una recita natalizia indimenticabile · quanti di loro, pur godendo della gioia del natale, non...

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Anno 7 – n. 33 Bollettino trimestrale d’informazione dell’Associazione Valenzano – Montréal (Canada) - Ott. - Dic. 2003 SOMMARIO 1 Editoriale 2–3 Notiziario 4–7 Avvenimenti: Settimana Pugliese, Recita Natalizia indimenticabile, elezioni 2004-2005 8-9 Attualità: Il Messagero di Sant’Antonio; l’Italia in tre giorni 10 Punto e virgola: Storia del presepe 11 Album: Una pagina sportiva 12–13 Storia di Valenzano di Leonardo Pietricola 14–15 Spigolando: notizie da Valenzano 16–17 Tradizioni: Proverbi Piante medicinali 18–19 Galleria di poeti: G. Angiuli – V. De Girolamo – G. Lonigro – G. Quaranta 20 Agenda Anno 2004. Ne abbiamo festeggiato l’arrivo con la speranza che possa portarci tutte quelle cose belle che l’anno appena trascorso non è stato in grado di darci. Non vi è dubbio che vi sono stati anche momenti molto belli: tanti fiocchi rosa o celeste, tanti fiori d’arancio, per alcuni tanti successi in campo professionale, negli studi, nello sport, nell’attività giornaliera e quant’altro. Tutto ciò ha fatto passare forse in secondo ordine anche tanti momenti meno belli, per non dire tristi: problemi per molti di salute, di lavoro, di preoccupazioni per la propria famiglia, di amori infranti, di amicizie interrotte, di perdita di persone care e altro ancora. Le crisi internazionali, le guerre, i conflitti di religione, le discriminazioni razziali, la situazione nei Paesi poveri e del Terzo mondo, la fame, la povertà, le epidemie ed altro ancora non hanno certo giovato a far credere che l’anno 2003 sia stato particolarmente felice. E’ per questo che con l’arrivo del nuovo anno desideriamo per noi e per gli altri che le cose possano cambiare in meglio. Ecco, pertanto, lo scambio di tanti e tanti auguri, che non possono essere un qualcosa di abitudinario e superficiale, ma che devono sgorgare sinceramente dal cuore per desiderare per le persone care tanta felicità e serenità, cose che presuppongono la salute, la certezza del lavoro, un onesto guadagno, la gioia della famiglia, la soddisfazione di quanto giornalmente una persona è chiamata a svolgere. Auguri di cuore, quindi, a tuti i valenzanesi, a tutti i pugliesi, a tutti gli italiani all’estero che certamente in questi giorni di festa hanno sentito oltretutto il dispiacere della lontananza di tante persone care. Quanti di loro, pur godendo della gioia del Natale, non hanno provato un momento di sconforto nel pensare ai parenti cari tanto lontani, quanti di loro hanno sofferto per la lontananza dalla famiglia, quanti, alzando il calice per brindare al Nuovo Anno, hanno mandato lontano un augurio ed un pensiero giunti diretti al cuore delle persone care più di quanto non avrebbero potuto fare mille SMS! Auguri, auguri, auguri: che sia veramente un anno ricco di ogni bene e che porti gioia e serenità a tutte le famiglie, compresa la nostra grande famiglia dell’Associazione Valenzano. Che ognuno di noi possa trovare in essa la gioia di farne parte, di condividerne le attività, di godere dei momenti belli, l’orgoglio di sentirsi sempre partecipi per continuare a salvaguardare la nostra vera identità. __Sabino Sciotti__ La III edizione della settimana pugliese, svoltasi a Montréal dal 10 al 12 novembre 2003, organizzata dalla Federazione Regione Puglia di Montréal, è stata un successo. (a pag. 4) Auguri, auguri, auguri Domenica 8 dicembre 2003 si è svolta a Montréal l’annuale serata natalizia valenzanese. Tra le novità di quest’anno, è stata organizzata una recita da giovanissimi dai 4 ai 12 anni, al loro primo debutto, che hanno interpretato magistralmente poesie, canzoni e scenette natalizie in italiano. (a pag. 6) Dopo le dimissioni inaspettate del presidente dell’Associazione Valenzano di Montréal, Franco Bellomo, durante l’Assemblea Generale dell’8 dicembre 2003, si è svolta l’11 gennaio 2004, un’Assemblea Generale straordinaria per rieleggere un nuovo presidente ed un nuovo comitato per il biennio 2004/2005. (a pag. 7) L’Associazione Valenzano di Montréal alle elezioni anticipate Giovani dai 4 ai 12 anni si esibiscono durante la serata natalizia valenzanese Una recita natalizia indimenticabile Settimana Pugliese a Montréal

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Anno 7 – n. 33 Bollettino trimestrale d’infor mazione dell’Associazione Valenzano – Montréal (Cana da) - Ott. - Dic. 2003

SOMMARIO 1 Editoriale 2–3 Notiziario 4–7 Avvenimenti: Settimana Pugliese, Recita Natalizia indimenticabile, elezioni 2004-2005 8-9 Attualità: Il Messagero di Sant’Antonio; l’Italia in tre giorni 10 Punto e virgola: Storia del presepe 11 Album: Una pagina sportiva

12–13 Storia di Valenzano di Leonardo Pietricola 14–15 Spigolando: notizie da Valenzano 16–17 Tradizioni: –Proverbi – Piante medicinali 18–19 Galleria di poeti: G. Angiuli – V. De Girolamo – G. Lonigro – G. Quaranta 20 Agenda

Anno 2004. Ne abbiamo festeggiato l’arrivo con la speranza che possa portarci tutte quelle cose belle che l’anno appena trascorso non è stato in grado di darci.

Non vi è dubbio che vi sono stati anche momenti molto belli: tanti fiocchi rosa o celeste, tanti fiori d’arancio, per alcuni tanti successi in campo professionale, negli studi, nello sport, nell’attività giornaliera e quant’altro. Tutto ciò ha fatto passare forse in secondo ordine anche tanti momenti meno belli, per non dire tristi: problemi per molti di salute, di lavoro, di preoccupazioni per la propria famiglia, di amori infranti, di amicizie interrotte, di perdita di persone care e altro ancora.

Le crisi internazionali, le guerre, i conflitti di religione, le discriminazioni razziali, la situazione nei Paesi poveri e del Terzo mondo, la fame, la povertà, le epidemie ed altro ancora non hanno certo giovato a far credere che l’anno 2003 sia stato particolarmente felice. E’ per questo che con l’arrivo del nuovo anno desideriamo per noi e per gli altri che le cose possano cambiare in meglio.

Ecco, pertanto, lo scambio di tanti e tanti auguri, che non possono essere un qualcosa di abitudinario e superficiale, ma che devono sgorgare sinceramente dal cuore per desiderare per le persone care tanta felicità e serenità, cose che presuppongono la salute, la certezza del lavoro, un onesto guadagno, la gioia della famiglia, la soddisfazione di quanto giornalmente una persona è chiamata a svolgere.

Auguri di cuore, quindi, a tuti i valenzanesi, a tutti i pugliesi, a tutti gli italiani all’estero che certamente in questi giorni di festa hanno sentito oltretutto il dispiacere della lontananza di tante persone care. Quanti di loro, pur godendo della gioia del Natale, non hanno provato un momento di sconforto nel pensare ai parenti cari tanto lontani, quanti di loro hanno sofferto per la lontananza dalla famiglia, quanti, alzando il calice per brindare al Nuovo Anno, hanno mandato lontano un augurio ed un pensiero giunti diretti al cuore delle persone care più di quanto non avrebbero potuto fare mille SMS!

Auguri, auguri, auguri: che sia veramente un anno ricco di ogni bene e che porti gioia e serenità a tutte le famiglie, compresa la nostra grande famiglia dell’Associazione Valenzano. Che ognuno di noi possa trovare in essa la gioia di farne parte, di condividerne le attività, di godere dei momenti belli, l’orgoglio di sentirsi sempre partecipi per continuare a salvaguardare la nostra vera identità.

__Sabino Sciotti__

La III edizione della settimana pugliese, svoltasi a Montréal dal 10 al 12 novembre 2003, organizzata dalla Federazione Regione Puglia di Montréal, è stata un successo. (a pag. 4)

Auguri, auguri, auguri

Domenica 8 dicembre 2003 si è svolta a Montréal l’annuale serata natalizia valenzanese. Tra le novità di quest’anno, è stata organizzata una recita da giovanissimi dai 4 ai 12 anni, al loro primo debutto, che hanno i n t e r p r e t a t o magistralmente poesie, canzoni e scenette natalizie in italiano. (a pag. 6)

Dopo le dimissioni inaspettate del presidente d e l l ’ A s s o c i a z i o n e Valenzano di Montréal, Franco Bellomo, durante l’Assemblea Generale dell’8 dicembre 2003, si è svolta l’11 gennaio 2004, un’Assemblea Generale straordinaria per rieleggere un nuovo presidente ed un nuovo comitato per il biennio 2004/2005. (a pag. 7)

L’Associazione Valenzano

di Montréal alle elezioni anticipate

Giovani dai 4 ai 12 anni si esibiscono durante la serata natalizia valenzanese

Una recita natalizia indimenticabile

Settimana Pugliese a Montréal

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Italia: patente a punti anche per gli "stranieri" Da ricordare per chi viaggia in auto in Italia Tutti coloro che si recheranno in Italia in auto per le vacanze, dovranno tenere conto quest'anno delle importanti disposizioni in-trodotte recentemente nel codice della strada. La più rilevante è sicuramente quella che riguarda l'introduzione della cosidetta "patente a punti". In pratica, ogni con-ducente parte con 20 punti da decurtare ogni qualvolta si commettono delle infrazioni. Chi resta a zero deve rifare gli esami di teo-ria e pratica. Questo vale anche per gli stranieri che viaggiano in Italia o per i citta-dini italiani in possesso di patenti di guida di altri paesi. In estrema sintesi, anche il citta-dino straniero ha la sua anagrafe e i suoi punti. Persi i 20 punti, se vuole viaggiare nel territorio italiano deve seguire anche lui le procedure previste per la riabilitazione. Oggetto: Nuove norme in materia di passaporti A partire dal 4 febbario 2003, la Legge n. 3 del 16 gennaio 2003 introduce le seguenti importanti innovazioni in materia di pas-saporti: 1) in caso di rilascio di passaporto a genitori con prole minore, l'esclusione dell'autoriz-zazione del giudice tutelare è estesa a tutti i casi in cui vi sia l'assenso dell'altro genitore legittimo, naturale o divorziato, ovvero quando il richiedente sia titolare esclusivo della potestà sul figlio (come nel caso di vedovanza). 2) i passaporti ordinari rilasciati a partire dal 4 febbraio hanno validità per un pe-riodo di 10 anni. I passaporti ordinari in corso di validità all'entrata in vigore della nuova legge pos-sono essere rinnovati, anche prima della scadenza, per un periodo complessivamente non superiore a dieci anni dalla data del ri-lascio. In altri termini, chi è in possesso di un passaporto rilasciato in base alla prece-dente normativa può sin da ora richiedere che la validità del suo passaporto sia estesa per un periodo tale da coprire 10 anni dalla data del rilascio.

Ministero degli Affari Esteri

GRTV) E’ ufficiale: il 26 marzo si voterà per rinnovare i Comites nelle Circoscrizioni consolari in cui risiedono più di 3000 cittadini italiani. Pubblichiamo di seguito la nota emessa dal Ministero degli Affari Esteri e che le Ambasciate e i Consolati stanno diffondendo tra le collettività italiane nel mondo. 26 marzo 2004: gli italiani residenti all’estero votano per eleggere i loro Comites (Comitati degli Italiani all’Estero). COSA SONO I COMITES? I COMITES sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all'estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana. I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonché con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell'interesse della collettività italiana, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero. I COMITES sono composti da 12 o 18 membri, a seconda del numero dei connazionali residenti in ciascuna circoscrizione consolare e durano in carica cinque anni. Il Comites della circoscrizione di New York sarà composto da 12 membri. PER CHI SI VOTA? I membri dei COMITES sono eletti sulla base di liste di candidati sottoscritte dai cittadini italiani residenti in ogni circoscrizione consolare. I connazionali possono organizzarsi per formare liste di candidati composte da persone che godono della loro fiducia, tra le quali verranno poi eletti i membri dei Comitati.

Il 26 marzo gli italiani all’estero voteranno per il rinnovo dei

C.O.M.I.T.E.S

COME SI VOTA? Il prossimo 26 marzo i cittadini italiani maggiorenni residenti all'estero, iscritti nelle liste elettorali, possono votare per corrispondenza, senza più doversi recare di persona al seggio, come avveniva in passato. Per porre in grado il cittadino di votare per posta, l'Ufficio consolare competente invierà a casa di ciascun elettore entro il 6 marzo p.v. un plico contenente tutto il materiale elettorale ed un foglio informativo illustrante le modalità di voto. Il cittadino esprime il proprio voto, avendo cura di seguire attentamente le istruzioni, quindi restituisce per posta al proprio Ufficio consolare la scheda utilizzando la busta già affrancata. La busta va inviata al più presto possibile in modo che giunga a destinazione non oltre le ore 24.00 del 26 marzo p.v. Ciascun elettore può verificare la propria posizione anagrafica ed elettorale presso il proprio Consolato al fine di accertare se risulti iscritto all’AIRE ed inserito nell’elenco degli elettori. Può accadere, infatti, che alcuni connazionali, pur essendo presenti nell’anagrafe consolare, non risultino iscritti nel suddetto elenco. Costoro potranno ugualmente essere ammessi al voto, a seguito degli accertamenti - se positivi - effettuati dall’Ufficio consolare presso il Comune italiano competente. IL VOTO: occasione di valorizzazione delle comunità italiane all’estero La prossima elezione dei Comites s’inserisce in un quadro istituzionale positivamente mutato. Oltre all’istituzione della carica di Ministro per gli Italiani nel Mondo, alla riforma dei Comites e alla permanente centralità del ruolo del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), occorre considerare i l riconoscimento dell’esercizio del diritto di voto all’estero conseguente a modifiche costituzionali nonché l’elezione di una rappresentanza parlamentare degli italiani all’estero, sin dalle prossime elezioni politiche. In conseguenza di queste scelte qualificanti, alle nostre comunità nel mondo si dischiudono nuove opportunità di incisiva affermazione all’insegna di un ormai compiuta parità di diritti con i cittadini residenti in Italia.

Ministero degli Affari Esteri

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La comunità italo-canadese di Montréal in piazza per Rai International

Chi vuole vada e chi non vuole mandi, dice il proverbio. Così sono saliti la mattina presto, su trenta pullman con in mano centinaia di tricolori. E dal centro comunitario Leonardo Da Vinci di Montreal hanno raggiunto Ottawa. In oltre duemila hanno affollato il piazzale antistante la sede del CRTC, l’organismo pubblico che disciplina e controlla il sistema televisivo canadese. Erano tutti li per chiedere a gran voce che venga approvata in fretta la domanda presentata da RAI International per la trasmissione del canale 24 ore. Il Canada, nonostante il gran numero di nostri connazionali, è, infatti, l’unica nazione a non ricevere direttamente il segnale integrale del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. Per tre ore ai funzionari che si affacciavano stupiti la centrale su Promenade du Portage, una delle vie principali della capitale canadese appariva un tappeto bianco rosso e verde da cui si innalzava in coro l’inno di Mameli. Interv. 1 (partecipante alla manifestazione) “Noi vogliamo la vera lingua italiana, con un segnale radio che venga dall’Italia direttamente, affinché i nostri giovani possano seguire e quindi innamorarsi veramente della lingua italiana”. Interv. 2 (partecipante alla manifestazione) “ È s t a t o u n m o m e n t o emozionante, un momento di grande orgoglio positivo di essere italiano di poter partecipare con molta semplicità, con molta civiltà, con molta pace, però

Convocato dal presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, si è riunito a Bari lo scorso 9 dicembre, come previsto, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Generale dei P u g l i e s i n e l M o n d o . All’incontro, dedicato ad un primo esame della bozza del Piano 2004 della l.r. n. 23/2000, predisposta dal Settore Politiche Migratorie, erano present i tut t i i componenti del CGPM. Unico assente l’australiano Joe Caputo. In apertura l’Ufficio di Presidenza ha sottolineato il pieno successo della prima Conferenza mondiale dei giovani pugliesi svoltasi in o t t ob re a Me lb o urne , sottolineando la necessità di continuare su questa strada. Sulla programmazione degli interventi regionali ha quindi relazionato la dirigente del Settore Politiche Migratorie, Anna De Palma, che, dopo aver svolto il positivo consultivo delle attività previste nel Piano 2003, indicando come lo stesso abbia potuto raggiungere tutti gli obiett ivi prefissat i, ha introdotto la discussione sul Piano 2004. Un momento particolarmente emozionante è stato quello conclusivo della relazione, allorché la dirigente ha voluto salutare tutti i presenti, in considerazione del suo imminente collocamento in quiescenza. L’UdP si è stretto con grande simpatia attorno alla dirigente del Settore, ricordandone lo straordinario e proficuo impegno al servizio delle comunità pugliesi di tutto il mondo. Entrando nel merito dell’o.d.g., i presenti hanno dato atto che il Piano 2003 ha avuto piena attuazione.

Cristiano De Florentiis (Rai International)

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anche sapendo e conoscendo bene i nostri obiettivi”. Una manifestazione per la sua compostezza apprezzata anche dai pol iz iot t i che non ricordavano tante bandiere tricolori neppure alla festa azzurra per i mondiali del 1982 . Una delegazione ha consegnato una lettera al direttore esecutivo della CRTC. La richiesta ora non è più quella di una risposta positiva. La loro richiesta è quella di fare presto perché ogni giorno di ritardo per i nostri connazionali è un grave segnale di incomprensione delle loro esigenze morali e sociali e delle loro buone ragioni ad essere trattati alla stregua dei componenti di altre comunità. Int. 3 – Giovanni Rapanà, presidente del Comites di Montréal: “Siamo discriminati nei confronti di altre comunità etniche. Noi vogliamo ricordare che i tedeschi, gli spagnoli, i francesi, gli inglesi, i cinesi e tante altre comunità etniche possono ricevere il segnale televisivo dal loro paese d’origine direttamente e ventiquattro ore su ventiquattro, la comunità italiana no. Noi vogliamo sapere oggi, e lo abbiamo chiesto a gran voce, perché”. L’iter della domanda di Rai International sta nella sua fase conclusiva, più di questo i dirigenti della CRTC non si sono sbottonati.

Il Piano 2004 della legge 23 al centro dell'incontro

dell'Ufficio di Presidenza del CGPM

Per quanto invece riguarda il Piano 2004 sono stati individuati, come obiettivi prioritari gli interventi per i giovani e per le donne con la proposta di istituire un coordinamento donne. A tal proposito, dando anche seguito ad alcune esigenze emerse nel corso della Conferenza di Melbourne, è stata prospettata l’iniziativa di dare vita ad un coordinamento delle donne pugliesi nel mondo in programma a Johannesburg. Filomena Di Gregorio, anche nella sua veste di componente l’UdP, è stata scelta responsabile organizzativa di tale evento. Pat Capriati ha poi proposto di istituire delle schede di valutazione dei progetti già realizzati, sì da poterli meglio esaminare nelle sedute di UdP. Calaprice ha poi p r o p o s t o a s s e m b l e e continentali dei giovani finalizzate alla Conferenza nazionale. Infine i presenti hanno ribadito l’utilità dei finanziamenti per casa e att. produttive. A conclusione della seduta Anna De Palma ha accennato ai progetti in c o r s o i n t e m a d i internazionalizzazione. Vito Daniele Tratto dal bimestrale Nuova Puglia Emigrazione www.pugliaemigrazione.it Il sito dei pugliesi nel mondo Direttore Angelo Di Summa

IL VALENTINIANO Page 4 AVVENIMENTIAVVENIMENTI Pagina 4

Alla presenza delle massime Autorità politiche ed amministrative locali, si è inaugurata lunedì 10 novembre, nelle attraenti e spaziose sale dello Chateaubriand di Montréal (Québec – Canada), la “Terza edizione della Settimana pugliese”.

E’ un avvenimento da tutti atteso, che annualmente riscuote un crescente successo e particolare interesse non solo da parte della numerosissima collettività pugliese lì residente ma anche dagli stessi cittadini canadesi, sempre più interessati ai prodotti tipici della nostra bella Regione.

Organizzata dalla Federazione Puglia di Montréal, le sedici Associazioni ad essa affiliate si sono emulate nella presentazione dei nostri prodotti eno-gastronomici, ma hanno dato vita anche ad una interessantissima esposizione delle arti e mestieri pugliesi, accompagnata da una ricca mostra fotografica in cui sono state raccolte una lunga serie di immagini dell’emigrazione pugliese in Canada, risalente ormai ad oltre cinquant’anni. Non meno interessante la bella mostra fotografica inedita sulla Puglia, mostra che, con oltre 200 immagini, ha messo in rilievo l’aspetto turistico, storico, culturale, artistico e folkloistico della nostra Regione.

Un plauso per la brillante iniziativa e per la bella immagine data dell’Italia è stato espresso dal Console Generale d’Italia a Montréal, il Dr. Gian Lorenzo Cornado, che, ringraziando gli organizzatori, ha tenuto a sottolineare come simili manifestazioni servano non solo a cimentare i rapporti, peraltro ora ottimi, tra la popolazione locale ed i nostri concittadini, ma anche a tenere vivi i valori della cultura e delle tradizioni italiane, tesi

alla salvaguardia dell’identità nazionale che non deve venir meno anche dopo lunghi anni di permanenza all’estero. Presenti all’apertura ufficiale, oltre al Console Generale d’Italia a Montréal, il Presidente del Comites di Montreal, Giovanni Rapanà, con alcuni suoi Consiglieri; varie personalità politiche e rappresentanti del mondo associativo della comunità italiana del Québec.

Particolarmente lieti per l’ottima riuscita della manifestazione, - cui hanno attivamente partecipato le maggiori ditte ed aziende pugliesi di Montréal, - sono stati il Presidente della Federazione Puglia di Montréal.Québec, Rocco Mattiace, il coordinatore delle varie attività, Franco Bellomo, che oltre ad essere presidente dell'Associazione Valenzano di Montréal è anche membro della Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia, e tutti i presidenti delle 16 Associazioni affiliate: San Nicola di Bari, Bisceglie, Brindisi, Figli di Giovinazzo, Grumo Appula, Molfetta, San Giuseppe di Palo del Colle, San Rocco di Palo del Colle, Panni, P esch i c i , C i r co lo R ic rea t i vo Sannicandrese, Monte Carmelo di Sannicandro di Bari, Toritto, Valenzano, Club Sportivo, Nuova Centrale Giovanile Pugliese.

Il Console d’Italia a Montréal Dr. Gian Lorenzo Cornado: “Apprezzo e congratulo tutti i dirigenti della Federazione Puglia di Montréal per l’ottimo lavoro per tutte queste manifestazioni allo scopo di tenere vivi i valori della cultura, delle tradizioni italiane, e dell’identità regionale”

Nelle foto alcuni tra i momenti più belli della manifestazione; foto in alto: autorità, invitati e presidenti di Associazioni Pugliesi; una parte delle oltre 200 immagini delle località più importanti della nostra Regione; partecipazione numerosa di pugliesi ed italiani; inaugurazione da parte del Console Generale d’Italia a Montréal Dr. Gian Lorenzo Cornado; un gruppo folkloristico che ha allietato la serata inaugurale.

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Esposti a Montréal durante la settimana pugliese

COLLEZIONE DI OGGETTI ANTICHICOLLEZIONE DI OGGETTI ANTICHI

Durante la settimana pugliese a Montréal, dal 10 al 12 novembre 2003, tra le tante immagini di località turistiche della Puglia, tra le tante foto ricordo della prima emigrazione pugliese in Canada, c’era anche un’esposizione di oggetti antichi, esposti nel chiosco realizzato per l’occasione dall’Associazione Valenzano di Montréal. Mentre tutte le altre associazioni affiliate alla Federazione Puglia presentavano stendardi e immagini della loro città d’origine, l’Associazione Valenzano ha esposto oggetti antichi pieni di ricordi, di storie e di tradizioni.

Sono delle collezioni appartenenti alle famiglie Di Penna-Tangorra, Selvaggio e Naccarata-Circelli.

Tra tutti spiccavano ‘u scarfaljitt a carvòn, un ferro da stiro con cui talvolta si riscaldavano le lenzuola, prima di andare a letto; ‘u fjirr d’ strà , il ferro da stiro pure a carbone; la caldàr, la caldaia che serviva per cucinare la pasta o le verdure; ‘u zzul d’ ‘u mjìr , piccola brocca in creta per il vino; ‘u mac’njidd d’ ‘u café, il macinino del caffè che allora si vendeva a chicchi e non in polvere; la frascér, il braciere con la carbonella, che serviva per riscaldare la casa; la fr’ssol, padella in rame per friggere; ‘u pignatjìdd , piccola pignatta o pentola in cui si cocevano i legumi; ‘u fiask, il fiasco che serviva tanto per l’acqua quanto per il vino; la sport, cestino di vimini; ‘u m’rtal o cazzasal, il mortaio in ottone in cui si pestavano le spezie, il sale grosso ecc.; la statér, la stadera, tipo di bilancia; la ciclatér, la caffettiera; la grattaròl , la grattugia.

Le migliaia di persone, tra cui molti pugliesi, che si soffermavano ad ammirare tutti questi oggetti rari, li nominavono nel loro dialetto d’origine.

Tutti erano fieri di tali ricordi e complimentavano i proprietari per aver saputo salvaguardare tali oggetti di valore inestimabili.

Nella foto, da sinistra la sig.ra Radicchi di Winnipeg, Rosa Naccarata-Circelli e Carmela De Palo.

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La Federazione Regione Puglia del Québec, in collaborazione con le 16 associazioni affiliate, promuove il Premio “Laureati di origine puglie-se del nuovo millennio", prestigioso riconosci-mento della gioventù pugliese nel Québec-Canada. Un riconoscimento con consegna di onoreficenza di merito durante la serata di gala Pugliese. Il riconoscimento sarà attribuito a tutti i neo-laureati d’origine pugliese che hanno conseguito una laurea universitaria (conseguita dopo un triennio) negli ultimi 5 anni, 1988 al 2003. Il progetto ha lo scopo di stimolare e favorire contatti sempre più stretti tra i giovani pugliesi canadesi e le istituzioni culturali del paese di residenza, incoraggiando e valorizzando le risorse dei giovani neo-laureati. Questa iniziativa dà un segnale preciso su come la Regione vuol recuperare e avvicinare le nuove generazioni dei pugliesi all’estero all’associazionismo e alla Regione Puglia. Presentazione delle domande Le domande dovranno essere consegnate ai presidenti delle Associazioni affiliate o inviate per posta alla sede della Federazione di Montréal: Oppure inviate per fax al 514-376-5053 o per e m a i l a l l ’ i n d i r i z z o s e g u e n t e : [email protected] Ogni neo-laureato deve necessariamente compi-lare in ogni sua parte l'apposita scheda di infor-mazione, disponibile presso la sede della Federazione o che si può richiedere ai presidenti di Associazione. I neo-laureati che saranno riconosciuti idonei si impegnano a garantire la loro partecipazione alla cerimonia di premiazione. CERIMONIA DI PREMIAZIONE La cerimonia di premiazione si terrà sabato, 24 aprile 2004 presso la sala di ricevimento Chateubriand. Per ulteriori informazioni o per ricevere la copia del formulario si prega gentilmente di chiamare al numero telefonico 514-325-2387 (Rocco Mattiace) o 514-643-3259 (Franco Bellomo) oppure tramite email: [email protected] Le domande devono essere presentate entro il 10 marzo 2004.

“Serata di gala Pugliese” Sabato 24 aprile 2004

Riconoscimento con onoreficenza ai neo-laureti di

origine pugliese Montréal Québec Canada

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Domenica 8 dicembre 2003 si è svolta la serata natalizia v a l e n z a n e s e o r g a n i z z a t a dall’Associazione Valenzano di Montréal con la consueta As s e mb l e a G e n e r a l e , i l tesseramento e la consegna dei doni natalizi ai figli dei soci da parte di Babbo Natale.

Il Natale è una festa che coinvolge emotivamente i b a m b i n i e q u e s t ’ a n n o l’Associazione Valenzano, grazie al lavoro di alcuni rappresentanti del comitato, Maria De Palma e Anna Guerra, affiancati da Franco De Palma, hanno preparato una recita natalizia con bambini dai 4 ai 12 anni.

É stato tutto uno spettacolo che ha riempito di gioia un pubblico entusiastico ed emotivo nel vedere questi giovanissimi, alla l o ro p r i ma e s i b i z i o n e , dimostrare coraggio e bravura con canti, recite e poesie in lingua italiana che i presenti

hanno apprezzato con un’ovazione generale.

Si spera che attraverso la recita i bambini e tutti i presenti comprendano il vero significato del Natale acquisendo i valori buoni della vita umana e sociale: amore, amicizia, solidarietà e fratellanza, cercando, poi, di tradurli nella vita quotidiana.

Diceva Maria De Palma: “Non ci sono parole per esprimere le emozioni che già da qualche settimana questi ragazzi ci regalano, hanno destinato il loro tempo libero alla realizzazione di uno spettacolo che aveva lo scopo di far passare un momento di gioia a tutti i bambini, ai loro genitori e a tutti i presenti e ci siamo pienamente riusciti. Dopo tante prove tutti i bambini sono saliti sul palco con il cuore che batteva forte per l’emozione, ma poi con l’incoraggiamento dei presenti tutto è riuscito perfettamente. Un grazie di cuore anche ai nostri piccoli e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione”.

Anna Guerra mi raccontava che tutti i bimbi partecipanti si sono sentiti fieri ed orgogliosi nel ricevere tanti applausi dai presenti.

L’anno prossimo sicuramente si aggiungeranno molti altri bimbi visto il successo di quest’anno.

Insomma che dire: è stata una s e r a t a s i c u r a m e n t e indimenticabile e piena di emozioni perché ci ha aiutato a sognare come proiettati negli anni dell’infanzia, quando anche noi, sicuramente, abbiamo partecipato ad una delle tante recite nel nostro caro paese natio. Si spera di p o te r r i p e te re q ue s t a esperienza con un’altra recita il prossimo anno. Il canto finale “Tu scendi dalle stelle” vuole essere un auspicio per un futuro migliore.

Un plauso e complimenti ai responsabili, Maria e Anna, e al sempre presente Franco De Palma, per il successo, ma soprattutto ai giovanissimi per il loro impegno e attaccamento alle tradizioni e alla cultura che ci rende fieri delle nostre origini.

Un ringraziamento particolare anche alla direzione del Buffet Villa Italia per la loro sempre pronta disponibilità verso la nostra Associazione.

Giovani partecipanti alla recita: Elisabetta Giancola (4 anni), Anthony De Cristofaro (4), Feodora Chouakri-Parlati (7), Mathew De Palma (9), Vita Maria Giove (10), Antonietta Giove (12), Johnathan De Palma (12), Sara Campanile (12), Roberto Franzon (12) e Lisa Maria Campanile (13).

IL VALENTINIANO Page 7 Pagina 7 AVVENIMENTIAVVENIMENTI Pagina 7

Domenica, 11 gennaio 2004, si è svolta a Montréal un’assemblea g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a dell’Associazione Valenzano per eleggere un nuovo presidente ed un nuovo comitato per il prossimo biennio, dopo le dimissioni anticipate del presidente Franco B e l l o mo . No no s ta n te l a temperatura gelida, polare, molti sono stati i soci presenti.

I l vice presidente Rocco Caringella, dopo aver ringraziato e dato il benvenuto ai presenti, ha presentato il presidente delle elezioni Rocco Mattiace, attuale presidente della Federazione Puglia di Montréal, coadiuvato dai giovani segretari Isabella Di Fronzo e Joseph Bellomo.

La scelta del presidente non è stata una cosa facile; il presidente delle elezioni ha chiesto ai presenti se c’erano alcuni interessati alla carica e non essendoci volontari si è passati alla nomina fra i presenti. Sono stati nominati dei candidati: Rocco Caringella, Nicola Antonio Bellomo, Franco Bellomo e Domenico Pietrantonio, che non hanno accettato la carica. Dopo un secondo intervento da parte del presidente delle elezioni per la nomina di altri candidati senza aver successo, al terzo intervento non essendoci nessuno interessato, è stato costretto a chiedere al presidente uscente la possibilità di continuare la carica per i prossimi due anni.

Franco Bellomo ha accettato con riserva la presidenza proponendo una innovazione per l’Associazione Valenzano. La sua proposta è stata la seguente: maggior convolgimento del direttivo alla presidenza; in poche parole Franco Bellomo darà la possibilità a tutto l’esecutivo di presiedere le assemblee mensili, le manifestazioni o eventi programmati per quest’anno in modo che ciascun membro del comitato sarà presidente di turno.

Un’ottima idea ben accettata da tutti i presenti che propizia un convolgimento più attivo del comitato esecutivo con incarichi e responsabilità che solleveranno un po’ di lavoro al presidente.

IL NUOVO COMITATO 2004 - 2005

Associazione Valenzano

di Montréal

Presidente Franco Bellomo: Nato a Valenzano, in Canada dal 1974; presidente dal 1992; vice presidente della Federazione Puglia dal 1997. Vice presidente Rocco Caringella: Nato a Valenzano, in Canada dal 1963, vice presidente dal 2001, in passato ha avuto la carica di tesoriere; Segretaria Rosa Naccarata-Circelli: Nata a Valenzano, per la prima volta eletta nel comitato esecutivo; nell’ultimo mandato era consigliere. Tesoriere Domenico Selvaggio: Nato a Triggiano, in Canada dal 1967, per la prima volta eletto nel comitato esecutivo; nell’ultimo mandato era consigliere. Segretaria di finanza Lina Parlati: Nata a Ceglie del Campo (Ba), sposata con Antonio Parlati, nativo di Valenzano, in Canada dal 1967; nel passato ha svolto cariche di segretaria e vice presidente; Consiglieri: Vito Bellomo: nato a Valenzano, Giovanni Di Penna: Nato a Capurso, sposato con Rosa Tangorra nativa di Valenzano Maria De Palma: Nata a Valenzano Anna Guerra: Nata a Loseto (Ba), Carmela De Palo: Nata a Valenzano,

Comitato Feste SAN ROCCO Presidente Giovanni Leuzzi, nato a Valenzano, Vice presidente Fred De Palma, nato a Giovinazzo.

Inoltre per le altre cariche del direttvo sono stati eletti: Rocco Caringella, vice presidente; Lina Parlati Segretaria di finanza; Rosa Naccarata-Circelli, segretaria; Domenico Selvaggio, tesoriere; Giovanni Leuzzi, presidente festivo; Fred De Palma, vice presidente festivo; Consiglieri: Vito Bellomo, Maria De Palma, Anna Guerra, Giovanni Di Penna, Carmela De Palo. Fra i progetti futuri e tra i più importanti, che il presidente Bellomo presenterà alla Regione Puglia nel 2005, è la partecipazione di una rappresentanza (circa 20 persone) dell’Associazione Valenzano di Montréal, insieme ad altre Associazioni valenzanesi nel mondo, all’incontro mondiale degli amici di San Rocco che si terrà a Valenzano nel 2006, con la partecipazione di circa 50.000 forestieri devoti a San Rocco.

Il presidente Bellomo ha ringraziato Rocco Mattiace per la sua sempre pronta collaborazione, i segretari delle elezioni Joseph Bellomo e Isabella Di Fronzo e tutti i presenti che hanno accettato l’invito a partecipare, nonostante la temperatura davvero proibitiva, a questo importante appuntamento della scelta di persone responsabili per dirigere l’Associazione Valenzano.

IL VALENTINIANO appartiene a noi tutti valenzanesi www.il-valentiniano.com

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ATTUALITA’ATTUALITA’

L ’iniziativa del viaggio in Italia dei giovani d’origine valenzanese con il progetto “alla scoperta dell’identità d’origine”, - organizzata con successo dalle Associazioni Valenzano di Montréal-Canada e di Chicago-USA, - ha trovato vivo apprezzamento da parte della Direzione e Redazione del “Messaggero di Sant’Antonio”, il periodico italiano più letto all’estero, con milioni di copie annualmente diffuse in tutto il mondo. Il periodico, infatti, ha dedicato un’intero servizio a tale lodevole iniziativa, riportando non solo in prima pagina una bella foto del gruppo dei giovani che hanno preso parte al viaggio ma elogiando all’interno un progetto ben preparato, particolarmente valido e ben finalizzato, che si è concretizzato grazie all’impegno di non pochi volenterosi. Il merito, è bene ripeterlo, va agli organizzatori del progetto: i presidenti delle due Associazioni Franco Bellomo (Montréal) e Franco De Frenza (Chicago), il Comune di Valenzano e le autorità valenzanesi, in particolare il Sindaco Nicola Tangorra e l’Assessore alle politiche culturali Domenico Colonna, i professori Pasquita Pulice e Leonardo Pietricola, la Direzione del l ’ Ist i tuto Tecn ico-Commerciale "A. De Vito De Marco", senza dimenticare l’apprezzamento e l’incoraggiamento dati all’iniziativa dal Presidente della Regione, l’On. Raffaele Fitto, che ha concretamente contribuito alla sua realizzazione, permettendo così ai figli di emigrati pugliesi di ritrovare l’identità culturale del loro paese d’origine. Si è trattato di un viaggio alla scoperta di un mondo quasi irreale, che ha lasciato questi giovani stupiti ed ammirati per quanto di bello hanno visto e sentito, e che ha permesso loro di immagazzinare un bagaglio di storia, cultura, civiltà e di vita vissuta che servirà a radicare in loro la voglia e il piacere di apprezzare maggiormente Valenzano, la Puglia, l’Italia, in una parola, la loro identità d’origine, la cui salvaguardia diventerà per tutti un preciso impegno di vita. Un sentito ringraziamento, a nome anche di tutti i giovani e dei vari collaboratori di tale iniziativa, va al direttore responsabile del periodico de "Il Messagero di Sant’Antonio", padre Luciano Segafredo, per aver dato interesse ed ampio spazio al progetto, ed un rinnovato grazie per l’interesse sempre dimostrato per gli italiani all’estero.

“Alla scoperta dell’identità d’origine” in copertin a del mensile

“ALLA SCOPERTA DELL'IDENTITA' D'ORIGINE”, viaggio di venti giovani d'origine valenzanese di Chicago e Montréal, onorato in prima pagina del mensile "Messagero di Sant'Antonio" edizione estero, febbraio 2004.

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Il progetto “Alla scoperta dell’identità d’origine” resterà per lungo tempo nel ricordo di tutti i giovani partecipanti.

Alcuni di questi giovani non conoscevano la Puglia e l’Italia e l’esperienza da tutti vissuta rimarrà come un sogno.

Essi hanno avuto modo di visitare tutte le principali località della Puglia e in pochi giorni ne hanno imparato e approfondito tante nozioni culturali che senza dubbio sarà di stimolo per ritornarci.

Oltre alla Puglia hanno avuto la possibilità di viaggiare attraverso l’Italia e scoprire in soli tre giorni le più belle e rinomate città italiane: Venezia, Firenze, e Roma. E’ stato un vero tour-de-force, ma ne è valsa la pena, a giudicare dal vivo interesse suscitato negli stessi dalle meravigliose opere d’arte italiane e dai monumenti di cui sono piene le città italiane.

Fra tutte la più apprezzata è stata la capitale d’Italia Roma, per i suoi incantevoli monumenti e ricordi storici. A far da guida attraverso le vie di Roma è stato il nostro sempre disponibile amico Sabino Sciotti, poiché ci vive tutti i giorni e conosce minuziosamente tutti i segreti e le bellezze naturali della capitale. La chiesa di San Pietro ha impressionato la maggior parte dei giovani per la sua caratteristica architettonica. Mentre la più più apprezzata è stata la Fontana di Trevi, oltre per la bellezza, ma anche per tanta acqua disponibile in una giornata caldissima con più di quaranta gradi.

Quella degli scambi culturali per i giovani è un’attività che l’Associazione da anni persegue e il risultato è certamente di aver dato la possibilità di acquisire un bagaglio di storia, cultura e civiltà in apprezzamento alla propria identità d’origine.

Riscoprire le origini contribuisce ed essere fieri ed orgogliosi di essere figli di valenzanesi, figli di italiani.

Stazione di Bari, Ferrovie dello Stato. Il gruppo dei giovani d’origine valenzanese provenienti da Montréal pronti per partire in treno alla scoperta dell’Italia in soli tre giorni. Un’esperienza ed un ricordo indimenticabile nonostante la rapidità svoltasi.

Per visitare le tre principali città d’Italia, Roma, Firenze e Venezia, ci vorrebbero quasi mesi interi per poter conoscere a fondo tutte le bellezze carat-teristiche di ciascuna citta. In mancanza di tempo i giovani di Montreal sono riusciti a scoprire, anche se minimamente, le tre più importanti città italiane in solo tre giorni.

Firenze: carabinieri a cavallo

ATTUALITA’ATTUALITA’

IL VALENTINIANO Page 10 PUNTO E VIRGOLAPUNTO E VIRGOLA Pagina 10

Una domenica di dicembre sono andato in gita a «Spaccanapoli» per vedere i presepi. Un intero paese completamente invaso dai presepi. I vicoli della città vecchia erano riempiti di una marea di persone e di moltissime bancarelle. Il presepio napoletano dopo anni di crisi, rivive di nuovo splendore. Non so lo andare ad acqu istar lo a Spaccanapoli è diventato chic, ma ovunque si vende l'indispensabile per realizzarlo: dalla carta alle statuine, fino a costosi congegni che fanno muovere fabbri, falegnami e fornai in un delirio di perfezionistica rappresentazione della realtà. Il presepio torna di moda, dunque, ma che presepio è? Mi ricordo che una volta nel mio paese lo realizzavano con materiali di scarto lavorando per settimane e impegnando le lunghe serate di un autunno senza altri svaghi. Costava poco quel presepio e tutt'intorno non aveva né le diaboliche luci cinesi (serie da 240 lampadine) né altri addobbi: oltre al muschi fresco, c’erano delle frasche di pino che profumavano di resina si appendeva qualche torroncino e dei manderini, col loro inconfondibile odore che sapeva d'inverno. La tradizione di appendere i mandarini non se ne vede più, quasi quasi non si mettono più al presepio. Ora si pensa ai regal, al pranzo con cibi raffinati. A giudicare da quello che si vede e si sente in giro, sembra che Natale sia solo questo. Ciò che forse è successo in una lontana notte di venti secoli fa sembra che interessi ormai solo a pochi. Eppure - così narrano i testi cui dovrebbero credere coloro che fanno il presepio - è il fatto straordinario che ha cambiato la storia, anche quella dei non credenti o dei credenti in altre religioni. (Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

Natale fra i Trulli

I PRESEPI di Alberobello

Perché il Natale sia veramente una festa collettiva occorrono idee, tradizioni, racconti, curiosità e spazi, l'attesa umana e la fede religiosa.

E' quanto accadrà ad Alberobello, un intero paese completamente invaso dai presepi, fino al 2 febbraio prossimo grazie alla prima edizione de "Le vie dei Presepi", la mostra di p r e s e p i a r t i s t i c i o r g a n i z z a t a dall'Amministrazione Comunale. Gli oltre cento presepi in esposizione sono collocati nei principali monumenti cittadini dichiarati patrimonio mondiale dell'Umanità e visitabili seguendo un itinerario che, partendo dal Trullo Sovrano e, attraverso il centro storico, concludendosi nella chiesa a trullo della Madonna del Rosario in Coreggia, attraversa tutto il paese.

La mostra ospita presepi diversi per dimensioni, materiale (legno, terracotta, carta pesta, ceramica) e provenienza (da tutte le regioni d'Italia, ma anche dall'estero). In esposizione anche le collezioni private Bellino e Ficarella-Gallo.

Lungo l'itinerario de "Le vie dei Presepi" impossibile non fare tappa al Museo dell'Olio, che ospita presepi realizzati con prodotti alimentari (pane, cioccolato) e al Museo del Territorio, per visitare il Presepe della Pace, che vede un presepe palestinese e un presepe realizzato a Gerusalemme uniti davanti a un Gesù Bambino proveniente da Betlemme. La mostra è aperta tutti i giorni da martedì a domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20. L'ingresso è gratuito.

Un piccolo paese nel napoletano diventato famoso per i presepi

IL PRESEPIO di Spaccanapoli (Napoli)

Tempo di Natale. Tempo di presepi. Tanti. Suggestivi, affascinanti, magici. Proprio come magico è il Natale. Il termine 'presepe", derivante dal latino

praesepe o praesepium, recinto chiuso o mangiatoia, indica una rappresentazione statica e tridimensionale della adorazione della nascita di Gesù, realizzata per mezzo di figure di dimensioni, materiali e tipologie diverse e ambientate in un contesto paesaggistico più o meno illusorio, realistico e prospettico. È impossibile fissare una data di origine del presepe, ma una testimonianza significativa per stabilirne la storia è rappresentata dall'affresco che si trova nelle catacombe di Priscilla a Roma. È la prima opera dove la Madonna è raffigurata con in grembo il Bambino, nella posizione abituale della Presentazione ai Re Magi; questo appena cento anni dopo la morte di Cristo! Il più antico presepe a noi pervenuto, con figure plastiche a tuttotondo, è quello di Arnolfo di Cambio, del 1289, in Santa Maria Maggiore a Roma. Il presepe di Greccio - Si dice che San Francesco abbia inventato il presepe! Questa affermazione (forse) non ha fondamenti storici. È vero comunque che il Santo, nella notte di Natale del 1223, trasformò la grotta di Greccio (località presso Rieti) in una nuova Betlemme illuminata a giorno dalla folla dei fedeli recanti ceri accesi e, con il suo gesto di deporre accanto a una mangiatoia il bue e l'asinello (portati lì per l'occasione), diede un ottimo esempio per la continuità di un rito emozionante nel gesto e nel significato, ma l'episodio va ricordato solo come una sacra rappresentazione e non come presepe, in quanto mancavano le presenze essenziali di Gesù, Maria, Giuseppe, dei pastori e dei Magi.

STORIA DEL PRESEPE

Presepio della famiglia Parlati a Montréal che annualmente viene preparato sempre differente

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Una pagina sportiva valenzaneseUna pagina sportiva valenzanese

Campionato di calcio, Iª categoria, Anno 1964 - 1965 Formazione: in piedi Monteleone, Lobascio, Patruno, Stramaglia, Cobol, Lonigro In ginocchio: De Vincenzo, Cascarano, Pedone, Palmisano

Collezione di Pasquale Lonigro, anno 1942. Squadra di amici

Alcuni dei migliori giocatori valenzanesi degli anni sessanta. Si riconoscono Giovanni De Filippis, Michele Ardillo, Tonino Cascarano e in ginocchio Ramunni e Nicola Zenzola

Valenzano aprile 1959 - Spareggio di Lega giovanile fra le squadri locali : PIO XII e SAN ANTONIO

Risultato: Pio XII batte San Antonio - 3 - 2

Reti: primo tempo al 9º Sanzone, al 14º Bellomo, al 43º De Natale

Secondo tempo al 38º Sanzone, al 44º Cascarano

La squadra vincente PIO XII

Anno 1952, foto collezione di Tonino Cascarano

Foto collezione di Tonino Cascarano

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I lavori di ampliamento della Chiesa di S. Maria di S. Luca e di costruzione del Convento iniziarono alla fine del 1606, seguiti da Pietro Moiolo, per conto della baronessa Antonia Gentile vedova Furietti, e, per conto dei Francescani, da padre Stefano da Ruvo (†1608), che fu il primo guardiano del Convento. Con questa qualifica, infatti, lo troviamo citato tra i cinque sacerdoti confessori negli atti della visita pastorale dell’arcivescovo Caracciolo nel novembre del 1607.

Durante i lavori i frati acquistarono, per mezzo del loro procuratore, dott. Giovanni Leonardo Rafaele, altri fondi per un totale di oltre 8.000 mq., che aggiunti a quell i iniziali costituivano un’area di 12.000 mq. Il complesso conventuale fu terminato entro il 1610.

A fine lavori fu stilato un accordo tra preti e frati “del vivere quieto, e del modo da tenere fra loro”; ma sorsero subito i primi contrasti. Nel settembre 1610 i frati chiesero all’arcivescovo di autorizzare il trasferimento del cadavere di Aurelio Furietti da S. Rocco in S. Maria di S. Luca, come da testamento; l’arcivescovo diede il consenso. In dicembre i preti ricorsero contro i frati perché questi avevano abbattuto la cappella dell’Annunziata e avevano fuso la campana preesistente per ricavarne due; chiesero all’arcivescovo di obbligare i frati a costruire in S. Rocco una cappella all’Annunziata con annessa sepoltura e a rifondere la campana, l’arcivescovo obbligò i frati.

Anche i rapporti tra i preti e i feudatari erano piuttosto tesi: nel 1608 i preti reclamarono i cento ducati lasciati da Aurelio, ma donna Antonia Gentile fece notare che aveva speso ben 170 ducati nell’acquisto di suppellettile sacra da lei donata alla Chiesa di S. Rocco e a sua volta ricordò ai preti i loro obblighi nella celebrazione delle messe dovute.

Cresce anche il numero dei chierici, da nove a sedici, e di più varia composizione; accanto ai dottori Francesco Stella e Giovanni Battista Lubes troviamo esponenti di famiglie bracciantili. Le condizioni delle chiese sono senza dubbio migliorate. In S. Rocco: l’altare maggiore tutto in pietra è decorosamente arredato, come pure l’altare di S. Maria di Costantinopoli, col quadro della stessa, l’altare di S. Rocco pure in pietra è dotato del necessario, lo stesso dicasi per l’altare del SS. Rosario, presso cui celebra l’omonima confraternita, l’altare della Madonna del Carmelo, privilegiato per

concessione di papa Urbano VIII per sette anni, l’altare di S. Maria della Lama, su cui c’è il patronato della famiglia Agostinelli retto da don Francesco di Pierro. In S. Pietro ci sono: l’altare maggiore con l’immagine dello Spirito Santo con la Vergine e gli Apostoli, l’altare della Passione con l’immagine di Cristo morto (altare fatto costruire nel 1626 da Antonio Tarantino con relativo beneficio), l’altare della Madonna del Carmelo ecc. Alla metà del secolo la famiglia Furietti si rende ancora benemerita del paese per un’altra istituzione di

grande importanza nella storia locale: il Monastero di S. Maria di Loreto. I Furietti, dopo l’insediamento nella baronia di Valenzano, avevano abbandonato l’attività commerciale; nel 1612 avevano acquistato il feudo di Montrone; alla fine degli anni ’30 s’imparentano con la grande famiglia degli Acquaviva d’Aragona (Lanfranco sposa Maddalena, cugina di Giangirolamo, il potente Guercio di Puglia, conte di Conversano); vantano grande amicizia con l’arcivescovo Sersale, padrino di battesimo di due figli di Lanfranco nel 1640 e nel 1641, loro assiduo ospite (morirà proprio nel Palazzo baronale nel 1665); di lì a qualche anno, nel 1664, otterranno da Filippo IV, re di Spagna, il prestigioso titolo di Principi di Valenzano. E’ il momento, insomma, di celebrare l’ascesa sociale con un’opera di prestigio: un monastero che accolga giovani appartenenti alle migliori famiglie della provincia.

Il Convento, capace di 14 frati e dotato di una biblioteca di 400 volumi, acquistò subito particolare rinomanza anche nei paesi intorno a Valenzano; lo testimoniano i committenti dei dipinti più antichi. La Chiesa, poi, era molto frequentata sia per l’antico culto mariano, sia per il nuovo culto di S. Antonio da Padova, la cui immagine veniva considerata miracolosa.

Notevole fu anche il contributo che diede la popolazione valenzanese in termini di frati e di laici: poco meno di un centinaio dal 1606 al 1866, circa una decina a generazione. Quanto al clero secolare, esso nel 1639 era costituito da 18 membri: l’arciprete don Lattanzio Motta, i primicerii don Angelo de Surdis e don Luca de Bellis, i preti don Francesco di Agostino Agostinelli, don Francesco di Pierro Agostinelli, don Gio: Francesco Cantacesso, don Francesco de Santis, don Francesco de Tomaso, don Domenico di Frenza, don Agostino di Monte, don Cola Donato de Petrello [Lanera], don Paolo Lucente, don Giuseppe Motta, don Giulio Rafaele, don Cola Francesco Salata, don Colantonio Savino, don Vito Zazzara e il suddiacono Giuseppe Colucci. Rispetto all’oligarchia del 1574, si nota un allargamento della base sociale; diminuisce il peso dei vari Lubes, de Bellis, de Toma e de Surdis, mentre nuove famiglie portano al sacerdozio uno o più membri.

Monastero di S. Maria di Loreto (foto dei primi anni del ‘900)

IL VALENTINIANO Page 13 Pagina 13 STORIA DI VALENZANO di Leonardo PietricolaSTORIA DI VALENZANO di Leonardo Pietricola

Lanfranco (1601†1652), piuttosto che monacare le sue figlie in altri monasteri con grande esborso di denaro e senza riceverne grande prestigio, preferisce costruirne uno, per assicurare loro una posizione di preminenza. I lavori di costruzione iniziarono vivo ancora Lanfranco, su un suolo in gran parte di sua proprietà, nell’angolo a SE delle mura, di cui il Monastero inglobò una parte; fu necessario abbattere la Cappella di S. Lorenzo, grangia del Capitolo. Nel periodo della sua massima estensione occupò un’area di ca. 1800 mq.; strutturato su due piani, al piano terra aveva un chiostro con pozzo, un cortile per la legna, la cantina, la cucina, il lavatoio, il refettorio, il molino, un giardinetto e 13 stanzini; al primo piano c’erano 26 celle, oltre ad altri ambienti. La bolla della Sacra Congregazione che autorizzava l’istituzione religiosa porta la data del 19 agosto 1653; essa fissava in ottomila ducati la dotazione iniziale a carico dei Furietti, corrispondenti a quattrocento ducati annui per vent’anni; l’assegnazione fu stipulata il 3 settembre 1654; il giorno successivo il Monastero fu ridotto a clausura dalla Curia arcivescovile, tramite il delegato D. Giovanni Francesco Episcopo, vicario generale. Va detto, per inciso, che questo sacerdote alla sua morte istituì due maritaggi annui di 30 ducati ciascuno, affidando proprio al Monastero l’amministrazione del lascito. Il Concilio di Trento aveva prescritto che potevano essere elette badesse e priore solo monache di almeno quarant’anni di età e otto di professione religiosa; in mancanza di questi requisiti si potevano scegliere monache da un altro monastero dello stesso ordine. Per tale motivo furono fatte venire da Acquaviva donna Alberta Loseto e donna Elisabetta Guida, rispettivamente come badessa e come priora per il primo triennio 1654-1656. La prima monaca che prese il velo, nel primo anno del nostro Monastero, fu una figlia dei feudatari, col nome di donna Margherita, cui seguirono altre tre sorelle. Se le sorelle Furietti si monacarono a fronte della dotazione originaria del Monastero, le altre giovani versavano una dote o monacaggio di 300 ducati; le converse versavano di regola 50 ducati.

Queste ultime, col titolo di suora e non di donna, non avevano gli obblighi religiosi delle monache ed erano addette ai lavori manuali. Sempre nel primo anno si monacò come conversa Grazia Paldeo di Pascariello e Elisabetta de Bellis con un monacaggio di 100 ducati; dieci anni dopo, versando una differenza di 200 ducati si farà monaca col nome di donna Chiara Antonia. Fu la prima monaca valenzanese appartenente ad una famiglia borghese; era nipote ex sorore di don Carlo de Bellis, che fu canonico

della R. Chiesa di S. Nicola. Solo più tardi avremo monache delle famiglie Stella, Pentassuglia, Guidotti, Leonetti, Giammaria, Collenza e (nell’800) Pantaleo e Ungari. Il denaro acquisito con le doti di mo naca gg io ven i v a i mp ieg a to nell’acquisto di terreni o dato in prestito con ipoteca. A metà ‘700 il Monastero possedeva l’11% della superficie agraria di Valenzano per una rendita annua di quasi 1.000 ducati; aveva, poi, capitali per 9.000 ducati, prestati a vario interesse, che rendevano altri 800 ducati annui. Queste ed altre rendite, comunque, venivano ampiamente assorbite dalle spese; si tenga conto che nel Monastero vivevano fino a 45 monache, oltre a una decina di converse. Non di rado, poi, le calamità naturali causavano ingenti danni alle colture: per far fronte ai danni causati agli uliveti dalla famosa gelata del 1747, il Monastero dovette ricorrere ad un prestito di 500 ducati.

L’annessa chiesa era “ben fornita di suppellettili, di seterie, ed argenti”; vi erano quattro cappelle, originariamente dedicate alla Natività, a S. Antonio (poi a S. Anna), alla Madonna del Carmine e alla Passione, erano tutte “ornate con altari, e quadri”; sull’altare maggiore “ornato con frontespizio di marmo” c’era la statua in legno della Madonna di Loreto. Oltre a questa, ancora nel 1911, erano attestate altre due statue, dell’Addolorata e dell’Immacolata, come pure risultano presenti alla stessa data sette quadri: Madonna del Carmelo, Deposizione di Cristo, S. Benedetto, S. Bernardo, S. Anna, S. Teresa, S. Chiara. Nel 1982, secondo don Milano, statue e quadri erano conservati nel Convento, in attesa di restauro. Nella chiesa erano conservate molte reliquie, tra le quali vi era quella di S. Bernardo, conservata in un braccio d’argento, quella di S. Benedetto, che veniva esposta il 21 marzo, e una “piccola quantità di sangue della gloriosa S. Anna”, che si portava in processione per il paese il 26 luglio, giorno di indulgenze plenarie. L’altra grande festività era quella dell’8 settembre, in onore della Madonna di Loreto, titolare della Chiesa. I rapporti tra le monache e i preti erano buoni; tra questi ultimi, infatti, venivano scelti il procuratore generale del Monastero, il confessore delle monache e il cappellano che celebrava messa ogni giorno. Buoni, ovviamente, erano anche i rapporti con i Furietti, che ricorrevano spesso al Monastero per cospicui prestiti; tenuto conto anche che per quasi cinquant’anni badesse e priore furono le monache Furietti.

Statua lignea della Madonna di Loreto (sec. XVII).

Le pagine di storia valenzanese

a cura di

Leonardo Pietricola sono disponibili sul sito web

“Il Valentiniano” www.il-valentiniano.com

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IL VALENTINIANO Page 14 SPIGOLANDO: Notizie da ValenzanoSPIGOLANDO: Notizie da Valenzano Pagina 14

C r e s ce l ' a t t e s a p e r g l i appuntamenti in agenda per la fiera di Ognissanti, che ogni anno attira in paese l'1 novembre migliaia di persone provenienti da tutta la regione per visitare un'esposizione di prodotti agricoli e artigianali allestita in gran parte delle strade cittadine. Per l'occasione saranno celebrate due messe (alle 11.30 e alle 18.30) nell'abbazia di Ognissanti, suggestivo esempio di romanico pugliese, che sarà al centro delle prossime giornate. Oltre al programma di visite guidate che durerà fino al 6 novembre, in questo stesso giorno, alle 18.30, si terrà un convegno sul tema «Ognissanti di Cuti: spiritualità, s t o r i a , a r c h i t e t t u r a » . Relazioneranno il soprintendente ai Beni architettonici, Gian Marco Iacobitti , il direttore del Centro studi nicolaiani, padre Gerardo Cioffari , l'assessore ai lavori pubblici, Vito Leuzzi e diversi tecnici progettisti.

Interverranno inoltre il priore della basilica di San Nicola, padre Giovanni Matera, il sindaco, Nicola Tangorra e gli assessori alla cultura ed al turismo, Domenico Colonna e Michele Ardillo (al termine, degustazione di vini e focacce locali). Questa sera si svolgerà la rappresentazione «Le terre del rimorso - Mediterraneo: canti e disincanti», con la partecipazione di Rocco Capri C h i u ma r u l o e M a r i a Giaquinto (voci e percussioni) e, al la chi tarra, Paolo Mastronardi . Domani alle 20, invece, sarà la volta dei «Racconti di viaggio», in cui si potrà apprezzare il talento di Ambrogio Sparagna, Erasmo T r e g l i a e V a l e n t i n a Ferraiuolo. Tutte le iniziative sono state organizzate dalla basilica di San Nicola e dal Comune, con la collaborazione d e l «C e n t r o R i c e r c h e Valenzano» e l'assistenza della «Audioland».

I progetti presentati dal Comune si sono posizionati ai primissimi posti

Lotta all'inquinamento Oltre mezzo milione di euro in arrivo grazie ai Por

Tonio De Nicolò

VALENZANO Una pioggia di denaro è in arrivo dall'Europa nell'ambito dei Por destinati alla Puglia per il periodo 2000-2006. Il Comune si è posizionato nei primi posti della graduatoria p u b b l i c a t a s u l bollettino ufficiale della Regione per tre progetti che saranno f i n a n z i a t i , n e l

complesso, con più di mezzo miliardo di euro. La prima misura riguarda un piano di riqualificazione del traffico urbano per la riduzione dell'inquinamento atmosferico e l'aumento della mobilità «ciclopedonale» nell'area metropolitana barese. In questo progetto, Valenzano si unirà ai Comuni di Capurso (capofila), Adelfia, Cellamare, Sannicandro e Triggiano. Lo stanziamento previsto è di 127mila euro. All'insegna della tutela dell'ambiente anche la seconda misura, che prevede un piano di risanamento acustico che sarà sovvenzionato con 80mila euro. Oltre Valenzano, comune capofila, saranno coinvolti in questo programma le città di Adelfia e Sannicandro. C'è poi l'integrazione agli interventi di semaforizzazione ed ammodernamento dell'area viabile dell'ex strada provinciale che porta a Bari: stanziamento di oltre 329mila euro. Anche qui Valenzano sarà capofila, con il cointeressamento dello stesso capoluogo. Nei prossimi mesi l'amministrazione comunale dovrà lavorare con gli altri partner alla elaborazione di dettagliate proposte progettuali, in linea con le risorse messe a disposizione. Ma la notizia è stata già accolta con soddisfazione dalla giunta guidata dal sindaco Nicola Tangorra, e particolarmente dall'assessore ai lavori pubblici, Vito Leuzzi, che ha curato l'istruzione delle tre pratiche sin dall'anno scorso. «La concreta possibilità di fruire dei Por - ha osservato l'assessore - ci consente di disporre di ulteriori risorse per una serie di progetti che mirano ad una maggiore salvaguardia dell'ambiente, specialmente sotto l'aspetto delle immissioni atmosferiche e acustiche. La terza misura ci permetterà di realizzare una pista ciclabile che conduca fino al mare, una via rispettosa della natura».

Il tradizionale appuntamento a Valenzano

La fiera di Ognissanti Artigianato e agricoltura sotto i riflettori

Tonio de Nicolò - tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Bari

«Loving you till 11th /9» col Teatro Osservatorio Per la rassegna «Cose di teatro» il 22 e 23 gennaio, al teatro San Bernardino di Valenzano (Ba), lo spettacolo ispirato alle tragiche vicende terroristiche ed agli effetti sulle emozioni della gente comune Il nuovo millennio ha svelato un nuovo scenario della Storia dell’umanità. I fatti dell’11 settembre hanno messo in luce che, oltre il benessere, la storia è fatta di sangue e poteri economici incontrollati, che sotto ogni lapide c’è un’oncia d’oro e una d’orgoglio. In questo spettacolo il Teatro Osservatorio si è interrogato su come appare alla gente comune questo scenario e come mai ci sfugge il senso della storia sanguinosa tra occidentali e mediorientali. Lo spettacolo non risponde alle questioni storiche e politiche ma indaga le sensazioni e le emozioni che questo periodo storico suscita in noi e nei nostri vicini mediorientali. Informazioni "Loving you 'till 11th/9" 22 e 23 gennaio ore 20.30 Teatro San Bernardino di Valenzano (BA) Largo Plebiscito. Uno spettacolo del Teatro Osservatorio, nell' ambito della rassegna "Cose di teatro" Attori: Anastasia Tagliente, Angelo De Palo, Lidia Cuccovillo, Marcella Dell’Aglio, Silvia Cuccovillo. Regia e Soggetto:

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VALENZANO Un percorso che cominci dai margini della città costruita per giungere al principale gioiello architettonico del paese, l'abbazia di Ognissanti. E' il singolare progetto che tre giovani architetti hanno illustrato in una pubbl icaz ione presentata in un'affollatissima conferenza tenutasi proprio nella suggestiva cornice della chiesa, che rappresenta uno dei migliori esemplari di romanico pugliese. Si tratta di un'ipotesi di intervento che propone un'originale formula di relazioni tra i l monumento ed il territorio che lo circonda, tenendo conto delle numerose v icende s to r iche intervenute nei secoli, e che potrebbe essere fatto proprio dalle istituzioni perché diventi realtà. Con quest'opera, dal titolo «Una via per Ognissanti» (Adda editore), gli autori Nicola Abbinante, Francesco Cerrato e Enrico Mola hanno dunque stimolato ancor più l'attenzione delle forze politiche locali a fare del monumento il centro della vita culturale cittadina, come ha confermato anche l'assessore alla cultura, Domenico Colonna, che ha anche scritto l'introduzione al volume. Il priore della basilica di San Nicola, padre Giovanni Matera, ha sottolineato che il

Immersi in suggestivi giochi di luce e di musica, sono meta di visite degli studenti delle scuole elementari e medie, i presepi d i Antonio Caringella e Pasquale Guida. Realizzati in casa con dovizia di particolari, i presepi di questi due appassionati occupano intere stanze e sono solo alcuni esempi della creatività di cui danno sfoggio in paese numerosi fedeli per vivere il Natale, dando corpo ad un lavoro che comincia già diversi mesi prima per la ricerca delle statue e dei materiali p i ù ad a t t i pe r l e rappresentazioni.

Un presepe v i v e n t e , curato dalla Pro Loco presieduta da Michele Renzulli, si può inoltre osservare in questi giorni nelle sale

del castello baronale. Proseguono anche le manifestazioni natalizie organizzate dal Comune. Domani, 4 gennaio, dopo le finali della «Coppa Puglia» di pallavolo nel palazzetto dello sport, si svolgerà una serata per il progetto «Centrafrica», con canti dei gruppi «Antica e nuova musica» di Vito Scavo, «Chorus Socontra» di Antonio Di Maso, «Totus Tuus» di Pasquale Palella e delle seconde classi delle elementari (all 'organo Antonella Chiarappa). Si ch iuderà i l g io rno dell 'Epifania con i l consueto corteo dei Re Magi organizzato dalla comunità francescana.

Alcuni componenti dell’Ordine Francescano che benevolmente hanno partecipato alla raccolta fondi.

Un progetto per dare luce all'antica abbazia, illustrato in un volume da tre architetti

manufatto è molto conosciuto in Italia e all'estero, specialmente in Olanda, Germania ed Inghilterra. Di qui l'opportunità di lavorare per farne un polo religioso e culturale di livello internazionale. In tal senso, il protocollo d'intesa siglato tra la basilica ed il Comune consente già oggi di visitare l'abbazia praticamente in ogni momento dell'anno. L'amministrazione comunale ha inoltre previsto finanziamenti ad interventi di restauro del manufatto, e di sistemazione dell'area circostante, nel piano triennale delle opere pubbliche predisposto dall'assessore Vito Leuzzi. Operazioni che nei prossimi anni dovrebbero migliorare notevolmente la fruibilità di questo patrimonio storico e architettonico e proporne l'inserimento nei circuiti turistici promossi dalla Regione. A cominciare dalla viabilità, oggi estremamente scomoda. La giunta guidata dal sindaco, Nico la Tangorra, ha tra l'altro sostenuto il libro acquistandone alcune centinaia di copie che distribuirà a scuole ed associazioni. Lo stesso soprintendente ai beni architettonici, Gian Marco Jacobitti, ha espresso interesse alla valorizzazione dell'abbazia secondo le linee programmatiche tracciate nella serata.

Tonio De Nicolò* _____________________________________

* Tonio De Nicolò è il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno per Valenzano.

L'ambasciatore croato in Italia in visita a Valenzano

Visiterà l'abbazia di Ognissanti e la chiesa Matrice

dell'ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Vaticano Ludvik Toplak, che ha espresso - in una nota letta dal sindaco Nicola Tangorra in consiglio comunale - entusiasmo e ringraziamento all'assessore Michele Ardillo e a tutta la comunità, per «aver conosciuto la tradizione storica e culturale di Valenzano e della Puglia» nel quadro delle «aspettative positive nella fase di integrazione europea delle nazioni». Tonio de Nicolò

Nell'ambito delle visite ufficiali programmate in Puglia, l'ambasciatore della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede e l'Ordine Sovrano Militare, Franjo Zenko, ha fatto tappa a Valenzano. Al Palazzo di Città, Zenko ha incontrato il sindaco e le autorità civili e militari della città. Subito dopo si è recato alla chiesa matrice di San Rocco e all'abbazia di Ognissanti. L'evento, coordinato da Vito Grittani, segue la visita, nel mese di agosto,

Raccolta fondi dell’Ordine Francescano Secolare - Valenzano

Studenti in visita A Valenzano un presepe tra luci e musica

Tonio De Nicolò, tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno

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Il pane di Altamura è un pane tipico pugliese ottenuto da un impasto di semola di grano duro rimacinata. Affonda le sue radici nella cultura contadina delle popolazioni alto murgiane e ancor oggi mantiene un metodo di lavorazione artigianale che prevede l'uso di lievito madre, pasta acida, sale marino e acqua, con lievitazione naturale e cottura in forno a legna. Nella sua forma più tradizionale aveva pezzatura di n o t e v o l i d i m e n s i o n i , e r a prevalentemente impastato e lavorato tra le mura domestiche, e veniva cotto in forni pubblici. Il fornaio procedeva alla marchiatura delle forme con il marchio in legno o in ferro artigianale riportante le iniziali del capo famiglia. La sua principale caratteristica, mantenuta fino ad oggi, era la durevolezza, necessaria per garantire l'alimentazione di contadini e pastori per una settimana o più frequentemente nei quindici giorni trascorsi nelle masserie disseminate tra le alture murgiane: un'alimentazione incentrata quasi esclusivamente sul pane condito con sale, olio ed immerso nell'acqua bollente. Come si produce Per produrre il Pane di Altamura viene impiegato un rimacinato di semola di grano duro ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà appulo, arcangelo, duilio, simeto.

Pane di AltamuraPane di Altamura

Le fasi di produzione del Pane di Altamura sono le seguenti: impasto, lievitazione e prima fase di riposo, modellatura e seconda fase di riposo, rimodellatura e terza fase di riposo, infornata e cottura, sfornatura. L'operazione d'impasto deve durare 20 minuti, utilizzando una impastatrice a bracci tuffanti. A ult imazione dell'operazione dell'impasto è necessario coprire la massa con un telo di cotone di un certo spessore per poter ottenere una lievitazione a temperatura omogenea. In questa condizione l'impasto deve riposare per almeno novanta minuti. A conclusione della precedente fase di lavorazione, si procede con la pesatura e la prima modellatura che vengono effettuate manualmente per consentire alla massa di essere raccolta nel suo naturale involucro fibroso. In questa condizione la pasta resta per trenta minuti. Si esegue una ulteriore modellatura manuale, seguita da un periodo di riposo di almeno quindici minuti. Prima di essere infornata la pagnotta viene capovolta e con una leggera pressione della mano, esercitata su un lato, viene accompagnata nel forno, alimentato preferibilmente a legna o a gas. I primi quindici minuti di cottura avvengono a forno aperto, mentre per i restanti quarantacinque si procede a chiudere la bocca del forno. Al termine di questo periodo, la bocca del forno viene lasciata aperta per almeno cinque minuti per consentire la fuoruscita del vapore e per favor ire, d i conseguenza, l'asciugamento della crosta che diventa croccante. Si procede, quindi, a sfornare le pagnotte di pane, che vengono adagiate su assi di legno. Altamura la città del pane

Uno dei tanti panifici di Altamura Tratto dalla pagina web www.naturalmenteitaliano.com/

LA FOCACCIA DI LA FOCACCIA DI PATATEPATATE

VALENZANESEVALENZANESE Tipica della Puglia è una focaccia rustica, molto usata anche nelle scampagnate, perchè si può degustare anche fredda. Preparazione 1 Lessate la patata, meglio se al vapore, poi sbucciatela e passatela nel passapatate. Mettete la farina in una capiente ciotola, unitevi la patata passata, l'olio di oliva, il lievito che avrete sciolto in un bicchiere d'acqua tiepida ed il sale. 2 Lavorate il composto fino ad avere una pasta liscia ed omogenea. Coprite la pasta con uno strofinaccio e lasciatela lievitare in un luogo tiepido per circa un’ora. 3 Trascorso questo tempo trasferite il composto in una teglia unta d'olio d'oliva. Farcite la pasta con gli spicchi d'aglio che taglierete a metà e affonderete nella pasta. La stessa cosa farete con i pomodori. 4 Spolverizzate con del sale e di origano, irrorate con abbondante olio d'oliva e cuocete in forno già caldo a 200° per circa 15 m o fino a quando la focaccia sarà cotta. 5 Sfornatela, lasciatela raffreddare poi servitela farcita con della mortadella e del provolone. Non abbattetevi se non vi riesce la prima volta .....insistete perché ne vale la pena!!! La si può mangiare imbottita con mozzarella, burrata o mortadella... A molti piace di più gustarla senza aggiungere niente... La focaccia più prelibata è soprattutto quella fatta cuocere nei forni locali che si trovono in paese.

L’originalità della focaccia fa parte di quella tradizione di antiche ricette locali, che utilizzano ingredienti naturali e che si servono del processo di cottura in forno di pietra alimentato da legna che da’ la vera fraganza e originalità (doc) alla focaccia casalinga.

IL VALENTINIANO Page 17 Pagina 17 TRADIZIONITRADIZIONI

U mmejiere trametate, pe quaranda di iè malate. Il vino travasato, per quaranta giorni, è malato.

Bisogna aver cura del vino travasato, per una quarantina di giorni.Diversamente, potrebbe andare a male.

Da ricordare che il vino va tenuto in ambiente fresco, scuro e senza forti rumori.

U marange, la matine iè iore, la menzadì iè argejinde, la sère iè chiumme. L’arancia, al mattino è oro, a mezzogiorno argento, la sera è piombo.

É un consiglio dietetico da osservare, che sta in rapporto con i cicli alcalini ed acidi del nostro organismo, durante le ventiquattro ore della giornata.

O traine vacande se rombe u uasse. Al traino scarico si rompe l’asse.

Ironia della sorte! Accadono spesso le cose che non dovrebbero accadere. Così si dice, quando si ammala o muore una persona che è stata sempre di buona salute.

U pauruse more poverejiedde. Il pauroso muore povero.

Ogni impresario deve osare, se vuole arricchire.

Ce uò cambà sop’a stu munne meskine, a da tenè iarte, ngégne e ngine. Se vuoi vivere su questo mondo meschino, devi avere arte, ingegno ed uncino.

Il detto mette in rilievo le doti che bisogna avere per vivere bene in questo mondo. Occorre possedere la conoscenza di una professione, avere intelligenza ed amicizie.

Te chiame a ccoppe e tu me respunne a denare. Ti chiamo a carta di coppe e tu mi dai una carta di denaro.

Così si usa dire a chi elude la giusta risposta.

Ci mostra gode e ci vète crèpe. Chi mostra gode e chi vede crepa.

Il detto viene usato dalla donna vestita distintamente quando si vede osservata con disapprovazione.

Piante e frutti medicinali:

AGLIO: profilassi e cura malattie infettive (epidemie influenzali, tifo, difterite, affezioni polmonari, ipertensione arteriosa, spasmi vascolari e disturbi c i r co la to r i , a to n ia d ige s t i va , arteriosclerosi, reumatismi, gotta, litiasi urina, parassiti intestinali, otalgie, mal di denti, calli, verruche, punture di vespe, ascessi, cisti.

ALBICOCCHE: astenia, anemia, diarree, stipsi, rachitismo, ritardo di sviluppo dei bambini, nervosismo, insonnia.

ALLORO: d ispepsie atoniche, affaticamento, fiatulenze, fermentazioni intest inal i , bronchit i croniche, reumatismi, insonnie, regole dolorose, angina, faringite, sinusite.

ALTEA: infezioni delle mucose della bocca, infiammazioni gastro-intestinali, faringiti, affezioni polmonari, tossi, bronchiti, ascessi, foruncoli, affezione acuta dell’intestino.

AGRIMONIA : diarree, dissenterie, albuminuria, coliche nefritiche, asma, diabete, angine, stomatiche, distorsioni, contusioni.

AMARENE: depurative, digestive, diuretiche, regolatrici delle funzioni gastro-enteriche, antiuriche, antireumatica e antiartrosica.

ANICE : digestivo, carminativo, galattogeno, antispastico, concilia il sonno, stimolante nei ritardi mestruali.

ARANCIA: crescenza, convalescenza, anemia, demineralizzazione, astenia fisica ed intellettuale, dispesie, flatulenza, fragilità capillare, trombosi, iperviscosità sanguigna, buona per diabetici, stati febbrili, dermatosi, aczemi, stomatiti, gengiviti.

AVENA: crescenza, convalescenza, gravidanza, superlavoro, nervosismo, affezioni gastrointestinali ed epato-biliari

Crêpes SuzetteCrêpes Suzette la salsa 4 cucchiai zucchero vanigliato la buccia ed il succo di 2 arance la buccia ed il succo di un limone 50 g di burro 1 cucchiaino di acqua di fiori di arancio 4 cucchiai di Kirsch 4 cucchiai di Curaçao bianco 6 cucchiai di Rhum, 2 cucchiai di Maraschino Lavate dunque le arance e il limone, asciugateli e con un coltellino ben appuntito o con un pelapatate tagliate solo la parte arancione della scorza a filetti sottilissimi, che mescolerete con 4 cucchiai di zucchero vanigliato. Spremete poi il loro succo, passatelo al colino e versatelo in una casseruola. Aggiungete le scorzette zuccherate e 50 g di burro. Fate bollire e poi aggiungete l'acqua di arancio e tutti i liquori. Quando ha ripreso il bollore togliete dal fuoco. Questa è la salsa che potete preparare con largo anticipo e conservare in una bottiglia in frigorifero. Finitura del piatto : preparate le crêpes e tenetele in caldo. Poi in una padella riscaldate un po' di salsa e quando incomincia a sobollire, aggiungete le crêpes che devono essere completamente ricoperte da questa salsa e poi ripiegatele in quattro. Per ultimo aggiungete altri 2 cucchiai di Rhum, fiammeggiate le crêpes, quindi servite subito facendo attenzione a non bruciarvi! Come preparare le crêpes Ingredienti : 300 ml latte 120 g farina 2 uova un pizzico di sale. Frullate latte, uova, farina e sale; riscaldate bene il padellino ungendolo con un goccio di olio. Versatevi un po' di pastella ruotando il padellino in modo che il fondo sia ricoperto da uno strato sottile. Dopo un minuto, infilando una spatola sotto la crêpe, rigiratela e fatela cuocere per un minuto ancora. Se siete bravi, potete girarla in aria facendo in modo che la crêpe ricada sulla padella e non per terra! mano a mano che sono pronte mettete le crêpes una sull'altra. Consigli Se vi avanzano delle crêpes potrete congelarle avvolte in sacchetti di politene. Per scongelarle ponetele in frigo per qualche ora.

Curarsi con le piante medicinali di Puglia di Giuseppe Angiuli

“Come se disce a Valzane” Proverbi e detti popolari raccolti e ragionati da Giuseppe Angiuli

Le ricette di MAMMA

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IL VALENTINIANO Page 18 Pagina 18

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In Ricordo In Ricordo di papà Rocco e del Fratello di papà Rocco e del Fratello Linuccio Linuccio LOMORO “PIOSS”LOMORO “PIOSS”

Rocco “Pioss” Lomoro Nacque a Valenzano l’8 aprile 1905; morì il 10 agosto 1964. Figlio di Rosato Domenica e Lomoro Vito. Nel 1926 si sposò con Ungari Margherita. Dalla loro unione nacquero 8 figli: Vito (1927), Maria (1930), Chiara (1932), Raffaella (1934), Domenica (1937), Pasquale (Linuccio) (1941), Franco (1944) e Nicola (1947). Per parecchi anni lavorò in qualità di autista di camion; in seguito fu uno dei primi ed esperti meccanici ad iniziare questa attività in Valenzano. Nel 1955 emigrò in Venezuela. Vito Lomoro fu, come il suo papà, meccanico d’auto. Negli anni 1960-1962 aprì in Via Papa Giovanni la sua prima officina, che poi trasferì nei locali del palazzo di don Alberto (Labellarte), in Via Montrone angolo Via Bellini

Riceviamo e pubblichiamo queste foto memorabili del 1930 da un nostro collaboratore Michele Vitucci, attualmente residente a Valenzano, che colleziona queste belle foto per un suo amico d’infanzia Tutuccio (Vito) “Pioss”.

Valenzano, anno 1930, i coniugi Rosato Domenica e Lomoro Vito, davanti alla villa di Rizzi, in via Bari, dove lavorava come uomo di fiducia “u pral”, una volta sede della scuola d’avviamento.

Sant’Agata di Puglia (Foggia): papà Lomoro Rocco e Nicola Ungari, “fau fau”, cognato dell’Arciprete don Domenico Labellarte

La foto a sinistra, collezione di Lomoro Vito, è del 1948-49. Si possono riconoscere alcuni dei figli di papà Rocco “Pioss” Lomoro: Con il cappello seduto sull’auto Franco; Linuccio (deceduto nel 2003) e Nicola in compagnia di papà Rocco .

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Le solde Acquanne iune iè vacandì, le solde na so importande, po’, come se spose e acchemènzene le ndriie, senze de le solde na se pote sci nande.

Se disce ca la salute iè la prima cose, però, senza de le solde iè dolorose: ci te vene na malatie, senze de le solde na te pote uarì.

Le solde fascene affittà le cecate, fascene risuscità le muerte, fascene uarì le malate, fascene addrizzà le stuerte.

Le cristiane, pe le solde, fàscene tande azione, certe brutte e certe bone, chiidde brutte se fàscene le solde assà, chiidde ca le fàscene bone, pàssene sembe le uai I soldi Quando uno è scapolo, / i soldi non sono importanti, / poi, come si sposa e iniziano i guai, / senza i soldi non si può andar avanti. // Si dice che la salute è la prima cosa / però, senza i soldi è dolorosa / se ti viene una malattia, / senza dei soldi non ti puoi guarire; // i soldi fanno vedere i ciechi, / fanno risuscitare i morti / fanno guarire i malati / fanno addrizzare i storti, // la gente, per i soldi, fanno tante azioni, / certe brutte e certe buone, / quelle brutte si fanno molti soldi, / quelli che le fanno buone, passano sempre i guai.

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…..dal libro di Giuseppe Angiuli

“A la scole du Pietterusse”

…….dal libro di Vito De Girolamo

“Odio - Amore”

…….dal libro di Giuseppe Lonigro

“E la vite continue…”

Le solde Mechè

de solde de solde de solde tutte de solde volene parlà sénza sapè ca de solde puote cambà ma ca pe le solde puote pure crepà allore Mechè cè a ma fà? A ma fadià quande avaste pe cambà. I soldi - Michele / di soldi di soldi di soldi / tutti di soldi vogliono parlare // senza sapere che di soldi puoi campare / ma che per i soldi puoi pure crepare // allora Michele cosa dobbiamo fare? // dobbiamo lavorare quanto basta per campare.

Cè vite! Na vite sénza vite! sénz’arie e cchiène de fume! senza sole e ssénza solde!

addò puote ièsse cape pure ca na tiéne nudde ’ngape!

e puote chemannà pure ca nan za fadià!

addò iè vvère ca vale a ièsse cape pure ca si cape de sarache!

ah ci si bèlle alzarse subbete la matine e farse na zappate jinde o ciardine! Che vita! Una vita senza vita! Senz’aria e piena di fumo! / senza sole! / e senza soldi! // dove puoi essere capo / anche se non hai niente / in testa // e puoi comandare / anche se non sai lavorare! // dove è vero che vale essere capo / anche se sei testa di aringa! // oh come è bello / alzarsi presto la mattina / e farsi una zappata nel giardino

la lune se specchjie e nge riale u bianghe

Ascennenne da sope la vie du spegiale sendennese na sfuate du cambanale

Testa e croce Avevo giocato a testa e croce e

avevo vinto, avevo conosciuto la

felicità, l’allegria e la voglia

di vivere, poi, per un nulla, una voglia

di pensare al passato e al presente si

era dimenticata anche del mio

futuro, avevo giocato testa e croce e

avevo vinto, ha giocato a testa e croce

e ha scelto di allontanarsi dal

mio presente e dai miei

occhi, uccidendo il mio cuore,

ha giocato a testa e croce,

e ho perso, aspetto ancora invano

il perché del suo allontanamento;

testa e croce, la croce è la

mia vita senza di lei.

Poesia di Giuseppe Quaranta

GALLERIA DI POETIGALLERIA DI POETI

salendo di nuovo sopra a Candela tra luci e colori che sbat-tono le chianche

la luna si specchia e gli regala il bianco

Scendendo da sopra la via dello speciale sentendosi una sfogata del campanile

nghiananne arrete sope a cannele tra lusce e chelure ca azzoppene l' chianghe

IL VALENTINIANO Page 20 AGENDAAGENDA

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a cura di

Michele PARTIPILO E-mail: [email protected]

Antonia e Giuseppe De Bellis (48 anni - 12 gennaio 1956) Ateresa e Trifone Gargano (39 anni – 16 gennaio 1965

Michelina e Franco Schiralli (40 anni - 18 gennaio 1964)

Anna e Eugenio Calia (38 anni - 19 gennaio 1966) Carmela e Giovanni Leuzzi (44 anni - 23 gennaio 1960) Lucia e Antonio De Frenza (48 anni - 4 febbraio 1956) Rosa e Michele Circelli

(18 anni - 22 febbraio 1986) Johanne e Joe De Frenza (15 anni – 8 aprile 1989)

Rosetta e Franco Nicassio (54 anni - 17 aprile 1950)

Anna e Vito Schiralli (34 anni – 9 maggio 1970)

Maria e Domenico Selvaggio (37 anni – 20 maggio 1967)

Laura e Vito Pagnelli (33 anni - 22 maggio 1971) Angela e Agostino Miolli

(39 anni – 29 maggio 1965) Antonietta e Michele Frittoli

(47 anni – 3 giugno 1957) Lina e Antonio Parlati

(37 anni – 6 giugno 1967) Jeannine e Rocco Caringella

(30 anni – 8 giugno 1974) Liliane e Franco Grasso (26 anni - 10 giugno 1978) Rosa e Silvestro De Ligio (38 anni – 11 giugno 1966)

Anna e Fred De Palma (44 anni -18 giugno 1960)

Maria e Antonio De Palma (38 anni – 18 giugno 1966)

Gina e Franco De Cristofaro (33 anni – 19 giugno 1971) Maria e Michele Giannini (41 anni – 22 giugno 1963)

Antonella e Franco Jr. Bellomo (6 anni – 27 giugno 1998)

Maria e Alessandro Schiralli (28 anni – 28 giugno 1976)

Maria e Pasquale Lonigro (38 anni – 9 luglio 1966)

Teresa e Michele Campanile (31 anni - 21 luglio 1973)

Rita e Antonio Caringella (26 anni -22 luglio 1978)

Maria e Pasquale Pagnelli (31 anni – 28 luglio 1973) Domenica e Franco Leoci (39 anni – 2 agosto 1965)

Rosa e Giovanni Di Penna (42 anni – 6 agosto 1962)

Anna e Vito Guerra (43 anni – 7 agosto 1961)

Enza e Gino Pagnelli (27 anni – 13 agosto 1977)

Elisabetta e Peter Di Franco (12 anni – 15 agosto 1992)

Giuseppina e Giovanni Muggeo (55 anni – 20 agosto 1949) Mimma e Nick Berardi

(28 anni – 21 agosto 1976) Anna e Franco Bellomo

(27 anni - 10 settembre 1977) Maria e Saverio Volpicella (32 anni -11 settembre 1972) Franca e Joseph Primiani

(10 anni – 17 settembre 1994) Angela e Franco Rizzuto

(24 anni - 20 settembre 1980) Francesca e Giuseppe Palermo

(46 anni - 27 settembre 1958) Maria e Vito Bellomo

(42 anni - 29 settembre 1962) Marisa e Luca Berardi

(12 anni – 3 ottobre 1992) Lina e Franco Del Duca (33 anni – 4 ottobre 1971) Angie e Carlos Morais

(10 anni – 8 ottobre 1994) Irene e Giuseppe Panarelli 54 anni – 21 ottobre 1950)

Grace e Nicola Antonio Bellomo (10 anni – 22 ottobre 1994)

Antonietta e Vincenzo Lonigro (42 anni – 27 ottobre 1962) Sofia e Giovanni Simboli (38 anni – 28 ottobre 1966) Elisa e Franco Partipilo

(37 anni – 2 dicembre 1967) Carmela e Pasquale De Palo (33 anni – 4 dicembre 1971) Rosa e Filippo Tangorra

(45 anni – 12 dicembre 1959) Angela e Michele Scalera

(52 anni – 17 dicembre 1952) Lina e Marcel Brossard

(39 anni - 19 dicembre 1965)

FELICE ANNIVERSARIO

DI MATRIMONIO (nell’anno 2004)

In questo lieto giorno, l’ Associazione Valenzano coglie l’occasione per esprimere i più sinceri auguri di felicità, salute e prosperità ai coniugi:

Riceviamo e

pubblichiamo

26.02.2004 - 12:21 Micheal Filipponio [email protected] http://www.miguelf.too.it E' con vero onore che sfoglio il giornale on-line Il VALENTINIANO. Spero di ritornare presto in America e in Canada. Saluti e abbracci. Micheal, actor 10.02.2004 - 01:59 giuseppe [email protected] visitando il sito ho scoperto quanto è bello il mio paese, Valenzano! Tutti quelli lontani sentono la nostalgia di te, allora lo sai cosa ti dico “ke da valzan na m mov’ck” 03.02.2004 - 15:24 Marco E-Mail: No http://beepworld.de/members61/pcfc Un saluto a tutti pugliesi nel mondo. Specialmente un grandissimo saluto a tutti i salentini. Video dalla puglia e pugliachannel si trovano nel mio sito. Visitatemi, vi aspetto, ciao Marco 13.12.2003 - 01:53 Tom Lucente [email protected] http://www.msn.com Tanti saluti a tutti i Valenzanesi, Buon Natale e un felice Anno Nuovo, e per di piu' a mio fratello Angelo e' famiglia....P.S. Spedite foto di Valenzano....... Grazie, Tom