ss. ippolito e cassiano castagnolo 2017 n. 2 che sostiene e consola il quotidiano. ringraziare...

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8 DAL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO per la I GIORNATA MONDIA- LE DEI POVERI (Domenica 19 novembre 2017) 6. Al termine del Giubileo della Misericordia ho voluto offrire alla Chie- sa la Giornata Mondiale dei Poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi. Alle altre Giornate mondiali istituite dai miei Predecessori, che sono ormai una tradizione nella vita delle nostre comunità, desidero che si aggiunga questa, che apporta al loro insieme un elemento di completamento squisitamente evangelico, cioè la predilezione di Gesù per i poveri. Invito la Chiesa intera e gli uomini e le donne di buona volontà a tenere fisso lo sguardo, in questo gior- no, su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà. Sono nostri fratelli e sorelle, creati e amati dall’unico Padre celeste. Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i cre- denti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si apra- no alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione. 7. Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, che quest’anno sarà il 19 novembre, XXXIII domenica del Tempo Ordinario, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. Potranno poi invitare i poveri e i volontari a partecipare insieme all’Eucaristia di questa domenica, in modo tale che risulti ancora più au- tentica la celebrazione della Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, la domenica suc- cessiva. La regalità di Cristo, infatti, emerge in tutto il suo significato proprio sul Golgota, quando l’In- nocente inchiodato sulla croce, povero, nudo e privo di tutto, incarna e rivela la pienezza dell’amore di Dio. Il suo abbandonarsi completamente al Padre, mentre esprime la sua povertà totale, rende evidente la potenza di questo Amore, che lo risuscita a vita nuova nel giorno di Pasqua. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avvicinia- moci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo. Secondo l’insegnamento delle Scritture (cfr Gen 18,3-5; Eb 13,2), accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potran- no essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e dispo- nibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre. 8. A fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sem- pre la preghiera. Non dimentichiamo che il Padre nostro è la preghiera dei poveri. La richiesta del pane, infatti, esprime l’affidamento a Dio per i bisogni primari della nostra vita. Quanto Gesù ci ha insegnato con questa preghiera esprime e raccoglie il grido di chi soffre per la precarietà dell’esistenza e per la mancanza del necessario. Ai discepoli che chiedevano a Gesù di insegnare loro a pregare, Egli ha rispo- sto con le parole dei poveri che si rivolgono all’unico Padre in cui tutti si riconoscono come fratelli. Il Padre nostro è una preghiera che si esprime al plurale: il pane che si chiede è “nostro”, e ciò comporta condivisione, partecipazione e responsabilità comune. In questa preghiera tutti riconosciamo l’esigenza di superare ogni forma di egoismo per accedere alla gioia dell’accoglienza reciproca. L’istituzione a lettore dell’accolito Giuliano Giuliano Rizzoli, che tutti conosciamo come accolito alle Budrie, riceverà il ministero del lettorato dall’arcivescovo in Cattedrale, alle 17,30, durante i vespri della “Domenica dell’ascolto”, il 24 settem- bre prossimo, in uno dei momenti più solenni delle celebrazioni conclusive del Congresso Eucaristico. L’ufficio liturgico del lettore è la proclamazione delle letture nell’assemblea liturgica: di conseguenza il lettore deve curare la preparazione dei fedeli alla comprensione della parola di Dio ed educare nella fe- de i fanciulli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacra- mentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il Vangelo. Suo impegno, perché al mini- stero corrisponda un effettiva idoneità e consapevolezza, deve essere quello di accogliere, conoscere, meditare testimoniare la parola di Dio che egli deve trasmettere (cf Rito dell’Istituzione del lettore). 1 Bollettino Parrocchiale S. MARIA ANNUNZIATA LE BUDRIE Ss. IPPOLITO E CASSIANO CASTAGNOLO Via Budrie, 85 40017 S. Giovanni in Persiceto (Bo) Tel. 051/950124 (parroco) 051/950125 (suore) E-mail: [email protected] [email protected] Sito web: www.parrocchialebudrie.beepworld.it Ottobre: Festa dell’Eucaristia, festa del ringraziamento La visita del papa è sempre un evento eccezionale. Il mese di ottobre si apre con l’arrivo di papa Francesco che viene a Bologna in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano. An- che la nostra comunità si sta preparando a partecipare alla santa messa che il successore di Pietro celebrerà allo stadio. Sarà di certo un momento memorabile. Sarà anche la prima volta che il papa celebrerà la Domenica della Parola e lo farà con noi! Nella storia della Chiesa il culto eucaristico ha avuto notevole sviluppo e la tradizione dei Congressi Eucaristici lo evi- denzia. Si è avuta meno attenzione alla Parola di Dio proclamata nella liturgia. Joseph Ratzin- ger, ancora prima di divenire papa Benedetto XVI, metteva sullo stesso piano la sacramentali- tà della Parola di Dio e l’Eucaristia, sacramento del corpo e sangue del Signore. La comunio- ne si fa prima nell’ascolto della Parola del Signore, poi mangiando il pane eucaristico. Eucaristia – non va dimenticato – significa: “rendere grazie”. Rendiamo grazie a Dio per aver- ci donato la sua Parola, che ci fa conoscere il suo progetto di Amore infinito e misericordioso, e per il dono della vita del suo Figlio Gesù. La celebrazione della messa consente di renderci presenti all’evento della croce, irripetibile, ma eternamente efficace. Dobbiamo però chiederci se davvero “rendiamo grazie”, oppure stiamo perdendo l’attitudine alla riconoscenza. E’ triste quando non si ringrazia più né per la vita, né per il mondo, né per gli altri, né per la speranza che sostiene e consola il quotidiano. Ringraziare significa riconoscere di aver ricevuto un do- no e, dietro il dono, gioire per chi ce lo ha fatto. Ringraziare è medicina contro la tristezza e la desolazione della solitudine. Dire grazie esprime umiltà e sradica l’orgoglio dell’autosuffi- cienza. Ringraziare è percepire la ricchezza di potere donare sempre qualcosa. Per la prima volta vivrò con voi uno dei momenti più partecipati dalle comunità delle Budrie e di Castagnolo: la Festa del ringraziamento. Lo vivremo sotto lo sguardo di Maria, donna che nel Magnificat ha saputo ringraziare il Signore per i suoi grandi doni. Ringrazieremo per il dono della Parola e dell’Eucaristia, per il dono della fede e della Chiesa, per l’amore ricevuto e per la possibilità di costruire rapporti belli fra di noi, per i frutti del nostro lavoro. La Festa del ringraziamento è un’occasione offerta a tutti, anche a coloro che non frequentano assiduamente l’eucaristia, per chiederci: so ringraziare? Da quanto tempo non dico grazie alle persone con le quali vivo e lavoro? Parafrasando un testo dell’apostolo potremmo dire: come posso ringraziare Dio che non vedo, se non ringrazio il fratello che vedo? Se nella mia vita non c’è rendimento di grazie, non è solo la fede che sta morendo, ma la mia umanità. Faccia- mo qualcosa per salvarla. Ringraziare è dare ossigeno alla vita quotidiana. Grazie a tutti ! L’ANGELO DELLA PARROCCHIA 2017 N. 2 L’ANGELO della parrocchia Stampato in proprio

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DAL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO per la I GIORNATA MONDIA-LE DEI POVERI (Domenica 19 novembre 2017) 6. Al termine del Giubileo della Misericordia ho voluto offrire alla Chie-sa la Giornata Mondiale dei Poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di

Cristo per gli ultimi e i più bisognosi. Alle altre Giornate mondiali istituite dai miei Predecessori, che sono ormai una tradizione nella vita delle nostre comunità, desidero che si aggiunga questa, che apporta al loro insieme un elemento di completamento squisitamente evangelico, cioè la predilezione di Gesù per i poveri. Invito la Chiesa intera e gli uomini e le donne di buona volontà a tenere fisso lo sguardo, in questo gior-no, su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà. Sono nostri fratelli e sorelle, creati e amati dall’unico Padre celeste. Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i cre-denti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si apra-no alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione. 7. Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, che quest’anno sarà il 19 novembre, XXXIII domenica del Tempo Ordinario, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. Potranno poi invitare i poveri e i volontari a partecipare insieme all’Eucaristia di questa domenica, in modo tale che risulti ancora più au-tentica la celebrazione della Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, la domenica suc-cessiva. La regalità di Cristo, infatti, emerge in tutto il suo significato proprio sul Golgota, quando l’In-nocente inchiodato sulla croce, povero, nudo e privo di tutto, incarna e rivela la pienezza dell’amore di Dio. Il suo abbandonarsi completamente al Padre, mentre esprime la sua povertà totale, rende evidente la potenza di questo Amore, che lo risuscita a vita nuova nel giorno di Pasqua. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avvicinia-moci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo. Secondo l’insegnamento delle Scritture (cfr Gen 18,3-5; Eb 13,2), accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potran-no essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e dispo-nibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre. 8. A fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sem-pre la preghiera. Non dimentichiamo che il Padre nostro è la preghiera dei poveri. La richiesta del pane, infatti, esprime l’affidamento a Dio per i bisogni primari della nostra vita. Quanto Gesù ci ha insegnato con questa preghiera esprime e raccoglie il grido di chi soffre per la precarietà dell’esistenza e per la mancanza del necessario. Ai discepoli che chiedevano a Gesù di insegnare loro a pregare, Egli ha rispo-sto con le parole dei poveri che si rivolgono all’unico Padre in cui tutti si riconoscono come fratelli. Il Padre nostro è una preghiera che si esprime al plurale: il pane che si chiede è “nostro”, e ciò comporta condivisione, partecipazione e responsabilità comune. In questa preghiera tutti riconosciamo l’esigenza di superare ogni forma di egoismo per accedere alla gioia dell’accoglienza reciproca.

L’istituzione a lettore dell’accolito Giuliano Giuliano Rizzoli, che tutti conosciamo come accolito alle Budrie, riceverà il ministero del lettorato dall’arcivescovo in Cattedrale, alle 17,30, durante i vespri della “Domenica dell’ascolto”, il 24 settem-bre prossimo, in uno dei momenti più solenni delle celebrazioni conclusive del Congresso Eucaristico. L’ufficio liturgico del lettore è la proclamazione delle letture nell’assemblea liturgica: di conseguenza il lettore deve curare la preparazione dei fedeli alla comprensione della parola di Dio ed educare nella fe-de i fanciulli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacra-mentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il Vangelo. Suo impegno, perché al mini-stero corrisponda un effettiva idoneità e consapevolezza, deve essere quello di accogliere, conoscere, meditare testimoniare la parola di Dio che egli deve trasmettere (cf Rito dell’Istituzione del lettore).

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Bollettino

Parrocchiale

S. MARIA ANNUNZIATA LE BUDRIE

Ss. IPPOLITO E CASSIANO CASTAGNOLO

Via Budrie, 85 40017 S. Giovanni in Persiceto (Bo)

Tel. 051/950124 (parroco) 051/950125 (suore)

E-mail: [email protected] [email protected]

Sito web: www.parrocchialebudrie.beepworld.it

Ottobre: Festa dell’Eucaristia, festa del ringraziamento La visita del papa è sempre un evento eccezionale. Il mese di ottobre si apre con l’arrivo di papa Francesco che viene a Bologna in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano. An-che la nostra comunità si sta preparando a partecipare alla santa messa che il successore di Pietro celebrerà allo stadio. Sarà di certo un momento memorabile. Sarà anche la prima volta che il papa celebrerà la Domenica della Parola e lo farà con noi! Nella storia della Chiesa il culto eucaristico ha avuto notevole sviluppo e la tradizione dei Congressi Eucaristici lo evi-denzia. Si è avuta meno attenzione alla Parola di Dio proclamata nella liturgia. Joseph Ratzin-ger, ancora prima di divenire papa Benedetto XVI, metteva sullo stesso piano la sacramentali-tà della Parola di Dio e l’Eucaristia, sacramento del corpo e sangue del Signore. La comunio-ne si fa prima nell’ascolto della Parola del Signore, poi mangiando il pane eucaristico. Eucaristia – non va dimenticato – significa: “rendere grazie”. Rendiamo grazie a Dio per aver-ci donato la sua Parola, che ci fa conoscere il suo progetto di Amore infinito e misericordioso, e per il dono della vita del suo Figlio Gesù. La celebrazione della messa consente di renderci presenti all’evento della croce, irripetibile, ma eternamente efficace. Dobbiamo però chiederci se davvero “rendiamo grazie”, oppure stiamo perdendo l’attitudine alla riconoscenza. E’ triste quando non si ringrazia più né per la vita, né per il mondo, né per gli altri, né per la speranza che sostiene e consola il quotidiano. Ringraziare significa riconoscere di aver ricevuto un do-no e, dietro il dono, gioire per chi ce lo ha fatto. Ringraziare è medicina contro la tristezza e la desolazione della solitudine. Dire grazie esprime umiltà e sradica l’orgoglio dell’autosuffi-cienza. Ringraziare è percepire la ricchezza di potere donare sempre qualcosa. Per la prima volta vivrò con voi uno dei momenti più partecipati dalle comunità delle Budrie e di Castagnolo: la Festa del ringraziamento. Lo vivremo sotto lo sguardo di Maria, donna che nel Magnificat ha saputo ringraziare il Signore per i suoi grandi doni. Ringrazieremo per il dono della Parola e dell’Eucaristia, per il dono della fede e della Chiesa, per l’amore ricevuto e per la possibilità di costruire rapporti belli fra di noi, per i frutti del nostro lavoro. La Festa del ringraziamento è un’occasione offerta a tutti, anche a coloro che non frequentano assiduamente l’eucaristia, per chiederci: so ringraziare? Da quanto tempo non dico grazie alle persone con le quali vivo e lavoro? Parafrasando un testo dell’apostolo potremmo dire: come posso ringraziare Dio che non vedo, se non ringrazio il fratello che vedo? Se nella mia vita non c’è rendimento di grazie, non è solo la fede che sta morendo, ma la mia umanità. Faccia-mo qualcosa per salvarla. Ringraziare è dare ossigeno alla vita quotidiana. Grazie a tutti !

L’ANGELO

DELLA

PARROCCHIA

2017 N. 2

L’ANGELO

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1° ottobre: La “Domenica della Parola” voluta da papa Francesco Per quale motivo papa Francesco ha voluto una domenica dedicata alla Parola di Dio? Questo testo di san Girolamo ci può aiutare a capirne la motivazione. «Noi leggiamo le sante Scritture. Io penso che il Vangelo è il Corpo di Cristo; io penso che le sante Scritture sono il suo insegnamento. E quando egli dice: Chi non mangerà la mia carne e berrà il mio sangue (Gv 6,53), benché queste parole si possano intendere anche del Mistero [eucaristico], tuttavia il corpo di Cristo e il suo sangue è veramente la parola della Scrittura, è l’insegnamento di Dio. Quando ci rechiamo al Mistero [eucaristico], se ne cade una briciola, ci sentiamo perduti. E quando stiamo ascoltando la Parola di Dio, e ci viene versata nelle orecchie la Parola di Dio e la carne di Cristo e il suo san-gue, e noi pensiamo ad altro, in quale grande pericolo non incappiamo?».

Il 13 luglio: miracolo annuale di Santa Clelia

Il miracolo di Santa Clelia si è compiuto anche quest’anno in occasione della sua festa.

Un miracolo semplice e nello stesso tempo straordinario, da interpretare con la sguar-

do della fede. Il 13 luglio nel silenzio della campagna persicetana l’arrivo di migliaia di

pellegrini ha reso la piccola frazione delle Budrie il centro della Diocesi. La gente che

transitava per le vie provinciali si chiedeva: come mai tanta gente qui, dove la strada

è sempre libera e dove ciascuno parcheggia tranquillamente sotto casa? La domanda

ricorda quella di Gesù alla gente che andava numerosa nel deserto per incontrare Gio-

vanni Battista. Cosa siete andati a vedere? Dei campi mietuti? Un personaggio famo-

so? Tutto è concentrato lì nell’oratorio di San Giuseppe che, sotto l’altare, offre all’ab-

braccio anche dei più piccoli l’urna di Santa Clelia. L’attenzione è solo su di lei, sulla

sua santità giovane e bella, sulla sua capacità di attrarre per condurre allo Sposo Ge-

sù. Nessuna attrazione “fieristica”, solo la possibilità di accendere un lumino davanti

ad un’immagine e di avere una bottiglietta d’acqua fresca. Santa Clelia sa affascinare

in modo straordinario: ha le sue vie misteriose, solo in parte spiegate dalla sollecitudi-

ne delle sorelle Minime dell’Addolorata che ne prolungano il carisma. La Congregazio-

ne, iniziata da Madre Clelia il 1° maggio 1847, compie 150 anni di vita e queste sue

figlie fanno conoscere la giovane fondatrice con la loro vita semplice di preghiera e di

testimonianza umile e disponibile nel servizio delle parrocchie. E’ stato il primo anno

che ho vissuto queste giornate da parroco alle Budrie. Mi ha colpito il silenzio con cui

le persone giungevano dalle diverse parti nello spazio della celebrazione, componeva-

no ordinatamente l’assemblea liturgica, poi, con lo stesso andare silenzioso e sereno,

riprendevano il cammino di ritorno. Tutto così semplice, ma così intenso. L’arcivesco-

vo, nell’omelia, ricordando che siamo nell’anno del Congresso Eucaristico, per il quale

è stata realizzata una icona particolare, raffigurante la moltiplicazione dei pani e dei

pesci, ha affermato che lì, in quella moltitudine riunita per la festa di Santa Clelia, si

può vedere una seconda icona che, come la prima mostra le folle affamate della Paro-

la del Signore e desiderose di condividere il pane in questo mondo, che non ci deve

spaventare, perché come i minimi non contiamo su noi stessi, ma ci affidiamo al Si-

gnore Gesù: è questo l’insegnamento di Clelia. Come è bella la Chiesa che mostra a

tutti il divino progetto di fare dell’umanità una comunione di santi. Come è forte il de-

siderio che il mondo si apra all’azione della Chiesa per costruire quella pace che ognu-

no desidera e la cui via si chiama Gesù; pace che non è solo assenza di guerra, ma

pienezza di bene e vita senza fine. Quanti vengono alle Budrie durante tutto l’anno,

per godere, nel silenzio e nella quiete di questo lembo di campagna, un po’ della pace

dei santi! E noi che abitiamo qui, siamo consapevoli di custodire un tesoro così gran-

de ?

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La CRESIMA per completare l’Iniziazione cristiana

Il 5 novembre prossimo nella Collegiata di San Giovanni in Persiceto i nostri ragazzi riceveranno il Sacramento della Confermazione da parte dell’arcivescovo monsignor Matteo Zuppi. Così confermeranno il Battesimo ricevuto da piccoli e saranno chiamati ad essere testimo-ni del vangelo nella loro vita quotidiana. Faremo festa con loro la do-menica successiva, 12 novembre, quando per la prima volta parteci-peranno alla messa in parrocchia come cristiani “tutti d’un pezzo”, cioè con tutti i sacramenti della Iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima ed Eucaristia. Durante la messa delle 11 verranno loro consegnate le “chiavi del servizio” segno dell’impegno che viene affidato a ciascuno nella vita della comunità.

Dal 12 giugno al 7 luglio abbiamo trascorso 4 emozionanti ed intense settimane insieme ai ragazzi di quinta elementare e delle medie seguendo le avventure narrate da C. S. Lewis ne “Le cronache di Narnia”, tema scelto come ogni anno dalla Pastorale Giovanile della diocesi di Bologna. I nostri animatori si sono immedesimati nei protagonisti della storia narrata nel libro: questo ci ha permesso di capire il vero signifi-cato del racconto e dei suoi simboli. La nostra giornata era guidata da un momento di preghiera e dalla parola chiave, sulla quale si basavano le attività e i giochi che coinvolgevano i ragazzi, divisi in 4 squa-dre, per il resto della mattinata. E dopo un lauto pranzo e un po’ di relax all’ombra degli alberi, prosegui-vamo con i laboratori per stimolare la creatività dei ragazzi e i tornei di calcio e pallavolo, accendendo la competizione fra le squadre. In conclusione, ci ritrovavamo tutti insieme in cerchio per ripercorrere la giornata e salutarci. Le settimane inoltre sono state scandite dalle nostre gite: abbiamo partecipato alla festa in seminario a Bologna incontrando Estate Ragazzi di tante altre parrocchie della diocesi, abbiamo passato una rinfrescante giornata in piscina e abbiamo visitato il meraviglioso parco Sigurtà di Verona! Alla fine, con il grande lavoro svolto dai nostri volenterosi animatori, che si sono impegnati ad incitare e a spronare le loro squadre, e il prezioso aiuto di Don Gabriele, siamo riusciti a raggiungere il nostro obietti-vo principale: far divertire i ragazzi che hanno partecipato a Estate Ragazzi. Loro sono stati i veri protago-nisti delle 4 settimane e a cui tutti noi, animatori e coordinatori, ci siamo affezionati, nella speranza che tornino a passarle con noi anche la prossima estate.

Alby e Susy

Per la vita cristiana: sappiamo tenere il ritmo ?Per la vita cristiana: sappiamo tenere il ritmo ?Per la vita cristiana: sappiamo tenere il ritmo ?

Se siamo in buona salute, i nostri polmoni respirano regolarmente, così come il cuore batte Se siamo in buona salute, i nostri polmoni respirano regolarmente, così come il cuore batte Se siamo in buona salute, i nostri polmoni respirano regolarmente, così come il cuore batte

con il ritmo giusto. Esiste anche un ritmo per la vita spirituale del cristiano: c’è l’anno litur-con il ritmo giusto. Esiste anche un ritmo per la vita spirituale del cristiano: c’è l’anno litur-con il ritmo giusto. Esiste anche un ritmo per la vita spirituale del cristiano: c’è l’anno litur-

gico, con le sue feste che ritornano annualmente, c’è un ritmo mensile con le quattro setti-gico, con le sue feste che ritornano annualmente, c’è un ritmo mensile con le quattro setti-gico, con le sue feste che ritornano annualmente, c’è un ritmo mensile con le quattro setti-

mane del salterio che scandiscono la preghiera quotidiana e oraria, del mattino e della sera. mane del salterio che scandiscono la preghiera quotidiana e oraria, del mattino e della sera. mane del salterio che scandiscono la preghiera quotidiana e oraria, del mattino e della sera.

C’è un ritmo settimanale definito dalla domenica, il giorno del Signore. Vorrei evidenziare C’è un ritmo settimanale definito dalla domenica, il giorno del Signore. Vorrei evidenziare C’è un ritmo settimanale definito dalla domenica, il giorno del Signore. Vorrei evidenziare

che fa parte del ritmo mensile anche la confessione. Con l’inizio del catechismo si propone che fa parte del ritmo mensile anche la confessione. Con l’inizio del catechismo si propone che fa parte del ritmo mensile anche la confessione. Con l’inizio del catechismo si propone

ai fanciulli un calendario mensile per cui ogni gruppo ha un suo sabato nel quale celebrare il ai fanciulli un calendario mensile per cui ogni gruppo ha un suo sabato nel quale celebrare il ai fanciulli un calendario mensile per cui ogni gruppo ha un suo sabato nel quale celebrare il

sacramento della riconciliazione: il 1° sabato i ragazzi delle medie e dell’oratorio, il 2° sa-sacramento della riconciliazione: il 1° sabato i ragazzi delle medie e dell’oratorio, il 2° sa-sacramento della riconciliazione: il 1° sabato i ragazzi delle medie e dell’oratorio, il 2° sa-

bato i bimbi di terza (dalla prima confessione in poi), il 3° i fanciulli di quarta e il 4° sabato bato i bimbi di terza (dalla prima confessione in poi), il 3° i fanciulli di quarta e il 4° sabato bato i bimbi di terza (dalla prima confessione in poi), il 3° i fanciulli di quarta e il 4° sabato

quelli di quinta. Orario: dalle 15 alle 17. Si parla ai bambini, perché capiscano gli adulti … quelli di quinta. Orario: dalle 15 alle 17. Si parla ai bambini, perché capiscano gli adulti … quelli di quinta. Orario: dalle 15 alle 17. Si parla ai bambini, perché capiscano gli adulti …

Per cercare di mantenere bene ossigenata la nostra vita di fede, per stare bene spiritualmente Per cercare di mantenere bene ossigenata la nostra vita di fede, per stare bene spiritualmente Per cercare di mantenere bene ossigenata la nostra vita di fede, per stare bene spiritualmente

… non perdiamo questi ritmi … non perdiamo questi ritmi … non perdiamo questi ritmi !!!

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CALENDARIO LITURGICO Domenica 8 ottobre

Castagnolo Budrie

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO (il programma è riportato nel foglio allegato) Inizio del catechismo per tutti i bimbi delle elementari

Sabato 14 ottobre

Budrie 18,30 Vespri e Messa a ricordo del 36° anniversario di consacrazione dell’Altare alla quale sono invitati tutti i collaboratori e a seguire momento conviviale

Domenica 15 ottobre

Budrie FESTA DEL RINGRAZIAMENTO (il programma è riportato nel foglio allegato)

Martedì 31 ottobre

Budrie 20,30 Chiesa Parrocchiale A conclusione del mese di ottobre Rosario e processione aux flambeaux fino al cimitero. Litanie dei santi e preghiera per i defunti

Mercoledì 1 novembre

Budrie

SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI Orario festivo 11 Messa con amministrazione del Battesimo

Giovedì 2 novembre

Budrie Castagnolo Budrie

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI 8 Messa e processione al Cimitero con benedizione delle tombe 15 Messa al cimitero e benedizione delle tombe 20,30 Messa con inizio Ottavario dei defunti

3 - 8 novembre

Budrie 20,30 Messa per l’ottavario dei defunti (escluso sabato 4 novembre)

Domenica 5 novembre

Collegiata San Giovanni

11,30 Santa Messa e conferimento del Sacramento della Cresima (alle Budrie verrà comunque celebrata la Messa delle 11)

Sabato 11 novembre

Castagnolo 19 Messa e a seguire cena in occasione della festa di S. Martino

Domenica 19 novembre

Budrie

Prima giornata mondiale dei poveri (voluta da papa Francesco e per la quale ha scritto un messaggio di cui si riportano alcuni stralci) 11 Messa di Ringraziamento per i doni della terra e benedizione dei trattori

Domenica 26 novembre

Solennità di Cristo Re dell’Universo e conclusione dell’anno liturgico

29 novembre 7 dicembre

Budrie Castagnolo

“Novena” dell’Immacolata 16,00 Rosario e preghiera Mariana 20,30 Novena dell’Immacolata e recita di Compieta

Domenica 17 settembre : apertura delle celebrazioni conclusive. La comunità par-rocchiale si mobilita per accompagnare a messa chi normalmente è impossibilitato a partecipare

Giovedì 21 settembre, festa di san Matteo: giornata dedicata al sacramento della

confessione dei peccati Mercoledì 20 alle 20.30 nella Collegiata di San Giovanni

in Persiceto celebrazione comunitaria della penitenza.

Domenica 24 settembre: ore 15.00 in Cattedrale di San Pietro incontro con tutti i servitori della Parola: lettori e catechisti. Ore 17,30 Vespri con la istituzione dei mini-stri lettori e mandato agli evangelizzatori Giovedì 28: Lectio divina sul vangelo delle nozze di Cana

1 ottobre: “Domenica della Parola”: ore 17.00 allo stadio Dall’Ara Santa Messa pre-sieduta da papa Francesco Mercoledì 4 ottobre: la celebrazione di san Petronio conclude le celebrazioni a livel-lo diocesano Giovedì 5 ottobre: adorazione eucaristica

CELEBRAZIONI CONCLUSIVE DEL CONGRESSO EUCARISTICO

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Domenica 3 Dicembre

Ia Domenica di avvento e inizio del nuovo anno liturgico

Venerdì 8 dicembre

Budrie

SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE Orario festivo 16,30 Secondi Vespri seguiti dal canto dell’Inno AKATISTOS Nei locali Parrocchiali per tutta la giornata “mercatino”. Il ricavato sarà devoluto alla scuola Materna

Domenica 10 dicembre

IIa Domenica di avvento

Domenica 17 dicembre

IIIa Domenica: “avvento di fraternità” (raccolta per i poveri) Inizio della “Novena” del Natale

17—24 dicembre

Budrie 20,30 Messa per la Novena di Natale

Mercoledì 20 dicembre

Budrie 20,30 Celebrazione comunitaria della Penitenza e Novena di Natale

Domenica 24 dicembre

Budrie

IVa Domenica di avvento 16 Esposizione, Rosario e Primi Vespri del Natale 23 Veglia di preghiera in attesa del Natale 24 Messa della notte di Natale

Lunedì 25 dicembre

Castagnolo Budrie

SOLENNITÀ DEL NATALE Orario festivo

Martedì 26 dicembre

Castagnolo Budrie

Festa di S. Stefano Orario festivo

Domenica 31 Dicembre

Budrie

FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA 16 Esposizione, Adorazione Eucaristica guidata, Primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio, Benedizione Eucaristica, canto del TE DEUM di ringrazia-mento 22 Veglia di Preghiera in attesa del nuovo anno

Lunedì 1 gennaio

Budrie Castagnolo

SOLENNITA’ DI MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO Orario festivo 16 Vespro solenne con canto del Veni Creator 18 Messa Vespertina

Sabato 6 gennaio

Castagnolo Budrie

SOLENNITA’ DELLA EPIFANIA Orario festivo Alle Messe delle 9 e 11 arrivo dei Magi che al termine della Messa distribuiranno doni a tutti i bimbi presenti

Giovedì 11 Venerdì 12

Budrie Castagnolo

Benedizioni di S. Antonio

Domenica 14 gennaio

Budrie 16 Dopo il Vespro benedizione con la statua di Sant’Antonio

Lunedì 15 Martedì 16

Budrie Castagnolo

Benedizioni di S. Antonio

Mercoledì 17 gennaio

Castagnolo

Benedizioni di S. Antonio 19 Messa per la Festa di S. Antonio e a seguire cena

ORARI DELLE CELEBRAZIONI

S. MESSE FESTIVE ore 09,00 Castagnolo ore 11,00 Budrie

S. MESSE FERIALI

dal lunedì al giovedì ore 06,45 Budrie il venerdì ore 20,30 Budrie il sabato ore 07,30 Budrie

ADORAZIONE domenica ora solare 16,00-17,00 ora legale 16,30-17,30 giovedì 15,00-19,00

S. ROSARIO ogni giorno alle 16,00 LITURGIA DELLE ORE LODI dal lunedì al giovedì alle 06,20 al venerdì alle 06,40 al sabato alle 07,00 alla domenica alle 07,15 VESPRI dal lunedì al sabato alle 19,00 domenica ora solare alle 16,30

ora legale alle 17,00

CONFESSIONI sabato, mattina e pomeriggio; domenica pomeriggio (tranne durante i Vespri);

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