatore
- In caso di partecipazione di alunni diversamente abili, sia prevista la presenza di un docente di
sostegno
- Venga predisposto l’elenco nominativo degli alunni partecipanti distinto per classi con relativi
accompagnatori
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
49
- Venga predisposto il programma analitico del viaggio
4.10 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Come emerge dal Manifesto delle Avanguardie Educative, lo spazio si configura in una modalità fluida e
duttile che ogni insegnante modifica a partire dalle esigenze di apprendimento. Pertanto la scuola, per meglio
incoraggiare la ricerca e la progettualità e per coinvolgere gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività
vissute in modo condiviso e partecipato con altri, realizza attività didattiche in forma di laboratorio sia nei
diversi spazi e occasioni interni alla scuola che valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
“La fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si scontra con ambienti fisici non più in grado di
rispondere a contesti educativi in continua evoluzione, e impone un graduale ripensamento degli spazi e dei
luoghi che preveda soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività
svolta, e in grado di soddisfare contesti sempre diversi. Spazi così concepiti favoriscono il coinvolgimento e
l’esplorazione attiva dello studente, i legami cooperativi e lo “star bene a scuola”. Condizioni
indispensabili, queste, per promuovere una partecipazione consapevole al progetto educativo e innalzare la
performance degli studenti. Non solo “ridisegnare” un’aula finora pensata per una didattica erogativa e
frontale, ma prevedere anche spazi diversificati per condividere eventi e presentazioni in plenaria; luoghi
per attività non strutturate e per l’apprendimento individuale/informale che favoriscano la condivisione
delle informazioni e stimolino lo sviluppo delle capacità comunicative; ambienti “da vivere” e in cui restare
anche oltre l’orario di lezione, destinati ad attività extracurricolari come teatro, gruppi di studio, corsi di
formazione per docenti, studenti e genitori, in accordo con enti locali, imprese, associazioni sportive e
culturali del territorio, servizi sociali, ecc. L’aula è ancora uno spazio pensato per interventi frontali, ma è
anche il luogo in cui l’insegnante può muoversi liberamente e interagire in forma più esplicita e diretta con i
suoi studenti. I diversi momenti didattici richiedono nuovi setting che sono alla base di una differente idea di
edificio scolastico che deve essere in grado di garantire l’integrazione, la complementarità e
l’interoperabilità dei suoi spazi. Una scuola d’avanguardia nasce da un nuovo modello di apprendimento e
di funzionamento interno, nel quale la centralità dell’aula viene superata. Una scuola d’avanguardia rende
duttili i suoi ambienti affinché vi siano spazi sempre abitabili dalla comunità scolastica per lo svolgimento di
attività didattiche, per la fruizione di servizi, per usi anche di tipo informale; spazi dove lo scambio di
informazioni avviene in modo non strutturato, dove lo studente può studiare da solo o in piccoli gruppi, dove
può approfondire alcuni argomenti con l’insegnante, ripassare, rilassarsi. Una scuola d’avanguardia si
apre all’esterno e diventa baricentro e luogo di riferimento per la comunità locale: aumentando la vivibilità
dei suoi spazi, diventa un civic center in grado di fare da volano alle esigenze della cittadinanza e di dare
impulso e sviluppo a istanze culturali, formative e sociali.”(dal manifesto delle Avanguardie Educative-
Indire).
4.11 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola contribuisce al processo di crescita e maturazione sociale del bambino che richiede, per il suo
equilibrio psichico, l’integrazione e la continuità degli stili educativi. È importante che la famiglia e la
scuola cooperino costruttivamente tra loro in un rapporto di integrazione e continuità. Un buon rapporto
con la famiglia sviluppa le capacità educative degli stessi genitori e favorisce la creazione, nel bambino e
attorno al bambino, di un minimo stato di armonia fisio-psichica.
Obiettivo della Scuola è quello di “…migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la
condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie, delle informazioni e delle conoscenze interne ed
esterne relative agli obiettivi perseguiti e ai risultati conseguiti” (dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
prot. n. 4007A22 dell’8/10/2015). Allo scopo di favorire la responsabile partecipazione dei genitori, la scuola adotta modalità efficaci di
comunicazione sia a livello di partecipazione attiva che con l’ausilio della forma scritta o delle nuove
tecnologie (comunicazioni via e-mail, sito web della scuola ecc.). Affinché il progetto proposto dalla scuola
possa realizzarsi in armonia e collaborazione reciproca, è importante che i genitori conoscano il
Regolamento di funzionamento della scuola e il Patto Educativo di Corresponsabilità (Art. 3 D. P. R.
235/07) finalizzato a condividere e a garantire il rispetto di diritti e doveri nel rapporto scuola – famiglia –
studente. Entrambi i documenti sono disponibili sul sito della scuola www.santeramo2cd.it
La scuola, dunque, fornisce informazioni chiare e puntuali su: programmazioni educative e didattiche
annuali, in linea con i curricoli verticali disciplinari predisposti dal Collegio dei Docenti rivisti secondo le
Indicazioni Nazionali della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione; competenze dei singoli
alunni e loro progredire, sia mediante le valutazioni periodiche, sia attraverso i colloqui individuali tra
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
STAFF DI DIREZIONE
FUNZIONI
STRUMENTALI
PERSONALE A.T.A.
D.S.G.A
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
50
docenti e genitori; iniziative inerenti le attività di recupero e di potenziamento; ulteriori attività
extracurricolari predisposte di anno in anno.
La scuola, pertanto, concretizza i rapporti con la famiglia attraverso i Consigli di Intersezione/Interclasse;
le assemblee di sezione/classe; i colloqui bimestrali; i ricevimenti individuali; le comunicazioni scritte; il
sito; le attività formative rivolte alle famiglie; il Comitato dei Genitori.
In generale, i momenti assembleari rispondono maggiormente alle esigenze di dibattito, di proposizione e
di confronto di valori educativi comuni e condivisi; i colloqui individuali hanno la funzione primaria di
fornire informazioni sugli apprendimenti conseguiti o da conseguire e sulla situazione socio-affettiva
dell’alunno al fine di costruire possibili itinerari comuni per il superamento delle difficoltà.
I genitori, inoltre, rappresentano una risorsa per la scuola. Una buona relazione scuola-famiglia consente di
agire sinergicamente, di integrare gli apporti , di costituire per le nuove generazioni dei modelli educativi
improntati alla cooperazione e alla fiducia, quanto mai necessari oggi nella nostra società.
Dal 2012 è attivo il COMITATO DEI GENITORI, promotore di numerose iniziative a supporto all’Istituto,
allestimenti dei locali, mercatini vari,…
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
51
SEZIONE 5 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E LA
GOVERNANCE DI ISTITUTO
5.1 GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e
del singolo Istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in
organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici.
5.1.a Il Consiglio di Istituto è l’organo di indirizzo della Scuola. Delibera il Piano Triennale del Piano
dell’Offerta Formativa; approva il Programma Annuale, predisposto dalla Giunta Esecutiva, e il Conto
Consuntivo dopo aver acquisito il parer del Collegio dei Revisori.
Il Consiglio di Istituto del 2° Circolo didattico di Santeramo in colle (BA) si compone di 19 membri: 1 di
diritto (il Dirigente Scolastico) e 18 elettivi (8 docenti, 8 genitori e 2 personale ATA). È presieduto da un
genitore.
Il Consiglio di Circolo rimane in carica 3 anni e sarà rinnovato nell’anno scolastico 2016/2017.
5.1.b Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti che fanno parte dell’organico dell’istituto. Esso è
organo tecnico della scuola ed elabora il Piano Triennale del Piano dell’Offerta Formativa. Rimane in carica
1 anno. È presieduto dal Dirigente Scolastico
5.1.c Il Consiglio di Interclasse (Scuola primaria) e il Consiglio di Intersezione (Scuola dell’infanzia)
hanno il compito di formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e
quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Sono composti da tutti i docenti e da
un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi o sezioni interessate. Sono presieduti dal Dirigente
Scolastico o da un docente, da questi delegato.
Presso la nostra Scuola è formalmente istituito il Comitato dei Genitori, il cui Statuto è stato deliberato
dall’assemblea in data 30/11/2012. Il comitato agisce in funzione dei bisogni dell’Istituto.
5.1.d Il Comitato per la valutazione dei docenti è istituito presso ogni istituzione scolastica a decorrere
dall’anno scolastico 2015/2016. Rimane in carica tre anni scolastici; è presieduto dal Dirigente Scolastico.
DIRIGENT
E
SCOLASTI
CO
COLLEGIO DEI
DOCENTI
STAFF DI DIREZIONE
FUNZIONI STRUMENTA
LI
PERSONALE A.T.A.
D.S.G.A
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
52
È composto da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei Docenti e uno dal
Consiglio di Istituto; da due genitori, scelti dal Consiglio di Istituto; da un componente esterno individuato
dall’Ufficio Scolastico Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
Nome
Dirigente Scolastico
Digirolamo Maria
Presidente Componente di diritto
Lamanna Giacoma Componente Insegnante designata dal Consiglio di Circolo
Divitofrancesco Nunziatina Componente Insegnante designata dal Collegio dei Docenti
Marasco Vita Componente Insegnante designata dal Collegio dei Docenti
Digregorio Maria Rosaria Componente Genitore designato dal Consiglio di Circolo
Paulangelo Giampiero Componente Genitore designato dal Consiglio di Circolo
Componente Esperto designato dall’Ufficio Scolastico Regionale
Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti; esprime il proprio parere sul superamento
del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale
compito l’organo è composto dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2
dell’art.1 della legge 107/2015 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di
tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria.
5.1.e Il Nucleo di Autovalutazione è composto dal Dirigente Scolastico, dal docente titolare di Funzione
Strumentale dell’Autovalutazione, dal docente vicario, dal docente titolare di funzione Strumentale POF, da
un genitore stakeholder. Si occupa di implementare il sistema di Autovalutazione, coordina l’elaborazione
del Piano di Miglioramento conseguente al RAV e ne verifica l’attuazione, collabora con i Nuclei ispettivi
esterni in occasione di visite disposte dall’INVALSI.
5.2 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
La Dirigente Scolastica dr.ssa Maria Digirolamo guida ininterrottamente l'istituzione dall'anno scolastico
2006/2007. Rappresenta perciò una figura stabile e un punto di riferimento che ha saputo guidare la scuola
verso l'innovazione e il cambiamento con grande impegno e coinvolgimento dei diversi attori. È leader
riconosciuto come modello di ruolo, agisce da traino e da stimolo nel processo di miglioramento
organizzativo continuo generale (dal RAV).
Garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali,
nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento. A tale scopo,
svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle
risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall’art. del D.L.vo
165/2001, nonché della valorizzazione delle risorse umane.
5.3 I DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
La complessità di un sistema quale quello scolastico richiede una organizzazione flessibile e adeguata.
Un’organizzazione efficiente permette di utilizzare le risorse umane e materiali presenti per svolgere
correttamente il suo servizio culturale ed educativo alla comunità territoriale nella quale è inserito,
coerentemente alle sue finalità.
Da questa esigenza di pianificare risorse e compiti per progettare un’azione efficace nasce la necessità del
Circolo di individuare figure cosiddette di “Sistema” che assolvono al compito di curare il coordinamento di
particolari ambiti o settori.
Il Dirigente Scolastico individua docenti impegnati nel middle management scolastico, fino al massimo
10% dell’organico docente assegnato. Ad essi sono affidati compiti di supporto nell’area organizzativa e in
quella della didattica. A tale personale possono essere concessi esoneri parziali dall’insegnamento.
Sono individuati:
2 docenti collaboratori del Dirigente Scolastico nell’area organizzativo-didattica
3 docenti responsabili di plesso
3 docenti per il coordinamento didattico
5.4 LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Le Funzioni Strumentali sono individuate dal Collegio dei docenti in coerenza con gli obiettivi del POF (art
28 CCNL 09-01 e art 17 CCNI e art 37 CCNI).
Svolgono funzioni di supporto e di coordinamento all’interno dell’organizzazione scolastica.
Il Collegio dei Docenti di Scuola Primaria e di Scuola dell’Infanzia, in seduta congiunta, annualmente
individua 4 funzioni strumentali, i compiti e i criteri di attribuzione.
AREA I
Coordinamento delle attività del Piano dell’Offerta Formativa per la Scuola
Primaria e per la Scuola dell’Infanzia Coordinamento delle attività di Valutazione e Autovalutazione di Istituto
AREA II Incentivazione all’uso delle Tecnologie della comunicazione e
multimedialità
AREA III Interventi a favore degli studenti e supporto al lavoro dei docenti
5.5 I DOCENTI REFERENTI E I DOCENTI RESPONSABILI
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono individuate
le seguenti figure di responsabili e referenti
a) Referenti
AREE Disturbi specifici dell’apprendimento
Educazione alla lettura
Educazione alla pace e all’intercultura: progetto “Scuola Amica”
Promozione delle eccellenze: Giochi Matematici del Mediterraneo
Potenziamento delle attività sportive: Progetto Pilota UU.SS.RR una Regione in movimento, Gioco movimento e
sport, “Sport di classe”
b) Responsabili ambienti didattici
LABORATORI Responsabile laboratorio di scienze
Responsabile laboratorio di informatica
Responsabile laboratorio di informatica
Responsabile della Biblioteca
5.6 I DOCENTI COORDINATORI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE E
DI INTERSEZIONE
È istituita per ogni singolo Consiglio di Intersezione (n.2) e di Interclasse (5) la figura del coordinatore che
ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della Scuola:
si informa sulle situazioni problematiche e ne dà comunicazione al Consiglio di interclasse/sezione;
informa l’assemblea dei genitori di inizio anno sull’organizzazione dell’istituto, sui compiti dei consigli
di classe e sulla programmazione educativo-didattica elaborata dai docenti per l’Interclasse;
cura le sintesi e le relazioni relative agli strumenti di monitoraggio relativi all’Interclasse/sezione;
presiede, in assenza del Dirigente Scolastico e su sua delega scritta, i Consigli di Interclasse e lo
scrutinio finale controllando la completezza di tutti gli atti;
coordina la compilazione del modulo per l’adozione dei libri di testo;
segnala al Dirigente Scolastico eventuali situazioni problematiche al fine di individuare strategie di
soluzione.
5.7 I GRUPPI DI LAVORO E LE COMMISSIONI All’interno del Circolo operano Gruppi di Lavoro o Commissioni relativamente a tematiche di rilevanza
istituzionale o per esigenze di coordinamento didattico.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Il Gruppo di Lavoro per l’Integrazione scolastica rimane in carica 2 anni scolastici.
GRUPPO DI STUDIO E DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE
dott.ssa DIGIROLAMO Maria - Dirigente Scolastico
1. Divitofrancesco Nunziatina Ins. Vicaria referente per l’handicap
2. Porfido Marcella Ins. di sostegno Scuola Primaria
3. Gatti Anita Ins. curricolare Scuola Primaria
4. Morgese Rosa Ins. di sostegno Scuola dell’Infanzia
5. Signorile Maria Lucia Ins. curricolare Scuola dell’Infanzia
6. Lamanna Giacoma Ins. Referente per i D.S.A.
7. Passalacqua Angelo Rapp. Genitori Scuola Primaria
8. Mola Orsola Rapp. Genitore Scuola dell’Infanzia
9. De Pascale Rosalba Assistente Sociale - Comune di Santeramo in
Colle
10. Restuccia Paola Psicologa ASL BA/3
Gruppo di studio e di lavoro per
l’INCLUSIONE
Il Gruppo ha validità biennale
Si compone come “Il Gruppo di Lavoro per
l’integrazione scolastica” integrato dal Referente per i
disturbi specifici dell’apprendimento
Gruppo di lavoro per la promozione
dell’accoglienza
Il Gruppo vede la partecipazione del docente
collaboratore del Dirigente Scolastico e di docenti di
diversi plessi
Gruppo di lavoro per il coordinamento delle
attività trasversali Il Gruppo è composto dai docenti referenti e dai docenti
responsabili di laboratorio
Gruppo di lavoro per il coordinamento delle
attività del curricolo verticale
Il Gruppo è composto dai docenti coordinatori dei
Consigli di Interclasse e di Intersezione, integrato dai
docenti componenti lo staff di Direzione - area didattica
Gruppo di lavoro per la continuità educativa
La Commissione ha validità annuale
È composta dai docenti di Scuola dell’Infanzia che
accolgono alunni cinquenni, dai docenti di classe prima e
di classe quinta di Scuola Primaria
Gruppo di lavoro per il raccordo con il
territorio
Il Gruppo è composto da 2 docenti collaboratori del
Dirigente scolastico e dal docente titolare di funzione
strumentale
Commissione elettorale di Circolo La Commissione è costituita da 2 docenti, 1
amministrativo e 1 genitore. Ha validità biennale.
Gruppo di lavoro per il Coordinamento del
Piano di Miglioramento
Il Gruppo è composto da 4 docenti. Ha validità triennale
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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5.8 ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI
LAVORO (D. L.VO 9 aprile 2008, n. 81-Costituzione del Servizio di Prevenzione e di Protezione)
La scuola favorisce l’acquisizione di corretti comportamenti utili a promuovere la cultura della sicurezza.
Tutto il personale della scuola è tenuto a mantenere un comportamento rispettoso dei regolamenti e a
segnalare eventuali pericoli al Dirigente Scolastico.
La formazione sulla sicurezza è un dovere sia del personale insegnante che del personale Ata.
Il Dirigente Scolastico cura:
- La designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
- La designazione del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
- La designazione di preposti e addetti
- La stesura del Documento di valutazione dei rischi
- L’attuazione dei Piani di evacuazione per ogni edificio scolastico
- L’aggiornamento del personale
- L’attuazione di misure minime di sicurezza mediante disposizioni specifiche
Il personale partecipa alla gestione della sicurezza ricoprendo gli incarichi previsti dal funzionigramma.
RESPONSABILI E ADDETTI ai sensi del T.U. sulla sicurezza n.81/08
PREPOSTI
Ruolo SEDE/PLESSO DI SERVIZIO
DSGA Segreteria
SAN FRANCESCO
Insegnante - 1° Collaboratore D.S.
1 Insegnante responsabile di laboratorio
1 Insegnante
1 Collaboratore scolastico
SAN FRANCESCO
Insegnante responsabile di laboratorio
2 Insegnanti
1 Collaboratore scolastico
1 Insegnante responsabile
BALILLA
Plesso distaccato Balilla
Ins - 2° Collaboratore del D.S.
Insegnante responsabile di plesso
2 Insegnanti
1 Collaboratore scolastico
QUASIMODO
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
Nome Reparto Plesso
1 insegnante
1 insegnante
1 assistente amministrativo
A
B
UFFICI
SAN FRANCESCO
1 insegnante
1 insegnante
1 insegnante
Piano terra
Primo piano
Reparto distacco
BALILLA
1 insegnante
1 insegnante
Piano seminterrato
Piano terra
QUASIMODO
ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI
Nome Reparto Plesso
2 2 insegnanti
2 insegnanti
1 insegnante
2 insegnanti
A inferiore
A superiore
B inferiore
B superiore
SAN FRANCESCO
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
56
1 assistente amministrativo UFFICI
2 insegnanti
2 insegnanti
1 insegnante
PIANO TERRA
PRIMO PIANO
REPARTO DISTACCATO
BALILLA
2 insegnanti
1 insegnante
1 collaboratore scolastico
PIANO TERRA
PIANO SEMINTERRATO
PIANO SEMINTERRATO
QUASIMODO
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: ing. RAFFAELE CALABRESE
5.9 I DOCUMENTI FONDAMENTALI
Regolamento d’Istituto
Il presente regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l'utenza in genere
dell'Istituto; ha validità per tutti i plessi del Circolo ed è costituito da 6 TITOLI ognuno dei quali è
composto da articoli che regolamentano:
1. TITOLO I - ORGANI COLLEGIALI ( dall’art. 1 all’art. 23)
2. TITOLO II - ISCRIZIONI, FORMAZIONE CLASSI/SEZIONI, ASSEGNAZIONE
DOCENTI (dall’art. 24 all’art. 30)
3. TITOLO III - VIGILANZA, ASSENZE, INGRESSO, USCITA ALUNNI RAPPORTI
SCUOLA/FAMIGLIA (dall’ art. 31 all’art. 36)
4. TITOLO IV - USO DELLE STRUTTURE, SERVIZI E RISORSE (dall’ art. 37all’ art. 45)
5. TITOLO V - DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E TRANSITORIE (dall’ art. 46 all’ art. 47)
6. TITOLO VI - DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E TRANSITORIE (dall’art. 48 all’ art. 51)
Il documento è consultabile al link
http://www.santeramo2cd.it/images/stories/generale/AttiRegolamentari/regolamento_%20istituto.pdf
Patto di Corresponsabilità Scuola – Alunno – Famiglia
“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e
volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”
"Il Patto di Corresponsabilità Educativa, sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico,
rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune assunzione di responsabilità e impegna
entrambe le componenti a condividerne i contenuti e a rispettarne gli impegni."
Questo Istituto propone il presente patto educativo di corresponsabilità, - redatto ai sensi DPR 24 giugno
1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis, affinché vi possa essere una linea
guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale ATA ai
collaboratori ed alle famiglie.
Esso comporta da parte degli interessati (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità
finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo comune di accrescere l’efficacia e la fruibilità dell’insegnamento,
per un’armonica e proficua formazione e crescita dell’alunno.
Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto di fiducia reciproca che
permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli alunni al successo scolastico.
Il Contratto comprende l’esplicazione di DIRITTI E DOVERI DI ALUNNI, DOCENTI, GENITORI
Il Patto di corresponsabilità
Costituisce Coinvolge Impegna La dichiarazione esplicita
dell’operato della scuola
Consigli d’Istituto
Consigli di Classe
Insegnanti
Genitori
Alunni
Enti esterni che collaborano con la scuola
I docenti
Gli alunni
I genitori
TERMINI DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
57
Per la scuola
I DOCENTI
al fine di garantire
itinerari di apprendimento
che siano di effettiva
soddisfazione del diritto
allo studio
SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI A
►creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; favorire momenti d’ascolto
e di dialogo;
►incoraggiare il processo di formazione di ciascuno;
►favorire l’accettazione degli altri e la solidarietà;
►promuovere le motivazioni all’apprendere;
►far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare,
con sicurezza, i nuovi apprendimenti;
►rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi;
►favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che
consentano la rielaborazione dell’esperienza personale;
►favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo
opzionale;
►pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire all’alunno di
selezionare gli strumenti di lavoro.
GLI ALUNNI
al fine di
promuovere la
preparazione ad
assolvere ai propri compiti
sociali
SI IMPEGNANO A
►frequentare regolarmente le lezioni;
►assolvere con costanza ed assiduità agli impegni di studio;
►svolgere con puntualità e costanza i compiti assegnati in classe e nel lavoro
domestico;
►prendere coscienza dei personali diritti-doveri;
►rispettare persone, ambienti, attrezzature;
►usare un linguaggio ed un abbigliamento consono ad un ambiente educativo e
sempre rispettoso nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario;
►adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni;
►attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e
degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo;
►accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni
dei loro comportamenti.
I GENITORI
per una proficua
collaborazione
scuola-famiglia
SI IMPEGNANO AD ASSICURARE
►la costruzione di un dialogo costruttivo con l’Istituzione;
►il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
►atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti;
►atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei confronti degli
altri da parte dei propri figli;
►il rispetto rigoroso dell’orario d’entrata e d’uscita;
►la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni;
►la tempestiva giustificazione delle assenze e/o entrate posticipate dei loro figli;
►debito riscontro dei documenti a loro indirizzati, sottoscrivendoli e restituendoli
ove necessario;
►il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario;
►la partecipazione agli incontri periodici scuola famiglia;
►il controllo dell’esecuzione dei compiti assegnati ai propri figli.
►il risarcimento dei danni arrecati alle strutture mobili e immobili, arredi e
sussidi didattici
►la conciliabilità per i propri figli nell’arco della settimana, di impegni scolastici
ed extrascolastici.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
58
Carta dei servizi
Il 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” di Santeramo in Colle-BA- esprime con la Carta dei Servizi
il proprio impegno con i cittadini a mantenere elevati standard di qualità nella ricerca-azione pedagogica, il
cui rispetto può essere costantemente verificato da parte degli interessati. La Carta è valida per tutte le
Scuole di giurisdizione:
“San Francesco d’Assisi” via San Domenico Savio 22
“Balilla” corso Tripoli 130
“Montefreddo” via Nobel , 22
“Quasimodo” via A. Frank
La Carta descrive la strategia della Scuola, fornisce informazioni generali sui servizi erogati nei diversi
canali, definisce gli impegni e ulteriori notizie utili a facilitare la relazione con gli utenti, contiene i livelli di
prestazione e i dati descrittivi del Circolo. La Carta dei Servizi della scuola, di cui al Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 7.6.1995, insieme al Piano Triennale dell’Offerta Formativa del Circolo
(PT.O.F.), al Regolamento ed al Piano annuale delle attività, costituisce l’esplicitazione dei modi con cui, nel
2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” di Santeramo in Colle-BA, si concretizzano le offerte
formative e si tutelano i diritti degli alunni e degli utenti, con il fine di raggiungere gli obiettivi culturali ed
educativi che le Indicazioni Nazionali e le leggi scolastiche assegnano alla Scuola nei suoi diversi gradi. La
“Carta” è, quindi, il documento che definisce e rende noti all’utenza i principi fondamentali ai quali la Scuola
ispira la sua attività didattica, amministrativa e gestionale. Si articola in 5 parti riguardanti:
L'area didattica
I servizi amministrativi
Le condizioni ambientali della scuola
La procedura di reclami e la valutazione del servizio
Attuazione
La Carta dei servizi è consultabile al link
http://www.santeramo2cd.it/amministrazione-trasparente/Servizi-erogati/Carta-dei-servizi-e-
standard-di-qualit%C3%A0/Carta-dei-Servizi/
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
59
SEZIONE 6 PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE
Il 2° Circolo di Santeramo in Colle è attivo da anni nel potenziamento delle proprie dotazioni digitali e nella
realizzazione di ambienti tecnologici rivolti all'insegnamento. Il Circolo, nei suoi due edifici di Scuola
Primaria, è infatti dotato di due laboratori multimediali, di due laboratori scientifici con 1 PC e 1 LIM, di due
aule attrezzate con 2 PC e 1 LIM per i Docenti e di alcune LIM installate nelle aule. Grazie a tali
investimenti e alla loro comunione con i finanziamenti PON FSE 2007-2013 per la formazione dei docenti, è
stato possibile attivare un percorso indirizzato all'utilizzo delle nuove tecnologie rivolte alla didattica.
Prendendo atto del Piano Nazionale Scuola digitale, la Scuola nel prossimo triennio:
6.1 SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO
Proseguendo il potenziamento delle strutture tecnologiche e digitali, già da qualche anno iniziato, si
migliorerà l’efficienza del collegamento wireless ad Internet, si cercherà di dotare un numero congruo di aule
con LIM e/o PC, si ammoderneranno i laboratori multimediali dei due plessi, si potenzierà la dotazione
tecnologica della segreteria per una integrazione quotidiana del digitale nella didattica e per l’organizzazione
del lavoro dell’ufficio di segreteria (segreteria digitale) aderendo ai progetti PON 2014-2020.
La Scuola si aprirà anche al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo
di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato.
6.2 IL PENSIERO COMPUTAZIONALE
Il circolo aderirà al progetto “Programma il Futuro” per far praticare a tutti gli studenti della Scuola Primaria
un’esperienza di pensiero computazionale da estendere gradualmente anche agli alunni cinquenni della
Scuola dell’Infanzia.
6.3 I CONTENUTI DIGITALI Si adotteranno libri di testo non solo cartacei ma anche in formato digitale. Si farà un uso più ampio di
contenuti aperti e reperibili online e si incentiverà fra i docenti l’autoproduzione di contenuti digitali da
utilizzare in classe.
6.4 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
La formazione dei docenti e di tutto il personale della Scuola sarà indirizzata a:
- Formazione sull’uso del registro elettronico
- Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale al fine di accrescere
e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento
didattico di costruzione delle competenze in generale
- Formazione del D.sga e del personale amministrativo per la dematerializzazione e l’innovazione digitale
dell’amministrazione
6.5 L’AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Si adotterà il registro elettronico nella Scuola Primaria per implementare la comunicazione tra Scuola e
famiglie, si potenzierà il sito web per consentire un miglior accesso ad informazioni o materiali prodotti e ci
sarà un incremento della digitalizzazione dei processi amministrativi e gestionali della Scuola mediante la
realizzazione della Segreteria digitale.
6.6 L’ANIMATORE DIGITALE
Si dà atto che si è provveduto ad individuare e nominare l’animatore digitale, coincidente con il docente che
per diversi anni è stato titolare della Funzione Strumentale relativa alla multimedialità.
Il docente “Animatore Digitale”, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un
ruolo strategico nella diffusione dell’Innovazione a scuola.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
60
SEZIONE 7 IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE
DOCENTE E A.T.A.
In base a quanto previsto dall’art. 1 comma 124 della Legge n. 107/2015, la formazione dei docenti
è obbligatoria, permanente e strutturale. Tutte le attività formative progettate ed attuate da questa
Istituzione scolastica fanno riferimento al Piano nazionale elaborato dal MIUR, alle evidenze del
RAV e alle azioni previste dal Piano di Miglioramento.
AREA TEMI FORMATORI PRIORITÀ
STRATEGICA
CORRELATA
1 Formazione dei
docenti neo-
assunti
Percorso formativo di 50 ore
Designazione di docenti tutor
Attività di formazione in lingua
inglese
U.S.R.
Scuola Polo
Processi interni
alla Scuola di
prima
professionalizza
zione
L. 107/2015, art. 1,
commi 115 e 118
2 Sviluppo delle
competenze
disciplinari
Attività formative nelle diverse
discipline, anche con uso di
metodologie e-learning o blended
Laboratorio di matematica
esperienziale con simulazioni e
giochi didattici hands-on
Formazione sulla matematica in
collaborazione con l’Università e il
Miur
Formazione in Scienze e metodo
scientifico (PdM in rete)
Attività formative in educazione
fisica (Sport di classe)
Formazione nelle competenze
linguistiche :italiano ed inglese
Avanguardie Educative: Aule
laboratori disciplinari
U.S.R.
Scuola Polo
Enti Accreditati
Processo interno
di formazione
l. 107/2015- art. 1-
comma 7 Lett. a, b, c, g
L. 107/2015- art. 1-
comma 7
lett. a; commi 20 e 124
Acquisizione di
competenze spendibili
nella pratica di
metodologie didattiche
innovative
3 Sviluppo delle
competenze
nell’area della
valutazione e
della
certificazione
delle competenze
Estensione delle rubriche valutative
per ogni classe
Approfondimento del modello di
riferimento circa le abilità testate
nelle prove d’Istituto e Invalsi.(MT
Cornoldi, quadro Invalsi di italiano e
matematica) anche nella forma di
autoaggiornamento
Certificazione delle competenze in
uscita: il modello ministeriale
U.S.R.
Scuola Polo
Processo interno
di formazione
DM 254/2012
Attivare forme di
controllo strategico
4 Gestione delle
dinamiche
relazionali-
comunicative e
dei conflitti
Laboratorio per l’apprendimento di
strategie efficaci per la costruzione
condivisa di regole e la risoluzione
cooperativa dei conflitti
Corsi sulle dinamiche relazionali e di
gruppo, anche con uso di
metodologie e-learning o blended
Avanguardie Educative: Debate,
Flipped classroom, Didattica per
Esperti esterni
Associazioni
professionali
accreditate
Processo interno
di formazione
Indicazioni nazionali per
il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione (2012)
Valorizzazione e
gestione delle differenze
Incrementare la
responsabilità verso gli
altri, le cose, l'ambiente
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
61
scenari circostante , gli impegni
della vita scolastica e
sociale
5 Sviluppo della
didattica per
competenze:
l’elaborazione
del curricolo per
le competenze
trasversali (ed.
alla cittadinanza
ed
ed. digitale)
Studio per costruire un curricolo di
cittadinanza e costituzione
trasversale
Costruzione di un curricolo verticale
di cittadinanza e costituzione
Sperimentazione del curricolo
Didattica laboratoriale sul curricolo
delle discipline espressive
U.S.R.
Poli Formativi
Processi interni
di formazione
Raccomandazioni del
Parlamento europeo e
del Consiglio del
18/12/2006;
Linee guida del MIUR
per la certificazione
delle competenze
PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE del
13/03/2015
6 Didattica
inclusiva,
cooperative
learning
Tecniche per gestire situazioni di
disagio e di difficoltà relazionale per
una prassi didattica ed organizzativa
di tipo inclusivo.
Formazione per docenti specializzati
sui temi della Disabilità in
collaborazione con il MIUR.
U.S.R.
Scuola Polo
Processo interno
di formazione
Linee Guida
dell’UNESCO in
materia di inclusione del
2009
Direttiva MIUR del 27
dicembre 2012
7 Registro
elettronico e
Segreteria
digitale (anche
connesse al P. N.
S. D.)
Vedasi Piano Nazionale Scuola
Digitale
U.S.R.
Scuola Polo
Esperti esterni
Legge 107/2015- art. 1-
comma 7
lett. h
8 Sicurezza Aggiornamento periodico sulla
sicurezza rivolto all’intero personale
Corsi di formazione specifica per
tutte le figure sensibili
Scuola Polo
Enti o esperti
esterni
Legge n. 107/2015, art.
1 , comma 12
A riguardo si specifica che nel triennio:
la priorità che la scuola intende adottare per tutti i docenti di Scuola Primaria è rappresentata dai punti 3
e 7
le attività formative comuni a tutti i docenti sono quelle previste dai punti 4-5-6-8
tra le tematiche indicate, saranno svolte a scuola (organizzate e finanziate dalla Scuola) quelle previste
dai punti 4 e 7
la misura minima annuale delle attività formativa che ciascun docente deve certificare è di 20 ore; la
misura minima triennale complessiva delle attività formative per ciascun docente corrisponde ad 80 ore
(sono possibili oscillazioni annuali); la formazione individuale non può concorrere al minimo previsto.
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse economiche e
strumentali.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
62
SEZIONE 8 SERVIZI DI SEGRETERIA
L’organigramma della segreteria è composto dal DSGA e da 5 assistenti amministrativi.
Il DSGA sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo
funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati. Organizza autonomamente
l’attività del personale A.T.A. nell’ambito delle direttive del Dirigente scolastico. Attribuisce al personale
A.T.A. incarichi di natura organizzativa e le prestazioni di lavoro eccedenti l’orario d’obbligo, quando
necessario. Svolge attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e
contabili. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali ed amministrativo – contabili e ne cura
l’organizzazione svolgendo funzione di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati
conseguiti, rispetto degli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale A.T.A., posto alle sue
dirette dipendenze. Il D.S.G.A., in ambito finanziario e contabile è il responsabile della contabilità e degli
adempimenti fiscali.
Svolge un’azione funzionale alla realizzazione degli obiettivi fissati dal Dirigente, nell’ottica del servizio
all’utenza interna ed esterna (famiglie, studenti, EE.LL. MIUR) e del miglioramento continuo per contribuire
all’immagine positiva della scuola. A tal fine è tenuto ad una efficace collaborazione con tutto il personale
ed, in particolare, con il Dirigente Scolastico, con i docenti collaboratori del DS e con le altre figure dello
staff dirigenziale.
8.1 ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA (articolazione dei compiti)
La segreteria del 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” è composta da quattro sezioni così suddivise:
la didattica, l’ufficio personale docente, ufficio archivio protocollo e l’ufficio personale ATA,
amministrativo-contabile.
La sezione della didattica gestisce gli alunni con i relativi adempimenti riguardo le Iscrizioni, trasferimenti
alunni, esami, rilascio cedole, pagelle, attestazioni e certificati degli alunni, tenuta dei fascicoli alunni,
registri statistiche, viaggi di istruzione, libri di testo, comunicazione agli alunni ed alle famiglie, gestione
informatica degli alunni.
La sezione del personale docente gestisce gli organici del personale docente, la diffusione di comunicazioni
varie, la stipula dei contratti di assunzione di servizio sia per i docenti di ruolo sia per i supplenti. Gestione
assenze di tutto il personale docente sia di ruolo sia supplente, decreti di assenza, certificati di servizio,
inquadramenti economici e contrattuali, ricostruzioni di carriera e procedimenti pensionistici tenuta dei
fascicoli, adempimenti connessi ai corsi di formazione e aggiornamento, periodo di prova, avvisi al personale
e procedure per le assemblee sindacali e scioperi. Cura la procedura per le elezioni di O.O.C.C. di durata
annuale, triennale ed R.S.U.
La sezione archivio-protocollo si occupa della tenuta del protocollo, archiviazioni pratiche, riordino fascicoli
archiviazioni Circolari, collaborazione generale ai servizi di segreteria. Posta elettronica Istituzionale, tenuta
dell'albo.
La sezione personale ATA, gestisce gli organici del personale ATA, la diffusione di comunicazioni varie, la
stipula dei contratti di assunzione per i supplenti. Gestione assenze di tutto il personale ATA sia di ruolo sia
supplente, decreti di assenza, certificati di servizio, inquadramenti economici e contrattuali, ricostruzioni di
carriera e procedimenti pensionistici tenuta dei fascicoli, apertura pratica di infortuni alunni e docenti.
La sezione amministrativa gestisce l’informazione al pubblico direttamente e telefonicamente,
individuazione e convocazione dei docenti e del personale ATA per il conferimento delle supplenze, gestione
e spedizione della corrispondenza, segreteria del Dirigente, tenuta e aggiornamento delle graduatorie sia del
personale Docente sia del personale ATA.
La sezione contabile gestisce i servizi generali, amministrativi e contabili e cura l’organizzazione svolgendo
funzioni di controllo e verifica .
• Si eseguono le delibere aventi carattere contabili. Si coordinano le procedure con Enti esterni alla Scuola
relativamente agli acquisti, alle convenzioni etc.
• Si redigono e si aggiornano le schede finanziari dei progetti di Istituto, PON, POR, ecc.
Si redige il Conto Consuntivo, il Programma Annuale e le eventuali modifiche e variazioni.
8.2 CONTATTI CON L’UFFICIO SEGRETERIA
Telefono: 080/3036230
Fax: 080/3023901
e-mail: [email protected]
posta certificata: [email protected]
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
63
SEZIONE 9 IL PERSONALE DELLA SCUOLA
9.1 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE
posti comuni e di sostegno
SCUOLA DELL’INFANZIA
I posti sono stati calcolati sulla base dell’andamento delle iscrizioni degli ultimi anni e in previsione dei
nuovi ingressi
Ordine di scuola comune sostegno Totale posti
SCUOLA DELL’INFANZIA
13 sez. a tempo normale
3 sez. ad orario ridotto
29
EH 2
DH 1
32
La richiesta di posti di sostegno è eccedente il normale rapporto di legge, poiché comprensiva dei posti in
deroga di sostegno
SCUOLA PRIMARIA
Anche se negli ultimi anni la scuola è stata interessata dal fenomeno del decremento scolastico, conseguente
al decremento della natalità e alle caratteristiche dell’espansione urbanistica, per il prossimo triennio si
prevede una sostanziale stabilità.
Ordine di scuola comune sostegno Totale posti
SCUOLA PRIMARIA
29 classi ad orario normale
2 classi a tempo pieno
40 EH 7 e 1/2
DH 2
49 e 12 ore
La richiesta di posti di sostegno è eccedente il normale rapporto di legge, poichè comprensiva dei posti in
deroga di sostegno.
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO
Unità di personale: n. 6
Area Ore da
prestare
Ore per
supporto
organizzativo
Ore per
supplenze
brevi
Ore per
Progetti
Ore di
utilizzo
su base
annuale
Potenziamento linguistico: valorizzazione e
potenziamento delle competenze linguistiche,
con particolare riferimento alla lingua inglese
726 132 594
PROGETTO
N. 6
726
Potenziamento linguistico: valorizzazione e
potenziamento delle competenze linguistiche,
con particolare riferimento alla lingua inglese
726 132 594
PROGETTO
N. 6
726
Potenziamento umanistico: sviluppo delle
competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di
responsabilità nonché della solidarietà e della
cura dei beni comuni e della consapevolezza dei
diritti e dei doveri
726 99 297 330
PROGETTO
N. 7
726
Potenziamento umanistico: prevenzione e
contrasto della dispersione scolastica, di ogni
forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni
con bisogni educativi speciali attraverso
726 99 297 330
PROGETTO
N. 8
726
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
64
percorsi individualizzati e personalizzati
Potenziamento artistico e musicale:
potenziamento delle competenze nella pratica e
nella cultura musicali nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media
di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni
726 132 363 231
PROGETTO
N. 9
726
Potenziamento motorio: potenziamento delle
discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare
riferimento all'alimentazione, all'educazione
fisica e allo sport
726 99 429 198
PROGETTO
N. 10
726
Totale 4.356 429 1.650 2.277 4.356
9.2 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE A.T.A.
Direttore Servizi Generali Amministrativi n. 1
Assistenti Amministrativi n. 5
Collaboratori Scolastici n. 15
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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SEZIONE 10 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E
MATERIALI
La nostra scuola si è dotata nel tempo di alcune aule attrezzate e di laboratori finalizzati a supportare
operativamente le attività didattiche. Proseguendo nel percorso intrapreso, si conta di incrementare nel
prossimo triennio la dotazione esistente e di incrementare sia il numero delle aule dotate di LIM o
videoproiettori interattivi, sia il numero dei laboratori attrezzati.
Aule incrementate dalla tecnologia
Plesso SAN FRANCESCO Plesso BALILLA
N 8 esistenti N. 5 da
incrementare
N. 6 esistenti N. 4 da incrementare
Laboratori Plesso San Francesco Plesso Balilla
Laboratorio Creativo da attrezzare esistente
Laboratorio Musicale da attrezzare da attrezzare
Laboratorio Informatico esistente esistente
Laboratorio Inglese da attrezzare da attrezzare
Laboratorio Biblioteca esistente da attrezzare
Laboratorio Diversabilità esistente esistente
Laboratorio Scientifico esistente esistente
Palestra esistente esistente
PROGETTI PON presentati
1 - 9035 del 13/07/2015 - FESR - Realizzazione/ampliamento
rete LanWLan
Il progetto prevede la realizzazione di
infrastruttura costituita da Access
Point alimentati tramite cablaggio ,
implementata negli edifici scolastici
“San Francesco”, “Balilla” e
“Quasimodo”
2 - 12810 del 15/10/2015 -FESR – Realizzazione AMBIENTI
DIGITALI
Il progetto prevede n. 9 AULE
incrementate dalla tecnologia
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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SEZIONE 11 I PROGETTI
CURRICOLO Titolo Obiettivo
formativo
Legge n.
107/2015
art. 1-
comma 7
Priorità del RAV Destinatari
OBBLIGATORIO La mia Scuola: un
grande abbraccio!
lett. l, m Ambienti di apprendimento-
curricolo
Rapporti con le famiglie
Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria
A metà dell’opera:
recupero,
consolidamento e
potenziamento
lett. l, p Ambiente di apprendimento
Curricolo e valutazione
Inclusione e differenziazione
Scuola Primaria
Con l’UNESCO:
genuino per noi…,
sostenibile per
l’ambiente
lett. d, e, m Cittadinanza e costituzione
Ambienti di apprendimento
Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria
Una nuova Casa per
Scuola Amica: Un
Albero
lett. d, m Cittadinanza e costituzione
Ambienti di apprendimento
Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria
Vivi Santeramo lett. m Curricolo Cittadinanza e
costituzione
Integrazione con il territorio
e rapporti con le famiglie
Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria
DI
POTENZIAMENTO Teck and play
Lett. a Curricolo e valutazione
Ambienti di apprendimento
Scuola
dell’Infanzia
Scuola Primaria
Il Bello nella nostra
Scuola
lett. d, e, n Curricolo, Progettazione
Ambienti di apprendimento
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Scuola Primaria
Classi terze
La scuola inclusiva lett. l Valorizzazione e
gestione delle differenze
Scuola Primaria
Classi dalla
seconda alla
quinta
Ma che Musica,
maestra!
lett. c, n Curricolo
Ambienti di apprendimento
Scuola Primaria
Classi prime
Sport, movimento e
vita
lett. g, n Curricolo
Ambienti di apprendimento
Scuola Primaria
Classi seconde
FACOLTATIVO CreAttivaMente lett. i, n Ambienti di apprendimento
Metodologie didattiche
innovative
Scuola Primaria
Classi terze
Leggendo leggendo…
comparve un mondo
fantastico
lett. a, i, n Ambienti di apprendimento
Metodologie didattiche
innovative
Integrazione con il territorio
Scuola Primaria
Classi terze e
quarte
Mi diverto con le
scienze
lett. b, i , n Curricolo
Ambienti di apprendimento
Integrazione con il territorio
e rapporti con le famiglie
Scuola Primaria
Classi quarte e
quinte
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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PROGETTI DA REALIZZARE NELL’AMBITO DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO
PROGETTO N. 1 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. l, m
Denominazione
progetto LA MIA SCUOLA: UN GRANDE ABBRACCIO!
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento - Curricolo
Rapporti con le Famiglie
Traguardo di
risultato
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica Promuovere e
sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito, classi aperte.
Promuovere attività di accoglienza.
Obiettivo di
processo
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella
prassi didattica.
Promuovere azioni orientate alla valorizzazione e alla gestione delle differenze attraverso la
predisposizione di ambienti integrati per l'apprendimento e la realizzazione di percorsi didattici
di tipo laboratoriale.
Promuovere interventi o progetti per coinvolgere i genitori.
Condivisione di visioni strategiche a livello territoriali.
Incrementare i rapporti con altre scuole.
Altre priorità Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.
Definizione di un sistema di orientamento.
Situazione su cui
interviene
L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia o primaria costituisce una tappa significativa
nel processo di crescita personale sul piano cognitivo e comportamentale. Il nostro Circolo,
consapevole di ciò, pone particolare attenzione nel promuovere situazioni che consentano di
vivere in condizioni di ben-essere fin dai primi giorni. In questa ottica l’Accoglienza non si
configura come momento iniziale ed effimero, ma diventa principio ispiratore di tutta la vita
scolastica che si pone su una linea di continuità con l’esperienza familiare e l’esperienza della
scuola dell’infanzia, quest’ultima relativa ai bambini in ingresso nella scuola primaria.
Prevede una serie di iniziative che si articolano durante tutto l’anno.
Un altro momento evolutivo delicato riguarda le classi terminali della Scuola Primaria che si
apprestano a passare al grado d’Istruzione successivo. Anche questa esperienza viene assunta
dalla scuola come momento formativo e di continuità educativa e didattica.
Attività previste Le attività di accoglienza e orientamento in ingresso si articolano prevalentemente in due
nuclei di interventi. Il primo interessa la prima fase dell’anno scolastico in concomitanza con
l’inizio della scuola e intende offrire agli alunni del primo anno l’opportunità di essere accolti
nella nuova realtà scolastica garantendo a ciascuno un percorso di inserimento graduale e
motivante, cercando di prevenire condizioni di disagio.
Il secondo nucleo di interventi è diretto all’orientamento degli studenti in entrata e in uscita
dalla Scuola Primaria:
Open day
Incontri con alunni di Scuola dell’Infanzia
Attività ludico-creative tra alunni di Scuola Primaria e alunni di Scuola dell’Infanzia
Visite alla Scuola
Incontri con famiglie di presentazione del PTOF
Conoscenza di quanti operano nella Scuola
Particolare attenzione è dedicata all’accoglienza di alunni delle scuole dell’Infanzia
prevedendo attività multiformi che li coinvolgano e interessino avvicinandoli alla Scuola
con gradualità.
Attività di orientamento
Attività di continuità con la Scuola Secondaria di I grado
Incontri con i docenti di Scuola Secondaria
Visita alle scuole
Attività con gli alunni della scuola Secondaria
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il funzionamento amministrativo-didattico dell’Istituzione scolastica
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Risorse umane Il progetto è destinato alle classi di Scuola Primaria e agli alunni cinquenni della Scuola
dell’Infanzia. Il progetto rientra per la scuola dell’Infanzia nel Curricolo Obbligatorio. Per la
Scuola Primaria le ore del progetto rientrano parte nel curricolo obbligatorio e parte nella
quota di flessibilità organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto
Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule
Plessi scolastici
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali e indicatori individuati nel Piano di Miglioramento per la
valutazione delle aree di processo afferenti al Progetto in esame.
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale
implementazione
Valori / situazione
attesi
Accogliere è predisporre ambienti ed occasioni adeguati valorizzando tutte le risorse
disponibili. La scuola è luogo di vita, che si fa spazio di confine tra famiglia e società. Una
scuola è una realtà fisica; è realtà istituzionale con servizi; è una realtà organizzativa
contrassegnata da regole e ritmi; è infine una realtà relazionale fatta di rapporti. Il progetto
intende favorire l’ingresso degli alunni e curarne la continuità tra ordini diversi, prevenendo
qualsiasi forma di disagio.
PROGETTO N. 2 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. l, p
Denominazione
progetto A METÀ DELL’OPERA: RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento - Curricolo e Valutazione
Inclusione e differenziazione
Traguardo di
risultato
Sviluppo delle competenze.
Innalzamento delle le competenze degli alunni in particolare in Italiano e Matematica.
Obiettivo di
processo
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella
prassi didattica.
Potenziare la cultura del risultato.
Potenziare le capacità organizzative e formative.
Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito, classi
aperte.
Altre priorità Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano.
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Situazione su cui
interviene
Dal Testo “La Buona Scuola” art. 1 comma 3
La piena realizzazione de curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai
commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento, la
collaborazione e la progettazione, sono perseguiti mediante le forme di flessibilità
dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e in particolare attraverso:
c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di
quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe.
comma 7…
1. la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano
2. il potenziamento delle competenze matematico-logiche
Il testo della legge 107 pone in evidenza una direzione necessaria al mutamento che interessa la
Scuola per intero e che è alla base del seguente progetto insieme alla necessità che il Circolo ha
individuato di porre attenzione ai percorsi apprenditivi degli alunni.
Il lavoro didattico, infatti, pone sempre durante il suo percorso l’esigenza di innalzare,
consolidare e potenziare le competenze disciplinari con particolare attenzione all’Italiano e alla
Matematica. Il progetto si propone di recuperare, consolidare e potenziare, a livello concettuale
e cognitivo, capacità critiche, riflessive, logiche inferenziali e del pensiero divergente al fine di
mettere in grado gli alunni di eseguire un’attività in piena autonomia ed entro un tempo
stabilito. I docenti oltre al lavoro che viene programmato su base plurisettimanale dedicano un
tempo speciale durante l’anno scolastico a questa attenzione educativa e didattica al fine di
curare i livelli di apprendimento di ciascun alunno.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Attività previste In alcuni periodi dell’anno Scolastico, in particolare in fase di avvio e alla fine del primo
periodo didattico saranno svolte attività di recupero, consolidamento e potenziamento di abilità,
conoscenze e competenze.
Le attività sono per questo diversificate a seconda delle diverse età degli alunni, per esse si
rimanda alle unità di competenza specifiche.
Il lavoro è svolto per classi aperte, in gruppi di livello di recupero, consolidamento e
potenziamento secondo la programmazione che ogni interclasse stabilisce ad inizio anno. La
formazione di gruppi di alunni suddivisi per livelli di apprendimento permette di intervenire
sulle potenzialità di ciascuno, al fine di promuovere il successo formativo. Si intende, dunque,
realizzare un percorso didattico che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno,
in vista di un loro reale e positivo sviluppo.
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il funzionamento amministrativo-didattico dell’Istituzione scolastica
Risorse umane Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria. Le ore del progetto rientrano in
parte nel curricolo obbligatorio e in parte esse attingeranno alla quota di flessibilità
organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.
Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule didattiche; aule disciplinari; materiale didattico e di facile consumo
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali e disciplinari
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale
implementazione.
Valori / situazione
attesi
Consolidamento delle capacità afferenti i processi di apprendimento e di cittadinanza: capacità
di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare.
Capacità di relazionarsi in modo consapevole e significativo in contesti diversi.
Padronanza disciplinare, epistemologica e metacognitiva.
PROGETTO N. 3 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. d, e, m
Denominazione
progetto CON L’UNESCO: GENUINO PER NOI…, SOSTENIBILE PER L’AMBIENTE
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento
Curricolo - Cittadinanza e Costituzione
Traguardo di
risultato
Incrementare negli studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante, gli
impegni della vita scolastica e sociale.
Accrescere le modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di
sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile.
Obiettivi di
processo Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: potenziare l’ambiente di
apprendimento
Attivare percorsi laboratoriali in rete con altre scuole supportati da ricerca e
formazione
Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio
Favorire nei bambini un atteggiamento di rispetto e di salvaguardia dell’ambiente
come risorsa di cibi sani quale garanzia di salute
Avviare i bambini, attraverso esperienze ludico sensoriali e cognitive, all’assunzione di
corrette abitudini alimentari, alla varietà ed al gusto del cibo, trasmettendo nel
contempo conoscenze di tipo nutrizionali
Promuovere una adeguata informazione relativamente alla provenienza degli alimenti,
ai metodi di produzione e di trasformazione, nonché alle loro caratteristiche
nutrizionali, qualitative, e di tipicità
Promuovere attraverso gli alunni abitudini nuove nelle famiglie nell’acquisizione di un
rapporto corretto con il cibo
Scoprire e conoscere gli aspetti sociali dell’alimentazione
Formare la cultura della coltivazione biologica per percepire la vera origine dei
prodotti della terra.
Altre priorità Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
Situazione su cui
interviene
L’attenzione maturata sull’alimentazione e i comportamenti ecosostenibili correlati ci spinge ad
affrontare la tematica dell’alimentazione legata all’ambiente, al fine di favorire negli alunni la
consapevolezza che un ambiente sano è sinonimo di salute e che la terra offre le risorse
necessarie per l’equilibrio e il benessere. L’esaurimento delle risorse naturali e la loro
distribuzione, l’uso dell’acqua potabile e il suo spreco, i rapporti tra diverse parti del mondo
costituiscono gli assi portanti di un rinnovato mutamento nelle abitudini delle nuove
generazioni per preservare la Terra per coloro che verranno dopo di noi. Gli alunni saranno
impegnati in un percorso che li porterà a rendersi consapevoli di queste tematiche. Riprendere
il contatto con la terra, le tradizioni contadine e del territorio di appartenenza, le tecniche di
lavorazione e di produzione dei cibi sono le strade per educare attraverso i bambini le famiglie
e promuovere un futuro che ci veda di nuovo legati al rispetto della terra e al recupero di
un’agricoltura familiare che salvaguardi l’ambiente con il buono, il pulito, il giusto.
Attività previste Il progetto vedrà coinvolti tutti gli alunni e i docenti con la collaborazione di diverse Figure e
Enti presenti sul territorio, quali: nutrizionisti, dietologi, esperti in agraria, biologi, chimici,
operatori ASL, CIA,...etc. che con le loro specifiche competenze apporteranno un importante
supporto alla realizzazione del progetto. Ogni equipe educativa potrà scegliere un percorso
formativo didattico relativo alle macro-aree da sviluppare:
1. ALIMENTAZIONE, IMPATTO AMBIENTALE E SVILUPPO SOSTENIBILE
2. L’ECOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
3. LA DIETA MEDITERRANEA
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi dell’istituzione scolastica
Finanziamenti delle famiglie
Risorse umane Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria e a tutte le sezioni della Scuola
dell’Infanzia. Il progetto rientra per la scuola dell’Infanzia nel Curricolo Obbligatorio; mentre
per la Scuola Primaria le attività sono in parte previste all’interno del curricolo obbligatorio
nelle discipline che ogni interclasse ha previsto all’interno della progettazione annuale
(Italiano, Scienze, Storia, Geografia, Tecnologia e Arte); in parte esse attingeranno alla quota
di flessibilità organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.
Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule. Giardino; spazi esterni alla scuola e spazi individuati nel territorio.
Indicatori
utilizzati
Questi gli indicatori che si adotteranno per una valutazione in itinere e finale del progetto
ideato:
Pertinenza del percorso rispetto alle finalità del progetto
Puntualità dell’Iter formativo rispetto ai tempi di attuazione previsti
Coinvolgimento dei docenti
Grado di partecipazione degli alunni
Soddisfazione delle famiglie
Ricaduta sul e nel territorio attraverso attività di monitoraggio
Gli strumenti di valutazione:
1. Schede di monitoraggio
2. Questionari
3. Griglie di rilevazione degli esiti formativi
4. Rubriche valutative disciplinari
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi.
Valori / situazione
attesi
La scelta di una tematica legata alla tutela dell’ambiente e alla sua sostenibilità nasce dalla
consapevolezza maturata anche dalla nostra partecipazione all’Expo 2015, che ci ha visti
protagonisti di un riconoscimento quale scuola di eccellenza: la salvaguardia dell’ambiente e i
rapporti tra i popoli nascono dal favorire nei bambini e nelle nuove generazioni atteggiamenti di
rispetto e tutela dell’ambiente che si sviluppano dalle interconnessioni tra alimentazione e
dimensione sociale del cibo. La metodologia laboratoriale e hands on del progetto vuol presentare
una seria innovazione del lavoro scolastico relativo all’alimentazione ed alle interconnessioni con la
sostenibilità ambientale di comportamenti pre e post produzione e consumo del cibo.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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PROGETTO N. 4 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. d, m
Denominazione
progetto UNA NUOVA CASA PER SCUOLA AMICA: UN ALBERO
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento- curricolo - Cittadinanza e Costituzione
Traguardo di
risultato
Incrementare negli studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante, gli
impegni della vita scolastica e sociale.
Accrescere le modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di
sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile.
Obiettivo di
processo
Sensibilizzare sin da piccoli alle forme di responsabilità sociale facendo della scuola il luogo
dove vivere il rispetto degli altri, l’uguaglianza, la giustizia, il rispetto delle differenze,
l’inclusione e la solidarietà.
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella
prassi didattica.
Favorire l’acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche
innovative.
Sensibilizzare attraverso il coinvolgimento attivo dei genitori nella vita e nelle attività proposte
dalla scuola e dal territorio.
Promuovere del senso di appartenenza e di collaborazione e la fiducia nelle istituzioni.
Altre priorità Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura
dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
Situazione su cui
interviene
Il progetto “Scuola Amica” ha promosso iniziative di conoscenza e di studio della Convenzione
O.N.U. dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sensibilizzato ad azioni concrete di
solidarietà, favorito un clima di inclusione all’interno della vita scolastica, così come i principi
del partenariato Miur-Unicef richiedono.
Tale progetto vuol favorire da parte delle istituzioni scolastiche lo sviluppo di una cultura che,
mettendo al centro i bambini, guidi in un percorso di apprendimento e di piena conoscenza dei
Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nell’ambito della convenzione ONU varata nell’ ’89.
La scommessa è che questa valorizzazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia conduca
i bambini al raggiungimento di competenze sociali elevate e all’acquisizione dei valori propri
della solidarietà, della responsabilità e della partecipazione attiva alla vita personale e sociale
da piccoli protagonisti che diventano uomini e donne del domani.
Sono state avviate esperienze di solidarietà che hanno come destinatari sia associazioni
internazionali di sviluppo e di cooperazione sia la comunità locale nell’acquisizione di una
cultura di salvaguardia dell’ambiente e delle persone.
Una Scuola Amica trova nell’accogliere e comporre le differenze, le ricchezze e le
sollecitazioni che l’essere cittadini del mondo e di un territorio comportano, il suo compito
educativo inderogabile. È questo l’impegno della nostra scuola.
Attività previste Il nuovo programma di Scuola Amica prevede per quest’anno una proposta formativa
diversificata per i vari gradi di scuola.
Ecco le proposte di lavoro, afferenti la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria e che tengono
conto delle differenti fasce di età.
1) "Io mi racconto così" - Proposta per la Scuola dell’Infanzia e il primo anno della
Scuola Primaria 2) "Il termometro dello star bene" - Proposta per il primo e secondo biennio della Scuola
Primaria Alla luce di tale programma anche i temi generatori utilizzati in questi anni possono essere una
declinazione utile.
I diritti dei Bambini (Tema Generatore general, trasversale)
1. Le emozioni dei bambini (Scuola dell’Infanzia)
2. La diversità, l’accoglienza e l’integrazione (Classi Prime e Seconde)
3. La gratuità e la solidarietà (Classi Terze)
4. La Pace (Classi Quarte)
5. I testimoni di pace, di umanità e di un mondo a misura di bambini (Classi Quinte)
6. La città e i bambini (Tutte le classi)
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Le classi potranno utilizzare questi temi intrecciando con quanto proposto dal programma di
Scuola amica 2015-16 o curarsi direttamente delle tematiche suggerite.
Ad esse si farà seguire una proposta concreta di solidarietà.
Si ricorda che la nostra Scuola da diversi anni è impegnata in azioni di sostegno a favore di:
UNICEF (pigotte), MSF (donazione una tantum), ACTIONAID (1 adozione a distanza), CIAI
(2 minori adottati a distanza e sostegno a progetti di sviluppo), VIS (gemellaggio tra scuole).
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il funzionamento didattico e amministrativo
Risorse da reperire tramite attività fundraising e crowdfunding in collaborazione con il
Comitato dei genitori
Risorse umane
(ore)
Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria e a tutte le sezioni della Scuola
dell’Infanzia. Il progetto rientra per la scuola dell’Infanzia nel Curricolo Obbligatorio; mentre
per la Scuola Primaria le attività sono in parte previste all’interno del curricolo obbligatorio
(discipline di Italiano, Scienze, Storia, Geografia, Tecnologia e Arte); in parte previste dalla
quota di flessibilità organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.
Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule. Spazi individuati nel territorio. Attività territoriali (Natale; Giornata
Scuola Amica e a tema).
Indicatori
utilizzati
Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sulla comunicazione
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi come previsto dal
Protocollo MIU-UNICEF.
Valori / situazione
attesi
Il progetto prende l’avvio quest’anno dalla metafora dell’Albero dei Diritti. “Le radici, il
tronco, la chioma richiamano, nella metafora dell’albero, i quattro principi ispiratori della
Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che a loro volta richiamano quei diritti
che, nel contesto educativo, contribuiscono a garantire il diritto all’apprendimento di tutte le
bambine, i bambini, i ragazzi.
Come avviene per l’albero, i bambini e i ragazzi cresceranno più forti, robusti, capaci di
resistenza e di “resilienza”, di autonomia e di creatività, quanto più ricco di risorse e
opportunità sarà stato il contesto ambientale in cui hanno vissuto. La loro identità sarà tanto più
fragile quanto più tutto ciò verrà loro negato.”
La promozione del programma di Scuola Amica fa sì che all’interno dei percorsi scolastici
abituali si possa fare spazio ai principi e ai valori della Cittadinanza attiva e della
Responsabilità sociale del Vicino e del Lontano.
PROGETTO N. 5 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7, lett. m
Denominazione
progetto VIVI SANTERAMO: ESPERIENZE E TRADIZIONI DEL TERRITORIO
Priorità cui si
riferisce
Curricolo - Cittadinanza e Costituzione - Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Traguardo di
risultato
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica.
Sviluppo delle competenze disciplinari.
Promozione di metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito, classi aperte.
Promozione di interventi o progetti per coinvolgere i genitori.
Condivisione di visioni strategiche a livello territoriali.
Incrementare i rapporti con altre scuole ed altre agenzie culturali.
Obiettivo di
processo
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella
prassi didattica.
Potenziare le capacità organizzative e formative.
Incrementare il rapporto scuola - famiglia e la condivisione dell'impostazione educativa.
Condividere le visioni strategiche a livello territoriale.
Altre priorità Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese.
Situazione su cui
interviene
La Scuola si propone di curare l’integrazione e l’interazione con il Territorio e le istituzioni, le
associazioni e le organizzazioni presenti in esso sia per condividere visioni strategiche sia per
portare in esso la specificità culturale del suo compito.
La Scuola vede nel territorio un’Aula Speciale dove poter curare e promuovere anche i valori
della cittadinanza attiva e della convivenza civile.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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In queste attività la Scuola cura l’integrazione con le famiglie nelle diverse specificità di
compiti e di apporti propri nel lavoro che viene programmato.
Attività previste La Scuola parteciperà ad iniziative promosse nel territorio da Enti, Associazioni, Pro Loco e
altre Organizzazioni, soprattutto in continuità con quelle già svolte e congruenti con le priorità
formative.
In particolare, parteciperà al programma “La Murgia Incantata”, al Carnevale dei Ragazzi, ad
altre di valore storico, culturale o scientifico.
Risorse
finanziarie
necessarie
Finanziamenti da reperire tramite sostegno delle famiglie, del territorio, degli Enti Localil
Risorse umane
(ore)
Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia.
Per la Scuola dell’infanzia l’impegno dei docenti sarà in parte a carico del FIS;
per la Scuola Primaria le ore del progetto rientrano in parte nel curricolo obbligatorio e in parte
nella quota di flessibilità organizzativa (15 ore) prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.
Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule. “Aule del Territorio”.
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali e disciplinari.
Indicatori dell’area di processo n. 6 del Piano di Miglioramento.
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale
implementazione.
Valori / situazione
attesi
I risultati attesi riguardano più livelli e più destinatari.
ALUNNI
Punto di vista educativo: consolidamento delle capacità afferenti i processi di apprendimento e
di cittadinanza: capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare.
Punto di vista formativo: capacità di relazionarsi in modo consapevole e significativo in
contesti diversi.
Punto divista didattico: maggiore padronanza disciplinare, epistemologica e metacognitiva
attraverso esperienze divergenti ma che richiedono l’applicazione delle competenze acquisite
in contesti inusitati.
RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA-TERRITORIO
Sviluppo di una pratica comunicativa e collaborativa che, coinvolgendo nella visione strategica
dell’Istituzione, innalzi la percezione positiva della scuola e del lavoro scolastico nelle famiglie
e nel territorio.
Incremento del rapporto scuola - famiglia e condivisione dell'impostazione educativa.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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PROGETTI CON UTILIZZO DELL’ORGANICO POTENZIATO
PROGETTO N. 6 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7, lett. a
Denominazione
progetto TECK AND PLAY
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento
Traguardo di
risultato
Incrementare le metodologie innovative che vadano nella direzione delle priorità e scelte
della scuola indicate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa: valorizzazione e
potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della
metodologia Content language integrated learning.
Obiettivo di
processo
Output: Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative
Potenziare l’ambiente di apprendimento
Outcome: Attivare percorsi laboratoriali in rete
Potenziare la cultura del risultato
Potenziare le capacità organizzative e formative
Altre priorità Sviluppo delle metodologie CLIL(Content and Language Integrated Learning) che significa
"Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuti " e si riferisce all'insegnamento di
qualsiasi disciplina in lingua straniera.
Situazione su cui
interviene
Con le risorse disponibili di docenti specializzati, formati in lingua Inglese, non si riesce a
garantire l’insegnamento della L2 in tutte le classi. A motivo di ciò si prevede un progetto
che garantendo l’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi possa anche sviluppare
la metodologia CLIL a cominciare dalla scuola dell’Infanzia.
Nella Scuola dell’Infanzia:
CLIL Inglese e il Corpo e il movimento in continuità con le classi Prime Inglese
Educazione Fisica nelle classi, dalla seconda alla quinta, potranno essere coinvolte anche
altre discipline.
L’utilizzo di questa metodologia ha una duplice valenza: potenziare l'apprendimento della
lingua Inglese usata come mezzo per conoscere, approfondire, esprimere i contenuti di altre
discipline; incrementare la conoscenza delle stesse.
Attività previste Saranno proposte attività basate sul metodo TOTAL PHYSICAL RESPONSE (TPR) in
particolare nella Scuola dell’Infanzia e nelle classi iniziali del ciclo della Primaria. Tale
tecnica è, infatti, ideale per alunni ai primi livelli di apprendimento quando le capacità di
produzione verbale non sono ancora sufficientemente sviluppate. Il TPR è un efficace
esercizio di ascolto e fornisce una ripetuta esposizione al lessico di base. Le metodologie
varieranno e si arricchiranno man mano che il lavoro si rivolge alle classi superiori del
Ciclo scolastico.
Verranno eseguite attività individuali e di gruppo.
Storytelling, songs, chants, role -plays
Schede, flashcards e immagini tratte da internet o giornali
Ascolto e drammatizzazione
Realizzazione di un poster
Attività individuali, a coppie ed in gruppo
Disegno e descrizione di animali
Completamento di tabelle
Esecuzione di canti e mimi
Completamento di schede
Esecuzione di giochi
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il funzionamento amministrativo
Risorse umane
(ore)
2 DOCENTI DELL’ ORGANICO POTENZIATO
Scuola dell’Infanzia: 1 ora settimanale di insegnamento x 8 gruppi di alunni
Scuola Primaria: 28 ore (12 nelle classi quinte, 3 nelle quarte, 8 nelle seconde, 5 nelle
prime)
36 ore complessive nell’ambito del curricolo obbligatorio
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule.
Indicatori
utilizzati
Quadro Europass delle lingue con riferimento ai livelli A1 e A2
Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sulla comunicazione
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno scolastico saranno effettuate i monitoraggi e le
valutazioni previste dal curricolo (traguardi di competenze e rubriche valutative).
Valori / situazione
attesi
Garantire l’insegnamento della Lingua Inglese in tutte le classi della Scuola Primaria e per
gli alunni cinquenni della Scuola dell’Infanzia.
Inoltre la metodologia CLIL apporta ricadute sia sul piano linguistico per gli apprendimenti
della lingua, sia sul piano cognitivo e metacognitivo, ponendo l’alunno in situazioni diverse
di apprendimento che richiedono processi variegati, sia sul piano delle abilità trasversali
richiedendo strategie di apprendimento sempre più consapevoli con modalità di
comunicazione multiformi.
PROGETTO N. 7 Priorità strategica della L. 107/2015, art. 1, comma 7 - lett. d, e, n
Denominazione
progetto IL BELLO NELLA NOSTRA SCUOLA
Priorità del RAV
cui si riferisce
Orientamento strategico e organizzazione della scuola.
Curricolo - Progettazione.
Ambienti di apprendimento.
Traguardo di
risultato
Incrementare negli studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante , gli
impegni della vita scolastica e sociale.
Accrescere le modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di
sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile.
Obiettivo di
processo
Output: Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative
Potenziare l’ambiente di apprendimento
Outcome: Potenziare le capacità organizzative e formative
Altre priorità Accrescere il senso di appartenenza alla vita della comunità scolastica attraverso esperienze
di miglioramento degli ambienti scolastici in tutti gli stakeholders.
Curare il senso estetico delle strutture in cui si apprende e si trascorre molto tempo ogni
giorno.
Situazione su cui
interviene
Si intende pianificare esperienze che promuovano negli alunni e nella comunità scolastica
tutta il senso del bello, del nuovo, del diverso negli ambienti di apprendimento certi che
attraverso questi percorsi si accresca la responsabilità verso il Bene Comune. A motivo di ciò
anche la pratica didattica potrà trovare negli spazi attrezzati disciplinarmente una spinta
all’innovazione e alla sperimentazione. In Europa, l’edilizia scolastica ha visto negli ultimi
anni la crescita dell’attenzione agli Alunni e alle competenze da favorire sia in seno alle
discipline sia alle competenze chiave di Cittadinanza.
Attività previste Il Progetto intende curarsi di alcuni ambienti della Scuola Primaria nella linea delle Aule
Disciplinari, come suggerite dalle esperienze di Avanguardia Educative, promuovendo sia
la consapevolezza degli apprendimenti curricolari negli alunni, sia l’educazione al Bello e
al Bene Comune sia le didattiche innovative dalle Classi aperte, al Debate, al cooperative
Learning, alla Peer Education. Ci si avvarrà di:
1. Progettazione di ambienti di apprendimento con gli alunni attraverso una
ricognizione di idee;
2. Realizzazione di aule disciplinari arredate e allestite con materiali disciplinarmente
connotati.
3. Arredo delle classi con l’aiuto degli Alunni;
4. Promozione dell’uso di aule disciplinari diverse per classe;
5. Realizzazione di angoli laboratoriali recuperando spazi non utilizzati.
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il funzionamento amministrativo-didattico dell’Istituzione scolastica.
Integrazione delle famiglie per le attività extracurricolari.
Risorse umane
(ore)
n. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO POTENZIATO: 7 ore di ampliamento dell’Offerta
formativa (1 per ciascuna classe terza) articolata su base annuale
231 ore complessive
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Altre risorse
necessarie
Spazi da attrezzare e aule. Arredi. Plessi.
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali di competenze chiave europee.
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Il monitoraggio e l’adeguamento sarà effettuato annualmente .
Valori / situazione
attesi
Gli studi sia di cittadinanza attiva sia di architettura scolastica evidenziano quanto la bellezza
di un ambiente contribuisca alla crescita e alla formazione di competenze trasversali che
vanno dalla responsabilità verso il bene comune al senso estetico e alla valorizzazione
dell’apprendimento consapevole. Costruire e allestire un Setting di Apprendimento, Bello e
Adeguato alle discipline e ai bambini permette sin dalla tenera età propria degli alunni del
primo Ciclo di formare menti aperte e di sostenere un’educazione integrale della persona e
della sua socialità. La Scuola crede che anche questo sia mettere al Centro l’Alunno.
PROGETTO N. 8 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. l
Denominazione
progetto UNA SCUOLA INCLUSIVA
Priorità del RAV
cui si riferisce
Inclusione e differenziazione
Traguardo di
risultato
Promozione di azioni di valorizzazione e gestione delle differenze anche con la
personalizzazione dei percorsi didattici
Obiettivo di
processo
Output: Promuovere azioni di valorizzazione e gestione delle differenze.
Outcome: Fare della scuola il luogo dove vivere il rispetto degli altri, l’uguaglianza, la
giustizia, il rispetto delle differenze, l’inclusione e la solidarietà.
Altre priorità Migliorare i contributi, i processi e gli ambienti, per far crescere la cultura dello studente nel
suo ambiente e, sul piano di sistema, sostenere l’intera esperienza di apprendimento.
Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito,
classi aperte; cooperative learning, tutoring.
Situazione su cui
interviene
La nostra scuola attraverso la riflessione, l’autovalutazione di sistema e le azioni di
miglioramento, cerca di promuovere, già da alcuni anni, una didattica inclusiva in grado di
realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli alunni tenendo conto di quattro
elementi principali: il funzionamento umano differente, l’equità, l’efficacia tecnica e la piena
partecipazione sociale, la prevenzione.
Si mira a promuovere una innovazione metodologico-didattica che. attraverso strategie di
lavoro cooperative, vada a personalizzare i percorsi di apprendimento e a promuovere una
didattica inclusiva.
Attività previste Si proporranno attività che porranno l’attenzione:
- al soggetto che apprende, alle sue esperienze e ai suoi bisogni valorizzando l'esperienza e le
conoscenze, per ancorarvi nuovi contenuti;
- alla sua dimensione sociale al fine di incoraggiare l'apprendimento collaborativo e la
didattica laboratoriale;
- ai suoi processi di apprendimento per favorire l'esplorazione e la scoperta, al fine di
promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze.
Saranno incrementati: la consapevolezza del proprio modo di apprendere, l’apprendimento
personalizzato, l'operatività, l’apprendimento co-operativo, attraverso percorsi di didattica
attiva e innovativa, la promozione delle Life Skill, la valutazione che sostiene
l’apprendimento.
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il Funzionamento amministrativo-didattico
Risorse umane
(ore)
ORGANICO POTENZIATO: Si prevedono 330 ore complessive di intervento di recupero e
consolidamento: 2 ore settimanali nelle classi per supporto ad alunni disabili e BES.
Altre risorse
necessarie
Laboratori
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali di competenze chiave europee.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Il monitoraggio e l’adeguamento sarà effettuato annualmente.
Valori / situazione
attesi
Utilizzo di metodologie didattiche e strategie utili al supporto della qualità dell’inclusione.
Incremento delle azioni e delle proposte didattiche che tendono a promuovere la percezione
interna ed esterna di una scuola inclusiva
PROGETTO N. 9 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 - lett. c, n
Denominazione
progetto MA CHE MUSICA, MAESTRA!
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento - Curricolo
Traguardo di
risultato
Avvalersi del contributo delle diverse discipline nei percorsi interdisciplinari attivati.
Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito,
classi aperte.
Promuovere attraverso la cultura musicale e uno spazio laboratoriale di incontro con culture
diverse il rispetto, la tolleranza e la comprensione reciproca.
Obiettivo di
processo
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella
prassi didattica.
Favorire l’acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche
innovative.
Promuovere azioni orientate alla valorizzazione e alla gestione delle differenze attraverso la
predisposizione di ambienti integrati per l'apprendimento e la realizzazione di percorsi
didattici di tipo laboratoriale.
Favorire percorsi significativi nella pratica del linguaggio musicale al fine di consentire agli
alunni la loro identità culturale e cognitiva.
Altre priorità Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini
e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati
operanti in tali settori.
Situazione su cui
interviene
I laboratori musicali sono una delle vie attraverso cui si favorisce la conoscenza e la
comunicazione, annullando le barriere che il linguaggio verbale impone: essi sono luoghi di
sperimentazione, di innovazione e di ricerca. L’attivazione del laboratorio musicale privilegia
un approccio alla musica che metta in primo piano il linguaggio sonoro attraverso esperienze
pratiche e creative. Questa esperienza vede la Scuola impegnata nella riscrittura continua di
una metodologia che sappia rispondere ai bisogni ludici, creativi e identitari delle nuove
generazioni.
Attività previste I linguaggi non verbali sono strade privilegiate per un’integrazione più armoniosa della
personalità in evoluzione degli alunni. Si sceglie di utilizzare strategie che incrocino più
linguaggi, narrativo, corporeo e musicale.
Si propongono attività variegate calibrate sulle diverse età degli alunni:
Giochi con filastrocche, conte e rime per scoprire il ritmo nascosto delle parole
Fiabe sonore
Ascolto guidato ed esecuzione di brani musicali di culture diverse
Produzione di suoni e ritmi con il corpo
Costruzione con materiali di recupero di strumenti che producono sonorità per
favorire l’approccio alla pratica strumentale
Uso dello strumentario ORFF
Attività motorie per migliorare la coordinazione
Attività sui parametri del suono
Pratica vocale e forma corale del canto
Risorse
finanziarie
necessarie
Finanziamenti per funzionamento amministrativo didattico dell’Istituzione scolastica
Contributo delle famiglie
Risorse umane
(ore)
n. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO POTENZIATO: 1 ora di intervento settimanali in orario
curricolare in 7 classi prime; 3 ore di intervento settimanale per attività di ARRICCHIMENTO
FORMATIVO per potenziamento delle attività corali e musicali.
Ore 330 annuali
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule
Indicatori
utilizzati
Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sull’Imparare ad imparare
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale
implementazione.
Valori / situazione
attesi
La legge 107 pone nella disciplina musicale e nel suo sviluppo una delle strade privilegiate
per il rinnovamento della pratica didattica ma anche dell’esperienza scolastica e della sua
significatività per gli alunni.
Infatti, sviluppare l’insegnamento musicale significa fornire agli alunni una maggiore
capacità attiva e critica di lettura e fruizione del reale. Promuovere la musica a scuola cambia
i paradigmi della scuola stessa facendo di essa una componente essenziale della formazione.
PROGETTO N. 10 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. g, n
Denominazione
progetto SPORT, MOVIMENTO E VITA
Priorità cui si
riferisce
Ambienti di apprendimento- curricolo
Traguardo di
risultato
Avvalersi del contributo delle diverse discipline nei percorsi interdisciplinari attivati.
Promuovere attraverso la cultura del movimento e dell’educazione sportiva scolastica un
corretto e sano sviluppo psico-fisico.
Obiettivo di
processo
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella
prassi didattica.
Favorire l’acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche
innovative.
Promuovere azioni orientate alla valorizzazione e alla gestione dell’ insuccesso attraverso la
predisposizione di ambienti integrati per l'apprendimento.
Potenziare le capacità motorie, organizzative e formative
Altre priorità Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e
attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Situazione su cui
interviene
La cultura del movimento, del giusto movimento, e una sana alimentazione sono elementi
fondamentali che contribuiscono alla formazione integrale della persona. Esperienze motorie
significative e positive portano ad una consapevolezza della propria corporeità favorendo
l’autostima e l’autonomia e avvicinano tutti i bambini, senza distinzione di sesso, razza e
abilità.
Attività previste I percorsi di educazione motoria saranno in continuità e differenziati in relazione all’età degli
alunni e alle classi di appartenenza:
Giochi finalizzati alla conoscenza del corpo
Attività motorie per migliorare la coordinazione
Esercizi di lateralità e organizzazione dello spazio
Utilizzo del corpo e della mimica per affinare le capacità espressive
Giochi di squadra per affinare le capacità relazionali
Assunzione di comportamenti collaborativi e idonei a prevenire infortuni e ad operare
in sicurezza
Esecuzione di semplici coreografie abbinando sequenze ritmiche a movimenti del
corpo
Pratica di comportamenti alimentari corretti
Partecipazione alla giornata dedicata alla Festa dello Sport
Risorse
finanziarie
necessarie
Fondi per il funzionamento didattico- amministrativo
Contributo delle famiglie per partecipazione a gare
Risorse umane
(ore)
n. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO POTENZIATO: 1 ore di intervento settimanale su 6
classi seconde in orario curricolare
Altre risorse
necessarie
Palestre e cortile
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
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Indicatori
utilizzati
Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sull’Imparare ad imparare e Competenze
Sociali e Civich
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale
implementazione.
Valori / situazione
attesi
La legge 107 pone nell’educazione fisica una delle strade privilegiate per il rinnovamento
della pratica didattica ma anche dell’esperienza scolastica e della sua significatività per gli
alunni della Scuola Primaria. Infatti insieme alla Musica essa è strada di acquisizione di
competenze trasversali.
PROGETTI DEL CURRICOLO FACOLTATIVO
PROGETTO N. 11 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. i, n
Denominazione
progetto CreAttivaMente
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento
Metodologie didattiche innovative
Traguardo di
risultato
Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative
Obiettivo di
processo
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
Trasformare il modello trasmissivo di scuola
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
Promuovere l’innovazione
Altre priorità Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni.
Situazione su cui
interviene
La pratica artistica è il luogo dove meglio si esprime la possibilità di una conoscenza delle
proprie abilità personali in un’attività libera e ideativa. La scuola promuove percorsi personali e
di crescita nel senso estetico e nella vita sociale attraverso le esperienze del piccolo gruppo
proveniente da classi diverse. Il Progetto vuol promuovere e stimolare la capacità percettiva, la
capacità fine-motoria, il senso emotivo-creativo-inventivo e il gusto estetico degli alunni
offrendo loro la possibilità di conoscere, sperimentare e soprattutto giocare con la propria
creatività. Inoltre il progetto prevede punti di contatto sia con le iniziative di solidarietà del
progetto “Una nuova Casa per Scuola Amica: Un Albero” e con i progetti relativi alla
costruzione e realizzazione di ambienti esteticamente significativi nella Scuola.
Attività previste Il Progetto intende promuovere per gli alunni di terza primaria, nella linea delle Aule
Disciplinari, come suggerito dalle esperienze di Avanguardia Educative, un’esperienza dove
arte, bellezza e creatività si fondono con la pratica antichissima della lavorazione dell’argilla,
primo materiale utilizzato dagli uomini e dalla tradizione delle nostre terre.
Accanto a queste lavorazioni il percorso prevede momenti e attività variegate capaci di favorire
il gusto estetico e la creatività artistica che attinge al bagaglio delle emozioni e
dell’interpretazione personale della realtà.
Le attività saranno mirate ad un consolidamento sulla conoscenza dei materiali impiegati
(argilla, colori, smalti, cristallina, utensili).
Le attività seguiranno fasi diverse:
1. Conoscenza dei materiali e delle tecniche
2. Manipolazione e preparazione dei manufatti
3. Cottura dei manufatti
4. Finitura con più tecniche.
Risorse
finanziarie
necessarie
Finanziamenti delle famiglie
Risorse umane
(ore)
60 ore da retribuire a carico del FIS
Altre risorse
necessarie
Laboratorio artistico; materiali propri del laboratorio.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
80
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuali adattamenti.
Valori / situazione
attesi
Realizzazione di oggetti in ceramica, con carta e materiale vario. Realizzazione di decorazioni.
Abbellimento di ambienti scolastici in sinergia con il Progetto n. 7 .
PROGETTO N. 12 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. a , i, n
Denominazione
progetto LEGGENDO LEGGENDO… COMPARVE UN MONDO FANTASTICO
Priorità del RAV
cui si riferisce
Ambienti di apprendimento
Metodologie didattiche innovative
Integrazione con il territorio
Traguardo di
risultato
Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative
Condivisione di visioni strategiche a livello territoriale
Obiettivo di
processo Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività ì di laboratorio
Trasformare il modello trasmissivo di scuola
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
Promuovere l’Innovazione
Fare del territorio e dei luoghi culturali un laboratorio attivo
Altre priorità Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano.
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni.
Situazione su cui
interviene
Il Progetto partendo dalla lettura di libri e storie vuol stimolare all’acquisizione del gusto della
lettura e della curiosità che essa suscita, promuovendo le competenze trasversali e
metacognitive che la lettura animata e guidata implica.
Attività previste Il Progetto è destinato agli alunni di terza e quarta primaria. Le attività seguiranno un percorso
che vedrà gli alunni impegnati:
1. Nella lettura guidata e animata di un libro
2. Nell’individuazione della grammatica delle storie stesse
3. Nella rielaborazione creativa di esse
4. Nella drammatizzazione finale
Si prevede per questa esperienza anche la lettura in libreria, la possibilità di incontrare autori e
di visitare e assistere a drammatizzazioni tematiche in teatro.
Risorse
finanziarie
necessarie
Finanziamenti delle famiglie
Risorse umane
(ore)
60 ore da retribuire a carico del FIS
Altre risorse
necessarie
Laboratorio di lettura e biblioteca; materiali propri del laboratorio.
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali.
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuali adattamenti.
Valori / situazione
attesi
La lettura porta benefici in tutte le discipline e nelle competenze metacognitive e sociali. La
Scuola sceglie queste esperienze per poter avviare processi di apprendimento sempre più
significativi e qualitativamente eccellenti. Anche attraverso queste esperienze e attività si
promuovono i valori del bello, del buono e dell’umano e la conoscenza e la frequentazione di
spazi particolari come le Librerie e il Teatro.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)
81
PROGETTO N. 13 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. b, i, n
Denominazione
progetto MI DIVERTO CON LE SCIENZE
Priorità del RAV
cui si riferisce
Curricolo. Ambienti di apprendimento. Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie.
Traguardo di
risultato
Sviluppo delle competenze
Promozione e sostegno all'utilizzo nella didattica di metodologie innovative: didattica
laboratoriale, ambienti di apprendimento integrati; gruppi di livello, di compito, classi
aperte
Promozione di interventi o progetti per coinvolgere i genitori
Obiettivo di
processo Attivare percorsi innovativi in particolare nelle discipline scientifiche
Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici
utilizzati nella prassi didattica
Potenziare le capacità organizzative e formative
Incrementare il rapporto scuola-famiglia e la condivisione dell'impostazione
educativa
Altre priorità
(eventuale)
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese.
Situazione su cui
interviene
L’ambito scientifico risulta essere una delle priorità dell’innovazione che la Scuola di
qualità deve curare e favorire per attivare quelle buone pratiche che rendono la scuola sin
dal primo ciclo formativo un ambiente che solleciti le conoscenze e la pratica scientifica.
Per incidere in questa area è utile attingere alle esperienze di Fiere Scientifiche che nel
mondo anglosassone sono una consuetudine.
Infatti, essa è particolarmente utile ai ragazzi perché l’attività sperimentale la disciplina
della mente, idee chiare, ordine nella raccolta dei dati e nel loro trattamento, favorisce
l’apprendimento di metodi di scrittura oggettiva e concisa. Le attività sperimentali
suscitano anche la curiosità degli studenti verso il campo indagato in maniera piacevole e
divertente, una curiosità che resta viva per tutta la vita. Il successo nelle attività
sperimentali sprona i ragazzi a continuare su tale strada, rivelandosi utile per la vita
professionale futura.
Attività previste Le attività prevedono esperienze a carattere scientifico di tipo laboratoriale: esperimenti
scientifici; attività ed esperienze di laboratorio; costruzione di modelli scientifici.
Il progetto vede:
Incontri settimanali secondo un calendario
Una fiera delle scienze finale che coinvolga famiglie e territorio
Risorse
finanziarie
necessarie
Finanziamenti a carico delle famiglie
Risorse umane
(ore)
Il progetto è destinato alle classi quarte e quinte della Scuola Primaria nel curricolo
facoltativo. Saranno impegnati due docenti e esperto del settore.
60 ore da retribuire a carico del FIS
Altre risorse
necessarie
Spazi attrezzati e aule.
Indicatori
utilizzati
Rubriche valutative trasversali e del progetto.
Stati di
avanzamento
Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuali
adattamento.
Valori / situazione
attesi
Sollecitare una formazione scientifica è un compito che vede la scuola in prima linea.
Assumere tale compito permette ad ogni alunno di avere un ruolo attivo nel proprio
apprendimento, di poter esprimere curiosità, e impegnarsi con maggiore consapevolezza a
costruire un proprio progetto di vita.
Inoltre la pratica scientifica è, a detta degli esperti del settore, una delle falle della
formazione nel nostro Paese. Un progetto così impostato inverte questa tendenza.