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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015 PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CENTRO ESTER - ENTE MORALE ONLUS - VIA G.B.VELA 91 - 80147 NAPOLI TEL. 081.5653111 - FAX 081.5653225 - E-MAIL: [email protected] - COPIA GRATUITA Mi sono addormentato su un letto di stracci e carto- ne. Inumiditi dalla pioggia e dall'acre odore della birra. Nella terra bagnata di urina. Sulle scale di una Univer- sità ho avuto cura della mia culla, quella più terri- ficante che un europeo benpensante possa desi- derare. L'ho meticolosa- mente ricomposta ogni mattina, quando i primi albori del giorno e lo stro- finio delle ruote delle auto sull'asfalto mi hanno de- stato dal sonno. O quan- do ho sentito una ragaz- za discutere al telefono col suo fidanzato per la sua esasperata gelosia, a due passi da me. Mentre un'altra rileggeva gli ap- punti prima di un esame. Io ero lì a due passi. Lì, su quelle scale dell'Uni- versità, che hanno accol- to il mio corpo lurido, reso tale dal tempo e dall'indif- ferenza di molti. Lì dove i giovani vengono esortati a studiare per formare la loro coscienza civica all'ombra dell'Enciclope- dia del secolo dei Lumi, del progresso, del libero mercato, per tutelare quella dignità dell'umani- tà ridotta in cenere con la Shoà. Lì dove i dotti di- scutono del diritto, dell'I- talia bella del Rinasci- mento, della globalizza- zione, dello sviluppo del- la tecnica, della moneta unica al grido di "Evviva l'Europa... via i clandesti- ni". Lì, dove, col sangue agli occhi, giovani aspi- ranti giornalisti esultano all'urlo "giù le mani dalla libertà di informazione" e i filosofi e gli storici in ma- niera perentoria dicono "mai più Auschwitz"... Lì ho trovato la mia culla di stracci e cartone. E un'in- finità di "non-senso"... Quanta ipocrisia, quanta carta straccia sotto il mio ventre affamato. Quanto ossigeno sprecato nelle menti dell'uomo in quelle aule in cui l'ipocrisia del sapere sposa l'avidità del denaro e le logiche baro- nali e clientelari dei do- centi. Quante monete gettate ai miei piedi luridi dal passante di turno. Monete false come i tren- ta denari di Giuda di chi mette apposto la propria coscienza privandosi del suo superfluo. Cosa rimane dopo tutto dell'istruzione se questa non trasuda vita, atten- zione, amore? Conoscono il prezzo di tutto e il valore di niente. Loro sono la società, ma non vivono di relazioni. Senza un telefono tra le mani sono nulla. Non hanno storia, non un ripa- ro, non uno sguardo in cui perdersi. Sono nativi digitali, sono connessi al mondo, ma non hanno un luogo da abitare. Loro sono i senza luogo, sen- za una culla che li accol- ga. Io ho la mia. Fatta di stracci e cartone. Una culla senza tempo. Umi- da. Lurida. Fredda. E' casa. Sono vivo. Sono libero. Amato. UNA CULLA DI STRACCI E CARTONI di Massimo Ricchiari Pietro Quirino Quartetto Calace e Napoli Opera pag.13 Campo Estivo rESTERemo insieme 2015 con Big Hero 6 pag.9

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Page 1: UNA CULLA DI STRACCI E CARTONI - centroester.it · Nella terra bagnata di urina. Sulle scale di una Univer-sità ho avuto cura della mia ... ca e romana, emersi dal sottosuolo durante

ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CENTRO ESTER - ENTE MORALE ONLUS - VIA G.B.VELA 91 - 80147 NAPOLI TEL. 081.5653111 - FAX 081.5653225 - E-MAIL: [email protected] - COPIA GRATUITA

Mi sono addormentato su un letto di stracci e carto-ne. Inumiditi dalla pioggia e dall'acre odore della birra. Nella terra bagnata di urina. Sulle scale di una Univer-sità ho avuto cura della mia culla, quella più terri-ficante che un europeo benpensante possa desi-derare. L'ho meticolosa-mente ricomposta ogni mattina, quando i primi albori del giorno e lo stro-finio delle ruote delle auto sull'asfalto mi hanno de-stato dal sonno. O quan-do ho sentito una ragaz-za discutere al telefono col suo fidanzato per la sua esasperata gelosia, a due passi da me. Mentre un'altra rileggeva gli ap-punti prima di un esame. Io ero lì a due passi. Lì, su quelle scale dell'Uni-versità, che hanno accol-to il mio corpo lurido, reso tale dal tempo e dall'indif-ferenza di molti. Lì dove i giovani vengono esortati a studiare per formare la loro coscienza civica

all'ombra dell'Enciclope-dia del secolo dei Lumi, del progresso, del libero mercato, per tutelare quella dignità dell'umani-tà ridotta in cenere con la Shoà. Lì dove i dotti di-scutono del diritto, dell'I-talia bella del Rinasci-mento, della globalizza-zione, dello sviluppo del-la tecnica, della moneta unica al grido di "Evviva l'Europa... via i clandesti-ni". Lì, dove, col sangue agli occhi, giovani aspi-ranti giornalisti esultano

all'urlo "giù le mani dalla libertà di informazione" e i filosofi e gli storici in ma-niera perentoria dicono "mai più Auschwitz"... Lì ho trovato la mia culla di stracci e cartone. E un'in-finità di "non-senso"... Quanta ipocrisia, quanta carta straccia sotto il mio ventre affamato. Quanto ossigeno sprecato nelle menti dell'uomo in quelle aule in cui l'ipocrisia del sapere sposa l'avidità del denaro e le logiche baro-nali e clientelari dei do-

centi. Quante monete gettate ai miei piedi luridi dal passante di turno. Monete false come i tren-ta denari di Giuda di chi mette apposto la propria coscienza privandosi del suo superfluo. Cosa rimane dopo tutto dell'istruzione se questa non trasuda vita, atten-zione, amore? Conoscono il prezzo di tutto e il valore di niente. Loro sono la società, ma non vivono di relazioni. Senza un telefono tra le mani sono nulla. Non hanno storia, non un ripa-ro, non uno sguardo in cui perdersi. Sono nativi digitali, sono connessi al mondo, ma non hanno un luogo da abitare. Loro sono i senza luogo, sen-za una culla che li accol-ga. Io ho la mia. Fatta di stracci e cartone. Una culla senza tempo. Umi-da. Lurida. Fredda. E' casa. Sono vivo. Sono libero. Amato.

UNA CULLA DI STRACCI E CARTONI

di Massimo Ricchiari

Pietro Quirino

Quartetto Calace

e

Napoli Opera pag.13

Campo Estivo

rESTERemo insieme

2015

con Big Hero 6 pag.9

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

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Il 23 maggio è stata inaugurata dal sindaco Luigi de Magistris e dal mi-nistro per le infrastrutture Graziano Delrio, la Stazione Municipio della Linea 1 della Metropolitana di Na-poli. La stazione è una vera e pro-pria opera d’arte, ed è stata proget-tata dagli architetti portoghe-si Àlvaro Siza Viera ed Edoardo Souto de Moura, e mette in vetrina i resti archeologici della Napoli gre-ca e romana, emersi dal sottosuolo durante i lavori per la costruzione della metro. Con l’opera video “Passages”, realizzata su un muro lungo 37 metri e alto 5, l’artista in-ternazionale Michal Rovner, ha col-legato il passato al presente con un omaggio alle grandi civiltà vissute nella nostra città. All’esterno della stazione inoltre, campeggia la favo-losa fontana del Nettuno, costruita nel 1602 presso l’Arsenale del porto e che nel corso degli anni ha subito innumerevoli spostamenti; i più re-centi da piazza Bovio a via Medina, e da quest’ultima a piazza Munici-pio. Così il primo cittadino ha de-scritto la nuova fermata: "Questa metropolitana è sicuramente una

delle opere di maggiore valenza nazionale, frutto di uno straordinario lavoro di collaborazione tra istituzio-ni. La nostra Amministrazione ha sempre creduto in quest'opera e lavoriamo ancora all'apertura delle altre stazioni come Centro Direzio-nale, Capodichino e altre. Un altro

traguardo da tagliare, poi, è senza dubbio il completamento della Linea 6, altra opera strategica per la no-stra città. Siamo molto soddisfatti di questo risultato. Questa è un'opera pubblica vera, che serve ai cittadi-ni".

Anna Castagnola

CITTA’CITTA’ Metropolitana di Napoli Inaugurata la stazione Municipio della Linea 1

EVENTI IN CITTA’

In nome di Virgilio Dal 18 giugno al 5 luglio 2015 Convegno, spettacolo, visite guidate e reading Giovedì, 18 Giugno - Domenica, 5 Luglio "Buon compleanno Poeta" Quattro appuntamenti per celebrare il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri Giovedì, 18 Giugno - Giovedì, 9 Lu-glio Apertura straordinaria dell'area ar-cheologica di Carminiello ai Mannesi (Napoli) 12/06 - 26/06 e 10/07/2015 Martedì, 16 Giugno - Venerdì, 10 Luglio

SOMMARIO Sfida sulla sostenibilità del sistema alimentare pag. 4 Luce e arte nella terra dei fuochi pag. 4 Caro giornale ti scrivo pag. 5 Rinviata la riforma della scuola pag. 6 Malattie della senescenza pag. 7 Conclusa la XXI edizione del Premio Poesia “Madre Claudia Russo” pag. 8 Grande partecipazione al Campo estivo 2015 pag. 9 Eventi dell’estate pag.10 Volley e sapori pag.10 Minions: Annunciati i doppiatori italiani pag.11 Jurassic World pag.11 Museo Archeologico di Sperlonga pag.12 Pallavolo: ultime gioie in campo e fuori pag.13 XIV Torneo Madre Ester anno 2015 pag.14 In Italia c’è anche chi non vuole andare in pensione pag.14 Stage di musical con la maestra Floriana Monici pag.15 Diplomande Danza al loro ultimo esame pag.15

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

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ATTUALITA’ATTUALITA’

Contrariamente a quanto deciso

dalla Corte Costituzionale soltan-to i pensionati che percepiscono un assegno mensile lordo compre-

so tra 1450 e 3200 euro avranno il prossimo primo agosto un rimborso una tantum . La Corte con la sentenza del 30 aprile scorso aveva dichiarata ille-gittima la norma, inserita nella leg-

ge FORNERO di riforma delle pensioni, che prevedeva il blocco della rivalutazione per gli anni

2012 e 2013 di tutte le pensioni superiori a 1450 euro, importo che corrisponde a tre volte il mini-mo assegno erogato dall’INPS. Nel giornale di maggio abbiamo calcolato l’importo che avrebbe dovuto ricevere un pensionato nel caso venisse rispettata integral-mente la sentenza. L’esempio illu-strato con una tabella si riferiva ad

un pensionato che normalmente percepisce un assegno di circa

2000 euro lordi mensili. Il pensio-nato dell’esempio avrebbe dovuto

prendere circa 4000 euro lordi co-me arretrati ed un aumento mensi-

le di 120 euro. La spesa per lo stato sarebbe stata più o meno di 18 miliardi di euro . Secondo il go-verno Renzi per questa partita poteva impegnare al massimo 2 miliardi e quindi ha stabilito quanto segue:

- 750 euro una tantum per chi guadagna 1.700 euro al mese lordi -450 euro per chi percepisce una pensione lorda di 2.200 euro al mese -278 euro per i pensionati con un assegno di 2.700 euro lordi -nessun rimborso per chi gua-dagna più di 3.200 euro lordi al mese Dunque, il grosso dei rimborsi an-drà soltanto a chi si trova nelle

fasce di reddito più basse. Man mano che aumenta l'importo della pensione, la cifra pagata si ridur-

rà progressivamente fino ad an-

nullarsi del tutto quando l'assegno

Inps percepito supera appunto il tetto dei 3.200 euro lordi. A partire dal 2016, gli assegni pen-sionistici verranno inoltre aumen-tati di qualche decina di euro, per tenere conto delle rivalutazioni che sarebbero spettate nel biennio 2012-2013. E piu’ precisamente - 15 euro al mese lordi (180 euro all'anno) di aumento, per le pen-sioni fino a 1.700 euro lordi al me-se - 8 euro lordi al mese (99 circa euro all'anno) per gli assegni di 2.200 euro lo -5 euro lordi al mese (60 all'anno) per chi guadagna 2.700 euro lordi al mese -nessun aumento per gli assegni sopra i 3.200 euro lordi Come è facilmente prevedibile fioccheranno molti ricorsi promos-si dai sindacati e dalle associazio-ni dei consumatori.

Una tantum per i pensionati di Gennaro Ferraris

Associazione CENTRO ESTER

Ente Morale ONLUS

Presidente Gino Russo

CENTRO ESTER

Società Sportiva Dilettantistica

Presidente Ester Russo

Via G. Vela n.91 -80147 Napoli

www.centroester.it

[email protected]

Info-line

Centralino 081.5653111

Fax 081.5653225

Segreteria sanitaria 081.5653207

Radiologia 081.5653234

Poliambulatorio 081.5653217

Segreteria calcio 081.5653228

Palazzetto R.Mar. 081.2552315

Ufficio Comunica-

zione e Marketing 081.5653250

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

ATTUALITATTUALITÀÀ

L'alimentazione è un problema all'ordine del giorno di tutte le at-tuali nazioni e lo sarà sempre di più per quelle future. Si studiano, a tal proposito, nuove strategie il cui obiettivo è quello di produrre di più, utilizzando meno fattori produttivi, in particolare quelli dei terreni e quelli dell'acqua. Questa problematica è al centro dell'attuale Expo milanese in cor-so. In essa si ha la percezione, che è in atto, di una sfida tra i grandi gruppi della chimica indu-striale mondiale con lo sviluppo delle biotecnologie che sono un'a-rea scientifica che sta dando rispo-ste importanti e che lasciano ben sperare per la soluzione della pro-blematica. Punto centrale di questa sfida è sulla sostenibilità del sistema ali-mentare in rapporto all'incremento dei prossimi anni. Nel 2050 sare-mo 9 miliardi di persone. Alimentare questa imponente mas-sa di popolazione con i sistemi at-

tualmente in essere, è semplice-mente illusorio nonchè fallimenta-re. Quindi è necessario che impre-se che operano a livello globale e aventi una forte base scientifica trovino la "chiave" per migliorare in senso quantitativo e qualitativo le produzioni agricole. Si potrà a-vere meno inquinamento, meno utilizzo di acqua per la irrigazione dei campi, meno utilizzo di terreni

utilizzati per le varie colture, più sicurezza per gli alimenti e mag-giori benefici. per la popolazione mondiale. L'acqua, bene sempre più carente e indispensabile per la vita, è utiliz-zata, per il 70% del disponibile, per l'irrigazione delle colture. La scien-za potrà aiutarci a trovare il modo per farci ottenere le medesime pro-duzioni con quantità di acqua di-mezzate, sviluppando nuovi tipi di sementi e fertilizzanti eco-compatibili. Si sono già posti in essere alcuni tipi di tecniche che lasciano ben sperare, vedi gli in-crementi di produttività in Cina, India, Brasile e nella stessa Africa dove i risultati conseguiti non sono ancora accettabili e quindi da mi-gliorare. Bisogna considerare la scienza come nostra alleata al fine di dare cibo sano e nelle quantità necessarie per alimentare nei prossimi anni i previsti 9 miliardi di persone.

Domenico Napolitano

Sfida sulla sostenibilità del sistema alimentare

“La bellezza salverà il mondo” è una celebre frase di cui non se ne apprezza mai abbastanza il valore. Eppure, quando si scende dall’astrattezza dei concetti, come quello di bellezza, e si riconduce ciò che è alto e nobile a questa terra, a ciò che è profondamente umano, il senso di questa frase suona quanto mai lampante. A Casal di Principe è arrivata la mostra “La luce vince l’ombra” con opere dai grandi musei italiani per riportare la cultura nei luoghi dove la malavita la fa da padrone. È stata scelta una villa sequestrata a un esponente della criminalità organizzata per accogliere e ren-dere fruibili alcune tra le tele più suggestive degli Uffizi. In quel sud m a r t o r i a t o d a l l ’ i n c u r a n za ,

l’abbandono e le logiche del poten-te del clan di turno l’arte apre uno squarcio di incontaminata bellezza. Nella terra in cui rintoccano ancora le campane a morte per l’uccisione

di Don Peppe Diana, il 19 giugno scorso il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Da-rio Franceschini,

Continua a pag.5

LUCE E ARTE NELLA TERRA DEI FUOCHI di Massimo Ricchiari

CULTURACULTURA

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

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LETTERA LETTERA ININ REDAZIONEREDAZIONE

CARO GIORNALE TI SCRIVO

Alcuni mesi or sono è venuta a mancare al nostro affetto mia ma-dre. Io, come sorella maggiore di tre fratelli, ho dovuto sobbarcarmi delle faccende domestiche, ovvero tutte quelle mansioni tipicamente materne: rassettare, stirare, cuci-nare, accudire i fratellini. Per cau-sa di forza maggiore, quindi, ho sospeso anche gli studi universi-tari che avevo appena intrapreso. Non avrei motivo di lamentarmi, se non fosse per il fatto di avere una conflittualità quotidiana con mio padre. Il suo carattere, che era già abbastanza severo, con la morte di mia madre, è diventato burbero, scontroso, ombroso. Instaurare un dialogo con lui è quasi impossibile. Ogni giustificazione è preclusa- Intende avere sempre e comun-que ragione. Non vi sono mezzi termini. Si fa così e basta! Tutto questo crea in me una enorme sofferenza. La mancanza di fiducia è comunque reciproca. Sovente mi ripete che “bene” e “male” sono due facce della stessa moneta e che gioia e dolore sono una finzione. Ecco, allora, che sono giunta al punto di non riuscire più a sopportarlo. La

luce del giorno, per me, equivale al buio della notte. Però ciò che più mi fa male e che mi inquieta, mi rattrista e e mi tormenta, è la sua incomprensione di genitore e la sua insensibilità di padre. Teresa Cara Teresa, il momento che ti trovi ad affrontare è estremamente complesso e delicato. Non soltan-to devi fare i conti con la perdita della tua mamma, ma devi anche farti carico di tutti quei compiti che prima erano suoi, perdendo di vi-sta anche te stessa ed i tuoi obiet-tivi universitari. Indubbiamente ti fa onore il modo in cui ti sei messa in gioco, confrontandoti con mansio-ni ed attività che fino a poco tem-po fa non facevano parte delle tue giornate, e ti sei rivelata un punto di riferimento fondamentale per i tuoi fratelli. Tutto questo ti ha resa più forte, più matura, più adulta. Il dolore o migliora o peggiora le persone. E tu, da questa esperienza doloro-sa, ne stai uscendo migliorata e cresciuta. Il tuo papà, esattamente come te, si trova alle prese con l'elaborazione di un lutto e di una perdita, in questo caso riferite alla

persona con cui aveva scelto di trascorrere la vita, per cui pro-babilmente è anche il senso della progettualità cui si era affidato che sente venir meno. Il peso di que-sta sofferenza ha esasperato i tratti caratteriali che già aveva, ed è comprensibile che per te sia dif-ficile conviverci, ma è anche vero che è una persona ferita a mor-te dalla vita, e la rabbia che porta dentro non è facile da gestire. For-se, con dolcezza e con delicatez-za, puoi provare a fargli capire che nel dolore che prova non è solo, che questo dolore è Vostro, e che se restate uniti e vi sorreg-gete potete riuscire ad andare a-vanti con coraggio. Ciò che sembra impossibile per una singola persona, a volte di-venta possibile se si è in due. Se riuscite a trovare un punto di incontro e di equilibrio, compro-messi e sforzi di comprensione inclusi, questo momento difficile sarà poi ricordato, un domani, co-me il momento in cui vi siete senti-ti veramente una famiglia e ce l'a-vete fatta perché Insieme.

Anna Sara Cutolo

CULTURACULTURA LUCE E ARTE NELLA TERRA DEI FUOCHI Continua da pag.4

ha presentato la mostra pittorica. In una villa casertana, intitolata proprio alla memoria e all’esempio di Don Peppe, la mo-stra “La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe” colora di poesia e magia una terra mac-chiata dal sangue di testimoni del Vangelo. L’esposizione sarà disponibile fino al 21 ottobre con venti opere d'arte tra grandi capolavori dell’arte: ci sono opere di Mattia Preti dagli Uffizi, serigrafie di Andy Warhol, in prestito tempo-raneo dal vicino Palazzo Reale di

Caserta. Altre opere provengono dal Museo di Capodimonte e da Capua. Molte di esse sono ricon-ducibili alla scuola dei caravaggi-sti. La mostra è curata da Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi (insieme con Marta Onali), e da Fabrizio Vona, diret-tore del Polo museale regionale della Puglia. Un'Italia intera riunita per far tri-onfare la giustizia e l'arte laddove prima c'erano soltanto soprusi e azioni “distruttive”.

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

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SCUOLASCUOLA

ASSOCIAZIONE

CENTRO ESTER Ente Morale

CENTRO ESTER Reg. Trib. di Napoli n.22 del 30/01/2003

REDAZIONE Direttore Responsabile

Gianluca Veluscek

STAMPA Tipografia “La Stampa” s.n.c.

San Giuseppe Vesuviano - NA -

O rmai è quasi certo, la riforma della scuola tar-

gata Renzi rischia di essere rin-viata di un anno. A indicare lo stop per le assunzioni dei preca-ri, in maniera molto chiara, è sta-to lo stesso premier. "Quest'anno con tremila emendamenti mi pa-re difficile che si assumano i pre-cari. Si andrà al prossimo anno", ha detto il presidente del consi-glio, ospite di Porta a porta, par-lando delle assunzioni degli inse-gnanti precari previste dal dise-gno di legge del governo sulla Buona scuola. E siccome le 100mila assunzioni rappresenta-no la spina dorsale dell'intera riforma scolastica, va da sé che ad essere rinviata di un anno sa-rà l'intera Buona scuola immagi-nata dal governo. Ad indurre l'esecutivo a rinviare di un anno la riforma cardine del governo Renzi i tempi ormai troppo stretti e i troppi problemi di tipo tecnico per applicare le tante novità introdotte dalla rifor-ma. Con un tour de force in Par-lamento, cosa sempre possibile, il rischio che a settembre le scuole, precipitino nel caos è tutt'altro che remoto. I sindacati lo dicono da tempo. Un'ipotesi, l'apertura nella più totale incertezza dell'anno scola-stico, che il presidente del Consi-glio non può neppure considera-re, perché a quel punto la riforma scolastica si trasformerebbe per il governo in una debacle. I tempi di discussione del prov-vedimento al Senato si sono al-lungati e, per mettere in pratica tutte le novità previste dal prov-vedimento, gli uffici ministeriali hanno bisogno di tempo. In altre parole, approvare la legge oltre il mese di giugno avrebbe signifi-cato rendere impossibile la sua applicazione dal primo settembre

di quest'anno. L'organico dell'autonomia, sul quale si dovrebbero innestare le 100mila assunzioni dalle gradua-torie ad esaurimento, non esiste ancora. In questi mesi, al mini-stero si sono esercitati con delle simulazioni, ma poi la realtà è un'altra cosa. Perché la macchi-na della scuola è molto comples-sa e, senza tempi distesi, si po-trebbe bloccare. L'approvazione definitiva del disegno di legge era prevista all'inizio per metà giugno. Ma soltanto ieri sono iniziate le votazioni degli emendamenti in commissione Cultura al Senato. E, anche facendo gli straordinari, serviranno almeno una/due setti-mane per concludere tutto. Poi, il provvedimento dovrà tornare nuovamente alla Camera per la terza lettura. E fare slittare a lu-glio l'approvazione definitiva del-la riforma rende impossibile la sua attivazione dal prossimo an-no. La cosa più saggia era quindi quella di rinviare tutto di un anno: albi territoriali, deleghe, super-preside, alternanza scuola-lavoro, finanziamenti alle parita-rie. E assunzioni. Col rinvio di un anno, i sindacati che hanno proclamato ben due scioperi non sono riusciti ad otte-

nere lo stralcio delle 100mila im-missioni in ruolo dal resto del provvedimento. E, in più, dovran-no fare i conti con la delusione dei precari delle graduatorie ad esaurimento che si sentivano già in cattedra. Ma raccoglieranno il consenso dei 60mila supplenti di seconda fascia, che sarebbero rimasti fuori dai giochi, ma che secondo la Corte di giustizia europea han-no diritto all'assunzione a tempo indeterminato dopo tre anni di supplenze. Questi ultimi potran-no continuare a sperare in una soluzione favorevole anche per loro. Dal canto suo il Premier evita così di mettere la fiducia su un provvedimento che gli avrebbe provocato non pochi problemi, quindi meglio limarlo e presen-tarlo più condiviso.

Alfonso Buonagura

Rinviata all’anno prossimo la riforma della scuola. Delusi i precari

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

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MEDICINAMEDICINA

Ancora incerto sull’argomento da trattare una pubblicità, alla televisio-ne, attira la mia attenzione. Due donne di cui una più giovane si mo-strano soddisfatte e sicure mentre entrano in ascensore accompagna-te occasionalmente da un uomo. Sono tranquille perché il dispositivo utilizzato non permette di “sentire” un cattivo odore. Ed ecco il diavolo. Mi viene recapitato, il mattino dopo, il Bollettino dell’Ordine. Che leggo! “Incontinenza urinaria…” Colgo l’occasione, leggo l’articolo e decido di proporlo. I dati che riporto sono, quindi, ricavati da questo arti-colo. Si definisce incontinenza urinaria la “perdita involontaria di urine indi-pendentemente dall’atto della min-zione “ che (come fa capire la pub-blicità ricordata) determina una ina-deguata qualità della vita. Colpisce sia uomini che donne ed in particolare gli anziani. Come ricordato dall’estensore dell’articolo, la vescica contiene le urine che continuamente sono pro-dotte dai reni ma lo svuotamento avviene solo più volte al giorno. Ne consegue che essa deve contenere le urine per diverse ore e perché ciò sia possibile è necessaria l’integrità del suo apparato muscolare e ner-voso. L’apparato deputato al deflus-so deve essere in grado di opporre resistenza e, cioè, deve essere con-tratto. Il venir meno di questo mec-canismo determina perdita di urine e, quindi, incontinenza. Vari sono i fattori che possono de-terminare tale condizione, dalle ma-lattie ad eventi avversi da farmaci. Come già anticipato l’incontinenza colpisce prevalentemente l’anziano con una prevalenza che nell’uomo va dall’11% ( soggetti dal 60 ai 64 anni) al 31 % nei soggetti di età pari o superiore agli 85 anni mentre nel-le donne va rispettivamente dal 12,5 al 20,9%. Percentuali verosi-milmente sottostimate tenuto conto della “condizione imbarazzante”. In effetti ( in modo esemplificativo, il meccanismo è molto complesso!) la

vescica, nei soggetti sani, dalla di-stensione delle sue pareti rileva la quantità (volume) di urine in essa contenuta. Da questa distensione vengono eccitate delle terminazioni nervose che inviano informazioni al cervello (centro pontino) dal quale partono impulsi finalizzati al miglio-ramento del riempimento per di-stensione delle pareti ed altri finaliz-zati ad aumentare la resistenza allo svuotamento. Le pareti della vescica si distendo-no per accogliere una maggiore quantità di urine e le vie di uscita si contraggono per impedirne il deflus-so. In questo meccanismo sono coin-volti i due sistemi nervosi simpatico e parasimpatico. Il primo media la distensione delle pareti vescicali e la contrazione delle vie di deflusso; il secondo la decontrazione di que-ste ultime che avviene quando i se-gnali che arrivano al cervello supe-rano una certa soglia. Altri nervi partecipano: i nervi somatici puden-di e sacrali, pelvici e vari i trasmetti-tori, dopamina, serotonina, endorfi-ne. Vengono descritte diverse va-rianti di incontinenza: > da sforzo, per tosse, risate, star-nuti, per pressione sulla vescica, nella donna dopo parti laboriosi, obesità, farmaci; nell’uomo dopo chirurgia della prostata per lesione dello sfintere o dei nervi; > da perdita involontaria preceduta o non da sensazione di urgenza, colpisce sia uomini che donne. si associa a pollachiuria (minzioni fre-quenti) nicturia ( minzioni notturne). Spesso dovuta a disfunzione nervo-sa nei pazienti affetti da sclerosi

multipla, Parkinson, etc; > mista, combinazione di entrambe; > da rigurgito, colpisce soprattutto i maschi, incapacità ad espellere del tutto le urine per ostacolo a livello dell’uretra, adenoma della prostata, costipazione,etc ; > funzionale, incapacità a contene-re le urine per disfunzione del tratto urinario basso o per problemi neurologici. Anche i farmaci possono causare incontinenza per alterazione dei meccanismi descritti per effetti diret-ti o indiretti e, poiché la maggior parte dei farmaci viene escreta nel-le urine ne consegue che il tratto urinario basso è facilmente vulnera-bile agli effetti di questi. D’altra par-te farmaci che determinano una cronica ritenzione di urine possono, poi, causare un “gocciolamento” di urine e, quindi, una incontinenza da regurgito. Tra questi giova ricordare, tra i più usati, gli alfa bloccanti: prazosina, doxa e terazosina che riducono o bloccano la resistenza vescicale di uscita mentre alcuni alfa stimolanti (clonidina e metildopa) aumentano la resistenza all’uscita e determina-no, poi, incontinenza da regurgito. Gli antipsicotici antagonisti della dopamina alla cui sospensione si risolve la incontinenza, e gli antide-pressivi (incontinenza da regurgito). I diuretici per superamento della capacità vescicale; i calcio antago-nisti, per riduzione della contrattilità causano incontinenza da regurgito mentre i farmaci Ace-inibitori ed Arb causano incontinenza da sforzo specie se responsabili anche della tosse. A conclusione di questa disamina è opportuno che sia il paziente che il medico considerino la possibilità che la incontinenza urinaria possa essere causata anche da farmaci. Il primo riferisca senza imbarazzo la eventuale insorgenza ed il secondo ne consideri la eventuale etiologia con una anamnesi completa che tenga conto di questo imbarazzo.

Malattie della senescenza di Ciro Battaglia

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

AL CENTROAL CENTRO

La cerimonia di chiusura del premio nazionale di poesia “Madre Claudia Russo” si è svolta sabato 6 giugno presso il teatro del Centro Ester. La presentatrice, Carolina Mirra, prima di avviarci alla lettura delle poesie premiate, ha chiamato sul palco padre Adolfo Russo, il quale ci ha spiegato come fare poesia sia ancora importante in un mondo così difficile, perché attraverso di essa possiamo in qualche modo educare le generazioni ad un senso di uma-nità più profondo. A tal proposito ci ha riportato un pensiero di M. Luisa Spazani:“ usciti dal paradiso terre-stre si misero a parlare in prosa”, così in qualche modo facendo poe-sia, ritorniamo alla beatitudine origi-naria.

Dopo le sue parole, sono stati invi-tati sul palco i membri della com-missione, che nei mesi precedenti hanno letto ed espresso il proprio giudizio sulle diverse poesie: la pre-sidentessa Giovanna Mozzillo, scrit-trice e giornalista, la docente Anna-maria Cioffi, il dirigente scolastico Enrico Tutore, lo storico e scrittore Pompeo Centanni e la giovanissima Giuliana Lonigro, presidente della FUCI. Presentata e ringraziata la commis-sione per il lavoro svolto, la presen-tatrice ci ha invitato all’ascolto delle poesie premiate, declamate dal direttore artistico del Centro Ester Rosaria Russo, da Nino Cacace, Michela Langella e Luciana Palum-bo.

Hanno vinto per la sezione B, con-cernente le poesie a tema libero: “ Chi sa più cos’è accoglienza?”, classificatasi al terzo posto; “La ter-ra dei veleni”, al secondo, e infine al primo posto si è classificata la poe-sia “ Dove vanno i poeti?” della poe-tessa Maria Natalia Iiriti. Per la sezione A, concernente le poesie ispirate ai valori di Madre Claudia Russo: “Agonia” al terzo posto, “Natale di Guerra” al secon-do, e al primo posto la poesia “Senza parlare” di Adolfo Silveto. Dopo aver premiato i poeti presenti in sala si è conclusa la celebrazione della XXI edizione del premio poesi-a dandoci appuntamento per il prossimo anno.

Si è conclusa la XXI edizione del Premio Nazionale di Poesia “Madre Claudia Russo”

Senza parlare Quando saprò parlarti,Madre Claudia,

con la sola voce delle mie mani stanche, scarnificate dalla quotidiana fatica, senza nascondermi dietro tiepide preghiere

di parole vestite d'abitudine, riuscirò a vederti tra filari

di giorni uguali che non sono tempo, mentre ti doni ai poveri come pane.

E nasceranno fiori di silenzio con corolle smarrite nell'attesa

di un tuo segno indelebile sul sentiero bruciato dell'anima.

Poi mi dirà, il tuo splendido dolore,

che il male ha tante facce, ma unico è l'amore.

Allora coprirò i miei occhi col velo della fede

per non svelarti al cuore che ti contiene in armonia e mistero.

Mi stringerai forte l'anima tra dita di fuoco senza farmi male, fino a strapparne il rovo del dolore.

E tra carezze di luce e brividi di luna, potrò guardare il punto certo della tua invisibile presenza,

e parlarti ancora senza che una parola mi scivoli dal deserto delle labbra,

col segreto alfabeto del cuore.

Adolfo Silveto-

Boscotrecase – (Na)

Dove vanno i poeti? Dove vanno i poeti quando lasciano la terra?

I poeti tornano alla casa della madre, salutando con la mano allegra,

la stessa che ha ricamato i versi sulla carta. Prendono al volo un treno affollato di studenti

che ridono con gli zaini sulle spalle. Rifiutano, i poeti, gentilmente, un posto vicino al finestrino.

"Stai comodo e assaporai desideri struggenti di Saffo" rispondono all'invito e sorridono di soddisfazione.

Preferiscono, i poeti, annusare gli umori della gente, l'aroma di caffé sopito sulle labbra,

la polvere di gesso sui cappotti dei maestri, il profumo di sapone sul collo degli anziani.

Scendono con gli altri e li seguono con gli occhi e, da lontano, ne benedicono i passi.

"Che la poesia cammini con te, ora e sempre". I poeti si incontrano alle stazioni

e siedono al tavolino del tresette e della briscola. I poeti socchiudono le orecchie

e immaginano la vita che passa loro attorno. Poi scrivono i versi sulla tovaglia di carta

con inchiostro simpatico e indelebile. Ma perché i poeti se ne vanno?

I poeti guardano l'orologio del tempo e decidono che è giunta l'ora di raggiungere il mare. Ci lascino crescere all'ombra del tenero sambuco, tristi dell'assenza e ignari della dolcezza dei fiori. I poeti sanno che esiste un paradiso sulla terra

ed ha la forma della musica universale. Accompagna da sempre le azioni del quotidiano interrogarsi.

I poeti ne ascoltano le note e, per tutta la vita, costruiscono il pentagramma a modo loro

e lo affidano alla sorte del vento. I poeti vanno, i poeti tornano.

I poeti restano per sempre. Maria Natalia Iiriti - Bova Marina (RC)

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

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AL CENTROAL CENTRO

Entusiasmo, gioia, divertimento e tanta voglia di stare insieme, ca-ratterizzano, come ogni anno, il Campo estivo “Resteremo insie-me” al Centro Ester. Ogni mattina, con il saluto ufficiale di Balalalala, coniato dal grande personaggio di Baymax nel film Big Hero 6, si dà inizio ad una nuova ed affascinante avventura. Tutti i partecipanti stanno vivendo una stupenda esperienza di amici-zia, coinvolti dalla storia dei supe-reroi del film. Ogni mattina proviamo a sintoniz-zare i nostri cuori con il desiderio di realizzarne uno grande come il mondo. Camminare insieme per essere più forti e solidali verso ciò che è male e ingiusto, usare la tecnolo-gia per costruire un mondo più umano è la grande sfida del nostro percorso formativo. Crederci è il grande segreto che permette la riuscita delle nostre iniziative.

Un gruppo di 30 animatori accom-pagna nei giochi i bambini; mister, coach e istruttori offrono le loro competenze per uno sport sano e giocoso. I genitori ci regalano fidu-cia e stima, dandoci la possibilità di creare un clima sereno e acco-gliente per i loro figli. L’educazione passa attraverso il gioco, la gioia, la complicità, il dar-si la mano, il ridere a crepapelle, il sedersi alla stessa tavola e augu-rarsi buon appetito. Tutti i bambini che partecipano al Campo ci danno la certezza che dietro lo sguardo di ognuno di loro, c’è un mondo incantevole, c’e un futuro che vuole essere migliore, c’è un’attesa e una speranza che in ogni cosa possa trionfare il be-ne. Mentre proseguiamo il nostro per-corso, ricordiamo a tutti i bambini che questa fantastica esperienza continuerà fino al 31 luglio, non mancate di venire a provare il no-

stro Campo anche per una sola settimana. Osservate nella foto i vostri anima-tori: giovani, belli, gioiosi, intrigan-ti, amorevoli, solari… e ciò che non si vede dalla foto: intelligenti, preparati, professionali, creativi, sportivi e ingegnosi. Dall’alto a sinistra: Giovanni, Da-vide, Giovanni, Mattia, Antonio, Salvatore, Simone, Angela, Salva-tore, Anna, Nunzia, Giovanna, Carla, Dino, Ciro, Fabio, Piervin-cenzo, Mariateresa, Fabiana, Si-mone, Lucia, Ilaria, Mariarca, Sa-brina, Titti, Mario, Alessio, Alessia, Susy, Emanuela, Federica. Sono loro che rendono possibile la realizzazione di un Grest. A loro va il Grazie da parte di tutta la comunità del Centro Ester e da parte di tutti i bambini e delle loro famiglie. Supereroi per sempre!

Mariolina Cutolo

Grande partecipazione al Campo Estivo 2015

Il gruppo dei Responsabili di squadra e degli animatori del Campo estivo 2015

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Serata musicale Sabato 4 luglio, torna al Cen-tro Ester, Pietro Quirino con il Quartetto Calace., accom-pagnati da Napoli Opera dell’orchestra italiana di Ren-zo Arbore. Per l’occasione sarà allestito un palco ed una platea di 500 posti a sedere su tutta l’area del campo di calcio. L’evento, come ogni anno, è realiz-zato in memoria di Pina Scapolatella.

EVENTI DELL’ESTATE

AL CENTROAL CENTRO

Pasquale Scognamiglio con la compagnia teatrale

'Bella mbriana' è di nuovo in scena con

“Buongiorno Piccere” 17-18 luglio

alle ore 21 nel Bosco Spinelli

Gli spettacoli sono gratuiti. La Direzione artistica del Centro Ester augura ai cittadini del Quartiere di Barra, un’estate all’insegna della Cultura teatrale e musicale.

Organizzata dal Centro Ester, dalla Geis Management Group e con la collaborazione della Federvolley di Napoli, si è svolta la prima edizione del Torneo “Volley e sapori”. Han-no partecipato 24 squadre tutte provenienti dalla Regione Campa-nia. Gli organizzatori hanno retto ottimamente alla riuscita della se-rata che, nella seconda parte ha scelto di realizzare un momento di convivialità, offrendo piatti tipici della nostra terra, troppo spesso bistrattata per le notizie negative che i media ci propinano. Il bello della serata è stato proprio questo secondo momento, in quanto ogni squadra ha preparato e condiviso i prodotti unici della

propria terra. Festa dell’amicizia, dunque, nonostante la competizio-ne che ha viste sul podio ancora una volta le nostre campionesse in erba, under 13 del Centro Ester

con l’allenatrice Angela Mirra. L’augurio di un meritato riposo e di una ripresa sempre in corsa verso l’alto, ma soprattutto di una sana crescita sportiva.

Volley e sapori, Torneo Nazionale Under 13 Prima manifestazione sportivo/culinaria

La Compagnia di Franco Iurlaro

in Il Sindaco Il Sindaco Il Sindaco Il Sindaco

del rione sanitàdel rione sanitàdel rione sanitàdel rione sanità

Domenica 12 luglio

alle ore 21 (Bosco Spinelli)

ENZO VARONE in

Eduardo…

semplicemente unico

Domenica 19 luglio ore 21 Bosco Spinelli

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

CINEMACINEMA

P o c h e s e t t i m a n e fa Universal Pictures In-

ternational Italy ha annunciato i doppiatori italiani che presteranno le loro voci ai protagonisti del film Minions. Spicca tra tutti il fa-mosissimo duo Luciana Littizzet-to e Fabio Fazio, che presteran-no le loro voci rispettivamente a Scarlet Sterminator e a suo ma-rito Herbert (detto “Herb”) Ster-minator. La voce narrante della storia è affidata ad Alberto Angela, croni-sta ideale data la sua esperienza come conduttore di un program-ma storico scientifico e nel campo della paleontologia. La voce di Walter Nelson sarà Riccardo Rossi, perfetto nei pan-ni di un affettuoso padre crimina-le. Mentre invece Selvaggia Lu-carelli darà la propria voce alla moglie, Madge Nelson. Il film Mi-nions uscirà nelle sale cinemato-grafiche italiane il 27 Agosto 2015, mentre in quelle statunitensi sarà disponibile dal 10 Luglio

2015. Qui di seguito potete legge-re la trama ufficiale: La storia di Minions comincia dalla notte dei tempi. Partendo da un organismo giallo unicellulare, i Minion si evol-vono attraverso i secoli, costante-mente al servizio del più cattivo dei padroni. Dopo aver accidentalmente di-strutto tutti i loro padroni - dal T. rex a Napoleone - i Minion si ritro-vano senza nessuno da servire e cadono in depressione. Ma un Minion di nome Kevin ha un piano e – in compagnia del giovane ribelle Stuart e dell'adora-bile piccolo Bob - si avventura nel mondo per trovare un nuovo catti-vissimo padrone da seguire per lui e i suoi fratelli. Il trio comincia così un emozionante viaggio che li condurrà a scoprire il prossimo potenziale cattivissimo ca-po, Scarlet Sterminator (Luciana Littizzetto), il primo supercriminale donna del mondo. Partendo dalla desolata Antartide, attraverso la New York degli anni '60, finiranno nella stilosa Londra, dove dovran-

no affrontare la sfida più difficile fino ad ora: rubare la corona alla regina Elisabetta e salvare la tribù dei Minion!

Michela Langella

Minions: Annunciati i doppiatori italiani

Per celebrare l’uscita del film di-stribuito dalla Universal Pictures dal titolo Jurassic World, l’Università di Roma “La Sa-pienza” si è trasformata in un parco dove le più antiche creature che hanno dominato la terra sog-giornano indisturbate. Fino al 31 Maggio, il dipartimento di Scienze della Terra e Biologia Ambientale ha ospitato la mostra Dinosauri in carne e ossa – Scienze e arte riportano alla vita i dominatori di un mondo perduto. In esposi-z ione, spars i ne l verde dell’Università, c’erano oltre qua-ranta riproduzioni realistiche e in grandezza naturale di dinosauri e altri animali estinti, tra cui: il cele-bre T-rex e lo Spinosaurus Ae-

gyptiacus, che recentemente si è guadagnato la copertina del magazine National Geographic. Il presidente di A.P.P.I, Alessandro Carpana ha detto: «Spulciando nei contenuti speciali dei DVD del-la saga, vedendo un piccolo ma bel documentario sugli scavi con-dotti in Montana da Jack Horner, consulente scientifico per Spiel-berg, ho pensato di contattarlo e di prendervi parte. Da allora sono nate una collaborazione e un’amicizia che hanno portato molti frutti anche a livello profes-sionale. Jurassic Park rappre-senta molto sia a livello emotivo che personale per me, così come per tanti altri futuri paleontologi Continua a pag. 12

Jurassic World: il parco è aperto… a Roma “La Sapienza”

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Un presente passato. I resti arche-ologici della Villa di Tiberio ci fan-no assaporare tutta la bellezza di un presente passato aperto all'im-maginario. Un abbozzo di pietre dove la natura ha ripreso il suo spazio: tra mare e terra. Sulle or-me del passato, il tempo si è fer-mato su di un capitolo di storia molto rilevante. Ai piedi della Montagna Spaccata dopo aver disceso 270 scalini, si

può ammirare una fetta di mare. Gli scavi archeologici di Sperlonga, la Montagna Spaccata e la "Grotta del Turco" Gaeta: una visita guidata dal prof. Fino, il 24 maggio 2015, resterà un'esperienza significativa e dura-tura tra: il bello, il prezioso e mera-viglioso mondo tra mito, leggenda ed arte. Siamo tutti artisti.

Rosaria Gisotti

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

Giorno dopo giorno, lo staff del Gif-foni Film Festival 2015 sta annun-ciando gli ospiti nazionali ed inter-nazionali che prenderanno parte all’evento. Nelle scorse settimane sono stati resi noti i primi due nomi: Mark Ruffalo e Martin Freeman. Il primo americano e il secondo in-glese, entrambi famosi per aver preso parte ad epiche saghe cine-matografiche. Ruffalo ha interpreta-to Hulk, il mostro di colore verde creato dalla matita di Stan Lee, sia in Avengers che in Avengers: A-ge of Ultron. Ultimamente ha reci-tato anche in Tutto può cambiare e Foxcatcher, grazie al quale ha ricevuto una nomination agli ultimi Oscar nella categoria Miglior attore non protagonista. Freeman sarà a Giffoni il 19 Luglio e prenderà parte ad un meet & greet, le cui prenota-

zioni si apriranno nelle prossime settimane. Lo abbiamo ritrovato recentemente nella trilogia de Lo Hobbit nei panni del protagonista Bilbo Baggins, ma è anche famo-so per aver interpretato il Dottor

Watson nella serie tv Sherlock affianco a Benedict Cumberbatch. Quest’ anno il tema del Giffoni Film Festival sarà carpe diem e si terrà dal 17 al 26 Luglio 2015.

Michela Langella

Giffoni Film Festival 2015: Annunciati i primi due ospiti internazionali

CINEMACINEMA

delle generazioni successive che, chissà, magari hanno deciso di stu-diare i dinosauri perché il ruggito di quel T-rex ha scosso anche loro!». In tutto il periodo in cui si è tenuta la mostra, si sono svolte attività di o-gni genere, sia per adulti che per i più piccoli. Proprio a questi ultimi sono stati dedicati i laboratori Dino-Origami e Dinodisegno con gli esperti Arianna Nicora e Marco Au-ditore. Grazie invece ai truccatori cinema-tografici Roberto Mestroni e Silvia Donato, sono stati riprodotti i morsi del temibile Indominus Rex sulle braccia dei visitatori. Infine si è svolto anche il laboratorio Il mestie-re del paleontologo grazie al quale i partecipanti sono stati gui-dati nella procedura di calco di un fossile, tramite l’utilizzo di gesso e plastilina, e nella sua interpretazio-ne. Il film Jurassic World è uscito nelle sale cinematografiche italiane l’11 Giugno 2015.

Michela Langella

Jurassic World Continua da pag.11

Museo Archeologico di Sperlonga meta conclusiva dell’anno con gli “Amici dei Musei”

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

PALLAVOLOPALLAVOLO

Grandi soddisfazioni di fine annata per il Centro Ester. In campo e fuo-ri, a livello organizzativo, la società rossoblu può sorridere per il titolo provinciale vinto dalla squadra un-der 13 e per lo straordinario succes-so della Festa della Frutta, il grande evento di minivolley del PalaDen-nerlein diventato ormai un appunta-mento fisso del panorama pallavoli-stico campano. Da dove comincia-re? Dallo splendido exploit delle giovanissime promesse guidate da Angela Mirra, naturalmente. Supe-rando 2-0 la Partenope nella finale di Caravita, il Centro Ester under 13 ha portato a casa un meritatissimo titolo, confermando la gloriosa tradi-zione in campo giovanile della so-cietà barrese. Prestazione perfetta per le giovanissime rossoblu, capa-ci di stringere i denti, di soffrire, di lottare tutte insieme, ma anche di esprimere un gioco convincente e ben organizzato. Dopo una prima frazione avvincente, risolta addirittu-ra sul 32-30 dopo aver annullato un’infinità di set-point alla Parteno-pe, Panacea e compagne hanno chiuso i conti sul 2-0 grazie al pe-rentorio 25-17 del secondo parziale. Festa grande, insomma, e grande soddisfazione per un gruppo che poche settimane prima aveva con-

quistato anche il titolo regionale CSI. Ecco nel dettaglio le campio-nesse provinciali: Sara Panacea (capitano), Sara Emendato, Maria Pia Autiero, Martina Autiero, Alessia D’Apice, Fabiana Borriello, Carmen La Faci, Alessandra Anastasio, Mo-rena Iovine, Cinzia Di Maria, Sara Sorrentino, Sara Scognamiglio. A parlare per tutte è l'allenatrice An-gela Mirra: “Ci abbiamo sempre cre-duto, dal primo giorno in cui abbia-mo iniziato questa avventura con un gruppo molto giovane. Abbiamo lottato fino alla fine, hanno prevalso la grinta, il cuore”. Dai successi del parquet a quelli ottenuti con la pas-

sione e la capacità organizzativa. Straordinario il successo per l’edizione 2015 della Festa della Frutta, il tradizionale appuntamento di minivolley griffato Centro Ester e Geis Management Group in colla-borazione con il Comitato Provincia-le della Federvolley di Napoli, pre-sieduto da Umberto Capolongo. Al grido di “Tutti pazzi per la frutta”, oltre mille persone tra atleti, tecnici, dirigenti, volontari e semplici appas-sionati hanno riempito di entusia-smo lo spazio antistante il PalaDen-nerlein di via Repubbliche Marinare, dove sono stati allestiti 20 campi, vivendo una giornata indimenticabi-le all’insegna della pallavolo e della buona alimentazione. Tra granite, macedonie ed entusiasmanti partite all'ultimo punto, gusto e divertimen-to assicurati per tutti. Con una sor-presa, la presenza di una madrina d'eccezione, Valentina Tirozzi, capi-tano del Casalmaggiore campione d'Italia e miglior giocatrice del cam-pionato 2014-15 di A1 femminile. Partita dal Centro Ester, dove ha lasciato amici, ricordi ed un pezzo di cuore, Valentina è la dimostrazio-ne che il talento, l’impegno e la de-dizione possono portare a risultati straordinari, così come notevole è il successo raggiunto da una kermes-se, la Festa della Frutta, dove sport e sana alimentazione vincono sem-pre.

ULTIME GIOIE IN CAMPO E FUORI Under 13 campione provinciale, grande successo per la Festa della Frutta

di Rino Dazzo

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Il settore calcio nelle date del 18/23/25/30 maggio c/a ha orga-nizzato il XIV torneo Madre Ester con i gruppi pulcini anno 2007/8/9/10. Un anno speciale perché negli anni precedenti si era sempre organizzato con grup-pi agonistici. Sono state invitate 8 società tra cui; San Giorgio, Ca-rioca, San Giorgio sporting, Socie-

tà Troise, Real Vesuvio, Arci Scampia, Società Casalnuovo e Tiganà. Sono state trascorse quattro giornate meravigliose, il programma comprendeva: l'inizio della sfilata di tutte le società con il passaggio in un corridoio di atle-ti del Centro Ester sbandierando bandiere internazionali e con la musica dell'inno di Mameli. Dopo

hanno giocato delle partitine tra di loro per circa un ora sempre ac-compagnati con tanta bella musi-ca. Alla fine del torneo tutti i parte-cipanti sono stati premiati con una medaglia e un piccolo regalino offerto da suor Rosanna Russo dell’Istituto delle Povere Figlie del-la Visitazione. Sono state fatte delle foto a tutte le società, che verranno messe in bacheca come ricordo del settore calcio. Si rin-grazia tutti i collaboratori dello staff tecnico e addetti ai lavori. Alla fine della manifestazione si è fatta una foto degli atleti con tutti i genitori. Un ringraziamento va al direttore Russo Gino e al coordi-natore Lombardi Antonio.Il tutto è stato coronato da giornate belle e piene di sole.

Vittorio Russo

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

CALCIOCALCIO

C’è chi, attorno ai 60 anni, anche prima, pagherebbe per lasciare la scuola. E chi, compiuti i 65 anni, è disposto a tutto per rimanere in servizio. Come ha fatto una docen-te di un istituto di istruzione supe-riore toscano. Compiuti i 65 anni di età, la prof era stata "collocata a riposo dal primo settembre 2014" ma ha fatto ricorso. E ora il giudice gli ha dato ragione. Condannando lo Stato a conferirgli una sommetta niente male. Tutto ha avuto inizio, due anni fa, a seguito della norma ordinamentale, voluta dall’allora Governo Monti, fautore della spen-dingreview a tutti i costi, che obbli-gava le lavoratrici pubbliche ad an-dare in pensione al compimento del 65esimo anno di età. Cancellando, nel contempo, l'istitu-to del trattenimento in servizio, fino a 66 anni e 3 mesi, come previsto per la pensione di vecchiaia degli uomini. La docente ha quindi avviato una battaglia giudiziaria, portando

l’amministrazione davanti al tribu-nale del lavoro. Che ora ha deciso per "l'illegittimità del collocamento in pensione d'uffi-cio della ricorrente con decorrenza dal primo settembre 2014" e ordi-nato "all'amministrazione convenu-ta di mantenere in servizio la ricor-rente". Nell’ordinanza, il tribunale, ha scritto che "è tuttavia fondato il rilievo di parte ricorrente secondo il quale tale disciplina nazionale at-tua una discriminazione per sesso, contraria alla normativa comunita-ria" e che la Corte di giustizia euro-pea aveva già avuto modo di solle-citare il nostro Paese a rimuoverla. La vittoria per la prof che opera in toscana, però, non è stata totale. Lo stesso giudice ha detto che ven-gano "parzialmente compensate, nella misura della metà, le spese di lite" e condannato "il ministero dell'Istruzione al pagamento della metà delle spese di parte ricorrente che liquida, per tale frazione, in complessivi euro 1712,50 (di cui

112,50 per esborsi)". Inoltre, es-sendo passati due anni, la senten-za del giudice non avrà effetti: la donna, nel frattempo, è arrivata alle soglie dei 67 anni. E quindi rimarrà in pensione. Ora, ben 21 deputati del Pd hanno presentato un emen-damento alla delega sulla pubblica amministrazione che punta proprio a rimuovere quel limite ordinamen-tale per consentire alle donne del pubblico di andare in pensione do-po i 65 anni di età, cioè a 66 anni e tre mesi, come i colleghi uomini. Per evitare che altre docenti amanti dell’insegnamento, anche alle so-glie della terza età, debbano ricor-rere al giudice per rimanere in ser-vizio a 65 anni. La domanda che mi pongo è: ma per favorire l’occupazione non sa-rebbe meglio un prepensionamen-to? Inoltre ci si lamenta tanto dell’aumento dell’età pensionabile e poi ci troviamo paradossi del ge-nere????

Alfonso Buonagura

In Italia c’è anche chi non vuole andare in pensione….

XIV Torneo Madre Ester anno 2015

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ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

DANZADANZA

Lo scorso 23 Maggio, presso la Scuola Danza Centro Ester, si è svolto lo stage di musical con la maestra Floriana Monici, che ha insegnato alle ragazze una coreo-grafia tratta dal musical Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mon-do. Ecco alcune impressioni delle allieve partecipanti: “Con la mae-stra Floriana Monici abbiamo fatto un viaggio nel tempo e nello spazio: in poco più di un’ora abbiamo rea-lizzato una coreografia ambientata nella Verona del Cinquecento, in cui tra le famiglie Capuleti e Mon-tecchi regnavano l’odio e la follia e i sudditi erano marionette nelle mani del re. Prima della coreografia, quindi, la maestra ci ha fatto ripete-

re sempre più velocemente alcuni movimenti che compiamo quotidia-namente, come se fossimo mario-nette mosse da un burattinaio. È stato uno stage bellissimo e, allo

stesso tempo divertente. Inoltre, per noi che studiamo danza classi-ca e moderna, è stata una lezione diversa, ma molto piacevole” rac-conta Giulia De Rosa del 6° corso. Invece Adriana Napolitano del 7° corso dice: “È stato uno stage fan-tastico, poi la coreografia apparte-neva al mio musical preferito, ovve-ro Romeo e Giulietta - Ama e cam-bia il mondo, quindi per me è stata un esperienza stupenda e ci spera-vo in un altro stage con la maestra Floriana che è magnifica.” Ricordiamo che il saggio di fine an-no si terrà il 30 Giugno presso il Teatro Cilea.

Michela Langella

Stage di musical con la maestra Floriana Monici

Anche quest’ anno la Scuola Dan-za Centro Ester ha avuto le sue allieve diplomande. Lo scorso 22 Maggio le ragazze hanno svolto il loro ultimo esame in quella sala dove sono cresciute, dove hanno gioito per la prima piroette o pianto per la prima caduta dalle punte, insomma quel luogo magico in cui potevano rifugiarsi ogni pomeriggio degli ultimi 8-9 anni della loro vita e trovare sempre qualcuno che le accoglieva. In commissione c’erano: la direttrice Altea Russo, la maestra di danza classica Fede-rica Russo, la maestra di danza classica e moderna Gerardina Russiello, e un ospite esterno, la maestra Floriana Monici, già pre-sente anche lo scorso anno nella stessa veste. Le quattro diploman-de Serena Cepollaro, Imma D’urso, Giorgia Finiello e Giovan-na Giordano hanno eseguito i loro esercizi a meraviglia e hanno rice-vuto i loro diplomi al termine dell’esame. Alcune di loro hanno voluto condividere un pensiero con

tutti i lettori del giornale. Comincia-mo con Imma D’Urso, che dice: “E’ stata un'emozione unica! Questo è stato un anno molto impegnativo, in cui abbiamo dato il meglio di noi e siamo state gratificate avendo rag-giunto il nostro sogno grazie anche all'aiuto delle maestre”. Invece Gio-vanna Giordano ci racconta: “Anche l'anno del diploma è passa-to. Un anno duro e pieno di difficol-tà, sacrifici, ma anche gioia. Non so ancora quale sarà la mia strada per

il futuro ma so per certo che questo percorso finito è solo l'inizio, perché della danza sono innamorata e ci sarà sempre nella mia vita. Ringra-zio le maestre che mi hanno ac-compagnato in questo percorso”. Infine Giorgia Finiello afferma: “Nonostante questo sia stato l'ulti-mo esame, non sono triste o malin-conica ma felice e molto soddisfat-ta. In questi anni abbiamo attraver-sato così tanti momenti in cui gioia e dolore si sono mescolati, in cui spesso pensavi di non farcela. Alla fine però sono stati proprio quei momenti a darci la forza di andare avanti, a non mollare, a migliorare ogni piccola cosa, ogni imperfezio-ne. Le insegnanti ci hanno spronato a dare il meglio, e seguendo il loro esempio, alla fine ce l'abbiamo fat-ta. L'esame è stato di certo un tra-guardo raggiunto, ma è anche l'ini-zio di un nuovo percorso”. Ricordia-mo che il saggio di fine anno si ter-rà il 30 Giugno presso il Teatro Cilea.

Michela Langella

Le emozioni delle diplomande al loro ultimo esame

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ORIZZONTALI 1 Caratterizzavano Stalin 8 Lo spirito vitale degli anti-chi egizi, 11 Ripudiò Medea 13 Iniziali della Ferilli 15 Copricapo dogale 17 Quelli chiari e lunghi sono i migliori 18 Messaggio di posta elet-tronica 20 Al centro del rito 21 Una delle Arpie 23 Fondo di canoa 24 Tribunale Amministrativo Comunale 26 Il D'Acquisto eroico cara-biniere 28 Sargasso 30 Carezza leziosa 32 Prima di Tony... cantante 34 Cocchio a due ruote 36 Iniziali dello scrittore Silo-ne 37 La Lauper cantante 39 Articolo spagnolo 40 Texas Tech University 42 Può essere di visone 44 Affluente svizzero del Re-no 45 Nome di cinema o teatro

VERTICALI 2 Iniziali dello scrittore Gide 3 La volta... del poeta 4 Aspetto caratteristico del viso di un malato 5 La cintura del kimono 6 Sta al di sopra dello zoc-colo 7 Lo è tutto ciò che non può essere spostato 9 Agli estremi dell'Argentina 10 Quella di Anfitrione era insuperabile 12 Figlia di Crono 14 Prende il mondo come viene 16 Vocali di ohibò 19 Città dell'Iran 22 Esprime dolore o pianto 25 Abbreviazione di reggi-mento 27 Suffisso accrescitivo per sostantivi plurali 29 Air Traffic Control 31 In coppia con Scarpelli 33 Un affluente della Dora Baltea 35 Il Sjoberg fra i registi 38 Il principio del dodecàsti-lo 41 La Città di Abramo 43 Centro del caos

ANNO XIII N.6 GIUGNO 2015

Cruciverba

Si possono preparare anche con la pasta sfoglia pronta che si acquista in rotoli già stesi al super-mercato, nel banco frigo. Va bene anche quella ro-tonda, si arrotolerà comunque bene. INGREDIENTI 2 zucchine di forma sottile (circa 100 g cadauna), o per ungere la piastra, 1 cucchiaio di olio extraver-gine di oliva, 4 rametti di prezzemolo, sale, pe-pe nero macinato al momento, 250 g di Pasta sfo-glia, 120 g di prosciutto cotto Praga, 100 g di provola affumicata PREPARAZIONE Lavare le zucchine, eliminare le estremità, quindi affettarle molto sottili nel senso della lunghezza. Utilizzare un pelapatate, oppure l'apposita mandoli-na. Scaldare la piastra in ghisa sul fuoco, ungerla con un filo d'olio ed asciugarla bene con carta da cucina. Grigliare le zucchine per appena un minuto su entrambi i lati. Disporle man mano che sono pronte in una ciotola e condirle con olio, prezzemo-lo tritato, sale e pepe. Stendere la pasta sfoglia nel-lo spessore uniforme di un paio di millimetri circa, fino a formare un quadrato. Cospargere la superfi-cie della pasta sfoglia con il prosciutto, le zucchine, cospargere con la provola grattugiata grossolana-mente e arrotolare la pasta. Affettare il rotolo così ottenuto in fette di un paio di centimetri. Foderare una teglia con carta da forno e mettervi le sfogliati-ne, ben distanziate le une dalle altre. Appiattirle leggermente con una spatola larga. Tenere le sfo-gliatine nel frigorifero fino al momento di cuocerle nel forno a 200°C per 15 minuti circa.

Girelle Praga e zucchine

Barzellette sulla Scuola

Bambini, come vorreste che fosse la vostra scuola? Rispondono in coro gli scolari: “Chiusa!!!” La maestra chiede ad un alunno: “Dimmi quanti oc-chi abbiamo? Lui ci pensa un attimo, poi risponde: “Quattro!” Ma no! Assurdo! grida la maestra. L’alunno insiste: “Quattro,signora maestra: due lei e due io!”