ttd sport di squadra pallavolo · 2019-11-25 · pallavolo ] insegnamento pallavolo professore...

DISPENSA: LA BATTUTA - ESTRATTO LIBRI MINIVOLLEY-DENTRO IL MOVIMENTO 2

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TTD SPORT DI SQUADRA

PALLAVOLO

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INSEGNAMENTO PALLAVOLO

PROFESSORE PAOLO PASQUALONI

ARGOMENTO : LA BATTUTA DISPENSE N° 6 ESTRATTO LIBRI: IL MINIVOLLEY E DENTRO IL MOVIMENTO 2

www.unisanraffaele.gov.it


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LA BATTUTA Il fondamentale verrà trattato con una prima fase vicina alle fasi strutturali dei piccoli fino all’ultimo anno minivolley e poi approfondito con le diverse caratteristiche per le successive fasi di evoluzione del gesto, dell’età e specializzazione . PER IL MINIVOLLEY Il servizio, o battuta, è il gesto utilizzato per l’inizio del gioco e può essere effettuato con varie modalità di esecuzione, in relazione all’età e al grado di preparazione dei bambini.

BATTUTA DAL BASSO Viene eseguita con gli arti inferiori in posizione asimmetrica leggermente piegati, con il piede sinistro in avanti e quello destro dietro. La palla è sostenuta dalla mano sinistra con il braccio flesso in avanti e in linea con la traiettoria pendolare del braccio che colpisce la palla, la mano destra è posta sotto la palla. Il gesto inizia con un piccolo lancio della palla in alto e contemporaneamente un’oscillazione completa del braccio destro sul piano sagittale, che porta la mano aperta a colpire la palla e a inviarla, passando sopra la rete, nel campo avversario. Nel caso di bambini con dominanza manuale sinistra le posizioni sono invertite.

BATTUTA DALL’ALTO Il bambino è nella stazione eretta con gli arti inferiori in posizione asimmetrica (con il piede sinistro avanti per i destrimani), la palla è sostenuta in avanti-alto con la mano sinistra. Il bambino ha il braccio destro in alto e lo flette indietro, indirizzando il dorso della mano verso la spalla o la nuca, stacca la palla con un piccolo lancio e, portando l’avambraccio in alto, la colpisce con la mano rigida e le dita unite. Nel caso di bambini con dominanza manuale sinistra le posizioni sono invertite. La modalità tennis inizialmente è preferibile, perché il bambino usufruisce di catene cinetiche che sono presenti ed utilizzate nell’azione dell’attacco. Altre modalità potrebbero stabilizzare delle interferenze negative o creare conflitti sugli apprendimenti del colpo di attacco.


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BATTUTA IN SALTO Il bambino è nella stazione eretta a una distanza di circa un metro dalla linea di fondo campo, con gli arti inferiori in posizione asimmetrica con il piede sinistro dietro per i bambini destrimani; la palla è sostenuta in avanti-alto con entrambe le mani a braccia distese (a quest’età è preferibile che i bambini usufruiscano del lancio a due mani da sotto). Da questa posizione il bambino lancia la palla in avanti-alto, esegue un passo con il piede sinistro e un successivo stacco destro-sinistro e poi un salto aiutandosi con lo slancio delle braccia. Nella fase aerea, il bambino completerà lo slancio del braccio destro portandolo indietro-alto e colpirà la palla nel punto più alto possibile, cercando di inviarla nel campo avversario, facendola passare sopra la rete (invertire per i mancini). Abbiamo introdotto il servizio in salto nel minivolley perché è stato notato che i bambini, vedendolo usare nelle partite di alto livello, ove è il più rappresentato, tendono a imitarlo. L’introduzione di questo tipo di servizio è riservata all’ultima fascia del minivolley. Si è notato che come propedeutica può essere usata una battuta che conserva gli stessi passi del servizio in salto, ma l’invio della palla nel campo avversario viene effettuato con un lancio a due mani dall’alto in sospensione. Altrettanto utile in questa fascia d’età l’utilizzo della posizione analogico-simbolica “uno” o“due” in ginocchio, inizialmente senza salto e dopo con un piccolo salto, usufruendo di un lancio a due mani dall’alto. Questa metodica, oltre a rafforzare l’apprendimento di questo gesto e di quelli collegati alla gestualità dell’attacco, offre ai bambini la possibilità di avvicinarsi alla pallavolo dei grandi.

Nel pianificare la didattica del servizio, è molto importante che l’insegnante prenda in considerazione la precisione e i movimenti che riguardano il prima e il dopo dell’apprendimento fondamentale. Vogliamo dire che all’esercizio principale devono essere collegati sia movimenti di avanzamento che riguardano l’entrata in campo veloce dopo il servizio, sia movimenti che il bambino esegue prima di fare il servizio (ad esempio: una rullata laterale). Per la didattica del servizio, abbiamo usufruito di esercitazioni con la palla, con la pallina da tennis e la rete.


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Esercizi generali con la palla fig. 1 pag 1-2-3


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Giochi con palla


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Esercizi con palla da tennis ed introduzione della rete fig. 2 pag 1


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EVOLUZIONE E TECNICHE: FINALITA’ DEL GESTO, ANALISI METODOLOGICA ED ESERCITAZIONI L’analisi e gli esercizi riportati sono una evoluzione della fase di strutturazione del gesto in relazione e conseguenti alle caratteristiche sia tecniche che psico-fisiche delle diverse fasce di età. A qualsiasi livello è la prima sequenza motoria d’attacco per una squadra ed è l’unica ricerca individuale (con autogestione della palla) diretta del punto. Questa gestualità deve servire a creare disagi al primo intervento della squadra avversaria (difesa del servizio) e, di conseguenza, alla costruzione dell’attacco avversario. La sua efficacia è direttamente correlata all’eliminazione dell’errore, alla precisione e alle soluzioni tattiche. Riferendoci alla metodologia della struttura, che riguarda la dinamica delle tecniche speciali della pallavolo, la gestualità del servizio va collocata nel contesto del “Prima, durante e dopo” ed impone alcune importanti considerazioni metodologiche. A. Da questa prospettiva osserviamo che: il prima nel 3-5% dei servizi di una partita è rappresentato dal servizio di inizio set. Le caratteristiche di questo del “prima” sono: l’attivazione del pensiero tattico e dell’ideogramma della tecnica esecutiva e a volte da sequenze motorie rituali propriocettive (rimbalzi della palla a terra, manipolazione della palla etc.); Il “durante” è l’esecuzione della sequenza motoria tecnica. Il “dopo” è relativo agli spostamenti che portano dalla zona del servizio alla nuova posizione da assumere nel campo (posizione preventiva di difesa). Il restante 95% dei servizi in una partita è condizionato dalle fasi di gioco che precedono questa gestualità (muro, attacco, difesa, espressioni motorie ed emotive di esaltazione, time-out) e che ne influenzano la preparazione e l’esecuzione. B. l’“intercettazione” e il “cambio di direzione dell’attrezzo” sono i presupposti metodologici per l’impostazione dell’efficacia di questo fondamentale; C. diversificazione della tecnica del servizio. D. i livelli di precisione correlati all’ideogramma del bersaglio (ricevitore). E. le soluzioni tattiche sono strettamente correlate ai punti precedenti.

2 INTERCETTAZIONE E CAMBIO DI DIREZIONE (PUNTO B)

Le caratteristiche dell’intercettazione e del cambio di direzione dell’attrezzo presentano percorsi didattici comuni ed imprescindibili che riguardano la manipolazione ed il lancio della palla mentre è necessaria un’educazione motoria dell’arto deputato al cambio di direzione dell’attrezzo diversificata in relazione alla tipologia tecnica del servizio. DIVERSIFICAZIONE DELLA TECNICA DI SERVIZIO (PUNTO C)

Inizialmente i nostri percorsi didattici riguardanti il servizio considerano le tecniche dal basso e laterale fondamentali sia per innalzare il concetto di precisione sia per dare agli allievi un fondamentale didattico utilissimo per lo sviluppo di esercitazioni per la ricezione e la difesa. Nello stesso tempo dobbiamo inserire gli insegnamenti che riguardano il servizio dall’alto con rotazione senza rotazione ed in salto.


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IN RIFERIMENTO AI PERCORSI COMUNI: PROPOSTE DIDATTICHE GENERALI E SPECIFICHE PER LA SENSIBILIZZAZIONE DELL’ARTO SUPERIORE DEVOLUTO AL CAMBIO DI DIREZIONE DELL’ATTREZZO. È CONSIGLIABILE ESEGUIRE QUESTE ESERCITAZIONI ANCHE CON L’ALTRO ARTO CORPO LIBERO fig.3 pag.1


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Pag.2


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ESERCIZI CON LA PALLA fig 4 pag.1


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ESERCIZI SPECIFICI PER LA SENSIBILIZZAZIONE DEL LANCIO fig. 5 pag.1


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ESERCIZI SPECIALI fig. 6 pag. 1


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Pag.2


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È consigliabile che tutti gli esercizi precedenti siano eseguiti con gli arti inferiori semipiegati in maniera che la loro distensione, unita alla distensione dell’arto superiore, possa essere meglio correlata alle esigenze dinamiche del gesto finale da apprendere. Questi esercizi devono essere eseguiti con diversi tipi di appoggio degli arti inferiori. È di fondamentale importanza che gli esercizi di lancio e presa con il braccio disteso siano eseguiti anche imprimendo alla palla un movimento rotatorio verso avanti. È importante associare agli esercizi di lancio, come del resto a tutti i movimenti, una corretta respirazione. In questo caso inspireremo prima del lancio e espireremo nel momento di riafferrare la palla o nel cambio di direzione della stessa. Il movimento di ricaduta della palla nella mano va seguito da un movimento di ammortizzazione dell’arto. Dopo ogni lancio l’allievo deve seguire la traiettoria della palla e non fare cader la palla a terra, recuperandola a gambe piegate.

SPECIFICHE E DIVERSIFICAZIONE DELLA TECNCA DI SERVIZIO ( punto C) Inizialmente i nostri percorsi didattici riguardanti il servizio considerano le tecniche dal basso e laterale fondamentali sia per innalzare il concetto di precisione sia per dotare gli allievi di un fondamentale didattico utilissimo per lo sviluppo di esercitazioni per la ricezione e la difesa. Nello stesso tempo dobbiamo inserire gli insegnamenti che riguardano il servizio dall’alto con rotazione senza rotazione ed in salto. Nel primo “il minivolley” abbiamo abbondantemente affrontato la didattica del servizio dal basso e sufficientemente le altre tecniche. In questo libro, oltre a proporre nuove esercitazioni per il servizio dal basso, vorremo presentare dei percorsi didattici e dei giochi indirizzati all’intercettazione e all’abilità manuale nel cambio di direzione dell’attrezzo. SERVIZIO DAL BASSO.

Tecnica Nel servizio dal basso le fasi di intercettazione e cambio di direzione (traiettoria dell’arto che colpisce e traiettoria del lancio della palla) sono molto vicine. Il cambio di direzione dell’attrezzo avviene con un movimento pendolare dell’arto che colpisce la palla. Essa è tenuta con la mano sx davanti al piede dx e viene rilasciata poco prima o contemporaneamente all’arrivo della mano che colpisce. La gamba dx segue il movimento del braccio e crea i presupposti motori sia sul colpo che nell’avanzamento del giocatore per prendere la posizione di difesa. E’ importante insegnare subito ai bambini a “servire


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seguire la palla”(vedi figura). Il colpo sulla palla (cambio di direzione) avviene con il palmo della mano, polso bloccato. Inizialmente, per favorire la direzione, nella battuta dal basso gli appoggi sono asimmetrici e direzionali (sx avanti e dx dietro per i destrimani)


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SERVIZIO LATERALE.

Tecnica. La stessa tipologia di intercettazione avviene con la battuta laterale ma in questo caso è presente una rotazione del busto verso dietro che favorisce sia il posizionamento dell’arto portante sia quello dell’arto che colpisce.(vedi disegno n.8) Con un movimento di rotazione del busto e a semicerchio del braccio che colpisce (con il gomito leggermente flesso) si esegue il cambio di direzione ( vedi disegno). Gli appoggi, in questo caso, sono 30-40° rispetto la linea di fondo campo (vedi disegno n.9). Il servizio laterale offre la possibilità di produrre traiettorie con angolo di uscita diverso. Il colpo deve essere portato inizialmente con il palmo della mano questa gestualità prevede adattamenti di precisione che dovrebbero determinare un adattamento gestuale diverso del concetto di precisione.

Le esercitazioni con la rete devono essere fatte in campi

didattici appositamente

preparati per questi giochi. I giocatori, dopo aver risolto il problema del

superamento della rete

cominceranno ad indirizzare la palla in zone “vulnerabili” del

campo avversario, sviluppando così l’aspetto tattico del servizio. Gli stessi giochi possono essere fatti con l’arto che non colpisce tenuto flesso dietro la schiena, con una palla medica tenuta sotto un braccio o con una pallina da tennis ripresa dopo il cambio di direzione della palla da pallavolo.

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SERVIZIO DALL’ALTO Posizione di partenza Posizione asimmetrica sn avanti dx dietro, piedi 30-40°rispetto la linea di fondo campo (è consigliabile inizialmente che gli allievi controllino la posizione dei piedi). Questa posizione favorisce naturalmente sia il posizionamento dell’arto portante che la posizione dell’asse delle spalle permettendo così un miglior rendimento meccanico della spalla che colpisce. La palla è tenuta nella mano sinistra avanti alto davanti alla spalla che colpisce. Tecnica n. 1: movimento “arco-freccia” (rotazione del gomito) Palla tenuta nella mano sinistra (per i destrimani) in alto davanti alla spalla dell’arto che colpisce, mano dell’arto che colpisce sopra la palla. Ritrarre il braccio che colpisce con un movimento arco-freccia indirizzando il gomito verso l’alto ruotandolo internamente, portando lo stesso più in alto possibile e avvicinando il segmento braccio al capo. In questo momento si lancia in alto la palla senza rotazione ad un’altezza di circa 1÷1,5m. A questo punto si distende l’avambraccio sul braccio e si colpisce la palla. A quest’ultimo

movimento devono essere collegati il sollevamento sull’avampiede dell’arto che sta dietro e l’allungamento verso l’alto dell’articolazione scapolo omerale dell’arto che colpisce.fig.1 L’adeguamento della mano sulla palla deve essere a mano piena. In sintesi, il sollevamento sull’avampiede dell’arto che sta

dietro, l’escursione dell’articolazione scapolo-omerale verso l’alto ed il movimento a frusta dell’arto che colpisce creano l’efficacia del gesto.

Tecnica n. 2: tennis (elevazione del gomito) Stessa posizione di partenza della tecnica 1, ma il braccio che colpisce viene elevato direttamente verso l’alto, con il gomito che esegue un arco di cerchio verso l’alto e l’avambraccio che si flette portando la mano indietro. La scelta di una delle due modalità dipende dalle caratteristiche morfologiche degli allievi e dai risultati dei propedeutici per le due tecniche e da quale tecnica è stato impostato il colpo d’attacco. La diversificazione delle tecniche deve dipendere dalle caratteristiche biomeccaniche degli allievi, dalla potenzialità dell’allievo di distinguere ed applicare le tecniche e, soprattutto dagli indirizzi dell’allenatore. L’adeguamento della mano sulla palla deve essere a mano piena. In sintesi, il sollevamento sull’avampiede dell’arto che sta dietro, l’escursione dell’articolazione scapolo-omerale verso l’alto ed il movimento a frusta dell’arto che colpisce creano l’efficacia del gesto. Nota Nelle due tecniche di servizio esaminate il lancio della palla può essere eseguito con o senza rotazione della stessa. In ogni caso il colpo sull’attrezzo deve creare delle rotazioni in avanti.

Figura 1


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È importante che inizialmente gli allievi colpiscano la palla centralmente (modalità B in figura A) cercando la geometria del campo avversario spostandosi lungo la linea del servizio che didatticamente è divisa in tre parti di tre metri (vedi figura). Tutto ciò per esaltare la precisione e l’efficacia del servizio, in un secondo momento, sempre usando la divisione della linea di fondo, si possono creare delle combinazioni tra A, B e C. Per esempio dalla zona 1 colpire in zona 5 ed in zona 6; dalla zona 6 colpire in 6 e in 1 o in 6 e 5; dalla zona 5 colpire la zona 5 e la zona 6. si può usare altresì l’orientamento della posizione di partenza diretta verso la zona che si vuole colpire, in questo caso dobbiamo usare la modalità B nel colpire la palla. » FIGURA A

68 SERVIZIO IN SALTO.

Tecnica. Il servizio in salto con rincorsa è una gestualità molto usata nella pallavolo moderna. Le sue caratteristiche sono: l’altezza del punto d’uscita della traiettoria, la rotazione dell’attrezzo e, soprattutto, la velocità. La difficoltà maggiore è costituita dalle fasi di lancio e di intercettazione, essendo queste dipendenti dallo stesso giocatore. L’allenatore deve lavorare molto sull’abilità di lancio e sulla possibilità che questo lancio avvenga con una rotazione verso la rete. In ogni caso secondo la nostra didattica questa tipologia di servizio per una migliore efficacia spazio-temporale e didattica dovrebbe seguire l’apprendimento del colpo d’attacco dalla seconda linea e tutte quelle esercitazioni che riguardano i propedeutici dell’attacco (autogestione dell’alzata) con discriminazione dei vari tipi di lancio (lancio a due mani, lancio con la mano contraria a quella che colpisce e lancio con la stessa mano dell’arto superiore che colpisce). L’anello di congiunzione è l’abilità da raggiungere nel lancio della palla. A 3 m circa di distanza dalla riga di fondo campo, piedi in appoggio asimmetrico, palla tenuta ad una mano (la scelta della mano che deve lanciare la palla è direttamente correlata alla precisione del lancio verificata nei relativi La rincorsa è perpendicolare alla linea di fondocampo. L’ultimo appoggio è conveniente che sia 30-40° rispetto alla linea stessa per permettere una migliore “apertura” della spalla. Il

A B C


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lancio deve cadere da 50 centimetri ad un metro dentro il campo. Il cambio di direzione dell’attrezzo segue le due modalità del cambio di direzione dell’attacco (a. arco-freccia o b. tipo tennis) con un adattamento della mano che colpisce la palla diversa sia sul punto d’impatto sia sul lavoro del polso che deve aiutare al momento dell’impatto la rotazione della palla. Un’altra variazione importante è quella che il braccio sinistro dopo essere stato portato in alto deve ridiscendere in posizione semiflessa (angolo 90° gomito braccio) fino a toccare il fianco corrispondente. Gli arti inferiori sono leggermente flessi per mantenere l’equilibrio del centro di gravità. Le due azioni correlate oltre a permettere un migliore equilibrio di volo, favoriscono la stabilità della spalla nel colpo. Questa sequenza motoria è strettamente dipendente dalla precisione del lancio che deve avvenire senza rotazione (nella prima fase didattica. In seguito, a seconda della precisione raggiunta nel lancio, si possono inserire le rotazioni della palla). Nota Insegnare al giocatore ad evitare che al colpo sulla palla segua una flessione esagerata del busto in avanti ( intervento dei “retti “) . La muscolatura addominale in fase aerea deve essere un “appoggio” ideale per il lavoro della spalla.

La respirazione nella gestualità della pallavolo e del servizio in particolare è molto importante. A questo proposito è necessario produrre un ciclo di respirazione completo durante la preparazione, un’ispirazione che ci permetta di aprire il diaframma e bloccarlo fino al momento del cambio di direzione e un’espirazione finale in quest’ultimo momento. Alcuni atleti molto allenati, nella battuta in salto, fanno coincidere l’espirazione dopo la ricaduta. Un altro accorgimento importante che riguarda il servizio è la gestione del “dopo” (raggiungimento della posizione preventiva di difesa). Il raggiungimento di questa posizione deve essere ben programmato didatticamente in modo che questo automatismo non crei interferenza al cambio di direzione dell’attrezzo. Abbiamo notato, infatti, che molti atleti programmano il raggiungimento della posizione preventiva di difesa non in maniera procedurale, ma associativa, correlando già il cambio di direzione dell’attrezzo in funzione della posizione da raggiungere. In questo modo il cambio di direzione dell’attrezzo è condizionato nell’esecuzione dal raggiungimento della posizione preventiva di difesa. Per questo motivo alcuni atleti preferiscono battere dalla zona vicina alla posizione di difesa, ma molto spesso anche ciò non è sufficiente perché riguarda un adattamento all’apprendimento fondamentale della struttura “prima, durante e dopo”. Allo scopo di evitare quanto descritto sopra, abbiamo creato delle esercitazioni per

il mantenimento direzionale della rincorsa e del cambio di direzione della palla che ottimizzano questa

gestualità liberandola dal dopo.78


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SERVIZIO FLOAT. Definizione del fenomeno “float”. Per “effetto float” si intende quella traiettoria del servizio in cui la palla non assume rotazione ed è sottoposta alla legge fisica conosciuta come effetto “Magnus” in cui le correnti dell’aria e la mancanza di rotazione della palla rendono la traiettoria stessa instabile e quindi imprevedibile per la ricezione avversaria. Il fenomeno FLOAT avviene entro alcune condizioni che ora preciseremo. Esse sono:

la velocità della palla, la mancanza di rotazione della stessa durante la percorrenza della traiettoria, la velocità della palla nel momento in cui essa sorpassa la rete che deve essere compresa tra i 12 e i 14 m/sec. Più lenta o più veloce, il fenomeno non è apprezzabile. Naturalmente questo campo di velocità è riferito alla parte terminale della traiettoria per cui la velocità iniziale della palla deve essere compresa tra i 18/20 m/sec.

Tecnica. Si può eseguire: da fermo, da fermo con salto, con 1 passo di avanzamento e in salto con rincorsa parallela alla linea di battuta e stacco ad un piede. Da fermo Il braccio portante tiene la palla avanti alto sopra la spalla dell’arto che colpisce, questo è preparato con la mano più in alto possibile con il gomito leggermente flesso (la flessione è correlata all’altezza del lancio, in maniera che nel punto morto della traiettoria il braccio è disteso). (fig. B) La caratteristica di questo lancio è quella di cercare di non far ruotare la palla e la sua altezza deve essere correlata alla flessione del gomito o in alcuni casi, quando il battitore colpisce a braccio teso, il lancio diventa quasi un rilascio aereo della palla. Il colpo sulla palla deve essere portato con un punto del palmo della mano bloccando il polso. La mano è in linea con l’avambraccio, questa posizione con la crescita morfologica (statura e leve) può subire variazioni ed è necessario essere molto attenti nei servizi in salto riguardanti questa tipologia di servizio. Il braccio non deve effettuare movimenti in avanti, ma si ferma. Da fermo con salto o con un passo di rincorsa. Questo tipo di servizio prevede l’innalzamento del baricentro che non deve disturbare l’assetto generale del gesto ma serve ad innalzare il punto di uscita dell’attrezzo. La rincorsa di un passo serve a quei giocatori che non riescono a trovare la necessaria velocità iniziale solo con l’azione del braccio ma hanno necessità di usare la cinetica dello spostamento.

Fig.b


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Servizio con un passo di avanzamento Il giocatore si dispone con l’arto inferiore opposto all’arto che colpisce sulla linea (senza toccarla), l’altro arto inferiore è “comodamente” dietro (deve poter spingere bene avanti). Questa condizione fa sì che la palla (sostenuta avanti alto) si trovi dentro il campo. Spingendo con l’arto che sta dietro si porta l’arto che colpisce in avanti, il lancio della palla avviene con le stesse modalità in altezza del servizio da fermo, ma la palla viene spostata leggermente in avanti. Le modalità del colpo sono quelle del servizio da fermo. In questo modo il punto di uscita della palla è da 50 centimetri ad un metro e venti dentro il campo. (fig. C) In questo caso l’apice della traiettoria del servizio è spostato verso la fine del campo avversario, determinando difficoltà nella ricezione. Servizio con rincorsa laterale e stacco ad un piede. L’allievo si dispone lateralmente alla linea del campo con la palla tenuta con la palla tenuta con la mano contraria all’arto che colpisce, esegue una rincorsa parallela alla linea di fondo e la attacca con il piede sinistro il più possibile perpendicolare alla linea di fondo, producendo un innalzamento del baricentro saltando su un arto. All’elevazione del baricentro deve corrispondere l’elevazione del punto di impatto con la palla e la rotazione di tutto il corpo verso il campo avversario. Le modalità del colpo sono le stesse dei servizi precedenti. Questa tipologia di servizio ha diversi vantaggi: il primo vantaggio è quello di creare delle interferenze nell’osservazione dei ricevitori che sono abituati a vedere il battitore di fronte, per cui hanno ben chiaro il punto da cui partirà la palla; il secondo vantaggio è che la rincorsa e lo stacco ad un piede permettono diversi punti di uscita dell’attrezzo (per cui sarebbe opportuno che l’allievo fosse abituato a gestire questa rincorsa con uno, due e tre passi partendo da diverse posizioni lungo la linea di fondo); il terzo vantaggio è costituito dall’insieme rotazione del busto-colpo sulla palla che aumenta l’imprevedibilità dell’angolo orizzontale della traiettoria. (fig.D)

Fig.c

Fig.d


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PROPOSTE DIDATTICHE PER LA SENSIBILIZZAZIONE DEL COLPO FLOAT.

Nei lunghi anni di studi e ricerche ci siamo accorti che la comprensibilità da parte dell’allievo dell’effetto float era data solamente dal verificarsi dell’effetto stesso, essendo molto difficile imprimere l’esatta energia al colpo, per cui molto spesso il raggiungimento dell’effetto float era il risultato di tanti errori commessi nella continua ripetizione del gesto. Tutto ciò contrastava con l’apprendimento corretto dell’effetto float. Né si poteva spiegare in termini fisici che il colpo necessitasse di energia tale da imprimere alla palla una velocità di 18-20 metri/sec. In poche parole, i risultati erano la prevalenza della modalità di colpo per un periodo lungo d’apprendimento sulla modalità della struttura dell’attacco. Per questo motivo è stata ideata un’attrezzatura semplice che fungesse da feedback immediato ai bambini ed un’attrezzatura più complessa che servisse per visualizzare la velocità dell’attrezzo. La prima attrezzatura è costituita da una semisfera pneumatica collegata ad un tubo trasparente graduato il quale contiene un cilindro che può essere fatto salire a diverse altezze in relazione al colpo che viene inferto a mano aperta col palmo sulla semisfera. La graduazione del tubo e la risalita del disco corrispondono a diverse possibilità di infliggere il colpo in modo da avere una velocità dai 18 ai 20 metri/sec. (fig. E) L’altra attrezzatura è un pannello (un metro per un metro) posto ad altezze variabili con delle cellule di carico ed un display protetto che all’impatto con la palla dà la velocità della palla stessa.

Fig.E


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ESERCITAZIONI CON BERSAGLIO.

Bersaglio 1. Il primo bersaglio è la rete (devo sempre superarla) che va immediatamente collegata al concetto importante della necessità della precisione. Prima differenziazione: corto-lungo. Per sviluppare questo concetto si può disegnare alla parete, all’altezza di 2,00m (8-10 anni), 2,30m (11-15), 2,45m (dai14 ai 18), una riga che simula il nastro della rete. Rete 2,00 allievo 6 m Rete 2,30÷2,45 allievo 9,10 m Tendere un elastico lungo la parete (con due sostegni), dividere in settori ( 3) e delimitare con un’asta la “zona morta”. L’allievo, posizionato a 10 metri dalla parete, effettua servizi corti e lunghi, si sposta in un altro settore e ripete l’esercizio.

Queste esercitazioni devono essere fatte con la ripresa della palla dopo il rimbalzo, prima liberamente poi in posizione 3. Poi con modalità dichiarativa (“io dico dove batterò”). Bersaglio 2 e 3 Esistono delle soluzioni per abituare gli allievi alla tensione (ficcante) della traiettoria e alla precisione.


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Bersaglio 4.

Bersaglio 6.


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Alcuni strutture di esercizi


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VADEMECUM 1 (DELLA METODOLOGIA DEL SERVIZIO). Aspetti importanti che il battitore deve tener sempre presente (strategie personali del servizio).

1- No errore. 2- No errore: precisione sulle geometrie del campo e sulle caratteristiche del bersaglio

ricettore; 3- No errore: precisione in considerazione alla posizione del costruttore del gioco (

P1,P2, etc…); 4- No errore: precisione sulla posizione del libero e sulla zona di conflitto del libero con

l’altro ricettore; 5- Battere Forte; 6- Battere Fortissimo (I punti 5 e 6 devono essere correlati con i risultati emersi dallo

score dell’esercitazione con le luci o, comunque, da una verifica- scouting). VADEMECUM 2.

1- No errore dopo errore precedente di un compagno 2- No errore dopo sostituzione 3- No errore dopo time out 4- No errore se punto finale di un set o di un match 5- No errore dopo i tempi tecnici ( 8 e 16) 6- No errore dopo un mio stesso errore 7- No errore dopo uno o due punti ottenuti dal servizio direttamente o 8- dalla squadra.

CONSIDERAZIONI. Vogliamo evidenziare ancora una volta,nel rispetto del “primadurante- dopo”, due punti importanti:

che l’azione susseguente al servizio è lo spostamento del battitore verso una zona da dove inizierà la difesa. Molto spesso questo spostamento diventa un’interferenza sulla qualità tecnica del servizio. E’ importante, dunque, soprattutto nella didattica iniziale, che la sequenza motoria del “dopo”, coincida con l’espletamento dei giusti parametri del “durante”( colpo e ricaduta). Questo è molto evidente ed è dimostrato da studi cinematici soprattutto nel servizio in salto e nel servizio flot con rincorsa di 2-3 passi.

Che le azioni che precedono il servizio sono un attacco o un muro o una difesa o un altro servizio. Pertanto nella strutturazione di esercitazioni sul servizio allenatore e allievo devono sempre tenere in considerazione questi due aspetti.

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