solo successi

16
® MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTE ANNO IV N° 36 SETTEMBRE 2012 SOLO SUCCESSI Cinque vittorie su cinque e record di Ventura eguagliato. Vola irrefrenabile il Lecce di Lerda e dei tifosi, in attesa di conoscere il quadro societario definitivo AGENZIA AUTORIZZATA PRESTITI PERSONALI CESSIONE DEL QUINTO CARTE DI CREDITO LEASING Agenzia autorizzata Agos Ducato S.p.A. Numero Iscrizione Elenco Agenti A13471 MAGLIE Via Indipendenza, 9 Tel. 0836-48.58.28 Il quotidiano online che racconta gli avvenimenti sportivi del Salento www.colpoditaccoweb.it Serie D Prima affermazione per il Nardò di Renna Eccellenza Ottima partenza del Galatina Promozione Anche il Casarano conosce solo vittorie

Upload: andrea-reho

Post on 28-Mar-2016

423 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

Cinque vittorie su cinque e record di Ventura eguagliato. Vola irrefrenabile il Lecce di Lerda e dei tifosi, in attesa di conoscere il quadro societario definitivo

TRANSCRIPT

Page 1: Solo Successi

®

MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA DISTRIBUITO GRATUITAMENTEANNO IV N° 36SETTEMBRE 2012

SOLO SUCCESSICinque vittorie su cinque e record di Ventura eguagliato. Vola irrefrenabile il Lecce di Lerda e dei tifosi, in attesa di conoscere il quadro societario definitivo

AGENZIA AUTORIZZATA

Prestiti PersonaliCessione Del QUinto

Carte Di CreDitoleasinG

agenzia autorizzata agos Ducato s.p.a.numero iscrizione elenco agenti a13471

maGlieVia indipendenza, 9tel. 0836-48.58.28

Il quotidiano online che raccontagli avvenimenti sportivi del Salento

www.colpoditaccoweb.it

Serie DPrima affermazione per

il Nardò di Renna

EccellenzaOttima partenza

del Galatina

PromozioneAnche il Casarano

conosce solo vittorie

Page 2: Solo Successi

TENNIS - RUNNING - CALCIO - BASKET - VOLLEY TENNIS - RUNNING - CALCIO - BASKET - VOLLEY

Contattaci... 346.7622088346.9751321

Page 3: Solo Successi

COLPO DI TACCO. IL MENSILE DEL CALCIOSALENTINO... E NON SOLOANNO IV NUMERO 36 - Settembre 2012chiuso in redazione il 02/10/2012

La testata è iscritta al n. 1008 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce,autorizzazione del 16/12/2008

DIRETTORE RESPONSABILEFrancesco Rella

DIRETTORE EDITORIALEGraziano Congedo

HANNO COLLABORATOLuigi Alemanno, Vincenzo Congedo, Lorenzo FalangoneRoberto Martalò, Giulio Serafino, Marco Tarsi.

REDAZIONEVia dei Faggi n. 1 - 73013 GALATINA - LECCETel./Fax 0836.564748 - Cell. 349.1449026e-mail: [email protected]

STAMPATORGRAF - S.P. 362 Km. 15,300 Tel.: 0836.561417 - GALATINA - LE

Per la PUBBLICITA’ su questo periodico3491449026 - 330814403 - 3314998960

La direzione non risponde del contenuto degli articoli firmati edeclina ogni responsabilità per le opinioni dei singoli articolisti,degli intervistati e informazioni trasmesse da terzi. Foto emanoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è consentita la riproduzione, anche parziale, di testi, fotografie o documenti senza autorizzazione. La collaborazionesotto qualsiasi forma è gratuita. La direzione si riserva di nonpubblicare le comunicazioni pubblicitarie degli inserzionisti chesiano contrarie agli interessi della nostra testata o alle disposizioni di legge.

COPERTINA: L’esultanza dei calciatori del Lecce(foto Salvatore Chilla)

EDITORIALE - POKERISSIMO Juve e Napoli al comando, Fiorentina piacevole novità di stagione. Poteva essere lospunto per un editoriale da campionato d’elite, di quelli che il Lecce era abituato afrequentare. La realtà impone invece di commentare le imprese di una formazione –irreprensibile sul rettangolo verde di gioco – costretta (nel senso etimologico del termine) a misurarsi con avversari che si chiamano Cuneo, Tritium, Feralpisalò. Di un Lecce che si è esemplarmente calato nella situazione e nel ruolo, di meglio nonpotendo fare finora per incominciare a pensare di potersela tornare a vedere conavversari tipo Verona (Cacia dà spettacolo in Veneto) o Sassuolo (Di Francesco dàl’idea di essere sceso in Salento al momento sbagliato). Ma i Tesoro ed i tifosi si tengono, giustamente, ben stretti mister Lerda (dal gioco scintillante ed offensivo, enon è una novità), Foti in tema di attaccanti, Memushaj quanto a rivelazioni e l’intero gruppo, a cominciare dai senatori che hanno sposato la causa (Giacomazzi,Esposito, Benassi, Jeda). Gruppo partito a tutta birra e capace solo di vincere, dimanifesta superiorità. Cinque volte su cinque. Fa bene Lerda a non dare eccessivopeso al pokerissimo di vittorie ed a pretendere che la squadra chiuda prima le partite e si concentri sul bersaglio grosso, quello della promozione, tutt’altro chescolpita ed anzi ancora tutta da conquistare. Ed a maggio sarebbe festa per tutti: Semeraro e Tesoro in testa, ex e futuro patron, le cui recenti dichiarazioni e schermaglie hanno – certamente al di là delle intenzioni – messo sulla graticola il popolo di tifosi giallorossi. (F. Rella)

FARMACIASABATO

P.zza Alighieri, 28GALATINA

Tel. 0836.561147

3

LEGA PRO4 Ritmo Lecce5 La ricetta di Franco Lerda6 Young Lecce7 Ammazza...che Lecce!

GUNTHER CELLI8 Vita da baller

SERIE D10 Nardò: Vetrugno crede nella salvezzaECCELLENZA11 Galatina: le geometrie di Marino12 Gallipoli: Casalino, il giovane pilastro13 Copertino: Volturo scommette sui suoi attaccantiPROMOZIONE14 Casarano: De Padova, mentalità vincente

TENNIS - RUNNING - CALCIO - BASKET - VOLLEY TENNIS - RUNNING - CALCIO - BASKET - VOLLEY

Contattaci... 346.7622088346.9751321

Page 4: Solo Successi

4

LEGA PRO

Ritmo Lecce

come ventura Può diventare lastagione dei record. Ed il Leccetargato Franco Lerda l’ha iniziataalla grande, eguagliando i cinquesuccessi che quello di Venturaseppe conseguire sedici stagionior sono in serie B. Dodici volte asegno, ma già una consistentesequela di legni colpiti ed occa-sioni sciupate; quattro dispiaceri– forse neppure pochi -, ma contre rigori contro sul groppone. Edè un Lecce nuovo e giovane cheriesce ad ovviare alle assenza ditanti leader indiscussi per la ca-tegoria. Senza Giacomazzi, Jedaed Esposito, è il solo Benassi, in-fatti, a portarsi dietro il crismadel “mostro sacro”. Certo Pià,certo Bogliacino, però tutti glialtri in campo con Tritium ed aTreviso sono giovani, di pro-spettiva sì, ma pur sempre gio-vani. Che nel 4-2-3-1 di Lerdafanno scintille, esaltati dal mo-dulo arrembante a dalle capacitàtecniche individuali, come quelleche consentono ai due esterni –Chiricò e Falco – di saltare uo-mini in serie e sciorinare pro-dezze balistiche, se non propriocapolavori, come la rete da cen-

trocampo del brindisino MinoChiricò a Treviso, con un tipo diconclusione che solo i calciatoritalentuosi recano nel dna. Ha ragione lerda quando cercadi spiegare agli addetti ai lavoriche non era – e non è – cosìscontato, che il gruppo ha un’etàmedia bassa e che in fondo deveancora assemblarsi. Dato incon-trovertibile quest’ultimo, conse-guenza diretta di un mercato -sapientemente condotto da An-tonio Tesoro – conclusosi per ilLecce di fatto lo scorso 10 set-tembre. Va pure riconosciuto,cionondimeno, che la rosa puòcontare su sei – sette calciatoricon corposa e riuscita espe-rienza di serie A, la cui presenzain campo, oltre che incutere re-verenziale timore negli avversari,rompe fatalmente gli equilibrisul terreno di gioco. parole parole parole I fatti sulcampo, qualche chiacchiera ditroppo fuori. L’ex presidente Gio-vanni Semeraro (sarà davverocomplicato eguagliare i risultatiche in poco meno di un venten-nio ha regalato alla piazza salen-tina) ed il futuro numero uno

societario Antonio Tesoro (invi-diabile, intanto, il suo bigliettoda visita) ne hanno spese neigiorni scorsi, tante da far ritor-nare alla mente l’inossidabilesuccesso di Mina degli anni set-tanta. Posto che – come logicoche sia – ciascuno dei due prota-gonisti ha sicuramente le propriebuone ragioni da far valere o per

lo meno mediare con la contro-parte, va da sé che l’esercizio diequilibrismo debba preferibil-mente svolgersi al coperto e conla rete di protezione spiegata. Peruna soluzione che sia per loro ilpiù indolore possibile e per lagente ammaliata dai colori gial-lorossi di migliore prospettiva.

francesco rella

classifica punti gare vinte nulle perse g.f. g.s.

lecce 15 5 5 0 0 12 4

v. entella 10 5 3 1 1 12 9

trapani 9 5 3 0 2 10 7

portogruaro 8 4 2 2 0 6 3

como 7 4 2 2 0 7 4

alto adige 7 4 2 1 1 5 4

carpi 7 5 2 1 2 5 5

lumezzane 6 5 1 3 1 3 3

feralpi salò 6 4 2 0 2 5 6

reggiana 6 5 2 0 3 5 6

cremonese 5 5 1 3 1 6 5

pavia 5 5 1 2 2 4 5

cuneo 4 5 1 1 3 3 8

san marino 3 5 1 0 4 5 9

tritium 1 4 0 1 3 5 10

treviso 0 5 0 1 4 5 12

albinoleffe -3 5 1 4 0 5 3

FISIOTERAPIA MEDICINA DELLO SPORT

MEDICINA ESTETICA - NUTRIZIONECARDIOLOGIA

E RIABILITAZIONE CARDIOLOGICAwww.kinesispalaia.it

CENTRO PRENOTAZIONI: 0832 782694 cell. 339 8332611

Appena cinquegiornate e già unaccenno di fuga

Page 5: Solo Successi

5

LECCECinque successi di fila per entrarenella storia del Lecce, ex aequo –per il momento – con il Lecce diVentura (guarda caso colui che ri-portò i giallorossi di filato dalla Calla A), che nel ’96-’97 partì dislancio con cinque vittorie nelcampionato di serie B. E’ FrancoLerda da Fossano l’uomo dei re-cord, alla guida di un gruppo cheha tutta l’aria di non voler fer-marsi qui. Allora mister, ci mette menotempo a spiegare ciò che ancoranon va che ad elencare quelloche funziona nel suo Lecce? Ache percentuale di forma siete?“Siamo a buon punto, direi ot-timo sotto il profilo dell’organiz-zazione. Ho a disposizione unbuon organico, ma non va di-menticato che molti innesti –tutti importanti per completare ilmosaico - sono intervenuti solopoco giorni addietro. Qualcuno,come Foti, abbisogna di tempoper trovare la condizione che,piano piano, arriverà”. Qualcun altro invece specchian-dosi, in qualche caso, in campola fa arrabbiare. “Tolta la considerazione che tal-volta potremmo chiudere primale partite, posso constatare che ètutto ok, nulla di grave in nega-tivo”. In giro si sussurra che sia meglioessere finiti nel girone nord,meno spigoloso. C’è del vero inquesta affermazione? “Se il discorso si circoscrive acampi ed ambienti, forse sì. C’èmeno pressione giocando aCuneo o Monza che a Pagani oNocera. A livello qualitativo credotutt’altro: nel nostro raggruppa-mento c’è un novero di forma-

zioni di un certo spessore tec-nico”. A proposito, anche se invita tuttia guardare la classifica dopo ladecima giornata, come giudica laressa alle spalle del Lecce? “Da quel che è emerso finora,penso che la Cremonese abbiabuone individualità e che insiemecon Lumezzane, Trapani e Carpipossa disputare un torneo di ver-tice”. Come si studiano gli avversari inLega Pro? Nel senso che in A e Bc’è l’abbuffata di partite e filmatida visionare, in Lega Pro ci si af-fida alle relazioni degli osserva-tori? “Esistono delle aziende che fannouno specifico lavoro nel reperire

materiale visivo di studio; inoltreun mio collaboratore segue di-rettamente le gare. Nessun pro-blema quindi”. Mister, dei nuovi hanno impres-sionato la piazza in particolareChiricò e Memushaj. Se li aspet-tava così?“Memushaj, oltre che come cal-ciatore dal rendimento costante,mi ha impressionato sotto il pro-filo caratteriale e della maturità.Chiricò ha dei validi numeri, machiaramente deve crescere. Di-scorso che vale pure per Falco:entrambi devono confermarsi inuna piazza con aspettative e pres-sioni superiori a quelle in cuierano abituati a lavorare”. Cosa deve temere il Lecce?

“Temere è un termine grosso. IlLecce deve pensare ad allenarsibene e soprattutto mantenersiumile, dimostrando – e non pen-sando – di essere forte”. La famiglia Tesoro l’ha volutaqui, conosce invece il dottor Gio-vanni Semeraro? “Non ho il piacere di conoscerlopersonalmente. Posso solo auspi-care che, circa il passaggio socie-tario, tutto si concluda presto ebene”. Una curiosità per concludere.Come ci sarebbe stato, a suo giu-dizio, questo Lecce in serie B? “Chi lo sa! Non si può dire. So soloche il mio Lecce è stato tarato perla Lega Pro”.

Francesco Rella

Capitan GiacomazziFoto Chilla S.

Franco Lerda“Avanti così. E mantenere l’umiltà”Il tecnico piemontese,soddisfatto del lavorosvolto, individua la ricettaper far durare l’attualemarcia spedita

Franco Lerda“Avanti così. E mantenere l’umiltà”Il tecnico piemontese,soddisfatto del lavorosvolto, individua la ricettaper far durare l’attualemarcia spedita

foto Chilla S.

Page 6: Solo Successi

Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

Il centrocampista albaneseLedian Memushaj

foto Chilla S.

La rosa del Lecce 2012-13 targatamister Lerda di certo fa invidia atanti, a tutti in questa Lega Pro.Basta leggere i nomi e i brividi ri-salgono lungo la schiena ad ogniavversario: Benassi, Esposito, Gia-comazzi, Bogliacino, Pià, Jeda. Soloper citarne alcuni. Con un'ossaturacosì vincere il campionato èquanto meno pensabile. Ma ac-canto a questi mostri sacri, la fami-glia Tesoro ha deciso anche dipuntare su tante giovani pro-messe, molte delle quali made inSalento. Un investimento tale dafar risultare la squadra giallorossatra le prime del campionato peretà media più bassa. Partiamodalla difesa: il più giovane è MatteoLegittimo, casaranese classe ‘89,seguito dal brasiliano Diniz e daTomi, entrambi classe ‘87. “Legit-timo mi ha fatto da subito unabuona impressione – dichiara Re-nato, medico pediatra – sin dalleprime uscite, infatti, si è fatto sem-pre trovare pronto. Corre tantosulla sua fascia di competenza efino a questo momento lo reputouno dei migliori difensori nellacompagine. Diniz, invece, è arri-vato in Italia col chiaro intento difarsi subito valere. E da quello chesta dimostrando in campo ci stariuscendo eccome. Stoico contro ilSan Marino (un vero e propriomuro lì dietro, anche al prezzo diqualche costola) è anche andato ingol contro la Tritium e si sta con-fermando partita dopo partita”.Nella fascia mediana del campo,invece, il più young è GiacomoZappacosta (1988), tallonato dalcalabrese Francesco De Rose(1987). Giovanni, impiegato ban-cario, dice: “ho avuto modo di no-tare Zappacosta lo scorso anno aBarletta e, anche se ha giocatopoco, mi ha dato l'impressione diessere un calciatore dal buon toccodi palla. De Rose, invece, ha esor-dito nella trasferta di Treviso senzapreavviso (causa infortunio a Gia-

comazzi, ndr), ma si è fatto subitotrovare concentrato e questo è unottimo inizio per un giovane. Mauna menzione particolare – prose-gue – la merita Ledian Memushaj(classe 1986): l'albanese è stato ri-tenuto dai media il miglior acqui-sto della Lega Pro e, per quello chesta facendo vedere in campo, èproprio così. Si sta imponendosempre più come regista ed attoredel centrocampo nello scacchieredi Lerda: geometrica visione digioco e vizio del gol”. L'attacco, perconcludere, prolifera di baby spe-ranze. Il podio, tutto salentino,della gioventù è composto da Mal-core (Lecce, 1993), Falco (Taranto,1992) e Chiricò (Brindisi, 1991).“Per questi tre ragazzi – raccontaBeatrice, insegnante – mi sento difare un unico discorso. Intanto tuttie tre avvertono il peso e la respon-sabilità che solo la maglia dellapropria terra può comportare, nelbene e nel male. Poi sono tre cal-ciatori dalle doti tecniche straordi-narie: la ricerca spasmodica del goldi Chiricò (vedi prodezza in quel diTreviso), la capacità di saltarel'uomo di Falco e la velocità di Mal-core credo che siano le caratteri-stiche che subito si siano imposteall'attenzione dello staff tecnico edei tifosi. Certamente devono ma-turare e sedare il vizietto del ner-vosismo: ammonizioni evitabili ediscussioni tra loro o con la pan-china. Fa parte della foga giovanile,suppongo. Ed in questo senso micolpisce il lavoro, quasi da psico-logo, di Lerda: alterna carichi di re-sponsabilità a momenti di “si puògiocare anche senza di te”. E' unatecnica che un buon educatoreesperto, prima di tutto, deve at-tuare nei confronti dei più piccolitalentuosi”. Il Lecce versione baby,insomma, piace e diverte i tifosi. Ec'è da scommettere che da qui inavanti questo Lecce young possasolo crescere ulteriormente.

Giulio Serafino

YoungLecce

Page 7: Solo Successi

Ammazza... che Lecce! E' l'espres-sione che almeno una volta in que-ste settimane ogni tifoso del Lecceha pronunciato dopo aver visto unagara dei giallorossi, ammirandone igol, o semplicemente dopo averscorso i numeri della classifica delcampionato di Lega Pro. Ebbene sì,perché i salentini sono lì: guardanotutti dall'alto in basso, tutti ai loropiedi. E siamo solo alle prime bat-tute. Ma questo Lecce può davveromettere tutti alle sue spalle al ter-mine del campionato? Può real-mente ammazzarlo comesembrerebbe dopo appena cinquegiornate? “Sì, senza alcun dubbio”,è la risposta secca di Lucrezia, com-mercialista. “Possiamo solo per-derlo noi questo torneo:ricordiamo che fino a qualchemese fa il nostro nome campeg-giava nell’elenco delle compaginidel campionato più bello delmondo, la Serie A. Il doppio salto al-l'indietro poteva farci male, ma ab-biamo attutito molto bene ilcolpo”. “Siamo una squadra, ne sono con-vinto, che in questa categoria è solodi passaggio - afferma Maurizio, li-bero professionista -. Basta leggerei nomi che il Lecce ha in rosa. E’vero, molti sono i giovani che si af-facciano al calcio professionisticoper la prima volta, ma altrettantisono gli uomini di spessore che an-noveriamo in essa. Personalitàcome Benassi, Giacomazzi, Jeda,Esposito e Chevanton sono unlusso sfrenato per la C. In più ab-biamo al timone un mister capacee caparbio, qualità essenziali per af-frontare al meglio la complessitàdella Lega Pro”. Le bandiere, dun-que. Quanto possono aver incisoper favorire una partenza così mi-cidiale? “Tanto – dichiara Valerio,imprenditore – perché la loro espe-rienza è a disposizione di una so-cietà nuova che ha bisogno diripartire al meglio dopo una disav-ventura come la nostra. Queste fi-gure cementano il gruppo,

dispensano consigli ai più giovani,come si suol dire fanno spogliatoio.Mister Lerda ha ottimo materialesul quale fare affidamento”. Ma at-tenzione a non volare troppo sulleali dell'entusiasmo. Il parere di Gio-vanni, studente, riporta tutti con ipiedi ben saldi a terra: “Antonio Te-soro voleva partire bene per me-glio assorbire l'approccio con lanuova realtà. E' stato accontentato,ma il cammino è ancora lungo e imomenti si difficoltà giungeranno,fisiologicamente. Ma, a parte que-sto, sono ottimista: la B aspettasolo noi”. E a proposito di Serie B,la domanda sorge spontanea: se ilLecce non fosse incorso nella retro-cessione della Giustizia Sportiva,con questa squadra, si sarebbefatto valere in cadetteria? “Valerecredo proprio di sì, ma non so finoa che punto potevamo giocarci lapromozione in A”, chiosa Angelo,impiegato. “Con la rosa attuale la Bdi certo non mi spaventava – pro-segue -, ma le speranze di una pro-mozione, secondo il mio parere,erano ridotte quasi al lumicino, miriferisco almeno a quella diretta. Siachiaro: abbiamo una squadra vali-dissima tecnicamente, ma il passodalla C alla B non è breve. C'è peròda dire – continua – che in caso diSerie B avremmo avuto la possibi-lità di contare su calciatori che cihanno lasciato in estate: penso adesempio a Corvia, capace di met-terci sempre lo zampino, e a Gros-smuller, un centrocampista che ioho visto sempre di buon occhio”.Insomma, paradossalmente la LegaPro ha portato una ventata di en-tusiasmo che nel capoluogo salen-tino latitava da tempo, compliceanche la nuova gestione societaria.Il profumo di Serie C, seppur fasti-dioso ai più, ha risvegliato un senti-mento di rivalsa e di ottimismo neitifosi. E se l'andazzo si confermeràessere questo, l'esclamazione saràsempre d'obbligo: “ammazza... cheLecce!”.

Giulio Serafino

Ammazza...che Lecce!

Salento Giallorosso 1908 Centro Coordinamento Club

Il centrocampista albaneseLedian Memushaj

foto Chilla S.

La rosa del Lecce 2012-13 targatamister Lerda di certo fa invidia atanti, a tutti in questa Lega Pro.Basta leggere i nomi e i brividi ri-salgono lungo la schiena ad ogniavversario: Benassi, Esposito, Gia-comazzi, Bogliacino, Pià, Jeda. Soloper citarne alcuni. Con un'ossaturacosì vincere il campionato èquanto meno pensabile. Ma ac-canto a questi mostri sacri, la fami-glia Tesoro ha deciso anche dipuntare su tante giovani pro-messe, molte delle quali made inSalento. Un investimento tale dafar risultare la squadra giallorossatra le prime del campionato peretà media più bassa. Partiamodalla difesa: il più giovane è MatteoLegittimo, casaranese classe ‘89,seguito dal brasiliano Diniz e daTomi, entrambi classe ‘87. “Legit-timo mi ha fatto da subito unabuona impressione – dichiara Re-nato, medico pediatra – sin dalleprime uscite, infatti, si è fatto sem-pre trovare pronto. Corre tantosulla sua fascia di competenza efino a questo momento lo reputouno dei migliori difensori nellacompagine. Diniz, invece, è arri-vato in Italia col chiaro intento difarsi subito valere. E da quello chesta dimostrando in campo ci stariuscendo eccome. Stoico contro ilSan Marino (un vero e propriomuro lì dietro, anche al prezzo diqualche costola) è anche andato ingol contro la Tritium e si sta con-fermando partita dopo partita”.Nella fascia mediana del campo,invece, il più young è GiacomoZappacosta (1988), tallonato dalcalabrese Francesco De Rose(1987). Giovanni, impiegato ban-cario, dice: “ho avuto modo di no-tare Zappacosta lo scorso anno aBarletta e, anche se ha giocatopoco, mi ha dato l'impressione diessere un calciatore dal buon toccodi palla. De Rose, invece, ha esor-dito nella trasferta di Treviso senzapreavviso (causa infortunio a Gia-

comazzi, ndr), ma si è fatto subitotrovare concentrato e questo è unottimo inizio per un giovane. Mauna menzione particolare – prose-gue – la merita Ledian Memushaj(classe 1986): l'albanese è stato ri-tenuto dai media il miglior acqui-sto della Lega Pro e, per quello chesta facendo vedere in campo, èproprio così. Si sta imponendosempre più come regista ed attoredel centrocampo nello scacchieredi Lerda: geometrica visione digioco e vizio del gol”. L'attacco, perconcludere, prolifera di baby spe-ranze. Il podio, tutto salentino,della gioventù è composto da Mal-core (Lecce, 1993), Falco (Taranto,1992) e Chiricò (Brindisi, 1991).“Per questi tre ragazzi – raccontaBeatrice, insegnante – mi sento difare un unico discorso. Intanto tuttie tre avvertono il peso e la respon-sabilità che solo la maglia dellapropria terra può comportare, nelbene e nel male. Poi sono tre cal-ciatori dalle doti tecniche straordi-narie: la ricerca spasmodica del goldi Chiricò (vedi prodezza in quel diTreviso), la capacità di saltarel'uomo di Falco e la velocità di Mal-core credo che siano le caratteri-stiche che subito si siano imposteall'attenzione dello staff tecnico edei tifosi. Certamente devono ma-turare e sedare il vizietto del ner-vosismo: ammonizioni evitabili ediscussioni tra loro o con la pan-china. Fa parte della foga giovanile,suppongo. Ed in questo senso micolpisce il lavoro, quasi da psico-logo, di Lerda: alterna carichi di re-sponsabilità a momenti di “si puògiocare anche senza di te”. E' unatecnica che un buon educatoreesperto, prima di tutto, deve at-tuare nei confronti dei più piccolitalentuosi”. Il Lecce versione baby,insomma, piace e diverte i tifosi. Ec'è da scommettere che da qui inavanti questo Lecce young possasolo crescere ulteriormente.

Giulio Serafino

YoungLecce

Page 8: Solo Successi

GUNTHER VITA DA BALL“Il free style è la Spero che la Figc noi. E In Giappo titolo mondiale”

GUNTHER VITA DA BALL“Il free style è la Spero che la Figc noi. E In Giappon titolo mondiale”

Page 9: Solo Successi

9

Ha lo sguardo da duro, i linea-menti marcati ed è ben messo fi-sicamente. Anche il suo nome,Gunther, indurrebbe a conside-rare il ragazzo in questione comeuna persona poco tenera, diquegli omoni germanici ai qualidi essere simpatici non riesceproprio. “I miei genitori hannoavuto grande fantasia nello sce-gliere il mio nome - esordisceCelli, il freestyler che ha rappre-sentato l’Italia ai mondiali svol-tisi a Lecce -. Sono italianissimo euna persona molto solare eaperta”. A suon di trick e combo(combinazione di più trick nonspezzata dal palleggio), l’atletabresciano ha conquistato il pub-blico leccese che è accorso nu-meroso all’Anfiteatro romanoper assistere a questa bellissimamanifestazione. “Lecce è stu-penda - commenta Celli -. RedBull ha scelto per l’evento unacittà e una location meravigliosache potrà essere ammirata intutto il mondo”.Hai conquistato un buon terzoposto. Soddisfatto o speravinella vittoria finale?“Preparavo questa gara da oltreun anno. Ho studiato a lungo imiei avversari. Sono sincero: ilmio obiettivo era quello di vin-cere. Giocavo in casa!”.Hai battuto agli ottavi e neiquarti rispettivamente il fran-cese Garnier e l’inglese Ander-son. Due freestyler di valoreassoluto. Hai perso in semifi-nale contro l’avversario irlan-dese Dennehy, sulla carta menocompetitivo. Cosa è successo?“Ero certo di battere Dan. Hobattuto sia Anderson che il fran-cese nei turni precedenti, dueavversari fortissimi. In semifinaleho commesso l’errore di sottova-lutare l’avversario e forse non misono impegnato come avrei do-vuto. Credo che i giudici mi ab-biano penalizzato proprio perquesta ragione. Ho perso 3-2. Di-spiace, perchè in finale contro ilgiapponese Tokura sarei statocompetitivo e all’altezza della si-tuazione”.Tokura pensi abbia vinto conmerito?“Alla vigilia pensavo che i favoritifossero il Giappone, la Colombia,la Francia, l’Inghilterra e l’Italia.Tokura ha vinto con merito, perla sua regolarità, nonostanteabbia utilizzato la medesimaroutine in tutte le sfide”.

Sei molto giovane, hai 23 anni.Quando hai conosciuto questadisciplina e come hai iniziato apraticarla?“Ero bravo a giocare a calcio. Allafine di ogni partitella gli amici michiedevano di imitare Ronal-dinho. Mi riusciva molto bene.Ho conosciuto successivamenteun ragazzo che praticava questosport e ci siamo buttati a capo-fitto in questa disciplina”.Tant’è che ora sei diventato unballer professionista.“Sì. Abbiamo fondato una squa-dra professionistica, il footworkteam (www.footworkteam.it),che raccoglie i migliori baller ita-liani. Ora è diventato un lavoro atutti gli effetti: esiste una federa-zione a livello mondiale che ciinvita alle manifestazioni inter-nazionali”.La tua giornata tipo: potresti de-scrivercela? Potremmo pensareche tu la trascorra palleggiandodalla mattina alla sera!“Non proprio (sorride, ndr).Dopo colazione faccio un po’ dicorsa e dello stretching, quindimi metto a studiare nuove figureche poi provo nel pomeriggio.Mi alleno per tre ore con il pal-lone e la sera vado in palestra”.Cosa consiglieresti a chi volesseintraprendere questa disci-plina?“Iniziare da piccoli potrebbe es-sere la soluzione migliore. Civuole molta concentrazione ed èdifficile insegnare questo sport. Irisultati arrivano molto lenta-mente, occorrono molta grinta enaturalmente passione per po-tersi migliorare”.Qual è il tuo sogno nel cassetto?“Proseguire a vivere in questomondo meraviglioso. Il prossimoanno in Giappone voglio conqui-stare la vittoria. Non sarà sem-plice perchè il campione uscentegiocherà in casa, ma io ce la met-terò tutta. Mi auguro, inoltre,che questo sport cresca e ricevala visibilità che merita”.A proposito, come pensi questosport possa acquisire visibilità?“A livello mediatico è scontatoche il calcio sia un veicolo di dif-fusione predominante. Credoche la Figc dovrebbe interessarsia questo movimento: sarebbebello, prima o durante l’inter-vallo di ogni gara di campionatoin serie A, se due freestyler si sfi-dassero in nome del fair play”.

Graziano Congedo

R CELLI LLER

a mia vita. c s’interessi a

one voglio il ”

Il free-styler Gunther Celli

è nato a Bresciail 7 agosto 1989.Nella foto in alto

Celli riceve da Inzaghi eCannavaro il premio per il

terzo posto ottenuto aimondiali di Lecce.

Nelle foto in basso l’atleta si esibisce in un

difficile trick.(foto Andrea Mangia)

R CELLI LLER

a mia vita. c s’interessi a

one voglio il

GUNTHER VITA DA BALL“Il free style è la Spero che la Figc noi. E In Giappo titolo mondiale”

GUNTHER VITA DA BALL“Il free style è la Spero che la Figc noi. E In Giappon titolo mondiale”

Page 10: Solo Successi

1010

SERIE D - NARDÒ

Carisma, classe, esperienza. Tre pa-role per descrivere Daniele Vetru-gno, leader difensivo granata chesi è guadagnato i gradi di capitano.E’ lui il simbolo della rinascita delToro, pronto ora a recitare con fie-

rezza il suo ruolo nel torneo diSerie D.Daniele, dopo il pareggio col Cam-pania è arrivata anche la primavittoria stagionale col Bisceglie. Illavoro paga…

“Abbiamo avuto modo e tempo diallenarci insieme, anche coi nuoviarrivati, trovando così la giustaquadratura. Quella pre Bisceglie èstata una settimana travagliata peruna serie di problematiche che cihanno frenato. Noi siamo statibravi a metterci del nostro a livellomentale per batterci con una squa-dra blasonata come quella neraz-zurra. Ci veniva da dentro quelqualcosa in più che ci ha permessodi colmare il dislivello tecnico.Siamo scesi in campo assatanati dipunti, come dovrebbe essere sem-pre. Quando giochiamo con atten-zione e aggressività non siamoinferiori a nessuno”.Già dalle prime battute si evinceche sarà un campionato piuttostoequilibrato. Quali sono le squadreche si giocheranno fino all’ultimola salvezza col Toro?“Voglio essere ottimista: se conti-nuiamo così possiamo anche ve-nire fuori dalle sabbie mobili in cuistiamo navigando. La prima vitto-ria stagionale è già stata un buonpasso in avanti, se cavalchiamoquesta strada possiamo ambire adun salvezza tranquilla. Ora ci ritro-viamo alle spalle squadre comeGrottaglie e Potenza che stanno fa-ticando, considerata anche la com-petitività del girone. Taranto eFoggia devono ancora carburare eben presto si tireranno fuori dalleultime posizioni. E’ dura fare oradelle previsioni, siamo agli inizi”.Renna sta dimostrando grandecoraggio nel concedere fiducia adue classe ’95 come Difino e Mi-rarco. Che prospettive hanno?“Il Nardò deve essere orgoglioso diloro. Non è da tutti avere due ra-gazzi del ’95 così pronti, in tantianni che gioco a calcio non mi è

mai capitato. Mirarco mi ha im-pressionato per la tranquillità,gioca come se fosse un veterano.Poi tecnicamente è molto prepa-rato. Di Difino mi hanno colpitopersonalità e voglia di imparare. Aciò aggiungiamo che si comportada professionista, a differenza dialtri giovani dell’età sua che nonfanno una vita da atleta. Lui ha in-vece la testa sulle spalle. Nardòpuò essere una grande vetrina perloro. Se faranno bene quest’annopotranno ambire a grandi palco-scenici”.Credi che questa squadra abbiabisogno di ulteriori ritocchi sulmercato?“Un buon 90% è fatto. Mi auguroche Roberto Taurino possa esserearruolabile il più presto possibileperché è un calciatore d’esperienzache ci farebbe molto comodo. Poi,a dicembre, potrebbe servirci qual-che ricambio: magari una punta edun centrocampista. Non dimenti-chiamo però che in questo mo-mento abbiamo in panchina gentedel calibro di De Razza, Giordano eTaurino che stanno trovando pocospazio. Sono dei professionistiesemplari: si mettono a disposi-zione della squadra e si allenanosempre a mille. E’ fondamentaleavere in rosa calciatori di questocalibro, nel corso di una stagionelunga e difficile saranno importantiper la causa”.La salvezza del Nardò veniva con-siderata dagli addetti ai lavori una“mission impossibile”, quindi seriuscirete a conquistarla…“Porto tutti a cena fuori, si mangiaa base di pesce!”.E i capelli?“No, quelli non li taglio (ride, ndr)”.

Lorenzo Falangone

Il difensore del NardòDaniele Vetrugno

foto Congedo - First

CLASSIFICA Matera 13Monospolis 13Ischia 12San Felice G. 11Pomigliano 9Brindisi 8Bisceglie 8Battipagliese 8Foggia 8Francavilla In S. 7Puteolana I. 6Campania 5S.Antonio 4Taranto 4Nardò 4Trani 3Potenza 1Grottaglie 1

Vetrugno sgancia “Offro una cena se ci salviamo”

Page 11: Solo Successi

1111

ECCELLENZA - GALATINAAl posto dei piedi sembra averesquadra e compasso. Disegna pa-rabole e linee con l’abilità di un geo-metra; non usa la matita, bensì unasfera che non rotola sulla carta, masul terreno verde dei campi di cal-cio. Il ventisettenne Dino Marinointerpreta al meglio il ruolo di cen-trocampista vecchio stampo, do-tato di tecnica sopraffina e visionedi gioco: una leccornia per gli estetidel calcio, uno spreco per l’Eccel-lenza. Dopo aver esordito in serie Acon la maglia dell’Inter e RobertoMancini allenatore ed eletto mi-glior giocatore italiano a livello gio-vanile per due anni di fila, Marinoveste da quest’anno la casacca delGalatina. “Ho avuto seri infortuni aripetizione che mi hanno costrettolontano dai campi per due anni -commenta Marino -. E poi per pro-blemi personali ho preferito non al-lontanarmi da casa”.Marino, perchè Galatina?“Il Galatina è una società seria. Ilpresidente è una persona eccezio-nale, è come se fosse un padre perme. La squadra, inoltre, dispone dicalciatori fortissimi: la mia è statauna scelta anche tecnica. Cimarelli,Patruno, i fratelli De Benedictissono giocatori fortissimi. C’è tuttoper far bene. L’importante è dare ilmassimo, voler migliorarsi e met-terci la costanza. La categoria nonconta”.Domenica hai siglato due bei gol,peraltro contro il Racale, la tua exsquadra. Che cosa hai provato?“Sinceramente non è come far golad una squadra qualsiasi. Un po’ miè dispiaciuto per i miei ex compa-gni, anche se in campo c’era soloAndrea (Panico il portiere, ndr). Oragioco per il Galatina e cerco di fareil massimo per questa maglia e per

i tifosi che sono molto affettuosi”.Galatina con otto punti in classi-fica, imbattuto dopo quattro gior-nate. Di queste, tre si sonoconsumate in trasferta, a Manfre-donia, Corato e Racale. Un avvioche lascia ben sperare.“A Manfredonia siamo stati rimon-tati. A Corato, invece, abbiamo ri-montato i padroni di casa, maavremmo meritato di vincere:dopo un primo tempo in cui ab-biamo giocato male, nella ripresa

abbiamo fallito varie occasioni darete. Siamo partiti col piede giusto”.Viste le premesse ottimali, dovepensi possa arrivare questo Gala-tina?“Il nostro obiettivo è quello di farequanti più punti possibile. Sicura-mente è prematuro fissare tra-guardi. Siamo consapevoli di essereun ottima squadra che scende incampo per imporre il proprio gioco.Possiamo arrivare in alto”.Domenica arriverà allo “Specchia”

il Q.U. Bari che ha i vostri stessipunti in classifica. Possiamo par-lare di scontro diretto?“Credo di sì. I baresi stanno dispu-tando un ottimo campionato e laclassifica ora dice questo, anche sesiamo tutte lì”.Oltre al Galatina, quali sono lesquadre più forti del girone?“Mola e Cerignola. Non sottovalu-terei il Tricase, sebbene la sua par-tenza non sia stata delle migliori”.

Vincenzo Congedo

GeometraMarino

“Possiamoarrivaremolto in

alto”Il centrocampista

del Galatina Dino Marinofoto Vadacca

CLASSIFICASan Severo 9

Molfetta 9Q.U.Bari 8Galatina 8

Mola 8Manfredonia 6

Gallipoli 6Polimnia 5

Cerignola 5Vieste 4

Terlizzi 4Copertino 4

Tricase 2Manduria 2

Corato 2Racale 1

GeometraMarino

“Possiamoarrivaremolto in

alto”

Page 12: Solo Successi

12

ECCELLENZA - GALLIPOLIÈ stato uno dei punti di forza dellastagione passata, conclusa con ilsalto in Eccellenza, ed anche perquesta nuova avventura il Gallonon poteva non ripartire da unodei suoi elementi più rappresenta-tivi, Achille Casalino: difensore distatura, leader del gruppo, giovanecapitano della formazione giallo-rossa, con cui sta vivendo unanuova annata da protagonista. L’Ec-cellenza è un torneo molto livellato,nonostante un calendario insidioso,la partenza del Gallipoli è stata con-vincente, con 6 punti in 4 gare el’imbattibilità mantenuta. “Era-vamo consapevoli delle differenzetra Promozione ed Eccellenza, il ca-lendario inizialmente non ci ha fa-vorito, mettendoci subito di frontesquadre toste, ma abbiamo dimo-strato di poter dire la nostra, nono-stante qualche problemino inavvio. Conosciamo le nostre possi-bilità, questi sei punti sono fruttodel lavoro settimanale e di ungruppo importante”. Da due settimane in panchina c’èCalabro, che impatto ha avuto ilnuovo tecnico nell’ambiente? Gal-lipoli? “Ammetto che non lo conoscevopersonalmente: sapevo di un gio-catore forte e con grande persona-lità. È la stessa cosa per quantoriguarda il Calabro allenatore: haben chiaro quello che vuole vederein campo e tramite noi riesce a ri-produrre sul rettangolo verde tuttele sue idee. Pur essendo un allena-tore giovane, tatticamente è moltopreparato, ha idee innovative, ot-timi metodi di allenamento e moltocarattere. Nello spogliatoio ha tro-vato disponibilità di tutti”. L’impianto di gioco voluto da Ca-labro prevede una squadra propo-

sitiva, dall’atteggiamento aggres-sivo ed offensivo. Come cambia inquesto sistema l’interpretazionedifensiva? “Il ruolo del difensore è molto di-verso, il mister vuole che parteci-piamo alla costruzione dellamanovra e siamo noi i primi ad im-postare l’azione. Sono ovviamentecose che non si inventano da ungiorno all’altro e bisogna lavoraremolto durante la settimana. Co-munque abbiamo dimostrato diaver metabolizzato le cose che luici chiede, non sempre è facile per-ché dobbiamo fare i conti con gliavversari. Se saremo bravi a trovaresempre l’intensità giusta per inter-pretare le partite, metteremo indifficoltà chiunque”. L’obiettivo voluto dalla società èuna salvezza tranquilla, ma dovepuò arrivare questo gruppo? “Il campionato è molto equilibrato;i primi risultati dicono che potremoessere una delle sorprese in questotorneo ricco di insidie. Noi restiamosempre con i piedi per terra:quando raggiungeremo la salvezza,vedremo cosa di buono in più sipotrà fare. L’importante è lavoraresodo in settimana, solo così si ot-tengono i risultati domenicali”.In tre gare interne “solo” due pa-reggi e una sconfitta, c’è un pro-blema Bianco? “Col Galatina è stato un passaggio avuoto che ci può stare alla primauscita, poi con Terlizzi e Manfredo-nia abbiamo dimostrato che chiun-que vorrà fare punti qua dovràvendere cara la pelle. Noi cerche-remo sempre di ottenere qualcosain più: speriamo che la vittoria incasa arrivi quanto prima per sfatarequesto tabù”.

Luigi Alemanno

Casalinogiovanepilastro

Il difensore del Gallipoli Achille Casalino

foto bysam.it

Page 13: Solo Successi

13

ECCELLENZA - COPERTINOIl Copertino di Mister Volturochiude un settembre avaro di risul-tati: una vittoria, un pareggio e duesconfitte in campionato, oltre l’eli-minazione in Coppa Italia ad operadel Manduria. Il cammino degli uo-mini del presidente Fanuli è statoabbastanza tortuoso, vittoria di mi-sura nella prima giornata contro ilManduria, tre sconfitte consecu-tive con Mola, Manduria (CoppaItalia) e Molfetta e un pareggio alloscadere nell’ultima gara di campio-nato disputata. Sergio Volturo, dopo l’esperienzanegativa a Maglie, si è buttatoanima e cuore in questa nuova av-ventura. come giudica questaprima parte della stagione per lei eper la sua squadra?“Sono molto soddisfatto per essereriuscito a costruire un gruppo unito,con spirito di sacrificio e voglia diprimeggiare. Non posso natural-mente dire la stessa cosa guar-dando i risultati. Abbiamo pagatoalcune assenze fondamentali e lascarsa condizione fisica di alcunielementi chiave, ma dobbiamo ri-partire dal pareggio di domenicascorsa a Polignano per risalire lachina e collezionare vittorie e puntiimportanti”. il copertino sembra pagare lascarsa vena realizzativa dei suoibomber, alessandrì e rizzello.cosa dice in proposito?“Sinceramente non sono d’ac-cordo, sono fiero di poter allenaredue giocatori così importanti, Ales-sandrì è un lusso per la categoria epresto farà vedere il suo valore.Pantaleo Rizzello è un calciatoreche conosco da anni e presto con-tribuirà pesatamente alla causadella mia squadra”.ora vi attendono due partite con-

secutive in casa contro San Severoe terlizzi, sperate in due risultatipositivi?“L’auspicio sarebbe quello di farebottino pieno, per mettere in can-tiere più punti possibile e prose-guire con tranquillità il nostroprogetto, ma naturalmente controavremo una matricola terribile,quale il San Savero capolista, e ilTerlizzi, una squadra avvezza alcampionato di Eccellenza”. Nella terza giornata si sono vissutimomenti drammatici al comunaledi copertino per colpa di tre tifosidel Molfetta inferociti e scatenati

nel dopo partita. come commentaquesto episodio?“Sono episodi da condannare e dacensurare duramente. A mio pa-rere i responsabili di questi atti nonconoscevano neanche il risultatodella partita ed il loro obiettivo erasolo quello di creare scompiglio eincitare attriti fra le due tifoserie. Ilcomunale “Guido Vantaggiato” èterra di famiglie e bambini, in cuiregna lo sport e non la violenza.Speriamo di non assistere più a si-mili episodi”.qual è la favorita del campionatodi eccellenza? e quale il ruolo del

copertino?“Sicuramente il Mola per caraturatecnica è una delle favorite, ma nonsono da meno Galatina e Gallipoliche potrebbero rappresentare lasorpresa del campionato. Noi dob-biamo assicurarci una salvezzatranquilla; una volta raggiunta po-tremo pensare ad altri obiettivi piùambiziosi”.Nell’anno del ritorno di San Giu-seppe da Copertino nella sua cittànatale, la speranza è di poter rive-dere la squadra di Volturo neiplayoff di Eccellenza.

Marco tarsi

Il tecnicodel Copertino

Sergio Volturofoto Tarsi

Volturoscommette

su Rizzello eAlessandrì

“Ci farannorisalire”

Volturoscommette

su Rizzello eAlessandrì

“Ci farannorisalire”

aperto a pranzo dal lunedì al venerdìlargo caStello - lequile

info e prenotazioni tavoli:339.7434969 - 338.1394608 - 334.8550498

Via SalVatore Fittolequile - lecce

Page 14: Solo Successi

14

PROMOZIONE - CASARANOSi può dire che è tornato a casa.E' cresciuto nel settore giovanile,poi si è mosso verso Aradeo,Brindisi e Galatina passando,come ultima tappa, da Nardòdove ha centrato la doppiettavincente di campionato e CoppaItalia. Ora è nuovamente con lamaglia che lo ha visto crescere,questa volta in prima squadra.Stefano De Padova, classe 1980,è tornato a calpestare il “Ca-pozza” di Casarano.Stefano, perché hai scelto Casa-rano?“Qui ci sono cresciuto, nel set-tore giovanile ai tempi di Cor-vino. In estate ho avuto varierichieste, tant'è che mi sono al-lenato per tre settimane a SanSevero, ma alla chiamata del Ca-sarano non potevo dire di noperché qui c'è un bel progetto.Io, che ho sempre militato in Ec-cellenza, non ho avuto problemia calarmi fin da subito nellarealtà della Promozione, soprat-tutto perché qui di Promozionec'è poco quanto nulla: staff, rosa,dirigenza e tifosi sono di catego-ria superiore. Sappiamo tutti ladifficile situazione che ha vissutoil Casarano del calcio in estate: lacrisi si percepisce ovunque, spe-cialmente nelle società salen-tine. Ma l'aria che si respira trale mura rossoblu è quella che tispinge a far bene. La nostra in-tenzione è quella di risalire su-bito”.Il Casarano è partito allagrande...“Tre partite di campionato, trevittorie, un solo gol al passivo.Senza contare la Coppa Italia checi ha visto passare il turno daprotagonisti contro l'Otranto.

Questi numeri sono frutto dellamentalità, del lavoro e del sacri-ficio. Ecco perché non spaventail turno di sosta che ci aspettadomenica prossima. MisterLongo ci fa lavorare tanto ebene: basi solide su cui costruireuna mentalità e una stagionevincente”. A proposito di stagione vin-cente, quale pensi sia l’avversa-rio più insidioso per il salto inEccellenza?“Virtus Francavilla ed Ostunihanno allestito un ottimo orga-nico. Anche il Maglie di misterMartina credo possa recitare unruolo da protagonista in questotorneo”.Sei un giocatore molto duttile,gestibile tra difesa e centro-campo...“Non avanzo nella zona medianadel campo dai tempi del Nardò:posso ricoprire tutti e quattro iruoli della fase difensiva, ma lamia esperienza mi porta, in si-tuazioni di emergenza, a spo-starmi nel ruolo di esterno dicentrocampo”. Dopo varie esperienze in giroper il Salento cosa ti porti a Ca-sarano?“Fin ora nella mia carriera ho vis-suto sempre in realtà felici: dal-l'Aradeo fino a Nardò dove hovinto tutto quello che si potevavincere. Ora mi porto al “Ca-pozza” la voglia che mi ha sem-pre spinto a fare bene. La piazzapoi, mi ripeto, offre grandi sti-moli per un calciatore: c'è tuttala volontà di scalare al più prestole categorie. I tifosi casaranesisono veramente fantastici e lomeritano”.

Giulio Serafino

De Padovamentalitàvincente

CLASSIFICACasarano 9San Vito 9V. Francavilla 7Ostuni 7Fragagnano 6Leverano 6Otranto 5Carovigno 4Maglie 4Scorrano 4Leporano 3Martano 2Lizzano 2Latiano 1San Cesario 1Stella Jonica 1Massafra 1Monteiasi 1Francavilla C. 0

Il difensore del Casarano

Stefano De PadovaFoto Stefanelli

De Padovamentalitàvincente

www.temauto.it - e.mail: [email protected]

Page 15: Solo Successi
Page 16: Solo Successi

www.liberialibri.itZ. Industriale - S.P. 362 73010 Soleto LE - tel. 0836.521529

IL PIÙ GRANDE CENTRO DI DISTRIBUZIONEDI LIBRI SCOLASTICI E VARIA