the japanese letters of lafcadio hearn - atelier di musica · 2011. 3. 18. · pizzica pizzica la...
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“Perché la gente non vede il colore, le tinte, i segreti e i fantomatici movimenti delle parole;
poiché non sa udire il suono delle parole, il fruscio della processione delle lettere, i flauti e i tamburi di
sogno che le parole suonano in un mondo magico e rarefatto;
poiché delle parole non riesce a percepire il gonfiarsi,
l’aggrottar di ciglia, la collera, il pianto, la rabbia, lo schiamazzo e il baccano;
poiché è insensibile alla fosforescenza, alla fragranza, a
al rumore delle parole; alla loro tenerezza, durezza,
secchezza e succosità, e il mutuo alternarsi dell’oro,dell’argento, del rame e dell’ottone delle parole;
non c’è forse motivo sufficiente perché noi tentiamodi fargliele udire, vedere, e sentire?”
The japanese letters of Lafcadio Hearn
Struttura esecutiva: 2 misure di introduzione – A, B, C, in coro – B strumentale – C – A in coro,– 8
misure strumentali – C – A vocale – finale: 8 misure strumentali
Le vocali “E” “O” scritte in blu corrispondono a vocali chiuse
Le vocali “E” “O” scritte in rosso corrispondono a vocali aperte
Il testo della canzone
A
AIUOLE, AIUOLE , VIVONO TRA I FIORI,
PROFUMI E COLORI;
AIUOLE , LE VOCALI, DENTRO ALLE PAROLE
TRA I SUONI MUSICALI.
B
“A” DI APRIRE, “I” DI ILLUMINARE,
“U” DI URRÀ FELICI DI URLARE;
LA “O” E LA”E” CHIUSE ED APERTE,
FAN CAMBIARE TUTTO, QUESTO MI DIVERTE.
C
QUANDO VADO A PESCA IO NON MANGIO LA PESCA,
DEVO RICORDARMI L’ESCA PRIMA CHE ESCA,
QUANDO CANTO IO MI FERMO SULLA NOTA RE,
SE LA INTONO GIUSTA SON FELICE PIÙ DI UN RE.
SE LA “O” È APERTA MI RITROVO IN UN FORO,
SE LA CHIUDO NON CI PASSO È PICCOLO UN FORO,
SE MI VOLTO INDIETRO VEDO PROPRIO IL TUO VOLTO,
E TI HO COLTO UN IRIS SAI COS’E TU SEI COLTO,
A
AIUOLE, AIUOLE, VIVONO TRA I FIORI,
PROFUMI E COLORI
AIUOLE LE VOCALI DENTRO ALLE PAROLE
TRA I SUONI MUSICALI
B strumentale
C
QUANDO VADO A PESCA IO NON MANGIO LA PESCA
DEVO RICORDARMI L’ESCA PRIMA CHE ESCA
QUANDO CANTO IO MI FERMO SULLA NOTA RE
SE LA INTONO GIUSTA SON FELICE PIÙ DI UN RE
SE LA “O” È APERTA MI RITROVO IN UN FORO
SE LA CHIUDO NON CI PASSO È PICCOLO UN FORO
SE MI VOLTO INDIETRO VEDO PROPRIO IL TUO VOLTO
E TI HO COLTO UN IRIS SAI COS’E TU SEI COLTO
A
AIUOLE AIUOLE VIVONO TRA I FIORI
PROFUMI E COLORI
AIUOLE LE VOCALI DENTRO ALLE PAROLE
TRA I SUONI MUSICALI
Le canzoni “Aiuole” e “Zanzare” (che troverete alla fine di questo progetto) sono cantate dal coro di
ARTGROUP di Albenga diretto da Luca Mazzara; eccoli
OMONIMI
Nel testo della canzone “Aiuole” sono presenti degli omonimi ed è sicuramente utile far parlare i bambini
con una corretta dizione, in particolare dove il suono delle singole vocali è distintivo e quindi determina i
diversi significati delle parole. Ecco qui di seguito un bestiario di lemmi che riguardano le “o” e le “e” aperte
(ò –è) e chiuse (ó – é) con i quali i bambini possono giocare a creare frasi di senso compiuto.
ò aperta Bòtte (percosse)
Còlto (verbo cogliere)
Còppa (tazza)
Còrso (abitante della Corsica)
Fòro (tribunale, piazza)
Fòsse (buche)
Pòsta (ufficio postale, somma in gioco)
Ròcca (fortezza)
Ròsa (fiore)
Scòpo (fine, obiettivo)
Sòrta (specie)
Tòcco (pezzo)
Tòrre (verbo togliere)
Tòrta (verbo torcere)
Vòlto (verbo volgere)
Vòlgo (verbo volgere)
ó chiusa Bótte (recipiente per vini)
Cólto (istruito, coltivato)
Cóppa (parte del collo)
Córso (sostantivo e verbo correre)
Fóro (buco passante)
Fósse (verbo essere)
Pósta (verbo porre)
Rócca (parte del filatoio)
Rósa (verbo rodere)
Scópo (verbo)
Sórta (verbo sorgere)
Tócco (sostantivo e verbo toccare)
Tórre (edificio)
Tórta (dolce)
Vólto (viso)
Vólgo
è aperta
Accètta (verbo e aggettivo)
Affètto (sentimento, colpito da malanno)
Arèna (circo, anfiteatro)
Collèga (compagno)
Corrèsse (verbo correggere)
Crèta (isola del mediterraneo)
Èsca (verbo uscire)
Èsse (lettera dell'alfabeto)
Lègge (verbo leggere)
Mènto (verbo mentire)
Mèsse (raccolto)
Nèi (macchie della pelle)
Pèsca (frutto)
Pèste (malattia)
Rè (nota musicale)
Tè (bevanda)
Tèlo (dardo, freccia)
Tèma (argomento, componimento)
Vènti (plurale di vento)
é chiusa
Accétta (scure)
Affétto (verbo affettare)
Aréna (sabbia)
Colléga (verbo collegare)
Corrésse (verbo correre)
Créta (argilla)
Ésca (cibo, richiamo per pesci)
Ésse (pronome)
Légge (norma)
Ménto (parte del viso)
Mésse (funzioni religiose)
Néi (preposizione articolata)
Pésca (verbo pescare)
Péste (verbo pestare)
Ré (monarca, regnante)
Té (pronome)
Télo (tessuto)
Téma (verbo temere e sostantivo)
Vénti (numero)
Con le vocali, come per qualsiasi altro fonema, si possono mettere in moto dei tragitti sia musicali, riferiti
alla musica contemporanea, che di teatro musicale.
Come per la lettera “Z” (vedi la canzone “Zanzare”) ecco qui di seguito un brano informale, dove le cinque
vocali sono il pretesto per mettere in scena delle risate collettive, che possono servire ad introdurre due
concetti didattici molto importanti, la successione o andamento orizzontale della musica, e la
contemporaneità o verticalità.
È importante far comporre i bambini a partire da questi “oggetti informali”.
Oppure introdurre il glissato o glissando verso l’alto ed anche il concetto dinamico di crescendo e di
crescendo per aggiunzione, attraverso questa divertente sonorità collettiva per cinque gruppi di esecutori
indicati in partitura da cinque diversi colori.
Le vocali sono le protagoniste di molti giochi sonori che si possono attivare con i bambini non solo
per esplorare la fonetica e la lingua, ma per creare situazioni di interazione tra diversi linguaggi
espressivi
Alcuni esempi:
- distesi per terra in gruppo “scrivere” con il corpo le vocali, con una sequenza decisa
precedentemente e videoregistrare in diverse modalità:
- piccolo (ripresa dall’alto) - corrisponde ad un suono di dinamica piano p;
- grande- corrisponde ad un suono di dinamica fortissimo (ff,);
- zumando in avanti molto lentamente - corrisponde ad un suono in crescendo con una dinamica
che dal piano(p) gradatamente si sposta al fortissimo(ff );
- zumando in dietro - corrisponde ad un suono in diminuendo con una dinamica che dal fortissimo
(ff) gradatamente si sposta al piano(p);
- videoregistrando il bianco o il nero si introduce la pausa
- il video diventa lo spartito e i bambini in coro lo interpretano.
Usando le vocali come materiale sonoro, fare una partitura informale definendo insieme un codice
cromatico:
- in coro si canta delicatamente una vocale alla volta tenendo un suono lungo – ciascuno
liberamente sceglie una sola nota , il risultato sarà un cluster (che significa grappolo, mazzo,
insieme) dissonante;
- alla fine di ogni coro, per ogni singola vocale, ogni bambino viene invitato a scrivere il colore di
quella vocale, e procedendo in questo modo ogni allievo ottiene un codice cromatico;
- a maggioranza, confrontando le diverse soluzioni, si decide un codice cromatico comune;
- a questo punto ogni bambino usando punti (suoni brevi), linee (suoni lunghi), frecce che vanno
verso l’alto e verso il basso (glissati o glissandi), può comporre la sua partitura di suoni vocalici;
- interpretiamo in coro le varie partiture. Ecco un esempio:
Ora iniziate voi con le consonanti e per finire un esempio con la zeta:
Il testo della canzone A
ZZZZZZZZZZ ZZZZZZZZZZ
ZZZZZZZZZZ ZZZZZZZZZZ
B
ZANZARE, ZANZARE, UNO ZOO DI ZANZARE
PARTITE DA AREZZO PER CORTINA D’AMPEZZO
RONZANO RONZANO SUI CINQUECENTO HERTZ
COME ZINGARE VANNO A ZONZO
E AL SUONO DI ZUFOLI E DI ZAMPOGNE
DANZANO LA DANZA DELLO ZIG ZAG
A
ZZZZZZZZZZ ZZZZZZZZZZ
ZZZZZZZZZ. ZZZZZZZZZZ
B1
ZANZARE, ZANZARE, UNO ZOO DI ZANZARE
SULLA CUCUZZA DI ZIO ZAZZÀ
RONZANO RONZANO ZIZZAGANDO UN BLITZ
SULLA ZAZZERA DELLA SUA ZUCCA
UN ZANZARONE ZUZZERELLONE
ZUMA SUL SUO ZIGOMO E FA UNO ZAC
C
PIZZICA PIZZICA LA PUNZECCHIATURA
MA PER QUEL BOZZO HO UNA POZIONE
CON ZERO ZERO ZERO CONTROINDICAZIONE:
UN ZINZINO DI ZENZERO UNA ZIZZOLA DI SELTZ
UN’INEZIA DI GIN FITZ
UN PIZZICO DI ZIZZANIA E LIQUIRIZIA
UN PEZZETTO DI PAZIENZA E RITORNA LA LETIZIA
A
ZZZZZZZZZZ ZZZZZZZZZZ
ZZZZZZZZZ. ZZZZZZZZZZ
C
PIZZICA PIZZICA LA PUNZECCHIATURA
MA PER QUEL BOZZO HO UNA POZIONE
CON ZERO ZERO ZERO CONTROINDICAZIONE:
UN ZINZINO DI ZENZERO UNA ZIZZOLA DI SELTZ
UN’INEZIA DI GIN FITZ
UN PIZZICO DI ZIZZANIA E LIQUIRIZIA
UN PEZZETTO DI PAZIENZA E RITORNA LA LETIZIA
A
ZZZZZZZZZZ ZZZZZZZZZZ
ZZZZZZZZZZ ZZZZZZZZZZ
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz ZAC
Si può fare un’analisi del testo per scoprire come l’autore ha voluto far ronzare il brano,
utilizzando parole che iniziano, finiscono o contengono la lettera “Z”. Alcune di queste parole,
sono lemmi che i bambini non conoscono, ma questo è utile per il loro arricchimento lessicale.
E allora scriviamo tutte le parole presenti nel testo che iniziano, che finiscono e che contengono la
lettera “Z” ordinandole e sottolineando quelle che i bambini non conoscono, per poi introdurre il
significato:
che iniziano con “Z”
ZAC
ZAMPOGNE
ZANZARE
ZANZARONE
ZAZZÀ
ZAZZERA
ZENZERO
ZERO
ZIG ZAG
ZIGOMO
ZINGARE
ZINZINO
ZIO
ZIZZANIA
ZIZZOLA
ZONZO
ZOO
ZUCCA
ZUFOLI
ZUMA
ZUZZURELLONE
ZZZ
che contengono “Z”
AREZZO
BOZZO
CONTROINDICAZIONE
CUCUZZA
D’AMPEZZO
DANZA
DANZANO
INEZIA
LETIZIA
LIQUIRIZIA
PAZIENZA
PEZZETTO
PIZZICA
PIZZICO
POZIONE
PUNZECCHIATURA
RONZANO
Che finiscono con “Z”(arricchimento lessicale)
BLITZ
GINFITZ
HERTZ
SELTZ
Si può giocare a mettere in scena i vari fonemi dell’alfabeto componendo delle partiture informali
usando una o più lettere.
Ecco qui di seguito un esempio
Molti di questi progetti sono presenti in alcune pubblicazioni dell’autore:
P. Cerlati Cantare la vita PCC Assisi
altri dove l’autore collabora come consulente didattico pedagogico per la casa editrice De Agostini:
M. Bodo – P. Brezzo – P. Maniotti Matì De Agostini Scuola, Novara 2010