tsrm iii 2012

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TECNICE E METODOLOGIA DELL’ESAME MAMMOGRAFICO Dott.ssa R. Antronaco Università degli Studi dell’Insubria Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia medica per Immagini e Radioterapia AA 2012/2013

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Senologia radiologica

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TECNICE E METODOLOGIADELL’ESAME MAMMOGRAFICO

Dott.ssa R. Antronaco

Università degli Studi dell’InsubriaFacoltà di Medicina e Chirurgia

Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia medicaper Immagini e Radioterapia

AA 2012/2013

• L’esame va sempre eseguito bilateralmente;• In regime di screening, ossia di mammografia

eseguita su donne asintomatiche chiamate coninvito diretto:– Proiezioni assiale (C-C) ed obliqua;– Proiezioni o particolari mirati.

• Nei centri di diagnostica clinica:– Pazienti asintomatiche:

• Proiezioni assiale ed obliqua;• Proiezione laterale;• Età inferiore ai 40 anni esecuzione della sola proiezione

obliqua.– Pazienti sintomatiche:

• Proiezioni assiale, obliqua e laterale in associazione conradiogrammi mirati e di dettaglio.

Le varie proiezioni devono possedere requisiticomuni:

• Esposizione corretta;

• Opportuna identificazione (nome, cognome,data, lato in esame e tipo di proiezione);

• Esatto posizionamento;

• Adeguata compressione;

• Simmetria delle due mammelle rappresentate;

• Eliminazione di pieghe cutanee e artefatti.

Esatto posizionamento

• Parametri di corretta esecuzione dell’esame(capezzolo in asse e corpus mammae alcentro del radiogramma);

• Totale rappresentazione dell’organo, ivicompreso lo spazio retro-mammario, ilmuscolo pettorale e il solco sottomammario).

Posizionamento della fotocellula

• Utilizzo della giusta fotocellula sul fototimer;

• Tutti i mammografi possiedono l’esposimetroautomatico (o semiautomatico);

• Un buon mammogramma deve privilegiarel’analisi dei tessuti fibro-ghiandolare, a scapitodel piano cutaneo;

• Pazienti portatrici di protesi (esposizionemanuale).

La compressione

• Eseguita in modo graduale ma deciso;

• Distende uniformemente la mammella;

• Riduce l’effetto di movimento;

• Attenua notevolmente la dose assorbita;

• Riduce la radiazione diffusa;

• Aumenta il contrasto sul radiogramma.

Il compressore

• Radiotrasparente;• Resistente, non rigido (plexiglass);• A bordi smussati, dal profilo rettilineo sul

versante toracico;• Dimensioni uguali a quelle del campo da

esaminare;• Compressione automatica o manuale.

PROIEZIONI MAMMOGRAFICHEE PARAMETRI DI QUALITA’

• PROIEZIONI STANDARD:– ASSIALE– OBLIQUA– LATERALE

• PROIEZIONI SPECIALI:– ASSIALI CON DIFFERENTI ANGOLAZIONI– PARTICOLARI MIRATI– INGRANDIMENTO– MANOVRA DI EKLUND

PROIEZIONI STANDARDPROIEZIONE ASSIALE(O CRANIO-CAUDALE)

• Visualizzazione della mammella sul pianoorizzontale con rappresentazione del QI e delQE, la porzione anteriore, centrale e posteriore;

• Paziente in piedi, di fronte al mammografo,rilassata e con le braccia lungo i fianchi;

• Organo disposto al centro del piatto cassetta edil capezzolo in asse;

• Piano d’appoggio all’altezza del solcomammario.

PROIEZIONE CRANIO-CAUDALE

CRITERI DI QUALITA’L’organo

• Corretto posizionamento• Corretta compressione• Assenza di pieghe ed artefatti

CRITERI DI QUALITA’L’immagine

• Identificazione• Corpus mammae al centro del film• Dimostrazione dello spazio retromammario• Inclusione del muscolo pettorale• Capezzolo in asse• Annerimento omogeneo

PROIEZIONE OBLIQUA A 45° (MLO)

• Rappresentazione in toto della mammella, constudio approfondito dello spazio retro-mammario, del QSE, dell’angolo sottomammarioe delle prime stazioni linfonodali delprolungamento ascellare;

• Busto della paziente ruotato di 45° rispettoall’apparecchio, che a sua volta è angolato di45°.

PROIEZIONE OBLIQUAMEDIO-LATERALE

CRITERI DI QUALITA’L’organo

• Corretto posizionamento• Corretta compressione• Assenza di pieghe ed artefatti

CRITERI DI QUALITA’L’immagine

• Identificazione• Corpus mammae al centro del film• Dimostrazione dello spazio retromammario• Inclusione del muscolo pettorale fino al capezzolo• Capezzolo in asse• Annerimento omogeneo• Corpo ghiandolare completamente rappresentato• Dimostrazione dell’angolo sottomammario

PROIEZIONE LATERALE, MEDIO-LATERALE OLATERO-MEDIALE (ML, LM)

• Incidenza del fascio radiante medio-laterale olatero-mediale;

• Paziente dritta di fronte al mammografo, ruotatodi 90°;

• Criteri di corretta proiezione uguali a quelli dellaobliqua; il muscolo pettorale è menorappresentato perché meno obliquato.

PROIEZIONE LATERO-MEDIALE

CRITERI DI QUALITA’L’organo

• Corretto posizionamento• Corretta compressione• Assenza di pieghe ed artefatti

CRITERI DI QUALITA’L’immagine

• Identificazione• Corpus mammae al centro del film• Dimostrazione dello spazio retro-mammario• Inclusione del muscolo pettorale• Capezzolo in asse• Annerimento omogeneo• Dimostrazione dell’angolo sottomammario

PROIEZIONI SPECIALIPROIEZIONI ASSIALI CON DIFFERENTI

ANGOLAZIONI

Studio delle zone più profonde del quadrante interno ed esterno.

Proiezione assiale intra-rotata:• Paziente ruotata di 45° verso l’interno, con il braccio del lato in

esame posizionato verso l’alto e all’esterno;• Compressione su tutto il quadrante esterno;• Tale proiezione rende più evidente il muscolo pettorale.

Proiezione assiale extra-rotata:• Paziente ruotata di 45° verso l’esterno;• Compressione su tutto il quadrante interno;• Sul radiogramma non appare quasi mai il muscolo pettorale.

PARTICOLARI MIRATI

Particolari di dettaglio con compressione mirata:• Maggior focalizzazione di un’area di tessuto

suggerita dalle proiezioni panoramiche;• Scomposizione di immagini da sovrapposizione;• Studio morfologico di un’opacità migliorandone il

contrasto e la definizione;• Richiede molta precisione da parte

dell’operatore;• Difficoltosa nei particolari del complesso areola-

capezzolo e nei seni voluminosi con facileslittamento dei piani interni.

INGRANDIMENTO MAMMOGRAFICO DIRETTO

• Eseguito con microfuoco con diametro inferiore a0,1 mm;

• Visione ingrandita (2:1 oppure 1,8:1) degli elementistrutturali della mammella con aumento dellapercettibilità del dettaglio;

• Mette in evidenza immagini poco apprezzabili suiradiogrammi standard (es. microcalcificazioni) evaluta meglio pseudo-immagini da sovrapposizione;

• Meglio definisce la benignità o malignità di alcuneformazioni;

• L’uso della griglia antidiffusione è inutile, macompensa, in parte, il notevole aumento del tempodi esposizione (da 1,5 a 4 volte superiore): perquesto motivo è consigliabile l’uso dell’apneainspiratoria.

PROIEZIONI PARTICOLARI IN PRESENZA DIPROTESI RETROGHIANDOLARI

• Studio della protesi con proiezioni standard;• Solo successivamente, se l’impianto risulta

essere retro-ghiandolare, si effettua la manovradi EKLUND per lo studio del parenchima.

MANOVRA DI EKLUND• Consiste nel dislocare la protesi mammaria

rispetto al tessuto ghiandolare, spingendolaverso la parete toracica fino ad appiattirla.

MANOVRA DI EKLUND