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Quadrimestrale della Federazione Italiana Cronometristi - anno 61° - NOVEMBRE 2006 LUCA TONI scrive per Kronos N 3 Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Roma TERRIN - MAGNINI - MARIN - PELLEGRINI - FILIPPI ACQUA AZZURRA A HELSINKI

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Quadrimestrale della Federazione Italiana Cronometristi - anno 61° - NOVEMBRE 2006

LUCA TONIscrive per Kronos

N 3

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TERRIN - MAGNINI - MARIN - PELLEGRINI - FILIPPI

ACQUA AZZURRA A HELSINKI

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SOMMARIOAnno 61° - N. 3Novembre 2006

Emozioni antiche per nuove esperienze ............................4di Michele Bonante

EDITORIALE

VITA FEDERALE

Euro Roller Games 2006 ..................................................12di Marco Verlini

Dal Senegal al Marocco....................................................15di Claudio Reali

TECNICA

Sulle orme di Trulli, Cronos si sfidano sui kart ..................27A.S.D. Cronos Macerata

Quando l’idea si fa disegno..............................................29di Cristina Latessa

ESPERIENZE

L’alimentazione dei nostri apparecchi a 230V ........................17di Igor Carpita

ALGE Timy ......................................................................19di Giuliano Menestrina

Ecco i temi dei seminari per P .A. ......................................6di Cristina Latessa

Grafica TV sui banchi e si fa lezione anche in campo ....................8di Luigi Coccia

Cronos in... Brochure ..........................................................10di Cristina Latessa

AVVENIMENTI

Sport e cronometro: lo spettacolo è servito..............................23di Franco Lauro

LA PAROLA A...

Il tempo? E’ un avversario in più ..............................................25di Luca Toni

IL MIO TEMPO

dalla Redazione................................................................30

NOTIZIARIO

In copertina: Anche ai CampionatiEuropei di nuoto in vasca corta i nuota-tori Azzurri si sono confermati protago-nisti di assoluto valore mondiale. Atleticome Magnini, Marin, Terrin, Filippi ePellegrini, con alle spalle colleghi giàpronti ad emergere, fanno sperare in unfuturo prossimo assolutamente roseoper il nuoto italiano: senza dimenticareun campionissimo come Rosolino anco-ra protagonista nonostante la non piùverde età.

DIRETTOREMichele Bonante

DIRETTORE RESPONSABILEOrazio ChiechiE-mail: [email protected]

REDAZIONECristina Latessa

DIREZIONE REDAZIONALEViale Tiziano, 70 - 00196 RomaTel. 06.3233792 - Fax 06.36858112www.ficr.it

REALIZZAZIONE GRAFICA,IMPAGINAZIONE E STAMPAGRAFICHE EUROSTAMPAVia S. Milella (z.i.) - 70123 BARITel. 080 5311076 - Fax 080 5311070E-Mail: [email protected]

SPEDIZIONEin abbonamento postale 70%Filiale di Roma

Autorizzazione del Tribunale diRoma n. 6759 del 23/2/1959

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on gli incontri semi-nariali per presidentidi associazione predi-sposti in questo scor-

cio di fine anno e in pieno svolgi-mento mentre scrivo, la Ficrtorna all’antico, a una consuetu-dine che avevo inaugurato neiprimi anni della mia presidenza eche si era dovuta sospendere acausa dell’irrompere della crisieconomica sul Coni.E’ un bel salto nei ricordi; queiraduni, voluti dal sottoscritto edall’allora direttore della Scuoladi cronometraggio GiovanniFresia, si erano proposti comeutili contenitori di scambi umani

e di esperienze di lavoro tantopiu’ efficaci in quanto in alcuneoccasioni erano anche cadute ledistinzioni geografiche per areedi raggruppamento e il presiden-te di associazione di Alessandriasi era per esempio trovato a stret-to contatto di gomito con quellodi Agrigento, con il risultato ditrasmettersi un diverso flusso dicontenuti e di riflessioni cheavevano contribuito a un recipro-co arricchimento. Poi lo stop di questi concentra-menti per l’impoverimento dellecasse del Coni: le sole occasionidi incontro erano rimaste l’as-semblea nazionale elettiva e, conla riforma Melandri, l’incontroannuale di approvazione delbilancio che si risolveva, sempreper necessita’ di risparmi su tra-sferte e soggiorno, in una sbriga-tiva ratifica di bilancio, limitan-dosi dunque a un appuntamentoformale e non certo a una tappaper conoscersi e formarsi insiemeal servizio della nostra attività.Ora quei ricordi tornano d’attua-lita’ ma con caratteristichenuove, essendo questi incontriseminariali modulati ad arricchi-re e aggiornare gli strumenti

EDITORIALE

di Michele Bonante

CCCC

Ritrovarsi con i presidenti di AssociazioneRitrovarsi con i presidenti di Associazione

Emozioni antiche Emozioni antiche per nuove per nuove esperienzeesperienze

Nelle foto: in basso, il presidenteBonante nel corso dell’incontro con ipresidenti di Associazione a Riccione;nella pagina a fianco: il vice presidenteSacco interviene in teleconferenza aFormia.

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lavorativi dei nostri presidenti diassociazione, messi a confrontocon una realta’ operativa semprepiu’ complessa e un ruolo dimanager a tutto campo. Restainvece intatta la prospettiva,ovvero quella di incrementaresempre piu’ il dialogo tra la strut-tura centrale della federazione e isuoi bracci operativi nel territo-rio, un legame tanto piu’ intrinse-co e funzionale quanto piu’ basa-to sul dialogo e il reciproco rico-noscimento della necessita’ diinterfacciarsi per far risaltare ilvalore e la capacita’ operativa delmondo dei cronos. Con questi incontri seminariali sida’ attuazione pratica all’esigen-za di cementare il rapporto con laperiferia, espressa nel mio pro-gramma del quadriennio ‘La fab-brica delle idee’ e che una timidaripresa delle risorse economicheall’interno delle federazioni delConi ha potuto rendere possibile.Credo molto in questi incontriseminariali e nei benefici chepotranno trarne i nostri presidentidi Associazione per affinare glistrumenti a disposizione al fine disvolgere il loro importante ecomplesso ruolo sul territorio.Per noi le associazioni sono gliorgani periferici pulsanti e vitaliche interagiscono con il fulcrocentrale della federazione e larendono visibile in ogni parte delPaese.Perche’ questa visibilita’ sia occa-sione di sempre maggior apprez-zamento ed efficace operativita’,l’intento del Consiglio federale edella Scuola di cronometraggio e’stato quello di approntare unascaletta di contenuti all’internodei seminari che si presentassequanto mai inerente alle piu’

attuali esigenzee alle richiestegiunte dallap e r i f e r i a .Percio’ relatoriesperti e quali-ficati in variematerie propor-ranno la loroconoscenza edesperienza aipresidenti diA s s o c i a z i o n ecercando di for-nire un arricchi-mento al lorobagaglio chenel tempo si e’dilatato percompetenze eresponsabilita’richieste.Gli argomenti proposti dalla sca-letta dei seminari e di cui trattia-mo nell’articolo seguente svaria-no dagli aspetti civilistici e fisca-li, ai nuovi scenari di competizio-ne con le realta’ commerciali concui si deve misurare la Ficr, ailineamenti di diritto sportivo e glistrumenti piu’ efficaci per lacomunicazione all’interno di ungruppo quale e’ l’associazione.Il nostro auspicio e’ che questosforzo incontro ai nostri dirigentiperiferici e alle loro esigenze diafrutti per una coesione sempre

maggiore tra centro e base nellaconsapevolezza che siamo duefacce della stessa medaglia, quelladi una federazione che intendemantenere un percorso di crescitae valorizzazione pur in presenza diun contesto sempre piu’ difficile. E per questo si pone in un’otticadi servizio verso i suoi rappre-sentati sul territorio, a cui aloro volta richiede di svolgere ilcompito demandato nel miglioredei modi, assicurando nel con-tempo la collaborazione piu’fruttuosa e partecipata con gliorgani centrali.

EDITORIALE

IL PRESIDENTE, IL CONSIGLIOFEDERALE E LA REDAZIONE DI

“KRONOS” AUGURANOBUON NATALE E FELICE 2007A TUTTI I CRONOMETRISTI

ITALIANI E ALLE LORO FAMIGLIE

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re incontri semina-riali per presidentiappena avviati e sud-divisi per concentra-

menti geografici (apre la serie ilSud riunito a Montesilvano,quindi il Nord radunato aRiccione e, per chiudere, ilCentro che fa tappa a Formia)presentano una scaletta articolatadistribuita su due giorni e con gliinterventi di numerosi e qualifi-cati relatori. ‘’Cercheremo di for-nire ai presidenti tutti gli stru-menti utili per l’organizzazionedei servizi’’ – nota il direttoredella Scuola di cronometraggioFrancesco Andria che fara’ glionori di casa ai partecipantiassieme al presidente federaleMichele Bonante.

Ma vediamo chi sono i relato-ri, presentandoli in carrellata, eaffidando alle loro parole la sin-tesi dei contenuti proposti:

Franco Vollono, ex revisoredei conti e delegato regionaleLombardia: ‘’Il mio intervento,dal titolo ‘Enti commerciali, l’e-voluzione continua’. si basaappunto sul fatto che gli strumen-ti normativi cui deve fare riferi-

mento l’associazione sono incontinua evoluzione e per questoe’ importante inquadrarli bene,ripercorrendo i testi introdottisulla materia e i loro aggiorna-menti. Si parte dal D.Lgs 460/97e si arriva al Registro del Coniistituito lo scorso anno’’.

Bruno Lorenzini, consiglierefederale – ‘’Il mio intervento ver-tera’ sui nuovi scenari per il futu-ro della federazione alla luce del-l’evolversi del mercato, tra fede-razioni che vogliono essere auto-nome e i competitor delle socie-ta’ commerciali di cronometrag-gio. Alla luce di questo quadro,traccero’ le direttrici che la fede-razione deve perseguire per man-tenersi in corsa e catturare clien-tela. Dovra’ puntare soprattuttosulla certificazione dei servizi, suun diverso modo di comportarsisul territorio, dovra’ essere piu’attiva nella ricerca dei servizi efare marketing di se stessa, infor-mando di piu’ le consorelle fede-razioni e le societa’ organizzatri-ci di cio’ che offriamo. Tra lefrecce al nostro arco, anche lerinnovate equipe federali cheprevedono un maggiore coinvol-

VITA FEDERALE

di Cristina Latessa

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gimento delle associazioni (vedibox accluso) e proposte di servizipersonalizzate in tutti gli aspetti,prezzi inclusi’’.Ferdinando Rapetti, presidente

Perugia:’’Parlero dell’equipe diPerugia, come e’ nata, come fun-ziona e l’esperienza specificamaturata nei servizi negli auto-dromi, sia nelle corse automobili-stiche che nel mondiale super-bike. Quest’ultimo ha rappresen-tato il fiore all’occhiello dellanostra attivita’ negli ultimi diecianni. Ma e’ altresi’ importantel’incarico che abbiamo di crono-metrare tutto il campionato italia-no velocita’ moto’’.

Virginia Brevetti, psicologa:‘’Con i presidenti di associazio-ne avro’ modo di soffermarmisugli aspetti del lavoro di squa-dra nel quale c’e’ sia l’aspetto dicompito-obiettivo che quello direlazione da portare avanti insie-me. Il mio obiettivo e’ veicolarequesti contenuti ai p.a. nella cer-tezza che posa essere di aiuto alloro lavoro, per esempio pergestire le riunioni e prestareattenzione alle dinamiche pre-senti all’interno del gruppo.Avendo ormai maturato unacerta conoscenza della realta’cronometristica, posso dire che ilconcetto di lavoro di squadra e’molto sentito e affermato all’in-terno degli associati e questo e’sicuramente un fatto positivo’’.

Giuseppe Sacco, vicepresiden-te vicario:’’Illustrero’ i linea-menti di diritto sportivo, comin-ciando dall’origine, cioe’ dalperche’ ci sia un Coni che, acascata, ha portato alla creazionedelle federazioni e poi i rapporti

tra esse e gli organi periferici,questi ultimi rappresentanti alivello territoriale. Uno dei punti fondamentali e’chiarire la funzione del delegatoregionale e provinciale all’inter-no della struttura. Parlero’ inoltredell’evoluzione della giustizia

VITA FEDERALE

sportiva, un tema caldo e di gran-de attualita’. Puntero’ il ditosoprattutto sull’Istituto di conci-liazione che si sta sempre piu’affermando e potrebbe fare dacontraltare allo straripamentodella giustizia ordinaria nellevicende sportive’’.

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PROGETTO DI EQUIPE FEDERALEUNA PIOGGIA DI RICHIESTE

SSono state 159 le domande giunte alla Segreteria generale dellafederazione per essere ammessi ai corsi che formeranno i nuovinuclei delle equipe federali. L’obiettivo con cui il Consiglio

federale ha deliberato il ‘Progetto Equipe Federale’, proposto diretta-mente a tutti i cronos attraverso un interpello sul sito Ficr, e’ quello dicostituire un nucleo di risorse particolarmente competenti e preparate,al fine di predisporre l’intervento di personale specialistico a supportodelle associazioni territoriali, per lo svolgimento di manifestazioni diparticolare importanza o per l’offerta di servizi di grafica televisiva,mediante l’impiego di apparecchiature all’uopo destinate e in un’otticadi attenzione ai costi. In sostanza, il personale dell’equipe impegnata inuna manifestazione dovrebbe essere di poche persone, quelle stretta-mente necessarie per risolvere i problemi piu’ specialistici, e ed esseredi supporto ai cronometristi dell’associazione che avranno un ruoloattivo e saranno coinvolti in prima persona. I ruoli ricercati dal bando per l’Equipe erano 10 esperti di grafica tv, 20esperti di reti LAN, 30 di esperti di discipline sportive tra una o piu’delle seguenti: atletica, canoa-canottaggio, ippica, nuoto rally, salita esci. Il pieno di domande l’ha avuto la posizione di esperto di rally (36,in rappresentanza di 12 regioni e 21 associazioni), seguito da quelleriguardanti l’esperto di reti (30, in rappresentanza di 7 regioni e 23associazioni), e quelle per il nuoto (23, di 9 regioni e 14 associazioni).Fanalino di coda le richieste per esperto di grafica (8, di 6 regioni e 7associazioni).La Scuola sta ora predisponendo, su input del Consiglio federale, lemodalita’ per la preselezione. I selezionati saranno successivamenteformati con appositi corsi relativi alla categoria prescelta, a cura dellaScuola federale, ed entreranno a far parte dell’albo nazionale dei com-ponenti l’Equipe federale.

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VITA FEDERALE

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è svolto adAvezzano, con lacollaborazione del-l ’ A s s o c i a z i o n e

locale ed il valido supportodelle strutture scolastichedell’ITIS di Avezzano, il corsodi Alta Specializzazione riser-vato ai componenti delle equi-pe federali. Il corso, scaturitoda una delle principali direttri-ci delle Scuola Federale diCronometraggio: quello di svi-luppare le competenze e lespecializzazioni di cui la

Federazione ha particolarinecessità, ha avuto comeobiettivo quello di analizzarele particolari opportunitàofferte dal servizio di sovrim-pressione della grafica alleimmagini televisive, nelle garecon servizio di cronometrag-gio ed elaborazione dati.E’ stata infatti un’occasione pertestare ed approfondire il fun-zionamento e l’uso dei nuovisoftware federali per il nuoto el’atletica leggera, e della schedagrafica digitale MatroxDigisuite, che consente di offri-re le informazioni ed i dati digara in tempo reale anche allenuove regie televisive, oggi-giorno tutte dotate di sistemidigitali per il trattamento delleimmagini. Si è poi passati alcollegamento ed all’utilizzopratico delle apparecchiature adun “van regia” digitale della6Live di Avezzano, diGiancarlo Di Pangrazio, cheriprendeva con le sue telecame-re in aula lo svolgersi del corso.Secondo il programma previstodalla SFC, la prima giornatadell’incontro ha visto anche la

di Luigi Coccia

Si è svolto ad Avezzano il primo corso di

Alta Specializzazione per le equipe federali

incentrato sulla grafica TV.Dopo gli approfondimenti inaula sulla scheda MATROXsi è passati a un test graficoin una mini gara di atletica

organizzata ad hoc dallaFidal locale

Grafica TV sui banchiGrafica TV sui banchie si fa lezione e si fa lezione anche in campoanche in campo

SiSi

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VITA FEDERALE

collaborazione di CarloDaniele, esperto sviluppatore disoftware orientato alla gestionedella grafica televisiva, che hamostrato, con grande interessedi tutti i partecipanti, sia aspettipratici di gestione e configura-zione delle schede digitaliMatrox, sia aspetti e concettiteorici specifici del trattamentodigitale delle immagini video.Tale parte dell’incontro è statapoi caratterizzata da una dimo-strazione pratica del funziona-mento di un suo software, uti-lizzato dai maggiori networktelevisivi nazionali, e dalla pre-sentazione della nuova schedagrafica digitale DeckLink.L’indomani , sul campo diatletica leggera di Avezzano,si è svolta una vera e propriagara, organizzata dal comitatoFidal locale , che ha vis tocirca 50 giovani atleti conten-dersi il podio, mentre noi tuttiapprofittavamo dell’occasio-ne per effettuare una simula-zione pratica di un servizio diequipe per l’elaborazione e

visualizzazione grafica, contanto di tv e regia televisivacoordinata egregiamente daGiancarlo Di Pangrazio.Quest’ultimo era costantementein cuffia con AgostinoOcchiuzzi, che simulava lerichieste tipiche di un regista,

che solitamente caratterizzanoil complesso servizio della gra-fica televisiva nell’atletica leg-gera, e teneva alto il morale deicorsisti i quali si alternavanoall’uso del computer della gra-fica,.Un ringraziamento particolare èda rivolgere principalmente agliatleti per la loro disponibilità,al prof. Giuseppe Cardinale edalla prof.ssa Concetta Balsorio,consigliere nazionale dellaFidal, che presenti in campoapportavano lievi modifiche alprogramma orario delle gareper consentirci di svolgere almeglio le nostre simulazioni edai colleghi crono QuintinoGalasso al finish lynx e LuigiParis, Giancarlo Angeloni eLuca, che dal campo immette-vano i risultati delle gare nelsistema informativo.

ERANO PRESENTI AL CORSOFrancesco Cacciagrano – Consigliere Federale

Francesco Andria – Direttore SFC

Vincenzo Cortese – Componente Commissione Tecnica

Sergio Nusiner – Segreteria FICr

Agostino Occhiuzzi – Presidente Associazione di Avezzano

Luigi Coccia – ITN

Fabio Daini – Ass. Livorno

Pierluigi Giambra – Ass. Varese

Fiorenzo Laquidara – Ass. Palermo

Fulvio Oloferni – Ass. Napoli

Nicola Colasanti – Ass. Frosinone

Mario Mazzei – Ass. Belluno

Salvatore Angotzi – Ass. Sassari

Roberto Tolu – Ass. Sassari

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di Cristina Latessa

Arriva un depliant illustrativo in formato

multimediale sulla realta’e i servizi della Ficr

predisposto dal p.a. diSavona Arturo Varicelli,

referente organizzativo federale per le attivita’

di marketing. Lo scopo e’

far risaltare meglio l’immagine dei cronos

a tutti i possibili clienti interessati.

Per questo sara’ anche rivitalizzato il sito federale

CCrroonnooss iinn......bbrroocchhuurreeCCrroonnooss iinn......bbrroocchhuurree

pubblicita’, si sa, e’l’anima del com-mercio e per questoanche la

Federazione italiana cronome-tristi si dotera’ a breve di unasua presentazione ufficiale alpubblico - e naturalmente asponsor interessati - curata suformato multimediale daArturo Varicell. Il p.a diSavona, a cui, nella qualita’ diesperto di pianificazione e con-trollo aziendale, la Ficr ha affi-dato l’incarico di referenteorganizzativo per le attivita’ dimarketing, ha pensato innanzi-tutto di lavorare sull’immagine

della federazione e valorizzarel’offerta dei suoi servizi.Percio’ ha lavorato a strettocontatto con il Consiglio fede-rale e la segretaria di vialeTiziano per raccogliere leinformazioni maggiormente dirilievo e di possibile interessenei vari campi di utilizzo deiservizi di cronometraggio,pesando inoltre negli annali perricercare gli episodi dove piu’si e’ messa in risalto l’attivita’dei cronos. Un meticolosolavoro di raccolta dati al fine ditracciare un quadro efficace,sintetico e compiuto della Ficrda offrire in una brochure susupporto cartaceo ma anchedischetto e power point.

‘’La parte istituzionale –ovvero chi siamo, cosa faccia-mo e i tratti salienti della nostraattivita’ e’ quasi terminata –racconta Varicelli- ma il lavoroe stato pensato come un qua-derno aperto, una sorta di con-tenitore ad anelli che si puo’arricchire continuamente e sipuo’ diversificare in base allecaratteristiche del pubblico cuie’ destinato’’.

LL

VITA FEDERALE

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‘’ Questa brochure, oltre aessere una presentazione a 360gradi della federazione –aggiunge Varicelli – conterra’messaggi chiave destinati a farrisaltare meglio le caratteristi-che e l’immagine della realta’cronometristica. Si puntera’ sulfatto che siamo l’unica federa-zione mondiale specificamenteaddetta al cronometraggio, sulfatto anche che al nostro inter-no c’e’ una commissione tecni-ca che certifica le apparecchia-ture in grado di soddisfare almeglio i servizi, si porra’ inol-tre l’accento sul fatto che unafederazione autonoma e terzacome la nostra garantisce tra-sparenza al servizio. Punteremo anche a fornire unacarrellata di tutta la gamma diapparecchiature di ultima gene-razione per la rilevazione deltempo in possesso della federa-zione e ci soffermeremo puresulla organizzazione di un ser-vizio di gara evidenziando chei cronos possono strutturare edisporre il loro lavoro in base

alle esigenze di ciascuna disci-plina e di ciascun organizzato-re offrendo una copertura atutto campo che va dal lavorodi predisposizione alla elabora-zione in tempo reale e disponi-bilita’ immediata per gli utentidelle classifiche finali’’.

‘’Questo progetto – aggiungeVaricelli – si sposa alla nostraintenzione di modificare il sitofederale per farlo diventare

sempre piu’ cliccato. Il sitodella federazione deve essereun richiamo per tutte le compo-nenti del modo sportivo, unponte con atleti e federazioni eun veicolo di attenzione pereventuali clienti. Al momento il nostro sito e’ uncontenitore non ancora piena-mente utilizzato, deve invecearricchirsi di contenuti e serviziche lo rendano sempre piu’visitato. Il fine ultimo e’ diinnescare un circolo virtuosoper la promozione dell’imma-gine Ficr e per la ricerca disponsor’’.

‘’ Per rivitalizzare il nostrosito – conclude il p.a. diSavona - confido molto nell’aiuto dell’ingegnere SalvatoreAngotzi, un amico della federa-zione che si e’ detto disponibilea darci una mano con le suecompetenze specifiche nellacostruzione e arricchimento deisiti web’’.

VITA FEDERALE

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ROLOGOSapete quel pizzicoreche prende quandosta per accadere qual-

cosa? Bene, così mi sentivo a finegiugno quando il cattivo presagio,sotto forma del numero di telefonodel mio presidente Berton, simaterializzò sul display del miocellulare.Cosa vorrà? Una cosa è certa sechiama la mattina è per farti faredei servizi, se chiama al pomerig-gio non ci sono dubbi è per deiservizi se chiama la sera… anche.

PPPino (ndr: nome di battaglia delCapo) fu categorico: “Se aveviintenzioni di andare in ferie dal 23al 30 Luglio … annullale! Seireclutato, devi andare agli Europeidi pattinaggio!” – Dove? “ A Cassano d’Adda.Così, più o meno, ha avuto iniziola mia, o meglio, la nostra avven-tura agli Euro Roller Games 2006,un’esperienza di vita oltre che diuna manifestazione dove tecnica eprofessionalità ci erano richieste.

LA SQUADRA Il programma degli Europei è statodiviso in tre parti: 1) gare su pista2) gare su strada e 3) maratona.Per la prime due oltre al normaleutilizzo dei Finish-lynx per l’ordi-ne d’arrivo c’è la disciplina reginadel pattinaggio: la cronometro; perla maratona l’utilizzo dei traspon-ders in abbinata con i Lynx. Lasquadra è stata composta da seielementi, cinque di Venezia e unodi Ravenna, ecco gli incarichi dimassima:

1. Rossano Ballardini, diRavenna > trasponders ejolly;

2. Rocco Carbone, di Venezia> addetto al giudice di par-

A cura di Marco Verlinicon la collaborazione di

Maurizio Raniolo eFrancesco Monterastelli

Una settimana di grandeimpegno per i cronos di

Vicenza e Ravenna agli europei di pattinaggio,

gratificato da un’ottimariuscita del servizio e da un appagantespirito di squadra

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AVVENIMENTI

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tenza, computer lettura Lynxper giuria, trasponders;

3. Francesco Monterastelli, diVenezia > Rei 2, visualizza-zione tabelloni, , traspon-ders;

4. Maurizio Raniolo, diVenezia > 1° Lynx

5. Marco Verlini, di Venezia >Rei 2, Lynx, responsabileservizio

6. Gian Alberto Zambon, diVenezia > 2° Lynx, traspon-ders + tabelloni.

LLAA CCOOMMPPOONNEENNTTEETTEECCNNIICCAA

• n° 4 Rei 2 e n° 2 Racetime;• n° 8 cellule Polifemo

Microgate (Bisogna consi-derare gli intermedi per lacronometro: 100 e 200 meri,oltre a doppia cellula di par-

tenza e doppia cellula d’arri-vo);

• n° 2 Finish Lynx con n° 2cavalletti con prolunghe (Ilprincipale comandato viacavo ed il backup via radio);

• n° 3 LinkGate DecRadio en° 4 LinkGate EncRadio, n°2 trsduttori NA e n° 2 tra-sduttori NC;

• n° 5 computers portatili, n°2 gruppi continuità e n° 2stampanti (1 b/n e 1 colore),

• n° 4 Micro Graph (2 per lavisualizzazione della classi-fica fino alla sesta posizionecon aggiornamento imme-diato, vedi cronometro, 2per la visualizzazione diindicazioni varie: che tipo digara, manifestazione e mes-saggi vari comandati da uncomputer)

• n° 2 Micro Tab, Master e

Slave (1 per la visualizza-zione nr concorrente, posi-zione e tempo gara; 1 com-pleto di riserva);

• n° 1 struttura autoportantetabelloni;

• n° 4 bobine tripolari perLynx, n° 10 bobine bifilare,bobine alimentazione, cavivari , una scala, supporti percellule ecc.

Tutto ha funzionato alla perfezio-ne senza intoppi pregiudiziali perla riuscita delle varie gare e dellamanifestazione, ricevendo l’ap-prezzamento del servizio da tutti:dall’organizzazione, ai giudiciinternazionali e ai dirigenti delC.E.C. (COMITE EUROPEENDE COURSE) e del ComitatoEuropeo Roller Skating.Ora due testimonianze di coloroche hanno vissuto in prima personaquest’esperienza indimenticabile.

AVVENIMENTI

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AVVENIMENTI

Maurizio: Il giorno 23 lugliosiamo partiti con il nostro furgonee una macchina e ci siamo incon-trati a Cassano con il collegaBallardini di Ravenna e dopo averpreso possesso delle nostre camereall’albergo , ci siamo recati pressoil pattinodromo per prendere con-tatti con l’organizzatore.L’incontro con l’organizzatore, perdiscutere della logistica e dellenecessità più impellenti, al primoimpatto, non è stato dei miglior, unpo’ freddino ma già dal secondogiorno l’atteggiamento iniziale didiffidenza si era trasformato inattiva collaborazione e di dichiara-zioni di stima e al momento deisaluti si era tra vecchi amici.Tengo a precisare che è stata unasettimana molto dura, perché siarrivava ogni giorno sul campo digara verso le ore 9.30/10.00 eandavamo a dormire non primadelle 01.30 ..Nonostante tutto, pur essendo statauna settimana molto dura, da partemia e penso che valga anche pergli altri del gruppo, ritengo siastata una settimana molto ricca eha fatto sì che il nostro gruppo giàben affiatato, si rinforzasse ancorpiù, anche con il “Ballardini” siadal punto umano, in quanto ognu-no di noi ha imparato a non pensa-re solo per se stesso ma a lavorarein equipe, sia per il notevole baga-glio tecnico acquisito.Per tutto quello che ho dentrodopo questa esperienza, ritengo diessere pronto per qualsiasi manife-stazione cui la Federazione intendamandarmi.

Francesco:Vorrei porre la questio-ne essenzialmente per l’esperienzadi vita vissuta. Naturalmente lasquadra dei cinque veneziani eragià affiatata, causa le innumerevoligare già svolte assieme, a questi si

è aggiunto il Ballardini daRavenna che immediatamente si èinserito nel gruppo riuscendo adimporre la cadenza romagnola,facendo sì che l’equipe diventasseperfettamente amalgamata.Otto giornate di gara dove la ten-sione, la stanchezza ma soprattuttoil caldo opprimente si sono fattisentire in più occasioni, in ognunodi questi momenti di calo c’erasempre qualcuno che riusciva arisollevare l’atmosfera, che “reset-tava” tutte le tensioni .E’ solamente vivendo fianco afianco per 24 ore al giorno perotto giorni che arrivi a capire edapprezzare la grande calma diRocco, l’allegria di Gian Alberto,la goliardia di Maurizio, la profes-sionalità di Marco, la saggezza diRossano.Tutti abbiamo imparato qualcosada tutti e tutti siamo tornati a casacon qualcosa in più, esperienza,conoscenza e perché no di tristez-

za per la fine di questa avventurama soprattutto di orgoglio, di sod-disfazione, di felicità quandoabbiamo avuto la certezza cheanche in questa occasione abbia-mo tenuto alto il nome dellaFICr e del nostro “Leòn” (sim-bolo di Venezia) anche nellemanifestazioni internazionali.

EPILOGOChe dire a conclusione di questerighe, nient’altro che ringraziarechi ci ha permesso di vivere que-sta esperienza molto, molto posi-tiva.Permettetemi, infine, di utilizzarequesto strumento per ringraziarepubblicamente tutti i componentidella squadra che ho avuto l’ono-re di coordinare. E’ facile crono-metrare quando hai così validicompagni d’avventura.

Grazie.

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Dal Senegalal MaroccoDal Senegalal Marocco

di Claudio Reali - DSC

Il servizio puntualmente efficace

svolto dai cronos in Senegal ha meritato

la richiesta del servizioanche in un altro

evento ciclistico africano,il Tour del Marocco

el corso del “9°tour cycliste duSénégal”, che si èsvolto dal 7al 17

Settembre siamo stati contatta-ti dall’Organizzazione delTour del Marocco che ci hachiesto la disponibilità adeffettuare il servizio di crono-metraggio ed elaborazione datinella edizione del giro ciclisti-co professionistico che è svol-ta nel mese di novembre.Il servizio professionale pre-stato nel corso del Tour duSenegal, dall’equipe compostada Enrico Bonardo (CN),Claudio Reali (CS) addettiall’elaborazione delle classifi-che, Michele Radogna (BA) alFinishLynx e Franco Vecchiè(IM) al seguito della gara, haraccolto il plauso di quantihanno partecipato alla garaciclistica e soprattutto dei diri-genti della squadra delMarocco.Non è il primo anno che i cro-nometristi italiani sono chia-mati ad effettuare il servizio inuna gara africano con la parte-cipazione di numerose squadretra cui quelle europee.L’Associazione d’Imperia èpresente da diversi anni, inquest’ultimi ha coinvolto l’e-

quipe del ciclismo. La valenza, l’entusiasmo e laprofessionalità acquisita daicomponenti dell’equipe stadiffondendo la necessaria pre-senza di attenti professionistinella gestione dei servizi dicronometraggio nella discipli-na del ciclismo, non solo inItalia ma anche all’estero.Certamente non è facile svol-gere un servizio di cronome-traggio in Africa, la mancanzadi risorse economiche prival’organizzazione di mezzi ido-

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AVVENIMENTI

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AVVENIMENTI

nei ad assicurare alle variecomponenti coinvolte nell’e-vento idonee strutture. Ancheil clima non è favorevole, tem-perature alte ed umidità neces-sitano di un periodo di adegua-mento, come anche l’alimenta-zione è molto diversa dallanostra dieta mediterranea. Matutto ciò viene superato con lospirito di adattamento che cidistingue.Il Tour du Senegal è andatobene, le apparecchiaturehanno funzionato, le classifi-che venivano consegnati intempi brevi, non brevissimicome avviene per le manife-stazioni che svolgiamo sulnostro territorio. Anche la diffusione delleinformazioni attraverso ilnostro sito federale sono stateabbastanza immediate, certa-mente trovare una postazioniInternet non è stato facile maci siamo riusciti e lo testimo-niano alcuni giornalisti comel’equipe della RFI(RadioFranceInternational)che visionavano le classifichedal sito federale e la richiestapervenuta in Federazione daparte di un giornalista france-se. Peccato che in Senegal nonè possibile visionare le classi-fiche anche sui palmari etelefoni cellulari, questo si puòfare in Italia ed in tutti i paesidove il sistema wap è attivo;basta collegarsi al sito“http://62.101.83.30/ficr/bin/risultati_wap.asp”.La Federazione ha investitomolto in risorse tecnologiche enegli uomini e ciò viene ripa-gato quando gli Organizzatorici chiedono il nostro servizio.

CCertamente ci fa piacerequando una consorellaFederazione ci chiede

di stipulare un protocollo d’in-tesa in cui sono descritti inostri servizi, impegni ed oneridi spesa.Questo è avvenuto nuovamentecon la Federazione CiclisticaItaliana; il nuovo ConsiglioFederale della ciclistica hainteso rinnovare, per il correnteanno e quello futuro la conven-zione con la nostraFederazione. Con l’occasionesono state riviste alcune partidella vecchia convenzione,quali l’abbinamento dei tran-sponder con il FinishLynx e ladiminuzione del numero dicronos impegnati in un serviziodi ciclismo a tappe. I transpon-der utilizzati in questi ultimianni hanno permesso dimigliorare notevolmente lanostra performance. I cronometristi devono rilevarei tempi dei concorrenti chepassano sul traguardo d’arrivoe quando con il FinishLynx inumeri non sono leggibili allo-ra i transponder sono pressochèessenziali, perché il risultatodeve essere dato con certezza.Anche il numero dei cronome-tristi è stato diminuito da sei acinque, ciò anche per ridurre lespese e questo per essere com-petitivi. Oltre alla professiona-lità, che non ci manca, gliorganizzatori guardano anche icosti, perché una manifestazio-ne ciclistica a tappe richiede

tante risorse economiche; glisponsor diminuiscono sempredi più, altrettanto, le sommemesse a disposizione degliorganizzatori.Con la convenzione è statoproposto l’utilizzo del sistemaWireless kit, che permette,nelle gare a cronometro, diinviare i tempi di partenza edegli intermedi direttamenteall’arrivo in tempo reale; que-sto è avvenuto nella manifesta-zione Tirreno-Adriatica di que-st’anno.Non sono solo queste le inno-vazioni. Oggi è anche possibilevisualizzare le classifiche oltreche sul sito federale anche suicellulari di ultima generazionee sui palmari e non solo per ilciclismo ma anche per tutti lealtre discipline sportive. Un nuovo modo di presentarei risultati collimante con l’usodiffuso dei cellulari in cui èpossibile vedere le trasmissio-ni televisive, filmati ed i tele-giornali. E’ molto sempliceservirsi di questo nuovo siste-ma. Basta che nel momento incui si chiede il codice di pub-blicazione di una nuova gara,per inviare i dati delle classi-fiche sul sito federale, si chie-da anche la pubblicazione sulsistema wap, quindi sui pal-mari e cellulari di nuovagenerazione, quelli che posso-no collegarsi ad Internet. Ilsi to di r iferimento è:http://62.101.83.30/ficr/bin/risultati_wap.asp.

LA CONVENZIONE CON LA CICLISTICA

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TECNICA

Commissione Tecnica Federale

L’alimentazionedei nostri apparecchi a 230V

Commissione Tecnica Federale

L’alimentazionedei nostri apparecchi a 230V

di Igor Carpita lcuni anni fa, sempre suquesta rivista, abbiamodato delle indicazionirelative ai rischi con-nessi agli impianti elet-

trici, allestiti in modo provvisorio, inoccasione delle nostre presenze sulcampo, per gli apparecchi che richie-dano una alimentazione da rete.Ricordiamo i passaggi essenziali evediamo se qualcosa è cambiato.La corrente elettrica che attraversa ilnostro corpo provoca diversi effetti aseconda della intensità che raggiungee dal tempo che permane. L’effettopiù modesto e reversibile è la “teta-nizzazione” cioè il dolore e l’indolen-zimento dei muscoli che accompagnal’atto di prendere la scossa. I danniveri iniziano dalla “fibrillazione” delcuore, che può essere innescata giàcon correnti di 30mA (30 millesimidi Ampere), ed è irreversibile (salvol’uso di defibrillatori). Questo valoredi corrente non è poi un valore cosìalto, si pensi che in una lampadina da100W circola una corrente di 43mA.Nel caso del nostro corpo un passag-gio di corrente mano-mano oppuremano-piedi, sottoposti ad una tensio-ne di 230V (quella degli impiantidomestici) può raggiungere valori dicirca 100mA: quindi mortali. Alloraperché non si muore ogni volta cheprendiamo la scossa? In realtà ciò che ci salva sono le con-dizioni di isolamento che quasi sem-pre ci circondano: le scarpe, i vestiti,

l’asfalto, i pavimenti in marmo, inlegno, in ceramica, la ghiaia e cosìvia; tutte cose che, aumentando laresistenza al passaggio degli elettro-ni, limitano la corrente a valori moltoinferiori: 1-3 mA, sufficiente a farcisentire dolore o poco più. Quandoqueste difese naturali vengono amancare sorgono i veri rischi. Quindiun corpo nudo ( bastano la mano ed ipiedi), bagnato, e magari non deltutto sano, è in condizione di altissi-mo rischio di folgorazione.

Quando possiamo prendere la scos-sa ?Se andiamo ad aprire un qualsiasiapparecchio elettrico mentre è ali-mentato possiamo incontrare all’in-terno morsetti o parti metalliche chesono in contatto con la rete elettrica.Si parla allora di “contatto diretto”.In pratica ce lo siamo andati a cercarefacendo operazioni non consentite,cioè abbiamo aperto involucri, cas-sette, tolto barriere o comunque fattovolutamente operazioni senza pren-dere opportuni provvedimenti comequello di staccare la spina. Se invece tocchiamo un involucro inmetallo e questo risulta in tensioneperché qualcosa al suo interno si èguastato, si parla di “contatto indiret-to” : il più insidioso e pericoloso per-ché imprevedibile.La legge impone una precisa cautelacontro questo tipo di rischio obbli-

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TECNICA

gando l’uso di apparecchi differen-ziali (salvavita) che praticamenteintervengono al momento del guastoe prima che si possa prendere la scos-sa. Condizione essenziale perchél’apparecchio funzioni è che esista unimpianto di “dispersione di terra” eche questo sia collegato alle prese edagli involucri metallici delle utenzeelettriche.Ci sono altri modi per essere sicuri dinon rimanere folgorati, ad esempiocon tensioni di lavoro inferiori a 50Vo 120V (in corrente continua).

Cosa dobbiamo o possiamo fare? L’apparecchio differenziale fa partedell’impianto elettrico fisso e, quindi,la sua installazione non dipende daNoi ma dal gestore dell’impianto.Nostro compito è assicurarsi che esi-sta. Più difficile è sapere se esistel’impianto di terra e se è stato recen-temente verificato (la verifica è unobbligo di legge nei locali di tipoNON domestico).Una prova pratica, grossolana maefficace, è quella di collegare unalampada da 100W fra un polo dellapresa ed il polo centrale di terra: l’ap-parecchio differenziale DEVE inter-venire. La prova richiede molta cau-tela, i conduttori devono essere colle-gati in assenza di tensione e solodopo verrà chiuso l’interruttore gene-rale.Se non funziona, cioè se non avvienel’intervento automatico dell’interrut-tore, l’impianto non è da ritenersisicuro, e dobbiamo rifiutarci di usar-lo.Quali sono le altre alternative ?Si può pensare di lavorare a tensionipiù basse di 50V. Tutti i nostri ali-mentatori presentano una tensione di12-20V, ma qui nasce un’altra cautelada verificare.Non basta che la tensione fra i duecapi dell’alimentatore sia inferiore a50V (esempio 13,5V idonea a carica-re le batterie da 12V), occorre ancheche ogni polo sia isolato o mantengaun valore inferiore a 50V rispetto al

valore di terra. Questo fatto può sem-brare strano, ma non impossibile enemmeno raro. Tutti gli alimentatoriswitching (quelli dei computer) prividi trasformatore interno possonoavere tensioni elevate rispetto a terranonostante la loro bassa differenza dipotenziale ai capi. Non solo, si può anche ipotizzare cheun guasto interno all’alimentatoredanneggi un qualunque isolante e checonduttori, normalmente destinatialla bassa tensione, assumano valoripericolosi. In questo caso può solointervenire il costruttore che dichiarache il proprio alimentatore è, sì dibassa tensione, ma anche di “sicurez-za” apponendovi un simbolo ( unoscudo con due cerchi all’interno chesi intersecano). La loro particolarecostruzione impedisce che un guastoqualsiasi, interno, possa creare ilrischio sopra citato.

Cosa è cambiato negli ultimi anni?La vera novità è la diffusione di pic-coli Gruppi di Continuità detti ancheUPS che si sono presentati sul merca-to solo grazie all’abbattimento drasti-co dei costi ed hanno permesso diacquistare a poche decine di euroapparecchi in grado di garantire l’au-tonomia ai nostri cronometri pertempi di alcune ore.

Come funziona un UPS?L’apparecchio è collegato alla tensio-ne di rete, al suo interno sono presen-ti: un circuito che mantiene carichealcune batterie al piombo ed un cir-cuito elettronico chiamato inverterche produce una onda sinusoidaleuguale a quella di rete (stessaampiezza, stessa frequenza, stessaforma). Con quest’ultima si alimenta-no i nostri apparecchi. Fino a che èpresente la tensione di rete l’ energiaviene prelevata e trasferita all’utenzaelettrica attraverso vari passaggi. Inpresenza di black-out l’inverter conti-nua a produrre l’onda di tensione,prelevando l’energia dalle batterie, egli apparecchi continuano a funziona-

re (almeno fino a che dura l’autono-mia delle batterie).

Ma per quanto riguarda la sicurez-za cosa succede? In caso di guasto interno che potreb-be causare un contatto indiretto l’ap-parecchio differenziale, a monte del-l’impianto interviene e si stacca, maquesto non interrompe l’alimentazio-ne all’utenza elettrica per viadell’UPS.Da questo momento in poi però l’im-pianto diventa sicuro, cioè toccandol’involucro in tensione od addiritturaun morsetto alimentato non prendia-mo più la scossa perché l’alimenta-zione ha origine da batterie e non piùdalla rete. Tecnicamente si dice chenon si forma l’anello di guasto per-ché manca il collegamento di terranella sorgente di alimentazione:impianto IT. Un altro caso previsto dalle norme èl’impianto in “separazione elettrica”cioè alimentato tramite un trasfor-matore di isolamento.Questo è un sistema veramente sicu-ro, fra l’altro può funzionare a 230V,con le uniche limitazioni di poter ali-mentare una sola utenza per ogni tra-sformatore e che la linea sia protettacontro i danneggiamenti (intubata,interrata, ecc.). Tutti gli eventualiapparecchi collegati a valle del tra-sformatore: PC, alimentatori, pulsantinuoto, trasduttori, tabelloni, ecc.diventano automaticamente sicuri.

Come ultima raccomandazionericordiamo che in presenza divasche di piscine è obbligatoriomantenere una distanza di 3,5m dalbordo delle stesse per gli apparecchialimentati dalla rete.All’interno di questo perimetro è pos-sibile solo portare apparecchi cherispondano ad uno dei sistemi sopracitati, senza nessuna altra eccezione.Si ricorda infine che al di là delleconseguenze nefaste possibili, nonrispettare una prescrizione di sicurez-za è considerato reato penale.

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TECNICA

ALGE TimyALGE Timydi Giuliano Menestrina

I.T.N. - AssokronosTrentina

ODELLI E

CARATTERISTICHE

Timy, l’ultimo nato deicronometri ALGE, èattualmente disponibile

in 2 versioni, Timy XE e Timy PXE. Idue modelli si differenziano esclusiva-mente per la presenza della stampanteintegrata (modelli PXE).

1.1. BASE TEMPI

La base tempi è fornita da un oscilla-tore al quarzo termocompensatoaccreditato di una precisione di +/-2,5 ppm (pari a +/-0,009 s/h) nelrange di temperatura d’utilizzo da -25 a +50 °C.

1.2. MEMORIA

Il cronometro mantiene i dati inmemoria anche spento. All’accensioneviene proposto l’ultimo programmautilizzato con la possibilità di prose-guire la gara in corso al momentodello spegnimento mantenendo itempi rilevati o di azzerare la memoriaper iniziare una nuova gara.

1.3. TASTIERA:

La tastiera è in silicone. La dimensio-ne dei tasti, la corsa relativamentelunga degli stessi e l’avvertibile rispo-sta alla pressione ne garantiscono l’a-gevole utilizzo anche indossando iguanti.Vi sono 4 tasti funzione, da <F0> a<F3> che variano il loro funziona-mento in base alle indicazioni presentisull’ultima linea del display.Un tasto <START>, di colore verde,utilizzato, naturalmente, per la crea-zione di un impulso di start e per l’ac-censione dell’apparecchio.

Un tasto <STOP>, di colore rosso, uti-lizzato per la creazione di un impulsodi stop e per lo spegnimento dell’ap-parecchio. Non vi è pericolo di spe-gnere accidentalmente il cronometroin quanto, la sequenza di spegnimentosi attiva solo tenendo premuto il tastoper almeno 3 secondi e confermandopoi con il tasto <OK>Solo per il modello PXE un tasto coniconcina della stampante per l’avanza-mento della carta. In combinazionecon il tasto <2nd> si accede al menudi configurazione della stampante.Un tasto <2nd> per il richiamo dellefunzioni secondarieUn tasto con l’iconcina di un elencoper il richiamo del menu principale. Incongiunzione con il tasto <2nd> per-mette di accedere al menu di verifica. Un tasto <CLR> per la cancellazionedei dati inseriti o per uscire dai varilivelli di menuQuattro tasti freccia a T.Dieci tasti cifra, di colore giallo, diampie dimensioni e ben spaziati tra di

MM

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loro per evitarne il contemporaneoazionamento indossando i guanti.Un tasto <OK> di colore verde perconfermare i dati di start, le scelte imenu e l’accensione del cronometroUn tasto <OK> di colore rosso perconfermare i dati di stop e lo spegni-mento del cronometro

1.4. DISPLAY

Al sopra della tastiera è posizionatoun display grafico LCD da 128x64pixel. I dati principali vengono visua-lizzati con un carattere didimensione maggiore rispettoai dati meno significativi.L’ultima linea contiene l’indi-cazione della funzione associa-ta ai tasti funzione.

1.5. LATO DESTRO

Sul lato destro del cronometrotroviamo:Tre prese banana collegata amassaUna presa banana D-OUT peril collegamento del tabelloneALGE GAZ o di altri tabelloniche accettino il formato di tra-smissione ALGEUna presa banana, C0, per il collega-mento della linea di startUna presa banana, C1, per il collega-mento della linea di stop. La presenzadi presa di tipo banana consente il col-legamento di qualsiasi telecomandocon contatto NA.Una presa DIN con piedinatura stan-dard ALGE. A questa presa possonovenir collegati tutti gli accessori previ-sti da ALGE per le sue linee di crono-metri quali fotocellule, alimentatori,sensori ed altro.

1.6. LATO SINISTRO

Sul lato sinistro troviamo:Una presa per il collegamento di unafonte di alimentazione da 7 a 15 VDCforniti o dallo specifico alimentatorecompatto PS12A o da una batteriaesterna.Una presa D-Sub 25-pin. A questapresa è possibile collegare la TimyDocking Station TIDO oppure laMulti Channel MC9, il cavo seriale di

collegamento al PC o l’antenna GPSper la sincronizzazione.Una porta USB per il collegamento alPC.

1.7. PARTE SUPERIORE

Nella parte superiore del cronometro,per il modello PXE, troviamo la stam-pante. La stampante, di tipo termicocon possibilità grafiche, ha una velo-cità di stampa di 6 righe al secondo edutilizza rotoli di carta termina da 57.5mm di altezza di facilissima reperibi-

lità. La sostituzione della carte è estre-mamente semplice ed il vano puòaccogliere rotoli da 30 metri.

1.8. PARTE INFERIORE

Nella parte inferiore vi è l’alloggia-mento per le 6 pile a stilo (AA) per ilfunzionamento in assenza di alimenta-zione esterna. Si possono utilizzarepile NiCd,NiMH o alca-line. Nel casodi utilizzo dipile alcaline(solo nelmodello XE)al posto dellepile ricaricabi-li è necessarioagire sull’in-terruttore aslitta posto poco sopra il pacco batte-rie. La sostituzione delle batterie èeffettuabile dall’utente.

2. ACCESSORITimy è compatibile con la, maggiorparte degli accessori ALGE quali can-celletti, fotocellule, pulsanti ecc.Alcuni accessori meritano una notaparticolare:

2.1. STAMPANTE P5-25

La stampante esterna ALGE P5-25 èuna stampante termica con capacitàgrafiche accreditata di una velocità di6 linee/secondo. La meccanica è lastessa della stampante integrata nel

modello PXE Il collegamentoal cronometro, da cui preleval’alimentazione, viene effettua-to utilizzando il connettore a 25

poli1. Il cavo di collegamentoha una lunghezza di circa unmetro e questo consente diposizionare la stampante in unaposizione comoda e sicuramentre si tiene il cronometro inmano. L’utilizzo di tale stam-pante è, naturalmente, consi-gliato con il modello XE.

2.2. TIMY DOCKINGSTATION

La Timy Docking Station, opzionale,dispone di prese boccola per tutti inove canali gestiti da Timy, di 4 preseDIN con piedinatura standard ALGE,2 prese DIN con seriali RS 232 e RS485, una presa cuffia con relativaregolazione del volume, un’uscita subanana per collegare una eventualetromba e una porta S-Sub 25-pin iden-tica a quella presente sul Timy.

2.3. MULTI CHANNEL MC9

Il Multi Channel MC9 dispone diprese boccola per tutti i nove canaligestiti da Timy.

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TECNICA

2.4. VALIGETTA DI TRASPORTO

Per il trasporto del cronometro, dell’a-limentatore e della carta di riserva,nonché di alcuni cavetti è disponibileuna funzionale valigetta in alluminio.Nella foto è visibile una valigettacompleta con Timy e l’antenna GPSper la sincronizzazione.

3. SOFTWARE

Il firmware di Timy è ospitato in unamemoria di tipo FLASH. Questo con-sente di mantenere sempre aggiornati iprogrammi del cronometro scaricandole ultime versioni dal sito del produt-tore. Ad oggi sono disponili 12 pro-grammi differenti: Backup,Tracktimer, Trainig light, Laptimer,Cyclestart, Stopwatch, Commander,Pc-timer, Speed, Trainig ref, Windspeed e Terminal.

In questo articolo non viene illustratonel dettaglio il funzionamento dei variprogrammi ma solamente accennatoalle possibilità offerte da alcuni diquesti.

3.1. COME SINCRONIZZATORE

Una peculiarità di Timy è la possibi-lità di venir utilizzato, non solo comecronometro, ma anche come sincro-nizzatore. Per utilizzare Timy comesincronizzatore eseguire le operazionidi seguito indicate.• Collegare l’antenna GPS al connet-tore a 25 poli• Accendere Timy premendo il pul-sante <START> e poi il tasto <OK-verde> , alla richiesta di conferma del-l’accensione premere nuovamente iltasto <OK-verde>

• Scorrere la lista dei programmi con itasti freccia in basso fino a selezionareil programma “PC-timer”• Confermare con il tasto <OK-verde>• Premere nuovamente il tasto <OK-verde>.• Timy rileva automaticamente la pre-

s e n z adel l ’an-t e n n acollegatae, dopoa v e rcompen-sato ilritardo dipropaga-zione dalsatel l i te. a l l ’ a n -t e n n a ,

visualizza, sul display, l’ora solare.• Modificare, se del caso, il fuso ora-rio utilizzando i tasti <F2> o <F3>rispettivamente per incrementare odecrementare il fuso a step di 30’.• Premere <F1> per confermare lasincronizzazione.• Scollegare l’antenna GPS.• L’impulso di sincronizzazione vieneinviato sulla boccola di start (indicatacon C0). L’impulso viene inviato solose, allo scadere del minuto, i tasti<OK-verde> e <OK rosso> eranoentrambi premuti.L’intera operazione di predisposizionee sincronizzazione dell’apparecchio siconclude in meno di un minuto; l’uni-ca accortezza è di posizionare l’anten-na in modo che “veda” il cieloÈ possibile utilizzare Timy come sin-cronizzatore anche senza collegarel’antenna GPS ma, in questo caso, ènecessario sincronizzare l’apparecchiocon un segnale esterno sulla linea distart dopo aver impostato manualmen-te l’ora e la data di sincronizzazione.

3.2. BACKUPBackup è un programma adatto perl’utilizzo di Timy come cronometromanuale o di backup. È utilizzabile pertutte quelle competizioni in cui serverrilevare l’ora solare di passaggio.

3.2.1. Auto storiche

Timy può venire utilizzato per il cro-nometraggio delle auto storiche sfrut-tando la possibilità di configurare inmaniera differente le temporizzazionidei diversi canali.Quello di cui si necessita è:• Timy con stampante• Pressostato• Cavo di collegamento pressostatocon spine banana sul lato cronometro• Un cavetto banana-banana con foropassante• Pulsante con spina DIN con il con-tatto sull’intermedioAccendo il cronometroSeleziono il programma PC-timerLo sincronizzoCollego, utilizzando il cavetto banana-banana, l’ingesso start con l’ingressostop (C0 collegato con C1)Collego il pressostato ad uno dei polimassa e alla banana dell’altro cavettoCollego il pulsante alla presa DIN.Richiamo il menu con l’apposito tastoe seleziono “canali” e poi “interno”ed, infine, “blocco start C0”. Impostoil tempo di riarmo ad un decimo (0010e <OK-verde>; poi seleziono “bloccoc1-c8”correggo il tempo di riarmo deirestanti canali impostandolo, ad esem-pio, a 2 secondi.(0200 e <OK-VERDE>).

Premendo il tasto <CLR> diversevolte esco dai vari livelli di menu.Quanto il concorrente transita sulpressostato premo, come di norma, ilpulsante. Sulla banda, per ogni pas-saggio leggo in corrispondenza di C1il passaggio dell’asse anteriore, in cor-rispondenza di C0 i passaggi dei dueassi ed in corrispondenza di C2 ilmanuale

3.3. TRACKTIMER

Tracktimer è un programma adatto pertutte quelle gare in cuoi la partenza èunica mentre l’arrivo è multiplo comenelle gare di atletica in pista o dinuoto. L’impulso di partenza è rilevatosul canale C0 (o attraverso la pressio-ne del tasto <START>. Gli arrivi perle gare di atletica possono venir rile-vate sul canale C1 (pulsante, cellula

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TECNICA

sulla presa DIN). Gli impulsi di arrivovengono stampati sulla banda numera-ti di uno in uno.Nel caso di una gara di nuoto, colle-gando i pulsanti ai vari canali da C1 aC8 della MC9 o della Timy SocketStation si avrà la stampa dei tempinell’ordine in cui i concorrenti giun-gono sul traguardo, mentre il numerodi canale permette di individuare lacorsia a cui il tempo si riferisce.Per una nuova gara è sufficiente pre-mere il tasto <OK-verde> e conferma-re, con <F0>, il cambio di “pettorale”.Impostando un numero di pettoraleprecedente e confermandolo con<OK-verde> è possibile riprendereuna batteria precedente.

3.4. TRAINING LIGHT

Questo programma trova utilizzo prin-cipalmente nelle sessioni di allena-mento e presenta tre modalità di fun-zionamento.La prima, dopo la partenza, attende dirilevare un numero prefissato diimpulsi sul canale C1 dopo di checonsidera il concorrente arrivato (o laprova finita) e si predispone per unanuova partenza.La seconda considera la gara conclu-sa, indipendentemente dal numero diimpulsi intermedi rilevati, con unimpulso sul canale C1.La terza modalità è, di norma, disabi-litata.

3.5. LAPTIMER

Da utilizzare se è richiesto il calcolodel tempo giro.

3.6. CYCLESTART

Questo programma è specifico per ilcronometraggio delle gare ciclistichedi inseguimento su pista

3.7. STOPWATCH

La possibilità di collegare dispositiviin start e stop e la potenza del softwa-re di Timy permettono di utilizzare lostrumento per il cronometraggio diqualsiasi gara con partenza ed arrivoindividuale. Il programma “Stopwath”è il programma adatto allo scopo. Ipettorali digitati sulla tastiera vengono

considerati in partenza o in arrivo asecondo del tasto <OK> che si utilizzaper confermarli. Utilizzando il tasto<OK-verde> si imposta un pettorale inpartenza, confermando con il tasto<OK-rosso> si imposta il pettorale inarrivo. Tra le varie funzioni vi è lapossibilità di memorizzare gli impulsie di assegnarli, con comodo, in unsecondo tempo. Il programma gestiscegare sino a 256 manche, offre il calco-lo dell’ordine di partenza con il meto-do BIBO per proporre i pettorali nel-l’ordine corretto nella manche succes-siva. Vi è completa possibilità di cor-rezione dei tempi di partenza e di arri-vo e di ogni operazione effettuata neviene stampata evidenza sulla banda.È possibile stampare classifiche gene-rali o di gruppo relative sia alla man-che che totali. È, inoltre, possibileimpostare la modalità di visualizzazio-ne del tempo sul tabellone: nelle man-che successive alla prima: partendo da0 o partendo dal tempo delle mancheprecedenti.

3.8. COMMANDER

Programma per l’invio di dati ai tabel-loni. Tra le varie possibilità di coman-do una, estremamente interessante è lapossibilità di attivare un countdown,sia in modalità unica che ciclica.

3.9. PC-TIMER

Pc-timer è sviluppato per sfruttare labase tempi di Timy e l’invio dei cro-nologici rilevati al computer.

3.10. SPEED

Serve per il calcolo della velocitàmedia all’interno di una base di velo-cità. Tra i vari parametri impostabili visono, oltre alla lunghezza della basecronometrata, le velocità minima emassima ammessa e l’unità di misuraselezionabile tra chilometri orari,miglia orarie o metri al secondo. Vi è,inoltre, la possibilità di invertire ilsenso di percorrenza all’interno

3.11. TRAINIG REF

Programma sviluppato per gli allena-menti o il cronometraggio automatico.Impostato un tempo di riferimento è

possibile stabilire una soglia entro cuiè atteso i l segnale di stop. Superatatale soglia il concorrente viene “elimi-nato” e si passa al successivo.

3.12. WIND SPEED

Programma sviluppato come interfac-cia con l’anemometro ALGE

3.13. TERMINAL

Questo programma è destinato all’uti-lizzo da parte di giudici per l’immis-sione di punteggi.

4. DOCUMENTAZIONE

La serie completa dei manuali in ita-liano, a cui si rimanda per eventualiapprofondimenti, è disponile sul sitointernet del produttore, all’indirizzohttp://www.alge-timing.com/alge-e.htm (pagina in inglese) selezionandola voce “manuals”. Sul sito dell’im-portatore italiano http://www.zsti-ming.com , alla voce “Sport” sonodisponibili alcuni interessanti esempid’utilizzo.

5. CONCLUSIONI

ALGE, con Timy, ha realizzato un cro-nometro di dimensioni compatte maestremamente dotato dal punto di vistasoftware e di possibilità di collega-mento di periferiche ed accessori. Lepotenzialità operative e le dimensionicompatte ne fanno uno strumento adat-to per venir utilizzato sia come crono-metro manuale o di backup che comecronometro principale in gare indivi-duali, di atletica in pista o di nuoto.L’impressione costruttiva è di un appa-recchio di robusta costruzione in gradodi sopportare a lungo utilizzi in situa-zioni critiche.ALGE ha curato in maniera particolarel’interfaccia utente ed i menu di confi-gurazione ed operativi rendendolo unostrumento di semplice utilizzo e difacile apprendimento adatto anche aquelle associazioni che intendonoavvicinarsi alle apparecchiature di talecasa.

_______________________________1 È possibile utilizzare la stampante P5 conconnettore DIN a 8 poli collegandolo attra-verso La Timy Docking Statio,

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LA PAROLA A... FRANCO LAURO

Sport e cronometro:lo spettacolo è servito

Sport e cronometro:lo spettacolo è servito

di Franco Lauro

II popolare telecronistainviato speciale della RaiFranco Lauro racconta le

emozioni che lo scorrere deltempo regala ad

alcune discipline sportive.Lauro, noto ai telespettatori

per essere conduttore di“Domenica Sprint” e “90°minuto serie B”, sottolineaanche come i cronos siano

una componente chiave dell’evento sportivo.

tempo e’ un elemen-to fondamentaledello sport quandonon decisivo.

Il connubio tempo-sport puòcostituire l’essenza stessa dellospettacolo offerto al pubblico,sicuramente regala indimentica-bili momenti emozionali.Il tempo e’ un fattore che incidenella maggior parte degli eventisportivi e si fa “sentire” ancheladdove, nello specifico, non e’ ilcentesimo di secondo a decideredell’impresa sportiva. Ma iltempo è naturalmente palpitantee regala emozioni indicibili aitelespettatori e al telecronista cheracconta l’evento in quelle occa-sioni dove risulta determinanteper consacrare un verdetto. Ilprimo esempio che mi viene inmente sono i tempi di recuperodegli incontri di calcio dove inpochi secondi si può decidere ilrisultato, regalando gioie e doloriai tifosi e anche, magari, contornidi polemiche.L’attesa spasmodica dello scorre-re dei secondi e’ pura adrenalinaper chi racconta l’ultimo atto diun evento che fino all’ultimo puòcambiare volto e queste stesseemozioni sono trasmesse al pub-

blico da parte sua incollato colbatticuore allo schermo. Proprioquesta suspence regalata daltempo offre un sapore specialeall’evento e può renderlo indi-menticabile. Quanto siano dive-nuti importanti i tempi di recupe-ro in un incontro di calcio lodimostra anche il fatto che anniaddietro il telecronista si limita-va, per indicare la fine dei giochie delle possibile chance di influi-re sul risultato, a sottolinearel’avvicinarsi dello scadere deitempi regolamentari. Oggi invecesi usa dire “mancano ‘tot’ minutial termine più il recupero”. Una

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LA PAROLA A... FRANCO LAURO

modifica della terminologia nonda poco conto, testimoniandoquanto il fattore tempo sia diven-tato via via più incisivo. Per laserie, fino al fischio finale tuttopuò accadere e regalare emozionivariegate.Per quanto riguarda il basket,disciplina a me particolarmentecara, qualcuno l’ha definita ‘poe-try in action’, poesia in azione,ma aggiungerei che l’emozione ela suggestione del gesto tecnicosono legati al ‘time in progress’,ovvero all’evolversi del tempo. Iltelecronista del basket, più’ anco-ra degli altri, e’ legato allo scor-rere dei secondi perche’ ogniazione deve svolgersi in 24”pena la perdita del possesso pallae ci sono inoltre quattro frazionidi gioco ed eventuali supplemen-tari. Molte situazioni di equili-brio sono inoltre decise all’ulti-mo tiro. Rimarra’ per esempioscolpita negli annali sportivi laserie finale tricolore nel 1989 traLivorno e Milano decisa in gara5 da un canestro segnato negliultimi attimi di gioco che fu dap-prima validato in favore delLivorno, assicurandogli il titolodi campione italiano, e poi annul-lato perche’ ritenuto fuori tempo,ribaltando il risultato a favore diMilano. In seguito a questo even-to, che tolse a Livorno la possibi-lità di laurearsi campione italianodopo 40 anni di rincorsa e scate-no’ naturalmente risse in campo esuccessive polemiche tra leopposte sponde, federazione eLega disposero che i cronometriin campo fossero tarati non solopiù sui decimi di secondo ma suicentesimi.Questa suspence legata al tempoe’ del resto uno degli elementi

che ha contribuito al successodella disciplina. Proprio questa‘presa’ degli animi assicuratadallo scorrere delle lancette puòrappresentare un fattore chiavenell’assegnare la propria prefe-renza a uno sport regolato dalcronometro piuttosto che un altro,come per esempio il golf, doveinvece il tempo è un ‘optional’.

CRONOS INDISPENSABILII cronometristi sono fondamenta-li nell’assicurare il regolare svol-gimento degli eventi sportivisegnati dal tempo che sono poi lamaggior parte. Per questo lafederazione italiana cronometristiha un suo ruolo importante nel-l’ambito dei panorama sportivonazionale. In occasioni in cui sie’ guastata la rilevazione elettro-nica del tempo ho per esempionotato come la capacita’ degliaddetti Ficr a subentrare senzaproblemi con la rilevazionemanuale sia risultata determinan-te. Il lavoro dei cronometristi e’senz’altro certosino, delicato efondamentale e merita la stima eil riconoscimento degli appassio-

nati di sport. Gli stessi cronosdimostrano loro per primi diessere grandi appassionati sporti-vi in quanto fanno questo delica-to lavoro senza essere pagati,bensì rimborsati solo con unapiccola diaria, dedicando il loroimpegno nella maggior parte deiweek-end solo ripagati dallacompensazione di vivere in‘presa diretta’ l’evento sportivo.

ARBITRI STILE CRONOSSi e’ a lungo dibattuto all’esplo-dere di ‘calciopoli’ se non sia ilcaso che anche gli arbitri, sulmodello dei cronometristi, sicostituiscano in una indipenden-te federazione di servizio.Personalmente sarei favorevole,allo scopo di assicurare alla cate-goria, autonomia, rispetto e spa-zio dovuti, cosi come avvieneappunto per i cronos. Una fede-razione indipendente potrebbeinoltre sgombrare il campo daeventuali condizionamenti eassicurare in definitiva alla cate-goria, molte volte nell’occhiodel ciclone, maggiore trasparen-za e serenità.

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IL MIO TEMPO

Il tempo? E’ unavversario in più!Il tempo? E’ unavversario in più!

di Luca ToniAttaccante della

Fiorentinae della Nazionale

di calcio

cronometro e’ unguizzo, un ruggito,qualcosa da mis-urare, guadagnare,

onorare. Il cronometro e’ unpiede da mettere sul palloneprima che arrivi qualcuno e te loporti via sotto porta. Ilcronometro per un attaccantecome me che gioca con e controil tempo, significa rubarlo, sfrut-tarlo, anticiparlo. Ma per riuscirciserve anche tanta pazienza. E nonsolo nell’area di rigore, ma anchenella vita. Se penso che a ven-t’anni stavo per smettere di gio-care latitando senza troppa glorianella serie C1, a Fiorenzuola, miviene quasi la pelle d’oca per l’e-mozione che provo adesso, chesono arrivato fino al Mondiale. Ilsogno di ogni bambino, la partepiu’ bella della carriera di qualsi-asi calciatore. A 26 anni con ilpassaggio dal Brescia al Palermosono maturato e ho capito che perfare andare meno velocemente iltimer bisogna correre, sudare,avere convinzione e fare sacrifi-cio. Solo cosi’ lo rallenti. InSicilia in due stagioni 50 reti, poiil trasferimento a Firenze e laconquista del titolo di capocan-noniere. E vuoi che non c’entrinulla il tempo? L’anticipo? Il pal-lone va preso a calci al momento

giusto e ogni momento e’ quellogiusto per segnare. Nel calcio ilcronometro è diventato un ele-mento fondamentale, una parteintegrante del gioco. Non era

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IL MIO TEMPO

cosi’ fino ad una ventina di annifa. Le partite non finiscono piu’al 90° ma si sono allungate dialmeno dieci minuti dato che gliarbitri calcolano i recuperi perpause di gioco, sostituzioni,infortuni. E capita spesso di seg-nare a tempo scaduto, o quasi, sulfilo dei secondi finali, quandoormai si pensa solo ad andare afare la doccia negli spogliatoi. Inquesto senso il pallone è miglio-rato molto, si è spettacolarizzato,ha raggiunto un’enfasi che lo hafatto avvicinare a molti altri sportdove il cronometro ha una valen-za importante. Sono convinto chese non c’è la misurazione deltempo e la passione di chi montamaster e fotocellule e studia ladisciplina dello start o del lap, losport perderebbe il principio stes-so di sfida e rivalsa personale. Eper noi - uomini d’area chedevono sapere unire in frettaspazio e tempo - piu’ che il difen-sore a braccarti è proprio il crono,che non elargisce quasi mai man-ciate di minuti e di secondi chereputi utili e sufficienti per recu-perare una partita, rimettere inlinea un risultato, segnare quei

gol necessari per la qualifi-cazione. Se per la squadra chegioca in casa il dodicesimo uomoè il pubblico che ti sostiene e tiincita, dall’altra parte il dodicesi-mo avversario che trovi in campoe‘ proprio il tempo, che corre,non si ferma mai, ti mette allastrette, non concede pause, non tifa prendere fiato. Avete mai vistoda tifosi della propria squadra delcuore un match dove bisognadifendere il punteggio acquisito?Ebbene, a volte mi capita di

essere io dalla parte giusta, a vol-ere che il tempo si esaurisca in unattimo. E invece quello che fa?Ha il potere nella nostra mente diprocedere con una lentezzaesasperante, lo prenderesti a schi-affi, vedi l’allenatore che sisbraccia, che indica all’arbitro,toccandosi il polso, che i minutisono terminati , che l’extra time èconcluso, gridando “è finita, èfinita”. E invece si continua agiocare. E ogni volta che la pallaè nella nostra area è un patema,un’ansia. Ebbene se non ci fossestato il cronometro, il tabelloneluminoso li’, in fondo allo stadio,non ci sarebbe tutto questopathos e questo divertimento. Esono contento che anche il calcio,questa disciplina meravigliosa,sia legato a questo concetto: duetempi, 45 minuti che diventanoanche 50 ciascuno, un paio disecondi per cambiare il volto delmatch. Con un tiro preciso, untuffo, un colpo di testa, un’intu-izione, uno smarcamento efficacee quella palla che arriva drittodove vuoi che si poggino i tuoisogni. Dentro una rete. Gol.

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ESPERIENZE

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Sulle orme di Trulli,Cronos si sfidanosui Kart

Sulle orme di Trulli,Cronos si sfidanosui Kart

ASD CronosMacerata

bbene si, questavolta, per una volta,siamo passati all’al-tra sponda, per sag-

giare nuove esperienze e provarenuove appassionanti emozioni!Stiamo semplicemente parlandodi una esaltante giornata di sportideata ed organizzata dal collegaClaudio Carelli, vissuta coral-mente dai cronometristi di tuttele Marche che hanno volutocimentarsi in un vero e proprio“Gran Premio” di Kart senzarisparmiarsi agonismo e... spor-tellate.La cornice è di quelle serie: losplendido circuito permanente diCorridonia (MC), che ha vistopassare piloti del calibro di JarnoTrulli e Nico Rosberg; i mezzi,messi a disposizione dalla cor-dialissima gestione di DanielaGaliffa; il servizio di cronome-traggio, garantito dalla stessadirezione di gara e il pubblicocomposto dalle famiglie dei con-duttori e da qualche collega chenon si è voluto gettare nella“mischia”.Le premesse di questa bellissimagiornata si sono viste subito: findai primi momenti si è subitonotata l’entusiastica adesione di

parecchi colleghi e la disponibi-lità immediata da parte delladirezione del circuito di fornire ilsupporto tecnico e “gastronomi-co” per completare nel miglioredei modi questo evento.Appena trovata una data liberada impegni di cronometraggio econ la pista disponibile, non èstato difficile passare alla fase diiscrizione dei piloti; alcuni hannodato il loro immediato assenso,per altri è stato necessario supe-rare alcune ritrosie dovute alfatto di non essere mai saliti suun kart, o scuse legate all’età;alla fine 30 piloti agguerritierano pronti a sfidarsi.La formula stabilita è stata quella“endurance”: ogni mezzo con-dotto a turno da un equipaggiocomposto da tre “piloti” che sidanno il cambio ai box inmomenti prestabiliti, sanciti dallosventolio di un’apposita bandieradal direttore di gara.Appena sistemato il tutto ci silancia in pista per un turno difuoco di 45 minuti, a volte ancheincuranti delle raccomandazioniavute nel briefìng, impegnati sol-tanto a pigiare a fondo il pedaledel gas pur di guadagnare qual-che posizione in griglia.

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La gara, che si è svolta sulladistanza di 60 giri, ha visto ribal-tamenti continui delle posizionidi testa per le diverse capacità diguida o a causa di maldestritestacoda, ma tutto è filato lisciofino a metà gara quando qualcheequipaggio è “sparito” dal rile-vamento a causa del cattivo fun-zionamento del proprio traspon-der.Durante la cena finale, cui hannopartecipato piloti, loro famiglie ecolleghi cronos, svoltasi nellestrutture del circuito, è prosegui-

to il carosello di ironie e sfottòdestinati a questo o quello.Una coppa per i primi tre equi-paggi, un trofeo per i primi dodi-ci concorrenti ed un portachiavi atutti i partecipanti hanno conclu-so una giornata per tutti indimen-ticabile.Per la cronaca, è risultato vinci-tore l’equipaggio composto dalvecchio volpone RaffaeleTravaglini (Presidente regionalecronos), dal Delegato regionaledella Federazione Karting,Massimo Golfetti, ex pilota, che

da decenni aveva appeso il cascoal chiodo e da allora non era maipiù salito su un kart; anche lui èstato tirato dentro “per i capelli”(si fa per dire) e da Mazzuferi(cronos Pesaro).Ci siamo lasciati con il determi-nato impegno di tutti a ripeterel’esperienza anche il prossimoanno, sia per il gusto di essersiritrovati insieme in un pomerig-gio di sano divertimento, maanche per regolare qualche“conto in sospeso” e prendersiqualche rivincita in pista.

ESPERIENZE

ualche mese fa ci halasciati il prof. MarioGalasso, gran signorenella vita e nello sport

che , con il suo comportamento e isuoi insegnamenti, è stato unadelle colonne della nascita e dellosviluppo dello sport molisano.Persona di grande spessore mora-le, umano e sportivo, in una lungacarriera sportiva e federale haricoperto prima il ruolo di arbitro,poi quello di commissario specia-le AIA/SA e di Presidente dellasez.AIA di Isernia per circa 10anni, contribuendo alla formazio-ne di tanti giovani ed avviandoli atraguardi anche importanti.Cronometrista ufficiale della FICrdal 1971 e Presidente Provincialedella stessa FICr dal 1981, fondònel 1986 l’AssociazioneCronometristi CRONOISERNIAe ne venne eletto Presidente, cari-ca che gli fu sempre riconfermataassieme a quella di FiduciarioProvinciale della FICr.

Successivamente èstato PresidenteProvinciale dellaFIGC e Vice-Presidente del CONIProvinciale diI s e r n i a . A r b i t r oBenemerito nel 1985,è stato insignito dalCONI della Stellad’argento al MeritoSportivo nel 1993.Nell’ambito del ComitatoRegionale Molise della FIGC ,lungo un percorso durato oltre 15anni, ha ricoperto i ruoli diDelegato Regionale di Calciofemminile, Delegato Regionaledi Calcio a 5 e di componente delConsiglio Direttivo fino al 2004,ruoli ricoperti tutti con la stessapassione e lo stesso entusiasmo,lasciando in eredità alle futuregenerazioni un importante patri-monio di valori e di doti umane.Nel 2004 è stato nominato dallaFIGC Dirigente Benemerito dello

stesso Comitato RegionaleMolise.Il Presidente Galasso ha ricalcatonello sport lo stesso percorsodella vita lavorativa, familiare esociale.Il giorno 11 dicembre, nell’ ambi-to della consueta manifestazione“Le Stelle di Natale – un anno disport, una vita per lo sport”, ilCONI di Isernia attesterà il suoriconoscimento a questa illustrefigura dello sport isernino ,moli-sano e nazionale in ricordo dellasua intensa ed onorata attività diDirigente Federale.

IN RICORDO DI MARIO GALASSO

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Il Tempo e la sua Forma

Quando l’ideasi fa disegno

Il Tempo e la sua Forma

Quando l’ideasi fa disegno

di Cristina Latessa

Dimmi come disegni iltempo: da un progetto della

grafica fiorentina CamillaTorna e’ nata un’interessantericerca sulla capacita’ degliindividui, dai più piccoli aipiù anziani, di visualizzare

un concetto. Le elaborazionisi possono vedere sul sito

“www.icastic.com”.

olgorata sulla viadella.. Bulgaria.Guardando il maritoche cambiava la valu-ta contando da uno a

dieci e facendo contemporanea-mente il gesto di girare a destra,Camilla Torna, grafica fiorentinaformatasi a New York e docente diillustrazione e disegno grafico alSaci (Studio Arts CentersInternational) di Firenze, percepìquanto e’ connaturata in ciascunodi noi l’abilita di sviluppare unavisualizzazione di ogni concetto oesperienza di vita.Per questo, a metà degli anni ‘90,inizio’ un progetto di “ricerca ica-stica”, ovvero di ricerca fondatasull’arte di rappresentare la realta’,un concetto ben noto nella filoso-fia greca, e appunto’ la sua atten-zione sull’esercizio di visualizzareil tempo cominciando lei stessa adisegnare un cipollone che neisuoi strati racchiude il concetto ditempo esteriore, ovvero di orga-nizzazione della routine quotidia-na, e tempo inferiore, ovvero ritmiinterni connaturati all’uomo comela voglia di dormire - mangiare.Poi Camilla disse a parenti, amicie ai suoi studenti di grafica diarmarsi di carta e penna e visualiz-zare la loro idea di tempo racco-gliendo disegni in quantità e che si

possono ammirare sul suo sito“www.icastic.com” aperto ai con-tributi di chiunque voglia interve-nire.“Sorprendentemente la maggiorparte di loro ha subito abbozzatoun’immagine - racconta Torna -che poteva essere una linea retta,piuttosto che una spirale o com-plesse forme simboliche.Sembrava che tutti avessero benchiara nella loro mente la formadel tempo, anche se fino ad alloranessuno aveva chiesto loro di rap-presentarla”.Quello che all’inizio sembrava ungioco divenne oggetto serio di stu-dio per Camilla che, oltre a essereun’apprezzata grafica, è ancheappassionata di psicologia e hapotuto sintetizzare dai disegni per-venuti al suo sito alcune interes-santi conclusioni.“Il tempo e’ un concetto noto atutti ma ognuno lo vede in mododiverso - sottolinea Torna - Honotato comunque delle caratteristi-che comuni a seconda della fasciadi età: i bambini lo disegnanocome momento presente, l’età dimezzo si rivolge verso uno spazioche rappresenta la settimana e glianziani lo inquadrano come uncerchio che sta per chiudersi”.Nel sito di Camilla Torna, pensatoper un pubblico internazionale e

ESPERIENZE

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ESPERIENZE

BOUTIQUE ROSA

Fiori d’arancio doppi a Macerata: Chiara Bravi è convolata a nozze con Luca Ottaviani e Stefania Guerracon Tiziano Peverieri. Ai neo-sposi tanti auguri dall’Associazione e dalla Redazione! Cronos di Catania infesta per l’arrivo, in casa Galliano della bellissima Chiara (foto a sinistra) nata il 28 agosto scorso. Fioccoazzurro, invece a Modena dove i cronometristi Carmelo De Luca e Antonina Pantò annunciano l’arrivo delpiccolo Fabio (foto a destra). Per tutti gli auguri di Kronos.

Augusto Delleani(Biella),

Vincenzo Fazzino(Siracusa),

Carmine Iannuzzi(Avellino),

Giuseppe Di Domenico(Pescara),

Emma Baseggio(Milano),

Paolo Secondo Righi(Modena),

Danilo Squilloni(Lucca),

I NOSTRILUTTI

per questo scritto in inglese, sonofinora presenti duecento disegnima l’obiettivo e’ di arrivare a unmigliaio e poi rivolgersi ad altriconcetti da rappresentare. “In noiumani la capacita’ di visualizza-zione e’ molto forte - rileva Torna- solo non viene adeguatamentestimolata”.Visualizzare e’ anche esprimere sestessi e toccare la profondita’ delnostro io. “Per questo attribuiscoal mio lavoro un significato impor-tante - spiega ancora Torna - inquanto può aiutare a comprendersimeglio e a riflettere sulle nostreesigenze più profonde”.Camilla ha anche fatto riflessionisul legame tra sport e tempo,

maturate dalla sua sensibilità intro-spettiva personale e anche dall’e-sperienza di agonismo vissuto incampo, come atleta in una squadradi softball. “Tra sport e tempo c’è un connu-bio profondo - osserva Torna - Miricordo che quando correvo perconquistare le basi stando neitempi provavo una grande soddi-sfazione.Il desiderio di cavalcare il tempo èun fatto sicuramente interiorizzatoda ogni atleta che si deve confron-tare con lo scorrere delle lancette,cosi come il fatto di desiderare dibattere il record che gli si presentadavanti”.In ogni caso Camilla ha notato che

ciascuno ha del tempo la sua ideae “ogni volta e’ una sorpresa” sco-prire quale. Sicuramente originale è il concettodi tempo che ha “l’associazione peril rallentamento del tempo”, costi-tuita da filosofi tedeschi con cui ladocente fiorentina e’ entrata in con-tatto e che ha colpito la sua fantasia.“Fanno cose sicuramente originali -osserva - come mettere un autove-lox sul marciapiede per misurare lavelocita’ dei passanti e complimen-tarsi e dare un premio alle personeche vanno più lentamente”.Come dire che la maglia nera puòessere quella rosa, anche in questocaso dipende solo dai punti divista!

NOTIZIARIO

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NOTIZIARIO

CRONOS AL SOLE

Il ‘Sole 24 Ore’ nel dorso ‘Affari Privati’ di luglio-agosto ha dedicato ampio spazio allanuova strategia di marketing intrapresa dalla Ficr per essere competitiva sul mercato.Riprendendo quanto riportato negli articoli di Kronos sul tema marketing e la centralita’ad esso dedicata nel programma del quadriennio del presidente Bonante, il ‘Sole 24Ore’ ha sottolineato come l’evoluzione dei tempi impone alla federazione di mettersi ingioco e valorizzare le sue capacita’. Riportiamo di seguito quanto illustrato dall’articoli-sta Matteo Prioschi.

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