storia del giornalismo -...
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Francia
Carlo X (SUCCEDE AL TRONO DI Luigi XVIII) dal 1824: ripristina la censura). Abdica nel 1830, a seguito delle proteste popolari delle “giornate di luglio”, dette “les Trois Glorieuses”, una sollevazione popolare che porta alla monarchia di Luigi Filippo
EMILE DE GIRARDIN
Fonda LA PRESSE, 1836
giornale popolare da 30.000 copie E inoltre
“Le voleur”, raccolta di notizie “La Mode”, mondanità “Journal des Connaissances Utiles”
Anni ’30-‘50 – caratteristiche diverse
nei quotidiani
N.Y. Herald. GORDON BENNET, 1835. Cronaca nera, edizioni
straordinarie, gusto pesante.
N. Y Tribune, HORACE GREELY, 1841. Moralizzatore, coglie le
contraddizioni della trasformazione industriale, vede i problemi
operai ma è indipendente.
N.Y. Times, HARRIS JARVIS RAYMOND, 1851. Volontà di offrire
una informazione obiettiva. Raymond aveva esperienze europee
Prima giornalista nel
New York Tribune.
Autrice dell'opera "La donna nell'Ottocento" (1845)
Sul N.Y Tribune insiste sulla necessità di una
maggiore emancipazione femminile, politica e sociale
L'invio di un corrispondente in Europa anche per il
"New York Tribune" diviene indispensabile
Margaret Fuller, molto amata dai lettori per la sua
capacità descrittiva e la sua vena polemica, conosce
le lingue europee.
Nonostante il ritorno all’ancien régime, l’esigenza della libertà di stampa è ormai diffusa
Restano i fogli “privilegiati”, quasi sempre denominati Gazzette
A Milano
Nel 1818 a Milano nasce Il Conciliatore di Ludovico Di Breme, Silvio Pellico, Giovanni Berchet, Pietro Borsieri, a carattere statistico-letterario, liberal-moderato, patriottico, di respiro europeo
A Firenze nel 1821 nasce l’Antologia,
giornale di scienze, lettere e arti, di Gian
Pietro Vieusseux
Con i moti liberali del 1831 cresce la
stampa clandestina e democratica
Giornalismo mazziniano: a Marsiglia
nel 1832 nasce la Giovine Italia
Gazzetta Piemontese: nel 1834 diventa da trisettimanale quotidiano
Milano: la Rivista europea (1836) e il Politecnico (1839) di Carlo Cattaneo
1848: Il Lombardo
Gli editti sulla stampa (1847-1848)
Tra il 1847 e il 1848 i sovrani di alcuni
Stati italiani (Stato della Chiesa,
Granducato di Toscana, Regno di
Sardegna), emanano editti riguardanti
la stampa e nel complesso ne
aumentano i margini di libertà.
Gennaio 1848: nascono a Torino due giornali politici fondamentali nella causa dell’indipendenza nazionale italiana:
IL RISORGIMENTO, di Camillo Benso conte di Cavour, esponente moderato.
LA CONCORDIA, di Lorenzo Valerio, esponente della componente democratica e repubblicana.
La presenza di questi due giornali, favorevoli al sistema rappresentativo, indurrà Carlo Alberto a promulgare lo Statuto
Statuto albertino, 4 marzo 1848
Articolo 28:
“La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi”
Successivo editto (regolamento) sulla stampa, 26 marzo 1848
Con l’unificazione italiana la libertà di stampa sarebbe stata disciplinata da questi articoli fino all’avvento del regime fascista
Ispirato ai principi liberali della libertà individuale, l’Editto consente l’eventuale repressione di illeciti commessi attraverso fogli periodici, in considerazione della mancanza di una censura preventiva
Libertà di stampa: fioritura di giornali
cancellata dopo il 1849, con l’eccezione del Regno di Sardegna
Nuove testate nel campo moderato: La Patria, Firenze (1847)
G.B. Bottero
Al di là dei giornali strettamente politici, la vera novità è la Gazzetta del Popolo, Torino, 1848, di Giovan Battista BOTTERO quotidiano con molte notizie commenti chiari, sostiene Cavour un linguaggio popolare
A Cagliari
Nel 1850 esce a Cagliari la Gazzetta popolare, che dura per circa vent’anni (prime esperienze giornalistiche di Vincenzo Brusco Onnis), fondata dal deputato sardo Giuseppe Sanna Sanna
Spinta imprenditoriale: prototipo del giornalismo di informazione e di opinione quale lo intendiamo oggi.
mercato editoriale debole, sola eccezione: la Gazzetta del Popolo.
Sviluppo editoriale e giornalistico (1815-1861)
Nel 1837 nasce il telegrafo di Morse che trasmette velocemente e aumenta l’interesse per i giornali.
Una nuova stagione per i giornali di informazione e di opinione, si avrà con l’Unità d’Italia e la progressiva nascita di quotidiani, molti dei quali ancora oggi presenti nel panorama editoriale italiano.
FR – GB (1830-’65)
Francia di Luigi Filippo 1830-1848
Diffusione di giornali “popolari”
Romanzi d’appendice (feuilleton)
Critica sociale (realtà suburbana)
Satira politica e sociale (vignette)
Rivoluzione del 1848 (Francia). Il re Luigi Filippo abdica.
L’Assemblea Nazionale proclama la Seconda Repubblica e viene eletto presidente Luigi Napoleone Bonaparte
Politica antigovernativa del National e della Réforme
Romanzieri di primo piano: Balzac e Maupassant, grandiosi nel descrivere la vita sociale della Francia
Giornali sempre più diffusi: quasi 100.000 copie al giorno
Gran Bretagna 1820-1860
Giornalismo di qualità: politico e sociale
Manca la stampa popolare:
taxes on knowledge
elevato deposito cauzionale
antipopulismo (cartismo)
Giornali unstamped (no tax, illegali, operai)
“The Times”, conservatore, imparziale,
indipendente
Organi popolari:
Weekly Political Register, oper., diritti polit.
Penny Magazine, educ. popol.: suffragio
Poor Man’s Guardian, socialista
Gli USA
political press e penny press 1830-60
Territorio in continua espansione
Sviluppo economico prorompente
Affarismo dilagante
Crescente alfabetizzazione
Libertà di stampa superiore rispetto all’Europa
Stampa politica
Stampa commerciale
Stampa popolare
1. Stampa politica:
party press / political press
faziosa, aggressiva, quasi volgare
federalista, whig, repubblicana, democratica
identità nazionale collettiva, valori condivisi: liberalismo, capitalismo
2. Stampa commerciale:
businness papers / mercantile press
“Wall Street Journal”
3. Stampa popolare o penny press:
political papers / meno costosi (un penny)
l’uomo comune: The Sun, 1833, N.Y.,
articoli brevi, incisivi: incidenti, delitti, inaugurazioni, spettacoli, curiosità… cronaca - 20.000 copie
Morning Herald, 1835: 70.000 copie; la cronaca diventa anche nera
Giornalismo impegnato nel sociale
N.Y. Weekly Tribune, 1841: Horace Greeley
Alcolismo
Educazione scolastica
Riforma carceri
Abolizione schiavitù
Domenicale: approfondimenti (K. Marx)
Intervista: “virgolettato” domanda/risposta, 1859
Con la penny press la cronaca diviene centrale rispetto all’opinione, ritenuta di scarsa obiettività
e imparzialità, e poco attendibile
Reporter, reportage, sviluppa la notizia di cronaca
Scandalismo, sensazionalismo quotidiano
A-partitica, apolitica, indipendente
Pubblicità (inserzionisti)
Personal journalism = Direttore = linea editoriale, faziosa / political papers
Sintesi giornalismo popolare - giornalismo di
cronaca autorevole ▼ basso costo
“New York Times”, 1851
25.000 copie
Politica, economia, finanza internazionale,
Molte notizie, rigorose, non enfatizzate,
Resoconti dall’estero dettagliati e aggiornati
Orientamento politico repubblicano ►A. Lincoln
non è un party paper, è indipendente
Seconda meta’ dell’Ottocento
Scrittori e giornali
Il caso di Oscar Wilde
Collabora nel 1877 al Dublin University Magazine
Collabora alla Pall Mall Gazette dalla metà degli anni Ottanta
Nel 1887 inizia la collaborazione con il Lady’s World
Cambia il nome alla rivista, che diventa The Womans World
Il giornalismo italiano dopo l’Unità:
i governi della Destra storica
e l’applicazione dell’Editto sulla
stampa.
(1861-1876)
La pubblicita’
COMMERCIALE: si riferisce ad un prodotto o servizio a disposizione del pubblico in maniera continuata (es: una ditta che pubblicizza prodotti)
ECONOMICA: erede degli avvisi economici e costituisce domanda o offerta di un prodotto o servizio a carattere occasionale (es: un privato che mette in vendita un proprio bene)
REDAZIONALE: illustrazione di un bene o servizio in maniera camuffata all’interno dei normali articoli, ad opera della redazione]
Prima AGENZIA DI INFORMAZIONE (Parigi, HAVAS, 1832)
Le agenzie di informazioni si sviluppano in Europa e negli USA. In Inghilterra REUTERS, 1851; in Germania WOLFF, 1848
In Italia nel 1853 (1854), Guglielmo Stefani. Agenzia di informazioni per il Regno di Sardegna
L’Agenzia Stefani sarà la principale agenzia italiana fino alla caduta del fascismo (nasce come “agenzia ufficiosa di Stato”).
Politica e giornali in ITALIA
1861-1876
Situazione politica generale
Il Regno d’Italia nasce nel 1861 e la
prima classe dirigente è rappresentata
dalla Destra storica
Monarchico-liberali, MODERATI
seguaci di Cavour e poi DESTRA
STORICA.
Democratico-repubblicani (seguaci di
Mazzini e Cattaneo) in parte
confluiranno nella SINISTRA STORICA.
1861-1876 Situazione politica generale
Monarchia-costituzionale. Senato a nomina regia. Camera eletta con suffragio ristretto basato sul censo
OBIETTIVI DELLA DESTRA STORICA:
Liberismo
Pareggio del bilancio
PROBLEMI:
Questione meridionale
Questione romana (nasce dopo il 1870)
DIALETTICA PARLAMENTARE:
Senza veri partiti, si limita al rapporto Destra/Sinistra
1861-1876
Legislazione sulla stampa e prassi nella sua
applicazione
L’Editto Albertino si ispirava ai principi liberali (affermazione
delle nazionalità e delle libertà individuali) diffusi in Europa
durante l’800
I reati contestati riguardavano RELIGIONE, SOVRANO, BUON
COSTUME, PROPRIETA’, ISTITUZIONI
Gli altri reati rientravano nella legislazione ordinaria (art. 55)
Alle pubblicazioni periodiche era dedicato il Capo VIII
dell’Editto
Gerente (responsabile penalmente, art. 37 e sgg.)
Per tutti gli stampati necessità di un consenso preventivo:
Autorizzazione, come previsto dall’art. 36
Novità dell’Editto rispetto alla legislazione precedente:
Eliminazione della concessione governativa e ufficiale
dei privilegi verso persone e imprese per la diffusione
di atti ufficiali e informazioni.
Abolizione della censura preventiva (Resta il sequestro
preventivo)
a) Rinuncia ad interventi fiscali sulla gestione
dell’impresa giornalistica
Nella prassi, si ebbero nel complesso numerose e frequenti deroghe rispetto alla lettera dell’Editto:
Deformazioni autoritarie e abusi
Il sequestro preventivo poteva trasformarsi in confisca
L’ambiguità della figura del gerente portò la magistratura a coinvolgere nella responsabilità l’autore e il direttore
La pubblicazione di annunci ufficiali garantiva ai Prefetti di “assistere” economicamente i giornali filo-governativi
1861-1876
Giornali di ispirazione moderata:
TORINO Gazzetta del Popolo, G.B. Bottero, 1848 e Gazzetta piemontese, 1867, che nel 1895 diventa La Stampa
FIRENZE La Nazione, 1859, fondata da Bettino Ricasoli alla vigilia dell’annessione toscana
MILANO La Perseveranza , 1859
Stampa di opposizione
Cattolica/clericale:
Civiltà cattolica dal 1850;
Osservatore Romano dal 1849, rilanciato 1860-61
Repubblicana/democratica/socialista:
La Plebe, Lodi, poi Milano, 1875
Giornali della Sinistra storica:
Il Diritto (Torino, 1854, poi Roma)
Roma (Napoli, 1862)
Giornale di Sicilia (Palermo, 1860)
1861-1876 Evoluzione dell’impresa giornalistica e
della professione
In Italia i giornali hanno ancora una diffusione limitata La struttura del giornale e dell’impresa giornalistica ancora artigianale Crescita qualitativa e quantitativa dei giornalisti nelle grandi città e nelle maggiori testate Generale ridimensionamento qualitativo del giornalismo di provincia dopo la stagione risorgimentale
I
Dipendenza dei giornali di provincia
dai politici e loro entourage nelle elezioni
Ampi margini di discrezionalità del
governo e dei prefetti nel controllo
sulla stampa
L’ aumento dei costi di gestione favorirà
ben presto i maneggi finanziari
1876-1887 Situazione politica, economica e sociale
Sinistra:
Erede della tradizione democratica
risorgimentale (mazziniana)
Rinuncia alla pregiudiziale repubblicana
(accetta la monarchia)
Promuove un programma di sgravi fiscali e di
giustizia tributaria
Moderato allargamento del suffragio elettorale
1876-1887
Situazione politica, economica e sociale
rivoluzione parlamentare del 18 marzo 1876, finisce la fase della Destra storica
dopo le elezioni del 1876, i governi sono guidati dal principale esponente della Sinistra AGOSTINO DEPRETIS, fino al 1887
Programma della SINISTRA storica:
a. Riforma scolastica
b. Abolizione della tassa sul macinato
c. Riforma elettorale
d. Prevalenza del Parlamento rispetto al
Governo
Riforme attuate:
a. Legge di riforma scolastica, 1877
b. Abolizione della tassa sul macinato, 1879
c. Riforma elettorale, 1882
1876-1887
Situazione politica, economica e sociale
TRASFORMISMO
Metodo di governo che attivava un
processo di trasformazione delle
maggioranze parlamentari con l’invito a
“trasformarsi” rivolto agli esponenti di
forze politiche diverse
conseguenze
Portava ad un pieno controllo del
governo sul Parlamento, con la
dissoluzione dei movimenti
risorgimentali e l’assenza di partiti.
Politica economica
e politica estera
. SCELTA PROTEZIONISTA
. TRIPLICE ALLEANZA (1882): patto militare tra Germania, Austria-Ungheria, Italia (con intenti antifrancesi)
1876-1887 Legislazione sulla stampa e prassi
nella sua applicazione
l’Editto albertino lasciava ampia discrezionalità all’intervento delle autorità sulla stampa
l’azione del governo era costante e capillare per rafforzare il proprio controllo
la necessità di creare consenso portava il governo ad accentuare il controllo
1876-1887
AUMENTO E SVILUPPO DEI GIORNALI VICINI
ALLA SINISTRA
Il vero organo di questo gruppo politico era
considerato Il Diritto (Torino, 1854, poi
Roma)
Altre testate Il Popolo Romano, La Sinistra
Alcune sono esempi di trasformismo,
come la Gazzetta del Popolo, che passa dal
sostegno alla Destra a quello alla Sinistra
1876-1887
TESTATE che sostenevano la SINISTRA all’opposizione, si spostano su posizioni radicali dopo il 1876
- La Ragione (Milano), diretto da Felice Cavallotti,
1875-1883, laico e democratico - Il Secolo (Milano), fondato da Edoardo
Sonzogno, quotidiano a diffusione nazionale, laico e democratico (1866)
- Il Messaggero (Roma, 1878)
1876-1887
TESTATE MODERATE
- il Corriere della Sera, Milano 5 marzo 1876, diretto da Eugenio Torelli Viollier
- In pochi anni contende il primato al Secolo.
- Posizione: conservatorismo liberale, erede della Destra di Cavour e rappresenta la borghesia milanese contraria alle aperture democratiche del Secolo.
- Fondato pochi giorni prima della “rivoluzione parlamentare”, si schiera all’opposizione
1876-1887 QUOTIDIANI LOCALI con notevole DIFFUSIONE
Il Piccolo, Trieste, 1881 La Tribuna, Roma, 1883 Il Resto del Carlino, Bologna, 1883 Il Secolo XIX, Genova, 1886 Il Gazzettino, Venezia, 1887 L’Eco di Bergamo, 1880
1876-1887
Evoluzione dell’impresa giornalistica e
della professione
1877: Associazione della stampa
periodica
1882: unificazione del prezzo di vendita
dei giornali
1894: Associazione italiana dei giornalisti
1895: Associazione giornalisti cattolici
1908: Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI), ancora oggi sindacato unitario
Non esisteva una scuola di giornalismo (cooptazione)
Caratteristiche del
giornalismo italiano
. Stampa non autosufficiente
. manca la stampa popolare
tipo yellow press, (penny) (USA)
presse a bon marché (FR)
tabloid press (GB)
ITALIA: Giornalismo Omnibus
1887-1896
Giornali espressione del giornalismo omnibus:
Il Mattino, Napoli, 1892 (Scarfoglio e Serao)
La Stampa, Torino, 1895 (Frassati)
Grande ascesa del Corriere della sera, nella cui
proprietà entra l’industriale cotoniero Benigno
Crespi
Il Messaggero, Roma, 1878. Grande cronaca
giudiziaria (processi) L.A. Vassallo (Gandolin)
Altre grandi testate di fine
secolo 1889-1895
Il Resto del Carlino, Bologna, siderurgia
Il Telegrafo, Livorno, cantieristica
La Gazzetta di Venezia, 1887
L’Adige, Verona
L’Eco di Bergamo, cattolico moderato
L’Unione sarda, Cagliari
La Nuova Sardegna, Sassari
1887-1896
L’evoluzione dell’impresa giornalistica e della
professione
Il giornalismo italiano rimane arretrato rispetto
agli esempi stranieri
In Italia si tenta di copiare il modello nord-
americano, soprattutto ad opera di DARIO
PAPA: L’Italia, scarsa diffusione
Sviluppo della pubblicità commerciale.
ATTILIO MANZONI, Milano, 1870
Giornalismo e potere: i primi scandali
Prevaricazioni, controlli e manipolazioni: finanziamenti occulti ai giornali.
Scandalo Oblieght
Oblieght
Finanziere ungherese, naturalizzato italiano,
controllava le pagine pubblicitarie dei giornali
vicini alla Sinistra costituzionale
nel 1882 vende le quote ad un’agenzia francese
filo-clericale
rischio di ingerenza del Vaticano sui giornali
della Sinistra, tradizionalmente molto laici
primo esempio di rischio di concentrazione
Scandali
Anche altri scandali (quello della Banca
Romana, che coinvolge molti giornali e
giornalisti)
1887-1896
Situazione politica, economica e sociale generale
POLITICA ESTERA 1887-1891
“Guerra doganale” con la Francia
3° GOVERNO CRISPI 1893-1896:
Leggi crispine di restrizione delle libertà contro i
Fasci siciliani (1894)
Avventura coloniale: tentativo di consolidare la
presenza in Etiopia
sconfitta di Adua, 1896, fine età crispina
1887-1896
Legislazione e prassi
Sotto l’ultimo governo Crispi si
intensificano gli interventi sulla stampa
a. A Roma, presso l’Ufficio Centrale di
Pubblica Sicurezza, nel 1889 si crea un
collegamento capillare con le sedi periferiche
(SERVIZIO STAMPA), che accentua le
schedature di giornali e giornalisti
a. Dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice
Penale (1889), repressione di alcuni reati
commessi a mezzo stampa e
precedentemente non ritenuti gravi in base
all’editto albertino
b. Spinta conservatrice e repressiva
1887-1896
Contaminazione POLITICA/ECONOMIA: un esempio
Avventura in Africa (1894-1896): Guerra italo-abissina contro l’impero etiopico
Battaglia di Adua. Sconfitta. Dimissioni del governo Crispi
a. FILOCOLONIALISTI
Tribuna, industriali piemotesi
Mattino, mito dell’espansione coloniale
Secolo XIX, cantieri Ansaldo
b. ANTICOLONIALISTI
Corriere
Secolo
Stampa
Generalmente giornali del Nord e anticrispini.
1887-1896
Potere economico/politico e sua influenza sul
giornalismo
industriali tessili (Corriere, Tribuna)
siderurgici (Secolo XIX),
fanno investimenti miranti ad ottenere
guadagni dai giornali di informazione.
interesse della grande industria
protezionista favorevole al riarmo e alla guerra
concentrazioni per influenzare l’opinione
pubblica.
1896-1900
La lotta per la supremazia tra Secolo e Corriere
- Il Corriere, quotidiano della borghesia moderata e antigovernativa,
- Il Secolo espressione degli ambienti democratici aperti verso la media, piccola borghesia, artigiani e strati popolari.
- Fu antagonismo politico unito ad una competizione commerciale
- ANNI ’90 : Corriere 90.000 copie/ Secolo 100.000
1896-1900
Stampa di partito:
Il giornale come organo di riferimento
Congresso nazionale del PSI (1896)
necessità di riorganizzarsi dopo la repressione crispina
esigenza di dotare il partito di un organo di stampa
quotidiano, che serva da raccordo con le
organizzazioni di base e da strumento di battaglia
politica e di educazione culturale e ideologica
Raccolta di fondi tra i militanti e 3.000 abbonamenti
consentono la nascita dell’Avanti!, Roma, 25
dicembre 1896.
Nella crisi di fine secolo (1898-1900)
- La politica repressiva investe direttamente la stampa
- Ddl. REATO DI TURBAMENTO DELL’ORDINE PUBBLICO per la pubblicazione di notizie tendenziose
Attacchi alla stampa
- Con l’ostruzionismo parlamentare da parte dell’Estrema sinistra e delle componenti più liberali e democratiche, il disegno di legge venne bocciato
- gerente del Corriere, Luigi ALBERTINI, che condannò la politica repressiva del governo, contrastando la linea del giornale (si dimette il direttore Domenico Oliva)
Evoluzione del giornalismo politico e dei
partiti
Crescita del giornalismo femminile
Affermazione della stampa delle
categorie di lavoratori: operai, artigiani,
contadini, sarte, minatori, insegnanti
(maestri), donne dei campi
Sviluppo
del giornalismo italiano