trattamento del diabete - adivase e diabete.pdf · 2013. 12. 17. · • gli adattamenti metabolici...
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L’ATTIVITA’ FISICA NEL
TRATTAMENTO DEL DIABETE
GILBERTO MARTELLI
Specialista in
Medicina dello Sport
L’ organismo dell’uomo
Può essere paragonato, ai fini
del lavoro muscolare, ad una
macchina a combustione, cioè ad
un dispositivo capace di
trasformare l’energia chimica in
meccanica.
Energia chimica (alimenti)
Digestione
Substrati biochimici
Energia chimica
utilizzabile dal muscolo
Reazioni energetiche
Contrazione muscolare
Energia meccanica (movimenti)
MUSCOLO Ren
dim
ento
La funzione dei muscoli
E’ quella di conferire al corpo la capacità di assumere e
di mantenere una data postura, di muoversi
nell’ambiente e di trasferire energia meccanica verso il
mondo esterno.
Allenamento
L’allenamento consiste nel
complesso di attività
fisiche compiute dal
soggetto allo scopo di
migliorare la propria
capacità di prestazione
Condizione atletica
Insieme di caratteristiche
cardiorespiratorie, neuromuscolari
e psicologiche, naturali od
acquisite, che permettono all’atleta
di effettuare la prestazione con il
massimo rendimento e con il
minimo pericolo di infortunio.
Fisiologia del cammino
Successione ritmica di passi in accelerazione e decelerazione
Sollevamento e abbassamento ritmico del baricentro corporeo
Consumo energetico: cammino lento 2-3 MET
Corsa costante e marcia sopra i 7 Km/h:
0,9 Kcal/Kg/Km (variazione spontanea)
Marcia sotto i 5 Km/h: 0,3-0,5 Kcal/Kg/Km
Camminare e allenarsi
Fare attività fisica camminando almeno due volte alla settimana (30’-45’ a seduta) rappresenta un vero e proprio sistema di allenamento cardio-respiratorio e metabolico
Modificazioni biochimiche indotte dall’allenamento
Aumento del contenuto di mioglobina nei muscoli
Maggiore utilizzo dei carboidrati
Maggiore utilizzo dei grassi
Aumento del deposito muscolare di energia (ATP e
PC) e delle capacità di resistenza alla fatica.
Benefici e vantaggi dell’allenamento apparato muscolo-scheletrico
Miglioramento delle capacità di coordinazione
neuro-muscolare
Postura corretta
Sviluppo armonico e simmetrico delle masse
muscolari
Migliore mobilità articolare
MODIFICAZIONI INDOTTE DALL’ALLENAMENTO
SUL SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO IN STATO DI RIPOSO
IPERTROFIA CARDIACA Aumento della cavità ventricolare (Atleti di resistenza)
Ispessimento della parete miocardica (Atleti di potenza)
DIMINUZIONE DELLA FREQUENZA CARDIACA
Diminuzione della frequenza del pacemaker sinusale
Aumento del tono parasimpatico (vagale)
Riduzione dell’attivazione simpatica
AUMENTO DEL VOLUME DI SCARICA SISTOLICA Ipertrofia cardiaca
Aumento della contrattilità miocardica
AUMENTO DEL VOLUME EMATICO E DELL’EMOGLOBINA TOTALE
IPERTROFIA MUSCOLARE SCHELETRICA E AUMENTO DELLA DENSITA’ CAPILLARE MUSCOLARE
Benefici e vantaggi dell’allenamento sistema endocrino-metabolico
Aumento del metabolismo basale e del
dispendio energetico
Rapporto pondo-staturale favorevole
Aumento della massa muscolare e diminuzione
della massa grassa
Migliora l’assetto lipidico
Benefici e vantaggi dell’allenamento personalità e comportamento
Buon controllo emotivo
Buona adattabilità
Capacità di socializzazione
Maggiore tolleranza alle frustrazioni
Crescita dell’autostima
L’attività fisica regolare induce
miglioramenti che dipendono, in particolare,
dalle condizioni fisiche di partenza, dai
fattori genetici e dalla applicazione specifica
delle metodologie di allenamento.
CONCLUSIONI
DIABETE E SPORT
Il Diabete Mellito è una patologia caratterizzata
da un serie di alterazioni, a cui fa capo una
deficienza relativa o assoluta di insulina, che
colpisce circa 150 milioni di persone nel mondo.
DIABETE E SPORT
L’esercizio fisico è parte integrante del piano di
trattamento del Diabete Mellito.
Per il sinergismo d’azione del lavoro muscolare e
dell’insulina, l’esercizio fisico è da molto tempo
considerato un “pilastro” della terapia del diabete
(Joslin Clinic, 1959).
DIABETE E SPORT
Sono conosciuti 2 tipi di diabete:
1. Diabete Mellito Insulino Dipendente (IDDM)
2. Diabete Mellito Non Insulino Dipendente (NIDDM)
DIABETE E SPORT
L’IDDM è caratterizzato dalla distruzione immuno-
mediata delle cellule beta del pancreas.
Il livello di insulina circolante dipende solo dalla quantità
e qualità iniettata e dal tempo intercorso dalla ultima
somministrazione.
Diabete Mellito Insulino Dipendente (IDDM)
DIABETE E SPORT
Diabete Mellito Insulino Dipendente (IDDM)
Per praticare una attività fisica è necessario un
notevole bagaglio di conoscenze filtrate attraverso la
“sperimentazione” quotidiana dell’autocontrollo
glicemico e dell’autogestione dell’insulina e
dell’apporto di carboidrati.
Ruolo dell’esercizio fisico nel management terapeutico
DIABETE E SPORT
Diabete Mellito Insulino Dipendente (IDDM)
L’attività sportiva:
• aumenta la sensibilità insulinica, riducendone il suo
fabbisogno
• riduce la tendenza all’aumento di peso tipica del diabetico
• aumenta la massima capacità di consumo di ossigeno
• migliora il profilo lipidico ( HDL e Trigliceridi)
• vantaggi sul piano psico-sociale (miglioramento
dell’autostima, riduzione dei livelli di ansia e depressione,
maggiore socializzazione)
DIABETE E SPORT
Diabete Mellito Insulino Dipendente (IDDM)
Numerosi fattori devono necessariamente essere
considerati quando si consente al diabetico la
possibilità di fare sport:
• tipo di dieta
• modalità di somministrazione dell’insulina
• intensità e durata dell’esercizio
Elementi per la prescrizione dell’attività fisica
DIABETE E SPORT
1. La distribuzione di calorie e di carboidrati dovrebbe
bilanciare:
• l’azione dell’insulina
• gli adattamenti metabolici indotti dall’esercizio fisico
• gli aggiustamenti della dose di insulina dovrebbero tenere
conto dell’apporto di cibo.
2. L’assunzione di calorie dovrebbe essere sufficiente per il
normale accrescimento e il fabbisogno giornaliero, ma
cercando di evitare tutti gli eccessi (obesità).
DIABETE E SPORT
3. L’apporto energetico giornaliero dovrebbe essere :
• carboidrati > 50% :
– incoraggiare la assunzione di carboidrati complessi e di
fibra;
– moderare la assunzione di carboidrati semplici;
• lipidi 30-35% :
– meno del 10% di grassi saturi e poliinsaturi
– più del 10% di grassi monoinsaturi;
• proteine 10-15% : – da ridurre progressivamente con l’età 4. frutta e vegetali.
DIABETE E SPORT
DIABETE E SPORT
SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA
Le sedi usuali di iniezione dell’insulina sono:
• parte anteriore o laterale della coscia (il sito preferito per la
facilità di accesso e somministrazione e per il più lento
assorbimento della insulina a lunga durata d’azione);
• addome (il sito preferito quando è richiesto un più rapido
assorbimento, esso è meno influenzato dalla attività muscolare
durante l’esercizio fisico);
• glutei (quadrante superiore esterno – può essere utile nella prima
infanzia);
• parte laterale del braccio (nei bambini piccoli con scarso tessuto
sottocutaneo, l’iniezione può diventare sottocutanea e può causare
lividi).
DIABETE E SPORT
LIVELLI GLICEMICI
• se >200 mg/dl con chetoni nelle urine
• se >300 mg/dl con o senza chetoni nelle urine
Il livello glicemico ideale nel pre-esercizio è compreso
tra 120-180 mg/dl.
È necessario rimandare l’esercizio e somministrare
un supplemento d’insulina
È importante assumere uno spuntino a base di carboidrati • se < 100 mg/dl, indipendentemente dal tipo di attività
fisica programmata
DIABETE E SPORT
Esercizio a intensità moderata e di breve durata
Marcia, Golf, Ping Pong, Passeggiare
Carboidrati a rapido assorbimento prima dell’esercizio
La riduzione d’insulina non è raccomandabile
DIABETE E SPORT
Esercizio ad alta intensità e di media durata
Calcio, Basket, Tennis, Ciclismo, Nuoto
Carboidrati a rapido assorbimento prima dell’esercizio ed
ogni 30 min. dopo l’inizio dell’attività
La riduzione d’insulina raccomandabile arriva fino al 25%
DIABETE E SPORT
Esercizio ad intensità strenua e di lunga durata
Maratona, Triathlon, Sci di Fondo
Carboidrati a rapido assorbimento prima dell’esercizio ed
ogni 30 min. dopo l’inizio dell’attività
La riduzione d’insulina raccomandabile oscilla tra il 30 e l’80%
DIABETE E SPORT
Rischi e Complicanze
I principali rischi dell’esercizio fisico legati all’IDDM sono:
ipoglicemia
iperglicemia
DIABETE E SPORT
Come comportarsi:
Reazione Ipoglicemica determinata dall’esercizio
1. Arrestare immediatamente l’attività fisica in corso
2. Assumere carboidrati ad azione rapida
3. Fare uno spuntino a base di carboidrati complessi (crackers)
4. Riposare 15 min., e aspettare che i carboidrati vengano
assorbiti
5. Si può riprendere l’attività quando i livelli glicemici sono
>100 mg/dl
6. Se l’ipoglicemia è severa, somministrare i.m. il glucagone
DIABETE E SPORT
Guidelines for Planning an Exercise Program
D
I
A
B
E
T
E
S
iet
nsulin
cidosis
lood glucose
xercise
iming
valuation
ocial acceptance
DIABETE E SPORT
Conclusione
La pratica dell’esercizio fisico richiede, oltre alla
motivazione, che il paziente venga educato
all’autocontrollo e all’autogestione.
DIABETE E SPORT
Diabete Mellito Non Insulino Dipendente (NIDDM)
L’ insulino-resistenza gioca un ruolo centrale nelle
patogenesi del NIDDM, una condizione
caratterizzata da intolleranza al glucosio e obesità,
che si sviluppa dopo i 35 anni di età.
DIABETE E SPORT
Ruolo dell’esercizio fisico nel management terapeutico
Diabete Mellito Non Insulino Dipendente (NIDDM)
L’esercizio fisico è fondamentale perché migliora il
trofismo del tessuto muscolo-scheletrico, responsabile
della sensibilità insulinica.
DIABETE E SPORT
Diabete Mellito Non Insulino Dipendente (NIDDM)
Caratteristiche dell’esercizio fisico da prescrivere:
• tipo: attività aerobica (40-75% F.C. max)
• frequenza: 5-7 sessioni a settimana
• durata della sessione: 80-90 minuti
DIABETE E SPORT
I principali rischi dell’esercizio fisico legati all’NIDDM sono:
• metabolici (ipoglicemia, iperglicemia)
• cardiovascolari (coronaropatie, aritmie, vasculopatia
periferica)
• renali (proteinuria)
• oculari (emorragie retiniche)
• muscolo-scheletriche (ulcerazioni, patologie articolari)
DIABETE E SPORT
Conclusione 1
I benefici dell’attività fisica nella prevenzione del
NIDDM sono indiscutibili: il 25% della sua incidenza è
attribuibile allo stile di vita sedentario.
Tutti gli studi indicano una marcata riduzione
dell’incidenza del NIDDM determinata dalla pratica
sportiva.
DIABETE E SPORT
Conclusione 2
La combinazione dell’esercizio aerobico e di una dieta
a basso contenuto lipidico e ad alto contenuto di
carboidrati complessi è auspicabile nella prevenzione e
nel trattamento del NIDDM.
L’ATLETA DIABETICO E L’IDONEITA’ SPORTIVA
PROTOCOLLO DI BASE SECONDO LE TABELLE A O B PER LO SPORT PRATICATO
ESAME URINE CON GLICOSURIA ASSENTE O MODERATA
ALLEGATO UN DOCUMENTO FIRMATO DAL DIABETOLOGO O DA UNA STRUTTURA SPECIALISTICA PUBBLICA O PRIVATA ATTESTANTE IL BUON CONTROLLO METABOLICO
L’ATLETA DIABETICO
Paul Scholes, centrocampista
della Nazionale Inglese
Steve Redgrave, pluricampione
olimpico di canottaggio
DIABETE E SPORT
Protocollo di Sport Terapia
U.O. di Medicina dello Sport di Siena 1995-2008
Il servizio si rivolgeva a pazienti con diabete mellito, sia di
tipo I che di tipo II.
Una prima valutazione che riguarda:
ANAMNESI, ESAME OBIETTIVO, VALUTAZIONE
ANTROPOMETRICA, VALUTAZIONE DELLE
CAPACITA’ MOTORIE.
DIABETE E SPORT
Protocollo di Sport Terapia
U.O. di Medicina dello Sport di Siena
Valutazione Funzionale e metabolica Si eseguiva un test incrementale al cicloergometro o al treadmill;
durante il test veniva monitorata la F.C. e la P.A., con
determinazione del lattato e della glicemia alla fine di ogni step.
Al termine della prova veniva misurata la glicemia , la glicosuria e la
acetonuria; la glicemia era valutata anche nel periodo susseguente
allo sforzo:
• un’ora dopo l’esercizio
• a casa ogni 2 ore
• al mattino successivo
DIABETE E SPORT
Protocollo di allenamento
I MESE e II MESE
n. sedute: 3 alla settimana
durata : 30-45 min.
intensità: 80% del valore di F.C. corrispondente alla soglia aerobica.
III MESE
n. sedute: 3 alla settimana
durata : 45 min.
intensità: 90% del valore di F.C. corrispondente alla soglia aerobica.
IV MESE: si ripete il test incrementale con la determinazione del
lattato e della glicemia.
SPORT TERAPIA NEL DIABETICO
VERIFICHE DIABETOLOGICHE
PROVA DA SFORZO E VALUTAZIONI METABOLICHE (LATTATO, GLICEMIA)
PROGRAMMA DI ALLENAMENTO CON MONITORAGGIO DELLA FC E DELLA GLICEMIA, A RIPOSO E DURANTE ATTIVITA’ FISICA (CARDIOFREQUENZIMETRO, HOLTER)
GRAZIE