ttip: chiarimenti e aggiornamenti (maggio 2015)

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L’Unione Europea deve affrontare grandi sfide, tra le quali far ripartire l’economia e ripensarsi sforzandosi di migliorare i livelli di diritti e benessere di tutti i cittadini. Il TTIP, così come tutti gli altri accordi commerciali che si stanno negoziando in questo momento tra cui quelli con il Canada, il Giappone, Singapore e il Vietnam, può essere uno strumento utile per affrontare più efficacemente queste sfide. In Europa, l’accordo con gli USA potrebbe generare crescita e nuovi posti di lavoro, nonché un calo dei prezzi per i consumatori, legato all’aumento della concorrenza e della possibilità di scegliere fra più prodotti e servizi. Il TTIP potrebbe inoltre aumentare l’influenza europea nel mondo, attraendo una quota maggiore di investimenti e creando nuovi standard nel commercio mondiale, che siano ispirati ai nostri valori. Il trattato transatlantico darebbe inoltre la possibilità alle PMI di accedere al mercato statunitense, eliminando doppi, e non necessari, controlli e creando regole più semplici e giuste per importare ed esportare tra le due sponde dell’Atlantico. Questi sviluppi rilevanti per l’economia e per il ruolo dell’UE nel nuovo scenario della globalizzazione non devono, però, essere raggiunti ad ogni costo e senza considerare quali sono le nostre priorità. Il TTIP, pertanto, dovrà salvaguardare i nostri alti standard di sicurezza dei prodotti e dei lavoratori, proteggere e rafforzare la potestà legislativa e regolamentare dello Stato e della P.A., tutelare il patrimonio delle diversità culturali dell’UE e assicurare trasparenza, sostenibilità e crescita in Europa, negli USA e nel resto del mondo. Il negoziato sul TTIP è ancora in corso e, grazie alle pressioni del Parlamento Europeo e di molti Governi e ONG, è più trasparente rispetto agli accordi del passato. Tutti i cittadini hanno il diritto/ dovere di informarsi e farsi un’opinione, ma la decisione finale andrà presa quando avremo a disposizione il testo definitivo del trattato e i nuovi studi di impatto, che verranno fatti proprio sulla lettera dell’accordo definitivo. Già oggi, però, in base alla declassificazione del mandato negoziale e di molti documenti su cui si sta negoziando, oltre alle posizioni ripetutamente espresse dal Parlamento Europeo, dai negoziatori del TTIP e dalla Commissaria al Commercio, Cecilia Malmström, alcuni chiarimenti e rassicurazioni sono già disponibili. Il TTIP indebolirà gli stringenti standard europei che proteggono i lavoratori e l’ambiente? Secondo il mandato negoziale, gli standard non fanno parte delle materie del negoziato. Sia l’UE che gli Stati uniti hanno regole che impongono determinati livelli di sicurezza dei lavoratori e ambientale. Questo significa che il TTIP dovrà aiutare a ridurre i costi per le esportazioni quando, a parità di standard, si potranno armonizzare le regole. Tutto ciò senza intaccare il diritto di legiferare degli Stati e il principio di precauzione tipico dell’approccio europeo. Inoltre, il TTIP avrà un capitolo dedicato allo sviluppo sostenibile che dovrebbe includere impegni a ratificare e implementare le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e delle competenti agenzie dell’ONU in materia di diritti dei lavoratori, salvaguardia della flora e della fauna e dell’utilizzo di tecnologie verdi e delle rinnovabili. La “precarizzazione” del mercato del lavoro è, purtroppo, un fenomeno che ha cause molteplici, a cui si sta cercando di porre rimedio. Non si può pensare che sarà, quindi, il TTIP la causa della precarietà. Il TTIP abbasserà gli standard di sicurezza alimentare? Sia in Europa sia negli USA c’è una domanda crescente di cibo di qualità. I cittadini europei, così come quelli americani peraltro, non accetterebbero di compromettere gli standard raggiunti in questo senso. Il modo in cui ci occupiamo di sicurezza alimentare o OGM resterà uguale. Il TTIP non imporrà all’UE di modificare la propria normativa in materia, o riguardo al manzo agli ormoni o alle carni di animali clonate o trattati con la clorina. Il trattato però punterà a migliorare la collaborazione tra le due sponde dell’Atlantico. In passato, per affrontare l’emergenza ‘mucca TTIP (Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti con gli Stati Uniti): chiarimenti e aggiornamenti sul negoziato

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Alcune precisazioni e aggiornamenti sul Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti.

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  • LUnione Europea deve affrontare grandi sfide, tra le quali far ripartire leconomia e ripensarsi sforzandosi di migliorare i livelli di diritti e benessere di tutti i cittadini. Il TTIP, cos come tutti gli altri accordi commerciali che si stanno negoziando in questo momento tra cui quelli con il Canada, il Giappone, Singapore e il Vietnam, pu essere uno strumento utile per affrontare pi efficacemente queste sfide. In Europa, laccordo con gli USA potrebbe generare crescita e nuovi posti di lavoro, nonch un calo dei prezzi per i consumatori, legato allaumento della concorrenza e della possibilit di scegliere fra pi prodotti e servizi. Il TTIP potrebbe inoltre aumentare linfluenza europea nel mondo, attraendo una quota maggiore di investimenti e creando nuovi standard nel commercio mondiale, che siano ispirati ai nostri valori. Il trattato transatlantico darebbe inoltre la possibilit alle PMI di accedere al mercato statunitense, eliminando doppi, e non necessari, controlli e creando regole pi semplici e giuste per importare ed esportare tra le due sponde dellAtlantico.

    Questi sviluppi rilevanti per leconomia e per il ruolo dellUE nel nuovo scenario della globalizzazione non devono, per, essere raggiunti ad ogni costo e senza considerare quali sono le nostre priorit. Il TTIP, pertanto, dovr salvaguardare i nostri alti standard di sicurezza dei prodotti e dei lavoratori, proteggere e rafforzare la potest legislativa e regolamentare dello Stato e della P.A., tutelare il patrimonio delle diversit culturali dellUE e assicurare trasparenza, sostenibilit e crescita in Europa, negli USA e nel resto del mondo.

    Il negoziato sul TTIP ancora in corso e, grazie alle pressioni del Parlamento Europeo e di molti Governi e ONG, pi trasparente rispetto agli accordi del passato. Tutti i cittadini hanno il diritto/dovere di informarsi e farsi unopinione, ma la decisione finale andr presa quando avremo a disposizione il testo definitivo del trattato e i nuovi studi di impatto, che verranno fatti proprio sulla lettera dellaccordo definitivo.Gi oggi, per, in base alla declassificazione del mandato negoziale e di molti documenti su cui si sta negoziando, oltre alle posizioni ripetutamente espresse dal Parlamento Europeo, dai negoziatori del TTIP e dalla Commissaria al Commercio, Cecilia Malmstrm, alcuni chiarimenti e rassicurazioni sono gi disponibili.

    Il TTIP indebolir gli stringenti standard europei che proteggono i lavoratori e lambiente?Secondo il mandato negoziale, gli standard non fanno parte delle materie del negoziato. Sia lUE che gli Stati uniti hanno regole che impongono determinati livelli di sicurezza dei lavoratori e ambientale. Questo significa che il TTIP dovr aiutare a ridurre i costi per le esportazioni quando, a parit di standard, si potranno armonizzare le regole. Tutto ci senza intaccare il diritto di legiferare degli Stati e il principio di precauzione tipico dellapproccio europeo. Inoltre, il TTIP avr un capitolo dedicato allo sviluppo sostenibile che dovrebbe includere impegni a ratificare e implementare le convenzioni dellOrganizzazione Internazionale del Lavoro e delle competenti agenzie dellONU in materia di diritti dei lavoratori, salvaguardia della flora e della fauna e dellutilizzo di tecnologie verdi e delle rinnovabili. La precarizzazione del mercato del lavoro , purtroppo, un fenomeno che ha cause molteplici, a cui si sta cercando di porre rimedio. Non si pu pensare che sar, quindi, il TTIP la causa della precariet.

    Il TTIP abbasser gli standard di sicurezza alimentare?Sia in Europa sia negli USA c una domanda crescente di cibo di qualit. I cittadini europei, cos come quelli americani peraltro, non accetterebbero di compromettere gli standard raggiunti in questo senso. Il modo in cui ci occupiamo di sicurezza alimentare o OGM rester uguale. Il TTIP non imporr allUE di modificare la propria normativa in materia, o riguardo al manzo agli ormoni o alle carni di animali clonate o trattati con la clorina. Il trattato per punter a migliorare la collaborazione tra le due sponde dellAtlantico. In passato, per affrontare lemergenza mucca

    TTIP (Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti con gli Stati Uniti): chiarimenti e aggiornamenti sul negoziato

  • pazza gli USA hanno bandito le importazioni della carne europea per molti anni e oggi ancora molti salumi e insaccati non possono penetrare il suolo statunitense. In questo senso il TTIP aiuter a gestire in maniera scientificamente pi razionale questioni di questo genere, a tutto vantaggio dei nostri produttori di qualit.

    Il TTIP solo un pretesto per affievolire le norme europee, dato che i dazi doganali tra UE e USA sono gi molto bassi. vero che i dazi sono gi bassi, ma questo non vuol dire che non abbiano un effetto. La media delle tariffe si aggira attorno al 4%, ma alcuni settori come lalimentare e il tessile - strategici per le esportazioni italiane - sono gravati da dazi ben pi alti, con picchi rispettivamente del 35% e del 27%. Questa situazione rende i prodotti europei meno competitivi sul mercato americano. Il TTIP ridurr sensibilmente quasi tutti i dazi rimasti producendo risparmi per i produttori e ampliando il potere di scelta dei consumatori.

    Il TTIP permetter alle grandi multinazionali di citare in giudizio gli Stati?La questione dellISDS (il meccanismo arbitrale di garanzia per gli investimenti) di certo La questione dellISDS, il meccanismo arbitrale di garanzia per gli investimenti, di certo la pi dibattuta. I paesi dellUE hanno gi firmato oltre 1400 accordi commerciali che prevedono un meccanismo di ISDS, in modo da incoraggiare gli investimenti diretti dallestero. vero che questi accordi nascevano in un contesto completamente diverso, ed vero anche che lISDS ha in alcuni casi (ad onor del vero una esigua minoranza) portato ad abusi. Per questa ragione, si sta studiando un meccanismo che possa tutelare gli investimenti, ma al tempo stesso eliminare ogni possibilit di trattamento iniquo. Intanto limitando i casi per i quali si possa adire a tale corte ai soli episodi di esproprio, rendendo pi trasparente tutto il processo, predisponendo un registro di arbitri che non possono contemporaneamente esercitare come avvocati, e aggiungendo la possibilit di un meccanismo di appello. Questo sistema non potr inoltre in alcun modo influenzare la potest legislativa dello Stato. Nella ultima proposta della Commissione si individua anche un percorso di medio periodo, con lobiettivo di costituire una corte permanente.

    Il TTIP obbligher i governi europei a privatizzare i servizi pubblici?In ogni accordo commerciale lUE lascia in capo agli Stati membri di decidere come gestire al meglio per i propri cittadini i servizi pubblici, come scuole, ospedali, distribuzione dellacqua. Questa garanzia espressamente prevista nei testi dei vari accordi e noi stiamo chiedendo che lo sia anche nel TTIP. Dopo la firma del trattato, gli Stati saranno titolati senza limitazione a decidere la definizione di servizi pubblici, a mantenere pubblico il monopolio della fornitura di un determinato servizio, a rinazionalizzare un servizio precedentemente privatizzato o a non rinnovare, senza pericolo di essere citato in giudizio, i contratti stipulati con societ private per lesternalizzazione di determinati servizi pubblici.

    Il TTIP stato chiesto dalle multinazionali e i cittadini e i governi non sanno nulla di quanto stanno discutendo i negoziatori.I negoziati sul TTIP sono i pi trasparenti di sempre e i Parlamenti nazionali e il Parlamento Europeo sono attori cruciali in questa partita poich dovranno approvare o respingere la ratifica dellaccordo. La Commissione Europea ha reso pubblico il mandato negoziale (votato allunanimit dei ventotto Stati membri dellUE), divulga regolarmente un resoconto dei round negoziali e i testi delle proprie proposte, produce documenti esplicativi e infografiche sui vari capitoli dellaccordo, infine rende disponibili per tutti i membri del Parlamento Europeo, in apposite reading room, i documenti considerati riservati. Inoltre la Commissione organizza innumerevoli incontri con i rappresentati delle aziende, delle associazioni dei consumatori, i sindacati, le ONG, governi e parlamenti nazionali e gli eurodeputati per discutere degli ultimi sviluppi e ascoltare il punto di vista di ognuno.

    Alessia MoscaCommissione per il Commercio Internazionale - Parlamento Europeo

    Strasburgo, 18 maggio 2015

    www.alessiamosca.it - [email protected]