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Beat the wheat Italian Version

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Beat the wheatItalian Version

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BTWEditorialE Sommario NotiziE PillS

“Something old, something new, something borrowed, something blue…” Questa frase esprime perfettamente l‘ultimo anno del CYE! Durante l‘ultima conferenza annuale te-nutasi in Slovenia a settembre 2014 è stato eletto un nuovo Board giovani: General Coordinator è ora Camilla Dirdal (Norvegia), Juan Carlos Garcìa è stato eletto Project Manager e Mirjam Eiswirth resta nel board ora nel ruolo di Financial Manager. Vogliamo ringraziare moltissimo il vecchio board, Lana Pavkov, Giacomo Filippo Porzio, e Mirjam Eiswirth, per l‘at-tività svolta dal 2012 al 2014 – avete fatto un ottimo lavoro!

Benvenuto, nuovo team editoriale!Come avete letto nell‘ editoriale di questo nuovo nu-mero di Beat the Wheat, abbiamo anche un nuovo team editoriale: benvenuta di nuovo a Mirjam Eis-wirth come direttrice, grazie a Marvin Muller per es-sere restato alla grafica e un caldo benvenuto a Emilia Serlachius come nuova redattrice. Non vediamo l‘ora di vedere leggere i nuovi numeri di Beat the Wheat 2014/2015!

Primo meeting del Board giovani a DüsseldorfEntrambi i team hanno qualcosa di vecchio e qual-cosa di nuovo – così come molte delle nostre attiv-ità in corso. Ad Ottobre 2014 abbiamo dato il calcio d‘inizio con un meeting a Dusseldorf, in Germania. Abbiamo pianificato il nuovo anno del CYE; uno dei punti principali è stato organizzare il nuovo pro-getto annuale: un libro di cucina con ricette senza glutine di tutta Europa. Durante la conferenza tutti i delegati erano convenuti su una linea generale: ogni Paese manderà un menu (primo, secondo, dessert), e qualcosa come pane, torta, pancakes, etc. I delegati stanno stanno raccogliendo nei loro Paesi ricette tra cui scegliere – quindi chiunque abbia qualche buona idea contatti il proprio referente nazionale, oppure scrivete a noi!

Summercamp internazionali 2015 e 2016 Il prossimo summercamp CYE sarà a Malta a luglio/agosto 2015. Per maggiori informazioni: www.cye-summercampmalta.com. Puoi registrarti per restare sempre informato tramite newsletter.Il summercamp nel 2016 si terrà in un‘ altra splendida

meta di vacanze, Cip-ro! Saranno disponibili più informazioni dopo il summercamp a Malta.Non vediamo l‘ora di incontrarvi ad uno dei summercamps, o di sen-tirvi via email per parlare del CYE, il libro di cuci-na, le vostre “esperienze gluten free”, consigli per viaggi, e qualsiasi altra cosa vogliate condivid-ere con noi.

Il vostro CYE Youth CommitteeCamilla, Juanky and Mirjam

On the cover: Juan AyalaProduction Coordinator: Mirjam Eiswirth, Emilia SerlachiusDesigner: Marvin MüllerBeat the Wheat published quarterly by the coeliac Youth of EuropeCheck www.cye.freehostia.com for updates.

La traduzione italiana è stata curata da: Camilla Caso, Lavinia Cappella, Giulia Papi, Alice Pozzi, Sara Pecorella.s

2 Editoriale3 Notizie Pills4 Un Giorno Per Celiaci Viaggiatori5 Mud Cake6 Notizie Dalla Germania7 KeliCafé & Muffin7 Muffin10 Svezia10 Simit11 Camden Food Market12 Girare Il Mondo Senza Glutine13 A Curious Coeliac14 Mangiare Fuori Da Celiaco15 Una Vita Priva Di Glutine Tra Sfide E Ricompense

Cari lettori, ben trovati alla nuova edizione di “Beat the Wheat” – con un nuovo team edi-toriale e nuovi autori. Molto è succes-so da quando l’ultimo fascicolo è stato pubblicato quasi un anno fa. Duran-te la CYE Conference in Slovenia lo scorso settembre, i delegati hanno

nominato un nuovo gruppo editoriale: Mirjam Eiswirth (Germania), che ha pubblicato il primis-simo numero del nostro giornale, è ora di ritorno come Direttore. Emilia Serlachius (Svezia), una nuova delegata, ha ripreso il posto di editore. E Marvin Müller (Germania) è arruolato come grafico disegnatore. Siamo quindi entusiasti e orgogliosi di presentare a tutti voi il numero uscente di “Beat the Wheat”. Con tutti gli articoli raccolti

nel corso degli anni passati, ques-ta è una edizione colorata e varia, stracolma di esperienze e prospet-tive sulla vita gluten free in tutta Europa – e anche un viaggio (an-cora in corso) intorno al mondo. Sentirete parlare del “giorno del ristorante” in Fin-landia, dove I giovani celiaci finlandesi hanno aperto il loro cafè gluten free, del congresso Giovani su viag-gi gluten free organizzato dal gruppo giovani dell’As-sociazione spagnola FACE, delle più recenti attività del gruppo giovani svedese e tedesco, e sicuramente, ci sarà un aggiornamento su cosa sta succedendo in CYE – tra cui il nostro nuovo progetto annuale, un ricettario senza glutine. Potete contribuire contattan-do il vostro delegato CYE nazionale o semplicemente inviando una mail a [email protected]. Speriamo gradiate tutti voi la lettura della nuova edizione e non vediamo l’ora di avere un vostro feed-back e contributo per una prossima edizione ancora migliore.

Il vostro team editorialeMirjam, Emilia and Marvin

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BTWUN GiorNo PEr CEliaCi ViaGGiatori

mUd CakE

Il senza glutine in tutto il mondo Nel ciclo di conferenze serali invece si è tenuto un incontro tra viaggiatori celiaci e le agenzie di viaggio che offrono itinerari esclusivamente senza glutine. L’incontro ha mandato un chiaro messaggio: la celia-chia non deve frenare la voglia di uscire e viaggiare. (Una filosofia che condivido!) La cosa più interessante è stata ascoltare le svariate esperienze di viaggiatori, che hanno visitato paesi molto lontani come il Sudest asiatico.

Grazie, Face Joven! Durante la pausa pranzo e il break per il caffè c’è stata la possibilità di poter parlare con gli altri celiaci pre-senti all’evento e poter assaggiare una vasta gamma di prodotti senza glutine, dal salato al dolce. Un para-diso senza glutine! Terminata la cerimonia di chiusura, si è tenuta un ulti-ma conferenza al ristorante “Pizzasana”, un ristorante gluten-free certificato dall’associazione FACE. Il modo miglior per concludere una giornata ricca di infor-mazioni e cibo senza glutine. La giornata e’ stata ver-amente piacevole e non vedo l’ora della prossima. Un ringraziamento speciale va a tutti i membri dell’as-sociazione FACE Joven per aver organizzato questo evento. Cristina Quevedo

Una giornata tutta dedicata ai viaggiatori celiaci Il 15 novembre 2014 si è tenuto a Madrid il secondo incontro nazionale organizzato dal gruppo giovanile spagnolo FACE Joven. Era la prima volta che parteci-pavo a un evento simile. E’ stato divertente, perché ho potuto ascoltare interventi interessanti e allo stesso tempo incontrare molti giovani celiaci provenienti da tutta Europa. Mi era già capitato di partecipare a convegni e picco-le conferenze dove la celiachia veniva spiegata sotto il profilo medico, ma questa giornata è stata diversa e molto piacevole data la varietà di temi e argomenti affrontati. Ad aprire la lunga giornata di conferenze (dalle 9 alle 22) è stato il presidente dell’associazione FACE Joven , Juan Carlos García, che ha presentato il lavoro dell’as-sociazione e il suo contributo all’estero.

Dal CYE al deserto del SaharaNel ciclo di conferenze pomeridiane Giacomo Filippo Porzio, ex-manager del CYE, ha presentato l’organiz-zazione e ne ha illustrato il progetto. La parola poi è passata a Esther Caparrós che ha spiegato la differen-za tra essere allergici e essere intolleranti al glutine. Dopo il suo discorso è stato spazio alle domande del

pubblico. poi è stato il turno di Angélica Trejo (originaria dell’Ex-tremadura, una regione della Spagna) che ha parlato del nuovo progetto dell’associazione: portare assistenza nelle zone del Sahara, aiutando a diagnosticare la celi-achia e a fornire maggiori infor-mazioni sulla dieta senza glutine e su dove è possibile acquistare alimenti gluten-free.

Un cuoco d’eccellenza specializzato nella cucina senza glutine Mateo Sierra, una vera e propria celebrità, è stato l’or-atore successivo. Il giovane ha partecipato a un famo-so programma di cucina arrivando in finale, nonos-tante fosse l’unico cuoco celiaco. Ha raccontato della sua esperienza durante il programma e le sfide che ha dovuto affrontare per poter offrire un’ alternativa senza glutine. E’ stato davvero interessante. Rimanendo sempre sul tema della cucina e del mangiar fuori casa, si è tenuto un incontro con dei ristoratori che già da tempo offrono un menu senza glutine. Hanno dato consigli su come è possibile che il cibo non venga contaminato.

E’ una tipica torta al cioccolato di origine svedese molto facile da preparare e molto buona da gustare!!

Hai bisogno di:100 g burro2 uova2 dl zucchero1 dl farina¾ dl cacao1 bustina di vaniglia zuccherata

Forno: 175°C

Fare sciogliere il burro e aspettare che si raffreddi.Battere le uova e unire lo zucchero fino a che non sono ben mescolati.Versare il burro sciolto insieme alle uova e allo zuc-chero e mescolare il tutto.Unire da una parte gli ingredienti secchi e poi aggi-ungerli al composto precedentemente ottenuto.Imburrare e infarinare una teglia con bordi alti, poi porla al centro del forno e lasciare cuocere il dolce per circa 20-25 minuti.Attendere che la torta si sia raffreddata e poi gustarla con frutti di bosco e panna montata. Questo dolce è ancora più buono se si aspetta qual-che ora o anche un giorno intero…anche se resistervi è molto difficile!!

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BTWmUffiNNotiziE dalla GErmaNia kEliCafé & mUffiN

Novità dalla GermaniaSi sta avvicinan-do il Natale e allo stesso tempo sta per cominciare l’ultimo dei tre anni dell’attuale board giovani in Germania.Vi saranno in-fatti le prossime elezioni nell’au-tunno 2015 e il primo giovane celiaco interessato a farne parte ci ha incontrato alla conferenza tenutasi a Stuttgart, dove l’Associazi-one Tedesca Celiachia ha festeggiato il suo 40esimo anniversario.E’ stato un fine settimana molto piacevole: ci sono stati molti dibattiti, vecchi e nuovi amici, e, ovvia-mente molto cibo senza glutine; c’era il barbecue, panini buonissimi e waffles caldi per tutti!!Durante la conferenza ci è venuta anche a trovare Ka-sia Meller, una giovane celiaca dell’associazione che c’ è in Polonia; noi poi la andremo a trovare durante una conferenza che si terrà nel suo paese nel maggio 2015.

Al momento il nostro lavoro è focalizzato a creare gruppi di giovani celiaci locali in tutte le grandi città tedesche in modo da poter uscire insieme, cucinare un buon pasto, e parlare delle proprie esperienze, scambiarsi ricette e viaggiare, o comunque per stare insieme a persone con le stesse esigenze nei confron-ti del cibo. Il prossi-mo incontro vi sarà dopo Dicembre…vi terremo informati!Se vi trovate in Ger-mania a Maggio (dall’8 al 10 Maggio) si terrà a Freiburg un evento per i celi-aci. Aggiungi su Face-book la pagina del nostro gruppo, per non perdere l’occa-sione di registrarti in tempo e per successivi eventuali dettagli ?www.facebook.com/JugendausschussDZG

Gruppo giovani tedesco :)

Restaurant day è la giornata mon-diale in cui ognuno può fondare il proprio ristorante per un giorno. L’idea del Restaurant Day è quella di divertirsi condividendo nuove esperienze. In Finlandia questo evento è diventato molto popolare, tanto che molti pop-up (ristoranti a tempo) stanno nascendo ogni anno.Dato che nessuno di questi offriva cibi senza glutine, noi Giovani Ce-liaci Finlandesi abbiamo deciso di aprire il nostro pop-up caffè tutto senza glutine. Il 16 Febbraio 2014 abbiamo fondato il nostro pop-up caffè a Tampere.

Si cominciò a preparare tutto per il Restaurant Day un giorno prima dell’evento. Cucinammo al forno per tutto il giorno e ci divertimmo veramente tanto tutti insieme.Il giorno seguente avevamo ancora molto da fare prima di aprire. C’era-no deliziosi brownies al cioccolato, muffins alle carote, i tradizionali Shrove buns (panini dolci ripieni di panna montata o marmellata) ed

una torta salata al pro-sciutto. Pronti per aprire il caffè, eravamo tutti molto agitati, pensando a quante persone sarebbero venute a trovarci. Fortunatamente finim-

mo avendo servito più di un centinaio di clienti; era sempre abbastanza affollato, considerando che restava-mo aperti per solo tre ore. Fu un grande successo visto che avevamo messo solo qualche annuncio in gior-nali locali e sponsorizzato l’evento attraverso i social media.Fu una fantastica (ed es-tenuante) esperienza, che

ci permise anche di fare pubblicità al nostro gruppo giovani. Fummo sorpresi dalla popolarità e dalla richiesta di molti clienti di aprire in futuro un caffè tutto senza glutine.

Finlandesi Giovani Celiaci

400g di uova680g di zucchero450g di margarina fusa520g di farina senza glutine10g sale12g di lievito in polvere8g di acqua frizzante10g di cannella600g di carote grattugiate

Per la decorazione:200g di crema naturale al formaggio300g di glassa allo zucchero 100g di margarina a temperatura ambiente 10g di zucchero vanigliato

Sbattere le uova e lo zucchero fino a che non è tutto ben mescolato. Aggiungere la margarina fusa e mescolare bene. Mescolare poi da parte tutti gli ingredienti secchi ed aggiungili al composto. Infine aggi-ungere le carote grattugiate e mes-colare bene.Imburrare le formine dei muffine e, versato il composto, cuocere a 200 gradi in forno per 40 minuti. Preparare la decorazione montan-do con la frusta tutti gli ingredienti insieme.Una volta che i muffins sono cotti decorarli a scelta.

Buon divertimento!!

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www.schaer.com

Baking good bread requires a number of things: research and innovation, lots of passion and commitment, over 30 years of experience and last but not least, top quality ingredients. This is the recipe for success which has made Schär the market leader for gluten-free food in Europe with a wide range of breads on offer.

A range of gluten-free breads from Schär, the master baker.

Good bread, good living.

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BTWSimitSVEzia CamdEN food markEt - UN ParadiSo PEr CEliaCi

Non vediamo l’ora che arrivi il grande evento, Food for Life, una fiera annuale con prodotti per per-sone con allergie e intolleranze. E’ un posto dove celiaci e persone con altre intolleranze possono incontrare i rappresentanti delle aziende senza glutine. Durante la fiera i visitatori potran-no assaggiare i prodotti che i pro-duttori portano e vendono ad un prezzo ridotto.Il consiglio svedese dei giovani sta per organizzare una colazione per tutti i membri dei consigli region-ali. La colazione avrà luogo prima della fiera e potrebbe essere una buona opportunità per incontrare, parlare e creare collaborazioni tra le regioni. Nel secondo fine settimana di no-vembre abbiamo avuto un con-vegno di successo del consiglio che ha portato un sacco di buone discussioni e piani per il futuro. Abbiamo, inoltre, avuto le elezioni che ci aiuteranno a trovare nuovi delegati per il consiglio dei giovani del prossimo anno. Durante il fine settimana abbiamo fatto una cena di tre portate al fine di testare e fotografare le ricette, che saran-no spedite al CYE come parte del progetto annuale di quest’anno, il ricettario. Se siete curiosi di scoprire altre at-tività del consiglio dei giovani sve-dese seguiteci su Instagram @SCUF_styrelsen. vi terremo ag-giornati riguardo gli eventi e av-venimenti in corso, le ricette senza glutine, trucchi e suggerimenti.

Simit è una specie di ciambella simile al bagel americano

Ingredienti1 tazza di semi di sesamo3 tazze di Augason Farms gluten free French Bread Mix (pane fran-cese misto)400 g di amido di tapioca (14 oz)Acqua tiepida2 cucchiaini di lievitoMelassa

ProceduraRiscalda il forno a 375 gradi F.

1. tosta il sesamo in padella o in for-no, fai attenzione a non bruciarlo

2. miscela insieme il Feench Bread Mix, l’amido di tapioca e l’acqua tiepida.

3. Taglia il composto in due pezzi4. Con ogni singolo pezzo crea col

mattarello una striscia 5. Piega la striscia 6. Intreccia i due pezzi insieme7. Stringi la pasta alla fine per unire i

pezzi8. Spennella con la melassa e cospar-

gi sopra con i semi di sesamo9. Lascia lievitare da mezz’ora a 40

minuti.10. Metti in forno11. Cuoci finchè sarà croccante

a ll’esterno

Buon appetito e un particolare rin-graziamento a mio papà, che mi ha dato una mano.

Sema Dibooglu

Chiunque abbia visitato Camden Lock a Londra sa bene che la parte migliore è il mercato alimentare. Gli assaggi offerti dalle bancarelle, inclusi cibi spettacolari provenienti da ogni parte del mondo, sono una tentazione anche per il più stretto e attento salutista. Per un celiaco, comunque, questa parte di Cam-den non è così tanto un paradiso. L’alto rischio di contaminazione crociata in combinazione con ven-ditori poco onesti, che spacciano il loro cibo per gluten free, mi ha sempre limitato e spinto a portarmi dietro il pranzo o a mangiare in ristoranti della catena organizzati. A parte questo, Camden è un pos-to che io adoro. Il suo indescrivibile cuore pulsante è incomparabile con ogni altro posto al mondo, e quindi, non sarei stato mai capace di stargli lontano.

Ritornandovi questa estate per vedere cosa fosse cambiato, ho no-tato un’ area che non avevo ancora scoperto. Proprio all’esterno dell’ar-ea food principale, ho trovato due posti che, come celiaco, hanno per sempre cambiato la mia vita! Po-sizionate convenientemente una di fronte all’altra in uno stretto passaggio, ecco Honest Burger e Cookies and Scream. Proprio uno vicino all’altro, il primo offre por-tate principali e l’altro dessert, of-frendo il miglior cibo che io abbia mai assaggiato come celiaco. Alla prima occhiata a Honest Burg-er, a chiunque verrebbe da pensare che questo piccolo ristorante an-

drebbe evitato a tutti i costi da chi deve mangia-re senza glutine; un burg-er bar nel bel mezzo di Camden non è pro-prio il posto che urleresti a gran voce essere privo di rischio. Tuttavia, studiando il menù ci si accorge che tutti i loro burger di carne sono fatti con carne macinata (con aggiunta di condimento natural-mente), e che i panini dell’hamburger possono essere sostituiti con quelli gluten free.

L’usuale attenzione per la con-taminazi-one crocia-ta rimane, ma tutto è perdonato quando il piatto ar-riva al tuo tavolo. Uno dei migliori

panini glu-ten free che abbia mai as-seggiato, servito con pa-tatatine come con-torno, Honest Burger alza lo stan-

dard per il fast food gluten free. La carne è stata cotta perfetta-mente ed era fenomenale al gusto, e l’esperienza di un pasto delizioso, veloce e facile è stata amplificata dalla mancanza di posate servite con il piatto, un in-conveniente che ha reso il tutto ancora più diver-tente. Hamburger e pa-tatine non sono di certo

usuali per un celiaco, ma è sicur-amente un posto dove ritornerò. Scovando un’altra in-segna gluten free appesa a un’altra ban-carella men-tre ero seduto al mio tavolo

a Honest Burger, sono rimasto incredibilmente sorpreso di trovare una pasticceria 100% sen-za glutine. Cookies and Scream vendeva torte, biscotti, brownies, tutte preparazioni fresche per celiaci e anche vegani. Ho assaggiato il loro Gosh Brownie Milkshake e Pea-nut Butter Cookie, ma c’erano molte altre opzi-oni deliziose che avrei potuto scegliere, sebbene fosse quasi orario di chiu-sura. I miei dolcetti erano spettacolari, tra le torte e biscotti più buoni che abbia mai mangiato da quando sono stato diag-nosticato, da non rendere in grado di riconoscere se fossero senza glutine o meno.

Ho trovato un prezzo ra-gionevole, e inoltre non mi aspettavo proprio di trovare cibo gluten free durante la mia visita a Camden. Essendo un celiaco fi-ducioso nella mia vita di tutti i giorni, non ho pau-ra di provare a mangiare in nuovi posti, ma Hon-est Burger e Cookies and Screma mi hanno fatto comprendere che trovare piatti deliziosi senza glu-tine sulla propria strada non deve essere una lotta e sono certo che ritornerò in entrambi i posti nel prossimo futuro!

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BTW GirarE il moNdo SENza GlUtiNE

Inoltre dato che viaggio con pochi soldi mangio in posti economici, come da vendito-ri ambulanti. Tut-to ciò non è sem-pre semplice, ma la sensazione di aver “abbattuto il grano” ad ogni pasto mi fa sen-tire più forte.

Prossima fermata: Nuova Zelanda e AustraliaDopo dieci mesi in Asia siamo andati in Nuova Zelan-da e in Australia...un paradiso per i celiaci! La dieta priva di glutine è assolutamente normale e i prodotti senza glutine non sono cari come in Europa.

Ancora avanti fino al Sud AmericaSuccessivamente abbiamo attraversato il Pacifico e abbiamo trascorso parte del nostro viaggio in Sud America. Qui la celiachia è sconosciuta come in Asia, ma almeno potevo comunicare con chiunque in spagnolo, cosa che rende il tutto molto più semplice!Trascorreremo anche il Natale all’estero. Ci mancher-anno le nostre famiglie, ma siamo comunque molto sereni al pensiero delle esperienze che ci aspettano, dei nuovi posti da visitare, di tutte le meraviglie che il mondo può offrirci.La chiave per sopravvivere senza glutine in qualun-que luogo tu desideri andare è l’esperienza, lo svilup-pare nuove regole, e l’entusiasmo per tutto ciò che puoi imparare.

Segui il mio viaggio da celiaco nel mondo: www.unceliacoporelmundo.comwww.facebookcom/unceliacoporelmundoTwitter @celiacomundo

Juan Ayala, Spain

Mandorle, noci, nocciole, cocco, castagne, semi di papavero, miglio, amaranto e grano saraceno: le farine derivanti da questi alimenti sono gli ingre-dienti base per le mie torte. La reazione è sempre la stessa: molti rimangono attoniti quando sento-no parlare di questi ingredienti e si chiedono che sapore avranno i miei biscotti. In una parola deliziosi, ma non solo. Sono anche friabili, salutari e belli da vedere.

La mia concezione va ben oltre la dieta senza glutine o la nuova moda della dieta Paleo L’impiego di questi ingredienti in cucina probabil-mente è sconosciuto a tutti coloro che mangiano “glutinoso” o a coloro che non seguono la dieta Pa-leo (la nuova tendenza alimentare che si basa sul-le abitudini dell’Età della Pietra). In quanto celiaca, anch’io all’inizio usavo questi alimenti per necessità, solo dopo ho realizzato la possibilità di sperimenta-re e combinare in modo alternativo questi alimenti in cucina. In alcuni casi mi sono divertita a provare e inventare nuove ricette, in altri casi ho realizzato del-le vere e proprie prelibatezze di cui vado molto fiera. Da quando ho scoperto che posso utilizzare queste farine e cerali primitivi e alternativi come basi per le mie torte, nessuno mi può più fermare. Per darvi unidea, i Macaroon che preparo sono fatti principal-mente con farina di mandorle. Normalmente, nelle cucine le nocciole si usano come guarnizione e la fari-na di grano si usa per preparare l’impasto delle torte, ma purtroppo per un celiaco questa non è la soluzi-one più sana e adatta.

La gioia di provare cose nuove Mi diverto molto a trovare ricette alternative e soluzi-oni particolari in internet o nei libri di cucina. Con una voglia smisurata di sperimentare, creo delle ricette che siano di mio gradimento e che possano soddis-fare i gusti dei miei amici. Mi sento libera di poter preparare dei nuovi dolcetti, unendo nocciole, cocco,

Celiaci in giro per il mondo!“Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto”Thomas Jefferson

Singapore, Malesia, Indo-nesia, Thailandia, Laos, Viet-nam, Cambogia, Myanmar, Sri Lanka, Filippine, Nuova Zelanda, Australia, Colom-bia, Ecuador e altri ancora.Penso di essere il primo celi-

aco che ha intrapreso un viaggio intorno al mondo…con la speranza di non essere neanche l’ultimo!! Spe-ro infatti che altri celiaci “sconfiggano il grano” attra-verso un viaggio di questo tipo.Nonostante abbia sognato di viaggiare per tutta la vita, ho intrapreso il tradizionale percorso - scuola, università, lavoro - per molto tempo.Arrivò poi il giorno in cui mi venne diagnosticata la celiachia e iniziai a sentirmi soffocato a Malaga, città spagnola in cui avevo vissuto fino a quel momento.Questa diagnosi è statala cosa sia migliore sia più complicata cosa che mi sia mai capitata in vita mia!I miei primi pensieri furono “Non potrò più mangiare fuori casa; non c’è modo che io possa mangiare in un ristorante!”. All’inizio ero molto preoccupato soprat-tutto perchè nel 2008 in Spagna la celiachia non era molto conosciuta come oggi.Mi resi quindi subito conto che la cosa più impor-tante da fare era accrescere la conoscenza riguardo questa malattia.

Quando un sogno diventa realtàCinque anni dopo, nel 2013, il mio sogno divenne re-altà. Insieme a Mar, la mia compagna, decisi di lasciare il mio lavoro e par-tire. Volevo rompere gli schemi e im-parare ciò che

il mondo pote va offrirmi.La nostra famiglia e i nostri amici ci suppor-tarono molto in questa scelta e così nel mese di Maggio prendemmo un volo economico con destinazione Singapore. La prima cosa che facemmo fu cercare informazioni riguardo la celiachia in Asia. Non c’era davvero niente per noi. Spesso mi sentivo frustrato perchè pensavo che non c’era modo per cui un celiaco potesse viagg-iare, ma non persi la speranza, ispirandomi a ciò che disse Thomas Jefferson “Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi essere pronto a fare qualcosa che non hai mai fatto”.

Le regole base per per conviv-ere con la celia-chia in viaggioQuando eravamo in Malaysia, finii l’ultima pagnotta di pane portata dalla Spagna e da lì cominciai ad imparare come convivere con la celia-chia lontano da casa.E’ necessario non avere grandi aspettative e ricordare che ciò di cui hai bisogno per vivere sono un po’ di proteine, di grassi, di carboidrati e molta frutta e ver-dura. Puoi trovare ciò ovunque nel mondo e così non resterai mai senza cibo.Ho sviluppato una serie di regole da seguire, soprat-tutto riguardo la preparazione del cibo: di solito in un ristorante vado in cucina e mostro ciò che posso o non posso mangiare. Ora riesco a comunicare bene anche se non conosco molto la lingua del posto.

a CUrioUS CoEliaC

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BTWUNa Vita PriVa di GlUtiNE tra SfidE E riComPENSE

maNGiarE fUori da CEliaCo

Avevo l’età di ben 38 anni quando fui diagnosticata celiaca. Nonostante infatti mio padre e i miei fratel-lastri fossero da sempre a dieta senza glutine, il mio dottore non pensò mai che potessi essere celiaca pure io. Dopo molto tempo passato con problemi di stomaco, essendo esausta di ciò, decisi di cominciare la dieta senza glutine. Fortunatamente affrontare ciò fu abbastanza facile per me, dato che la mia famiglia era ben informata su come convivere in modo corret-to con la celiachia.

I primi passiAll’inizio fu comunque difficile, soprattutto quando andavamo in vacanza, al mare o in visita da amici. Cosa e dove potevo mangiare in sicurezza? Sarei mor-ta di fame? Ovviamente no. Mi sentivo però sicura solo portandomi dietro qualcosa da mangiare, anche se imparai ben presto che almeno un’insalata la pote-vo trovare ovunque! Fui sorpresa e divertita quando mi resi conto di quanto ora non riuscivo a sopportare l’alcool: anche un piccolo bicchiere di vino mi faceva sentire brilla...momenti molto divertenti!Oggi sorrido pensando alle mie preoccupazioni iniz-iali e ora mi sento davvero forte! Il detto “ciò che non distrugge fortifica” è proprio vero. Il mio gusto nel cibo è completamente cambiato: sono diventata una mangiatrice di insalata, anche se continuo comunque a mangiare molta carne e formaggio. Inoltre non oso immaginare cosa avrebbe portato continuare a mangiare solo cibo pre-confezi-onato, con tutti quei conservanti...vivere mangiando prodotti naturalmente privi di glutine è senza dubbio più salutare!

Aumentare la consapevolezza e porre le gi-uste domandeCiò che desidererei di più al momento per i celiaci è una campagna di informazione rivolta ai cuochi di tutti i ristoranti presenti nel mio paese riguardo le basi della cucina senza glutine (per esempio sapere di non dover cospargere la carne con la birra o di

non versare la salsa di soia so-pra l’insalata). E’ anche necessa-rio insegnare a porre le giuste domande; infatti una volta uno chef austriaco, quando gli chie-si se la zuppa contenesse fari-na, egli esclamò “Ma è una crema di zuppa!” e poi me la servì con pezzetti di formaggio ricoperti di pangrattato. Occorre inoltre conoscere gli ingredienti delle ricette (per esempio non avrei mai pensato che il piatto spagnolo, Gazpacho, contenesse pane bagnato, nonostante sembri una semplice zup-pa di verdure).

Vivere senza glutine fa beneA mio parere ogni cosa si è risolta al meglio. Ho con-vertito la mia intera famiglia ad uno stile di vita più salutare. Invece di cospargere il cibo con farina di grano si utilizza farina di riso e non si frigge la carne con il pangrattato, ma si arrostisce, si cuoce in pento-la o in forno. Mangio meno pasta e quella poca che mangio è fatta con farina di riso o di mais (molto più conveniente dei prodotti senza glutine). Inoltre spes-so cucino in forno dolci fatti con farina di mandorle.

grano saraceno e amaranto. Per guarnire i miei biscotti preferisco usare la frutta fresca o la marmella-ta fatta in casa. Nelle mie creazioni sostituisco lo zucchero normale con lo xilitolo, il burro con la mar-garina e l’olio di oliva con l’olio di cocco. Preparo con tanto amore questi dolci salutari, così apprezzati dalla mia famiglia e dai miei amici. Una volta sfornate le mie paste, mi piace presentarli in modo creativo,

fotografarli per condividere la mia opera completa. Da un’ idea a una foto bellissimaIl mio nuovo hobby si compone di tre elementi: la celiachia, la vog-lia di usare farine nuove e poco comuni, e la mia passione per la fotografia. Mi piace molto poter sperimentare nuove dolci ricette in cucina e poi fotografarne i risultati. Non preparo solo dolci, ma anche

tanti altri piatti, per cui uso la clas-sica farina di grano senza glutine, ma non è la stessa cosa! Spero che questa mia idea di usare farine un po’ diverse dalle solite possa attira-re l’attenzione di coloro che amano mangiare sano e seguono una die-ta priva di glutine.

Fazaka Réka

Mi è stata diagnosticata la celiachia quando avevo 6 mesi … ho quindi molta esperienza quando si tratta di andare a mangiare nei ristoranti o nelle mense scolastiche.Mi è capitato di sentire molti com-menti fastidiosi e di essere tras-curato da amici quando si tratta di andare a mangiare fuori. Tutte queste storie potrebbero riempire un libro, ma ve la farò corta! ÙC’è una storia che voglio raccontar-vi riguardo alla mia visita al caffè “Vurma” in Stoccolma. Questo caffè offre diversi tipi di insalate, la pas-ta, insalata verde, bulgur e quinoa. Scelsi la quinoa in quanto piatto naturalmente privo di glutine e non chiesi il pane in quanto celia-ca. La cameriera fu molto carina e mi offrì del pane senza glutine, ma quando mi portò l’insalata c’era-no due fette di pane poste sopra:

una senza e una con il glutine. Le chiesi dunque di portarmi un’altra insalata perché quella mi avrebbe fatto stare male. Lei, un po’ in imbarazzo, mi portò subito un nuovo piatto con solo pane senza glutine, ma nonostante ciò io rimasi comunque un po’ infastidita in quanto lo staff sarebbe dovuto essere preparato riguardo intolleranze e allergie. Ci sono due cose che un celiaco può fare:

1. Se vai in un nuovo locale, parla prima con lo staff per spiegargli la tua condizione e come comportar-si in cucina affinchè non ti prepari un piatto contaminato.

2. Raccomandare piatti senza glu-tine in modo che altri celiaci possa-no richiederli. Ciò ci aiuterà a migliorare continu-amente la condizione di celiaco in tutta Europa.

Malin Mickelsson