un clima... pesante!

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Documentazione dell’Unità di competenza: «Con l’acqua alla gola!» Istituto scolastico: Istituto Comprensivo Carlo Piaggia Destinatari: Scuola Sec. I Grado di Capannori, Classe I B Ore dedicate al percorso: 15

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Documentazione dell’Unità di competenza:«Con l’acqua alla gola!»

Istituto scolastico:Istituto Comprensivo Carlo Piaggia

Destinatari:Scuola Sec. I Grado di Capannori,

Classe I B

Ore dedicate al percorso: 15

Descrizione della genesi del percorso didattico

Il percorso si è basato sulla necessità di iniziare la permanenza degli studenti nella Scuola Secondaria di I Grado fornendo loro gli strumenti basilari sul problema dei cambiamenti climatici, applicandolo alla risorsa più comune e presente intorno a noi: l’acqua, che è stata vista sotto il punto di vista qualitativo e

quantitativo. In questo modo è stato realizzato un percorso che possa avvicinare gli alunni al problema dei cambiamenti

climatici, puntando molto sulle esperienze pratiche più che sulla discussioni.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Inizialmente i partecipanti sono stati coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

È stato quindi affrontato il problema della quantità d’acqua a disposizione nelle varie fasce climatiche della Terra, con la costruzione di un mosaico in scala che potesse rappresentare i diversi tipi di utilizzo che un cittadino americano, francese e africano possono fare con la quantità di liquido a disposizione.

Per osservare ed affrontare il problema della scarsità di acqua potabile sono state condotte discussioni ed attività pratiche sulla misura di alcuni principali parametri di qualità, tutte effettuabili in aula senza l’ausilio di strumentazioni tecniche particolari: odore, colore, torbidità, acidità, durezza.

I partecipanti sono stati divisi in gruppi e successivamente all’introduzione del tema dell’impronta idrica è stato affrontato il problema del miglioramento delle caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua, allestendo una piccola filiera di trattamento in merito a grigliatura, sedimentazione, filtrazione, correzione dell’acidità e disinfezione di un campione contaminato da alcune sostanze.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Nell’ultimo incontro i gruppi di partecipanti hanno illustrato ai compagni, ai docenti ed all’esperto un tema precedentemente assegnato riguardante l’impronta idrica. Da questo sono state prodotte diapositive ed immagini. Sono stati inoltre preparati alcuni esperimenti che sono stati presentati nello spettacolo finale.

Risultati ottenuti

Gli alunni, complice anche l’età vicina agli studi di scuola primaria, portano con loro un bagaglio culturale ancora improntato sull’immediatezza e sul rapporto diretto e di fiducia con insegnanti ed esperto. In questo modo i ragazzi hanno assimilato gli argomenti proposti con maggiore facilità.Alcune iniziative che sono state prese da parte degli studenti non sono scaturite necessariamente da una responsabilizzazione da parte di insegnanti ed esperto, ma bensì sono nate per specifica ed autonoma volontà dei ragazzi, che con la presentazione degli argomenti alla classe ed alle famiglie hanno dimostrato di aver assimilato i concetti, nella speranza che a questo primo laboratorio possano seguire quelli svolti nelle classi II e III.

Documentazione dell’Unità di competenza:«Tanto rumore per nulla…»

Istituto scolastico:Istituto Comprensivo Carlo Piaggia

Destinatari:Scuola Sec. I Grado di Capannori,

Classe II B

Ore dedicate al percorso: 16

Descrizione della genesi del percorso didattico

Benché gli studenti della classe II B non avessero precedentemente partecipato a laboratori di questo tipo, è stato scelto di effettuare solo un primo incontro in analogia

con quelli delle unità di competenza precedentemente descritta per poi affrontare una tematica diversa, ovvero quella della cura del proprio territorio, essenzialmente dal

punto di vista idrogeologico. Tali principi sono stati poi contestualizzati dai ragazzi alla zona in cui vivono, e pertanto

ad una realtà di valle vicino alle montagne.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Lo sguardo si è posto poi sui principali rischi provenienti da precipitazioni e tessiture di terreno presenti in un territorio di valle: quello idraulico, e quindi rivolto alle alluvioni, e quello geologico, ovvero relativo alle frane. È stato mostrato ai partecipanti un metodo per mettere in relazione diretta la dimensione dei sedimenti presenti in un corso d’acqua ed il rischio di esondazione. Tale attività è stata poi seguita dalla costruzione di uno strumento di misura autoprodotto, un pluviometro fai-da-te, con il quale i ragazzi hanno misurato per un mese circa i volumi precipitati sottoforma di pioggia. Il funzionamento e le fasi di costruzione sono state illustrate all’interno dello spettacolo finale, così come il principio di accadimento di una frana.

I ragazzi si sono poi trovati di fronte a due problemi di tipo numerico: uno relativo alla variazione della quantità d’acqua in alcuni corsi d’acqua a seguito dell’intervento dell’uomo (che cambia l’uso del suolo che occupa), un altro relativo alle scelte da compiere nell’allestimento di un impianto idroelettrico, quest’ultimo trattato dopo aver discusso sulle energie rinnovabili. Per semplificare la trattazione di questi argomenti è stata affrontata anche una breve parentesi sul concetto di energia, la sua conversione e gli strumenti in grado di attuarla.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Risultati ottenuti

Gli studenti sono stati in grado di approfondire le tematiche affrontate e di elaborare quanto appreso in maniera autonoma o a gruppi, proponendo nello spettacolo finale una serie di esperimenti, riflessioni ed evidenze sul mondo del rischio idrogeologico, sempre partendo dal problema dei cambiamenti climatici. Tale percorso potrà trovare una sua logica continuazione nelle proprietà dell’aria e dell’acqua e nella meteorologia, che si spera di poter attuare nel prossimo Anno Scolastico.

Documentazione dell’Unità di competenza:«Quando l’evento diventa… estremo!»

Istituto scolastico:Istituto Comprensivo Carlo Piaggia

Destinatari:Scuola Sec. I Grado di Capannori,

Classe III B

Ore dedicate al percorso: 16

Descrizione della genesi del percorso didattico

Stati scelti argomenti che potessero interessare gli studenti sia in relazione al percorso curricolare, sia in relazione a ciò che si

sente quotidianamente sul tempo e sul clima.La scelta è caduta sulla chimica e la fisica dell’acqua e dell’atmosfera in funzione degli effetti dei cambiamenti

climatici, con cenni di meteorologia e descrizione del concetto di evento estremo.

Il percorso ha previsto anche la realizzazione di esperimenti ed un momento di gioco personalizzato che ripercorresse in

versione ridotta la simulazione «Vallo a Dire ai Dinosauri».

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Anche questi partecipanti sono stati inizialmente coinvolti in una discussione aperta sulle cause e sugli effetti dei cambiamenti climatici, compiendo un esperimento sul diverso assorbimento del calore da parte di diversi colori, più chiari quelli naturali, più scuri quelli antropici.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

I partecipanti sono stati inizialmente coinvolti nell’osservazione delle principali caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua, con collegamenti agli effetti dei cambiamenti climatici, alla ricerca dei fenomeni che possono instaurare. A tale scopo è stato compiuto un esperimento per apprezzare come la fusione di ghiacciai su terre emerse influenzi il livello dei mari e degli oceani, a differenza della fusione degli iceberg.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici nella vita di tutti i giorni è stato affrontato il tema della meteorologia, per capire le dinamiche del tempo atmosferico. Sono stati dapprima visti i principi basilari della dinamica e della fisica dell’aria umida, commentando poi una previsione dei tempo, spiegando alcuni fenomeni visibili attraverso immagini e compiendo un esperimento per riprodurre in un contenitore un evento piovoso.

Il percorso ha poi visto l’avvicinamento ad un concetto particolare come quello delle «emergenze», inteso come momento transitorio e pericoloso ed applicato a rischi idrologici, geologici, meteorologici e climatici. I partecipanti sono stati poi calati in una realtà virtuale, ciascuno con un proprio ruolo, simulando una realtà sconvolta da un’ondata di caldo. Ogni partecipante, cercando di salvaguardare i propri interessi, ha cercato di superare l’emergenza.

Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente individuabili lo sviluppo

concettuale e l’approccio metodologico

Risultati ottenuti(analisi critica in relazione agli apprendimenti degli

alunni)

Gli studenti hanno mostrato interesse per le attività. L’illustrazione di alcuni esperimenti avvenuta in occasione dello spettacolo finale ha fatto rilevare uno spiccato interesse per il risvolto pratico del laboratorio, che ha pertanto focalizzato l’attenzione di una buona parte degli studenti, complici anche gli argomenti di attualità e comunemente ascoltati o letti nei mass-media.La speranza è quella che il percorso possa continuare ad essere svolto anche nei futuri Anni Scolastici con le prossime classi, che quest’anno sono state coinvolte nel progetto.