storia economica obiettivo del corso: discutere il processo della crescita del reddito nel lungo...
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Storia Economica
Obiettivo del corso:
discutere il processo della crescita del
reddito nel lungo periodo
1
materiali_economia
Teoria – 1 – prezzi (teoria)O. Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino, Bologna
2010 (teoria della Crescita)
Teoria -2 - regole ( società)D. Acemoglu, Crescita economica e Istituzioni (2005)
2
materiali_storia
Tempo, Territorio; MODI (condizioni di partenza, sequenza delle scelte)
Storia d’Europa
K. Gunnar Persson, Storia economica d’Europa,
Milano, Apogeo, 2011
Processi di globalizzazione:
R. C. ALLEN, Storia economica globale,
Bologna, il Mulino,20133
PROVA INTERMEDIA
MERCOLEDì 9 APRILE
• Aula CAPARRELLI A
• dalle 8.30 alle 9.45;
• dalle 10.30 alle 11.45
la ripartizione della metà del totale degli iscritti nei due turni è definita in automatico dalla segreteria
•ISCRIZIONE segreteria on line OBBLIGATORIA
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Prova intermedia
Acemoglou (2005)
Blanchard (2011) cap. 2 e 11.
• Allen (2013) 1°_parte: capitoli: 1-2-3-4-5
• Persson (2011) 1°_parte: capitoli: 4 e 6
•5 domande scelta multipla e 1 aperta a scelta tra 2
5
• Elementi di economia
6
7
ACEMOGLOU et al.
Certezza dei diritti di proprietà – alienazione dei beni – per mezzo del mercato e dei prezzi
e Pari accesso alle risorse disponibili e agli utili
dell’attività produttiva per una sezione trasversale piuttosto ampia della popolazione
consentono di orientare gli investimenti in modo ripetuto verso attività che utilizzano le risorse, il lavoro e il risparmio disponibile in modo efficiente per l’insieme della popolazione
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Una teoria delle istituzioni politiche
• 1. gli individui hanno delle preferenze• 2 . efficienza e distribuzione • 3 - impegno/quasi rendita hold-up• 4 - la distribuzione del potere politico
determina il tasso di crescita• 5 - due forme de jure - de facto• 6 - de facto è influenzata dalla distribuzione
delle risorse• 7 le Istituzioni politiche sono endogene
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Capitale sociale
• L ’assetto istituzionale in atto assimilabile al “valore” capitale , ad uno stock
• Esso si può accrescere e ridurre in funzione del modo in cui la collettività sociale ne fa uso
• Ruolo delle scelte
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La popolazione mondiale
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
0 1000 1500 1800 1900 1950 1975 2000
11
La disponibilità di beni e servizi pro capite
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Il reddito pro capite nei primi 20 paesi
100
1000
10000
100000
Anni
Red
dito
pro
cap
ite
(sca
la lo
gari
tmic
a)
13
NB: in CC ed E misuriamo
PMPML L = P= P’’LL
PM L = pendenza della retta dall’origine ad un punto sulla curva del PT, es. B e C
P’ L = pendenza della tangente ad ogni punto sulla curva del PT, es. A e C
Quando P’L = 0, PT è massimo
Quando P’L > PML, PML è crescente
Quando P’L < PML, PML è decrescente
Quando P’L = PML , PML è massimo
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro): la pendenza della curva del prodotto
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Il reddito pro capite nei primi 40 paesi
100
1000
10000
100000
1800
1820
1840
1860
1880
1900
1920
1940
1960
1980
2000
Anni
Re
dd
ito
pro
cap
ite
(sca
la l
og
arit
mic
a)
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Paesi Occidentali, Africa e Asia: Reddito pro capite nel 1950 e crescita 1951-2001
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
100 1.000 10.000 100.000
Reddito pro capite 1950
Cre
scita
ann
uale
PIL
pro
cap
ite (
%
med
ia)
Organizzazione analitica dei testi:
• PERSSON (domanda) mercato e TFP
• ALLEN (offerta)
“modello macroeconomico” di produzione (due fattori: lavoro e capitale)
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Smith and Malthus (Acemoglou p. 66)
Crescita della Popolazione +
Divisione del Lavoro
+
+
Learning by Doing
Numerosità e struttura Demografica (classi vuote)
+
+
Reddito
pro-capite
Rendimento decrescente
(Utilità marginale) -
• DOMANDA – quantità & consumo (tempo) e• OFFERTA - quantità – di processo produzione
(ammortamento)
Definiscono gli ambiti di interazione degli agenti (costituiscono il mercato) – che consideriamo in equilibrio (fattore tempo) e indirizzato da prezzi e regole (es.concorrenza)
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Domanda Offerta Mercato
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• L ’elasticità misura il grado di sensibilitàsensibilità di una variabile rispetto ad un’altra
• DEFINIZIONE:
• E ’ la variazione percentuale che misuriamo in una variabile per effetto della variazione dell’1% di un’altra variabile (causa)
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Elasticità della domanda e dell’offerta
• La prima determinante dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo è la disponibilità di beni sostitutivi (succedanei)
– se esistono beni strettamente succedanei, la domanda è elastica
– se mancano è anelastica
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo
Q*
0 EP
Quantità
PrezzoDomanda a rigidità rigidità infinita (perfettamente rigida)
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Elasticità della domanda rispetto al prezzo
DP*
- EP
Quantità
Prezzo Domanda a elasticità elasticità infinita(perfettamente elastica)
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Elasticità della domanda
Q
Prezzo
Q = 8 - 2P
Ep = -1
Ep = 0
- EP La parte inferiore della curva di domanda è meno elastica della parte superiore.
4
8
2
4
Curva di domanda linearelineareQ = a - bPQ = 8 - 2P
ricordare
P
Q
Q
P
P/P
Q/Q EP
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Elasticità dell’offerta
• Misura la sensibilità della quantità offertaquantità offerta rispetto ai cambiamenti del prezzo di venditacambiamenti del prezzo di vendita– è il cambiamento percentuale della quantità
offerta di una merce o di un servizio causata da una variazione del prezzo di vendita dell’1%
– è normalmente positivapositiva perché offerta e prezzi sono in proporzione direttadiretta
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Elasticità
• Interpretazione dei valori dell’elasticità
– se Ep > 1 il cambiamento percentuale della quantità è maggiore del cambiamento percentuale del prezzo; la domanda è elasticaelastica rispetto al prezzo
– se Ep < 1 il cambiamento percentuale della quantità è minore del cambiamento percentuale del prezzo; la domanda è anelasticaanelastica (o rigidarigida) rispetto al prezzo
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Elasticità: breve e lungo periodo
• Per la maggior parte dei beni (merci e servizi) l’elasticità di breve periodo è inferiore a quella di lungo periodo
• Per i beni durevoli vale l’opposto, con l’elasticità di breve periodo superiore a quella di lungo periodo
DomandaDomanda
27
Elasticità: breve e lungo periodo
• L’elasticità della domanda rispetto al prezzo varia a seconda del tempo che i consumatori hanno a disposizione per reagire ad un cambiamento di prezzo
DomandaDomanda
28
Elasticità: breve e lungo periodo
• L’elasticità rispetto al reddito è diversa a seconda del tempo che trascorre dopo un cambiamento di reddito– Nella maggior parte dei beni e servizi
l’elasticità è maggiore nel lungo periodo che nel breve
– Beni durevoli: situazione inversa, perché … (?)
Elasticità rispetto al redditoElasticità rispetto al reddito
Esercizio
• Scrivere un commento di 5 righe sui grafici della diapositive seguenti (num. 30-31)
29
30
Elasticità di breve periodo ed elasticità di lungo periodo
DBP
DLPBenzina
Quantità
Prezzo
31
Elasticità di breve periodo ed elasticità di lungo periodo
DLP
DBPAutomobili
Quantità
Prezzo
Offerta-Produzione
32
33
Saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST)
• Si consideri la produzione con due fattori di produzione:
Lavoro (N) e Capitale (K)
1. Ad ogni livello di K, la produzione cresce all’aumentare di N
2. Ad ogni livello di N, la produzione cresce all’aumentare di K
3. Con varie combinazioni di fattori produttivi si riesce ad ottenere la stessa produzione
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Produzione con due fattori di produzione variabili
1 20 40 55 65 75
2 40 60 75 85 90
3 55 75 90 100 105
4 65 85 100 110 115
5 75 90 105 115 120
Capitale 1 2 3 4 5
Lavoro
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La produzione
• Gli isoquanti mostrano come differenti combinazioni di fattori produttivi possano portare allo stesso livello di produzione
• Questa informazione permette all’impresa di rispondere in maniera efficiente a cambiamenti nei mercati dei fattori di produzione
• Es:macchina a vapore, mulino ad acqua Francia dell’800.
La flessibilità dei fattori produttiviLa flessibilità dei fattori produttivi
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Lavoro all’anno
1
2
3
4
1 2 3 4 5
5
Q1 = 55
Gli isoquanti sono derivati dallafunzione di produzione perlivelli di produzione pari a55, 75, e 90.A
D
B
Q2 = 75
Q3 = 90
C
ECapitaleper anno Mappa di isoquantiMappa di isoquanti
Verificare la coerenza dei punti con i dati della tabella precedente
Produzione con due fattori di produzione variabili
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• la qualitàqualità del fattore produttivo variabile è supposta costantecostante
• la conoscenza dei rendimenti marginali decrescenti è
utile per le decisioni di lungo periododecisioni di lungo periodo riguardo alla scelta di dimensione ottima degli impianti
La legge dei rendimenti marginali decrescentiLa legge dei rendimenti marginali decrescenti
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro)
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Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro)
Quantità Quantità Prodotto Prodotto Prodottodi Lavoro di Capitale totale medio marginale
(L) (K) (Q) (Q/L) (Q/L)
0 10 0 --- ---
1 10 10 10 10
2 10 30 15 20
3 10 60 20 30
4 10 80 20 20
5 10 95 19 15
6 10 108 18 13
7 10 112 16 4
8 10 112 14 0
9 10 108 12 -4
10 10 100 10 -8
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Produzione con due fattori produttivi variabili
• La sostituibilità dei fattori di produzione
– Il saggio marginale di sostituzione tecnica di lavoro a saggio marginale di sostituzione tecnica di lavoro a capitalecapitale è uguale a
lavoro di impiegata quantità variazione
capitale di impiegata quantità variazione SMST -
)Q di fisso livelloun (per ΔLΔK SMST
40
Saggio marginale di sostituzione tecnica
1
2
3
4
1 2 3 4 5
5Capitale
Come le curve di indifferenza, gli isoquanti hanno pendenza pendenza negativanegativa e sono convessiconvessi.
1
1
1
1
2
1
2/3
1/3
Q1 =55
Q2 =75
Q3 =90
Lavoro
modelli interpretativi:
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ALLEN capitoli 1 – 4: il “modello standard” è l’esito efficacedi politiche economiche fondate su un modello di produzione a 2 fattori _ lavoro e capitale;la condizione di alti salari (lavoro)_impone uso di alto capitale – alta produttività e l’impossibilità di ottenerla impone divergenza
PERSSON capitolo 4 (5) e 6 la condizione “vantaggiosa dell’area E crea un mercato” che consente una efficace TFP
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NB: in CC ed E misuriamo
PMPML L = P= P’’LL
PM L = pendenza della retta dall’origine ad un punto sulla curva del PT, es. B e C
P’ L = pendenza della tangente ad ogni punto sulla curva del PT, es. A e C
Quando P’L = 0, PT è massimo
Quando P’L > PML, PML è crescente
Quando P’L < PML, PML è decrescente
Quando P’L = PML , PML è massimo
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro): la pendenza della curva del prodotto
PERSSON cap. 4 (TFP)• Crescita è = discontinuità, aumento (g) nel tempo (t1-
t0)
• FATTORI hanno sono utilizzati • Qualità in num. quantità TOTALE RISORSE 0.2 es. fertilità 1% in più 0.2LAVORO 0.5 es. capacità 6% in più 3.0CAPITALE 0.3 es. durata 5% in più 1.5
Se il prodotto nel tempo (t1-t0) per es. è cresciuto del 5% con TFP (in tab: 4.7)
è = a 0.343
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ESERCIZIO CALCOLARE IL PIL nei modi I, II, III
Impresa 1: settore siderurgico (acciaio)
Ricavi 100Costi (salari) 80Profitti 20
A quanto ammonta il PIL?
Impresa 2: Settore automobilistico (automobili)
Ricavi 210Costi 170
Salari 70Materie prime 100
Profitti 40
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Prodotto interno lordo (PIL):Definizioni (valore
monetario)
I. valore dei beni e dei servizi finali prodotti nell’economia in un dato periodo di tempo
II. somma del valore aggiunto nell’economia in un dato periodo di tempo (valore della produzione - valore dei beni intermedi)
III. Valore (somma) dei redditi dell’economia in un dato periodo di tempo (imposte indirette + redditi da lavoro + redditi da capitale)
Crescita (discontinuità)
la continuità del processo di crescita (discontinuità con il momento precedente) del reddito procapite è inseparabile dalla crescita delle capacità degli agenti e dalla diffusione di regole di tutela delle risorse disponibili.
Entrambe le condizioni sono funzione della loro cultura.
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Teoria storica della tecnologia
• Base epistemica e proposizionale determinano un percorso (sentiero) per cui si ottiene il loro punto di ottimo (incontro)
• Il “sentiero” si fonda sui comportamenti degli agenti tra cui principalmente i seguenti:
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Teoria storica della tecnologia 1, I uno (singleton)• 2, II due …• 3, / leva • 4, # corretto/errore • 5, ù probabilità• 6, Y derivazioni • 7, L estensione• 8, § stetto/lasco• 9, & si come no• 10 % libertà di uso
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Teoria storica della tecnologia (J.Mokyr) Una società produce ciò che conosce :
- Struttura evolutiva: Macro e micro invenzioni determinano dinamiche di MODERNITA’ complementarietà le due sfere es: i cellulari (voce, immagine) (funzionano a pila) -Valore positivo all’utilità (più è sempre meglio di meno) condizione di equilibrio (stato stazionario) come limite (ostacolo da superare)
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Transizione di fase
• Il passaggio da un trend di crescita ad un altro• Cioè il cambiamento nella velocità di crescita angolo delta, del reddito (Y.T.2 – Y.T.1) / Y.T.1
l’AUMENTO della MEDIA di conoscenze cioè del capitale umano (istruzione) indicata dalla Nuova teoria della crescita PUO’ non essere sufficiente
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Crescita e Tecnologia
Sono le Relazione implementari di conoscenza proposizionale (I, II, III, IV …la base epistemica) e descrittiva (a, b, c …. tecnica) che determinano la crescita
IIIa, IIIb, IIIc IIa, IIb, IIc Ia, Ib,IcEs: Forza, coordinamento, equilibrio ….:Non Importa Quale Si Muove Per Prima Ma
La Loro Implementazione
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• la qualitàqualità del fattore produttivo variabile è supposta costantecostante
• la conoscenza dei rendimenti marginali
decrescenti è utile per le decisioni di decisioni di lungo periodolungo periodo riguardo alla scelta di dimensione ottima degli impianti
La legge dei rendimenti marginali decrescentiLa legge dei rendimenti marginali decrescenti
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro)
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NB: in CC ed E misuriamo
PMPML L = P= P’’LL
PM L = pendenza della retta dall’origine ad un punto sulla curva del PT, es. B e C
P’ L = pendenza della tangente ad ogni punto sulla curva del PT, es. A e C
Quando P’L = 0, PT è massimo
Quando P’L > PML, PML è crescente
Quando P’L < PML, PML è decrescente
Quando P’L = PML , PML è massimo
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro): la pendenza della curva del prodotto
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Domanda e Reddito
• Sin qui abbiamo scritto domanda e offerta soltanto in funzione di una sola variabile: il prezzo
• La domanda dipende anche dal RedditoReddito
• La funzione deve quindi essere scritta:
in cui R è un indice del reddito aggregato o del PIL
fRbPaQD
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Reddito e mercato
• f può essere calcolato sostituendo i valori noti nella formula dell’elasticità della domanda rispetto al reddito
RQf /
)/)(/( RQQRE e
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domanda: Q = a - bP
a/bofferta: Q = c + dP
-c/d
P*
Q*
ED = -bP*/Q*EO = dP*/Q*
Quantità
Prezzo
Cambiamenti nelle condizioni di mercato
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NB: in CC ed E misuriamo
PMPML L = P= P’’LL
PM L = pendenza della retta dall’origine ad un punto sulla curva del PT, es. B e C
P’ L = pendenza della tangente ad ogni punto sulla curva del PT, es. A e C
Quando P’L = 0, PT è massimo
Quando P’L > PML, PML è crescente
Quando P’L < PML, PML è decrescente
Quando P’L = PML , PML è massimo
Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro): la pendenza della curva del prodotto
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Effetti del progresso tecnologico
Lavoro per intervallo di tempo
Livello di produzione
per intervallo di tempo
50
100
0 2 3 4 5 6 7 8 9 101
A
P1
C
P3
P2
B
La produttività del lavoro può aumentare in presenza di miglioramenti della tecnologia, anche se ogni singolo processo produttivo presenta rendimenti decrescenti del lavoro.
R. Allen_sintesi:
• storia economica globale:
la crescita è un processo, che si determina in funzione
• della distribuzione (naturale) dei fattori,• delle capacità umana del loro utilizzo (cultura)
– divergenza: condizioni di utilità sociale e individuale – condizioni di mercato: prezzi relativi dei fattori; loro cambiamento nel
tempo (TFP); – variazioni del reddito procapite (Pil)
• Allen elenca 5 modalità del processo di crescita
(incentivi-mercati-cambiamenti): 59
R. Allen_sintesi:
1. alti salari reali: Inghilterra (1820) verso Eu, As, Af, Am
Mercato
2. modello standard: (Germania , Francia …); US (1870...)
Gov. pol. economica incentivi a produzione e domanda
3. standard “modificato”: Russia, Giappone XIX sec (esito negativo)
Gov. pol. economica incentivi (parziali) a produzione e domanda
4. vantaggi comparati : in positivo parziale Americhe (stable product)
Mercato in negativo Africa (materie prime, piantagioni)
1. big-push - Russia – Giappone – Cina XX secolo
Stato pianificazione della produzione e della domanda60
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G. Persson: sintesi
• L ’assetto istituzionale in atto è assimilabile a un “valore” capitale , ad uno stock Esso si può accrescere e ridurre in funzione del modo in cui la collettività sociale ne fa uso.
• La storia economica dell’E evidenzia:- il ruolo delle scelte, - le sanzioni consolidano le regole, - gli incentivi - originano da modifiche della
popolazione, da cambiamenti nella cultura sociale e nella capacità produttiva.
G. Persson_sintesi:
• L’analisi è riconducibile a 4 elementi :• 1. Capacità produttiva (materiali in cap. 1-6)- di cui: spazio –popolazione – scelta/istituzioni
• 2 Capacità finanziaria (materiali in cap. 7-9)
• 3 Globalizzazione (materiali in cap. 12)
• 4 Disuguaglianza (materiali in cap. 10-11)
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www
• SITI
www.econ-pol.unisi.it/leandroconte/storia_economica/
Oppurewww.deps.unisi.itPersonale …. Leandro Conte….storia economica
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