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1 Struttura POF - Noi cittadini dell’Europa e del mondo ESITI DEL RAV PRIORITA’ RISULTATI SCOLASTICI – RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI - COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA PROCESSI: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE - ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Mission e vision INCLUSIONE - AMBIENTE - LEGALITA’ CONTESTO –BISOGNI EDUCATIVI PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE CURRICOLARE AMPLIAMENTO EXTRACURRICOLARE ORGANIGRAMMA Staff di dirigenza Figure di sistema Personale COMPITI E RUOLI ORARIO UFFICI CURRICOLO DI SCUOLA programmazione annuale unità di apprendimento piani educativi individualizzati piani didattici personalizzati didattica e buone pratiche inclusive metodologie e strategie uscite didattiche e viaggi d’istruzione PROGETTI DEDICATI: sport – salute – ecologia espressività e creatività linguaggi – innovazioni e tecnologie lingue straniere e italiano come L2 recupero e potenziamento RISORSE UMANE INTERNE ED ESTERNE RISORSE STRUMENTALI SPAZI - LABORATORIO VERIFICA MONITORAGGIO VALUTAZIONE ENTI TERRITORIALI FAMIGLIE LE INIZIATIVE IN RETE ATTIVITA’ DI RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE

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1

Struttura POF - Noi cittadini dell’Europa e del mondo ESITI DEL RAV

PRIORITA’ RISULTATI SCOLASTICI – RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI - COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA PROCESSI: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE - INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE - ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA

SCUOLA

RAPPORTO DI

AUTOVALUTAZIONE

Mission e vision INCLUSIONE - AMBIENTE - LEGALITA’

CONTESTO –BISOGNI EDUCATIVI

PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

CURRICOLARE AMPLIAMENTO EXTRACURRICOLARE

ORGANIGRAMMA Staff di dirigenza Figure di sistema Personale

COMPITI E RUOLI

ORARIO

UFFICI

CURRICOLO DI SCUOLA programmazione annuale unità di apprendimento piani educativi

individualizzati piani didattici personalizzati didattica e buone pratiche

inclusive

metodologie e strategie

uscite didattiche e viaggi

d’istruzione

PROGETTI DEDICATI: sport – salute –

ecologia espressività e

creatività linguaggi –

innovazioni e tecnologie

lingue straniere e italiano come L2

recupero e potenziamento

RISORSE UMANE INTERNE ED ESTERNE RISORSE STRUMENTALI SPAZI - LABORATORIO

VERIFICA

MONITORAGGIO

VALUTAZIONE

ENTI TERRITORIALI FAMIGLIE

LE INIZIATIVE IN

RETE

ATTIVITA’ DI

RICERCA, SVILUPPO

E INNOVAZIONE

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Il nostro Istituto partendo dalle Indicazioni Nazionali (DM n. 254 del 16 novembre 2012) ha posto l’attenzione sul tema della progettazione

curricolare e sul ruolo che essa può avere ai fini della promozione delle competenze. Il rinnovamento della scuola e della didattica non può

basarsi solo sul metodo di insegnamento, adattando i «contenuti» e lo stesso «sapere» alle nuove esigenze. C’è bisogno di un capovolgimento

del processo di istruzione, mediante il passaggio dalla «cultura del programma» alla «cultura del curricolo» . Il nostro curricolo verticale chiama

in causa non solo la scelta di contenuti, bensì precisa i nuclei fondanti delle discipline, gli obiettivi di apprendimento (costituiti da conoscenze

“formali e informali” e abilità), le competenze culturali di base, volte a predisporre attività, metodi di insegnamento/apprendimento, materiali

didattici, che pongono al centro l’allievo con le sue motivazioni , le sue attitudini e la sua personalità. Esso prevede un percorso formativo

intenzionale, organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di porre gli alunni nelle condizioni migliori per raggiungere i

traguardi previsti.

In questa prospettiva il corpo docente non solo deve porre attenzione sulla conoscenza dei fondamenti epistemologici oggetti di studio della

propria disciplina, ma adottare anche tutte le soluzioni metodologico - didattiche possibili affinché l’intervento educativo conduca l’alunno al

successo. Ecco perché l’elaborazione del curricolo richiede un forte impegno progettuale che si attiva mediante una fase successiva in cui è

prevista l’elaborazione di Unità di Apprendimento.

L’Unità di Apprendimento (UdA) è dunque “un pezzo” del curricolo, essa sviluppa un argomento o meglio un campo di apprendimento,

affrontato da più discipline (interdisciplinare), grazie all’’intervento sinergico di più docenti. Il punto di arrivo è un prodotto che gli alunni sono

chiamati a realizzare, mobilitando così una serie di conoscenze (saperi) a abilità (saper fare) e maturando gradualmente le competenze

previste dai docenti che progettano l’unità. Tale prodotto (compito unitario) deve essere chiaro ai docenti nella fase di predisposizione

dell’unità di apprendimento.

Anche i risultati attesi (la verifica delle conoscenze e abilità) si definiscono in fase di progettazione attraverso l’elaborazione di rubriche che

conducono i docenti alla riflessione circa la valutazione sul livello di competenze conseguito dagli alunni per giungere alla loro certificazione.

Il percorso didattico è organizzato in una serie di esperienze di apprendimento diverse, che superano la logica lezione / esercizio /

interrogazione, dando spazio al laboratorio, alla ricerca personale, alle attività di gruppo, alle esperienze extrascolastiche anche con l’apporto

di esperti esterni.

La valutazione avviene in un contesto definito autentico in quanto mette l’allievo nella condizione di fare qualcosa con quello che sa all’interno

di compiti veri o verosimili . In un anno scolastico attraverso la realizzazione delle UdA si vanno man mano a coprire tutti i risultati attesi

previsti dalla certificazione delle competenze, rendendo possibile una compilazione non formalistica di tale documento. Inoltre la

progettazione di unità di apprendimento tra classi ponte (scuola dell’infanzia-primaria; scuola primaria- secondaria di I grado) favorisce il

raccordo tra i diversi momenti del percorso di istruzione e realizza pienamente l’intenzione di progettare un curricolo verticale, progressivo e

unitario. Infatti in questo senso il curricolo diventa lo strumento attraverso il quale sperimentare la continuità educativa e le competenze

diventano qualcosa di capitalizzabile e utilizzabile in molteplici contesti e situazioni.

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MACRO AREE: IO E GLI ALTRI IO E LA NATURA IO CITTADINO DEL MONDO

Obiettivi formativi

IO E GLI ALTRI IO E LA NATURA IO CITTADINO DEL MONDO

- Saper accogliere le diversità come ricchezza culturale.

- Attuare l’integrazione sociale.

- Saper stabilire rapporti di amicizia solidi per evitare forme di bullismo e attuare processi di recupero.

- Valorizzare la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti (docenti, alunni, genitori, enti territoriali)

- Valorizzare le risorse sociali, culturali ed economiche del territorio.

- Rispettare l’ambiente ed acquisire una coscienza ecologica.

- Assumere comportamenti di tutela e difesa dell’ambiente.

- Possedere una coscienza nazionale, europea e mondiale.

- Essere consapevoli di appartenere ad una grande comunità con grandi tradizioni comuni.

Curricolo POF

NOI CITTADINI

DELL’EUROPA

E DEL MONDO AM

BIEN

TE

INC

LUSIO

NE

LEGA

LITA’

S I O N S I M

TEMATICHE RICORRENTI

PROFILO DELLE COMPETENZE IN USCITA

- Innalzare i livelli di istruzione e le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese anche mediante l'utilizzo della metodologia CLIL.

- Potenziare le competenze matematico-logiche-scientifiche e le discipline motorie artistiche e musicali.

- Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione ,interculturale, il rispetto delle differenze l'assunzione di

responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri.

- Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

- Contrastare le disuguaglianze e potenziare l'inclusione scolastica garantendo il diritto allo studio e pari opportunità di successo formativo.

IO E GLI ALTRI

- Usi e costumi

- Festività

- Accoglienza

- Solidarietà

- Inclusione

- Continuità

- Orientamento

IO E LA NATURA

- Alimentazione

- Inquinamento

- Ambiente

- Salute e benessere

- Sicurezza

- Sostenibilità

IO CITTADINO DEL MONDO

- Legalità

- La protezione civile

- La sicurezza in rete

- Patrimonio artistico-

culturale

- Intercultura

ATTIVITÀ

- Mercatino della

solidarietà

- Open day

- Sportello emozionale

- AIRC

- Area a rischio

- Classe web 2.0

- e-twinnig

- CAA

- Didattica integrata

ATTIVITÀ

- Frutta nelle scuole

- Giardinaggio

- Riciclaggio

- La giornata del libro

- Recupero spazi verdi

- Sport (amica palla)

ATTIVITÀ

- M.R.S.F.

- Shoah

- Vivi la strada

- I diritti del bambino

- A scuola con la

protezione civile

- Generazioni connesse

- Visite didattiche

- Musica

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Si realizzano attraverso

PROGETTAZIONE Ampliamento e potenziamento

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,

all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica. Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione

e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità.

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning.

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

MODULI DIDATTICI

Modulo Espressivo - “Intercultura: io

sono se noi siamo”

COMPETENZE CULTURALI DI BASE:

Essere consapevoli delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Esprimersi negli ambiti motori, artistici e musicali. Realizzare semplici progetti. Rispettare le regole condivise e collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune. Osservare, descrivere e attribuire significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

COMPETENZA/E CHIAVE : Imparare a imparare;

competenze sociali e civiche;

spirito di iniziativa e imprenditorialità;

consapevolezza ed espressione culturale.

NUCLEO TEMATICO : IL LINGUAGGIO DEL

CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVA E

STRUMENTO DI PREVENZIONE E BENESSERE

Curricolare ed extracurricolare

Discipline coinvolte: arte – musica –

ed. fisica – storia – scienze

Laboratori: legalità

scientifico –alimentare

artistico-teatrale

Destinatari: SCUOLA DELL’INFANZIA( alunni di cinque anni) – PRIMARIA(alunni delle classi prime-terze-quinte) – SSIG(alunni delle classi prime-terze) RISORSE UMANE 1 docente di musica 1 docente d’arte 2 docenti di scienze 1 docente di ed. fisica

STRUMENTI/RISORSE MATERIALI

Teatro, palestra, lettore cd e dvd, computer,

strumenti musicali, sussidi didattici, Lim ,

strumentazione scientifica.

-computer

Modulo Linguistico - “ In lingue”

COMPETENZE CULTURALI DI BASE:

Padroneggiare in modo essenziale la lingua

italiana e adottare un registro linguistico

appropriato alle diverse situazioni.

Saper affrontare in lingua straniera una

comunicazione essenziale in semplici situazioni di

vita quotidiana

COMPETENZA/E CHIAVE : Comunicazione nelle lingue straniere Comunicazione nella lingua di istruzione : italiano come L2

NUCLEO TEMATICO : ASCOLTO

COMPRENSIONE E PRODUZIONE

Curricolare ed extracurricolare

Discipline coinvolte:italiano come L2- Inglese- Spagnolo- Francese

Laboratori: Clil Cooperative Learning

Destinatari: alunni di cinque anni della

Scuola dell’Infanzia e alunni delle classi

prime e seconde della scuola primaria.

Alunni delle classi quarte / quinte della

Scuola Primaria.

Alunni delle classi prime/seconde/terze

della Scuola Secondaria di Primo Grado

RISORSE UMANE

1 docente di italiano come L2

2 docenti: 1 di Inglese +1 Madrelingua

2 docenti: 1 di Spagnolo+1 Madrelingua

2 docenti: 1 di Francese +1 Madrelingua

STRUMENTI/RISORSE MATERIALI:

Lim

Computer e software didattici linguistici

Modulo recupero “ Passo dopo passo” COMPETENZE CULTURALI DI BASE: Padroneggiare la lingua italiana e adottare un registro

linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Utilizzare le sue conoscenze matematiche e

scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare

soluzioni a problemi reali.

COMPETENZA/E CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua; competenze matematiche; competenze digitali NUCLEI TEMATICI: Lingua italiana: ASCOLTO E PARLATO; LETTURA; SCRITTURA; ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO; ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA

Matematica: NUMERI; SPAZIO E FIGURE; RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

Curricolare ed extracurricolare

Discipline coinvolte: italiano e

matematica

Laboratori: Italiano -Matematica Inclusione

Destinatari: Alunni delle classi seconde e quinte di scuola primaria Alunni delle classi terze e quarte di scuola primaria e prime, seconde e terze di scuola secondaria di primo grado con bassi livelli di competenze e bisogni educativi speciali (svantaggio, stranieri, DSA, ecc)

RISORSE UMANE: 4 docenti di scuole primaria 2 docenti di lettere e 2 di matematica SSI°G Supporto di esperti per realizzazione di piani di inclusione

STRUMENTI/RISORSE MATERIALI

Computer e software didattici per il recupero delle strumentalità di base; LIM –Biblioteca e biblioteca multimediale

Modulo tecnologico-matematico:

Coding – Mat@bel

COMPETENZE CULTURALI DI BASE:

Usare le tecnologie in contesti comunicativi

concreti per ricercare dati e informazioni e per

interagire con soggetti diversi. Utilizzare le sue conoscenze matematiche e

scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare

soluzioni a problemi reali COMPETENZA/E CHIAVE :

Competenze digitali.

Competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia NUCLEI TEMATICI NUMERI; SPAZIO E FIGURE; RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

Curricolare (Coding e Mat@bel) Extracurricolare (Certificazione delle competenze informatiche EiPass con contributo delle famiglie) Discipline coinvolte: matematica – scienze e tecnologia

Laboratori: Matematici e scientifici Classe web 2.0 Certificazione competenze digitali (EiPass) Destinatari: alunni dall’infanzia alla SSI°G (Coding ) Alunni delle classi quarte e quinte di scuola primarie Alunni della SSI°G RISORSE UMANE:

1 docente di informatica

STRUMENTI/RISORSE MATERIALI

strumentazione scientifica

software di matematica

Classi 2.0

Laboratori informatici

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PROGETTI IN RETE

PROGETTI CON CONTRIBUTO DELLE FAMIGLIE:

Pallamano- fair play con tesseramento FIGH- primaria e SSIG – certificazione digitale EIPASS

LABORATORI CON L’ASSOCIAZIONE ZEFIRO:

Studio assistito - Ceramica e Teatro - Scuola di calcetto e attività motorie

SPORTELLO ASCOLTO PSICOLOGICO FAMIGLIE E ORIENTAMENTO CON L’ASSOCIAZIONE

Emotivando

SPORTELLO ASCOLTO FAMIGLIE –DOCENTI – ALUNNI CON L’ASSOCIAZIONE DSA – DISLESSIA,

UN LIMITE DA SUPERARE

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON GLI ENTI TERRITORIALI E IN RETE CON LE ISTITUZIONI

SCOLASTICHE DEL TERRITORIO:

Marano Ragazzi Spot Festival - Vivi la strada - Ragazzi in aula- una modalità per conoscersi (Associazione Magistrati –AREC) – A scuola con la

protezione civile - Frutta nella scuola

PIANO DELLE USCITE Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un importante momento di arricchimento culturale e di corretta crescita civica degli studenti. Tutte le iniziative, trattandosi di attività didattica, devono essere coerenti con la programmazione annuale, di cui sono parte integrante, costituendone un completamento, un arricchimento e un momento operativo. I Consigli di Classe formulano proposte, condivise, motivate, articolate, che tengano conto degli aspetti finanziari evitando mete che comportino un costo eccessivo per un numero rilevante di famiglie

PROPOSTE DI VISITE GUIDATE

PERCORSO

A Biologico – Naturalistico - Tecnologico Storico – Artistico

Nb: sono previste max 3 visite guidate per classe

VEDI EXCEL

A B

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INCLUSIONE

ACCOGLIENZA ALUNNI

NEI GRUPPI CLASSE

ANALISI DI CONTESTO

RILEVAZIONE DEGLI INDICATORI

DI RISCHIO SECONDO IL

MODELLO ICF

INDIVIDUAZIONE DEI BES

IN LINEA CON LE

RECENTI NORMATIVE

RAPPORTI CON GLI

ENTI

TERRITORIALI

SOCIO-SANITARIO

GLI-GRUPPO DI LAVORO PER

L’INCLUSIONE

Coordina le azioni dei Consigli di classe/interclasse/sezione per l’intervento a favore dei BES:

DA DSA Disturbi Evolutivi Specifici Disagio Stranieri Accoglie le famiglie Collabora con gli Enti Territoriali Fornisce la modulistica per la presa

in carico e il monitoraggio Coordinamento progetti

sull’inclusione

CTI-CENTRO TERRITORIALE PER

L’INCLUSIONE

Coordina azioni di: Informazione Consulenza Formazione Supporti didattici Ausili tecnologici Sportelli di ascolto psicologico-

familiare-counseling Orientamento Diffusione buone pratiche Collaborazione con enti del terzo

settore

FORMAZIONE DOCENTI

Con la Legge n.l07/2015 si riconosce alla formazione permanente dei docenti un ruolo fondamentale e strategico per il miglioramento del Sistema lstruzione del nostro

Paese. Tra le varie misure previste in questo ambito, nella Legge 107/2015, al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze

professionali, l'art. I comma 121 istituisce la Carta elettronica (e il relativo importo nominale di 500 euro/annuo come da nota MIUR AOODGRUF/U 15219 DEL 15.10.2015

e del DPCM del 23.09.2015) per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di seguito denominata Carta del

docente.

Questa iniziativa ha l'obiettivo di responsabilizzare il docente e di rafforzarne la professionalità in termini di conoscenze, competenze disciplinari e trasversali, scelte

didattiche e prospettive pedagogiche per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze degli allievi e ai bisogni formativi espressi da un contesto sociale e culturale in

continuo mutamento.

ANNUALITÀ 2014 - 2015

Conduzione di Audit interni

Strumenti di valutazione del Sistema Scolastico

Valutare e Certificare per competenze

ANNUALITÀ 2015 - 2016

Formazione interna sui BES

“Dubbi e incertezze

strumenti e strategie”

“Verifica degli Apprendimenti e Valutazione delle Competenze” II Annualità

La certificazione delle

competenze e la didattica per

competenze con ricerca azione

sulle CLIL (N.I. 2012)

Sicurezza e salute:

Protezione Civile a scuola

Formazione emergenze

sanitarie (Primo soccorso)

5 novembre ASL NA 2

Nord

Allenatori pallamano

Azioni di formazione del CTI territoriale

Counseling scolastico per la relazione

educativa e di aiuto proposta progettuale

per l’inclusione degli alunni con disabilità

di cui al D.M. n. 435 del 16 giugno 2015,

art. 1, comma 2, lett. b)

“Didattica inclusiva: innovazione

metodologica e nuove tecnologie”,

gestione della classe attraverso buone

prassi per tutti e per ciascuno.

Formazione Informatica

di base e/o avanzata:

proposte IFEP

Formazione neo assunti Come nota MIUR, prot. N.6768del 27.02.2015 Giornate formative/informative Sulla buone pratiche:

C.A.A.

Classe web 2.0/Flipped Classroom

Didattica Integrata

e-twinning

Coding

Mat@bel

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ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

PERSONALE AMMINISTRATIVO Dsga Assistenti amministrativi

FIGURE DI SISTEMA AL POF Funzioni strumentali Referenti di settore

SICUREZZA Servizio di prevenzione e protezione

FIGURE DI STAFF Collaboratori del DS Referenti di plesso

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA Antonietta Guadagno

FIGURE DI SISTEMA AL POF Funzioni strumentali Referenti di settore

COORDINAMENTO PEDAGOGICO Per la programmazione

Per la valutazione Per i Bisogni Educativi Speciali

Organigramma FIGURE DI STAFF

1° Collaboratore vicario: CERULLO MARIA 2° Collaboratore: RANIA ROBERTO

REFERENTI DI PLESSO

Amanzio : BARILLARI LUCIA

Referenti scuola dell’infanzia: Tipaldi Maria –

Migliaccio Anna

Ranucci : GIGLIO CARMELA – MORRA LOREDANA

Referenti scuola dell’infanzia: Catuogno Maria –

Moio Giuseppa

Referenti SSI°G: PAPA ROSARIA – CERULLO

GIOVANNA

Alfieri: STEFFANINI ROBERTA

Scuola Primaria e dell’infanzia: CANTIELLO TERESA

Organigramma PERSONALE AMMINISTRATIVO

DSGA: DE MAGGIO VITO

Contabilità: CARDANO ANNA

Personale a T.I.: CARDIN LILIANA

Personale e alunni SSI°G: CONTI GAETANA

Personale a T.D.: IZZO LUISA

Alunni (primaria ed infanzia): CRISPO ANGELA

Alunni/affari generali: RUSSO IVAN ERMANNO

Alunni/affari generali: ZAZA LUISA

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ORGANIGRAMMA FIGURE DI SISTEMA

FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 1

POF PROGRAMMAZIONE

PANNELLA ANNA

Gruppo studio per il Curricolo

3 docenti infanzia: Catuogno – Parente – Mallardo 5 docenti primaria: Abbinante (prime) – Imperatore (seconde) - Alfè (terze) – De Roma (quarte) - Visconti (quinte) 5 docenti SSI°G: Baiano C. Borriello – Carafa P. – Salzano- Spigno -Pizzonia

Referenti Continuita’ e Orientamento 3 referenti infanzia: Marra – Migliaccio – Principe A. Referente primaria: Turco - Ruggiero 2 referenti SSI°G: Cerullo L.- Davino

POF VALUTAZIONE

DI PALMA ANNA

GAV (Gruppo Autovalutazione)

Baiano A. - Morra R. – Steffanini Cerullo M. – Di Palma – Ferrigno –– Rania Nasti - Messico – Moio M. – Grossi

FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 2

DOCENTI E FORMAZIONE AMITRANO LUISA

Referenti di laboratorio

2 referenti sport: Bercioux – Moio G. 1 coordinatore laboratori espressivi: Morra L. 3 referenti laboratori espressivi: Carafa A. Ruggiero – Velardi

INNOVAZIONE METODOLOGICA E

LABORATORI TECNOLOGICI MAGISTRO LEONARDO

2 referenti laboratori tecnologici: Morra L. (R) – Barillari (A) 2 referenti laboratori linguistici: Pelosi – Perilli Referenti sito web: Di Palma – Magistro 2 referenti lab scientifici: Lerro - Pannella

FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 3

ALUNNI CERULLO LUISA

GLI d’Istituto

Referente BES: Amitrano (R)– Capece – Lipardi Referenti DSA/DA: Cerullo Luisa - Lipardi (A) – Di Maro - Musella 3 referenti dispersione: Referenti di plesso: Barillari (A) – Morra L.(R) – Steffanini (AL) Componenti CTI - Referente CTI : Cerullo Luisa referente CTI infanzia: Amitrano Luisa 2 referenti ICF: Cerullo M. – Di Palma A. Referente ASL - Referente S.S. Comune -3 Referenti genitori

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 4

PROGETTAZIONE

EXTRACURRICOLARE PAPA ROSARIA

Referenti MRSF ed eventuali Progetti

3 referenti : Acciardi (A)– Bercioux (R) – Petrelli (Al)

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

DAVINO FILOMENA

Referenti visite guidate e

viaggi d’istruzione

3 referenti: Cipolletti (A) – D’Andria (R) Alì – De Sica (SSI°G)

COORDINAMENTO PEDAGOGICO (DETERMINA DS 170)

PRIMARIA PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE

Programmazione Ruggiero L. Bucciero Alfè De Roma Visconti

Valutazione Piccirillo Principe Napolano A. Ferrigno Baiano

BES Alvino D’Orsi Ferrillo A. Fedele Napolano F.

SCUOLA S.I° G. Corso A Corso B Corso C Corso D Corso E Corso F

Programmazione Pistorio Baiano A. Toce Davino Borriello Magistro

Valutazione Cerullo L. Papa Baiano C. Pizzonia Cerullo G. Spigno

BES Mazzei Steffanini Capece Lorenzello Musella Fusco

INFANZIA AMANZIO RANUCCI ALFIERI Programmazione Parente Catuogno Davino

Valutazione Migliaccio Marra Giardini

BES D’Ausilio Lipardi Schiano

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SICUREZZA La Salute e la Sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona sanciti dalla Costituzione. Il Decreto Legislativo n° 81/2008, prevede espressamente che anche la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute e sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione. Gli art. 17 e 18 del Testo Unico stabiliscono l’obbligo per il datore di lavoro (nella scuola il Capo d’Istituto) di provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione circa i rischi e l’organizzazione della sicurezza nell’azienda, e riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza e di salute. Anche il D, Lgs. 81/2008 conferma l’obbligo formativo. Anche la legge 10772015 dà ampio spazio alla diffusione della cultura della sicurezza.

INFORMAZIONE RELATIVE:

a) ai rischi per la sicurezza e la salute connessi all'attività; b) alle misure di prevenzione e protezione adottate; c) alle norme di comportamento specifiche relative a particolari ambienti scolastici (es. palestra, laboratori scientifici, ecc.); d) ai pericoli connessi all'uso di sostanze o preparati pericolosi; e) alle modalità di segnalazione di pericoli; f) al comportamento in caso di infortunio e alle procedure di primo soccorso.

OGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA

L'organizzazione della sicurezza poggia sui seguenti adempimenti del Dirigente Scolastico:

1. valutare gli specifici rischi dell'attività svolta nell'istituzione scolastica ed elaborare un

documento, conseguente alla “valutazione dei rischi”, da tenere agli atti, indicante, tra

l'altro, i criteri adottati nella stesura della valutazione, nonché le opportune misure di

prevenzione e protezione dai rischi;

2. designare il responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione e gli addetti al servizio di

prevenzione e protezione;

3. designare il Medico Competente

4. designare i lavoratori addetti alle misure di prevenzione incendi, evacuazione e di pronto

soccorso (figure sensibili); nonché la figura del preposto ove necessaria (es. laboratori, aule

speciali

5. fornire ai lavoratori, e agli allievi, ove necessario, dispositivi di protezione individuale;

6. assicurare un'idonea attività di formazione e informazione degli interessati, personale ed

alunni, in ragione delle attività svolte da ciascuno e delle relative responsabilità;

7. consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e informare le RSU

(Organizzazioni sindacali) sull'attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di

lavoro (art. 6 CCNL/1999);

8. tenere aggiornato il registro infortuni e rispettare le clausole assicurative

ORGANIGRAMMA

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

ADDETTI: ANTINCENDIO – PRIMO

SOCCORSO – OSSERVANZA DIVIETO DI

FUMO

AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO, VERIFICA E VALUTAZIONE

PREMESSA

I progetti di autovalutazione rientrano nell'ambito della "ricerca-azione" e dello sviluppo scolastico: l'istituto scolastico non è infatti unicamente

l'oggetto di studio del progetto, ma anche e soprattutto l'oggetto di cambiamento in una visione dinamica dell'azione del ricercatore.

Intraprendere un'autovalutazione d'istituto significa essere consapevoli sin dall'inizio che, strada facendo, la propria scuola cambierà in

direzioni che non sempre è possibile prevedere e che non sempre incontreranno l'approvazione di tutti.

Diventa, quindi, indispensabile l'incontro delle diverse componenti della scuola che a varie riprese sono chiamate ad esprimersi e a mettere a

confronto le loro visioni così da sviluppare la cultura collaborativa che è una caratteristica principale delle scuole più efficaci.

PER

caratterizzato finalizzato

da Criteri

di scientificità

al miglioramento

del servizio

18

Il RAV

(Rapporto di Autovalutazione d'Istituto):

Permette alla

scuola di

compiere

un’autentica

autoanalisi dei

punti di forza e

di criticità,

grazie a dati

comparabili

Consente di porre in

relazione gli esiti

dell’apprendimento con i

processi organizzativo-

didattici all’interno del

contesto socio-culturale

della scuola stessa

Consente

l’individuazione

di priorità e di

obiettivi di

miglioramento. Il processo di

autovalutazione

prende avvio

dall’analisi di

informazioni

qualificate in

possesso della

scuola.

Rappresenta una risorsa strategica per:

Orientare le politiche educative alla crescita

culturale, sociale ed economica del Paese

Promuovere un esercizio responsabile

dell’autonomia da parte delle istituzioni

scolastiche e formative

Rispondere all’impegno richiesto dall’Europa di

sostenere, con un programma di

ristrutturazione, le scuole che hanno fatto

registrare risultati insoddisfacenti

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

DPR n° 275 del 1999, art.10:

REGOLAMENTO AUTONOMIA SCOLASTICA

DPR 28 marzo 2013 n° 80

Regolamento sul sistema nazionale di valutazione

Direttiva n°11 del 18 settembre 2014

– Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e

2016/2017

C.M. n°47 del 21 ottobre 2014

– Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della

ANALISI DEI PROCESSI

L’analisi di processi sarà svolta sulla base di un modello che vede il servizio scolastico come un percorso che ripropone ciclicamente una

sequenza di cinque fasi. Esse sono:

la definizione dell’offerta formativa che caratterizza l’istituto: la conoscenza del contesto nel quale la scuola opera; la definizione delle finalità della scuola; la scelta dei bisogni di formazione che si intende soddisfare in base alle proprie risorse; la pubblicizzazione e diffusione dell’offerta formativa elaborata;

la progettazione dell’offerta: l’identificazione e progettazione dei percorsi formativi e delle attività ed esperienze che si ritengono più efficaci per far acquisire le competenze previste dal profilo di uscita, l’identificazione e la progettazione dei servizi necessari per garantire il successo formativo a tutti gli alunni; la progettazione dei criteri di valutazione;

la progettazione dell’organizzazione per realizzare l’offerta: la progettazione dell’or-ganizzazione complessiva del servizio scolastico per utilizzare le risorse personali e strumentali nel modo più efficace ed efficiente per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti;

il controllo dell’erogazione del servizio: la programmazione di dettaglio dell’eroga-zione del servizio; l’attuazione delle attività programmate; il controllo delle stesse e l’attuazione degli interventi necessari ad eliminare le non conformità e i difetti riscontrati;

la valutazione dei risultati prodotti e la riprogettazione dell’offerta: l’analisi dei risultati prodotti, la rilevazione degli scostamenti dai risultati previsti; l’analisi delle cause dei problemi riscontrati; la progettazione dei miglioramenti e la riprogettazione dell’offerta.

ANALISI DEI RISULTATI. AREE E INDICATORI

• Le caratteristiche del contesto, gli indicatori descrivono le caratteristiche demografiche, socio-economiche, familiari e degli studenti in

ingresso (CONTESTO);

• Risorse in ingresso, gli indicatori descrivono le dotazioni strutturali, finanziarie, tecnologiche e umane della scuola (INPUT);

• Risultati prodotti, gli indicatori descrivono la qualità dei risultati raggiunti dalla scuola in termini di esiti di apprendimento, risultati in uscita

ciclo di studi, successo scolastico nella scuola di destinazione, livello di soddisfazione dei clienti (OUTPUT);

• Apertura al territorio, gli indicatori descrivono il livello di partecipazione della scuola a progetti extraterritoriali, a reti locali e nella fornitura di

servizi alla comunità (APERTURA AL TERRITORIO).

20

ANALISI SODDISFAZIONE

Questa sezione consente di raccogliere i dati relativi alla soddisfazione dei vari portatori d’interesse della scuola. Gli indicatori di soddisfazione

vengono calcolati mediante questionari da somministrare a:

• Studenti

• Genitori

• Docenti

• Personale ATA

• Territorio (associazioni, enti di volontariato ecc.).

STRUMENTI

I questionari sono strutturati in modo omogeneo per consentire di raccogliere i vari punti di vista dei portatori di interesse (stakeholder) sui

seguenti aspetti del servizio scolastico:

• Percorso formativo, cioè come il soggetto intervistato valuta le possibilità per il futuro fornite dalla scuola, il benessere in classe, la

soddisfazione risultati ottenuti;

• Insegnamento, cioè come il soggetto intervistato valuta la rispondenza ai bisogni dello studente, il coinvolgimento dello studente, la

preparazione dei docenti;

• Organizzazione, cioè come il soggetto intervistato valuta l’adeguatezza degli orari e del calendario; l’adeguatezza servizi amministrativi e di

segreteria, la pulizia e sorveglianza della sede;

• Infrastrutture, cioè come il soggetto intervistato valuta la sicurezza dei laboratori; l’utilizzo dei laboratori e l’adeguatezza delle

apparecchiature.

• Clima relazionale, cioè come il soggetto intervistato valuta i rapporti con gli studenti, i docenti, il personale ATA, i genitori, il dirigente

scolastico, il rapporto con le aziende.

• Comunicazione, cioè come il soggetto intervistato ne valuta la chiarezza e trasparenza, la tempestività e l’accesso alle informazioni.

MONITORAGGIO

L'attuazione di processi di monitoraggio, sia attraverso il confronto costante tra i referenti dei progetti per la valutazione degli esiti delle attività

svolte, sia attraverso la rielaborazione dei dati raccolti con la sistematica osservazione delle criticità e dei bisogni, rappresentano momenti cardine

da inserire nel quotidiano operare scolastico.

AMBITI D’INDAGINE:

• LE INTENZIONI

In questa area sarà posta sotto osservazione la mission della scuola, ovvero le questioni essenziali che essa intende affrontare, i bisogni che

intende soddisfare, le ragioni della sua specifica identità professionale e culturale.

• LE AZIONI

Messe in atto dalla scuola nel suo complesso.

• LE POTENZIALITA’

Le possibilità individuali e collettive, le aspirazioni degli individui e dei gruppi che prefigurano una possibile trasformazione della scuola.

• LE PERCEZIONI

Le auto rappresentazioni e le rappresentazioni che i soggetti interni ed esterni hanno della identità della scuola.

GLI OGGETTI D’INDAGINE:

• IL MODELLO DIDATTICO

L’insieme delle scelte organizzative e metodologiche che strutturano l’azione formativa.

Scheda di valutazione di

progetto e scheda

tecnica di riepilogo ore

di docenza e non

docenza. (Mod. C e G)

Scheda di valutazione di

progetto.

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• IL MODELLO CURRICOLARE

L’insieme delle scelte di organizzazione dei saperi in un progetto formativo.

• IL MODELLO ORGANIZZATIVO

L’insieme delle condizioni gestionali e relazionali che supportano i processi formativi.

• IL MODELLO RELAZIONALE

Insieme dei rapporti tra docenti, tra docenti e direzione d’istituto, tra istituto, allievi e famiglie che determinano il funzionamento didattico e

organizzativo della istituzione scuola.

SISTEMA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di

operare con flessibilità sul progetto educativo. Essa è, pertanto, lo strumento privilegiato che permette ai docenti la continua e flessibile regolazione della

progettazione educativo/didattica.

La valutazione è un processo complesso, sistematico e continuo. Essa precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva Azioni da intraprendere,

regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei

processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

Valutazione diagnostica

come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di apprendimento:

Prove oggettive (concordate per classi parallele a livello d’Istituto/Scuola Primaria/Scuola secondaria di 1° grado)

Osservazioni sistematiche e non

Valutazione formativa

per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere

le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso:

osservazioni sistematiche e non

verifiche oggettive e non oggettive degli obiettivi intermedi e finali

analisi della congruenza tra obiettivi e risultati

Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n.169/2008 di conversione del D.L.137/2008

Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e delle competenze

acquisite a livello di maturazione culturale e personale mediante un giudizio analitico (che riguarda solo la scuola Primaria).

Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno/a, ma anche per le famiglie.

Valutazione orientativa

Favorisce un’accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future.

VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI/E

Criteri di valutazione del processo formativo

Affinché il processo valutativo risulti trasparente, valido, comprensibile è importante distinguere i momenti di verifica/misurazione dalla

valutazione.

Si deve distinguere il momento della misurazione (rilevazione ragionevolmente oggettiva dei dati) dallo specifico della valutazione intesa

come PROCESSO che, partendo da ciò che l'alunna/o è e già sa, promuove il progressivo avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei

ritmi e delle condizioni soggettive dell'apprendimento.

La VALUTAZIONE è considerata come VALORIZZAZIONE in quanto non si limita a censire lacune ed errori, ma evidenzia le risorse, le

potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno/a a motivarsi, a costruire un'immagine positiva e realistica di sé.

24

La valutazione periodica e annuale terrà conto, oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere

elaborazioni, anche dell’aspetto formativo nella scuola di base, ossia dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun

alunno/a rispetto alla situazione iniziale e la maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche.

Nel nuovo sistema di istruzione nazionale la scuola è chiamata a valutare le competenze e a certificarle al termine della

scuola primaria e del primo ciclo secondo livelli e indicatori esplicativi che afferiscono a ciò che l’alunno effettivamente

sa fare e al suo livello di padronanza

Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;propone e

sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le

conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

D – Iniziale

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper

applicare basilari regole e procedure apprese.

L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Per giungere alla valutazione delle competenze, necessita seguire un percorso che prevede “capovolgere” l’impostazione metodologico-

didattica per rendere l’alunno co-costruttore del suo apprendimento. La scuola, avendo aderito lo scorso anno alla sperimentazione del

modello di certificazione delle competenze (C.M. 3 del 13 febbraio 2015 e C.M. 49/2014) intende continuare nel percorso di studio per

l’approfondimento circa la revisione della didattica e impostarla per competenza e pervenire alla loro certificazione in modo più

consapevole attraverso l’individuazione e la proposta di compiti in situazione.

Si valuteranno anche le competenze trasversali: acquisizione di abilità operative, padronanza di conoscenze e linguaggi, sviluppo di competenze

comunicative ed espressive, autonomia intesa come atteggiamento critico di fronte alla soluzione dei problemi, abilità metacognitive (saper spiegare il

‘come’ e il ‘perché’ si è arrivati ad una determinata soluzione).

Il processo formativo della persona, assume particolare rilievo nella valutazione degli alunni/e con particolari bisogni e la valutazione degli alunni stranieri.

Per quanto riguarda la valutazione degli alunni/e con BES, il gruppo tecnico di Valutazione sta studiando alla luce anche di indicazioni ministeriali, criteri

univoci e che possano valorizzare i singoli miglioramenti di ciascuno.

Per quanto concerne gli alunni/e stranieri la valutazione si ispira ad una necessaria graduale analisi dei progressi non solo riferiti all’acquisizione della

conoscenza della lingua italiana, alle potenzialità di apprendimento dimostrate, alla motivazione e all’impegno, agli interessi e attitudini dimostrate, ma

anche e soprattutto alla globale integrazione del discente nel diverso contesto socio – culturale di residenza, rispetto a quello nativo.

I docenti della scuola primaria utilizzano la scala in decimi da 10 a 5 sia per la valutazione quadrimestrale e finale delle singole discipline sulla scheda di

valutazione, sia per le prove oggettive quadrimestrali scelte collegialmente tra classi parallele. La stessa scala viene utilizzata anche per le verifiche in itinere

somministrate dall’équipe o dal singolo insegnante al termine di un percorso di apprendimento.

I docenti della scuola SSIG utilizzano la scala in decimi da 10 a 4.

I docenti di Religione Cattolica esprimono la loro valutazione in giudizi dal Non Sufficiente a Ottimo.

Per quanto riguarda i lavori che fanno parte della pratica quotidiana, (ad esempio la correzione dei quaderni, esercitazioni e produzioni quotidiane in classe

o a casa), ogni insegnante o équipe ne decide le modalità attraverso giudizi descrittivi personali.

Le famiglie vengono informate circa le modalità di valutazione sia d’Istituto che d’équipe nei vari incontri assembleari.

INDICATORI DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO

A tal riguardo si tenga in considerazione l’indicatore riguardante IL RISPETTO DELLE REGOLE DI CONVIVENZA CIVILE (rispetto delle persone,

delle cose e dell’ambiente scolastico).

Gli insegnanti della scuola primaria valutano il comportamento degli alunni/e mediante un giudizio sintetico.

PROVE INVALSI

26

La scuola ha l’obbligo di partecipare alla somministrazione nazionale delle prove INVALSI solo per le classi indicate nella normativa emanata

dall’Ente.

L’INVALSI è l’Ente di ricerca che effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva

dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento

permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV):

studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;

effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole;

fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione;

svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche;

formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione.

La scuola, dunque, valuta e comunica agli stakeholder, comportamenti, risultati e impatti

delle proprie scelte e del proprio agire in rapporto alla missione ed ai valori etici posti a

fondamento dell’attività istituzionale; una rendicontazione sociale che presuppone il

concetto di responsabilità ed il dovere di coinvolgimento degli stakeholder a tutto campo,

dall’analisi dei bisogni e delle aspettative alla costruzione del consenso intorno alle scelte, fino

al monitoraggio ed alla comunicazione dell’effettiva creazione di valore.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

28

INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

1) Risultati scolastici Riduzione della variabilità tra le

classi

Portare la variabilità dei punteggi tra le

classi dal 14.6% al 10% nel corso dei

tre anni successivi

Riduzione dell'abbandono

scolastico

Portare il dato del 2,7% di

abbandoni/trasferim. nella S. Prim. allo

0,3% del dato provinciale. Per la SSIG

passare dal 4% allo 0,6% dato

provinciale

2) Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Miglioramento degli esiti nelle

prove standardizzate Nazionali

in Matematica

Innalzamento degli esiti del 3% nella

Scuola Primaria e SSI°G rispetto alla

media nazionale per la Matematica e

per la Lingua italiana.

Miglioramento degli esiti nelle

prove standardizzate Nazionali

in Italiano

Innalzamento degli esiti del 5% nella

Scuola Primaria e SSI°G rispetto alla

media nazionale per la Lingua italiana.

Miglioramento nei risultati della

Prova Nazionale dell'Esame di

Stato nella classe III della SSI°G.

Innalzamento del 5% nei risultati della

Prova nazionale d'esame da qui a tre

anni, riferendosi agli allievi uscenti

quest'anno dalle classi terze

3) Competenze chiave e di

cittadinanza

Sviluppo delle competenze

sociali degli studenti della

scuola primaria e SSI°G

Diminuzione del numero dei

provvedimenti disciplinari del 20%.

Sviluppo dell'autonomia di

iniziativa e la capacità di

orientarsi

Aumento in percentuale del 20% nella

corrispondenza tra consiglio

orientativo e scelta effettuata.

30

La scuola, pertanto, è chiamata ad attivare specifiche iniziative didattiche finalizzate al miglioramento delle performances scolastiche degli

studenti, con riguardo sia alle situazioni di debolezza, sia alle situazioni di eccellenza che devono essere opportunamente valorizzate.

AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO

1) Curricolo, progettazione e

valutazione

Uso costante di tecniche didattiche e strategie metodologiche innovative

(attività laboratoriali, flipped classroom, giochi di simulazione,

cooperative learning...)

Attività di recupero e consolidamento finalizzate principalmente al

miglioramento dei risultati delle Prove standardizzate nazionali

Affinamento di forme comuni di verifica degli apprendimenti e

introduzione di appropriate modalità e strumenti per la valutazione delle

competenze

3) Inclusione e

differenziazione

Aprire uno sportello per il recupero e monitorarne gli esiti

Incrementare l'utilizzo e/o la sperimentazione di metodologie e strategie

didattiche volte all'inclusione.

Aprire uno sportello per gli alunni stranieri e le loro famiglie con l'aiuto di

mediatori culturali e linguistici

Monitorare il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli alunni

attraverso criteri condivisi

Implementare e organizzare meglio le collaborazioni con associazioni ed

enti specializzati nel settore

5) Orientamento strategico e Specificare in modo chiaro ed inequivocabile i compiti e i ruoli delle figure

organizzazione della scuola impegnate nell'organizzazione della scuola

Monitorare in modo sistematico i processi e i risultati attesi

dall'organizzazione con adeguati strumenti.

Riorganizzare l'orario flessibile in funzione del curricolo per competenze

Potenziare la formazione e l'aggiornamento professionale dei docenti

con percorsi formativi di qualità.

azione

32

Step 8 – Comunicare il

piano di

miglioramento

Step 9 – Implementare

il piano di

miglioramento

Step 7 – Elaborare un

piano di miglioramento,

basato sul rapporto di

autovalutazione

Step 6 – Stendere un

report descrittivo dei

risultati dell’

autovalutazione

Step 5 – Condurre

l’autovalutazione

Step 4 – Organizzare

la formazione

Step 3 – Formare

uno o più gruppi

di autovalutazione

Step 2 – Comunicare il

progetto di

autovalutazione

Step 1 -

Decidere come

organizzare e

pianificare

l’autovalutazio

ne

Strategia del miglioramento continuo,

per piccoli passi

metodologia

P D C A

PREVENIRE I PROBLEMI

AVVISO PER LA SELEZIONE E IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI FINALIZZATI ALLA DEFINIZIONE E

ALL’ATTUAZIONE DEI PIANI DI MIGLIORAMENTO. (PROT. N. AOODRCA/RU/11170 DEL 9/10/2015