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Strada urbana di quartiere
Progetto della piattaforma e dei bordi stradali
Corso integrato - Progetti di infrastrutture e viabilità
prof. Paola Pucci
La strada
Funzioni:
1) garantire la circolazione delle persone (e delle merci) all’interno di un territorio, garantendo anche gli spazi di supporto per la realizzazione dei servizi a rete (acquedotto, fognatura, distribuzione gas ed elettricità…);
2) fornire spazi alla vita di relazione tra i cittadini (con riferimento, per esempio, alle attività commerciali, culturali, sociali, religiose…);
3) collegare, mettere in rapporto formale, ed anche sostanziale, gli altri spazi urbani, aperti o edificati, pubblici o privati (per esempio in termini di valorizzazione delle proprietà immobiliari).
Le dimensioni della strada
• La strada come elemento del sistema di trasporto
• La strada come spazio di relazione
• La strada come fatto architettonico
La carreggiata stradale
La carreggiata stradale è la parte della piattaforma stradale destinata alla circolazione dei veicoli.
Solitamente suddivisa in corsie (di marcia od anche di manovra), che possono essere:
• promiscue
• specializzate o riservate (ad esempio ai mezzi di trasporto pubblico, od ai ciclisti).
Il dimensionamento delle corsie deve avvenire sempre in relazione all’obiettivo comportamentale che ci si è prefissi. In particolare:
• il modulo (larghezza) di ciascuna corsia deve essere rapportato alla velocità di progetto della strada;
• il livello di promiscuità/separazione degli usi deve tenere conto del ventaglio di comportamenti ammessi.
Le variazioni di larghezza della carreggiata sono importanti elementi progettuali, e possono essere utilizzate:
• per sottolineare punti particolarmente critici (restringimenti),
• per rendere più “aperto” il campo dei comportamenti possibili (piazze e simili).
La carreggiata può caratterizzarsi per sfalsamenti, sia planimetrici che altimetrici, tali da modificarne i modi d’uso.
Schema generale di sviluppo di un progetto
Riconoscimento di sequenze
Componenti dimensionali del
progetto
Componenti singolari del
progetto
Componenti specifiche del
progetto
Ricomposizione in sequenze
Profili trasversali
Sviluppo planimetrico
Profili longitudinali
Prospettive
Lungo la strada
Alle intersezioni
Lungo la strada
Alle intersezioni
Materiali
Arredo urbano
Illuminazione
verde
Bordi
Intersezioni
Isole
spartitraffico
Attraversamenti
pedonali
Zona di
avvicinamento
progetto
Definizione delle sequenze
Dipende da:
-Morfologia del tessuto costruito e non: tipologia
edifici, quinte prospettiche, rapporti con lo spazio
non edificato;
- elementi puntuali di rilievo: monumenti, fontane,
edifici storici…
- attrattori di traffico, bersagli sensibili …. in
termini di funzioni urbane
-organizzazione della rete viaria: intersezioni e
accessi laterali
-Percezione degli utenti in orari diversi della
giornata
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Le sequenze
Regione Emilia Romagna.Linee guida per la progettazione integrata di infrastrutture stradali
Caravaggi L., Menichini S., Pavia R., Stradepaesaggi, Meltemi editore, Roma, 2004.
Progetti: scheda grafica
Scheda Progetto_tracciato/paesaggio:il ritmo – interpretazione del ritmo
Schema generale di sviluppo di un progetto
Riconoscimento di sequenze
Componenti dimensionali del
progetto
Componenti singolari del
progetto
Componenti specifiche del
progetto
Ricomposizione in sequenze
Profili trasversali
Sviluppo planimetrico
Profili longitudinali
Prospettive
Lungo la strada
Alle intersezioni
Lungo la strada
Alle intersezioni
Materiali
Arredo urbano
Illuminazione
verde
Bordi
Intersezioni
Isole
spartitraffico
Attraversamenti
pedonali
Zona di
avvicinamento
progetto
Dimensioni del progetto
• sviluppo planimetrico
• profilo trasversale• profilo longitudinale
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
A ogni sequenza corrisponde un profilo tipo
Principi generali di progetto sono:- Distribuire lo spazio per avere
equilibrio tra le diverse funzioni e i diversi utenti
- Cambiamento nei modi d’uso :
moderazione della velocità, permeabilità trasversale, protezione
utenti deboli
- Costruzione del paesaggio
Dimensioni del progetto
sviluppo planimetrico: il gioco delle aperture e chiusure delle prospettive può incidere
anche sulle modificazioni esistenti o indotte degli allineamenti;
definisce la ripartizione degli spazi e il loro dimensionamento
ha ruolo fondamentale nella acquisizione delle visuali libere necessarie per la sicurezza
della circolazione e per governare le velocità delle manovre veicolari, con particolare
riferimento ai raggi di curvatura di cigli e raccordi;
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Dimensioni del progetto
profilo longitudinale: la variazione del profilo è in genere limitata agli sfalsamenti delle quote dei piani di percorrenza (pedonale e/o carrabile).
• definiscono ed influenzano le priorità d’uso degli spazi• sono elementi efficaci per il governo delle velocità dei veicoli
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Dimensioni del progetto
dimensione trasversale: definisce la ripartizione degli spazi e il loro dimensionamento
E’ la rappresentazione fondamentale:- delle funzioni presenti
• dei loro rapporti gerarchici.
Le modalità di disegno dei bordi traducono le conflittualità reciproche.
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Uso del suolo e morfologia insediativa
(stato di fatto)
Sezioni (stato di progetto)
Il contesto (stato di fatto)
Analisi visuale (stato di fatto)
Rilievo per sequenze – scheda tipo
Trattamento della piattaforma
• Bande sonore,
• Riduzione della carreggiata
– Fascia centrale polivalente
– Franchi laterali polivalenti
• Disassamenti orizzontali (chicanes)
• Disassamenti verticali (platee, dossi)
• Piste ciclabili
• Attraversamenti ciclo-pedonali rialzati
Alle intersezioni
• Intersezioni a raso in sicurezza
• Intersezioni rialzate
• Place traversante
• Rotatorie
• Aree per la sosta
• Marciapiedi e cordoli
• Porte di accesso
• Alberature
• Illuminazione
Trattamento dei bordi
Il progetto: componenti
Trattamento della piattaforma
Bande sonore
Le bande sonore predisposte
con differente pavimentazione o
colorazione hanno la finalità di far
rallentare l’autoveicolo in modo
graduale e proporzionale alla
distanza dall’elemento di
moderazione del traffico
successivo (porta di accesso,
incrocio con zona a traffico
limitato, attraversamento pedonale
e ciclabile a raso…),
Ridurre l’ampiezza della carreggiata ha l’obiettivo di abbassare la velocità di guida e minimizzare i punti di
conflitto tra veicoli, pedoni e ciclisti nell’attraversamento di ambiti urbani con intense relazioni tra i fronti
opposti della strada. Le soluzioni :
•la realizzazione di una fascia centrale polivalente, pavimentata ed eventualmente combinata con elementi di
illuminazione, alberature o arredo funzionale.
•La realizzazione di franchi laterali polivalenti
Trattamento della piattaforma
Riduzione della carreggiata
Trattamento della piattaforma
Intersezioni a raso
Con l’obiettivo di mettere in sicurezza i punti
sensibili di attraversamento è opportuno
realizzare un’isola centrale in
corrispondenza della mezzeria della
carreggiata. La funzione dell’isola è quella di
facilitare l’attraversamento della strada da
parte degli utenti deboli, nonché di mettere in
sicurezza le manovre di svolta a sinistra per i
ciclisti. L’isola centrale ha anche l’obiettivo di
restringere il campo visuale della
carreggiata in modo da indurre i conducenti di
autoveicoli a ridurre le velocità ed evitare
manovre di sorpasso.
Trattamento della piattaforma
Isola salvagente
Esempio di Isola salvagente: la larghezza Bi deve essere almeno 2 mt nei casi in cui si inserisce
anche un attraversamento ciclabile.
Le larghezze Be dovranno essere calcolate in relazione:
• ai flussi,
•alle componenti di traffico
•alle tipologie di traffico che insistono sulla strada
Trattamento della piattaforma
Riduzione della carreggiata
Nei casi in cui non è possibile o necessario inserire una fascia centrale polivalente, la larghezza
della carreggiata può essere ridotta mediante l’impiego di franchi laterali polivalenti:
- super.ci pavimentate, di ampiezza variabile in funzione del calibro stradale disponibile, tali da
consentire il libero deflusso di due veicoli provenienti in senso opposto e utilizzabili anche per il
transito delle biciclette.
Trattamento della piattaforma
Disassamenti orizzontali
I disassamenti orizzontali o chicanes determinano elementi di discontinuità nella linearità della
carreggiata e si ottengono attraverso una deflessione dell’asse stradale.
L’obiettivo è di suddividere longitudinalmente lo spazio stradale in sotto-spazi otticamente delimitati
per indurre i conducenti degli autoveicoli a ridurre la velocità e concentrare l’attenzione
sull’insieme dello spazio urbano.
Trattamento della piattaforma
Disassamenti orizzontali
Il dimensionamento degli elementi deve tenere conto:
• delle condizioni di visibilità e di sicurezza;
• della necessità o meno di garantire le possibilità di circolazione ai mezzi di maggiori dimensioni (autocarri, bus);
• dell’eventualità che i veicoli provenienti da un lato “taglino” lo sfalsamento invadendo la corsia opposta.
Tali condizioni rendono normalmente applicabili questi dispositivi alle sole strade residenziali, con scarso o nullo transito di mezzi pesanti e velocità di progetto limitata (30 km/h).
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento dei bordi
Aree per la sosta
La disposizione della sosta rappresenta un importante elemento per configurare l’andamento planimetrico della carreggiata.
Nel caso di strade residenziali a scarso traffico ed elevata domanda di stazionamento veicolare (“strade-parcheggio”),
il posizionamento degli stalli può costituire un elemento progettuale, quasi sufficiente a garantire il conseguimento degli obiettivi di moderazione del traffico stesso.
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento della piattaforma
Disassamenti orizzontali con restringimento puntuale della carreggiata
I
Trattamento della piattaforma
Disassamenti orizzontali
Riduzione spazi sosta (3/4 per lato)
Rischi di compatibilità con i ciclisti se
procedono promiscui con le auto
Buona riduzione della velocità
Riduzione larghezza attraversamento
pedonale con aumento sicurezza per pedone
Miglioramento visibilità reciproca pedone-
automobilista
Buona organizzazione sosta sui lati strada
Creazione effetto porta
Restringimento
puntuale della
carreggiata
Spazi laterali poco utilizzati
Debole effetto sulla velocità
Rottura del percorso rettilineo
Creazione di spazi ad uso pubblico
Miglioramento visibilità
Valorizzazione e rottura prospettiva in
profondità
Deviazione asse
stradale
Rottura della
continuità visiva
Sistemazione artificiale
Incompatibilità con volumi di traffico
consistenti
Rischio di abitudine alla guida sportiva
Riduzione spazi per la sosta
Buona riduzione della velocità
Rottura del percorso rettilineo
Buona riproducibilità
Può creare punti di qualità
Chicane
Effetti negativiEffetti positiviDispositivi
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento della piattaforma
Disassamenti verticaliI disassamenti verticali consistono in rialzamenti puntuali della carreggiata
destinati a ridurre localmente la velocità dei veicoli e, più in generale, a
migliorare le condizioni di sicurezza negli attraversamenti ciclopedonali.
Si distinguono principalmente 3 tipologie:
- trapezoidali o platee rialzate (occupanti tutta la larghezza della
carreggiata),
- quadrangolari o cuscino berlinese (occupanti la parte centrale della
carreggiata),
- circolari o dossi (di forma arrotondata, occupanti tutta la larghezza della
carreggiata) -
Rialzamento della carreggiata
• Dosso artificiale – prefabbricato,
– codice strada ne fissa il dimensionamento in funzione dei limiti di velocità dove vige un limite
< 50km/h;
– è vietata l’introduzione su strade che sono itinerari preferenziali per veicoli di soccorso.
• Cuscino berlinese, derivazione del dosso, ma ha larghezza inferiore alla carreggiata e forma
quadrata (1,40x1,40mt)
– Altezza limitata (da 5 a 7,5 cm)
– Permette ai mezzi pesanti e di trasporto pubblico il passaggio
– Utili in strade in cui è prevista la percorrenza dei mezzi di trasporto pubblico , dei mezzi di
soccorso e dei camion
• Minirotatoria zurighese, collocata al centro di una intersezione, diametro di pochi metri e è
interamente sormontabile (altezza max 7-10 cm)
30
70
30
156515
7.00
30 30130,00
Cuscino berlinese
Trattamento della piattaformaDisassamenti verticali
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
minirotatoria minirotatoria zurighese
Interamente sormontabile
H max al colmo 7/10 cm
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Le rotatorie: tipologie
D > 32/40 mtNon sormontabileGrande rotonda
22 mt < D > 35mtSormontabile ai bordiRotonda compatta a due corsie
22 mt < D > 35mtSormontabile ai bordiRotonda compatta a una corsia
18mt < D > 24 mtsemisormontabileMinirotatoria
14 mt < D > 20 mtsormontabileMinirotatoria
Diametro esterno - DIsola centraleTipologia
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Aumento rumori e vibrazioni
Crea problemi ai ciclis ti
Modesta r iduzione della velocità
Nessuna riduzione parcheggi
Bande sonore
Rischio d ostacolare i passaggio di ambulanze e mezzi
pubblici
Buona r iduzione della velocità
Possibilità di introdurre precedenza a destra agli
incroci in modo sicuro
Non ostacola i cic li
Buono effetto di segnalazione all’incroc io
Minirotatoria
zurighese
Aumento di rumori e vibrazioniBuona r iduzione della velocità
Ottima soluzione per s trade con mezzi pubblic i e
di soccorso
Non ostacola i cic li
Cuscino
berlinese
Rischio d ostacolare i passaggio di ambulanze e mezzi
pubblici
Ostacolo per ciclis ti
Aumento di rumori e vibrazioni
Cattiva qualità vis iva
Buona r iduzione della velocitàDoso
artificiale
Rischio d ostacolare i passaggio di ambulanze e mezzi
pubblici
Ostacolo per ciclis ti
Buona r iduzione della velocità
Abbattimento barriere architettoniche
Maggiore sicurezza pedone
Migliore v isibilità
Buona qualità
Rialzamento
della
carreggiata
Effetti negativiEffetti positiviDispositivi
Trattamento della piattaforma
Piste ciclabili
La circolazione di bici può avvenire:
• sulla carreggiata (corsia promiscua o ciclabile);
• su spazi condivisi con i pedoni (pista ciclopedonale);
•Spazi riservati (piste ciclabili)
L’obiettivo di dare continuità a piste ciclabili spesso porta a sperimentare soluzioni misteche prevedono le tre diverse soluzioni sopra indicate.
La scelta della soluzione dipende:
- dal tipo di strada interessata
- dall’intensità del traffico veicolare, ciclistico e pedonale
- dagli obiettivi progettuali
Dimensionamento piste ciclabili
• Il profilo di un ciclista è di 0,70-0,75 m
• In movimento occupa uno spazio pari a 0,80÷1,00 m.
• Una corsia ciclabile ha larghezza minima di 1,50m, 1,25 m nel caso si tratti di due corsie contigue.
Trattamento della piattaforma
Piste ciclabili
Esempio di pista in prossimità di un’intersezione e
in corrispondenza di fermate del bus
Esempio di pista in prossimità di una intersezione
Corsie e piste ciclabili
A seconda del tipo di strada, dell’intensità del traffico di autoveicoli, di biciclette e di pedoni, e degli obiettivi progettuali che si intendono perseguire, i ciclisti possono circolare:
• in spazi riservati (pista ciclabile)
• sulla carreggiata (corsia promiscua o ciclabile);
• su spazi condivisi con i pedoni (pista ciclopedonale);
Intersezioni a raso
Attraversamenti pedonali
Zebratura con strisce bianche – ampiezza 50 cm
Per attraversamenti rialzati:
•Pendenza tra il 5% e il 10%
•Larghezza maggiore di 3 mt
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento dei bordi
Aree per la sosta
Gli spazi di sosta possono essere organizzati, sia su strada che su piazzali esterni, secondo tre disposizioni-base:
– longitudinale o in linea (L)
– perpendicolare o a pettine (D)
– trasversale o inclinato (T)
Nel caso di strade a traffico elevato o veloce, lo spazio di sosta può essere affiancato da una corsia di manovra, che consente ai veicoli di entrare od uscire dagli stalli senza impegnare – od impegnando solo parzialmente - la corsia di marcia.
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento dei bordi
Aree per la sosta
Schemi di organizzazione della sosta in linea e a 45° combinata con pista ciclabile e accessi carrai laterali (Fonte: EAHV, 1993)
Per mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali in prossimità
di aree per la sosta fra la carreggiata e i marciapiedi che
rappresentano un fattore che riduce la visibilità attiva e passiva tra
pedone e auto:
realizzare un “golfo” che ha le seguenti funzioni:
• miglioramento della visibilità;
• ampliamento del marciapiede in corrispondenza ai punti di
stazionamento pedonale;
• incremento dei posti auto rispetto alle condizioni prescritte dal
Codice della Strada
Trattamento dei bordi
Sosta e attraversamenti pedonali
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento dei bordi
Aree per la sosta
La disposizione della sosta rappresenta un importante elemento per configurare l’andamento planimetrico della carreggiata.
Nel caso di strade residenziali a scarso traffico ed elevata domanda di stazionamento veicolare (“strade-parcheggio”),
il posizionamento degli stalli può costituire un elemento progettuale, quasi sufficiente a garantire il conseguimento degli obiettivi di moderazione del traffico stesso.
Fonte: Baruzzi et alii, 2004
Trattamento dei bordi
Aree per la sosta
Fascia parcheggio combinata ad un disassamento orizzontale (chicane) viale Affori
(fonte: Carlo Molteni)
Trattamento dei bordi
Porte di ingresso
L’ingresso a un centro abitato può essere
evidenziato realizzando una “porta di
accesso”, che può essere costituita:
• da un’isola spartitraffico centrale che
comporta l’interruzione della continuità visiva
dell’asse stradale e una maggiore visibilità
dell’area di transizione;
• da una rotatoria, realizzabile in presenza di
un’intersezione in ingresso al centro abitato,
che porta a una riduzione delle velocità
veicolari, migliorando la sicurezza
dell’intersezione stessa.
Bibliografia
• Baruzzi V., Drufuca A., Sgubbi G., La città senza incidenti, la mandragora, 2004, Bologna
• Bigot J.-P., Faure A., Premartin M., Tiercelin P.; Ville plus sûre, quartiers sansaccidents: savoir faire et techniques; CERTU, Lyon, 1990.
• Busi R., Ventura V.; Vivere e camminare in città: ripensare vie e piazze per la serenitàe la sicurezza; atti della conferenza internazionale, Brescia, 7 giugno 1995; CeSCAm, Brescia.
• Grèze F.; Ville plus sûre, quartiers sans accidents: réalisations et évaluations; CERTU, Lyon, 1994.
• Polo L., Bertan F., Giambruni V.; Manuale per la progettazione dei sistemi di sicurezza stradale e di moderazione del traffico; Regione Veneto, Venezia, 2000.
• Werquin A.-C., Demangeon A.; Boulevards, rondas, parkways… des concepts de voies urbaines; CERTU, Lyon, 1998.