un volo fatato su vs giugno 2015

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  • 7/26/2019 Un Volo Fatato Su vs Giugno 2015

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    Giugno 2015 901900 Giugno 2015

    RAID E ITINERARI

    Un volo extracomunitario comequesto non poteva svolgersi sen-za lassistenza di un angelo, giu-

    sto per rimanere in tema, e il nostro angelo stato Erkan, pioniere del volo ultraleggeroin Turchia: lo conosciamo via internet do-po vari tentativi di contatto con comunitultraleggeristiche turche. Pieri mi informa

    che un turco ha comprato uno Storm al su ocampo e lo vuole trasportare in Turchia.Si tratta di Hayrettin il quale si entusiasmasubito della nostra idea e ci apre le portedellOriente fornendoci informazioni di varianatura e, soprattutto, presentandoci Erkanche vive di volo facendo listruttore e il dea-ler della Flight Design CT.

    DUE SOLI PROBLEMI:BENZINA E HANDLING

    Ma la magia comincia ancor prima perch,dopo 10 anni esatti dal nostro volo in Grecia,riesco a mettermi nuovamente in contattocon George ad Alexandropoulis, il quale ciconsent di comprare dallaeroclub locale

    lAvgas per i 15 velivoli che presero parte aquel raid. Grazie al ciel o, o alle fate, i numeritelefonici di casa non cambiano con la stes-sa frequenza dei cellulari e George si ricor-da ancora di noi e ci d la piena disponibilita procurarci questa volta la Mogas. Il localeaeroclub caduto in disgrazia a causa del lacrisi, ma adesso le normative greche con-

    sentono di portare in aeroporto la Mogasacquistata al distributore esterno. Questorisulter essere lunico raid in cui riforniremosempre con Mogas, evitando la pi costosa

    Avgas. La pianificazion e del raid , come alsolito, condizionata dalla reperibilit di ben-zina, scegliamo come punti di rifornimentoun campo di alianti a met strada tra Alxan-

    dropoulis e Nevsheir, dove le fate ci aspet-tano: si tratta del campo di Inonu sede del-la T.H.K , una scuola di avia zione governati-va. Altro rifornimento lo faremo con Mogasportata allinterno dellaeroporto di Nevsheirin Cappadocia, e infine lultimo rifornimen-to nellaeroporto di Herzafen (LTBW) sededi un scuola di volo privata. Tutto ci ovvia-

    Forse la magia non esiste, ma per fare un volo come questo cen voluta tanta! Siamo stati attratti da un luogo incantato, unluogo dove vivevano le fate. dove ci sono i camini delle fate

    e si trova nel centro della Turchia, in Cappadocia

    KAPADOKYA 2015:UN VOLO FATATO

    Nuccio Caristia

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    il nostro sforzo concentrato nel mantene-re una formazione serrata. AllatterraggioEnrico quasi si ferma sulla pista a causa delpneumatico destro che si sgonfiato. Il lungorullaggio ci fa temere per il copertone, ma,grazie alle fate, solo la camera daria che andata. Pronta la sostituzione, come pronto George che ci fa arrivare la benzina con unfusto da 250 litri che centelliniamo con cura.Ci fa tristezza vedere abbandonato laeroclubdove 10 anni prima cera un bel movimento;adesso solo un Cessna 172, parcheggiatoe non utilizzato. Grazie ad alcune foto di ae-rei nella hall dellalbergo e alla mia curiosit,scopriamo che lalbergatore il proprietario

    di quel 172 e, da bravi piloti, cominciamo aparlare di aerei e dei bei tempi. Ceniamo lasera con la piacevole compagnia di George.

    2 MAGGIOALEXANDROPOULIS ANAKKALE

    107 KM, 40 MINUTI

    Attraversia mo lo stretto d ei Dard anelli edentriamo in Turkia a anakkale, solo per ilcontrollo di dogana, e qui comincia il bello:Murat, funzionario della Civil Aviation Turca,che mi aveva precedentemente autorizzatoad atterrare e parcheggiare nellaeroporto,mi dice con un sorriso che abbiamo due

    problemi; per volare allinterno della Turchianecessitiamo di un permesso speciale, e ilcampo di alianti dove vogliamo andare, nonavendo un identificativo ICAO, non indica-bile nel piano di volo. Frenando gli impulsiche mi pervadono, e con un falso sorrisino,gli dico che la prima condizione non scrittanel loro AIP; siamo ECAC e abbiamo tutto ildiritto. Lui ammette, ma dice che ci vale perarrivare nellaeroporto di ingresso, non perlinterno. Dopo svariati andirivieni da uffici midice che lunica soluzione quella di chiede-re il permesso tramite la societ di handling(la strega di turno) e che il costo di 60 europer aereo, oltre le tasse di atterraggio. Sto

    mente grazie al nostro angelo che ci h a for-nito i giusti contatti. Ma se cerchiamo le fa-te dobbiamo evitare le streghe! Queste ul-time assumono le sembianze di societ dihandling che, a mia innocente richiesta, ci of-frono un pacchetto speciale per tre atter-raggi in Turchia: circa 500 ad aero. Uhmm!Prima di accettare indago un po con la Civil

    Aviation Turca che mi conferma che negli ae-roporti dove vogliamo andare lhandling non

    obbligatorio e mi assicura che gli stati mem-bri dellECAC (tra cui lItalia) non necessitanodi autorizzazioni per il volo in Turchia. Bingo!Saluto cordialmente le streghe e ci preparia-mo alla partenza che avviene il 1 di Maggiodopo esserci raggruppati a Lecce Fondone.Siamo i soliti: io, Pieri e Francesco ol tre a unanew entry, Enrico (detto il Barone), brevet-tato USA e nazionalizzato avanzato con unSierra, pecora nera tra tre P92.

    1 MAGGIO

    FONDONE ALEXANDROPOULIS668 KM, 3.30 ORE

    La foschia sul campo non ci impedisce diarrampicarci lentamente a 9500 piedi chemanterremo per tutta la tratta, volando soprale nuvole e le montagne albanesi e greche.Un bel volo tranquillo, disturbato solo dalgracchiare della radio. Voliamo sotto lae-rovia M603. Il passaggio pi impegnativo quello sul frequentatissimo Tessaloniki, dove

    Dopo il decollo daLecce sorvoliamo in

    formazione lemontagne dellAlbania

    Abbiamo semprerifornito con Mogas,potendola ancheportare in aeroportocon il furgone

    Ad Alexandropuoilis

    lunico inconveniente,una gomma sgonfia inatterraggio

    Rifornimento con qualche acrobazia perarrivare sullala con la tanica e il travaso

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    a credere che quattro ultraleggeri Italiani si-ano potuti arrivare fino a l. Siamo nel campodi Hayrettin, un manager dello stabilimentoFord di Inonu. Ironia della sorte, Hay si trovain Italia, a Cizzago, dove sta impacchettandolo Storm per spedirlo in Turchia e per par-tecipare a un corso Rotax. Riforniamo conMogas e ci portano a cena e in albergo.

    3 MAGGIOINONU NEVSHEIR (KAPADOKYA)

    415 KM, 2 ORE

    Il tempo nuvoloso e ventoso. I TAF ci fan-no temere per il pomeriggio, ma dovremmoessere in tempo per evitare i CB, e cos sar.

    Voliamo s ullAnatolia centrale che fu regnodegli Ittiti e Ottomani, terra di altipiani, vulca-ni e laghi di alta montagna. Vediamo la pistailluminata da molto lontano, in mezzo unacoltre grigia di pioggi a. domenica e non cpraticamente nessuno allaeroporto, uscia-mo senza alcun controllo. Il tassista si pre-senta con un foglio in cui sta scritto un nomeitaliano, tale Cosimo, che non corrisponde anessuno dei nostri. Il momento di incertez-za viene risolto come al solito da Erkan, che

    ci coordina telefonicamente con il tassistae lagenzia che ci procurer le stanze in uncave resort dal nome Nirvana, che tutto unprogramma Nel tardo pomeriggio prefe-riamo ritornare allaeroporto per foraggiaredi Mogas i nostri destrieri alati. Carichiamodei fusti sul pick-up dellagenzia ed entriamocon lo stesso in aeroporto pagando una tas-sa, non meglio giustificata, di un centinaiodi lire turche a un operatore. Ma ci avvienesolo dopo aver fatto sfogare un temporaleche ha sfiorato laeroporto. Enrico raccoglie-r un pugno di grandine depositata sullala:grande timore per il mio piano di coda in telache stato tamburellato dagli odiosi chicchi,fortunatamente senza conseguenze.

    4 MAGGIOGOREME E ALTRO

    il giorno dedicato al turismo di terra:sguinzagliamo il nostro negoziatore (il Ba-rone) che dopo serrata trattativa con lagen-zia riesce a spuntare prezzi convenienti perun tour in bus nella zona (il Green Tour) e,soprattutto, il volo in mongolfiera che fare-mo allalba del giorno dopo. Ci portano nella

    Valle Ve rde ( Ihlara Valley) dove scopr iamoun paesaggio verdeggiante che contrastacon le rocce che nascondono tante antichechiesette bizantine, alcune con degli affre-schi religiosi ben conservati. Conosciamosul bus Luigi, un italiano venuto in moto daLatina via Grecia, e ci complimentiamo vi-cendevolmente per le nostre escursionifuori porta! Oltre al trekking nella Valle di Ihla-ra esploriamo il bellissimo monastero di Se-lime, scavato nella roccia e ben conservato;ci addentriamo nel labirinto (affascinante eun po claustrofobico) della citt sotterraneadi Derinkuyu con 16 piani sottoterra di cuisolo8 visitabili. Le citt sotterranee furonoscavate 4000 anni fa, poi ingrandite e usatedai cristiani bizantini per rifugiarsi davanti allearmate Arabe e Persiane.

    5 MAGGIONEVSHEIR HERZAFEN

    610 KM, 3.20 ORE

    lalba. Usciamo di buonora in un silen-zio ovattato per raggiungere il luogo doveunaltra magia sta per prendere forma, e laforma quella semisferica della mongolfie-

    quasi per abboccare quando intervienelangelo Erkan che gli parla al telefono. Al-tro andirivieni da uffici e con unespressionesorridente Murat ci dice: tu tto risolto, poteteandare il permesso non necessario e nondovete pagare. Non oso chiedere nulla (lamagia non ha s piegazioni), paghiamo solole tasse di atterraggio (circa 50 eur o), compi-liamo i piani di volo e ci fiondiamo sugli aerei.

    2 MAGGIOCANAKKALE INONU

    411 KM, 2.15 ORE

    La Turchia ci richiede per il VFR 4 piani divolo singoli e rotte tassative lungo le aero-vie, anche volandoci sotto. Ci ci costringea innaturali tratti che nulla hanno a che ve-dere con un volo diretto. Il volo bello, ta-gliamo qualche spigolo e praticamente nonentriamo in contatto con nessuno. Arriviamoa Inonu dove troviamo gente cordiale, gipreavvisata. Ci trattano come vecchi amicie incontriamo un italiano di Modena che vivel da 15 anni: fa laeromodellista e non riesce

    La Moschea Gzelsehi r, vicino Istanbul, circondata dai quart ieri residenziali

    La tappa a Inonu, sede di THK, scuola di aviazione governativa

    Il finale a Nevsheir, la pista illuminata ben visibile anche da lontano

    Finalmente a destinazione,alloggiamo allincredibileNirvana Cave Hotel

    Anche in Turchia si trovala pizza a metro,decisamente speziata

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    RAID E ITINERARI

    Giugno 2015 907906 Giugno 2015

    battezziamo il nipote di Erdogan, appella-tivo che gli diremo quando lo incontriamo aHerzafen e che apprezzer tantissimo, conuna risata fragorosa. Ci spiegher che cerastato un equivoco e che la Polizia ci avevascambiato per dei piloti agricoli presenti inquella zona e non appartenenti a uno StatoECAC Con una lentezza impressionante cifanno pagare le tasse (circa 60 ad aereo),scrivere i piani di volo e finalmente ci rilascia-

    no. Voliamo ancora una volta sotto le aeroviee ci vettorano sopra laeroporto di AnkaraEsemboga, che ci fanno attraversare a 6500piedi pur con traffici in finale. Arriviamo sul-lo stretto del Bosforo godendoci la vista diIstanbul e ci avviciniamo al fondamentale di

    Ataturk d ove sono in cors o dei decolli, mail controllore ci vettora gentilmente a norddello stesso; riuscite ad immaginare la stes-sa cosa a Fiumicino? Atterriamo a Herzafen

    dove sono ancora in corso i voli della loca-le scuola, una bella pista, con una testatasul golfo di Buyukcekmece. Il campo di volo intitolato a Hezrfen Ahmed elebi, leg-gendario aviatore Ottomano del 17 seco-lo: si riporta negli scritti di Evliya elebi (un

    ra. In breve ci troviamo a penzolare in mezzoa un numero impressionante di palloni chesalgono e scendono in ordine sparso, legatida un fattore comune: lo stesso vento, che inuna giornata splendida come questa soloqualche nodo. Il silenzio di questo momentomagico disturbato solo dalle lingue di fuo-co dei bruciatori e dal mormorio dei turisti nelcestello; mormorio che sparisce quando ilpilota, dopo aver quasi toccato uno dei ca-

    mini delle fate decide di fare unimpennata a6000 piedi. La magia finisce con un atterrag-gio perfetto sul carrello di trasporto. Sono le8 e siamo in tempo per andare allaeroportoper riprendere il nostro percorso verso Istan-bul. Qualche volta abbiamo avuto problemi auscire dagli aeroporti, ma mai per rientrarci evolare via. La Polizia ci blocca e interagiamocon un operatore delle informazioni che par-la inglese e traduce. Non si capisce quale sia

    il problema e i poliziotti cominciano a telefo-nare non sappiano a chi e per cosa. Aspettoil momento opportuno e tiro fuori la lampadadi Aldino (il cellulare) e comincio a strofinarla(compongo il numero di Erkan) per esprime-re un altro dei desideri concessi. Immagina-te il risultato: dopo unora si aprono tutte leporte. Cominciamo a sospettare che pi chedi un angelo si tratti di un agente segreto oun faccendiere con molte connections. Lo

    Decollo allalba in mongolfiera per volaresui camini delle fate

    La produzione americana aveva deciso digirare qui Star Wars, ma i turchi nonhanno dato il nulla osta

    La citt sotterranea di Derinkuyu fu ilrifugio dei cristiani bizantini per difendersi

    da arabi e persiani

    Una volta in aria lincredibile vista didecine e decine di mongolfiere in volo

    contemporaneamente

  • 7/26/2019 Un Volo Fatato Su vs Giugno 2015

    5/5Giugno 2015 909908 Giugno 2015

    RAID E ITINERARI

    che sembra stia a non fare nulla. Affronto lasolita lentezza burocratica e questa volta ilproblema che non vogliono accettare glieuro, ma le lire turche per i c irca 50 a testa.Provo a spiegare che nei precedenti aero-porti abbiamo pagato sempre in euro. A uncerto punto il funzionario che stava parlan-do al cellulare me lo passa: indovinate chiera? Erkan, che mi redarguisce dicendomiche avevo sbagliato a pagare le tasse in tuttii precedenti aeroporti e che secondo lui noinon dovevamo pagare nulla. Spiego che nonlo sapevo e che se non pagavamo non ci fa-cevano partire; in ogni caso abbiamo sceltoil male minore, viste le cifre. Erkan capiscee mi dice comunque di mandargli le fattureperch avvier una pratica di rimborso!

    6 MAGGIOORLU CORTE DE DROSO

    839 KM, 4.45 ORE

    una tratta lunga, ma senza problemi. Dariportare il passaggio su Salonicco, dove ilcontrollore ci richiede un sorvolo millimetricoin formazione sulla testata pista a 4500 piediper coordinare un decollo in corso. Comedice Francesco, troviamo un gran fogno-

    ne sullo stretto di Otranto con visibilit nonproprio ottimale. Arriviamo a Corte de Drosodove troviamo il sempre disponibile AntonioSantoro che ci accoglie risolvendoci tutti iproblemi di logistica in un attimo. Ceniamoin un ottimo ristorante a Maglie e ci rilassia-mo compiaciuti del bel raid. Il giorno doporientriamo a SantAgata de Goti io ed Enrico,e a Cizzago/Mezzana Bigli Pieri e France-sco. I numeri: abbiamo volato per circa 3100Km dalla Puglia in circa 17 ore, consumandocirca 310 litri di Mogas per aereo. 200 ditasse per aereo, il resto alberghi, ristorantie divertimenti. stato un volo magnifico, iluoghi e le persone lo hanno caratterizzatoin una maniera che lascer un segno in-delebile nella nostra memoria. Erano circatre anni che non facevamo un raid di quelliche lasciano il segno, ma let avanza ed arrivato il tempo in cui si dice pochi, mabuoni. Alla fine, pi che magia, direi che cvoluta tanta perseveranza nellorganizzare eattuare questo raid, e in questo mi ha ispiratouna frase dellaviatore italo-americano LouisZamperini nel film Unbroken: Perseverare importante per tutti. Non mollare, non rinun-ciare. C sempre una risposta a ogni cosa.Spero che questo articolo e le foto possanoavervi fatto vivere indirettamente un po dellesensazioni ed emozioni che abbiamo vissutonoi, e che ci fanno capire quanto sia bello ilvolo che pratichiamo.

    viaggiatore/esploratore Turco) che Hezrfenavesse effettuato voli planati sul Bosforo conali simili a quelle delle aquile. Il Sultano Mu-rad Khan, avendolo visto volare, ne rimaseimpressionato e gli fece dono di parecchiemonete doro, ma poi, intimorito dal suo co-raggio e reputandolo capace di fare qualun-que cosa volesse, decise che non fosse ilcaso di tenerlo vicino e lo mand in esilio in

    Algeria, dove m or; che dire? Noi aviatori d asempre siamo tutti un po incompresi!

    ERKAN IL VOLO ULMIN TURCHIA

    Arriva il momen to tanto atteso e incontria-mo il nostro angelo protettore: Erkan. Chedire? Limmagine personificata della dispo-nibilit. Un ragazzo sotto la cinquantina,

    pioniere del volo ultraleggero turco dagli an-ni 80, vive di volo da sempre, con vicendealterne. Fine conoscitore di normative e dipersone ovunque! Infatti, mentre parliamo,gli arriva una chiamata e mi passa il telefono: Cosimo, quello del tassista di Nevsheir, unragazzo italiano che lavora in Turkia, amicodi Erkan; era stato in Kapadokya qualchetempo prima e lagenzia aveva usato il suonome da dare al tassista credendo che fos-se di nuovo lui. un pilota neo brevettato eci fa i complimenti per limpresa. Erkan unappassionato vero e trasuda voglia di con-dividere la sua passione, scopro che an-che stato dalle mie parti a procurarsi dellecertificazioni utili al rinnovo delle sue licenze.Sembra che in Turchia non ci siano esami-natori per il rinnovo dei titoli di volo ultraleg-gero, ma le autorit accettano certificazioni

    nOltre 3000 km di volo inun ambiente amichevole e

    affascinante, ma nel quale indispensabile avere le giuste

    conoscenzem

    di proficiency anche da istruttori esaminatoristranieri, purch in grado di dimostrare i lorotitoli. A cena con Erkan continuiamo a par-lare di volo fino a tarda ora, ci da le istruzioniper le pratiche a orlu, aeroporto doganalea 30 minuti di distanza, e ci lasciamo con lapromessa che ci verr a trovare e lo ospi-teremo in Italia per ricambiare la cortesia edisponibilit che ci ha dimostrato.

    6 MAGGIOHERZAFEN ORLU

    81 KM, 30 MINUTI

    Sono le 9.00 e ci mettiamo in fila per il de-collo seguendo cinque Katana della scuo-la che fanno istruzione. Atterriamo a orlu,aeroporto praticamente senza traffici e conun sacco di addetti, Polizia compresa, gente

    Il finale a Herzafen, aeroporto intitolato aun leggendario aviatore ottomano del1600

    Erkan Hos stato il nostro angelocustode per tutto il viaggio, risolvendoogni problema