tortohelie n.28

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Lerede:” Risolverò ilproblema depuratoreAd un mese dalla campagna di raccolta firme promossa da Tortohelie per risolve-re il problema del depuratore consortile, il sindaco Mimmo Lerede, prende a cuore il problema e rassicura i tortoliesi(pagina 7)

Il Killer amianto in via Mons. VirgilioLa settimana scorsa ci siamo occupati di amianto, un killer che si nasconde in molti edifici tortoliesi. (pagina 2)

Poesia. La Murrusi raccontaVirginia Murru, oggi nota e premiata scrit-trice ogliastrina, fin da ragazza ha percorso con entusiasmo le assolate vie della poe-sia e della prosa. Lei stessa racconta che già da universitaria tradiva continuamente il suo percorso di studi ( era iscritta in Eco-nomia e commercio) con la sua vera, gran-de passione: la letteratura. (pagina 11)

Sport

Cultura

Politica CronacaEditoriale

Che nel nostro Paese esistano delle realtà povertà e degrado è fatto noto, che il welfare non sia un’eccellenza del “sistema Italia”lo è altret-tanto. I servizi sociali sono spesso il fanalino di coda delle pubbliche amministrazioni e del governo centrale. Tortolì ha sempre dimostrato di avere una grande generosità,tuttavia può capitare che presi dalla frenesia della vita quotidiana non ci si accorga che un’intera famiglia di persone viva all’interno di un capannone di amianto fatiscente, al freddo e in condizioni igienico sanitarie disumane.(pagina 2)

Irrompe Salerno, ed ilTortolì impressionaDaniele Salerno, attaccante tortoliese, arri-vato dal Lanusei in questo mercato di ripa-razione, un attaccante completo, che, ha il goal nel sangue. (pagina 9)

Un Natale felice, ma non per tutti

Cinema Garibaldi Tortoli Augura buone feste

in programmazione fino al 29/12

Cinema Garibaldi Tortoli Augura buone feste

in programmazione dal al 30/12 al 12/01

foto: Federica Melis

Caro babbo Natale,sono passati oramai sei mesi dall’uscita della prima copia di Tortohelie. Otto pagine che fin dalla loro prima apparizione hanno suscitato la curiosità dei tortoliesi. Eh già, perché un vero giornale della e per la nostra città non c’era mai stato. Un giornale fresco, creato da una redazione di giovani aspiranti giornalisti che a volte con difficoltà ma sem-pre con coraggio e passione fanno sì che ogni settimana i loro concittadini possano leggere un giornale interessante e completo. Babbo Natale, sappiamo che sei specializ-zato in doni materiali, quindi, se ti ci sta nel sacco, ti preghiamo di portarci un depura-tore nuovo di zecca che ci liberi dai liquami che finiscono nel nostro bellissimo mare e un sistema di trasporti decente, che non ci faccia sentire sempre tagliati fuori dal mon-do. Ti assicuriamo che siamo stati tutti buo-nissimi. Bè, forse non proprio tutti. In più, se ti va, portaci anche un po’ di dinamismo, divertimento, iniziativa. Riportaci i giovani! Abbandonano la nostra città per studiare o per cercare lavoro, ma la verità, caro Babbo, è che se ne vanno perché per loro qui non ci sono molte prospettive. Ma tu non dirlo a nessuno. Sicuramente poi vorremmo che quest’anno portassi ai nostri concittadini la capacità di comprendere l’importanza del-la condivisione e della forza di un pensiero comune, ispiratore di un atteggiamento pragmatico e lungimirante nei confronti dei problemi della nostra città. (pagina 2)

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CRONACA

Venerdì 23 Dicembre 2011 • [email protected]

Che nel nostro Paese esistano delle realtà povertà e degrado è fatto noto, che il wel-fare non sia un’eccellenza del “sistema Italia” lo è altrettanto. I servizi sociali sono spesso il fanalino di coda delle pubbliche amministrazioni e del governo centrale, af-fidati al buon cuore del volontario di turno piuttosto che ad un sistema integrato ed ef-ficiente in grado di far lavorare all’unisono le realtà no profit e gli organi amministrativi e istituzionali deputati all’assistenza. In un mare di burocrazia, di file interminabili agli sportelli; in una realtà densa di confusione e approssimazione finisce che le fasce più deboli abbiano la peggio e si arrangino alla bene meglio.Negli ultimi due anni la crisi economica ha colpito duramente il nostro Paese, la si-

tuazione si è aggravata ancor di più per chi già viveva in misere condizioni e ha creato nuove sacche di indigenti che dall’oggi al domani si sono trovati fare i conti con diffi-coltà economiche e rischi di impoverimento in gran parte inediti e imprevisti.La nostra città ha sempre dimostrato di ave-re una grande generosità e numerose sono le iniziative a favore delle persone meno for-tunate, tuttavia capita che presi dalla frene-sia della vita quotidiana non ci si accorga che alcune persone (probabilmente una famiglia) viva all’interno di un capannone di amianto fatiscente, al freddo e in condizioni igienico sanitarie disumane.Alcuni giorni fa ci siamo recati nello stabi-le nella lottizzazione dei preti per scattare qualche foto. Ed è qui che ci siamo imbat-

Editorialedalla prima

Un Natale felice, ma non per tuttituti in una crudele realtà. Consapevoli dello stato di degrado del capannone siamo en-trati all’interno. Mai ci saremmo immaginati di trovare quello che è poi apparso ai nostri occhi e che le foto testimoniano. Alcune per-sone per disperazione hanno occupato que-sta struttura fatiscente, ora diventata la loro casa. Dentro tra la carcassa di un automezzo è stato allestito un letto con delle coperte, accanto due brande arrugginite fanno da giaciglio per altre due persone. Vestiti, scar-pe da uomo e da donna, bottiglie d’acqua, resti di cibo, fanno pensare che non si tratti di una location occasionale ma della casa di alcune persone, forse una famiglia con dei bambini. Sul letto difatti si trovano due pu-pazzi. Non sappiamo chi abbia trovato riparo in questo pericolosissimo edificio abbando-nato, se si tratti di immigrati o di sardi, poco importa, l’unica cosa certa è che nessuno può vivere in queste condizioni. Al freddo, al gelo, in mezzo ai ratti, alla sporcizia e alla polvere di amianto sprigionata dall’eternit semi distrutto che rischia di cedere da un momento all’altro. Nel silenzio più assoluto e nell’indifferenza generale, a Natale, e in una delle vie più trafficate di Tortolì. La cosa ancora più infelice è che accanto allo stabile si trova la Chiesa del Sacro Cuore. E’ possi-bile che nessuno si sia accorto che qualcu-no viva la sotto? Siamo diventati anche noi ciechi e sordi di fronte alle difficoltà di chi è meno fortunato, chiusi dietro un muro di indifferenza? No, non vogliamo crederci. In questo Natale i tortoliesi hanno il motivo per dimostrare la propria natura quella di gente generosa e solidale. (F. M.)

Questo permetterebbe di fare scelte concrete per il benessere economico di Tortolì e dei suoi abitanti e impedirebbe all’im-prenditore “continentale” di turno o al politico incapace del momento di gettare - come sem-pre capita - fumo negli occhi di chi purtroppo non vede oltre il proprio naso. Ci piacerebbe ve-dere della gente che fa squadra, non che si fa la forca. Soprattut-to in un momento difficile come quello che stiamo attraversan-do. E se hai ancora uno spaziet-to, ecco una cosa che molti di noi desiderano ardentemente e che sei sentitamente pregato di portarci: la cultura. Babbo, ab-biamo bisogno di contenuti, di bellezza. Di sognare ancora. Di teatro, canzoni, parole, poesie, di colori. Infine, non per retorica ti chiediamo di regalarci un pò di speranza per questo futuro così incerto. Grazie Babbo Natale.

Bilancio di fine 2011. Parlano i commercianti

Dicembre è tempo di bilanci, e quest’anno le attività commerciali devono tirare le somme di un’annata decisamente sottotono. La crisi ha investito in pieno i cittadini, che si sono ritrovati con pochi soldi in tasca e una ridimensionata possibilità di spendere. Una delle categorie che ha scontato maggiormente questo stato di cose è quella dei commercianti. Che conseguenze ha avuto questo calo degli affari? Abbiamo control-lato i dati relativi alle chiusure e alle aperture del-le attività commerciali che si sono verificate nel 2011. Quest’anno il settore commerciale in cui si è registrato il maggior numero di cessate attività è quello degli esercizi di vicinato, ovvero le attività commerciali al dettaglio che hanno una superfi-cie di vendita non superiore a 250 mq. Insomma, i normali negozi. Su 33 attività che hanno chiuso (o che si sono trasferite) nel 2011, ben 25 sono esercizi di vicinato. Cinque di queste risiedevano in via Umberto, un’ulteriore conferma del fatto che il corso di Tortolì sta attraversando un mo-mento decisamente poco felice della sua storia, e chi ne ha la possibilità preferisce spostarsi in zone del paese considerate più floride. L’altra faccia della medaglia è che, sempre nel 2011, hanno ufficialmente aperto 48 attività. Di queste contiamo, ancora una volta, solo i negozi. L’elenco diventa così decisamente più scarno, e si riduce a 12 aperture: la metà rispetto alle attività che hanno chiuso. Abbiamo chiesto ai commercianti tortoliesi com’è andato questo 2011, e la maggior parte di loro ha manifestato una profonda insoddisfazione, nonostante con l’avvicinarsi del Natale le vendite si siano, logi-camente, incrementate. “In questi giorni prima

di Natale gli affari vanno un po’ meglio. – dice Tiziana Giacu, titolare di una profumeria in corso Umberto – Le persone comprano, ma spendo-no molto meno. Molti clienti ci hanno detto che sarà un magro Natale.” La titolare di un negozio di abbigliamento di corso Umberto dice che “La situazione non è rosea, la crisi si è fatta sentire. Anche mantenere qualche dipendente diventa un problema, per non parlare di tutte le spese a cui dobbiamo far fronte.” Altri intervistati, tutti titolari di negozi che si trovano fra via Umberto e via Monsignor Virgilio, ribadiscono la negatività dell’annata. “Durante l’estate si lavora in modo abbastanza soddisfacente – dice la titolare di un negozio di intimo – ma da settembre in poi c’è un brusco calo difficile da sostenere.” Colpa della crisi, certo, ma ci sono anche altri fattori da tirare in ballo. Un problema molto sentito è quello degli affitti dei locali commerciali, dai più considerati troppo esosi rispetto alle concrete possibilità di vendita per la zona in cui ci troviamo. C’è chi ar-riva a definirli “affitti da costa Smeralda”. Gianni Piroddi, titolare di una botique in via Monsignor Virgilio e presidente della Confesercenti Oglia-stra, afferma che “Negli anni passati c’è stata una fortissima domanda che ha fatto levitare gli affitti, e ora si sta scontando questo “pec-cato”. Tuttavia, io penso che questo non sia un problema, ma una concausa.” Continua Piroddi: “Quest’anno nella provincia d’Ogliastra c’è stato un vero e proprio crollo degli affari. Nelle zone interne si è registrato fino al 50% degli incassi in meno, mentre nelle zone costiere il danno è stato minore ma sempre notevole: si parla di un 15 - 20% in meno. Il turismo estivo ci ha aiutato. Ma questo Natale è decisamente sotto tono.” Oltre al calo delle vendite, agli affitti e alle spese da sostenere c’è anche un altro fattore che non aiuta le cose, ovvero il pessimismo. Secondo la titolare di un negozio in via Monsignor Virgilio “Il contributo dei media va a creare la crisi an-che dove non c’è. Non sto negando che la crisi ci sia, c’è eccome, ma le persone poco colpite sono condizionate da un fattore psicologico che le spinge ad acquistare di meno.” Insomma, dif-ficile uscire da questo circolo vizioso. Non resta che attendere con fiducia il 2012. (Ilaria Orrù)

Fa tirare un sospiro di sollievo pensare che non ab-biamo più al governo chi sostiene che i poveri non esistano, ma esistano solo “persone diseducate al benessere”. Ora che siamo sotto Natale è triste con-statare che, non solo tante persone non avranno nien-te da mettere sotto l’albero, ma è molto se avranno qualcosa per riempirsi lo stomaco. Non è un’esagera-zione e il problema ci riguarda più da vicino di quanto possiamo immaginare. A Tortolì, in via Marsala 22, c’è una grande casa costruita con grigi blocchi di granito. Tanto tempo fa le ragazze si recavano lì a ballare tutti i pomeriggi. Ora in quella casa ha sede l’associazione “Casa Solidale”. È nata il 20 dicembre 2010, per of-frire un pasto caldo a coloro che ne hanno bisogno, senza fare distinzioni di colore, lingua o religione. Quando l’anno scorso tutto è cominciato, i volontari, che adesso sono 52, preparavano circa 20 pasti al giorno. In questi 12 mesi hanno visto crescere espo-nenzialmente il numero di coloro che chiedevano aiu-to: la crisi che non si supera, il lavoro che è un mirag-gio, hanno fatto sì che ora si distribuiscano perfino 60 pasti giornalieri. Delle persone che si recano in via Marsala l’80% sono cittadini tortoliesi, il restante 20% sono stranieri immigrati. Qualche pasto viene anche consegnato a domicilio, a coloro che non sono in grado di andare a mangiare alla mensa. Insomma, se si vanno a con-trollare i numeri delle persone che si trovano in stato di indigenza, non si può non provare sgomento (e si tratta solo dei numeri dell’associazione): circa 1400 pasti distribuiti ogni mese, una stima di 15.000 pa-sti in un anno. Dal 31 gennaio 2012 tutte le persone bisognose probabilmente non avranno più un posto dove andare, se non si trova al più presto una nuova sede a Casa Solidale. La sede di via Marsala è una sede provvisoria, l’e-dificio è vecchio e non ci sono più le condizioni per operare serenamente. Da due mesi Casa Solidale è in cerca di una nuova sede, senza pretendere tanto si accontenterebbe di un appartamento con una cucina e una sala che funzioni come mensa. Due mesi di ri-cerche finite nel nulla. La cosa che lascia più sgomenti è il silenzio delle chiesa, ricca di edifici da adibire allo scopo. Basti pensare a quello liberato dalle suore del-la Carità, o a quelle nuove costruzioni che si trovano nella cosiddetta “lottizzazione dei preti”. Pare che tempo fa un parroco coraggioso e carico di speranze sia andato a Lanusei dal vescovo per richiedere uno spazio per l’associazione. Come ci si poteva aspet-tare, è tornato a Tortolì con un pugno di mosche. La carità è spesso solo una bella parola con cui riempirsi la bocca durante le prediche. Natale è ormai arrivato, e magari è giunto il momento di ritrovarne il vero spiri-to. Scriveva il poeta e patriota Gabriele Rossetti: “Chi sterilmente crede / non ha verace fede. / Uom, la tua fede è morta, / se frutto alcun non dà, se non le son di scorta / speranza e carità”. (Laura Meloni)

Casa Solidale


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foto: Laura Meloni


Il Killer amianto in via Mons. Virgilio

La settimana scorsa ci siamo occupati di amianto, un killer che si nasconde in molti edifici tortoliesi. La Provincia Ogliastra in data 9 Dicembre ha riaperto al pubblico il bando per la rimozione di questo perico-losissimo minerale. I fondi a disposizione dell’Amministrazione Provinciale dell’Oglia-stra ammontano a €.29.720,59. Il bando con scadenza il 27 dicembre prevede l’as-segnazione di un contributo a fondo perdu-to per interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto da fabbricati ed edifici di pro-prietà privata nel territorio della Provincia dell’Ogliastra. I contributi verranno assegnati per un importo pari al sessanta per cento del-le spese ammissibili. Ma quali sono gli edi-fici in cui è presente questo pericolosissimo minerale a Tortolì? Purtroppo ancora tanti, l’amianto è stato bandito in Italia solo negli anni 90, pensate a quanti edifici sono stati costruiti con questo materiale, il cui utilizzo vent’anni fa era un vero affare; economico e

resistente nel tempo. Non per niente l’e-ternit, il mix tra cemento e amianto, usa-to nel rivestimento dei tetti deriva il suo nome dal latino Aeternitas: Eternità. L’I-talia è stato il secondo paese produttore europeo e tra i principali consumatori di amianto. Un minerale che uccide tremila persone ogni anno in Italia, capace di provocare tumori della pleura, del polmo-ne, della laringe e dell’ovaio. Un esempio di edificio in cui è presente l’eternit a Tortolì è lo stabile ubicato nella lottizzazione dei preti. Una struttura ab-bandonata da tempo, e presente da oltre 50 anni (è stata un ex birreria). Questo si trova in pieno centro abitato, lungo la trafficatissima via Monsignor Virgilio, accanto alla Chiesa del Sacro Cuore. Il tetto fatto di eternit è ben visibile agli occhi di chiunque transiti su questa strada. Ancora più gravi sono le sue con-dizioni: il tetto è fatiscente, la copertura è

sfondata in più punti. Sappiamo che con il tempo e il deterioramento questo minerale killer diventa sempre più pericoloso, sono, infatti, le fibre che sfaldandosi provocano danni mortali. Pare che la Polizia Munici-pale abbia segnalato al Comune già nel 2008 lo stato di degrado dello stabile e la pericolosità dello stesso. Fino ad ora però nulla è stato fatto. Ci auguriamo pertanto che la Curia vescovile, proprietaria dello stabile, abbia partecipato al bando e che la bonifica dell’edificio avvenga al più pre-sto. C’è in gioco l’incolumità di tutti i torto-liesi. (F. M.)

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La fiera Natale

Il 16 dicembre ha avuto inizio la fiera del Natale tortoliese in viale Monsignor Virgilio che, fra stand e intrattenimento per famiglie, andrà avanti fino al 24 dello stesso mese. Gli stand offrono prodotti molto vari, ce n’è per tutti i gusti: si va dai gioielli fatti a mano ai prodotti alimentari della zona, dagli oggetti ecosostenibili alle leccornie per celiaci e dia-betici. Ad occupare i gazebo sono soprattutto aziende e titolari di negozi, mentre il numero degli artigiani è decisamente ridotto, pro-babilmente anche a causa del costo degli affitti degli stand: 500 euro per nove giorni, cifra giustificata dalle spese di gestione ma comunque piuttosto alta. I commercianti che hanno preso parte all’iniziativa si dicono ab-bastanza soddisfatti dell’andamento della fiera: il fine settimana ci sono state molte presenze, e numerose famiglie hanno parte-cipato e curiosato fra il prodotti esposti. “La maggior parte delle persone guardano e ba-sta, – dice l’occupante di uno stand - qual-cuno acquista, ma comunque sta andando come ci aspettavamo. Per noi è soprattutto un’occasione per farci conoscere, e non una

speranza di grandi guadagni.” Insomma, la partecipazione alla fiera è quasi un investi-mento per chi vi aderisce, una possibilità per far conoscere i propri prodotti. Gli or-ganizzatori della fiera, gli otto soci della Di e Ci che dal 2009 si occupano dell’allesti-mento di questo tipo di eventi nell’ambito tortoliese, si dicono soddisfatti. “Abbiamo avuto una buona risposta, siamo contenti. - dice Pierpaolo Lai, presidente della Di e Ci service - La fiera non è solo un luogo dove si può acquistare qualcosa di alternativo, ma anche e soprattutto uno spazio di ag-gregazione. Abbiamo voluto coinvolgere le aziende del posto, senza andare a cercare all’esterno. Hanno partecipato soprattutto i commercianti perché gli artigiani, di soli-to, si spostano soprattutto d’estate, quan-do c’è più movimento. Per quanto riguarda i costi, sono necessari per coprire le spese che dobbiamo sostenere, che comprendo-no la vigilanza notturna, l’impiantistica, le stufe. Noi soci non ci guadagnamo niente.” Pierpaolo Lai ringrazia l’amministrazione comunale per l’aiuto fornito, e spiega che la Di e Ci service ha voluto cimentarsi con le fiere tortoliesi anche perchè la Proloco non poteva più portare avanti questo tipo di iniziative. Inoltre, se non ci fosse stata la fiera, il Natale tortoliese sarebbe rimasto praticamente all’asciutto. Questo venerdì è prevista una serata mu-sicale nell’area della fiera: si esibirà infatti una rock band composta da quattro giova-ni musicisti tortoliesi (Romani Piras, Fabio Moi, Antonio Marci e Francesco Cinelli) e una cantante di Lanusei (Silvia Lovicario), i Noname. (Ilaria Orrù)


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Natale si sa è la festa dei bambini. Abbiamo deciso in quest’occasione particolare di dare la parola proprio a loro per conoscere i loro desideri e i loro pensieri. Noi grandi, disillusi dalla vita e dal mondo, dovremmo ogni tanto starli ad ascoltare e ricevere una ventata di spensieratezza e ottimismo. I bambini del-la 5B del primo circolo didattico di Tortolì esprimono la loro gioia per il Natale che sta arrivando e subito capiamo che non abbia-mo a che fare con piccoletti che richiedono la bambola o il robottino. Quasi tutti vogliono la pace nel mondo, piccoli omini per grandi desideri!! Ilaria A. ad esempio scrive “Io vorrei che cessassero tutte le guerre e in Afghanistan tutti facessero la pace e per solidarietà si strin-gessero la mano.” Carlos J.S. dice “Io vorrei un cane e anche la pace nel mondo, e vorrei anche che finissero le armi in tutta la terra. Io sto molto bene a Tortolì.” Elena N. invece scrive “Io per Natale vorrei che nel mondo ci fosse la pace e che mio fratello disabile potes-se guarire. Lui deve fare molti sforzi per fare le cose. Ecco, vorrei che un giorno si svegliasse e si trovasse come noi, che potesse mangiare da solo, correre, saltare e fare tutte le cose che ora non può fare.” Federica G. scrive “ io vorrei più di ogni altra cosa sognare mio nonno che è morto e che per una volta a Tortolì nevicas-se, in più vorrei vedere almeno per la vigilia di Natale tutte le persone felici.” Luca M. invece scrive “io vorrei la salute per i bambini, molti centri di aggregazione per i bambini sfortunati e avere più diritti per tutti i bambini.” C’è anche chi, giustamente, pensa più a sé stesso come Giuseppe M. “Io quest’anno vorrei un compu-ter, un mp3, un iphone, 200euro e anche che mio padre avesse più tempo per me.” C’è chi sogna un mondo più pulito, come Federica F. “ Vorrei che l’uomo non “passasse”più dap-pertutto, ripulisse le città e che ci fossero più ambienti naturali. Vorrei anche che la pace e la felicità regnassero, per un mondo migliore.” (Federica Pilia)

I desideri deibambini per Natale

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Medaglione di calamari in aspickBottarga di muggine

dell’oristanese su letto di carciofiCarpaccio di polpi con cipolle rosse di Tropea

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TERRAProsciutto crudo e spicchi d’ananasInvoltini di bresaola al gorgonzola

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ANTIPASTI PRIMI DOLCESECONDIPasta casereccia con capesante,

calamaretti, scampi e pomodori camona

Ravioli di funghi e zucchine con crema

di zucca e filettini di pomodoro

Trancio di spigola con cozze e gamberi

Frittura di calamari

Patate prezzemolate Sorbetto al limone

Medaglione di filettoai porcini

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essVenerdì 23 Dicembre 2011 • [email protected]

Ad un mese dalla campagna di raccolta firme promossa da Tortohelie per risol-vere il problema dell’inadeguatezza del depuratore consortile, il sindaco Mimmo Lerede, dopo aver ricevuto il faldone con le 1500 firme della cittadinanza, prende a cuore il problema e rassicura i tortoliesi.Nei mesi scorsi numerosi sono stati gli episodi di inquinamento, e lo scarico dei reflui in mare ha causato danni economici e d’immagine per la città.La burocrazia si sa, è una brutta bestia e inspiegabilmente le firme raccolte dal nostro giornale si erano arenate nei pres-

si degli uffici del protocollo e non erano ancora giunte sulla scrivania del primo cittadino.Per fortuna a Natale anche la comuni-cazione è più dinamica e il sindaco ha potuto constatare la portata del fenome-no, quante siano le persone che hanno aderito all’iniziativa e quale sia lo stato di allarme e preoccupazione diffuso tra la cittadinanza. Lerede informa i cittadini delle numerose iniziative intraprese dell’Amministrazione comunale per risolvere la questione “de-puratore”, sottolineando che le difficoltà

maggiori si riscontrano durante il periodo estivo quando la portata dei metri cubi di reflui da smaltire aumenta in maniera esponenziale e il depuratore non è in gra-do di sopportare il carico. Tuttavia l’am-ministrazione comunale in questi mesi si è impegnata a perorare la causa presso Abbanoa srl e l’Assessorato all’industria, il comune ha instaurato un ottimo dialo-go con il nuovo commissario della società di gestione del servizio idrico regionale, tuttavia non è tutto oro quello che brilla e l’acquisizione della gestione del De-puratore dal parte del Comune di Tortolì potrebbe avere più oneri che benefici. La legge Galli vieta gli scarichi a mare, le ac-que reflue devono essere depurate e po-tabilizzate con appositi strumenti tecnici e procedimenti chimici, con costi notevoli per l’ente che se ne deve occupare.Il coinvolgimento degli organi istituziona-li è stato capillare e nulla è stato lascia-to al caso, dal Municipio di via Garibaldi sono partite lettere di sensibilizzazione all’indirizzo del Presidente del Consorzio industriale, del Prefetto e della Presiden-za della Regione, il sindaco attende fidu-cioso una risposta.È un sindaco risoluto quello che incontria-mo, che da babbo si sente di rassicurare i bambini, preoccupati per l’inquinamento del loro mare, e le famiglie che guardano al futuro. “Il problema del depuratore ver-rà risolto in breve tempo, rassicura, geni-tori e bambini possono stare tranquilli”. Speriamo davvero che il mare di Tortolì possa continuare ad essere un angolo di paradiso incontaminato per la gioia di tu-risti e residenti.

Lerede: “Risolverò il problema depuratore”

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SPORT

Irrompe Salerno, ed il Tortolì impressiona

Nel frattempo dal mercato, sono giunti due nuovi innesti, che sono in realtà due ritorni, poiché hanno già vestito la maglia del Tortolì.Stiamo parlando di: Marco Nieddu, re-duce dall’esperienza al Muravera, attac-cante di enorme qualità e dal rendimento elevato; e Alessandro Murreli, giovane trequartista, dotato di una notevole tec-nica e imprevedibilità offensiva.I rossoblù si presentano alla sosta nata-lizia, in una posizione di classifica leg-germente migliore, ma sicuramente non rassicurante, e questa pausa sarà molto utile a mister Tamponi per lavorare con i nuovi arrivati cercando di creare una buo-na amalgama, in vista del nuovo anno.La strada è ancora lunga, ma i presuppo-sti per un buon girone di ritorno ci sono tutti. (Riccando Melis)

Il calcio come tutti sanno, è un gioco di squadra, dove prevale il collettivo a disca-pito del singolo giocatore.Tuttavia in alcuni casi, a una squadra, viene a mancare proprio un giocatore per risol-vere i problemi di concretezza, e come nel caso del Tortolì, un terminale in grado di sfruttare al meglio ogni azione.I rossoblù l’hanno trovato. Questo gioca-tore risponde al nome di Daniele Salerno, attaccante tortoliese, arrivato dal Lanusei in questo mercato di riparazione, un at-taccante completo, che, come dimostrano queste prime partite, ha il goal nel sangue.Infatti, dopo il goal all’esordio, domenica scorsa, in quel di Quartu, è andato in onda il Salerno show, che con una tripletta ha permesso ai tortoliesi di portarsi a casa tre fondamentali punti in chiave salvezza, su-perando in classifica proprio il Sant’elena.


Arbatax: il rinforzo per il 2012 è in casaTerminato il 2011 e il girone di andata con un pareggio contro la Baunese, l’Arbatax avrà due settimane di tempo per recupe-rare le forze in vista di un girone di ritorno in cui non potrà permettersi i troppi passi falsi fatti durante il girone di andata.A fine dicembre Mister Cantelmi ha ri-cevuto una grossa mano dal mercato di riparazione con gli innesti del fantasista Mario Di Santo e del mediano Carlo Pin-na. Nella gara di domenica scorsa, però, un veterano della squadra è finalmente rientrato a piena disposizione del Mister. Stiamo parlando di Fabio Caria, centro-campista di fascia che contro la Bau-nese si è reso protagonista di un ottima prestazione. Giocatore di indubbie quali-tà, Caria ha sofferto negli ultimi anni di diversi problemi fisici che non gli hanno permesso di esprimersi ai massimi livelli. “Son contento di essere nuovamente tor-nato a dare il mio contributo” – le parole di Caria – “Spero nel 2012 di non avere più i problemi fisici che mi hanno tormen-tato ultimamente e di togliermi soddisfa-zioni con questa squadra”.Per l’Arbatax questo potrebbe essere considerato l’ennesimo rinforzo sia dal punto di vista della qualità del giocatore che dell’esperienza. Nel suo curriculum infatti Caria vanta diverse stagioni in Prima Categoria con la Castor, una pa-rentesi all’Idolo, al Triei, all’Arbatax e al Lotzorai prima di rientrare nuovamente a vestire la casacca arbataxina. (Claudio Mascia)

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Ennesima sconfitta per il Girasole.

è tempo di riflettereBrutta prestazione dei gialloverdi do-menica scorsa contro la Anspi Frassi-netti al Circillai di Barisardo. Una beffa per tutti coloro che ci hanno creduto fino alla fine. Il girasole perde 1a0 fino alla metà del primo tempo ma Tegas accorcia le distanze trasformando un rigore. Subito dopo Giolitti realizza la rete del 2 a 1 e così si va negli spogliatoi. La se-conda frazione di gioco comincia subi-to con il gol del 3a1 messo a segno da Muggianu, ma in men che non si dica pur essendo in inferiorità numerica gli ospiti riportano il risultato sul tre pari. Mereu fa sperare ancora e realizza la rete del 4a3 in favore dei padroni di casa ma al novantesimo un’altra doccia fredda per il girasole, arriva il definitivo pareggio della frassinetti. La squadra del presidente Angioi du-rante queste vacanze dovrà farsi un bell’esame di coscienza, parlano i nu-meri, solo nel girone di andata il giraso-le vanta il migliore attacco con 45 reti ma si ritrova ad avere una delle peggiori difese con 26 gol subiti, troppi per una squadra che punta al salto di categoria. Domenica i ragazzi hanno perso 3 punti d’oro per accorciare ulteriormente la classifica, infatti vincendo si sarebbero trovati quarti a soli due punti dal se-condo posto. Ora bisogna ricaricare le batterie perché la prima giornata di ri-torno vedrà la squadra di Mister Murino scontrarsi contro la capolista Gemini Pirri. (F. P.)

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nato di prima categoria, hanno avuto uno sprint iniziale impressionante, nel quale hanno occupato per mesi i primi due posti del campionato.Successivamente, complice le molte assen-ze, per squalifica e infortunio, e un fisiologi-co calo atletico, hanno rallentato il passo. Nel calcio odierno, la forza atletica è fon-damentale, e la mancanza della classica preparazione precampionato, si è fatta sen-tire alla distanza per i granata, e ora che la condizione atletica e mentale è in leggero calo, giunge provvidenzialmente la sosta natalizia.In questa pausa, infatti, la Castor potrà ripo-sarsi e ricaricare le energie in vista del nuo-vo anno, dove ci sarà tutto il girone di ritorno da disputare, e dove siamo sicuri, vedremo la spumeggiante Castor d’inizio stagione.(Riccardo Melis)

Si conclude con una sconfitta l’ultima parti-ta dell’anno per la Castor. Al termine del gi-rone d’andata, i granata subiscono un’altra sconfitta beffa, giunta anche questa volta nel finale.Per i ragazzi del duo Lai-Senes, è stato un di-cembre un po’ avaro in termini di punti, ma non per quanto riguarda l’atteggiamento, mai dimissionario e sempre grintoso.I granata, infatti, nonostante il trend nega-tivo nel mese di Natale, si trovano al quarto posto a soli quattro punti dalla seconda.E’ stato un girone d’andata sopra le aspet-tative, che ha suscitato in tutti un senso di stupore nei confronti dei tortoliesi che, par-tita dopo partita hanno dimostrato di meri-tare la posizione in classifica nella quale si trovano.Partiti a una settimana dall’inizio del torneo, dal nulla, a trovarsi ad affrontare il campio-

La sosta arriva al momento giusto per la Castor

Le ragazze dell’Airone Volley si sono riprese in fretta dalla sonora sconfitta della settimana scorsa con-tro l’Ariete Oristano. Le tortoliesi hanno ritrovato la grinta e sabato, infatti, hannobattuto la Tespiense Quartu con un secco tre set a zero. E’ stata l’undicesimae ultima partita di questo campionato, l’Aironeresta salda sul terzo podio della classifica. Dopo la meritata pausa natalizia,la compagine tor-toliese affronterà il 7 gennaio alle 17:30 l’Ambrosio La Corte Olbia, nel Palazzetto Itc di via Santa Chia-ra a Tortolì. Siamo sicuri che il calore della tifoseria dei Pirati non mancherà.

L’Airone spicca il volo.Batte la Tespiense 3 - 0

foto: Giovanni Cabras

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CULTURA

Letto per voi.Dal primo alla zeta

Natale a Tortolì

diario raccoglie così i ricordi dell’infanzia, della madre assente, dei nonni affettuo-si, dei primi batticuori, dei viaggi, degli amici, dei figli, dei profumi e dei paesag-gi che hanno fatto da cornice ad una vita costellata da piccoli e grandi avvenimen-ti. Un romanzo intenso e pieno di grazia che ci fa salire su un’elegante altalena oscillante tra la drammaticità e la leg-gerezza. Dice Betta presentandosi “due cose ritenevo essenziali in questa mia ri-cerca della felicità: l’avventura e l’amore. Come un faro queste avrebbero dovuto illuminare tutto il mio percorso. Sempre. Al momento dunque di tirare le somme ( devo riuscire a pensare anche al peggio) occorre che ci sia stato un senso in questo passare delle stagioni e dei giorni. Una specie di coerenza dall’inizio alla fine per quanto riguarda i sogni e le aspettative”. Renata Asquer ( scrittrice nata a Varese ma discendente da un’antica famiglia della nobiltà sarda) parlandoci di Betta ci consegna così un romanzo delicato e pro-fondo edito dalla casa editrice Arkadia. Un romanzo che ci fa riflettere sul senso della vita e sul vero significato della tanto abusata espressione “vivere intensamen-te”. Assolutamente consigliato. (M. G.)

Betta si trova da mesi segregata nella pro-pria camera da letto. Il suo carceriere ha un nome preciso e raggelante: cancro allo stadio terminale. Ma Betta è una donna forte e coraggiosa, che ha deciso di vendere cara la pelle. No-nostante i dolori e i momenti di sconforto decide infatti di non buttarsi giù, di com-battere il male che la consuma lentamente con le armi più potenti in suo possesso: la memoria e la scrittura. Ha voglia di conse-gnare a quel futuro che lei non conoscerà i propri pensieri e le proprie memorie. In un


Virginia Murru, oggi nota e premiata scrittrice ogliastrina, fin da ragazza ha percorso con entu-siasmo le assolate vie della poesia e della prosa. Lei stessa racconta che già da universitaria tra-diva continuamente il suo percorso di studi ( era iscritta in Economia e commercio) con la sua vera, grande passione: la letteratura. Oggi ha fatto di quella passione la sua vita. E’ difatti scrittrice, po-etessa, giornalista freelance e spesso giurata ai concorsi letterari nazionali e internazionali. Con-corsi che lei stessa ha vinto in svariate occasioni.

Poesia. Virginia Murru si raccontaÈ stata spesso definita “la poetessa che non pubblica”. Quali sono le motivazioni alla base di questa singolare scelta?Non è semplice per me da spiegare. Forse è meglio andare oltre, considerato il fatto che l’argomento non è facilmente trattabile e che caratterialmente non amo i clamori. Posso solo rispondere, diplomaticamente, come ho già fat-to con altri prima di lei: ci sono ragioni nel pub-blicare che a parer mio non si conciliano con la dignità di un essere umano.Quali sono le tematiche ricorrenti nelle sue poe-sie?Amo la natura in ogni sua manifestazione. Ho scritto dunque tanti componimenti che ne esal-tano la bellezza, l’armonia e la pace che sa tra-sfondere in chi rispetta la semplicità delle sue formule biologiche, preservandone le caratteri-stiche e l’integrità. Ma i miei versi sono aperti an-che ad altri temi, soprattutto di carattere sociale.Cosa rappresenta per lei la scrittura?Scrivere per me è prima di tutto una grande passione. È poi sublimazione di un dramma personale che ho dovuto riconvertire in positi-vo per fare tornare i conti, di qualche spicciolo, almeno. Poesia e prosa rappresentano per me ragioni di vita alle quali non potrei rinunciare, dovrei entrare in conflitto con la parte più integra e istintiva di me stessa, quella meno ‘corrotta’ dalle vicissitudini dell’esistenza. Scrivere per me

Finalmente qualche buona notizia dal fronte “eventi natalizi”. Per questo pomeriggio è in-fatti previsto il simpatico spettacolo di mario-nette “Manovella Circus” targato Teatro Tages e godibile a partire dalle ore 17 nelle principali vie del centro cittadino. Le marionette sono una simpatica famiglia di scimmiette scate-nate che faranno divertire i bimbi al suono dell’organetto. Non solo per bambini, invece, il concerto di Natale previsto per questa sera alle 19.30 presso la chiesa di San Giorgio. Il concerto “Voci di Natale” è stato organizzato dal Coro Polifonico Bellavista diretto da Co-stantino Mirai e schiera per questo evento un repertorio particolarmente adatto all’occasio-ne nel quale spiccano alcuni brani composti da Pietro Falchi. A seguire, avremo il piacere di ascoltare anche le bellissime voci del Coro Popolare “Vadore Sini” di Sarule e del nostra-no coro di Sant’Anna, che annovera tra le sue fila alcune voci femminili davvero incantevoli. Per la serata di domani, l’attesissima vigilia, il Centro Commerciale Naturale tortoliese ha invece organizzato una degustazione di cal-darroste e vino per le principali vie del centro. Ricordiamo poi che è possibile in questi giorni visitare la mostra di calendari presso la Biblio-teca Comunale e l’esposizione degli originali presepi realizzati dalla Banca del Tempo citta-dina e dislocati in alcuni punti-chiave di Tortolì ( Via Umberto, Piazzetta, cortile Gabetti, cor-tile Cannas, Via Monsignor Virgilio, casa Cao-Saccone). Buon Natale a tutti! (M.G.)

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è fuga, rifugio, dunque solido arrivo, libertà d’essere, almeno nei momenti in cui riesco a evadere da realtà personali non semplici da gestire sul piano umano e psicologico.Qual è il suo parere in merito all’attuale situazione culturale ogliastrina?Penso che l’Ogliastra non abbia solo un patrimonio paesaggistico e naturalistico d’immenso valore, sono convinta che gli ogliastrini abbiano notevoli potenzialità, compresa la cultura. Solo che fino a non molto tempo fa i fermenti culturali erano davvero limitati a pochi eletti; ora ho notato un movimento davvero positivo in questo settore, e i risultati co-minciano ad arrivare. Penso che il bellissimo teatro S. Francesco abbia in qualche modo rappresentato e sancito la nascita di una svolta, incoraggiando e favorendo gli incontri e le iniziative, come quelle let-terarie, teatrali e musicali.È oramai uno dei personaggi di punta del Caffè Let-terario arbataxino. Cosa pensa di questa bella inizia-tiva capitanata da Margherita Musella?Il Caffè Letterario è un altro ‘segno’ di quel movimen-to culturale di cui ho accennato prima e del quale si sentiva l’esigenza. Finalmente chi ama la letteratura avrà un bellissimo locale messo a disposizione, con grande lungimiranza, dai proprie-tari del bar ‘La rosa dei venti’. Vi si sono già svolti diversi incontri di poeti e scrittori ogliastrini, e c’è giustamente nell’aria l’idea di costituire un’associa-zione. (Michela Girardi)

Tortohelie Press è un settimanale gratuito.Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari n°13/ 11 del 19/05/2011.Direttore Raimondo Schiavone Responsabile pubbliche relazionie pubblicita Patrizia SalisIn Redazione Federica MelisGrafico Francesca ZiccaCollaboratori Ilaria Orrù, Federica PiliaRiccardo Melis, Patrizia Salis, Michela GirardiClaudio Mascia, Thomas Melis, Claudia Pilia,Laura Meloni, Andrea De MurtasSede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048 Tortolì Editore Primaidea Srl

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