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1 ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIANCARLO VALLAURI” Via Peruzzi n° 13, 41012 Carpi (MO) tel. 059/691573 C. F. 81001260363 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2) Documento predisposto dal Consiglio della classe 5°C Indirizzo : TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE Anno scolastico: 2013/2014 1. Profilo professionale Ministeriale, finalità, obiettivi generali dell'indirizzo di studi 2. Obiettivi dell'Area di Alternanza Scuola Lavoro 3. Presentazione della Classe 4. Elenco dei candidati e dei docenti 5. Programmazione del Consiglio di Classe 6. Schede informative analitiche relative alle materie dell'ultimo anno di corso ο Italiano__________________________________________ ο Storia___________________________________________ ο Inglese__________________________________________ ο Matematica______________________________________ ο Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione _ ο Elettronica, Telecomunicazioni ed Applicazioni__________ ο Educazione Fisica__________________________________ ο Religione 7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e della terza prova dell’Esame di Stato. 8. Allegati: testi della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato. Carpi, li 15 maggio 2014 Il Dirigente Scolastico ___________________________

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ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIANCARLO VALLAURI”

Via Peruzzi n° 13, 41012 Carpi (MO) tel. 059/691573 C. F. 81001260363

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)

Documento predisposto dal Consiglio della classe 5°C

Indirizzo : TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE

Anno scolastico: 2013/2014

1. Profilo professionale Ministeriale, finalità, obiettivi generali dell'indirizzo di studi

2. Obiettivi dell'Area di Alternanza Scuola Lavoro

3. Presentazione della Classe

4. Elenco dei candidati e dei docenti

5. Programmazione del Consiglio di Classe

6. Schede informative analitiche relative alle materie dell'ultimo anno di corso

ο Italiano__________________________________________

ο Storia___________________________________________

ο Inglese__________________________________________

ο Matematica______________________________________

ο Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione _

ο Elettronica, Telecomunicazioni ed Applicazioni__________

ο Educazione Fisica__________________________________

ο Religione

7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e

della terza prova dell’Esame di Stato.

8. Allegati: testi della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato.

Carpi, li 15 maggio 2014 Il Dirigente Scolastico

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1. Profilo professionale Ministeriale, finalità, obiettivi generali dell'indirizzo di studi

1.1 Profilo professionale Ministeriale - Progettare circuiti elettronici di comune applicazione nel campo dell’elettronica industriale e

delle telecomunicazioni. - Utilizzare la documentazione tecnica relativa ai componenti e ai dispositivi elettronici. - Scegliere dispositivi e apparecchiature in base a criteri economici. - Installare e collaudare sistemi di controllo e di telecomunicazioni, intervenendo in fase di

manutenzione di primo livello (trouble-shooting). - Gestire la conduzione – da titolare o da responsabile tecnico – di imprese installatrici di

dispositivi elettronici e di sistemi di telecomunicazione 1.2 Finalità - Saper intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici impianti industriali e di telecomunicazione, nell' ambito delle proprie competenze. - Saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici, programmabili offerti dal mercato. - Conoscere gli aspetti fondamentali della prevenzione, della sicurezza e dell'igiene sul lavoro,

con riferimento alla normativa e alle leggi vigenti. - Saper descrivere e documentare il lavoro svolto. - Saper consultare manuali d'uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi

nel campo elettronico. - Saper affrontare in un'ottica sistemica problemi tecnici, economici, gestionali e di impatto

ambientale. 1.3 Obiettivi Generali dell'indirizzo di studi - Conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, il

controllo e la regolazione. - Conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali. - Conoscere le tecniche di trasmissione di segnali logici ed analogici. - Scegliere, installare e usare dispositivi di ricezione e trasmissione, nonché i relativi strumenti di

misura e collaudo.

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2. Obiettivi dell'Area di alternanza Scuola Lavoro

2.1 L'Area di Alternanza Scuola Lavoro (ex Terza Area) Come modificato dal DPR 87/2010, a partire dall’anno scolastico 2010-11 il quadro orario degli Istituti Professionali non prevede più l’Area di Professionalizzazione di durata di almeno 300 ore annuali e di competenza Regionale, svolta di norma in un giorno alla settimana e in alcuni casi in moduli intensivi da eseguire in via principale attraverso convenzioni con le Regioni e in via surrogatoria da parte dell’Istituto; essa è stata sostituita per le classi quarte e quinte da 132 ore di Alternanza Scuola Lavoro. Questa ha tra i suoi obbiettivi quello di correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale, culturale, economico del territorio realizzando pertanto un raccordo diretto tra scuola e tessuto produttivo. Il Consiglio di classe ha inteso realizzare un percorso rivolto da una parte ad approfondire le competenze degli allievi sviluppate a partire dal quarto anno nel campo della diagnostica degli autoveicoli e dall'altra, tramite lo stage aziendale ed un percorso di orientamento/inserimento lavorativo, a formare una figura professionale che possa agevolmente inserirsi nel mercato del lavoro. La parte di Alternanza Scuola Lavoro è stata coordinata dal Prof.Alberto Manganiello per la parte generale (individuazione argomenti) e dal Prof. Emanuele Beneventi per la parte specifica (organizzazione e gestione quotidiana). E’ stata suddivisa in tre parti, di seguito esplicitate dettagliatamente, denominate Corso professionalizzante, Ricerca attiva del lavoro, Stage aziendale. Per quanto concerne tutti gli aspetti generali trattati nell’area di Alternanza Scuola Lavoro, gli obiettivi perseguiti e valutati per tale attività sono stati i seguenti : 1. Obiettivi Trasversali :

- Capacità di relazionarsi con le persone dell’azienda in modo corretto. - Disponibilità alla collaborazione. - Rispetto degli orari di lavoro, cura dei materiali e delle attrezzature usate. - Capacità di portare a termine i compiti assegnati nei tempi stabiliti

2. Obiettivi Tecnico – Professionali

- Capacità di utilizzare il linguaggio tecnico in modo adeguato. - Capacità di utilizzare la strumentazione idonea al tipo di intervento

La valutazione del percorso si è basata sul giudizio fornito dalle aziende che hanno accolto gli studenti, per il tramite dei tutor che li hanno affiancati nelle varie attività svolte, e su quello fornito dai docenti esperti che hanno tenuto le lezioni specialistiche. A. Corso professionalizzante In questo percorso particolare si è puntato ad un approfondimento di tematiche atte alla creazione di un’Esperto nella diagnostica dei guasti degli autoveicoli” con le seguenti finalità: - Deve essere in grado di procedere all'analisi di un qualsiasi guasto di cui è affetto un autoveicolo di

qualsiasi marca e tipologia. - Deve comprendere i risultati di diagnosi automatica che effettua la strumentazione elettronica per

procedere alla successiva individuazione del blocco interessato al difetto e determinazione del/dei componenti difettosi da sostituire o sistemare.

- Deve imparare ad utilizzare gli strumenti di officina utilizzati per l’analisi dei fumi di scarico. - Deve imparare ad utilizzare i dispositivi necessari per la ricarica dei compressori per la

climatizzazione estiva dell’autoveicolo. - Deve imparare ad assumere gli opportuni comportamenti nei riguardi dei clienti che portano il loro

autoveicolo alla riparazione in officina.

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2. Obiettivi dell'Area di alternanza Scuola Lavoro Gli obbiettivi didattici si possono così riassumere: - Conoscere il funzionamento della meccanica dell’autoveicolo, con particolare riferimento al motore

a scoppio. - Conoscere i dispositivi elettronici, trasduttori e centraline, che governano il funzionamento

dell’autoveicolo. - Conoscere i metodi di distribuzione dei segnali attraverso i bus. - Conoscere il funzionamento degli strumenti di diagnostica e riparazione utilizzati in officina. Il corso, sviluppato parte nella classe quarta e parte nella quinta, è stato tenuto da docenti interni alla scuola, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e conoscenze; senza l’ausilio di professionisti esterni che lavorano presso le autofficine come invece era avvenuto gli anni scorsi; il livello di conoscenza attuale del corpo docente è tale da consentire l’autonoma organizzazione del corso. I docenti interni hanno infatti seguito appositi corsi presso la TEXA, azienda leader nel settore della diagnostica degli autoveicoli, motociclette, trattori e truck e completato la preparazione su quasi tutti i moduli offerti. La TEXA ha stipulato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca per avvicinare il mondo della scuola al lavoro, realizzando appositi percorsi di istruzione che vengono utilizzati dalle scuole. L’interesse dei ragazzi è stato complessivamente buono, stimolati anche dalla possibilità di venire a contatto con la strumentazione per la diagnosi degli autoveicoli, situazione inusuale per la maggior parte degli studenti delle scuole superiori. Durante l’anno scolastico 2012-13, quando la classe era in 4C, a differenza dell’anno precedente non sono stati svolti moduli particolari, solamente durante le ore di laboratorio è stato approfondito l’utilizzo della strumentazione di diagnostica in vista della partecipazione alla gara a Treviso che però ha visto andare solo un alunno della 5C che ora sta ripetendo l’anno e che non ha potuto ripresentarsi una seconda volta. Durante l’anno scolastico 2013-14 le lezioni sono state tenute per l’attuale 5C all’interno delle due discipline tecniche di indirizzo curricolare; sono stati svolti alcuni argomenti TEXA aventi attinenza con il programma scolastico che è stato sviluppato appunto in Elettronica e in Sistemi. In particolare verrà approfondito l’aspetto dei bus negli autoveicoli, argomento correlato a quanto trattato nel corso di Elettronica e parte in Sistemi. Ogni anno, al termine del percorso formativo, la scuola partecipa alla gara nazionale TEXA DIAGNOSIS CONTEST indetta dalla TEXA presso la propria sede. In quell’occasione i partecipanti devono superare diverse prove teoriche e pratiche conseguendo per ciascuna un punteggio che porta alla fine alla formazione di una graduatoria. Già da alcuni anni almeno due studenti del nostro Istituto partecipano alle prove, ottenendo spesso buoni risultati; dell’attuale classe 5C quest’anno non ha partecipato alcun studente.

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2. Obiettivi dell'Area di alternanza Scuola Lavoro

B) Ricerca attiva del lavoro Nel mese di Maggio 2013 è stato svolto modulo didattico proposto dal Centro per l’impiego di Carpi avente come argomento “La ricerca attiva del lavoro”. Il docente è stato il dott. Tommaso Fontana, esperta in politiche occupazionali del Centro per l’impiego. “La ricerca attiva del lavoro” “Sicurezza nei luoghi di lavoro” “Imprenditoria giovanile” Le Finalità specifiche del corso si possono così riassumere:

- Acquisire la capacità di stendere un curriculum vitae e di presentarsi ad un colloquio - Acquisire le minime conoscenze sulle possibile forme contrattuali quando si è assunti alle

dipendenze di una impresa CONTENUTI E N° DI ORE

Contenuti N° di ore La ricerca attiva del lavoro

CV e lettera di presentazione Colloquio Tipologia di Contratti Lettera di assunzione e busta paga

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2. Obiettivi dell'Area di Alternanza Scuola lavoro C) Stage aziendale

Durante il 4° anno del corso gli alunni si sono recati ciascuno in una azienda diversa e per 4 settimane consecutive con un orario simile a quello dei dipendenti; lo stesso è avvenuto quest'anno per la stessa durata di 4 settimane. I ragazzi hanno operato nell'azienda sotto la guida del docente tutor che è anche l’organizzatore generale dell’attività. Per la perdurante difficoltà economica del momento è risultato difficile reperire aziende disponibili ad accogliere studenti, ma si è riusciti a coprire comunque tutti i fabbisogni necessari. L'esito dell'esperienze ed ogni altra comunicazione e osservazione si trovano nelle relazioni delle aziende a disposizione da parte del docente tutor. Il calendario degli stages è di seguito presentato. Classe 4° C stage dal 20.05.2013 al 15.06.2013 Alunno Ditta Attività della Ditta

Carmolingo Davide AIDAN di Sozzigalli (MO) MAILLI di Soliera (MO)

Consulenze di informatica Commercio di prodotti elettronici

D’Amora Lorenzo Flli. D’Amora di Limidi (MO) GIADA Elettronica di Carpi

Stesura di mantello stradale in asfalto Montaggio di circuiti elettrici

D’Onofrio Gabriele CENTRUM di Carpi Installazione sistemi di allarme Guarnieri Luca PARTENA di Carpi Produzione macchine imballaggio

farmaci Guatieri Paolo MULTICAR di Villanova di

Reggiolo (RE) Officina riparazione autoveicoli

Landini Mattia MINERAL CARPI di Limidi Distribuzione bevande Lucenti Manuel ROVATTI POMPE di Fabbrico Progettazione e produzione pompe

per irrigazione Lugli Riccardo Facchini e Verri di Rovereto di Novi

(MO) Impianti elettrici civili e industriali

Muzzarelli Alex A.B.C. Bilance di Campogalliano (MO)

Assistenza, manutenzione e montaggio per sistemi di pesatura

Poletti Davide AUTRONIC di Fossoli (MO) Assemblaggio e Montaggio di schede elettroniche

Sirignano Andrea Autofficina Ascari di Carpi Riparazione di autoveicoli Troni Gianmarco Elettrozeta snc di Gonzaga (MN) Installazione e manutenzione impianti

elettrici Venturi degli Esposti

Lorenzo CENTRUM di Carpi Installazione sistemi di allarme

Il 5° anno la durata dello stage e’ stata di 4 settimane e si e’ svolto all’inizio dell’a.s. 2013/2014 Classe 5° C stage dal 23.09.2013 al 19.10.2013 Alunno Ditta Attività della Ditta

Carmolingo Davide INSTEL di Soliera (MO) Installazione sistemi di allarme D’Amora Lorenzo GIADA Elettronica di Carpi Montaggio di circuiti elettrici D’Onofrio Gabriele CENTRUM di Carpi Installazione sistemi di allarme

Guarnieri Luca ZADI di Carpi Progettazione e Produzione fanaleria per autoveicoli

Guatieri Paolo MILOB di Rio Saliceto (RE) Assemblaggi elettrici ed elettronici

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METALMECCANICA GIUSTO ANTONIO di Rolo (RE)

Produzione e installazione infissi

Landini Mattia MPL di Carpi MINERAL CARPI di Limidi

Installazione impianti elettrici Distribuzione bevande

Lucenti Manuel SIAM di Novellara (RE) Assemblaggio schede elettroniche Lugli Riccardo Facchini e Verri di Rovereto di Novi

(MO) Impianti elettrici civili e industriali

Muzzarelli Alex A.B.C. Bilance di Campogalliano (MO)

Assistenza, manutenzione e montaggio per sistemi di pesatura

Poletti Davide GIADA Elettronica di Carpi Montaggio di circuiti elettrici Sirignano Andrea Ronchetti Renzo gommista di Carpi Gommista Troni Gianmarco Elettrozeta snc di Gonzaga (MN) Installazione e manutenzione impianti

elettrici Venturi degli Esposti

Lorenzo Nuova autofficina Ascari di Carpi Riparazione di autoveicoli

2. Obiettivi dell'Area Professionalizzante Per quanto concerne tutti gli aspetti generali trattati nell’area di alternanza Scuola Lavoro, gli obiettivi perseguiti e valutati per tale attività sono i seguenti :

1. Obiettivi trasversali : - Relazionarsi con le persone dell’azienda in modo corretto - Disponibilità alla collaborazione - Rispettare gli orari di lavoro - Portare a termine i compiti assegnati senza dover essere sollecitati e nei tempi stabiliti

2. Obiettivi Tecnico – Professionali - Utilizzare un linguaggio tecnico adeguato - Utilizzare la strumentazione idonea al tipo di intervento - Cura dei materiali e delle attrezzature usate - Preparazione tecnica (conoscenze e capacità)

La valutazione del percorso è costituita dal giudizio fornito dalle aziende che hanno accolto gli studenti e dalla valutazione del tutor che li ha affiancati nelle varie attività svolte.

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3. Presentazione della classe 3.1 La classe 5°C La classe è composta d 13 studenti, tutti frequentanti la classe 5° per la prima volta eccetto uno. Nel complesso gli allievi rimasti dimostrano tra loro un buon grado di affiatamento ed un rapporto generalmente rispettoso e corretto verso gli insegnanti con qualche momento non del tutto positivo da parte di pochissimi allievi subito rientrati nei canoni della giusta correttezza. Molto positivo è l’atteggiamento verso l’Istituzione scolastica e verso il rispetto delle regole ivi vigenti. Anche durante gli incontri con personale esterno alla scuola, con cui sono state svolte tutte le attività non curricolari, la partecipazione è stata sempre attiva, interessata ed il comportamento educato. Pure durante le attività di stage, all’interno dell’Alternanza Scuola Lavoro, il comportamento è sempre stato corretto sotto i diversi punti di vista. Facendo un confronto con il precedente 4° anno scolastico, la classe presenta un maggior livello di attenzione durante il lavoro svolto in aula e la partecipazione alle lezioni è discretamente attiva, ma solo nelle materie di indirizzo. Sovente gli studenti chiedono chiarimenti sugli argomenti trattati, hanno proposto suggerimenti per possibili soluzioni nelle attività di laboratorio e di progettazione, raccogliendo autonomamente ed in modo organico il materiale didattico in special modo per le lezioni a carattere tecnico-scientifico e per la preparazione della tesina d’esame. La partecipazione alle attività di laboratorio è ottima, la maggior parte di loro ha un buon livello di manualità, di capacità critica e di rielaborazione, anzi alcuni alunni solo grazie a questo possono essere classificati sufficienti nelle materie di indirizzo. Sanno destreggiarsi autonomamente nell’utilizzo della strumentazione, alcuni hanno dimostrato un discreto livello di progettualità che esulerebbe dalle competenze strettamente necessarie per questa figura professionale. A parte poche eccezioni, l’impegno nel lavoro a casa è costante, ma poco intenso e lo studio personale non risulta adeguato alle richieste dei docenti o alla complessità degli argomenti. Alla fine del primo quadrimestre per gli alunni insufficienti si è deciso di ricorrere immediatamente a forme di recupero in itinere e supplementari per ogni singola materia, eccetto che per le due di indirizzo nelle quali risultavano tutti sufficienti. Nel contempo si è cercato di esortare i ragazzi a far crescere la propria autostima ed a manifestare un impegno costante nel lavoro scolastico, cominciando a lavorare subito alle tesine e alla preparazione dell’esame di Stato. A differenze degli altri anni il loro lavoro autonomo di preparazione dell’argomento da portare all’esame finale si è svolto effettivamente con largo anticipo e ad oggi più di uno studente ha praticamente terminato il progetto che aveva intenzione di realizzare e ha già iniziato la stesura dell’elaborato descrittivo e la relativa presentazione. Le attività didattiche svolte in classe hanno cercato di fornire agli studenti un significativo bagaglio di conoscenze, informazioni ed esperienze, sia sul piano propriamente tecnico professionale che su quello culturale. Ciascun docente ha inteso svolgere il proprio percorso formativo attenendosi, per quanto riguarda la valutazione, a ciò che è stato indicato nel P.O.F., ed ha mantenuto, nei limiti del possibile, un contatto con i colleghi per cercare spunti e riferimenti comuni. L’attività biennale all'interno dell'area di Alternanza (professionalizzante) è stata fondamentale per ampliare le conoscenze e competenze e per far vivere un'esperienza di lavoro atta a favorire un futuro inserimento in azienda.

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3. Presentazione della classe L’interesse dei ragazzi è stato complessivamente buono, stimolati anche dalla possibilità di venire a contatto con la strumentazione per la diagnosi degli autoveicoli, una tipologia di strumentazione elettronica inusuale per la maggior parte degli studenti delle scuole superiori. La partecipazione a mostre, conferenze, spettacoli, attività sportive all'interno e all'esterno del nostro istituto, ha aumentato il contatto con la realtà esterna alla scuola. Quest’anno non è stata attivata la partecipazione al concorso BellaCoopia indetto dalla Lega delle Cooperative Modenesi. Nell’anno va menzionato il lavoro svolto dai vari studenti a supporto dell’orientamento, in particolare Landini che si è prestato a esporre e spiegare il funzionamento del nostro Istituto nelle scuole medie inferiori e nello stesso Istituto durante le visite delle scolaresche. Purtroppo è mancato quest’anno quel lavoro di squadra che gli anni scorsi si è attuato mediante la partecipazione ai concorsi e che avrebbe potuto consolidare e rinsaldare maggiormente l’affiatamento del gruppo classe. Nell’ambito della programmazione didattica quest’anno sono state svolte attività integrative ed extracurricolari che sono state seguite dagli alunni con interesse, buona partecipazione e con grande educazione. In particolare sono state realizzate le seguenti

ATTIVITA’ INTEGRATIVE

- Svolgimento di attività laboratoriali sia in Istituto che presso le Scuole Medie, indirizzato verso le attuali classi terze medie del nostro territorio; in tali attività si è mostrato il profilo dell’indirizzo Elettronico ai genitori ed alunni delle scuole medie.

- Partecipazione all’organizzazione della “Scuola aperta” in cui venivano accolte le famiglie con i

propri figli in vista di una possibile iscrizione all’Istituto. - 22 novembre 2013: Partecipazione a JOB&Orienta a Verona, il salone nazionale

sull’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro. - 18 gennaio 2014: Incontro con i rappresentanti di LAPAM, CNA, Legacoop e delle ditte Angelo

Po e Liu Jos ull’andamento del mercato del lavoro in ambito locale e sulle competenze richieste.

- A scuola di Radio Febbraio 2014 e secondo step 19 marzo 2014: Progetto in collaborazione con RADIO BRUNO.

- 20 febbraio 2014: Partecipazione ad “UNIMORE Orienta” presso l’Università degli studi di

Modena e Reggio Emilia.

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3. Presentazione della classe

- 26 Febbraio 2014: svolto un modulo didattico proposto dai Sindacati. Il docente è stato il dott. Claudio Argilli. Presentate attività utili sulla conoscenza delle tipologie dei contratti lavorativi, l’apprendistato, le collaborazioni occasionali, i contratti a progetto, il lavoro “a chiamata”, stages, tirocini e busta paga.

- 14 marzo 2014: svolto un modulo didattico proposto dal Centro per l’impiego avente come argomento “La ricerca attiva del lavoro”. Il docente è stato il dott. Tommaso Fontana. Presentate attività utili per la stesura di un curriculum vitae, lettera di presentazione, simulazione di un colloquio individuale, lettera di assunzione, ricerca attiva del lavoro.

- 16 aprile 2014: Partecipazione alla conferenza “Fate il vostro Gioco” . - 03 maggio 2014: Partecipazione alla conferenza di Franca Cattelani docente dell’università

degli studi di Modena e Reggio Emilia sul tema "Archimede e il suo “segreto” matematico". - 1 febbraio 2014 Progetto AVIS: i volontari ed i medici dell’AVIS hanno incontrato le classi

quinte, affinchè gli studenti potessero aderire per diventare donatori AVIS - Progetto “Affettività e sessualità” - 28 febbraio 2014 Visita al museo del Tricolore a Reggio Emilia

- Visita di Istruzione a Praga dal 7 Marzo 2014 al 11 Marzo 2014 anticipata da incontro con

professionista ingegnere che lavora in Rep. Ceca. - Attività sportive extraccuricolari facenti parte del gruppo sportivo scolatico: Rugby (15/4/2014,

6/5/2014, 27/5/2014; Torneo Calcio a cinque con finale il 22 marzo 2014. Gare di atletica leggera in svolgimento il 18 maggio 2014.

- 10 maggio 2014: partecipazione spettacolo sulla sicurezza stradale “TG CRASH”, organizzato dal LIONS di Carpi.

- Stage Aziendali nell’ambito dell’Area Professionalizzante - Attività di Progetto previste dal POF

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4. Elenco dei Candidati e dei Docenti della Classe

4.1 Elenco dei Candidati

N. COGNOME NOME 1 Carmolingo Davide 2 D’Amora Lorenzo 3 D’Onofrio Gabriele 4 Guarnieri Luca 5 Guatieri Paolo 6 Landini Mattia 7 Lucenti Manuel 8 Lugli Riccardo 9 Muzzarelli Alex 10 Poletti Davide 11 Sirignano Andrea 12 Troni Gianmarco 13 Venturi degli Esposti Lorenzo 4.2 Elenco dei Docenti N. Materia COGNOME NOME 1 Italiano BULZACCHINI ALESSANDRA 2 Storia BULZACCHINI ALESSANDRA 3 Inglese SANTUCCI SIMONA 4 Matematica RIGHI ROBERTA 5 Sistemi, Automazione e

Organizzazione della Produzione MANGANIELLO

BENEVENTI ALBERTO

EMANUELE 6 Elettronica, Telecomunicazioni ed

Applicazioni GUAITA

BENEVENTI FRANCO

EMANUELE 7 Educazione Fisica MESCHIERI GIULIA 8 Religione

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5. Programmazione del Consiglio di Classe

5.1. Programmazione delle Attività educative e didattiche La programmazione delle attività educative e didattiche , in coerenza con quanto emerso dai Collegi docenti, dalle riunioni per materia e dai consigli di Classe della 5^C, può essere schematicamente riassunta come segue: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI • Rispetto costante e possibilmente immediato delle norme del regolamento scolastico • Educazione nei rapporti tra allievi e tra allievi e docenti. • Attenzione, partecipazione, impegno ed organizzazione del lavoro scolastico COGNITIVI • Saper leggere e comprendere un testo di letteratura. • Saper comprendere un testo tecnico, anche in lingua inglese. • Esprimere in forma corretta concetti sia in forma scritta che orale. • Raggiungere la capacità di applicare quanto appreso a livello tecnico, organizzare ed utilizzare

le conoscenze acquisite. STRATEGIE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI SOPRA DEFINITI • Controllo dei quaderni e dei compiti svolti a casa. • Verifiche in classe • Prove strutturate e semistrutturate. • Colloquio e discussione in classe • Confronto fra gli insegnanti del Consiglio di Classe e incontri per materie. • Regolare rapporto scuola-famiglia sia all'interno dei colloqui settimanali sia nei ricevimenti

generali dei genitori • Stimolo dell'interesse per la lettura e l'attualità. STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO E DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Per la griglia di valutazione del comportamento si utilizzano 3 livelli A Obiettivo pienamente raggiunto C Obiettivo parzialmente raggiunto E Obiettivo non raggiunto

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5. Programmazione del Consiglio di Classe

Per il processo di apprendimento si definiscono gli obiettivi minimi per ciascuna materia e si valutano secondo un voto che sarà il risultato della somma dei giudizi relativi a ciascun obiettivo. STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Sono state effettuate verifiche saltuarie con domande "dal posto", simulazione di test e prove oggettive. Controllo degli appunti e dei compiti svolti a casa. Esercitazione e discussione in classe. Correzione in classe degli elaborati.

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Al termine di uno o più moduli: Compiti scritti. Prove strutturate. Interrogazioni. Relazioni di misura e progetto.

VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE La valutazione periodica si è basata sul risultato delle verifiche sommative. La valutazione finale anche sul raggiungimento o meno degli obiettivi trasversali educativi e cognitivi.

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6. Schede informative analitiche relative alle materie dell'ultimo anno di corso

6.1. Italiano 6.2. Storia 6.3 Inglese 6.4. Matematica 6.5. Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione

6.6. Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazione 6.7. Educazione Fisica 6.8. Religione

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6.1 Italiano

Docente: prof. Alessandra Burzacchini SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2013/14

Durante il corso dell’anno scolastico, l’impegno della classe è stato quasi sempre sufficiente. Il lavoro a casa, però, non è stato regolare ed assiduo per la maggior parte degli studenti e non è stato quindi possibile agli studenti rielaborare e confrontare quanto spiegato nelle lezioni. Nella classe il clima è buono, i ragazzi sono amici fra loro, non vi sono conflitti e si è notato spesso il tentativo di aiutare i più deboli, formando ad esempio dei gruppi-studio. Nonostante alcuni studenti non abbiano raggiunto risultati buoni, tuttavia si è notato un vivo interesse per gli argomenti trattati, con frequenti domande ed interventi personali. Nella produzione scritta si è notato l’impegno di interpretare correttamente i testi proposti e in alcuni casi anche l’originalità delle idee e gli approfondimenti personali. Tre studenti hanno avuto maggiori difficoltà per quanto riguarda la composizione scritta, nonostante l’impegno sia stato costante durante tutto il corso dell’anno. Per quanto riguarda il comportamento, non vi sono stati, durante tutto l’anno, problemi di nessun tipo: la classe è tranquilla, permette un regolare svolgimento delle lezioni e si è mostrata sempre educata e collaborativa sia in classe che nelle visite d’istruzione, negli incontri al di fuori della scuola (biblioteca, teatro, etc…), nelle assemblee di classe o di istituto. Sono stati richiesti gli obiettivi seguenti:

- comprensione di un testo sia in prosa che in poesia - analisi delle figure retoriche più importanti - stile dell’autore e, se possibile, lineamenti di poetica che si possono desumere dal testo - confronto fra un’opera e le altre di uno stesso autore - confronto fra un’opera e quelle di altri autori dello stesso periodo letterario - lineamenti della vita e della poetica degli autori trattati

Per quanto riguarda lo scritto:

- analisi di una poesia o di un brano in prosa - analisi di documenti letterari, articoli, saggi e stesura di “saggi brevi” - esercizi di produzione letteraria sia guidata da tracce, sia libera

Il programma svolto corrisponde a quanto preventivato all’inizio dell’anno: - POETICA DEL DECADENTISMO E POETI MALEDETTI - D’ANNUNZIO - PASCOLI - IL ROMANZO DI FINE OTTOCENTO - SVEVO - PIRANDELLO

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6.1 Italiano - UNGARETTI - MONTALE - IL NEOREALISMO - PAVESE, CALVINO - LETTURA INTEGRALE COMMENTATA DEI ROMANZI SE QUESTO E’ UN UOMO di P. LEVI THE READER ( A VOCE ALTA) di B. SCHLINK Durante l’anno scolastico vi è stata la lettura di alcuni romanzi di autori italiani e stranieri, sono stati visti film e documentari inerenti al programma ed è stata effettuata una gita d’istruzione a Praga. Durante l’anno scolastico, sono state fatte simulazioni della prima prova dell’Esame di Stato, sia Tipologia A che Tipologia B. Per la Tipologia A sono state analizzate opere di D’Annunzio, Pascoli, Ungaretti e brani tratti da Pavese, P.Levi, Svevo; per la tipologia B sono stati proposti Saggi brevi e Articoli su temi di vario tipo. Sono inoltre stati letti molti romanzi di autori italiani e stranieri. Carpi, li 15 Maggio 2014 L’insegnante

ALESSANDRA BURZACCHINI

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6.2 Storia

Docente: prof. Alessandra Burzacchini SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2013/14 Come per Italiano, anche per quanto riguarda storia l’impegno della classe è stato abbastanza costante e gli studenti hanno sempre mostrato molto interesse per gli argomenti trattati. E’ stato sempre possibile commentare i fatti e le vicende storiche e fare un confronto con gli avvenimenti del mondo attuale o anche solo discussioni su quanto appreso. Sono state somministrate tre simulazioni di Terza Prova, con le Tipologie B e B C. Il programma svolto corrisponde a quanto prospettato all’inizio dell’anno:

- LA SITUAZIONE ITALIANA ED EUROPEA ALLA FINE DELLA PRIMA GUERRA

MONDIALE. - I REGIMI TOTALITARI: NAZISMO, FASCISMO, STALINISMO. - LA SECONDA GUERRA MONDIALE E I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA. - LA GUERRA FREDDA, LA GUERRA DI COREA E DEL VIETNAM. - IL SESSANTOTTO E ASPETTI DEL MONDO CONTEMPORANEO.

Talvolta le lezioni sono state supportate da film e documentari e letture di articoli e documenti.. Carpi, li 15 Maggio 2014 L’insegnante

ALESSANDRA BURZACCHINI

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6.3 Inglese Docente: prof.ssa Simona Santucci SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2013/14

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO

1.Presentazione della classe 2.Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità 3.Contenuti disciplinari articolati in macro unità 4.Metodologia 5.Verifica e valutazione 6.Tipologia delle prove 7. Attività di recupero 8. Testi, materiali, attrezzature 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe VC, composta da 13 studenti, ha avuto continuità soltanto nel corso del quarto e quinto anno per quanto riguarda la lingua inglese. Lo studio della materia ha pero’ risentito di una scarsa, pregressa e superficiale conoscenza della materia e delle enormi lacune relative alle principali strutture morfo-sintattiche. Il programma è stato svolto in modo sostanzialmente ridotto perché ai fini dello svolgimento dello stesso, è emersa sin dal principio del quarto anno, la necessità di svolgere ex novo argomenti che normalmente sono oggetto di studio degli anni precedenti o di consolidarne altri oggetto di studio del biennio. La programmazione iniziale della docente ha dovuto, sin da subito, essere modificata per dare maggiore spazio a questa esigenza della classe effettuando un’attività di revisione, di consolidamento della grammatica e della sintassi inglese, rafforzando l’esposizione orale e l’espressione scritta. La classe ha quasi sempre tenuto in classe un comportamento corretto, mostrando interesse per gli argomenti proposti. La frequenza da parte di alcuni studenti, tuttavia, non è stata sempre assidua, rallentando spesso lo svolgimento delle attività; inoltre, l’attenzione e la discreta partecipazione in classe non hanno spesso trovato riscontro per tutti in un corrispondente impegno a casa, pochi hanno veramente dimostrato metodicità nel lavoro domestico e desiderio di approfondire i contenuti. La classe presenta un profilo molto eterogeneo per quanto concerne il profitto: a fronte di un numero interessante di studenti che è riuscito a distinguersi per la sufficiente padronanza della lingua e per la preparazione raggiungendo livelli discreti, si individua un gruppo di studenti che ha raggiunto una preparazione mnemonica appena sufficiente. Alcuni studenti evidenziano difficoltà espositive soprattutto nella produzione orale. .

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6.3 Inglese

2.OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI IN TERMINI DI COMPETENZE E CAPACITA’. All’interno delle due aree generali della comprensione e della comunicazione sono stati complessivamente raggiunti i seguenti obiettivi: COMPRENSIONE ORALE a. L’alunno sa comprendere il messaggio di un testo ascoltato. b. Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo ascoltato. COMPRENSIONE SCRITTA a. Sa comprendere il messaggio di un testo letto. b. Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo letto. c. Sa attuare semplici inferenze. PRODUZIONE ORALE a. Sa rispondere a domande. b. Sa partecipare ad una conversazione in situazione nota. c. Sa esprimere il proprio vissuto. PRODUZIONE SCRITTA a. Sa eseguire esercizi strutturali. b. Sa rispondere a questionari. c. Sa produrre un dialogo semplice. d. Sa produrre un testo descrittivo. FUNZIONI a. Sa utilizzare le funzioni di base in relazione ad un contesto dato. STRUTTURE a. Sa produrre messaggi la comprensione dei quali non sia compromessa da scorrettezza

grammaticale. LESSICO a. Conosce e sa utilizzare il lessico relativo alle situazioni affrontate. b. Conosce e sa utilizzare il lessico professionale di base.

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6.3 Inglese

3.CONTENUTI DISCIPLINARI ARTICOLATI IN MACRO UNITA’ Il programma del corso è stato svolto cercando di aderire alle direttive ministeriali. Sono stati sviluppati tre macro moduli che costituiscono la base della programmazione della lingua straniera per l’intero biennio post-qualifica. L’articolazione dei moduli ha tenuto conto delle esigenze degli studenti e della programmazione del Consiglio di Classe, secondo i principi di flessibilità e alternanza tematica nel corso dell’anno. Modulo 1: CONSOLIDAMENTO LINGUISTICO Ha avuto lo scopo di completare e rafforzare le competenze, le abilità e le conoscenze acquisite al termine del triennio. Modulo 2: CIVILTA’ E CULTURA Ha avuto lo scopo di sviluppare argomenti di civiltà e letteratura inglese.. Modulo 3 : MICROLINGUA Ha avuto lo scopo di far acquisire le terminologie e i linguaggi specifici del settore di qualifica, inoltre ha cercato di favorire la capacità di interazione a livello orale e scritto in situazioni di comunicazione professionale. 4.METODOLOGIA Si è utilizzato il metodo funzionale-comunicativo, presentando la lingua in situazione e cercando di coinvolgere attivamente gli studenti mediante l’uso del dialogo, del lavoro a coppie, di gruppo e di tutte le altre strategie che favoriscono la comunicazione. Il metodo è stato reso flessibile in relazione al tipo di obiettivo da perseguire, ai tempi e alle esigenze degli alunni. La riflessione grammaticale ha privilegiato gli aspetti comunicativi e semantici lo studente è stato guidato a dedurre la regola dal contesto di comunicazione in cui essa è inserita, al fine di utilizzarla in una produzione corretta e significativa. FASI METODOLOGICHE

1. Warm up e richiamo delle conoscenze pre-acquisite. 2. Presentazione (ascolto o lettura) di un testo di tipo dialogico o non. 3. Comprensione globale. 4. Analisi tramite esercizi di comprensione. 5. Attivazione delle funzioni e delle strutture presenti. 6. Rinforzo tramite lavoro a coppie, di gruppo o individuale. 7. Riflessione sulla lingua. 8. Ampliamento. 9. Verifica.

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10. Azione di recupero. 6.3 Inglese

5.VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica è stata attuata al termine di ogni modulo o sezione di modulo, e, con finalità di feedback, anche durante le singole lezioni mediante il dialogo. Essa è stata coerente con gli obiettivi esposti e la metodologia descritta. Ha verificato la capacità degli alunni di utilizzare le funzioni comunicative e di usare le quattro abilità di base all’interno di un quadro sintattico appropriato. Nei moduli in cui gli obiettivi lo prevedevano, essa ha anche verificato la conoscenza e l’elaborazione dei contenuti culturali e/o tecnici. CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda i criteri di valutazione è stata adottata una griglia per obiettivi che fa riferimento ai criteri espressi dal Collegio Docenti. In relazione alle singole prove disciplinari, sono stati assegnati punteggi specifici per ogni obiettivo verificato. La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di pronuncia, lettura, lessico adeguato, comprensione, contenuti e capacità comunicativa complessiva. GRIGLIE DI VALUTAZIONE IN BASE AGLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE COMPRENSIONE ORALE 9-10 Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo ascoltato anche senza bisogno di ripetizione. 7-8 Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo ascoltato, ma talvolta necessita di ripetizione. 6 Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni specifiche del testo ascoltato dopo ripetizione. 5 Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo ascoltato dopo ripetizione. 3-4 Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche dopo numerose ripetizioni. 1-2

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Lo studente comprende solo alcune parole, senza capire il messaggio globale. 6.3 Inglese

COMPRENSIONE SCRITTA 9-10 Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo letto anche senza bisogno di rileggerlo. 7-8 Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo letto, ma talvolta necessita di rileggerlo. 6 Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni specifiche del testo dopo averlo riletto. 5 Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo dopo averlo riletto diverse volte. 3-4 Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche dopo averlo riletto numerose volte. 1-2 Lo studente comprende solo alcune parole del testo, senza capire il messaggio globale. PRODUZIONE ORALE 9-10 Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma e pronuncia corrette. 7-8 Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma e pronuncia quasi sempre corrette. 6 Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo qualche errore nella forma e nella pronuncia. 5 Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo errori non gravi nella forma e nella pronuncia. 3-4 Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma e nella pronuncia. 1-2 Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio comunicativo.

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6.3 Inglese

PRODUZIONE SCRITTA 9-10 Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma corretta. 7-8 Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma quasi sempre corretta. 6 Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo qualche errore nella forma. 5 Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo errori non gravi nella forma. 3-4 Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma. 1-2 Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio comunicativo. STRUTTURE 9-10 Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo appropriato. 7-8 Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo quasi sempre appropriato. 6 Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo abbastanza appropriato, pur commettendo qualche errore non grave. 5 Lo studente conosce solo alcune strutture e commette diversi errori nell’utilizzarle. 3-4 Lo studente commette gravi errori nell’utilizzo delle strutture. 1-2 Lo studente non conosce e non è in grado di utilizzare le strutture proposte. LESSICO 9-10 Lo studente conosce e utilizza in modo appropriato una vasta gamma di vocaboli. 7-8 Lo studente conosce e utilizza in modo quasi sempre appropriato un discreto numero di vocaboli. 6 Lo studente conosce e utilizza in modo abbastanza appropriato i vocaboli di base. 5 Lo studente conosce e utilizza un limitato numero di vocaboli. 3-4 Lo studente utilizza solo un esiguo numero di vocaboli. 1-2

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Lo studente conosce solo alcuni vocaboli. 6.3 Inglese

6. TIPOLOGIA DELLE PROVE COMPRENSIONE ORALE: Prove d’ascolto a diversi livelli di comprensione. COMPRENSIONE SCRITTA: Comprensione di brani letti a diversi livelli di richieste. Prove di tipo strutturato. PRODUZIONE ORALE: Esposizione di contenuti culturali e professionali Riferire fatti accaduti. Commenti e considerazioni personali. Interviews. PRODUZIONE SCRITTA: Completamento. Produzione dialoghi. Questionari. Prove di tipo strutturato. LESSICO: Completamento. Sequenze. Liste. Mind maps. Inoltre: Simulazioni di terza prova di esame di stato.

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6.3 Inglese

7.ATTIVITA’ DI RECUPERO A. La programmazione ha preso l’avvio da un modulo di revisione e consolidamento delle conoscenze acquisite l’anno precedente; esso è stato dunque inteso anche come momento di recupero e sostegno per gli alunni che erano stati promossi con debiti, o per gli alunni con lievi lacune nella preparazione. B. Le strategie di recupero in itinere sono state attuate in classe ogniqualvolta se ne sia rilevata la necessità a favore degli alunni che presentavano difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi nei diversi ambiti dell’apprendimento:

1. difficoltà di comprensione 2. difficoltà di applicazione 3. difficoltà nella motivazione 4. difficoltà nel metodo di studio.

8. TESTI, MATERIALI E ATTREZZATURE “SUCCESS 2” di Carr-Parson ( ed. Longman) “THE NEW BURLINGTON ENGLISH GRAMMAR” di P. Conti, E. Sharman ,R. Rizzo con A. Cowan ( ed. Burlington – Le Monnier) “ ENGLISH FOR NEW TECHNOLOGY ” di O’ Malley ( ed. Pearson -Longman) Sono inoltre state usate fotocopie e appunti da altri testi relative ai moduli 1- 2 - 3. Come strumenti di supporto: registratore, lettore CD, lettore DVD, LIM.

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6.3 Inglese PROGRAMMA FINALE LINGUA INGLESE

Modulo 1 :

a) Revisione delle principali strutture e funzioni linguistiche degli anni precedenti. b) STRUCTURES THEMES AND FUNCTIONS

Passive Tenses Talking about events and processes in the passive form Present perfect simple Completed and not completed actions

Modulo 2 : CIVILTA’ -LETTERATURA

° The Victorian Age: the Victorian compromise ° The Aesthetic movement and Decadence ° Oscar Wilde: his life and works. ° “The picture of Dorian Gray”: characters and themes- moral aim- narrative technique. Text analysis “The opium den”.

Modulo 3 : MICROLINGUA ° Conventional power plants: thermoelectric and hydroelectric power plants ° Nuclear reactor and nuclear power plant ° Alternative power sources : solar, tidal, geothermal and biomass energy ° Renewable energy: wind power ° Automation and mechanization ° Robotics: the different parts of a robot ° How a robot works °Varieties and uses of robots ° The electric car: advantages and disadvantages. ° The hybrid car: the Jaguar C-X75 supercar ° The curriculum Vitae and the letter of application ° Jobs in technology Al momento della stesura del presente documento non sono ancora stati svolti gli ultimi argomenti del modulo di microlingua (che verranno affrontati presumibilmente dalla seconda metà di Maggio sino al termine dell’anno scolastico). Carpi,li 15 Maggio 2014 SIMONA SANTUCCI

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6.4 Matematica

Docente: Prof.ssa Roberta Righi SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2013/14

PERCORSO FORMATIVO ATTUATO

CLASSE 5°C DOCENTE ROBERTA RIGHI DISCIPLINA MATEMATICA

LIBRO DI TESTO LEONARDO SASSO – NUOVA MATEMATICA A COLORI, VOL. 4

EDIZIONE GIALLA – ED. PETRINI, 2012

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6.4 Matematica

1. Relazione sulla classe

2. Contenuti disciplinari ed obiettivi

3. Obiettivi d’apprendimento

4. Metodologia

5. Strumenti e criteri di valutazione

1. RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe composta da 13 alunni ha sempre dimostrato interesse per la materia, partecipazione

all’attività scolastica e desiderio di approfondimento sia per gli aspetti teorici sia per quelli applicativi.

Un gruppo ha dimostrato senso di responsabilità impegnandosi con buona continuità e diligenza

ottenendo una preparazione omogenea e approfondita. Alcuni ragazzi con un profitto insufficiente,

soprattutto a causa di lacune pregresse, sono riusciti attraverso una impegno costante a raggiungere

risultati appena sufficienti. Alcuni hanno difficoltà ad esprimersi attraverso un linguaggio ed una

terminologia scientifica corretta. Al fine di consolidare le nozioni acquisite e la padronanza del calcolo

sono state dedicate molte ore alla fase applicativa. Tuttavia, al di là delle oggettive criticità che più di

un allievo ha incontrato nell’affrontare la disciplina, quando c’è stato un impegno coscienzioso e

responsabile, si è assistito a un progressivo superamento, almeno nelle prove orali e con la guida

dell’insegnante, delle lacune e delle difficoltà riscontrate. L’attività didattica ha subito rallentamenti e

interruzioni in seguito allo svolgimento di attività della classe come lo stage aziendale che ha posticipato

l’inizio dell’anno scolastico al 21 ottobre 2013. Molti hanno partecipato con entusiasmo alle diverse

gare di matematica proposte (Olimpiadi della matematica, Kangourou, gara a squadre di istituto).

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6.4 Matematica

2. CONTENUTI DISCIPLINARI ED OBIETTIVI

Modulo 1: recupero prerequisiti

Obiettivi Contenuti

• Applicare le conoscenze di

goniometria

• Acquisire operatività nel piano

cartesiano

• Acquisire le tecniche di base per

la risoluzione di equazioni e

disequazioni esponenziali e

logaritmiche

• Utilizzare le procedure di calcolo

per risolvere sistemi di equazioni e

disequazioni

• Funzioni goniometriche seno, coseno,

tangente

• Funzione ed equazione esponenziale

• Funzione ed equazione logaritmica

• Funzione radice quadrata

• Equazioni di primo e secondo grado

• Disequazioni algebriche razionali

• Curve nel piano cartesiano

corrispondenti alle suddette funzioni

Modulo 2: Funzioni elementari

Obiettivi Contenuti

• Riconoscere le principali

funzioni elementari

• Saper riconoscere il grafico

delle principali funzioni elementari

• Conoscere le caratteristiche

grafiche delle funzioni elementari

• Individuare le proprietà di una

funzione dal grafico

• Definizione di funzione

• Funzione costante

• Funzione lineare

• Funzione quadratica

• Funzione di proporzionalità inversa

• Funzioni trascendenti: seno,

coseno, tangente, logaritmica,

esponenziale

• Caratteristiche e grafici

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6.4 Matematica

Modulo 3: Generalità sulle funzioni reali di variabili reali Obiettivi Contenuti

• Saper classificare le funzioni

• Trovare il dominio di una funzione

analitica

• Trovare le intersezioni di una

funzione con gli assi cartesiani.

• Distinguere funzioni crescenti e

decrescenti dal grafico

• Saper determinare il segno di una

funzione

• Saper riconoscere le funzioni pari,

dispari, periodiche dal grafico

• Intervalli in R

• Approccio intuitivo al concetto di

intorno di un punto

• Funzioni pari e dispari

• Funzioni periodiche

• Segno di una funzione

• Sistemi misti di equazioni e

disequazioni corrispondenti al dominio

ed al segno

Modulo 4: Limiti delle funzioni

Obiettivi Contenuti

• Comprendere il significato di limite

• Saper operare con i limiti

• Determinare l’andamento di una

funzione razionale intera o fratta

all’infinito o in un intorno di punti

particolari utilizzando i limiti

• Riconoscere le forme

indeterminate

• Approccio intuitivo al concetto di limite

• Limite al finito e all’infinito

• Limiti destro e sinistro

• Operazioni sui limiti determinati

• Operazioni determinate contenti 0 e ∞

• Forme indeterminate: + ∞ − ∞; ∞ / ∞;

0/0, 0·∞

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6.4 Matematica

Modulo 5: Continuità delle funzioni Obiettivi Contenuti

• Acquisire ulteriori elementi per la

costruzione del grafico di una

funzione: discontinuità, continuità,

asintoti

• Calcolo di limiti che si presentano

nella forma indeterminata 0/0,

∞∞ / per funzioni razionali fratte

• Individuazione e riconoscimento dei

tipi di discontinuità per le funzioni

razionali fratte

• Ricerca degli asintoti di funzioni

razionali fratte

• Significato intuitivo di funzione

continua

• Definizione di funzione continua in un

punto e in un intervallo

• Continuità delle funzioni elementari

• Classificazione dei punti di

discontinuità di una funzione: prima,

seconda e la terza specie

• Risoluzione di forme indeterminate in

funzioni razionali fratte

• Asintoti orizzontali, verticali e obliqui

Modulo 6: Derivata di una funzione e sue applicazioni Obiettivi Contenuti

• Acquisire gli elementi fondamentali

per la costruzione di un grafico di una

funzione

• Saper utilizzare le informazioni

originate dallo studio delle derivate di

una funzione

• Saper calcolare la derivata di un

polinomio

• Saper calcolare la derivata di y = k,

y= x, y= x2 utilizzando la definizione

• Saper calcolare la derivata di una

funzione

• Ricerca del coefficiente angolare

• Definizione di derivata

• Derivata delle funzioni elementari

• Significato geometrico di derivata in

un punto

• Regole di derivazione: somma

algebrica, prodotto, quoziente di due

funzioni

• Continuità e derivabilità

• Equazione della tangente a una

curva.

• Funzioni crescenti e decrescenti.

• Studio del segno della derivata prima.

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della tangente a una curva in un suo

punto

• Saper individuare gli intervalli di

crescenza e decrescenza

• Saper riconoscere e determinare

gli eventuali punti di massimo e di

minimo di una funzione

• Saper riconoscere e determinare

gli eventuali punti di flesso di una

funzione

• Saper rappresentare in modo

corretto funzioni semplici razionali

intere e fratte

• Definizione di punti di massimo e di

minimo relativo e assoluto.

• Studio dei massimi e dei minimi

relativi con la derivata prima.

• Concavità e punti di flesso con lo

studio della derivata

• Grafico probabile di una funzione

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6.4 Matematica

3. OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO

STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI ABILITA’

Conoscere: Classificazione e dominio di una funzione

Concetto intuitivo di limite

Concetto di derivata

Derivate di funzioni elementari

Saper fare: Calcolare il dominio di una funzione razionale

Calcolare il limite di una funzione razionale

Calcolare la derivata di una funzione razionale

Rappresentare il probabile grafico di una funzione

Riconoscere le caratteristiche principali del grafico di una funzione

OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA

1. Acquisizione ed uso del linguaggio specifico

2. Comprensione delle diverse tipologie testuali

3. Rielaborazione ed utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite

a. Uso di termini e simboli specifici sia nelle prove scritte che in quelle orali

b. Analisi guidata di schemi ed appunti

c. Analisi del testo di esercizio

d. Applicazione operativa delle regole studiate

e. Confrontare e mettere in relazione i vari contenuti appresi.

4. METODOLOGIA

Gli obiettivi iniziali sono stati rimodulati in itinere e trasferiti ad una comprensione prevalentemente

grafica. Gli argomenti specifici dell’analisi infinitesimale (ovvero dai limiti in poi) sono stati

inizialmente illustrati tramite esempi, traendo da essi direttamente traccia delle definizioni. Solo

successivamente è stata fornita, per i vari concetti, la corretta definizione.

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6.4 Matematica

Come è ampliamente dimostrato da verifiche e simulazioni di III prova, gli argomenti sono stati più

volte richiesti in modalità sempre diverse. E’ stato dato largo spazio ad esercitazioni con ricerca

della soluzione corretta e del corretto metodo di indagine, fornendo comunque gli strumenti per chi

volesse averne una adeguata comprensione e giustificazione teorica.

In ultima fase sono stati dati molti grafici e schede di lavoro riassuntive sulle proprietà comuni a

funzioni razionali fratte organizzate in base al grado.

Dei vari argomenti è stata data una presentazione e una trattazione prevalentemente intuitiva,

curando soprattutto l'aspetto applicativo mediante lo svolgimento di esercizi di diversa difficoltà

con discussione sia libera che guidata. L'aspetto teorico riguardante le definizioni e le proprietà è

stato affrontato con adeguati esempi per favorirne l’apprendimento, le dimostrazioni dei teoremi

sono state appena accennate, con terminologia elementare. La parte di analisi matematica è stata in

gran parte trattata su funzioni algebriche razionali.

Sono stati assegnati quasi sempre esercizi tratti dal libro come attività domestica.

La ripetizione di spiegazioni, la risoluzione alla lavagna degli esercizi assegnati per casa e la

correzione in aula delle verifiche è stata la normale e continua attività di controllo e recupero.

Si è fatta particolare attenzione a fornire una terminologia sempre corretta ed a richiederla anche in

sede di interrogazione.

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6.4 Matematica

STRUMENTI DI LAVORO

− libro di testo (consigliato)

− schemi ed appunti

− schede di lavoro

− software didattico: Geogebra

− suggerito il reperimento su Internet di materiale per approfondimenti o collegamenti inter-

disciplinari

5. STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Strumenti:

− compito di tipo tradizionale

− indagine in itinere con verifiche informali

− risoluzione di esercizi alla lavagna

− verifiche orali: soluzione guidata di un esercizio, esposizione di un argomento indicato

dall'insegnante.

− simulazioni di terza prova.

Per i criteri di valutazione e gli obiettivi trasversali (interesse, attenzione, atteggiamento più o

meno critico), si è fatto riferimento al POF.

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6.5 Sistemi, Automazione e Organizzazione della produzione Docente: prof. Alberto Manganiello

TEMPI Tempi previsti dai programmi ministeriali: - ore settimanali: 6 - ore complessive (a.s. 2010-11): 198 - ore effettive di lezione svolte: 172

MODULO 1 SISTEMI DI ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DATI

Testi

De Santis, Cacciaglia, Saggese, ed. Calderini, “Sistemi, automazione e organizzazione della produzione” Volume unico

Modulo 3; Unità 1-2-3; Modulo 4; Unità 1; Modulo 7; Unità 1-2-3-4-5-6; Modulo 11; Unità 1-2-3-4-5-7-8; Modulo 12; Unità 1-2-4-5; De Santis, Cacciaglia, Saggese, ed. Calderini , “Corso di Sistemi”- Volume. 2° Mod.2 U.D.2;

Obiettivi

Conoscere le diverse tipologie di trasduttori e i loro principi di funzionamento. Saper descrivere, analizzare e progettare un circuito di condizionamento per

trasduttore. Saper analizzare e progettare un circuito di interfacciamento per microprocessore Conoscere l’architettura di un sistema di acquisizione e distribuzione dati. Conoscere i vari tipi di conversione e le relative problematiche Saper analizzare e progettare un sistema di acquisizione e distribuzione dati.

Obiettivi minimi

Conoscere le diverse tipologie di trasduttori. Saper descrivere un circuito di condizionamento per trasduttore. Saper analizzare un circuito di interfacciamento per microprocessore Conoscere i vari tipi di conversione e le relative problematiche Conoscere l’architettura di un sistema di acquisizione e distribuzione dati.

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6.5 Sistemi,Automazione ed Organizzazione della Produzione

Contenuti

U.D 1.1 Sensori e Trasduttori 1.1.1- Definizione di sensore e di trasduttore.

1.1.2- Parametri dei trasduttori. 1.1.3- Il problema della linearità nei sensori di tipo resistivo. 1.1.4- Il problema della linearità nei sensori con carico.

1.1.5- Il metodo dei generatori di corrente e dei ponti di Wheatstone per sensori resistivi

U.D 1.2 Tipi di sensori

1.2.1- Sensori di temperatura. Il sensore PT 100 Il termistore NTC Il trasduttore AD 590 Il trasduttore LM 35 Le termocoppie

1.2.2-Sensori di forza e pressione. 1.2.3-Sensori di posizione lineari e angolari. 1.2.4-Sensori di luminosità 1.2.5-Sensori di umidità di tipo capacitivo. U.D.1.3 Circuiti di condizionamento per sensori 1.3.1 Descrizione di un circuito di condizionamento per sensore 1.3.2 Analisi e sintesi di circuiti di condizionamento per i sensori dell’ U.D. 1.2 U.D 1.4 Circuiti di interfacciamento 1.4.1- Il problema generale dell’interfacciamento

1.4.2- Interfacciamento del microprocessore con le periferiche. 1.4.3- Interfacciamento del microprocessore con le memorie.

1.4.4- Analisi e sintesi di circuiti di interfacciamento per periferiche e memorie

U.D.1.5 Acquisizione e distribuzione dati 1.5.1-Generalità. 1.5.2-Architetture dei sistemi di acquisizione dati monocanale e multicanale 1.5.3-Architetture dei sistemi di distribuzione dati monocanale e multicanale

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6.5 Sistemi,Automazione ed Organizzazione della Produzione U.D.1.6 Strumenti di base per la programmazione in Assembly

1.6.1-Set di istruzioni per il microprocessore tipo Z80. 1.6.2-Esempi di routine per acquisizione/distribuzione dati da periferiche 1.6.3-Esempi di routine per prelievo/immissione dati in memoria

MODULO 2 CONTROLLO E REGOLAZIONE

Testi: De Santis, Cacciaglia, Saggese, ed. Calderini, “Sistemi, automazione e

organizzazione della produzione” Volume unico Modulo 13; Unità 1-2-4-5-6-; Giannoni,Guidi ed. Jackson Libri,” Sistemi, automazione e organizzazione della

produzione vol 2°” Modulo 1 U.D. 1.1-U.D.1.3-U.D.1.4-U.D.1.5

Obiettivi

Saper descrivere e ricavare un modello rappresentativo schematizzandolo con un diagramma a blocchi funzionale.

Saper analizzare la funzione di trasferimento. Saper analizzare i Sistemi lineari Saper classificare le diverse tipologie di sistemi di controllo

Obiettivi minimi

Saper descrivere un modello rappresentativo schematizzandolo con un diagramma a

blocchi funzionale. Conoscere la funzione di trasferimento. Conoscere i Sistemi lineari Saper classificare le diverse tipologie di sistemi di controllo

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6.5 Sistemi,Automazione ed Organizzazione della Produzione

Contenuti

U.D. 2.1 SISTEMI DI CONTROLLO ANALOGICI 2.1.1- Sistemi di controllo e sistemi controllati 2.1.2- Sistemi ad anello aperto ed anello chiuso 2.1.3- Sistemi del 1° e 2° ordine.

MODULO 3 APPLICAZIONI

Testi Manuali di laboratorio Manuali di TEXA spa

Obiettivi

Individuazione del problema e scelta del modello Scelta, analisi e studio del trasduttore Scelta, analisi e studio dell’attuatore Scelta del sistema di controllo Ottimizzazione del sistema sia dal punto di vista tecnico che economico

Contenuti

1.1 Motore passo passo Principio di funzionamento, circuiti di alimentazione motori passo passo, prove di funzionamento Pompa di calore

1.2 Prove di funzionamento su pompa di calore autocostruita con regolazione automatica di temperatura sul condensatore

1.3 Elettronica nell'automobile: diagnosi dell'impianto di climatizzazione Principi di funzionamento, componti principali impiegati nei comuni impianti, ricerca guasti con analisi delle pressioni di massima e minima.

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6.5 Sistemi,Automazione ed Organizzazione della Produzione

Attività didattica Mezzi e strumenti Verifiche

- Lezione frontale - Discussione collettiva - Ricerca guidata - Lavori di gruppo - Insegnamento per problemi - Discussione di un problema, cercando di trovare insieme la soluzione

- Risoluzione di esercizi di diverso livello di difficoltà

- Libri di testo - Manuali per la normativa

vigente e per i dati dei componenti

- Schemi ed appunti personali

- Riviste specifiche - Libri presenti in biblioteca - Strumentazione presente in

laboratorio - Personal computer - Software didattico - Modelli

-Indagine in itinere con verifiche informali

- Risoluzione di esercizi - Interrogazioni orali - Discussioni collettive - Esercizi scritti - Prove di laboratorio - Relazioni - Test di verifica variamente strutturati

- Prove di laboratorio

QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE

La partecipazione al dialogo educativo è nel complesso sufficiente: tre allievi si distinguono per una discreta attività, i restanti vanno continuamente spronati per una adeguata interazione. L’attitudine per la disciplina e l’interesse per la materia sono appena sufficienti per buona parte della classe, con l’eccezione di due casi in cui è discreta, buona in tre casi. L’impegno nel lavoro in classe è stato mediamente sufficiente in quasi tutto il periodo scolastico, mentre quello a casa, a parte qualche eccezione positiva, non si può definire sufficiente. Il metodo di studio è efficace in alcuni casi, sufficiente per la maggior parte della classe, in qualche caso non è stato adeguato.

Obiettivi della disciplina

Il progetto didattico è stato redatto con l’intento di fornire agli studenti le conoscenze di base per formare tecnici in grado di operare in ambito industriale e/o in modo autonomo cercando di sviluppare le capacità di analisi e sintesi necessarie a tale figura professionale. Obiettivi realizzati in termini di competenze

Pochi alunni possiedono capacità buone di argomentazione e rielaborazione, di esposizione, di analisi e sintesi. In generale una parte minoritaria della classe ha acquisito in modo sufficiente la capacità di riconoscere gli elementi fondamentali di un sistema, di descriverlo con schemi semplici, di analizzare i contenuti fondamentali; la parte restante deve essere guidata per raggiungere l’obbiettivo. Gli allievi generalmente superano, spesso con la presenza dell’insegnante, la difficoltà nell’applicare concetti noti per la risoluzione di problemi specifici e per collegare tra loro elementi apparentemente diversi. Riguardo i concetti, le regole, i procedimenti, i metodi o i criteri da seguire, alcuni allievi hanno acquisito una conoscenza schematica, sufficientemente completa, affidabile e precisa, altri hanno raggiunto l’obbiettivo in modo più frammentario. Analoga valutazione si può

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6.5 Sistemi,Automazione ed Organizzazione della Produzione fare riguardo la capacità di fare la trattazione sintetica di argomenti, di risolvere semplici problemi a soluzione rapida, di risolvere semplici casi pratici e professionali, di sviluppare semplici progetti, di risolvere esercizi di media complessità, di adoperare correttamente i manuali tecnici ed interpretare la documentazione tecnica del settore. Per quanto riguarda infine l’applicazione delle norme di protezione e di prevenzione degli infortuni, tutta la classe si è mostrata attenta nell’eseguire le consegne di laboratorio in modo corretto. Per quel che riguarda la capacità espositiva, si può dire che tutta la classe si esprime in maniera schematica e spesso corretta, conosce in modo sufficiente la terminologia tecnica per una corretta comunicazione sia scritta che orale, Per quanto riguarda l’auto-orientamento, non tutti sono fiduciosi nelle proprie possibilità ed hanno sufficientemente chiari gli obiettivi da perseguire. Per quel che concerne le attività pratiche, gli alunni sanno organizzare sufficientemente il proprio lavoro in maniera autonoma e portare a termine un compito assegnato e sanno manifestare le loro capacità anche all’interno di un gruppo di lavoro. In particolare sanno utilizzare la Componentistica elettronica ed i Programmi di Simulazione tipici dei Sistemi automatici. Infine la classe è stata preparata su un percorso didattico progettato in collaborazione con TEXA spa, azienda leader mondiale nel settore automotive. METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Si è cercato di individuare una metodologia didattica volta a favorire lo sviluppo ed il potenziamento delle abilità espressive, di analisi, di riflessione, di rielaborazione e di sintesi, capace di fornire non solo le conoscenze essenziali ma anche i procedimenti applicativi, tramite la proposta di esercizi esplicativi di diversa complessità; i diversi argomenti sono stati trattati con gradualità, procedendo dai concetti più semplici verso quelli più complessi, per facilitare la comprensione della disciplina in tutte le sue problematiche. Si è cercato di presentare i contenuti in maniera ben strutturata e funzionale, fornendo agli allievi la chiave interpretativa della disciplina, muovendosi dal generale al particolare e cercando spiegazioni semplici per fenomeni complessi. Si è infine sempre cercato di presentare la materia mettendo in evidenza correlazioni logiche e collegamenti tra i diversi argomenti, affrontandoli in maniera tale da ricondurre lo studio dei sistemi e dei fenomeni complessi a quello dei loro modelli elementari EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Il processo di insegnamento - apprendimento si è sviluppato in modo lineare nel corso dell’anno scolastico. Va segnalato che il docente del corso è stato assente per circa 7 settimane tra il mese doi ottobre 2013 e febbraio 2014.

SUSSIDI DIDATTICI Si è arricchita l’attività didattico - educativa con l’utilizzo di libri di testo, manuali per la normativa vigente, manuali per i dati dei componenti, schemi ed appunti personali, riviste specifiche e strumentazione presente in laboratorio, visite a mostre e fiere di rilevante contenuto tecnico-scientifico. Carpi, li 15 Maggio 2014 L’insegnante

Prof. Alberto Manganiello

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni Docente: Prof. Ing. Franco Guaita 1. Tempi 2. Svolgimento del Programma e Relazione sulla classe 3. Metodologia 4. Interdisciplinarità 5. Strumenti e criteri di valutazione 6. Obiettivi d’apprendimento raggiunti 7. Area di Approfondimento e supporto all’argomento a piacere in area tecnica 8. Attività di recupero 9. Contenuti disciplinari ed obiettivi

1. Tempi Tempi previsti dai programmi ministeriali: - ore settimanali: 9 (di cui 3 in laboratorio) - ore complessive per anno scolastico: 297 2. Svolgimento del Programma e Relazione sulla classe

Il programma del corso è stato svolto per buona parte in aderenza a quello Ministeriale. La preparazione iniziata lo scorso anno per affrontare schemi circuitali anche di grandi dimensioni e schemi a blocchi di una certa consistenza ha consentito di operare quest’anno solamente una azione iniziale di rafforzamento e ripasso per proseguire con l’approfondimento del programma impostato. Essenzialmente gli argomenti trattati riguardano la trasmissione dei segnali in tutte le sue forme e tecniche con particolare risalto di quelle digitali. E’ stato svolto all’inizio un modulo relativo all’interfacciamento dei sistemi digitali che, per motivi vari lo scorso anno non è stato trattato. Così come indicato nei programmi ufficiali si è inteso approfondire in particolare una tematica, quella riguardante lo sviluppo di sistemi di trasmissione dati e di reti di connessione con un particolare riferimento a quelle inserite negli autoveicoli (automotive). In ambito lavorativo locale questo aspetto è risultato importante assieme alla conoscenza delle reti di computer e alle interconnessioni con particolare riguardo alla realizzazione di cablaggi strutturati per gli edifici industriali e del terziario. Questi concetti sono stati sviluppati in generale da tutta la classe, ad alcuni è stato proposto di approfondirli nel loro lavoro di tesina che porteranno all’esame. Va ricordata l’occasione fornita alla classe per esaminare l’esito dell’assegnazione della gara per il progetto di installazione di una rete Wifi all’interno dell’Istituto. Gli studenti hanno potuto approfondire alcuni concetti relativi ai sistemi di interconnessione senza fili e studiare l’argomento con l’esempio oramai realizzato e funzionante. Sarà possibile esaminare inoltre prima del termine dell’anno scolastico la messa a bando dell’estensione del progetto alle aeree esterne e il suo completamento con un sistema raffinato di monitoraggio e controllo degli accessi, in corso di assegnazione.

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni Quest’anno è l’ultimo anno del corso nel vecchio ordinamento e pertanto non è stata acquisita altra strumentazione di laboratorio, si è utilizzata quella presente che comunque è sufficientemente aggiornata. La strumentazione relativa alla diagnostica degli autoveicoli è oramai completa: moduli strumentali da connettere al computer per l’analisi voltamperometrica e per visualizzare l’andamento temporale in bassa frequenza dei segnali presenti nei bus degli autoveicoli. Questi strumenti, acquistati da TEXA con la quale è stato stabilito un accordo affinché la scuola divenisse centro di istruzione, sono stati utilizzati anche per altri scopi incrementando così la manualità e le competenze degli studenti. Alcuni strumenti innovativi acquisiti gli scorsi anni, un Generatore di frequenza e un Oscilloscopio digitale di elevate prestazioni, hanno consentito un’analisi più approfondita dei segnali campionati e digitalizzati e sono serviti per coadiuvare l’analisi dei segnali sui circuiti montati. Assieme al collega di laboratorio abbiamo deciso di integrare nel nostro percorso alcuni argomenti affini che si trovavano nel programma TEXA; l’interesse degli studenti è stato discreto, elevato dalla possibilità di “lavorare” sugli autoveicoli. I macro moduli trattati approfonditamente, come meglio e in dettaglio si possono leggere nel programma del corso, sono stati “I dispositivi elettronici digitali”, i "Sistemi di trasmissione dati", le "Reti per trasmissione dati", "La modulazione e demodulazione impulsiva e digitale". Non verranno però nemmeno accennati alcuni argomenti riguardanti i "Sistemi di trasmissione del suono e dell'immagine" e i "Sistemi telefonici via radio". 3. Metodica La didattica impostata, è stata guidata dal principio che le conoscenze teoriche non devono essere disgiunte dal riscontro pratico sperimentale, ma entrambe devono procedere nella misura più integrata possibile. Le tre ore di laboratorio sono quindi state spese a questo scopo per quasi tutti i moduli affrontati e nel limite delle disponibilità delle attrezzature. I ragazzi hanno svolto le attività pratiche singolarmente o a volte in gruppi di due o tre. Sin dall’inizio dell’anno è stato lasciato uno spazio allo sviluppo della propria “tesina d’esame”. Già lo scorso anno alcuni temi trattati potevano essere considerati per un ulteriore approfondimento e gli stessi stage presso le azienda hanno offerta opportunità di sviluppo successivo che potranno essere riprese e completate in un lavoro di “tesina” finale. La visita a fiere e mostre con carattere locale e internazionale ha contribuito a far conoscere la materia e a mostrare il notevole interesse che ruota intorno ai temi che la stessa tratta. 4. Interdisciplinarità Data la specificità degli argomenti trattati, spesso scollegati anche con l'altro corso tecnico di Sistemi Elettronici, le altre discipline che hanno interessato la didattica sono state sicuramente la lingua inglese per tutte le consultazioni di manuali e per l'accesso alle informazioni in Internet

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni

(poco utilizzata se non nell’area professionalizzante), l'italiano per quanto concerne la stesura di relazioni di progetti e la matematica per quanto riguarda lo studio di funzioni razionali fratte. Uno spazio è stato dedicato alla lettura del quotidiano in classe con la ricerca di argomenti economici, politici e sociali che avessero una qualche attinenza con la materia, ma più in generale è stata utilizzata a stimolare l’interesse per la partecipazione e l’approccio critico ai fatti e agli eventi che ci riguardano. Il quotidiano “Il sole 24 ore” a volte assieme al “Il Corriere della sera” e “Il Resto del Carlino” è stato consegnato una volta alla settimana a tutta la classe dedicando a volte qualche momento in classe per un commento critico e un confronto tra i diversi approcci nell’esporre le notizie. 5. Verifica e valutazione La valutazione delle conoscenze acquisite si è svolta con l'utilizzo di quesiti a risposta singola o multipla e da interrogazioni orali in forma però più limitata. Si è tratto un giudizio anche tramite la richiesta di completare i discorsi durante i vari ripassi degli argomenti già trattati. Per la parte scritta si è utilizzato il classico problema e a volte quello a soluzione rapida. In tutti questi casi si è indicato un punteggio per ogni domanda o per ogni parte della risoluzione di un problema assegnandolo tutto o in parte in base alla modalità di risposta. In laboratorio è stata verificata la conoscenza pratica degli argomenti tramite prove sui banchi di misura o davanti al computer. Sempre in laboratorio è stato preso in esame l’impegno, l’interesse, la partecipazione attiva alle esperienze condotte dall’insegnante e mostrate agli alunni, la stesura degli elaborati di relazione finale al termine dell’esperienza. 6. Obiettivi raggiunti Le conoscenze acquisite finora dai ragazzi sono risultate mediamente discrete sia come conoscenza teorica che come capacità di risoluzione in autonomia di esercizi anche simili a quelli proposti durante la lezione. Nella classe sono presenti alcuni studenti dotati di ottime capacità e grazie anche al loro interesse hanno una più che buona padronanza della materia e ritengo siano in grado di sviluppare piccoli progetti in autonomia. Per alcuni alunni l’impegno dimostrato nello studio quotidiano e nello svolgimento degli esercizi a casa non è stato adeguato, ma per molti altri costante. Non saprei dire se dovuto ad un impegno non sufficiente, ma la risoluzione in autonomia di esercizi proposti di una certa complessità con argomenti correlati è risultata difficoltosa. Un solo studente ha dimostrato una effettiva padronanza della materia e una conoscenza veramente ampia e approfondita pur non mantenendo lo stesso ritmo di studio fino al termine dell’anno scolastico. Durante il ripasso in classe per il recupero di alcuni moduli non è mancato l’interesse di chi già aveva assimilato la parte in esame. Non tutti gli alunni che avevano qualche difficoltà dal precedente anno scolastico sono riusciti a superarla compiutamente, prevalentemente a causa di un

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni inadeguato impegno nello studio; un aiuto è giunto dai continui richiami agli argomenti dello scorso anno in applicazione e a completamento di quelli nuovi affrontati. Nel tempo che rimane al termine dell’anno scolastico, oltre che completare le parti mancanti verrà dedicato un discreto numero di ore per approfondire e consolidare la preparazione in vista dell’esame di stato. Verrà inoltre dedicato un adeguato tempo per recuperare eventuali lacune ancora rimaste, rivolto in particolare agli studenti che più ne hanno bisogno. 7. Temi di Approfondimento e preparazione all’argomento a piacere per l’esame Gli alunni sono stati invitati a preparare in tempo l’argomento a piacere, fin dallo scorso anno assieme ad alcuni docenti ho discusso e anticipato i possibili argomenti per non arrivare al termine dell’anno scolastico senza aver preparato la relazione. Alcuni hanno iniziato immediatamente, sondando già nel primo quadrimestre le possibilità offerte dagli argomenti che avevo proposto e operando la scelta hanno iniziato una parte del loro lavoro per la realizzazione di un prototipo di dispositivo, altri hanno raccolto tutto il materiale per relazionare su argomenti di altro tipo. Le proposte iniziale erano inerenti alle attività sviluppate nel corso di diagnosi degli autoveicoli o a quelle seguite durante lo stage presso le aziende o di interesse personale. Gli argomenti approfonditi particolarmente, soprattutto negli aspetti pratici, sono stati quelli inerenti ai bus presenti sugli autoveicoli e le reti Wifi. 8. Attività di Recupero Durante l’anno scolastico è stata data la possibilità di recuperare le lacune con forme di recupero in itinere e, all’inizio di un nuovo argomento, mediante un metodico intervento di richiamo ai concetti principali degli argomenti precedenti. Ad oggi non sono stati attivati corsi di recupero al di fuori dell’orario curricolare.

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni ELENCO DEI MODULI TRATTATI E SINTESI DEI CONTENUTI Modulo N.° 0 DISPOSITIVI ELETTRONICI DIGITALI E APPLICAZIONI Modulo N.° 1 I SEGNALI NELLE TELECOMUNICAZIONI Modulo N.° 2 MODULAZIONE E DEMODULAZIONE CON PORTANTE ANALOGICA Modulo N.° 3 MODULAZIONE E DEMODULAZIONE IMPULSIVA E DIGITALE Modulo N.° 4 SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI Modulo N.° 5 RETI PER TRASMISSIONE DATI Modulo N.° 0 DISPOSITIVI ELETTRONICI DIGITALI E APPLICAZIONI Obiettivi: Conoscere le diverse tecnologie costruttive dei dispositivi digitali e il loro utilizzo nella

realizzazione di funzioni logiche. Conoscere le modalità di interfacciamento fra diversi dispositivi digitali Contenuti ♦ FAMIGLIE LOGICHE E LORO INTERFACCIAMENTO Modulo N.° 1 I SEGNALI NELLE TELECOMUNICAZIONI Obiettivi: Conoscere la tipologia dei segnali impiegati nelle telecomunicazioni Saper valutare per un segnale dato, l'estensione in frequenza del canale trasmissivo. Conoscere le origini del segnale rumore e la sua azione sul segnale informazione. Saper definire e valutare il rapporto Segnale/Rumore Contenuti ♦ TRASMISSIONE DI SEGNALI

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni Modulo N.° 2 MODULAZIONE E DEMODULAZIONE CON

PORTANTE ANALOGICA Obiettivi: Conoscere i parametri caratteristici di un segnale modulato Comprendere le peculiarità delle tecniche di multiplazione FDM e della modulazione

analogica. Conoscere le varie tecniche di trasmissione impiegate comunemente nel campo

analogico. Comprendere il principio di funzionamento dei rivelatori (AM, FM e PM) Comprendere il principio di funzionamento dei convertitori (effetto supereterodina). Conoscere le varie tecniche di modulazione digitali (portante analogica e modulante

digitale) Contenuti ♦ MODULAZIONI CON PORTANTE ANALOGICA ♦ CONVERTITORI E RICETRASMETTITORI ♦ LA MULTIPLAZIONE ♦ MODULAZIONI DIGITALI Modulo N.° 3 MODULAZIONE E DEMODULAZIONE

IMPULSIVA E DIGITALE Obiettivi: Conoscere e comprendere le problematiche relative al campionamento e alla

quantizzazione del segnale Conoscere le caratteristiche della multiplazione TDM Conoscere la modulazione digitale PCM Conoscere i campi di impiego delle suddette tecniche di modulazione e comprendere

le problematiche relative alla larghezza di banda Contenuti ♦ MODULAZIONE CON PORTANTE NUMERICA ♦ MULTIPLAZIONE TDM ♦ CODICI NUMERICI DI LINEA

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6.6 Elettronica, Telecomunicazioni e Applicazioni Modulo N.° 4 SISTEMI DI TRASMISSIONE DATI Obiettivi: Conoscere gli standards relativi ai sistemi di trasmissione dati e comprendere i

processi di trasmissione dati Conoscere e comprendere le problematiche relative ai protocolli di comunicazione Conoscere il principio di funzionamento e le caratteristiche dei vari tipi di MODEM Saper utilizzare i software di comunicazione Saper utilizzare i MODEM in funzione delle caratteristiche della trasmissione Contenuti ♦ TRASMISSIONE DATI ♦ MODEM ♦ PROTOCOLLI DI TRASMISSIONE VIA MODEM ♦ ADSL

Modulo N.° 5 RETI PER TRASMISSIONE DATI Obiettivi: Conoscere l'architettura hardware di reti di elaboratori Saper operare in una rete reale locale Contenuti ♦ RETI PER TRASMISSIONE DATI ♦ COMPONENTI DELLE LAN ♦ IL CABLAGGIO STRUTTURATO

Carpi, li 15 Maggio 2014 L’insegnante Prof. Franco Guaita

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6.7 Educazione Fisica Docente: prof.ssa Giulia Meschieri SCHEDA INFORMATIVA ANALITICA

ANNO SCOLASTICO 2013/14

1. Relazione sulla classe

2. Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità

3. Contenuti disciplinari

4. Metodi e strumenti

5. Strumenti e criteri di verifica

6. Programma specifico allegato

1 Relazione sulla classe La classe V° C ha evidenziato un comportamento molto corretto dal punto di vista disciplinare. Il lavoro scolastico è stato caratterizzato da una proficua collaborazione e partecipazione alle attività proposte. Nel corso dell’anno la disponibilità ad affrontare nuove attività ha permesso alla classe di raggiungere risultati pienamente soddisfacenti.

2 Obiettivi raggiunti AMBITI NUCLEI FONDANTI

ABILITÀ MOTORIE SPORTIVE

Elementi di gioco e gioco sport. Elementi tecnici di alcuni sport individuali e di squadra. Potenziamento fisiologico.

ABILITÀ MOTORIE ESPRESSIVE E PERCEZIONE DI SE’

Rielaborazione degli schemi motori precedentemente appresi. Miglioramento delle capacità motorie coordinative. Elementi a corpo libero.

SICUREZZA E SALUTE Prevenzione degli infortuni. Acquisizione di un corretto stile di vita.

SOCIALITÀ E CONVIVENZA CIVILE

Consolidamento del carattere. Scoperta e orientamento delle attitudini personali. Comportamento leale e corretto ( Fair play). Evoluzione e consolidamento di una equilibrata coscienza sociale.

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6.7 Educazione Fisica 3 Contenuti disciplinari

- Test attitudinali. Esercizi per la valutazione oggettiva delle capacità motorie di base: corsa di resistenza, corsa veloce, salto in lungo da fermo, salto in alto da fermo, lancio della palla medica dorsale, addominali. - Pallamano, pallavolo, calcetto, basket: acquisizione dei fondamentali individuali e di squadra,conoscenza delle regole di gioco. - esercitazioni per il potenziamento fisiologico - esercitazioni con piccoli e grandi attrezzi

- esercizi atletici per il miglioramento delle abilità motorie di base tramite l’acquisizione di alcune tecniche specifiche dell’atletica leggera - Pallamano, Pallavolo, Calcetto Basket: applicazione di elementari schemi di gioco con i fondamentali individuali - elementi di preacrobatica: le capovolte, esercitazioni con la pedana elastica, il volteggio. - tennis tavolo: regole di gioco e tecnica di gioco

4 Metodi e strumenti

Lezioni frontali con dimostrazione dell’attività da eseguire. Metodo analitico con partenza da gesti motori semplici per giunger progressivamente a situazioni dinamiche più complesse.

5 Strumenti e criteri di verifica STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA - osservazione continua degli alunni durante l’attività pratica ( impegno, partecipazione attiva alle esercitazioni, tecniche acquisite ) - valutazione oggettiva di alcune prove soggette a misurazione STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Per ciascun alunno si terrà conto, dell’impegno dimostrato durante le attività, della partecipazione attiva alle lezioni, della capacità di autocontrollo e di rispetto delle regole, oltre che delle conoscenze e competenze acquisite

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6.7 Educazione Fisica

6 PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE I MODULO: attività motoria sportiva: calcetto

OBIETTIVI: - controllo e conduzione della palla

- gestione del gioco - applicazione corretta delle regole di gioco

CONTENUTI: - esercizi con la palla individuali e a coppie

- circuiti di destrezza

- esercitazioni in velocità

II MODULO: attività motoria sportiva: pallavolo

OBIETTIVI: - conoscenza e applicazione dei fondamentali

- applicazione corretta delle regole di gioco

CONTENUTI: - esercitazioni individuali e a piccoli gruppi con i palloni

- staffette

III MODULO: attività motoria sportiva: pallamano

OBIETTIVI: - conoscenza e applicazione corretta dei fondamentali

- applicazione corretta delle regole di gioco

CONTENUTI: - esercitazioni individuali e a piccoli gruppi con i palloni

- staffette

IV MODULO:

attività motoria sportiva: Basket

OBIETTIVI: - conoscenza e applicazione dei fondamentali

- applicazione corretta delle regole di gioco

CONTENUTI - esercitazioni individuali e a piccoli gruppi con i palloni

- staffette

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6.7 Educazione Fisica

V MODULO : preacrobatica

OBIETTIVI : - capacità di superare situazioni non abituali

- percezione del proprio corpo in relazione allo spazio ed al tempo

CONTENUTI: - capovolte avanti con partenza da varie stazioni

- capovolte avanti con rincorsa e stacco su pedana elastica

- volteggio alla cavallina

- esercizi di salita, discesa e traslocazione al quadro svedese

VI MODULO : potenziamento fisiologico

OBIETTIVI : - miglioramento delle capacità condizionali

- consolidamento delle capacità coordinative

CONTENUTI: - circuit training

- percorsi, staffette, esercitazioni con piccoli e grandi attrezzi

- lancio, del peso

- corsa di velocità e di resistenza VII MODULO teoria

OBIETTIVI : - conoscenza delle problematiche annesse allo sport

- conoscenza delle principali forme di infortunio in campo sportivo

- conoscenza di alcune forme di allenamento delle capacità motorie

CONTENUTI: - il doping: storia; il doping di stato; effetti sull’organismo legati all’uso

di sostanze; gli steroidi androgeni anabolizzanti

- principali infortuni:frattura, lussazione, distorsione, stiramento,

strappo, crampo, ferita.

- le capacità motorie condizionali: definizione, e metodiche di

allenamento. Carpi, li 15 Maggio 2014 L’insegnante

Prof.ssa Giulia Meschieri

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6.8 Religione

Docente: La 5C non ha alunni che frequentano la materia

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7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e della terza prova dell’Esame di Stato

7.1 Criteri seguiti per la progettazione della simulazione della seconda prova La seconda prova scritta dell’Esame di Stato per l’anno scolastico in corso prevede la risoluzione di un problema di Sistemi, Automazione e organizzazione della Produzione. A tal fine è stata progettata una simulazione di tale prova, che verrà somministrata prossimamente presentando agli allievi il testo della prova dell’Esame di Stato e chiedendo loro di affrontarla con le stesse modalità operative previste in sede di esame (uso dei soli manuali tecnici, della calcolatrice, durata della prova per un tempo massimo di 6 ore, ecc.). Gli obiettivi della prova e la loro valutazione sono esposti nella griglia di correzione riportata di seguito. 1-CAPACITA’ DI DISEGNARE I SISTEMI DI ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DATI

MEDIANTE SCHEMI A BLOCCHI

PUNTI

non disegna alcuno schema 0 disegna solo parzialmente o in modo scorretto 1

disegna quasi completamente o con alcune scorrettezze

2

disegna completamente e in modo corretto 3

2-CAPACITA’ DI FORNIRE UNA DESCRIZIONE DEGLI SCHEMI A BLOCCHI

PUNTI

non descrive alcuno schema 0 descrive solo parzialmente o in modo scorretto 1

descrive quasi completamente o con alcune scorrettezze

2

descrive completamente e in modo corretto 3

3-CAPACITA’ DI PROGETTARE UN BLOCCO

PUNTI

non progetta alcun blocco 0 progetta solo parzialmente o in modo scorretto 1

progetta quasi completamente o con alcune scorrettezze

2

progetta completamente e in modo corretto 3

4-CAPACITA’ DI DIMENSIONARE UN BLOCCO

PUNTI

non dimensione alcun blocco 0 dimensiona solo parzialmente o in modo

scorretto 1

dimensiona quasi completamente o con alcune scorrettezze

2

dimensiona completamente e in modo corretto 3

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7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e

della terza prova dell’Esame di Stato

5-CAPACITA’ DI ILLUSTRARE UN ALGORITMO DI FUNZIONAMENTO DEL

SISTEMA

PUNTI

Non sa illustrare alcun algoritmo di funzionamento

0

Sa illustrare un algoritmo di funzionamento solo approssimativamente

1

Illustra un algoritmo di funzionamento quasi completamente o con alcune scorrettezze

2

Illustra un algoritmo di funzionamento completamente e in modo corretto

3

6-CAPACITA’ DI REALIZZARE IL SOFTWARE PER ACQUISIRE O

TRASMETTERE I DATI

PUNTI

Non realizza alcun software 0 Realizza un software solo approssimativamente 1 Realizza un software quasi completamente o con

alcune scorrettezze 2

Realizza un software completamente e in modo corretto

3

7-UTILIZZO DELLA SIMBOLOGIA E DEL LESSICO SPECIFICO

PUNTI

non sa usare la simbologia e il lessico specifico 0 usa la simbologia e il lessico specifico in modo

non sempre adeguato 1

usa la simbologia e il lessico specifico in modo adeguato

2

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7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e

della terza prova dell’Esame di Stato ESEMPIO DI GRIGLIA DI CONVERSIONE DEI PUNTI IN VOTO ESPRESSO IN 15-ESIMI

PUNTI VOTO 0 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 7 7 8

8-9 9 10-11 10 12-13 11 14-15 12 16-17 13 18-19 14

20 15

7.2. Criteri seguiti per la progettazione della simulazione della terza prova La terza prova scritta dell’ Esame di Stato coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso: per questo motivo il Consiglio di Classe ha ritenuto di simulare tale tipologia di prova per tutte le materia obbligatorie, dando maggior spazio a quelle che non costituiscono argomento della prima e seconda prova scritta: nella fattispecie Italiano e Sistemi. Anche la prima simulazione ha subito una modifica con l’eliminazione di una materia e per verificare la necessità di assegnazione di un maggior tempo dedicato a ogni materia; la decisione è stata presa dal Consiglio di Classe che ha verificato dagli anni scorsi

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7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e della terza prova dell’Esame di Stato

l’effettiva inadeguatezza di un tempo così limitato rispetto alla complessità e numerosità dei quesiti somministrati. Alla luce dei risultati ottenuti può essere opportuno non inserire nella prova tutte le materie. Per ogni prova è stato perseguito l’obiettivo di verificare: - l’acquisizione e l’uso dei linguaggi specifici di ogni singola disciplina; - la comprensione delle diverse tipologie testuali; - la rielaborazione e l’utilizzo delle varie abilità e conoscenze. Le prove interne di verifica, in preparazione della terza prova, hanno quindi coinvolto le seguenti materie: EDUCAZIONE FISICA (solo dalla seconda simulazione)

INGLESE

MATEMATICA

ELETTRONICA

STORIA

7.3 Prospetto relativo a ciascuna terza prova simulata svolta nell'anno scolastico 2013/2014 Le simulazioni sono state organizzate secondo il seguente prospetto:

1a PROVA SIMULATA: TIPOLOGIA B

3 QUESITI A RISPOSTA APERTA

Data: 14.03.2014

N. Materie coinvolte

nella prova Obiettivi della singola materia

Tempo

previsto

Punteggio

assegnato

1 MATEMATICA Applicazione delle regole ed uso dei

linguaggi specifici 22’ 3

2 STORIA Conoscere le caratteristiche di un fatto

storico 22’ 3

3 INGLESE Strutture grammaticali e lessico

professionale di base 22’ 3

4 ELETRONICA Capacità di rielaborazione delle conoscenze

acquisite 22’ 3

Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie

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7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e della terza prova dell’Esame di Stato

2a PROVA SIMULATA: TIPOLOGIA C

6 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Data: 23.04.2014

N. Materie coinvolte

nella prova Obiettivi della singola materia

Tempo

previsto

Punteggio

assegnato

1 ED. FISICA Conoscenze degli elementi di base del corpo

umano 22’ 3

2 INGLESE Strutture grammaticali e lessico professionale

di base 22' 3

3 MATEMATICA Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi

specifici 22’ 3

4 STORIA Conoscere le caratteristiche di un fatto storico 22' 3

5 ELETTRONICA Capacità di rielaborazione delle conoscenze

acquisite 22' 3

Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie

3a PROVA SIMULATA: TIPOLOGIA B+C

4 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA E

2 QUESITI A RISPOSTA APERTA

Data: 08.05.2014

N. Materie coinvolte nella prova

Obiettivi della singola materia Tempo

previsto Punteggio assegnato

1 INGLESE Strutture grammaticali e lessico professionale

di base 27' 3

2 MATEMATICA Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi

specifici 27’ 3

3 STORIA Conoscere le caratteristiche di un fatto storico 27' 3

4 ELETTRONICA Capacità di rielaborazione delle conoscenze

acquisite 27' 3

5 ED. FISICA Capacità di rielaborazione delle conoscenze

acquisite 27' 3

Criteri di valutazione: Il punteggio finale è la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie (ogni

risposta singola vale il doppio di quelle multiple (es.3-1,5) e il punteggio totale (es. in 12esimi) è stato poi

riportato in 15esimi

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7. Scheda informativa generale sulla programmazione della simulazione della seconda prova e della terza prova dell’Esame di Stato

7.4 Criteri di valutazione Ogni quesito a risposta aperta (singola) è stato valutato secondo i parametri indicati nella griglia di valutazione del POF (di seguito riportato). Ai quesiti a risposta multipla (una sola esatta) è stato assegnato il punteggio pieno se la risposta era corretta e non è stata assegnata alcuna penalizzazione sia nel caso di mancata che errata risposta. Nell’ultima prova dove erano presenti entrambe le tipologie si è deciso di assegnare il punteggio secondo la seguente proporzione: i quesiti con risposta multipla hanno un valore pari alla metà rispetto ai quesiti a risposta singola. Il punteggio finale è stato ottenuto sommando i punteggi ottenuti nelle singole materie. Non sono stati decisi particolari algoritmi di trasformazione del valore nei 15 punti massimi previsti nell’Esame di Stato, lasciando quindi immutato il risultato ottenuto o effettuando una proporzione lineare. Griglia di valutazione multidisciplinare (estratta da POF) 0-3= rifiuto di un qualsiasi approccio alla materia o per volontà o per deficit; non partecipa al dialogo educativo; non ha conseguito nessuna delle abilità richieste. 4= le conoscenze sono fortemente frammentarie; gravi carenze nel linguaggio specifico; esposizione molto difficoltosa. 5= conoscenze superficiali, non del tutto adeguate; linguaggio difficoltoso; incertezze nella rielaborazione e nell’esposizione. 6= conoscenze essenziali, ma accettabili; linguaggio comprensibile; non è in grado di applicare le conoscenze in contesti complessi. 7= le conoscenze risultano acquisite; il linguaggio è appropriato; è in grado di rielaborare quasi sempre personalmente. 8= le conoscenze sono complete e pienamente acquisite; la rielaborazione personale è sicura; il linguaggio è ricco e appropriato; opera con sicurezza collegamenti. 9-10= oltre alle caratteristiche sopra elencate, presenta spiccate capacità di sintesi dei contenuti; lavora in piena autonomia; spicca per originalità e creatività.

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8. Allegati: testi della simulazione della terza prova dell’Esame di Stato

1° SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE ANSWER TO THE FOLLOWING QUESTIONS:

1. Can you describe a method of generating electricity from biomass?

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

2. What is the main structural difference between a conventional and a pumped-storage plant?

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

3. Fossil fuels are cheap, but they present some disadvantages. What are they?

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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2° SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE

ANSWER TO THE FOLLOWING QUESTIONS: 1) What are the main advantages of wind turbines as generators of electricity? a. Wind power is free and clean b. Wind power is limited like fossil fuels c. Wind turbines are noisy and ugly d. Wind power is not renewable source of energy. 2) Are computers used in the wind power industry? a. no, they aren’t really useful b. Yes, they are used only to design windturbines c. Yes, they are used for simulations to work out exactly where to position them d. Yes, they are used only to make the turbines more stable. 3) An electric car has got: a. a fuel tank b. a petrol engine c. large batteries and an electric motor d. a fuel tank, an engine and a transmission system 4) Hybrid cars combine: a. the advantages of the electric car and the petrol engine b. the disadvantages of a conventional car c. the high cost and the high pollution d. the positive features of a solar car and a fuel cell car 5) Dc Brush Motors are: a. used in household appliances b. suitable for devices like clocks and Dvd players c. used in heavy machinery d. the first electric motors 6) The part of an electric motor which remains stationary is: a. the rotor b. the axle c. the stator d. the torque

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3° SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE

Choose the best alternative to complete these statements. 1. Automation and mechanization : a. are the same thing. b. are usually referred to human activities. c. imply the integration of machines into a self-governing system. d. perform the same task at lower levels than humans. 2. An industrial robot: a. is mostly used in schools, hospitals and houses. b. is fast, precise and reliable and it’s designed only for highly complex tasks. c. is fantastic, intelligent and even dangerous form of artificial life. d. an automated machine that can be programmed to carry out different jobs. 3. A feedback loop : a. controls all the components in a device. b. enables a machine to monitor its output. c. is a sort of artificial muscle system with hydraulic and pneumatic structures. d. is a sensory system able to interpret visual information. . 4. The “process control” is: a. the sensor activated by the computer. b. the application of automation to the control of manufacturing operations. c. the interconnected self-regulating loop. d. the corrective action required by a device. OPEN QUESTIONS 1. What is the function of the sensors? ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2. Why are machines better than people for highly repetitive tasks and for dangerous works? ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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2° SIMULAZIONE TERZA PROVA EDUCAZIONE FISICA Descrivi l’importanza dell’apporto “proteico” nell’alimentazione dello sportivo indicando gli alimenti che ne sono più ricchi: ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ a)

b) Dai la definizione di “Doping”, indicando solo alcune delle sostanze coinvolte

ed i loro principali effetti sul Sistema Nervoso centrale e cardiocircolatorio: ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________

• La caffeina è considerata una sostanza dopante?

o Sempre in ogni caso favorisce la prestazione o Non è considerata tale, tuttavia è largamente utilizzata o Sostituisce l’azione anabolizzante del testosterone o Stimola la corsa veloce eccitando il Sistema Nervoso Periferico

• La forza di un muscolo dipende dalla quantità di fibre bianche e rosse? o Le prime sono dette fibre lente, cioè a lunga contrazione o Le seconde sono dette fibre veloci, cioè a breve contrazione intensa o Le fibre bianche sono veloci e permettono scatti intensi o Le fibre rosse sono impiegate in sforzi brevi ed esplosivi

• In che fase dell’allenamento è meglio inserire esercizi di “Stretching”? o prima e dopo l’allenamento o solo a conclusione dell’att. sportiva,soprattutto se aerobica o utile solo come preparazione, se si tratta di velocità o durante l’attività nei momenti di recupero

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• La “Capacità di reazione” nella corsa veloce, è un fattore che può migliorare con l’allenamento? o si, sempre o no, mai o solo in parte, negli scatti iniziali, attraverso esercizi che stimolano i riflessi

condizionati o si, attraverso la ripetizione di stacchi di velocità intervallati da tempi di

recupero.

Nome ________________ Cognome _________________________

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3° SIMULAZIONE TERZA PROVA EDUCAZIONE FISICA

Classe:_____ Alunno:______ Data:23/4/2014

• Qual è la patologia nella quale e' consentito il “MASSAGGIO”: a)Stiramento b)Frattura c)Strappo d)Contrattura

• La “Coordinazione” ci permette di organizzare e regolare il movimento,quale e' l'età migliore per svilupparla? a) dai 16 ai 18 anni b) dai 0 ai 5 anni c) dai 5 ai 12 anni d) dai 12 ai 16

• In quali di questi gesti atletici e' impiegata la “Forza Specifica Esplosiva”?

A)Atletica leggera :Salto in alto B)Lancio del peso C)Maratona D)Nuoto

• Nella Pallavolo la palla può essere : A)Trattenuta B)Lanciata C)Colpita D)Fermata

• Quanti tocchi di palla può fare una squadra di Volley,in un'azione di gioco? A) 6 B) 3 C)12 D) 4

• Uno “Strappo muscolare” prevede: A)Una lesione che si presenta in seguito ad una LEGGERA tensione muscolare,con conseguente sfaldamento della fibra. B)Una lesione che si presenta in seguito ad una ECCESSIVA tensione muscolare,con conseguente rottura della fibra C)Un'infiammazione al tendine (molto spesso quello di Achille) D)Uno spostamento di due superfici articolari

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1° SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA

Simulazione terza prova – MATEMATICA

Tipologia B - Rispondi ad ogni domanda in un massimo di 10 righe.

1. Determinare il dominio, gli intervalli di positività e negatività della seguente

funzione: 23

123 2

−−−

=x

xxy .

________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

2. Definire una funzione pari ed una funzione dispari. Geometricamente come si presenta una funzione pari ed una dispari?

3. Analizza il seguente grafico e rispondi alle domande di seguito proposte:

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a. Deduci il dominio della funzione rappresentata dal grafico:

b. Deduci il codominio della funzione rappresentata dal grafico:

c. Scrivi le coordinate dei punti di intersezione della funzione con gli assi cartesiani

d. Scrivi gli intervalli in cui la funzione è positiva:

e. Scrivi gli intervalli in cui la funzione è negativa:

f. Scrivi gli intervalli in cui la funzione è crescente:

g. Scrivi gli intervalli in cui la funzione è decrescente:

h. ( ) =+∞→

xfxlim ( ) =

−∞→xf

xlim

i. ( ) =+→

xfx 0lim ( ) =

−→xf

x 0lim

l. ( ) =−→

xfx 1lim ( ) =

→xf

x 2lim

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2° SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA

Simulazione terza prova – MATEMATICA

Tipologia C - Una sola delle risposte è corretta.

1. Determina il dominio della funzione 22 225logxx

xy−−

= :

[] ] [

∪∞−= 2 ;

520 ; D [] ] [

∪∞−= 2 ; 520 ; D

[] ] [∞+∪

= ; 2

52 ; 0D [] { }2 ; 0−= RD

2. Il 16

168lim 2

2

4 −++

−→ xxx

x è uguale a

[] 1 [] ∞+ [] ∞− [] 0

3. Nella figura è rappresentata una funzione. In quale tra gli intervalli proposti la funzione risulta positiva ?

[] 6 ,23 ,3 ><<< xxx

[] 62 << x

[] per ogni x appartenente a R

[] 6 ,2 >< xx

4. La funzione 11)(

2

+−

=x

xxf è:

[] è definita per tutti i numeri reali [] per x che tende a –1 non ammette limite finito

[] in 1−=x ha un asintoto verticale [] per x che tende a –1 ammette limite diverso da zero 5. Nella figura seguente è rappresentato il grafico di una funzione. Che tipo di

discontinuità presenta la funzione nel punto x=1?

[] Prima specie

[] Terza specie

[] Seconda specie

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[] Nessuna discontinuità, la funzione è continua in 1=x

6. La derivata prima della funzionex

xy2

13 −= è

[] 2

3

212'

xxy −

= [] 2

3

212'

xxy +

= [] 2

3 2'x

xy += [] 2

3

224'

xxy +

=

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3° SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA

Simulazione terza prova – MATEMATICA

Tipologia C - Una sola delle risposte è corretta.

1. La funzione xxy

−+

=4

3 ammette:

Asintoto orizzontale di equazione 1−=x e asintoto verticale di equazione 4=y

Asintoto orizzontale di equazione 1=y e asintoto verticale di equazione 4−=x

Asintoto orizzontale di equazione 1=x e asintoto verticale di equazione 4−=y

Asintoto orizzontale di equazione 1−=y e asintoto verticale di equazione 4=x

2. Il 1222lim 2

2

1 ++−

+−→ xxx

x è uguale a

[] 1 [] ∞+ [] ∞− [] 0

3. Dato il grafico della funzione f(x):

[] ∃/=−→

)x(flimx 1

[] +∞=+→

)x(flimx 1

[] 0=+∞→

)x(flimx

[] 1=−∞→

)x(flimx

4. La derivata prima della funzione 2313 2

−+−

=x

xxy è

y

x 1

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5. Nel seguente grafico è presente un punto di discontinuità? In caso

affermativo, il candidato ne individui la specie motivando la risposta.

6. Definizione dì derivata di una funzione f(x) in un suo punto 0x .

[] 3

16 −=′ xy [] 2

2

)23(51827

−+−

=′x

xxy [] 2

2

)23(1129

−++−

=′x

xxy [] 2

2

)23(1129

−−−

=′x

xxy

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1° SIMULAZIONE TERZA PROVA ELETTRONICA,TELEC. APPLICAZ.

Rispondi ai seguenti quesiti a risposta aperta (Tipologia B) 1. Descrivi con un esempio grafico e fornisci le equazioni che esprimono la legge della rifrazione di Snell. Spiega inoltre in poche righe quale è la condizione per la quale si ha l’angolo limite. 2. Disegna la sezione di una fibra ottica descrivendo brevemente come è costituita. Fornisci la formula della “Apertura numerica” legata agli indici di rifrazione dei materiali costituenti la fibra e spiega in che modo ci consente di conoscere la modalità di inserimento del raggio nella fibra. 3. Descrivi la comunicazione seriale fra due dispositivi DTE effettuata tramite RS232 e protocollo asincrono fornendo: - schema a blocchi della comunicazione - schema del cavo più semplice “null-modem” - Breve spiegazione (senza grafici) della sequenza binaria che viene trasmessa incluso i bit aggiuntivi ai dati

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2° SIMULAZIONE TERZA PROVA ELETTRONICA,TELEC. APPLICAZ. Rispondi ai seguenti quesiti a risposta chiusa (Tipologia C) 1. Dalla figura sottostante che riporta un segnale ASK

si evince La velocità di trasmissione del segnale digitale si ottiene operando il rapporto 1 / Tc La velocità di trasmissione del segnale digitale si ottiene operando il rapporto 1 / Tb La velocità di trasmissione del segnale digitale si ottiene operando il rapporto 1 / 2Tb La velocità di trasmissione del segnale digitale si ottiene operando il rapporto 1 / (Tb + Tc) 2. In una modulazione DPSK La portante viene modulata dal segnale digitale originale in ampiezza e fase La portante viene modulata in sola fase dal segnale digitale originale previa la sua

trasformazione ottenuta complementando tutti gli stati logici. La portante viene modulata in sola fase dal segnale digitale originale previa la sua

trasformazione ottenuta complementando o meno lo stato logico precedentemente trasmesso sulla base del valore attuale dello stato.

La portante viene modulata in sola ampiezza dal segnale digitale originale previa la sua trasformazione ottenuta complementando o meno lo stato logico precedentemente trasmesso sulla base del valore attuale dello stato.

3. In una modulazione digitale si parla di un diagramma detto “costellazione” Con tale diagramma è possibile determinare la velocità della portante Con tale diagramma è possibile determinare la velocità di trasmissione Con tale diagramma è possibile determinare la corrispondenza fra ampiezza/fase e i bit

trasmessi Con tale diagramma è possibile determinare la frequenza della portante 4. Esaminando la tabella sottostante che si riferisce a un tipo di modulazione digitale

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si evince che Trattasi di un tipo di modulazione di ampiezza con due portanti diverse in funzione del canale di

trasmissione Trattasi di un tipo di modulazione di fase con indice di modulazione che varia in base alla

portante Trattasi di un tipo di modulazione di frequenza dove al livello 0 è associata una frequenza di

1180 Hz e al livello 1 è associato una frequenza di 1.300 Hz Trattasi di due tipi di modulazione di frequenza con caratteristiche diverse 5. Esaminando il segnale sottostante che si riferisce a un tipo di modulazione digitale

si evince che Trattasi di un tipo di modulazione di ampiezza con due portanti diverse in funzione del canale di

trasmissione Trattasi di un tipo di modulazione di fase con indice di modulazione che varia in base alla

portante Trattasi di un tipo di modulazione mista che consente un incremento della velocità di

trasmissione Trattasi di due tipi di modulazione di frequenza con caratteristiche diverse 6. In una multiplazione a divisione di tempo Non c’è tempo per realizzare un collegamento dati sufficientemente veloce Il collegamento fra più dispositivi avviene dividendo i cavi in un tempo sufficientemente breve Il canale è impegnato alternativamente e per un breve tempo dai segnali dei diversi dispositivi Il canale è impegnato alternativamente e per frequenze diverse di portante dai segnali dei diversi

dispositivi

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3° SIMULAZIONE TERZA PROVA ELETTRONICA,TELEC. APPLICAZ.

Rispondi ai seguenti quesiti a risposta chiusa (Tipologia C) 1. Nella modulazione PCM è presente un filtro di precampionamento che ha lo scopo di ricostruire il segnale che va realizzato tramite un filtro passa alto che va realizzato tramite un filtro passa basso che raddrizza e rileva il segnale proveniente da un microfono 2. Nella modulazione PCM di un canale telefonico la frequenza di campionamento del segnale è di 8 KHz e la velocità di trasmissione del segnale

numerico a 8 bit è di 64 Kbit/min per poter far uso di normali canali di comunicazione bifilari (doppino) i bit del codice sono

inviati in forma seriale è presente un blocco PISO che ha il compito di convertire il segnale analogico in digitale è presente un blocco SIPO che ha il compito di convertire il segnale analogico in digitale 3. Nel caso in cui si utilizzi una quantizzazione non lineare di tipo numerico (digitale) L'apparato ricevente PCM deve svolgere le stesse funzioni non lineari di quello trasmittente Nell'apparato ricevente è presente un'espansore analogico Nell'apparato ricevente il segnale a 8 bit viene espanso in 12 bit Nell'apparato ricevente il segnale a 12 bit viene espanso in 8 bit 4. Una caratteristica per la scelta dell’ ADC è il Dynamic Range Tanto più elevato è il suo valore tanti più bit sono necessari. Nel campo telefonico il suo valore è di -15dBm corrispondente a quello di un parlatore medio Si calcolo facendo il rapporto fra il valore minimo e massimo del segnale Si calcolo facendo il rapporto fra il valore massimo e minimo del segnale Rispondi ai seguenti quesiti a risposta aperta (Tipologia B) 1. Nella modulazione PAM-PCM la giusta scelta del tempo di campionamento un aspetto importante. Enunciare il teorema che governa la scelta e, utilizzando dei grafici esplicativi con gli spettri, spiegare a quali inconvenienti si va incontro se si opera una scorretta valutazione.

2. Il rumore di quantizzazione è un inconveniente che nasce con il passaggio dal mondo analogico a quello digitale. Fornisci una spiegazione di questo problema mostrando con un esempio grafico la differenza fra il valore vero analogico e quello digitale e perché si parla di rumore. Spiega in quale modo si tenta di ridurre tale rumore.

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1° SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA TIPOLOGIA C

1) Il sionismo è (Scegli la risposta corretta)

a) un progetto politico, teorizzato da Theodor Herzl verso la fine dell’Ottocento, che prevede la realizzazione di uno stato ebraico in Palestina.

b) un progetto politico, teorizzato dal ministro degli esteri Balfour nel 1917, che prevede la creazione di un “focolare nazionale" ebraico in Palestina.

c) il mandato francese e inglese sui territori mediorientali alla fine della prima guerra mondiale (1920)

d) un progetto politico, teorizzato da Theodor Herzl verso la fine del Settecento, che prevede la realizzazione in Palestina di un solo stato comprendente ebrei e palestinesi.

2) La prima guerra arabo-israeliana (Scegli la risposta corretta)

a) nasce in seguito alla proclamazione dello stato di Israele il 15 maggio 1848. b) scoppia subito dopo la proposta presentata dall’ONU nel 1947 che prevedeva la

nascita in Palestina di tre diverse entità ( stato ebraico, stato palestinese, Gerusalemme sotto il controllo di una forza internazionale) rifiutate da ebrei e palestinesi

c) scoppia per volontà dei Palestinesi che sono discordi circa la realizzazione di uno stato unitario o confederale

d) è dichiarata contro i palestinesi dagli Israeliani che vogliono presentarsi al mondo come una forza imbattibile.

3) I profughi sono (Scegli la risposta corretta)

a) i Palestinesi partiti da Israele in seguito alle guerre lì combattute e costretti a vivere in campi di emergenza

b) gli Israeliani che si sono trasferiti nei territori palestinesi, da essi stessi occupati c) gli Egiziani che hanno cercato di riprendere la penisola del Sinai dopo la guerra dei

sei giorni. d) i militari al seguito di Yasser Arafat.

4) L’OLP è (Scegli la risposta corretta)

a) l’organizzazione per la liberazione della Palestina, che secondo il suo Atto costitutivo, prevede l’esclusiva presenza in Palestina di uno stato interamente arabo.

b) un’organizzazione pacifica, che cerca un accordo con lo stato di Israele. c) un’organizzazione che vuole imporre al mondo il problema della Palestina attraverso

azioni diplomatiche e audizioni all’ONU d) un’organizzazione che non è mai scesa a patti con Israele.

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5) La differenza fra la prima e la seconda intifada consiste (Scegli la risposta corretta)

a) nei metodi d’intervento: la prima intifada prevede attacchi alle forze di occupazione israeliane con pietre e bottiglie incendiarie; la seconda fa uso di terroristi kamikaze.

b) nell’uso di armi specifiche: coltelli e pugnali per la prima intifada; armi da fuoco per la seconda

c) negli attacchi a donne, vecchi e bambini nella prima intifada; con aggressioni solo ai militari nella seconda.

d) nella ricerca dell’accordo diplomatico per la prima intifada; nella lotta armata verso tutti gli Israeliani nella seconda.

6) Gli accordi di Washington del 1993 prevedono (Scegli la risposta corretta)

a) il progressivo ritiro dell’esercito israeliano dai territori di Gaza e della Cisgiordania b) l’inserimento definitivo di Gaza e della Cisgiordania nei territori di Israele c) la creazione di un muro di separazione fra Israele e la Cisgiordania d) la pianificazione fra I. Rabin e Y. Arafat di un attacco congiunto al movimento di

Hamas, orientato alla realizzazione di uno stato islamico in Palestina.

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2° SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA FRA QUELLE INDICATE.

1) L’operazione “Overlord” fu: a) Lo sbarco degli Alleati in Normandia. b) Lo sbarco degli Alleati in Sicilia. c) L’intervento degli USA alla Conferenza di Yalta. d) La controffensiva degli USA dopo Pearl Harbor. 2) Nel maggio 1940: a) Germania e Italia combattevano contro Polonia, Urss e Francia. b) Germania e Giappone combattevano contro Urss e Gran Bretagna . c) Francia e Gran Bretagna combattevano contro La Germania. d) Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti combattevano contro la Germania ed il Giappone.

3) Il 25 luglio 1943 a) le truppe inglesi sconfiggevano tedeschi e italiani a El Alamein b) vi fu la battaglia di Stalingrado, una delle più sanguinose della storia c) Vittorio Emanuele nominò capo del governo Badoglio d) I tedeschi bombardarono per tre giorni e tre notti la città di Londra, che resistette con valore

4) La Resistenza può essere definita una guerra civile perchè: a) E’ stata combattuta da popolazioni civili e non da soldati dell’esercito. b) Divise gli italiani sulla base di ideologie opposte che potevano contrapporsi solo in modo

violento. c) L’Italia aveva firmato l’armistizio, quindi non si può parlare di una vera e propria guerra. d) Le popolazioni civili, soprattutto a causa dei bombardamenti, furono le più colpite. 5) La guerra civile spagnola vide opporsi: a) monarchici e repubblicani b) forze democratiche e rappresentanti della destra nazionalista c) rappresentanti della destra nazionalista e partigiani d) partigiani e nazisti

6) Hitler voleva conquistare Danzica perché:

a) con i Sudeti, era una regione che parlava lingua tedesca e rientrava nel progetto “Pangermanesimo”

b) aveva stretto un patto d’alleanza con l’URSS, che l’avrebbe appoggiata contro l’espansionismo della Germania

c) era una “città libera” sotto il controllo della società delle Nazioni che garantiva alla Polonia uno sbocco sul mare e Hitler voleva espandersi e est

d) la maggior parte della cittadinanza aveva votato liberamente a favore di Hitler facendolo eleggere cancelliere nel 1933

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3° SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA TIPOLOGIA B+C

1) Per repubblica di Weimar si intende: Lo stato costituitosi fra la Francia e la Germania alla fine dell prima guerra mondiale. La Repubblica federale tedesca sorta alla fine della prima guerra mondiale. Il territorio che concedeva alla Polonia l’accesso al mar Baltico. Lo stato tedesco riorganizzato da Hitler dopo il putsch del 1923. 2) Nella notte dei “lunghi coltelli” Le SS distrussero i negozi degli ebrei più ricchi. Un gran numero di comunisti fu deportato nei lager. Le SS assassinarono Röhm e i capi delle SA. Iniziò la persecuzione di zingari e omosessuali. 3) Per “spazio vitale” si intende: Il cosiddetto “corridoio” di Danzica. I territori a Est della Germania, da cui i Tedeschi avrebbero dovuto trarre materie prime e

forza lavoro. Le regioni dell’Alsazia e della Lorena, da recuperare dopo il loro passaggio alla Francia. Il bacino minerario della Ruhr, essenziale per lo sviluppo dell’industria metallurgica tedesca. 4) La conferenza di Monaco del 1938 si concluse con: Il ritiro dei tedesci dalla regione di Sudeti. La spartizione della Polonia fra tedeschi e russi. L’annessione dell’Austria alla Germania. Il mantenimento dell’occupazione del territorio dei Sudeti da parte di Hitler. 5) Dopo aver ottenuto la carica di cancelliere, in che modo Hitler concentrò tutti i poteri nelle

sue mani? ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… 6) In che modo Hitler cercò di difendere la purezza della razza ariana?

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……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………

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ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIANCARLO VALLAURI”

Via Peruzzi n° 13, 41012 Carpi (MO) tel. 059/691573 C. F. 81001260363

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)

Il Documento è stato predisposto dal Consiglio della classe 5°C

Indirizzo : TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE

Per l’Anno scolastico: 2012/2013

LETTO E APPROVATO

Firme dei docenti del corso:

ο Italiano e Storia: Prof.ssa Alessandra Bulzacchini ____________________________

ο Inglese: Prof.ssa Simona Santucci ________________________________

ο Matematica: Prof.ssa Roberta Righi ________________________________

ο Sistemi, Automazione e Organizzazione della Produzione

Prof. Manganiello Alberto ________________________________

Prof. Beneventi Emanuele ________________________________

ο Elettronica, Telecomunicazioni ed Applicazioni

Prof. Guaita Franco ________________________________

Prof. Beneventi Emanuele ________________________________

ο Educazione Fisica Prof.ssa Giulia Meschieri ________________________________

ο Religione

Carpi, li 15 maggio 2014