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The Aipe Notices Settembre 2015 Pubblicate le revisioni Benvenuto ai nuovi soci Saving Shipping & Forwarding SrL Applus Velosi PSC SrL Conferenza WRA Refining & Petrochemicals CEE e Turchia + + + Formazione Lloyd Register Energy Training Academy Steelmaster 2015 Corso su Corporate Risk Management + 9001 & 14001 Pag. 11 In evidenza: La sicurezza nelle attrezzature a pressione Aipe entra a far parte del CTI + Pag. 2 Pag 4 Pag. 14 Pag. 13

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The Aipe Notices

Settembre 2015

Pubblicate le revisioni

Benvenuto ai nuovi soci

Saving Shipping &

Forwarding SrL

Applus Velosi

PSC SrL

Conferenza WRA Refining & Petrochemicals CEE e Turchia

+

+

+

Formazione

Lloyd Register Energy Training Academy

Steelmaster 2015

Corso su Corporate Risk Management

+

9001 & 14001

Pag. 11

In evidenza:

La sicurezza nelle attrezzature a pressione Aipe entra a far parte del CTI

+

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Pag 4

Pag. 14

Pag. 13

Aipe Notices - n° 7, Settembre 2015

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La sicurezza nelle attrezzature a pressione Di Luca Pellizzer

Da un recente incontro tra AIPE ed il

Ministero del Lavoro è emerso chiaramente

quanto la sicurezza delle attrezzature a

pressione rappresenti un tema di notevole

importanza per l’Amministrazione

Pubblica.

La legislazione vigente in materia di

sicurezza, in particolar modo il testo del

D.lgs. del 9 aprile 2008 n. 81, si sofferma

proprio su tale tematica.

La Comunità Europea, con l’introduzione

della Direttiva 97/23/CE, ha definito un

rinnovamento nel percorso in materia di

sicurezza, fondato per l’appunto su un

“nuovo approccio”, nel quale si tenta di

stabilire regole chiare e definitive (uguali

per tutti i Fabbricanti) sin dalla

progettazione del prodotto, proprio per

disciplinare i criteri minimi da adottare

affinché un prodotto venga ritenuto sicuro,

prima dell’introduzione sul mercato.

Attraverso il testo del D.M. 329/2004,

l’Amministrazione Pubblica italiana ha di

fatto delineato il percorso di attuazione

della sicurezza delle attrezzature a

pressione nelle condizioni di esercizio.

Possiamo quindi affermare che

attualmente in Italia vige una disciplina di

legge che garantisce un livello di sicurezza

adeguato all’uso previsto delle attrezzature

a pressione nelle condizioni di vendita (e/o

acquisto) e di esercizio.

Tale livello di sicurezza si considera

adeguato se viene garantito e attuato da

tutti gli operatori e a tutti i livelli, e

soprattutto, qualora non vi siano

discriminazioni su alcune tipologie di

attrezzature che, per ragioni di mercato,

vengano ritenute meno meritevoli di

attenzioni per la progettazione, per la

costruzione e per le verifiche durante

l’esercizio.

La pericolosità delle attrezzature a

pressione è ben gestita dalla disciplina

vigente. Il tipo di attrezzatura, il volume, la

pressione, la temperatura, il tipo di fluido

contenuto, lo stato, sono di fatto gli

elementi che determinano la pericolosità

del manufatto e la Direttiva PED impone,

sin dalla fase di progettazione, importanti

considerazioni al fine di garantire una

corretta commercializzazione del prodotto.

Le disposizioni che regolano la vita del

recipiente nelle condizioni di esercizio

sono invece contenute nel DM 329/2004,

che considera elementi quali: la

pericolosità (definita dalla categoria di

appartenenza della Direttiva PED), la

durata dell’attrezzatura a pressione, il tipo

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di fluido e lo stato. Da questa modesta

analisi e, considerando che i due testi di

legge citati prevedono palesi esclusioni per

alcune particolari attrezzature a pressione,

possiamo affermare, ad esempio, che la

pericolosità di un’ attrezzatura a pressione

non è legata al valore del manufatto.

L’Associazione AIPE, per quanto di

competenza, ha fornito la propria completa

disponibilità all’Amministrazione Pubblica

per apportare il proprio contributo tecnico

laddove sia possibile migliorare l’efficacia

delle Disposizioni di Legge in materia di

attrezzature a pressione.

A tal proposito, AIPE ha creato un gruppo

di lavoro che studierà i fenomeni legati alla

progettazione, alla fabbricazione e

all’esercizio delle attrezzature a pressione.

In maniera particolare, saranno presi in

esame: gli incidenti e le relative cause, i

fenomeni commerciali che attenuano

l’efficacia dei controlli, le politiche di

interesse sociale legate al prodotto, i

metodi di costruzione ed il panorama delle

attrezzature a pressione presenti sul suolo

italiano.

La ricerca sarà condotta, a partire dal mese

di novembre 2015, con l’ausilio di alcune

università italiane, con enti di ricerca ed

esperti de settore.

Per maggiori informazioni scrivere a:

[email protected] o consultare il sito web

www.aipe.it.

Aipe parteciperà al forum CIG sul Sistema Gas Europa che presenterà

le statistiche degli incidenti da gas dell’anno 2014.

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Formazione: sconto del 20% sui corsi

erogati da Lloyd’s Register

Aipe ha stipulato un accordo esclusivo

con Lloyd’s Register Energy che permetterà agli associati Aipe di beneficiare di uno sconto del 20% sui corsi di formazione organizzati. Lloyd Register Energy, partner Aipe, è una realtà con sedi in tutto il mondo che offre una varietà di servizi, tra i quali, l’erogazione di corsi di formazione per professionisti nei settori energia, marittimo, consulenza e assicurazioni.

Con un ampio portafoglio acquisito in 254 anni di lavoro, formatori altamente

accreditati e sedi in tutto il mondo, Lloyd’s Register Energy è in grado di soddisfare tutte le esigenze di formazione nei settori di competenza.

I corsi possono essere svolti anche in forma privata presso la sede del richiedente.

Per adesioni ed ulteriori informazioni, contattare la segreteria dell’associazione all’indirizzo e-mail [email protected].

Di seguito sono riportate le date programmate fino a Dicembre 2015.

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Titolo Descrizione Ottobre Novembre Dicembre

ASME Section VIII Division 1

Corso base per l'utilizzo della sez. VIII div. 1 per la fabbricazione dei recipienti a pressione.

09, 10 Milano

ASME Section IX Corso base per l'utilizzo dei requisiti della Sez. IV del codice ASME per la saldatura.

15, 16 Milano

ATEX Directive - Basic Training

Corso base sulla regolamentazione di apparecchiature, sicurezza e salute dei lavoratori in zone a rischio di esplosione.

TBD - Milano

ATEX Directive - Advance Training

Corso avanzato sulla regolamentazione di apparecchiature, sicurezza e salute dei lavoratori in zone a rischio di esplosione.

TBD - Milano

Certificazione materiali

Corso sui requisiti fondamentali riguardanti le prove sui materiali e la relativa certificazione.

23 Milano

UNI EN 1090 - Basic Training

Corso base teorico e pratico per la corretta marcatura CE delle strutture in acciaio ed alluminio in confornità alla norma EN 1090.

UNI EN 1090 - Advance Training

Corso avanzato teorico e pratico per la corretta marcatura CE delle strutture in acciaio ed alluminio in confornità alla norma EN 1090.

28, 30 Milano

Direttiva PED Corso sull'applicazione pratica dei requisiti della direttiva PED 2014/68/EU.

9, La

Spezia

4 Milano

EN ISO 3834 Welding

coordinator

Corso base teorico e pratico per la formazione della figura del Coordinatore di Saldatura.

27 La Spezia

EN ISO 9606-1: Qualifica dei

saldatori

Corso base teorico e pratico sulle modalità di qualifica e certificazione dei saldatori e degli operatori di saldatura in accordo alle norme EN con riferimento anche alla regolamentazione di altri paesi.

20 Milano

11 La Spezia

EN ISO 15614-1: Specificazione e qualificazione

delle procedure di saldatura

Corso base teorico e pratico sulle modalità di qualifica e certificazione dei procedimenti di saldatura.

13 Milano

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Aperte le iscrizioni per la XIX edizione

Steelmaster è un corso di alta

formazione organizzato dal Centro Sviluppo Materiali (CSM). L’iniziativa, giunta alla 19-esima edizione, offre un percorso formativo di altissima qualità, riconosciuto anche dalla Commissione Europea nell’ambito dello steel action plan come “unico” nel panorama italiano. Luoghi e date Dalmine (BG), 5-9 Ottobre 2015 San Gemini (TR), 9-13 Novembre 2015 Destinatari Il corso si rivolge al middle-management di aziende siderurgiche o le cui attività sono connesse al mondo dell’acciaio (trasformatori, utilizzatori, società di servizi, servizi bancari/assicurativi).

Obiettivi Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti una visione ad ampio spettro del settore siderurgico, evidenziandone la complessità attraverso lo studio delle varie componenti tecniche, finanziarie, organizzative, di sicurezza, sociali e ambientali. Quota di partecipazione € 2000 + IVA per i soci Aipe € 3000 + IVA per i non associati Iscrizioni Per iscriversi occorre inviare il modulo di adesione via e-mail al “Centro Sviluppo Materiali” (CSM) all’indirizzo: [email protected]. Allegare: curriculum vitae, eventuali attestati di specializzazione, pubblicazioni e lavori di ricerca svolti.

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Corso di formazione: Corporate Risk Management

Aipe in collaborazione con ANIMP presenta il corso di formazione su Corporate Risk

Management, che affronterà il tema del rischio nel settore dei beni industriali complessi considerando, tra gli altri, gli aspetti giuridici e gestionali.

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Data e luogo 25-26 Novembre 2015, Orio al Serio (BG) NH Hotel, Via Portico 75.

Termine di iscrizione 7 Novembre 2015

Programma IL RISCHIO NEL SETTORE DEI BENI INDUSTRIALI COMPLESSI (G. Colombi)

Definizione di rischio La normativa ISO 31000 Risk management Il rischio a livello d’impresa (Corporate Risk) Il rischio a livello di singolo progetto (Project Risk) Corporate Risk Management/1 il contesto Corporate Risk Management/2 l’impresa Corporate Risk Management/3 il settore di business Decision Making (bid-no bid)

ASPETTI CONTRATTUALI (G.Maglionico) Rischi contrattuali Il contratto: Negoziazione Sistemi giuridici e Diritto Int. Privato Strutture d’impresa per il Risk Management Risk Committee e Corporate Rules

RISCHIO DI PROGETTO (G. Colombi) Project Risk Management Individuazione Classificazione Valutazione Risposta Monitoraggio

Docenti Giuseppe Colombi – Ingegneria chimico (Università La Sapienza di Roma – 1975). ssunto nel dicembre 1976 da Tecnimont Spa come ingegnere di processo nella Divisione Polimeri, per passare dopo due anni alla Divisione Prodotti Organici. Nel 1981 ha vinto una borsa di studio dell’ICE per la formazione di ingegneri commerciali, partecipando al relativo corso di formazione di tre

mesi a Pisa. Come conseguenza, sempre nell’ambito Tecnimont, è passato alla direzione commerciale dell’azienda percorrendo la carriera commerciale, come assistente alle vendite, proposal manager, responsabile vendite, direttore commerciale della divisione agroindustria e poi business development manager. Alla fine del suo percorso professionale che si è sviluppato interamente in Tecnimont, prima del definitivo pensionamento, ha ricoperto il ruolo di manager del Best Practice Office e della Client Satisfaction, sviluppando in particolare

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le tematiche del Risk Management. Ha quindi operato per oltre un trentennio nel settore commerciale, con incarichi che gli hanno permesso di approfondire tutte le tematiche di quell’attività, dalle vendite e business development alle offerte, negoziazioni e formalizzazioni contrattuali.

Guido Maglionico Avvocato – laurea conseguita c/o l’Università “La Sapienza” di Roma e abilitazione professionale c/o la Corte di Appello di Roma – esperto di diritto commerciale, contrattualistica nazionale e internazionale, settore commerciale/vendite di siderurgia e impiantistica industriale, gestione di procedure UE. Attualmente: Imprenditore, Avvocato in Milano, Consulente Legale e di

Direzione. In ambito ANIMP (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale) cura il Servizio Legale Associativo; è Membro del Comitato Direttivo della Sezione Componentistica; è invitato permanente al Comitato Organizzativo della Sezione Construction; è membro del Comitato Corsi; è docente per la formazione a funzioni direttive e gestionali aziendali, con propri documenti/pubblicazioni di contrattualistica nazionale e internazionale. Docente in corsi Master MIP – Politecnico di Milano, School of Management, con propri documenti/pubblicazioni di contrattualistica nazionale e internazionale. Consigliere Nazionale Federmanager (Federazione Nazionale Dirigenti Aziende Industriali). Precedentemente: Giurista a Bruxelles presso la Commissione delle Comunità Europee. Tre anni in Studio Legale in Italia; sette anni a Londra nell’ufficio commerciale/vendite della Sede UK del Gruppo Siderurgico Pubblico Finsider/Ilva. Diciotto anni nella Direzione Commerciale/Vendite della società Dalmine SpA (gruppo Tenaris dopo la privatizzazione), con posizioni in evoluzione da Responsabile Commerciale/Vendite Area Export a Responsabile Commerciale/Vendite Mondiale per linea di prodotti destinati a settori Upstream e Downstream Oil & Gas. Successivamente alla privatizzazione delle aziende siderurgiche pubbliche anche Business Development Manager e Executive Assistant della Direzione di Divisione Globale per i prodotti destinati a Impianti di Processo e Centrali di Produzione di Energia. Consigliere di amministrazione del FIASID – Fondo Ilva Assistenza Sanitaria Integrativa Dirigenti. Tecnico designato dalle Parti Sociali nella IX Consiliatura, IV Commissione, GdL Ambiente del CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Costi e iscrizioni Per info, costi ed adesioni è possibile contattare la Segreteria dell’Associazione tramite e-mail all’indirizzo [email protected]

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Pubblicato il nuovo standard ISO 14001

È stato appena revisionato uno degli

standard mondiali più noti sulla gestione ambientale con miglioramenti su alcuni punti chiave che lo rendono più adatto al futuro. ISO 14001:2015 rappresenta uno degli standard più diffusi, nonché uno strumento chiave per molte organizzazioni. Con oltre 300.000 certificati attualmente emessi in tutto il mondo, si pone ai primi posti nelle agende di diverse organizzazioni che considerano l’importanza del proprio impatto ambientale. La revisione della certificazione appena pubblicata, ha lo scopo di preservare il suo rilievo nel mercato: ISO 14001:2015 risponde infatti agli ultimi trend, come il riconoscimento da parte delle aziende di considerare sia elementi interni che esterni che influenzano il proprio impatto, inclusa la variabilità del clima. Altri importanti miglioramenti nella nuova versione includono: - Un maggiore impegno da parte della dirigenza; - Un maggiore allineamento con la direzione strategica; - Maggior protezione per l’ambiente, con una particolare attenzione su iniziative proattive. - Una comunicazione più efficace, guidata da strategie di comunicazione; - Focalizzazione sul ciclo di vita, considerando ogni fase di un prodotto o servizio, dallo sviluppo al fine vita. Datosi che ISO 14001 conta un’esistenza di 20 anni, Anne-Marie Warris, presidente di ISO/TC 207 /SC1, la commissione tecnica

che ha sviluppato lo standard e ha lavorato alla revisione, prevede una rilevanza per altri 20 anni o più. “ISO 14001 ha raggiunto molti dei traguardi che ci eravamo prefissati in questi 20 anni, incluso quello di aiutare le persone a gestire le proprie problematiche ambientali in maniera olistica“, ha detto. Guardando avanti, la nuova versione permetterà una maggiore integrazione tra questioni ambientali e filosofia di pianificazione e d’azione strategica dell’organizzazione. Inoltre, aggiunge, “Prevedo che la prospettiva del ciclo di vita e le questioni relative alla catena di approvvigionamento presenti in ISO 14001 diventeranno ancora più rilevanti in futuro“. Il Segretario Generale Kevin McKinley ha rimarcato che la nuova ISO 14001 revisionata riflette molti cambiamenti sulla tecnologia e sulle aspettative degli stakeholder sulle organizzazioni, inoltre rappresenta un vantaggio competitivo, poiché può essere utilizzata dalle organizzazioni per distinguersi dai propri competitors e, in molti casi, fornisce vantaggi finanziari, aiutando le organizzazioni ad operare con efficienza per raggiungere le migliori performance. La revisione è frutto di un tavolo di lavoro composto da 121 membri della commissione tecnica ISO/TC207/SC1 per lo sviluppo ambientale, condotta da BSI, membro ISO per il Regno Unito, che rappresenta un gruppo di stakeholder provenienti da 88 paesi.

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ISO 9001: pubblicata l’edizione 2015

Anche l’ultima edizione della ISO 9001,

lo standard ISO più importante per il sistema di gestione della qualità è stata appena pubblicata. Questo conclude i tre anni di lavori alla revisione da parte di esperti provenienti da 95 paesi, che si sono adoperati per rendere lo standard aggiornato in base alle necessità attuali. Con oltre 1.1 milioni di certificati emessi in tutto il mondo, ISO 9001 fornisce alle organizzazioni uno strumento non solo per dimostrare ai propri clienti che possono offrire prodotti e servizi di elevata qualità ma anche per ottimizzare i processi e renderli più efficienti. Kevin McKinley della Segreteria Generale ISO ha dichiarato: “ISO 9001 permette alle organizzazioni di adattarsi al mondo che cambia. Incrementa le abilità di un’ organizzazione di soddisfare i propri clienti e fornisce una base coerente per supportare la crescita ed il successo”.

L’edizione 2015 è caratterizzata da importanti cambiamenti, che Nigel Croft, Presidente della sottocommissione ISO che ha sviluppato e revisionato lo standard, definisce un processo “evoluzionario” piuttosto che rivoluzionario. “Stiamo solo portando fermamente la ISO 9001 nel 21-esimo secolo. Le vecchie versioni ISO 9000 erano piuttosto prescrittive, con molti requisiti per procedure e records. Nelle edizioni 2000 e 2008, ci siamo focalizzati maggiormente sulla gestione dei processi e meno sulla documentazione. Adesso siamo saliti di un gradino e ISO 9001:2015 è ancora meno prescrittiva delle precedenti, focalizzandosi invece sulle performance. Abbiamo raggiunto questo passo, combinando l’approccio su processo con quello basato su rischio ed impiegando il ciclo Plan-Do-Check-Act a tutti i livelli dell’organizzazione”.

“Sapendo che oggi le organizzazioni hanno sul tavolo diversi standard sulla gestione su cui basarsi, abbiamo progettato la versione 2015 affinché si integrasse facilmente con altri sistemi di management”. La nuova edizione fornisce anche una solida base per gli standard qualitativi di settore (automotive, aerospaziale, industria medica, ecc) e prende in considerazione il bisogno di regolatori.

“Come già anticipato, gli standard sono ora effettivi”, ha concluso Kevin McKinley: “Il mondo è cambiato e questa revisione era necessaria per potersi adattare al periodo attuale”. La tecnologia sta portando un aumento delle aspettative di clienti e aziende. Le barriere al commercio sono state eliminate a causa del ribasso dei prezzi, ma anche a causa di strumenti strategici come standard internazionali. Stiamo assistendo ad un trend verso una catena di approvvigionamento globale che richiede un’azione integrata. Quindi le organizzazioni hanno bisogno di operare con nuove modalità, ed il nostro standard di qualità ha bisogno di rispettare queste aspettative. Sono sicuro che l’edizione 2015 della ISO 9001 può aiutare ad ottenere tutto ciò”.

Lo standard è stato sviluppato da ISO/TC 176/SC 2, il cui segretariato è gestito da BSI, membro ISO per il Regno Unito. “E’ una commissione molto importante per ISO”, ha detto Kevin, “ha aperto la strada in termini di rilevanza globale, impatto ed utilizzo. Ringrazio gli esperti per il loro duro lavoro”.

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ISO 9001:2015 sostituisce le edizioni precedenti e gli enti di certificazione avranno fino a tre anni di tempo per aggiornare i certificati alla nuova versione.

Anche ISO 9000, che traccia i concetti ed il linguaggio usati attraverso la famiglia di standard, è stata rivisitata con una nuova versione.

Fonte: www.iso.org

Aipe entra a far parte del CTI: Comitato Termotecnico Italiano

L’Associazione Aipe è entrata a far parte del Comitato Termotecnico Italiano “CTI”,

un’organizzazione che svolge attività normativa ed unificatrice nel settore della termotecnica. Ente federato all’UNI, per il quale elabora progetti di norma, il CTI sviluppa guide, raccomandazioni, documenti tecnici, aggiorna e rivede norme esistenti UNI-CTI e partecipa ai lavori normativi internazionali CEN e ISO del settore. In particolare, il CTI si occupa di:

Attività normativa nazionale e internazionale; Supporto a ministeri ed istituzioni statali e locali; Attività di verifica dei software commerciali per il

rilascio della certificazione ai sensi del D.P.R. 2 Aprile 2009 n. 59;

Studi e ricerche, in diversi settori della termotecnica, orientati alla realizzazione di strumenti utili per i professionisti;

Organizzazione di eventi culturali e divulgativi; Formazione di alto livello.

Grazie all’appartenenza al CTI, Aipe diventa membro di una comunità protagonista nell’innovazione normativa, in grado di tessere relazioni tra gli attori del mondo dell’industria, della ricerca e delle istituzioni e potrà partecipare all’ attività normativa nazionale ed internazionale all’interno dei gruppi in materia di attrezzature a pressione, materiali, saldatura, normativa sugli apparecchi a pressione ed esercizio.

I soci Aipe interessati a prendere parte ai gruppi di lavoro CTI possono richiedere maggiori informazioni all’indirizzo e-mail [email protected].

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La World Refining Association è

entusiasta per l’imminente inizio della 18-esima edizione della conferenza Refining & Petrochemicals CEE e Turchia che si terrà a Budapest, in Ungheria al Sofitel Hotel. Nel contesto industriale globale della raffinazione, la regione CEE e la Turchia hanno visto un aumento della concorrenza da parte di Medio Oriente, Asia e Stati Uniti. Di conseguenza, la regione preme per aggiornarsi, investire e migliorare la propria efficienza. Nonostante gli ultimi anni siano stati difficoltosi per la regione CEE, ad oggi si intravedono buone notizie all’orizzonte. Mentre tutti i riflettori sono puntati sulla Turchia per i principali investimenti ed i nuovi progetti, non vanno di certo trascurate aziende come la MOL, che stanno aprendo la strada ad investimenti su una serie di progetti petrolchimici, sull’energia e sull’efficienza operativa.

L’eccellenza operativa è fondamentale nell’attuale contesto orientato alla massimizzazione dei margini di profitto, ed il calo del prezzo del petrolio dovrebbe essere utilizzato come un’opportunità per attuare miglioramenti fondamentali. Di estrema importanza è il raggiungimento dell’efficienza energetica attraverso l’ ammodernamento delle tecnologie e delle attrezzature.

È in questo contesto che il 18-esimo Summit su Petrolchimico e Raffinazione nelle regioni CEE e Turchia è stato specificamente pianificato per fornire agli operatori dei settori della raffinazione e petrolchimico una piattaforma per condividere conoscenza, competenze e best practices, puntando verso l’eccellenza operativa e l’efficienza energetica in un periodo in cui i margini operativi sono estremamente ristretti.

Oltre 150 importanti rappresentanti di raffinerie, impianti petrolchimici, esperti di tecnologia e fornitori di servizi si riuniranno per affrontare gli ultimi sviluppi di progetti, piani di investimento e strategie di business future per la crescita nella regione CEE.

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L’evento rappresenterà una preziosa occasione per i soci AIPE per stabilire contatti in tempi brevi, grazie all’opportunità di incontrare e scambiare biglietti da visita con i partecipanti, di avere un parere critico e di analisi

attraverso tavole rotonde tra le quali quella intitolata : “Il futuro della raffinazione e dei prodotti petrolchimici nella regione e il ruolo dell’UE, prospettive del prezzo del petrolio e dei piani futuri per l’eccellenza operativa nella regione”.