trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto · 2011-08-02 · negli anni ’70 si vara...

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ASSISTENZA ALLE IMPRESE Sta per essere attivato lo “Sportello per l’assistenza fiscale alle nuove imprese”. La nuova struttura fornirà informazioni utili in fase di “start up” e assisterà i giovani imprenditori nei rappor- ti con gli uffici dell’Agenzia. DONAZIONI E FISCO Presentato il 13 dicembre, a Torino, il pro- getto “Sapere donare”, realizzato dalla Fondazione CRT in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Ivrea, Pinerolo e Torino, il segretariato sociale della Rai e la Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate. Storie dell’altro millennio di Loris Bartolucci Ringrazio il Direttore Pirani per avermi lasciato l’editoriale di questo numero, tanto più che i prossimi non vedranno più la sua firma e nep- pure la mia. Insieme ai saluti di commiato mi si consentirà però di fare un po’ di revival che avrà sì un sapore di “amarcord” felliniano, ma vuole anche ripercorrere, attraverso la mia storia, quella di tutti noi lungo l’ar- co di circa 45 anni di grandi trasformazioni. Correvano i “favolosi anni ’60” (XX secolo). C’era ancora la mitica “Vanoni” – intendo dire la dichiarazione – che da appena otto anni stava abituando gli italiani a mostrare non più il loro censo, quanto la parte di reddito che da esso derivava. Però era normale non credere troppo a quanto il contribuente spontaneamente dichiarava in questo nuovo rap- porto tributario, in cui egli era soggetto (molto) passivo. Di qui le retti- fiche (si chiamavano “concordati”) a tappeto di tutte le dichiarazioni e l’abitudine del nostro contribuente a dichiarare sempre meno.... tanto ”il prucuratur” mi chiama per concordare. Negli anni ’70 si vara la grande riforma tributaria e numerosi decre- ti provano a tirar fuori dal guscio del “contribuente” la figura del “citta- dino”, alle cui posizioni tributarie l’ordinamento giuridico conferirà con- creta garanzia di rispetto: il dovere d’imposta a fronte della pretesa di un servizio fiscale inteso come bisogno collettivo. E’ il periodo della “sacralità” dei libri contabili e della riflessione del “prucuratur” che forse i ricavi d’impresa non potevano essere più calcolati sugli incassi di una settimana moltiplicati per 52: è quindi il periodo dell’impotenza dell’Amministrazione, contro cui la contabilità faceva prova, mentre secondo il codice civile costituiva prova contro l’imprenditore. Arriviamo perciò naturalmente al primo condono e dagli anni ’80 in avanti cominciano a fiorire le prime metodologie induttive di determina- zione per coefficienti (1984), antesignane dei moderni studi di settore. La vastità del traffico economico imponeva nel frattempo all’ammini- strazione la necessità di dotarsi di un potere di informazione e d’acqui- sizione di dati da incrociare talmente enorme che neppure una celere ed articolata costruzione informatica poté affrontare con successo: la velocità di passaggi in un mercato divenuto mondiale non era più effi- cacemente gestibile nei suoi riflessi fiscali. Di qui la necessità di rivol- gersi dalla imposizione diretta a quella indiretta, ritenuta più semplice e più stile keynesiano. Il ricordo della “tassa sul macinato” e di Bava- Beccaris passarono per un attimo nella mente del nostro “prucuratur” e lo costrinsero a gettare alle ortiche il suo testo di Scienze delle Finanze e le sue teorie. Eraclito aveva ragione: le cose non possono restare immobili, neppure quelle fiscali. Dagli anni ’90 in poi la trasformazione si fa rivoluzione ed investe anche l’organizzazione ed il personale: si introduce la misurazione del lavoro e quindi gli standard; si misura il costo dei mezzi impiegati; ven- gono creati i Nuclei di valutazione della gestione amministrativa incari- cati di verificare che gli atti del “prucuratur” verso i “clienti” (!?) oltre che legittimi siano anche economici, spediti e rispondenti al pubblico inte- resse. Il Ministero delle Finanze ed il nostro microcosmo periferico cambiano letteralmente faccia: nascono gli Uffici delle Entrate che diventano gli unici e totali interlocutori del cittadino-contribuente. Anche la stampa spesso parla di noi citando i fatidici concetti di efficienza, pro- duttività, trasparenza. Il “prucuratur” delle Imposte è naturalmente sod- disfatto, ma ha qualche crisi di identità: “prucuratur” delle Entrate suona male in paese; poi quando si è saputo che lavora all’Agenzia i dubbi sono aumentati e la gente ormai finisce per salutarlo con un anonimo “cerea dutur”. Forse è ora di passare la stecca…. anche qui dicono che debbo chiudere…Ho superato i 3000 caratteri…. Ma va là, ho solo superato i 67. Buona avventura a voi, ragazzi. Trimestrale di comunicazione istituzionale e di prodotto Filiale di TorinoTassa pagata - stampe non periodiche - aut. 262/PRF - registrazione Tribunale Torino n.5402 del 16/06/00 Anno VII Numero 1 gennaio 2005 l’Intervento pag. 2 pag. 6 pag. 5 SPORTIVI A CONVEGNO Organizzato dalla Direzione Regionale, si è svolto il 4 dicembre a Lingotto Fiere, nell’ambi- to di “Ability Tecn Help”, un convegno sulle pro- blematiche tributarie delle associazioni spor- tive dilettantistiche e sullo sport “diversa- mente abile”. Per l’occasione, è stato pubblicato un vade- mecum che illustra il “fisco di vantaggio”, ovverosia le agevola- zioni fiscali previste per il settore, alla cui realizzazione ha col- laborato anche la Direzione Regionale.

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ASSISTENZA ALLE IMPRESE

Sta per essere attivato lo “Sportello perl’assistenza fiscale alle nuove imprese”. La nuovastruttura fornirà informazioni utili in fase di “startup” e assisterà i giovani imprenditori nei rappor-ti con gli uffici dell’Agenzia.

DONAZIONI E FISCO

Presentato il 13 dicembre, a Torino, il pro-getto “Sapere donare”, realizzato dallaFondazione CRT in collaborazione con l’Ordinedei Dottori Commercialisti di Ivrea, Pinerolo eTorino, il segretariato sociale della Rai e laDirezione Regionale del Piemonte dell’Agenziadelle Entrate.

Storie dell’altro millenniodi Loris Bartolucci

Ringrazio il Direttore Pirani per avermi lasciato l’editoriale di questonumero, tanto più che i prossimi non vedranno più la sua firma e nep-pure la mia. Insieme ai saluti di commiato mi si consentirà però di fareun po’ di revival che avrà sì un sapore di “amarcord” felliniano, ma vuoleanche ripercorrere, attraverso la mia storia, quella di tutti noi lungo l’ar-co di circa 45 anni di grandi trasformazioni.

Correvano i “favolosi anni ’60” (XX secolo). C’era ancora la mitica“Vanoni” – intendo dire la dichiarazione – che da appena otto anni stavaabituando gli italiani a mostrare non più il loro censo, quanto la parte direddito che da esso derivava. Però era normale non credere troppo aquanto il contribuente spontaneamente dichiarava in questo nuovo rap-porto tributario, in cui egli era soggetto (molto) passivo. Di qui le retti-fiche (si chiamavano “concordati”) a tappeto di tutte le dichiarazioni el’abitudine del nostro contribuente a dichiarare sempre meno.... tanto ”ilprucuratur” mi chiama per concordare.

Negli anni ’70 si vara la grande riforma tributaria e numerosi decre-ti provano a tirar fuori dal guscio del “contribuente” la figura del “citta-dino”, alle cui posizioni tributarie l’ordinamento giuridico conferirà con-creta garanzia di rispetto: il dovere d’imposta a fronte della pretesa diun servizio fiscale inteso come bisogno collettivo. E’ il periodo della“sacralità” dei libri contabili e della riflessione del “prucuratur” che forsei ricavi d’impresa non potevano essere più calcolati sugli incassi di unasettimana moltiplicati per 52: è quindi il periodo dell’impotenzadell’Amministrazione, contro cui la contabilità faceva prova, mentresecondo il codice civile costituiva prova contro l’imprenditore.

Arriviamo perciò naturalmente al primo condono e dagli anni ’80 inavanti cominciano a fiorire le prime metodologie induttive di determina-zione per coefficienti (1984), antesignane dei moderni studi di settore.La vastità del traffico economico imponeva nel frattempo all’ammini-strazione la necessità di dotarsi di un potere di informazione e d’acqui-sizione di dati da incrociare talmente enorme che neppure una celereed articolata costruzione informatica poté affrontare con successo: lavelocità di passaggi in un mercato divenuto mondiale non era più effi-cacemente gestibile nei suoi riflessi fiscali. Di qui la necessità di rivol-gersi dalla imposizione diretta a quella indiretta, ritenuta più semplice epiù stile keynesiano. Il ricordo della “tassa sul macinato” e di Bava-Beccaris passarono per un attimo nella mente del nostro “prucuratur”e lo costrinsero a gettare alle ortiche il suo testo di Scienze delleFinanze e le sue teorie. Eraclito aveva ragione: le cose non possonorestare immobili, neppure quelle fiscali.

Dagli anni ’90 in poi la trasformazione si fa rivoluzione ed investeanche l’organizzazione ed il personale: si introduce la misurazione dellavoro e quindi gli standard; si misura il costo dei mezzi impiegati; ven-gono creati i Nuclei di valutazione della gestione amministrativa incari-cati di verificare che gli atti del “prucuratur” verso i “clienti” (!?) oltre chelegittimi siano anche economici, spediti e rispondenti al pubblico inte-resse. Il Ministero delle Finanze ed il nostro microcosmo perifericocambiano letteralmente faccia: nascono gli Uffici delle Entrate chediventano gli unici e totali interlocutori del cittadino-contribuente. Anchela stampa spesso parla di noi citando i fatidici concetti di efficienza, pro-duttività, trasparenza. Il “prucuratur” delle Imposte è naturalmente sod-disfatto, ma ha qualche crisi di identità: “prucuratur” delle Entrate suonamale in paese; poi quando si è saputo che lavora all’Agenzia i dubbisono aumentati e la gente ormai finisce per salutarlo con un anonimo“cerea dutur”. Forse è ora di passare la stecca…. anche qui dicono chedebbo chiudere…Ho superato i 3000 caratteri…. Ma va là, ho solosuperato i 67. Buona avventura a voi, ragazzi.

T r i m e s t r a l e d i c o m u n i c a z i o n e i s t i t u z i o n a l e e d i p r o d o t t o

Filiale di TorinoTassa pagata - stampe non periodiche - aut. 262/PRF - registrazione Tribunale Torino n.5402 del 16/06/00 Anno VI I Numero 1 gennaio 2005

l’Intervento

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SPORTIVI A CONVEGNO

Organizzato dalla Direzione Regionale, si èsvolto il 4 dicembre a Lingotto Fiere, nell’ambi-to di “Ability Tecn Help”, un convegno sulle pro-blematiche tributarie delle associazioni spor-tive dilettantistiche esullo sport “diversa-mente abile”. Perl’occasione, è statopubblicato un vade-mecum che illustra il“fisco di vantaggio”,ovverosia le agevola-zioni fiscali previsteper il settore, alla cuirealizzazione ha col-laborato anche laDirezione Regionale.

Il miglioramento della qualità e l’estensione dei servizi di informazione ed assistenza ai contribuenti costituiscono un obiettivocostante dell’Agenzia delle Entrate. Allo scopo di facilitare l’accesso ai servizi dei cittadini anche in territori distanti dalle sedi degliuffici, la Direzione Regionale del Piemonte ha avviato nell’anno 2004 l’istituzione all’esterno delle proprie strutture, in particolare pres-so gli enti locali, di punti di informazione fiscale denominati sportelli “decentrati” o “remotizzati”.

Questa iniziativa si aggiunge a quella, ormai collaudata da anni, di rendere operative presso strutture esterne, durante il periododi presentazione della dichiarazione dei redditi, postazioni gestite dagli uffici con la finalità di assistere il contribuente nella compila-zione del modello Unico Persone Fisiche e di trasmettere telematicamente la dichiarazione.

Gli sportelli di nuova istituzione sono frutto di convenzioni stipulate fra l’Agenzia e comuni o comunità montane, presso cui sonoospitati, vengono gestiti da personale degli uffici territorialmente competenti, sono aperti un giorno alla settimana per tutta la dura-ta dell’anno ed erogano una pluralità di servizi.

Questi gli sportelli “decentrati” istituiti nell’anno 2004:

L’attività svolta dagli sportelli è oggetto di monitoraggio da parte dell’Ufficio Servizi al Contribuente, che a sua volta comunica allaDirezione Centrale Gestione Tributi, con cadenza semestrale, il numero di ore di apertura al pubblico, il numero di addetti agli spor-telli, il numero degli utenti serviti, il numero e la tipologia dei servizi richiesti, il dato della popolazione relativo al bacino potenzialedi ciascun sportello “decentrato”.

La gestione di uno “Sportello per l’Assistenza Fiscale alle nuove Imprese” è di recente entrata a far parte dei compiti delle DirezioniRegionali. In Piemonte lo sportello, la cui costituzione è stata affidata al Settore Gestione Tributi, sarà gestito dall’Ufficio Servizi alContribuente e si avvarrà, oltre che di una presenza fisica presso la sede della Direzione Regionale in Torino, Corso Vinzaglio 8, anchedi una struttura virtuale accessibile su siti informatizzati a disposizione dei contribuenti (internet) e degli uffici dell’Agenzia (intranet)contenenti informazioni utili alle imprese in fase di costituzione riguardanti, tra l’altro, i primi adempimenti fiscali ed regimi contabili,con particolare riferimento a quelli agevolati. Lo sportello avrà inoltre il compito di assistere i giovani imprenditori nei rapporti con gliuffici locali dell’Agenzia, per una maggiore diffusione dell’iniziativa del “tutoraggio” fiscale, consistente in un servizio fornito gratuita-mente dagli uffici che assicura assistenza fiscale, prevalentemente attraverso canali telematici, ai soggetti che si avvalgono del regi-me agevolato per le nuove attività imprenditoriali e di quello per i contribuenti “marginali”. L’inizio dell’operatività dello Sportello è pre-visto per la fine di gennaio 2005 e sarà preceduto da adeguata pubblicizzazione.

MANCA L’UFFICIO, MA L’AGENZIA E’ PRESENTEServizi decentrati grazie agli “Sportelli Remotizzati” ospitati da enti locali

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AI BLOCCHI DI PARTENZA LO SPORTELLO PER L’ASSISTENZA FISCALE ALLE NUOVE IMPRESE

Sportello di Locana (TO) in via Torino 20, presso la sede della Comunità Montana delle Valli Orco e Soana, collegato all’Ufficio diCuorgnè.Apertura: martedì ore 9 – 13. Convenzione stipulata in data 19 marzo 2004.Servizi prestati: rilascio del codice fiscale e partita IVA, assistenza alla compilazione, ricezione e trasmissione telematica delledichiarazioni, interrogazione dei dati relativi allo stato delle pratiche (rimborsi, controllo della propria situazione fiscale).Sportello di Orbassano in via Alfieri 21, presso la sede messa a disposizione dal Comune di Orbassano, collegato all’Ufficio di Rivoli.Apertura sportello: martedì ore 9 – 13. Convenzione stipulata in data 21 luglio 2004.Servizi prestati: rilascio del codice fiscale e partita IVA, assistenza alla compilazione, ricezione e trasmissione telematica delledichiarazioni, interrogazione dei dati relativi allo stato delle pratiche (rimborsi, controllo della propria situazione fiscale).Sportello di Valdieri in piazza della Resistenza 2, presso la sede del Comune di Valdieri, collegato all’Ufficio di Cuneo.Apertura: giovedì ore 9 – 13. Convenzione stipulata in data 23 settembre 2004.Servizi prestati: rilascio del codice fiscale e partita IVA, assistenza alla compilazione, ricezione e trasmissione telematica delledichiarazioni, interrogazione dei dati relativi allo stato delle pratiche (rimborsi, controllo della propria situazione fiscale), chiarimen-ti su cartelle di pagamento, avvisi bonari e comunicazioni di irregolarità, registrazione contratti, presentazione istanze di sgravio.Sportello di Demonte in piazza R. Spada 16, presso la sede della Comunità Montana della Valle Stura, collegato all’Ufficio di Cuneo.Apertura sportello: mercoledì ore 9 – 13. Convenzione stipulata in data 23 settembre 2004.Servizi prestati: rilascio del codice fiscale e partita IVA, assistenza alla compilazione, ricezione e trasmissione telematica delledichiarazioni, interrogazione dei dati relativi allo stato delle pratiche (rimborsi, controllo della propria situazione fiscale), chiarimen-ti su cartelle di pagamento, avvisi bonari e comunicazioni di irregolarità, registrazione contratti, presentazione istanze di sgravio.

Ecco il nuovo logo dell'Agenzia delle Entrate. Dal 18 gennaio contrassegna gli atti, le pubblicazioni e i documenti ufficiali dell'Agenzia.

Il 13 dicembre scorso, nel salone d’onore della FondazioneCRT, la Presidente di Telethon, senatrice Susanna Agnelli eFabrizio Frizzi, conduttore televisivo della Rai, sono intervenu-ti alla presentazione del progetto Sapere Donare, un’impor-tante iniziativa della Fondazione per promuovere la culturadella donazione privata.

Il Presidente della Fondazione Andrea Comba, nel dare ilbenvenuto ai presenti ha espressamente ricordato che il pro-getto è stato realizzato in collaborazione con l’Ordine deiDottori Commercialisti di Ivrea, Pinerolo e Torino, il segretaria-to sociale della Rai e la Direzione Regionale del Piemontedell’Agenzia delle Entrate.

Il segretario generale della Fondazione Maria Leddi, facen-dosi anche portavoce del Presidente dell’Ordine dei DottoriCommercialisti, Aldo Milanese, del Direttore Regionaledell’Agenzia delle Entrate, Giorgio Pirani, e del Direttoreresponsabile del Segretariato Sociale Rai, Carlo Romeo, haillustrato l’idea portante del progetto ed i suoi prossimi svilup-pi. Favorire la conoscenza delle agevolazioni fiscali relativealle donazioni in denaro, orientare i cittadini all’interno dellanormativa di riferimento, indicare le organizzazioni e le attivi-tà che possono essere finanziate attraverso un contributofiscalmente deducibile, sono, da un lato, certamente attivitàistituzionali dell’Agenzia e, nel contempo, rispondono all’esi-genza, oggi fortemente sentita anche dagli ordini professio-nali, di un “fisco di vantaggio”.

La divulgazione, con il vademecum Sapere Donare, di simi-

li informazioni può rappresentare un utile strumento per incen-tivare cittadini ed imprese a sostenere i compiti che gli entinon profit si sono assegnati e, su un piano più generale, puòcontribuire allo sviluppo di un nuovo rapporto tra fisco e cittadino.

Il vademecum si articola in due sezioni principali: la rassegna delle forme tipiche di intervento, in particolare ilfund raising, le oblazioni e liberalità, e i contributi corrispo-sti da enti pubblici; l’analisi della normativa di riferimento sia per quanto riguar-da gli enti non profit – legge 266/1991 e decreto legislati-vo 460/1997 – che per quanto riguarda i donatori – legge133/1999, legge 342/2000 e testo unico per le impostesui redditi D.P.R. 22/12/86 n. 917. Il manuale fornisce anche tabelle sinottiche delle agevola-

zioni tributarie connesse ad erogazioni liberali, corredate diinformazioni sulle singole norme applicabili, sui tipi di eroga-zione previsti, sui soggetti destinatari e sulle detrazioni fiscalipraticabili.

Una versione semplificata del vademecum e il repertoriodelle domande più frequenti e dei casi esemplari sono dispo-nibili nei siti della Fondazione CRT (www.fondazionecrt.it), delSegretariato Sociale Rai (www.segretariatosociale.rai.it),dell’Ordine dei Dottori Commercialisti (www.odc.torino.it) edell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it/dre/piemon-te/index.htm). Le prossime fasi del progetto prevedono la distribuzione capillare del vademecum a tutti gli operatori inte-ressati, attraverso specifiche collaborazioni con l’Agenzia, conl’Ordine dei Dottori Commercialisti e con i Centri Servizi per ilvolontariato del Piemonte.

ANCHE PER DONARE È BENE SAPEREPubblicata la prima guida alle agevolazioni fiscali per le donazioni al terzo settore.

Anno VI I Numero 1 gennaio 2005

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nella foto: Susanna Agnelli e Fabrizio Frizzi

Nel corso del 2000 inPiemonte sono stati istituitiotto Osservatori, uno per pro-vincia, secondo le disposizio-ni del Decreto Direttoriale 15aprile 1999, con lo specificocompito di adeguare gli studidi settore alla realtà economi-ca locale.

Gli Osservatori piemontesihanno effettuato, ciascunocon modalità diverse, unesame della territorialità deiComuni di propria competen-za, confrontando gli elementiindividuati a livello centralecon i dati territoriali locali dicui erano a conoscenza peresperienza diretta o a seguitodi indagine approfondita com-piuta avvalendosi della colla-borazione dei Comuni interes-sati. Il lavoro svolto da cia-scun Osservatorio è confluitoin relazioni tecniche che sonostate trasmesse allaCommissione degli Espertiper le opportune valutazioni. Spesso i componenti degliOsservatori, che rappresenta-no le categorie economiche eprofessionali, lamentano mal-funzionamenti degli studi disettore: anomalie nella indivi-duazione del cluster di appar-tenenza, carenze di alcunispecifici studi circa determi-nati elementi presenti nellesituazioni concrete a lorofamiliari e non prese in consi-derazione dallo studio di set-tore, difformità di comporta-mento degli uffici finanziari insede di contraddittorio con icontribuenti.

Si tratta di problemi chetalvolta non possono formareoggetto di relazione da partedi un Osservatorio, riguardan-do soltanto alcuni specificicontribuenti e non una cate-goria o una particolare attivitànel suo complesso e nonpotendo, quindi, trovare solu-zione nella modifica dello stu-dio di settore. Alcune volte,però, se si rileva che il pro-blema è generalizzato, ènecessario approfondire l’e-same delle situazioni concre-te al fine di elaborare una

relazione completa chepossa concretizzarsi in sug-gerimenti di variazioni, disegnalazione di dati da inseri-re nel modello dello studio alfine di avere una visione piùaderente alla realtà e quindiuna presunzione di ricavi ocompensi calcolati dal soft-ware sulla base di tali dati piùplausibile.

Un problema ricorrenteriguarda la corretta individua-zione del codice attività.

Spesso non esiste, nono-stante il recente aggiorna-mento dei codici Istat, uncodice che permetta di identi-ficare perfettamente unadeterminata attività, di conse-guenza lo studio di settorerelativo non rappresenta cor-rettamente la situazionereale. Per alcune attività, inol-tre, rimangono applicabili iparametri e non sarà maiapprovato lo studio di setto-re, trattandosi di attività svol-te da un numero esiguo dicontribuenti o aventi caratteri-stiche strutturali troppo varie-gate per poter essere descrit-te in modo preciso. Si verificacosì una situazione di dispari-tà di trattamento tra contri-buenti a cui si applicano glistudi rispetto ad altri a cui siapplicano i parametri o addi-rittura nessuno dei due stru-menti. Altre problematicheriguardano, per esempio,soggetti in pensione cheesercitano un’attività d’impre-sa. In tali ipotesi alcuni studinon prevedono una casellaper segnalare che il titolaredell’attività è pensionato ededica un’esigua parte ditempo allo svolgimento dellastessa, mentre per altri studiè previsto.

Lo stesso vale per queisoggetti che esercitano dueattività appartenenti a catego-rie reddituali diverse: sonotenuti ad applicare due diffe-renti studi di settore, nonpotendo segnalare il contem-poraneo svolgimento di unaseconda attività nel modellorelativo all’attività d’impresa,

limitandosi a poter barrare lacasella per indicare che sisvolge una seconda attivitànel modello relativo all’attivitàprofessionale.

Gli Osservatori provincialiproseguono il loro lavoro, cia-scuno su impulso del propriopresidente. Micaela Trucco,dirigente dell’Ufficio Governodell’Accertamento e Studi disettore della DirezioneRegionale del Piemonte, pre-siede l’Osservatorio di Torinoe ha come compito istituzio-nale il coordinamento dell’atti-vità degli Osservatori piemon-tesi. Vincenzo Iannaccone,direttore dell’Ufficio diNovara, presiede gli Osser-vatori di Biella, Novara,Verbania e Vercelli; CarmineDe Giacomo e Antonio Tufani,dirigenti della DirezioneRegionale, presiedono, rispet-tivamente, l’Osservatorio diCuneo e quelli di Alessandriae Asti. Di recente i presidentidegli otto Osservatori si sono

riuniti per discutere insieme leiniziative da intraprendere infuturo, in maniera tale datenere un comportamento ilpiù uniforme possibile nellemodalità di svolgimento.

E’ fondamentale che icomponenti degli Osservatorisiano attivi nel presentare icasi di malfunzionamentodegli studi di settore di cuivengono a conoscenza, affin-ché si dia corso agli appro-fondimenti ed alle iniziativerisolutive, in particolare perdecidere se informare laCommissione degli Esperti osegnalare la questione agliuffici affinché ne tenganoconto in sede di contradditto-rio. Il lavoro degli Osservatoririveste notevole importanza,dal momento che obiettivoprimario dello studio di setto-re è l’adeguamento sponta-neo da parte dei contribuenti,per cui tale strumento deveessere il più possibile aderen-te alla realtà.

STUDI DI SETTORE SOTTO COSTANTE OSSERVAZIONECostituite nel corso del 2000, le otto strutture di monitoraggio locale piemontesi hanno segnalato varie anomalie

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COMPONENTI DELL’OSSERVATORIO DI TORINO

NOME COGNOME ENTE RAPPRESENTATO

Micaela Trucco Agenzia Entrate,D.R.Piemonte

Concetta Di Stasi Agenzia Entrate,Ufficio di Torino 1

Nicola Currado Agenzia Entrate,Ufficio di Rivoli

Franco Grieco A.P.I.

Adolfo Farò Unione Industriale

Francesco Dughera ASCOM

Giuseppe Grisorio Confesercenti

Giancarlo Rolfo C.N.A.

Michele Minardi Confartigianato

Guido Berardo Ragionierie Periti commercialisti

Giancarlo Grassi Reverdini Notai

Giuseppe Lonero Ingegneri

Eugenio Tanteri Medici chirurghi

Anno VI I Numero 1 gennaio 2005

Il 4 dicembre scorso, presso la Sala Verde di LingottoFiere, a Torino, si è tenuto un convegno organizzato dallaDirezione Regionale del Piemonte con la collaborazionedell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Ivrea, Pinerolo e Torino.Scopi dell’incontro erano ribadire l’importanza della collabora-zione tra enti diversi per la soluzione dei problemi, ascoltare leconcrete esigenze degli sportivi e delle associazioni, darerisposte anche tecniche e indicare percorsi per le soluzioni.

Dopo i Saluti del Direttore Regionale, Giorgio Pirani e diMario Carena in rappresentanza dei Dottori Commercialisti, ilresponsabile delle relazioni esterne della Direzione Regionale,Ferdinando Leotta, in qualità di moderatore, ha dato il via agliinterventi. Sulle problematiche generali delle associazionisportive dilettantistiche ha parlato Fabrizio Benintendi, Pre-sidente dell’Associazione Sport Di più, che ha richiamato le dif-ficoltà incontrate dalle associazioni nell’acquisire informazionifiscali semplici e certe. Dopo Benitendi, Giuseppe Iannò,Presidente dell’Associazione Oltre Confini, ha esposto, anche inforza della sua personale condizione, considerazioni di ordinegenerale sulla posizione sociale dello sportivo diversamenteabile. Muovendo dal duplice presupposto che l’inserimentosociale del disabile è un bene per la collettività e che lo sportgiova sicuramente a tale scopo, ha rilevato che i costi perl’esercizio dell’attività sportiva anche non agonistica dei diver-samente abili rimangono molto elevati e che tali costi non ven-gono né coperti con contributi né hanno rilevanza fiscale.

Nel concludere il suo intervento, ha auspicato l’adozione nelsuo settore di modelli fiscali di deduzione o di detrazione edha citato a titolo di esempio virtuoso il grande successo otte-nuto dalla detrazione per le ristrutturazioni edilizie. Un “inter-vento ponte” tra la fase dell’ascolto e il momento delle rispostetecniche è stato quello di Fabio Massimo Grimaldi, Presidentedi ASC (Associazioni Sportive della Confindustria) Piemonte,

che, nel presentare l’associazione da lui presieduta, ha ricor-dato le modalità di assistenza fiscale offerte da ASC alle asso-ciazioni sportive, anche, ovviamente, avvalendosi del contribu-to dei professionisti del settore e dell’Agenzia delle Entrate.

In particolare, frutto tangibile della collaborazione con laDirezione Regionale del Piemonte è stata la pubblicazione dellaguida sulle Associazioni sportive dilettantistiche, stampataper l’occasione. Particolarmente apprezzati sono stati poi gliinterventi dei due esperti, Francesco Napoletano (Agenziadelle Entrate) e Federico Moine (Dottori Commercialisti), chehanno illustrato il regime fiscale particolarmente favorevoledelle società sportive dilettantistiche, senza omettere disegnalare soggetti e situazioni che non possono ancora fruiredi tale regime di favore. La parte finale dell’incontro ha vistointervenire i Presidenti dei due Centri di Servizio per ilVolontariato che operano nella provincia di Torino, Luciano DeMatteis e Maria Paola Tripoli. Essi si sono dichiarati favorevol-mente colpiti dal fisco di vantaggio delle associazioni sportivee hanno auspicato che tale regime possa essere estesoanche alle organizzazioni di volontariato. Prima della conclu-sione, affidata alla Presidente del Comitato per leParaolimpiadi Tiziana Nasi, è intervenuta Patrizia Bugnano,Assessore allo sport della Provincia Torino, che ha voluto pub-blicamente sottoscrivere l’espressione “sport diversamenteabile”, usata come titolo del convegno, ricordando come que-ste categorie di sportivi manifestino eccezionali abilità talvoltaignorate solo perché diverse. Tiziana Nasi, infine, per il secon-do anno consecutivo presente ai convegni organizzati ad Abilitydall’Agenzia, ha dichiarato di aver avuto modo di conoscere inqueste occasioni un fisco diverso al quale ci si avvicina conmeno timore e piena fiducia ed ha auspicato che in occasionedelle Paraolimpiadi del 2006 un fisco amico possa contribuireal migliore successo dell’evento.

SPORT DIVERSAMENTE ABILE A CONVEGNOSotto esame il “fisco di vantaggio” per le associazioni dilettantistiche

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TERZA PARTECIPAZIONE DELL’AGENZIA AD ABILITY TECN HELPPer il terzo anno consecutivo la Direzione Regionale del Piemonte ha partecipato, dal 3

al 5 dicembre 2004, alla decima edizione della rassegna Ability Tecn Help, mostra di pro-getti, ausili e tecnologie per disabili e anziani, che si è svolta a Torino presso la tradizionalesede di Lingotto Fiere. La presenza a questo evento fieristico rappresenta, per l'Agenziadelle Entrate, un'importante occasione per fornire informazioni ed assistenza sulle agevo-lazioni fiscali per i disabili. Con il camper adibito ad ufficio mobile e lo stand, l'Agenzia hamesso a disposizione degli oltre 20.000 visitatori e degli espositori il proprio personaleper divulgare informazioni in materia di imposte dirette e indirette e erogare tutti i servizitramite il collegamento con l’anagrafe tributaria. Oltre alle agevolazioni fiscali per il settoredei disabili, molte richieste di informazioni hanno riguardato le ristrutturazioni edilizie e lasituazione dei rimborsi d’imposta. Particolare interesse ha riscosso il servizio a domicilioche gli uffici dell’Agenzia offrono ai contribuenti con disabilità, impossibilitati a recarsi pres-so gli sportelli degli uffici o che hanno comunque difficoltà ad utilizzare gli altri servizi diassistenza dell’Agenzia.

Inoltre sono state distribuite oltre 400 copie del CD “Libro Parlante”, il sussidio audioche la Direzione Regionale del Piemonte ha realizzato lo scorso anno per spiegare le age-volazioni fiscali ai non vedenti, che da quest’anno è distribuito dall’Ufficio Centrale RelazioniEsterne su tutto il territorio nazionale e presso le varie associazioni di non vedenti.

RIFORMA FISCALE SOTTO ESAME A TORINOIn presenza dei vertici dell’A.F., illustrate le novità nella tassazione delle società

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In base ad apposite convenzioni, i tabaccai riscuotono ilcontributo unificato per le spese di giustizia dovuto per l’iscri-zione a ruolo nei processi civili ed amministrativi e gli ufficilocali dell’Agenzia delle Entrate controllano la regolarità deiriversamenti all’erario delle somme riscosse.

Per semplificare ed agevolare il controllo dei riversamenti,la Direzione Centrale Amministrazione ha elaborato una pro-cedura automatizzata che consente di acquisire le relativeentrate mediante addebito sui conti correnti dei tabaccai.

In pratica, attraverso gli stessi strumenti telematici utiliz-zati per la riscossione delle giocate del lotto, il gestore infor-matico “LIS – Lottomatica Italia Servizi Spa” fornisce i daticontabili delle riscossioni all’Agenzia delle Entrate, che li tra-smette al sistema bancario per l’addebito automatico sulconto corrente dell’intermediario della riscossione.

Gli stessi flussi informatici vengono utilizzati poi per segna-lare telematicamente i casi di morosità agli uffici locali ai qualisono affidate le funzioni operative di riscontro dei riversamen-ti e di recupero delle somme non riversate procedendo primaall’escussione dell’intermediario, poi del fideiussore ed infine,se necessario, all’iscrizione a ruolo.

Il nuovo compito affidato agli uffici locali è già a regimedalla fine dello scorso ottobre e richiede interrogazioni gior-naliere al sistema informatizzato e, in caso di morosità, precisi e tempestivi adempimenti previsti dalle norme convenzionali.

Il Settore Gestione Tributi della Direzione Regionale, che hacurato l’organizzazione del servizio, ha anche fornito agli uffi-ci istruzioni in ordine agli adempimenti necessari in caso dicomportamenti dolosi degli intermediari.

CONTRIBUTO UNIFICATO PER LE SPESE DI GIUSTIZIA I tabaccai riscuotono, gli uffici controllano

Si è svolto l’8 novembre2004 a Torino un convegnosulla “Riforma Fiscale”. Unevento che, anche grazie allapresenza dei massimi verticidell’amministrazione finanzia-ria, ha rappresentato un’occa-sione proficua di incontro e dia-logo tra rappresentanti delGoverno, ordini professionali(nella fattispecie DottoriCommercialisti) ed istituzioni(Agenzia delle Entrate edUniversità degli Studi di Torino,facoltà di Economia eCommercio).

Nel corso della mattina sisono susseguiti in rapidasequenza gli interventi tecnicied orientativi del Ministrodell’Economia e delle Finanze,Domenico Siniscalco, del sot-tosegretario del Ministerodell’Economia e Finanze MariaTeresa Armosino, del Direttoredell’Agenzia delle EntrateRaffaele Ferrara, del DirettoreCentrale Ufficio Normativa eContenzioso, Vincenzo Busa,del Capo settore Accertamen-to della Direzione Regionale del

Piemonte, Antonio Papa, diFlavio Dezzani, ordinario diragioneria all’Università diTorino e di Alessandro Cotto,dottore commercialista.

I lavori sono stati aperti coni saluti ed i ringraziamenti degliorganizzatori: per l’Agenziadelle Entrate, il DirettoreRegionale Giorgio Pirani e perl’Ordine dei Dottori Commer-cialisti di Ivrea, Pinerolo eTorino, il presidente AldoMilanese.

Il Direttore Ferrara, nell’in-tervento introduttivo, ha ribadi-to che “il dialogo e il confrontosono alla base dei migliori risul-tati”. E’ proprio in questa otticache il Ministro Siniscalco haripercorso i vantaggi dellaRiforma Fiscale 2004 ed hainvitato l’uditorio ad inquadrarele modifiche apportate al pre-vigente sistema fiscale in uncontesto di riferimento euro-peo.

Passando alle relazioni tec-niche di approfondimento deitemi della riforma, VincenzoBusa ha illustrato il nuovo regi-

me dei dividendi, Antonio Papala “participation exemption” eFlavio Dezzani il disinquinamen-to del bilancio di esercizio.

In occasione del convegno,Alessandro Cotto ha presenta-to la pubblicazione delle rela-zioni del Gruppo di lavoro sullaRiforma Fiscale, costituito daesperti dell’Ordine dei DottoriCommercialisti di Ivrea,Pinerolo, Torino, della DirezioneRegionale del Piemontedell’Agenzia e della Facoltà di

Economia dell’Università diTorino, Dipartimento diEconomia Aziendale.

A conclusione dei lavori, ilsottosegretario Armosino haripercorso in sintesi i temi diattualità ancora in fase di dis-cussione, preannunciando ladefinizione in tempi brevi delletre aliquote di imposta per lepersone fisiche, dell’interventosulla percentuale di tassa eticaed infine del trasferimento delcatasto ai comuni.

da sinistra, nella foto: il direttore Ferrara, il ministro Siniscalco, il moderatoreAntonioli,il sottosegretario Armosino, il prof. Dezzani.

Spiegare il fisco ai ragazzi…senza raccontare storie.Questo l’obiettivo che si è posto il gruppo di lavoro per l’educa-zione fiscale dell’ufficio di Novara. E per raggiungerlo, ha inven-tato il “Modello Junior”, una vera e propria mini-dichiarazione deiredditi con tanto di contribuzione progressiva, oneri deducibili,sanzioni, contenzioso.

Una riproduzione dei valori e degli elementi di organizzazio-ne del sistema fiscale reale, insomma, ad uso e consumo deiragazzi delle scuole medie, la cui fascia di età pone particolaridifficoltà nell’individuazione dell’approccio comunicativo efficaceper determinati argomenti.

Chiave di volta del sussidio didattico realizzato dall’ufficio diNovara è la simulazione di una “piccola comunità organizzata”,costituita dal gruppo classe.

Dovendo trovare il modo di finanziare le proprie spese, lacomunità delibera democraticamente di imporre agli associatiun contributo e, per motivi di equità, ne stabilisce l’ammontarein rapporto alla “ricchezza” di ciascuno.

Una volta fissati, in base ai valori condivisi dagli associati,

questi punti fermi, vanno affrontate una serie di questioni prati-che (a partire da quella, fondamentale, della “conoscibilità” dellaricchezza di ciascuno) che vengono risolte “costruendo” unsistema tributario: la dichiarazione, appunto, il pagamento, lesanzioni, il contenzioso, i controlli, ecc. Il tutto sempre attra-verso scelte democratiche e, quindi, con la convinta adesionedei singoli.

Il Modello Junior, realizzato, oltre che in versione cartacea(per la “prova di compilazione” da parte dei ragazzi), nella ver-sione ipertestuale arricchita con immagini, utile per ravvivare l’e-sposizione, è stato sperimentato il 17 novembre 2004 con gliinteressatissimi allievi della seconda D della Scuola MediaMorandi di Novara, grazie alla cortese e competente collabora-zione del preside, Lorenzo Romano, e dei docenti.

Visti i soddisfacenti risultati, a breve il sussidio (del quale siriproduce la prima pagina) sarà presentato ufficialmente dallaDirezione Regionale e messo a disposizione di tutti gli uffici chevorranno avvalersene per gli interventi di educazione fiscalepresso le scuole medie.

Con questa dichiarazione l’Associato fornisce alla comunità le informazioni necessarie a calcolare l’importo del con-tributo dovuto per il mese di ………

L’entità del contributo è stata decisa e approvata nell’assemblea del……, in base all’ammontare delle spese previ-ste per il funzionamento della comunità.

La dichiarazione e la somma dovuta dovranno essere consegnate entro la fine del mese successivo a quello di rife-rimento al tesoriere, che rilascerà ricevuta.

In caso di ritardo nel pagamento, sono dovuti gli interessi al tasso del 2,5% annuo. Se il ritardo supera trenta gior-ni, è dovuta anche una penalità corrispondente al 30% della contribuzione.

Gli interessi e la penalità dovranno essere pagati entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta scritta del tesoriere.

Nello stesso termine indicato nel punto 5 è possibile opporsi alla richiesta del tesoriere presentando reclamo scrit-to al Consiglio della comunità; in questo caso, il pagamento è sospeso fino alla decisione del Consiglio.

Per verificare la fedeltà della dichiarazione, la comunità può procedere ai controlli previsti dallo statuto.

I controlli sono eseguiti dal Comitato esecutivo entro sei mesi dalla data in cui la dichiarazione è stata presentata,oppure entro dodici mesi dalla data in cui la dichiarazione sarebbe dovuta essere presentata.

Se dai controlli risulta che l’associato ha versato meno di quanto dovuto, il Comitato esecutivo informa il tesoriere,il quale invia all’associato una lettera invitandolo a pagare la differenza, maggiorata degli interessi al tasso indicatonel punto 4, e una penalità del 50%. Si applicano le disposizioni dei punti 5 e 6.

Anno VI I Numero 1 gennaio 2005

DICHIARAZIONE MODELLO “JUNIOR”Avvertenze generali

UN “MODELLO JUNIOR” PER…UNO JUNIOR MODELLOCon questo slogan l’Ufficio di Novara lancia un nuovo sussidio didattico per la scuolamedia: la mini-dichiarazione dei redditi.

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NOTIZIARIO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE, DIREZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE - C.so Vinzaglio 8, 10121- TorinoDirettore Editoriale: Giorgio PiraniDirettore Responsabile: Franco RiccaHanno collaborato: C. Ariganello, M.G. Bernabei, G.Biesuz, D. D'Addezio, G. Dal Negro, C. De Giacomo, B. Galizia, F. Leotta, E. Prudente, A. Tufani.

Piemontentrate è realizzato con il contributo di:

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TELETHON 2004, AGENZIA IN PRIMA LINEAIn Piemonte 19 uffici e il camper hanno partecipato alla raccolta di fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare

Agenzia delle Entrate in prima linea nella raccolta di fondi 2004 per finanziare la ricerca sulla distrofia muscolare e altre malat-tie genetiche. Sono 19, in Piemonte, gli uffici che hanno ospitato una postazione di raccolta delle offerte a Telethon, presidiata dalpersonale che ha volontariamente ed entusiasticamente aderito, al di fuori dell’orario di lavoro all’iniziativa dell’Agenzia, che hamesso a disposizione le proprie strutture nel periodo 13-18 e 20-23 dicembre.In dettaglio, le postazioni sono state istituite presso gli uffici di Alba, Alessandria, Asti, Biella, Borgomanero, Casale Monferrato,

Chieri, Domodossola, Moncalieri, Nizza Monferrato, Novara, Novi Ligure, Rivoli, Santhià, Torino1, Torino3, Torino4, Valenza. Grazieal personale della Direzione Regionale, inoltre, nel fine settimana è stata attivata, a Torino, anche la postazione mobile del camperin piazza Castello.

Questi i numeri che testimoniano il successo della raccolta fondi, articolata su 7 giorni lavorativi ordinari e due giorni di “mara-tona”, ovvero venerdì 17 e sabato 18 dicembre 2004, in cui le postazioni di raccolta sono state aperte dalle 8.00 alle 20.00:

2.605 Telethon card consegnate;

19 postazioni aperte;

254 colleghi impegnati nella raccolta fondi;

€ 23.605 raccolti.

L’Agenzia delle Entrate, partecipando all’iniziativa, ha dato un segnale forte per la sensibilizzazione ed il coinvolgimento nei con-fronti del proprio personale e dei cittadini, contribuendo, con postazioni presso più di 200 uffici dislocati nell’intero territorio nazio-nale e in tre Direzioni Regionali, alla raccolta di complessivi e 420.000 per la ricerca sulla distrofia muscolare e altremalattie genetiche.

I dati relativi all’andamento delle offerte versate sono stati trasmessi in tempo reale, in modo da essere conteggiati anche nelcorso della diretta televisiva sulle reti RAI.

Al pubblico è stata consegnata, come ricevuta per l’importo donato, una o più Telethon card di 5 euro o 20 euro, a concorren-za dell’ammontare effettivamente versato. Inoltre, in base alle disponibilità locali, è stato distribuito il calendario 2005 dell’Agenziadelle Entrate per i versamenti di 5 euro e una sciarpa con il logo Telethon per le donazioni di 20 euro.

MONDOVI’, MARCHIO QUALITA’ ANCHE PER L’AREA CONTROLLO

Il 10 novembre 2004 l’area controllo dell’ufficio locale diMondovì ha ottenuto l’estensione del certificato di conformità,superando con successo la prova della certificazione. L’analisidei processi relativi all’area controllo ed il successivo riscontrooperativo delle lavorazioni sono stati avviati fin dal 2003.

Già certificato da tempo per l’area servizi, l’ufficio di Mondovìrappresenta nella regione la seconda prova di estensione delcertificato di conformità alla normativa UNI EN ISO 9001:2000.

L’ufficio pilota per l’applicazione del Sistema di Gestione perla Qualità anche ai processi dell’area controllo, infatti, è statoTorino 1, che insieme a quello di Genova 2 ha contribuito allaredazione delle linee guida tra fine anno 2002 e inizio 2003,ottenendo l’attestazione di conformità già nell’aprile 2003.

Al fine di valutare obbiettivamente la reale applicazione delSistema di Gestione, la verifica dello scorso novembre pressoMondovì è stata svolta da un lead auditor esterno della societàdi certificazione BVQI.

Durante l’intera giornata l’auditor BVQI ha avuto occasione diesaminare sia gli aspetti gestionali che quelli operativi attraver-so interviste dirette con la direzione ed il personale dell’ufficio:sono stati verificati i processi prevenzione e contrasto all’eva-sione, accertamento con adesione, pianificazione e program-mazione, governo di sistema, gestione delle risorse.

In tale contesto, l’auditor ha espresso apprezzamento a tuttigli intervistati, anticipando in sostanza l’esito della valutazioneche ha condotto all’importante riconoscimento.

Ordine Dottori Commercialistidi Ivrea, Pinerolo e Torino