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UN ANNO DI AUTOVALUTAZIONE:LUCI ED OMBRE
Altopiano del Laceno (Avellino )
16 luglio 2015a cura di Paola Bortoletto
RIFERIMENTI NORMATIVI
- DPR 8 marzo 1999, n.275: Regolamento per la disciplina dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della legge n. 59 del 1997
- D.Lgs. 19 novembre 2004, n.286: Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, nonché riordino dell’omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n.53
- Direttiva 12 ottobre 2012, n.85: Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015
- D.L. 29 dicembre 2010, n.225, convertito, con modificazioni, nella legge 26 febbraio 2011, n.10,in particolare l’art.2, comma4-undevicies, che individua il Sistema Nazionale di Valutazione, di cui fanno parte l’INDIRE, l’INVALSI e il Corpo Ispettivo
- DPR 28 marzo 2013, n.80: Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione
- Direttiva MIUR 18 settembre 2014, n.11: Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17
- CM 21 ottobre 2014, n.47: Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n.11 del 18 settembre 2014
- Nota MIUR n.4296 del 6 febbraio 2015 – Questionario scuola
- Prot.1738 del 2 marzo 2015 – Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione
- Nota Prot. N. 3746 del 30 aprile 2015 – Indicazioni operative per l’uso della piattaforma operativa unitaria
- Prot. N.5983 del 25 giugno 2015 – Chiusura del rapporto di autovalutazione entro luglio 2015 e aggiornamento entro settembre 2015
ESPERIENZE PRECEDENTI
Valutazione/Autovalutazione di Istituto (Regolamento n. 80/2013)
La valutazione delle istituzioni scolastiche si articolerà in 4 FASI:
• I - Autovalutazione - 1. Analisi e verifica del servizio sulla base dei dati MIUR, delle rilevazioni degli apprendimenti e dell’elaborazione sul valore aggiunto restituite dall’INVALSI e di altri elementi significativi Questionario scuola;
• 2. Elaborazione di un rapporto di autovalutazione ( RAV) in formato elettronico secondo un quadro di riferimento predisposto dall’INVALSI, e formulazione di un piano di miglioramento.
• II – Valutazione esterna - 1. Individuazione delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia predisposti dall’INVALSI; 2. Visite dei Nuclei e ridefinizione dei piani di miglioramento in base agli esiti delle stesse.
La valutazione concerne anche i risultati dell’azione dirigenziale.
• III – Miglioramento - 1. Definizione e attuazione degli interventi col supporto dell’INDIRE, delle Università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. I piani di miglioramento coi risultati conseguiti sono comunicati al Direttore dell’USR, anche ai fini dell’individuazione degli obiettivi da assegnare al DS in sede di conferimento del successivo incarico e della valutazione.
• IV – Rendicontazione sociale - Pubblicazione e diffusione dei risultati : dimensioni di trasparenza, condivisione, promozione al miglioramento del servizio nella comunità.
LE PRIORITA’ STRATEGICHE DEL SISTEMA DI
VALUTAZIONE NAZIONALE(Direttiva 11/2014 )
RISULTATI SCOLASTICI Riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico
RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenzaRiduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
RISULTATI A DISTANZA Valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro
Principi base
Il Sistema di valutazione non è un fine, è un mezzo per migliorare l’OFFERTA FORMATIVA
Non è una fabbrica di dati, è un insieme di dati ragionato in un processo strutturato e di lungo termine di analisi, monitoraggio e riflessione, finalizzato ad un percorso di miglioramento
Obiettivi dell’autovalutazione
• Sostenere il miglioramento scolastico ( con uso di dati e feedback sulla performance) attraverso
- processi primari (apprendimento e insegnamento)
- processi secondari ( organizzativi)
• Sostenere la valutazione esterna
• Informare e coinvolgere famiglie e territorio (opinione pubblica)
La scuola come un’organizzazione che apprende
(Learning organisation )
Learning organisation
• Promuove l’apprendimento tra i suoi componenti
• Apprende essa stessa dai processi che attiva
• Propone processi culturali adatti a creare il clima e i sistemi necessari per assicurarsi un apprendimento continuo
• È in continuo cambiamento e promuove l’apprendimento focalizzato sull’individuo, sul gruppo , sulla struttura
• Ha le capacità per creare, acquisire e trasferire in maniera efficiente la conoscenza
Da Donatella Poliandri, Roma 26-27 novembre 2014
Da Donatella Poliandri , Roma , 26-27 novembre 2014
Rapporto di Autovalutazione
UTILITA’ DI UNO STRUMENTO COMUNEperché
• fornisce a tutte le scuole, anche quelle che non hanno avviato pratiche di autovalutazione, uno strumento predisposto e sperimentato
• individua i processi chiave e un quadro di esiti su cui fornisce i dati della scuola e i dati di benchmarking a livello nazionale, regionale, provinciale e di contesto (ESCS )
• offre alle scuole dati propri già organizzati e dati di confronto con scuole simili
• non esclude altri dati che la scuola possa considerare per proprio conto
Le scadenze sono state rispettate?
AZIONI SOGGETTI TEMPI
QUESTIONARIO SCUOLA MIUR Inizio FEBBRAIO 2015
INSERIMENTO DATI TUTTE LE SCUOLE 28 FEBBRAIO 2015
RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK INPIATTAFORMA
INVALSI/MIUR MARZO/APRILE 2015
DEFINIZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE MARZO/LUGLIO 2015
PUBBLICAZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE LUGLIO 2015
… E LE SCUOLE?
• Impegno, supervisione costante e diretta del D.S.
• Individuazione di una figura di sistema referente per il processo di autovalutazione
• Individuazione di un gruppo interno di coordinamento, previsto dalla CM47/2014
• Azioni di coinvolgimento, informazione, formazione dei docenti, del personale ATA, coinvolgimento dei rappresentanti delle famiglie e degli studenti
• Pianificazione audit interni tra tutte le componenti, centrati sulle azioni di miglioramento
…e il D.S.?
Leadership for learningMantiene il focus sull’apprendimento
Crea l’ambiente favorevole per l’apprendimentoAssume il dialogo come metodo e la condivisione come pratica
Rende conto del proprio operato
Definire la direzione unitaria della scuola
Definire la struttura organizzativa
Sviluppare le risorse umane
Costruire relazioni fiduciarie
Gestire i processi di misurazione, valutazione e
rendicontazione
L’esperienza del Veneto
• ANDIS VENETO “ Dal Vales alla nuova valutazione per una buona scuola” (19 novembre 2014)
• ANDIS TREVISO/BELLUNO “Migliorare con il RAV? Una “direzione” da governare” ( 12 gennaio 2015 )
• Costituzione staff regionale e nucleo di supporto( gennaio 2015 )
• Monitoraggio istituzione unità di valutazione interna ( febbraio 2015 )
• Conferenze tecniche provinciali per i D.S. (febbraio 2015)
• Formazione tutor d’aula per gruppi di Istituto ( marzo 2015 )
• Formazione di 1 docente referente di scuola per il supporto al processo di autovalutazione delle scuole e alla compilazione del RAV c/o scuole polo in gruppi di 20/30 coordinato dal tutor d’aula, collegati in video – conferenza o su piattaforma con esperti ( Previtali, Barbieri, Martini, Cristanini) ( 23 marzo/ 7 maggio 2015 per un totale di 18 ore)
• Incontri tecnici di riflessione per D.S. ( aprile 2015 )
• Pubblicazione materiali online (maggio 2015 )
4 - 15 - 49
CONTESTO1. Popolazione scolastica
2. Territorio e capitale sociale3. Risorse economiche e materiali
4. Risorse professionali
PROCESSI – PRATICHE DIDATTICHE1. Ambiente di apprendimento2. Inclusione e differenziazione3. Continuità e orientamento4. Curricolo, progettazione e
valutazione
ESITI1.Risultati scolastici
2.Risultati nelle prove standardizzate3.Competenze chiave di cittadinanza
4.Risultati a distanza
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE
1.Orientamento strategico e organizzazione della scuola
2.Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane3.Integrazione con il territorio e rapporti con le
famiglie
CONTESTO-ESITI-PROCESSI
• I dati relativi al CONTESTO rappresentano risultati da analizzare in vista dell’azione sui processi
• I dati relativi agli ESITI rappresentano la priorità strategica del S.N.V.
• Tra i descrittori di PROCESSO , la scuola potrà considerare i dati per esprimere l’autovalutazione sull’andamento del processo stesso ed individuare punti di forza e debolezza
• Il processo di autovalutazione dovrà chiarire che cosa – come si fa, chi fa e per raggiungere quali risultati
• L’esito del processo di miglioramento sarà oggetto di rendicontazione sociale
Valutazione formativa nel Sistema Nazionale
• VF precede, accompagna, segue l’azione didattica finalizzata al miglioramento dei risultati pur in una visione più ampia ( I.N. )
Prova standardizzata deve
• “ discriminare” le prestazioni degli allievi vs massimo raggiungimento di risultati positivi dal maggior numero di allievi
• prescindere dai percorsi didattici realmente praticati come verifica raggiungimento di standard essenziali vs personalizzazione percorsi , criteri di valutazione
• offrire garanzie di “oggettività”nella formulazione, somministrazione, interpretazione vs sottovalutazione convergenza risposte, accantonamento processi più olistici, aperti
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Quali indicatori?
• Capacità di reperire , organizzare, collegare e recuperare
informazioni da fonti diverse IaI
• Capacità di autoregolazione IaI
• Capacità di osservare le regole e i patti sociali condivisi Csc
• Capacità di contribuire proficuamente alla vita della comunità Csc
• Capacità di progettare, pianificare e stabilire priorità Sii
• Capacità di risolvere problemi Sii
• Capacità di agire in modo flessibile e creativo Sii
Riflessione sull’analisi degli indicatori
• Individuazione degli indicatori oggetto di intervento, perché più deboli
• Individuazione delle priorità e degli obiettivi su cui lavorare in base ai dati raccolti e rubricati
• Definizione dei traguardi e degli obiettivi di processo su cui avviare il piano di miglioramento
DALLA VALUTAZIONE AL MIGLIORAMENTOPRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI
da Donatella Poliandri, Roma 26-27 novembre 2014
Come leggere indicatori e descrittori
AREA RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
INDICATORI DESCRITTORI POSSIBILIMIGLIORAMENTI
RISULTATI
DEGLI STUDENTI
NELLE PROVE
DI ITALIANO
E MATEMATICA
Punteggio della scuola in italiano e
matematica
Migliorare il punteggio della scuola in
italiano e/o in matematica
Punteggio delle classi in italiano e
matematica
Migliorare il punteggio della
classe/delle classi … in italiano e/o in
matematica
Punteggio delle sedi in italiano e
matematica
Migliorare il punteggio del plesso/dei
plessi … scuola in italiano e/o in
matematica
Differenze nel punteggio rispetto a
scuole con contesto socio-economico
e culturale simile (ESCS)
Ridurre la differenza in negativo
(oppure migliorare la differenza in
positivo) rispetto a scuole con
contesto socio-economico e culturale
simile
LIVELLI DI APPRENDIMENTO
DEGLI STUDENTI
Alunni collocati nei diversi livelli in
italiano e in matematica
Ridurre le percentuali di alunni
collocati nei livelli 1 e 2 delle prove
VARIABILITÀ DEI RISULTATI
FRA LE CLASSI
Varianza interna alle classi e fra le
classi
Ridurre la varianza tra le classi
Da D. Cristanini
DAL PROBLEMA AL MIGLIORAMENTOD. Cristanini
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
PROBLEMA:
1 -BASSO PUNTEGGIO DELLA SCUOLA (O DI ALCUNE
CLASSI) NELLE PROVE INVALSI DI ITALIANO E/O DI
MATEMATICA
2- RISULTATI NELLE PROVE INVALSI DI ITALIANO E/O DI
MATEMATICA INFERIORI ALLE CLASSI CON CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E
CULTURALE SIMILI
3 -ELEVATA PERCENTUALE DIALUNNI COLLOCATI NEI
LIVELLI 1 E 2 DEGLI ESITI DELLE PROVE INVALSI
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
CURRICOLO E OFFERTA FORMATIVA MISSIONE E OBIETTIVI PRIORITARI
PROGETTAZIONE DIDATTICA CONTROLLO DEI PROCESSI
VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA GESTIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE
DIMENSIONE METODOLOGICA SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
DIMENSIONE RELAZIONALE FORMAZIONE
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE
INCLUSIONE COLLABORAZIONE TRA INSEGNANTI
RECUPERO E POTENZIAMENTO INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
CONTINUITÀ COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
ORIENTAMENTO COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
SWOT: uno strumento per l’analisi degli obiettivi di
miglioramento
I fattori esplorano l’organizzazione e l’ambiente
•Fattori interni–Strength (S) Forze–Weaknesses (W) Debolezze
•Fattori esterni–Opportunities (O) Opportunità–Threats (T) Minacce
Priorità, traguardi, obiettivi
Piano pluriennale
Processo inclusione
Processo orientamento
Processo ambiente di apprendimento
OBIETTIVO STRATEGICO
PRIORITA’Riferito agli
esiti
-Ridurre gli abbandoni- Ridurre gli
esiti non sufficienti nelle
discipline…
TRAGUARDI Ridurre
progressiva-mente gli abbandoni
attraverso…fino alla% delle
scuole ESCS
MIGLIORAMENTO CONTINUOCiclo di Deming
CICLO P.D.C.A
PLAN- Ridurre del 10% nei prossimi due anni gli
abbandoni nel biennio di scuola secondaria 2°
ACT-Portare a regime le buone pratiche
( con effetti positivi ) delle discipline…
-Estendere le pratiche …-Revisionare le pratiche non
soddisfacenti negli esiti
DO-Istituire sportelli di studio assistito
-Istituire sportelli di” peer to peer” nelle discipline di…
-Revisionare i curricoli di…
CHECK-Misurare gli esiti nelle discipline..
-Monitorare le azioni-Ricalibrare le azioni
-Avviare audit interni con tutti gli attori
Una BUONA autovalutazione, allora:
• argomenta i dati
• descrive ed analizza le tendenze nel tempo
• collega le variabili
• rende conto dell’intervento progettuale
• rende conto delle scelte di miglioramento
Un po’ di bibliografia
• G. ALLULLI – T. GRANDO ( a cura di ), La scuola trentina si valuta, Provincia di Trento,2004
• G. ALLULLI , F. FARINELLI, A. PETROLINO, L’autovalutazione di Istituto, Guerini e associati, Milano, 2013
• N.ARCANGELI, EFQM:un modello di autovalutazione per fare il punto nel percorso verso l’eccellenza, in LUISI A., SENNI P., Strumenti per l’autovalutazione negli istituti scolastici,T.E.M.I.spa, Bologna, 2002
• M. CASTOLDI, La qualità della scuola, Carocci, Roma, 2005
• M. CASTOLDI, Si possono valutare le scuole? Il caso italiano e le esperienze europee, SEI, 2008
• M. CASTOLDI, Curricolo per competenze: percorsi e strumenti, Carocci, Roma, 2013
• D. CRISTANINI, Dai problemi alle soluzioni. Il miglioramento come processo di problem solving, in M. FAGGIOLI ( a cura di ),Migliorare la scuola, Junior Spaggiari, Parma 2014
• D. CRISTANINI, Diagnosi degli errori e miglioramento,in Scuola Italiana Moderna, La Scuola, Brescia, anno 120, n. 5, 2013
• D. CRISTANINI, La predisposizione del piano di miglioramento, in Scuola Italiana Moderna, La Scuola, Brescia, anno 120, n. 10, 2013
• F. DA RE , La didattica per competenze, Pearson, 2013
• AA.VV., ( a cura di CERINI G. e SPINOSI M. ), Autovalutazione. Costruiamo insieme il RAV, Voci della scuola, n.7/2015, Notizie della Scuola, n.9/10, 1-31 gennaio 2015, Tecnodid
“A quelli che non vogliono dimenticare,
a quelli che non vogliono rinunciare
a impegnarsi
con la forza dell’intelligenza,
della gentilezza,
del dialogo,
della ricerca
della passione
per costruire la buona scuola”
I. Fiorin