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ROMA CAPITALE
Municipio III
Perizia strutturale riguardante lesioni sugli edifici denominati A1 e A2 ubicati in
Roma via di Casal Boccone n.100
Data 14-11-2016 Ing. Camillo Sommese
Io sottoscritto ing Camillo Sommese nato a Fondi (LT) il 05/11/1960 con studio in Ciampino (RM)
in via Giuseppe Verdi n.29, iscritto all'Ordine degli Ingegneri di Roma al n.21263 ho svolto in data
in data 7 Novembre 2016 un sopralluogo presso i due fabbricati riportati in oggetto. Sono stato
invitato dall’amministratore di condominio sig. Marco Benedetti ad eseguire un controllo di alcune
lesioni lamentate dai condomini in seguito agli ultimi eventi sismici verificatisi in Italia centrale che
sono stati avvertiti in maniera diffusa anche a Roma. Nel corso del sopralluogo ho potuto
constatare che:
Gli edifici in questione sono due edifici gemelli e specchiati in pianta con struttura in
calcestruzzo armato. Essi sono stati edificati da una decina di anni e si elevano per 8 piani
fuori terra e due piani interrati. Il primo piano interrato non risulta utilizzato nè pavimentato
e risulta accessibile mediante la scala principale. Esso risulta perfettamente asciutto e le
strutture sono a vista e non denunciano alcun dissesto.
Ciascun edificio è dotato di due corpi scala e due ascensori.
Per prima cosa mi è stata mostrata una lesione orizzontale presente nell'edificio A2 al
piano attico nell'int. n.44 (foto n.1-2-3). La lesione risulta piuttosto evidente e mostra anche
uno spostamento della tamponatura al di sotto della lesione verso l'esterno del fabbricato.
I bordi della lesione denunciano chiaramente la preesistenza agli ultimi eventi sismici.
Come si può anche vedere dalle foto esse presentano una evidente formazione di muschio
lungo i bordi che denuncia che la lesione era già presente da tempo. Si indica di eseguire
un saggio di dimensioni 50x30 cm lungo il bordo della lesione. Molto probabilmente la
lesione si è formata fra la quota dell'intradosso del solaio dove in quel punto dovrebbe
essere presente un cordolo e la tamponatura sottostante. E' evidente lo scollamento della
parete della tamponatura con la struttura. Tutti gli eventi sismici hanno da sempre
evidenziato la problematica del ribaltamento delle pareti non strutturali se non legate alla
struttura. Anche se esse non sono indice di danni strutturali, il loro crollo, soprattutto da
piani alti, può causare grossi danni a cose e persone. Al fine di evitare questo fenomeno
occorrerà eseguire il seguente intervento: a) rimozione completa delle pitture dal tramezzo
fino alla superficie pulita dell'intonaco 2) ripulitura della lesione orizzontale e stuccatura
della stessa con malta Mapei Planitop HDM restauro 3) applicazione a rullo (al fine di
consolidare superficialmente le zone all'interfaccia di applicazione) di MAPEWRAP EQ
ADESIVE diluito 1:0,5 con acqua. 4) applicazione a rullo o a pennello di MAPEWRAP EQ
ADESIVE non diluito e posa in opera del tessuto bidirezionale in fibra di vetro
MAPEWRAP EQ NET avendo cura di stenderlo senza lasciare grinze. Il tessuto in rotoli si
stenderà dall'alto verso il basso sovrapponendo la rete per 15 cm. 5) applicazione di una
seconda mano di MAPEWRAP EQ ADESIVE. 6) a completa asciugatura dell'adesivo si
procede alla rasatura con MAPEI PLANITOP 200. Si allegano le schede tecniche dei
materiali (allegato A-B-C).
Alcune tipiche di lesioni risultano praticamente sempre presenti quasi a tutti i livelli in
entrambi i fabbricati: Esse sono situate presso i quattro corpi scala. La struttura verticale
della scala è costituita da setti in calcestruzzo armato con forma ad "U". Dove il setto si
interrompe per individuare una tamponatura che probabilmente chiude una preesistente
finestra, si vedono fessurazioni che disegnano proprio il limite fra setti in c.a. e
tamponatura. Dove, verso l'interno del ballatoio i setti sono rivestiti da paretine non portanti
si vedono con chiarezza i punti di discontinuità fra i due materiali. Ascoltando i condomini
queste lesioni sono sempre state presenti ma risultano più evidenti a seguito degli ultimi
eventi sismici. Di fatto le lesioni non denunciano alcun problema di natura strutturale ma
sono frutto della differente dilatazione termica (causa delle preesistenti lesioni) e della
diversa rigidezza dei due materiali (causa dell' ampliamento delle lesioni esistenti e della
formazione di nuove per movimenti laterali della struttura). (foto 4-5-6).
In alcuni appartamenti sono state notate fessurazioni pressoché verticali in corrispondenza
del punto di contatto fra pilastri e tramezzature o tamponature. Anche in questo caso la
differente rigidezza dei due materiali a contatto ha evidenziato il differente movimento
lungo la linea di contatto che ha provocato lo scorrimento mutuo fra le due superfici con
conseguente insorgenza delle fessurazioni. (foto n.7-8)
Negli appartamenti siti al piano primo int. n.11 del fabbricato A1 (foto 12-13-14-15) e al
piano terra int. 5 del fabbricato A2 (foto 9-10-11), ho potuto constatare lesioni di natura
differente. Esse, a detta degli inquilini, erano già presenti prima degli ultimi eventi sismici
ma risultano ora più marcate ed evidenti. Le lesioni si trovano in due fabbricati differenti e
in due posizioni in pianta e in quota differenti fra loro ma le loro caratteristiche risultano
molto simili fra loro. Le lesioni sono diagonali e passanti su una tramezzatura in laterizio. E'
necessario prendere visione delle stesse tramezzature ai piani immediatamente inferiori e
superiori per valutare l'eventuale presenza di lesioni dello stesso tipo. Si indica in questo
caso il monitoraggio delle lesioni mediante l'apposizione di mire di riferimento a cavallo
delle stesse con controllo periodico della misura dell'apertura delle lesioni stesse.
in corrispondenza di alcune porte di ingresso agli appartamenti, sia sulle spallette laterali
che sugli architravi, sono state evidenziate alcune filature sicuramente oggetto dei
movimenti della struttura in concomitanza con gli ultimi eventi sismici dell'Italia centrale.
In conclusione non sono stati evidenziate fessurazioni che denuncino pericoli o indebolimenti della
struttura a causa degli ultimi eventi sismici. La risposta elastica della struttura si è confrontata con
la maggiore rigidezza delle parti non strutturali. Questo ha generato in alcuni casi l'insorgere o
l'evidenziarsi di alcune lesioni soprattutto lungo i punti più sensibili: le superfici di contatto fra i due
materiali. Di diversa natura sono invece le due lesioni diagonali presenti su tramezzature interne.
Si ribadisce la necessità di visionare gli appartamenti incolonnati con i due interni dove ho già
svolto il sopralluogo e di eseguire il monitoraggio delle lesioni diagonali già evidenziate e in quelle
eventualmente presenti negli altri appartamenti ad essi incolonnati.
Foto n.1
Foto n.2
Foto n.3
Foto n.4
Foto n.5
Foto n.6
Foto n.7
Foto n.8
Foto n.9
Foto n.10
Foto n.11
Foto n. 12
Foto n.13
Foto n.14
Foto 15
Allegato A
Allegato B
Allegato C