supporter's magazine n 95 del 28/10/2012
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l Magazine del Basket brindisino giunto alla sua 7 stagione. Foto commenti curiosità sulla New Basket Brindisi e sulle compagini femminili brindisineTRANSCRIPT
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Ufficio Stampa Galaxy BrindisiNella giornata di sabato 20 novembre la federazione Italiana di pallacanestro Puglia ha ufficializzato l’inizio del cam-pionato U/17 femminile nel quale, la Processi Speciali Sentire Galaxy Brindisi Basket, competerà per la stagione spor-tiva 2012/2013. Giorno del debutto l’otto novembre a Bari presso il Palabalestrazzi contro le avversarie della Pink Bari. Dopo il buon risultato ottenuto lo scor-so anno con il campionato senior di B nazionale la società, pur consapevole della veterana attività delle altre squa-dre partecipanti nel girone pugliese di U/17, vuole comunque svolgere questa stagione sportiva senza preconcetti e affrontare le partite con l’impegno di sempre per superarsi e distinguersi an-che quest’anno. Sotto la direzione or-ganizzativa del Dr. Antonio Manfreda e con la guida tecnica di coach Pasquale Palmiero le atlete che faranno parte di
questa nuova ed entusiasmante avven-tura sono: Carruezzo Ilaria, Costantini Elisabetta, Costantini Laura, D’adamo Maura, Danese Melania, Fioretti De-nise, Di Giulio Marta, Giuffre’ Laura, Palma Giada, Palma Marialuisa, Puglie-se Claudia, Pugliese Velia, Spinelli Lo-renza, Tagliente Siriana, Vero Tamara e Zingarelli Marta. Le altre società che prenderanno parte al torneo sono, oltre alla già citata Pink Bari, l’Olimpia Corato, la De Florio Taran-to, la Futura Brindisi, la Tre Erre Brindisi e la stessa Galaxy. La formula del campio-nato prevede gare di andata e ritorno e le Final Four che individueranno la squadra campione regionale.La Processi Speciali Sentire Galaxy Brindisi Basket disputerà le gare inter-ne presso il Palamalagoli di contrada Masseriola che sarà anche sede di tutte le sedute di allenamento.
Ufficio Stampa Tre Erre Basket BrindisiUn vero peccato, poteva certamente ini-ziare sotto una buona stella il campio-nato della Tre Erre basket che all’esordio casalingo affrontava la New Basket Lecce con 12 iscritte a referto di cui ben 9 un-der fra le quali anche la Degiorgi classe ‘98. Invece la maggiore esperienza delle ospiti salentine ha permesso loro prima il recupero allo scoccare della sirena del 40° minuto e poi la vittoria di due punti nel supplementare. Sia ben inteso nulla da eccepire sulla bravura e sulla corret-tezza delle avversarie, buon gruppo ben amalgamato e compatto, ma tanti, troppi rimpianti per le brindisine: dai numerosi tiri liberi sbagliati ai tre contropiedi con-clusi in solitudine con altrettanti clamo-rosi errori. Buona la partenza del primo quarto che vede la squadra del presi-dente Riccardi sciorinare un buon basket in velocità anche se le due triple subite nell’ultimo minuto, insieme ai numerosi tiri liberi non realizzati, riducono il van-taggio a solo un punto. Medesima inten-sità agonistica nel secondo tempino con
una Tre Erre concentrata e per nulla doma che continua a giocare su ritmi alti grazie anche alle rotazioni dalla panchina e si va al riposo sul + 4. Al rientro dall’inter-vallo lungo le atlete di coach Galgano intensificano la difesa riuscendo ad al-lungare sino ad arrivare a + 9 dell’ini-zio ultimo quarto, sia pur con qualche errore di troppo da sotto canestro; er-rori che purtroppo costeranno caro alle brindisine. Negli ultimi dieci minuti le leccesi hanno il merito di crederci e ro-sicchiano punto su punto sino a trova-re a 13 secondi dal termine il canestro della parità che manda le due squadre ai supplementari. Nei cinque minuti dell’over time però le padroni di casa accusano il colpo e non riescono più a “ mettere il muso” davanti alle loro avversarie finendo col rimetterci i due punti. Comunque nessun dramma in casa Tre Erre che avrà tempo e modo di rifarsi sin dalla prossima partita che si svolgerà domenica 28 ottobre in quel di Santeramo.
Ufficio Stampa Futura BrindisiUfficio Stampa Asteryx BrindisiNella struttura del rione S.Angelo ha avuto inizio il primo campionato di ba-sket femminile dell’Asteryx Brindisi del presidente Roberto Maruccia, sponsoriz-zata “Noiconsut”Avversario della prima giornata, la Polisportiva BOZZANO del coach Ro-saria Balsamo, che gioca in casa que-sta prima partita.Bella la cornice di pubblico che ha ac-compagnato questo derby molto sentito dalle due squadre, visto l’agonismo che hanno dimostrato sul campo. Partiamo dalla fine. Il match finisce con il risultato di 76-48 per le ragazze di coach Gaetano Ermito. Un risultato che è maturato pian piano nel corso di tutto l’incontro e quin-di vittoria meritatissima per il capitano Marina Belfiore e compagne.Il quintetto base per l’ASTERYX è for-mato da Belfiore, Mariutti, F. Rongone, Saracino, Sciscio.Il primo quarto partono fortissimo en-trambe le squadre ma già dall’inizio le ragazze di Ermito cercano di difendere al massimo per poter partire in contropiede e prendere qualche punto di vantaggio. Saracino e F. Rongone si fanno valere sotto canestro e nelle palle recuperate. La prima parte finisce sul 23-17.Nel secondo quarto, con le rotazioni dalla panchina avviate, si fa sempre più forte la parte difensiva dell’Asteryx che va a segno con numerosi contropiedi, so-prattutto con Caiulo che realizza 6 punti
in pochissimi minuti, tutti in transizione. Mortifera, invece dalla media distanza, la Belfiore con il suo collaudatissimo tiro dai 5 metri. Il divario al riposo lungo è di 12 punti: 39-27.Nel terzo tempo viene fuori un altro aspetto del potenziale offensivo delle ospiti. Ottima circolazione di palla “fuori-dentro-fuori” contro la zona di coach Balsamo e buonissime scelte di tiro dai tre punti con Falcone e Mariutti a centra-re il canestro. Per quest’ultima, top sco-rer del match, a fine partita saranno 18 i punti realizzati. Da sottolineare sempre la difesa Asteryx molto aggressiva sia con la zona 2-3 che con la “uomo”. Il punteg-gio alla fine del tempino è di 57-37.L’ultimo quarto non ha molto da dire con il risultato ormai acquisito per la Noi-consut, ma le ragazze continuano sulla stessa scia di tutta la gara difendendo su ogni pallone e correndo in contropiede ogni volta che è possibile. Da applausi un paio di questi, con i “rimorchi” serviti splendidamente dalle guardie che hanno spinto in transizione.Come detto all’inizio, il finale di partita è di 76-48 per l’Asteryx.Da elogiare inoltre la prova dell’under Giulia Magrì, fatta di rimbalzi, recuperi difensivi e ordine in attacco.A fine gara è raggiante il presidente Maruccia che non poteva sperare in un esordio migliore nella pallacanestro femminile.
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2ª pagina l’EditorialeA Cantù sfioriamo l’impresa: peccato!
NBrindisi perde a Cantù. Non è una notizia. Il “Pianel-la” resta inespugnabile per
l’Enel Basket. Si sapeva. Ma che la squadra di Bucchi arrivi fino al più 15 nel secondo quarto, chiuda il terzo in vantaggio di tre punti e nel finale ritorni a meno due e quasi sfiori l’impresa, ecco questa potreb-be essere la notizia. Il tutto condi-to dal solito calo alla fine del terzo mini tempino e nell’ultima frazione che sono costati vantaggio e vittoria finale. Una sconfitta nel punteggio, non nel gioco, nel ritmo, nella ca-pacità di saper lottare contro qual-siasi squadra. L’atteggiamento della squadra è stato, nel complesso, mol-to buono. Anche quando sembrava che si potesse deragliare, si è tornati in partita. Vuol dire che i giocato-ri stanno cominciando a costruire quel carattere e quella forza, anche mentale, che Bucchi chiede da inizio stagione. Ripartire da questo per af-frontare Venezia nell’aperitivo tele-visivo delle 12 sarebbe già un motivo di grande interesse. L’Enel è squadra che quando difende, e sa difendere, non concede nulla a nessuno. Per molti minuti, Cantù, come Siena e Varese del resto, è rimasta senza canestri, senza idee, ombra di quel-la squadra che lotta e combatte in Eurolega e che ha spaventato Siena, vincendo la Supercoppa italiana in estate. Poi, un Tyus in gran spolve-ro, capitan Mazzarino e un pubblico davvero trascinante hanno permesso il parziale di 27-4 che ha ribaltato e chiuso la partita. “Poteva essere un disastro”, ha commentato a fine gara un onestissimo Andrea Trinchieri che ha anche riconosciuto come Brindisi “potrà mettere in difficoltà qualsiasi
squadra”. Ne siamo convinti anche noi, purchè la stessa Enel Brindisi, gli stessi giocatori si rendano conto di questo, sappiano affrontare questo campionato con grande sacrificio e lottino per quaranta minuti, senza pause mentali e senza subire parzia-li devastanti che cambiano l’inerzia delle partite. Cantù, come Varese, deve insegnare che le partite van-no chiuse prima, che ci vuole anche un pizzico di cattiveria in più e che non bastano le serate individuali di grande vena realizzativa, ma che tutta la squadra giochi con grande attenzione e con unità di intenti. Venezia, un po’ in affanno in questo avvio di campionato nonostante una campagna acquisti di spessore, può essere l’occasione giusta per tornare alla vittoria, giocando di squadra e di cattiveria come contro Cremona, sfruttando di più e meglio la panchi-na, vero e proprio fattore in più di Cantù soprattutto nel terzo quarto, avendo maggiore continuità e pun-ti da parte di Viggiano e Robinson, ancora forse al di sotto delle aspet-tative. E difendendo per quaranta minuti, soffocando i giochi avversari e impedendo ai realizzatori di trova-re facili canestri, come le numerose schiacciate concesse a Cantù. Oggi al Pala Pentassuglia arriva “Kooba” Diawara. Un ex. Doveva essere la punta di diamante dell’Enel appe-na ritornata in serie A due stagioni fa. E’ stato croce e delizia e i tifosi brindisini forse non lo rimpiangono. Oggi è il momento per dimostrare che si guarda avanti e che l’avver-sario non fa paura. Come Venezia nel suo complesso, che domenica scorsa ha “steccato” il ritorno sul proprio campo dopo che la passata
stagione la casa della Reyer è stata Treviso. Doveva essere una festa, si è rivelato un tonfo, seppure all’ultimo tiro del tempo supplementare e dopo aver dilapidato anche dodici punti di vantaggio. E adesso la classifica dei lagunari è un po’ deficitaria. Squadra che segna 72 punti a partita, rispet-to agli oltre 83 di Brindisi, e prende 37.3 rimbalzi, contro i nostri 32. Che tira ancora sotto il 30% da tre punti e ampiamente meno del 50% da due e che fa fatica a trovare un leader anche in fase realizzativa: il primo marcatore è Clark con 13.3 di media. Una grande ammucchiata di squadre a due punti in fondo alla classifica. Ma oggi serve risalire, avere coraggio e tornare alla vittoria. Serve guarda-re in faccia l’avversario, che si chiami Venezia o Sassari, che affronteremo tra sette giorni in terra sarda, e non avere nessun timore. Abbiamo di-mostrato di potercela giocare con-tro tutti. Adesso abbiamo bisogno dei risultati. Nelle prossime quattro partite, da oggi, ne giochiamo tre in casa e una fuori, come detto, a Sassari, squadra che ormai non più essere considerata una sorpresa ma che dimostra di candidarsi a grande
protagonista della stagione. Venezia, Pesaro e Montegranaro sono un test molto utile per capire come indiriz-zare il nostro campionato: non avere ulteriori passi falsi in casa, almeno in questa fase della stagione, sarebbe già un notevole passo in avanti verso la salvezza. Squadra e tifosi devono sapere che si vince insieme, gli uni in campo, gli altri sugli spalti. L’esempio di Cantù, dove ad un certo punto la bolgia era tale che nemmeno gli al-lenatori riuscivano a comunicare con i giocatori in campo, deve stimolare giocatori e pubblico. Sempre nel ri-spetto dell’avversario e in un clima di correttezza e sportività. Supporter’s Magazine è pronto a “scendere in campo” al fianco dell’Enel con i tra-dizionali servizi e fotografie, con le pagine dedicate alla partita odierna, con l’innovativo “web live”, ovvero la partita in tempo reale raccontata sulla nostra pagina Facebook e che sta riscuotendo grande successo e interesse. Siamo pronti per Venezia, siamo pronti per l’aperitivo delle ore 12. Non serve abbuffarci troppo, solo servire un piatto di qualità. Niente champagne,
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FUTURA BASKET BRINDISI 68SANTA MARINELLA 43Non ci facciamo ingannare dal risulta-to finale: il Santa Marinella è un team di tutto rispetto e lo ha dimostra-to nel primo periodo non sbagliando quasi nulla ed aggiudicandoselo 13 a 16. Poi un serrare in difesa degli spa-zi della squadra del duo Santini – Ba-stiani, sempre punto a punto, ma ver-so la metà della gara il sorpasso della squadra di casa: 28-24 , un margine di vantaggio ancora, però, troppo esiguo. Quindi un rientro e un crescendo per la Futura Brindisi: Marzia Tagliamento e Nene Diene, spinte dalla panchina, risultano incontenibili in attacco, ta-gliando tutte le difese ed affrontando le avversarie con gran rispetto anche sotto il tabellone avversario. Al terzo è un secco + 11. Nessuno se la sente di mettere i remi in barca, visto il risultato dell’esordio con una partita persa all’ul-timo minuto. Questa volta le brindisine non commettono errori di inesperienza come con Civitanova, anzi incrementa-no ancora le distanze con un meritato + 21. Negli ultimi due minuti Santini mette in campo tutte le under 19 a disposi-zione: Tagliamento, Giorgino, Franzel, Gismondi e Marchese. Ottime le pre-stazioni della play Capolicchio , delle guardie Mancini e Perseu , lotta come
un leone nel ruolo non suo di pivot la Silvia Passon.
Ph Vito Massagli
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“If Shakespeare can compare all of life to a stage, maybe it’s not odd to belie-ve that part of the play can take place
on a basketball court.”- Bill RussellRiconosco i sintomi, come Capitan Marvel con la sua coscienza cosmica, mi guardo dentro, volto il corpo, prima a destra e poi a sinistra, tiro su la testa dal cusci-no, le pareti sono pitturate di fresco, mio figlio dorme nella stanza accanto, profu-mi nell’aria, mi muovo. Esterno giorno, è mattina, autunno lieve e caldo, mia moglie mi guarda: “cosa è successo, non ti sentivi bene ?”, fuori il vento ha sparso per le strade foglie gialle, “no, tutto bene grazie, ho sognato il gioco da 4 punti di Larry Johnson nella finale di conference contro i Pacers al Gar-den, tra qualche giorno inizia il cam-pionato”. Marina ride. Guardo il libro sul comodino accanto al letto “Resistere non serve a niente”, il ti-tolo di Walter Siti mi sembra uno scherzo del destino, la mia lotta contro la dipen-denza da NBA è segnata, come la bat-taglia nell’avamposto di Wolf 359 tra i Borg e la Flotta Stellare.30 Ottobre, circoletto rosso, la consegna degli anelli da parte del Commissioner David Stern all’ American Airlines Are-na di Miami, spettatori, per una volta, i Boston Celtics, sarà quella anche la pri-ma partita della stagione NBA, ad essere trasmessa sui canali italiani di Sky Sport.A seguire nella programmazione anche Nets @ Knicks e il 4 novembre quella che con tutta probabilità sarà la prima apparizione televisiva di Danilo Gallinari sempre contro gli Heat del trio delle me-raviglie James + Wade + Bosh. Abbiamo di fronte una lunga stagione, io ho messo un paio di bottiglie in frigo, per gli avvenimenti speciali.Intanto dai training camp arrivano le prime dolorose notizie per i Knicks, vi-sto che Amare Stoudemire sarà fermo per due/tre settimane, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, coach Wood-son potrà verificare se la sua squadra potrà effettivamente giocare un basket più fluido senza una delle due forward titolari. I giornali della Big Apple sono in pieno fermento, la penna di Peter Vecsey, storico giornalista del post di NY, e uno degli sportswriter americani più seguiti e competenti, ha già lanciato più di una
frecciata al management dei Knicks, a New York il titolo manca da troppo tem-po, l’appuntamento con la storia non può più essere rimandato. Una bellissima voce irrompe nel buio del-la stanza del vostro adolescente preferito, una voce che viene da lontano, “the city of brotherly love” , è nella città dell’amo-re fraterno che si consuma proprio quel-la notte, l’avvenuta consacrazione di uno dei miti del rock and roll moderno, lo scenario è quello di un teatro che si trova nell’area di BrynMawr, nei dintorni di Philadelphia, sul palco i musicisti sono nascosti, quasi invisibili nella penombra, la stazione radio WMMR trasmette in di-retta un concerto di Bruce Springsteen & the E-Street Band, il primo pezzo è “inci-dent on 57th street”, in una versione più che memorabile, la canzone racconta la storia di uno dei tanti anti-eroi della letteratura musicale Springsteeniana , poche miglia più in là i Buffalo Braves di Bob MacAdoo spengono le speranze dei Philadelphia 76ers nel primo turno di playoffs NBA di quell’anno.Nella squadra locale ci gioca anche un giovane centro che ridisegnerà la neces-sità da parte della NBA di un rinforzo alla struttura dei tabelloni che sorreggono il canestro, il suo nome è Darryl Dawkins, e quell’anno gioca il suo campionato da matricola,secondo giocatore di sempre ad arrivare nei professionisti dalla High School dopo un altro figlio prediletto di Philadelphia: Moses Malone.Diversi anni più tardi Dawkins arriverà
anche in Italia e a Forlì avrà come com-pagno di squadra Claudio Bonaccorsi.Brindisi – Philadelphia, meno dei soliti sei gradi di separazione.Intanto la pre-season è agli sgoccioli, le indicazioni che arrivano sono piuttosto confuse e la lista infortunati si allunga, dopo Stoudemire e Nowitzki (che sarà fuori per ben 6 settimane), sul lettino del dottore si accomoda anche Stephen Curry, player talentuoso dei Golden Sta-te Warriors che getta nello sconforto gli appassionati di basket della Bay Area, dello stesso team è fuori anche Andrew Bogut e non rientrerà che per la prima settimana di campionato. Nel primo ar-ticolo sottolineavo come le giocate di Rubio potevano riuscire nell’intento di far diventare l’inverno dei T-Wolves in Minnesota meno freddo del solito, pur-troppo occorre registrare che la tempe-ratura è già prossima allo zero visto che la frattura alla mano destra di Kevin Love terrà il giocatore lontano dai campi da gioco per un paio di mesi.Tempo di aggiunte invece in casa Celtics dove Leandro Barbosa si è accordato per un contratto annuale, se questo basterà per ridare solidità al backcourt di casa Rivers lo vedremo presto.In partenza invece Tracy McGrady, che lascia la NBA e si trasferisce in Cina, am-metto che mi sanguina il cuore, Mcgrady è stato uno dei pochi giocatori che mi faceva sobbalzare dal divano, il principe degli incompiuti, ma un meraviglioso talento che ha acceso diverse luci nelle
arene dove ha giocato negli ultimi 15 anni, a lui, si deve probabilmente una delle giocate più spettacolari degli ultimi anni quando con i Rockets ha rimontato una partita praticamente già persa con-tro gli Spurs di coach Popovich, il video lo trovate qui:http://www.youtube.com/watch?v=R6GleS-Grpw nel commento insostituibile di Federico Buffa e Flavio Tranquillo.Sarà questo l’anno della consacrazione definitiva dei giovani talenti ? Difficile dirlo, ogni stagione riserva delle sorpre-se, ma Blake Griffin deve fare un sostan-ziale salto di qualità nella lettura del gio-co per essere più di un magnifico atleta, la squadra più futuribile sono sempre i Thunder e gli universitari di Kentucky, Davis e Gilchirst potenzieranno Hornets e Bobcats, primo caso nella storia del draft in cui lo stesso college universitario regala alla NBA le prime due scelte.Come in un libro di narrativa la sorpresa è dietro l’angolo, la stagione è lunga e la possibilità di storie come quella fantasti-ca di Jeremy Lin si nascondono nei mille rivoli del grande romanzo americano.E’ il 3 gennaio del 2004, io e Marina camminiamo insieme lungo la sixth avenue, da poche ore timessquare sembra sonnecchiare dopo la sbornia dei festeggiamenti per il nuovo anno, le vetrine dei negozi sono ancora splen-dide e adattate allo shopping natalizio, in città il fermento è salito da quando è giunta la notizia che StephonMar-bury potrebbe lasciare l’Arizona e ap-prodare nella squadra della sua città natale, arriviamo al Garden quasi per primi, entriamo e ci sediamo, la gente comincia a prendere posto, io salgo la rampa di scale che mi separa dal cor-ridoio e cerco qualcosa da mangiare, dopo qualche minuto mi faccio largo tra la gente con un grande vassoio in mano, due pizze e coca cola con can-nuccia dei Knickerbockers, quella sera i Bulls espugnarono il Garden con una grande partita. Mesi dopo siamo nella nostra città, un bambino si agita nella culla, mi avvicino con timore e lo os-servo, ha da poco compiuto 5 mesi e ha occhi chiari, lucenti come due stel-le, prendo il pacco appena arrivato da-gli Stati Uniti e lo apro, all’interno una tuta per neonati con il logo dei New York Knickerbockers.Long may you run and have a ball my son
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Periscopio sui campionati giovaniliDopo il preludio del campionato DNG ha preso il via il campionato U19 re-gionale sia maschile che femminile e quello U17 eccellenza di cui non pos-siamo darvi i risultati visto che le par-tite si sono giocate quando ormai Sup-porter Magazine era in stampa.Nel campionato DNG (ex U19 Eccellenza) giunto alla terza giornata le due brindisi-ne hanno lo stesso record di 1 vittoria e due sconfitte. L’Enel Brindisi dopo essere stata battuta a Roseto dagli Sharks per86 a 62, ha perso in casa contro la Stella Az-zurra per 44 a 70.Netto il divario con i romani, che sono certamente i favoriti al passaggio diretto per le finali nazionali, che hanno impressionato favorevolmen-te, intensità, collaborazione, tecnica e tanto ma tanto agonismo; il tutto condi-to dal rispetto delle scelte dell’allenatore e dall’incoraggiamento continuo ai com-pagni soprattutto nei rari errori degli stessi. Insomma hanno fatto tutto quello che una squadra di settore giovanile deve mostrare. Sicuramente in tutto questo fa la differenza anche l’esperienza che que-sti ragazzi fanno giocando e da protago-nisti nel campionato di B nazionale con la stessa società.Tra i brindisini si sono visti qualche spunto di Leggio e Leucci, mentre tra i romani si è potuto vedere all’opera quello che probabilmente è il più forte 97 d’Italia, La Torre figlio del
pivot visto all’opera in B1 con la maglia del Brindisi.L’Aurora Brindisi ha riscattato la sconfitta con il Palestrina 82-59, battendo a Ma-tera la Virtus per 74 a 72, in una partita che nel primo tempo sembrava di sicuro appannaggio per i brindisini, ma che i ra-gazzi materani mai domi e guidati dall’ex nazionale U16 Smorto, hanno pareggia-to a 6” dal termine. Dopo il timeout di coach Quarta, un canestro di Rongone sul filo della sirena ha allontanato i sup-plementari e soprattutto dati i primi due punti in classifica. Buona la prestazione di Rongone, Vignone e Camassa, ben supportati da Di Coste e Proto vicino a canestro. Prossimo turno in casa con il San Severo che ha battuto in casa Pa-lestrina per 56 a 54, in una partita con strascichi extra cestistici che mai si vor-rebbero avere nelle partite giovanili. Tra gli altri risultati l’Avellino ha sbancato il PalaCus di Bari (68-78), mentre il match tra le prime in classifica Tiber e Roseto ha visto prevalere i romani per 80 a 70. In testa il terzetto di romane, anche se non si conosce il risultato di Juve Caser-ta Virtus Roma, così com’era facilmente pronosticato all’inizio.Iniziato il campionato U19 regionale giunto alla seconda giornata con Assi,
Invicta, New Basket ed Eagles al via. Solo la New Basket sorride nella seconda giornata vincendo con il Latiano, che con l’Invicta ha un record di 1 vinta ed 1 per-sa; le altre sono a zero punti in classifica. In questo campionato si può tranquilla-mente pronosticare una lotta al vertice riservata alla New Basket Lecce e alla Mens Sana Mesagne.Detto del campionato U17 eccellenza, di cui non possiamo darvi i risultati, con l’Enel impegnata a Mola e l’Aurora a San Severo nel big match della prima giornata; saranno probabilmente que-ste tre le squadre che si contenderan-no il titolo regionale.In questa settimana inizia anche il cam-pionato U17 provinciale che vede al via Aurora, New Basket e Assi Brindisi, inse-rite nel girone A con le squadre di Lecce.Basket femminile U19, prima giorna-ta per le ragazze di Monica Bastiani, neo allenatrice della U19 della Futura Brindisi, che hanno esordito giovedì scorso a Taranto.Questa domenica mattina ci sono stati gli ennesimi allenamenti delle selezio-ni regionali dei ragazzi nati nel 1998 e 1999. Soprattutto questi ultimi sono interessati da una nuova iniziativa della federazione che intende svolgere a Di-cembre il trofeo delle regioni per gli U14 con un anno di anticipo rispetto al solito. Nella selezione regionale che è stata convocata in vista del 2° Gran Galà
del Molise, torneo riservato alle sele-zioni regionali U14, sui 16 convocati ci sono 5 ragazzi brindisini Leggio e Orejuela della New Basket, Colucci e Fiusco dell’Aurora e Colucci Andrea della Trerre.
Gli avversari in campo: VENEZIA
Secondo campionato consecutivo in Serie A e ambizioni ancora più elevate: si è presentata così ai nastri di parten-za della stagione rego-
lare la Reyer Venezia, società storica della pallacanestro italiana, vogliosa di tornare ai fasti degli anni ’70 e ’80. Dopo varie an-nate disputate tra B1 e Legadue la Reyer è tornata nella massima serie nel settembre 2011, in seguito a varie diatribe giudizia-rie contro la Banca Tercas Teramo e risolte solamente dall’intervento finale dell’Alta Corte di Giustizia Federale. Il primo anno (stagione 2011/2012), nonostante la par-tenza ad handicap per la squadra lagunare, allestita per affrontare un campionato di vertice in Legadue, è stato comunque mol-to positivo, forse oltre le più rosee aspet-tative. Il settimo posto finale e la relativa partecipazione ai playoff (eliminata poi ai quarti dall’Olimpia Milano) è stata una soddisfazione per tutto lo staff venezia-no, ma soprattutto per quei giocatori alla prima vera esperienza nella massima serie. Vista l’ottima stagione disputata l’ossatura della squadra è rimasta tale, confermando sette giocatori e acquistandone altri cin-que di assoluto livello.
In cabina di regia coach Mazzon, alla sua terza stagione sulla panchina oro-granata, può fare affidamento su una coppia affi-dabile composta da Clark e Bulleri. Il play americano è tutto velocità e fantasia, mol-to portato all’azione offensiva, a volte an-che forzando eccessivamente le situazioni d’attacco. Proprio per “tenere a bada” tale estro, che in determinati momenti della gara può essere anche deleterio, gli è sta-to affiancato un play di esperienza come Massimo Bulleri. L’ex capitano di Treviso, con alle spalle decine di campionati nella massima serie, aveva iniziato la stagione nelle fila di Scafati, salvo poi rescindere il contratto per motivi personali ed essere sapientemente ingaggiato dalla società lagunare.Nonostante la non giovanissima età (è alla soglia dei 37 anni) Alvin Young è l’uomo sul quale fa grande affidamento coach Mazzon, tanto da schierarlo sempre nel quintetto iniziale nella scorsa stagione ed in quella appena iniziata. Il premio di miglior giocatore di Legadue del decennio 2000-2010 è una giusta ricompensa ad un campione di classe cristallina. La profondi-tà del roster veneziano è dimostrata dalla possibilità di tenere fuori dal quintetto di partenza un giocatore come Ivan Zorozki,
guardia trentatreenne, protagonista nel-le due ultime stagioni, prima a Teramo e successivamente a Montegranaro. Impor-tante rientro, avvenuto una settimana fa nella partita casalinga contro Sassari, è stato quello della guardia Tim Bowers, in-fortunatosi alla spalla nel precampionato e in grave ritardo di preparazione. Il suo rientro, che sarà sicuramente graduale dal punto di vista fisico e mentale, potrà garantire maggiore pericolosità dal pe-rimetro e penetrazioni in grado di aprire varchi importanti nelle difese avversarie. È una vecchia conoscenza dei tifosi brindi-sini l’ala Yakhouba Diawara, protagonista in negativo (così come tutti gli altri suoi compagni) della disastrosa esperienza dell’Enel Brindisi in Legauno due stagioni fa. Arrivato come “fenomeno ex Nba” si è dimostrato tutt’altro che un giocatore in grado di fare la differenza, annegando insieme al resto della squadra e lasciando un ricordo tutt’altro che indelebile. Atleta molto fisico e con un buon tiro dalla media e lunga distanza potrebbe faticare contro un avversario rapido e mobile come Jeff Viggiano, sempre che l’italo-americano esca dal letargo nel quale è caduto dopo le prime due ottime prestazioni con Siena e Varese. Si è guadagnato un discreto minu-taggio Marco Rosselli, difensore arcigno e mai domo, il classico giocatore da schiera-re sull’avversario più pericoloso. Il reparto
lunghi è sicuramente all’altezza, se non addirittura migliore, di quello dei cosiddet-ti piccoli, potendo contare su quattro gio-catori di livello, abituati a disputare gare importanti nella massima serie. L’uomo di maggior talento è l’ex giocatore di Avellino Szymon Szewczyk, ala di 209 cm. in grado di farsi notare sia vicino sia lontano da ca-nestro, grazie alla sua bravura nel tiro dal-la lunga distanza. Dopo un infortunio che lo ha costretto a saltare le prime due gare di campionato è tornato contro Pesaro, disputando una buona partita conferma-ta poi da quella successiva con Sassari; il suo duello con Robinson si preannuncia scintillante. Sotto le plance coach Maz-zon alterna, garantendo un minutaggio equo a tutti e tre i pivot, Fantoni, Marco-nato e Williams. Proprio da quest’ultimo, conosciuto dai tifosi brindisini per poche settimane nella stagione 2010/2011 pri-ma di essere “epurato” a quanto pare per problemi fisici, la Reyer Venezia si aspet-ta grandi prestazioni. L’ultimo precedente al Palapentassuglia tra le due formazioni risale alla stagione 2009/2010 nel campionato di Legadue: la partita finì con un roboante 86-66 (Crispin e Thomas assoluti protagonisti con 22 e 21 punti) per l’Enel Brindisi. Sarà di buon auspicio? Speriamo sia ef-fettivamente così.
Fonte: olimpiablog.it
Foto tratta dal sito Reyer.it
Foto tratta dal sito Reyer.it
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NEW BASKET BRINDISI REYER VENEZIAIN PANCHINA
Robert FULTZ - Play1982, 189 cm, 86 Kg, (ITA)
Matteo FORMENTI - Guardia1982, 194 cm, 90 Kg, (ITA)
Klaudio NDOJA - Ala1985, 200 cm, 94 Kg, (ITA)
Andrea ZERINI - Ala1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)
Elio PREITE - Ala1994, 196 cm, 82 Kg, (ITA)
Cedric SIMMONS - Pivot1986, 206 cm, 106 Kg, (BUL)
IN PANCHINAMassimo BULLERI - Play
1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)Ivan ZOROSKI - Guardia
1979, 195 cm, 96 Kg, (SRB)Tim BOWERS - Guardia
1982, 188 cm, 86 Kg, (USA)Guido ROSSELLI - Ala
1983, 198 cm, 107 Kg, (ITA)Tommaso FANTONI - Pivot1985, 204 cm, 107 Kg, (ITA)Denis MARCONATO - Pivot1975, 211 cm, 115 Kg, (ITA)
Antywane ROBINSON - Ala1984, 203 cm, 100 Kg, (USA)
Szymon SZEWCZYK - Ala1982, 209 cm, 111 Kg, (POL)
Scottie REYNOLDS - Guardia1987, 188 cm, 95 Kg, (USA)
Alvin YOUNG - Guardia1975, 188 cm, 92 Kg, (USA)
Jerai GRANT - Pivot1989, 203 cm, 100 Kg, (USA)
Eric WILLIAMS - Pivot1984, 206 cm, 128 Kg, (BUL)
Jeffrey VIGGIANO - Ala1984, 197 cm, 99 Kg, (ITA)
Yakhouba DIAWARA - Ala1982, 202 cm, 102 Kg, (FRA)
Jonathan GIBSON - Play1987, 188 cm, 82 Kg, (USA)
Keydren CLARK - Play1984, 173 cm, 84 Kg, (BUL)
Andrea MAZZON - Coach
Piero BUCCHI - Coach
I Q U I N T E T T I I N C A M P O
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E’ un dato più che evidente il bilancio arrotondato per di-fetto dopo quattro turni di campionato e anche che il botti-
no “striminzito” (alias l’incubo dei due punti ) non ci renda …giustizia. Non c’è nessuno, competente o meno, che non si ritrovi in tali considerazioni: la squa-dra c’è, le capacità anche, l’ineffabi-le “amalgama”…inomma pure, mani calde e punti, forza di volontà, lettura corretta delle gare, sì, tutto al suo po-sto ma…proprio quando si interpreta al meglio la parte, la vittoria rimane lì a guardarci seduta comoda sul fer-ro. E’ accaduto contro Varese, succe-de di nuovo contro la nuova Siena, quella Cantù che due anni fa ci ha …surgelati(in totale meno quarantadue tra i meno dodici atmosferici e i meno trenta sul campo!!!)per cui, se il bello è che non ci siamo comportati affatto come una specie di armata Brancale-one, né abbiamo mostrato sudditanza psicologica o complesso di inferiorità, anzi, abbiamo dominato entrambe le situazioni con una personalità notevo-le e dinamica, e con l’uomo giusto al comando ( vedi gibson e i suoi 34 punti contro varese e Reynolds e i suoi 33 a Cantu’)il “brutto” sta nel non riuscire a scrivere the end su un avversario che , per quanto blasonato e attrezzato pure
non risulta irresistibile,- segno questo del lavoro serio e ben orientato della premiata ditta Coach Bucchi e Co.-, che riusciamo a tenere a bada e diso-rientare (coach Trinchieri impazzito, ma l’avete visto?) per oltre trentanove minuti . Punto. Per ora, perché in mezzo ci sta la facile impresa contro cremona, che noi della curva abbiamo accompa-gnato, con la consueta passione e un repertorio di cori in parte rinnovato, fino alla vittoria, giusta e sacrosanta. Nel palaelio e fuori , in tutte le sedi di discussione, dietro i sorrisi , la consa-pevolezza di non aver giocato al me-glio ma che se questo significa vincere , ben venga, a dispetto di ogni altro re-quisito. Però…quanto brucia arrestarsi un filo prima del …traguardo proprio quando tutto gira a dovere ed ecco un prolungatissimo NOOOOOOOOOO, la parola più usata in curva e nei forum, scritta proprio così, in maiuscolo e con l’eco. Imputati? Ingenuità, come le ri-messe, o le palle perse; assenze , come i fuori tempo di alcuni dei nostri ( vedi viggiano delle ultime performances , ma non intendo io, notoriamente non esperta, aprire qui un caso); gestione degli ultimi trenta secondi di gioco, con eventuali e varie date da falli, ar-bitri etc. Eh sì, il fascino perverso del basket, le regole intriganti del gioco sono che non importa quanto lontano
tu sia arrivato nel corso quasi dell’in-tera gara; quell’ultimo minuto che ti scorre davanti, a volte troppo in fretta, vale quanto una partita . E in curva lo sappiamo bene, perché è lì che il cuore accelera, che lo stomaco si stringe, se-gnali inequivocabili di tensione emoti-va che ormai conosciamo ma che ogni volta è fatica gestire. E brucia, eccome se brucia , quando quegli ultimi pal-piti …sfumano. Un fallo di troppo una volta, un tiro che ti aspetteresti in un certo modo, per “impattare”, e che in-vece viene fuori diverso, un’altra; gio-catori che vorresti vedere in campo e che invece rimangono spettatori in panca. Tutto in trenta secondi. A vol-te le cose “ maturano” anche prima, te ne accorgi nel terzo quarto, o cinque minuti prima ma…c’è come una forza che trascina, sul campo, fino all’esito . Rimane quindi l’orgoglio di squadra, la coscienza del proprio valore apprez-zato anche dall’avversario, l’affetto dei supporters, presenti sempre e comun-que, mai pochi. Rimane ciò che di po-sitivo si è fatto, la lezione degli errori commessi. Ogni gara è una prova, ogni gara è magistra vitae. Arriverà, si spera oggi, contro venezia, quella perfezione delle piccole cose che a questa nostra creatura , così piena di vita e ardore, ancora un po’ manca.
SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 15La top five dei punti realizzati, rimbalzi, stoppate, assist, recuperi, tiri da tre punti della Lega BasketFuori dai cori: i tifosi visti nelle loro sfumature da un “occhio rosa”
Grafica a cura di: Vetrine inedite Ciclostyle
CANTU’-BRINDISI 84-80SIENA-PESARO 65-60BOLOGNA-VARESE 74-84VENEZIA-SASSARI 92-93CREMONA-AVELLINO 94-83CASERTA-MONTEGRANARO 78-67REGGIO EMILIA-BIELLA 85-56MILANO-ROMA xxxxxx
4° GIORNATA ANDATA (21 Ottobre)
MILANO-REGGIO EMILIAPESARO-SASSARIVARESE-CANTU’ (lun. 29 - ore 20.30)AVELLINO-BOLOGNAROMA-CASERTAMONTEGRANARO-CREMONABIELLA-SIENA (lun. 29 - ore 20.30)BRINDISI-VENEZIA (dom. 28 - ore 12.00)
5° GIORNATA ANDATA (28 Ottobre)
CASERTA 4BRINDISI 2MONTEGR. 2REGGIO E. 2CREMONA 2VENEZIA 2AVELLINO 2BIELLA 2
VARESE 8SASSARI 8CANTU’ 6SIENA 6BOLOGNA 6MILANO xROMA xPESARO 4
CLASSIFICA
SASSARI-BRINDISI CANTU’-AVELLINOBOLOGNA-BIELLAVENEZIA-MONTEGRANAROCREMONA-ROMACASERTA-VARESEREGGIO EMILIA-PESAROSIENA-MILANO (dom. 5 - ore 20.30)
6° GIORNATA ANDATA (4 Novembre)
BRINDISI-PESAROMILANO-VENEZIASASSARI-AVELLINOCANTU’-CREMONABIELLA-VARESEMONTEGRANARO-REGGIO EMILIACASERTA-BOLOGNAROMA-SIENA (dom. 12 - ore 20.30)
7° GIORNATA ANDATA (11 Novembre)
CAMPIONATO LEGAUNO
PUNTI REALIZZATI
L. HARRISCremona - 89
1
J. GibsonBrindisi - 86 2 E. Ere
Varese - 86 3 L. DatomeRoma - 75 4 K. Hasbrouck
Bologna - 72 5
STOPPATE
C. SIMMONS Brindisi - 8
1
N. EbiAvellino - 7 2 B. Dunston
Varese - 7 3 G. LawalRoma - 7 4 A. Tyus
Cantù - 6 5
RECUPERI
B. DUNSTONVarese - 12
1
C. BurnsMontegranaro - 11 2 D. Taylor
Reggio Emilia - 10 3 N. EbiAvellino - 10 4 C. Warren
Avellino - 9 5
RIMBALZI
G. BRUNNERR. Emilia - 42
1
A. GigliBologna - 36 2 N. Ebi
Avellino - 36 3 B. DunstonVarese - 34 4 N. Dragovic
Avellino - 33 5
ASSIST
T. DIENERSassari - 31
1
M. GreenVarese - 20 2 D. Hackett
Siena - 19 3 M. ShakurAvellino - 17 4 J. Taylor
Roma - 15 5
TIRI DA 3 PUNTI
N. MazzarinoCantù - 63,6%
1
P. GossRoma - 63,6% 2 D. Sakota
Varese - 61,5% 3 L. D’ErcoleRoma - 61,5% 4 J. Richardson
Avellino - 61,1% 5
Ph Michele Longo
Ph Michele Longo
14 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005
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Scrivono le nuove leve del club
ARRABB IAT I MA OTTIMISTISicuramente noi brindisini, quan-do è uscito il ca-lendario, non siamo
rimasti molto soddisfatti di vedere, che all’inizio del campionato, dovevamo scontrarci con tre squadre che sicura-mente avrebbero lottato per la vittoria
finale. Gli “umori” tra i tifosi non erano tra i migliori. Purtroppo abbiamo gio-cato quattro partite di cui tre impossibili, ma c’è da dire che ce la siamo sempre giocata alla pari.Arrabbiati: abbiamo lasciato sul campo partite che avevamo dominato. Abbiamo perso lucidità nei momenti critici della gara, quando bisognava dare il ko fina-le. Tutto questo dovuto all’inesperienza o alla sfortuna? Non ho potuto seguire in televisione la partita con il Cantù in quanto impegnato con la mia squadra dell’ASSI Brindisi in quel di Castellane-ta, ma da quel che ho potuto leggere eravamo sopra anche di quindici punti. Brindisi ha fatto una grande partita e prima o poi la fortuna girerà dalla nostra parte. Ottimisti: i nostri giocatori ci sono, partita dopo partita i singoli stanno ve-nendo fuori. Reynolds autore di 33 punti ha cominciato a dettare legge e prima o poi anche il mio amico Viggiano saprà darci quelle soddisfazioni che tutti ci aspettiamo. Ora un plauso lo voglio fare ai miei amici del club, che come dice uno striscione sono “sempre in marcia “. Si sono fatti sentire anche in un palazzet-to infuocato come quello di Cantù, dove non hanno smesso di farsi sentire fino all’ultimo secondo. Forza ragazzi io come tutti sono con voiFabrizio Zarcone, rivelazione delle giovanili
dell’Assi Basket Brindisi. Foto: Teodoro Martinesi
Un time out dell’Assi Basket Brindisi. Foto: Teodoro Martinesi
La squadra under 19 dell’Assi Basket Brindisi: Foto: Teodoro Martinesi
Il punto sul campionato di Lega A
Statistiche bianco-azzurreDopo 4 giornate è Jonathan Gibson il miglior marcatore dell’Enel Brindisi con
i suoi 86 punti messi a segno sin ora, per una media di 21,5 punti a partita. Nella classifica marcatori biancoazzur-ra, segue alle sue spalle Scottie Rey-nolds, autore di 55 punti, con il podio virtuale chiuso dai 39 punti di Robin-son. Seguono poi i 34 punti di Viggia-no, i 29 di Grant, i 27 di Simmons, i 20 di Ndoja, i 19 di Fultz, i 18 di Formenti ed i sei di Zerini. Miglior tiratore da tre dei brindisini, risulta invece essere Rey-nolds con il suo 50% realizzativo (8/16), mentre resta degna di nota la mano di Gibson (8/25) e di Viggiano (5/14). Per-
centuali alte anche per capitan Ndoja (4/9) o di Zerini (2/4) e Formenti (3/6) mentre Fultz è al 20% (2/10) con Ro-binson alla ricerca ancora della prima tripla in campionato (0/5). Nei tiri da due ottima percentuale per Grant, con il suo 73% realizzativo (11/15) mentre Gibson è il giocatore brindisino ad aver insaccato il maggior numero di cane-stri da due: 19 su 28 tentativi (68%). Buone anche le percentuali di Reynolds (13/22), Viggiano (8/13) e di Simmons (12/23). Re brindisino degli assist, ad oggi, è Robert Fultz a quota 10, segui-to dai 9 di Reynolds e dai 5 di Gibson. Ai tre da segnalare i 4 assist firmati da Robinson ed i 3 di Ndoja. Dominio nei rimbalzi totali infine per Simmons (29 di cui 10 offensivi e 19 difensivi). Alle sue spalle 20 rimbalzi complessivi
per Robinson, 17 di Grant e ben 14 di Reynolds. Complessivamente invece il Brindisi, dopo 4 turni, ha una media realizzativa di 83,3 punti a gara, con il 54,9% da 2, il 35,6% da 3 ed il 73,4% nei tiri liberi.Brindisi a confrontoRispetto all’ultima stagione disputata dal Brindisi nel massimo campionato italiano, 2010-2011, l’Enel dopo quat-tro turni ha gli stessi punti in classifica. Nel 2010 infatti il cammino iniziò con la sconfitta a Roma (86-61), la vitto-ria contro la Virtus Bologna (87-84), la sconfitta interna con Cremona (64-71) e quella di Milano (97-76). In quel primo mese di campionato i pugliesi realizzarono 288 punti per una media di 72 a gara, subendone complessiva-mente ben 338 per una media di 84,5.
Se rispetto all’ultimo campionato di serie A disputato, la classifica resta identica, lo stesso non si può dire dei punti realizzati e subiti: la squadra di coach Bucchi, nel confronto con quella di Perdichizzi, ha infatti realizzato 45 punti in più, subendone però anche 25 in più. Se coach Perdichizzi incontrò sul calendario la temibile Armani Je-ans allenata proprio dallo stesso coach Bucchi (che poteva contare su giocato-ri del calibro di Mancinelli, Hawkins o Jaaber), l’Enel in questo campionato è stata già ospite dei campioni d’Italia del Siena oltre che di Cantù (elimi-nata nei quarti play off nella passata stagione, ma giunta terza in regoular season 2011-2012, con 21 vittorie ed 11 sconfitte subite)
La memoria storica del club
Brindisi- Venezia…il cordone ombelicale si ricompone…….Avversaria odierna della New Basket una squadra ricca di
tradizione e di enorme fascino tornata l’anno scorso ,dopo un’assenza di 14 anni, a calcare i parquet della massi-ma serie: la Reyer Venezia, il cui mito un po’ appannato sul finire degli anni 90’, è tornato prepotentemente alla ribalta dopo un periodo a dir poco travagliato. Dal 2006, infatti, è, in qualche modo, ripartita l’ascesa della società reyeri-na, passando per la promozione in B1, sia pure d’ufficio, a delle sofferte per-manenze in lega due sino all’apoteosi finale di una sacrosanta promozione in lega A che solo il ..malaffare “wild card” rischiava di mandare in frantumi. Parli di Venezia e da queste parti i ricordi non possono non andare a quei meravigliosi anni ’80, anni in cui i cecchini principi del campionato, “Lupetto” Claudio Ma-lagoli da una parte “Praia” Drazen Da-lipagic, si sfidavano a suon di quaran-
telli contribuendo alla promozione delle rispettive squadre, annunciata quella dei lagunari, assolutamente inaspetta-ta quella dei brindisini. Parli di Venezia
e non si possono non ricordare le di-verse esaltanti e casuali combinazioni che hanno premiato simultaneamente le due compagini adriatiche protagoni-ste, tuttavia, in qualche occasione di un medesimo percorso sportivo e non, meno positivo. Solo nel 2006, le due squadre, inserite in gironi diversi della serie B2, poterono abbandonare le sab-bie mobili di questi campionati, sia pure previo ripescaggio, approdando assieme in B1. Nella stagione 2006/07 ovvero in quella che doveva rappresentare il ri-torno in lega due, dopo aver terminato la prima fase da capoliste incontrasta-te, Brindisi e Venezia vennero sbattute inopinatamente fuori dai p.o. rispettiva-mente da Veroli e Fidenza. L’anno suc-cessivo, 2007/08, questa volta poterono festeggiare nuovamente a braccetto un’altra promozione nella tanto ago-gnata lega due. Il 1° giugno 2008 al palaPentassuglia era di scena la gara di ritorno della finale che avrebbe decreta-to la prima delle due promozioni in lega due. Brindisi si dovette inchinare alla superiorità tecnica dei veneziani, una superiorità che il pala Pentassuglia non mancò di testimoniare tributando agli
ospiti degli scroscianti applausi.. Brindisi, sette giorni più tardi, raggiunse Venezia al piano di sopra al termine della sfida contro Trapani, risolta all’ultimo secon-do con l’indimenticabile palla rubata da capitan Daniele Parente. Particolar-mente duro si rivelò l’impatto in questo campionato nella stagione successiva e solo sul finire entrambe trovarono una sofferta permanenza. Il cordone om-belicale che incredibilmente sembrava unire queste due piazze si spezzò nel-le stagioni successive, dapprima nel 2009/10, in cui Brindisi tornò nell’olim-po del basket a distanza di 28 anni, mentre Venezia, solo nell’ultima gara a Jesi ottenne la matematica certezza della permanenza . Situazione comple-tamente ribaltatasi l’anno successivo con i lagunari che potettero brindare
al ritorno nella massima serie da cui nel frattempo Brindisi era stata estromessa a seguito della cocente retrocessione della stagione 2010/11. Quest’anno le due squadre,a distanza di oltre 30 anni, si ritrovano nel massimo campionato. Una sola volta il palaPentassuglia è sta-to teatro di una sfida ai massimi livelli tra le due squadre. In quell’occasione, stagione 1981/82, la spuntò Brindisi in volata, in una partita all’insegna dell’in-certezza che da sempre, eccezion fatta per qualche partita, ha caratterizzato gli esiti di queste sfide. Per Brindisi si trattò, tuttavia, di uno dei pochissimi sorrisi di quella stagione. L’auspicio che quella di stasera sia la ..seconda di una lunghis-sima serie …a questi piani cosi salubri e di assoluto prestigio.
8 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 13
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BIG MARKETdi Paolo Valente
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Si è svolta nella giornata di martedì 23 ottobre l’Assemblea dei Soci della New Basket Brindisi SpA per l’approvazione del bilancio e per il rinnovo delle cariche sociali.L’assemblea all’unanimità ha chiesto al Presidente Onorario Massimo Ferrarese di ricoprire la carica di Presidente del Consiglio d’Amministrazione. Il Presidente Onorario Ferrarese ha rin-graziato l’intera assemblea e ha contestualmente ringraziato per il gran lavoro svolto in questi anni, il Presidente uscente Antonio Corlianò e l’Amministratore Delegato uscente Giuseppe Marinò, i quali hanno espresso la volontà di non proseguire con le rispettive cariche dopo averle ricoperte per tanti anni. Tutti i Soci hanno chiesto al Presidente Onorario Ferrarese di proporre i componenti del nuovo consiglio d’Amministrazione.Massimo Ferrarese ha quindi proposto come Presidente Fernando Marino, Vice Presidente Vicario Luigi Bagnato e Amministratore Delegato Nico Carparelli.Tutti i Soci all’unanimità hanno accettato la proposta e si è quindi proceduto alla nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione con gli auguri di tutti i soci.Di seguito le dichiarazioni dei nuovi eletti: Il Presidente Fernando Marino: “ ringrazio tutti i Soci per la fiducia, spero di poter vincere almeno la metà di quanto conquistato dal patron Ferrarese”.Il Vice Presidente Vicario Luigi Bagnato: “Ringrazio i Soci per la fiducia accordatami, non farò mancare il mio impegno che sarà ancora maggiore rispetto allo socrso anno per poter mantenere una società così importante in Lega A.L’Amministratore Delegato Nicola Carparelli: “ Sono onorato,convinto e pronto ad affrontare il grande impegno che questo incarico comporta.”
Fonte: Ufficio Comunicazione – Enel Basket Brindisi
Ferdinando MarinoFoto Vito Massagli
Luigi BagnatoFoto Michele Longo
Nico CarparelliFonte: newbasketbrindisi.it
Drazen Dalipagic con la maglia Glaxo Verona
Drazen Dalipagic con Luigi Bragnaro
Claudio Malagoli
12 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 SUPPORTER’S MAGAZINE 9Aneddoti e curiosità dal tavolo degli arbitri: l’angolo di “the voice”
Innanzitutto un grazie ragazzi, grazie davvero per aver tenuto botta al Pianel-la, rischiando di poter vincere
contro una candidata allo scudetto. Peccato poi per aver rischiato di vincere dopo aver messo paura ai canturini, si po-tevano gestire meglio alcune situazioni, l’ul-timo pallone su tutte, ma per ora, va bene anche così in attesa di… ”punti” migliori. Questo gruppo sta crescendo gara dopo gara, tutti si alternano a referto e nel gioco sporco, la mentalità di Bucchi sta pian piano plasmando la squadra. La condizione gene-rale e la chimica di squadra crescono gara dopo gara. Gibson deve capire come gestire la sua classe al pari dei suoi compagni, sa-crifici tattici e giusta sfrontatezza.Scottie Reynolds ha fiondato la retina avversaria alla grande, rifacendosi con
gli interessi dei precedenti matches, si è fiondato generosamente a canestro sino all’ultimo tiro, quando (sul meno due) serviva una bomba di aggancio-speranza, il sogno così è rimasto tale, per questa volta, anche per questa volta…Saremmo esplosi di gioia tutti ma dobbiamo accontentarci di accarezzare il sogno, orgogliosi della prestazione biancazzurra, prestazione che rimane e che ci da fiducia per il futuro.Le potenzialità griffate Enel non ancora sono tutte emerse, la nostra merce non è ancora pienamente in mostra sul ban-co, coach Bucchi sta lavorando sodo per esibire il meglio e il massimo, ma ancora ( e siamo sempre nei tempi consentiti per l’attesa del caso ) non ci siamo, aspettia-mo per godere pienamente ed esplodere di gioia. Dopo quattro giornate si può dire che le buone premesse della vigilia potrebbero essere confermate dal cam-po a breve, per ora siamo in debito con
la buona sorte, forse giustamente perchè la fortuna premia gli audaci, la classifica è corta, l’equilibrio regna sovrano, dob-biamo rompere gli indugi e gli argini che ci separano dalla tranquillità godereccia, che dopo tanti sacrifici e soddisfazioni, meritiamo. Il bicchiere del Pianella è per noi per tre quarti pieno, aspettiamo tra le altre piccole cose, di vedere Viggiano, per ora riconosciamo solo l’omonima località turistica non molto lontana da Brindi-si, Jeff manca all’appello, le sue giocate e la sua classe ci servono come il pane, contro Venezia dovrà dare il suo apporto, fondamentale nella gestione dei quaranta minuti per la squadra.Venezia è sparring-partner insidiosissimo reduce dalla bruciante sconfitta per mezzo canestro dopo un supplementare contro la capolista-rivelazione, Sassari.Ricordo ragazzino. le tante sfide con i lagunari, Spencer Haywood contro Otis Howard e ancor di più ( per indiscutibili difetti del mio dna ) la
guerra di bombe su bombe tre Drazen Dalipa-gic e il mito dei miti, Claudio lupetto Malagoli, e sì, che sfide....Lacrimuccia ? Venezia cestofila non scorderà poi gli ap-plausi a scena aperta che il grandissimo, unico, pubblico del palaPentassuglia gli attibuì (solo due anni fa ) in occasione della vittoria a Brindisi nella finale per la promozione in serie A, grande sportivi-tà, poi suffragata dalla seguente vittoria brindisina contro Trapani. L’Enel di oggi deve far dimenticare con i fatti, quella che si affacciò in massima serie proprio due stagioni fa. La società è maturata, rinforzandosi e migliorandosi ancora, staff tecnico e squadra devono e possono far meglio, lo speaker vuole raccontare solo vittorie, capitoo?Contro Venezia, la miglior Enel, continuare a crescere per tornare a vincere, anticipo televi-sivo all’ora di pranzo giusto per far aumentare questa fame di canestri, fame di serie A !!
Le grandi “firme” del giornalismo italiano, scrivono in esclusiva per noi
Prosegue la col-laborazione di Mario Arceri con Supporter’s Ma-gazine. Un altro, piccolo e prezio-so tassello che
vogliamo regalare ai nostri lettori. Dal suo blog (www.marioarceri.it) abbiamo raccolto le sue considerazioni sul futuro della pallacanestro italiana, a cominciare dal cambio della guardia alla presidenza della federazione tra Dino Meneghin e Gianni Petrucci che avverrà il prossimo 12 gennaio. Uno spaccato sulla federa-zione, sulle riforme, sulla realtà, nazio-nale e periferica, del nostro amato sport. Ad Arceri, decano dei giornalisti sportivi e grande appassionato di pallacanestro, come sempre un ringraziamento parti-colare da parte nostra. (M.P) - Il basket si appresta a cambiare volto. Sappiamo già che Gianni Petrucci, dopo tredici anni alla presidenza del Coni, il 12 gennaio - data dell’Assemblea elettiva fe-derale - tornerà a guidare la Federbasket a conclusione del quadriennio gestito da Dino Meneghin che al vertice federale era già, tuttavia, da sei mesi in qualità di commissario straordinario dopo le di-missioni di Fausto Maifredi. Di nuovo c’è essenzialmente il drastico dimagrimento imposto dal Coni agli organismi dirigen-ziali: dimezzato il Consiglio, che si ridurrà a soli 11 elementi (cinque in rappresen-tanza dei Comitati regionali, e dunque delle società di base, tre delle leghe, e cioè delle società di vertice: Renzi, Bona-mico o Bruttini, Di Marco, due degli at-leti: Cassì o Ragazzi e Persichelli, ed uno degli allenatori). E’ scontato che Lom-bardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio manterranno la loro rappresentanza, per il quinto posto c’è confronto acceso tra Toscana, Campania e Puglia. Il taglio pro-segue anche in periferia: ridotto il nume-ro dei consiglieri regionali, abolita gran parte dei consigli provinciali, sostituiti da un delegato con trasferimento al centro delle relative competenze. Francesco Di Girolamo (Abruzzo) è stato il più veloce a venire confermato, dopo di lui Alberto Bennati (Liguria), Bruno Perra (Sardegna), Margherita “Margaret” Gonnella (Puglia).
Di fresca nomina è invece Bruno Polon (Veneto). Il 27 ottobre si concluderanno le assemblee regionali con l’elezione del presidente del Comitato regionale Cala-bria e del Comitato regionale Lazio. Sul sito Fip, sia nazionale sia regionale, non ci sono notizie sul Molise, finora guidato da Marco Lombardi.La tornata elettorale è un passo inevita-bile, come in ogni democrazia, ed espri-merà un nuovo governo, sia centrale sia periferico, che si troverà ad affrontare una situazione non facile. Curiosa, ma non tanto, la concomitanza con i fermen-ti elettorali che, complici gli interventi a macchia d’olio della magistratura, stanno agitando l’intero Paese. Scontate le ele-zioni politiche della prossima primavera alla scadenza del quinquennio, anche La-zio e Lombardia andranno in questi mesi alle urne dopo la caduta dei rispettivi governi regionali soffocati dagli scandali e dai procedimenti giudiziari. Nel basket non siamo arrivati a questo punto, ma è certo che il rinnovo delle cariche diri-genziali, ad ogni livello, coincide con una fase particolarmente difficile dello sport italiano e, in particolare, della nostra di-sciplina. Risentiamo pesantemente della crisi economica, particolarmente in un settore legato strettamente al volon-tariato ed alla passione individuale che vede limitarsi progressivamente le risor-se disponibili e reperibili.Al governo centrale, a Petrucci e Laguar-dia per intenderci, spetterà il compito di portare avanti in maniera più incisiva la riforma avviata nei mesi scorsi e che non si può limitare alla ridefinizione dei campionati per estendersi a politiche necessarie ed urgenti che restituiscano visibilità al basket, credibilità al suo mo-vimento, competitività alle sue squadre, nuovo e produttivo impegno nella ricer-ca e nella formazione di giovani talenti, definitivo recupero di serietà e di identi-tà della classe arbitrale dopo la rissosità dimostrata negli ultimi tempi. Il compito più delicato spetta però alle realtà perife-riche, maggiormente e quotidianamente a contatto con i problemi delle società di base che, più delle altre, risentono gli effetti della crisi. Scontata la consape-volezza di stare attraversando una fase
difficile senza che si possa prevedere di uscirne in tempi brevi, l’impegno è quello di rendere quanto più sostenibile l’attua-le situazione senza perdere di vista gli istituzionali obiettivi di fondo, che sono la diffusione del basket, la sua promozio-ne, il recupero di attendibilità del movi-mento locale, l’impiantistica, utilizzando tutti i mezzi, le idee, le iniziative adatte a raggiungere questi obiettivi. Esistono esigenze diverse: il governo centrale deve tener conto dell’interesse generale, delle piccole e delle grandi so-cietà, dell’attività di base e di quella di alto livello, finalizzata sulla qualificazione tecnica delle Nazionali che costituiscono lo specchio del movimento e che offrono la misura della credibilità che il basket possiede in Italia e all’estero. Spetta al Consiglio federale sintetizzare le diverse istanze, senza sottovalutare quelle che provengono dalla base e che è compito dei Comitati regionali rappresentare nel modo più autorevole e convincente dopo averle analizzate e uniformate all’inter-no della propria Consulta. E’ necessario quindi assumere posizioni accettabili e sostenibili. Sappiamo quanto pesino sul bilancio dei club le tasse gara, sappiamo anche che i Nas gravano in modo par-ticolarmente oneroso, ma che costitu-iscono spesso la risorsa più importante per quelle società che lavorano in modo concreto sui vivai. Razionalmente impro-ponibile chiederne l’abolizione, è più che legittimo pretenderne la revisione adot-
tando un format che li renda più efficaci, rianalizzando alla luce dei risultati fin qui ottenuti l’opportunità di modificare l’età dello svincolo, di alleggerirne comunque l’onere nelle Serie regionali, infine di gra-duarne l’importo a seconda dell’età. Ottenerne una riforma è tuttavia possibile solo attraverso un lavoro di mediazione e di convincimento, all’interno della Consul-ta delle regioni prima e in Consiglio Fede-rale poi, prendendo ragionevolmente atto della necessità di produrre e proporre so-luzioni sostenibili e accettabili da tutte le componenti. Tuttavia, se questo è il proble-ma più sentito e dibattuto, ne esistono di altrettanto seri che debbono essere presi in considerazione, e che richiedono politiche di intervento efficaci. E’ costante l’emor-ragia dei tesserati, è necessario individua-re gli strumenti adatti per far tornare ad amare il basket, in particolare i più giovani, anche intensificando le occasioni di gioco e di confronto. E’ indispensabile tornare nella scuola, nelle università, individuare il rapporto più produttivo con gli enti di promozione sportiva, sensibilizzare gli enti pubblici per uscire dall’emergenza strut-turale, realizzare forme di comunicazione incisive e capillari, senza le quali nessuna politica di marketing è efficace. Ma anche pensare incisivamente ad un recupero e alla diffusione della cultura del nostro sport utilizzando il grande patrimonio di uomini e di tradizioni che possediamo e che pure sembra essere stato completa-mente dimenticato. Insomma, c’è tantissimo da fare per in-vertire un trend che sta penalizzando fin troppo una disciplina che pure vanta una storia illustre, sapendo bene che le risorse sono minime, che ogni ufficio deve trasfor-marsi in una casa di vetro gestendo risor-se che vengono dai club, nei confronti dei quali il senso di responsabilità e il rispetto debbono essere massimi, ascoltando con attenzione e sensibilità ogni istanza che provenga dalle società, coniugandola con l’interesse generale, ma ponendosi anche come stimolo costante e credibile nei con-fronti del potere centrale: l’unico modo per contribuire tutti alla rinascita dello sport più bello del mondo -
BRINDISI BASKET CLUB 2005
Gianni Petrucci
Ph Michele Longo Ph Michele Longo
Ph Michele Longo
Ph Michele Longo
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Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino Petrelli
Vice Direttore Responsabile: Mino PicaAmministrazione: Fabio Attanasi (347.5563361)Dstribuzione: Free Press in Brindisi e Provincia; Responsabile: Lucia Capone (340.7509469)Responsabile Commerciale: Luca Luisi (338.2999211), [email protected]: Michele Longo, Vito MassagliCollaboratori: Danilo Arigliano, Enri-
co Carriero, Angelo Cavaliere, Daniela Franco, Domenico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasqua-le Palmiero, Gianfranco Patera,Salvatore Ranieri.Direzione, Redazione, Ammini-strazione: Via Dalmazia, 27/h - BrindisiWebmaster e designer:Giuseppe PerfidoWeb administrator:Michele Longo
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N. 95 del 28 Ottobre 2012
La presentazione della giornata odierna
Dopo quattro gior-nate è già evidente che il campionato di Lega A sarà mol-to equilibrato ed avvincente, basta
guardare la classifica che presen-ta ben 7 squadre a quota 2 punti. Sorprese in testa: Varese ha domi-nato a Bologna (assente Smith) nel match clou della quarta giornata, restando a punteggio pieno assie-me al Sassari vittorioso a Venezia. Siena e Cantù hanno vinto a fati-ca rispettivamente contro Pesaro e Brindisi, recuperando entrambe nell’ultima frazione. Anche Milano ha sofferto fino all’ultimo secondo contro la Virtus Roma, ma c’è da dire che le tre big in questo mese stanno spendendo maggiori ener-gie per gli impegni in Eurolega. EA7 Emporio Armani Milano – Trenkwalder Reggio Emilia: secondo impegno consecutivo ca-salingo per la squadra di Scariolo, chiaramente favorita contro la ma-tricola Reggio Emilia rinfrancatasi dopo la prima vittoria stagionale ottenuta con un divario sorpren-dente contro Biella (+29). Classica partita da 1 con handicap per gli scommettitori, a patto che i padro-ni di casa entrino in campo con la giusta concentrazione. Enel Brindisi – Umana Reyer Venezia – si gioca domenica alle ore 12,00 con diretta televisiva su LA7d; la Reyer si aspettava di più da questo inizio di stagione, il ri-torno nel PalaTaliercio di dome-nica scorsa non è stato fortunato per la squadra degli ex Diawara e Williams, costretta alla resa a filo di sirena dopo il supplementare e dopo aver accarezzato il sogno del successo contro la sorprenden-te capolista (a punteggio pieno) Sassari. Brindisi è tornato da Can-tù con la consapevolezza di esse-re una squadra vera, nonostante una sconfitta maturata nell’ultimo quarto dopo aver dominato per buona parte del match (Reynolds
stratosferico). Bucchi attende con pazienza i progressi di Viggiano e in generale del pacchetto dei lun-ghi. Sarà una partita dalla posta in palio altissima, con entrambe le squadre decise a trovare il pronto riscatto.Scavolini Pesaro – Banco di Sar-degna Sassari: seconda trasferta consecutiva per il Sassari capolista, che si presenta nell’Adriatic Arena dopo quattro vittorie consecutive con l’ imperatore degli assist Travis Diener, colonna portante della squa-dra di Sacchetti assieme a Thornton, Ignerski e Drake Diener sempre più uomo dell’ultimo tiro. Dal canto suo Pesaro è reduce dalla bella figura fatta a Siena, dove è rimasto in par-tita fino alla fine.Angelico Biella – Montepaschi Siena : è uno dei due posticipi della quinta giornata (si gioca lu-nedi alle ore 20,30). La settimana scorsa la Montepaschi ha preso l’austriaco Benjamin Ortner dopo il riacutizzarsi di un problema al ginocchio di Benjamin Eze che ha costretto il centro nigeriano all’intervento al menisco. L’An-gelico è reduce dalla scoppola di Reggio Emilia, dove al termine del primo quarto era già sotto di 21 punti. Partita senza ostacoli quin-di per i campioni d’Italia artefici di un inizio di stagione tutt’altro che esaltante.Sidigas Avellino – SAIE3 Bolo-gna: rientrato Linton Johnson da-gli Stati Uniti dopo il gravissimo lutto per la perdita della mamma ammalata da mesi, la settimana scorsa si è profilato all’interno dello staff tecnico campano il bal-lottaggio Shakur-Hardy, visto che il secondo potrà essere schierato solo da extracomunitario. Bologna riabbraccia l’ala/centro Smith as-sente giustificato domenica scorsa contro il Varese nella partita persa nettamente in casa. Avellino non ha dato seguito a Cremona alla eccellente prova offerta davanti al proprio pubblico contro l’EA7
Milano, nonostante l’ottima prova di Ndudi Ebi ancora una volta in doppia doppia (19 punti e 11 rim-balzi). Cimberio Varese - chebolletta Cantù: il match clou della quinta giornata si gioca nel PalaWhirlpool lunedi alle 20,30 con diretta su Rai Sport 2. Squadre entrambe reduci da una vittoria, ottenuta però at-traverso un cammino diverso, col Varese corsaro a Bologna al termi-ne di un match mai in discussione, mentre Cantù è stato sorpreso a domicilio dall’inizio perentorio di Brindisi, per poi avere ragione del-la matricola pugliese solo nell’ulti-mo quarto in virtù di una maggiore esperienza. Per gli scommettitori è la classica partita da “X”.Sutor Montegranaro – Vanoli Cre-mona: col pivot Zach Andrews ormai tornato in campo dopo l’infortunio al ginocchio, per i marchigiani si profila la “staffetta” con l’altro lun-go Rolands Freimanis, sotto contrat-to fino al termine del mese prossimo. Anche Johnson si è ripreso dopo lo stiramento patito la settimana scor-sa. La squadra di Recalcati è chiama-ta a riscattare la sconfitta di Caserta, maturata nonostante un buon avvio nella prima frazione. Cremona inve-ce vuole dare continuità ai progressi registrati contro l’Avellino: la prima vittoria stagionale è stata firmata dalla guardia Lance Harris con 30 punti, 11 rimbalzi e miglior valuta-zione della giornata (36). Acea Roma – Juvecaserta: Sicu-ramente il taglio del play americano Nic Wise era nell’aria da tempo, il giocatore ex Le Havre si portava die-tro un problema al ginocchio dalla scorsa stagione, che ha condizionato la fase iniziale del campionato. Cio-nonostante Sacripanti ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, ma a Roma troverà i padroni di casa decisi a tornare al successo, dopo aver confermato contro l’EA7 Mila-no di poter competere contro qual-siasi squadra.
GALATINA-MESAGNE 48-65MARTINA FRANCA-CRISPIANO 77-38MONOPOLI-LECCE 83-59VIS NOVA MESSAPICA-OSTUNI 62-57SAN PIETRO-S. RITA
2° GIORNATA ANDATA (20/21 Ottobre)
OSTUNI-GALATINAMONOPOLI-MARTINA FRANCAMESAGNE-VIS NOVA MESSAPICACRISPIANO-S. RITALECCE-SAN PIETRO
3° GIORNATA ANDATA (27/28 Ottobre)
SERIE D REGIONALE
INVICTA BR.-TRANI 97-79CASTELLANA-TERLIZZI 65-70B. BARI-RUVO 56-65CEGLIE-NARDO’ 90-74A. BARI-EAGLES BRINDISI 78-66FASANO-SANTERAMO 68-69CASTELLANETA-ASSI BR. 71-39CERIGNOLA-LECCE 77-67
2° GIORNATA ANDATA (6/7 Ottobre)
SERIE C REGIONALE
GLI ALTRI CAMPIONATI
DIV. NAZIONALE B MASCHILE
MARTINA F.-OSTUNI 65-68FRANCAVILLA F.NA-FONDI 91-62SCAURI-BERNALDA 98-84CORATO-TRAPANI 67-56MONTERONI-BISCEGLIE 60-67PESCARA-ROMA 75-52ROSETO-AGROPOLI 98-63GAETA-CONTIGLIANO 72-78
4° GIORNATA ANDATA (21 Ottobre)
AGROPOLI 4BISCEGLIE 4ROMA 2CONTIGLIANO 2BERNALDA 0GAETA 0MONTERONI 0FONDI 0
PESCARA 8ROSETO 8CORATO 8FRANCAV. 8SCAURI 6OSTUNI 6MARTINA F. 4TRAPANI 4
CLASSIFICA
INVICTA BR. 4A. BARI 4FASANO 2LECCE 2B. BARI 2CASTELLANA 2TRANI 2ASSI BR. 0
RUVO 8NARDO’ 6CEGLIE 6CERIGNOLA 6TERLIZZI 6EAGLES BR. 4CASTELLANETA 4SANTERAMO 4
CLASSIFICA
LECCE 2GALATINA 2MARTINA F.CA 2SAN PIETRO 0CRISPIANO 0
MESAGNE 4MONOPOLI 2SANTA RITA 2OSTUNI 2VIS MESSAPICA 2
CLASSIFICA
Ci sarà anche Antonio Massagli, classe 2001, al Jamboree Nazionale Minibasket “Sport Days Adriatic Game” che la Federazione Italiana Palla-canestro presenterà a Rimini, dal 26 al 28 ottobre, in occasione della kermesse sportiva Sport Days.Cresciuto cestisticamente nella Pallacanestro Ju-nior - Enel Basket Brindisi sotto la guida dellʼistrut-tore Michele Lotito e con allʼattivo già 6 anni di minibasket, Antonio fa parte delle formazioni Esordienti (2001-2002) ed Under 13 (2000-2001) della New Basket Brindisi.La convocazione costituisce un riconoscimento oltre che per il piccolo atleta anche per tutta lʼorganizzazione del settore gio-vanile dellʼEnel Basket Brindisi che continua a raccogliere i frutti del gran-de lavoro svolto in stretta sinergia da Società, Dirigenti, Tecnici ed Atleti. Ad Antonio, che rappresenterà la Puglia insieme ad altri 4 “colleghi”, un grosso in bocca al lupo per questa tappa importante per la sua crescita sportiva e sociale.“Lʼevento minibasket porterà a Rimini circa un centinaio di giovani cestisti classe 2001, provenienti da tutte le regioni italiane e raggruppati in 16 squadre (8 maschili e 8 femminili, formate tutte da 6 giocatori). Durante la tre giorni di sport i giovani baskettari - impegnati nel giocosport del-la pallacanestro da almeno tre anni, in possesso delle capacità tecniche necessarie per disputare le tante partite in programma e regolarmente iscritti al Settore Minibasket Fip - saranno protagonisti nei Tornei 3 con-
tro 3 Sprint maschile e femminile e nellʼAll Star Game. Al termine delle gare, inserite in un con-testo che vuole valorizzare il significato educativo e formativo del giocosport minibasket senza lʼesasperazione e lʼec-cesso dellʼagonismo, la vittoria finale del Jamboree “Sport Days Adriatic Game” andrà alla formazione che avrà ottenuto il maggior numero di vittorie.”
La storia della Reyer Venezia La Reyer Venezia
Mestre è la princi-pale società di pal-lacanestro di Ve-nezia e milita nella Serie A 2012-2013.
La Reyer ha vinto due scudetti: nel 1941-1942 e nel 1942-1943.Fondato a Venezia nel 1872 dall’inse-gnante di ginnastica Pietro Gallo, col nome di Società Sportiva Costantino Re-yer, in onore di uno stimato collega ed amico e, inizialmente, orientato alla dif-fusione della pratica ginnica, il sodalizio aprì presto ad altre discipline ludiche e sportive fino al 1925, data di costituzio-ne della sezione sociale di pallacanestro.Sotto la guida del presidente Colombo e dell’allenatore Vidal, nel 1942 e nel 1943 la Reyer Venezia maschile vinse due scu-detti, giocando alla Scuola Nuova della Misericordia (eretta nel Cinquecento da Jacopo Sansovino). Nella sfida decisiva del campionato 1941-1942, i veneziani sconfissero nella sfida decisiva la Musso-lini Parioli Roma in cui militavano Enzo Bartoli e Vittorio Gassman. Nel 1944 i granata vinsero lo scudetto, ma non venne omologato (sarebbe stato il terzo). Nel 1946 la squadra femminile riuscì a raggiungere il titolo nazionale, l’unico della sua storia.Formazione della Reyer, stagione 1952-1953 in occasione di una partita con-tro la Borletti Milano. In piedi da si-nistra: 9 Giancarlo Minetto, 6 Antonio De Biasi, 13 Gigi Marsico, 7 Piero Rossi, 5 Giulio Geroli, 4 Luigi Borsoi, Amerigo Penzo (accompagnatore). Accosciati da sin: 10 Giancarlo Dalla Chiara, Gino Campanini, Italo Baby Campanini, 12 Nantas SalvalaggioGli anni cinquanta dopo alcuni alti e bas-si fecero registrare nella stagione 1956-57 la prima retrocessione in B, seguita qualche anno più tardi anche da un’au-toretrocessione in C per gravi problemi di bilancio. Fu un periodo buio, ma presto la società sotto la presidenza Ligabue iniziò
un duraturo rilancio dalla prima metà degli anni sessanta. Sono gli anni d’oro dell’era di coach Giulio Geroli e, a segui-re, del “paròn” Tonino Zorzi. La squadra, allenata da Geroli, ritorna in massima se-rie (denominata “Elette”) al termine della Serie A 1963-1964; la rosa era composta da: Andrea Besa, Giorgio Cedolini, Santi, Antonio De Stefani, Vincenzo Bottan, Vi-scovich, Bosello, Bottan, Ezio Lessana, P. Nason, Guido Vaccher, Roberto Zamarin, Scarpa e Toffanello.Gli anni settanta ed ottanta rappresen-tano il periodo d’oro per il team granata, che dal 1977 trovò una sistemazione più adeguata della Misericordia quando ven-ne inaugurato il Palazzetto dell’Arsenale. In quel periodo entrarono a far parte del roster campioni come Dražen Dalipagi� e Spencer Haywood, che nel 1981 condus-sero la Reyer fino alla finale di Coppa Ko-rac, persa contro la Joventut Badalona per 105-104 dopo un tempo supplementare (92-92). Chiusa la parentesi d’oro targa-ta Carrera la stagione 1983-84 con una promozione in A1 mancata per un soffio. Alti e bassi nelle annate tra il 1985e il 1988 che videro sponsorizzare la Reyer aziende come Giomo e Hitachi. Nell’86 i granata conquistano la A1 con protago-nista la coppia Dalipagic-Allen. Memora-
bile in A1 fu la partita Reyer Ve-Virtus Bologna nella stagione 1986-87 dove Dalipagic segnò la bellezza di 70 punti; nella stessa stagione la Reyer arriva fino agli ottavi di finale per la conquista del-lo scudetto perdendo la gara decisiva in casa contro la Pallacanestro Firenze. Fu complessivamente un’ottima stagione che collocò i granata al 9º posto. Nella stagione seguente ottenne una salvezza tranquilla (11º posto) e play off sfiorati (classifica avulsa); 1° nei play out con la coppia Dalipagic-Radovanociv pro-tagonista assoluta. Purtroppo l’addio di Dalipagic nel campionato 88-89 incise e Radovanovic non venne spalleggiato dal
talento di Sitton quest’ultimo con troppi alti e bassi; arrivò in laguna troppo tardi un grande Ron Rowan, la vittoria casa-linga contro Torino accese le speranze di salvezza, sospinta da un grande pubblico (3600 spettatori), ma la squadra retro-cesse in A2 (15º posto) perdendo la sfida decisiva contro la Fortitudo Bologna. La stagione 1989-90 fu l’ultima giocata in A (A2) dalla Reyer all’Arsenale arriva in laguna Jeff Lamp ex Lakers e si sognò. Durante la stagione regolare la squadra arrivò 8° per poi spegnersi nei play out. Unico grande bagliore fu la vittoria a Treviso contro la Benetton basket.
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Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino Petrelli
Vice Direttore Responsabile: Mino PicaAmministrazione: Fabio Attanasi (347.5563361)Dstribuzione: Free Press in Brindisi e Provincia; Responsabile: Lucia Capone (340.7509469)Responsabile Commerciale: Luca Luisi (338.2999211), [email protected]: Michele Longo, Vito MassagliCollaboratori: Danilo Arigliano, Enri-
co Carriero, Angelo Cavaliere, Daniela Franco, Domenico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasqua-le Palmiero, Gianfranco Patera,Salvatore Ranieri.Direzione, Redazione, Ammini-strazione: Via Dalmazia, 27/h - BrindisiWebmaster e designer:Giuseppe PerfidoWeb administrator:Michele Longo
Addetto Stampa: Angelo Cavaliere (333.7424611)Realizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 - Tel. 0831.523946abiccatipografia.it - [email protected]
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N. 95 del 28 Ottobre 2012
La presentazione della giornata odierna
Dopo quattro gior-nate è già evidente che il campionato di Lega A sarà mol-to equilibrato ed avvincente, basta
guardare la classifica che presen-ta ben 7 squadre a quota 2 punti. Sorprese in testa: Varese ha domi-nato a Bologna (assente Smith) nel match clou della quarta giornata, restando a punteggio pieno assie-me al Sassari vittorioso a Venezia. Siena e Cantù hanno vinto a fati-ca rispettivamente contro Pesaro e Brindisi, recuperando entrambe nell’ultima frazione. Anche Milano ha sofferto fino all’ultimo secondo contro la Virtus Roma, ma c’è da dire che le tre big in questo mese stanno spendendo maggiori ener-gie per gli impegni in Eurolega. EA7 Emporio Armani Milano – Trenkwalder Reggio Emilia: secondo impegno consecutivo ca-salingo per la squadra di Scariolo, chiaramente favorita contro la ma-tricola Reggio Emilia rinfrancatasi dopo la prima vittoria stagionale ottenuta con un divario sorpren-dente contro Biella (+29). Classica partita da 1 con handicap per gli scommettitori, a patto che i padro-ni di casa entrino in campo con la giusta concentrazione. Enel Brindisi – Umana Reyer Venezia – si gioca domenica alle ore 12,00 con diretta televisiva su LA7d; la Reyer si aspettava di più da questo inizio di stagione, il ri-torno nel PalaTaliercio di dome-nica scorsa non è stato fortunato per la squadra degli ex Diawara e Williams, costretta alla resa a filo di sirena dopo il supplementare e dopo aver accarezzato il sogno del successo contro la sorprenden-te capolista (a punteggio pieno) Sassari. Brindisi è tornato da Can-tù con la consapevolezza di esse-re una squadra vera, nonostante una sconfitta maturata nell’ultimo quarto dopo aver dominato per buona parte del match (Reynolds
stratosferico). Bucchi attende con pazienza i progressi di Viggiano e in generale del pacchetto dei lun-ghi. Sarà una partita dalla posta in palio altissima, con entrambe le squadre decise a trovare il pronto riscatto.Scavolini Pesaro – Banco di Sar-degna Sassari: seconda trasferta consecutiva per il Sassari capolista, che si presenta nell’Adriatic Arena dopo quattro vittorie consecutive con l’ imperatore degli assist Travis Diener, colonna portante della squa-dra di Sacchetti assieme a Thornton, Ignerski e Drake Diener sempre più uomo dell’ultimo tiro. Dal canto suo Pesaro è reduce dalla bella figura fatta a Siena, dove è rimasto in par-tita fino alla fine.Angelico Biella – Montepaschi Siena : è uno dei due posticipi della quinta giornata (si gioca lu-nedi alle ore 20,30). La settimana scorsa la Montepaschi ha preso l’austriaco Benjamin Ortner dopo il riacutizzarsi di un problema al ginocchio di Benjamin Eze che ha costretto il centro nigeriano all’intervento al menisco. L’An-gelico è reduce dalla scoppola di Reggio Emilia, dove al termine del primo quarto era già sotto di 21 punti. Partita senza ostacoli quin-di per i campioni d’Italia artefici di un inizio di stagione tutt’altro che esaltante.Sidigas Avellino – SAIE3 Bolo-gna: rientrato Linton Johnson da-gli Stati Uniti dopo il gravissimo lutto per la perdita della mamma ammalata da mesi, la settimana scorsa si è profilato all’interno dello staff tecnico campano il bal-lottaggio Shakur-Hardy, visto che il secondo potrà essere schierato solo da extracomunitario. Bologna riabbraccia l’ala/centro Smith as-sente giustificato domenica scorsa contro il Varese nella partita persa nettamente in casa. Avellino non ha dato seguito a Cremona alla eccellente prova offerta davanti al proprio pubblico contro l’EA7
Milano, nonostante l’ottima prova di Ndudi Ebi ancora una volta in doppia doppia (19 punti e 11 rim-balzi). Cimberio Varese - chebolletta Cantù: il match clou della quinta giornata si gioca nel PalaWhirlpool lunedi alle 20,30 con diretta su Rai Sport 2. Squadre entrambe reduci da una vittoria, ottenuta però at-traverso un cammino diverso, col Varese corsaro a Bologna al termi-ne di un match mai in discussione, mentre Cantù è stato sorpreso a domicilio dall’inizio perentorio di Brindisi, per poi avere ragione del-la matricola pugliese solo nell’ulti-mo quarto in virtù di una maggiore esperienza. Per gli scommettitori è la classica partita da “X”.Sutor Montegranaro – Vanoli Cre-mona: col pivot Zach Andrews ormai tornato in campo dopo l’infortunio al ginocchio, per i marchigiani si profila la “staffetta” con l’altro lun-go Rolands Freimanis, sotto contrat-to fino al termine del mese prossimo. Anche Johnson si è ripreso dopo lo stiramento patito la settimana scor-sa. La squadra di Recalcati è chiama-ta a riscattare la sconfitta di Caserta, maturata nonostante un buon avvio nella prima frazione. Cremona inve-ce vuole dare continuità ai progressi registrati contro l’Avellino: la prima vittoria stagionale è stata firmata dalla guardia Lance Harris con 30 punti, 11 rimbalzi e miglior valuta-zione della giornata (36). Acea Roma – Juvecaserta: Sicu-ramente il taglio del play americano Nic Wise era nell’aria da tempo, il giocatore ex Le Havre si portava die-tro un problema al ginocchio dalla scorsa stagione, che ha condizionato la fase iniziale del campionato. Cio-nonostante Sacripanti ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, ma a Roma troverà i padroni di casa decisi a tornare al successo, dopo aver confermato contro l’EA7 Mila-no di poter competere contro qual-siasi squadra.
GALATINA-MESAGNE 48-65MARTINA FRANCA-CRISPIANO 77-38MONOPOLI-LECCE 83-59VIS NOVA MESSAPICA-OSTUNI 62-57SAN PIETRO-S. RITA
2° GIORNATA ANDATA (20/21 Ottobre)
OSTUNI-GALATINAMONOPOLI-MARTINA FRANCAMESAGNE-VIS NOVA MESSAPICACRISPIANO-S. RITALECCE-SAN PIETRO
3° GIORNATA ANDATA (27/28 Ottobre)
SERIE D REGIONALE
INVICTA BR.-TRANI 97-79CASTELLANA-TERLIZZI 65-70B. BARI-RUVO 56-65CEGLIE-NARDO’ 90-74A. BARI-EAGLES BRINDISI 78-66FASANO-SANTERAMO 68-69CASTELLANETA-ASSI BR. 71-39CERIGNOLA-LECCE 77-67
2° GIORNATA ANDATA (6/7 Ottobre)
SERIE C REGIONALE
GLI ALTRI CAMPIONATI
DIV. NAZIONALE B MASCHILE
MARTINA F.-OSTUNI 65-68FRANCAVILLA F.NA-FONDI 91-62SCAURI-BERNALDA 98-84CORATO-TRAPANI 67-56MONTERONI-BISCEGLIE 60-67PESCARA-ROMA 75-52ROSETO-AGROPOLI 98-63GAETA-CONTIGLIANO 72-78
4° GIORNATA ANDATA (21 Ottobre)
AGROPOLI 4BISCEGLIE 4ROMA 2CONTIGLIANO 2BERNALDA 0GAETA 0MONTERONI 0FONDI 0
PESCARA 8ROSETO 8CORATO 8FRANCAV. 8SCAURI 6OSTUNI 6MARTINA F. 4TRAPANI 4
CLASSIFICA
INVICTA BR. 4A. BARI 4FASANO 2LECCE 2B. BARI 2CASTELLANA 2TRANI 2ASSI BR. 0
RUVO 8NARDO’ 6CEGLIE 6CERIGNOLA 6TERLIZZI 6EAGLES BR. 4CASTELLANETA 4SANTERAMO 4
CLASSIFICA
LECCE 2GALATINA 2MARTINA F.CA 2SAN PIETRO 0CRISPIANO 0
MESAGNE 4MONOPOLI 2SANTA RITA 2OSTUNI 2VIS MESSAPICA 2
CLASSIFICA
Ci sarà anche Antonio Massagli, classe 2001, al Jamboree Nazionale Minibasket “Sport Days Adriatic Game” che la Federazione Italiana Palla-canestro presenterà a Rimini, dal 26 al 28 ottobre, in occasione della kermesse sportiva Sport Days.Cresciuto cestisticamente nella Pallacanestro Ju-nior - Enel Basket Brindisi sotto la guida dellʼistrut-tore Michele Lotito e con allʼattivo già 6 anni di minibasket, Antonio fa parte delle formazioni Esordienti (2001-2002) ed Under 13 (2000-2001) della New Basket Brindisi.La convocazione costituisce un riconoscimento oltre che per il piccolo atleta anche per tutta lʼorganizzazione del settore gio-vanile dellʼEnel Basket Brindisi che continua a raccogliere i frutti del gran-de lavoro svolto in stretta sinergia da Società, Dirigenti, Tecnici ed Atleti. Ad Antonio, che rappresenterà la Puglia insieme ad altri 4 “colleghi”, un grosso in bocca al lupo per questa tappa importante per la sua crescita sportiva e sociale.“Lʼevento minibasket porterà a Rimini circa un centinaio di giovani cestisti classe 2001, provenienti da tutte le regioni italiane e raggruppati in 16 squadre (8 maschili e 8 femminili, formate tutte da 6 giocatori). Durante la tre giorni di sport i giovani baskettari - impegnati nel giocosport del-la pallacanestro da almeno tre anni, in possesso delle capacità tecniche necessarie per disputare le tante partite in programma e regolarmente iscritti al Settore Minibasket Fip - saranno protagonisti nei Tornei 3 con-
tro 3 Sprint maschile e femminile e nellʼAll Star Game. Al termine delle gare, inserite in un con-testo che vuole valorizzare il significato educativo e formativo del giocosport minibasket senza lʼesasperazione e lʼec-cesso dellʼagonismo, la vittoria finale del Jamboree “Sport Days Adriatic Game” andrà alla formazione che avrà ottenuto il maggior numero di vittorie.”
La storia della Reyer Venezia La Reyer Venezia
Mestre è la princi-pale società di pal-lacanestro di Ve-nezia e milita nella Serie A 2012-2013.
La Reyer ha vinto due scudetti: nel 1941-1942 e nel 1942-1943.Fondato a Venezia nel 1872 dall’inse-gnante di ginnastica Pietro Gallo, col nome di Società Sportiva Costantino Re-yer, in onore di uno stimato collega ed amico e, inizialmente, orientato alla dif-fusione della pratica ginnica, il sodalizio aprì presto ad altre discipline ludiche e sportive fino al 1925, data di costituzio-ne della sezione sociale di pallacanestro.Sotto la guida del presidente Colombo e dell’allenatore Vidal, nel 1942 e nel 1943 la Reyer Venezia maschile vinse due scu-detti, giocando alla Scuola Nuova della Misericordia (eretta nel Cinquecento da Jacopo Sansovino). Nella sfida decisiva del campionato 1941-1942, i veneziani sconfissero nella sfida decisiva la Musso-lini Parioli Roma in cui militavano Enzo Bartoli e Vittorio Gassman. Nel 1944 i granata vinsero lo scudetto, ma non venne omologato (sarebbe stato il terzo). Nel 1946 la squadra femminile riuscì a raggiungere il titolo nazionale, l’unico della sua storia.Formazione della Reyer, stagione 1952-1953 in occasione di una partita con-tro la Borletti Milano. In piedi da si-nistra: 9 Giancarlo Minetto, 6 Antonio De Biasi, 13 Gigi Marsico, 7 Piero Rossi, 5 Giulio Geroli, 4 Luigi Borsoi, Amerigo Penzo (accompagnatore). Accosciati da sin: 10 Giancarlo Dalla Chiara, Gino Campanini, Italo Baby Campanini, 12 Nantas SalvalaggioGli anni cinquanta dopo alcuni alti e bas-si fecero registrare nella stagione 1956-57 la prima retrocessione in B, seguita qualche anno più tardi anche da un’au-toretrocessione in C per gravi problemi di bilancio. Fu un periodo buio, ma presto la società sotto la presidenza Ligabue iniziò
un duraturo rilancio dalla prima metà degli anni sessanta. Sono gli anni d’oro dell’era di coach Giulio Geroli e, a segui-re, del “paròn” Tonino Zorzi. La squadra, allenata da Geroli, ritorna in massima se-rie (denominata “Elette”) al termine della Serie A 1963-1964; la rosa era composta da: Andrea Besa, Giorgio Cedolini, Santi, Antonio De Stefani, Vincenzo Bottan, Vi-scovich, Bosello, Bottan, Ezio Lessana, P. Nason, Guido Vaccher, Roberto Zamarin, Scarpa e Toffanello.Gli anni settanta ed ottanta rappresen-tano il periodo d’oro per il team granata, che dal 1977 trovò una sistemazione più adeguata della Misericordia quando ven-ne inaugurato il Palazzetto dell’Arsenale. In quel periodo entrarono a far parte del roster campioni come Dražen Dalipagi� e Spencer Haywood, che nel 1981 condus-sero la Reyer fino alla finale di Coppa Ko-rac, persa contro la Joventut Badalona per 105-104 dopo un tempo supplementare (92-92). Chiusa la parentesi d’oro targa-ta Carrera la stagione 1983-84 con una promozione in A1 mancata per un soffio. Alti e bassi nelle annate tra il 1985e il 1988 che videro sponsorizzare la Reyer aziende come Giomo e Hitachi. Nell’86 i granata conquistano la A1 con protago-nista la coppia Dalipagic-Allen. Memora-
bile in A1 fu la partita Reyer Ve-Virtus Bologna nella stagione 1986-87 dove Dalipagic segnò la bellezza di 70 punti; nella stessa stagione la Reyer arriva fino agli ottavi di finale per la conquista del-lo scudetto perdendo la gara decisiva in casa contro la Pallacanestro Firenze. Fu complessivamente un’ottima stagione che collocò i granata al 9º posto. Nella stagione seguente ottenne una salvezza tranquilla (11º posto) e play off sfiorati (classifica avulsa); 1° nei play out con la coppia Dalipagic-Radovanociv pro-tagonista assoluta. Purtroppo l’addio di Dalipagic nel campionato 88-89 incise e Radovanovic non venne spalleggiato dal
talento di Sitton quest’ultimo con troppi alti e bassi; arrivò in laguna troppo tardi un grande Ron Rowan, la vittoria casa-linga contro Torino accese le speranze di salvezza, sospinta da un grande pubblico (3600 spettatori), ma la squadra retro-cesse in A2 (15º posto) perdendo la sfida decisiva contro la Fortitudo Bologna. La stagione 1989-90 fu l’ultima giocata in A (A2) dalla Reyer all’Arsenale arriva in laguna Jeff Lamp ex Lakers e si sognò. Durante la stagione regolare la squadra arrivò 8° per poi spegnersi nei play out. Unico grande bagliore fu la vittoria a Treviso contro la Benetton basket.
12 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 SUPPORTER’S MAGAZINE 9Aneddoti e curiosità dal tavolo degli arbitri: l’angolo di “the voice”
Innanzitutto un grazie ragazzi, grazie davvero per aver tenuto botta al Pianel-la, rischiando di poter vincere
contro una candidata allo scudetto. Peccato poi per aver rischiato di vincere dopo aver messo paura ai canturini, si po-tevano gestire meglio alcune situazioni, l’ul-timo pallone su tutte, ma per ora, va bene anche così in attesa di… ”punti” migliori. Questo gruppo sta crescendo gara dopo gara, tutti si alternano a referto e nel gioco sporco, la mentalità di Bucchi sta pian piano plasmando la squadra. La condizione gene-rale e la chimica di squadra crescono gara dopo gara. Gibson deve capire come gestire la sua classe al pari dei suoi compagni, sa-crifici tattici e giusta sfrontatezza.Scottie Reynolds ha fiondato la retina avversaria alla grande, rifacendosi con
gli interessi dei precedenti matches, si è fiondato generosamente a canestro sino all’ultimo tiro, quando (sul meno due) serviva una bomba di aggancio-speranza, il sogno così è rimasto tale, per questa volta, anche per questa volta…Saremmo esplosi di gioia tutti ma dobbiamo accontentarci di accarezzare il sogno, orgogliosi della prestazione biancazzurra, prestazione che rimane e che ci da fiducia per il futuro.Le potenzialità griffate Enel non ancora sono tutte emerse, la nostra merce non è ancora pienamente in mostra sul ban-co, coach Bucchi sta lavorando sodo per esibire il meglio e il massimo, ma ancora ( e siamo sempre nei tempi consentiti per l’attesa del caso ) non ci siamo, aspettia-mo per godere pienamente ed esplodere di gioia. Dopo quattro giornate si può dire che le buone premesse della vigilia potrebbero essere confermate dal cam-po a breve, per ora siamo in debito con
la buona sorte, forse giustamente perchè la fortuna premia gli audaci, la classifica è corta, l’equilibrio regna sovrano, dob-biamo rompere gli indugi e gli argini che ci separano dalla tranquillità godereccia, che dopo tanti sacrifici e soddisfazioni, meritiamo. Il bicchiere del Pianella è per noi per tre quarti pieno, aspettiamo tra le altre piccole cose, di vedere Viggiano, per ora riconosciamo solo l’omonima località turistica non molto lontana da Brindi-si, Jeff manca all’appello, le sue giocate e la sua classe ci servono come il pane, contro Venezia dovrà dare il suo apporto, fondamentale nella gestione dei quaranta minuti per la squadra.Venezia è sparring-partner insidiosissimo reduce dalla bruciante sconfitta per mezzo canestro dopo un supplementare contro la capolista-rivelazione, Sassari.Ricordo ragazzino. le tante sfide con i lagunari, Spencer Haywood contro Otis Howard e ancor di più ( per indiscutibili difetti del mio dna ) la
guerra di bombe su bombe tre Drazen Dalipa-gic e il mito dei miti, Claudio lupetto Malagoli, e sì, che sfide....Lacrimuccia ? Venezia cestofila non scorderà poi gli ap-plausi a scena aperta che il grandissimo, unico, pubblico del palaPentassuglia gli attibuì (solo due anni fa ) in occasione della vittoria a Brindisi nella finale per la promozione in serie A, grande sportivi-tà, poi suffragata dalla seguente vittoria brindisina contro Trapani. L’Enel di oggi deve far dimenticare con i fatti, quella che si affacciò in massima serie proprio due stagioni fa. La società è maturata, rinforzandosi e migliorandosi ancora, staff tecnico e squadra devono e possono far meglio, lo speaker vuole raccontare solo vittorie, capitoo?Contro Venezia, la miglior Enel, continuare a crescere per tornare a vincere, anticipo televi-sivo all’ora di pranzo giusto per far aumentare questa fame di canestri, fame di serie A !!
Le grandi “firme” del giornalismo italiano, scrivono in esclusiva per noi
Prosegue la col-laborazione di Mario Arceri con Supporter’s Ma-gazine. Un altro, piccolo e prezio-so tassello che
vogliamo regalare ai nostri lettori. Dal suo blog (www.marioarceri.it) abbiamo raccolto le sue considerazioni sul futuro della pallacanestro italiana, a cominciare dal cambio della guardia alla presidenza della federazione tra Dino Meneghin e Gianni Petrucci che avverrà il prossimo 12 gennaio. Uno spaccato sulla federa-zione, sulle riforme, sulla realtà, nazio-nale e periferica, del nostro amato sport. Ad Arceri, decano dei giornalisti sportivi e grande appassionato di pallacanestro, come sempre un ringraziamento parti-colare da parte nostra. (M.P) - Il basket si appresta a cambiare volto. Sappiamo già che Gianni Petrucci, dopo tredici anni alla presidenza del Coni, il 12 gennaio - data dell’Assemblea elettiva fe-derale - tornerà a guidare la Federbasket a conclusione del quadriennio gestito da Dino Meneghin che al vertice federale era già, tuttavia, da sei mesi in qualità di commissario straordinario dopo le di-missioni di Fausto Maifredi. Di nuovo c’è essenzialmente il drastico dimagrimento imposto dal Coni agli organismi dirigen-ziali: dimezzato il Consiglio, che si ridurrà a soli 11 elementi (cinque in rappresen-tanza dei Comitati regionali, e dunque delle società di base, tre delle leghe, e cioè delle società di vertice: Renzi, Bona-mico o Bruttini, Di Marco, due degli at-leti: Cassì o Ragazzi e Persichelli, ed uno degli allenatori). E’ scontato che Lom-bardia, Veneto, Emilia Romagna e Lazio manterranno la loro rappresentanza, per il quinto posto c’è confronto acceso tra Toscana, Campania e Puglia. Il taglio pro-segue anche in periferia: ridotto il nume-ro dei consiglieri regionali, abolita gran parte dei consigli provinciali, sostituiti da un delegato con trasferimento al centro delle relative competenze. Francesco Di Girolamo (Abruzzo) è stato il più veloce a venire confermato, dopo di lui Alberto Bennati (Liguria), Bruno Perra (Sardegna), Margherita “Margaret” Gonnella (Puglia).
Di fresca nomina è invece Bruno Polon (Veneto). Il 27 ottobre si concluderanno le assemblee regionali con l’elezione del presidente del Comitato regionale Cala-bria e del Comitato regionale Lazio. Sul sito Fip, sia nazionale sia regionale, non ci sono notizie sul Molise, finora guidato da Marco Lombardi.La tornata elettorale è un passo inevita-bile, come in ogni democrazia, ed espri-merà un nuovo governo, sia centrale sia periferico, che si troverà ad affrontare una situazione non facile. Curiosa, ma non tanto, la concomitanza con i fermen-ti elettorali che, complici gli interventi a macchia d’olio della magistratura, stanno agitando l’intero Paese. Scontate le ele-zioni politiche della prossima primavera alla scadenza del quinquennio, anche La-zio e Lombardia andranno in questi mesi alle urne dopo la caduta dei rispettivi governi regionali soffocati dagli scandali e dai procedimenti giudiziari. Nel basket non siamo arrivati a questo punto, ma è certo che il rinnovo delle cariche diri-genziali, ad ogni livello, coincide con una fase particolarmente difficile dello sport italiano e, in particolare, della nostra di-sciplina. Risentiamo pesantemente della crisi economica, particolarmente in un settore legato strettamente al volon-tariato ed alla passione individuale che vede limitarsi progressivamente le risor-se disponibili e reperibili.Al governo centrale, a Petrucci e Laguar-dia per intenderci, spetterà il compito di portare avanti in maniera più incisiva la riforma avviata nei mesi scorsi e che non si può limitare alla ridefinizione dei campionati per estendersi a politiche necessarie ed urgenti che restituiscano visibilità al basket, credibilità al suo mo-vimento, competitività alle sue squadre, nuovo e produttivo impegno nella ricer-ca e nella formazione di giovani talenti, definitivo recupero di serietà e di identi-tà della classe arbitrale dopo la rissosità dimostrata negli ultimi tempi. Il compito più delicato spetta però alle realtà perife-riche, maggiormente e quotidianamente a contatto con i problemi delle società di base che, più delle altre, risentono gli effetti della crisi. Scontata la consape-volezza di stare attraversando una fase
difficile senza che si possa prevedere di uscirne in tempi brevi, l’impegno è quello di rendere quanto più sostenibile l’attua-le situazione senza perdere di vista gli istituzionali obiettivi di fondo, che sono la diffusione del basket, la sua promozio-ne, il recupero di attendibilità del movi-mento locale, l’impiantistica, utilizzando tutti i mezzi, le idee, le iniziative adatte a raggiungere questi obiettivi. Esistono esigenze diverse: il governo centrale deve tener conto dell’interesse generale, delle piccole e delle grandi so-cietà, dell’attività di base e di quella di alto livello, finalizzata sulla qualificazione tecnica delle Nazionali che costituiscono lo specchio del movimento e che offrono la misura della credibilità che il basket possiede in Italia e all’estero. Spetta al Consiglio federale sintetizzare le diverse istanze, senza sottovalutare quelle che provengono dalla base e che è compito dei Comitati regionali rappresentare nel modo più autorevole e convincente dopo averle analizzate e uniformate all’inter-no della propria Consulta. E’ necessario quindi assumere posizioni accettabili e sostenibili. Sappiamo quanto pesino sul bilancio dei club le tasse gara, sappiamo anche che i Nas gravano in modo par-ticolarmente oneroso, ma che costitu-iscono spesso la risorsa più importante per quelle società che lavorano in modo concreto sui vivai. Razionalmente impro-ponibile chiederne l’abolizione, è più che legittimo pretenderne la revisione adot-
tando un format che li renda più efficaci, rianalizzando alla luce dei risultati fin qui ottenuti l’opportunità di modificare l’età dello svincolo, di alleggerirne comunque l’onere nelle Serie regionali, infine di gra-duarne l’importo a seconda dell’età. Ottenerne una riforma è tuttavia possibile solo attraverso un lavoro di mediazione e di convincimento, all’interno della Consul-ta delle regioni prima e in Consiglio Fede-rale poi, prendendo ragionevolmente atto della necessità di produrre e proporre so-luzioni sostenibili e accettabili da tutte le componenti. Tuttavia, se questo è il proble-ma più sentito e dibattuto, ne esistono di altrettanto seri che debbono essere presi in considerazione, e che richiedono politiche di intervento efficaci. E’ costante l’emor-ragia dei tesserati, è necessario individua-re gli strumenti adatti per far tornare ad amare il basket, in particolare i più giovani, anche intensificando le occasioni di gioco e di confronto. E’ indispensabile tornare nella scuola, nelle università, individuare il rapporto più produttivo con gli enti di promozione sportiva, sensibilizzare gli enti pubblici per uscire dall’emergenza strut-turale, realizzare forme di comunicazione incisive e capillari, senza le quali nessuna politica di marketing è efficace. Ma anche pensare incisivamente ad un recupero e alla diffusione della cultura del nostro sport utilizzando il grande patrimonio di uomini e di tradizioni che possediamo e che pure sembra essere stato completa-mente dimenticato. Insomma, c’è tantissimo da fare per in-vertire un trend che sta penalizzando fin troppo una disciplina che pure vanta una storia illustre, sapendo bene che le risorse sono minime, che ogni ufficio deve trasfor-marsi in una casa di vetro gestendo risor-se che vengono dai club, nei confronti dei quali il senso di responsabilità e il rispetto debbono essere massimi, ascoltando con attenzione e sensibilità ogni istanza che provenga dalle società, coniugandola con l’interesse generale, ma ponendosi anche come stimolo costante e credibile nei con-fronti del potere centrale: l’unico modo per contribuire tutti alla rinascita dello sport più bello del mondo -
BRINDISI BASKET CLUB 2005
Gianni Petrucci
Ph Michele Longo Ph Michele Longo
Ph Michele Longo
Ph Michele Longo
Il punto sul campionato di Lega A
Statistiche bianco-azzurreDopo 4 giornate è Jonathan Gibson il miglior marcatore dell’Enel Brindisi con
i suoi 86 punti messi a segno sin ora, per una media di 21,5 punti a partita. Nella classifica marcatori biancoazzur-ra, segue alle sue spalle Scottie Rey-nolds, autore di 55 punti, con il podio virtuale chiuso dai 39 punti di Robin-son. Seguono poi i 34 punti di Viggia-no, i 29 di Grant, i 27 di Simmons, i 20 di Ndoja, i 19 di Fultz, i 18 di Formenti ed i sei di Zerini. Miglior tiratore da tre dei brindisini, risulta invece essere Rey-nolds con il suo 50% realizzativo (8/16), mentre resta degna di nota la mano di Gibson (8/25) e di Viggiano (5/14). Per-
centuali alte anche per capitan Ndoja (4/9) o di Zerini (2/4) e Formenti (3/6) mentre Fultz è al 20% (2/10) con Ro-binson alla ricerca ancora della prima tripla in campionato (0/5). Nei tiri da due ottima percentuale per Grant, con il suo 73% realizzativo (11/15) mentre Gibson è il giocatore brindisino ad aver insaccato il maggior numero di cane-stri da due: 19 su 28 tentativi (68%). Buone anche le percentuali di Reynolds (13/22), Viggiano (8/13) e di Simmons (12/23). Re brindisino degli assist, ad oggi, è Robert Fultz a quota 10, segui-to dai 9 di Reynolds e dai 5 di Gibson. Ai tre da segnalare i 4 assist firmati da Robinson ed i 3 di Ndoja. Dominio nei rimbalzi totali infine per Simmons (29 di cui 10 offensivi e 19 difensivi). Alle sue spalle 20 rimbalzi complessivi
per Robinson, 17 di Grant e ben 14 di Reynolds. Complessivamente invece il Brindisi, dopo 4 turni, ha una media realizzativa di 83,3 punti a gara, con il 54,9% da 2, il 35,6% da 3 ed il 73,4% nei tiri liberi.Brindisi a confrontoRispetto all’ultima stagione disputata dal Brindisi nel massimo campionato italiano, 2010-2011, l’Enel dopo quat-tro turni ha gli stessi punti in classifica. Nel 2010 infatti il cammino iniziò con la sconfitta a Roma (86-61), la vitto-ria contro la Virtus Bologna (87-84), la sconfitta interna con Cremona (64-71) e quella di Milano (97-76). In quel primo mese di campionato i pugliesi realizzarono 288 punti per una media di 72 a gara, subendone complessiva-mente ben 338 per una media di 84,5.
Se rispetto all’ultimo campionato di serie A disputato, la classifica resta identica, lo stesso non si può dire dei punti realizzati e subiti: la squadra di coach Bucchi, nel confronto con quella di Perdichizzi, ha infatti realizzato 45 punti in più, subendone però anche 25 in più. Se coach Perdichizzi incontrò sul calendario la temibile Armani Je-ans allenata proprio dallo stesso coach Bucchi (che poteva contare su giocato-ri del calibro di Mancinelli, Hawkins o Jaaber), l’Enel in questo campionato è stata già ospite dei campioni d’Italia del Siena oltre che di Cantù (elimi-nata nei quarti play off nella passata stagione, ma giunta terza in regoular season 2011-2012, con 21 vittorie ed 11 sconfitte subite)
La memoria storica del club
Brindisi- Venezia…il cordone ombelicale si ricompone…….Avversaria odierna della New Basket una squadra ricca di
tradizione e di enorme fascino tornata l’anno scorso ,dopo un’assenza di 14 anni, a calcare i parquet della massi-ma serie: la Reyer Venezia, il cui mito un po’ appannato sul finire degli anni 90’, è tornato prepotentemente alla ribalta dopo un periodo a dir poco travagliato. Dal 2006, infatti, è, in qualche modo, ripartita l’ascesa della società reyeri-na, passando per la promozione in B1, sia pure d’ufficio, a delle sofferte per-manenze in lega due sino all’apoteosi finale di una sacrosanta promozione in lega A che solo il ..malaffare “wild card” rischiava di mandare in frantumi. Parli di Venezia e da queste parti i ricordi non possono non andare a quei meravigliosi anni ’80, anni in cui i cecchini principi del campionato, “Lupetto” Claudio Ma-lagoli da una parte “Praia” Drazen Da-lipagic, si sfidavano a suon di quaran-
telli contribuendo alla promozione delle rispettive squadre, annunciata quella dei lagunari, assolutamente inaspetta-ta quella dei brindisini. Parli di Venezia
e non si possono non ricordare le di-verse esaltanti e casuali combinazioni che hanno premiato simultaneamente le due compagini adriatiche protagoni-ste, tuttavia, in qualche occasione di un medesimo percorso sportivo e non, meno positivo. Solo nel 2006, le due squadre, inserite in gironi diversi della serie B2, poterono abbandonare le sab-bie mobili di questi campionati, sia pure previo ripescaggio, approdando assieme in B1. Nella stagione 2006/07 ovvero in quella che doveva rappresentare il ri-torno in lega due, dopo aver terminato la prima fase da capoliste incontrasta-te, Brindisi e Venezia vennero sbattute inopinatamente fuori dai p.o. rispettiva-mente da Veroli e Fidenza. L’anno suc-cessivo, 2007/08, questa volta poterono festeggiare nuovamente a braccetto un’altra promozione nella tanto ago-gnata lega due. Il 1° giugno 2008 al palaPentassuglia era di scena la gara di ritorno della finale che avrebbe decreta-to la prima delle due promozioni in lega due. Brindisi si dovette inchinare alla superiorità tecnica dei veneziani, una superiorità che il pala Pentassuglia non mancò di testimoniare tributando agli
ospiti degli scroscianti applausi.. Brindisi, sette giorni più tardi, raggiunse Venezia al piano di sopra al termine della sfida contro Trapani, risolta all’ultimo secon-do con l’indimenticabile palla rubata da capitan Daniele Parente. Particolar-mente duro si rivelò l’impatto in questo campionato nella stagione successiva e solo sul finire entrambe trovarono una sofferta permanenza. Il cordone om-belicale che incredibilmente sembrava unire queste due piazze si spezzò nel-le stagioni successive, dapprima nel 2009/10, in cui Brindisi tornò nell’olim-po del basket a distanza di 28 anni, mentre Venezia, solo nell’ultima gara a Jesi ottenne la matematica certezza della permanenza . Situazione comple-tamente ribaltatasi l’anno successivo con i lagunari che potettero brindare
al ritorno nella massima serie da cui nel frattempo Brindisi era stata estromessa a seguito della cocente retrocessione della stagione 2010/11. Quest’anno le due squadre,a distanza di oltre 30 anni, si ritrovano nel massimo campionato. Una sola volta il palaPentassuglia è sta-to teatro di una sfida ai massimi livelli tra le due squadre. In quell’occasione, stagione 1981/82, la spuntò Brindisi in volata, in una partita all’insegna dell’in-certezza che da sempre, eccezion fatta per qualche partita, ha caratterizzato gli esiti di queste sfide. Per Brindisi si trattò, tuttavia, di uno dei pochissimi sorrisi di quella stagione. L’auspicio che quella di stasera sia la ..seconda di una lunghis-sima serie …a questi piani cosi salubri e di assoluto prestigio.
8 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 13
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Si è svolta nella giornata di martedì 23 ottobre l’Assemblea dei Soci della New Basket Brindisi SpA per l’approvazione del bilancio e per il rinnovo delle cariche sociali.L’assemblea all’unanimità ha chiesto al Presidente Onorario Massimo Ferrarese di ricoprire la carica di Presidente del Consiglio d’Amministrazione. Il Presidente Onorario Ferrarese ha rin-graziato l’intera assemblea e ha contestualmente ringraziato per il gran lavoro svolto in questi anni, il Presidente uscente Antonio Corlianò e l’Amministratore Delegato uscente Giuseppe Marinò, i quali hanno espresso la volontà di non proseguire con le rispettive cariche dopo averle ricoperte per tanti anni. Tutti i Soci hanno chiesto al Presidente Onorario Ferrarese di proporre i componenti del nuovo consiglio d’Amministrazione.Massimo Ferrarese ha quindi proposto come Presidente Fernando Marino, Vice Presidente Vicario Luigi Bagnato e Amministratore Delegato Nico Carparelli.Tutti i Soci all’unanimità hanno accettato la proposta e si è quindi proceduto alla nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione con gli auguri di tutti i soci.Di seguito le dichiarazioni dei nuovi eletti: Il Presidente Fernando Marino: “ ringrazio tutti i Soci per la fiducia, spero di poter vincere almeno la metà di quanto conquistato dal patron Ferrarese”.Il Vice Presidente Vicario Luigi Bagnato: “Ringrazio i Soci per la fiducia accordatami, non farò mancare il mio impegno che sarà ancora maggiore rispetto allo socrso anno per poter mantenere una società così importante in Lega A.L’Amministratore Delegato Nicola Carparelli: “ Sono onorato,convinto e pronto ad affrontare il grande impegno che questo incarico comporta.”
Fonte: Ufficio Comunicazione – Enel Basket Brindisi
Ferdinando MarinoFoto Vito Massagli
Luigi BagnatoFoto Michele Longo
Nico CarparelliFonte: newbasketbrindisi.it
Drazen Dalipagic con la maglia Glaxo Verona
Drazen Dalipagic con Luigi Bragnaro
Claudio Malagoli
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Scrivono le nuove leve del club
ARRABB IAT I MA OTTIMISTISicuramente noi brindisini, quan-do è uscito il ca-lendario, non siamo
rimasti molto soddisfatti di vedere, che all’inizio del campionato, dovevamo scontrarci con tre squadre che sicura-mente avrebbero lottato per la vittoria
finale. Gli “umori” tra i tifosi non erano tra i migliori. Purtroppo abbiamo gio-cato quattro partite di cui tre impossibili, ma c’è da dire che ce la siamo sempre giocata alla pari.Arrabbiati: abbiamo lasciato sul campo partite che avevamo dominato. Abbiamo perso lucidità nei momenti critici della gara, quando bisognava dare il ko fina-le. Tutto questo dovuto all’inesperienza o alla sfortuna? Non ho potuto seguire in televisione la partita con il Cantù in quanto impegnato con la mia squadra dell’ASSI Brindisi in quel di Castellane-ta, ma da quel che ho potuto leggere eravamo sopra anche di quindici punti. Brindisi ha fatto una grande partita e prima o poi la fortuna girerà dalla nostra parte. Ottimisti: i nostri giocatori ci sono, partita dopo partita i singoli stanno ve-nendo fuori. Reynolds autore di 33 punti ha cominciato a dettare legge e prima o poi anche il mio amico Viggiano saprà darci quelle soddisfazioni che tutti ci aspettiamo. Ora un plauso lo voglio fare ai miei amici del club, che come dice uno striscione sono “sempre in marcia “. Si sono fatti sentire anche in un palazzet-to infuocato come quello di Cantù, dove non hanno smesso di farsi sentire fino all’ultimo secondo. Forza ragazzi io come tutti sono con voiFabrizio Zarcone, rivelazione delle giovanili
dell’Assi Basket Brindisi. Foto: Teodoro Martinesi
Un time out dell’Assi Basket Brindisi. Foto: Teodoro Martinesi
La squadra under 19 dell’Assi Basket Brindisi: Foto: Teodoro Martinesi
E’ un dato più che evidente il bilancio arrotondato per di-fetto dopo quattro turni di campionato e anche che il botti-
no “striminzito” (alias l’incubo dei due punti ) non ci renda …giustizia. Non c’è nessuno, competente o meno, che non si ritrovi in tali considerazioni: la squa-dra c’è, le capacità anche, l’ineffabi-le “amalgama”…inomma pure, mani calde e punti, forza di volontà, lettura corretta delle gare, sì, tutto al suo po-sto ma…proprio quando si interpreta al meglio la parte, la vittoria rimane lì a guardarci seduta comoda sul fer-ro. E’ accaduto contro Varese, succe-de di nuovo contro la nuova Siena, quella Cantù che due anni fa ci ha …surgelati(in totale meno quarantadue tra i meno dodici atmosferici e i meno trenta sul campo!!!)per cui, se il bello è che non ci siamo comportati affatto come una specie di armata Brancale-one, né abbiamo mostrato sudditanza psicologica o complesso di inferiorità, anzi, abbiamo dominato entrambe le situazioni con una personalità notevo-le e dinamica, e con l’uomo giusto al comando ( vedi gibson e i suoi 34 punti contro varese e Reynolds e i suoi 33 a Cantu’)il “brutto” sta nel non riuscire a scrivere the end su un avversario che , per quanto blasonato e attrezzato pure
non risulta irresistibile,- segno questo del lavoro serio e ben orientato della premiata ditta Coach Bucchi e Co.-, che riusciamo a tenere a bada e diso-rientare (coach Trinchieri impazzito, ma l’avete visto?) per oltre trentanove minuti . Punto. Per ora, perché in mezzo ci sta la facile impresa contro cremona, che noi della curva abbiamo accompa-gnato, con la consueta passione e un repertorio di cori in parte rinnovato, fino alla vittoria, giusta e sacrosanta. Nel palaelio e fuori , in tutte le sedi di discussione, dietro i sorrisi , la consa-pevolezza di non aver giocato al me-glio ma che se questo significa vincere , ben venga, a dispetto di ogni altro re-quisito. Però…quanto brucia arrestarsi un filo prima del …traguardo proprio quando tutto gira a dovere ed ecco un prolungatissimo NOOOOOOOOOO, la parola più usata in curva e nei forum, scritta proprio così, in maiuscolo e con l’eco. Imputati? Ingenuità, come le ri-messe, o le palle perse; assenze , come i fuori tempo di alcuni dei nostri ( vedi viggiano delle ultime performances , ma non intendo io, notoriamente non esperta, aprire qui un caso); gestione degli ultimi trenta secondi di gioco, con eventuali e varie date da falli, ar-bitri etc. Eh sì, il fascino perverso del basket, le regole intriganti del gioco sono che non importa quanto lontano
tu sia arrivato nel corso quasi dell’in-tera gara; quell’ultimo minuto che ti scorre davanti, a volte troppo in fretta, vale quanto una partita . E in curva lo sappiamo bene, perché è lì che il cuore accelera, che lo stomaco si stringe, se-gnali inequivocabili di tensione emoti-va che ormai conosciamo ma che ogni volta è fatica gestire. E brucia, eccome se brucia , quando quegli ultimi pal-piti …sfumano. Un fallo di troppo una volta, un tiro che ti aspetteresti in un certo modo, per “impattare”, e che in-vece viene fuori diverso, un’altra; gio-catori che vorresti vedere in campo e che invece rimangono spettatori in panca. Tutto in trenta secondi. A vol-te le cose “ maturano” anche prima, te ne accorgi nel terzo quarto, o cinque minuti prima ma…c’è come una forza che trascina, sul campo, fino all’esito . Rimane quindi l’orgoglio di squadra, la coscienza del proprio valore apprez-zato anche dall’avversario, l’affetto dei supporters, presenti sempre e comun-que, mai pochi. Rimane ciò che di po-sitivo si è fatto, la lezione degli errori commessi. Ogni gara è una prova, ogni gara è magistra vitae. Arriverà, si spera oggi, contro venezia, quella perfezione delle piccole cose che a questa nostra creatura , così piena di vita e ardore, ancora un po’ manca.
SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 15La top five dei punti realizzati, rimbalzi, stoppate, assist, recuperi, tiri da tre punti della Lega BasketFuori dai cori: i tifosi visti nelle loro sfumature da un “occhio rosa”
Grafica a cura di: Vetrine inedite Ciclostyle
CANTU’-BRINDISI 84-80SIENA-PESARO 65-60BOLOGNA-VARESE 74-84VENEZIA-SASSARI 92-93CREMONA-AVELLINO 94-83CASERTA-MONTEGRANARO 78-67REGGIO EMILIA-BIELLA 85-56MILANO-ROMA xxxxxx
4° GIORNATA ANDATA (21 Ottobre)
MILANO-REGGIO EMILIAPESARO-SASSARIVARESE-CANTU’ (lun. 29 - ore 20.30)AVELLINO-BOLOGNAROMA-CASERTAMONTEGRANARO-CREMONABIELLA-SIENA (lun. 29 - ore 20.30)BRINDISI-VENEZIA (dom. 28 - ore 12.00)
5° GIORNATA ANDATA (28 Ottobre)
CASERTA 4BRINDISI 2MONTEGR. 2REGGIO E. 2CREMONA 2VENEZIA 2AVELLINO 2BIELLA 2
VARESE 8SASSARI 8CANTU’ 6SIENA 6BOLOGNA 6MILANO xROMA xPESARO 4
CLASSIFICA
SASSARI-BRINDISI CANTU’-AVELLINOBOLOGNA-BIELLAVENEZIA-MONTEGRANAROCREMONA-ROMACASERTA-VARESEREGGIO EMILIA-PESAROSIENA-MILANO (dom. 5 - ore 20.30)
6° GIORNATA ANDATA (4 Novembre)
BRINDISI-PESAROMILANO-VENEZIASASSARI-AVELLINOCANTU’-CREMONABIELLA-VARESEMONTEGRANARO-REGGIO EMILIACASERTA-BOLOGNAROMA-SIENA (dom. 12 - ore 20.30)
7° GIORNATA ANDATA (11 Novembre)
CAMPIONATO LEGAUNO
PUNTI REALIZZATI
L. HARRISCremona - 89
1
J. GibsonBrindisi - 86 2 E. Ere
Varese - 86 3 L. DatomeRoma - 75 4 K. Hasbrouck
Bologna - 72 5
STOPPATE
C. SIMMONS Brindisi - 8
1
N. EbiAvellino - 7 2 B. Dunston
Varese - 7 3 G. LawalRoma - 7 4 A. Tyus
Cantù - 6 5
RECUPERI
B. DUNSTONVarese - 12
1
C. BurnsMontegranaro - 11 2 D. Taylor
Reggio Emilia - 10 3 N. EbiAvellino - 10 4 C. Warren
Avellino - 9 5
RIMBALZI
G. BRUNNERR. Emilia - 42
1
A. GigliBologna - 36 2 N. Ebi
Avellino - 36 3 B. DunstonVarese - 34 4 N. Dragovic
Avellino - 33 5
ASSIST
T. DIENERSassari - 31
1
M. GreenVarese - 20 2 D. Hackett
Siena - 19 3 M. ShakurAvellino - 17 4 J. Taylor
Roma - 15 5
TIRI DA 3 PUNTI
N. MazzarinoCantù - 63,6%
1
P. GossRoma - 63,6% 2 D. Sakota
Varese - 61,5% 3 L. D’ErcoleRoma - 61,5% 4 J. Richardson
Avellino - 61,1% 5
Ph Michele Longo
Ph Michele Longo
16 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 5
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Ristorante Vecchia Brindisi, 15 Ottobre 2012: il 7° compleanno del BBC2005 - Foto a cura di Vito Massagli
NEW BASKET BRINDISI REYER VENEZIAIN PANCHINA
Robert FULTZ - Play1982, 189 cm, 86 Kg, (ITA)
Matteo FORMENTI - Guardia1982, 194 cm, 90 Kg, (ITA)
Klaudio NDOJA - Ala1985, 200 cm, 94 Kg, (ITA)
Andrea ZERINI - Ala1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)
Elio PREITE - Ala1994, 196 cm, 82 Kg, (ITA)
Cedric SIMMONS - Pivot1986, 206 cm, 106 Kg, (BUL)
IN PANCHINAMassimo BULLERI - Play
1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)Ivan ZOROSKI - Guardia
1979, 195 cm, 96 Kg, (SRB)Tim BOWERS - Guardia
1982, 188 cm, 86 Kg, (USA)Guido ROSSELLI - Ala
1983, 198 cm, 107 Kg, (ITA)Tommaso FANTONI - Pivot1985, 204 cm, 107 Kg, (ITA)Denis MARCONATO - Pivot1975, 211 cm, 115 Kg, (ITA)
Antywane ROBINSON - Ala1984, 203 cm, 100 Kg, (USA)
Szymon SZEWCZYK - Ala1982, 209 cm, 111 Kg, (POL)
Scottie REYNOLDS - Guardia1987, 188 cm, 95 Kg, (USA)
Alvin YOUNG - Guardia1975, 188 cm, 92 Kg, (USA)
Jerai GRANT - Pivot1989, 203 cm, 100 Kg, (USA)
Eric WILLIAMS - Pivot1984, 206 cm, 128 Kg, (BUL)
Jeffrey VIGGIANO - Ala1984, 197 cm, 99 Kg, (ITA)
Yakhouba DIAWARA - Ala1982, 202 cm, 102 Kg, (FRA)
Jonathan GIBSON - Play1987, 188 cm, 82 Kg, (USA)
Keydren CLARK - Play1984, 173 cm, 84 Kg, (BUL)
Andrea MAZZON - Coach
Piero BUCCHI - Coach
I Q U I N T E T T I I N C A M P O
VS
4 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005 17
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Periscopio sui campionati giovaniliDopo il preludio del campionato DNG ha preso il via il campionato U19 re-gionale sia maschile che femminile e quello U17 eccellenza di cui non pos-siamo darvi i risultati visto che le par-tite si sono giocate quando ormai Sup-porter Magazine era in stampa.Nel campionato DNG (ex U19 Eccellenza) giunto alla terza giornata le due brindisi-ne hanno lo stesso record di 1 vittoria e due sconfitte. L’Enel Brindisi dopo essere stata battuta a Roseto dagli Sharks per86 a 62, ha perso in casa contro la Stella Az-zurra per 44 a 70.Netto il divario con i romani, che sono certamente i favoriti al passaggio diretto per le finali nazionali, che hanno impressionato favorevolmen-te, intensità, collaborazione, tecnica e tanto ma tanto agonismo; il tutto condi-to dal rispetto delle scelte dell’allenatore e dall’incoraggiamento continuo ai com-pagni soprattutto nei rari errori degli stessi. Insomma hanno fatto tutto quello che una squadra di settore giovanile deve mostrare. Sicuramente in tutto questo fa la differenza anche l’esperienza che que-sti ragazzi fanno giocando e da protago-nisti nel campionato di B nazionale con la stessa società.Tra i brindisini si sono visti qualche spunto di Leggio e Leucci, mentre tra i romani si è potuto vedere all’opera quello che probabilmente è il più forte 97 d’Italia, La Torre figlio del
pivot visto all’opera in B1 con la maglia del Brindisi.L’Aurora Brindisi ha riscattato la sconfitta con il Palestrina 82-59, battendo a Ma-tera la Virtus per 74 a 72, in una partita che nel primo tempo sembrava di sicuro appannaggio per i brindisini, ma che i ra-gazzi materani mai domi e guidati dall’ex nazionale U16 Smorto, hanno pareggia-to a 6” dal termine. Dopo il timeout di coach Quarta, un canestro di Rongone sul filo della sirena ha allontanato i sup-plementari e soprattutto dati i primi due punti in classifica. Buona la prestazione di Rongone, Vignone e Camassa, ben supportati da Di Coste e Proto vicino a canestro. Prossimo turno in casa con il San Severo che ha battuto in casa Pa-lestrina per 56 a 54, in una partita con strascichi extra cestistici che mai si vor-rebbero avere nelle partite giovanili. Tra gli altri risultati l’Avellino ha sbancato il PalaCus di Bari (68-78), mentre il match tra le prime in classifica Tiber e Roseto ha visto prevalere i romani per 80 a 70. In testa il terzetto di romane, anche se non si conosce il risultato di Juve Caser-ta Virtus Roma, così com’era facilmente pronosticato all’inizio.Iniziato il campionato U19 regionale giunto alla seconda giornata con Assi,
Invicta, New Basket ed Eagles al via. Solo la New Basket sorride nella seconda giornata vincendo con il Latiano, che con l’Invicta ha un record di 1 vinta ed 1 per-sa; le altre sono a zero punti in classifica. In questo campionato si può tranquilla-mente pronosticare una lotta al vertice riservata alla New Basket Lecce e alla Mens Sana Mesagne.Detto del campionato U17 eccellenza, di cui non possiamo darvi i risultati, con l’Enel impegnata a Mola e l’Aurora a San Severo nel big match della prima giornata; saranno probabilmente que-ste tre le squadre che si contenderan-no il titolo regionale.In questa settimana inizia anche il cam-pionato U17 provinciale che vede al via Aurora, New Basket e Assi Brindisi, inse-rite nel girone A con le squadre di Lecce.Basket femminile U19, prima giorna-ta per le ragazze di Monica Bastiani, neo allenatrice della U19 della Futura Brindisi, che hanno esordito giovedì scorso a Taranto.Questa domenica mattina ci sono stati gli ennesimi allenamenti delle selezio-ni regionali dei ragazzi nati nel 1998 e 1999. Soprattutto questi ultimi sono interessati da una nuova iniziativa della federazione che intende svolgere a Di-cembre il trofeo delle regioni per gli U14 con un anno di anticipo rispetto al solito. Nella selezione regionale che è stata convocata in vista del 2° Gran Galà
del Molise, torneo riservato alle sele-zioni regionali U14, sui 16 convocati ci sono 5 ragazzi brindisini Leggio e Orejuela della New Basket, Colucci e Fiusco dell’Aurora e Colucci Andrea della Trerre.
Gli avversari in campo: VENEZIA
Secondo campionato consecutivo in Serie A e ambizioni ancora più elevate: si è presentata così ai nastri di parten-za della stagione rego-
lare la Reyer Venezia, società storica della pallacanestro italiana, vogliosa di tornare ai fasti degli anni ’70 e ’80. Dopo varie an-nate disputate tra B1 e Legadue la Reyer è tornata nella massima serie nel settembre 2011, in seguito a varie diatribe giudizia-rie contro la Banca Tercas Teramo e risolte solamente dall’intervento finale dell’Alta Corte di Giustizia Federale. Il primo anno (stagione 2011/2012), nonostante la par-tenza ad handicap per la squadra lagunare, allestita per affrontare un campionato di vertice in Legadue, è stato comunque mol-to positivo, forse oltre le più rosee aspet-tative. Il settimo posto finale e la relativa partecipazione ai playoff (eliminata poi ai quarti dall’Olimpia Milano) è stata una soddisfazione per tutto lo staff venezia-no, ma soprattutto per quei giocatori alla prima vera esperienza nella massima serie. Vista l’ottima stagione disputata l’ossatura della squadra è rimasta tale, confermando sette giocatori e acquistandone altri cin-que di assoluto livello.
In cabina di regia coach Mazzon, alla sua terza stagione sulla panchina oro-granata, può fare affidamento su una coppia affi-dabile composta da Clark e Bulleri. Il play americano è tutto velocità e fantasia, mol-to portato all’azione offensiva, a volte an-che forzando eccessivamente le situazioni d’attacco. Proprio per “tenere a bada” tale estro, che in determinati momenti della gara può essere anche deleterio, gli è sta-to affiancato un play di esperienza come Massimo Bulleri. L’ex capitano di Treviso, con alle spalle decine di campionati nella massima serie, aveva iniziato la stagione nelle fila di Scafati, salvo poi rescindere il contratto per motivi personali ed essere sapientemente ingaggiato dalla società lagunare.Nonostante la non giovanissima età (è alla soglia dei 37 anni) Alvin Young è l’uomo sul quale fa grande affidamento coach Mazzon, tanto da schierarlo sempre nel quintetto iniziale nella scorsa stagione ed in quella appena iniziata. Il premio di miglior giocatore di Legadue del decennio 2000-2010 è una giusta ricompensa ad un campione di classe cristallina. La profondi-tà del roster veneziano è dimostrata dalla possibilità di tenere fuori dal quintetto di partenza un giocatore come Ivan Zorozki,
guardia trentatreenne, protagonista nel-le due ultime stagioni, prima a Teramo e successivamente a Montegranaro. Impor-tante rientro, avvenuto una settimana fa nella partita casalinga contro Sassari, è stato quello della guardia Tim Bowers, in-fortunatosi alla spalla nel precampionato e in grave ritardo di preparazione. Il suo rientro, che sarà sicuramente graduale dal punto di vista fisico e mentale, potrà garantire maggiore pericolosità dal pe-rimetro e penetrazioni in grado di aprire varchi importanti nelle difese avversarie. È una vecchia conoscenza dei tifosi brindi-sini l’ala Yakhouba Diawara, protagonista in negativo (così come tutti gli altri suoi compagni) della disastrosa esperienza dell’Enel Brindisi in Legauno due stagioni fa. Arrivato come “fenomeno ex Nba” si è dimostrato tutt’altro che un giocatore in grado di fare la differenza, annegando insieme al resto della squadra e lasciando un ricordo tutt’altro che indelebile. Atleta molto fisico e con un buon tiro dalla media e lunga distanza potrebbe faticare contro un avversario rapido e mobile come Jeff Viggiano, sempre che l’italo-americano esca dal letargo nel quale è caduto dopo le prime due ottime prestazioni con Siena e Varese. Si è guadagnato un discreto minu-taggio Marco Rosselli, difensore arcigno e mai domo, il classico giocatore da schiera-re sull’avversario più pericoloso. Il reparto
lunghi è sicuramente all’altezza, se non addirittura migliore, di quello dei cosiddet-ti piccoli, potendo contare su quattro gio-catori di livello, abituati a disputare gare importanti nella massima serie. L’uomo di maggior talento è l’ex giocatore di Avellino Szymon Szewczyk, ala di 209 cm. in grado di farsi notare sia vicino sia lontano da ca-nestro, grazie alla sua bravura nel tiro dal-la lunga distanza. Dopo un infortunio che lo ha costretto a saltare le prime due gare di campionato è tornato contro Pesaro, disputando una buona partita conferma-ta poi da quella successiva con Sassari; il suo duello con Robinson si preannuncia scintillante. Sotto le plance coach Maz-zon alterna, garantendo un minutaggio equo a tutti e tre i pivot, Fantoni, Marco-nato e Williams. Proprio da quest’ultimo, conosciuto dai tifosi brindisini per poche settimane nella stagione 2010/2011 pri-ma di essere “epurato” a quanto pare per problemi fisici, la Reyer Venezia si aspet-ta grandi prestazioni. L’ultimo precedente al Palapentassuglia tra le due formazioni risale alla stagione 2009/2010 nel campionato di Legadue: la partita finì con un roboante 86-66 (Crispin e Thomas assoluti protagonisti con 22 e 21 punti) per l’Enel Brindisi. Sarà di buon auspicio? Speriamo sia ef-fettivamente così.
Fonte: olimpiablog.it
Foto tratta dal sito Reyer.it
Foto tratta dal sito Reyer.it
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18 SUPPORTER’S MAGAZINEBRINDISI BASKET CLUB 2005
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“If Shakespeare can compare all of life to a stage, maybe it’s not odd to belie-ve that part of the play can take place
on a basketball court.”- Bill RussellRiconosco i sintomi, come Capitan Marvel con la sua coscienza cosmica, mi guardo dentro, volto il corpo, prima a destra e poi a sinistra, tiro su la testa dal cusci-no, le pareti sono pitturate di fresco, mio figlio dorme nella stanza accanto, profu-mi nell’aria, mi muovo. Esterno giorno, è mattina, autunno lieve e caldo, mia moglie mi guarda: “cosa è successo, non ti sentivi bene ?”, fuori il vento ha sparso per le strade foglie gialle, “no, tutto bene grazie, ho sognato il gioco da 4 punti di Larry Johnson nella finale di conference contro i Pacers al Gar-den, tra qualche giorno inizia il cam-pionato”. Marina ride. Guardo il libro sul comodino accanto al letto “Resistere non serve a niente”, il ti-tolo di Walter Siti mi sembra uno scherzo del destino, la mia lotta contro la dipen-denza da NBA è segnata, come la bat-taglia nell’avamposto di Wolf 359 tra i Borg e la Flotta Stellare.30 Ottobre, circoletto rosso, la consegna degli anelli da parte del Commissioner David Stern all’ American Airlines Are-na di Miami, spettatori, per una volta, i Boston Celtics, sarà quella anche la pri-ma partita della stagione NBA, ad essere trasmessa sui canali italiani di Sky Sport.A seguire nella programmazione anche Nets @ Knicks e il 4 novembre quella che con tutta probabilità sarà la prima apparizione televisiva di Danilo Gallinari sempre contro gli Heat del trio delle me-raviglie James + Wade + Bosh. Abbiamo di fronte una lunga stagione, io ho messo un paio di bottiglie in frigo, per gli avvenimenti speciali.Intanto dai training camp arrivano le prime dolorose notizie per i Knicks, vi-sto che Amare Stoudemire sarà fermo per due/tre settimane, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, coach Wood-son potrà verificare se la sua squadra potrà effettivamente giocare un basket più fluido senza una delle due forward titolari. I giornali della Big Apple sono in pieno fermento, la penna di Peter Vecsey, storico giornalista del post di NY, e uno degli sportswriter americani più seguiti e competenti, ha già lanciato più di una
frecciata al management dei Knicks, a New York il titolo manca da troppo tem-po, l’appuntamento con la storia non può più essere rimandato. Una bellissima voce irrompe nel buio del-la stanza del vostro adolescente preferito, una voce che viene da lontano, “the city of brotherly love” , è nella città dell’amo-re fraterno che si consuma proprio quel-la notte, l’avvenuta consacrazione di uno dei miti del rock and roll moderno, lo scenario è quello di un teatro che si trova nell’area di BrynMawr, nei dintorni di Philadelphia, sul palco i musicisti sono nascosti, quasi invisibili nella penombra, la stazione radio WMMR trasmette in di-retta un concerto di Bruce Springsteen & the E-Street Band, il primo pezzo è “inci-dent on 57th street”, in una versione più che memorabile, la canzone racconta la storia di uno dei tanti anti-eroi della letteratura musicale Springsteeniana , poche miglia più in là i Buffalo Braves di Bob MacAdoo spengono le speranze dei Philadelphia 76ers nel primo turno di playoffs NBA di quell’anno.Nella squadra locale ci gioca anche un giovane centro che ridisegnerà la neces-sità da parte della NBA di un rinforzo alla struttura dei tabelloni che sorreggono il canestro, il suo nome è Darryl Dawkins, e quell’anno gioca il suo campionato da matricola,secondo giocatore di sempre ad arrivare nei professionisti dalla High School dopo un altro figlio prediletto di Philadelphia: Moses Malone.Diversi anni più tardi Dawkins arriverà
anche in Italia e a Forlì avrà come com-pagno di squadra Claudio Bonaccorsi.Brindisi – Philadelphia, meno dei soliti sei gradi di separazione.Intanto la pre-season è agli sgoccioli, le indicazioni che arrivano sono piuttosto confuse e la lista infortunati si allunga, dopo Stoudemire e Nowitzki (che sarà fuori per ben 6 settimane), sul lettino del dottore si accomoda anche Stephen Curry, player talentuoso dei Golden Sta-te Warriors che getta nello sconforto gli appassionati di basket della Bay Area, dello stesso team è fuori anche Andrew Bogut e non rientrerà che per la prima settimana di campionato. Nel primo ar-ticolo sottolineavo come le giocate di Rubio potevano riuscire nell’intento di far diventare l’inverno dei T-Wolves in Minnesota meno freddo del solito, pur-troppo occorre registrare che la tempe-ratura è già prossima allo zero visto che la frattura alla mano destra di Kevin Love terrà il giocatore lontano dai campi da gioco per un paio di mesi.Tempo di aggiunte invece in casa Celtics dove Leandro Barbosa si è accordato per un contratto annuale, se questo basterà per ridare solidità al backcourt di casa Rivers lo vedremo presto.In partenza invece Tracy McGrady, che lascia la NBA e si trasferisce in Cina, am-metto che mi sanguina il cuore, Mcgrady è stato uno dei pochi giocatori che mi faceva sobbalzare dal divano, il principe degli incompiuti, ma un meraviglioso talento che ha acceso diverse luci nelle
arene dove ha giocato negli ultimi 15 anni, a lui, si deve probabilmente una delle giocate più spettacolari degli ultimi anni quando con i Rockets ha rimontato una partita praticamente già persa con-tro gli Spurs di coach Popovich, il video lo trovate qui:http://www.youtube.com/watch?v=R6GleS-Grpw nel commento insostituibile di Federico Buffa e Flavio Tranquillo.Sarà questo l’anno della consacrazione definitiva dei giovani talenti ? Difficile dirlo, ogni stagione riserva delle sorpre-se, ma Blake Griffin deve fare un sostan-ziale salto di qualità nella lettura del gio-co per essere più di un magnifico atleta, la squadra più futuribile sono sempre i Thunder e gli universitari di Kentucky, Davis e Gilchirst potenzieranno Hornets e Bobcats, primo caso nella storia del draft in cui lo stesso college universitario regala alla NBA le prime due scelte.Come in un libro di narrativa la sorpresa è dietro l’angolo, la stagione è lunga e la possibilità di storie come quella fantasti-ca di Jeremy Lin si nascondono nei mille rivoli del grande romanzo americano.E’ il 3 gennaio del 2004, io e Marina camminiamo insieme lungo la sixth avenue, da poche ore timessquare sembra sonnecchiare dopo la sbornia dei festeggiamenti per il nuovo anno, le vetrine dei negozi sono ancora splen-dide e adattate allo shopping natalizio, in città il fermento è salito da quando è giunta la notizia che StephonMar-bury potrebbe lasciare l’Arizona e ap-prodare nella squadra della sua città natale, arriviamo al Garden quasi per primi, entriamo e ci sediamo, la gente comincia a prendere posto, io salgo la rampa di scale che mi separa dal cor-ridoio e cerco qualcosa da mangiare, dopo qualche minuto mi faccio largo tra la gente con un grande vassoio in mano, due pizze e coca cola con can-nuccia dei Knickerbockers, quella sera i Bulls espugnarono il Garden con una grande partita. Mesi dopo siamo nella nostra città, un bambino si agita nella culla, mi avvicino con timore e lo os-servo, ha da poco compiuto 5 mesi e ha occhi chiari, lucenti come due stel-le, prendo il pacco appena arrivato da-gli Stati Uniti e lo apro, all’interno una tuta per neonati con il logo dei New York Knickerbockers.Long may you run and have a ball my son
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Ufficio Stampa Galaxy BrindisiNella giornata di sabato 20 novembre la federazione Italiana di pallacanestro Puglia ha ufficializzato l’inizio del cam-pionato U/17 femminile nel quale, la Processi Speciali Sentire Galaxy Brindisi Basket, competerà per la stagione spor-tiva 2012/2013. Giorno del debutto l’otto novembre a Bari presso il Palabalestrazzi contro le avversarie della Pink Bari. Dopo il buon risultato ottenuto lo scor-so anno con il campionato senior di B nazionale la società, pur consapevole della veterana attività delle altre squa-dre partecipanti nel girone pugliese di U/17, vuole comunque svolgere questa stagione sportiva senza preconcetti e affrontare le partite con l’impegno di sempre per superarsi e distinguersi an-che quest’anno. Sotto la direzione or-ganizzativa del Dr. Antonio Manfreda e con la guida tecnica di coach Pasquale Palmiero le atlete che faranno parte di
questa nuova ed entusiasmante avven-tura sono: Carruezzo Ilaria, Costantini Elisabetta, Costantini Laura, D’adamo Maura, Danese Melania, Fioretti De-nise, Di Giulio Marta, Giuffre’ Laura, Palma Giada, Palma Marialuisa, Puglie-se Claudia, Pugliese Velia, Spinelli Lo-renza, Tagliente Siriana, Vero Tamara e Zingarelli Marta. Le altre società che prenderanno parte al torneo sono, oltre alla già citata Pink Bari, l’Olimpia Corato, la De Florio Taran-to, la Futura Brindisi, la Tre Erre Brindisi e la stessa Galaxy. La formula del campio-nato prevede gare di andata e ritorno e le Final Four che individueranno la squadra campione regionale.La Processi Speciali Sentire Galaxy Brindisi Basket disputerà le gare inter-ne presso il Palamalagoli di contrada Masseriola che sarà anche sede di tutte le sedute di allenamento.
Ufficio Stampa Tre Erre Basket BrindisiUn vero peccato, poteva certamente ini-ziare sotto una buona stella il campio-nato della Tre Erre basket che all’esordio casalingo affrontava la New Basket Lecce con 12 iscritte a referto di cui ben 9 un-der fra le quali anche la Degiorgi classe ‘98. Invece la maggiore esperienza delle ospiti salentine ha permesso loro prima il recupero allo scoccare della sirena del 40° minuto e poi la vittoria di due punti nel supplementare. Sia ben inteso nulla da eccepire sulla bravura e sulla corret-tezza delle avversarie, buon gruppo ben amalgamato e compatto, ma tanti, troppi rimpianti per le brindisine: dai numerosi tiri liberi sbagliati ai tre contropiedi con-clusi in solitudine con altrettanti clamo-rosi errori. Buona la partenza del primo quarto che vede la squadra del presi-dente Riccardi sciorinare un buon basket in velocità anche se le due triple subite nell’ultimo minuto, insieme ai numerosi tiri liberi non realizzati, riducono il van-taggio a solo un punto. Medesima inten-sità agonistica nel secondo tempino con
una Tre Erre concentrata e per nulla doma che continua a giocare su ritmi alti grazie anche alle rotazioni dalla panchina e si va al riposo sul + 4. Al rientro dall’inter-vallo lungo le atlete di coach Galgano intensificano la difesa riuscendo ad al-lungare sino ad arrivare a + 9 dell’ini-zio ultimo quarto, sia pur con qualche errore di troppo da sotto canestro; er-rori che purtroppo costeranno caro alle brindisine. Negli ultimi dieci minuti le leccesi hanno il merito di crederci e ro-sicchiano punto su punto sino a trova-re a 13 secondi dal termine il canestro della parità che manda le due squadre ai supplementari. Nei cinque minuti dell’over time però le padroni di casa accusano il colpo e non riescono più a “ mettere il muso” davanti alle loro avversarie finendo col rimetterci i due punti. Comunque nessun dramma in casa Tre Erre che avrà tempo e modo di rifarsi sin dalla prossima partita che si svolgerà domenica 28 ottobre in quel di Santeramo.
Ufficio Stampa Futura BrindisiUfficio Stampa Asteryx BrindisiNella struttura del rione S.Angelo ha avuto inizio il primo campionato di ba-sket femminile dell’Asteryx Brindisi del presidente Roberto Maruccia, sponsoriz-zata “Noiconsut”Avversario della prima giornata, la Polisportiva BOZZANO del coach Ro-saria Balsamo, che gioca in casa que-sta prima partita.Bella la cornice di pubblico che ha ac-compagnato questo derby molto sentito dalle due squadre, visto l’agonismo che hanno dimostrato sul campo. Partiamo dalla fine. Il match finisce con il risultato di 76-48 per le ragazze di coach Gaetano Ermito. Un risultato che è maturato pian piano nel corso di tutto l’incontro e quin-di vittoria meritatissima per il capitano Marina Belfiore e compagne.Il quintetto base per l’ASTERYX è for-mato da Belfiore, Mariutti, F. Rongone, Saracino, Sciscio.Il primo quarto partono fortissimo en-trambe le squadre ma già dall’inizio le ragazze di Ermito cercano di difendere al massimo per poter partire in contropiede e prendere qualche punto di vantaggio. Saracino e F. Rongone si fanno valere sotto canestro e nelle palle recuperate. La prima parte finisce sul 23-17.Nel secondo quarto, con le rotazioni dalla panchina avviate, si fa sempre più forte la parte difensiva dell’Asteryx che va a segno con numerosi contropiedi, so-prattutto con Caiulo che realizza 6 punti
in pochissimi minuti, tutti in transizione. Mortifera, invece dalla media distanza, la Belfiore con il suo collaudatissimo tiro dai 5 metri. Il divario al riposo lungo è di 12 punti: 39-27.Nel terzo tempo viene fuori un altro aspetto del potenziale offensivo delle ospiti. Ottima circolazione di palla “fuori-dentro-fuori” contro la zona di coach Balsamo e buonissime scelte di tiro dai tre punti con Falcone e Mariutti a centra-re il canestro. Per quest’ultima, top sco-rer del match, a fine partita saranno 18 i punti realizzati. Da sottolineare sempre la difesa Asteryx molto aggressiva sia con la zona 2-3 che con la “uomo”. Il punteg-gio alla fine del tempino è di 57-37.L’ultimo quarto non ha molto da dire con il risultato ormai acquisito per la Noi-consut, ma le ragazze continuano sulla stessa scia di tutta la gara difendendo su ogni pallone e correndo in contropiede ogni volta che è possibile. Da applausi un paio di questi, con i “rimorchi” serviti splendidamente dalle guardie che hanno spinto in transizione.Come detto all’inizio, il finale di partita è di 76-48 per l’Asteryx.Da elogiare inoltre la prova dell’under Giulia Magrì, fatta di rimbalzi, recuperi difensivi e ordine in attacco.A fine gara è raggiante il presidente Maruccia che non poteva sperare in un esordio migliore nella pallacanestro femminile.
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2ª pagina l’EditorialeA Cantù sfioriamo l’impresa: peccato!
NBrindisi perde a Cantù. Non è una notizia. Il “Pianel-la” resta inespugnabile per
l’Enel Basket. Si sapeva. Ma che la squadra di Bucchi arrivi fino al più 15 nel secondo quarto, chiuda il terzo in vantaggio di tre punti e nel finale ritorni a meno due e quasi sfiori l’impresa, ecco questa potreb-be essere la notizia. Il tutto condi-to dal solito calo alla fine del terzo mini tempino e nell’ultima frazione che sono costati vantaggio e vittoria finale. Una sconfitta nel punteggio, non nel gioco, nel ritmo, nella ca-pacità di saper lottare contro qual-siasi squadra. L’atteggiamento della squadra è stato, nel complesso, mol-to buono. Anche quando sembrava che si potesse deragliare, si è tornati in partita. Vuol dire che i giocato-ri stanno cominciando a costruire quel carattere e quella forza, anche mentale, che Bucchi chiede da inizio stagione. Ripartire da questo per af-frontare Venezia nell’aperitivo tele-visivo delle 12 sarebbe già un motivo di grande interesse. L’Enel è squadra che quando difende, e sa difendere, non concede nulla a nessuno. Per molti minuti, Cantù, come Siena e Varese del resto, è rimasta senza canestri, senza idee, ombra di quel-la squadra che lotta e combatte in Eurolega e che ha spaventato Siena, vincendo la Supercoppa italiana in estate. Poi, un Tyus in gran spolve-ro, capitan Mazzarino e un pubblico davvero trascinante hanno permesso il parziale di 27-4 che ha ribaltato e chiuso la partita. “Poteva essere un disastro”, ha commentato a fine gara un onestissimo Andrea Trinchieri che ha anche riconosciuto come Brindisi “potrà mettere in difficoltà qualsiasi
squadra”. Ne siamo convinti anche noi, purchè la stessa Enel Brindisi, gli stessi giocatori si rendano conto di questo, sappiano affrontare questo campionato con grande sacrificio e lottino per quaranta minuti, senza pause mentali e senza subire parzia-li devastanti che cambiano l’inerzia delle partite. Cantù, come Varese, deve insegnare che le partite van-no chiuse prima, che ci vuole anche un pizzico di cattiveria in più e che non bastano le serate individuali di grande vena realizzativa, ma che tutta la squadra giochi con grande attenzione e con unità di intenti. Venezia, un po’ in affanno in questo avvio di campionato nonostante una campagna acquisti di spessore, può essere l’occasione giusta per tornare alla vittoria, giocando di squadra e di cattiveria come contro Cremona, sfruttando di più e meglio la panchi-na, vero e proprio fattore in più di Cantù soprattutto nel terzo quarto, avendo maggiore continuità e pun-ti da parte di Viggiano e Robinson, ancora forse al di sotto delle aspet-tative. E difendendo per quaranta minuti, soffocando i giochi avversari e impedendo ai realizzatori di trova-re facili canestri, come le numerose schiacciate concesse a Cantù. Oggi al Pala Pentassuglia arriva “Kooba” Diawara. Un ex. Doveva essere la punta di diamante dell’Enel appe-na ritornata in serie A due stagioni fa. E’ stato croce e delizia e i tifosi brindisini forse non lo rimpiangono. Oggi è il momento per dimostrare che si guarda avanti e che l’avver-sario non fa paura. Come Venezia nel suo complesso, che domenica scorsa ha “steccato” il ritorno sul proprio campo dopo che la passata
stagione la casa della Reyer è stata Treviso. Doveva essere una festa, si è rivelato un tonfo, seppure all’ultimo tiro del tempo supplementare e dopo aver dilapidato anche dodici punti di vantaggio. E adesso la classifica dei lagunari è un po’ deficitaria. Squadra che segna 72 punti a partita, rispet-to agli oltre 83 di Brindisi, e prende 37.3 rimbalzi, contro i nostri 32. Che tira ancora sotto il 30% da tre punti e ampiamente meno del 50% da due e che fa fatica a trovare un leader anche in fase realizzativa: il primo marcatore è Clark con 13.3 di media. Una grande ammucchiata di squadre a due punti in fondo alla classifica. Ma oggi serve risalire, avere coraggio e tornare alla vittoria. Serve guarda-re in faccia l’avversario, che si chiami Venezia o Sassari, che affronteremo tra sette giorni in terra sarda, e non avere nessun timore. Abbiamo di-mostrato di potercela giocare con-tro tutti. Adesso abbiamo bisogno dei risultati. Nelle prossime quattro partite, da oggi, ne giochiamo tre in casa e una fuori, come detto, a Sassari, squadra che ormai non più essere considerata una sorpresa ma che dimostra di candidarsi a grande
protagonista della stagione. Venezia, Pesaro e Montegranaro sono un test molto utile per capire come indiriz-zare il nostro campionato: non avere ulteriori passi falsi in casa, almeno in questa fase della stagione, sarebbe già un notevole passo in avanti verso la salvezza. Squadra e tifosi devono sapere che si vince insieme, gli uni in campo, gli altri sugli spalti. L’esempio di Cantù, dove ad un certo punto la bolgia era tale che nemmeno gli al-lenatori riuscivano a comunicare con i giocatori in campo, deve stimolare giocatori e pubblico. Sempre nel ri-spetto dell’avversario e in un clima di correttezza e sportività. Supporter’s Magazine è pronto a “scendere in campo” al fianco dell’Enel con i tra-dizionali servizi e fotografie, con le pagine dedicate alla partita odierna, con l’innovativo “web live”, ovvero la partita in tempo reale raccontata sulla nostra pagina Facebook e che sta riscuotendo grande successo e interesse. Siamo pronti per Venezia, siamo pronti per l’aperitivo delle ore 12. Non serve abbuffarci troppo, solo servire un piatto di qualità. Niente champagne,
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Ph Vito Massagli
FUTURA BASKET BRINDISI 68SANTA MARINELLA 43Non ci facciamo ingannare dal risulta-to finale: il Santa Marinella è un team di tutto rispetto e lo ha dimostra-to nel primo periodo non sbagliando quasi nulla ed aggiudicandoselo 13 a 16. Poi un serrare in difesa degli spa-zi della squadra del duo Santini – Ba-stiani, sempre punto a punto, ma ver-so la metà della gara il sorpasso della squadra di casa: 28-24 , un margine di vantaggio ancora, però, troppo esiguo. Quindi un rientro e un crescendo per la Futura Brindisi: Marzia Tagliamento e Nene Diene, spinte dalla panchina, risultano incontenibili in attacco, ta-gliando tutte le difese ed affrontando le avversarie con gran rispetto anche sotto il tabellone avversario. Al terzo è un secco + 11. Nessuno se la sente di mettere i remi in barca, visto il risultato dell’esordio con una partita persa all’ul-timo minuto. Questa volta le brindisine non commettono errori di inesperienza come con Civitanova, anzi incrementa-no ancora le distanze con un meritato + 21. Negli ultimi due minuti Santini mette in campo tutte le under 19 a disposi-zione: Tagliamento, Giorgino, Franzel, Gismondi e Marchese. Ottime le pre-stazioni della play Capolicchio , delle guardie Mancini e Perseu , lotta come
un leone nel ruolo non suo di pivot la Silvia Passon.
Ph Vito Massagli
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