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2° CIRCOLO DIDATTICO “SAN FRANCESCO D’ASSISI” Via San Domenico Savio 22 - 70029 Santeramo in Colle (BA) Tel. 080/3036230 - Cod. Fisc. 82002830725 e-mail: [email protected] sito web: www.santeramo2cd.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 “IMPARARE PENSANDO AL FUTURO” UNA SCUOLA ALL’AVANGUARDIA! approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 Gennaio 2016 DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT.SSA MARIA DIGIROLAMO

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2° CIRCOLO DIDATTICO “SAN FRANCESCO D’ASSISI” Via San Domenico Savio 22 - 70029 Santeramo in Colle (BA)

Tel. 080/3036230 - Cod. Fisc. 82002830725

e-mail: [email protected] sito web: www.santeramo2cd.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

“IMPARARE PENSANDO AL FUTURO”

UNA SCUOLA ALL’AVANGUARDIA!

approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 Gennaio 2016

DIRIGENTE SCOLASTICO

DOTT.SSA MARIA DIGIROLAMO

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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Indice

PREMESSA pagina 4

Introduzione e riferimenti generali 5

Sezione 1 – L’organizzazione generale della Scuola 8

1.1 Tipologia, sede centrale e plessi 8

1.2 Come raggiungere le sedi 9

1.3 Contatti 9

1.4 Dati di contesto 12

1.5 Mission 14

1.6 Vision 15

Sezione 2 – Il contesto socio-culturale 16 2.1 Tradizioni e Manifestazioni 17

2.2 Proposte e pareri degli stakeholders 17

Sezione 3 – Il RAV e il Piano di Miglioramento 18

3.1 Introduzione 18

3.2 Motivazione della scelta 18

3.3 Piano di Miglioramento 19

Sezione 4 – La pianificazione curricolare 29 4.1 Riferimenti generali 29

4.2 Scuola dell’Infanzia 33

4.3 Scuola Primaria 33

4.4 Il Curricolo di Istituto 35

4.5 I progetti per l’Ampliamento dell’Offerta Formativa 36

4.6 Inclusione scolastica 37

4.7 Valutazione e certificazione delle competenze 40

4.8 Continuità e orientamento 47

4.9 Visite guidate 48

4.10 Ambienti di apprendimento 49

4.11 Rapporti scuola-famiglia 49

Sezione 5 – La progettazione organizzativa e la Governance d’Istituto 51 5.1 Gli Organi collegiali e di Istituto 51

5.2 Il Dirigente Scolastico 52

5.3 I docenti collaboratori del Dirigente Scolastico 52

5.4 Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa 52

5.5 I docenti referenti e i docenti responsabili 53

5.6 I docenti coordinatori dei Consigli di Interclasse ed Intersezione 53

5.7 I Gruppi di Lavoro e le Commissioni 53

5.8 Attuazione delle Misure di Sicurezza nei luoghi di lavoro 55

5.9 I documenti fondamentali 56

Sezione 6 – Piano Nazionale della Scuola Digitale 59 6.1 Spazi e ambienti per l’apprendimento 59

6.2 Il pensiero computazionale 59

6.3 I contenuti digitali 59

6.4 La formazione del personale 59

6.5 L’Amministrazione digitale 59

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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6.6 L’Animatore Digitale 59

Sezione 7 – Il Piano di Formazione del personale docente e A.T.A. 60

Sezione 8 – I servizi di segreteria 62 8.1 Organigramma della segreteria 62

8.2 Contatti 62

Sezione 9 – Il personale della Scuola 63 9.1 Il fabbisogno del personale docente 63

9.2 Il fabbisogno del personale A.T.A. 64

Sezione 10 – Fabbisogno infrastrutture e materiali 65

Sezione 11- I Progetti 66

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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PREMESSA

- Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo al 2° Circolo Didattico “San

Francesco d’Assisi” di Santeramo in Colle, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13

luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e

delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- il Piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con

proprio Atto di indirizzo prot. 4007A22 dell’8 ottobre 2015;

- il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio congiunto dei docenti nella seduta del

13/01/2016 (delibera n. 26);

- il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13/01/2016 (delibera n. 1);

- il Piano è stato acquisito agli Atti dell’Istituzione scolastica con prot. n. 161A22 del 14/01/2015;

- il piano, dopo l’approvazione, è inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano, all’esito della verifica in questione, riceve il parere favorevole, nota prot.

______________ del ______________;

- successivamente il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Si fa presente che il Piano dell’Offerta Formativa, di valore triennale, può essere annualmente

modificato; inoltre, tutti i progetti approvati nel corso del triennio dagli Organi Collegiali, anche se

non espressamente menzionati nel presente testo, entrano a far parte di diritto del Piano Triennale

dell’Offerta Formativa.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI

La legge 107/2015 individua nell’art.1 comma 1 la finalità prioritaria della Riforma: riaffermare “il ruolo

centrale della scuola nella società della conoscenza”. Per tale scopo considera il Piano dell’Offerta

Formativa Triennale lo strumento idoneo a promuovere detta centralità, raccordando le diverse parti che

costituiscono l’organizzazione scolastica e proiettandola nel futuro attraverso scenari educativi e didattici

innovativi.

Il Piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte

di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico e approvato dal Consiglio d’Istituto.

“Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi sia come il documento con cui l’Istituzione

dichiara all’esterno la propria identità che come programma in sé completo e coerente di strutturazione del

curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo,

promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui la Scuola persegue gli obiettivi dichiarati

nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma nel contempo la

caratterizzano e la distinguono” (dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico prot. n. 4007A22 dell’8/10/2015).

Con attenzione costante al contesto sociale e culturale di appartenenza, la Scuola a partire dal Rapporto di

AutoValutazione e dal Piano di Miglioramento stilato, traccia le linee generali ed operative da favorire e

perseguire.

Infatti, richiamando quanto sancito dal comma 1, art. 1, della legge 107/2015, ciascuna istituzione scolastica

si impegna ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, innalzando i livelli di

istruzione e le competenze degli alunni, rispettando i tempi e gli stili di apprendimento, contrastando le

disuguaglianze socio-culturali e territoriali, recuperando l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzando

una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di

partecipazione e di cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo

formativo e di istruzione permanente dei cittadini.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa focalizza l’attenzione sugli obiettivi formativi sanciti dal comma 7

della legge 107/2015, che, insieme a quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione e dal Piano di

Miglioramento, contribuiscono alla definizione della programmazione dell’offerta formativa. Gli obiettivi

prioritari di cui al comma 7 costituiscono una chiave di lettura delle intenzionalità della scuola, nonché il

riferimento costante per orientare l’ampliamento dell’offerta formativa.

La scuola e i suoi attori operano in relazione sinergica per perseguire le finalità e realizzare il futuro di

cittadinanza che il testo di Riforma ha prefigurato per la Scuola Italiana.

OBIETTIVI PRIORITARI SCELTE DELLA SCUOLA

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze

linguistiche, con particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione

europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia

Content Language Integrated Learning

Insegnamento della lingua inglese agli alunni

cinquenni della scuola dell’Infanzia

Sviluppo della metodologia CLIL (in rete)

PROGETTO N. 6 “Teck and Play”

b) potenziamento delle competenze matematico-

logiche e scientifiche

Partecipazione a gare: Giochi Matematici del

Mediterraneo

PROGETTO in rete per l’attuazione del PdM

“Netpass delle competenze” con particolare utilizzo

delle metodologie connesse all’osservazione e alla

sperimentazione in ambito scientifico.

PROGETTO N. 13 ”Mi diverto con le scienze”

c) potenziamento delle competenze nella pratica e

nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,

nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e

di diffusione delle immagini e dei suoni, anche

mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri

istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

Adesione al progetto “Magnificent Christmas

Show”, in rete con la scuola secondaria di I grado

“Bosco-Netti”

Adesione alla Rete “Promozione della cultura

musicale nella scuola”

PROGETTO N. 9 “Ma che musica , maestra!”

d) sviluppo delle competenze in materia di

cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla

pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità

nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e

Protocollo di Accoglienza di alunni stranieri

Progetti di solidarietà con Associazioni del

territorio

PROGETTO N. 4 “Una nuova casa per Scuola

Amica: un Albero”

PROGETTO N. 7 “Il Bello nella nostra Scuola”

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della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla

conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle attività culturali;

Giornate o settimane a tema

Visite guidate e d’Istruzione

PROGETTO N. 3 Con l’Unesco : “Genuino per

noi, sostenibile per l’ambiente” in collaborazione

con la rete di scuole Unesco

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di

produzione e diffusione delle immagini;

Promozione di una didattica che utilizzi le ICT

PROGETTO N. 11 “CreAttivaMente”

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo

di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all'alimentazione,

all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla

tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti

attività sportiva agonistica;

Protocolli con Associazioni del territorio per la

promozione dell’alfabetizzazione delle diverse

discipline sportive

Adesione al progetto pilota “Emozioni in Gioco” e

“Sport di classe”

Giornate a tema

Giornata di sensibilizzazione ad una sana e corretta

alimentazione

PROGETTO N. 10 “Sport, Movimento e Vita”

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

con particolare riguardo al pensiero computazionale,

all'utilizzo critico e consapevole dei social network e

dei media nonché alla produzione e ai legami con il

mondo del lavoro;

Adesione al Progetto “Programma il Futuro” in

collaborazione con il MIUR e il CINI (Consorzio

Interuniversitario Nazionale per l’Informatica)

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e

delle attività di laboratorio;

Promozione della didattica laboratoriale e

innovativa attraverso l’adesione al movimento di

innovazione sostenuto dall’Indire “Avanguardie

educative”

PROGETTO N. 13 “Mi diverto con le scienze”

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,

di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche

informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e

del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e

personalizzati anche con il supporto e la

collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi

del territorio e delle associazioni di settore e

l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il

diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca

il 18 dicembre 2014;

Piano annuale per l’inclusione e sostegno alle

disabilità, DSA, BES

Formazione per i docenti e percorsi per gli alunni

per la prevenzione dei DSA

Protocollo con AUSL e Servizi Sociali

Sportello Psico-pedagogico

Giornate tematiche per la promozione di una cultura

dell’inclusione

PROGETTO N. 1 “La mia Scuola: un grande

abbraccio”

PROGETTO N. 8 “Una Scuola Inclusiva”

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità

attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e

aumentare l'interazione con le famiglie e con la

comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo

settore e le imprese;

Progetti territoriali con enti del territorio pubblici e

privati

Giornate tematiche aperte alla comunità educativa e

scolastica ed al territorio

Progetti di cooperazione internazionale legati alle

ONLUS e alle ONG

PROGETTO N. 5: “Vivi Santeramo”

n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del

numero di alunni e di studenti per classe o per

articolazioni di gruppi di classi, anche con

potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione

del monte orario rispetto a quanto indicato dal

regolamento di cui al decreto del Presidente della

Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

Progetti di Ampliamento dell’Offerta Formativa

PROGETTO N. 7 “Il Bello nella nostra Scuola”

PROGETTO N 9 “Ma che musica, maestra!”

PROGETTO N.11 “CreAttivaMente”

PROGETTO N.12 “Leggendo leggendo…

comparve un mondo fantastico”

PROGETTO N.13 “Mi diverto con le scienze”

Flessibilità Curricolare

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p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati

e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;

Piani Educativi Individualizzati

Offerta Formativa di arricchimento curricolare

PROGETTO N. 2 “A metà dell’opera: recupero,

consolidamento e potenziamento”

q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali

alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

alunni e degli studenti;

Giochi Matematici del Mediterraneo

Concorsi

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano

come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per

studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da

organizzare anche in collaborazione con gli enti locali

e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di

origine, delle famiglie e dei mediatori culturali

Protocollo di Accoglienza

Attività specifica di lingua italiana per alunni di

recente immigrazione

Progetto Lettura in ambienti connotati (Biblioteca)

s) definizione di un sistema di orientamento. Progetto continuità con le scuole del territorio

Progetto continuità tra Scuola dell’Infanzia e

Scuola Primaria

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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SEZIONE 1 L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA

SCUOLA

1.1 TIPOLOGIA, SEDE CENTALE E PLESSI

Il 2° Circolo didattico nasce nel 1967/68; comprende due plessi di Scuola Primaria “San Francesco d’Assisi”

e “Balilla” e tre plessi della Scuola dell’Infanzia “Quasimodo I”, “Quasimodo II” e “Montefreddo”

Sede Centrale

Scuola Primaria “San Francesco d’Assisi”

Cod. meccanografico: BAEE16301V

Scuola Primaria “Balilla”

Cod. meccanografico: BAEE16302X

Scuola dell’Infanzia “Montefreddo”

Cod. meccanografico: BAAA16301N

Scuola dell’Infanzia “Quasimodo I”

Cod. meccanografico: BAAA16302P

Scuola dell’Infanzia “Quasimodo II”

Cod. meccanografico: BAAA16303Q

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1.2 COME RAGGIUNGERE LE SEDI

1.3 CONTATTI

2° CD S. F. D’ASSISI SANTERAMO – PLESSO “SAN FRANCESCO” ISTITUTO PRINCIPALE

Scuola Statale - Scuola Primaria

Dirigente Scolastico dott.ssa MARIA VITA LUCIA DIGIROLAMO

Indirizzo VIA S.D.SAVIO 22, 70029 SANTERAMO IN COLLE (BA)

Codice mecc. BAEE16300T (Istituto) BAEE16301V (plesso)

Telefono 0803036230

Fax 0803023901

Email [email protected]

Pec [email protected]

Sito web http://www.santeramo2cd.it

Numero plessi/scuole 5 di cui

Infanzia: 3

Primaria: 2

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Orario di ricevimento del pubblico

Segreteria: tutti i giorni delle ore 11.00 alle ore 13.00

Il martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00

Direzione: per appuntamento

Scuola Indirizzo Telefono Orario

Scuola Primaria “San

Francesco d’Assisi”

Via San Domenico

Savio 22

080/3036230

Fax 080/3023901

Dal Lunedì al Venerdì

dalle 8.15 alle 13.15 tempo normale

dalle 8.15 alle 16.15 tempo pieno

PLESSO DISTACCATO

Scuola Primaria “Balilla ”

Cod. Mecc. BAEE16302X

Corso Tripoli, n. 130

Telefono 080/3036150

Tempo scuola

Dal Lunedì al Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 tempo normale dalle 8.15 alle 16.15 tempo pieno

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PLESSI DISTACCATI DI SCUOLA DELL’INFANZIA

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/

Scuola dell’Infanzia “Quasimodo I e II”

Cod. mecc. BAAA16302P

Cod. mecc. BAAA16303Q

Via Anna Frank 32

Telefono 080/3036006

Tempo scuola

Dal Lunedì al Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 tempo ridotto dalle 8.15 alle 16.15 tempo normale

Scuola dell’Infanzia “Montefreddo”

Cod. mecc. BAAA16301 N

Via A. Nobel 32

Telefono 080/3038331

Tempo scuola

Dal Lunedì al Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 tempo ridotto dalle 8.15 alle 16.15 tempo normale

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1.4 DATI DI CONTESTO

La popolazione scolastica

Il Secondo Circolo Didattico, al 31/12/2015 conta una popolazione scolastica di 991 alunni così distribuiti:

SCUOLA PRIMARIA

Numero San Francesco d’Assisi Balilla

Alunni 361 301

Classi 18 14

Alunni disabili 6 6

Alunni stranieri 23 30

SCUOLA DELL’INFANZIA

Numero plesso “Montefreddo” plesso “Quasimodo I” plesso “Quasimodo II”

Alunni 133 160 36

Sezioni 6 8 2

Alunni disabili 1 2 1

Alunni stranieri 15 20 2

Risorse strutturali Scuola PRIMARIA

SPAZI PLESSO “SAN F. D’ASSISI”

Anno di costruzione: 1963

PLESSO “BALILLA”

Anno di costruzione:

PLESSO PRINCIPALE 1930,

PLESSO NUOVO 1983

Classi 18

di cui 8 dotate di LIM con le

relative attrezzature

14

di cui 6 dotate di LIM con le relative

attrezzature

Aule di sostegno N° 2 N° 1

Aule polifunzionali N° 1 N° 1

Aule per attività

artistico-

manipolative

N° 1

Biblioteca N° 1

Laboratorio

scientifico

N° 1 N° 1

Laboratorio

multimediale

N° 1 N° 1

Laboratorio per la

documentazione

didattica

N° 1 N° 1

Aula mensa N° 1 N° 1

Palestra N° 1 N° 1

Ambulatorio

Reparto uffici N° 4 ambienti

Giardino

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Risorse strutturali Scuola dell’INFANZIA

SPAZI PLESSO “MONTEFREDDO”

Anno di costruzione:

PIANO RIALZATO 1981, PIANO

INTERRATO 1990

PLESSO “QUASIMODO I”

E “QUASIMODO II”

Anno di costruzione: 1979

Sezioni N° 6 N° 10

Aule polifunzionali N° 2

Laboratorio psicomotorio N° 1 N° 1

Laboratorio linguistico N° 1 N° 1

Laboratorio artistico-

manipolativo

N° 1

Salone N° 1

Stanza blindata N° 1 N° 1

Deposito N° 1

Sala mensa N° 1 N° 1

Cucina N° 1

Dispensa N° 1

Giardino

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1.5 MISSION

“La vera istruzione è insegnare alla gente a pensare da sola: è una faccenda complicata che

richiede la capacità di catturare l’attenzione e l’interesse degli studenti per far sì che questi

vogliano pensare, imparare ed esplorare nuovi campi”. Noam Chomsky

La funzione della Scuola degli studenti per far sì che questi vogliano pensare, imparare ed

La Scuola è l’istituzione pubblicamente ed ufficialmente deputata all’istruzione, all’educazione e alla

formazione delle giovani generazioni. Ha, perciò, un ruolo fondamentale nella formazione dell’uomo e del

cittadino che devono divenire competenti, responsabili e consapevoli dei propri diritti-doveri e del loro ruolo

nella società. Per tale ragione, non possiamo non assumere come nostro l’ambizioso traguardo di formare

l’Uomo e il Cittadino (come previsto dalla Costituzione Italiana) con solide basi a livello di alfabetizzazione

culturale nei saperi fondamentali. Nel contempo non possiamo ignorare la necessità di rendere gli alunni

consapevoli e pratici nell’esercizio dei diritti/doveri della cittadinanza attiva, che li faccia crescere nel

rispetto di se stessi e degli altri; di stimolare nella comunità scolastica la sensibilità valoriale orientata ai

principi costituzionali e universalmente condivisi della dignità umana, della libertà e della convivenza civile

e democratica.

L’azione educativa è finalizzata pertanto a:

promuovere la formazione della persona in tutte le sue componenti: relazionale, cognitiva e affettiva;

proporre valori quali l’amicizia, la solidarietà, la giustizia, il rispetto reciproco, l’apertura al dialogo

e al confronto costruttivi;

favorire la maturazione dell’identità personale, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle

competenze;

valorizzare le capacità degli alunni attraverso percorsi individualizzati, potenziando le eccellenze;

accogliere e integrare nel gruppo classe gli alunni con difficoltà di comunicazione, di apprendimento

o in situazione di svantaggio;

aumentare negli alunni la fiducia in se stessi, il desiderio di riuscire e la capacità di decidere in modo

autonomo e responsabile;

superare l’individualismo e promuovere atteggiamenti di collaborazione e di assunzione di

responsabilità;

garantire il diritto allo studio ed il successo formativo attraverso un’organizzazione efficiente per la

fruizione del servizio scolastico, progetti di recupero in orario curricolare ed extracurricolare,

progetti per il potenziamento dell’offerta formativa;

garantire il miglioramento delle competenze professionali dei docenti;

promuovere il rispetto delle diversità individuali e lo sviluppo della personalità nella sua integralità,

favorendo ogni possibile attività laboratoriale, differenziando la proposta formativa;

potenziare le iniziative volte all’orientamento, mantenendo un costante dialogo con il territorio e

valorizzando le risorse che esso può offrire;

promuovere la cultura della legalità come condizione necessaria per il rispetto degli altri a garanzia

indispensabile per far valere i propri diritti e riconoscere quelli degli altri.

MISSION

Curricolo Nazionale,

definito dal MPI

Curricolo integrativo

Bisogni formativi del territorio

Punti di forza dell’istituto:

Storia e stabilità

Curricolo facoltativo

Bisogni formativi dei soggetti

coinvolti

Valore della cittadinanza

Dimensione Europea ed

Internazionale dell’Istruzione

Formazione,

ricerca e innovazione

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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1.6 VISION

La Vision di scuola è dentro l'esperienza professionale degli operatori della scuola, del dirigente, dello staff,

delle diverse figure professionali. Essa ha motivazioni di partenza nella complessità sociale, nella pressante

richiesta di formazione, nell’esplicitazione dei bisogni degli alunni, nell’analisi dinamica della microsocietà

del territorio, nella dimensione relazionale e nell'approccio flessibile alla gestione efficace ed

all'organizzazione puntuale dell'istituzione scolastica.

Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, il senso di

appartenenza all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la

consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la

trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui

si compone l’attività della Scuola non possono realizzarsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla

dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno (Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n. 4007A22

dell’8/10/2015).

Tutti possono e sono coinvolti nel contribuire ad implementare il modello di scuola che meglio permette di

raggiungere gli obiettivi formativi che ci proponiamo e che definiamo nel nostro Piano Triennale dell’Offerta

Formativa, impegnandosi attivamente ed in prima persona per la loro realizzazione.

Perciò:

esplicitiamo i valori educativi di solidarietà, uguaglianza, collaborazione, integrazione e dialogo,

trasparenza e correttezza, rispetto delle regole e della legalità, impegno e responsabilità, istruzione -

educazione - cultura;

promuoviamo la collaborazione, il coinvolgimento, la valorizzazione delle persone attraverso il costante

lavoro collegiale in cui ognuno è chiamato a svolgere il proprio ruolo con responsabilità e

consapevolezza;

poniamo attenzione all'Europa e al contesto internazionale al fine di assicurare agli studenti della scuola

italiana la possibilità di aprirsi al confronto internazionale, riconoscendo valore e dignità alle diverse

tradizioni e culture;

pensiamo ad un ambiente dinamico che favorisca la formazione di relazioni positive in cui l’aspirazione

alla crescita personale si coniughi con la ricerca e con le buone pratiche di miglioramento;

organizziamo un ambiente di lavoro sicuro, stimolante e improntato alla serena laboriosità per alunni,

famiglie e personale scolastico;

consolidiamo e ampliamo rapporti con gli enti locali e con tutte le istituzioni del territorio, impegnandoci

nella collaborazione e garantendo la disponibilità a perseguire obiettivi comuni;

chiediamo a tutto il personale dipendente, agli allievi e alle loro famiglie, a tutti coloro che a diverso

titolo si interfacciano con la nostra organizzazione di promuovere i valori qui enunciati e di sostenere

con lealtà e coesione l’impresa della scuola;

ci impegniamo a curare l’efficace comunicazione nelle sue varie direzioni e dimensioni:

- interna all'Istituto stesso (tra Direzione, Segreteria, Personale Docente, Personale A.T.A., Alunni);

- esterna: famiglia, EE.LL., le istituzioni, le realtà associative, culturali e sportive del territorio;

- privata tra il Dirigente Scolastico e tutti gli altri soggetti privati e istituzionali;

- pubblica, sia essa indirizzata al personale docente o alle famiglie, attraverso circolari o con volantini,

manifesti, conferenze, incontri, manifestazioni, spettacoli;

- telematica, attraverso la gestione attenta e costantemente aggiornata del sito internet sul quale sono

rinvenibili informazioni di varia natura e documentazione dell’attività didattica della scuola.

VISION

Diritto allo studio e

formazione integrale della

personalità

Corretta modalità relazione

Rispetto dell’altro

Responsabilità e

Miglioramento

Innovazione e Sviluppo

Condivisione e cooperazione

Contesto valoriale

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SEZIONE 2 IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

Il Circolo accoglie una popolazione scolastica di circa 1000 alunni distribuiti su 5 plessi, di cui 3 di Scuola

dell'Infanzia e 2 di Scuola Primaria.

La Scuola, che ha una lunga tradizione educativa e didattica, ha registrato alcuni cambiamenti significativi

relativi alle mutate condizioni sociali, economiche e culturali che hanno delineato una serie di novità nelle

istanze educative, formative e culturali che la Scuola ha assunto nella sua Mission.

Nel corso degli ultimi anni il Circolo è interessato dal fenomeno del decremento della popolazione

scolastica, dovuto sia al decremento della natalità, sia alle caratteristiche dello sviluppo urbanistico proprio

del Comune di Santeramo. Infatti, nelle aree di ubicazione dei plessi scolastici rientranti nella circoscrizione

del II Circolo didattico non si registra espansione edilizia, in quanto zona verde nel Piano Regolatore del

Comune.

La presenza di industrie legate alla produzione del salotto e la disponibilità delle famiglie (cassintegrati o

disoccupati) rappresentano un dato importante con cui confrontarsi per conoscere il contesto di provenienza

degli alunni. Il Circolo opera in un contesto socio-economico medio-basso, che si è andato delineando

sempre più. Gli studenti svantaggiati nel nostro Circolo sono in percentuale maggiore nelle ultime due

annualità (3,2-2,6), sia rispetto alla Regione Puglia (1,2-1,0) sia rispetto al Sud (1,5-1,0) sia rispetto alla

nazione (0,9-0,6). Questo dato condiziona le scelte della scuola, in quanto si deve tener conto delle difficoltà

economiche del contesto. L'apporto di sponsor per iniziative varie promosse dalla scuola o il reperimento di

altre fonti di finanziamento non risulta agevole.

Il tasso di disoccupazione fa avvertire i suoi effetti, considerato che alcune famiglie vedono entrambi i

genitori disoccupati. Anche questo determina il contesto di provenienza degli alunni afferenti la scuola. Gli

studenti stranieri presenti nella scuola rappresentano il 7,5% della popolazione scolastica complessiva. Ciò

rappresenta per la scuola una fonte di ricchezza culturale per promuovere le competenze di cittadinanza, di

integrazione e di inclusione e per avviare processi di alfabetizzazione significativi ed efficaci.

Un altro dato da tenere in considerazione riguarda gli alunni provenienti dall'agro santermano che si spostano

con lo scuolabus. Per questi alunni è difficile ipotizzare rientri pomeridiani.

L'Ente Locale, il Comune di Santeramo in Colle, sostiene l'impegno finanziario per la Scuola Primaria del

Circolo e per la Scuola dell'Infanzia per le spese di manutenzione e per i libri di testo.

Per il servizio di refezione, il Comune ha un impegno finanziario (comprensivo di spese di gestione) a

proprio carico; è prevista la compartecipazione delle famiglie.

La Scuola ha nel tempo stretto forme di collaborazione vantaggiose con diverse Associazioni e Enti del

territorio.

Questi i partner con i quali la Scuola ha stipulato convenzioni o collaborazioni, progetti o scambi culturali:

Associazioni Sportive: Marathon Club; ASD Time Volley Santeramo; Rugby Union; C.O.N.I.; Scuola

Calcio Santeramo; Murgia Basket per Special Olympics Games.

Associazioni Culturali: Pro-loco; Galleria d'Arte; Centro Studi Linea Azzurra; Gruppo Scout; GAL Terre di

Murgia; Parrocchie ed Oratorio Salesiano; Centro Fuerstein-Manduria, Accademia per la promozione dei

Giochi Matematici del Mediterraneo; Club Unesco Santeramo; Club Femminile dell'Amicizia.

Comune di Santeramo: Convenzione per piccola manutenzione; Raccolta Differenziata.

Università: Università degli Studi di Bari; Università di Matera; Università di Foggia; Università di Palermo;

LIUM; Università di Macerata.

Altre istituzioni Scolastiche del territorio: Istituto comprensivo "Perotti- Ruffo" di Cassano Murge; Scuola

media "Don Bosco-Netti", Liceo scientifico “Canudo” di Gioia del Colle.

In considerazione del contesto delineato e dei bisogni individuati, il Circolo attuerà le seguenti funzioni:

- culturale, per offrire agli studenti e al territorio occasioni di incontro e di crescita, di approfondimento e

discussione, di ricerca e di innovazione, nella convinzione che il ruolo propulsivo della scuola offra una

ricchezza culturale in grado di dare al singolo strumenti veri e quindi autonomia, libertà, spirito critico,

in un contesto sempre più globalizzato e sempre più interconnesso;

- educativa, volta a formare personalità libere, mature sul piano critico, civile ed umano, in grado di

prepararsi sin d’ora ad agire con consapevolezza e responsabilità nella complessità della società attuale;

- sociale, per promuovere quelle competenze di cittadinanza e di; consapevolezza del sé che lo rendano

protagonista attivo ma sempre nella logica della collaborazione, del dialogo, del confronto con il diverso

e con il pari, così come nel confronto generazionale con gli adulti di riferimento.

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2.1 TRADIZIONI E MANIFESTAZIONI

Rassegna presepi artistici: organizzata tra dicembre e gennaio, la manifestazione è ambientata nel centro

storico. Tanti santermani, fra cui artisti e artigiani, realizzano delle vere e proprie opere d’arte in pietra, tufo

e altri materiali, offrendo la possibilità di rivivere sensazioni e momenti legati alla storia ed alla tradizione

della civiltà contadina.

Il Carnevale dei Ragazzi: la prima edizione della manifestazione, organizzata dall’Oratorio centro giovanile

dei Salesiani, risale al 1968. Il martedì di Carnevale e le due domeniche precedenti sfilano per il paese gruppi

mascherati organizzati da scuole ed associazioni giovanili, con costumi e coreografie a tema. Oggi il

Carnevale dei ragazzi vanta il patrocinio dell’Unicef.

La Murgia Incantata: l’iniziativa è recente e risale a Natale 2014. Le piazze della cittadina vengono

allestite con soggetti natalizi; il centro storico ospita il Presepe Vivente. Vi partecipano, oltre alle Scuole, le

Associazioni, Enti, Gruppi vari,…

2.2 PROPOSTE E PARERI DEGLI STAKEHOLDERS

Le proposte e i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali

operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori espressi negli anni

scolastici precedenti, sono da recepire nella formulazione del Piano e da prendere in considerazione nella

definizione degli obiettivi (Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n. 4007A22 dell’8/10/2015).

Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire proposte da

utilizzare nella redazione del Piano. Sono stati sentiti i rappresentanti dell’utenza come di seguito

specificati:

Comitato dei Genitori

Consigli di Interclasse e Consigli di Intersezione;

Consiglio di Circolo

Nel corso di tali contatti è emerso la sostanziale soddisfazione dell’utenza per l’azione svolta dalla scuola

della quale si apprezza in particolar modo la qualità dell’istruzione e la spinta al miglioramento continuo

che negli ultimi anni l’ha contraddistinta. L’interesse dei genitori è particolarmente rivolto

all’apprendimento della lingua inglese sin dalla scuola dell’infanzia, all’attività motoria, all’apprendimento

della musica e alle tecnologie.

La Dirigente Scolastica ha partecipato agli Stati Generali della Cultura, organizzati dall’Assessorato alla

Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Santeramo in Colle nei giorni 4 e 5 Dicembre 2015, che hanno

definito a grandi linee l’attività culturale per i prossimi quattro anni (2016/2019) in vista della circostanza

europea “Matera 2019”. In tale occasione è stata chiarita la Vision del territorio che coinvolge tutti gli attori

istituzionali e culturali.

Dopo attenta valutazione e tenuto conto delle risorse disponibili e della compatibilità con gli altri obiettivi

cui la scuola , si è deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:

potenziamento delle discipline: musica, inglese, educazione fisica

“VIVI SANTERAMO, progetto territoriale pluridisciplinare e trasversale, in quanto la scuola,

pienamente inserita nel contesto territoriale, attraverso le proprie azioni si impegna a testimoniare i

valori umani, culturali e sociali di cui è portatrice, mediante l’attuazione di progetti singoli o in rete

(con altre scuole, con Enti, con Associazioni,…)

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SEZIONE 3 IL RAV E IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

3.1 INTRODUZIONE

Il Sistema Nazionale di Valutazione, come definito dal D. P. R. n. 80 del 28 marzo 2013, rappresenta una

risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e

sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.

La nostra scuola già nell’anno scolastico 2011/12 ha aderito al PON 2007-2013 “Competenze per lo

sviluppo” (FSE) Asse II – Capacità istituzionale Obiettivo H MIGLIORAMENTO DELLE

PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 e ha realizzato negli aa.ss. 2012/13,

2013/14, il percorso previsto: produzione del Rapporto di Autovalutazione, stesura ed attuazione del Piano di

Miglioramento. Successivamente ha riproposto il percorso candidandosi alla procedura europea “CAF

External Feedback” messa a punto nell’ambito del CAF Network Europeo conseguendo il relativo

riconoscimento.

All’interno del Sistema Nazionale di Valutazione, il miglioramento si configura come un percorso mirato

all’individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di pianificazione che la scuola

mette in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del RAV.

Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di autovalutazione (RAV) costituiscono parte

integrante del Piano di Miglioramento della scuola.

Le priorità sono state individuate nell’ambito degli esiti degli studenti, area 2.3 “Competenze chiave e di

cittadinanza”. La Scuola avverte la necessità di integrare il curricolo con unità di competenza disciplinari e

trasversali aventi come competenza focus quella sociale e civica e come obiettivo quello di sviluppare

percorsi didattici ed educativi specifici, contenenti indicatori e descrittori che consentano una rilevazione

precisa. La Scuola ritiene, inoltre, che intervenendo nell’area delle competenze chiave e di cittadinanza, è

possibile apportare miglioramenti nei risultati scolastici e nei risultati delle prove standardizzate.

Esiti degli studenti Descrizione della priorità Descrizione del traguardo

Competenze chiave

e di

Cittadinanza

Incrementare negli studenti la

responsabilità verso gli altri, le cose,

l'ambiente circostante, gli impegni

della vita scolastica e sociale

Accrescere le modalità consapevoli di

esercizio della convivenza civile, di

consapevolezza di sé, rispetto delle

diversità, di confronto responsabile

3.2 MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DA PARTE DELLA SCUOLA

La scuola “in quanto comunità educante, genera una diffusa convivialità relazionale intessuta di linguaggi

affettivi ed emotivi”; e poiché “ognuno impara meglio nella relazione con gli altri”, fondamentale è “educare

alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali dello studente”, al fine di

formare i futuri “cittadini italiani che siano allo stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo”(Indicazioni

Nazionali, pag. 10 - 11).

La Legge n. 107/2015, all’ art.1, commi 1 e 7, afferma che le Istituzioni scolastiche hanno come obiettivo

prioritario quello dello sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace…, lo sviluppo di comportamenti responsabili

inspirati alla conoscenza e alla legalità…

Il nostro circolo ha da anni avviato un percorso di attenzione agli esiti scolastici degli alunni, riflettendo sui

risultati INVALSI, considerando e curando le pratiche sia didattiche che metadidattiche, incidendo sulle

strategie al fine di innalzare i risultati. Nella riflessione e sperimentazione che continua da tre anni, si è posta

l'attenzione sulle competenze metacognitive che contribuiscono al successo nel processo di apprendimento.

All’interno di esso assume grande rilevanza il curricolo trasversale delle competenze chiave e di

cittadinanza.

Queste scelte di valore vogliono incidere in maniera determinante sugli aspetti sopra citati e, quindi,

caratterizzare la nostra Scuola come una “buona scuola” ovvero una Scuola di Qualità.

La scuola ha individuato obiettivi di processo nelle diverse aree, in quanto ritiene che essi concorrano, con

apporti sinergici e secondo una visione sistemica, al perseguimento del traguardo di incrementare negli

studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante, gli impegni della vita scolastica e

sociale intesi come:

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• rispetto delle regole e senso di legalità

• capacità di creare rapporti positivi con gli altri

• etica della responsabilità

• possesso di valori in linea con i principi costituzionali

• capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse situazioni

• capacità degli studenti di autoregolarsi nella gestione dei compiti scolastici e dello studio

• capacità di avvalersi del contributo delle diverse discipline attivando percorsi interdisciplinari utili a

riconoscere e affrontare la complessità della tematica considerata

La scuola, palestra reale di queste pratiche educative e didattiche, da favorire attraverso l’apporto sinergico

delle professionalità, mira a sviluppare nella persona che apprende la consapevolezza dei percorsi formativi,

favorisce e sostiene un processo relazionale finalizzato alla crescita globale, nella convinzione che gli alunni,

attraverso l’assunzione di responsabilità, si educano al confronto ed imparano le regole fondamentali del

vivere sociale.

Composizione del Nucleo di valutazione

Nome Ruolo

Dott.ssa Digirolamo Maria

Dirigente scolastica

Responsabile del Piano

Conoscenza generale dell’Organizzazione e competenze

specifiche sui processi

Ins. Lamanna Giacoma

Funzione strumentale area 1 Valutazione e

Autovalutazione

Conoscenza significativa del settore ed esperienza nei

processi di autovalutazione

Ins. Divitofrancesco Nunziatina

Docente collaboratore

Conoscenza dei processi dell’Organizzazione

Ins. Marasco Vita

Funzione strumentale area 1 Coordinamento

P.O.F.

Collabora all’analisi di processi ed esiti

Sig.ra Digregorio Maria Rosaria

Genitore stakeholder

Conoscenza del settore: coordina il gruppo dei genitori e

collabora all’analisi dei processi

Link del RAV Il Rapporto di Autovalutazione è consultabile collegandosi al Sito MIUR Scuola in Chiaro

http://cercalatuascuola.istruzione.it/

3.3 Il Piano di Miglioramento

Gli obiettivi del Piano di Miglioramento sono coerenti con quelli del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il PTOF, partendo dalla Mission e dalla Vision condivise e dichiarate, rappresenta il documento di

pianificazione strategica dell’Istituzione scolastica. Esso permette un processo di autoanalisi e miglioramento

che si innesca all’interno della scuola in stretto rapporto con il territorio. La verifica e la valutazione delle

scelte effettuate nel PTOF portano ad una riprogettazione finalizzata al miglioramento e alla pianificazione

del miglioramento. Il nostro PTOF propone e sta perseguendo da qualche anno i seguenti principi base:

o Orientamento ai risultati

o Attenzione rivolta agli studenti

o Leadership e coerenza negli obiettivi

o Gestione in termini di processi e fatti

o Coinvolgimento e sviluppo del personale

o Innovazione e miglioramento continui

o Partnership di mutuo vantaggio

o Responsabilità pubblica

Opera, quindi, scelte organizzative nell’ottica dell’efficienza ed efficacia; si orienta a forme di valorizzazione

professionale; diffonde la consapevolezza che ciascuno nella sua specificità è parte di un tutto; realizza

processi di valutazione ed autovalutazione la cui reciprocità è presupposto per elevare la qualità della scuola.

Da ciò deriva la necessità di:

Migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio

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Superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in

modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata laboratorialmente, allo

sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea

Operare la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà

di apprendimento, sia in direzione dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della

valorizzazione delle eccellenze (dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n. 4007A22 dell’8/10/2015).

Relazione tra aree di processo e obiettivi di processo

Area di processo Obiettivi di processo Priorità

Curricolo, progettazione e

valutazione

Progettare unità di competenze per ogni annualità 1

Costruire rubriche valutative trasversali 1

Ambiente di apprendimento

Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative 1

Inclusione e differenziazione

Promuovere azioni di valorizzazione e gestione delle

differenze

1

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Controllo del processo attivato: utilizzare forme di controllo

strategico

1

Misurazione delle performance e strumenti di

autovalutazione

1

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

Intraprendere azioni finanziate dalla scuola per

l'aggiornamento professionale del personale

1

Acquisizione di competenze spendibili nella pratica di

metodologie didattiche innovative

1

Integrazione con il territorio

e rapporti con le famiglie

Promuovere interventi o progetti per coinvolgere i genitori 1

Caratteri innovativi delle azioni del Piano di Miglioramento connessi agli obiettivi triennali

descritti nella legge 107/2015 e ai principi base delle idee delle Avanguardie educative

dell’INDIRE

Obiettivo Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione tra il quadro di riferimento di cui

in appendice A e B

Progettare unità di

competenze per ogni

annualità

Progettazione di unità di competenza per

ogni annualità per lo sviluppo di

competenze disciplinari e trasversali.

La progettazione per competenze

consente lo sviluppo di percorsi didattici

basati strategie e metodologie in grado di

far convergere i diversi apporti

disciplinari per la promozione delle

competenze chiave di cittadinanza.

Appendice A - d.) Sviluppo delle competenze in

materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell’educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze

e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell’assunzione di responsabilità, l’educazione

all’autoimprenditorialità.

Appendice A - e.) Rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale.

Appendice B - 1.)B)Trasformare il modello

trasmissivo della scuola.

Costruire rubriche

valutative trasversali

e disciplinari

Pervenire alla valutazione delle

competenze mediante l'utilizzo di

strumenti attenti alle dimensioni di

sviluppo: le rubriche valutative

trasversali e disciplinari. Tutto ciò

presuppone l'attenzione ai processi di

apprendimento e la valutazione mediante

compiti di realtà (prove autentiche,

complesse, basate sull'uso di diversi

linguaggi,..)

Appendice A - d.) Sviluppo delle competenze in

materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell’educazione

interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze

e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell’assunzione di responsabilità, l’educazione

all’autoimprenditorialità.

Appendice A - e.) Rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale.

Appendice B - 1.)B) Trasformare il modello

trasmissivo della scuola.

Promuovere e

sostenere

metodologie

didattiche

innovative: ambienti

di apprendimento

Promozione e sostegno all'utilizzo nella

didattica di metodologie innovative:

didattica laboratoriale, ambienti di

apprendimento integrati.

Appendice A - i.) Potenziamento delle metodologie

laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Appendice B - 1.) Trasformare il modello

trasmissivo di scuola.

Appendice B - 3.) Creare nuovi spazi per

l’apprendimento.

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integrati Appendice A - 7.) Promuovere l’innovazione

perché sia sostenibile e trasferibile.

Promuovere azioni

di valorizzazione e

gestione delle

differenze

Promozione di azioni orientate alla

valorizzazione e alla gestione delle

differenze attraverso la predisposizione

di piani personalizzati ed

individualizzati, la predisposizione di

ambienti integrati per l'apprendimento, la

realizzazione di percorsi didattici di tipo

laboratoriale. Utilizzo di uno stile di

"Comunicazione non violenta" condiviso

con i diversi soggetti preposti alla

gestione delle differenze.

Appendice A -j.) Potenziamento dell’inclusione

scolastica e del diritto allo studio attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati.

Appendice B - 3.) Creare nuovi spazi di

apprendimento.

Appendice B - 6.) Investire sul "capitale umano"

ripensando ai rapporti.

Controllo del

processo attivato:

utilizzare forme di

controllo strategico

e strumenti di

autovalutazione.

Misurazione delle performance e

realizzazione di strumenti di

autovalutazione in grado di promuovere

il superamento dell'autoreferenzialità.

Ciò consente ai singoli di operare

nell'ottica di sistema, in vista degli

obiettivi prioritari dell' istruzione, di

assumere un modello operativo vocato al

miglioramento continuo di tutti i processi

di cui si compone l’attività della Scuola

Appendice B - 2.) Sfruttare le opportunità offerte

dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare

nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare.

Intraprendere azioni

per la formazione

del personale.

Azioni formative finalizzate al

cambiamento dei modelli didattici

utilizzati nella prassi didattica.

Appendice B - 6.) Investire sul capitale umano

ripensando i rapporti.

Acquisire

competenze

spendibili nella

pratica di

metodologie

didattiche innovative

Acquisizione di competenze spendibili

nella pratica di metodologie didattiche

innovative.

Appendice B - 6.) Investire sul capitale umano

ripensando i rapporti.

Promuovere

interventi o progetti

per coinvolgere i

genitori.

Coinvolgimento attivo dei genitori nella

vita e nelle attività proposte dalla scuola

e dal territorio. Promozione del senso di

appartenenza e di collaborazione. Fiducia

nelle istituzioni e nel ruolo svolto

Appendice A - k.) Valorizzazione della scuola

intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

Appendice B - 6.) Investire sul "capitale umano"

ripensando i rapporti (dento/fuori...).

Area di processo 1 - CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

L'esigenza di integrare il curricolo con unità di competenza inerenti le competenze chiave di cittadinanza che

sviluppino percorsi didattici ed educativi contenenti indicatori e descrittori rappresenta una priorità, al fine di

migliorare l’azione didattica e valutare le competenze in uscita degli alunni. Pertanto gli obiettivi del

progetto sono:

o Agire sul curricolo

o Costruire rubriche valutative trasversali

Alla costruzione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze concorrono tutte le discipline e l’insieme

delle relazioni esistenti all’interno della scuola. la costruzione delle competenze in ambito di Cittadinanza e

costituzione fa riferimento esplicito alle competenze sociali e civiche individuate a livello comunitario

(Raccomandazioni del Parlamento europeo relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente

del 2006) e alle competenze chiave definite nel DM22/8/2007 n.139.

Il curricolo verticale d’Istituto incorpora le indicazioni dei documenti summenzionati e definisce i traguardi

di sviluppo delle competenze fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. Il Collegio dei docenti

fa proprie le Indicazioni e costruisce Unità di competenze trasversali e rubriche valutative per l’accertamento

delle competenze degli alunni.

Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Curricolo,

progettazione e Output Progettare unità di

competenze per

Esistenza a livello di

scuola di uno spazio

Incremento negli studenti della

responsabilità verso gli altri, le cose,

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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valutazione ogni annualità.

adeguato per l’educazione

alla cittadinanza

democratica, sia negli

obiettivi dichiarati della

scuola che nella

progettazione

curricolare.

l'ambiente circostante , gli impegni

della vita scolastica e sociale intesi

come: rispetto delle regole e senso

di legalità; etica della

responsabilità; autoregolazione.

Outcome Accrescere le

competenze di

programmazione,

gestione, misura e

controllo dei

processi formativi

e didattici dei

docenti.

Esistenza di ‘evidenze’

relative all’effettivo

sviluppo di pratiche

coerenti con i principi che

caratterizzano l’educazione

alla cittadinanza, sia a

livello di scuola, sia a

livello di classe.

- Organizzazione curricolare degli

obiettivi di Cittadinanza e

Costituzione attorno ai quattro assi:

diritti umani e dignità della persona,

identità e appartenenza, alterità e

relazione, azione e partecipazione.

- Capacità di avvalersi del

contributo delle diverse discipline

nei percorsi interdisciplinari

attivati.

Azione prevista

Progettazione di unità di competenze trasversali

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine

Organizzazione curricolare degli obiettivi di Cittadinanza e Costituzione attorno ai quattro assi: diritti umani e dignità

della persona, id entità e appartenenza, alterità e relazione, azione e partecipazione attraverso percorsi interdisciplinari.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine La metodologia e le strategie adottate non sono congruenti con le impostazione di una didattica per competenza.

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Incremento negli studenti della responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante , gli impegni della vita

scolastica e sociale intesi come: rispetto delle regole e senso di legalità ;etica della responsabilità; autoregolazione.

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Permanenza di alcune situazioni di difficoltà.

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Curricolo,

Progettazione

e Valutazione

Output Costruire rubriche

valutative trasversali e

disciplinari

Esistenza a livello di scuola di

strumenti e modalità adeguati per

la valutazione dei traguardi di

competenza raggiunti dagli alunni

Incremento negli studenti

della responsabilità e dell’

autoregolazione.

Consolidamento delle

pratiche di valutazione

autentica.

Outcom

e

Accrescere le

competenze di

gestione, misura e

controllo dei processi

formativi e didattici dei

docenti

Esistenza di pratiche valutative

coerenti con i principi che

caratterizzano l’educazione alla

cittadinanza, sia a livello di

scuola, sia a livello di classe.

Consolidamento della

cultura del servizio, della

misura e del controllo dei

processi.

Azione prevista Costruzione di rubriche valutative trasversali e disciplinari.

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Uso effettivo delle rubriche. Organizzazione della didattica e della valutazione. Impostazione della didattica in base ai

risultati delle valutazioni.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Uso parziale delle rubriche.

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Attenzione degli insegnanti ai processi valutativi. Condivisione del linguaggio valutativo con la famiglia Incremento

negli studenti della responsabilità verso gli impegni della vita scolastica. Sviluppo della capacità di autoregolazione.

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Inadeguatezza delle proposte e dei processi didattici riferiti all’allievo.

Area di processo 2 - AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

L'ambiente di apprendimento rappresenta un contesto di attività strutturate, "intenzionalmente" predisposto

dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende

promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come "spazio d'azione" creato per

stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti in cui gli allievi hanno

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modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale. In tale

"spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di

scopi e interessi comuni.

Nelle Indicazioni Nazionali l'ambiente di apprendimento è inteso come "un contesto idoneo a promuovere

apprendimenti significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni". Emerge anche l'idea di

contesto e quindi della relazione tra i vari elementi che favoriscono l'apprendimento. In tale contesto è

sottolineata la dimensione comunitaria dell'apprendimento e l'importanza di caratterizzare la vita di classe

con relazioni significative. Si parla di "aiuto reciproco", di "apprendimento nel gruppo cooperativo", di

"apprendimento tra pari": tutte modalità di lavoro che comportano interazione e collaborazione. Inoltre si

pone l'accento sui processi di osservazione, di ricerca e scoperta e si sottolinea che l'esperienza diretta e

l'esplorazione sono indispensabili per produrre atteggiamenti di curiosità e flessibilità e per costruire forme

di pensiero sempre più evolute.

Gli obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, come previsto della legge 107/2015, si basano sul

potenziamento delle metodologie laboratori ali e delle attività di laboratorio. In tale ottica si colloca la nostra

scelta di intervenire e potenziare l’area di processo “Ambiente di apprendimento”, strettamente interconnessa

con le altre aree coinvolte e le direzioni strategiche di miglioramento:

1. la trasformazione della dimensione trasmissiva del sapere e la creazione di nuovi spazi per

l’apprendimento;

2. l'attenzione al soggetto che apprende, alle sue esperienze e ai suoi bisogni valorizzando l'esperienza e le

conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti e attuando interventi adeguati nei riguardi delle

diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze;

3. l'attenzione alla sua dimensione sociale, incoraggiando l'apprendimento collaborativo e la didattica

laboratoriale;

4. l'attenzione ai processi di apprendimento favorendo l'esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la

passione per la ricerca di nuove conoscenze, promuovendo la consapevolezza del proprio modo di

apprendere, al fine di "imparare ad apprendere", realizzando percorsi in forma di laboratorio, per favorire

l'operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome

AREA DI

PROCES

SO

Obiettivi DI PROCESSO (descrizione dei

risultati attesi) Indicatori Target atteso

Ambiente

di

apprendi-

mento

Output

Promuovere e sostenere

metodologie didattiche

innovative: potenziare

l’ambiente di apprendimento.

Attivare percorsi laboratoriali

in rete – Rete NETPASS.

Attivare percorsi innovativi

con Avanguardie Educative

Numero di attività che

hanno promosso

l’utilizzo di metodologie

didattiche innovative.

Congruenza tra obiettivi

del PTOF e il plan-do-

check ed act dei piani di

lavoro del personale.

Utilizzo di buoni esempi e buone

pratiche per incidere

efficacemente nella diffusione dei

modelli innovativi.

Incremento di nuovi spazi di

apprendimento.

Sviluppo dell'autonomia, della

capacità di pianificare e

organizzare, di lavorare in

gruppo.

Outcom

e

Potenziare la cultura del

risultato.

Potenziare le capacità

organizzative e formative.

Incidenza del risultato

sul cambiamento

dell’immagine della

scuola.

Percezione esterna delle azioni di

qualità offerte dalla scuola.

Azione prevista Promozione di metodologie didattiche innovative: ambienti di apprendimento integrati.

Realizzazioni delle azioni previste dai progetti con utilizzo dell’organico potenziato: Progetti nn.6-7-9-10 (Allegati):

“Teck and play”, “ Il bello nella nostra scuola” , “Ma che musica maestra”, Sport , movimento e vita”.

Realizzazione delle azioni previste dai progetti di arricchimento dell’offerta formativa: Progetti nn. 11-12-13 (Allegati):

“CreAttivaMente”, “Leggendo, leggendo”, “Mi diverto con le scienze”.

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Utilizzo di metodologie didattiche attive , funzionali al processo d'insegnamento-apprendimento, che consentano agli

alunni di apprendere in modo esperienziale.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Lentezza degli insegnanti nell’innovare la propria impostazione didattica.

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine

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Utilizzo di buoni esempi e buone pratiche per incidere efficacemente nella diffusione dei modelli innovativi.

Incremento di nuovi spazi di apprendimento. Sviluppo dell'autonomia, della capacità di pianificare e organizzare, di

lavorare in gruppo.

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Permanenza di alcune situazioni di criticità.

Area di processo 3 - PROMUOVERE AZIONI DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE

DELLE DIFFERENZE

La nostra scuola, attraverso la riflessione, l’autovalutazione di sistema e le azioni di miglioramento,

promuove una didattica inclusiva in grado di realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli

alunni, tenendo conto di quattro elementi principali:

1. Il funzionamento umano differente: riconoscere e comprendere le varie differenze nel funzionamento

degli alunni/e, sia quando sono differenze problematiche (BES), sia quando sono “semplicemente”

modi diversi di pensare, apprendere, relazionarsi, vivere situazioni.

2. L’equità: valorizzare le differenze, nel senso di considerare di “pari valore dignità e diritti” ogni

differenza e di realizzare, per un’esigenza di equità, forme di differenziazione e di compensazione

per raggiungere situazione di uguaglianza sostanziale tra gli alunni. La valorizzazione delle

differenze implica quindi innanzitutto il “cercarle”, riconoscerle, comprenderle in modo da agire in

modo efficace e partecipativo.

3. L’efficacia tecnica e la piena partecipazione sociale: valorizzare in modo efficace le particolarità dei

singoli alunni, attraverso offerte formative realmente in grado di sviluppare al massimo i potenziali

apprenditivi e la piena partecipazione sociale. Le strategie educative e didattiche devono provare sul

campo e in modo controllato le loro efficacia ed efficienza.

4. La prevenzione: Il Decreto Interministeriale del 17 aprile 2013, prevede e riconosce la necessità di

iniziative di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA.

In tal senso la scuola si propone l’obiettivo di operare la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini

di supporto agli alunni in difficoltà di apprendimento, sia in direzione dello sviluppo delle potenzialità, delle

attitudini e della valorizzazione delle eccellenze.

Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Inclusione e

differenziazione Output

Promuovere azioni di

valorizzazione e

gestione delle

differenze.

Coerenza tra gli obiettivi della

scuola e i progetti preventivati

alla base dell’educazione alla

cittadinanza democratica.

Incremento del lavoro

cooperativo.

Outcome

Fare della scuola il

luogo dove vivere il

rispetto degli altri,

l’uguaglianza, la

giustizia, il rispetto

delle differenze,

l’inclusione e la

solidarietà.

Effettiva applicazione dei

principi che regolano la vita

democratica nella vita

quotidiana della scuola: rispetto

per la dignità delle persone,

uguaglianza, giustizia, rispetto

delle differenze e inclusione,

solidarietà.

Incremento delle azioni e

delle proposte didattiche

che tendono a promuovere

la percezione interna ed

esterna di una scuola

inclusiva che promuove il

rispetto e la qualità.

Azione prevista Promozione di azioni di valorizzazione e gestione delle differenze, con utilizzo di adeguate metodologie didattiche e

strategie educative.

Realizzazione delle attività previste dai progetti n. 2 e n. 8 (Allegati): “A metà dell’opera: recupero, consolidamento e

potenziamento”, “ Una scuola inclusiva”.

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Contenimento dei casi di esclusione e di comportamenti reattivi. Promozione di comportamenti proattivi nelle classi e

nell'organizzazione.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Non congruenza tra il progettato ,il dichiarato e l’agito.

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine

Incremento del lavoro cooperativo. Incremento di azioni che tendono a promuovere la percezione interna ed esterna di

una scuola inclusiva.

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Situazione invariata.

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Area di processo 4. - ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA

SCUOLA

L’intervento sulle aree di processo di curricolo, progettazione e valutazione, la predisposizione di ambienti

favorevoli all’apprendimento, all’inclusione e alla differenziazione, lo sviluppo e la valorizzazione delle

risorse umane, l’integrazione con il territorio e i rapporti con le famiglie rappresentano scelte di valore per

incidere in maniera determinante nella vita dell’organizzazione e, quindi , per caratterizzare la nostra Scuola

come una “buona scuola” ovvero una Scuola di qualità.

Si ritiene, infatti, che la chiarezza sul rapporto tra processi ed obiettivi strategici istituzionali mediante

obiettivi da raggiungere unitamente alla comunicazione degli indicatori di misura e degli output raggiunti,

contribuirà a far uscire dalla logica ristretta della singola attività progettuale per incrementare un’ottica

sistemica atta a favorire l’integrazione tra le diverse funzioni, sia didattiche che organizzativo-gestionali.

Si prevede di affrontare il problema, mettendo in atto azioni che consentano:

- di promuovere la consapevolezza che la valutazione di ogni attività svolta ai fini del riesame e della

riprogettazione costituisce una condizione imprescindibile per una politica del miglioramento;

- di predisporre strumenti per il monitoraggio, che definiscano in modo chiaro ed oggettivo gli

indicatori di misura ed i target attesi, in modo da fornire informazioni significative in merito alla

ricaduta delle attività progettuali sui processi didattici e sul raggiungimento degli obiettivi.

Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di outcome

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

Output

Controllo del processo attivato:

utilizzare forme di controllo

strategico, misurazione delle

performance e strumenti di

autovalutazione.

Rilevazione dei dati su maturità

didattica, culturale, organizzativa

della scuola.

Coerenza tra le

procedure e gli

strumenti

adottati per la

valutazione

degli studenti e

le caratteristiche

dell’educazione

alla cittadinanza

democratica.

Innalzamento della qualità

degli esiti per quanto

riguarda le competenze e gli

atteggiamenti.

Incremento di attività di

autovalutazione,

monitoraggio e di

rendicontazione.

Congruenza tra il progettato

e il dichiarato e l’agito:

valutazione dei

comportamenti

Outcome

Esiti ed evidenze relativi all’effettivo

sviluppo di pratiche caratterizzanti

l’educazione alla cittadinanza attiva.

Potenziamento della cultura della

valutazione e dell’autovalutazione.

Garantire il livello del servizio

efficace.

Promuovere la cultura del risultato.

Potenziare le capacità organizzative e

formative della scuola.

Fronteggiare il calo delle nascite con

la politica della Qualità.

Congruenza tra

gli obiettivi

fissati e i

risultati

raggiunti.

Coerenza fra il

ciclo di

pianificazione

strategica e il

ciclo di

programmazione

finanziaria.

Innalzamento del livello di

coinvolgimento del

personale.

Riduzione degli episodi di

contrasto agli obiettivi

organizzativi della scuola.

Azione prevista Misurazione delle performance e predisposizione di strumenti di autovalutazione.

Monitoraggio delle azioni progettuali del curricolo previste dalla scuola, secondo gli obiettivi strategici sanciti dal

comma 7 della legge 107/2015.

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Incremento della consapevolezza dei livelli di apprendimento e/o performance della classe, dell'interclasse dell'Istituto.

Promozione di interventi in risposta alle rilevazioni effettuate.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Difficoltà ad allontanarsi da situazioni autoreferenziali.

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Consolidamento della cultura del servizio, della misura e del controllo dei processi. Innalzamento degli esiti e

miglioramento delle performance individuali e dell'organizzazione.

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Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Rallentamento dei processi di miglioramento e di innovazione. Perdurare di una impostazione valutativa basata su

metodologie intuitive e globali.

Area di processo 5. - SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

La realizzazione degli obiettivi proposti e da perseguire, le strategie da adottare e le collaborazioni da

attivare per tradurre i principi di cittadinanza, democrazia e legalità in patrimonio culturale dei singoli, in

modelli di vita e in comportamenti coerenti, sono legati al coinvolgimento di tutto il personale scolastico,

alla sensibilità di ciascuno, alla crescita professionale. La sfida maggiore investe i docenti in tutte le aree

disciplinari, che devono ricercare e valorizzare contenuti, metodologie e forme di relazione idonei a

promuovere la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni, la percezione di star bene a scuola, la

consapevolezza di essere in una comunità che accoglie, che mette in pratica le regole del vivere civile e

sociale, che dialoga con le istituzioni e con la società civile organizzata, che sa apprendere. La formazione

del personale diventa fondamentale per il raggiungimento di tali obiettivi.

Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di out come

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

Umane

Output

Intraprendere azioni per

l’aggiornamento del

personale

Indice delle assenze degli

insegnanti ai corsi di

formazione.

Numero di docenti iscritti a

corsi online o in presenza

organizzati dal MIUR o da Enti

riconosciuti.

Rilevazione della soddisfazione

del personale.

Incremento delle

competenze professionali

intese nei termini di

insegnare ed apprendere in

modo esperienziale le

competenze civiche e

sociali.

Outcome

Miglioramento della

capacità di agire nell’ottica

di sistema

Numero di esperienze e progetti

che tendono ad evidenziare la

qualità, l’innovazione e il senso

di appartenenza.

Numero di giornate divulgative.

Crescita del numero delle

adesioni ai corsi

organizzati dal Miur o da

Enti riconosciuti.

Condivisione della

progettazione strategica

d’Istituto.

Azione prevista Azioni finanziate dalla scuola per la formazione del personale. Formazione prevista dal Piano Digitale. Azioni di

formazione in presenza e on-line organizzati dal MIUR o da Enti riconosciuti. Formazione prevista dalle scuole in Rete

per il Miglioramento " NETPASS" (vedi Piano di Formazione pag. 60)

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche innovative. Miglioramento della capacità

di agire nell’ottica del sistema.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Non congruenza tra l’appreso e l’agito

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Potenziamento dell’ Investimento sul “capitale umano”

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Rallentamento dei processi innovativi.

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

Umane Output

Acquisire competenze spendibili

nella pratica di metodologie

didattiche

Numero di esperienze

che tendono ad

evidenziare la qualità,

l’innovazione e il senso

di appartenenza dei

docenti.

Coinvolgimento nei

progetti e nelle iniziative

della scuola un maggior

numero di docenti.

Valorizzazione del ruolo

del docente in funzione

dell’innovazione.

Outcome

Miglioramento della capacità di

agire nell’ottica di sistema

Evidenza di

comportamenti

collaborativi e proattivi

Condivisione della

progettazione strategica

d’Istituto

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Azione prevista Acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche innovative.

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Sviluppo di pratiche coerenti con i principi della Cittadinanza sia a livello di scuola, sia a livello di classe.

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Non congruenza tra l’appreso e l’agito

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Potenziamento dell’ Investimento sul “capitale umano”

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Situazione invariata

Area di processo 6. - INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE

FAMIGLIE

L’Istituzione scolastica realizza la sua Vision e la sua Mission utilizzando politiche e strategie focalizzate sui

portatori di interesse dai quali rileva opinioni e percezioni.

Il rinnovato patto tra i diversi attori coinvolti nei processi del Sistema Scuola può condurre ad un’azione

sinergica tra gli stakeholder che compartecipano alla costruzione di una Buona Scuola e di buone pratiche

educative e formative. Se, infatti, la famiglia costituisce il punto di riferimento essenziale dei processi

d’istruzione, il territorio e i partners del contesto sociale e culturale sono elementi essenziali per la

costituzione di una rete significativa per offrire opportunità che siano essenziali per l’apprendimento di

competenze per la vita. Ancora, la realtà territoriale offre alla scuola dell’autonomia, capace di entrare in rete

con altre scuole, di stringere rapporti con soggetti esterni, di uscire dallo spazio della propria scuola e di

diventare luogo di produzione di attività culturali da porre al servizio del proprio contesto territoriale.

La Scuola opera in sinergia con famiglie e territorio ed attua un’azione sistematica di raccolta di

informazioni e percezioni relative alle famiglie, ai partner (istituzioni locali, scuole in rete, associazioni del

terzo settore) attraverso incontri di concertazione e di intese territoriali, colloqui informali e questionari di

soddisfazione.

Attività in cui il progetto si articola: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output sia di out come

AREA DI

PROCESSO

Obiettivi DI PROCESSO

(descrizione dei risultati attesi) Indicatori Target atteso

Integrazione

con il

territorio e

rapporti

con le

famiglie Output

Promuovere interventi o progetti

per coinvolgere i genitori.

Condivisione di visioni strategiche

a livello territoriali

Incrementare i rapporti con altre

scuole

Utilizzo delle

competenze tra la

componente genitoriale a

favore della scuola.

Numero di interventi ed

eventi.

Numero di incontri di

pianificazione o di

coordinamento

territoriale cui la scuola

partecipa.

Innalzamento della

percezione positiva

della scuola rispetto

al risultato della

precedente

rilevazione:

campione 155

genitori

118 parere

favorevole

75%

Outcome

Promozione di una cultura che

favorisca un vocabolario comune

sulle tematiche che fanno da

sfondo al piano di miglioramento.

Giornate di Formazione per i

genitori.

Giornate di Studio e presentazione

di tematiche.

Attività a favore della scuola

promosse da genitori.

Attestazioni di soddisfazione delle

famiglie circa il successo formativo

dei discenti.

Numero di prodotti per

evento.

Numero di partecipanti

agli eventi organizzati.

Numero pubblicazioni.

Collegamento tra

quanto appreso in

classe e quanto

vissuto

quotidianamente

nella propria

esperienza di vita.

Azione prevista Promozione di interventi o progetti atti a coinvolgere i genitori.

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Realizzazione dei progetti nn. 3-4 -5 e 10 (Allegati): “Con l’UNESCO: genuino per noi…sostenibile per l’ambiente”.

“Una nuova casa per Scuola Amica: un albero”. Vivi Santeramo: esperienze e tradizioni nel territorio”. “Sport ,

movimento e vita”.

Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine Incremento del rapporto scuola - famiglia e condivisione dell'impostazione educativa e del linguaggio valutativo.

Condivisione di visioni strategiche a livello territoriali Incremento dei rapporti con altre scuole

Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine Difficoltà nel coinvolgimento e nella partecipazione

Effetti positivi all'interno della scuola a lungo termine Realizzazione di equilibrio educativo a vantaggio della crescita serena e responsabile degli studenti. Valorizzazione

della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

Effetti negativi all'interno della scuola a lungo termine Difficoltà di dialogo tra scuola e famiglia.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

La realizzazione del Piano di Miglioramento prevede una sistematica attività di monitoraggio di tutte le fasi,

dai diretti responsabili delle attività del Nucleo di valutazione fino a comprendere ogni lavoratore. Il sistema

di monitoraggio sarà articolato attraverso:

- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività;

- incontri periodici del Nucleo di valutazione, finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento

delle singole attività e ad evidenziare eventuali criticità;

- rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto alle parti interessate negli incontri

istituzionali programmati.

Per quanto riguarda i risultati derivanti dalla misurazione degli indicatori di processo, essi consentiranno di

verificare la validità dei piani d’azione implementati in relazione agli obiettivi da raggiungere; inoltre, la

raccolta dei dati protratta nel corso degli anni scolastici in modo sistematico ci consentirà l’individuazione di

target da raggiungere nonché la misurazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni

implementate.

PROCESSO DI CONDIVISIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Momenti di condivisione interna

- Contenuto del Piano di miglioramento e modalità di Attuazione

- Motivazioni che hanno portato alla scelta delle priorità di intervento

- Integrazione del Piano con le strategie della scuola (PTOF)

- I cambiamenti/miglioramenti attesi per gli stakeholder interni

- Avanzamento del piano di miglioramento

- Documento di sintesi

- Risultati finali dei progetti

- L’impatto del miglioramento sulle performance chiave della scuola

- Gli eventuali cambiamenti (organizzativi/operativi) e le ricadute

(benefici) sugli stakeholder interni ed esterni

Persone coinvolte Responsabile di piano – Personale

Strumenti Collegio Docenti - Consiglio d’Istituto - Sito web - Bacheche

Riunioni istituzionali - Riunioni ad hoc

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola

Metodi / Strumenti Destinatari Tempi

Comunicazioni in plenarie Personale

Gruppi di lavoro istituzionali

sito web

Tutto l'anno scolastico

Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno

Metodi / Strumenti Destinatari Tempi

Incontri ad hoc Stakeholders esterni

Parte Politica

Gennaio-maggio

Diffusione sul Sito web della scuola Stakeholders esterni

Parte Politica

Tutto l'anno scolastico

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SEZIONE 4. LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE

4.1 RIFERIMENTI GENERALI

La pianificazione curricolare è il cuore, il motore della scuola poiché da essa si dipana l’intero sistema di

esperienze significative che concorrono alla formazione di ogni uomo e del futuro cittadino. La promozione

del processo di crescita umana, civile, culturale e relazionale dei propri alunni è un obiettivo che la nostra

istituzione scolastica si pone proponendosi come uno spazio educativo strutturato che avvia e favorisce la

formazione integrale della persona.

Il CURRICOLO

Poiché il curricolo è l’espressione della identità della scuola, attraverso la sua costruzione si sviluppano e si

organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Nel tempo il legislatore ha arricchito e perfezionato le linee

che guidano la costruzione del Curricolo. Ecco la base normativa di riferimento.

DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59

CIRCOLARE MINISTERIALE 29/2004

LEGGE 30 ottobre 2008 n. 169, conversione in legge con modificazioni del decreto legge 1°

settembre 2008 n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n. 122 del 22 giugno 2009 - Norme vigenti

per la valutazione degli alunni.

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO del 16/11/2012 elaborate ai sensi dell’articolo

1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n. 89, secondo i criteri

indicati nella C.M n. 31 del 18 Aprile 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio

2013, entrate pienamente in vigore con l’anno scolastico 2013/2014

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107. Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega

per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

Su queste solide basi culturali, pedagogiche, didattiche e organizzative si fondano le scelte operate in seno al

nostro Circolo.

Nell’Atto di Indirizzo dell’8/10/2015 (prot. n. 4007A22 dell’8/10/2015), la Dirigente ha così riassunto il

percorso da realizzare per la stesura dell’area del curricolo:

“La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a

26 sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica ed organizzativa, in particolare

mediante:

a. l’articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina (…)

b. il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari (…)

c. la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo (…)”

I docenti singolarmente, collegialmente, organizzati in commissioni o dipartimenti, procedono all'attuazione

di tali finalità tramite:

Perfezionamento della pianificazione curricolare, introducendo il curricolo per lo sviluppo

delle competenze trasversali, la promozione dell’innovazione didattico-educativa e della

didattica per competenze così come previsto nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo.

Modifica dell’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante

l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono

riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione

in lingue straniere, competenze logico‐matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni

trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale,

competenze sociali e civiche);

Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e

democratica nelle aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti

responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale.

Il Curricolo verticale Per rispondere concretamente ai bisogni degli alunni, il nostro Circolo ha delineato il proprio percorso

formativo attraverso un progetto organico ed unitario, finalizzato al successo, per la valorizzazione delle

capacità di ciascuno studente e per il pieno sviluppo della persona.

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Il Curricolo Verticale d’Istituto, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, con lo sguardo rivolto alla

Scuola Secondaria di 1° grado, costituisce l’organizzazione di tale percorso di apprendimento formativo

degli alunni; include contenuti esperienziali, disciplinari, interdisciplinari, metodologie e tecniche,

assicurando che gli insegnanti seguano una comune linea pedagogica e culturale.

Le Unità di competenze sono consultabili al link www.santeramo2cd.it

Continuità ed unitarietà del curricolo Il percorso scolastico dai tre ai quattordici anni, pur differenziandosi per identità educativa e professionale, è

progressivo e continuo.

La Scuola dell’Infanzia accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta. Le attività educative offrono,

infatti, occasioni di crescita all’interno di un contesto che mira al benessere e allo sviluppo di competenze

per i bambini dai tre ai sei anni.

Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, pur continuando a valorizzare le esperienze, è

finalizzata a guidare gli alunni attraverso percorsi di conoscenza orientati alle discipline e alla ricerca delle

connessioni tra i diversi saperi. La scelta di un curricolo verticale offre lo sfondo educativo-didattico-

culturale per una Continuità tra i segmenti scolastici e l’unitarietà del processo. Il curricolo è finalizzato

all’acquisizione dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze che nelle Indicazioni rappresentano il punto

di arrivo del percorso e rivestono carattere di prescrittività.

Scelte metodologiche: il Piano di adozione delle IDEE di AVANGUARDIE EDUCATIVE

La nostra scuola si propone un percorso d’innovazione metodologico- didattica che, partendo da esperienze

significative esistenti, giunga ad un cambiamento sistemico, per gradi, passaggi e contaminazione di idee.

Gli obiettivi generali che ci prefiggiamo di raggiungere aderendo alla sperimentazione proposta da

Avanguardie Educative sono:

Trasformare il modello trasmissivo della scuola: offrire agli studenti modelli di apprendimento attivo,

anche con l’ausilio di simulazioni, giochi didattici, attività “hands-on”, ecc.

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di

insegnare, apprendere e valutare: le ICT diventano opportunità per personalizzare i percorsi di

apprendimento, rappresentare la conoscenza, ampliare le fonti del sapere, condividere e comunicare.

Creare nuovi spazi per l’apprendimento: la fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si

scontra con ambienti fisici non sempre in grado di rispondere a contesti educativi in continua evoluzione

e impone un ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni flessibili, polifunzionali,

modulari.

Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento

frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.): una scuola d’avanguardia è in grado di

individuare (nel territorio, nell’associazionismo e nei luoghi informali) le occasioni per mettersi in

discussione in un’ottica di miglioramento, per arricchire il proprio servizio attraverso un’innovazione

continua che garantisca la qualità del sistema educativo.

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile: l’obiettivo è individuare

l’innovazione, connotarla e declinarla affinché sia concretamente praticabile, sostenibile e trasferibile ad

altre realtà.

Pertanto ci si propone di:

- “Scardinare” alcuni meccanismi inerziali che “ingessano” la scuola, per innescare dinamiche di

cambiamento e di “contagio” fra scuole e classi.

- Cominciare ad incidere sulla variabile spazio e tempo (nuovi setting/nuovi ambienti per

l’apprendimento attraverso l’idea delle “Aule laboratorio disciplinari” e della ”Flipped

classroom”.

- Cambiare il setting d’aula a banchi allineati per favorire modelli didattici diversi come quelli

proposti dalle idee di “Debate” e della “Didattica per scenari”.

La strategia che è alla base è quella di fare sistema tra una rete di attori che, avendo già individuato soluzioni

alternative, hanno già mosso i primi passi nel cammino dell’innovazione.

Ecco le idee adottate:

Aule Laboratorio Disciplinari Lamanna Giacoma

Flipped Classroom (La classe capovolta) Lamanna Giacoma

Didattica per Scenari Digregorio Maria Rosaria

Debate (Argomentare e dibattere) Digregorio Maria Rosaria

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Relazione tra le Idee adottate

Le quattro Idee adottate sfruttano le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare

nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare, guardano alla creazione di nuovi spazi e tempi per

l’apprendimento per riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza.

Esse vertono sul cambiamento culturale realizzabile attraverso la formazione dei docenti che:

- consenta di superare la concezione della classe come contesto in cui si trasmette il sapere;

- riconsideri i ruoli degli studenti che divengono attivi costruttori del proprio apprendimento e del

docente, che assume il compito di facilitatore e di guida, di conduttore capace di promuovere

modalità di lavoro che coinvolgono gli studenti in percorsi di confronto e collaborazione tra pari;

- predisponga attività orientate al problem solving e al learning by doing;

- metta in campo una serie di strategie di lavoro fondate sulla ricerca, sull’apprendimento tra pari,

sull’apprendimento attraverso forme di didattica laboratoriale;

- consenta la promozione del pensiero critico, di soluzione dei problemi, di capacità di ragionamento,

di lavoro di gruppo;

- promuova una valutazione formativa e autentica attraverso il coinvolgimento degli studenti anche in

compiti autentici e complessi.

PUNTI DI FORZA DEL PIANO DI ADOZIONE

- Innovazione metodologica ed operativa

- Integrazione tra le idee proposte

- Formazione del personale

- Esperienza che alcune insegnanti della scuola hanno sviluppato nel corso degli anni

- Gradualità e contaminazione delle idee

DETERMINAZIONE PRIORITÀ DELLE IDEE

IDEE ADOTTATE Fattibilità Impatto Priorità

Aule Laboratorio Disciplinari 2 2 4

ICT LAB

Flipped Classroom (La classe capovolta) 2 1 2

Didattica per Scenari 2 1 2

Debate (Argomentare e dibattere) 2 1 2

DESCRIZIONE DEL PIANO DI ADOZIONE

Fase di “PLAN” - PIANIFICAZIONE

L’innovazione di modelli didattici che prevedono un ruolo attivo degli studenti porta la nostra scuola a voler

sperimentare metodologie didattiche e processi organizzativi che vanno nella direzione di una scuola che

cambia. Abbiamo deciso di adottare quattro Idee: Debate in 5 classi quarte e in 1 classe seconda; Flipped

Classroom in 1 classe quarta; Didattica per scenari in 5 classi seconde e in 1 classe quarta; Aule laboratori

disciplinari in 5 classi terze, 7 classi seconde, 1 classe quarta. La scelta di classi deriva dalla considerazione

dell'età degli studenti e dalla motivazione dei docenti.

Aule Laboratorio Disciplinari La scuola vuole realizzare aule laboratorio funzionali all’insegnamento della lingua inglese, anche con uso di

metodologia CLIL e laboratori scientifici per gruppi di alunni. L’idea è quella di tematizzare alcune aule e di

portarle a diventare aule dedicate. Le aule in questione saranno allestite con un setting funzionale alla

specificità delle discipline. Si adegueranno gli spazi di lavoro ad una didattica attiva di tipo laboratoriale,

predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazione, device tecnologici, software, ecc. L’ambiente in tal

senso si caratterizza intenzionalmente educativo in quanto si potranno mettere in “scena” insegnamento e

apprendimento attraverso metodi innovativi come INQUIRY, PROBLEM SOLVING e CLIL. Si utilizzerà

una tecnologia centrata sull’alunno, capace di favorire il lavoro cooperativo, in grado di offrire occasioni di

socializzazione e di adeguarsi a un lavoro in spazi differenti. Il setting specifico dei laboratori varierà a

seconda della disciplina e offrirà:

- un device “centrale” per il docente (LIM, PC portatile,…)

- un device per ogni alunno o l’utilizzo del BOYD (Bring Your Own Device)

- un sistema per far dialogare tra di loro i vari device

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Flipped Classroom (La classe capovolta), Didattica per Scenari, Debate (Argomentare e

dibattere) L’inserimento nelle classi delle LIM ha permesso ad un gruppo di insegnanti della nostra scuola di

sperimentare didattiche innovative ed attività interattive. L’adesione alle idee del Manifesto di Avanguardie

Educative porta il docente e gli alunni:

- a progettare in modo intenzionale ambienti di apprendimento e scenari nei quali le tecnologie siano risorse

abilitanti ed in cui gli studenti possano essere attivi protagonisti del loro processo di costruzione della

conoscenza;

- a condividere il modello didattico in un team;

- a trasformare la classe da spazio di trasmissione dei saperi del docente in comunità di apprendimento e di

ricerca;

- a promuovere lo sviluppo non solo di competenze degli alunni, ma anche della loro autonomia e della loro

capacità di lavorare con gli altri;

- ad acquisire competenze trasversali (life skill); saper risolvere problemi, prendere decisioni, sviluppare

creatività, capacità relazionali, comunicazione efficace favorendo il cooperative learning e la peer education.

Il setting specifico degli ambienti di apprendimento prevede:

- un device “centrale” per il docente (LIM, PC con connessione)

- un ambiente virtuale per l’apprendimento (moodle o simili)

- un device per ogni alunno o l’utilizzo del BOYD (Bring Your Own Device)

- risorse digitali

Fase di “DO” - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE

Il progetto che ha uno sviluppo triennale ha come destinatari i docenti e gli alunni della scuola. Le aree di

interesse del progetto sono: progettuale, organizzativa e di pianificazione, valutativa. Il piano si articola nelle

seguenti fasi:

- Formazione del personale: attraverso i webinar e il supporto delle scuole capofila da gennaio 2016 a

giugno 2018

- Progettazione di ambienti di apprendimento: ripensamento degli spazi e dei luoghi in cerca di soluzioni

flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’idea adottata e all’attività svolta

- Predisposizione di aule laboratorio disciplinari

- Progettazione di percorsi e contenuti che permettano l’attuazione delle idee adottate applicando le

metodologie in oggetto

- Realizzazione di percorsi didattici innovativi

- Monitoraggio periodico dei percorsi e apporto di azioni di miglioramento

Fase di “CHECK” – MONITORAGGIO E RISULTATI

La realizzazione del Piano di Avanguardie Educative prevede attività di monitoraggio di tutte le fasi, dai

parte dei referenti delle azioni previste. Il sistema di monitoraggio sarà articolato attraverso:

- raccolta dei dati relativi agli output delle singole attività

- incontri periodici finalizzati all’aggiornamento dello stato di avanzamento delle singole attività e ad

evidenziare eventuali criticità

- rendicontazione sullo stato di avanzamento del progetto alle parti interessate negli incontri istituzionali

programmati

- misurazione della tendenza verso il miglioramento delle azioni implementate

Fase di “ACT”– RIESAME E MIGLIORAMENTO

Da effettuare quando la sperimentazione sarà in corso d’opera.

ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE DELL’ESPERIENZA

I Referenti delle idee adottate, d’intesa con la Dirigente scolastica, sulla base dei risultati emersi negli

incontri periodici programmati, adotteranno iniziative di pubblicizzazione delle esperienze. Le iniziative

programmate avranno lo scopo, oltre che di divulgare lo stato di avanzamento delle singole attività, di dare

indicazioni dello stato complessivo del lavoro. Si faranno conoscere al personale e agli utenti della scuola gli

obiettivi e le finalità del Piano, i suoi progetti. Le fasi intermedie di riesame dei progetti previste nei mesi di

marzo e maggio 2016, le fasi finali previste per la fine del mese di giugno 2016 (valutazione complessiva

della realizzazione del piano d’azione realizzato nell’anno scolastico) avranno luogo nelle sedi collegiali

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(Collegio Docenti Consiglio d’Istituto, incontri scuola/famiglia, Consigli di classe e d’intersezione). Seguirà

un report da condividere con gli stakeholders più significativi e da pubblicare sul sito web della scuola.

La nostra scuola si avvale di sito web, media, bacheche per comunicare verso l’esterno.

Si prevede l’utilizzo della Piattaforma di Avanguardie Educative dedicata alla documentazione.

Sarà adottato lo strumento di monitoraggio previsto dal Piano.

4.2 LA SCUOLA DELL’INFANZIA

ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA

I Campi di Esperienza sui quali si fonda l’attività didattica della Scuola dell’Infanzia non prevedono quote

orarie settimanali vincolanti, per cui l’organizzazione delle attività si fonda su una continua e responsabile

flessibilità operativa e didattica in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi e degli stili di

apprendimento oltre che delle motivazioni e degli interessi dei bambini

Sono previsti 2 modelli orario:

- orario normale, dalle ore 8,15 alle 16,15 , compreso il momento della consumazione del pasto quale attività

educativa;

- orario ridotto, dalle ore 8,15 alle 13,15, dal lunedì al venerdì;

In entrambi la Scuola adotta la flessibilità dell’orario, sia in ingresso (dalle ore 8,15 alle ore 9,00) che in

uscita (12,45 - 13,15 per le sezioni a turno antimeridiano e 15,45 - 16,15 per le sezioni ad orario normale).

FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

La scuola dell’autonomia esplicita le scelte didattiche ed organizzative, adottando responsabilmente ogni

forma di flessibilità per progettare, regolare, modulare attività, tempi, ambienti, didattiche, nei modi ritenuti

idonei alla migliore esplicazione dell’offerta formativa.

In linea con quanto previsto dalla legge 107 comma 3, ivi compresa quella recata dal Regolamento

dell’Autonomia (D.P.R.275/99 art.4-5), e dall’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, per il prossimo

triennio la scuola si impegna per l’“Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa

finalizzati ad una valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del PTOF nel

suo insieme. La valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della flessibilità deve tener conto della

sostenibilità dei progetti proposti, oltre che dei contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia in orario

curricolare che in quello extracurricolare”.

Le modalità di organizzazione degli orari dei docenti costituiscono uno snodo fondamentale per esercitare

un'efficace azione nell’utilizzo dei momenti di contemporaneità.

Il potenziamento della contemporaneità nella fascia centrale del mattino (10,45-13,00) distribuita su quattro

giorni alla settimana offre maggiore opportunità per la realizzazione dei percorsi formativi personalizzati e

garantisce una maggiore efficacia degli interventi educativi.

La nostra Istituzione Scolastica per il prossimo triennio adotterà forme di flessibilità:

per l’organizzazione dei tempi e degli spazi delle attività di intersezione in alcuni periodi dell’anno

per le attività di laboratorio basate sulla ricerca e sul fare, rappresentare e rielaborare

per raggruppamenti dei bambini di sezione e di intersezioni, al fine di svolgere attività libere e

strutturate, in momenti comuni ed individuali, in piccoli gruppi omogenei per età, livelli di

apprendimento, per attività di ricerca

per attività di rinforzo, consolidamento e potenziamento degli interventi educativi, utilizzando

modalità basate sul peer to peer, tutoring,…

per la realizzazione dei Progetti previsti nel PTOF

4.3 LA SCUOLA PRIMARIA

ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA

Sono previsti 2 modelli orario:

27 ore settimanali: dalle ore 8,15 alle 13,15, dal lunedì al venerdì, con rientri articolati su base

plurisettimanale

40 ore settimanali: dalle ore 8,15 alle 16,15, dal lunedì al venerdì

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Le discipline L’attività didattica del primo segmento del percorso formativo è orientata sulla qualità di apprendimento di

ciascun alunno; i docenti in sinergia promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi si

intersecano e si confrontano tra loro evitando la frammentazione.

Nelle Indicazioni Nazionali le discipline non sono aggregate e ciò rafforza interconnessioni e trasversalità e

garantisce l’unitarietà dell’insegnamento.

Orario delle discipline organizzato su base settimanale

DISCIPLINA PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE

ITALIANO 7 6 5 5 5

INGLESE 1 2 3 3 3

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

MATEMATICA 5 5 5 5 5

SCIENZE 2 2 2 2 2

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE FIS. 1 1 1 1 1

RELIGIONE CATT. 2 2 2 2 2

Nell’ambito del curricolo obbligatorio sono articolate su base annuale 66 ore secondo criteri flessibili e

tenuto conto del curricolo integrativo obbligatorio definito a livello di scuola.

FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

La piena realizzazione del curricolo e il raggiungimento degli obiettivi richiedono un’organizzazione

flessibile. Perciò, la Scuola adotta le seguenti forme di flessibilità:

Adeguamento del calendario scolastico, che non comporti riduzioni delle attività didattiche né

dell’orario di lavoro del personale e che, comunque, inglobi tutte le attività che prevedono

l’utilizzo di personale docente e ATA anche fuori dall’istituzione scolastica, come, ad esempio, i

viaggi di istruzione o manifestazioni territoriali

Articolazione flessibile della quota massima del 20% prevista per il curricolo integrativo, al fine di

supportare il Piano complessivo dell’Offerta Formativa (Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico n.

4007A22 dell’8/10/2015)

La scelta della scuola consiste nell’articolare di 66 ore annuali su base annuale, effettuando rientri

antimeridiani (anche in giornate festive) o rientri pomeridiani per le attività previste nell’ambito del curricolo

integrativo obbligatorio.

Progetti prime seconde terze quarte quinte

La mia Scuola… un grande abbraccio! 25 ore 20 20 20 30

A metà dell’opera: recupero, consolidamento e potenziamento 10 15 15 15 10

Con l’Unesco: Genuino per noi… sostenibile per l’ambiente 8 8 8 8 6

Una nuova casa per Scuola Amica 8 8 8 8 5

Vivi Santeramo 15 15 15 15 15

Inoltre, ricorrendo alla Organizzazione di classi per gruppi, in modalità “aperta” o parallela, garantendo

che il numero di alunni per classe non superi quello previsto per la determinazione degli organici, si

prevede:

l’impiego diversificato dei docenti nelle diverse sezioni e classi, in funzione di diverse e motivate

opzioni metodologiche e organizzative;

la progettazione di percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività;

l’attivazione di percorsi didattici individualizzati;

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l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe o da classi;

l’attivazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e orientamento;

la scelta e adozione di metodologie e strumenti didattici, fra cui la promozione dell’impiego didattico

di nuove tecnologie.

È inoltre possibile l’impiego dell’orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole

discipline, anche sulla base della programmazione plurisettimanale, tenuto conto dell’intensificazione delle

attività in alcuni periodi didattici. Nelle classi funzionanti a tempo pieno (40 ore settimanali), alle discipline ed alle ore del curricolo

obbligatorio, si aggiungono 5 ore destinate alla mensa ed 8 ore per attività laboratoriali.

4.4 IL CURRICOLO DI ISTITUTO

La progettazione triennale, redatta dal Collegio dei Docenti dei due ordini di scuola, fa riferimento alle

Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, attraverso la formulazione di una didattica per competenze che

trae spunto dalle competenze chiave europee: comunicazione nella madrelingua; competenza matematica e

competenze di base in scienza e tecnologia; competenze sociali e civiche; comunicazione nelle lingue

straniere; consapevolezza ed espressione culturale ed imparare a imparare.

Il lavoro realizzato è frutto di uno studio in prosecuzione di una proposta di curricolo verticale per

competenze formulato in rete.

Grazie all’attività di ricerca e innovazione sulle Indicazioni Nazionali promossa dal MIUR e dall’Ufficio

Scolastico Regionale per la Puglia (DL 104 del 2013 e CM 22 del 26/08/2013 sulle “Misure di

accompagnamento delle Indicazioni Nazionali del 2012”) è stato costituito un gruppo di studio ed

approfondimento, composto da docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo “Perotti-Ruffo”,

delle scuole paritarie del Comune di Cassano, del 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” di

Santeramo, con il supporto dell’Università degli Studi di Bari. Il lavoro di ricerca-azione è durato due anni

ed ha portato alla definizione di un Curricolo Verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di I

grado.

Nella definizione di tale curricolo verticale per competenze trasversali si è cercato di individuare i saperi

essenziali adeguati cognitivamente agli studenti delle varie età, mettendo al centro l'alunno e il suo

apprendimento, valorizzando le discipline come strumenti di conoscenza e di progettare un percorso

rispondente alle diverse esigenze per garantire la parità e l'accesso anche a coloro che, a causa di svantaggi

educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno

particolare per sviluppare le loro potenzialità.

Il curricolo è stato declinato per abilità e conoscenze, per tutti i tre anni della Scuola dell’Infanzia e per tutte

le classi della scuola Primaria e Secondaria di primo grado, articolato a partire dalle otto competenze chiave

europee, che si costituiscono come il faro dell’istruzione e dell’educazione e il filo conduttore unitario

dell’insegnamento/apprendimento.

Esso è stato elaborato nei Consigli di Interclasse che hanno predisposto 4 Unità di Competenza utilizzando

criteri di scansione temporale o tematica e nei Consigli di Intersezione che hanno elaborato 5 Unità di

Competenza con scansione temporale e tematica e 2 unità trasversali valide per tutto l’anno. In ogni Unità è

stata individuata una precisa ed articolata scansione operativa in fasi all’interno delle quali sono evidenti le

attività, gli strumenti, gli esiti e la valutazione.

Il curricolo verticale per competenze si avvale di una didattica interattiva e dialogata all’interno della classe

che sperimenta un metodo di lavoro d’aula basato sui processi da attivare e le capacità metacognitive, sul

clima favorevole per una partecipazione emotiva attraverso situazioni dalle quali derivano curiosità,

domande, problemi da affrontare.

Inoltre la Scuola Primaria ha predisposto le rubriche valutative concernenti le competenze chiave e le

rubriche disciplinari distinte per le classi 1e-3

e, 4

e-5

e.

La Scuola dell’Infanzia, invece, ha redatto le rubriche valutative tenendo conto delle dimensioni di sviluppo

per ognuna delle cinque unità di competenza tematiche/campi di esperienza e per le due unità trasversali.

In riferimento, pertanto, agli obiettivi di apprendimento definiti, i docenti hanno elaborato le Progettazioni

Annuali (con Piani Personalizzati e/o Didattici per alunni con Bisogni Educativi Speciali) articolate in Unità

di Competenza.

Il curricolo è consultabile al link http://www.santeramo2cd.it/pof/curricolo.html

Curricolo Integrativo Obbligatorio

Titolo progetto Classi

interessate

Docenti

responsabili

Obiettivi Tempi di

realizzazione

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PROGETTO N. 1

La mia Scuola: un

grande abbraccio!

Tutti gli alunni

di Scuola

dell’Infanzia

Docenti

afferenti le

sezioni

Curare l’accoglienza nella fase di

avvio dell’anno scolastico.

Curare l’orientamento e il

passaggio educativo tra gradi

diversi di Scuola.

Orario del curricolo

obbligatorio

Tutti gli alunni

di Scuola

Primaria

Docenti

afferenti le

classi

Flessibilità

organizzativa

20 ore annuali per le

classi seconde, terze e

quarte

25 per le classi prime

30 per le classi quinte

PROGETTO N. 2

A metà dell’opera:

progetto di

recupero,

consolidamento e

potenziamento

Tutte le classi

di Scuola

Primaria

Docenti

afferenti le

classi

Migliorare gli esiti scolastici

ricorrendo all’articolazione

flessibile di gruppi di

apprendimento di classi diverse,

sulla base delle specificità di ogni

studente.

Arricchire il proprio linguaggio per

comunicare.

Arricchire il codice verbale.

Consolidare processi e procedure

per operare.

Acquisire la strumentalità di base in

situazioni problematiche.

Prolungare i tempi di attenzione e

concentrazione.

Flessibilità

organizzativa per

10 ore annuali per le

classi prime e quinte

15 ore per le classi

seconde, terze e

quarte

PROGETTO N. 3

Con l’UNESCO:

“Genuino per

noi… sostenibile

per l’ambiente”

Tutti gli alunni

di Scuola

dell’Infanzia

Docenti

afferenti le

sezioni

Incrementare negli studenti la

responsabilità verso gli altri, le

cose, l'ambiente circostante, gli

impegni della vita scolastica e

sociale.

Accrescere le modalità consapevoli

di esercizio della convivenza civile,

di consapevolezza di sé, rispetto

delle diversità, di confronto

responsabile.

Curricolo obbligatorio

Tutte le classi

di Scuola

Primaria

Docenti

afferenti le

classi

Flessibilità

organizzativa per

8 ore annuali per le

classi dalle prime alle

quinte

PROGETTO N. 4

Una nuova Casa

per Scuola Amica:

Un Albero

Tutte le sezioni

di Scuola

dell’Infanzia

Docenti

afferenti le

sezioni

Approfondire il tema della legalità,

della conoscenza e della

promozione dei diritti umani, della

diversità, della solidarietà e della

costruzione di un mondo più giusto

ed equo.

Curricolo obbligatorio

Tutte le classi

di Scuola

Primaria

Tutti i

Docenti

afferenti le

classi

Curricolo

obbligatorio

Flessibilità

organizzativa per

8 ore annuali

PROGETTO N. 5

Vivi Santeramo:

esperienze e

tradizioni del

territorio

Tutti gli alunni

di Scuola

dell’Infanzia

Docenti

afferenti

alle sezioni

Curare l’interazione e

l’integrazione all’interno del

territorio di riferimento per portare

in esso la specificità culturale della

Scuola.

Orario extracurricolare

Tutti gli alunni

di Scuola

Primaria

Docenti

afferenti le

classi

Flessibilità

organizzativa

15 ore annuali

4.5 PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Pensare all’ampliamento dell’Offerta Formativa vuol dire aprire possibilità diverse, riconoscere percorsi

differenti connettendosi alle esperienze del territorio e tenendo presenti le risorse disponibili della Scuola.

Titolo progetto Alunni interessati Risorse Finalità

PROGETTO N. 11

CreAttivaMente

Alunni di classe terza

Scuola Primaria

60 ore a carico del F.I.S.

2 corsi

Il progetto tende a favorire

l’esperienza pratica e

creativa attraverso un

laboratorio artistico-

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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manipolativo.

PROGETTO N. 12

Leggendo leggendo…

comparve un mondo

fantastico

Alunni di classe terza e

quarta di Scuola

Primaria

60 ore a carico del F.I.S.

2 corsi

Il Progetto vuole stimolare

il gusto della lettura e della

curiosità, promuovendo le

competenze trasversali e

metacognitive che la lettura

animata e guidata implica.

PROGETTO N. 13

Mi diverto con le scienze

Alunni di classe quarta e

quinta di Scuola Primaria

60 ore a carico del F.I.S.

2 corsi

Esperto esterno

Il progetto mira a stimolare

l’interesse per le scienze

facendo leva sulla curiosità

e sul metodo sperimentale.

4.6 INCLUSIONE SCOLASTICA

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema

educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a

prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La

piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso

una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio

(fonte Miur).

La scuola fa dell’Integrazione un punto centrale della sua opera e attività culturale, educativa e didattica.

L’Istituto attiva una serie di iniziative e progetti volti a facilitare l’inclusione degli alunni con bisogni

educativi speciali o in condizioni di svantaggio promuovendo la valorizzazione della singolarità di ognuno.

La finalità prioritaria consiste nel raggiungere maggiore consapevolezza sia da parte delle famiglie sia della

scuola e dei docenti in particolare, delle risorse e degli strumenti normativi ed operativi disponibili per

rispondere alle necessità e bisogni educativi degli alunni BES.

Nella scuola proseguiranno le iniziative di sensibilizzazione su queste importanti tematiche per far emergere

e rimuovere gli stereotipi e gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità nei

diversi contesti della vita politica, sociale, economica, premessa fondamentale per lo sviluppo del dialogo,

del senso critico e della tolleranza.

I processi formativi dovranno tener conto delle differenti origini etniche, sociali e culturali, e nell' approccio

di genere la proposta educativa sarà aperta alla condivisione e al rispetto della pari dignità di tutte le persone

in quanto tali.

La scuola cura la formazione integrale della persona umana educando gli alunni:

1) al valore del rispetto in senso ampio:

- rispetto della persona, qualunque caratteristica abbia

- pari opportunità

- educazione alla non-violenza e alla gestione dei conflitti

- rispetto dell’ambiente e cura dei materiali

2) al senso di responsabilità e di cittadinanza attiva

- conoscenza e consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti

Fermo restando il riconoscimento del valore di ogni essere umano, nel rispetto della libertà educativa delle

famiglie, la scuola non intende promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura.

L’integrazione è crescita armonica ed equilibrata della persona nei vari contesti relazionali ed esperienziali.

La Direttiva del 27/12/2012 e la C.M.8/2013 ha esteso i benefici a suo tempo previsti dalla legge 170/2010

per i D.S.A. a tutti i bisogni educativi speciali. Tale documento ridefinisce e completa il tradizionale

approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di

intervento all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: disturbi evolutivi specifici,

svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

La nostra scuola si adopera e mira a garantire l’integrazione degli alunni svantaggiati, dei diversamente abili,

appartenenti ad altre etnie o culture. L’inclusività promuove l’incontro con la diversità che ha sempre fornito

al nostro Circolo motivo di dinamismo per il cambiamento, producendo una costante ricerca in tutte le sue

componenti organizzative, al fine di promuovere percorsi di sviluppo umano idonei ad aumentare la qualità

della vita degli alunni intervenendo sui processi di funzionamento, generando capacità, migliorando

performance, riducendo gli ostacoli che ne impediscono lo sviluppo. A tal proposito la nostra Scuola attua il

Progetto- laboratorio “INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”, al fine di

promuovere una didattica inclusiva in grado di realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli

alunni tenendo conto di quattro elementi principali:

1. Il funzionamento umano differente: riconoscere e comprendere le varie differenze nel

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funzionamento degli alunni/e, sia quando sono differenze problematiche (BES), sia quando sono

“semplicemente” modi diversi di pensare, apprendere, relazionarsi, vivere situazioni

2. L’equità: valorizzare le differenze, nel senso di considerare di “pari valore, dignità e diritti” ogni

diversità. La valorizzazione delle differenze implica quindi innanzitutto il “cercarle”, riconoscerle,

comprenderle in modo per poter agire in modo efficace e partecipativo

3. L’efficacia tecnica e la piena partecipazione sociale: valorizzare in modo efficace le particolarità di

funzionamento dei singoli alunni, attraverso offerte formative realmente in grado di sviluppare al massimo i

potenziali apprenditivi e la piena partecipazione sociale

4. La prevenzione: la nostra scuola è impegnata su questo fronte da parecchi anni con:

- l’intervento precoce a partire dalla Scuola dell’Infanzia (interventi di formazione, di laboratorio

fonologico, di prevenzione delle difficoltà di apprendimento in matematica per gli alunni cinquenni,

di screening e di potenziamento e controllo nelle prime due classi di Scuola Primaria)

- il programma di screening di primo livello nelle seconde e terze classi di Scuola Primaria

- il controllo degli apprendimenti utilizzando prove standardizzate (ACM Cornoldi ed MT Cornoldi)

L’individuazione precoce di eventuali ritardi o difficoltà di apprendimento ha reso un servizio utile agli

alunni attraverso interventi di recupero che coinvolgono la scuola e la famiglia.

Questo il percorso e le strategie individuate per l’intervento con alunni in difficoltà o BES:

Il gruppo per l’inclusione – GLI

Compiti del GLI (direttiva Ministeriale 27/12/2012)

Rilevazione BES presenti nella scuola

Raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere

Raccordi con azioni strategiche dell’Amministrazione o con Enti ed Associazioni

Focus Group per il confronto sui casi

Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi

Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello d’Inclusività della scuola

Raccolta e coordinamento delle proposte formative dei singoli GLH sulla base delle effettive

esigenze

Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES

Redazione del PAI (nota ministeriale del 27/06/2013)

La nostra scuola elabora il Piano annuale per l’inclusione, strumento programmatorio previsto dalla

normativa (nota ministeriale del 27/06/2013. Esso ha lo scopo di individuare annualmente i punti di forza e

di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e di predisporre quindi un piano di azioni con

l’eventuale coinvolgimento anche del privato sociale al fine di impostare, una migliore accoglienza degli

alunni, con particolare attenzione a quelli con diversi bisogni educativi speciali.

Socializzazione delle buone prassi

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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Seguendo le indicazioni dell’UNESCO (2000) nel nostro Istituto viene attribuita grande importanza alla

pedagogia inclusiva che poggia su quattro punti fondamentali:

• tutti i bambini possono imparare;

• tutti i bambini sono diversi;

• la diversità è un punto di forza;

• l’apprendimento si intensifica con la cooperazione tra insegnanti, genitori e comunità

Seguendo le pratiche inclusive efficaci che nel tempo sono state elaborate e sperimentate la scuola assume

alcuni Indicatori Di Qualità Specifici Per L’integrazione.

Tali indicatori dovranno riguardare tre ordini di aspetti:

a. indicatori strutturali, cioè le pre-condizioni organizzative del servizio scolastico e degli altri servizi

territoriali che garantiscono in prospettiva una maggiore o minore qualità dell’integrazione;

b. indicatori di processo, cioè come si realizza dall’inizio alla fine di un anno scolastico lo svolgimento

dell’integrazione;

c. indicatori di risultato, cioè quali sono gli effetti che il processo di integrazione produce sugli alunni con

handicap.

a) Indicatori strutturali

1) Formazione di classi con un numero massimo di alunni (attualmente 25, cfr d.m. n.141/99).

Questo compito è affidato al Dirigente scolastico, sentiti gli organi collegiali della scuola (L.n. 448/02 art 22

comma 2). Un livello di qualità migliore, anche se intermedia, è rappresentato da classi con meno di 25

alunni sino a 21.Il livello ottimale di qualità è rappresentato da classi con 20 alunni (D I n. 141/99);

2) Assegnazione fin dall’inizio dell’anno scolastico di un insegnante specializzato per le attività di sostegno.

L’aggiornamento degli insegnanti curriculari è previsto come un "livello essenziale" e figura nel PTOF ed è

programmato per l’Inclusione e l’Integrazione;

3) Presenza nella scuola di collaboratori scolastici di ambo i sessi per l’assistenza materiale ed igienica agli

alunni con handicap;

4) Formulazione di un Piano Educativo Personalizzato.

Un livello ottimale è rappresentato anche dalla presenza della famiglia, dai collaboratori scolastici e dagli

operatori sociosanitari di territorio.

b) Indicatori di processo

Si possono così sintetizzare:

- Iniziale attività mediativa degli insegnanti di classe nei confronti degli alunni perché sappiano

correttamente accogliere il compagno con handicap ed instaurare un corretto rapporto relazionale

cameratesco, né distaccato, né sdolcinato;

- verifiche frequenti del progetto didattico in itinere, specie se sperimentale (D I n. 331/98 art 43);

- oculata predisposizione di prove "equipollenti" (quando utili, L.n. 104/92, art 16 comma 3) o

"differenziate" (quando necessarie, O.M. n. 65/98 art 10 comma 11 recepiti nelle successive

OO.MM., da ultimo O.M. n. 90/01);

- svolgimento di "GLH operativi" con la partecipazione dei genitori dell’alunno ed eventualmente

anche dell’esperto che segue l’alunno per incarico della famiglia, fuori della scuola;

- nei casi di alunni con diversabilità in situazione di particolare gravità, predisposizione e

realizzazione di un percorso educativo e didattico molto articolato, anche con partecipazione a

laboratori, a classi aperte ed attività parascolastiche, purché previste dal PEI, fermo restando il

rapporto stretto con la classe di appartenenza e coi compagni;

- programmazione accurata della partecipazione dell’alunno con diversabilità alle gite scolastiche,

accompagnato dall’insegnante per il sostegno;

- realizzazione, nei gradi successivi, di orientamento dell’alunno con diversabilità, assieme ai

compagni.

c) Indicatori di risultato di qualità

Si possono indicare come segue:

- valutazione ancorata al PEI ed al progetto didattico, che può anche prevedere la riduzione e

semplificazione di contenuti disciplinari;

- valutazione non limitata agli apprendimenti disciplinari ma estesa a competenze e capacità, oltre che

alle altre finalità dell’integrazione scolastica, quali "la crescita in autonomia sotto il profilo della

comunicazione, della socializzazione e dello scambio relazionale";

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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- valutazione della qualità del servizio scolastico, che tenga conto del livello della qualità raggiunta

dell’integrazione scolastica in quell’anno in quella scuola.

La valutazione deve essere effettuata:

- dagli stessi operatori scolastici, in Consiglio di Classe ed in Collegio dei Docenti;

- dalle famiglie degli alunni;

- da soggetti esterni, tenendo conto di tutti gli indicatori di qualità sopra enumerati;

- valutazione dell’attuazione del "Piano di zona, di cui all’art 19 L.n. 328/00, nel cui ambito si colloca

l’accordo di programma per l’integrazione scolastica e dei "progetti individuali globali di vita" delle

persone con handicap.

La nostra scuola si impegna a costituire un Modello di Adozione del Bisogno Educativo Speciale e della

Disabilità.

Tale modello comporta la condivisione di:

Strumenti operativi (PAI , PEI, PDP d’Istituto)

Protocolli

Tutti i protocolli d’azione adottati favoriscono la continuità educativa e didattica nel passaggio tra i diversi

ordini di scuola accompagnando l’alunno per tutto il progetto di vita (Indicazioni Nazionali per il Curricolo

2012).

Nel nostro Circolo si mira a coinvolgere gli alunni, gli insegnanti, gli operatori sanitari, gli specialisti, i

genitori e gli altri soggetti interessati all’educazione dei bambini con bisogni educativi speciali in un

processo educativo sinergico e congruente.

L’insegnante specializzato per il sostegno ricerca orientamenti comuni ed intese di metodo con i colleghi,

integra e funzionalizza l’intervento degli specialisti, degli operatori sanitari e dei familiari dell’alunno,

concordando lo sviluppo di curricoli adeguati ai bisogni particolari e specifici degli alunni.

L’equipe pedagogica adotta i metodi e gli stili educativi meglio rispondenti alle esigenze dell’integrazione.

Sulla base della Diagnosi Funzionale elaborata dalla AUSL competente per territorio, delle risorse umane

assegnate al Circolo Didattico dall’Ufficio Scolastico Provinciale, consultato il Gruppo di Lavoro per

l’Integrazione Scolastica costituito a livello di Istituzione scolastica, sono assegnate ad ogni alunno

individuato portatore di handicap le ore di sostegno ritenute necessarie a favorire il processo di integrazione..

La Scuola garantisce la stesura del PDF, del PEI in collaborazione con gli operatori della ASL e con la

famiglia.

EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ, PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE

Nella scuola proseguiranno le iniziative di sensibilizzazione su queste importanti tematiche per far emergere

e rimuovere gli stereotipi e gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità nei

diversi contesti della vita politica, sociale, economica, premessa fondamentale per lo sviluppo del dialogo,

del senso critico e della tolleranza.

I processi formativi dovranno tener conto delle differenti origini etniche, sociali e culturali, e nell' approccio

di genere la proposta educativa sarà aperta alla condivisione e al rispetto della pari dignità di tutte le

persone in quanto tali.

La scuola cura la formazione integrale della persona umana educando gli alunni:

1) al valore del rispetto in senso ampio:

- rispetto della persona, qualunque caratteristica abbia

- educazione alla non-violenza e alla gestione dei conflitti

- rispetto dell’ambiente e cura dei materiali

2) al senso di responsabilità e di cittadinanza attiva:

- conoscenza e consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti

Fermo restando il riconoscimento del valore di ogni essere umano, nel rispetto della libertà educativa delle

famiglie, la scuola non intende promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura.

(dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico)

4.7 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Nell’anno scolastico 2011/12 il nostro Circolo ha iniziato un percorso di autovalutazione ispirato ai principi

di eccellenza del modello EFQM (modello europeo per la gestione e la qualità) secondo il modello CAF.

Tale percorso ha permesso lo sviluppo di nuove consapevolezze, ha offerto la possibilità alla nostra

istituzione scolastica di riflettere sul proprio operato, misurato attraverso dati oggettivi, all’interno di un

quadro logico e coerente, per riprogrammare e migliorare il proprio servizio. In questo nuovo scenario, la

valutazione della scuola è risultata uno strumento di lavoro strategico, sia per la rendicontazione diffusa, sia

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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per la riflessione sulle scelte effettuate, sulle attività svolte, sulle risorse utilizzate e sui risultati raggiunti

nell’ambito dell’apprendimento. Il binomio tra misurazione dei risultati e qualificazione del servizio erogato

ha spinto la nostra Istituzione scolastica a fare delle scelte per il miglioramento continuo in quanto da sempre

attenta ai processi sociali e alle più aperte innovazioni. A partire dall’anno scolastico 2013/2014, sono stati

introdotti nel nostro circolo, ai fini della valutazione del Piano dell’Offerta Formativa, degli indicatori di

misurazione dei processi chiave e trasversali di supporto d’Istituto.

L’approccio sistemico alla valutazione ha interagito con le dinamiche dei processi di insegnamento, ha

esplorato l’effetto delle variabili interne (l’istituto e la classe) sulla qualità dell’istruzione.

Il processo autovalutativo si è articolato in valutazione interna, volta ad apprezzare il raggiungimento di

obiettivi specifici legati ad un preciso contesto operativo (applicazione del modello CAF & Education negli

aa.ss. 2011-2014), in valutazione esterna richiesta dalla scuola nell’anno scolastico 2014/15, volta al

riconoscimento EIPA di EFFECTIVE CAF USER (Amministrazione che utilizza in maniera efficace il

modello CAF), in rilevazione esterna degli esiti scolastici degli alunni di classe II e V da parte

dell’INVALSI.

Con il DPR n. 80/2013 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di

istruzione e formazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità del SNV e all'articolo 6 sono indicate e

descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di valutazione delle scuole:

a) autovalutazione; b) valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.

La valutazione è oggi collocata tra le priorità del Governo proprio per il suo imprescindibile valore

strategico, come risulta anche nella legge 13 luglio 2015, n. 107.

La Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 ha individuato le priorità strategiche della valutazione del sistema

educativo di istruzione, che costituiscono il principale punto di riferimento per lo svolgimento delle funzioni

da parte di tutti soggetti del SNV e ha completato il disegno tracciato dal Regolamento sull'autonomia

scolastica adottato con il DPR n. 275/1999.

Tale percorso ha visto nel nostro Circolo la costituzione del Nucleo di Valutazione interna, la redazione di un

Rapporto di Autovalutazione che attraverso l’individuazione di priorità e traguardi, di obiettivi di processo

ha dato l’input alla realizzazione di un Piano di Miglioramento.

Monitoraggio del P.T.O.F (legge 107/2015) Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (legge 107/201) contiene le attività che la scuola conta di

sviluppare nei tre anni. Prevede le fasi di PLAN, DO, CHECK, ACT, quindi, periodicamente, in sede di

revisione del piano, si verificheranno le priorità ed i macro-obiettivi. La fase fondamentale della verifica e

della conseguente valutazione del P.T.O.F. consentirà agli organi di governo dell’Istituzione di controllare

gli esiti di medio e lungo periodo ed eventualmente di adattare meglio il progetto iniziale, ai traguardi cui la

scuola tende.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dal II Circolo Didattico di Santeramo sarà oggetto di:

1. espressione di parere favorevole da parte del Collegio dei docenti

2. approvazione da parte del Consiglio di Istituto

3. invio all’USR

4. controllo di gestione da parte del Capo di Istituto

5. monitoraggio dei processi attivati da parte del Nucleo di Valutazione

6. monitoraggio dell’andamento dell’attività didattica da parte del team docente e dei Consigli di

Interclasse e d’Intersezione

7. valutazione delle dimensioni della qualità da parte degli utenti

In particolare si valuteranno:

1) l’efficacia delle azioni didattiche intraprese sui propri studenti in relazione a:

- progressi compiuti nell’apprendimento e il potenziamento delle competenze

- accrescimento della consapevolezza civica

- consapevolezza delle proprie capacità in relazione al proprio futuro di studio e/o lavoro

2) l’efficienza organizzativa della scuola, in merito a:

- attività e progetti in grado di realizzare gli obiettivi in base a: livelli di partenza, indicatori

utilizzati, risultati attesi

- risultati sull’utilizzo del personale nei vari ambiti (didattica, laboratori, sorveglianza…)

- livello di partecipazione

- rispetto delle scadenze

- funzionalità dell'orario, la funzionalità delle attrezzature, l'agibilità degli spazi

- miglioramento dei rapporti interpersonali all'interno della scuola

3) la gestione delle risorse economiche

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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4) la percezione dell’efficacia dell’azione didattica rilevata

Valutazione degli alunni

Il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 definisce finalità, obiettivi, modalità applicative, criteri e tempi per la

valutazione degli alunni. Infatti, vi si afferma che “La valutazione è espressione dell'autonomia

professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché

dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente

e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente

della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni”.

Chiarisce anche l’oggetto della valutazione: “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il

comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua

finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai

processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo

formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di

Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con

raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.

Il DM 254/12: certificazione e Indicazioni. Esplicita che la certificazione delle competenze trova ampio

riscontro nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di

istruzione. In esse viene ribadito l’impegno ad emanare una modulistica nazionale, sollecitando le scuole a

«progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze» (p. 19).

La nostra scuola alla tradizionale funzione della valutazione sommativa che mira ad accertare con strumenti

il più possibile oggettivi il possesso di conoscenze, abilità e competenze concentrandosi sul prodotto finale

dell’insegnamento/apprendimento, accompagna la valutazione formativa che intende sostenere e potenziare

il processo di apprendimento dell’alunno. Infatti, la valutazione diventa formativa quando si concentra sul

processo e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte all’alunno, contribuiscono a sviluppare in lui

un processo di autovalutazione e di auto-orientamento.

Affinché questa azione di miglioramento possa essere intrapresa dall’alunno la scuola considera la funzione

proattiva della valutazione, che è tale quando mette in moto gli aspetti motivazionali che sorreggono le

azioni umane. Gli insegnanti riconoscono ed evidenziano i progressi, anche piccoli, compiuti dall’alunno nel

suo cammino, gratificano i passi effettuati, cercano di far crescere in lui le “emozioni di riuscita” che

rappresentano il presupposto per le azioni successive.

Le informazioni raccolte durante il processo sono utili al docente per effettuare una verifica della qualità del

lavoro svolto e attivare eventuali aggiustamenti del percorso: la valutazione in questo modo diventa

formativa anche per l’insegnante.

Insieme a questa imprescindibile funzione formativa è evidente che, al termine di una attività didattica

centrata su specifici obiettivi di apprendimento, si effettueranno prove di valutazione con funzione

misurativa e sommativa. Mantenere in equilibrio le diverse funzioni della valutazione, senza trascurarne o

enfatizzarne alcuna e senza confondere i diversi oggetti della valutazione (conoscenze o competenze),

rappresenta, unitamente al corretto uso degli strumenti valutativi, un elemento di qualità dell’intera azione

formativa e didattica degli insegnanti, da cui discende la qualità degli apprendimenti.

COME VALUTIAMO

Valutazione diagnostica Come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito

di apprendimento:

- Osservazioni sistematiche e non

- Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)

- Prove oggettive criteriali d’Istituto per classi parallele

- Libere elaborazioni

Valutazione formativa: per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per

monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando

eventualmente il percorso:

- Osservazioni sistematiche e non

- Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)

- Prove oggettive criteriali d’Istituto per classi parallele per la verifica intermedia e finale

- Analisi della congruenza tra obiettivi e risultati

- Libere elaborazioni

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Valutazione sommativa periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n.169/2008 di conversione del

D.L 137/2008 : bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e, mediante l’attribuzione di voti

numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale

mediante un giudizio analitico. Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno/a ma anche per

le famiglie.

Valutazione del comportamento

Il comportamento si considera come insieme delle norme e dei doveri e come partecipazione attiva alla vita

della comunità scolastica.

Per la valutazione del comportamento si fa riferimento ai seguenti indicatori:

impegno

Valutazione dei traguardi di competenza

Ai sensi del Regolamento della valutazione (DPR n. 122/09) gli insegnanti sono chiamati a valutare gli

apprendimenti, in termini di conoscenze e abilità, il comportamento e a certificare le competenze.

L’operazione di certificazione, in quanto per sua natura terminale, presuppone il possesso di una serie di

informazioni da cui far discendere l’apprezzamento e l’attribuzione del livello raggiunto. Si tratta di

accertare, come già detto, se l’alunno sappia utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite nelle diverse

discipline (gli apprendimenti) per risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, mostrando un

certo grado di autonomia e responsabilità nello svolgimento del compito. Tale capacità non può prescindere

dalla verifica e valutazione dell’avvicinamento dell’alunno ai traguardi per lo sviluppo delle competenze,

previsti per le singole discipline dalle Indicazioni.

Per questi motivi la certificazione delle competenze assume come sue caratteristiche peculiari la

complessità e la processualità. Complessità in quanto prende in considerazione i diversi aspetti della

valutazione: conoscenze, abilità, traguardi per lo sviluppo delle competenze, atteggiamenti da utilizzare in

un contesto problematico e più articolato rispetto alla semplice ripetizione e riesposizione dei contenuti

appresi. Processualità in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno della scuola

primaria, ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti che documentino,

attraverso strumenti che le singole scuole nella loro autonomia possono costruirsi, il grado di avvicinamento

degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel Profilo dello

studente. Gli esiti delle verifiche e valutazioni effettuate nel corso degli anni confluiscono, legittimandola,

nella certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola primaria e della scuola

secondaria di primo grado… (dalle Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo della

scuola primaria).

La scelta della scuola di strutturare il curricolo per unità di competenze e di utilizzare una didattica per lo

sviluppo delle competenze ci ha condotto a formulare e utilizzare Rubriche Valutative sia per la promozione

delle competenze trasversali che per quelle disciplinari, coerentemente all’impianto didattico scelto e

utilizzato nella nostra scuola.

Strumenti per valutare le competenze

- compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.)

- osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive

Il documento di certificazione delle competenze nella Scuola Primaria La scuola adotterà la scheda di certificazione delle competenze per gli alunni nell’ultimo anno della Scuola

Primaria, proposta dal Ministero a livello sperimentale e in attesa di un modello nazionale definitivo.

La valutazione degli alunni con BES

La nostra scuola è impegnata con azioni progettuali che prevedono :

- l’intervento precoce a partire dalla Scuola dell’Infanzia (interventi di formazione, di laboratorio

fonologico per gli alunni cinquenni, di screening e di potenziamento e controllo nelle prime due

classi di Scuola Primaria).

- il programma di screening di primo livello nelle seconde e terze classi di Scuola Primaria.

- il controllo degli apprendimenti utilizzando prove standardizzate( ACM Cornoldi ed MT

Cornoldi)

L’obiettivo è quello di intervenire precocemente con alunni in difficoltà di apprendimento per cercare di

ridurre, per quanto possibile, l’effetto funzionale e secondario delle difficoltà incontrate.

Alunni con disabilità

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L’articolo 16 della legge 104/92 stabilisce le regole fondamentali per gli alunni con disabilità.

Tenuto conto di quanto stabilito dal DPR n. 122/09, gli alunni con disabilità saranno valutati sulla base degli

obiettivi dell’integrazione scolastica sanciti dall’art.12, comma3 della legge 104/92 e previsti nel PEI: gli

apprendimenti nella loro globalità, la crescita nella comunicazione, nella socializzazione e nelle relazioni

(assi).

Alunni con DSA

Per gli alunni con DSA certificati, in base a quanto previsto nei PDP, sarà consentito l’uso degli strumenti

compensativi e dispensativi o altri accorgimenti didattici come, ad esempio, la concessione di tempi più

lunghi nelle verifiche o negli esami finali. L’esito sarà quello conseguente alla valutazione, alla pari di tutti

gli altri alunni.

Alunni con svantaggio, disagio e alunni stranieri

Agli alunni con svantaggio e disagio e agli alunni stranieri si applicheranno gli strumenti compensativi o

dispensativi o altri accorgimenti didattici come previsto nei PDP. L’esito sarà quello conseguente alla

valutazione al pari di tutti gli altri alunni.

Prove INVALSI

A seguito della legge 176/07 è divenuto operativo il principio della valutazione standardizzata introdotta nel

nostro sistema dalla Legge 53/03. L’INVALSI con il DPR n.80 del 2013 concernente le prove da svolgere

nei vari gradi di scuola precisa che tali prove non hanno alcun valore valutativo per il profitto dei singoli

alunni. Si precisa che i risultati delle prove degli alunni con disabilità certificata e DSA diagnosticati sono

trasmessi all’INVALSI, che provvede a trasferirli in un’ apposita banca dati, ma non entrano a far parte della

media nazionale. Per gli altri alunni BES, di cui alla Circolare del 6 marzo 2013, si stabilisce che potranno

svolgere le prove come tutti gli altri e che i loro risultati saranno inseriti nella media nazionale.

RISULTATI INVALSI DELLA SCUOLA NEGLI ULTIMI TRE ANNI

Negli ultimi tre anni scolastici la scuola ha registrato un risultato positivo stabile e in crescita per italiano e

per matematica, ottenendo risultati superiori alla media nazionale, sia in seconda classe che in quinta, sia

in italiano che in matematica.

La varianza tra classi in italiano e matematica è inferiore alla media regionale e a quella nazionale.

I punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, in alcune classi in positivo in altre

in mondo non significativamente rilevante rispetto ai dati medi del Sud e a quelli dell'Italia.

La comparazione mostra come i livelli degli studenti di classe quinta della scuola, a livello di risultato, tra

gli alunni meno dotati e quelli più dotati, sono in regressione.

La correlazione tra i risultati delle Rilevazioni Nazionali in Italiano e Matematica e il voto di classe delle

stesse discipline, ottenuto dalla media tra voto scritto e orale al primo quadrimestre dagli alunni di seconda

e di quinta della Scuola, mostra livelli di coerenza che si attestano a livello medio (dal RAV).

ITALIANO classi seconde (dati INVALSI 2015) Istituzione scolastica nel suo complesso

Anno scolastico

Classi/Istituto Media del punteggio

percentuale

al netto del cheating1a

Esiti degli studenti

al netto del

cheating nella stessa scala

del

rapporto nazionale 1b

Punteggio PUGLIA

Punteggio Sud

Punteggio Italia

Punteggio percentuale

osservato 6

cheating in percentuale

7

2012-13 BAEE16300T 61,5 198,8

- 0,7

2013-14 BAEE16300T 68,4 212,9

68,9 0,7

2014-15 BAEE16300T 58,8 203,6

59,1 0,4

MATEMATICA classi seconde Istituzione scolastica nel suo complesso

Anno

scolastico

Classi/Istituto Media del

punteggio percentuale

al netto del

cheating1a

Esiti degli

studenti al netto del

cheating

nella stessa scala del

rapporto

nazionale 1b

Punteggi

o PUGLIA

Punteggio

Sud

Punteggio

Italia

Punteggio

percentuale osservato 6

cheating in

percentuale 7

2012-13 BAEE16300T 53,3 197,5

- 1,3

2013-14 BAEE16300T 63,2 217,1

63,9 1,0

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2014-15 BAEE16300T 62,3 214,4

63,3 1,5

ITALIANO classi quinte Istituzione scolastica nel suo complesso

Anno

scolastico

Classi/Istituto Media

del punteggi

o

percentuale

al netto

del cheating1

a

Esiti

degli studenti

al netto

del cheating

nella

stessa scala del

rapporto

nazionale 1b

Differenza

nei risultati (punteggio

percentuale)

rispetto a classi/scuole

con

background familiare

simile 2

Backgrou

nd familiare

mediano

degli studenti 3

4

Punte

ggio PUGL

IA

Punteggi

o Sud

Punteggi

o Italia

Puntegg

io percent

uale

osservato 6

cheating

in percentua

le 7

2012-13 BAEE16300T 74,8 197,3 +4,2 basso

- 1,7

2013-14 BAEE16300T 64,6 205,4 +3,8 medio-

basso

66,0 2,0

2014-15 BAEE16300T 58,4 202,3 +0,6 basso

59,5 1,7

MATEMATICA classi quinte Istituzione scolastica nel suo complesso

Anno

scolastico

Classi/Istituto Media del

punteggio

percentuale al netto del

cheating1a

Esiti degli

studenti

al netto del cheating

nella stessa

scala del rapporto

nazionale 1b

Differenza

nei risultati

(punteggio percentuale

)

rispetto a classi/scuol

e con

background familiare

simile 2

Backgrou

nd

familiare mediano

degli

studenti 3 4

Puntegg

io

PUGLIA

Punteg

gio

Sud

Punteggi

o

Italia

Punteggio

percentuale

osservato 6

cheating

in

percentuale 7

2012-13 BAEE16300T 52,4 194,1 -0,2 basso

- 1,0

2013-14 BAEE16300T 69,8 216,3 +6,8 medio-

basso

71,6 2,4

2014-15 BAEE16300T 61,0 210,2 +5,7 basso

62,9 2,8

MODALITÀ DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

Modalità di comunicazione alle famiglie.

e di verifica d’Istituto.

Comunicazione scritta e/o convocazione straordinaria dei genitori in caso di situazioni particolari.

Modalità di valutazione

1. L’espressione del voto in decimi è solo un momento aggiuntivo e finale di un processo rilevante per

il lavoro del docente e da rendere chiaro e rintracciabile per gli alunni e le famiglie.

2. Le prove di verifica scritte sono valutate secondo precisi parametri percentuali corrispondenti a

diversi livelli di giudizio.

3. Le prove sono valutate tramite il voto in decimi.

Nei documenti di programmazione sono individuati i criteri per la determinazione dei giudizi relativi ai

diversi indicatori. La valutazione sommativa periodica e finale relativa a ciascuna disciplina del curricolo è

espressa in decimi e riportata anche in lettere sulla scheda di valutazione da consegnare alle famiglie alla fine

del primo quadrimestre ed alla conclusione dell’anno scolastico.

La valutazione dei traguardi di competenza risponde ad indicatori e dimensioni di competenza previsti nelle

rubriche valutative.

Criteri per l’attribuzione dei voti quadrimestrali e finali: media delle percentuali riportate nelle singole

prove secondo la tabella delle valutazioni stabilita dal Collegio dei docenti allegata a questo documento.

Scheda per l’attribuzione dei voti quadrimestrali e finali

Livelli (e Descrittori del livello di apprendimento

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voto)

10 Conoscenza approfondita e completa dei contenuti proposti.

Piena applicazione delle abilità acquisite.

Pieno conseguimento dei traguardi di competenza e capacità di collegamento e

organizzazione.

Capacità di applicare le conoscenze anche in situazioni nuove.

Padronanza dei termini specifici ed esposizione chiara e appropriata.

Capacità di elaborare secondo uno stile personale quanto appreso in conoscenze, abilità

e traguardi di competenza.

9 Conoscenza completa dei contenuti proposti.

Applicazione sicura delle abilità acquisite.

Conseguimento pieno dei traguardi di competenza.

Uso corretto e appropriato dei termini specifici.

Capacità di collegamento tra i contenuti proposti.

8 Conoscenza approfondita di gran parte dei contenuti proposti.

Applicazione corretta delle abilità promosse.

Conseguimento sicuro dei traguardi di competenza.

Uso corretto dei termini specifici.

Capacità di orientamento negli argomenti delineati.

7 Conoscenze ordinate e esposte con chiarezza di gran parte dei contenuti proposti.

Capacità di comprensione relativa ad alcune tematiche o su testi specifici

Adeguata applicazione delle abilità attese.

Adeguato conseguimento dei traguardi di competenza.

Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia della terminologia

specifica.

6 Quadro di conoscenze essenziale dei contenuti proposti.

Capacità di comprensione non sempre adeguata.

Incerta applicazione delle abilità attese.

Frammentario conseguimento dei traguardi di competenza.

Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia della terminologia specifica

(imprecisioni espositive e capacità di autocorrezione).

5 Quadro di conoscenze superficiale dei contenuti proposti.

Capacità di comprensione limitata ad elementi non caratterizzanti e non centrali delle

conoscenze.

Sporadica applicazione delle abilità presentate.

Non conseguimento dei traguardi di competenza.

Linguaggio specifico ed espositivo non pienamente e correttamente utilizzato, senza

precise capacità di autocorrezione.

Scheda sintetica per la rilevazione delle competenze disciplinari e trasversali

I e II Quadrimestre

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI

Asse tematico Livelli di competenza riferiti alle rubriche valutative

iniziale base intermedio avanzato

a) Asse dei linguaggi:

Lingua italiana

Lingua inglese

Altri linguaggi

b) Asse matematico

Matematica

c) Asse scientifico – tecnologico

Scienze

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Tecnologie

d) Asse storico – sociale

Storia

Geografia

Indicatori di competenze

trasversali

Livelli di competenza riferiti alle rubriche valutative

iniziale Base intermedio avanzato

Autonomia: è capace di reperire

da solo strumenti o materiali

necessari e di usarli in modo

efficace

relazione: interagisce con i

compagni, sa esprimere e infondere

fiducia, sa creare un clima

propositivo

partecipazione: collabora,

formula richieste di aiuto, offre il

proprio contributo

responsabilità: rispetta i temi

assegnati e le fasi previste del

lavoro, porta a termine la consegna

ricevuta

flessibilità: reagisce a situazioni

o esigenze non previste con

proposte divergenti, con soluzioni

funzionali, con utilizzo originale di

materiali, ecc.

4.8 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

La continuità tra ordini di scuola risponde all'esigenza di garantire il diritto dell'alunno

ad un percorso formativo organico e completo. Si esplica nell’impegno di predisporre tutte le possibili

strategie per prevenire le difficoltà che possono insorgere nel passaggio tra una scuola e quella successiva e

mira a valorizzare le competenze già acquisite dall'alunno, riconoscendo nel contempo la specificità di

ciascun ordine di scuola.

Le “Indicazioni per il Curricolo” confermano che la scuola di base deve avere un impianto unitario,

superando il salto culturale ed epistemologico che caratterizzava i passaggi fra la Scuola dell’Infanzia, la

Scuola Primaria e la Secondaria di Primo Grado.

Come previsto dall’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, per il prossimo triennio la Scuola si impegna

nel “Rafforzamento delle procedure e revisione degli strumenti per l’orientamento e per la continuità

educativa tra diversi ordini di scuola, completando e portando a termine il curricolo verticale che, partendo

dalla Scuola dell’Infanzia, sviluppi tassonomicamente i saperi essenziali, riprendendoli ed approfondendoli

in termini di complessità crescente integrando le iniziative e le competenze, i progetti, le attività e i curricoli

dei diversi ordini scolastici.

“Nell’ottica del Curricolo verticale, intensificare la programmazione comune tra i gradi di scuola per gli

anni-ponte e i rapporti con i servizi di Nido e dell’Infanzia (scuole paritarie) del territorio, come pure con la

scuola superiore di primo grado” implica l’attenzione a percorsi formativi coerenti e unitari, basati sulla

valorizzazione delle molteplici esperienze educative e delle caratteristiche specifiche dei diversi ordini di

scuola.

La continuità verticale è basata sostanzialmente su due principi:

- La collegialità di progettazione

- La corresponsabilità nella realizzazione delle attività

Il Circolo, al fine di garantire la continuità educativa, si impegna a porre in essere diverse iniziative:

- attività comuni da svolgere con gli alunni coinvolti nel passaggio da un ordine di scuola ad un altro

(progetto “Teck and Play”)

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- attività comuni ad alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria

- attuazione di progetti in rete per alunni della Scuola Primaria e alunni della Scuola Secondaria di

Primo Grado

- giornate di OPEN DAY per far visitare la scuola successiva o precedente con attività concordate, al

fine di favorire prime forme di conoscenza e ambientamento

- progetti di prevenzione delle difficoltà di apprendimento della letto-scrittura e di calcolo, a partire

dalla fine della scuola dell’Infanzia e per i primi tre anni della scuola primaria (Laboratorio

Linguistico/Dislessia)

- compilazione della Scheda Informativa, per garantire il massimo dell'informazione tra gli ordini di

scuola coinvolti e utile, anche, alla composizione delle classi in quanto la conoscenza dei diversi

livelli di maturazione globale consente l'equa distribuzione degli alunni.

- incontri fra gli insegnanti per lo scambio di informazioni riguardanti gli alunni.

La Scuola inoltre realizza la Continuità con il Territorio attraverso:

Partecipazione ad iniziative cittadine sul tema “La solidarietà”

Partecipazione a gare sportive di circolo, comunali, distrettuali e provinciali

Partecipazione alla giornata nazionale dello sport

Partecipazione ad iniziative di educazione ambientale

Natale per le strade

Partecipazione al Concorso: “Santeramo… e i Presepi”

Realizzazione del Presepe Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria

Allestimento a tema di zone del paese

Partecipazione al Carnevale dei Ragazzi

Oltre alla continuità verticale la scuola attua anche la continuità orizzontale attraverso:

- I rapporti con le famiglie

- I rapporti con le varie agenzie educative del territorio (Amministrazione comunale, A.S.L.,

Associazioni Sportive, parrocchie, associazioni di volontariato,…)

In un contesto sociale sempre più complesso la scuola ha il dovere di favorire l’orientamento e “realizza

percorsi per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, pensando ad una didattica che orienti

l’alunno. Tale didattica orientativa tende a potenziare le risorse del singolo in situazione di apprendimento

ed a valorizzare l’aspetto formativo/educativo delle singole discipline negli interventi quotidiani. La Scuola

favorisce il rinforzo dell'autoconsapevolezza e della capacità di riflessione sul proprio percorso; utilizza una

pluralità di metodologie didattiche laboratoriali perché gli alunni siano guidati nella problematizzazione e

nella ricerca di soluzioni personali. La scuola inoltre, per gli alunni di classe quinta, accoglie l’invito

proveniente dalla Scuola Secondaria di primo grado con l’obiettivo di far conoscere agli alunni il nuovo

ambiente e i professori, visitando aule e laboratori; orienta, infine, gli alunni a partecipare alla selezione

dei corsi musicali” (dal RAV).

4.9 VISITE GUIDATE

Tra le attività didattiche ed integrative del nostro istituto, rientrano le visite guidate ed i viaggi di istruzione,

considerate parte integrante dell’azione educativo-didattica.

Si distinguono due tipologie fondamentali:

1. Le visite guidate in territorio comunale o nel raggio di 40 Km., che di solito si svolgono in orario

scolastico. Approfondiscono e completano gli argomenti di studio e pertanto sono strettamente

legate alle attività curricolari. Si tratta di visite destinate alle classi prime, seconde e terze.

2. I viaggi di istruzione superano l’orario scolastico giornaliero ed hanno come obiettivo la

conoscenza di aspetti culturali e ambientali del territorio regionale e nazionale. Sono destinati alle

classi quarte e quinte.

Queste attività richiedono una preventiva ed adeguata programmazione. I viaggi sono predisposti per classi

intere a condizione che:

- Per ciascun alunno sia stato acquisito il consenso scritto da parte della famiglia

- Per ogni 15 alunni sia prevista la presenza di 1 docente accompagnatore

- In caso di partecipazione di alunni diversamente abili, sia prevista la presenza di un docente di

sostegno

- Venga predisposto l’elenco nominativo degli alunni partecipanti distinto per classi con relativi

accompagnatori

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- Venga predisposto il programma analitico del viaggio

4.10 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

Come emerge dal Manifesto delle Avanguardie Educative, lo spazio si configura in una modalità fluida e

duttile che ogni insegnante modifica a partire dalle esigenze di apprendimento. Pertanto la scuola, per meglio

incoraggiare la ricerca e la progettualità e per coinvolgere gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività

vissute in modo condiviso e partecipato con altri, realizza attività didattiche in forma di laboratorio sia nei

diversi spazi e occasioni interni alla scuola che valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

“La fluidità dei processi comunicativi innescati dalle ICT si scontra con ambienti fisici non più in grado di

rispondere a contesti educativi in continua evoluzione, e impone un graduale ripensamento degli spazi e dei

luoghi che preveda soluzioni flessibili, polifunzionali, modulari e facilmente configurabili in base all’attività

svolta, e in grado di soddisfare contesti sempre diversi. Spazi così concepiti favoriscono il coinvolgimento e

l’esplorazione attiva dello studente, i legami cooperativi e lo “star bene a scuola”. Condizioni

indispensabili, queste, per promuovere una partecipazione consapevole al progetto educativo e innalzare la

performance degli studenti. Non solo “ridisegnare” un’aula finora pensata per una didattica erogativa e

frontale, ma prevedere anche spazi diversificati per condividere eventi e presentazioni in plenaria; luoghi

per attività non strutturate e per l’apprendimento individuale/informale che favoriscano la condivisione

delle informazioni e stimolino lo sviluppo delle capacità comunicative; ambienti “da vivere” e in cui restare

anche oltre l’orario di lezione, destinati ad attività extracurricolari come teatro, gruppi di studio, corsi di

formazione per docenti, studenti e genitori, in accordo con enti locali, imprese, associazioni sportive e

culturali del territorio, servizi sociali, ecc. L’aula è ancora uno spazio pensato per interventi frontali, ma è

anche il luogo in cui l’insegnante può muoversi liberamente e interagire in forma più esplicita e diretta con i

suoi studenti. I diversi momenti didattici richiedono nuovi setting che sono alla base di una differente idea di

edificio scolastico che deve essere in grado di garantire l’integrazione, la complementarità e

l’interoperabilità dei suoi spazi. Una scuola d’avanguardia nasce da un nuovo modello di apprendimento e

di funzionamento interno, nel quale la centralità dell’aula viene superata. Una scuola d’avanguardia rende

duttili i suoi ambienti affinché vi siano spazi sempre abitabili dalla comunità scolastica per lo svolgimento di

attività didattiche, per la fruizione di servizi, per usi anche di tipo informale; spazi dove lo scambio di

informazioni avviene in modo non strutturato, dove lo studente può studiare da solo o in piccoli gruppi, dove

può approfondire alcuni argomenti con l’insegnante, ripassare, rilassarsi. Una scuola d’avanguardia si

apre all’esterno e diventa baricentro e luogo di riferimento per la comunità locale: aumentando la vivibilità

dei suoi spazi, diventa un civic center in grado di fare da volano alle esigenze della cittadinanza e di dare

impulso e sviluppo a istanze culturali, formative e sociali.”(dal manifesto delle Avanguardie Educative-

Indire).

4.11 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La scuola contribuisce al processo di crescita e maturazione sociale del bambino che richiede, per il suo

equilibrio psichico, l’integrazione e la continuità degli stili educativi. È importante che la famiglia e la

scuola cooperino costruttivamente tra loro in un rapporto di integrazione e continuità. Un buon rapporto

con la famiglia sviluppa le capacità educative degli stessi genitori e favorisce la creazione, nel bambino e

attorno al bambino, di un minimo stato di armonia fisio-psichica.

Obiettivo della Scuola è quello di “…migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la

condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie, delle informazioni e delle conoscenze interne ed

esterne relative agli obiettivi perseguiti e ai risultati conseguiti” (dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

prot. n. 4007A22 dell’8/10/2015). Allo scopo di favorire la responsabile partecipazione dei genitori, la scuola adotta modalità efficaci di

comunicazione sia a livello di partecipazione attiva che con l’ausilio della forma scritta o delle nuove

tecnologie (comunicazioni via e-mail, sito web della scuola ecc.). Affinché il progetto proposto dalla scuola

possa realizzarsi in armonia e collaborazione reciproca, è importante che i genitori conoscano il

Regolamento di funzionamento della scuola e il Patto Educativo di Corresponsabilità (Art. 3 D. P. R.

235/07) finalizzato a condividere e a garantire il rispetto di diritti e doveri nel rapporto scuola – famiglia –

studente. Entrambi i documenti sono disponibili sul sito della scuola www.santeramo2cd.it

La scuola, dunque, fornisce informazioni chiare e puntuali su: programmazioni educative e didattiche

annuali, in linea con i curricoli verticali disciplinari predisposti dal Collegio dei Docenti rivisti secondo le

Indicazioni Nazionali della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione; competenze dei singoli

alunni e loro progredire, sia mediante le valutazioni periodiche, sia attraverso i colloqui individuali tra

DIRIGENTE

SCOLASTICO

COLLEGIO DEI

DOCENTI

STAFF DI DIREZIONE

FUNZIONI

STRUMENTALI

PERSONALE A.T.A.

D.S.G.A

CONSIGLIO DI ISTITUTO

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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docenti e genitori; iniziative inerenti le attività di recupero e di potenziamento; ulteriori attività

extracurricolari predisposte di anno in anno.

La scuola, pertanto, concretizza i rapporti con la famiglia attraverso i Consigli di Intersezione/Interclasse;

le assemblee di sezione/classe; i colloqui bimestrali; i ricevimenti individuali; le comunicazioni scritte; il

sito; le attività formative rivolte alle famiglie; il Comitato dei Genitori.

In generale, i momenti assembleari rispondono maggiormente alle esigenze di dibattito, di proposizione e

di confronto di valori educativi comuni e condivisi; i colloqui individuali hanno la funzione primaria di

fornire informazioni sugli apprendimenti conseguiti o da conseguire e sulla situazione socio-affettiva

dell’alunno al fine di costruire possibili itinerari comuni per il superamento delle difficoltà.

I genitori, inoltre, rappresentano una risorsa per la scuola. Una buona relazione scuola-famiglia consente di

agire sinergicamente, di integrare gli apporti , di costituire per le nuove generazioni dei modelli educativi

improntati alla cooperazione e alla fiducia, quanto mai necessari oggi nella nostra società.

Dal 2012 è attivo il COMITATO DEI GENITORI, promotore di numerose iniziative a supporto all’Istituto,

allestimenti dei locali, mercatini vari,…

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SEZIONE 5 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E LA

GOVERNANCE DI ISTITUTO

5.1 GLI ORGANI COLLEGIALI

Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e

del singolo Istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in

organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici.

5.1.a Il Consiglio di Istituto è l’organo di indirizzo della Scuola. Delibera il Piano Triennale del Piano

dell’Offerta Formativa; approva il Programma Annuale, predisposto dalla Giunta Esecutiva, e il Conto

Consuntivo dopo aver acquisito il parer del Collegio dei Revisori.

Il Consiglio di Istituto del 2° Circolo didattico di Santeramo in colle (BA) si compone di 19 membri: 1 di

diritto (il Dirigente Scolastico) e 18 elettivi (8 docenti, 8 genitori e 2 personale ATA). È presieduto da un

genitore.

Il Consiglio di Circolo rimane in carica 3 anni e sarà rinnovato nell’anno scolastico 2016/2017.

5.1.b Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti che fanno parte dell’organico dell’istituto. Esso è

organo tecnico della scuola ed elabora il Piano Triennale del Piano dell’Offerta Formativa. Rimane in carica

1 anno. È presieduto dal Dirigente Scolastico

5.1.c Il Consiglio di Interclasse (Scuola primaria) e il Consiglio di Intersezione (Scuola dell’infanzia)

hanno il compito di formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e

quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Sono composti da tutti i docenti e da

un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi o sezioni interessate. Sono presieduti dal Dirigente

Scolastico o da un docente, da questi delegato.

Presso la nostra Scuola è formalmente istituito il Comitato dei Genitori, il cui Statuto è stato deliberato

dall’assemblea in data 30/11/2012. Il comitato agisce in funzione dei bisogni dell’Istituto.

5.1.d Il Comitato per la valutazione dei docenti è istituito presso ogni istituzione scolastica a decorrere

dall’anno scolastico 2015/2016. Rimane in carica tre anni scolastici; è presieduto dal Dirigente Scolastico.

DIRIGENT

E

SCOLASTI

CO

COLLEGIO DEI

DOCENTI

STAFF DI DIREZIONE

FUNZIONI STRUMENTA

LI

PERSONALE A.T.A.

D.S.G.A

CONSIGLIO DI

ISTITUTO

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

52

È composto da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei Docenti e uno dal

Consiglio di Istituto; da due genitori, scelti dal Consiglio di Istituto; da un componente esterno individuato

dall’Ufficio Scolastico Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Nome

Dirigente Scolastico

Digirolamo Maria

Presidente Componente di diritto

Lamanna Giacoma Componente Insegnante designata dal Consiglio di Circolo

Divitofrancesco Nunziatina Componente Insegnante designata dal Collegio dei Docenti

Marasco Vita Componente Insegnante designata dal Collegio dei Docenti

Digregorio Maria Rosaria Componente Genitore designato dal Consiglio di Circolo

Paulangelo Giampiero Componente Genitore designato dal Consiglio di Circolo

Componente Esperto designato dall’Ufficio Scolastico Regionale

Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti; esprime il proprio parere sul superamento

del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale

compito l’organo è composto dal Dirigente Scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2

dell’art.1 della legge 107/2015 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di

tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria.

5.1.e Il Nucleo di Autovalutazione è composto dal Dirigente Scolastico, dal docente titolare di Funzione

Strumentale dell’Autovalutazione, dal docente vicario, dal docente titolare di funzione Strumentale POF, da

un genitore stakeholder. Si occupa di implementare il sistema di Autovalutazione, coordina l’elaborazione

del Piano di Miglioramento conseguente al RAV e ne verifica l’attuazione, collabora con i Nuclei ispettivi

esterni in occasione di visite disposte dall’INVALSI.

5.2 IL DIRIGENTE SCOLASTICO

La Dirigente Scolastica dr.ssa Maria Digirolamo guida ininterrottamente l'istituzione dall'anno scolastico

2006/2007. Rappresenta perciò una figura stabile e un punto di riferimento che ha saputo guidare la scuola

verso l'innovazione e il cambiamento con grande impegno e coinvolgimento dei diversi attori. È leader

riconosciuto come modello di ruolo, agisce da traino e da stimolo nel processo di miglioramento

organizzativo continuo generale (dal RAV).

Garantisce un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali,

nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento. A tale scopo,

svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile della gestione delle

risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall’art. del D.L.vo

165/2001, nonché della valorizzazione delle risorse umane.

5.3 I DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

La complessità di un sistema quale quello scolastico richiede una organizzazione flessibile e adeguata.

Un’organizzazione efficiente permette di utilizzare le risorse umane e materiali presenti per svolgere

correttamente il suo servizio culturale ed educativo alla comunità territoriale nella quale è inserito,

coerentemente alle sue finalità.

Da questa esigenza di pianificare risorse e compiti per progettare un’azione efficace nasce la necessità del

Circolo di individuare figure cosiddette di “Sistema” che assolvono al compito di curare il coordinamento di

particolari ambiti o settori.

Il Dirigente Scolastico individua docenti impegnati nel middle management scolastico, fino al massimo

10% dell’organico docente assegnato. Ad essi sono affidati compiti di supporto nell’area organizzativa e in

quella della didattica. A tale personale possono essere concessi esoneri parziali dall’insegnamento.

Sono individuati:

2 docenti collaboratori del Dirigente Scolastico nell’area organizzativo-didattica

3 docenti responsabili di plesso

3 docenti per il coordinamento didattico

5.4 LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

53

Le Funzioni Strumentali sono individuate dal Collegio dei docenti in coerenza con gli obiettivi del POF (art

28 CCNL 09-01 e art 17 CCNI e art 37 CCNI).

Svolgono funzioni di supporto e di coordinamento all’interno dell’organizzazione scolastica.

Il Collegio dei Docenti di Scuola Primaria e di Scuola dell’Infanzia, in seduta congiunta, annualmente

individua 4 funzioni strumentali, i compiti e i criteri di attribuzione.

AREA I

Coordinamento delle attività del Piano dell’Offerta Formativa per la Scuola

Primaria e per la Scuola dell’Infanzia Coordinamento delle attività di Valutazione e Autovalutazione di Istituto

AREA II Incentivazione all’uso delle Tecnologie della comunicazione e

multimedialità

AREA III Interventi a favore degli studenti e supporto al lavoro dei docenti

5.5 I DOCENTI REFERENTI E I DOCENTI RESPONSABILI

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono individuate

le seguenti figure di responsabili e referenti

a) Referenti

AREE Disturbi specifici dell’apprendimento

Educazione alla lettura

Educazione alla pace e all’intercultura: progetto “Scuola Amica”

Promozione delle eccellenze: Giochi Matematici del Mediterraneo

Potenziamento delle attività sportive: Progetto Pilota UU.SS.RR una Regione in movimento, Gioco movimento e

sport, “Sport di classe”

b) Responsabili ambienti didattici

LABORATORI Responsabile laboratorio di scienze

Responsabile laboratorio di informatica

Responsabile laboratorio di informatica

Responsabile della Biblioteca

5.6 I DOCENTI COORDINATORI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE E

DI INTERSEZIONE

È istituita per ogni singolo Consiglio di Intersezione (n.2) e di Interclasse (5) la figura del coordinatore che

ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della Scuola:

si informa sulle situazioni problematiche e ne dà comunicazione al Consiglio di interclasse/sezione;

informa l’assemblea dei genitori di inizio anno sull’organizzazione dell’istituto, sui compiti dei consigli

di classe e sulla programmazione educativo-didattica elaborata dai docenti per l’Interclasse;

cura le sintesi e le relazioni relative agli strumenti di monitoraggio relativi all’Interclasse/sezione;

presiede, in assenza del Dirigente Scolastico e su sua delega scritta, i Consigli di Interclasse e lo

scrutinio finale controllando la completezza di tutti gli atti;

coordina la compilazione del modulo per l’adozione dei libri di testo;

segnala al Dirigente Scolastico eventuali situazioni problematiche al fine di individuare strategie di

soluzione.

5.7 I GRUPPI DI LAVORO E LE COMMISSIONI All’interno del Circolo operano Gruppi di Lavoro o Commissioni relativamente a tematiche di rilevanza

istituzionale o per esigenze di coordinamento didattico.

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Il Gruppo di Lavoro per l’Integrazione scolastica rimane in carica 2 anni scolastici.

GRUPPO DI STUDIO E DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE

dott.ssa DIGIROLAMO Maria - Dirigente Scolastico

1. Divitofrancesco Nunziatina Ins. Vicaria referente per l’handicap

2. Porfido Marcella Ins. di sostegno Scuola Primaria

3. Gatti Anita Ins. curricolare Scuola Primaria

4. Morgese Rosa Ins. di sostegno Scuola dell’Infanzia

5. Signorile Maria Lucia Ins. curricolare Scuola dell’Infanzia

6. Lamanna Giacoma Ins. Referente per i D.S.A.

7. Passalacqua Angelo Rapp. Genitori Scuola Primaria

8. Mola Orsola Rapp. Genitore Scuola dell’Infanzia

9. De Pascale Rosalba Assistente Sociale - Comune di Santeramo in

Colle

10. Restuccia Paola Psicologa ASL BA/3

Gruppo di studio e di lavoro per

l’INCLUSIONE

Il Gruppo ha validità biennale

Si compone come “Il Gruppo di Lavoro per

l’integrazione scolastica” integrato dal Referente per i

disturbi specifici dell’apprendimento

Gruppo di lavoro per la promozione

dell’accoglienza

Il Gruppo vede la partecipazione del docente

collaboratore del Dirigente Scolastico e di docenti di

diversi plessi

Gruppo di lavoro per il coordinamento delle

attività trasversali Il Gruppo è composto dai docenti referenti e dai docenti

responsabili di laboratorio

Gruppo di lavoro per il coordinamento delle

attività del curricolo verticale

Il Gruppo è composto dai docenti coordinatori dei

Consigli di Interclasse e di Intersezione, integrato dai

docenti componenti lo staff di Direzione - area didattica

Gruppo di lavoro per la continuità educativa

La Commissione ha validità annuale

È composta dai docenti di Scuola dell’Infanzia che

accolgono alunni cinquenni, dai docenti di classe prima e

di classe quinta di Scuola Primaria

Gruppo di lavoro per il raccordo con il

territorio

Il Gruppo è composto da 2 docenti collaboratori del

Dirigente scolastico e dal docente titolare di funzione

strumentale

Commissione elettorale di Circolo La Commissione è costituita da 2 docenti, 1

amministrativo e 1 genitore. Ha validità biennale.

Gruppo di lavoro per il Coordinamento del

Piano di Miglioramento

Il Gruppo è composto da 4 docenti. Ha validità triennale

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55

5.8 ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI

LAVORO (D. L.VO 9 aprile 2008, n. 81-Costituzione del Servizio di Prevenzione e di Protezione)

La scuola favorisce l’acquisizione di corretti comportamenti utili a promuovere la cultura della sicurezza.

Tutto il personale della scuola è tenuto a mantenere un comportamento rispettoso dei regolamenti e a

segnalare eventuali pericoli al Dirigente Scolastico.

La formazione sulla sicurezza è un dovere sia del personale insegnante che del personale Ata.

Il Dirigente Scolastico cura:

- La designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

- La designazione del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza

- La designazione di preposti e addetti

- La stesura del Documento di valutazione dei rischi

- L’attuazione dei Piani di evacuazione per ogni edificio scolastico

- L’aggiornamento del personale

- L’attuazione di misure minime di sicurezza mediante disposizioni specifiche

Il personale partecipa alla gestione della sicurezza ricoprendo gli incarichi previsti dal funzionigramma.

RESPONSABILI E ADDETTI ai sensi del T.U. sulla sicurezza n.81/08

PREPOSTI

Ruolo SEDE/PLESSO DI SERVIZIO

DSGA Segreteria

SAN FRANCESCO

Insegnante - 1° Collaboratore D.S.

1 Insegnante responsabile di laboratorio

1 Insegnante

1 Collaboratore scolastico

SAN FRANCESCO

Insegnante responsabile di laboratorio

2 Insegnanti

1 Collaboratore scolastico

1 Insegnante responsabile

BALILLA

Plesso distaccato Balilla

Ins - 2° Collaboratore del D.S.

Insegnante responsabile di plesso

2 Insegnanti

1 Collaboratore scolastico

QUASIMODO

ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Nome Reparto Plesso

1 insegnante

1 insegnante

1 assistente amministrativo

A

B

UFFICI

SAN FRANCESCO

1 insegnante

1 insegnante

1 insegnante

Piano terra

Primo piano

Reparto distacco

BALILLA

1 insegnante

1 insegnante

Piano seminterrato

Piano terra

QUASIMODO

ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI

Nome Reparto Plesso

2 2 insegnanti

2 insegnanti

1 insegnante

2 insegnanti

A inferiore

A superiore

B inferiore

B superiore

SAN FRANCESCO

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1 assistente amministrativo UFFICI

2 insegnanti

2 insegnanti

1 insegnante

PIANO TERRA

PRIMO PIANO

REPARTO DISTACCATO

BALILLA

2 insegnanti

1 insegnante

1 collaboratore scolastico

PIANO TERRA

PIANO SEMINTERRATO

PIANO SEMINTERRATO

QUASIMODO

RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: ing. RAFFAELE CALABRESE

5.9 I DOCUMENTI FONDAMENTALI

Regolamento d’Istituto

Il presente regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l'utenza in genere

dell'Istituto; ha validità per tutti i plessi del Circolo ed è costituito da 6 TITOLI ognuno dei quali è

composto da articoli che regolamentano:

1. TITOLO I - ORGANI COLLEGIALI ( dall’art. 1 all’art. 23)

2. TITOLO II - ISCRIZIONI, FORMAZIONE CLASSI/SEZIONI, ASSEGNAZIONE

DOCENTI (dall’art. 24 all’art. 30)

3. TITOLO III - VIGILANZA, ASSENZE, INGRESSO, USCITA ALUNNI RAPPORTI

SCUOLA/FAMIGLIA (dall’ art. 31 all’art. 36)

4. TITOLO IV - USO DELLE STRUTTURE, SERVIZI E RISORSE (dall’ art. 37all’ art. 45)

5. TITOLO V - DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E TRANSITORIE (dall’ art. 46 all’ art. 47)

6. TITOLO VI - DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E TRANSITORIE (dall’art. 48 all’ art. 51)

Il documento è consultabile al link

http://www.santeramo2cd.it/images/stories/generale/AttiRegolamentari/regolamento_%20istituto.pdf

Patto di Corresponsabilità Scuola – Alunno – Famiglia

“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e

volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”

"Il Patto di Corresponsabilità Educativa, sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico,

rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune assunzione di responsabilità e impegna

entrambe le componenti a condividerne i contenuti e a rispettarne gli impegni."

Questo Istituto propone il presente patto educativo di corresponsabilità, - redatto ai sensi DPR 24 giugno

1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis, affinché vi possa essere una linea

guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale ATA ai

collaboratori ed alle famiglie.

Esso comporta da parte degli interessati (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità

finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo comune di accrescere l’efficacia e la fruibilità dell’insegnamento,

per un’armonica e proficua formazione e crescita dell’alunno.

Il rispetto di tale patto costituisce un punto importante per costruire un rapporto di fiducia reciproca che

permetta di innalzare la qualità dell’Offerta formativa e guidare gli alunni al successo scolastico.

Il Contratto comprende l’esplicazione di DIRITTI E DOVERI DI ALUNNI, DOCENTI, GENITORI

Il Patto di corresponsabilità

Costituisce Coinvolge Impegna La dichiarazione esplicita

dell’operato della scuola

Consigli d’Istituto

Consigli di Classe

Insegnanti

Genitori

Alunni

Enti esterni che collaborano con la scuola

I docenti

Gli alunni

I genitori

TERMINI DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

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57

Per la scuola

I DOCENTI

al fine di garantire

itinerari di apprendimento

che siano di effettiva

soddisfazione del diritto

allo studio

SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI A

►creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; favorire momenti d’ascolto

e di dialogo;

►incoraggiare il processo di formazione di ciascuno;

►favorire l’accettazione degli altri e la solidarietà;

►promuovere le motivazioni all’apprendere;

►far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare,

con sicurezza, i nuovi apprendimenti;

►rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi;

►favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che

consentano la rielaborazione dell’esperienza personale;

►favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo

opzionale;

►pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire all’alunno di

selezionare gli strumenti di lavoro.

GLI ALUNNI

al fine di

promuovere la

preparazione ad

assolvere ai propri compiti

sociali

SI IMPEGNANO A

►frequentare regolarmente le lezioni;

►assolvere con costanza ed assiduità agli impegni di studio;

►svolgere con puntualità e costanza i compiti assegnati in classe e nel lavoro

domestico;

►prendere coscienza dei personali diritti-doveri;

►rispettare persone, ambienti, attrezzature;

►usare un linguaggio ed un abbigliamento consono ad un ambiente educativo e

sempre rispettoso nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario;

►adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni;

►attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e

degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo;

►accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni

dei loro comportamenti.

I GENITORI

per una proficua

collaborazione

scuola-famiglia

SI IMPEGNANO AD ASSICURARE

►la costruzione di un dialogo costruttivo con l’Istituzione;

►il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;

►atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti;

►atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei confronti degli

altri da parte dei propri figli;

►il rispetto rigoroso dell’orario d’entrata e d’uscita;

►la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni;

►la tempestiva giustificazione delle assenze e/o entrate posticipate dei loro figli;

►debito riscontro dei documenti a loro indirizzati, sottoscrivendoli e restituendoli

ove necessario;

►il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario;

►la partecipazione agli incontri periodici scuola famiglia;

►il controllo dell’esecuzione dei compiti assegnati ai propri figli.

►il risarcimento dei danni arrecati alle strutture mobili e immobili, arredi e

sussidi didattici

►la conciliabilità per i propri figli nell’arco della settimana, di impegni scolastici

ed extrascolastici.

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Carta dei servizi

Il 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” di Santeramo in Colle-BA- esprime con la Carta dei Servizi

il proprio impegno con i cittadini a mantenere elevati standard di qualità nella ricerca-azione pedagogica, il

cui rispetto può essere costantemente verificato da parte degli interessati. La Carta è valida per tutte le

Scuole di giurisdizione:

“San Francesco d’Assisi” via San Domenico Savio 22

“Balilla” corso Tripoli 130

“Montefreddo” via Nobel , 22

“Quasimodo” via A. Frank

La Carta descrive la strategia della Scuola, fornisce informazioni generali sui servizi erogati nei diversi

canali, definisce gli impegni e ulteriori notizie utili a facilitare la relazione con gli utenti, contiene i livelli di

prestazione e i dati descrittivi del Circolo. La Carta dei Servizi della scuola, di cui al Decreto del Presidente

del Consiglio dei Ministri del 7.6.1995, insieme al Piano Triennale dell’Offerta Formativa del Circolo

(PT.O.F.), al Regolamento ed al Piano annuale delle attività, costituisce l’esplicitazione dei modi con cui, nel

2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” di Santeramo in Colle-BA, si concretizzano le offerte

formative e si tutelano i diritti degli alunni e degli utenti, con il fine di raggiungere gli obiettivi culturali ed

educativi che le Indicazioni Nazionali e le leggi scolastiche assegnano alla Scuola nei suoi diversi gradi. La

“Carta” è, quindi, il documento che definisce e rende noti all’utenza i principi fondamentali ai quali la Scuola

ispira la sua attività didattica, amministrativa e gestionale. Si articola in 5 parti riguardanti:

L'area didattica

I servizi amministrativi

Le condizioni ambientali della scuola

La procedura di reclami e la valutazione del servizio

Attuazione

La Carta dei servizi è consultabile al link

http://www.santeramo2cd.it/amministrazione-trasparente/Servizi-erogati/Carta-dei-servizi-e-

standard-di-qualit%C3%A0/Carta-dei-Servizi/

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SEZIONE 6 PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE

Il 2° Circolo di Santeramo in Colle è attivo da anni nel potenziamento delle proprie dotazioni digitali e nella

realizzazione di ambienti tecnologici rivolti all'insegnamento. Il Circolo, nei suoi due edifici di Scuola

Primaria, è infatti dotato di due laboratori multimediali, di due laboratori scientifici con 1 PC e 1 LIM, di due

aule attrezzate con 2 PC e 1 LIM per i Docenti e di alcune LIM installate nelle aule. Grazie a tali

investimenti e alla loro comunione con i finanziamenti PON FSE 2007-2013 per la formazione dei docenti, è

stato possibile attivare un percorso indirizzato all'utilizzo delle nuove tecnologie rivolte alla didattica.

Prendendo atto del Piano Nazionale Scuola digitale, la Scuola nel prossimo triennio:

6.1 SPAZI E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO

Proseguendo il potenziamento delle strutture tecnologiche e digitali, già da qualche anno iniziato, si

migliorerà l’efficienza del collegamento wireless ad Internet, si cercherà di dotare un numero congruo di aule

con LIM e/o PC, si ammoderneranno i laboratori multimediali dei due plessi, si potenzierà la dotazione

tecnologica della segreteria per una integrazione quotidiana del digitale nella didattica e per l’organizzazione

del lavoro dell’ufficio di segreteria (segreteria digitale) aderendo ai progetti PON 2014-2020.

La Scuola si aprirà anche al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo

di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato.

6.2 IL PENSIERO COMPUTAZIONALE

Il circolo aderirà al progetto “Programma il Futuro” per far praticare a tutti gli studenti della Scuola Primaria

un’esperienza di pensiero computazionale da estendere gradualmente anche agli alunni cinquenni della

Scuola dell’Infanzia.

6.3 I CONTENUTI DIGITALI Si adotteranno libri di testo non solo cartacei ma anche in formato digitale. Si farà un uso più ampio di

contenuti aperti e reperibili online e si incentiverà fra i docenti l’autoproduzione di contenuti digitali da

utilizzare in classe.

6.4 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

La formazione dei docenti e di tutto il personale della Scuola sarà indirizzata a:

- Formazione sull’uso del registro elettronico

- Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale al fine di accrescere

e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento

didattico di costruzione delle competenze in generale

- Formazione del D.sga e del personale amministrativo per la dematerializzazione e l’innovazione digitale

dell’amministrazione

6.5 L’AMMINISTRAZIONE DIGITALE

Si adotterà il registro elettronico nella Scuola Primaria per implementare la comunicazione tra Scuola e

famiglie, si potenzierà il sito web per consentire un miglior accesso ad informazioni o materiali prodotti e ci

sarà un incremento della digitalizzazione dei processi amministrativi e gestionali della Scuola mediante la

realizzazione della Segreteria digitale.

6.6 L’ANIMATORE DIGITALE

Si dà atto che si è provveduto ad individuare e nominare l’animatore digitale, coincidente con il docente che

per diversi anni è stato titolare della Funzione Strumentale relativa alla multimedialità.

Il docente “Animatore Digitale”, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un

ruolo strategico nella diffusione dell’Innovazione a scuola.

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60

SEZIONE 7 IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

DOCENTE E A.T.A.

In base a quanto previsto dall’art. 1 comma 124 della Legge n. 107/2015, la formazione dei docenti

è obbligatoria, permanente e strutturale. Tutte le attività formative progettate ed attuate da questa

Istituzione scolastica fanno riferimento al Piano nazionale elaborato dal MIUR, alle evidenze del

RAV e alle azioni previste dal Piano di Miglioramento.

AREA TEMI FORMATORI PRIORITÀ

STRATEGICA

CORRELATA

1 Formazione dei

docenti neo-

assunti

Percorso formativo di 50 ore

Designazione di docenti tutor

Attività di formazione in lingua

inglese

U.S.R.

Scuola Polo

Processi interni

alla Scuola di

prima

professionalizza

zione

L. 107/2015, art. 1,

commi 115 e 118

2 Sviluppo delle

competenze

disciplinari

Attività formative nelle diverse

discipline, anche con uso di

metodologie e-learning o blended

Laboratorio di matematica

esperienziale con simulazioni e

giochi didattici hands-on

Formazione sulla matematica in

collaborazione con l’Università e il

Miur

Formazione in Scienze e metodo

scientifico (PdM in rete)

Attività formative in educazione

fisica (Sport di classe)

Formazione nelle competenze

linguistiche :italiano ed inglese

Avanguardie Educative: Aule

laboratori disciplinari

U.S.R.

Scuola Polo

Enti Accreditati

Processo interno

di formazione

l. 107/2015- art. 1-

comma 7 Lett. a, b, c, g

L. 107/2015- art. 1-

comma 7

lett. a; commi 20 e 124

Acquisizione di

competenze spendibili

nella pratica di

metodologie didattiche

innovative

3 Sviluppo delle

competenze

nell’area della

valutazione e

della

certificazione

delle competenze

Estensione delle rubriche valutative

per ogni classe

Approfondimento del modello di

riferimento circa le abilità testate

nelle prove d’Istituto e Invalsi.(MT

Cornoldi, quadro Invalsi di italiano e

matematica) anche nella forma di

autoaggiornamento

Certificazione delle competenze in

uscita: il modello ministeriale

U.S.R.

Scuola Polo

Processo interno

di formazione

DM 254/2012

Attivare forme di

controllo strategico

4 Gestione delle

dinamiche

relazionali-

comunicative e

dei conflitti

Laboratorio per l’apprendimento di

strategie efficaci per la costruzione

condivisa di regole e la risoluzione

cooperativa dei conflitti

Corsi sulle dinamiche relazionali e di

gruppo, anche con uso di

metodologie e-learning o blended

Avanguardie Educative: Debate,

Flipped classroom, Didattica per

Esperti esterni

Associazioni

professionali

accreditate

Processo interno

di formazione

Indicazioni nazionali per

il curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo

ciclo d’istruzione (2012)

Valorizzazione e

gestione delle differenze

Incrementare la

responsabilità verso gli

altri, le cose, l'ambiente

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

61

scenari circostante , gli impegni

della vita scolastica e

sociale

5 Sviluppo della

didattica per

competenze:

l’elaborazione

del curricolo per

le competenze

trasversali (ed.

alla cittadinanza

ed

ed. digitale)

Studio per costruire un curricolo di

cittadinanza e costituzione

trasversale

Costruzione di un curricolo verticale

di cittadinanza e costituzione

Sperimentazione del curricolo

Didattica laboratoriale sul curricolo

delle discipline espressive

U.S.R.

Poli Formativi

Processi interni

di formazione

Raccomandazioni del

Parlamento europeo e

del Consiglio del

18/12/2006;

Linee guida del MIUR

per la certificazione

delle competenze

PRIMO CICLO DI

ISTRUZIONE del

13/03/2015

6 Didattica

inclusiva,

cooperative

learning

Tecniche per gestire situazioni di

disagio e di difficoltà relazionale per

una prassi didattica ed organizzativa

di tipo inclusivo.

Formazione per docenti specializzati

sui temi della Disabilità in

collaborazione con il MIUR.

U.S.R.

Scuola Polo

Processo interno

di formazione

Linee Guida

dell’UNESCO in

materia di inclusione del

2009

Direttiva MIUR del 27

dicembre 2012

7 Registro

elettronico e

Segreteria

digitale (anche

connesse al P. N.

S. D.)

Vedasi Piano Nazionale Scuola

Digitale

U.S.R.

Scuola Polo

Esperti esterni

Legge 107/2015- art. 1-

comma 7

lett. h

8 Sicurezza Aggiornamento periodico sulla

sicurezza rivolto all’intero personale

Corsi di formazione specifica per

tutte le figure sensibili

Scuola Polo

Enti o esperti

esterni

Legge n. 107/2015, art.

1 , comma 12

A riguardo si specifica che nel triennio:

la priorità che la scuola intende adottare per tutti i docenti di Scuola Primaria è rappresentata dai punti 3

e 7

le attività formative comuni a tutti i docenti sono quelle previste dai punti 4-5-6-8

tra le tematiche indicate, saranno svolte a scuola (organizzate e finanziate dalla Scuola) quelle previste

dai punti 4 e 7

la misura minima annuale delle attività formativa che ciascun docente deve certificare è di 20 ore; la

misura minima triennale complessiva delle attività formative per ciascun docente corrisponde ad 80 ore

(sono possibili oscillazioni annuali); la formazione individuale non può concorrere al minimo previsto.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta

destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse economiche e

strumentali.

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SEZIONE 8 SERVIZI DI SEGRETERIA

L’organigramma della segreteria è composto dal DSGA e da 5 assistenti amministrativi.

Il DSGA sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo

funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati. Organizza autonomamente

l’attività del personale A.T.A. nell’ambito delle direttive del Dirigente scolastico. Attribuisce al personale

A.T.A. incarichi di natura organizzativa e le prestazioni di lavoro eccedenti l’orario d’obbligo, quando

necessario. Svolge attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e

contabili. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali ed amministrativo – contabili e ne cura

l’organizzazione svolgendo funzione di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati

conseguiti, rispetto degli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale A.T.A., posto alle sue

dirette dipendenze. Il D.S.G.A., in ambito finanziario e contabile è il responsabile della contabilità e degli

adempimenti fiscali.

Svolge un’azione funzionale alla realizzazione degli obiettivi fissati dal Dirigente, nell’ottica del servizio

all’utenza interna ed esterna (famiglie, studenti, EE.LL. MIUR) e del miglioramento continuo per contribuire

all’immagine positiva della scuola. A tal fine è tenuto ad una efficace collaborazione con tutto il personale

ed, in particolare, con il Dirigente Scolastico, con i docenti collaboratori del DS e con le altre figure dello

staff dirigenziale.

8.1 ORGANIGRAMMA DELLA SEGRETERIA (articolazione dei compiti)

La segreteria del 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” è composta da quattro sezioni così suddivise:

la didattica, l’ufficio personale docente, ufficio archivio protocollo e l’ufficio personale ATA,

amministrativo-contabile.

La sezione della didattica gestisce gli alunni con i relativi adempimenti riguardo le Iscrizioni, trasferimenti

alunni, esami, rilascio cedole, pagelle, attestazioni e certificati degli alunni, tenuta dei fascicoli alunni,

registri statistiche, viaggi di istruzione, libri di testo, comunicazione agli alunni ed alle famiglie, gestione

informatica degli alunni.

La sezione del personale docente gestisce gli organici del personale docente, la diffusione di comunicazioni

varie, la stipula dei contratti di assunzione di servizio sia per i docenti di ruolo sia per i supplenti. Gestione

assenze di tutto il personale docente sia di ruolo sia supplente, decreti di assenza, certificati di servizio,

inquadramenti economici e contrattuali, ricostruzioni di carriera e procedimenti pensionistici tenuta dei

fascicoli, adempimenti connessi ai corsi di formazione e aggiornamento, periodo di prova, avvisi al personale

e procedure per le assemblee sindacali e scioperi. Cura la procedura per le elezioni di O.O.C.C. di durata

annuale, triennale ed R.S.U.

La sezione archivio-protocollo si occupa della tenuta del protocollo, archiviazioni pratiche, riordino fascicoli

archiviazioni Circolari, collaborazione generale ai servizi di segreteria. Posta elettronica Istituzionale, tenuta

dell'albo.

La sezione personale ATA, gestisce gli organici del personale ATA, la diffusione di comunicazioni varie, la

stipula dei contratti di assunzione per i supplenti. Gestione assenze di tutto il personale ATA sia di ruolo sia

supplente, decreti di assenza, certificati di servizio, inquadramenti economici e contrattuali, ricostruzioni di

carriera e procedimenti pensionistici tenuta dei fascicoli, apertura pratica di infortuni alunni e docenti.

La sezione amministrativa gestisce l’informazione al pubblico direttamente e telefonicamente,

individuazione e convocazione dei docenti e del personale ATA per il conferimento delle supplenze, gestione

e spedizione della corrispondenza, segreteria del Dirigente, tenuta e aggiornamento delle graduatorie sia del

personale Docente sia del personale ATA.

La sezione contabile gestisce i servizi generali, amministrativi e contabili e cura l’organizzazione svolgendo

funzioni di controllo e verifica .

• Si eseguono le delibere aventi carattere contabili. Si coordinano le procedure con Enti esterni alla Scuola

relativamente agli acquisti, alle convenzioni etc.

• Si redigono e si aggiornano le schede finanziari dei progetti di Istituto, PON, POR, ecc.

Si redige il Conto Consuntivo, il Programma Annuale e le eventuali modifiche e variazioni.

8.2 CONTATTI CON L’UFFICIO SEGRETERIA

Telefono: 080/3036230

Fax: 080/3023901

e-mail: [email protected]

posta certificata: [email protected]

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SEZIONE 9 IL PERSONALE DELLA SCUOLA

9.1 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE DOCENTE

posti comuni e di sostegno

SCUOLA DELL’INFANZIA

I posti sono stati calcolati sulla base dell’andamento delle iscrizioni degli ultimi anni e in previsione dei

nuovi ingressi

Ordine di scuola comune sostegno Totale posti

SCUOLA DELL’INFANZIA

13 sez. a tempo normale

3 sez. ad orario ridotto

29

EH 2

DH 1

32

La richiesta di posti di sostegno è eccedente il normale rapporto di legge, poiché comprensiva dei posti in

deroga di sostegno

SCUOLA PRIMARIA

Anche se negli ultimi anni la scuola è stata interessata dal fenomeno del decremento scolastico, conseguente

al decremento della natalità e alle caratteristiche dell’espansione urbanistica, per il prossimo triennio si

prevede una sostanziale stabilità.

Ordine di scuola comune sostegno Totale posti

SCUOLA PRIMARIA

29 classi ad orario normale

2 classi a tempo pieno

40 EH 7 e 1/2

DH 2

49 e 12 ore

La richiesta di posti di sostegno è eccedente il normale rapporto di legge, poichè comprensiva dei posti in

deroga di sostegno.

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

Unità di personale: n. 6

Area Ore da

prestare

Ore per

supporto

organizzativo

Ore per

supplenze

brevi

Ore per

Progetti

Ore di

utilizzo

su base

annuale

Potenziamento linguistico: valorizzazione e

potenziamento delle competenze linguistiche,

con particolare riferimento alla lingua inglese

726 132 594

PROGETTO

N. 6

726

Potenziamento linguistico: valorizzazione e

potenziamento delle competenze linguistiche,

con particolare riferimento alla lingua inglese

726 132 594

PROGETTO

N. 6

726

Potenziamento umanistico: sviluppo delle

competenze in materia di cittadinanza attiva e

democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, il

rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di

responsabilità nonché della solidarietà e della

cura dei beni comuni e della consapevolezza dei

diritti e dei doveri

726 99 297 330

PROGETTO

N. 7

726

Potenziamento umanistico: prevenzione e

contrasto della dispersione scolastica, di ogni

forma di discriminazione e del bullismo, anche

informatico; potenziamento dell'inclusione

scolastica e del diritto allo studio degli alunni

con bisogni educativi speciali attraverso

726 99 297 330

PROGETTO

N. 8

726

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64

percorsi individualizzati e personalizzati

Potenziamento artistico e musicale:

potenziamento delle competenze nella pratica e

nella cultura musicali nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media

di produzione e di diffusione delle immagini e

dei suoni

726 132 363 231

PROGETTO

N. 9

726

Potenziamento motorio: potenziamento delle

discipline motorie e sviluppo di comportamenti

ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare

riferimento all'alimentazione, all'educazione

fisica e allo sport

726 99 429 198

PROGETTO

N. 10

726

Totale 4.356 429 1.650 2.277 4.356

9.2 IL FABBISOGNO DEL PERSONALE A.T.A.

Direttore Servizi Generali Amministrativi n. 1

Assistenti Amministrativi n. 5

Collaboratori Scolastici n. 15

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65

SEZIONE 10 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E

MATERIALI

La nostra scuola si è dotata nel tempo di alcune aule attrezzate e di laboratori finalizzati a supportare

operativamente le attività didattiche. Proseguendo nel percorso intrapreso, si conta di incrementare nel

prossimo triennio la dotazione esistente e di incrementare sia il numero delle aule dotate di LIM o

videoproiettori interattivi, sia il numero dei laboratori attrezzati.

Aule incrementate dalla tecnologia

Plesso SAN FRANCESCO Plesso BALILLA

N 8 esistenti N. 5 da

incrementare

N. 6 esistenti N. 4 da incrementare

Laboratori Plesso San Francesco Plesso Balilla

Laboratorio Creativo da attrezzare esistente

Laboratorio Musicale da attrezzare da attrezzare

Laboratorio Informatico esistente esistente

Laboratorio Inglese da attrezzare da attrezzare

Laboratorio Biblioteca esistente da attrezzare

Laboratorio Diversabilità esistente esistente

Laboratorio Scientifico esistente esistente

Palestra esistente esistente

PROGETTI PON presentati

1 - 9035 del 13/07/2015 - FESR - Realizzazione/ampliamento

rete LanWLan

Il progetto prevede la realizzazione di

infrastruttura costituita da Access

Point alimentati tramite cablaggio ,

implementata negli edifici scolastici

“San Francesco”, “Balilla” e

“Quasimodo”

2 - 12810 del 15/10/2015 -FESR – Realizzazione AMBIENTI

DIGITALI

Il progetto prevede n. 9 AULE

incrementate dalla tecnologia

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SEZIONE 11 I PROGETTI

CURRICOLO Titolo Obiettivo

formativo

Legge n.

107/2015

art. 1-

comma 7

Priorità del RAV Destinatari

OBBLIGATORIO La mia Scuola: un

grande abbraccio!

lett. l, m Ambienti di apprendimento-

curricolo

Rapporti con le famiglie

Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria

A metà dell’opera:

recupero,

consolidamento e

potenziamento

lett. l, p Ambiente di apprendimento

Curricolo e valutazione

Inclusione e differenziazione

Scuola Primaria

Con l’UNESCO:

genuino per noi…,

sostenibile per

l’ambiente

lett. d, e, m Cittadinanza e costituzione

Ambienti di apprendimento

Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria

Una nuova Casa per

Scuola Amica: Un

Albero

lett. d, m Cittadinanza e costituzione

Ambienti di apprendimento

Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria

Vivi Santeramo lett. m Curricolo Cittadinanza e

costituzione

Integrazione con il territorio

e rapporti con le famiglie

Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria

DI

POTENZIAMENTO Teck and play

Lett. a Curricolo e valutazione

Ambienti di apprendimento

Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria

Il Bello nella nostra

Scuola

lett. d, e, n Curricolo, Progettazione

Ambienti di apprendimento

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

Scuola Primaria

Classi terze

La scuola inclusiva lett. l Valorizzazione e

gestione delle differenze

Scuola Primaria

Classi dalla

seconda alla

quinta

Ma che Musica,

maestra!

lett. c, n Curricolo

Ambienti di apprendimento

Scuola Primaria

Classi prime

Sport, movimento e

vita

lett. g, n Curricolo

Ambienti di apprendimento

Scuola Primaria

Classi seconde

FACOLTATIVO CreAttivaMente lett. i, n Ambienti di apprendimento

Metodologie didattiche

innovative

Scuola Primaria

Classi terze

Leggendo leggendo…

comparve un mondo

fantastico

lett. a, i, n Ambienti di apprendimento

Metodologie didattiche

innovative

Integrazione con il territorio

Scuola Primaria

Classi terze e

quarte

Mi diverto con le

scienze

lett. b, i , n Curricolo

Ambienti di apprendimento

Integrazione con il territorio

e rapporti con le famiglie

Scuola Primaria

Classi quarte e

quinte

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PROGETTI DA REALIZZARE NELL’AMBITO DEL CURRICOLO OBBLIGATORIO

PROGETTO N. 1 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. l, m

Denominazione

progetto LA MIA SCUOLA: UN GRANDE ABBRACCIO!

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento - Curricolo

Rapporti con le Famiglie

Traguardo di

risultato

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica Promuovere e

sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito, classi aperte.

Promuovere attività di accoglienza.

Obiettivo di

processo

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella

prassi didattica.

Promuovere azioni orientate alla valorizzazione e alla gestione delle differenze attraverso la

predisposizione di ambienti integrati per l'apprendimento e la realizzazione di percorsi didattici

di tipo laboratoriale.

Promuovere interventi o progetti per coinvolgere i genitori.

Condivisione di visioni strategiche a livello territoriali.

Incrementare i rapporti con altre scuole.

Altre priorità Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.

Definizione di un sistema di orientamento.

Situazione su cui

interviene

L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia o primaria costituisce una tappa significativa

nel processo di crescita personale sul piano cognitivo e comportamentale. Il nostro Circolo,

consapevole di ciò, pone particolare attenzione nel promuovere situazioni che consentano di

vivere in condizioni di ben-essere fin dai primi giorni. In questa ottica l’Accoglienza non si

configura come momento iniziale ed effimero, ma diventa principio ispiratore di tutta la vita

scolastica che si pone su una linea di continuità con l’esperienza familiare e l’esperienza della

scuola dell’infanzia, quest’ultima relativa ai bambini in ingresso nella scuola primaria.

Prevede una serie di iniziative che si articolano durante tutto l’anno.

Un altro momento evolutivo delicato riguarda le classi terminali della Scuola Primaria che si

apprestano a passare al grado d’Istruzione successivo. Anche questa esperienza viene assunta

dalla scuola come momento formativo e di continuità educativa e didattica.

Attività previste Le attività di accoglienza e orientamento in ingresso si articolano prevalentemente in due

nuclei di interventi. Il primo interessa la prima fase dell’anno scolastico in concomitanza con

l’inizio della scuola e intende offrire agli alunni del primo anno l’opportunità di essere accolti

nella nuova realtà scolastica garantendo a ciascuno un percorso di inserimento graduale e

motivante, cercando di prevenire condizioni di disagio.

Il secondo nucleo di interventi è diretto all’orientamento degli studenti in entrata e in uscita

dalla Scuola Primaria:

Open day

Incontri con alunni di Scuola dell’Infanzia

Attività ludico-creative tra alunni di Scuola Primaria e alunni di Scuola dell’Infanzia

Visite alla Scuola

Incontri con famiglie di presentazione del PTOF

Conoscenza di quanti operano nella Scuola

Particolare attenzione è dedicata all’accoglienza di alunni delle scuole dell’Infanzia

prevedendo attività multiformi che li coinvolgano e interessino avvicinandoli alla Scuola

con gradualità.

Attività di orientamento

Attività di continuità con la Scuola Secondaria di I grado

Incontri con i docenti di Scuola Secondaria

Visita alle scuole

Attività con gli alunni della scuola Secondaria

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il funzionamento amministrativo-didattico dell’Istituzione scolastica

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Risorse umane Il progetto è destinato alle classi di Scuola Primaria e agli alunni cinquenni della Scuola

dell’Infanzia. Il progetto rientra per la scuola dell’Infanzia nel Curricolo Obbligatorio. Per la

Scuola Primaria le ore del progetto rientrano parte nel curricolo obbligatorio e parte nella

quota di flessibilità organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto

Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule

Plessi scolastici

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali e indicatori individuati nel Piano di Miglioramento per la

valutazione delle aree di processo afferenti al Progetto in esame.

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale

implementazione

Valori / situazione

attesi

Accogliere è predisporre ambienti ed occasioni adeguati valorizzando tutte le risorse

disponibili. La scuola è luogo di vita, che si fa spazio di confine tra famiglia e società. Una

scuola è una realtà fisica; è realtà istituzionale con servizi; è una realtà organizzativa

contrassegnata da regole e ritmi; è infine una realtà relazionale fatta di rapporti. Il progetto

intende favorire l’ingresso degli alunni e curarne la continuità tra ordini diversi, prevenendo

qualsiasi forma di disagio.

PROGETTO N. 2 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. l, p

Denominazione

progetto A METÀ DELL’OPERA: RECUPERO, CONSOLIDAMENTO E POTENZIAMENTO

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento - Curricolo e Valutazione

Inclusione e differenziazione

Traguardo di

risultato

Sviluppo delle competenze.

Innalzamento delle le competenze degli alunni in particolare in Italiano e Matematica.

Obiettivo di

processo

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella

prassi didattica.

Potenziare la cultura del risultato.

Potenziare le capacità organizzative e formative.

Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito, classi

aperte.

Altre priorità Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano.

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Situazione su cui

interviene

Dal Testo “La Buona Scuola” art. 1 comma 3

La piena realizzazione de curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai

commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento, la

collaborazione e la progettazione, sono perseguiti mediante le forme di flessibilità

dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e in particolare attraverso:

c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di

quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe.

comma 7…

1. la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano

2. il potenziamento delle competenze matematico-logiche

Il testo della legge 107 pone in evidenza una direzione necessaria al mutamento che interessa la

Scuola per intero e che è alla base del seguente progetto insieme alla necessità che il Circolo ha

individuato di porre attenzione ai percorsi apprenditivi degli alunni.

Il lavoro didattico, infatti, pone sempre durante il suo percorso l’esigenza di innalzare,

consolidare e potenziare le competenze disciplinari con particolare attenzione all’Italiano e alla

Matematica. Il progetto si propone di recuperare, consolidare e potenziare, a livello concettuale

e cognitivo, capacità critiche, riflessive, logiche inferenziali e del pensiero divergente al fine di

mettere in grado gli alunni di eseguire un’attività in piena autonomia ed entro un tempo

stabilito. I docenti oltre al lavoro che viene programmato su base plurisettimanale dedicano un

tempo speciale durante l’anno scolastico a questa attenzione educativa e didattica al fine di

curare i livelli di apprendimento di ciascun alunno.

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Attività previste In alcuni periodi dell’anno Scolastico, in particolare in fase di avvio e alla fine del primo

periodo didattico saranno svolte attività di recupero, consolidamento e potenziamento di abilità,

conoscenze e competenze.

Le attività sono per questo diversificate a seconda delle diverse età degli alunni, per esse si

rimanda alle unità di competenza specifiche.

Il lavoro è svolto per classi aperte, in gruppi di livello di recupero, consolidamento e

potenziamento secondo la programmazione che ogni interclasse stabilisce ad inizio anno. La

formazione di gruppi di alunni suddivisi per livelli di apprendimento permette di intervenire

sulle potenzialità di ciascuno, al fine di promuovere il successo formativo. Si intende, dunque,

realizzare un percorso didattico che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno,

in vista di un loro reale e positivo sviluppo.

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il funzionamento amministrativo-didattico dell’Istituzione scolastica

Risorse umane Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria. Le ore del progetto rientrano in

parte nel curricolo obbligatorio e in parte esse attingeranno alla quota di flessibilità

organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.

Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule didattiche; aule disciplinari; materiale didattico e di facile consumo

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali e disciplinari

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale

implementazione.

Valori / situazione

attesi

Consolidamento delle capacità afferenti i processi di apprendimento e di cittadinanza: capacità

di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare.

Capacità di relazionarsi in modo consapevole e significativo in contesti diversi.

Padronanza disciplinare, epistemologica e metacognitiva.

PROGETTO N. 3 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. d, e, m

Denominazione

progetto CON L’UNESCO: GENUINO PER NOI…, SOSTENIBILE PER L’AMBIENTE

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento

Curricolo - Cittadinanza e Costituzione

Traguardo di

risultato

Incrementare negli studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante, gli

impegni della vita scolastica e sociale.

Accrescere le modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di

sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile.

Obiettivi di

processo Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: potenziare l’ambiente di

apprendimento

Attivare percorsi laboratoriali in rete con altre scuole supportati da ricerca e

formazione

Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

Favorire nei bambini un atteggiamento di rispetto e di salvaguardia dell’ambiente

come risorsa di cibi sani quale garanzia di salute

Avviare i bambini, attraverso esperienze ludico sensoriali e cognitive, all’assunzione di

corrette abitudini alimentari, alla varietà ed al gusto del cibo, trasmettendo nel

contempo conoscenze di tipo nutrizionali

Promuovere una adeguata informazione relativamente alla provenienza degli alimenti,

ai metodi di produzione e di trasformazione, nonché alle loro caratteristiche

nutrizionali, qualitative, e di tipicità

Promuovere attraverso gli alunni abitudini nuove nelle famiglie nell’acquisizione di un

rapporto corretto con il cibo

Scoprire e conoscere gli aspetti sociali dell’alimentazione

Formare la cultura della coltivazione biologica per percepire la vera origine dei

prodotti della terra.

Altre priorità Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.

Situazione su cui

interviene

L’attenzione maturata sull’alimentazione e i comportamenti ecosostenibili correlati ci spinge ad

affrontare la tematica dell’alimentazione legata all’ambiente, al fine di favorire negli alunni la

consapevolezza che un ambiente sano è sinonimo di salute e che la terra offre le risorse

necessarie per l’equilibrio e il benessere. L’esaurimento delle risorse naturali e la loro

distribuzione, l’uso dell’acqua potabile e il suo spreco, i rapporti tra diverse parti del mondo

costituiscono gli assi portanti di un rinnovato mutamento nelle abitudini delle nuove

generazioni per preservare la Terra per coloro che verranno dopo di noi. Gli alunni saranno

impegnati in un percorso che li porterà a rendersi consapevoli di queste tematiche. Riprendere

il contatto con la terra, le tradizioni contadine e del territorio di appartenenza, le tecniche di

lavorazione e di produzione dei cibi sono le strade per educare attraverso i bambini le famiglie

e promuovere un futuro che ci veda di nuovo legati al rispetto della terra e al recupero di

un’agricoltura familiare che salvaguardi l’ambiente con il buono, il pulito, il giusto.

Attività previste Il progetto vedrà coinvolti tutti gli alunni e i docenti con la collaborazione di diverse Figure e

Enti presenti sul territorio, quali: nutrizionisti, dietologi, esperti in agraria, biologi, chimici,

operatori ASL, CIA,...etc. che con le loro specifiche competenze apporteranno un importante

supporto alla realizzazione del progetto. Ogni equipe educativa potrà scegliere un percorso

formativo didattico relativo alle macro-aree da sviluppare:

1. ALIMENTAZIONE, IMPATTO AMBIENTALE E SVILUPPO SOSTENIBILE

2. L’ECOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

3. LA DIETA MEDITERRANEA

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi dell’istituzione scolastica

Finanziamenti delle famiglie

Risorse umane Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria e a tutte le sezioni della Scuola

dell’Infanzia. Il progetto rientra per la scuola dell’Infanzia nel Curricolo Obbligatorio; mentre

per la Scuola Primaria le attività sono in parte previste all’interno del curricolo obbligatorio

nelle discipline che ogni interclasse ha previsto all’interno della progettazione annuale

(Italiano, Scienze, Storia, Geografia, Tecnologia e Arte); in parte esse attingeranno alla quota

di flessibilità organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.

Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule. Giardino; spazi esterni alla scuola e spazi individuati nel territorio.

Indicatori

utilizzati

Questi gli indicatori che si adotteranno per una valutazione in itinere e finale del progetto

ideato:

Pertinenza del percorso rispetto alle finalità del progetto

Puntualità dell’Iter formativo rispetto ai tempi di attuazione previsti

Coinvolgimento dei docenti

Grado di partecipazione degli alunni

Soddisfazione delle famiglie

Ricaduta sul e nel territorio attraverso attività di monitoraggio

Gli strumenti di valutazione:

1. Schede di monitoraggio

2. Questionari

3. Griglie di rilevazione degli esiti formativi

4. Rubriche valutative disciplinari

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi.

Valori / situazione

attesi

La scelta di una tematica legata alla tutela dell’ambiente e alla sua sostenibilità nasce dalla

consapevolezza maturata anche dalla nostra partecipazione all’Expo 2015, che ci ha visti

protagonisti di un riconoscimento quale scuola di eccellenza: la salvaguardia dell’ambiente e i

rapporti tra i popoli nascono dal favorire nei bambini e nelle nuove generazioni atteggiamenti di

rispetto e tutela dell’ambiente che si sviluppano dalle interconnessioni tra alimentazione e

dimensione sociale del cibo. La metodologia laboratoriale e hands on del progetto vuol presentare

una seria innovazione del lavoro scolastico relativo all’alimentazione ed alle interconnessioni con la

sostenibilità ambientale di comportamenti pre e post produzione e consumo del cibo.

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PROGETTO N. 4 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. d, m

Denominazione

progetto UNA NUOVA CASA PER SCUOLA AMICA: UN ALBERO

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento- curricolo - Cittadinanza e Costituzione

Traguardo di

risultato

Incrementare negli studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante, gli

impegni della vita scolastica e sociale.

Accrescere le modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di

sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile.

Obiettivo di

processo

Sensibilizzare sin da piccoli alle forme di responsabilità sociale facendo della scuola il luogo

dove vivere il rispetto degli altri, l’uguaglianza, la giustizia, il rispetto delle differenze,

l’inclusione e la solidarietà.

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella

prassi didattica.

Favorire l’acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche

innovative.

Sensibilizzare attraverso il coinvolgimento attivo dei genitori nella vita e nelle attività proposte

dalla scuola e dal territorio.

Promuovere del senso di appartenenza e di collaborazione e la fiducia nelle istituzioni.

Altre priorità Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo

tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura

dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

Situazione su cui

interviene

Il progetto “Scuola Amica” ha promosso iniziative di conoscenza e di studio della Convenzione

O.N.U. dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sensibilizzato ad azioni concrete di

solidarietà, favorito un clima di inclusione all’interno della vita scolastica, così come i principi

del partenariato Miur-Unicef richiedono.

Tale progetto vuol favorire da parte delle istituzioni scolastiche lo sviluppo di una cultura che,

mettendo al centro i bambini, guidi in un percorso di apprendimento e di piena conoscenza dei

Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nell’ambito della convenzione ONU varata nell’ ’89.

La scommessa è che questa valorizzazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia conduca

i bambini al raggiungimento di competenze sociali elevate e all’acquisizione dei valori propri

della solidarietà, della responsabilità e della partecipazione attiva alla vita personale e sociale

da piccoli protagonisti che diventano uomini e donne del domani.

Sono state avviate esperienze di solidarietà che hanno come destinatari sia associazioni

internazionali di sviluppo e di cooperazione sia la comunità locale nell’acquisizione di una

cultura di salvaguardia dell’ambiente e delle persone.

Una Scuola Amica trova nell’accogliere e comporre le differenze, le ricchezze e le

sollecitazioni che l’essere cittadini del mondo e di un territorio comportano, il suo compito

educativo inderogabile. È questo l’impegno della nostra scuola.

Attività previste Il nuovo programma di Scuola Amica prevede per quest’anno una proposta formativa

diversificata per i vari gradi di scuola.

Ecco le proposte di lavoro, afferenti la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria e che tengono

conto delle differenti fasce di età.

1) "Io mi racconto così" - Proposta per la Scuola dell’Infanzia e il primo anno della

Scuola Primaria 2) "Il termometro dello star bene" - Proposta per il primo e secondo biennio della Scuola

Primaria Alla luce di tale programma anche i temi generatori utilizzati in questi anni possono essere una

declinazione utile.

I diritti dei Bambini (Tema Generatore general, trasversale)

1. Le emozioni dei bambini (Scuola dell’Infanzia)

2. La diversità, l’accoglienza e l’integrazione (Classi Prime e Seconde)

3. La gratuità e la solidarietà (Classi Terze)

4. La Pace (Classi Quarte)

5. I testimoni di pace, di umanità e di un mondo a misura di bambini (Classi Quinte)

6. La città e i bambini (Tutte le classi)

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Le classi potranno utilizzare questi temi intrecciando con quanto proposto dal programma di

Scuola amica 2015-16 o curarsi direttamente delle tematiche suggerite.

Ad esse si farà seguire una proposta concreta di solidarietà.

Si ricorda che la nostra Scuola da diversi anni è impegnata in azioni di sostegno a favore di:

UNICEF (pigotte), MSF (donazione una tantum), ACTIONAID (1 adozione a distanza), CIAI

(2 minori adottati a distanza e sostegno a progetti di sviluppo), VIS (gemellaggio tra scuole).

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il funzionamento didattico e amministrativo

Risorse da reperire tramite attività fundraising e crowdfunding in collaborazione con il

Comitato dei genitori

Risorse umane

(ore)

Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria e a tutte le sezioni della Scuola

dell’Infanzia. Il progetto rientra per la scuola dell’Infanzia nel Curricolo Obbligatorio; mentre

per la Scuola Primaria le attività sono in parte previste all’interno del curricolo obbligatorio

(discipline di Italiano, Scienze, Storia, Geografia, Tecnologia e Arte); in parte previste dalla

quota di flessibilità organizzativa prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.

Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule. Spazi individuati nel territorio. Attività territoriali (Natale; Giornata

Scuola Amica e a tema).

Indicatori

utilizzati

Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sulla comunicazione

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi come previsto dal

Protocollo MIU-UNICEF.

Valori / situazione

attesi

Il progetto prende l’avvio quest’anno dalla metafora dell’Albero dei Diritti. “Le radici, il

tronco, la chioma richiamano, nella metafora dell’albero, i quattro principi ispiratori della

Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che a loro volta richiamano quei diritti

che, nel contesto educativo, contribuiscono a garantire il diritto all’apprendimento di tutte le

bambine, i bambini, i ragazzi.

Come avviene per l’albero, i bambini e i ragazzi cresceranno più forti, robusti, capaci di

resistenza e di “resilienza”, di autonomia e di creatività, quanto più ricco di risorse e

opportunità sarà stato il contesto ambientale in cui hanno vissuto. La loro identità sarà tanto più

fragile quanto più tutto ciò verrà loro negato.”

La promozione del programma di Scuola Amica fa sì che all’interno dei percorsi scolastici

abituali si possa fare spazio ai principi e ai valori della Cittadinanza attiva e della

Responsabilità sociale del Vicino e del Lontano.

PROGETTO N. 5 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7, lett. m

Denominazione

progetto VIVI SANTERAMO: ESPERIENZE E TRADIZIONI DEL TERRITORIO

Priorità cui si

riferisce

Curricolo - Cittadinanza e Costituzione - Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Traguardo di

risultato

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica.

Sviluppo delle competenze disciplinari.

Promozione di metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito, classi aperte.

Promozione di interventi o progetti per coinvolgere i genitori.

Condivisione di visioni strategiche a livello territoriali.

Incrementare i rapporti con altre scuole ed altre agenzie culturali.

Obiettivo di

processo

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella

prassi didattica.

Potenziare le capacità organizzative e formative.

Incrementare il rapporto scuola - famiglia e la condivisione dell'impostazione educativa.

Condividere le visioni strategiche a livello territoriale.

Altre priorità Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese.

Situazione su cui

interviene

La Scuola si propone di curare l’integrazione e l’interazione con il Territorio e le istituzioni, le

associazioni e le organizzazioni presenti in esso sia per condividere visioni strategiche sia per

portare in esso la specificità culturale del suo compito.

La Scuola vede nel territorio un’Aula Speciale dove poter curare e promuovere anche i valori

della cittadinanza attiva e della convivenza civile.

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In queste attività la Scuola cura l’integrazione con le famiglie nelle diverse specificità di

compiti e di apporti propri nel lavoro che viene programmato.

Attività previste La Scuola parteciperà ad iniziative promosse nel territorio da Enti, Associazioni, Pro Loco e

altre Organizzazioni, soprattutto in continuità con quelle già svolte e congruenti con le priorità

formative.

In particolare, parteciperà al programma “La Murgia Incantata”, al Carnevale dei Ragazzi, ad

altre di valore storico, culturale o scientifico.

Risorse

finanziarie

necessarie

Finanziamenti da reperire tramite sostegno delle famiglie, del territorio, degli Enti Localil

Risorse umane

(ore)

Il progetto è destinato a tutte le classi della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia.

Per la Scuola dell’infanzia l’impegno dei docenti sarà in parte a carico del FIS;

per la Scuola Primaria le ore del progetto rientrano in parte nel curricolo obbligatorio e in parte

nella quota di flessibilità organizzativa (15 ore) prevista dal Calendario Scolastico dell’Istituto.

Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule. “Aule del Territorio”.

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali e disciplinari.

Indicatori dell’area di processo n. 6 del Piano di Miglioramento.

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale

implementazione.

Valori / situazione

attesi

I risultati attesi riguardano più livelli e più destinatari.

ALUNNI

Punto di vista educativo: consolidamento delle capacità afferenti i processi di apprendimento e

di cittadinanza: capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare.

Punto di vista formativo: capacità di relazionarsi in modo consapevole e significativo in

contesti diversi.

Punto divista didattico: maggiore padronanza disciplinare, epistemologica e metacognitiva

attraverso esperienze divergenti ma che richiedono l’applicazione delle competenze acquisite

in contesti inusitati.

RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA-TERRITORIO

Sviluppo di una pratica comunicativa e collaborativa che, coinvolgendo nella visione strategica

dell’Istituzione, innalzi la percezione positiva della scuola e del lavoro scolastico nelle famiglie

e nel territorio.

Incremento del rapporto scuola - famiglia e condivisione dell'impostazione educativa.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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PROGETTI CON UTILIZZO DELL’ORGANICO POTENZIATO

PROGETTO N. 6 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7, lett. a

Denominazione

progetto TECK AND PLAY

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento

Traguardo di

risultato

Incrementare le metodologie innovative che vadano nella direzione delle priorità e scelte

della scuola indicate nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa: valorizzazione e

potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché

alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della

metodologia Content language integrated learning.

Obiettivo di

processo

Output: Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative

Potenziare l’ambiente di apprendimento

Outcome: Attivare percorsi laboratoriali in rete

Potenziare la cultura del risultato

Potenziare le capacità organizzative e formative

Altre priorità Sviluppo delle metodologie CLIL(Content and Language Integrated Learning) che significa

"Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuti " e si riferisce all'insegnamento di

qualsiasi disciplina in lingua straniera.

Situazione su cui

interviene

Con le risorse disponibili di docenti specializzati, formati in lingua Inglese, non si riesce a

garantire l’insegnamento della L2 in tutte le classi. A motivo di ciò si prevede un progetto

che garantendo l’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi possa anche sviluppare

la metodologia CLIL a cominciare dalla scuola dell’Infanzia.

Nella Scuola dell’Infanzia:

CLIL Inglese e il Corpo e il movimento in continuità con le classi Prime Inglese

Educazione Fisica nelle classi, dalla seconda alla quinta, potranno essere coinvolte anche

altre discipline.

L’utilizzo di questa metodologia ha una duplice valenza: potenziare l'apprendimento della

lingua Inglese usata come mezzo per conoscere, approfondire, esprimere i contenuti di altre

discipline; incrementare la conoscenza delle stesse.

Attività previste Saranno proposte attività basate sul metodo TOTAL PHYSICAL RESPONSE (TPR) in

particolare nella Scuola dell’Infanzia e nelle classi iniziali del ciclo della Primaria. Tale

tecnica è, infatti, ideale per alunni ai primi livelli di apprendimento quando le capacità di

produzione verbale non sono ancora sufficientemente sviluppate. Il TPR è un efficace

esercizio di ascolto e fornisce una ripetuta esposizione al lessico di base. Le metodologie

varieranno e si arricchiranno man mano che il lavoro si rivolge alle classi superiori del

Ciclo scolastico.

Verranno eseguite attività individuali e di gruppo.

Storytelling, songs, chants, role -plays

Schede, flashcards e immagini tratte da internet o giornali

Ascolto e drammatizzazione

Realizzazione di un poster

Attività individuali, a coppie ed in gruppo

Disegno e descrizione di animali

Completamento di tabelle

Esecuzione di canti e mimi

Completamento di schede

Esecuzione di giochi

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il funzionamento amministrativo

Risorse umane

(ore)

2 DOCENTI DELL’ ORGANICO POTENZIATO

Scuola dell’Infanzia: 1 ora settimanale di insegnamento x 8 gruppi di alunni

Scuola Primaria: 28 ore (12 nelle classi quinte, 3 nelle quarte, 8 nelle seconde, 5 nelle

prime)

36 ore complessive nell’ambito del curricolo obbligatorio

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule.

Indicatori

utilizzati

Quadro Europass delle lingue con riferimento ai livelli A1 e A2

Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sulla comunicazione

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno scolastico saranno effettuate i monitoraggi e le

valutazioni previste dal curricolo (traguardi di competenze e rubriche valutative).

Valori / situazione

attesi

Garantire l’insegnamento della Lingua Inglese in tutte le classi della Scuola Primaria e per

gli alunni cinquenni della Scuola dell’Infanzia.

Inoltre la metodologia CLIL apporta ricadute sia sul piano linguistico per gli apprendimenti

della lingua, sia sul piano cognitivo e metacognitivo, ponendo l’alunno in situazioni diverse

di apprendimento che richiedono processi variegati, sia sul piano delle abilità trasversali

richiedendo strategie di apprendimento sempre più consapevoli con modalità di

comunicazione multiformi.

PROGETTO N. 7 Priorità strategica della L. 107/2015, art. 1, comma 7 - lett. d, e, n

Denominazione

progetto IL BELLO NELLA NOSTRA SCUOLA

Priorità del RAV

cui si riferisce

Orientamento strategico e organizzazione della scuola.

Curricolo - Progettazione.

Ambienti di apprendimento.

Traguardo di

risultato

Incrementare negli studenti la responsabilità verso gli altri, le cose, l'ambiente circostante , gli

impegni della vita scolastica e sociale.

Accrescere le modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di

sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile.

Obiettivo di

processo

Output: Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative

Potenziare l’ambiente di apprendimento

Outcome: Potenziare le capacità organizzative e formative

Altre priorità Accrescere il senso di appartenenza alla vita della comunità scolastica attraverso esperienze

di miglioramento degli ambienti scolastici in tutti gli stakeholders.

Curare il senso estetico delle strutture in cui si apprende e si trascorre molto tempo ogni

giorno.

Situazione su cui

interviene

Si intende pianificare esperienze che promuovano negli alunni e nella comunità scolastica

tutta il senso del bello, del nuovo, del diverso negli ambienti di apprendimento certi che

attraverso questi percorsi si accresca la responsabilità verso il Bene Comune. A motivo di ciò

anche la pratica didattica potrà trovare negli spazi attrezzati disciplinarmente una spinta

all’innovazione e alla sperimentazione. In Europa, l’edilizia scolastica ha visto negli ultimi

anni la crescita dell’attenzione agli Alunni e alle competenze da favorire sia in seno alle

discipline sia alle competenze chiave di Cittadinanza.

Attività previste Il Progetto intende curarsi di alcuni ambienti della Scuola Primaria nella linea delle Aule

Disciplinari, come suggerite dalle esperienze di Avanguardia Educative, promuovendo sia

la consapevolezza degli apprendimenti curricolari negli alunni, sia l’educazione al Bello e

al Bene Comune sia le didattiche innovative dalle Classi aperte, al Debate, al cooperative

Learning, alla Peer Education. Ci si avvarrà di:

1. Progettazione di ambienti di apprendimento con gli alunni attraverso una

ricognizione di idee;

2. Realizzazione di aule disciplinari arredate e allestite con materiali disciplinarmente

connotati.

3. Arredo delle classi con l’aiuto degli Alunni;

4. Promozione dell’uso di aule disciplinari diverse per classe;

5. Realizzazione di angoli laboratoriali recuperando spazi non utilizzati.

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il funzionamento amministrativo-didattico dell’Istituzione scolastica.

Integrazione delle famiglie per le attività extracurricolari.

Risorse umane

(ore)

n. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO POTENZIATO: 7 ore di ampliamento dell’Offerta

formativa (1 per ciascuna classe terza) articolata su base annuale

231 ore complessive

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Altre risorse

necessarie

Spazi da attrezzare e aule. Arredi. Plessi.

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali di competenze chiave europee.

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Il monitoraggio e l’adeguamento sarà effettuato annualmente .

Valori / situazione

attesi

Gli studi sia di cittadinanza attiva sia di architettura scolastica evidenziano quanto la bellezza

di un ambiente contribuisca alla crescita e alla formazione di competenze trasversali che

vanno dalla responsabilità verso il bene comune al senso estetico e alla valorizzazione

dell’apprendimento consapevole. Costruire e allestire un Setting di Apprendimento, Bello e

Adeguato alle discipline e ai bambini permette sin dalla tenera età propria degli alunni del

primo Ciclo di formare menti aperte e di sostenere un’educazione integrale della persona e

della sua socialità. La Scuola crede che anche questo sia mettere al Centro l’Alunno.

PROGETTO N. 8 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. l

Denominazione

progetto UNA SCUOLA INCLUSIVA

Priorità del RAV

cui si riferisce

Inclusione e differenziazione

Traguardo di

risultato

Promozione di azioni di valorizzazione e gestione delle differenze anche con la

personalizzazione dei percorsi didattici

Obiettivo di

processo

Output: Promuovere azioni di valorizzazione e gestione delle differenze.

Outcome: Fare della scuola il luogo dove vivere il rispetto degli altri, l’uguaglianza, la

giustizia, il rispetto delle differenze, l’inclusione e la solidarietà.

Altre priorità Migliorare i contributi, i processi e gli ambienti, per far crescere la cultura dello studente nel

suo ambiente e, sul piano di sistema, sostenere l’intera esperienza di apprendimento.

Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito,

classi aperte; cooperative learning, tutoring.

Situazione su cui

interviene

La nostra scuola attraverso la riflessione, l’autovalutazione di sistema e le azioni di

miglioramento, cerca di promuovere, già da alcuni anni, una didattica inclusiva in grado di

realizzare apprendimenti e partecipazione piena per tutti gli alunni tenendo conto di quattro

elementi principali: il funzionamento umano differente, l’equità, l’efficacia tecnica e la piena

partecipazione sociale, la prevenzione.

Si mira a promuovere una innovazione metodologico-didattica che. attraverso strategie di

lavoro cooperative, vada a personalizzare i percorsi di apprendimento e a promuovere una

didattica inclusiva.

Attività previste Si proporranno attività che porranno l’attenzione:

- al soggetto che apprende, alle sue esperienze e ai suoi bisogni valorizzando l'esperienza e le

conoscenze, per ancorarvi nuovi contenuti;

- alla sua dimensione sociale al fine di incoraggiare l'apprendimento collaborativo e la

didattica laboratoriale;

- ai suoi processi di apprendimento per favorire l'esplorazione e la scoperta, al fine di

promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze.

Saranno incrementati: la consapevolezza del proprio modo di apprendere, l’apprendimento

personalizzato, l'operatività, l’apprendimento co-operativo, attraverso percorsi di didattica

attiva e innovativa, la promozione delle Life Skill, la valutazione che sostiene

l’apprendimento.

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il Funzionamento amministrativo-didattico

Risorse umane

(ore)

ORGANICO POTENZIATO: Si prevedono 330 ore complessive di intervento di recupero e

consolidamento: 2 ore settimanali nelle classi per supporto ad alunni disabili e BES.

Altre risorse

necessarie

Laboratori

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali di competenze chiave europee.

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Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Il monitoraggio e l’adeguamento sarà effettuato annualmente.

Valori / situazione

attesi

Utilizzo di metodologie didattiche e strategie utili al supporto della qualità dell’inclusione.

Incremento delle azioni e delle proposte didattiche che tendono a promuovere la percezione

interna ed esterna di una scuola inclusiva

PROGETTO N. 9 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 - lett. c, n

Denominazione

progetto MA CHE MUSICA, MAESTRA!

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento - Curricolo

Traguardo di

risultato

Avvalersi del contributo delle diverse discipline nei percorsi interdisciplinari attivati.

Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative: gruppi di livello, di compito,

classi aperte.

Promuovere attraverso la cultura musicale e uno spazio laboratoriale di incontro con culture

diverse il rispetto, la tolleranza e la comprensione reciproca.

Obiettivo di

processo

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella

prassi didattica.

Favorire l’acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche

innovative.

Promuovere azioni orientate alla valorizzazione e alla gestione delle differenze attraverso la

predisposizione di ambienti integrati per l'apprendimento e la realizzazione di percorsi

didattici di tipo laboratoriale.

Favorire percorsi significativi nella pratica del linguaggio musicale al fine di consentire agli

alunni la loro identità culturale e cognitiva.

Altre priorità Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini

e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati

operanti in tali settori.

Situazione su cui

interviene

I laboratori musicali sono una delle vie attraverso cui si favorisce la conoscenza e la

comunicazione, annullando le barriere che il linguaggio verbale impone: essi sono luoghi di

sperimentazione, di innovazione e di ricerca. L’attivazione del laboratorio musicale privilegia

un approccio alla musica che metta in primo piano il linguaggio sonoro attraverso esperienze

pratiche e creative. Questa esperienza vede la Scuola impegnata nella riscrittura continua di

una metodologia che sappia rispondere ai bisogni ludici, creativi e identitari delle nuove

generazioni.

Attività previste I linguaggi non verbali sono strade privilegiate per un’integrazione più armoniosa della

personalità in evoluzione degli alunni. Si sceglie di utilizzare strategie che incrocino più

linguaggi, narrativo, corporeo e musicale.

Si propongono attività variegate calibrate sulle diverse età degli alunni:

Giochi con filastrocche, conte e rime per scoprire il ritmo nascosto delle parole

Fiabe sonore

Ascolto guidato ed esecuzione di brani musicali di culture diverse

Produzione di suoni e ritmi con il corpo

Costruzione con materiali di recupero di strumenti che producono sonorità per

favorire l’approccio alla pratica strumentale

Uso dello strumentario ORFF

Attività motorie per migliorare la coordinazione

Attività sui parametri del suono

Pratica vocale e forma corale del canto

Risorse

finanziarie

necessarie

Finanziamenti per funzionamento amministrativo didattico dell’Istituzione scolastica

Contributo delle famiglie

Risorse umane

(ore)

n. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO POTENZIATO: 1 ora di intervento settimanali in orario

curricolare in 7 classi prime; 3 ore di intervento settimanale per attività di ARRICCHIMENTO

FORMATIVO per potenziamento delle attività corali e musicali.

Ore 330 annuali

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule

Indicatori

utilizzati

Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sull’Imparare ad imparare

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale

implementazione.

Valori / situazione

attesi

La legge 107 pone nella disciplina musicale e nel suo sviluppo una delle strade privilegiate

per il rinnovamento della pratica didattica ma anche dell’esperienza scolastica e della sua

significatività per gli alunni.

Infatti, sviluppare l’insegnamento musicale significa fornire agli alunni una maggiore

capacità attiva e critica di lettura e fruizione del reale. Promuovere la musica a scuola cambia

i paradigmi della scuola stessa facendo di essa una componente essenziale della formazione.

PROGETTO N. 10 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. g, n

Denominazione

progetto SPORT, MOVIMENTO E VITA

Priorità cui si

riferisce

Ambienti di apprendimento- curricolo

Traguardo di

risultato

Avvalersi del contributo delle diverse discipline nei percorsi interdisciplinari attivati.

Promuovere attraverso la cultura del movimento e dell’educazione sportiva scolastica un

corretto e sano sviluppo psico-fisico.

Obiettivo di

processo

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici utilizzati nella

prassi didattica.

Favorire l’acquisizione di competenze spendibili nella pratica di metodologie didattiche

innovative.

Promuovere azioni orientate alla valorizzazione e alla gestione dell’ insuccesso attraverso la

predisposizione di ambienti integrati per l'apprendimento.

Potenziare le capacità motorie, organizzative e formative

Altre priorità Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e

attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Situazione su cui

interviene

La cultura del movimento, del giusto movimento, e una sana alimentazione sono elementi

fondamentali che contribuiscono alla formazione integrale della persona. Esperienze motorie

significative e positive portano ad una consapevolezza della propria corporeità favorendo

l’autostima e l’autonomia e avvicinano tutti i bambini, senza distinzione di sesso, razza e

abilità.

Attività previste I percorsi di educazione motoria saranno in continuità e differenziati in relazione all’età degli

alunni e alle classi di appartenenza:

Giochi finalizzati alla conoscenza del corpo

Attività motorie per migliorare la coordinazione

Esercizi di lateralità e organizzazione dello spazio

Utilizzo del corpo e della mimica per affinare le capacità espressive

Giochi di squadra per affinare le capacità relazionali

Assunzione di comportamenti collaborativi e idonei a prevenire infortuni e ad operare

in sicurezza

Esecuzione di semplici coreografie abbinando sequenze ritmiche a movimenti del

corpo

Pratica di comportamenti alimentari corretti

Partecipazione alla giornata dedicata alla Festa dello Sport

Risorse

finanziarie

necessarie

Fondi per il funzionamento didattico- amministrativo

Contributo delle famiglie per partecipazione a gare

Risorse umane

(ore)

n. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO POTENZIATO: 1 ore di intervento settimanale su 6

classi seconde in orario curricolare

Altre risorse

necessarie

Palestre e cortile

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Indicatori

utilizzati

Rubrica valutativa disciplinare e rubrica trasversale sull’Imparare ad imparare e Competenze

Sociali e Civich

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuale

implementazione.

Valori / situazione

attesi

La legge 107 pone nell’educazione fisica una delle strade privilegiate per il rinnovamento

della pratica didattica ma anche dell’esperienza scolastica e della sua significatività per gli

alunni della Scuola Primaria. Infatti insieme alla Musica essa è strada di acquisizione di

competenze trasversali.

PROGETTI DEL CURRICOLO FACOLTATIVO

PROGETTO N. 11 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. i, n

Denominazione

progetto CreAttivaMente

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento

Metodologie didattiche innovative

Traguardo di

risultato

Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative

Obiettivo di

processo

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

Trasformare il modello trasmissivo di scuola

Creare nuovi spazi per l’apprendimento

Promuovere l’innovazione

Altre priorità Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e

dei suoni.

Situazione su cui

interviene

La pratica artistica è il luogo dove meglio si esprime la possibilità di una conoscenza delle

proprie abilità personali in un’attività libera e ideativa. La scuola promuove percorsi personali e

di crescita nel senso estetico e nella vita sociale attraverso le esperienze del piccolo gruppo

proveniente da classi diverse. Il Progetto vuol promuovere e stimolare la capacità percettiva, la

capacità fine-motoria, il senso emotivo-creativo-inventivo e il gusto estetico degli alunni

offrendo loro la possibilità di conoscere, sperimentare e soprattutto giocare con la propria

creatività. Inoltre il progetto prevede punti di contatto sia con le iniziative di solidarietà del

progetto “Una nuova Casa per Scuola Amica: Un Albero” e con i progetti relativi alla

costruzione e realizzazione di ambienti esteticamente significativi nella Scuola.

Attività previste Il Progetto intende promuovere per gli alunni di terza primaria, nella linea delle Aule

Disciplinari, come suggerito dalle esperienze di Avanguardia Educative, un’esperienza dove

arte, bellezza e creatività si fondono con la pratica antichissima della lavorazione dell’argilla,

primo materiale utilizzato dagli uomini e dalla tradizione delle nostre terre.

Accanto a queste lavorazioni il percorso prevede momenti e attività variegate capaci di favorire

il gusto estetico e la creatività artistica che attinge al bagaglio delle emozioni e

dell’interpretazione personale della realtà.

Le attività saranno mirate ad un consolidamento sulla conoscenza dei materiali impiegati

(argilla, colori, smalti, cristallina, utensili).

Le attività seguiranno fasi diverse:

1. Conoscenza dei materiali e delle tecniche

2. Manipolazione e preparazione dei manufatti

3. Cottura dei manufatti

4. Finitura con più tecniche.

Risorse

finanziarie

necessarie

Finanziamenti delle famiglie

Risorse umane

(ore)

60 ore da retribuire a carico del FIS

Altre risorse

necessarie

Laboratorio artistico; materiali propri del laboratorio.

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Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuali adattamenti.

Valori / situazione

attesi

Realizzazione di oggetti in ceramica, con carta e materiale vario. Realizzazione di decorazioni.

Abbellimento di ambienti scolastici in sinergia con il Progetto n. 7 .

PROGETTO N. 12 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. a , i, n

Denominazione

progetto LEGGENDO LEGGENDO… COMPARVE UN MONDO FANTASTICO

Priorità del RAV

cui si riferisce

Ambienti di apprendimento

Metodologie didattiche innovative

Integrazione con il territorio

Traguardo di

risultato

Promuovere e sostenere metodologie didattiche innovative

Condivisione di visioni strategiche a livello territoriale

Obiettivo di

processo Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività ì di laboratorio

Trasformare il modello trasmissivo di scuola

Creare nuovi spazi per l’apprendimento

Promuovere l’Innovazione

Fare del territorio e dei luoghi culturali un laboratorio attivo

Altre priorità Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e

dei suoni.

Situazione su cui

interviene

Il Progetto partendo dalla lettura di libri e storie vuol stimolare all’acquisizione del gusto della

lettura e della curiosità che essa suscita, promuovendo le competenze trasversali e

metacognitive che la lettura animata e guidata implica.

Attività previste Il Progetto è destinato agli alunni di terza e quarta primaria. Le attività seguiranno un percorso

che vedrà gli alunni impegnati:

1. Nella lettura guidata e animata di un libro

2. Nell’individuazione della grammatica delle storie stesse

3. Nella rielaborazione creativa di esse

4. Nella drammatizzazione finale

Si prevede per questa esperienza anche la lettura in libreria, la possibilità di incontrare autori e

di visitare e assistere a drammatizzazioni tematiche in teatro.

Risorse

finanziarie

necessarie

Finanziamenti delle famiglie

Risorse umane

(ore)

60 ore da retribuire a carico del FIS

Altre risorse

necessarie

Laboratorio di lettura e biblioteca; materiali propri del laboratorio.

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali.

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuali adattamenti.

Valori / situazione

attesi

La lettura porta benefici in tutte le discipline e nelle competenze metacognitive e sociali. La

Scuola sceglie queste esperienze per poter avviare processi di apprendimento sempre più

significativi e qualitativamente eccellenti. Anche attraverso queste esperienze e attività si

promuovono i valori del bello, del buono e dell’umano e la conoscenza e la frequentazione di

spazi particolari come le Librerie e il Teatro.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 2° Circolo Didattico “San Francesco d’Assisi” – Santeramo in Colle (BA)

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PROGETTO N. 13 Priorità strategica della L. 107/2015, art, 1, comma 7 lett. b, i, n

Denominazione

progetto MI DIVERTO CON LE SCIENZE

Priorità del RAV

cui si riferisce

Curricolo. Ambienti di apprendimento. Integrazione con il territorio e rapporti con le

famiglie.

Traguardo di

risultato

Sviluppo delle competenze

Promozione e sostegno all'utilizzo nella didattica di metodologie innovative: didattica

laboratoriale, ambienti di apprendimento integrati; gruppi di livello, di compito, classi

aperte

Promozione di interventi o progetti per coinvolgere i genitori

Obiettivo di

processo Attivare percorsi innovativi in particolare nelle discipline scientifiche

Promuovere azioni formative finalizzate al cambiamento dei modelli didattici

utilizzati nella prassi didattica

Potenziare le capacità organizzative e formative

Incrementare il rapporto scuola-famiglia e la condivisione dell'impostazione

educativa

Altre priorità

(eventuale)

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese.

Situazione su cui

interviene

L’ambito scientifico risulta essere una delle priorità dell’innovazione che la Scuola di

qualità deve curare e favorire per attivare quelle buone pratiche che rendono la scuola sin

dal primo ciclo formativo un ambiente che solleciti le conoscenze e la pratica scientifica.

Per incidere in questa area è utile attingere alle esperienze di Fiere Scientifiche che nel

mondo anglosassone sono una consuetudine.

Infatti, essa è particolarmente utile ai ragazzi perché l’attività sperimentale la disciplina

della mente, idee chiare, ordine nella raccolta dei dati e nel loro trattamento, favorisce

l’apprendimento di metodi di scrittura oggettiva e concisa. Le attività sperimentali

suscitano anche la curiosità degli studenti verso il campo indagato in maniera piacevole e

divertente, una curiosità che resta viva per tutta la vita. Il successo nelle attività

sperimentali sprona i ragazzi a continuare su tale strada, rivelandosi utile per la vita

professionale futura.

Attività previste Le attività prevedono esperienze a carattere scientifico di tipo laboratoriale: esperimenti

scientifici; attività ed esperienze di laboratorio; costruzione di modelli scientifici.

Il progetto vede:

Incontri settimanali secondo un calendario

Una fiera delle scienze finale che coinvolga famiglie e territorio

Risorse

finanziarie

necessarie

Finanziamenti a carico delle famiglie

Risorse umane

(ore)

Il progetto è destinato alle classi quarte e quinte della Scuola Primaria nel curricolo

facoltativo. Saranno impegnati due docenti e esperto del settore.

60 ore da retribuire a carico del FIS

Altre risorse

necessarie

Spazi attrezzati e aule.

Indicatori

utilizzati

Rubriche valutative trasversali e del progetto.

Stati di

avanzamento

Il progetto è triennale. Per ogni anno saranno effettuati i monitoraggi per eventuali

adattamento.

Valori / situazione

attesi

Sollecitare una formazione scientifica è un compito che vede la scuola in prima linea.

Assumere tale compito permette ad ogni alunno di avere un ruolo attivo nel proprio

apprendimento, di poter esprimere curiosità, e impegnarsi con maggiore consapevolezza a

costruire un proprio progetto di vita.

Inoltre la pratica scientifica è, a detta degli esperti del settore, una delle falle della

formazione nel nostro Paese. Un progetto così impostato inverte questa tendenza.