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Sommario

GALTA IN SCENA ................................................................................................................................................ 3

Libro d’artista .................................................................................................................................................... 6

CONTADINI PER UN GIORNO… .......................................................................................................................... 7

Visita al bus “ Viaggio nella Preistoria” ............................................................................................................ 11

USCITA PRESSO IL POLITECNICO CALZATURIERO DI CAPRICCIO DI VIGONZA .................................................. 13

INTERVISTA AL CAMPIONE FRANCESCO BETTELLA: Il campione si racconta ................................................... 14

PICCOLI AVVOCATI CRESCONO - PROGETTO LEGALITA’ ................................................................................. 16

LA GITA INDIMENTICABILE .................................................................................................................. 17

GITA ALL’OASI ROSSI DELLE CLASSI 1^ E 2^ DI SANDON .................................................................................. 20

La gita a Torcello, Burano, Murano delle classi 4^ 5^ scuola di SANDON. ........................ 21

La gita alle isole di Venezia della classe 3^ scuola di SANDON. ............................................. 24

Uscita didattica alla fattoria “La Chioccia” ....................................................................................... 25

ACQUA A TU PER TU. .............................................................................................................................. 26

USCITA DIDATTICA ALLA MOSTRA DEI DINOSAURI DI PADOVA ........................................... 28

Piccoli giornalisti in gita all'Orto botanico di Padova .................................................................... 29

Visita al Planetario di Padova .......................................................................................................................... 30

“LIBRIAMOCI” ............................................................................................................................................ 32

“Piccoli maestri”: lettori per noi! ......................................................................................................... 33

INSIEME PER LO SPORT PER…VINCERE NELLA VITA .................................................................. 35

UNA VISITA DIDATTICA A LEVEGO (1): .......................................................................................... 38

UNA VISITA DIDATTICA A LEVEGO (2): .......................................................................................... 40

Il fumetto......................................................................................................................................................... 42

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SCUOLA PRIMARIA DI GALTA

GALTA IN SCENA

Ascoltare la lettura di un libro per i

bambini della scuola primaria “E. De

Amicis” di Galta è veramente uno

spasso!

Nessuno fiata, gli occhi sbarrati, tutti

assorti dentro "la bolla della fantasia"

che non si rompe mai perchè tutti lì

dentro si sentono bene!

A ottobre una maestra legge "Lo Schiaccianoci."

Alla lettura segue l'animazione.

Come fanno questi bimbi a rispondere a tutte le domande? Come fanno a

ricordare nomi, parole, sequenze? Tutti rispondono in coro senza esitazioni. Si

stanno già affezionando a questo Schiaccianoci brutto , dentone, fragile, ma...

generoso, altruista, avventuriero.

Insieme, si decide: lo spettacolo di Natale sarà tratto da questa libro e si

intitolerà: "Lo Schiaccianoci. La diversità è un punto di vista.".

E' partita così la nostra

"avventura".

Al Palarcobaleno di Fossò, alle

ore 20.30 di mercoledì 18

dicembre, non c'è più un posto

libero: genitori, nonni, zii

,amici trepidanti, attendono di

vedere lo spettacolo

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organizzato in occasione del Natale.

Sono 12 anni ormai che, ad ogni Natale, i

bambini della primaria di Galta propongono uno

spettacolo diverso. Lo spettacolo di quest’anno è

dedicato all'accoglienza, all ' integrazione e, per

la prima volta, molte parti saranno recitate.

La serata si apre con il gioco della catena delle mani: "Son marinaio di questo

vasto mondo...".

Alunni di IV e V hanno imparato lunghe parti e recitano con fervore, con

espressività e carica emotiva che nessuno si aspetterebbe da bambini tra gli 8 e

i 10 anni! La platea è catturata da tanta bravura e grinta. Gesti, parole , ...si

alternano a musiche e coreografie .

Un via vai di bambini che sgambettano, corrono, saltellano, piroettano, danzano

tra fruscii di costumi elaborati e colorati di popoli diversi, ombrellini, trombe,

spade, cappelli, mantelli,...

Si cattura l'attenzione di tutti,che coinvolge, strappa applausi a iosa, sorrisi e

approvazioni.

Non c'è da stupirsi. L'entusiasmo dei piccoli è notevole: c'è la soddisfazione per

un traguardo raggiunto con successo, un

compito autentico gestito da loro stessi

che non hanno dimenticato una battuta,

un gesto o un intervento!

Le maestre sono fiere di questi alunni.

Anche la Dirigente, visibilmente coinvolta,

li ringrazia con un appassionato

intervento: le competenze raggiunte da

ciascuno risaltano in questo corale spettacolo!

Grazie bambini!

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Con la vostra vivacità, nella gioia che traspare dai vostri sorrisi, si legge il

messaggio che avete voluto inviare a tutti noi che vi abbiamo ammirati: siamo

tutti diversi, siamo qui per darci una mano, condividere e partecipare, .. . dire,

insieme, grazie alla vita!

Gli alunni della scuola Primaria di Galta

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SCUOLA PRIMARIA DI FOSSO’

Libro d’artista

Anche gli alunni di classe prima hanno realizzato, nell’ambito del progetto d’Istituto denominato “L’arca di

Sophi@” un “Libro d’Artista” con i suggerimenti dell’illustratore Michelangelo Rossato… Ecco alcune pagine

illustrate!!

Gli alunni di classe prima della scuola Primaria di Fossò

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CONTADINI PER UN GIORNO…

Cari amici, simo gli alunni delle classi seconde della Scuola Primaria “G. Marconi”

di Fossò.

Vogliamo raccontarvi un’esperienza significativa e divertente che abbiamo vissuto

durante l’anno scolastico.

Finalmente quel giorno era arrivato!

Era l’ 11 Aprile 2017 e, dopo le solite raccomandazioni delle maestre a essere

educati e a rispettare le regole, siamo saliti in pullman diretti verso la fattoria

didattica di Campagnalupia “ Alla Vaccheria”.

Eravamo tutti emozionatissimi, curiosi e felici di trascorrere una giornata diversa.

Dopo un breve viaggio, siamo arrivati a destinazione. Ci ha accolti una simpatica

signora di nome Mara accompagnata da Mia, una dolcissima cagnolina che si

faceva accarezzare tanto volentieri.

Noi eravamo convinti di essere andati in quel bellissimo posto per giocare e

rilassarci all’aria aperta.

Invece, nel giro di pochi minuti, abbiamo scoperto che le maestre birichine ci

avevano portati lì a lavorare!

Mara, infatti, ci informò che saremmo stati “CONTADINI PER UN GIORNO”.

AIUTOOOOOOO! Cosa ci aspettava?

A dire il vero, il sorriso rassicurante di Mara, non lasciava pensare a nulla di così

grave!

Subito dopo, ci ha spiegato in cosa consisteva il lavoro del contadino e ci ha

informati dei compiti che avremmo dovuto svolgere durante la giornata.

Sembrava tutto molto divertente!

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Ci ha raccontato tante cose sulle vacche, sui vitelli e sui tori, che avremmo

visitato per primi. Toccava proprio a noi dar loro da mangiare!

Cominciava l’avventura!

Armati di buona volontà ci siamo avviati verso la stalla, dove c’erano ben 76

vacche, tanti vitellini e tori da nutrire.

Ognuno di noi si è rimboccato le maniche e abbiamo cominciato a lavorare.

In un battibaleno, ne successero di tutti i colori: si potevano osservare bambini

che correvano avanti e indietro dopo aver ricevuto la prima leccata di una vacca

affamata, mani sbavate che gocciolavano dappertutto, si sentivano le nostre voci

felici e i muggiti delle vacche che ci chiamavano perché volevano il buon cibo

che, per loro, ci aveva preparato il figlio di Mara, Enrico.

E’ stato un momento davvero speciale, buffo e simpatico da vivere!

Le vacche hanno mangiato così tanto quasi da scoppiare!

Dopo tutto questo lavoro e tutte queste emozioni ad essere affamati eravamo

noi!

Ci serviva proprio una bella merenda!

La generosa Mara ci aveva preparato: yogurt al miele, pane e formaggio fresco,

latte appena munto. Una delizia!

Dopo una bella scorpacciata, abbiamo potuto giocare e riposarci un po’.

Nel frattempo abbiamo conosciuto un amico molto simpatico: il puledrino Zeus.

Ognuno di noi lo ha accarezzato e coccolato.

Dopo la siesta, ricominciava il lavoro! Adesso era arrivata l’ora di preparare il

formaggio!

All’improvviso ci siamo trasformati in casari magici.

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Infatti, cari amici, siamo riusciti a fare un buonissimo formaggio utilizzando una

formula magica: “ CAGLIO CAGLIO, TRASFORMA IL MIO LATTE IN UN BUON…”

FORMAGLIO”!!!!

In pochi minuti il nostro latte si è trasformato proprio in formaggio. Abbiamo

imparato tanti nomi e cose nuove: cos’è il caglio, cosa sono il siero e la cagliata.

E’ stata proprio un’esperienza indimenticabile!

La giornata non era ancora finita. Erano circa le 12,30; tutti insieme distesi

sull’erba verde e fresca abbiamo consumato il nostro pranzo in allegria e

amicizia.

I contadini hanno sempre tanto lavoro e noi non avevamo ancora terminato il

nostro!

Dopo pranzo, divisi in due gruppi, siamo andati a visitare la stanza della

mungitura .

Qui Mara ci ha spiegato tutto sulla meravigliosa “arte” del mungere e noi

stavamo ad ascoltare a bocca aperta.

Siamo andati anche a dare da mangiare agli animali di bassa corte: coniglietti,

galline, galli, anatre, anatroccoli, oche. C’erano anche due tacchini giganti molto

simpatici.

Eravamo felicissimi!

Era quasi arrivato il momento di andare via, ma non potevano però partire senza

rivedere i nostri amici vitellini.

Dopo aver raccolto dell’erba medica per loro, nel campo di Mara, siamo ritornati

nella stalla.

Sapete che i vitellini sono ghiotti di erba medica? Hanno infatti mangiato tutto in

un istante.

A quel punto quella bellissima giornata era proprio giunta alla fine.

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Ci siamo allora riuniti per un momento di saluto.

Provavamo una tempesta di emozioni, eravamo super contenti per la giornata

trascorsa, soddisfatti e orgogliosi per il lavoro che avevamo svolto e per tutte le

cose nuove che avevamo imparato.

Eravamo anche un po’ tristi di lasciare quel magnifico posto.

Le sorprese non erano però finite :ognuno di noi fu premiato con il DIPLOMA DEL

CASARO.

Oltre ad essere dei bravi contadini ,eravamo dei veri casari!

Si tornava a casa gioiosi ed entusiasti.

CIAOOOO MARA! GRAZIE DI CUORE!

A tutti voi consigliamo davvero di passare

una splendida giornata in compagnia di

Mara , delle sue vacche da latte, dei suoi

animali di bassa corte ,del cavallino Zeus e

della cagnolina ........presso la fattoria

didattica “ALLA VACCHERIA “

Gli alunni di classe seconda della scuola primaria di Fossò

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Visita al bus “ Viaggio nella Preistoria”

Lunedì 21 novembre 2016, noi alunni delle classi terze A e B, siamo andati a

visitare un bus chiamato “Viaggio nella Preistoria”. Il bus è arrivato nel

parcheggio della nostra scuola e noi, accompagnati dalle maestre, siamo entrati a

vederlo.

Ci hanno accolto Jonathan e Daniele, le nostre guide e subito ci hanno mostrato

una caverna, da loro allestita, come quella degli uomini primitivi.

Jonathan ci ha spiegato che nella grotta accendevano il fuoco, raschiavano le pelli

degli animali per farsi i vestiti, cucinavano il cibo e si sedevano attorno al fuoco

per riscaldarsi e stare in compagnia.

Quindi siamo saliti al piano superiore del bus e ci siamo seduti davanti a delle

postazioni di lavoro dove abbiamo realizzato un dipinto come quello che i

primitivi dipingevano sulle pareti delle caverne. Poi abbiamo costruito chi una

collana chi un braccialetto ed infine macinato dei chicchi di grano con una pietra

ottenendo così la farina: ma che fatica!

Prima di salutarci Daniele e Jonathan ci hanno regalato una borsetta di carta

dove abbiamo messo i nostri lavoretti; abbiamo salutato e ringraziato per la bella

esperienza vissuta e quindi siamo ritornati in classe.

Le nostre impressioni

“La visita al bus è stata bellissima! Una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta è

stato quando Jonathan ha provato ad accendere il fuoco con due pietre e un po’

di paglia. Io non credevo che ci riuscisse ed invece ce l’ha fatta!”.

“ Mi è interessato molto la spiegazione di come si è evoluto l’uomo……Sono stato

contento della visita ed appena sono tornato a casa l’ho raccontato a tutti”.

“ La cosa che mi è piaciuta di più è stato fare il dipinto di un bisonte e di un altro

animale. L’ho dipinto usando dei colori a polverina sistemati su delle

conchigliette”.

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“ Macinare il grano per fare la farina è stata la cosa che mi è piaciuta di più;

infatti conservo il sacchettino con dentro la farina che ho raccolto, nella mia

cameretta insieme a tutti i miei ricordi”.

“ Io ho disegnato un orso facendo finta di averne visto uno: ho usato un

pennellino e i colori marrone, rosso, nero e giallo in polvere. Il mio orso è

veramente bello!”

“ E’ stato bello anche quando Jonathan ci ha spiegato la storia degli uomini

primitivi, perché ci ha mostrato gli attrezzi che usavano per cucinare, per

costruire i vestiti e anche quelli per lavorare”.

“ C’era una pietra su cui copiare i disegni che erano dipinti sulle pareti. Ho

disegnato un animale preistorico vicino al fuoco che si stava riscaldando; mi è

piaciuto portare a casa il mio dipinto preistorico”.

Gli alunni di classe terza della scuola Primaria di Fossò

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USCITA PRESSO IL POLITECNICO CALZATURIERO DI CAPRICCIO DI VIGONZA

Il 17 Novembre 2016 le classi quarte dell’Istituto comprensivo di Fossò, scuola

primaria “ G. Marconi”, sono andate al politecnico calzaturiero di Capriccio di

Vigonza.

Qui hanno svolto due percorsi, uno dei quali legato al concorso “scarpetta d’oro”.

Il primo percorso consisteva in una piccola mostra di dipinti partecipanti al

concorso e che aveva come tema “Sempre in piedi”; a questo era legato un

laboratorio basato sulla creatività dei ragazzi, in cui hanno disegnato una scena

con i colori a olio.

Il secondo percorso comprendeva un video per spiegare la storia del politecnico,

della scarpa, delle sue varie parti e anche un giro dell’edificio, durante il quale

hanno visto, in un corridoio e all’entrata, tantissime vetrine che contenevano

scarpe molto particolari, modelli unici, fatti dagli studenti del politecnico. Ce ne

erano per tutti i gusti: sportive, eleganti, con tacchi altissimi o che ritraevano

temi particolari come le bandiere del mondo.

Gli alunni di classe quarta della scuola Primaria di Fossò

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INTERVISTA AL CAMPIONE FRANCESCO BETTELLA: Il campione si racconta

Nella palestra della scuola primaria di Fossò il 3 Marzo 2017 durante le giornate

dello sport, il campione paraolimpico di nuoto Francesco Bettella racconta la sua

vita privata e professionale.

Lui, ci dice che è nato sano, ma a 3 anni iniziò a manifestare una malattia

genetica che gli ha danneggiato lentamente i muscoli nel corso del tempo.

Poi, all’età di 15 anni si dovette sedere su una sedia a rotelle perché non poteva

più camminare.

A 3 anni, quando accertarono la sua malattia, lo portarono in piscina, dove scoprì

che gli piaceva nuotare ed iniziò la sua avventura.

Ci ha raccontato che non riusciva a nuotare con i ragazzi della sua età, quindi a

15 anni, per esempio, doveva nuotare con i bambini di 8-9 anni e ci ha detto che

la cosa gli pesava molto.

Ci ha detto inoltre che i suoi genitori non potevano seguirlo durante le gare e,

quindi, per lui l’allenatrice era diventata come una seconda madre.

Così ci ha raccontato che, dopo un po’ che praticava nuoto, entrò a far parte della

società sportiva per disabili “Aspea Padova”, dove si è fatto degli amici e, ci dice

che è nell’Aspea, da 13-14 anni.

Poi ci ha raccontato che nuotava più velocemente con le gambe incrociate e, che

durante le paraolimpiadi a Rio mentre gareggiava, le gambe gli si sono slacciate

perché gli avevano fatto un massaggio con l’olio e quindi erano diventate

scivolose, per cui si fermò per incrociarle, ripartì e vinse!

Poi gli abbiamo fatto alcune domande: gli abbiamo chiesto se qualcuno gli aveva

mai impedito di nuotare, se era appassionato di un altro sport, se per nuotare

bisognava fare dei sacrifici…

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Lui ci ha risposto che nessuno gli aveva mai impedito di nuotare, che non era

appassionato di altri sport ma gli piaceva guardarli un po’ tutti e, che per nuotare

bisognava fare una dieta, ci ha detto anche che tra nuoto e studio aveva poco

tempo libero...

Alla fine ci ha dato un suo poster autografato, ci ha fatto vedere le sue medaglie,

ci ha spiegato che le medaglie suonavano e avevano la scritta in Braille per far

capire agli atleti ipovedenti e ciechi di che tipo di medaglia si tratta.

Infine, quelle birbone delle maestre hanno chiamato la collaboratrice che, ha

fatto loro le foto con Francesco Bettella senza di noi!

Gli alunni di classe quinta della scuola Primaria di Fossò

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI FOSSO’

PICCOLI AVVOCATI CRESCONO - PROGETTO LEGALITA’

In quest’ anno scolastico abbiamo partecipato e portato a termine il progetto

della legalità, condotto da Fabrizio Pertile e i suoi soci. Questo progetto si

basava su 6 incontri nei quali non abbiamo solo parlato di legge e politica, ma

anche di lezioni di vita psicologici dei due sessi In questo percorso ci siamo

divertiti molto, perché potevamo dire la nostra opinione, e la cosa più bella è che

in questo progetto c’era anche una gita inclusa, a Villa Trissino, a Vicenza, di

proprietà di Fabrizio Pertile Ci siamo divertiti molto perché potevamo giocare in

un “verde” immenso, poi abbiamo fatto il tanto atteso Processo Simulato. Era

formato da noi in veste di avvocati, giudici e cancellieri, in importanza, mentre il

vivere insieme è caratterizzato proprio dal rispetto verso l’altro e il rispetto della

legge.

In conclusione possiamo dire che il progetto della legalità è molto utile per

imparare la legge divertendosi

Gli alunni di classe terza della scuola Secondaria di Primo Grado di Fossò

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LA GITA INDIMENTICABILE

Il 14 Novembre 2016 la

mia classe e le altre due

terze della scuola media

Galileo Galilei,

dell’istituto comprensivo

di Fossò siamo partiti

verso PACA.

Tutti non vedevamo l’ora

di partire, infatti quasi

nessuno aveva dormito

la notte del giorno della

partenza.

Alle 6:30 eravamo già

tutti sopra l’autobus e

partimmo qualche

minuto dopo, 9 ore di viaggio ci aspettavano…

Durante il viaggio cci fermammo 3 volte, ma

finalmente, dopo 8:30 di viaggio, vedevamo il

cartello tanto atteso...

a nostra direzione era Cap D’Ail, che aveva al

suo interno il fantastico Campus che ci ospitava,

nella costa del Mar Mediterraneo.

e giornate erano ben organizzate: La sera

musica disco, oppure giochi; la mattina scuola di

francese di 2 ore; e il pomeriggio le fantastiche

visite d’istruzione, come a Cannes, Eze, Antibes

… MONACO e MONTECARLO

La gita durava 5 giorni, in cui ci furono

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molte emozioni, dai pericoli della sospensione agli innamoramenti, dal cibo

immangiabile (a volte) ai divertimenti irripetibili nelle visite.

La cosa che ha dato più fastidio in questa gita è stato il cibo, la colazione era

sempre la solita, latte e cereali ( fino a qua ok), solo l’ultima mattinata fecero i

cornetti, acclamati da tutti.

Il pomeriggio cucinavano pasti italiani conosciuti, in sé buoni, ma cucinati

malissimo: brodo di pollo, patate con buccia, pasta al pesto, carne che lasciava

desiderare… solo una volta fecero le patatine fritte, anche queste acclamate da

tutti.

LE VICENDE ECCEZIONALI

Questa gita è stata caratterizzata anche da eventi molto interessanti

In questo campus alloggiava anche un altro istituto, come abbiamo capito era da

Torino.

Con i ragazzi di questa scuola scoppiarono varie scintille. Partì tutto subito alla

prima sera, quando loro fotografarono alcuni della nostra scuola, provocando la

nostra forte irritazione.

Tutte le tensioni scoppiarono per opera di un telefono, Ora la verità sta nel mio

segreto professionale ma le vicende furono le seguenti: Era sera e l’attività del

giorno era Just

Dance: questa

serata era basata sul

ballo, una TV molto

grande mostrava

alcuni balletti e noi

dovevamo copiarli (

ovviamente chi

voleva ) e la giuria

decideva il migliore.

Lo scandalo scoppiò

quando alcune

ragazze della scuola

di Torino vennero da

noi maschi ad

accusarci di averle

riprese il fondo schiena mentre ballavano.

Allora si rivolsero ai nostri insegnanti… per capire meglio le professoresse

dell’altra scuola mandarono ai dormitori i loro ragazzi e lasciarono solo la nostra

scuola nella sala per discutere.

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Le nostre insegnanti ci controllarono i telefoni e non trovarono niente di utile per

sostenere le accuse delle ragazze di Torino, allora le insegnanti crederono alla

nostra versione che smentiva quella delle accusatrici.

Ma NON ci furono solo litigi tra le due scuole, ma anche belle amicizie.

Tra un ragazzo della nostra scuola e una ragazza dell’altra, nacque il tipico amore

a prima vista, che purtroppo finì quando tornammo a casa, e ci rimasero davvero

male… “che brutta cosa la distanza “ disse lui.

LA PAURA

Tra tutti i nostri divertimenti ci fu un ostacolo… la rischiata sospensione di

due nostri ragazzi.

Dopo la cena mancava un ora all’attività, allora ci mettemmo a giocare a calcio

nel balcone in uno dei dormitori.

Ad un certo punto vedemmo salire le scale al prof per andare nella sua stanza,

allora ci nascondemmo e scappammo nelle nostre stanze.

Poi ricominciammo a giocare, siccome quei due ragazzi non si fidarono e avevano

paura che il prof uscisse, si misero a guardarlo dalla finestra della sua camera,

ma il prof se ne accorse e uscì immediatamente infuriato nero e tutti smisero di

giocare all’istante passandola liscia.

Li portò subito dagli altri insegnanti ed era convintissimo di mandarli a casa e li

fece chiamare i propri genitori, ma entrambi non erano in grado di venirli a

prendere e allora continuarono la gita… ma al ritorno fecero un consiglio

straordinario per decidere la punizione.

Il consiglio decise che dovettero saltare la visita d’istruzione alla mostra

dell’impressionismo un ragazzo doveva passare un’intera giornata ad aiutare un

ragazzo che è ostacolato da un handicap, ma nonostante ciò è una persona

vivace e creativa.

Questo compito gli fu dato per capire la fortuna che la vita gli da.

Ma tutto sommato fu una gita emozionantissima, abbiamo visto dei paesaggi

stupendi, e mai ci siamo divertiti così tanto.

LA GITA MIGLIORE DI SEMPRE

Gli alunni di classe terza della scuola Secondaria di Primo grado di Fossò

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SCUOLA PRIMARIA DI SANDON

GITA ALL’OASI ROSSI DELLE CLASSI 1^ E 2^ DI SANDON

Il 2 maggio 2017 noi di 2^ siamo partiti con il pullman alle ore 8.40 per andare

in gita all’Oasi Rossi con la classe 1^ e le maestre Maria, Alessia e Cheti.

Siamo partiti tutti emozionati e ben felici di non essere in classe.

Appena arrivati abbiamo fatto merenda poi siamo saliti su

un trenino per fare il giro di tutta l’Oasi. Abbiamo visto

tanti animali: pavoni, lama, poni, maialini tailandesi,

anatre, asini, galline, galli, il germano reale e dei pesci

rossi in un laghetto. Finito il giro ci

siamo divisi in due gruppi: noi di

2^ abbiamo giocato sulla nave dei pirati e sulla casa

sull’albero, mentre la classe 1^ è andata a vedere la

serra con le farfalle.

Poi finalmente siamo andati anche noi a vedere la serra

con le farfalle: ce n’erano tantissime, sembrava di essere

nella foresta tropicale. La guida ci

ha spiegato le crisalidi, i bruchi,

come fanno a diventare farfalle, come erano fatte e

com’erano le loro ali.

Dopo siamo andati a mangiare: il cibo era buonissimo! Al

pomeriggio ci siamo divertiti tanto al parco dove c’erano

molti giochi e abbiamo comperato anche dei regalini da

portare a casa.

Siamo ritornati a scuola alle 16,30 stanchi, ma felici di aver fatto questa gita!

Gli alunni delle classi prime e seconde della scuola Primaria di Sandon

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La gita a Torcello, Burano, Murano delle classi 4^ 5^ scuola di SANDON.

La gita a Venezia, che tutti aspettavamo, arrivò felicemente il 20 aprile. Iniziò

alle 9 a Fusina.

Ero arrivata con Veronica, Serena ed Emma, mie amiche..

Anche le altre classi erano estasiate all’idea di visitare le isole di Venezia.

All’imbarcadero di Fusina, l’eccitazione era alle stelle!

Salimmo in barca, la “Delta tour”, dopo aver preso in giro i genitori che

avrebbero voluto venire con noi!

MOTONAVE

A bordo ci vennero presentati il capitano Rodolfo, detto Rudy, lo chef Andrea,

Michele, capitano in seconda, la ragazza che li aiutava e soprattutto Laura, la

guida, forse un po’ chiacchierona…

Passammo davanti a molte isole e prendemmo il canale della Giudecca, mentre

Laura diceva: ”A Venezia ci sono 158 isole e 405 ponti”.

“Interessante, ma stancante” dissi io.

Passammo davanti al Canal Grande e a Palazzo Ducale. Arrivammo a Torcello

verso le 11.

TORCELLO

Sbarcammo a Torcello.

Tutti commentavano : ”Quanti ristoranti!” – “Ehi, la bandiera di Venezia”- ecc.

Arrivammo al Ponte del Diavolo: il ponte senza sponde… Si rischia di cadere!

Vicino alla Chiesa c’era il “Trono di Attila”. Si dice che chi si siede, si sposerà

entro un anno! Io però non ci credo! Secondo le fonti storiche, in realtà, gli Unni

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non arrivarono mai a Torcello perché la loro avanzata in Italia nord orientale si

fermò ad Aquileia.

Abbiamo fatto moltissime foto. C’erano dei reperti archeologici: colonne di templi,

quadri di pietra, Leoni, piedistalli.

Abbiamo visto poi S.Fosca e S.Maria Assunta, chiese molto antiche.

Mentre Laura spiegava, la maestra girava un video di nascosto. Luca pensava

stesse facendo delle foto e così si metteva in pose esilaranti!

Dopo questa giro a Torcello, risalimmo in barca. Mezz’ora dopo sbarcammo a

Burano.

BURANO

Bella Burano,l’isola dei merletti e dei colori.

“BEA”, come dice mio nonno, “COL CAMPANIE STORTO”...

Ebbene sì, c’era un campanile sbilenco!

Le case davano un tocco di magia... Non ce

n’era una di uguale all’altra.

I merletti , che una signora ci fece

vedere,erano magnifici.

Tornati in barca, pranzammo.

CHE PRANZO, QUEL PRANZO!!!

Mai mangiato meglio! Bis e “strabis” di tutto!

Menù: pasta al pomodoro, cotoletta, patate

fritte, acqua ed aranciata.

Commenti: troppo buono, sublime!

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MURANO

Bella la lavorazione del vetro!

Il maestro vetraio ha fatto un vaso bellissimo, mentre noi osservavano il silicio.

Un altro maestro scoppiò un palloncino di vetro… che spavento!

Fece un cavallo di vetro in pochi secondi… bellissimo!

Andammo nel negozio ad acquistare pensieri e pensierini per noi e la famiglia e

poi partimmo.

Al ritorno vedemmo: Palazzo Ducale, il Palazzo della Fortuna, il Canal Grande.

Dopo circa due ore arrivammo a Fusina.

Ci salutammo stanchi, ma felici.

IL GIORNO DOPO

Guardammo le foto, i video con le maestre, facendo commenti e scherzando

molto.

Mai fatta una gita migliore!

Gli alunni di classe quarta e quinta del plesso di Sandon

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La gita alle isole di Venezia della classe 3^ scuola di SANDON.

Anche noi di classe 3^ abbiamo partecipato alla gita alle isole di Torcello, Burano

e Murano.

A Fusina siamo saliti in nave, era enorme! Abbiamo fatto le scale e siamo arrivati

di sopra: faceva freddissimo, ma che emozione!

La laguna era bellissima, il mare era azzurro e limpido e luccicava come

diamante…

Finalmente arrivammo a TORCELLO, scendemmo dalla barca e ci incamminammo

su un sentiero piccolo e stretto. Qui abbiamo visto anche il Ponte del Diavolo e

tutti i miei compagni volevano andarci sopra così diventavano diavoli.

Dopo aver visitato Torcello risalimmo in barca e andammo a BURANO, l’isola delle

case colorate. C’era così tanta gente che ti potevi perdere!

Abbiamo incontrato anche una persona che ci ha parlato di come si fa il merletto.

Ritornati in barca abbiamo pranzato e fatto il bis di patatine; siamo poi scesi

all’isola di MURANO per vedere come fanno il vetro. Prima lo gonfiavano come un

palloncino e poi lo mettevano nel forno a 1000 gradi, era bellissimo!

Il vetraio ci ha fatto vedere come si fa un vaso; ci ha fatto anche vedere che se lo

gonfi troppo scoppia. Per diventare “ maestri vetrai” bisogna avere almeno 10

anni di esperienza!

Al ritorno abbiamo visto anche una nave da crociera: era grandissima!

Questa gita è stata bellissima e le darò un bel 10!

Gli alunni di classe terza della scuola Primaria di Sandon

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SCUOLA PRIMARIA DI TOMBELLE

Uscita didattica alla fattoria “La Chioccia”

Gli alunni di classe prima della scuola Primaria di Tombelle

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ACQUA A TU PER TU.

Noi bambini di seconda della scuola

primaria “G. Marconi” di Tombelle,

abbiamo partecipato a un progetto-

concorso dal titolo “Ama l’Acqua del

tuo rubinetto”. Per gran parte

dell’anno scolastico, durante le

attività di scienze e tecnologia,

siamo andati alla scoperta delle

caratteristiche

di questa

preziosissima risorsa chiamata “ORO BLU”. Sono venuti poi

in classe, in due momenti diversi, PAOLO NESTI e SARAH

DIOTALLEVI, che ci hanno proposto due divertenti

laboratori. Con Paolo, un

fantastico artista, abbiamo scoperto le meraviglie

prodotte dall’acqua sia quando brilla il sole e sia

quando la natura in lei

si specchia. Sarah

invece ci ha raccontato

la storia della gocciolina

Carlotta alle prese con Arraffon degli Arraffoni, un

essere prepotente e malvagio che per arricchirsi

voleva imbottigliare e poi vendere tutta l’acqua del

pianeta.

Successivamente, il 4

aprile, ci siamo recati a

Scorzè per visitare il centro di pompaggio

dell’acquedotto VERITAS. Lì, accompagnati da

Michele, abbiamo imparato che un acquedotto è

formato da: pozzi, pompe, condotte, vasche di

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accumulo, torri di sollevamento e da una centrale di controllo per segnalare i

guasti. Inoltre, in un piccolo laboratorio chimico, Gabriele ci ha fatto assistere a

dei sorprendenti esperimenti spiegandoci che, grazie ai suoi controlli, possiamo

essere certi che dai nostri rubinetti esce acqua pulita e sicura. Infine, a scuola,

abbiamo realizzato un bellissimo cartellone per partecipare al concorso finale.

Speriamo che la storia a fumetti di Gocciolina piaccia così tanto alla giuria da

proclamarci vincitori. Quando lo scopriremo? Sabato 27 maggio a Noale dove ci

sarà la festa di premiazione e la mostra di conclusione del progetto. Noi

incrociamo le dita!

Gli alunni di classe seconda della scuola Primaria di Tombelle

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USCITA DIDATTICA ALLA MOSTRA DEI DINOSAURI DI PADOVA

Il giorno 6 dicembre 2016, noi alunni delle classi terze, insieme alle nostre

maestre, siamo andati a Padova per visitare la mostra “Dinosauri giganti

dell’Argentina”.

Appena siamo

arrivati, una guida ci

ha accolti e ci ha

parlato dei fossili.

Dopo aver spiegato

come si sono

formati, ognuno di

noi ne ha fatto uno

usando una

conchiglia, dell’argilla

e del gesso. E’ stato

proprio divertente!

Terminato il

laboratorio, la guida

con l’aiuto di tante “lavagne luminose” ci ha illustrato l’intera storia

dell’evoluzione dei dinosauri, dal Triassico al Cretaceo. Grazie ai calchi ricostruiti

dai paleontologi e ai fossili originali di questi grandi rettili del passato, abbiamo

capito com’erano e come vivevano: non dimenticheremo mai l’Argentinosaurus,

l’erbivoro più grande del mondo, e il Giganotosaurus che superava per le sue

dimensioni il famoso T-Rex. Questa uscita didattica è stata molto interessante e

ci è piaciuta molto. I bambini di III A e III B.

Gli alunni di classe terza della scuola primaria di Tombelle

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Piccoli giornalisti in gita all'Orto botanico di Padova

Il giorno due maggio 2017 i bambini delle classi quarte e terze della scuola

primaria G Marconi di Tombelle sono andati in gira all'orto botanico di Padova.

L'orto venne fondato nel 1545 ed è il primo orto botanico del mondo, infatti ha

472 anni. Ospita oltre 6000 piante di 3500 specie diverse. Le specie di piante più

antiche qui presenti sono: la palma nana conosciuta con il nome di Palma di

Goethe piantata nel 1545, il ginkgo biloba del 1750 detta anche pianta dorata per

il colore delle foglie che assumono durante l'autunno, una magnolia del 1786,

ritenuta la più antica d'Europa ed un gigantesco platano orientale con il fusto

cavo del 1680. L'orto botanico di Padova venne creato per scopi universitari e nel

1997 venne dichiarato patrimonio dell'umanità.

La nuova parte dell'orto botanico, chiamata giardino delle biodiversità, è un

sistema di serre tra i più avanzati del mondo, che racchiude più di 1300 specie di

piante e riproduce vari ambienti naturali ed ecosistemi. Ora vi racconterò la

testimonianza dell'alunno Tommaso: " le maestre ci hanno divisi in tre gruppi, io

ero nel terzo. Abbiamo visto per

prima il platano orientale la cui

caratteristica è quella di essere cavo,

la guida ci ha detto che potrebbe

essere stato colpito da un fulmine, la

seconda pianta che abbiamo visto è

stata la palma nana che in realtà

proprio nana non è, essendo alta

quasi come una casa vista la sua

longevità. Come ultima tappa abbiamo visitato le nuove serre nelle quali faceva

molto caldo, in quanto si riproduce l'ambiente ideale per le piante tropicali e sub-

tropicali nonché l'ambiente desertico. E' stata una bellissima esperienza che

consiglio a tutti gli alunni e che non dimenticherò mai".

Gli alunni di classe quarta della scuola Primaria di Tombelle

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Visita al Planetario di Padova

Osservare il cielo stellato è qualcosa di fantastico e misterioso. “Come sarebbe

interessante conoscerlo e magari esplorarlo!” Per saperne di più, giovedì 6 aprile

con l’altra quinta e tre maestre, ci siamo recati al Planetario di Padova. Prima di

partire eravamo tutti “gasati”. Partenza alle ore 9.35. Nello scuolabus il silenzio

non c’è mai stato: chi parlava a voce alta, chi giocava con i compagni, qualcuno

guardava fuori dal finestrino, qualcun altro spingeva. Tutti eravamo ansiosi di

arrivare a destinazione. Il percorso è durato circa 20 minuti perchè non abbiamo

trovato traffico. Lungo il tragitto abbiamo osservato numerose piante di glicine

che abbellivano i giardini delle case. L’autista ci ha fermato all’ingresso

dell’edificio che si chiama ex Macello perchè una volta si uccideva il bestiame e

che si trova in via Cornaro 1. Attraversato un portico, si è aperto davanti a noi un

grande giardino con alberi maestosi, cespugli, ghiaia, piccioni, nidi di rondine e

un bel gatto bianco. A sinistra del portico, ecco l’ingresso del Planetario. Abbiamo

aspettato mezz’ora in giardino perche il nostro appuntamento era alle ore 10.30.

Nell’attesa noi alunni abbiamo chiacchierato e giocato a fare l’autostop. Alle ore

10.30 l’astronomo-guida ci ha fatto depositare i giubbotti, gli zainetti e poi, in fila

indiana e insieme ad un’altra classe siamo entrati in silenzio nel Planetario vero e

proprio .Ci ha accolto un rinomato astronomo di nome Luca e ci siamo

accomodati su comode poltrone. Appena i nostri occhi si sono abituati al buio è

comparsa sopra di noi la volta celeste e diversi proiettori illuminavano la cupola

con spettacolari immagini del Sistema Solare in 3D. Una voce di sottofondo e

l’astronomo hanno iniziato a spiegare… Il Sole con la sua enorme massa attrae i

pianeti che girano attorno al Sole seguendo le loro orbite. Le stelle che vediamo

di notte ci sono anche di giorno ma il Sole, con la sua potente luce, le oscura. Il

Sole, essendo una stella di media taglia, diventerà sempre più grande e più caldo

per poi rimpicciolire e sparire. Intorno al Sole ruotano 8 pianeti i cui nomi sono

stati decisi dagli antichi Greci e Romani i quali, vedendo che si muovevano,

pensavano fossero delle divinità. Il pianeta più vicino al Sole è Mercurio: il

messaggero degli dei. È piccolo, bruttino, pieno di crateri e non ha l’atmosfera

quindi di giorno fa caldissimo e di notte si congela. Venere: la dea della bellezza.

Neppure questo pianeta è particolarmente bello forse perché è avvolto da nubi

che trattengono il calore rendendolo il pianeta più caldo del Sistema Solare. Sono

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nubi di acido solforico che sciolgono qualsiasi cosa. La Terra è per ora l’unico

pianeta nel quale si sono sviluppate forme di vita. Marte: il dio della guerra. Gli

antichi lo avevano chiamato così perché appariva rosso come il sangue lasciato

nei campi di battaglia. Oggi si sa che questa colorazione è dovuta alla polvere di

ferro arrugginito che ne ricopre il suolo. Su questo pianeta sono stati mandati in

esplorazione due robot, Curiosity e Spirit, che sono alla ricerca di forme di vita.

Tra Marte e Giove c’è una grande distanza nella quale si muovono numerosi

asteroidi e pianeti nani tra cui Cerere. Dopo questa fascia di asteroidi si arriva ai

pianeti giganti e gassosi. Il primo e il più grande di tutti i pianeti è Giove: il re di

tutti gli dei. Il nome gli è stato dato proprio per la sua grandezza ma in realtà è

avvolto da gas. Sulla sua superficie ci sono molti vortici uno dei quali è grande

tre volte la Terra. Saturno: il dio del tempo. È un po’ più piccolo di Giove ed è

circondato da anelli formati da ghiaccio e polveri probabilmente originati dallo

scontro di due o più lune. Urano: il dio del cielo. Questo pianeta è stato scoperto

per caso e appare blu per la presenza di metano, il gas che fa funzionare le

nostre cucine. Nettuno: il dio del mare. Anche questo pianeta è stato scoperto

con calcoli matematici e solo in seguito si è potuto osservarlo con potenti

telescopi. Su di esso soffiano fortissimi venti. Ed ecco il più lontano…Plutone: il

dio degli inferi. Per molti anni è stato considerato un pianeta ma ultimamente per

le sue ridotte dimensioni e la sua strana orbita è stato classificato come pianeta

nano. Si pensa che oltre Plutone ci possano essere altri pianeti ma non si sono

ancora osservati. Il nostro fantastico viaggio nel Sistema Solare si è così concluso

e i nostri occhi, lentamente, si sono riabituati alla luce… Siamo usciti alle ore

11.30 e io di questa esperienza sono rimasto stupito perché non me la aspettavo

così interessante. Mi sono emozionato e divertito soprattutto quando l’astronauta

è caduto sulla Luna! Ho capito qualcosa in più sui pianeti e sul Sistema Solare. Al

ritorno l’autista ha cambiato strada. Siamo passati davanti all’ospedale di Padova,

allo IOV cioè all’Istituto Oncologico Veneto, all’Istituto Don Bosco una scuola

privata presente a Padova da più di cento anni, alla British School International e

alla casa della nostra ex maestra di religione dell’anno scorso. Al ritorno abbiamo

osservato tre posti di blocco della polizia. Alle 12.10… eccoci a scuola!

Gli alunni di classe quinta della scuola Primaria di Tombelle

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SCUOLA PRIMARIA DI VIGONOVO

“LIBRIAMOCI”

Il giorno 25 ottobre 2016 le classi

prime e seconde della Scuola Primaria

di Vigonovo hanno aderito

all’iniziativa della giornata di “Lettura

Creativa”.

I lettori naturalmente sono stati gli

alunni di ciascuna classe riunitisi, per

l’occasione, nell’atrio della scuola.

Tutti i bambini sono stati fatti sedere su cuscini per ricreare quell’atmosfera che

invita a farsi trasportare nel mondo della fantasia.

I bambini di classe prima, non essendo

ancora esperti nella lettura, hanno saputo

comunque divertire recitando e animando

la “Filastrocca delle Vocali”.

I bambini di classe seconda hanno letto e

illustrato la storia del pesciolino

“Arcobaleno”.

Nella loro semplicità sono riusciti a

mantenere l’attenzione e a emozionare i compagni.

Gli alunni di classe prima e seconda della scuola Primaria di Vigonovo

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“Piccoli maestri”: lettori per noi!

Quest’anno, abbiamo avuto degli ospiti particolari in classe: delle persone

simpatiche, esperte nel presentare e leggere dei libri a loro cari o per loro

interessanti. La maestra ci ha detto che questo progetto si chiama “Piccoli

Maestri”.

Nelle classi terze ne sono venuti tre!

Il primo lettore, Gianluca, ci ha letto, coinvolgendo anche noi, alcuni brani di

“Alice nel paese delle meraviglie” di L. Carrol.

“Che bello!” ha scritto poi qualcuno di noi, “Da grande vorrei diventare anch’io

una brava lettrice!”

Poi è venuta a trovarci Elisabetta. Il libro che lei ama e che voleva farci conoscere

è “Il mago di Oz” di L. Frank Baum.

Mentre leggeva i primi capitoli, le sue parole fluivano nell’aula in un silenzio

inusuale per un gruppo di circa 35 bambini: eravamo tutti rapiti da questa fiaba e

decisamente incuriositi!

Quando se n’è andata ci siamo detti: “Era troppo bello e interessante! Eravamo

curiosissimi… peccato che non sia riuscita a leggerci tutta la storia!”

Infine è stata la volta di Oriella. Oriella ama la poesia e le

filastrocche!

Ce ne ha lette parecchie: alcune di Bruno Tognolini e altre

scritte da lei.

E’ stato grandioso: con due filastrocche ci ha fatti

diventare tutti cantanti rap! Lei leggeva un verso per volta

e noi ripetevamo in stile rap. Proprio divertente!

Non ci aspettavamo che lei facesse così, lei davvero

recitava poesie. Una mia compagna, poi, ha scoperto di

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avere a casa proprio il libro che ci ha letto lei!”

Per concludere c abbiamo una sola cosa da dire su questi tre lettori: WOW!”

Gli alunni di classe terza della scuola Primaria di Vigonovo

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INSIEME PER LO SPORT PER…VINCERE NELLA VITA

In questa settimana dello Sport, a scuola abbiamo vissuto giorni particolari,

entusiasmanti. Giovedì 2 marzo sono venuti degli sportivi a parlarci del loro sport e

venerdì noi di cl.5°abbiamo visionato insieme ai bambini di classe 4° il film “Billy

Elliot”. I giorni successivi abbiamo continuato a

lavorare sull’argomento nelle diverse discipline,

continuando a scoprire quanto c’è da imparare

dietro la parola Sport.

Nei giorni successivi, abbiamo anche letto il

libro “Fuorigioco” e abbiamo visionato il film

“Invictus”, restando colpiti di come anche lo

Sport sia un importante veicolo di Pace e di

Unione, i nostri compagni di classe quarta

invece si sono divertiti a creare dei bellissimi

acrostici con le parole chiave della bellissima ”

Lettera ai giovani” di Roberto Baggio, un testo

che ha fatto molto.

Giovedì l’esperienza è

iniziata con la presentazione del progetto e il disegno di noi

mentre facciamo sport; è stato bellissimo vedere come

ognuno di noi si vede come atleta.

Alle 13.45 tutta la scuola si è diretta in palestra e il saluto

di apertura è stata la canzone “Notti Magiche”, cantata

dalla nostra compagna Alessia e tutti incantati ad

ascoltarla. Terminata la canzone, Riccardo Baldan, un

giovane rugbista ci ha spiegato le regole base del gioco e

dei suoi … infortuni! Quello che ci ha colpito di più, però, è

stato il fatto che per lui la sua squadra “è come una

famiglia” e sa che per qualsiasi cosa lui “ può contare sui

suoi compagni”: abbiamo capito cos’è lo spirito di squadra!

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Dopo Riccardo abbiamo avuto il piacere di avere un allenatore di volley con tanta

esperienza, il signor Favero Beniamino che ha detto poche cose ma molto molto

importanti secondo noi: ”Lo sport richiede impegno ma prima ti deve appassionare.

Scegli lo sport che ti piace e se non ti piace cambia, ma fallo con il cuore; non

scegliere mai uno sport solo perché lo fa la tua amica del cuore”

Ci sembrava di avere avuto già tante sensazioni ed emozioni ed eravamo solo a

metà pomeriggio!

Molti di noi si sono entusiasmati quando è arrivato Alberto Cagnin, calciatore ed

allenatore di calcio e lui si è messo a palleggiare e a mostrarci i simboli del calcio,

maglietta, scarpe pallone..E mentre ci raccontava tanti aneddoti anche divertenti, ha

cominciato a…suonare la chitarra e a…cantare! E con il suo sorriso e le sue canzoni

abbiamo capito che lo sport è impegno ma anche condivisione e divertimento.

Infine è arrivata la campionessa italiana di sciabola a squadre, la dodicenne Lucia

Stefanello. Era in tenuta da gara con tanto di sciabola e maschera ma molto più

timida degli altri ospiti. Abbiamo imparato che la sciabola è un tipo di scherma e

come in pedana in gara vengono segnalati i punti. Siamo stati colpiti da quante ore

dedica ad allenarsi e come questa passione sia nata guardando le Olimpiadi!

La campionessa

aveva portato la sua

medaglia d’oro, la

maestra gliel’ha

messa al collo e tutti

insieme abbiamo

cantato l’inno di

Mameli: che

emozione, ci

sembrava di essere

tutti noi su quel

podio!

La giornata si è

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conclusa con la voglia di avere altre occasioni come questa!

L’indomani quando abbiamo visto “Billy Elliot” nella mente e nel cuore ci risuonavano

le parole che quegli sportivi ci avevano detto:” INSEGUI LA TUA PASSIONE,

LAVORANDO SODO CON IMPEGNO, DISCIPLINA, MA NON FARTI RUBARE IL SOGNO,

così VINCERAI NELLA VITA COME NELLO SPORT!”

Gli alunni di classe quarta e quinta della scuola Primaria di Vigonovo

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SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI VIGONOVO

UNA VISITA DIDATTICA A LEVEGO (1):

IN APRILE, TU E LA TUA CLASSE AVETE EFFETTUATO (BELLUNO). IN MAGGIO

SIETE STATI TRE GIORNI A TARVISIO. RACCONTA LA TUA ESPERIENZA; COSA TI

HA COLPITO E COSA TI HA LASCIATO DI POSITIVO?

Durante l’anno scolastico siamo stati coinvolti in diversi progetti, tutti con scopi

diversi. Alcuni mi sono piaciuti, altri no. In particolare, mi è piaciuto il progetto

“Non cadere nella rete”, che riguardava un argomente frquentemente discusso in

casa mia: l’uso attento di internet.

In quel periodo spesso facevo uso del cellulare e tutto ciò che conteneva stava

diventando per me una dipendenza! Questo non portò a buone conseguenze,

infatti cominciai ad uscire molto raramente, sorridevo poco e a fatica, ed il mio

unico sfogo era quell’aggeggio elettronico!

Quando in classe giunse la notizia di questo progetto, iniziai a preoccuparmi,

perché magari si sarebbero accorti del fatto che ero una “cellulare-dipendente”, o

forse lo sapevano già. Decisi di non dare peso a quei pensieri e di aspettare con

calma il giorno in cui si sarebbe svolto il progetto.

Quando finalmente arrivò il giorno tanto atteso, ero agitata, ma allo stesso tempo

ero curiosa: un argomento molto delicato quanto interessante avrebbe reso

piacevole anche la spiegazione.

La ragazza incaricata di esporre l’argomento parlò di fatti che accadono di

frequente su internet, ad esempio di cyber-bullismo, di scambio di informazioni

private, dei rischi che si possono correre sui vari social network.

Ascoltai per tutta la lezione, dato il coinvolgimento che mi procurò. Tutta la paura

che avevo fino a pochi giorni prima svanì immediatamente, lasciando spazio

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all’interesse. Anche se poteva sembrare banale, quei problemi per me erano

sempre più frequenti e io volevo proteggermi in qualche modo.

Quel progetto mi aiutò a farlo. Mi interessarono tutte le spiegazioni e le

informazioni fornite, in particolare le spiegazione riguardante il cyber-bullismo,

perché mi spaventava molto. Ci spiegarono tutto molto bene e lasciarono alla

classe la possibilità di esprimere opinioni.

Non avrei cambiato nulla. E’ stato un argomento fondamentale per me, il più

interessante fra tutti i progetti svolti. Trovo davvero che sia importante parlare di

questo, perché dietro lo schermo luminoso di un cellulare può esserci il buio di

una vita persa, proprio per colpa di qualcosa di troppo scontato.

Gli alunni della scuola Secondaria di Primo grado di Vigonovo

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UNA VISITA DIDATTICA A LEVEGO (2):

IN APRILE, TU E LA TUA CLASSE AVETE EFFETTUATO UNA VISITA DIDATTICA A

LEVEGO (BELLUNO). IN MAGGIO SIETE STATI TRE GIORNI A TARVISIO.

RACCONTA LA TUA ESPERIENZA; COSA TI HA COLPITO E COSA TI HA LASCIATO

DI POSITIVO?

Mi è piaciuto tutto della gita a Tarvisio, ma il secondo giorno è quello che mi ha

colpito di più fra tutti!

Alla mattina, io e i miei compagni siamo andati al parco geominerario mentre, nel

pomeriggio, ci siamo recati ad un parco avventura, a Sella Nevea.

Tra le due diverse tappe, mi è piaciuta di più la seconda, anche se è stata

piuttosto paurosa.

Al parco avventura siamo arrivati per l’ora di pranzo e così prima ci siamo fermati

a mangiare in una specie di agriturismo e, dopo aver mangiato, siamo andati al

parco. Lì dei ragazzi ci hanno messo delle imbragature di sicurezza e ci hanno

spiegato come eseguire il percorso.

All’inizio sembrava tanto facile, ma dopo avere superato varie tappe, si faceva

più difficoltoso. Sono partita da un percorso abbastanza semplice, cioè dal primo

livello (percorso verde) e già lì avevo un po’ di paura. Infatti, visto che avevo

Erika davanti, le ho detto: “Ti prego, aiutami tu, perché ho molta paura, non so

se continuerò il percorso”. Erika allora mi disse che dovevo stare tranquilla e che

sicuramente ce l’avrei fatta, perché in quel momento dovevo essere forte e

coraggiosa.

Cominciai a camminare su una rete e già avevo paura di cadere, anche se

eravamo solo a due metri di altezza! Subito dopo dovevo camminare su un filo e

poi lanciarmi per arrivare dall’altra parte, attaccandomi alla rete, per poi

scendere. Insomma, man mano che aumentava il livello di difficoltà, aumentava

sempre di più l’altezza.

Ero arrivata al percorso blu e ci saranno stati già cinque metri sotto di me!

Cercavo di guardare verso il basso il meno possibile, ma avevo lo stesso paura,

tremavo tutta e quasi non riuscivo a parlare. Grazie all’aiuto di Erika, che mi

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incoraggiava sempre di più a continuare il percorso e a non arrendermi, iniziai

anche il percorso rosso, il livello più alto fra tutti. All’inizio di questo percorso ci

saranno stati almeno dieci metri sotto di me, infatti ero terrorizzata dall’idea di

cadere. Come primo esercizio, dovevo attraversare un tratto dove c’erano un filo

e delle funi a cui bisognava tenersi per non cadere.

Durante gli ultimi esercizi volevo ritornare indiero e ritirarmi, perché ero a

quindici metri di altezza, ma nello stesso tempo volevo andare avanti per

superare le mie paure. Erika allora mi disse che non potevo arrendermi e che

ormai ero alla fine.

Così presi coraggio e con tutta la mia forza mi lanciai da un tronco: avevo dieci

metri di distanza per arrivare dall’altra parte. Durante lo spettacolare viaggio

gridavo molto forte, ma era un grido di gioia che significava che ce l’avevo fatta:

ero arrivata all’obiettivo più complicato, ma soprattutto ero arrivata sana e salva!

Questa esperienza mi ha insegnato ad affrontare le mie paure, magari non da

sola, ma anche con l’aiuto di altre persone. Ma soprattutto mi ha insegnato che,

quando si ha un obiettivo e si riesce a raggiungerlo, poi si punta sempre più in

alto, per arrivare a mete sempre più difficili.

Gli alunni della scuola Secondaria di Primo grado di Vigonovo

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Il fumetto