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dal 12 al 31 dicembre

2012

Quest’anno il Natale, da noi, arriva …in

treno. Il nuovo Servizio Ferroviario

Metropolitano, a lungo atteso, dal 9

dicembre è diventato realtà, e nei prossimi mesi

capiremo se è valsa davvero la pena di aspettare,

per quanti comunque del treno non possono fare a

meno. Nel frattempo, visto che a Natale devono per

forza trionfare le buone notizie, diamo spazio al pro-

getto Chieri Attiva che solleva qualche speranza tra i

tanti, soprattutto giovani, che un lavoro lo vogliono,

lo inseguono, lo sfiorano, ma senza mai poterlo sta-

bilmente raggiungere. Una speranza, di questi tempi,

è molto meglio di niente.

L’attualità ci porterebbe lontano e in tanti posti diversi, ma qui stringiamo

e diamo voce anche al passato, più o meno storico. I ricordi di un Natale

lontano, anni Sessanta, in una Chieri pure così diversa da oggi, sono poe-

sia. Magari, la fantasia dei bambini di allora non è la stessa di quelli di

oggi, ma l’emozione della festa sì.

Gli appuntamenti con l’arte e lo spettacolo sono tanti e in linea con il

momento: fare il massimo con il minimo, coniugare qualità e risparmio.

Non è facile, ma ci si può riuscire. Così tra presepi di mattoni e viventi, tra

animazione di bambini e solidarietà, arriveremo alle soglie del 2013, e ci

domanderemo se l’anno che va ad iniziare potrà ridarci almeno qualcuna

delle tante certezze che abbiamo perso per strada.

A proposito: il 2013 di Centotorri sarà comunque speciale, visto che cele-

briamo i trent’anni di vita della rivista. E contiamo di celebrarli bene, con

tante cose belle, vecchie e nuove. Perciò, continuate a seguirci.

Gianni Giacone

Il Natale arriva in treno

In copertina:

Natività di ignoto

seicentesco

nella chiesa

di S. Margherita

8 Chieri, arriva il treno metropolitano

9 A Chieri la “Virgo Fidelis”

10 Chieri Attiva, un aiuto al lavoro

11 Ripetitori TV ed elettrosmog, Cerchio all’attacco

12 Santi, Risorgimento, montagne: una via per tutti

13 Negozi, si piange anche in cinese

15 Giudice di Pace, Chieri non vuole perderlo

17 La scomparsa di Guido Tinelli

19 ABIO, “Il sorriso di un bambino non ha prezzo”

Sommar i oSommar i o

Centotorri - Dicembre 2012www.100torri.it 5

Attualità ChieriAttualità Chieri

36 La storia di Chieri negli scritti di Caselle – Un mese a teatro

La ‘barca sublime’ alla Reggia di Venaria

37 Montaldo Torinese, a spasso con Dante – I colori di Appendino

per le Orfanelle – Michele Fiorito, la danza che unisce

Santena, Natale bimbi e presepe vivente

38 Dellacasa, il presepe di mattoni - Statua di Sant’Antonio in

Duomo, i Veneti ne promuovono il restauro

Al Quadrato le incisioni di Erica Forneris

39 La chiesetta del Podio nel cuore – “Torino è Casablanca”,

il libro di Maspoli – In libreria – Riva, presepio meccanico

Arte e SpettacoloArte e Spettacolo

RubricheRubriche6 Appuntamenti

16 Riflessione - L’edicola di ieri

33 Natura e benessere

35 Animali

45 Compra e vendi

SpecialiSpeciali21 Scuola e Formazione

26 Auto d’inverno

42 Mangiarbene per le Feste

SportSport24 Tulino, ‘saracinesca’ azzurra

25 Volley, Famila Habimat Chieri in Costa Azzurra al Torneo di Natale

StoriaStoria14 Chieri 1842: dai mercati al mercato

18 Chieri com’era, la vetrina del paese dei balocchi

20 Quei bersagli ‘mobili’ del tiro a segno...

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6Centotorri - Dicembre 2012

Sabato 15 dicembre

A CHIERI, CANTIERI D’ARTE - Un Convegno per fare il punto sullostato di salute del patrimonio storico-artistico di Chieri. Sala ConferenzeBiblioteca Civica, via Vittorio Emanuele II 1, ore 9. Info: Compagnia dellaChiocciola [email protected] CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA – Ore 21, Chiesa di San- Corale Civica Musicainsieme. Direttore Andrea Cotti, organista MatteoCotti - musiche di Reger , Willcocks, KodalyM CARMAGNOLA, CONCERTO FILARMONICA - ore 21.00 -Parrocchia Santi Pietro e Paolo Apostoli - Concerto di Natale, A cura dellaSoc. Filarmonica di Carmagnola Domenica 16 dicembreM CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA- ore 16, Santuariodell’Annunziata: Nuova Corale Pinese. Direttore Mario Tento. Repertorionatalizio Ore 21, Duomo. Concerto di Natale: Filarmonica Chierese. DirettoreEnrico Frezzato. Repertorio natalizioTLCARMAGNOLA, MAGO E CONCERTO - ore 16.00 – Salone AntichiBastioni, “Le Magie del Natale”, con la partecipazione del Mago Alexander edi Babbo Natale, a cura dell’ Associazione Crescere Insieme. Ore 21.00 –

CHIERI, NATALE IN ARTESOLIDALENel cortile del Palazzo Comunale, fino al 12 gennaio 2013 (tutti i giorni 6-22). Uno spazio allestito dalla Civica Amministrazione con la collaborazionegratuita degli artisti: Andrea Scolaro, Antonio Palese, Bruno Ciasca, DanielaBosco Elkhabbaz, Enzo Bersezio, Elio Garis, Ferruccio D’Angelo, GuidoAppendino, Guido Persico, Giuliana Tucci, Marina Buratti, MaurizioSicchiero, Mery Rigo, Nando Luraschi, Riccardo Ghirardini, Sergio Luongo,Silvio Vigliaturo, Stefano Martino, Tegi Canfari, Theo Gallinocon la loro decorazione natalizia, destinata ad essere donata in beneficienza,contribuiranno a sostenere le iniziative di solidarietà dell’ Ass. A.V.O per laCasa di Riposo Giovanni XXIII. Recandosi in loco si potrà compilare unaproposta d’offerta per aggiudicarsi un’opera.L’albero di Natale donato al Comune sarà piantato nel giardino del nuovonido di Via Pascoli

CHIERI, ARTE E TRADIZIONI RUMENEFino a domenica 23 dicembre 2012:Festival di tradizioni romene “PaneNostro” - Mostra d’arte contemporanea edetnologia romena. Espongono: Irina IgnatMardare; Ioana Zinelli; Ileana Mihaescu;Collezione etnologica di Corina Lazar.Orari d’apertura: sabato ore 20-21 dome-nica ore 10- 14

Abbazia di Casanova - Concerto di Natale eseguito dalla Corale di Osasio, acura dell’Associazione Amici dell’Abbazia di CasanovaTL CARMAGNOLA, PRESEPE VIVENTE - Presso il Mercato Bestiamedi Piazza Italia “Tutto il natale in una piazza” - Presepe vivente, mercatino,spettacoli, passeggiate, musiche natalizie. Ore 15 Piazza Manzoni BalliOccitani con la partecipazione dell’Associazione Culturale La GhirondaF VILLANOVA, MERCATINO - mercatino di Natale in centro e concorsopresepi pro-loco

Mercoledì 19 dicembre

M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA - Ore 21, Santuariodell’Annunziata - Novena in latino. A seguire Concerto di Natale con laCantata di Natale di Alessandro Stradella Accademia dei Solinghi

Giovedì 20 dicembre

M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA - Ore 21.30 Santuariodell’Annunziata - “Veglia d’Avvento” - L’eco delle Colline di Cantarana(AT). Direttore M. Walter Pastrone Organista M. Claudio Guidotti.Repertorio natalizioM CARMAGNOLA, GOSPEL NIGHT - ore 21.00 – Galleria d’ArteContemporanea Palazzo Lomellini, Anima Arte - “Gospel night” - Voice &Soul Gospel Choir , contaminazioni soul nella tradizione cattolica; itinerario

APPUNTAMENTI- APPUNTAMENTI- APPUNTAMENT

6_7 appuntamenti 7-12-2012 15:51 Pagina 6

7 Centotorri - Dicembre 2012

CHIERI, ANIMAZIONE PER I BAMBINISabato 15 dicembre, domenica 9 e 23 dicembre 2012e 6 gennaio 2013. Ore 15.30 -17.30 cortile antistantePalazzo Comunale e sabato 15 e sabato 5 gennaio2013- Ore 10.30 presso la Biblioteca Civica Sez.Ragazzi “Un piccolo grande Natale” Letture animatedove racconti , fiabe e storie sul tema del Natale , ven-gono letti e musicati dal vivo. I bambini e le loro famiglie attraverso giochi diparole, manipolazione di oggetti e improvvisazioni teatrali potranno partecipareattivamente alla creazione della storia raccontata. Per un maggiore relax portar-si una comoda coperta!

ENTI- APPUNTAMENTI- APPUNTAMENTI-APPUNT

Meditazione in Parole e Musica con canti liturgici e tradizionali d’Avvento eNatale” Coro liturgico parrocchiale di San Giorgio Martire (Chieri). DirettoreGiuliano Pallaro -Ore 21 Chiesa di San Domenico: “Musiqueros in concerto”-Orchestra Musiqueros. Direttore Erica BrunoM VILLANOVA, PIANALTO IN MUSICA – Chiesa di San Martino, ore21 – Orchestra giovanile e Coro dell’Arsenale della Pace, Coro e ritmi delPiamnalto Astigiano, con l’Ensemble vocale l’Una e Cinque. Partecipano ibambini delle classi V dell’Istituto Comprensivo di Villanova.

Domenica 23 dicembre

M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA - Ore 16, Chiesa diSant’Antonio - Concerto spirituale. Coro Karl Richter della parrocchiaCavoretto–Pilonetto. Repertorio musiche sacre e canti della ComunitàEcumenica di Taizé. Direttore don Paolo Fini -ore 20.30, Sala Conferenze –via della Conceria 2: Concerto di musiche tradizionali natalizie romene, acura della Chiesa Ortodossa Romena di Chieri e dell’Associazione Aripi deLumina lunedì 24 dicembre

M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA - ore 23, Duomo - Vegliadi preghiera. Coro del Duomo, direttore Enzo CerratoM SAN PAOLO SOLBRITO, PIANALTO IN MUSICA – ore 22.30,Chiesa Parrocchiale: Concerto per voce e pianoforte. Tenore VittorioCeragioli, pianoforte Sonia Baccan.

Mercoledì 26 dicembre

M VILLANOVA, CONCERTO DI SANTO STEFANO – ore 17,30,Chiesa di San Martino: concerto per pianoforte solo. Pianista GianlucaAngelillo.

Venerdì 4 gennaio 2013

M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA- Ore 21 Santuariodell’Annunziata - Coro Orosei (Sardegna) in tipici costumi sardi. Repertorionatalizio. Direttore Bastiano Pessei

Giovedì 10 gennaio

TL CHIERI, UNITRE – Alle 16 in Sala Conceria, per gli appuntamntidell’Università della Terza Età di Chieri, “Il trucco c’è ma…”, lezione dimagia con il mago Natalino Contini. A seguire, presentazione del libro“Zibaldone Chierese” a cura dell’Associazione Avezzana.

Siete a corto di idee per i regali di Natale da fare adamici e parenti? Tranquilli, la tecnologia può senz’altrovenirvi in aiuto. Non c’è praticamente nessuno che non

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musicale tra i brani classici della cultura gospel, passando per alcuni dei piu’noti brani della tradizione cattolica italiana, “rivisitati” in chiave soul/blues.

Venerdì 21 dicembre

A CHIERI, MOSTRA CON EPINAL - Palazzo Opesso, alle 18 inaugura-zione Mostra ‘Paesaggi invernali’ - Colletiva di fine anno dell’ Unione Artistidel Chierese e XVII° incontro d’Arte CHIERI-EPINAL, espongono i soci:dell’Unione Artisti del Chierese e de l’Academie d’Arts Plastiques d’Epinal.Orari: feriale 16/19, sabato e festivi 10,30/12,30 e 16/19. Fino al 6 gennaio2013. M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA - Ore 21.30 Santuariodell’Annunziata - Concerto di Natale. Corale A. Vivaldi di Cambiano.Direttore Luisa Mazzone, pianista Gianni ConrottoMVILLANOVA, CONCERTO DI NATALE - Auguri in armonia - 11^ edi-zione nel cinema comunale, ore 21.00M CARMAGNOLA, CONCERTO D’ORGANO - ore 21.00 – ParrocchiaSanti Pietro e Paolo Apostoli - “Il Natale nel Mondo”, concerto nell’ambitodella Rassegna “Organalia-Suoni d’Inverno 2012”, a cura della Provincia diTorino

Sabato 22 dicembre

TL CHIERI, TESORI DELLA BIBLIOTECA -Visita guidata della SalaFrancone. Ritrovo ore 10.30 punto accoglienza Biblioteca Civica.M CHIERI, NATALEINCORO E…IN MUSICA - Ore 21 Chiesa MariaAusiliatrice Via Palazzo di Città - Gran Concerto delle Feste. Oratorio deNoel op. 12 di Camille Saint-Saens Orchestra da Camera “Giovanni BattistaPolledro”. Direttore Claudio Bisio. Accademia Corale Guido D’Arezzo.Direttore Riccardo Nardi - Ore 21 ChiesaS. Giorgio - In attesa del Verbo -

Buone Feste

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ATTUALITA’ CHIERI

Chieri, ecco il treno metropolitano di Matteo Maso

Il cambiamento più evidente è la realizzazione del secondo binario che consente la presenza contemporanea di due treni in stazione. Ma nella sostanza le fasce orarie rimangono le stesse

Chieri entra nel Servizio

Ferroviario Metropolitano

(SFM) torinese. Dal 9

dicembre è attivo un nuovo servizio

di trasporto pubblico, in sintesi un

sistema che dovrebbe essere più

integrato fra le varie linee ferroviarie

metropolitane che interagiscono con

Torino. Attualmente sono 5 linee che

dovranno diventare 9 nei prossimi

tre anni. La linea 1 è la nostra, ovve-

ro la Pont-Rivarolo-Chieri. Che cosa

cambia?

Col Sistema SFM, Torino si pone al

livello delle grandi metropoli euro-

pee, come Milano, Parigi, Zurigo o

Vienna, stando a come viene descrit-

to il servizio, e di conseguenza

anche la mobilità di Chieri verso il

capoluogo ne dovrebbe beneficiare.

L’SFM nello specifico prevede treni

più cadenzati: ogni 30 minuti nelle

fasce orarie di punta e ogni ora nelle

fasce morbide, e tariffe più economi-

che: biglietto a 1,50 € La spesa

diventa di 3€ in abbinamento con iltrasporto su gomma in Torino (da

marzo 2013 si dovrebbe passare da 3

a 2 € con un unico biglietto).Nella stazione di Chieri il cambia-

mento più evidente è la realizzazio-

ne del secondo binario che consente

la presenza contemporanea di 2 treni

in stazione, nonché i marciapiedi più

agevoli per i disabili. Rispetto al

vecchio orario si nota che i treni

hanno subito lo slittamento di qual-

che minuto, ma nella sostanza le

fasce orarie rimangono le stesse così

come la cadenza. Si auspica che le

coincidenze con le altre linee e con

quelle urbane di Torino siano

migliorate. Purtroppo la linea chiere-

se rimane solo diurna. La riduzione

del costo del biglietto, in questo

periodo di crisi economica, non può

che essere positivo, bisogna solo

sperare che i nuovi biglietti siano

disponibili a Chieri, in quanto i vec-

chi biglietti più economici (quelli a

meno di 2,40€) non lo erano e sipotevano comprare solo a Torino; il

tutto al fine di incentivare l’uso del

treno anche per gli utenti occasiona-

li e non solo per i pendolari.

Sicuramente il nuovo servizio avrà

bisogno di un periodo di assesta-

mento e speriamo che abbia riper-

cussioni positive sul trasporto ferro-

viario chierese, perché attualmente

la stazione di Chieri è un luogo piut-

tosto sporco e lugubre, specie l’area

dell’obliterazione (nonché ingresso

e uscita), non basta aver sistemato

un’obliteratrice nuova accanto a

quella vecchia, che rispecchia l’im-

pressione: “com’era e com’è, ma

nella sostanza è la stessa cosa!”

Rimangono l’emettitrice self-service

non funzionante, orari dei treni e

comunicazioni varie affisse in modo

disordinato e molto approssimativo,

inoltre si è avvolti da un sibilo rumo-

roso costante; e se ci guardiamo

attorno vediamo caos ovunque: il

piazzale antistante è un parcheggio

selvaggio e manca un passaggio

pedonale. L’unica cosa bella che si

può vedere è il secolare cedro del

Libano.

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ATTUALITA’ CHIERI

L’assessore alla cultura

della Regione

Piemonte Michele

Coppola è stato l’ospite d’o-

nore della festa chierese per la

“Virgo Fidelis”, patrona

dell’Arma dei Carabinieri. La

sezione presieduta da

Gaetano Oreste ha celebrato

nell’occasione il 104°anniver-

sario di fondazione. Presenti

autorità civili e militari e

numerosi sindaci del

Chierese, la festa è iniziata in

municipio con l’omaggio al

monumento che ricorda il

generale Dalla Chiesa e si è

conclusa, dopo la sfilata per le

vie cittadine e la messa in San

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della sezione chierese

Domenico, con il pranzo

sociale a Pecetto. NELLA

FOTO: il palco delle autori-

tà davanti al Municipio

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ATTUALITA’ CHIERI

“Chieri Attiva”, un aiuto al lavoroUn progetto del Comune, CNA, Ascom e Camera di Commercio per preparare ed inserire nel mondodel lavoro 60 persone

di Gaetano Grimaldi

La disoccupazione è una piaga

che sta affliggendo sia l’intero

Paese che il nostro territorio i

cui dati in merito sono alquanto allar-

manti con aziende che chiudono o

che ricorrono di continuo alla Cassa

Integrazione. E’ proprio in virtù di

questo che il Comune di Chieri, tra-

mite l’Assessorato al Commercio, il

Cna di Torino, con il sostegno

dell’Ascom e il patrocinio della

Camera di Commercio hanno dato

vita ad un progetto chiamato Chieri

Attiva che ha lo scopo di preparare ed

inserire nel mondo del lavoro 60 aspi-

ranti candidati. Abbiamo sentito

Barbara Chiavarino, Business

Development Manager presso il Cna

di Torino, curatrice del progetto e

l’assessore Rachele Sacco per il

comune di Chieri. “Chieri Attiva –

esordisce l’assessore Sacco - è un

progetto che risponde ad una mozio-

ne approvata dal Consiglio

Comunale in cui si destinavano dei

fondi per circa 360.000 euro a favore

delle politiche attive del lavoro.” Per

Barbara Chiavarino “il progetto

nasce anche da un ‘modus operandi’

inusuale per le nostre realtà, frutto di

esperienze professionali nel nord

Europa”. Chieri Attiva – riprende

Rachele Sacco - si prefigge di far

emergere i punti di forza di 60 perso-

ne di Chieri attualmente disoccupate

o inoccupate all’interno del mondo

del lavoro attraverso un percorso alta-

mente professionale che aiuterà a

valorizzare, approfondire e validare

le competenze dei candidati. Un altro

obiettivo che ci auspichiamo per que-

sto progetto è quello che, con una

selezione dettagliata in base alle

potenzialità di assunzione di una

azienda, al termine del percorso dei

sei mesi di stage ci possa essere una

prosecuzione del rapporto di lavoro”.

Quest’ultimo aspetto è sottolineato

anche dalla Chiavarino la quale pone

l’accento sulla peculiarità operativa

del progetto. “La cosa importante –

afferma la manager del Cna – è favo-

rire l’incontro tra le persone e le

aziende e trovare l’affinità e la com-

patibilità fra di loro in un quadro

diverso dal solito, dove si fa analisi e

sviluppo delle relazioni nelle piccole

e medie imprese facendo emergere

non solo le competenze tecniche ma

soprattutto quelle competenze che

l’Europa ci chiede ovvero capacità di

iniziativa imprenditoriale, di forma-

zione professionale insieme alla

capacità di ‘cambiare’ e d’imparare.

La scommessa è far capire alle impre-

se l’essenza del progetto e la sensibi-

lità dell’utente in relazione ad esso.

Una sfida che si vuole vincere”. E’

una sfida anche per l’assessore Sacco

in quanto “Per la sua natura speri-

mentale e sotto certi aspetti ambizio-

sa – sostiene l’assessore chierese - il

progetto si caratterizza in una fase di

analisi iniziale molto attenta e parti-

colareggiata da parte del CNAche è il

soggetto promotore. I profili dei can-

didati vengono analizzati con molta

attenzione e successivamente vengo-

no incrociati con i profili richiesti

dalle aziende. Questo è un aspetto

fondamentale che caratterizza il pro-

getto, in quanto ci proponiamo di for-

nire alle aziende individualità già rite-

nute idonee a ricoprire determinati

ruoli, nella speranza di poter fornire

un supporto utile sia ai candidati che

alle aziende stesse”. Un ruolo impor-

tante, poi, lo rivestono proprio le

aziende le quali “hanno dato – conti-

nua Chiavarino del Cna di Torino –

grande disponibilità e hanno dimo-

strato interesse e voglia di mettersi in

gioco. Esse saranno non solo analiz-

zate ai fini dei requisiti richiesti ma

saranno anche invitate a porsi in una

posizione di visione più ampia al fine

di individuare quali talenti cercare,

quali funzioni svolgere e con quali

competenze. Da questo punto di vista

grande importanza ha il ruolo del

tutor”. “Il Progetto – conclude

Rachele Sacco - è stato accolto con

entusiasmo fin dalla sua presentazio-

ne ed il grande numero di richieste lo

confermano. Si tratta di un progetto

innovativo dove non si cerca sola-

mente di dare un aiuto limitato nel

tempo a persone attualmente in diffi-

coltà, ma mira fin dall’inizio a creare

un percorso di formazione reale e

costruttivo nel mondo del lavoro.

Non un intervento di sostegno al red-

dito, ma politiche attive di lavoro”.

Chiavarino si augura che “il progetto

possa essere realizzato nel migliore

modo possibile e possa diventare un

‘Modello’ per il Paese”. Il Progetto è

finanziato per 60.000 euro dalla

Camera di Commercio, 10.000 euro

dal Cna e 290.000 euro dal comune di

Chieri.

Rachele Sacco

Barbara Chiavarino

10 Chieri attiva 6-12-2012 21:31 Pagina 10


ATTUALITA’ CHIERI

La Provincia ammette le sue

colpe in merito ai ritardi della

bonifica da elettrosmog al

Colle della Maddalena. L’ha fatto

nell’ultimo Consiglio provinciale,

quando l’assessore all’ambiente

Roberto Ronco ha sottolineato

come entro il termine previsto per lo

scorso luglio non siano ancora stati

predisposti i progetti definitivi, cer-

cando un appiglio nella “difficoltà

di mettere insieme gli interesse di

tante parti, delle emittenti, dei con-

sorzi radio tv, dei cittadini e dei tre

comuni coinvolti: Torino,

Moncalieri e Pecetto”. A sollevare

la questione, l’ennesima interroga-

zione di Beppe Cerchio, consigliere

PDL e vicepresidente dell’assem-

blea provinciale, che sui problemi

dell’elettrosmog alla Maddalena

porta avanti una crociata che dura

da anni. «Otto anni di tempo spreca-

ti - punge Cerchio - durante i quali

sono stati prodotti quintali di carta,

di soluzioni volutamente mancate e

volutamente rinviate, di omissioni e

comportamenti che possono produr-

re responsabilità penali. Ad oggi

non esiste alcuna minima traccia di

progetti definitivi necessari per l’a-

dozione del Piano globale di risana-

mento. La Provincia di Torino ha

continuamente perso tempo per pro-

porre opere irrealizzabili, per sotto-

scrivere accordi in periodo pre-elet-

torale con i consorzi di emittenti e

poi disdirli. E’ stata reiteratamente

rinviata ogni seria decisione per la

soluzione del problema sanitario,

ambientale, di garanzia dell’infor-

mazione locale». Il PDL ha inoltre

richiesto alla commissione di con-

trollo della Provincia che, a fronte

delle accertate omissioni per la

mancata adozione del Piano di risa-

namento, trascorsi ben otto anni e

riscontrando responsabilità penali,

si trasmetta il tutto alla

Magistratura. Entro luglio 2012 il

Presidente Saitta avrebbe dovuto

adottare il Piano di risanamento,

ottenere le autorizzazioni, presenta-

re i progetti dei tralicci e le strutture

per risanare il caos al Colle della

Maddalena: ma tutto ciò non è avve-

nuto.

Ripetitori TV ed elettrosmog, Cerchio all’attacco “I ritardi nella bonifica da elettrosmog al Colle della Maddalena? Si trasmetta tutto alla Magistratura”

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ATTUALITA’ CHIERI

Santi, Risorgimento, montagne: una via per tutti…Nomi altisonanti o sconosciuti, proporli è facile, ma poi…? di Matteo Maso

Si sceglie il luogo dove viverein funzione di dove si è nati,degli affetti, del lavoro e si

finisce per ritrovarsi in vie o piazzeda nomi altisonanti o per i più sco-nosciuti. Dato che nell’ultimoperiodo si è discusso di intitolareuna via o una piazza a BettinoCraxi, mi son posto il problema seio sarei contento di vivere in unavia intitolata a Craxi (o personaggisimili). Andando a scorrere l’elenco dellevie chieresi (ma l’analisi vale ingenerale per i comuni italiani) siscopre che esistono le vie dei santi,generalmente legate alla chiesa

costruita nella zona e le vie con inomi dei paesi confinanti, edentrambe le categorie aiutanomolto ad orientarsi. Ci sono poi levie che tutti i comuni italianihanno: via Roma (la capitaled’Italia), via Vittorio E., Garibaldi,Cavour, Dante, Mazzini, le datestoriche dell’Italia; nomi che carat-terizzano la storia italiana.Generalmente si trovano nel centrodelle città.Continuando a scorrere l’elencochierese si trovano i nomi illustrilocali, dagli antichi podestà aicanonici per arrivare ai sindaci,passando per le famiglie più in

vista. Chi ama la montagna noteràl’elenco dei monti piemontesi, chedurante le belle giornate fanno dacornice al nostro paesaggio.Tornando sulla questione della viaCraxi, che alcuni comuni italianihanno già intitolato e altri inveceson stati bloccati dalle polemicheinnescate, nel proporla si sarebbedovuto ragionare sul fatto che inomi delle vie diventano della col-lettività e non di chi li propone.Craxi è stato un politico italianomolto controverso e che ha termi-nato la sua vita in latitanza, oltreche essere stato condannato perdiversi reati di rilevanza pubblica;

quindi non è sicuramente una per-sona modello. Sarei rammaricato come cittadinochierese, e ancor più come italiano,di vedere una via intitolata a perso-naggi discutibili e non a uomini ita-liani ben più meritevoli, come peresempio Falcone e Borsellino, deiquali ricorre il ventennale dallamorte per strage di mafia. Chi ci amministra dovrebbe sem-pre ricordarsi di essere al serviziodel cittadino e quindi non lasciarsitrasportare da esclusivi interessi,soprattutto oggi che la sensibilitàcollettiva è maggiore verso gli altivalori sociali.

12 Toponomastica 6-12-2012 21:34 Pagina 12


ATTUALITA’ CHIERI

La crisi economica che sta

vivendo l’Italia da alcuni

anni, ha provocato un calo

notevole del potere d’acquisto per

la maggior parte della popolazione

che oggi non guarda più con inte-

resse la qualità del Made in Italy

ma cerca soprattutto articoli a

prezzi molto contenuti. Tutto ciò

ha reso ancor più forte il mercato

cinese che grazie ai prezzi concor-

renziali della propria merce ha

visto un incremento delle esporta-

zioni. Ormai gran parte degli arti-

coli che acquistiamo sono ‘Made

in China’. Oltre alle esportazioni

sono cresciute anche le attività

commerciali cinesi nel nostro

paese. Sono sorti dei veri e propri

centri commerciali dove lavorano

anche italiani. Tra gli scaffali pos-

siamo trovare non solo abbiglia-

mento e pelletteria ma anche pro-

dotti per la casa, elettrodomestici e

bigiotteria. A livello locale la

situazione è la stessa del resto

d’Italia. A Santena ha aperto da

poco un centro commerciale cine-

se nella zona industriale, a Chieri

invece presso il “Gialdo” un gran-

de negozio. Al momento sembra

che queste attività non hanno pro-

blemi ma per saperne di più abbia-

mo posto qualche domanda al per-

sonale addetto agli scaffali e casse.

-Da quanto tempo avete aperto

questo negozio al centro com-

merciale “Gialdo”?

“ Solo da un mese e stiamo anco-

ra posizionando la merce negli

scaffali. Vendiamo un po’ di tutto”.

–Come stanno procedendo le

vendite?

”E’ da poco che abbiamo aperto

ma posso dire che anche noi stia-

mo subendo un calo delle vendite.

Oggi le persone acquistano solo lo

stretto necessario, prodotti per la

casa e detersivi, abbigliamento e

pelletteria poco. Al contrario di ciò

che si pensa anche le nostre attivi-

tà commerciali sentono il peso

della crisi”.

-Chieri vi piace , vi trovate

bene?

“Sì , a Chieri stiamo bene è un

paese tranquillo meglio che a

Torino”.

Una cliente, Maria, mamma di una

bimba di un anno presente in

negozio dice: “ Oggi a causa delle

tante spese che mensilmente dob-

biamo sostenere acquistiamo solo

Negozi, si piange anche in cinese Crescono a Chieri e dintorni le attività e i centri commerciali cinesi, ma la crisi c’è anche per loro…

di Luisa Zarrella

ciò che serve realmente. Anche se

un articolo ha un prezzo basso

prima di comprarlo ci pensiamo

tanto”. Poi aggiunge : “ A Chieri

oggi ci sono solo negozi di lusso

per i ricchi e quelli con articoli a

prezzi bassi. Essendosi impoverito

il ceto medio della popolazione

anche quest’ultimo acquista presso

negozi cinesi”.

Magari, per sbloccare almeno in

parte questa situazione, si potreb-

bero anticipare i saldi di stagione

magari iniziando con un 30% di

sconto su determinati articoli tipo

abbigliamento e scarpe che pro-

prio quest’anno hanno prezzi esa-

gerati”.

13 cinesi 6-12-2012 21:36 Pagina 13


ATTUALITA’ CHIERI

Chieri, 1842: dai mercati al mercato Comprando l’ex convento di San Francesco, il Comune punta ad un’unica piazza del mercato con tettoia. Ma la spesa è alta e la gente protesta…

di Antonio Mignozzetti

Viene spontaneo ricordare

che un tempo a Chieri i

mercati settimanali (e fino

ad una certa epoca anche le fiere)

non avevano, come oggi, una sede

unica per ogni tipo di merce. “’l

mercà dij beu” (il mercato dei

bovini) si faceva in piazza IV

novembre (chissà perché, visto

che si tratta di un posto che per

quegli animali non era certo il più

facile da raggiungere). In piazza

Mazzini si faceva “ël mercà dj’

euv”. Le verdure si vendevano a

“piassa dj erbi”, piazza delle erbe,

l’attuale piazza Umberto I. In un

luogo imprecisato lungo via

Vittorio Emanuele II, poco oltre la

chiesa di Sant’Antonio, c’era “ël

mercà dla fruta”. In via Palazzo di

Città, davanti a Palazzo Bruni, si

vendevano e compravano asini e

muli (“ël mercà dj’aso”). Non

molto lontano, in piazza Trento,

c’era il mercato della legna (“ël

mercà del bosch”). Probabilmente

fra la gente era vivamente avverti-

ta l’incongruenza del fatto che un

chierese, per fare la spesa, fosse

praticamente costretto a percorre-

re in lungo e in largo tutta la città.

Tant’è vero che nel 1837 il

Comune, che aveva deciso di

acquistare dall’avvocato Al-

lamandola l’ex convento di San

Francesco, affare che si prospetta-

va molto dispendioso per la

Comunità, per far ingoiare il

rospo ai chieresi non trascurava

occasione per sottolineare che l’i-

niziativa si proponeva due scopi:

trasferirvi tutti gli uffici comunali,

essi pure dispersi in varie sedi, e

concentrarvi, in una tettoia

costruita appositamente, tutti i

mercati della città. Ma i chieresi

non abboccarono. Il palazzo

Allamandola costava centomila

lire. Dalla vendita del vecchio

palazzo municipale si sarebbero

ricavate al massimo trentamila

lire. E il resto? Tasse. Il 4 settem-

bre, infatti, ci fu un primo assag-

gio di ciò che essi temevano li

aspettasse: per far fronte alle

spese comunali il Consiglio

Raddoppiato decise di istituire un

dazio su bevande, carni, peso dei

bozzoli ecc. Ci fu una sollevazio-

ne generale. Al Re giunse una

protesta firmata da sei consiglie-

ri comunali e un’altra corredata di

centodue firme di “particolari”,

cioè di privati cittadini, che sem-

bra l’elenco delle pagine bianche

2012 del telefono, tanto i cognomi

sono uguali a quelli di oggi: vi

compaiono Cochis, Masera,

Gallina, Oddenino, Fasano,

Berruto, Ferrero, Gai, Menzio,

Gaiotti, Vergnano, Piovano, Gola,

Vaschetti, Rossetti. Fra i firmatari

c’è anche il teologo e professore

di Greco all’Università di Torino

Giambattista Gioacchino Montù,

personaggio di spicco, che era

stato il promotore della protesta.

In un primo tempo l’Intendenza

diede ragione ai protestatari, rico-

noscendo che il vantaggio consi-

stente nell’unificazione degli uffi-

ci e dei mercati sarebbe stato

pagato a caro prezzo dalla popola-

zione. Ma l’Amministrazione

tenne duro. Il braccio di ferro

andò avanti per anni. Si concluse

solo nel 1842 con la firma del

contratto fra il Municipio e l’av-

vocato Allaman-dola. I protestata-

ri perdevano così la partita. Il

colmo dei colmi fu che, mentre gli

uffici comunali furono effettiva-

mente concentrati nella nuova

sede, per vedere la tettoia del

mercato bisognò aspettare il 1922.

Non solo. Alcune merci, come la

legna, le verdure, le uova, fino

agli anni cinquanta del Novecento

continuarono ed essere vendute

nei luoghi di sempre, come molti

chieresi sono in grado di testimo-

niare.

Nelle immagini: La chiesa di

S.Francesco in un disegno del

Rovere e il mercato in Piazza

Umberto nel 1900

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ATTUALITA’ CHIERI

Giudice di Pace, Chieri non vuole perderlo Il comune favorevole al suo mantenimento, idem gli altri 13 piccoli comuni della sua giurisdizione

di Luisa Zarrella

La figura del Giudice di Pace è

estremamente importante per

mediare conciliazioni riguar-

do controversie civili e commerciali.

Le sue competenze sono dettate dall’

art. 7 del Codice di Procedura

Civile. Ogni ufficio ha la competen-

za nel proprio ambito territoriale per

le materie civile, penale ed ammini-

strativa. Una novità viene fuori dal

D.Lgs n. 148 del 14 settembre 2011

e cioè la possibilità da parte dei

comuni di ridurre gli uffici del

Giudice di Pace. A Chieri l’ufficio

ha la competenza territoriale di 13

comuni come: Andezeno, Arignano,

Baldissero, Cambiano, Marentino,

Mombello, Montaldo, Moriondo,

Pavarolo, Pecetto, Pino Torinese,

Riva e Santena. Con la chiusura i

cittadini chieresi e dei sopraelencati

comuni sarebbero costretti a rivol-

gersi a Torino. Si verificherebbe un

rallentamento nella risoluzione delle

controversie con conseguente dis-

agio per i cittadini , soprattutto per le

fasce più deboli che non possono

permettersi un avvocato. Per sapere

nel dettaglio quale è la situazione ad

oggi nel nostro comune abbiamo

posto qualche domanda proprio al

Giudice di Pace Ferruccio Gotta.

– Da quanto tempo lei è Giudice

di Pace a Chieri? Di cosa si occupa

in particolare?

“Sono qui a Chieri da fine 1999.

Prendo decisioni su circa 30 reati

penali come: lesione lieve, diffama-

zione, liti tra condomini ecc., su

ricorsi verso sanzioni amministrati-

ve. Nel complesso abbiamo quasi

1500 procedimenti. La cosa più

importante per il Giudice di Pace è

arrivare alla conciliazione. Siamo

arrivati a circa 500 conciliazioni

penali in 6 anni e sono contento di

questo risultato.”

– Quanto è importante per i citta-

dini la figura del Giudice di Pace?

“E’ molto importante perché noi

offriamo un servizio ai cittadini in

modo particolare alle fasce più

deboli. L’ufficio poi è aperto anche

al sabato per chi lavora durante la

settimana. Spesse volte basta poco

per arrivare ad una conciliazione. I

chieresi sono persone che quasi sem-

pre si mettono d’accordo cosi’ da

evitare di arrivare al penale.

Abbiamo 90/100 conciliazioni

all’anno”

– Riguardo il D.Lgs 148 il comune

di Chieri già preso una decisione e

quale?

“ Chieri ha dato parere favorevole

alla tenuta dell’ufficio del Giudice di

Pace ed anche quasi tutti gli altri

comuni. La chiusura sarebbe stata

irreversibile quindi non si sarebbe

potuti tornare indietro e sarebbe

avvenuta ad aprile/ maggio 2013”.

Cod. 237064 - “Credo che nella

vita le occasioni per conoscere

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ce la sensibilità, la complicità, l’af-

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“Come trovare il partner ideale…” Anche a Chieri l’agenzia Meeting per single: serietà e un servizio personalizzato

Meeting: una rete nazionale di agenzie per single tra le più estese a livello

nazionale, con un preciso codice deontologico, un organismo dal quale ogni

agenzia è costantemente monitorata. “Il successo della nostra realtà – dico-

no i titolari di Meeting – è dovuto al fatto che all’esperienza professionale si aggiun-

gono anche la capacità di accogliere e ascoltare il cliente in un’atmosfera estremamen-

te semplice e serena, oltre al fatto che noi per primi impariamo a trattare chi si rivolge

a noi come un amico, che impariamo a conoscere e a capire e al quale presentiamo un

altro amico con il quale abbiamo stabilito lo stesso genere di rapporto. Qui si incontra-

no uomini e donne, entrambi con qualità, pregi e difetti, che non vogliono correre il

rischio di imbattersi in qualcuno che vuole solo perdere tempo e avere un approccio

occasionale e senza alcun genere di prospettiva. Accettiamo nella nostra banca dati solo

ed esclusivamente persone che sono indipendenti economicamente e libere legalmen-

te dal punto di vista coniugale.” “Chi cerca – proseguono i titolari di Meeting – un ser-

vizio personalizzato, è accontentato. Ti presenteremo persone selezionate al fine di tro-

vare il tuo partner ideale. Inoltre renderemo gradevole la tua permanenza presso di noi

anche con iniziative divertenti come feste, cene, gite e giochi. La nostra lunga esperien-

za acquisita in tanti anni di operatività nel settore, ci ha permesso di ‘rendere felici’

migliaia di persone di tutte le età, che come te desideravano ricominciare ad amare ed

essere amati. I nostri iscritti rientrano in tutte le fasce di età: soprattutto tra i 35 e i 65

anni, ma ce ne sono anche sotto i 30 e sopra i 70, non esiste una predominanza.”

15 6-12-2012 21:08 Pagina 15


RIFLESSIONE

La Chiesa per sua natura è missionaria Ricordiamo i grandi temi del Concilio Vaticano II° di P. Pio G. Marcato op

L’ Edicola di ieri a cura di Valerio MaggioLuigi Salvatorelli (La Stampa 23 Dicembre 1962)

Speranze e condizioni della pace nel mondo

“Chiamerei il Natale la festa ecumenica dell’Umanità. E’ una ecumenicità

anteriore e più ampia di quella dei Concili cristiani e cattolici: e tuttavia c’è

fra le due una relazione morale. Tanto maggiore la relazione oggi, a propo-

sito del Concilio Vaticano II, in quanto scopo dichiarato di questo, fin dall’inizio,

è stato di promuovere in seno alla Chiesa cattolico-romana le condizioni più adat-

te per nuove relazioni di fraternità cristiana con le Chiese separate da Roma,

senza pregiudizio del patrimonio dottrinale di cui Roma si dichiara infallibile

custode. Non, dunque, compromessi dogmatici, fusioni o confusioni; ma senso

vivo e attivo del fondamento religioso di una carità che si estende anche al di là

dei confini del Cristianesimo. In questo quadro, al Natale odierno conviene dop-

piamente il titolo di festa ecumenica, unendosi alla ecumenicità fondamentale

ordinaria l’altra specifica di conclusione del primo periodo di un Concilio, esso

medesimo doppiamente ecumenico. E nessuna occasione è migliore per un primo

bilancio dei risultati del Concilio: bilancio a cui dovrebbe seguire una indicazio-

ne — cauta e coraggiosa a un tempo — degli insegnamenti, degli auspici che dal

grande avvenimento religioso può trarre la convivenza civile umana. […] Il

Concilio Vaticano II si è inaugurato 1’11 ottobre. Dieci giorni dopo, il conflitto

per Cuba culminava con la proclamazione americana del blocco, motivata con gli

impianti nucleari sovietici nell’isola. Seguivano lo scambio di messaggi

Krusciov-Kennedy, e la decisione del primo di annullare quegli impianti. Era la

svolta, che si è confermata in seguito con il rinvio da parte sovietica della que-

stione di Berlino e del trattato di pace, e con la riconferma di Mosca, di fronte alla

contrarietà aggressiva di Pechino, della politica di pacifica coesistenza. Assurdo,

naturalmente, stabilire un qualsiasi rapporto di interdipendenza fra le due serie di

avvenimenti. Ragionevole, invece, constatare un parallelismo non puramente

esteriore: un certo incontro di spiriti fra la Chiesa e il Mondo. Parallelismo sotto-

lineato dall’interesse simpatico manifestato non solo dal mondo occidentale, ma

anche dal comunistico-sovietico, verso il Concilio e verso il Pontefice suo auto-

re.[…] Possano oggi tutti i potenti della terra prendere ispirazione dal perfezio-

namento che la fede cristiana ha apportato alla grande millenaria speranza canta-

ta da Virgilio e Dante ( « Secol si rinnova - Torna giustizia e primo tempo umano

») superando l’elemento naturalistico — gli impulsi inferiori — con la pienezza

dell’ideale morale, della fraternità umana”.

Acinquant’anni dalla celebra-

zione del Concilio anche una

semplice rilettura dei testi pro-

mulgati fa riassaporare la ventata di

novità e bellezza che hanno caratteriz-

zato quei singolari momenti. La rifles-

sione che la Chiesa, attraverso i Padri

Conciliari, ha operato su se stessa pre-

tendeva la riscoperta della sua natura e

della sua missione scrollandosi così di

dosso quelle sovrastrutture e quelle

ombre, forse anche croste, che la ren-

devano meno riconoscibile e ricondu-

cibile al suo Maestro e Signore. Da

allora è passato molto tempo, e l’occa-

sione per rispolverare e riconoscere le

intuizioni del suo rinnovamento non

hanno perso il coraggio di quelle scel-

te. La prospettiva missionaria è subito

emersa e ha caratterizzato la stesura di

diversi documenti.

“La Chiesa, popolo di Dio, è come il

fermento e quasi l’anima di una socie-

tà umana destinata a rinnovarsi in

Cristo e trasformarsi in famiglia di

Dio” e delineando ancor più la sua

missione afferma: “perseguendo il suo

fine di salvezza, non solo comunica

all’uomo la vita divina ma anche dif-

fonde la sua luce con ripercussione, in

qualche modo, su tutto il mondo,

soprattutto per il fatto che risana ed

eleva la dignità della persona umana,

consolida la compagine della società e

immette nel lavoro quotidiano degli

uomini un più profondo senso e signi-

ficato” (GS 40).

La Chiesa per sua natura è missionaria!

Affermazione oggi scontata, ma che

richiede attenzione e approfondimen-

to. Infatti, essa trae la sua origine dalla

missione del Figlio e dello Spirito

Santo, secondo il disegno del Padre.

Questa missione evangelizzatrice si

realizza attraverso un’azione tale per

cui essa si fa pienamente e attualmente

presente a tutti i popoli rendendo loro

libera e sicura la possibilità di parteci-

pare al mistero di Cristo” (AG 2).

La missione di cui si tratta non è con-

quista territoriale con valenza politica

ed economica quanto piuttosto, attra-

verso la promozione umana svolta

nella sua pienezza, è quella di elevare

la mente e il cuore alla conoscenza ed

esperienza della fede e della carità

secondo il dettato di Cristo. Una mis-

sione quanto mai difficile e complessa

che comprende l’annuncio del

Vangelo, l’edificazione della comunità

credente ma anche la testimonianza di

una Chiesa che già con la sua presenza

e con tutti i doni che contiene è sorgen-

te di quelle forze di cui ha assoluto

bisogno il mondo moderno (GS 43).

Suo vero scopo è di annunciare il

Regno di Dio di cui essa sa e sente di

essere segno, germe, inizio. Instaurare

per riscoprire la bellezza della natura

della Chiesa come strumento di evan-

gelizzazione per la salvezza delle

genti, la riscoperta della sua natura

missionaria. C’è ancora un lungo cam-

mino da percorrere. La riscoperta della

dignità battesimale dei suoi membri

coltivata fino alla maturità del servizio,

la valorizzazione più approfondita

della dignità della persona umana,

uomo e donna, la riscoperta e l’impie-

go del dialogo tra le diverse culture e le

variegate esperienze religiose… tutto

questo non potrà che aiutare il cristia-

no nel suo servizio apostolico al Regno

e la Chiesa nella missione che Cristo le

ha affidato. Al centro di tutto sta il

disegno universale di Dio e la sua rea-

lizzazione nella storia umana: la venu-

ta del Figlio, il dono dello Spirito, la

stessa opera della Chiesa, la coopera-

zione della libertà umana sono gli

aspetti principali di ‘quella storia’ che

corre verso la sua definitiva pienezza.

Il Concilio tanti anni fa ne ha intuito la

bellezza e la necessità, ha voluto ini-

ziare questo nuovo percorso affidando

alla riflessione teologica e all’azione

pastorale il compito di portarlo a com-

pimento.

il Regno in tutte le genti è molto di più

che impiantare la Chiesa perché essa

non è fine a se stessa, essendo ordinata

al Regno e questo significa che è indis-

solubilmente legata e al Regno e a

Cristo.

Se la missione è il movimento che il

Regno provoca nella storia umana

attraverso il servizio della Chiesa, allo-

ra la missione è più di uno strumento

pratico e necessario della sua diffusio-

ne, è il modo in cui la Chiesa si man-

tiene e si qualifica mettendosi a dispo-

sizione del Regno.

Compiendo la sua missione la Chiesa

non si annulla ma resta il risultato

provvisorio della missione. Non è la

Chiesa che definisce la missione, ma è

la missione che determina il volto della

Chiesa affinché essa sia segno chiaro

del definitivo del Regno di Dio.

Mettersi a servizio del Regno è il suo

compito privilegiato e per compierlo

essa può e deve avvalersi dell’apporto

delle altre comunità cristiane e delle

stesso mondo. La riforma e il rinnova-

mento liturgico, il ripensamento della

natura della Chiesa come ‘sacramento

di salvezza, lo studio e la maggior

comprensione delle fonti della

Rivelazione sono passaggi obbligati

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16 riflessione 6-12-2012 21:41 Pagina 16


ATTUALITA’ CHIERI

La scomparsa di Guido Tinelli Una lunga carriera nella sanità chierese,

cofondatore e presidente della Croce Rossa

Una grande folla ha par-tecipato, lo scorso 13novembre, ai funerali

del dottor Guido Tinelli: segnotangibile di quanto il medicochierese, 72 anni, cofondatoree presidente dal 1994 dellaCroce Rossa Chierese, fosseamato e apprezzato da tutti.Una lunga carriera nella sanitàchierese, come medico legale,medico condotto, coordinatoresanitario dell’USL 30, direttoresanitario dell’ospedale, respon-

sabile dell’ufficio di igiene,ufficiale sanitario. Ma, sempree soprattutto al servizio della‘sua’ Croce Rossa, fortementevoluta nei primi anni Settanta epoi fatta crescere con amore epassione, formando i volontarie affrontando tutti i problemiche l’istituzione, in quarant’an-ni di vita, ha dovuto affrontare,per tenersi al passo con i tempi.(G.G.)

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Auguri di Buone Feste

Concerto di beneficenza a Castelnuovo Don Bosco Venerdì 21 dicembre alle 21 per l’Associazione Onlus Worldwide Band Aid a favore del Mali

L’Accademia Musicale M° Renzo Brancaleon MEIBUKAN diCastelnuovo Don Bosco , su richiesta dell’associazione WBA onlus( Worldwide Band Aid ) organizza un concerto di beneficenza a favo-

re del progetto di costruzione di due scuole nel sud del Mali. Il concerto siterrà venerdì 21 dicembre alle 21 presso la sede dell’Accademia MEIBU-KAN in via Viglione 27 a Castelnuovo Don Bosco. Renzo Brancaleon èstato 26 anni 1° Violoncello dell’orchestra Sinfonica della RAI di Torino; èinoltre docente della cattedra di violoncello al conservatorio G. Verdi diTorino. Ha 88 anni. Ha suonato in tutto il mondo con i più grandi artisti qualiPablo Casals e Rostropovic. e tanti altri. Ingresso gratuito. Tutto il ricava-to delle donazioni sarà destinato per finanziare la realizzazione delle scuoleelementari nei villaggi di MOUSSOKOROBOUGOU nel Comune Ruraledi Pélengana (56 259 abitanti x 28 villaggi) e di ZANDIÉLA nel ComuneRurale di M’Pessoba (36 297 abitanti x 20 villaggi).

17 7-12-2012 16:05 Pagina 17


CHIERI COM’ERA

La vetrina del paese dei balocchi Anni ’60, in Via Tana un negozio che a Natale intreccia fantasia e realtà di Valerio Maggio

Protagonista della nostra storia,

di metà anni Sessanta, l’anziana

proprietaria di un minuscolo

negozio di casalinghi e giochi per

bambini sito al 12A di via Tana.

Conosciuta da tutti i Chieresi con il

soprannome ‘la Pluca’ Giustina Vai,

questo il suo vero nome, ha trascorso

una buona parte della sua vita tra piat-

ti, scodelle, tazze, bicchieri, posate,

ramazze e quant’altro. Di corporatura

tutt’altro che snella (grasse ginocchia

fino a terra, curva sulla schiena, testa

bassa) aveva difficoltà ad infilarsi tra

il bancone e gli scaffali per cercare i

prodotti e, molto spesso, affidava il

compito allo stesso cliente in una sorta

di ‘fai da te’ ante litteram. Ogni matti-

na puntuale apriva la sua bottega nella

quale aveva riservato un angolo di

riguardo ai giocattoli che facevano

bella mostra anche nella piccola vetri-

na ordinata e pulita. Ma soltanto nel

periodo natalizio a carillon, trottole,

tombole ed altro ancora veniva con-

cesso l’onore della prima fila, per la

gioia dei bambini che, da attenti osser-

vatori, transitando per strada, faceva-

no tappa fissa davanti a quell’esposi-

zione. In quei giorni addobbava a

festa anche la stessa vetrina.

Tutt’attorno delle semplici lucine

bianche, per attirare l’attenzione, al

centro, su dell’ovatta, statuine del pre-

sepio e bamboline. I trenini più belli li

appoggiava, invece, alle mensole sui

lati, insieme ai soldatini di pasta ed ai

cavallini di legno. Varcando la soglia

della bottega si percepiva l’ impressio-

ne di entrare nel ‘paese dei balocchi’

di collodiana memoria; un luogo dove

il tempo sembrava essersi fermato. Un

luogo nel quale ‘la Pluca’ trascorreva

le sue giornate intenta a pulire, aggiu-

stare, ‘studiare’ i vecchi e nuovi gio-

cattoli. Ma non solo. Quel luogo ricor-

dato a decenni di distanza – permette-

temi l’irriverente accostamento –

aveva piccoli tratti paragonabili oggi

al negozio di giocattoli gestito dal

vecchio burbero e scontroso protago-

nista, insieme ad Hugo Cabret, dell’o-

STORIA

monimo film di Scorsese uscito nelle

sale nella scorsa stagione. Un luogo

dove fantasia e realtà, soprattutto per i

bambini che ne varcavano la soglia,

potevano intrecciarsi e dove l’anziana

Giustina era in grado di assumere un

‘ruolo leggendario’, tanto più che nes-

sun abitante della zona, se interroga-

to, avrebbe saputo dire quanti anni

avesse o quando quel piccolo negozio

fosse stato aperto. Affermavano tutti

di ricordarselo da sempre, come in una

favola. Davanti a quelle piccola vetri-

na illuminata era solito fermarsi un

bambino che allora poteva contare

quattro cinque anni. Di origini lombar-

de trascorreva lunghi periodi, soprat-

tutto d’inverno, a casa dei nonni

materni: questi ultimi, chieresi a tutto

tondo. La bisnonna, la nonna e la zia

spesso lo accompagnavano in quel

negozio per fargli scegliere giocattoli

e piccoli regali che puntualmente

avrebbe portato con sé al ritorno a

Milano. Giocattoli e regali che nulla

avevano a che fare con il vasto e

moderno ‘parco giochi’ presente nella

sua cameretta ma che pur sempre pos-

sedevano un loro fascino. Gli avrebbe-

ro ricordato i giorni passati in

Piemonte, le sue uscite chieresi, le pic-

cole luminarie che, in modo più che

modesto, cercavano di rendere più

allegra l’atmosfera natalizia.

Luminarie molto differenti da quelle

della sua Milano dove, già allora, lo

splendore degli addobbi richiamavano

scenografie hollywoodiane. Ora quel

bambino è un affermato professionista

meneghino di quasi cinquant’anni

sposato con due figli che ha, però,

conservato intatti quei piacevoli ricor-

di e che, in un soggiorno chierese di

qualche mese fa, ha voluto rinverdire

con me. Mi ha offerto così la possibi-

lità di riportare alla luce un altro

momento di ‘vita vissuta’, un’altra

pagina di costume della Chieri del

Novecento, della ‘Chieri com’era’.

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ATTUALITA’ CHIERI

“Il sorriso di un bimbo non ha prezzo”Una volontaria chierese: ABIO: aiuta i bambini e la famiglia in ospedale di Serena Goldin

ABIO, Associazione per il

Bambino in Ospedale, fondata

nel 1978, promuove l’umaniz-

zazione dell’ospedale; con la sua attività

riduce al minimo il potenziale rischio di

trauma che ogni ricovero presenta; pro-

muove negli ospedali il benessere del

bambino. L’Associazione non chiede

soldi se non in occasioni particolari

come durante la Giornata Nazionale

dell’Abio che ogni anno ricorre l’ultimo

sabato di settembre. Per dare un contri-

buto sociale basta poco, tre ore la setti-

mana, ma la ricompensa morale è enor-

me: Il sorriso di un bambino non ha

prezzo. Cristina Caudana, volontaria

attiva, si è prestata a rispondere a qual-

che domanda in merito. “Sono venuta a conoscenza dell’asso-

ciazione – dice - nel 2011 durante la set-

tima giornata nazionale dell’Abio che si

tiene a settembre in tutta Italia e che a

Chieri si è svolta in piazza Umberto. Ho

fatto il mio primo turno in ospedale a

marzo 2012 sopportata da una tutor,

anch’essa volontaria, ma con più espe-

rienza, dopo aver seguito il corso di for-

mazione per volontari. La decisione di

entrare a far parte dell’associazione è

stata presa d’impulso, mi sentivo porta-

ta al contatto con i bambini e quando ho

visto lo stand in piazza mi sono convin-

ta ad iniziare questo percorso”.

-Siete tanti giovani?

“L’età dei volontari è eterogenea, a

Chieri siamo riusciti a creare un gruppo

molto affiatato che collabora in armonia

e con tanto entusiasmo. Ogni volontario

all’interno dell’associazione ha lo stesso

compito cioè quello di aiutare i bambini

e la loro famiglia quando entrano in

ospedale, una realtà che potrebbe creare

traumi e non esser vissuta con la corret-

ta serenità. In pratica cerchiamo di

ascoltare i genitori e far passare momen-

ti di spensieratezza ai bambini giocando

con loro ed intrattenendoli.”

-Che emozioni provi a stare con i

bimbi e a dare un tuo contributo nel

sociale?

“Il sorriso di un bambino e la gratitudi-

ne dei genitori sono impagabili e ti riem-

piono il cuore di gioia dandoti la certez-

za di voler proseguire su questa strada”

Durante la scorsa Giornata Nazionale

ABIO (svoltasi lo scorso 29 settembre,

a Chieri in Piazza Umberto I, a Torino

presso il centro commerciale IKEA e

nella piazzetta antistante Eataly di Via

Nizza 230) è stato possibile conoscere

ABIO Torino e le attività che

Fondazione ABIO Italia realizza a livel-

lo nazionale, ascoltare le esperienze dei

volontari e approfondire insieme a loro

la Carta dei Diritti dei Bambini e degli

Adolescenti in Ospedale. Esistono poi

due siti molto belli ed esplicativi:

http://www.abio.org e http://www.abio-

torino.org/index.asp …navigando navi-

gando perché non fare una sosta anche

qui!? Chissà che riesca a far breccia nel

cuore di qualcuno.

19 abio 6-12-2012 21:43 Pagina 19


Quei bersagli ‘mobili’ del tiro a segno…Anni ’50, ragazzini arruolati per mettere e togliere i bersagli e segnalare il punteggio ai tiratori… di Italo Gola

Nel dopoguerra l’attività del

tiro a segno chierese ripre-

se, e con l’arrivo delle

nuove generazioni aumentò anche

la passione per questo sport. Nei

primi tempi funzionavano due

linee di tiro da 50 metri, per fucili

calibro 22. A tale scopo, serviva

qualcuno che, dentro la fossa dove

si trovavano i bersagli, segnalasse

il tiro. Si trattava, con un sistema di

carrucole, di tirare su e giù i bersa-

gli. Dopo il tiro, con una lunga

paletta con in punta un dischetto, si

doveva segnalare il punteggio e la

direzione del tiro; poi, si abbassava

il bersaglio forato (nel quale il foro

veniva chiuso con colla e un picco-

lo bollino) e veniva issato l’altro

bersaglio. Questo compito era svol-

to da ragazzini addestrati, fra cui il

sottoscritto. Queste due linee di tiro

si trovavano dove adesso c’è il par-

cheggio per i frequentatori del poli-

gono. Quando il numero degli

iscritti aumentò, si ripristinò la

fossa dei 50 metri con sei postazio-

ni di tiro, e quindi aumentò anche il

lavoro (e il numero) dei ragazzini

utilizzati per segnare i punti. Per

noi ragazzi era anche l’occasione

per racimolare qualche soldo la

domenica, ma era un impegno che

ci occupava tutto il pomeriggio…

Quando si finiva di tirare, davamo

anche una mano a recuperare i bos-

soli di ottone e, qualche volta, ci

veniva permesso di tirare qualche

colpo, per far provare anche a noi

l’emozione del tiro. Ricordo in par-

ticolare una domenica pomeriggio,

in cui si sparò con il fucile ’91 sulla

distanza dei 200 metri. Questi tiri li

facevano i maestri d’armi e di tiro:

Giovanni Rosina, Ortensio

Meriano, con me ed altri, nella

STORIA

fossa ripristinata per l’occasione, a

segnare i punti. Ricordo anche i

nomi di chi, in quel periodo, gesti-

va il poligono ed istruiva i tiratori:

Meriano, Rosina, Boasso, Baiotti,

Maglioli, Vergnano e Remolif. Il

poligono aveva anche un custode,

il signor Martano, che viveva lì con

la sua famiglia e che, nelle parti

dell’area non utilizzate dalle fosse,

aveva impiantato un orto e ci tene-

va pure delle galline. Col tempo, i

cartelli ‘Sali e scendi’ non vennero

più usati, e quindi non era più

necessario segnare i punti dentro le

fosse. Vicino alle pedane di tiro

vennero montati dei cannocchiali,

in modo che dopo il tiro si potesse

controllare il risultato; e finita la

serie, si recuperava il bersaglio con

il punteggio realizzato. Oggi, la

struttura interna è completamente

cambiata: le fosse che servivano

per i tiri da 50, 100 e 200 metri non

ci sono più. Entrando nel poligono,

la prima parte, tutta insonorizzata,

è riservata alle armi corte di grosso

calibro. La seconda parte al calibro

22. C’è anche una parte riservata

alle armi ad aria compressa. Carlo

Bertagna è il presidente in carica. I

suoi predecessori, dal dopoguerra:

Paolo Vergnano, Ottorino Sergi,

Emanuele Tabasso. Una ‘colonna’

è Mario Meriano, che porta avanti

con passione l’eredità del padre.

Attualmente sono più di 800 gli

iscritti al tiro a segno di Chieri, che

viene anche usato per addestra-

mento dall’esercito, dai carabinieri,

dalla polizia municipale e da tutti

coloro che necessitano per il loro

lavoro delle armi o che devono rin-

novare il porto d’armi.

20 storia 6-12-2012 19:12 Pagina 20


Scuola: Chieri e collina,le Direzioni passano da 5 a 4

Dimensionamento e autonomie scolastiche: novita’ in arrivo per il 2013/2014

Con la riunione di ambito

tenutasi a metà ottobre

dalla Provincia di Torino

con i comuni interessati in quel

di Moncalieri, siamo ormai

all’ufficialità: le autonomie sco-

lastiche, cioè le direzioni delle

nostre scuole, scenderanno per il

prossimo anno scolastico da cin-

que a quattro.

Saranno tutti istituti comprensi-

vi, cioè composti da scuola del-

l’infanzia (già materna), primaria

(già elementare) e secondaria di

primo grado (già media).

L’articolazione approvata è in

sintesi questa.

Un Istituto comprensivo sarà

quello della cosidetta collina con

sede ad Andezeno con le scuole

che hanno sede nei comuni di

Baldissero, Arignano, Maren-

tino, Pavarolo, Moriondo, Mon-

taldo e Mombello per un totale di

1.060 alunni. In Chieri gli istitu-

ti comprensivi saranno tre e pre-

cisamente: il primo composto

dalla scuole dell’infanzia di

Campo Archero, primaria Silvio

Pellico, primaria Nostra Signora

della Scala, Scuola secondaria di

primo grado Oscar Levi per un

totale di 1340 alunni; il secondo

con le scuole dell’infanzia di Via

Bonello, Via Tamagnone, Via

Lazzaretti, con primarie di Via

Bonello e Via Fea, unite alla

scuola secondaria di primo grado

e primaria di Riva di Chieri. In

questo caso la Quarini perde la

sezione di Riva che appunto per

poter formare un istituto com-

prensivo viene unita alle scuole

del terzo circolo per un totale di

1290 alunni; il terzo è quella for-

mato dalle scuole dell’infanzia di

Borgo Venezia e Porta Garibaldi ,

dalle primarie di Borgo Venezia

e Pessione e dalla Quarini (bloc-

co di Chieri) per un totale di 1090

alunni. Per le scuole superiori è

stata presentata la richiesta dal

Vittone di modificare l’indirizzo

professionale agrario in tecnico,

proposta che anche in questo

caso ha trovato il consenso della

Provincia.

(E.CAV.)

SPECIALE SCUOLA & FORMAZIONE

Sant’Anna, il bambino al centro delle priorità

La scuola ha come fine di offrire agli alunni la possibilità di apportare, nella società di cui fanno parte, i valori culturali e cristiani acquisiti nel loro percorso scolastico

La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria Paritaria S.Anna

hanno sede in Chieri nel Palazzo Mercadillo in Piazza

Mazzini e negli annessi locali in Via Giacomo Nel. L’Istituto

è stato fondato nel 1847 come “Asilo di Carità” e nel 1880 è stato

intitolato a Vittorio Emanuele II.

Dal 1914 è denominato “Asilo Infantile S.Anna e Scuole

Elementari”. E’ una scuola che pone il “Bambino” al centro delle

priorità , con conseguente attenzione in primo luogo alla famiglia ed

alle sue necessità attuali. Alla didattica tradizionale, base degli orien-

tamenti scolastici futuri, si affianca un’impostazione culturale aper-

ta e diverse attività: Inglese, Informatica, Ed.Musicale, Ed.Motoria,

Arte ed Immagine, Religione e con laboratori ed uscite collegate

soprattutto al territorio per approfondire le conoscenze acquisite.

E’ anche a disposizione per le Famiglie uno Sportello gratuito tenu-

to da una psicologa.

La mensa, oltre ad avvalersi della collaborazione di un Nutrizionista,

viene preparata internamente sia per la Scuola Materna che

Elementare.

Gli orari dalle 7,15 alle 18,30 dal lunedì al venerdì sono stati stabili-

ti per rispondere alle esigenze lavorative dei genitori.

L’Istituto S.Anna ha una lunga esperienza educativa, in essa hanno

operato ed operano attualmente le Suore di S.Anna, ordine religioso

fondato nel 1834 dai coniugi Barolo.

L’impostazione della Scuola S.Anna ha come fine di offrire agli

alunni la possibilità di apportare, nella società di cui fanno parte, i

valori culturali e cristiani acquisiti nel loro percorso scolastico.

21 scuola 7-12-2012 15:12 Pagina 21



Un college in stile inglese

apre a Chieri per i ragazzi

della scuola media infe-

riore. Maglione verde bottiglia,

camicia navy, cravatta e pantaloni

blu, alle otto e trenta entrano gli

studenti della scuola media

Holden, a Chieri in via San

Filippo 2. Il trenta di giugno in

Ministero ha accordato la parità

alla Scuola Holden, sul territorio è

già presente da decenni l’Istituto

Salesiano San Luigi.

La Preside Nicoletta Coppo e la

professoressa Margherita Ronco

ci spiegano che l’esperienza matu-

rata alla scuola media superiore è

stata motivo di spunto sulla possi-

bilità di offrire al territorio chiere-

se una scuola a tempo pieno, orga-

nizzata sul modello del college

americano, dove i ragazzi possano

vivere la loro esperienza scolasti-

ca senza dover rinunciare agli

impegni sportivi o ai loro interessi

adolescenziali. La Scuola Media

Holden è rivolta soprattutto alle

famiglie, sempre alla rincorsa dei

figli e degli impegni a essi connes-

si. Il tempo pieno, fino alle diciot-

to e trenta consente ai ragazzi di

fruire delle attività alternative,

come musica, sport e informatica

e allo stesso tempo di svolgere i

compiti e di preparare le lezioni,

in modo da non dover impegnare i

genitori in una seconda giornata

lavorativa! Alle otto e trenta ini-

ziano le lezioni. Intervallo di metà

mattina e poi lezione fino alle tre-

dici. Pausa pranzo al Ristorante

San Giorgio. Grazie ad un accordo

con i gestori del vicino ristorante,

i ragazzi accompagnati da un

membro dello staff usufruiscono

di una sala affrescata e di piatti

preparati sul momento, secondo

una dieta stabilita.

Rientro alle quattordici e trenta e

altre ore di studio o di lezione.

Dalle sedici e trenta in poi attività

alternative: musica, terza lingua,

informatica,creatività, arti marzia-

li sport in generale.

Tutte le statistiche riportate dai più

autorevoli quotidiani europei sta-

biliscono che il modello di studio

americano sia all’avanguardia,

basato sull’approfondimento delle

lingue e dell’informatica. Alla

Holden si crede fortemente che il

futuro dei giovani sia basato sulla

mobilità, sullo scambio e sulle

esperienze all’estero. L’intenzione

è quella di formare dei giovani che

possano competere con gli altri

coetanei europei e che abbiano

sufficienti esperienze da poter sce-

gliere liberamente il loro futuro.

L’approfondimento e la conoscen-

za delle lingue, quali l’inglese e lo

spagnolo e l’uso degli strumenti

informatici possono offrire lo

spunto per pensare a un futuro

diverso da quello attualmente pro-

spettato dai mass media. Tutte le

attività si svolgono all’interno

delle mura scolastiche. Entro l’o-

rario prestabilito, i ragazzi, orga-

nizzati dal nostro staff, terminano

i compiti e la preparazione delle

lezioni orali. I libri di testo e gli

effetti personali sono custoditi a

scuola in un armadietto privato.

Al termine delle lezioni i ragazzi

possono scegliere se rimanere per

seguire le attività alternative

oppure tornare a casa. La scuola è

comunque aperta agli studenti fino

all’arrivo dei genitori, senza

aggravio sulla retta scolastica. La

differenza fra la Holden e le altre

scuole del chierese è data dalle

classi a numero chiuso, con un

massimo di diciotto studenti, in

modo tale da consentire agli inse-

gnanti un lavoro sereno e proficuo

con la garanzia di un’ottima pre-

parazione scolastica.

Holden: una nuova Scuola Media a Chieri Un college in stile inglese in via San Filippo 2

22 scuola 6-12-2012 21:44 Pagina 22


Liceo Paritario “B. Pascal”: dal 2012/2013 anche il Liceo Classico Paritario

Altra novità: agevolazioni economiche per le famiglie degli studenti più meritevoli.

Liceo Scientifico, Liceo

Linguistico con offerta

Scienze Umane più due

grandi novità: il Liceo Classico

Paritario e una serie di agevola-

zioni economiche per le famiglie

degli studenti più meritevoli.

“Abbiamo lavorato molto per

migliorare la scuola in tutti i suoi

aspetti” dice la Preside, Maria

Grazia Venturello, “e non ritenia-

mo giusto che le famiglie debba-

no rinunciare alla qualità dell’in-

segnamento, all’attenzione e alla

cura che riserviamo ai loro figli;

l’idea stessa del Liceo Classico è

nata da specifiche richieste di

genitori. Purtroppo è un momen-

to molto difficile, ma noi conti-

nuiamo a sostenere l’importanza

di investire sui giovani: ci rendia-

mo conto dei sacrifici che spesso

le famiglie devono affrontare, e

abbiamo deciso di andar loro

incontro anche economicamen-

te.” Una vicinanza che fa parte

del DNA della scuola: i percorsi

formativi ed educativi progettati

per gli studenti del Pascal coin-

volgono molto da vicino le fami-


glie in una stretta collaborazione

e una comunicazione costanti.

Le classi piccole nel biennio

sono fondamentali per consolida-

re la preparazione di base e

acquisire il metodo di studio, le

lingue straniere – l’inglese, ma

anche il tedesco e lo spagnolo –

al Pascal si studiano con inse-

gnanti madrelingua, anche allo

Scientifico. I ragazzi vengono

poi accompagnati nell’orienta-

mento universitario.

Ma il Pascal non è solo scuola. E’

anche presenza sul territorio: con

la pluriennale collaborazione con

il Comune di Chieri nel gemel-

laggio con Epinal, con la parteci-

pazione dei nostri insegnanti ai

corsi di formazione e di aggior-

namento offerti dal Comune, con

i percorsi di riflessione e appro-

fondimento su temi di carattere

etico e sociale curati dai nostri

insegnanti. Riflessioni che si

chiudono con una giornata dedi-

cata a cui sono tutti invitati, e con

una pubblicazione firmata dagli

studenti e dai loro insegnanti.

23 scuola 7-12-2012 16:22 Pagina 23

Centotorri Sport - Dicembre 2012 www.100torri.it

Arden Tulino,

‘saracinesca’ azzurra Il portiere, classe 1984, è uno dei meno battuti della stagione

di Massimo Matta

24 CENTOTORRI CALCIO

come allenatore dei portieri

Martino Camposeo, con il quale

afferma di avere un ottimo fee-

ling, mentre fra i mister che

ricorda con maggior piacere ci

sono Milani, Zichella e Russo.

Fra i compagni con cui ha gioca-

to, passati al professionismo,

ricorda Ingari, che attualmente

milita nel Savona, e Chiazzolino

già messo sotto contratto dal

Parma calcio e attualmente al

Castiglione in serie C2, mentre

continua a mantenere uno stretto

legame di amicizia con Vailatti e

Panzanaro, suoi compagni di

squadra a Rivarolo.

A Chieri afferma di trovarsi a

meraviglia e di essere stato “col-

pito” da come mister Sesia cura

la parte difensiva, soprattutto per

l’agonismo che riesce a trasmet-

tere alla squadra e l’essenzialità

del calcio che cerca di proporre.

Arden si sente di affermare che

cercherà di fare l’impossibile per

convincere i dirigenti di Corso

Buozzi a puntare ancora su di lui

nelle stagioni a venire, e al

momento si può dire che le note

sono tutte molto positive…

E’ stato l’ultimo colpo del

mercato estivo del Chieri

calcio, ma a questo punto

possiamo dire “che colpo!!”.

Arden Tulino attuale numero uno

degli azzurri, a novembre, risul-

tato essere uno fra i portieri meno

battuti della stagione in corso.

Ancora giovanissimo ha subito

una vera propria folgorazione

quando ha visto un paio di guan-

ti da portiere sul prato verde, da

quel momento li ha indossati e ha

deciso di non toglierli più. Classe

1984, Arden è cresciuto calcisti-

camente nel S.Mauro fino all’età

di 18 anni dopodiché passa alla

Biellese, alternandosi tra la

Beretti e la prima squadra che

militava in serie C2, successiva-

mente il suo è stato sempre un

girovagare tra squadre piemonte-

si di un certo livello: Rivarolo in

serie D, Giaveno in Eccellenza,

ProSettimo e Casale in serie D,

fino allo scorso anno in cui ha

vinto il campionato di Serie D

con il Valle D’Aosta agli ordini

di Zichella, per poi approdare

all’inizio di questa stagione in

Corso Buozzi.

Per il terzo anno consecutivo ha

Tulino (Foto Massimo Matta)

24 calcio 6-12-2012 21:47 Pagina 24

Centotorri Sport - Novembre 2012www.100torri.it

Volley, Famila Habimat Chieri

in Costa Azzurra

al Torneo di Natale Dal 27 al 29 dicembre, durante la sosta natalizia del campionato

25 CENTOTORRI VOLLEY

Per la prima volta nella sua

storia il Famila HabiMat

Chieri ‘76 assapora la

ribalta internazionale ai massimi

livelli. Durante la sosta natalizia

del campionato la squadra di

Max Gallo parteciperà in Costa

Azzurra al prestigioso Tournoi de

Noël, classico appuntamento di

fine anno che vedrà protagoniste

quattro rappresentanti della scena

europea. Si confronterà con il

TSV Düdingen, formazione sviz-

zera che milita in serie A, capace

qualche settimana fa di sfiorare il

colpaccio contro le pluricampio-

nesse del Volero Zurigo; con le

spagnole del CVB Barcellona,

divisione pallavolistica femmini-

le del noto “Barça”, anch’esse

impegnate nella massima catego-

ria della loro nazione; e con la

società che organizza l’evento,

l’As Saint-Raphaël, attualmente

quarta in classifica nella Lega 1

francese.

La formula del torneo prevede un

girone all’italiana in tre giornate

tutti contro tutti, dal 27 al 29

dicembre. Il Chieri ‘76 esordirà il

27 dicembre (ore 17,00) contro il

Barcelona, disputerà la seconda

gara alla medesima ora del gior-

no successivo contro il

Düdingen, per chiudere la sua

partecipazione sabato 29 alle ore

18,30 contro il Saint-Raphaël.

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25 volley 6-12-2012 21:12 Pagina 25


Controlli utili, prima del grande freddo Dalla batteria al livello dell’olio, dal liquido dei freni agli ammortizzatori

Tutte le automobili, anche le

più moderne, necessitano di

controlli accurati prima di

andare incontro alla brutta stagio-

ne. “Se ci avessi pensato prima”!

Tale esclamazione sorge spontanea

quando ci si trova in difficoltà con

la propria automobile in pieno

inverno, magari con i tergicristalli

che sporcano il parabrezza invece

di pulirlo, oppure la batteria “a

terra” dopo una nottata all’aperto.

Due classici esempi di inconve-

nienti evitabilissimi con opportuni

controlli. Soffermandoci sulla bat-

teria, è necessario verificare perio-

dicamente l’indicatore di carica, se

presente, ma è buona norma effet-

un’estate trascorsa su strade polve-

rose. Inoltre, è assolutamente nor-

male se in condizioni di temperatu-

re esterne molto rigide, il compres-

sore dell’aria condizionata non

entra in funzione; trattasi di un

sistema di autoesclusione che scon-

giura rotture dell’impianto causate

dal freddo. Controlla la pressione

delle gomme una volta al mese. E’

bene evitare di riscaldare il motore

a veicolo fermo e spegnerlo quan-

do si sosta per più di un minuto. I

motori moderni consentono di uti-

lizzare l’auto a freddo, immediata-

mente dopo l’accensione, riducen-

do il tal modo il consumo di carbu-

rante. Infine, riallacciandosi al dis-

corso delle spazzole tergicristallo,

è doveroso sostituirle ogni sei mesi

e tenere a mente che il loro nemico

principale è il ghiaccio. Ghiaccio

che si può formare anche nel liqui-

do lavavetri, ragion per cui è

meglio optare per un detergente

antigelo e non trovarsi a dire “se ci

avessi pensato prima...”

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tuare la sostituzione dell’accumu-

latore stesso ogni due anni, medesi-

mo intervallo che le case automo-

bilistiche prescrivono per cambiare

il liquido di raffreddamento.

Quest’ultimo tende infatti a perde-

re efficacia con il passare del

tempo, a scapito dell’affidabilità

del motore. Si deve controllare

regolarmente il livello dell’olio

motore, come prescritto dalla Casa

automobilistica. Le auto sottoposte

a una corretta manutenzione posso-

no funzionare in maniera più effi-

ciente e contribuire a ridurre le

emissioni di CO2.

Anche il liquido dei freni è da

sostituire ogni 24 mesi, in quanto è

igroscopico (assorbe l’umidità) e

proprio per tale motivo è assogget-

tato a un progressivo decremento

delle sue capacità. Rimanendo in

argomento, è doveroso controllare

l’integrità dei dischi e delle guarni-

zioni d’attrito; la loro eccessiva

usura comporterebbe cali di rendi-

mento assai pericolosi. Anche gli

ammortizzatori scarichi rappresen-

tano una “mina vagante” per la

sicurezza, a maggior ragione in

presenza di condizioni climatiche

avverse tipiche dell’inverno. Un

controllo generale delle sospensio-

ni è quindi caldamente consigliabi-

le, al pari delle condizioni relative

agli pneumatici. A tale proposito è

necessario verificare settimanal-

mente la pressione di gonfiaggio a

freddo. Con le gomme sgonfie, il

consumo di carburante può aumen-

tare fino al 4%. Un altro elemento

da non trascurare è il filtro antipol-

line del climatizzatore; la sua inte-

grità è importantissima per la salu-

te ed è meglio sostituirlo dopo

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Senza la batteria, non funziona nulla…

All’esterno, sembra la stessa di 30 anni fa, in realtà ha subito una grande evoluzione tecnologica

di base: il primo è che le batterieal giorno d’oggi sono dislocate invari punti dell’auto. Può trovarsidentro il vano, così come nel por-tabagagli o sotto i sedili stessi.Lo smaltimento - Il secondo -ben più importante - riguarda losmaltimento. Un professionistainfatti è in grado di smaltire labatteria, un rifiuto molto inqui-nante, rispettando in pieno quan-to previsto dalla legge.Infine un consiglio: non tenetemai la vettura ferma nel box perpiù di un mese. La batteria siresetterebbe in quel caso, facen-do perdere alla centralina tutti idati acquisiti.

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quasi tutti gli strumenti di cui èprovvista una vettura. Anzi, tuttigli strumenti ad energia elettrica.Quindi il servosterzo, l’ABS,l’ESP, la radio, tutti i sensori o lestesse luci, senza dimenticarcidel motorino d’avviamento. Ad un primo sguardo, la batteriaè identica a quanto si potevavedere 30 anni fa. E’ dentro peròche è avvenuta la grande evolu-zione tecnologica. Niente piùtappino per il rabbocco dell’ac-qua per esempio. E per controlla-re lo stato della batteria stessa,basta osservare l’occhio d’ispe-zione. Se questo si mostra verde,significa che lo stato della batte-ria è ottimale. Qualora fosse

nero, significa che la batteria sitrova al 50% della sua vita. Seinvece si mostra bianco, è il casodi cambiarla.

Dove si cambia - Già, ma dove sipuò cambiare una batteria? Ilconsiglio è quello di rivolgersi adei professionisti per due motivi

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28 auto 7-12-2012 15:09 Pagina 28


La lubrificazione è un elementofondamentale per la vita delnostro motore. È quindi di

importanza fondamentale eseguire icambi di olio sempre alle scadenzapreviste. Lubrificare vuol dire lette-ralmente interporre uno strato di oliotra due superfici a contatto per ridur-re il fenomeno dell’attrito. Oltre aquesta funzione principale, l’oliosvolge il compito di raffreddare ipezzi in movimento, limitare l’usura,mantenere puliti i meccanismi, pro-teggere contro la corrosione e contri-buire alla tenuta. Per capire qual èl’olio corretto da mettere nel proprioautoveicolo, bisogna fare riferimentoal libretto di uso e manutenzione ochiedere al proprio meccanico difiducia che troverà il dato dalla pro-pria banca dati.Ecco qualche consiglio utile:- Provvedere a sostituire l’olio alle

Cambiare l’olio, serve attenzione…Fondamentale eseguire i cambi di olio sempre alle scadenza previste

scadenze programmate e utilizzaresempre olio di caratteristiche almenopari a quelle suggerite nelle istruzionidi uso e manutenzione.- Le moderne autovetture presentanouna spia sul quadro strumenti dettaspia del “Service” che si accendequando è arrivato il momento di ese-guire il tagliando. Ricordarsi di farspegnere la spia dopo aver fattoquest’ operazione.- Ogni volta che si sostituisce l’olio èindispensabile sostituire anche il fil-tro dell’olio perché un filtro in cattivecondizioni deteriora l’olio in brevetempo e ne compromette la sua cor-retta funzionalità. - Se qualcuno deci-desse di eseguire da solo il cambiodell’olio, faccia attenzione quandoriavvita la vite di scarico olio perchéun serraggio eccessivo potrebbe bloc-carla, rendendo molto problematicoun suo successivo svitamento.

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29 auto 7-12-2012 16:29 Pagina 29


Il tagliando: è sempre necessario L’evoluzione tecnica ha fatto passi enormi ma senza un controllo e una manutenzione attenta, si rischia di annullare i vantaggi che molte auto nuove offrono

attenta, si rischia di annullare i van-

taggi che molte auto nuove offro-

no. Vediamo cosa dobbiamo sapere

sul tagliando auto, come muoverci,

quando effettuarlo, cosa cambiare,

e le disposizioni che tutelano l’au-

tomobilista consentendogli di

rivolgersi anche a officine qualifi-

cate in sostituzione alle officine

delle case costruttrici.

Quando parliamo di tagliando auto

facciamo riferimento alla serie di

controlli periodici prescritti dal

costruttore per uno specifico

modello. Un lavoro di ispezione,

sostituzione dei componenti usura-

ti, rabbocco dei livelli dei liquidi o

cambio con materiale nuovo, che

consente di avere la meccanica del-

l’auto sempre efficiente, oltre a non

far decadere la garanzia del veico-

lo.Ma qual è il costo del tagliando?

Varia profondamente da modello a

modello. La tipologia di alimenta-

zione – benzina, diesel o bifuel – la

presenza del cambio automatico,

della trazione integrale sono tutti

elementi che contribuiscono a dif-

ferenziare i costi per i maggiori

controlli a cui si deve sottoporre

l’auto. Esistono diverse strade

alternative per contenere il conto

finale del tagliando, grazie al

Regolamento Monti che ha aperto

alla concorrenza sul mercato dei

ricambi e della manutenzione: quel

che è fondamentale è il rispetto

delle direttive del costruttore sui

controlli e i materiali da utilizzare a

ogni tagliando. Tra i vantaggi del

rivolgersi a un service della casa

costruttrice, c’è la garanzia di poter

chiedere tutti gli aggiornamenti più

recenti in campo elettronico, un

dettaglio da non sottovalutare.

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30 auto 6-12-2012 19:13 Pagina 30


Il carrozziere? Un artigiano di cui ci si può fidare…L’ Associazione Carrozzerie Chieresi nasce per tutelare i clienti e la loro libertà di scelta

Che cos’è l’Associazione

Carrozzerie Chieresi?

“E’ un’associazione di

categoria che annovera tra i suoi

associati la quasi totalità delle

imprese artigiane nel settore

delle autocarrozzerie presenti nel

chierese e dintorni: CARROZ-

ZERIA F.LLI BERRUTO, CAR-

ROZZERIA PACE, CARROZ-

ZERIA MESSERE E BARI-

CHELLO, CARROZZERIA

F.LLI STOCCO, CARROZZE-

RIA CREMONESE, CARROZ-

ZERIA DE MURO, CARROZ-

ZERIA SANT’ANNA, NUOVA

CARROZZERIA RIVESE,

CARROZZERIA TOMBOLA-

TO, CARROZZERIA CHIERE-

SE.”

-Perché nasce la Vostra

Associazione? E quali sono le

finalità?

“Nasce dall’esigenza di rafforza-

re la tutela del

consumatore/cliente e allo stesso

quella della figura professionale

dell’artigiano carrozziere, in un

settore che ogni giorno si fa più

complesso e articolato. Il nostro

scopo inoltre è anche quello di

rafforzare il territorio, mantenen-

-Ad esempio?

“Oggi le assicurazioni tendono a

decidere tutto; se, quanto e quan-

do risarcire il danno. Spesso vor-

rebbero persino decidere dove il

danneggiato deve portare a ripa-

rare la sua auto, senza tener conto

di ciò che è più conveniente e

comodo per lui. Noi dell’associa-

zione non siamo d’accordo, cre-

diamo infatti che il consumatore

deve avere sempre la massima

libertà di scelta; deve poter sce-

gliere “liberamente” il proprio

carrozziere di fiducia.”

-Quindi quale consiglio potete

dare ad un’ automobilista?

“Di leggere attentamente, prima

di firmare qualsiasi polizza assi-

curativa, tutte le clausole contrat-

tuali e di prestare molta attenzio-

ne che non compaia la clausola

“contratto in forma specifica”.

Questo costringerebbe, in caso di

danneggiamento alla propria

auto, l’automobilista a non poter

più scegliere liberamente il pro-

prio carrozziere di fiducia, ed

essere costretto a portare la sua

vettura presso carrozzerie scelte

dalle compagnie assicurative.”

do lavoro ed occupazione nel

chierese.”

-Perché questo spiccato carat-

tere territoriale legato al chie-

rese ed alle zone limitrofe?

“Perché è più semplice. Si parte

dal piccolo. Ogni buon carrozzie-

re lo sa. Tra noi carrozzieri del

chierese c’è sempre stato massi-

mo rispetto e lealtà. Direi spesso

amicizia, condizione che rara-

mente si può trovare in realtà più

grandi ed è quindi stato più faci-

le confrontarsi e scoprire che

molti problemi ed esigenze erano

comuni.”

-Perché un automobilista

dovrebbe portare a riparare la

sua auto presso una carrozze-

ria della vostra associazione?

“Per lo stesso identico motivo

per cui sono anni che si rivolge

al proprio carrozziere, perché si

fida. Da oggi c’è un motivo in

più per fidarsi, un’ulteriore

garanzia: l’associazione infatti ha

anche la capacità di rapportarsi

con quelli che sono i poteri forti,

spesso prepotenti con il piccolo

consumatore o con il piccolo arti-

giano.”

Buone Feste!

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31 auto 7-12-2012 15:21 Pagina 31


L’auto ibrida compie 15 anni Il primo modello fu commercializzato nel 1997. Un’idea semplice quanto innovativa: affiancare al tradizionale motore termico un motore elettrico che si ricaricasse sfruttando il movimento stesso della vettura

sfruttando il movimento stesso della

vettura, in particolare accumulando

energia in fase di frenata. Oggi, alla

vigilia del suo quindicesimo com-

pleanno, la tecnologia ibrida si è evo-

luta e differenziata, dando origine a

verie tipologie di auto. In linea genera-

le i prezzi delle auto ibride risultano al

momento più contenuti rispetto a quel-

li delle auto elettriche. L’espressione

“auto ibrida” indica ogni tipo di auto

in cui la propulsione tramite motore

termico sia affiancata da un motore

elettrico (a volte vengono indicate

come “ibride” le stesse auto elettri-

che). Questa espressione si riferisce

però a un insieme abbastanza differen-

ziato di tecnologie, che possono essere

sintetizzate nelle seguenti categorie:

• auto “microibride” – dove la nor-

male batteria si ricarica parzialmente

in fase di decelerazione, permettendo

al motorino di avviamento di attivare

la funzione Start&Stop: il motore si

spegne automaticamente quando non

serve (ad esempio quando si è in coda

o al semaforo) e si riaccende premen-

do acceleratore o frizione.

• auto “Mild-Hybrid” – in cui oltre

alla funzione Start&Stop, il motore

elettrico ha una potenza sufficiente per

aiutare il motore termico in fase di

accelerazione, migliorandone le pre-

stazioni senza aumentare il consumo

di carburante.

• auto “Full-Hybrid” – con motore

elettrico e batteria più potenti, che

consentono di viaggiare in modalità

solo elettrica, sebbene mediamente a

basse velocità (circa 60 km/h) e per

distanze limitate a pochi chilometri.

L’utilità di un’auto Full-Hybrid si

riscontra soprattutto in città, dove le

distanze sono brevi e la possibilità di

viaggiare in modalità elettrica consen-

te spesso di circolare anche in presen-

za di limitazioni del traffico.

• auto ibride “Plug-in” – l’ultima

frontiera della tecnologia ibrida, rap-

presentata da auto Full-Hybrid le cui

batterie possono essere ricaricate attra-

verso la presa elettrica domestica o le

apposite colonnine di carica: ovvero,

non è più indispensabile utilizzare il

motore termico per ricaricare le batte-

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dalla Toyota ormai nel

lontano 1997: si chiamava Prius

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generazione. L’idea alla base del

motore ibrido era tanto semplice

quanto innovativa: affiancare al

tradizionale motore termico un

motore elettrico che si ricaricasse

32 auto 6-12-2012 19:17 Pagina 32


NATURA & BENESSERE

L’ANGOLO della NATURA - a cura di Viviana Terzuolo, naturopata

Un tocco di aroma con i chiodi di garofanoE’ usato inoltre in caso di nausee, diarree, vomito, ma anche per curare la tosse… e le verruche

Originario delle regioni

calde dell’Asia e

dell’America, il chiodo di

garofano non è altro che il boc-

ciolo di un albero tropicale estre-

mamente aromatico, l’Eugenia

aromatica. Già nell’antica Cina

intorno al 200 d.C. i chiodi di

garofano godevano di una tale

reputazione che coloro che si

rivolgevano all’imperatore erano

obbligati a masticarne in abbon-

danza per rendere l’alito profu-

mato e purificato. Rimedio pre-

zioso per molti disturbi e fragran-

za inconfondibile per tante pie-

tanze, nei libri di antica medicina

cinese e indiana è spesso citato in

relazione a malattie di tipo circo-

latorio e digestivo. Intorno al IV

secolo d.C. questa e altre spezie

giunsero anche in Europa e

divennero sempre più richieste

per le molteplici proprietà offici-

nali. Il chiodo di garofano è usato

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sovente in caso di nausee, diarree,

vomito, ma anche per curare la

tosse, l’infertilità, le verruche.

Inoltre sono note le sue proprietà

analgesiche per calmare il mal di

denti.

Grazie al suo inconfondibile pro-

fumo, dolce e penetrante è stato

spesso impiegato in cucina,

soprattutto nella preparazione di

dolci e leccornie, nonché di sci-

roppi e infusi, per profumare

miscele di erbe.

I chiodi di garofano possono

essere usati anche per profumare

gli ambienti, oltre al suo olio

essenziale bruciato nell’apposito

vaporizzatore, possono essere

infilzati in un limone o in un’a-

rancia e posti in modo ordinato

nella scorza, si trasformano in un

deodorante dalla piacevole fra-

granza e dall’aspetto decorativo

tipicamente invernale.

33 natura 7-12-2012 16:31 Pagina 33

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Il Natale Da Alice Tante idee e soluzioni per vivere serenamente le feste

Alla Gastronomia, Fo-cac-

ceria “da Alice” in Via

Buschetti 13, Alice e

Flaviano Vi aspettano per la festa

più suggestiva dell’anno, con

tante idee e soluzioni per vivere

serenamente le feste.

Da Alice infatti, è possibile tro-

vare una selezione di pregiati

prodotti enogastronomici, coi

quali comporre eleganti cesti e

confezioni regalo su misura, per

un dono ricercato e sicuramente

gradito. Per i pranzi e le cene

delle feste, Alice propone dei

menù completi e pietanze davve-

ro speciali, cucinati con esperien-

za nel rispetto della tradizione e

della genuinità. Anche per buffet,

banchetti e feste, avrete una vasta

scelta fra focacce, pizze al tran-

cio, salatini, ed altri stuzzichini,

che a richiesta consegniamo

anche a domicilio. Alice e

Flaviano sono sempre a Vostra

disposizione, con gentilezza,

competenza e serietà, perché pos-

siate godere appieno della magia

del Natale.

G.S.H. Grotte di Sale?

Che cos’è? E’ un centro

specializzato nell’halo-

benessere. Il termine ‘halo’

deriva dal greco e significa

sale. Consiste nella micronizza-

zione di sale al naturale al

100%, che viene micronizzato

in piccolissime particelle: ina-

late, raggiungono tutte le sezio-

ni delle nostre vie respiratorie

che vengono così purificate,

ottenendo un effetto deconge-

stioante, mucolitico e antin-

fiammatorio. Il sale inoltre

svolge un’azione antibatterica e

agisce sulla pelle come potente

disinfettante. La pelle riceve un

effetto luminoso, nutriente,

antistress, esfoliante. Come

funziona? Si entra vestiti e si

indossa un paio di copriscarpe e

ci si rilassa comodamente sedu-

ti. E’ consigliato ad adulti,

bambini, anziani e sportivi. La

seduta dura 30 minuti, una

seduta equivale a quasi tre gior-

ni di mare. I bambini, come

intrattenimento, avranno palet-

ta e secchiello e un ottimo dvd

cartone animato. Tutti i tratta-

menti sono da considerarsi a

benessere fisico e non terapeu-

tico.

Il Centro è aperto dal lunedì

al sabato (orario: 10-12,30 e

14,30-19,30), in Via Marconi

12 a Chieri (tel. 393-

7928884). Altre informazioni

su Facebook e You Tube

(Grottedisale Chieri)

Il benessere arriva dal sale G.S.H. Grotte di Sale, un centro specializzato in Via Marconi 12 a Chieri

34 natura Grotte 7-12-2012 16:34 Pagina 34


“Parco delle fusa”, apericena di Natale Al Centro Giovanile Patchanka, domenica 16 dicembre, per raccogliere fondi

di Roberta Arruga

Il prossimo appuntamento per

gli amici del Parco delle Fusa è

fissato per domenica 16

dicembre dalle ore 18 in poi per un

evento organizzato dalla dottores-

sa veterinaria Paola Martano in

collaborazione con l’associazione

Patchanka che gestisce il Centro

Giovanile di piazza Caselli 19,

dove ha luogo l’incontro. Questo

incontro informale sarà un’occa-

sione per ritrovarsi e scambiarsi

gli auguri di Natale e sarà servita

un’apericena, il ricavato è destina-

to a una raccolta fondi per un

rifornimento di diete alimentari

specifiche destinate ai gatti del

rifugio, sarà possibile acquistare il

mangime adatto alle diverse tipo-

logie di gatti, da quelli anziani ai

cuccioli ai malati. Il prezzo del

biglietto è di 12 euro a persona.

Durante la serata si proietterà il

video del montaggio dei pannelli a

infrarossi che sono stati installati

al Parco delle Fusa e ci sarà ani-

mazione. Le pietanze saranno pre-

parate sul posto utilizzando pro-

dotti della Cascina Tario del

Gruppo Abele. Saranno anche dis-

ponibili le magliette con la stampa

del logo del Parco delle Fusa. A

conclusione della serata verranno

serviti i tipici panettoni vegani

preparati dalla panetteria di

Andezeno. Le iscrizioni sono

aperte fino al 10 dicembre, i con-

tatti di riferimento sono

3472351021 dottoressa Martano e

3475915172 Carla Nepote.

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La tosse: un sintomo

da non sottovalutare

La tosse è un riflesso che ha per scopo l’espulsione dalle vie respiratorie

di sostanze irritanti e materiali estranei. Per capirne l’origine è impor-

tante differenziare la tosse acuta, dovuta solitamente a malattie infetti-

ve, da quella cronica, le cui cause possono essere meccaniche, parassitarie o

cardiache. La causa più comune e frequente negli animali giovani che presen-

tino una tosse acuta è una infezione virale (tosse secca) o batterica (tosse gras-

sa); il sintomo compare improvvisamente e l’animale può anche presentare

altri segni clinici come ipertermia, abbattimento ed inappetenza.

Qualora invece la tosse si manifesti in forma cronica in un giovane animale è

possibile che la causa sia dovuta ad un parassita, l’Angiostrongilus Vasorum,

che viene introdotto nell’organismo tramite l’ingestione accidentale di alcuni

tipi di lumache e che va a localizzarsi a livello del cuore destro ed arterie pol-

monari e le cui larve migrano dai capillari polmonari al polmone e bronchi per

essere espulse e diventare infestanti. La diagnosi di questa parassitosi si può

effettuare tramite una specifica analisi delle feci. Nei cani di piccola taglia è

presente una tosse episodica, che si manifesta spesso quando l’animale si agita

ed è dovuta al collasso della trachea. Questo organo, che porta l’aria dalla

laringe ai polmoni, può talora (con l’avanzare dell’età) perdere elasticità e

provocare una sorta di tosse che si manifesta con un tipico rumore a trombet-

ta. Non vi sono soluzioni per questa patologia che comunque non è pericolo-

sa per la vita dell’animale a meno che non si manifesti continuamente anche

a riposo. La tosse che invece dovrebbe allarmare i proprietari degli animali

anziani è quella che si manifesta a riposo o durante la notte; solitamente il

cane inizia a tossire dopo qualche ora che si è addormentato e smette di tossi-

re solo a mattinata inoltrata. Questa tosse viene chiamata Tosse cardiaca in

quanto è provocata da un edema polmonare secondario ad insufficienza car-

diaca. La diagnosi del tipo di tosse che presenta il vostro animale deve per-

tanto essere affidata ad un professionista esperto che eventualmente suggerirà

un radiografia ed una ecocardiografia a seconda del caso in esame. Il fai da te

in alcuni casi è molto pericoloso e può avere conseguenze letali per il vostro

amato pet.

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35 animali 6-12-2012 21:50 Pagina 35


ARTE & SPETTACOLO

La ‘barca sublime’ alla reggia di Venaria In mostra l’imbarcazione barocca dei Savoia di Raffaella Campagna

Il percorso di visita della Reggia di Venaria accoglie la suggestiva Peota, il

Bucintoro di Casa Savoia, ultimo esemplare veneziano del Settecento esisten-

te al mondo. Il progetto, forse di Filippo Juvarra, risale al 1729 – 1731 e s’in-

serisce nel grande palcoscenico della regalità sull’acqua, in analogia con le spet-

tacolari imbarcazioni veneziane da parata, in legno dorato, distrutte dall’esercito

napoleonico nel 1798. La Peota sabauda, vera Reggia sull’acqua, è una barca a

scafo piatto per la navigazione in acque basse, mossa da remi e vela, è lunga 16

metri e larga circa 2,60, per circa 60 quintali di peso, venne realizzata nello sque-

ro dei Mendicanti (cantiere navale veneziano) da un carpentiere di Burano.

Sontuosa la decorazione in legno dorato con, a prua, un gruppo scultoreo raffigu-

rante Narciso con i fiumi Po e Adige ed a poppa due cavalli marini con al centro

il timone a barra a forma di drago; lungo il corpo dello scafo corre un fregio dora-

to con allegorie di creature marine. La Peota costò oltre 34 mila lire del Piemonte,

circa 3 milioni di euro attuali, cifra esorbitante per l’epoca! Giunse a Torino il 4 settembre 1731, dopo un viaggio di 32 giorni, e venne alloggiata al Castello

del Valentino. Importanti eventi la videro protagonista sul Po: utilizzata da Carlo Emanuele III nel 1734, nel 1775, per le celebrazioni torinesi delle nozze fra

Carlo Emanuele IV e Maria Clotilde di Borbone, sorella di Luigi XVI; nel 1842 in occasione del matrimonio di Vittorio Emanuele II con la cugina Maria

Adelaide. L’ultima grande uscita della Peota è nel 1867, per le nozze di Amedeo d’Aosta con Maria Vittoria Dal Pozzo Cisterna. Nel 1869, a seguito del tra-

sferimento dalla Capitale a Roma, il re Vittorio Emanuele II donò il Bucintoro alla Città di Torino che, nel 1873, lo destinò al Museo Civico di Palazzo

Madama, dove rimase fino al 2000, quando venne trasferito nel Laboratorio Nicola Restauri ad Aramengo. Nel 2011 giunse al Centro Conservazione e

Restauro La Venaria Reale per affrontare un complesso intervento di restauro, grazie al quale ha ritrovato l’originario splendore. Per la sua ambientazione

all’interno delle Scuderie Juvarriane è stato creato un grande spettacolo multimediale che ricrea, con luci, proiezioni e musiche di Vivaldi, l’atmosfera delle

feste barocche. Info: 0114992333 oppure www.lavenariareale.it

La storia di Chieri negli scritti di Caselle Presentato dalla Compagnia della Chiocciola il libro “Secondo Caselle, trent’anni di articoli”

Secondo Caselle è stato autore-

vole e riconosciuto storico

locale del Chierese. Morto

vent’anni fa, lo scorso 24 novembre,

su iniziativa della Compagnia della

Chioccciola, è statao ricordato con

la presentazione del volume che rac-

coglie gli articoli da lui scritti nel

trentennio 1960-1990. Per Chieri

furono gli anni della rivisitazione

della sua storia: dalla scoperta della

città romana al restauro del Duomo

di cui curò anche la ricostruzione

dell’archivio. Di tutte le operazioni

di recupero e salvaguardia Caselle fu

animatore entusiasta tanto da essere

individuato dalla Sovrintendenza

come ispettore onorario. Con la pub-

blicazione dei sui scritti, tuttavia, la

Compagnia della Chiocciola intende

mettere in evidenza il suo ruolo di

divulgatore. Fu il primo storico a

compiere, attraverso i giornali non

solo locali, un’azione di informazio-

ne puntuale e continuativa sulla sto-

ria di Chieri e del suo territorio,

avvalendosi soprattutto del prezioso

materiale conservato nel ricco

Archivio Storico comunale. Fu

anche il primo ad istituzionalizzare il

“percorso salesiano”. Caselle, storico

di don Bosco, ideò il percorso citta-

dino attraverso i luoghi frequentati

dal Santo che a Chieri aveva vissuto

per circa un decennio. Il volume è

stato curato da Agostino Gay, presi-

dente della Compagnia della

Chiocciola, e da Guido Vanetti, colui

che da Secondo Caselle raccolse il

testimone come ispettore onorario

della Sovrintendenza e come rappre-

sentante più autorevole degli storici

locali.

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UN MESE A TEATRO – a cura di Raffaella Campagna

Grease e BiancaneveTEATRO ALFIERI:

Grease il MusicalUn dicembre all’insegna del grande

musical con “Grease” e “Bianca-

neve”. La Compagnia della Rancia

festeggia a Torino i 15 anni di

“Grease”, dall’11 al 16 dicembre:

spettacolo dei record con oltre

1.500.000 spettatori in Italia in circa

1000 repliche.

Il musical debuttò a Milano nel 1997

con Lorella Cuccarini nel ruolo di

Sandy e subito fu un successo tra-

volgente…con musiche dal vivo ed

oltre 100 artisti in scena!!!

Lo spettacolo ha consacrato attori

del calibro di John Travolta e

Richard Gere. Dal 21 al 23 dicem-

bre, musical dedicato alla sempre

bellissima favola di Biancaneve dei

Fratelli Grimm, lo spettacolo ideale

per i bimbi che anticipa le feste nata-

lizie!

TEATRO ERBA:

Arsenico e vecchi merlettiA grande richiesta torna dal 19

dicembre al 13 gennaio, “Arsenico e

vecchi merletti”, con la Compagnia

Torino Spettacoli, capitanata dalla

coppia Adriana Innocenti e Piero

Nuti.

Con arguto umorismo sono rappre-

sentate le manie omicide di due sim-

patiche vecchiette…Il testo, celebre

in tutto il mondo, venne portato

sullo schermo da Frank Capra nel

1944.

TEATRO GIOIELLO:

Swish 2…10 anni dopo!!!Dal 6 dicembre al 6 gennaio,risate

con la Compagnia Torino Spettacoli

e “Swish 2…10 anni dopo”, il segui-

to della commedia – evento “Swish

Swish” che raccontava le vicende di

alcuni simpatici trentenni…Che fine

hanno fatto i nostri amici??? Sono

sposati con figli e sono protagonisti

di colpi di scena ed esilaranti avven-

ture.

Auguri

36 arte 6-12-2012 21:26 Pagina 36


ARTE & SPETTACOLO

Montaldo Torinese, a spasso con Dante Sabato 15 dicembre al Circolo la Divina Commedia in chiave comico-musicale

di Giulia Giacone

Sabato 15 dicembre alle ore21 al Circolo PolisportivoMontaldese (via Marentino

3, Montaldo Torinese) la compa-gnia dei Girasoli mette in scena laDivina Commedia. La compagniaamatoriale, formata da adulti ebambini, ha scelto una chiavecomico-musicale per l’Inferno delsommo poeta che sarà il loro esor-dio sul palcoscenico.Il Natale diventa il momento idealeper unire la passione per il teatroalla generosità: infatti l’incassodella serata verrà devoluto in bene-ficenza La serata è ad ingresso libe-ro, ma le donazioni dei partecipan-ti avranno lo scopo di aiutare l’as-sociazione di volontariato torineseTRA a completare uno dei suoi

microprogetti in Senegal: la costru-zione di un mulino a miglio per ilvillaggio di Loboudou N’Diaye.Anche i bambini in sala avrannouna piacevole sorpresa; tutti i par-tecipanti sono invitati a portare unvecchio giocattolo in loro possessodebitamente impacchettato. Nelcorso della serata sarà possibilescambiarlo con un altro pacchetto.

“V

CccddcEDgaardccpoltèmrbdardc

Michele Fiorito, la danza che unisce di Natalija Plyaskina

AUGURI

I colori di Appendino per le Orfanelle

L’artista chierese Guido Appendinonel mese di ottobre ha donato a CasaMaggio ed alla casa di riposo delle

Orfanelle in Chieri una ventina di litografiee due dipinti da collocare nei locali riquali-ficati. Le opere rappresentano alcuni deiprincipali monumenti storici di Chieri,Torino, Venezia, Monte Carlo interpretaticon il suo classico stile, ovvero l’uso di colori vivaci, la rappresentazionesemplice della natura con la presenza degli animali a lui prediletti : elefan-ti, cavalli, pesci volanti....Questa donazione si inserisce in un percorso dicollaborazione che , da anni, risulta essere uno degli impegni che il LionsClub di Chieri, di cui il maestro è da tempo socio, sostiene. L’attitudine allasensibilizzazione per l’arte in generale e la vicinanza alle persone, quali glianziani, che più necessitano di attenzioni, sono gli elementi che hanno spes-so ispirato l’operato di questo Club il quale, come più volte segnalato, hasvolto e continua a svolgere “service” con l’Istituto delle Orfanelle. Ed èsicuramente in quest’ottica che Guido Appendino, socio da sempre attivonel sodalizio, ha compiuto questa donazione, ritenendo che l’arte possaavere un suo ruolo nel rallegrare l’animo di coloro che soggiornano nellecase di riposo. In una breve cerimonia, alla presenza dell’autore, del presi-dente Giuseppe Manolino e della direttrice Paola De Nale, le opere sonostate collocate alle pareti della veranda e della sala da pranzo delle Orfanellee nella veranda di Casa Maggio.

L’amore per la danza è nato a primavista quando Michele Fiorito ha fattoun viaggio a Cuba per una vacanza,

scoprendo la gioia e l’ottimismo dalla salsacubana, e subito dopo, con un corso di balloall’età di 33 anni, diventando ballerino edinsegnante. Adesso, nella sua scuola didanza a Chieri, insegna non solo la tecnicadella danza latina, ma anche a credere in sestessi e ad amare la vita .” La danza -diceMichele – insegna tutto : la postura , il com-portamento , la sicurezza e ti mette in buonumore. Ogni danza ha la sua caratteristica:la salsa portoricana l’eleganza, quella cuba-na l’allegria. Il dono più grande per un bal-lerino è l’umiltà di voler sempre imparare“.Michele ha come partner e assistente

Michela Timpani e si prepara per i mondia-li del prossimo febbraio a Firenze.Michele oggi si guadagna da vivere comecommerciante. In passato ha giocato a cal-cio a Chieri e Trofarello: per lui, tutti calcia-tori sono bravi a ballare per la loro coordina-zione . Si allena tutti i giorni: corsa, palestrae danza. Michele con gioia si esibiscedavanti il pubblico e con pazienza insegnaai suoi allievi non solo a ballare ma anche adascoltare il ritmo: è fondamentale.Michele ha tanti progetti con le TV privatee sogna un giorno di unire tanta gente inpiazza per ballare. Ricordate il film “ Ti vadi ballare ? “ : “.. Se voi sapete camminare,sapete anche ballare, e se vi piace ballare,sieti portati per ballare…” .

Santena: Natale bimbi e presepe vivente di Alessia Arba

Il clima natalizio che, già dal mese di novembre, ha fatto capolino conluminarie ad hoc, alberi addobbati, stelle comete e stelline, a dieci gior-ni circa dall’evento vede un concentrarsi di iniziative, soprattutto per ipiù piccini che aspettano con ansia l’arrivo di Babbo Natale. A Santena,organizzato da Pro Loco in collaborazione con la Parrocchia e il Comune,appuntamento domenica 16 dicembre a partire dalle 11 con il Presepe viven-te presso la Cappella del Divin Redentore, adiacente alla ChiesaParrocchiale, situata sopra la tomba della famiglia Benso. Si proseguirà finoa sera mentre alle 18 si celebrerà la Santa Messa. Parallelamente, a partiredal mattino, appuntamento con il consueto Natale Bimbi. In piazza Martiridella Libertà ci sarà il “mercatino di Natale” con l’esposizione di prodottiartigianali a tema e si troverà la carrozza di Babbo Natale per portare i bam-bini per le vie del centro. Si proseguirà nel pomeriggio dove sono previstealtre attrazioni e la distribuzione di cioccolata calda. “Non dimentichiamo,come negli anni precedenti, conclude il sig. Salerno, la visita agli ospiti dellacasa di riposo “Forchino” con la Bela Sparsera e il Ciatarin, dove offriremoagli anziani un piccolo omaggio”.

37 arte 6-12-2012 21:06 Pagina 37


ARTE & SPETTACOLO

Pittore da sempre, e maestro

paziente di decine, centi-

naia di aspiranti di tutte le

età, dai bambini delle elementari

agli allievi dell’UniTre. Ma Gino

Dellacasa, 80 anni portati con

gioia e speranza, è molto altro

ancora. Per esempio, scolpisce: i

mattoni refrattari sono la sua

materia prima, l’ispirazione arri-

va dai temi che sono vicini ai suoi

pennelli. Una spiritualità che solo

in apparenza confligge con la

materia: in realtà sono tutt’uno.

Nasce così il presepe che

Dellacasa ha appena completato e

che farà bella mostra di sé nella

cappella di San Giuseppe alla

Pace di Chieri. Case, tante case

piccole e grandi, a comporre lo

scenario classico della Natività.

Case sapientemente scaturite dal

mattone, lavorato con seghetti,

scalpelli e lime. “Ho scoperto il

Al “Quadrato”

le incisioni di

Erica Forneris

La galleria chierese “Il

Quadrato” (Salone del

Ghetto in Via della Pace) ha

ospitato una mostra di acqueforti

di Erica Forneris. L’artista cunee-

se, quarantenne, che vive e lavora

a Farigliano, ha all’attivo numero-

se rassegne nazionali e internazio-

nali di grafica.

“Le acqueforti di Erica Forneris –

scrive di lei Gianfranco Schialvino

– rivelano una mano felice e un

desiderio di armonizzare, di gra-

dualizzare timbricamente sia i sog-

getti sia la scena, lo scorcio di

ambiente, l’accenno di hortus con-

clusus in cui li immerge (…). Le

incisioni di Erica Forneris sono

fatte di idea, di tecnica, di coeren-

za, di metodo…”

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mattone refrattario da qualche

anno – dice – e l’ho già usato per

lavori analoghi esposti a Santena

e Poirino. Ma questo è il lavoro

più grande e impegnativo.” Una

quindicina di pezzi, alti fino a 40

centimetri. La grotta no, quella è

ricavata da ceppi di legno.

Mentre le statuine sono tradizio-

nali, di gesso. La scena è impo-

nente, delimitata da due bassori-

lievi, anch’essi realizzati con il

mattone, dedicati alla natività e

alla crocifissione. E poi lo sfon-

do: un cielo riprodotto su un telo

di dodici metri per un metro e

mezzo di altezza, dipinto in acri-

lico. C’è tutta la poesia di Della

casa, in quest’opera che i chieresi

potranno vedere nella chiesa della

Pace a partire dal 23 dicembre e

fino a capodanno, il sabato e la

domenica.

Statua di Sant’Antonio in Duomo,i Veneti ne promuovono il restauro

L’Associazione Veneti del

Chierese ha in progetto il

restauro della statua di

Sant’Antonio da Padova posta nel

Duomo di Chieri. “Lo spirito del-

l’associazione – dicono i promo-

tori – oltre a quello di aggregazio-

ne tra veneti è anche quello di

promuovere azioni di volontariato

e obietttivi culturali nei luoghi

dove viviamo. Per questo si è pen-

sato di compiere il restauro della

statua di Sant’Antonio da Padova

in duomo, perché è risaputo che noi

veneti siamo devoti al santo e pen-

sare di occuparci della buona con-

servazione di questa scultura sacra

ci appassiona. Il Duomo ha già

l’autorizzazione della Soprinten-

denza per il restauro, che dovrebbe

costare poco meno di 6 mila Euro.”

L’Associazione ha pensato anche a

stampare un giornalino dedicato

all’iniziativa, dove inserire gli

sponsor e le offerte dei privati. Gli

interessati possono contattare

l’Associazione Veneti del Chierese

presso la sede in Via San Filippo 2,

il sabato mattina dalle 10 alle

11,30.

Dellacasa, il presepe di mattoniL’artista chierese lo ha realizzato per la Chiesa della Pace. In mostra dal 23 dicembre al 1° gennaio di Gianni Giacone

AUGURI

38 arte 7-12-2012 15:14 Pagina 38


ARTE & SPETTACOLO

La chiesetta del Podio nel cuorePino Torinese: un libro di Bruno Baj e un concerto natalizio per contribuire al suo restauro

di Daniela Bonino

Bruno Baj, la cui famiglia è

giunta alla quinta generazione

di “servitori di Messa” della

chiesetta del Podio, a Pino Torinese,

ha voluto dedicare un libro a questa

piccola chiesa. Da bambino ha vissu-

to nell’edificio a fianco della chiesa,

e dopo un periodo trascorso a Torino

è tornato a vivere vicino alla chieset-

ta. Con due amici, Albino ed

Ermanno Masera, e con la partecipa-

zione di tutti gli abitanti della zona, si

occupa di conservarla viva, provve-

dendo alla manutenzione ordinaria e

a raccogliere fondi per quella straor-

dinaria, organizzando spettacoli tea-

trali, banchi di beneficenza e tutto

quello che la fantasia suggerisce.

Anche questo piccolo volume fa

parte delle iniziative pro chiesa, che

consentono la celebrazione della

Messa la domenica e le altre festività,

e la possibilità da parte di coppie

romantiche di sceglierla per le loro

nozze. Il libro “Una Chiesetta sul

Poggio”, la cui copertina riproduce il

dipinto del chierese Monsignor

Giuseppe Sona, si compone di tre

parti: nella prima Bruno Baj ha rac-

colto i suoi ricordi della chiesa di

quand’era bambino; quella centrale è

costituita da quanto ne ha scritto

Riccardo Ghivarello, il noto storico

pinese; nella terza Baj elenca alcune

considerazioni su quello che è stato

fatto e quello che si potrebbe fare per

valorizzare questo piccolo edificio

religioso. Attualmente il desiderio

più vivo è quello di sollecitare

l’Amministrazione Comunale perché

intervenga per spostare la strada,

piuttosto trafficata, che ora passa pro-

prio a ridosso del portoncino d’in-

gresso, causando pericolo per i fedeli

e crepe nell’edificio. In questo modo

si potrebbe realizzare un piccolo

sagrato che migliorerebbe l’utilizzo

di questo luogo, sia per chi vi accede

per le funzioni religiose, sia per chi

viene a passeggiare tra i colli. Il 23

dicembre, alle ore 16, nella chiesetta

si terrà un concerto natalizio offerto

dalla Nuova Corale Pinese diretta dal

Maestro Mario Tento, dove chi vorrà

potrà lasciare un contributo per la

conservazione del sito.

“Torino è Casablanca”, il libro di Maspoli Viaggio dello scrittore chierese nella cultura marocchina a Torino

di Alessia Arba

Chieri, Torino e … Marocco.

Quale può essere il legame

fra queste 3

realtà, apparentemente

così diverse le prime

dalla terza? Il filo con-

duttore è il quaranta-

cinquenne chierese

Emanuele Maspoli.

Dopo un primo viag-

gio in Marocco negli

anni ’90 dove rimane

affascinato dalla cultu-

ra locale, la decisione

di approfondire la

conoscenza e gli usi e

costumi di questo

popolo. E si arriva ad

oggi. Con il suo ultimo

libro, il terzo pubblica-

to da Ananke, “Torino

è Casablanca. Viaggio nella cultura

marocchina a Torino”, dove l’auto-

re chierese si chiede come è cam-

biata la città di tradizione sabauda

dopo l’incontro con la cultura

araba e berbera. Si scopre, o si

riscopre così, che il 15% dei resi-

denti in città sono stranieri e la

comunità marocchina è la prima

d’Italia. Dopo il primo capitolo,

“Marocchini a Torino” più tecnico

dove si esaminano dati,

statistiche e confronti,

il resto è una passeggia-

ta nella Torino maroc-

china che si snoda nei

successivi 3 capitoli.

Una passeggiata vista

con gli occhi degli

immigrati e raccontata

in prima persona da

loro. Porta Palazzo e i

suoi banchi, le macelle-

rie, i locali, le attività

commerciali, le storie

di vita quotidiana. Un

racconto vivo e dinami-

co, che permette al let-

tore di “curiosare” con

un occhio privilegiato e

scoprire così aspetti meno cono-

sciuti, come l’importanza attribuita

alle fattucchiere e alla stregoneria.

Il libro si conclude con una simpa-

tico ricettario della tradizione

marocchina. E, per chi non volesse

cimentarsi ai fornelli, nel libro tro-

verà segnalati i ristoranti e le tratto-

rie dove gustare questi piatti tipici.

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Riva, presepio meccanico

Fino al 6 gennaio, a Riva presso Chieri, sarà nuovamente aperto alla

visita del pubblico il presepio meccanico, interamente costruito con

materiali di recupero e allestito in via permanente nella Cappella San

Giuseppe, all’interno del complesso sportivo S.Giuseppe - Piazza

Parrocchia. E’ un presepio in cui la povertà dei personaggi, inseriti con

semplicità nel contesto naturale del paesaggio, trovano la loro massima

espressione poetica.

ORARI DI VISITA

Sabato e Prefestivi : 15,30 – 18,30

Domenica e Festivi: 9,30 -12,30 / 15,30-18,30

Giorni Feriali: Riservato a Gruppi organizzati (Scuole, Asili, Associazioni,

ecc.) - solo su prenotazione -Tel. 0119468143.

IN LIBRERIA a cura di Rosanna Cauda

Juve e Toro sotto l’albero

JUVE, “UNA SQUADRA DA

115 E LODE!” (PRIULI E VER-

LUCCA)

A novembre 2012 la Juventus ha

festeggiato i 115 anni dalla fonda-

zione. Un traguardo unico e

importantissimo che arriva al cul-

mine di una stagione perfetta.

Nuova Presidenza, nuovo Stadio,

trentesimo scudetto, record di

imbattibilità e inaugurazione dello

Juventus Musem. A celebrare que-

sta ricorrenza arriva questo nuovo

grande volume fotografi co, pro-

dotto ufficiale, che ne ripercorre i

115 anni di storia e tutti gli esal-

tanti successi ottenuti.

DON RABINO, “IL MIO

TORO, LA MIA MISSIONE”

(PRIULI & VERLUCCA)

Don Aldo Rabino, una vita nel

Toro, accetta per la prima volta di

parlare di questi suoi 40 anni vis-

suti come cappellano della squa-

dra granata. Dal racconto con

Beppe Gandolfo – volto noto delle

reti Mediaset in Piemonte – ne

esce un quadro di curiosità, aned-

doti, piccoli e grandi segreti,

riflessioni su personaggi come

Gigi Radice, Paolino Pulici, Fuser,

Leo Junior, Emiliano Mondonico,

Rolando Bianchi e tanti altri.

Calciatori ma soprattutto uomini

che hanno segnato profondamente

la storia del Toro. Colti e osserva-

ti dallo sguardo del prete, dell’a-

mico, del confidente. Un volume

per amare ancora di più il Toro,

per conoscere meglio i suoi cam-

pioni, ma anche per riflettere sulla

vita di un sacerdote che oltre a

condividere la vita con affermati

campioni del pallone, ha scelto di

stare dalla parte degli ultimi, i

poveri dell’America Latina.

AUGURI

39 arte 7-12-2012 15:16 Pagina 39


Bollicine magiche, da …2000 anni Lo spumante, da sempre legato ai momenti della festa, ha origine antichissime

SPECIALE MANGIARBENE

Ètrascorso quasi un secolo emezzo da quando venne stap-pata la prima bottiglia di

Spumante Metodo Classico made inItaly, era il 1865 a Canelli, era il1868 a Conegliano Veneto. Ma lastoria italiana nella produzione divini con la spuma prende origineall’epoca dei Romani, veri amanti einventori dei vini spumanti. Lo spu-mante classico, rifermentato in bot-tiglia, trova le sue più remote radici

nei vini spontaneamente frizzanti ospumosi degli antichi i quali cono-scevano certamente la differenzaqualitativa, dovuta alla presenza omeno dell’anidride carbonica, fra ivini fermentati in recipienti chiusi equelli fermentati in recipienti aperti.Si ritiene quindi che questi vini piùo meno spumeggianti secondo l’er-meticità del recipiente usato - dal-l’otre, all’anfora, poi dalla botte alla

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minestre: Balilla. Gli aromatici: riso nero Venere, riso rosso Ermes,basmati Apollo. Produciamoanche riso Integrale e semintegra-le.Numerosa anche la gamma dirisotti pronti (dose3/4 persone)con le seguenti novità: risotto allerose, alle mele piemontesi, frago-le, al limone alle nocciole e tantialtri. Nel nostro punto venditainoltre potete trovare anche acetibalsamici di Modena, creme diaceti balsamici per condimenti,aceto di mele, aceto di vino rossoe bianco, tutti prodotti altamenteselezionati.Da inizio 2012 sul nostro sitowww.nonsoloriso.com è disponi-bile anche la vendita online conspedizioni immediate in tutta Italia. Per Natale si possono personaliz-zare cesti, borse e scatole natalizie di ogni genere con consegna anchea domicilio.

40 capello mangiare 7-12-2012 15:18 Pagina 40



bottiglia - abbiano rallegrato fin daitempi più antichi le mense e solen-nizzato le cerimonie.A Pompei si rinvenne una cellavinaria con vari dolium (Anticaanfora di 200-300 litri) circondatida un cunicolo di terra cotta nelquale si faceva circolare continua-mente acqua fredda. È questa, forse,una delle prime can-tine termocondizio-nate per la produzio-ne dei vini con laspuma. E’ passatoalla storia il vinospumante che fu ser-vito in una fastosacena organizzata inonore del matrimo-nio di Cesare eCleopatra. Quindi, lospumante era giàprodotto al tempodei Romani. Certonon con le tecnicheattuali, ma con larifermentazione divini dolci nei recipienti di allora(anfore di terracotta, ecc.) oppurecon aggiunta di uva appassita o dimosto dolce a vini già fermentati.Per individuare questi vini gli scrit-tori e storici romani usavano i termi-ni spumans, spumescens, saliens,titillans, che indicano chiaramentela spuma e le bollicine.Nei secoli che seguirono le invasio-ni barbariche, Magno AurelioCassiodoro, che visse più di cen-t’anni dal 480 al 583, spiega e indi-vidua nell’acinatico un vino ricco dianidride carbonica. Questo vino,che doveva servire per la mensaimperiale, si preparava con uveappassite e la lenta fermentazioneavveniva nei mesi invernali.

All’inizio del XII secolo fu redattoil celebre Regimen Sanitatis dellaScuola Salernitana nel quale, fral’altro, si stabiliscono le qualitàrichieste al buon vino affinché risul-ti vantaggioso per la salute. Un ver-setto di questo trattato indica che ilvino salubre si presentava “claris,vetus, subtile, maturum ac bene lin-

fato, saliens, mode-ramine sumptum”(Vecchio e limpido,spumante ma tem-prato, e pacatamenteusato). In Italia“Fumanti coppe ric-che di spuma” sonomenzionate, all’ini-zio del Cinquecento,dal veroneseG i r o l a m oFrancastoro (1479-1553) nel suoSyphilis, sine demorbo gallico. Unadelle prime pubbli-cazioni sulla tecnica

di preparazione dei vini efferve-scenti e sulla loro azione fisiologicae medica, si può considerare quelladata alle stampe nel 1570, dal medi-co Girolamo Conforto (1519-1595),che mise in rilievo la notevole diffu-sione ed il largo consumo che i vinispumeggianti avevano in quell’epo-ca, considerati dai più, fra benedettie sacrileghi, fra terapeutici e male-detti. L’autore li descrive dal “sapo-re piccante o mordace che non sec-cavano il palato, come i vini acerbied austeri, e non rendevano la lin-gua molle come i vini dolci. Alcunidi loro provocavano il singhiozzo efacevano giungere la loro azione alcervello ed agli occhi i quali, acausa delle copiose bollicine, spesso

lacrimavano”. Nel tempo è anchecambiato il recipiente: dall’anforaantica in terracotta si è passati allabottiglia di vetro, prima leggero chenon resisteva alla pressione e poicon bottiglie più ricche di piombo,più pesanti e più resistenti. IlMarchese Cosimo Rodolfi, nel 1821espose una relazione all’accademiadei Georgofili di Firenze sul mododi rendere limpidi i vini spumanti edescrisse come conservare il vinoimbottigliato nella sabbia ad unatemperatura di 10°C, anche se,afferma, “bisogna aspettarsi cheall’apparir del caldo dell’estatescoppino molte bottiglie”.

Nella seconda metà dell’Ottocentosorgevano in Italia le prime grandicase produttrici di spumanti: CarloGancia ed il Boschetto in Piemonte,Carpenè nel Veneto e quella delBarone Spitalieri in Sicilia, sullefalde dell’Etna. Fin dai primi annidel secolo scorso iniziarono la loroattività grandi case spumantisticheitaliane. Giulio Ferrari di Trento(nacque nel 1902 con le prime 500bottiglie grandi), Antinori, Cinzano,Contratto, Martini & Rossi, laCantina Sociale di Santa Maria LaVersa, per citarne alcune.

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ANTIPASTI: Focaccina alle patate con Lardo della cascina - Caponet

Sfogliatella ripiena di trota salmonata - Lingua di vitella con ‘bagnet ros’ alla Mauro

PRIMI: Panissa alla novarese- Agnolotti vecchio Piemonte al sugo di vitella

SECONDI E CONTORNI: Cinghiale alle castagne con Polenta al grano saraceno

Cotechino della cascina con lenticchie di Colfiorito

DESSERT: Panettone con crema pasticcera

‘La combineuse’ (Tortina in pasta di farina con crema di formaggio e uva passa)

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Il servizio inizierà tassativamente alle ore 21

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Maltagliati con gamberi all’arancia e pomodoriniAgnolotti d’anatra con cipolla di Tropea Porto e miele

Agnello al forno con salsa alla mentucciaZampone con lenticchiePatate al rosmarino

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SECONDI E CONTORNI:

Capocollo di maiale alle nocciole con cipollotti caramellati

Agnello al forno con patate al rosmarino

DESSERT: Panettone con crema pasticcera

Torta alla pasta di tomino fresco

VINI: Roero Arneis S.Costa - Dolcetto di Dogliani G.

Chiarla Chardonnay e Malvasia Spumante Terre dei Santi

Acqua, caffè e bicchierino di digestivo

45,00 € a persona tutto incluso (caparra 20,00 € )

(Bambini fino a 12 anni 25,00 €)

Il servizio inizierà alle ore 12,30.

41 corveglia mangiare 7-12-2012 15:20 Pagina 41


Zampone, profumo di Emilia Insieme con i tortellini in brodo e il Lambrusco, è ai vertici della tradizione culinaria modenese

Aromatizzato con varie

spezie a seconda dei

gusti e delle tecniche, lo

zampone, insieme con i tortellini

in brodo e il Lambrusco, è ai

vertici della tradizione culinaria

modenese.

Lo zampone è così l’insaccato

per eccellenza, ottenuto dal

sapiente trito di carne di maiale

conservato nella pelle delle

zampe anteriori della bestia.

Per quanto riguarda la sua cottu-

ra, procedete nel modo che

segue.

Mettete lo zampone in acqua

fredda la sera precedente, così

che possa ammorbidirsi e dissa-

larsi adeguatamente. Al mattino

punzecchiatelo con i rebbi di

una forchetta e, servendovi di un

coltello, praticate delle piccole

incisioni sotto gli unghielli: tali

operazioni vi metteranno al sicu-

ro dal rischio che, durante la cot-

tura, lo zampone possa “scop-

piare”. Avvolgetelo quindi in un

canovaccio bianco e legatelo

con uno spago, poi sistematelo

nell’apposita zamponiera oppure

in una pescera, copritelo d’ac-

qua e lasciate bollire per 3 ore

circa, mantenendo un fuoco

moderato. Trascorso il tempo

previsto, con una forchetta pro-

vate la consistenza della carne e,

appena la sentirete tenera ma

ancora soda, spegnete la fiamma

e fate uscire lo zampone dal

canovaccio. Tagliatelo quindi a

fette e sistematele su un piatto

da portata. Accompagnatelo con

della purea di patate o con delle

lenticchie in umido.

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42 san martino mangiare 6-12-2012 21:51 Pagina 42

Speciale MangiarbeneSpeciale Mangiarbene


Befana, la dolce calza…Come riempirla (o sostituirla con un dolce a forma di calza…)

pomeriggio, con tanti bambini, sarà

carino vederli alle prese con una

pizza farcita con le arachidi e i

marshmallows, che potete anche

tagliare a spicchi e infilare nella

calza, mettendola in sacchettini di

plastica. Per i bambini in quanto a

dolcetti avete l’imbarazzo della scel-

ta: vanno bene anche quelli che pre-

parate per altre occasioni, ma ricor-

datevi che devono essere di piccole

dimensioni e soprattutto evocare

questo giorno. Quindi perfetti saran-

no:

•cappelli della Befana

•befanini toscani

•le scopette dolci

•bruchi di liquirizie, questi per uti-

lizzare in maniera divertente le clas-

siche liquirizie colorate!

•pupazzi di neve di pop corn

Incartate queste preparazioni in carta

trasparente oppure in veline colora-

te, così i bambini si divertiranno a

scartarle come se fossero dei piccoli

doni! Preparate anche delle piccole

scatolette da inserire nella calza

Tra pochissimi giorni sarà il

momento della calza della

Befana, un rito che ormai è

insostituibile per grandi e piccini.

Ognuno sa cosa mettere nella calza

che regalerà non solo ai bambini, ma

anche alle persone care che si sa,

vanno matte per i dolci. Per variare

invece di riempirla di leccornie e

cioccolatini confezionati provate a

realizzare tante golosità da mettere

all’interno: sicuramente eviterete

che i bambini si riempiano di con-

servanti e coloranti! Se avete ospiti a

pranzo realizzate una calza grande

da portare in tavola come dessert! Se

avete deciso di invitare degli ospiti

per pranzo o cena, oltre alle classi-

che lasagne, tipico primo piatto da

servire il questo giorno, preparate

qualcosa di speciale: potete compra-

re una grande calza e riempirla di

tanti dolcetti fatti da voi, oppure por-

tare in tavola una torta fatta a forma

di calza e decorata con il marshmal-

low fondant oppure una casetta di

biscotto. Se gli ospiti arrivano di

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Buone

Feste

dove mettere qualche cioccolatino,

in modo che sarà un divertimento

anche scoprire cosa c’è nella calza!

Ovviamente comprate anche qual-

che golosità alla moda: non dimenti-

cate Ben 10 o Hello Kitty!

Per i bambini cattivi, che non man-

cano mai, è bello mettere nella calza

del carbone, che potete fare voi stes-

si e che potete usare come guarnizio-

ne per una panna cotta da servire

come dessert per il pranzo ai nostri

ospiti, che saranno contenti. In alter-

nativa al carbone, la Befana ai bam-

bini cattivi porta anche dei fagioli!

Non dimenticate le amiche alla

moda: se avete l’abitudine di scam-

biarvi un pensiero dolce potete pen-

sare alle scarpette di cioccolato, un

pensiero dolce che però farà leva

anche sul lato glam delle vostre ami-

che.

ORARIO

dal LUNEDI’ al VENERDI’

dalle ore 12:00 alle ore 15:00

43 mangiare 7-12-2012 16:39 Pagina 43


La cena della vigilia Prima o dopo la messa di mezzanotte, una tradizione antica e…festosa

Un tempo la tavola di Natale

era preparata con tre tova-

glie bianche di misura dif-

ferente, in modo da renderla impor-

tante e festosa. La cena della vigi-

lia è il pasto che viene consumato,

a seconda delle abitudini, prima o

dopo la messa di mezzanotte.

Francia

Il pasto tradizionale è formato da

ostriche, foie gras, salmone, tacchi-

no farcito e tronchetto di Natale. In

alcune famiglie si mangia il tacchi-

no al pranzo del 25 dicembre.

Polonia


dodici portate. Eccone alcune:

zuppa di funghi porcini o alle bar-

babietole, ravioli ai funghi o ai

cavoli...

Stati Uniti

Il pasto tradizionale è composto da:

mais, tacchino farcito, torta di

zucca seguita talvolta da gelato alla

vaniglia.

Spagna


zuppa di mandorle, orata arrosto,

oca e torrone.

Germania

Il pasto tradizionale è composto da

insalata do aringhe, oca grigliata


I nostri piatti sono preparati con ingredienti naturali di prima qualità.

Riceviamo ordinazioni per pranzi, cene e buffet.

Per questo Natale proponiamo piatti semplici di carne e pesce.

LE PRENOTAZIONI DOVRANNO PERVENIRCI ENTRO IL 22 DICEMBRE.

Domenica 23 dicembresaremo aperti con il seguente orario:

dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,45 alle19

Il giorno 24 dicembre rispetteremo il seguente orario:

dalle 8,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30.

Ricordiamo a tutti voi che siamo aperti tutte le domeniche dalle ore 9 alle 12,30

con il servizio di pane fresco. VI ASPETTIAMO NUMEROSI.

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con cavolo rosso e verde, mele e

prugne. I dolci sono vari: torte,

dolci al miele, brioches ecc.

Portogallo


merluzzo cucinato in modi diffe-

renti, con cavolo e patate, tacchino

alle castagne e come dessert il pain

perdu.

Inghilterra


prosciutto arrosto, tacchino farcito

con cavolini di Bruxelles o piselli,

patate arrosto Christmas pudding,

torta al cioccolato e frutta secca.

Svezia

Il cenone della vigilia è composto

da: aringhe marinate, polpette di

carne, prosciutto arrosto con cavo-

lo, dolcetti alle spezie.

Ungheria

Il pasto tradizionale è formato dalle

seguenti portate: zuppa di pesce,

pesce impanato con patate fritte e

come dolce il beigli.

Italia

Il menù varia molto da una regione

all’altra, spesso comprende pesce,

tacchino alle castagne e panettone.

44 Pertusio mangiare 6-12-2012 21:24 Pagina 44

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punto di riferimento per migliaia di famiglie, in un’area di distribuzione sempre più vasta.

Perché, oggi, Centotorri è distribuito in oltre 40 comuni, tra piccoli e grandi, nel

Chierese, nell’Astigiano e nel Moncalierese. E i nostri punti di distribuzione, in negozi,

scuole, uffici pubblici, centri commerciali, sono oltre 300!

Sono dati importanti, che non abbiamo mai scritto. Ma ora, a 30 anni, siamo abbastanza

grandi da dichiararlo senza il timore di passare per immodesti. Del resto, non si esce ogni

mese, puntuali, per 30 anni, se non si è seri, autorevoli, e soprattutto costanti nel dare un ser-

vizio a chi ci legge (e a chi ci sostiene con la pubblicità, unica fonte di finanziamento della

testata). E, diciamolo, se la grande tiratura non ci permettesse, davvero, di essere ‘visti’

dappertutto.

Adesso, Centotorri si prepara a festeggiare e a regalare ai suoi lettori e ai suoi

sponsor una edizione straordinaria, che sarà distribuita dal 18 gennaio.

Un numero davvero speciale, che, oltre alla attualità, alle rubriche, agli inserti speciali,

offrirà l’Almanacco chierese dell’anno nuovo: tutto l’utile e tutto il dilettevole del 2013,

dai turni delle farmacie per dodici mesi ai servizi pubblici, dagli eventi programmati alle

ricorrenze che si susseguiranno nell’anno che sta per arrivare. Continuate a seguirci con la

simpatia e il calore che ci avete dimostrato in questi 30 anni: con il vostro aiuto, saremo

ancora più presenti e vicini ai vostri problemi.

Buon anno che verrà!

1983-2013: 30 anni con Centotorri! A gennaio edizione straordinaria con l’Almanacco chierese dell’anno nuovo

46 mazzara 6-12-2012 19:09 Pagina 46

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Menu’ di Natale 2012Antipasti

Culatello di Zibello accompagnato da sformatinodi Parmigiano Reggiano e funghi porcini sott’olio

Involtini di bresaola di punta d’anca con caprino e rughettaSpumoncino di fegato d’anatraTradizionale zampone nostrano

con lenticchie di Castelluccio di Norcia

Primi piattiRisotto Arborio superfino alla toma di lanzo sfumato all’Arneis

Agnolotti di zucca e amaretto al burro fuso di montagna e salvia

Secondi piattiStufato di Bue in salsa di noci

accompagnato da gratin di cardo gobbo di NizzaFaraona nostrana alla ‘Cavour’

accompagnata da tapinambour trifolatiPanettone al buro farcito alla crema di ribes

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Servito da strada comunale asfaltata

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fienili, bassi fabbricati per ricovero

attrezzi con circostante 50.000 mq di

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lati con cortile e giardinetto privato

composta da: soggiorno, cucina,

2 camere, 2 servizi, box auto.

Riscaldamento metano.

Prezzo €125.000,00 (Rif.C396)

CHIERI

Appartamento al 2° piano con

ascensore di cucina abitabile, 2

camere, ripostiglio, bagno, cantina.

Riscaldamento centralizzato con

termovalvole. Box auto e piccolo

orto. Prezzo € 135.000,00

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CHIERI

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Appartamento di ingresso

living su sala, cucina abitabi-

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