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1 UPER SETTE Settimanale di informazione a cura della cl. III E - Scuola Media Statale di Crosara 15 aprile Lunedì 2013 n. 25 di Gianluca Lunardi di Consuelo Busa Legami speciali Grazie professori per avermi sostenuto e creduto in me anche quando mi comportavo da stupido; grazie per avermi aiutato; grazie per avermi bastonato; grazie mille per avermi cambiato, anche se sono arrivato con due anni già fatti di scuola, grazie per avermi accettato come fossi una persona conosciuta da tanto tempo; grazie an- che per avermi sostenuto anche se facevo di testa mia, grazie perché se non vi avessi conosciuti in quel clima familiare, non sarei stato capace di andare avanti, grazie anche a tutte le persone che mi hanno aiutato e che mi hanno sgridato; grazie di cuore alle persone di supporto, però per me ugualmente importanti: Sandro e Vittorina. Un’esperienza indimentica- bile Quest’anno la gita è stata un’esperienza indimenticabile; infatti non la scorderò mai. I professori e gli alunni hanno stretto un bellissimo rapporto! I prof. ci hanno accompa- gnato in una bellissima avventura in Campania. Il prof. Lacaria non smetteva di prendermi in giro, ma in buona fede ed è stato anche molto simpatico. Questa gita per me è stata meravigliosa, ma allo stesso tempo sfortunata per essermi messa contro il prof. Lacaria. Mi sono suc- cessi alcuni fatti da dimenticare: sono stata punta da una medusa, ho sporcato due paia di pantaloni, e anche il giubbotto, ho rotto gli occhiali comprati per mio fratello, mi sono slogata un dito giocando a pallavolo, ho rotto completamente la valigia comprata la domenica prima della gita, mi è stata sporcata con la granita, ho inzuppa- to di acqua salata le scarpe nuove, ho rotto la sveglia, credevo di aver dimenticato la macchina fotografica a casa, invece l’ho trovata alla fine della gita. Venivo presa in giro dal prof. Lacaria per il modo di parlare. Alla fine della gita credevo di aver finito la mia sfortuna, invece ho vomitato in pulman e il prof. è scoppiato dalle risate per- ché me ne erano successe tante. Alla sera stavo per mangiare un cioccolatino scaduto da non so quanto tem- po con un verme. Però questa gita è stata una delle mi- gliori esperienze vissute nella mia vita, specialmente perché sono stata chiamata “sbrodolona e pasticciona” dal prof. Spero che sarà l’ultima nel senso che spero di uscire dalla 3^ media, ma mi dispiacerà davvero tantissi- mo, sia per aver fatto gite strepitose, ma anche per i pro- fessori che sono stati degli eroi per noi. Wooww!

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speciale gita

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UPER SETTE Settimanale di informazione a cura della cl. III E - Scuola Media Statale di Crosara

15 aprile Lunedì

2013 n. 25

di Gianluca Lunardi

di Consuelo Busa

Legami speciali

Grazie professori per avermi sostenuto e creduto in me

anche quando mi comportavo da stupido; grazie per

avermi aiutato; grazie per avermi bastonato; grazie mille

per avermi cambiato, anche se sono arrivato con due

anni già fatti di scuola, grazie per avermi accettato come

fossi una persona conosciuta da tanto tempo; grazie an-

che per avermi sostenuto anche se facevo di testa mia,

grazie perché se non vi avessi conosciuti in quel clima

familiare, non sarei stato capace di andare avanti, grazie

anche a tutte le persone che mi hanno aiutato e che mi

hanno sgridato; grazie di cuore alle persone di supporto,

però per me ugualmente importanti: Sandro e Vittorina. Un’esperienza indimentica-

bile

Quest’anno la gita è stata un’esperienza indimenticabile; infatti non la scorderò mai. I professori e gli alunni hanno stretto un bellissimo rapporto! I prof. ci hanno accompa-gnato in una bellissima avventura in Campania. Il prof. Lacaria non smetteva di prendermi in giro, ma in buona fede ed è stato anche molto simpatico. Questa gita per me è stata meravigliosa, ma allo stesso tempo sfortunata per essermi messa contro il prof. Lacaria. Mi sono suc-cessi alcuni fatti da dimenticare: sono stata punta da una medusa, ho sporcato due paia di pantaloni, e anche il giubbotto, ho rotto gli occhiali comprati per mio fratello, mi sono slogata un dito giocando a pallavolo, ho rotto completamente la valigia comprata la domenica prima

della gita, mi è stata sporcata con la granita, ho inzuppa-to di acqua salata le scarpe nuove, ho rotto la sveglia, credevo di aver dimenticato la macchina fotografica a casa, invece l’ho trovata alla fine della gita. Venivo presa in giro dal prof. Lacaria per il modo di parlare. Alla fine della gita credevo di aver finito la mia sfortuna, invece ho vomitato in pulman e il prof. è scoppiato dalle risate per-ché me ne erano successe tante. Alla sera stavo per mangiare un cioccolatino scaduto da non so quanto tem-po con un verme. Però questa gita è stata una delle mi-gliori esperienze vissute nella mia vita, specialmente perché sono stata chiamata “sbrodolona e pasticciona” dal prof. Spero che sarà l’ultima nel senso che spero di uscire dalla 3^ media, ma mi dispiacerà davvero tantissi-mo, sia per aver fatto gite strepitose, ma anche per i pro-fessori che sono stati degli eroi per noi. Wooww!

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di Gianluca Lunardi

di Joshua Sciessere

4 GIORNI DI DIVERTI-MENTO

di Gioele Morello

Prof speciali

Quest’anno siamo andati in gita in Campania. Questa gita è stata indimenticabile, io sono maturato ancora di più, mi sono divertito da morire. Era da un sacco di tempo che non mi divertivo tanto come in questa splendida gita. Ma la cosa più straordinaria è che mi sono ancora più legato ai professori, soprattutto al prof. Lacaria e alla prof. Bertoncello. Due splendide persone a cui tengo moltissimo. Loro resteranno sempre nel mio cuore con un bellissimo ricordo. Li adoro! Prof. indimenticabili che hanno un carattere straordinario, fanno ridere la gente così tanto quasi da morire. Questa gita è stata fatta grazie a tutti i prof; perché se loro non ci fossero stati non sarebbe stata neanche fatta, comunque questi prof sono straordinari, unici! Questa scuola è unica, speciale non ti insegna solo a imparare le varie materie ma ti insegna soprattutto a vivere con la gente che ti cir-conda. Però questa è l’ ultima gita. Ma comunque, la vita continua; io andrò per la mia strada e i prof per la loro, ma sono sicuro che ci incontreremo ancora. Li ringrazierò sempre per il lavoro molto positivo che hanno svolto sul mio carattere. Spero di averli soddi-sfatti in questi tre anni. Anche se in questo momento mi viene da piangere. So che questo pianto è di gioia perché so che loro mi hanno cresciuto molto con bon-tà e onestà. Questa gita resterà sempre nel mio cuo-re. Non sarà mai un addio perché ci rincontreremo ancora prima o poi. Grazie ancora! Prof speciali!

Le persone speciali sono poche ma una che mi ha

aiutato molto sei tu. Con il tuo sorriso sempre pronto,

la tua audacia, il tuo coraggio, sei semplice, anche

molto di più. Per me sei stata importante perchè mi

hai insegnato a non sbagliare più. A te che mi hai

accompagnato nel bene e nel male, grazie di cuore,

per la pazienza che porti, quando inizio a dire frasi

che non hanno nè inizio nè fine. Per il coraggio che

mi dai quando faccio le cose, grazie mille perchè per

me sei molto speciale e senza di te non riuscirei a

stare più. Grazie Agu

Tu sei molto importante per me

Questi 4 giorni di gita sono stati fantastici! Soprattutto la notte passata nella costa sorrentina. Avevamo una “suite”, con 8 posti letto, di cui 2 erano letti divano, 4 stanze, 1 bagno e un lavandino in camera mia e di Filippo. Avevamo un salotto, compreso nelle stanze, una tv bella grande, il digitale che prendeva tutti i ca-nali. Nella mia camera c’era una leggera sporgenza, di 50cm circa, un piccolo terrazzino. Inoltre, in quell’ al-bergo, le suore, al posto di portare le patate al forno o fritte, ci hanno portato quelle di “Amica chips”. E poi… il viaggio in aliscafo è stato a dir poco fantastico!!! Sembrava che la barca avesse sul serio le ali! A Ca-pri, la visuale del mare era stupenda, sembrava di stare in paradiso.

La gita della scuola si è conclusa, ma credo che degli episodi così non capiteranno più perché li ho vissuto dei momenti fantastici, grazie ai miei compagni, ai professori, e a tutte le persone a me più care, sono stato stupito da alcune persone, che mi aspettavo di trovare molto diverse. Ho imparato grazie ai professo-ri molte cose, in particolare dal professore secondo me più speciale, anche se non conosco da tanto è come se fosse stato ed è un fratello per me. Una per-sona che ti aiuta e che ti sprona a far qualcosa. Gra-zie Capitano Professore Giovanni Lacaria.

Capitano Lacaria di Gianluca Lunardi

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di Gioele Morello, Consuelo Busa, Valentina Pivotto, Federica Viero

di James Chilla

Cari professori, questo viaggio sta ormai per finire, ma abbiamo co-munque passato dei bellissimi e meravigliosi momenti insieme a voi! Comunque non vi dimenticheremo mai e resterete sempre nel nostro cuore!! Avete fatto tan-to per noi e soprattutto ci avete insegnato a maturare e combattere le difficoltà, speriamo di riuscire a ri-cambiarvi con la stessa moneta. Abbiamo passato molte ore a discutere sui problemi che la vita può causarci; per questo avete dimostrato un grande inte-resse per noi! Un grazie alla prof Marcon che ha por-tato tanta pazienza nella nostra classe che non era proprio facile. Verso noi è sempre stata gentile, e per fortuna non è stata cattiva altrimenti sarebbe stato un disastro. Grazie per il suo grande cuore. GRAZIE! Un grazie al prof Guerrieri per la sua voglia di insegnare con simpatia, anche se non abbiamo avuto la possibi-lità di conoscerlo fino a in fondo. Ancora un grazie grande!! Un grazie alla prof Rela che in questi tre an-ni ha saputo sopportarci. Lei prof, ha saputo consi-gliarci la strada giusta da prendere nella nostra vita e come tutti i prof. Ha usato le sue ore scolastiche sia che per la sua materia che per il nostro futuro. Non ci dimenticheremo mai dei suoi preziosi consigli, grazie mille per tutto!! Un grazie alla prof. Bertoncello che durante questi anni e queste lunghe lezioni ha saputo consigliarci, credere in noi stessi, essere coraggiosi, e credere che tutto è possibile. Ci ha insegnato molte cose tra queste: saper scrivere meglio con le riflessio-ni, lavori di gruppo come il giornale, saper faticare nel quale c’è ancora molto da lavorare. Infatti ogni sogno o desiderio secondo lei può essere realizzato facendo fatica. Un grazie al nostro prof. di matematica anzi di algebra e geometria che soltanto quest’anno abbiamo avuto l’occasione di conoscerlo fino infondo. Siamo mooolltooo contenti di averlo come prof. perchè in classe non è solo tempo di lavorare ma anche di scherzare tra di noi. Lei prof. ci fa sempre scoppiare dalle risate specialmente in gita. Con le sue coinvol-genti battute su Consuelo e ci insegna a prendere tutto con leggerezza. Un grazie, W Lacaria!

Grazie prof.

Questa gita è stata favolosa, forse la più bella. Siamo stati via quattro giorni. Eravamo la 1^, la 2^ e la 3^ media di Crosara. Abbiamo visitato moltissimi posti che non avrei mai potuto vedere; soprattutto il vulca-no di Solfatara, era magnifico. Paolo e i professori ci hanno accompagnato in questa meravigliosa gita e noi li abbiamo ringraziati. Comunque quei 4 giorni per me sono stati di relax senza i miei familiari. Di sera abbiamo dormito negli alberghi. Il mio preferito era l’ultimo: quello di Capri. Abbiamo visitato questa bellissima isola e per arrivarci abbiamo impiegato circa trenta minuti in aliscafo. Era divertente essere lì sopra, perché andava di qua e di là. Poi, arrivati a Capri, siamo rimasti un giorno ed era favoloso. Que-sta gita è stata fantastica, però il brutto è che mi mancava il mio amico Rejhan!

Gita senza il mio migliore amico

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di Leonardo Faccio

di Leonardo Faccio

Indescrivibile. Appena arrivati non mi sono reso conto della bellezza del panorama. Perchè sembrava una città come molte altre. Quindi ci siamo incamminati per prendere la funicolare, una specie di treno che serve per andare nella piazzetta di Capri. Arrivati in cima mi si è bloccato il cuore, la bellezza del panora-ma era talmente bella che non credo esistano parole per descriverla. In alto si vedeva la montagna e sotto c’era il mare un contrasto cosi evidente, che li dava una maggiore bellezza. Subito dopo ci siamo avviati all’ Hotel, e mentre camminavamo notavo la differenza delle macchine che si vendono nel resto dell’Italia a quelle. I negozi erano strani, sopratutto uno mi ha col-pito che vendevano un paio di scarpe a 850 euro. Co-se allucinanti. Una volta arrivati all’hotel, c’era un ter-razzo vista mare che ad un certo punto mi è sembrato di essere in paradiso. L’aria tra i capelli, il sole che mi riscaldava e sentivo persino un leggero odore di agru-mi che mi pizzicava il naso. Una volta sistemate le valigie ci siamo incamminati per andare in spiaggia. Una volta arrivati ho avuto una strana sensazione, nell’aria c’era un odore di sale mischiato con quello della sabbia che insieme formavano un odore gradito allo stesso tempo sgradito. Li tutti i miei compagni fa-cevano il bagno ed io non volevo bagnarmi così sono rimasto su un angolo ad osservarli. Ad un certo punto mi sono sporcato le mani e ho avuto la brillante idea di andare a lavarle nel mare, ma la cosa assurda è che non mi sono reso conto che c’erano le onde e perciò mentre mi lavavo tranquillamente le mani un onda mi ha travolto fino alle ginocchia. Verso sera ci siamo incamminati verso l’hotel e tra uno “scjoff” e quell’altro siamo arrivati, e la cosa più assurda e che ho lasciato le impronte visibili fino al giorno dopo. Una volta torna-

ti ci siamo lavati e siamo andati a mangiare. Finito di mangiare siamo andati a camminare per Capri di notte era ancora meglio, non si vedeva anima viva e abbiamo potuto anche vedere i fuochi d’artificio, spettacolari. Una volta tornati all’hotel, era l’ora della nanna e cosi ci siamo messi a dormire, ma alle 4 del mattino ho avuto una sensazione mai provata, cosi mi sono alzato e piano piano sono uscito nel terraz-zo, non si vedeva niente ma si sentiva l’odore del mare e il suo lento movimento, ma pochi minuti dopo sono tornato in camera a dormire.

Una gita indescrivibile

I n d e s c r i v i b i l e .

Su una terrazza in mezzo al verde si notavano i fara-

glioni. Sembravano dei pezzi di terra che si sono

staccati dalla costa. Appoggiati sul mare come delle

barchette. Il mare era cosi blu che sembrava colorato

apposta. Se si chiudevano gli occhi era ancora me-

glio, il vento che mi passa fra i capelli quasi come

una carezza e il sole che mi riscaldava, mentre

nell’aria si sentiva un misto di odori un contrasto tra

quello degli agrumi e quello del mare, mi sentivo piz-

zicare il naso. Osservando il mare si può capire mol-

to, si vedono i gabbiani che si richiamavano amiche-

volmente con il loro stridio. Osservando questi posti

mi i sono immaginato che il paradiso è anche tra di

noi. Ed è per questo che ve la consiglio, perchè non

sembra neppure una città, ma il paradiso .

FANTASIA O REALTA’?