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BANCHE & FINANZA 15 Eventi Lunedì 7 maggio 2012 Un impegno a tutto campo fin dalle origini sul fronte economico, sociale e culturale Bcc G. Toniolo di San Cataldo, Caltanissetta ■■ SICILIA / Numeri record per la Bcc G. Toniolo di San Cataldo: oltre 750 milioni di euro di raccolta diretta Efficienza e produttività alla base del primo istituto di credito dell’isola “U n vanto per la Banca sancataldese che porta il nome del grande economista italiano”. Così l’attuale presidente della Bcc “Giuseppe Toniolo”, Salvatore Saporito, sintetizza il sentimento con cui l’istituto e i suoi oltre 700 soci hanno vissuto la cerimonia di beatifica- zione di Giuseppe Toniolo, proclamato beato da Benedetto XVI il 29 aprile nella basilica romana di San Paolo Fuori le Mura. Toniolo, economista e sociologo nato a Treviso nel 1845, fu uno dei protagonisti indiscussi di quel movimento cattolico che, all’indomani dell’enciclica di Leone XIII, la “Rerum Nova- rum”, portò alla nascita delle casse rurali. “La nostra banca, fondata nel 1895 da un gruppo di preti sociali illuminati, è stata la prima ad aprire i battenti in diocesi ed una delle primis- sime in Sicilia” e porta il nome di Toniolo dal 1937, quando nella trasformazione per legge della denominazione dell’istituto in cassa ru- rale ed artigiana l’allora presidente Arcangelo Cammarata decise di rendere omaggio ad uno dei protagonisti del cattolicesimo italiano. L’evento, dunque, ha un significato storico, ma anche attuale perché, evidenzia il presidente, “ribadisce il senso del nostro im- pegno economico e sociale”. Sprona cioè a “mantenere sempre viva la memoria della nostra identità, che si concretizza in una visione che pone l’uomo al centro del progetto economico e mira a saldare l’interesse del singolo con il bene della colletti- vità. Sono convinto che la nostra cooperativa di credito, e l’intero movimento cooperativo, può ancora incidere positivamente sulla realtà solo se rimane fedele alla sua tradizione e alla sua etica costitutiva”. Un impegno che per altro la Bcc “G. Toniolo” sta dimostrando anche in questo frangente storico, che per la condizione economica e per le sue ricadute sociali il presidente Saporito non esita a definire “grave”. Ma proprio in questo momento, sottolinea, “il nostro compi- to è quello di andare incontro al cliente e di offrirgli un sostegno sicuro e continuo”. Nel concreto, “continuiamo ad erogare credito alle famiglie e alle imprese, e la Toniolo ha amplia- to, rispetto all’accordo Abi, i casi di sospensione totale o parzia- le delle rate di mutuo delle famiglie e delle imprese in difficoltà”. Un esempio concreto di come in un contesto di incertezza e di instabilità, ma anche di sfiducia generale, “la nostra Banca ri- mane un punto di riferimento sicuro”. E per tornare alla figura di Toniolo, al presidente Saporito piace ricordare “come que- sto grande italiano abbia elaborato una sua teoria, personale e sociologica, che impone il prevalere dell’etica e dello spirito cristiano sulle dure leggi dell’economia”. Oggi come ieri nelle mutate condizioni storiche, conferma a sua volta Gaetano Saporito, che ha presieduto per oltre 30 anni la banca guidandone l’espansione e che attualmente è presidente onorario “intendiamo individuare gli spazi di povertà, spesso dignitosamente portata, cui soccorrere con lo strumento del credito di piccola entità e al più basso interesse possibile. An- cora oggi accedono alla Toniolo persone che non troverebbero accoglienza presso altri grossi istituti bancari”. Conformemente alla storia del movimento cooperativo, conclude il presidente onorario, “la nostra finalità non è esclusivamente economica, bensì tende principalmente all’esaltazione dell’uomo nel tenta- tivo di sottrarlo a ogni condizione umiliante di totale dipenden- za dai meccanismi economico-sociali”. Sempre attuale la vision del fondatore, che pone l’uomo al centro del progetto economico Guseppe Toniolo È dal 1895 che promuove e sostiene lo sviluppo eco- nomico, sociale e culturale del territorio siciliano in cui opera, ispirando ogni sua at- tività ai principi cooperativi- stici da cui è nata. Vanta una storia secolare la Bcc G. Toniolo di San Catal- do, il più grande istituto di credito cooperativo della Si- cilia, che oggi conta 20 spor- telli tra le province di Trapa- ni, Palermo e Caltanissetta in cui si conferma banca del territorio. “Continuiamo a sostenere le famiglie e le pic- cole e medie imprese locali, con i nostri servizi e i nostri interventi”, spiega infatti il direttore Tommaso Falzone e “la nostra forza deriva soprat- tutto dalla fiducia che l’Istitu- to ha saputo conquistarsi in più di un secolo di storia”. Un radicamento territoriale che si esprime anche nei numeri: oltre 400 milioni di impieghi, elenca il direttore, e una rac- colta diretta superiore ai 750 milioni. Con una patrimonia- lizzazione di un centinaio di milioni, conta 106 dipendenti ed oltre 700 soci. Contraddistinguono l’istituto di credito efficienza e produt- tività. “La professionalità dei dipendenti viene costante- mente alimentata con la for- mazione - prosegue Falzone -, il rapporto con la clientela è improntato alla massima trasparenza sostanziale e for- male, la cultura della legali- tà significa oggi soprattutto collaborazione attiva con le istituzioni nella lotta al rici- claggio”. La Banca in questi ultimi anni ha lavorato molto sul versante dell’organizza- zione interna e della forma- zione e per la sua attività può contare “su una base sociale valida e convinta - sottolinea il direttore -, un consiglio di amministrazione che opera con grande saggezza e com- petenza, e l’indiscusso ruolo del presidente, Salvatore Sa- porito”. Caratteristiche che onorano la lunga tradizione della Ban- ca. Rileggendone la storia, infatti, emerge con evidenza il ruolo di protagonista che la Bcc G. Toniolo ha svolto per la promozione delle persone delle comunità e del territorio siciliano. Un impegno sul fronte eco- nomico, sociale e culturale a tutto tondo, sin dalla nascita a San Cataldo come cooperati- va di credito sull’onda dell’en- ciclica “Rerum Novarum” e per iniziativa di un gruppo illuminato di sacerdoti e laici cattolici siciliani. Tra questi, monsignor Carletta, don Al- berto Vassallo, poi Nunzio apostolico a Monaco di Ba- viera e a Bruxelles, monsi- gnor Cammarata e il giovane notaio Luigi Fascianella. La “cassa” si adoperò da subi- to per arginare il dilagante strozzinaggio degli usurari, sostenendo le categorie so- ciali più deboli e agevolando la crescita morale, civile, reli- giosa e cultura della collettivi- tà locale. Nel 1911 la Banca acquistò una notevole quantità di ter- reno per costruirvi l’istituto “M. Ausiliatrice” che, portato a compimento nel 1927, fu dato in comodato d’uso (e lo è tuttora) alle suore salesiane. Le quali diedero così inizio ad un’intensa attività educativa (scuola elementare, media e istituto magistrale), offrendo un contributo importante in termini di crescita culturale. Nel 1933 un’altra impresa: la Banca fece costruire un gran- de silos, all’interno del quale gli agricoltori poterono de- positare il grano e percepire un acconto per far fronte alle spese più urgenti. Fu ancora la “Toniolo” ad introdurre a San Cataldo i fertilizzanti chimici, rendendo possibile il raddoppio dei prodotti della terra. Nell’immediato secon- do dopoguerra, inoltre, favorì la prima affittanza collettiva degli agricoltori e poi la co- struzione della piccola pro- prietà contadina. Nel 1983, sostenuto dalla Banca, a San Cataldo è nato il Centro studi sulla coope- razione “Arcangelo Camma- rata” diretto da monsignor Cataldo Naro (poi arcivesco- vo di Monreale), per promuo- vere studi sul movimento co- operativo (oggi annovera 10 collane e circa 200 titoli) e costituire un archivio storico del movimento cooperativo soprattutto. Costantemente progettuale, la Banca ha avviato la costru- zione di un moderno audi- torium (il cantiere è già al primo piano) che potrà ospi- tare fino a 500 posti a sedere. “Con questa ulteriore iniziati- va - conclude il direttore -, la Toniolo rafforza ulteriormen- te la sua presenza culturale nella società siciliana”. il presidente Salvatore Saporito il direttore Tommaso Falzone

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BANCHE & FINANZA 15EventiLunedì 7 maggio 2012

Un impegno a tutto campo fin dalle origini sul fronte economico, sociale e culturale

Bcc G. Toniolo di San Cataldo, Caltanissetta

■■■ SICILIA / Numeri record per la Bcc G. Toniolo di San Cataldo: oltre 750 milioni di euro di raccolta diretta

Efficienza e produttività alla basedel primo istituto di credito dell’isola

“Un vanto per la Banca sancataldese che porta il nome del grande economista italiano”. Così l’attuale presidente

della Bcc “Giuseppe Toniolo”, Salvatore Saporito, sintetizza il sentimento con cui l’istituto e i suoi oltre 700 soci hanno vissuto la cerimonia di beatifica-zione di Giuseppe Toniolo, proclamato beato da Benedetto XVI il 29 aprile nella basilica romana di San Paolo Fuori le Mura. Toniolo, economista e sociologo nato a Treviso nel 1845, fu uno dei protagonisti indiscussi di quel movimento cattolico che, all’indomani dell’enciclica di Leone XIII, la “Rerum Nova-rum”, portò alla nascita delle casse rurali. “La nostra banca, fondata nel 1895 da un gruppo di preti sociali illuminati, è stata la prima ad aprire i battenti in diocesi ed una delle primis-sime in Sicilia” e porta il nome di Toniolo dal 1937, quando nella trasformazione per legge della denominazione dell’istituto in cassa ru-rale ed artigiana l’allora presidente Arcangelo Cammarata decise di rendere omaggio ad uno dei protagonisti del cattolicesimo italiano.

L’evento, dunque, ha un significato storico, ma anche attuale perché, evidenzia il presidente, “ribadisce il senso del nostro im-pegno economico e sociale”. Sprona cioè a “mantenere sempre

viva la memoria della nostra identità, che si concretizza in una visione che pone l’uomo al centro del progetto economico e mira a saldare l’interesse del singolo con il bene della colletti-vità. Sono convinto che la nostra cooperativa di credito, e l’intero movimento cooperativo, può ancora incidere positivamente sulla realtà solo se rimane fedele alla sua tradizione e alla sua etica costitutiva”.Un impegno che per altro la Bcc “G. Toniolo” sta dimostrando anche in questo frangente storico, che per la condizione economica e per le sue ricadute sociali il presidente Saporito non esita a definire “grave”. Ma proprio in questo momento, sottolinea, “il nostro compi-to è quello di andare incontro al cliente e di offrirgli un sostegno sicuro e continuo”. Nel concreto, “continuiamo ad erogare credito alle famiglie e alle imprese, e la Toniolo ha amplia-

to, rispetto all’accordo Abi, i casi di sospensione totale o parzia-le delle rate di mutuo delle famiglie e delle imprese in difficoltà”. Un esempio concreto di come in un contesto di incertezza e di instabilità, ma anche di sfiducia generale, “la nostra Banca ri-mane un punto di riferimento sicuro”. E per tornare alla figura di Toniolo, al presidente Saporito piace ricordare “come que-sto grande italiano abbia elaborato una sua teoria, personale e sociologica, che impone il prevalere dell’etica e dello spirito cristiano sulle dure leggi dell’economia”. Oggi come ieri nelle mutate condizioni storiche, conferma a sua volta Gaetano Saporito, che ha presieduto per oltre 30 anni la banca guidandone l’espansione e che attualmente è presidente onorario “intendiamo individuare gli spazi di povertà, spesso dignitosamente portata, cui soccorrere con lo strumento del credito di piccola entità e al più basso interesse possibile. An-cora oggi accedono alla Toniolo persone che non troverebbero accoglienza presso altri grossi istituti bancari”. Conformemente alla storia del movimento cooperativo, conclude il presidente onorario, “la nostra finalità non è esclusivamente economica, bensì tende principalmente all’esaltazione dell’uomo nel tenta-tivo di sottrarlo a ogni condizione umiliante di totale dipenden-za dai meccanismi economico-sociali”.

Sempre attuale la vision del fondatore, che pone l’uomo al centro del progetto economico

Guseppe Toniolo

È dal 1895 che promuove e sostiene lo sviluppo eco-

nomico, sociale e culturale del territorio siciliano in cui opera, ispirando ogni sua at-tività ai principi cooperativi-stici da cui è nata.Vanta una storia secolare la Bcc G. Toniolo di San Catal-do, il più grande istituto di credito cooperativo della Si-cilia, che oggi conta 20 spor-telli tra le province di Trapa-ni, Palermo e Caltanissetta in cui si conferma banca del territorio. “Continuiamo a sostenere le famiglie e le pic-cole e medie imprese locali, con i nostri servizi e i nostri interventi”, spiega infatti il

direttore Tommaso Falzone e “la nostra forza deriva soprat-tutto dalla fiducia che l’Istitu-to ha saputo conquistarsi in più di un secolo di storia”. Un radicamento territoriale che si esprime anche nei numeri: oltre 400 milioni di impieghi, elenca il direttore, e una rac-colta diretta superiore ai 750 milioni. Con una patrimonia-lizzazione di un centinaio di milioni, conta 106 dipendenti ed oltre 700 soci. Contraddistinguono l’istituto di credito efficienza e produt-tività. “La professionalità dei dipendenti viene costante-mente alimentata con la for-mazione - prosegue Falzone -,

il rapporto con la clientela è improntato alla massima trasparenza sostanziale e for-male, la cultura della legali-tà significa oggi soprattutto collaborazione attiva con le istituzioni nella lotta al rici-claggio”. La Banca in questi ultimi anni ha lavorato molto sul versante dell’organizza-zione interna e della forma-zione e per la sua attività può contare “su una base sociale valida e convinta - sottolinea il direttore -, un consiglio di amministrazione che opera con grande saggezza e com-petenza, e l’indiscusso ruolo del presidente, Salvatore Sa-porito”.

Caratteristiche che onorano la lunga tradizione della Ban-ca. Rileggendone la storia, infatti, emerge con evidenza il ruolo di protagonista che la Bcc G. Toniolo ha svolto per la promozione delle persone delle comunità e del territorio siciliano. Un impegno sul fronte eco-nomico, sociale e culturale a tutto tondo, sin dalla nascita a San Cataldo come cooperati-va di credito sull’onda dell’en-ciclica “Rerum Novarum” e per iniziativa di un gruppo illuminato di sacerdoti e laici cattolici siciliani. Tra questi, monsignor Carletta, don Al-berto Vassallo, poi Nunzio apostolico a Monaco di Ba-viera e a Bruxelles, monsi-gnor Cammarata e il giovane notaio Luigi Fascianella. La “cassa” si adoperò da subi-to per arginare il dilagante

strozzinaggio degli usurari, sostenendo le categorie so-ciali più deboli e agevolando la crescita morale, civile, reli-giosa e cultura della collettivi-tà locale. Nel 1911 la Banca acquistò una notevole quantità di ter-reno per costruirvi l’istituto “M. Ausiliatrice” che, portato a compimento nel 1927, fu dato in comodato d’uso (e lo è tuttora) alle suore salesiane. Le quali diedero così inizio ad un’intensa attività educativa (scuola elementare, media e istituto magistrale), offrendo

un contributo importante in termini di crescita culturale. Nel 1933 un’altra impresa: la Banca fece costruire un gran-de silos, all’interno del quale gli agricoltori poterono de-positare il grano e percepire un acconto per far fronte alle spese più urgenti. Fu ancora la “Toniolo” ad introdurre a San Cataldo i fertilizzanti chimici, rendendo possibile il raddoppio dei prodotti della terra. Nell’immediato secon-do dopoguerra, inoltre, favorì la prima affittanza collettiva degli agricoltori e poi la co-struzione della piccola pro-prietà contadina. Nel 1983, sostenuto dalla Banca, a San Cataldo è nato il Centro studi sulla coope-razione “Arcangelo Camma-rata” diretto da monsignor Cataldo Naro (poi arcivesco-vo di Monreale), per promuo-vere studi sul movimento co-operativo (oggi annovera 10 collane e circa 200 titoli) e costituire un archivio storico del movimento cooperativo soprattutto.Costantemente progettuale, la Banca ha avviato la costru-zione di un moderno audi-torium (il cantiere è già al primo piano) che potrà ospi-tare fino a 500 posti a sedere. “Con questa ulteriore iniziati-va - conclude il direttore -, la Toniolo rafforza ulteriormen-te la sua presenza culturale nella società siciliana”.

il presidente Salvatore Saporito

il direttore Tommaso Falzone