tesi di laurea di francesca gaeti relatore: chiar.mo prof. p. jachia
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Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione interculturale e multimediale “ Le v ergini suicide”, dal romanzo al film. Un’analisi semiotica. Tesi di laurea di Francesca Gaeti Relatore: Chiar.mo Prof. P. Jachia Correlatore: Chiar.mo Prof. G. Lodato Anno Accademico: 2008/2009. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione interculturale e multimediale
“Le vergini suicide”, dal romanzo al film. Un’analisi semiotica
Tesi di laurea di Francesca GaetiRelatore: Chiar.mo Prof. P. Jachia
Correlatore: Chiar.mo Prof. G. LodatoAnno Accademico: 2008/2009
I due testi:Le vergini suicide di J. Eugenides (1993)
Il giardino delle vergini suicide di S. Coppola (1999)
Analisi delle due opere e confronto
Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides1. La trama2. Analisi personaggi a) Cecilia b) Lux c) Trip Fontaine d) la casa3. Lo stile e il narratore collettivo 4. Interpretazione della vicenda in chiave
sociologica5. Interpretazione vicenda in chiave
psicologica
Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola
1. La trama2. Lo stile3. Influenze: a) Lolita (A.Lyne, 1997)
b) Picnic a Hanging Rock (P.Weir, 1975)
c) Lick the star (S.Coppola, 1998)
La trama del romanzo
La trama si scioglie in una malinconica periferia alle porte di Detroit negli anni ‘70, dove la famiglia Lisbon, viene sconvolta dal suicidio della più giovane delle figlie, Cecilia, che anticipa la tragedia del suicidio collettivo delle altre sorelle che avviene l’anno successivo.
La famiglia è composta da un padre, stralunato professore di matematica, una madre casalinga e cinque splendide figlie.
Nello svolgimento della trama si scopre come il padre sia debole e succube della moglie, la madre sia severa e inflessibile e abbia dato alle figlie un’educazione severa.
I ragazzi del quartiere rievocano, dopo venticinque anni, gli avvenimenti di quell’anno cercando di capire, attraverso una collezione di oggetti appartenuti alle sorelle ed interviste rilasciate dai vicini, le motivazioni che hanno spinto le sorelle a questa scelta, senza trovarle.
Il libro si conclude con l’enigma delle sorelle Lisbon irrisolto.
Le sorelle Lisbon: le protagoniste del romanzo
Sono cinque: la stramba tredicenne Cecilia, che scrive sul diario e colleziona santini, la sensuale Lux, che seduce ogni ragazzo con uno sguardo, la romantica Bonnie che indossa maglioni a cuori, l’esigente Mary che passa ore a guardarsi nello specchio e l’intelligente Therese, diciassette anni, che alleva fluorescenti cavallucci marini in un bicchiere.I ragazzi le descrivono come un’entità unica ed inscindibile, una figura mitica.
Lux, il vero centro del romanzo• Potremmo soffermarci su tutte le
sorelle e su Cecilia in particolar modo, ma preferiamo puntare l’attenzione su quella che può essere definita il motore del romanzo
• Il nome è appropriato: Lux implica luminosità
• È la protagonista, è la più ribelle fra le sorelle
• Simbolo di bellezza, precocità e malizia
• Creatura multiforme a metà strada tra un angelo e un demone, i ragazzi la temono ma ne sono affascinati
“Era circondata da un'aura luminescente, un fulgore di atomi frantumati” (Eugenides 1993,
p. 87).
Trip FontaineÈ il bello della scuola, e l’unico che dà testimonianza diretta della sua storia d’amore con LuxRiesce a portare le sorelle al ballo della scuolaDopo il ballo abbandona Lux:Trip è il meccanismo che fa scattare la punizione della madre e l’inizio dell’esilio forzato nella casa
La casa dei Lisbon
Il destino delle ragazze sembra riflettersi sulla casa in cui vivono: l’edificio pare evolversi insieme a loro, e conosce un progressivo, inarrestabile declino:
• territorio precluso ai ragazzi• prigione• enorme bara
Lo stile del romanzo
• Commistione di generi: non è un giallo, non è un libro di memorie
• Coniuga poesia ed espressioni crude• Risvolti umoristici, vena
tragicomica, humour nero• Attenzione ai particolari• Descrizione di tutti i campi
sensoriali (odori, profumi, suoni, rumori…)
• Numero imprecisato di persone• Racconto di un’esperienza
collettiva• Non è obiettivo, avvenimenti
distorti dalla nostalgia• Coinvolgimento del lettore,
grazie al “noi”
I ragazzi osservano da lontano la vita delle ragazze, senza mai esserne partecipi.Quando ormai sembra che le sorelle siano diventate irraggiungibili, recluse in casa, si mettono in contatto con i ragazzi.I ragazzi vorrebbero salvarle e si presentano a casa Lisbon perché le sorelle hanno fatto credere di voler scappare con loro, in realtà la loro vera via di fuga è la morte.
Il narratore collettivo
Le vergini suicide di Sofia Coppola
• Sofia Coppola scrive la sceneggiatura con entusiasmo tanto che il padre Francis Ford, decide di produrre il film con la American Zoetrope.
• Primo film della “trilogia delle ragazze” o “trilogia dell’incomunicabilità” (i successivi saranno Lost in translation e Marie Antoinette).
Lo stile del film
• Lunghe panoramiche• Primi piani insistenti (soprattutto sulle
sorelle)• Pochi dialoghi (colonna sonora racconta
le immagini)• Realismo “magico”, atmosfera onirica:
musica, colori caldi, luoghi non connotati
• Cura dei dettagli: la telecamera si sofferma su un repertorio di oggetti femminili
• Molti dei brani del libro sono utilizzati nel film
• Il narratore collettivo è reso attraverso la tecnica della voice-over (voce fuori campo)
Confronto romanzo filmDifferenze Le vergini suicide
di J. EugenidesLe vergini suicide di S. Coppola
Trama Mary non riesce nel tentativo di suicidio
Le sorelle si suicidano tutte insieme
Narrazione Più cruda, humour nero, vena tragicomica
Più trasognata, atmosfera onirica
Sorelle Identità unica, personaggi bidimensionali
Più definite
Focus I ragazzi e i loro sentimenti verso le sorelle Lisbon
Le ragazze e i problemi adolescenziali
Conclusioni
• Sovrapposizione quasi totale del testo: 1) trama 2) interpretazione• Pecca: Sofia Coppola è poco incisiva sulla
problematica del suicidio, si sofferma troppo sulle dinamiche adolescenziali
• Film: resa innamorata e trasognata del mito delle sorelle Lisbon