soldati disegnati · 2017-05-29 · 93 nell’ultimo secolo un gran nu- mero di disegnatori e...
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Nell’ultimo secolo un gran nu-
mero di disegnatori e artisti
europei e americani si sono
cimentati nel rappresentare i soldati, la
guerra e il mondo militare tramite la ma-
tita, dando vita a una ricca produzione di
illustrazioni e fumetti che fa registrare
oggi un trend in espansione. Attraverso
tecniche e stili diversi, il fumetto e più in
generale l’illustrazione hanno raccontato
e raccontano con un’efficacia e un’imme-
diatezza particolare temi appartenuti al
quotidiano del pubblico e che ancora con-
servano un lato avvincente e suggestivo.
Storia, propaganda, umorismo e graphic
novels sono i filoni principali che vedono
per protagonisti i soldati disegnati, con
ambientazioni che spaziano dalle guerre
del passato alle missioni di peacekeeping
dei giorni nostri, senza trascurare le vi-
cende minime, umane, personali della
vita militare.
SOLDATI DISEGNATI
Alessandro BIANCHI
Storia, propaganda, umorismo e
il mondo militare raccontato per mezzo
di illustrazioni e fumettiè un fenomeno
multiformein continuo sviluppo.
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Propaganda
La Grande Guerra è un fenomeno di massa
che vede svilupparsi in modo esponenziale
anche i mass media, che la rappresentano
iconograficamente avvalendosi spesso di
disegni piuttosto che di fotografie. Per la
maggior parte degli
Italiani la rappre-
sentazione in diret-
ta del ’15-’18 è infatti
quella delle tavole di
Beltrame sulla Do-
menica del Corriere,
mentre si moltipli-
cano gli esperimenti
grafici – soprattutto
nel segno della sa-
tira e della propa-
ganda – collegati al
conflitto, e anche il
Corriere dei Piccoli
pubblica illustrazio-
ni a sfondo patriotti-
co destinate a lettori
giovanissimi.
La guerra si combat-
te anche attraverso
le immagini e nelle
trincee italiane na-
scono dei veri e propri giornali illustrati di
taglio propagandistico e satirico. Il più fa-
moso è la ‘Tradotta”, periodico della III Ar-
mata - che segue lo schema in voga allora:
niente fumetto (balloon) ma solo didascalie
che accompagnano ciascuna immagine,
con frequente ricorso alle rime baciate.
Nelle altre nazioni belligeranti il trend è si-
mile, e in Francia vengono anche ‘arruola-
ti’ – in un’ottica chiaramente nazionalista
– alcune celebrità delle strisce illustrate: è
il caso di Bécassine, la giovane domestica
bretone pubblicata la prima volta nel 1905
e protagonista di diversi episodi ambien-
tati sul fronte occidentale. Nella Seconda
Guerra Mondiale il
fumetto – che dagli
anni ’30 comincia
ad affermarsi nella
forma attuale, con
la ‘nuvoletta’ - con-
serva il proprio ruolo
di intrattenimento
popolare, asservito
spesso alla propa-
ganda di entram-
bi i fronti. In Italia,
durante il regime
fascista, si pubblica-
no giornali illustrati
come ‘L’Audace’, ‘Il
Vittorioso’ e ‘L’Av-
venturoso’ che pro-
pongono personaggi
che interpretano
l’ideologia corren-
te. Negli Stati Uniti,
sempre nella stessa
corrente ma di segno opposto, nasce uno
dei primi supereroi: Capitan America. Ide-
ato nel 1941, si afferma con grande popo-
larità come simbolo patriottico della lotta
al nazismo (nonostante in quel momento
gli USA non siano ancora entrati in guerra
contro la Germania di Hitler). In termini di
propaganda benigna, in tempi più recen-
ti si registrano alcuni casi notevoli come
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quella di Superman, protagonista nella se-
conda metà degli anni ‘90 di una campa-
gna delle Nazioni Unite, rivolta ai giovani
della ex-Jugoslavia per sensibilizzarli sul
rischio delle mine che infestavano il ter-
ritorio.
Storia
Il fumetto è anche il mezzo per racconta-
re didatticamente la Storia, con i suoi ri-
svolti militari, per mezzo di ricostruzioni
documentaristiche accurate tanto nel te-
sto quanto nel disegno. In Italia, alla fine
degli anni ’70, lo scrittore e giornalista
Enzo Biagi cura il progetto ‘La Storia d’I-
talia a fumetti’ che riscuote un notevole
successo, tanto da essere esteso alla Storia
del Mondo, avvalendosi dei maggiori illu-
stratori italiani: Hugo Pratt, Milo Mana-
ra, Dino Battaglia e altri. Recentemente,
l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della
Difesa ha realizzato una originale colle-
zione di storie a fumetti pubblicate online,
incentrate sulle battaglie del Risorgimen-
to e sulla Grande Guerra. (http://www.
difesa.it/Area_Storica_HTML/Pagine/Fu-
metti.aspx). Sempre in chiave divulgativa
le Aeronautiche militari d’Italia e Francia
hanno realizzato albi a fumetti sulla pro-
pria storia, mentre a partire dagli anni ’80
diventano sempre più numerose le rico-
struzioni di eventi realmente accaduti in
contesti di guerra o militari (D-Day sullo
sbarco in Normandia, La Grande Guerra
in una collana Larousse, etc.). Di recente
sono stati pubblicati due interessanti albi
italiani ambientati nel ’15-’18: ‘Dimonios –
La leggenda della Brigata Sassari’, ispirato
alla novella “La Trincea” di Giuseppe Dessì
e ‘Da Caporetto alla Vittoria. La storia di un
Alpino’, a cura dell’Associazione Naziona-
le Alpini, che si è avvalsa di un affermato
fumettista nazionale come Luigi Piccatto,
illustratore di Dylan Dog. Proprio nell’am-
bito della rievocazione storica il fumetto
si è aggiudicato il premio speciale Pulitzer
con ‘Maus’, del disegnatore americano Art
Spiegelman, che racconta la tragedia della
Shoah durante la Seconda Guerra Mon-
diale sulla base del tragico racconto del
genitore, sopravvissuto miracolosamente
ad Auschwitz. Allo stesso filone apparten-
gono lavori più recenti come ‘Valzer con
Bashir’ (2008), opera israeliana di Ari Fol-
man (abbinata all’omonimo film di anima-
zione) che rievoca realisticamente la guer-
ra in Libano del 1982 e ‘I solchi del destino’
dello spagnolo Paco Roca (2014), che narra
le vicende di un gruppo di volontari spa-
gnoli attraverso la Guerra Civile del 1936
e il secondo conflitto mondiale. Un capito-
lo a parte è costituito dall’opera di Jacques
Tardi, disegnatore francese che ha magi-
stralmente elaborato la Grande Guerra nel
volume ‘C’était la Guerre des Tranchées’,
che presenta una ricostruzione - a tratti
romanzata ma minuziosamente documen-
tata - dell’esperienza terribile dei fanti sul
fronte occidentale.
Umorismo
La vita di caserma, la disciplina e la gerar-
chia sono state ampiamente descritte attra-
verso la lente della caricatura e dell’umori-
smo. In Italia le strisce dedicate ai militari
hanno una certa tradizione che si svilup-
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pa in modo particolare nel contesto della
Grande Guerra, con le vignette agro-dolci
di Giuseppe Novello sugli
Alpini – che raccontano
con ironia e non senza
amarezza le vicende al
fronte – e le storie pub-
blicate verso la fine del
conflitto sulla Tradotta.
Nel 1928 viene presen-
tato per la prima volta il
personaggio famoso di
‘Marmittone’, disegnato
da Bruno Angoletta per
il Corriere dei Piccoli: un
tipo non troppo sveglio
ma di buona volontà che,
per via di gaffes o sempli-
cemente per pura sfortu-
na, finisce in prigione alla
fine di ogni avventura. Le
strisce sono uscite fino
al 1940, poche settima-
ne prima dell’ingresso
dell’Italia nella Seconda
Guerra Mondiale. Nel
dopoguerra, l’eredità di
‘Marmittone’ sul Corriere
dei Piccoli è raccolta da
‘Gibernetta’, mentre tra
il 1968 e il 1995 escono i
fumetti di ‘Sturmtrup-
pen’, creati da Bonvi e
ambientati nelle trincee
tedesche della Seconda
Guerra Mondiale, dove i soldati vivono di-
savventure comiche e talvolta grottesche.
Anche il personaggio disneyano di Pippo
viene occasionalmente calato in una sto-
riella ambientata in caserma, pubblicata
negli anni ’70 su ‘Gli Albi di
Topolino’. Negli Stati Uniti,
il cartoon militare più ce-
lebre in assoluto è ‘Beetle
Bailey’, il soldato americano
intelligente e scansafatiche
nato nel 1950 – insieme a
un gran numero di compri-
mari - dalle matite di Mort
Walker, che è stato tradot-
to e pubblicato in decine di
nazioni tra cui l’Italia, dove
nel 1994 fu anche al centro
di un’originale iniziativa
dello Stato Maggiore dell’E-
sercito: l’Agenda dello Stu-
dente.
Romanzo grafico
I fumetti non costituisco-
no solamente un mezzo
espressivo non privo di
forte impatto, ma vengono
definiti anche come forma
artistica vera e propria (la
‘nona arte’). Negli ultimi
decenni la produzione di
letteratura disegnata è
cresciuta notevolmente
con l’adattamento al gene-
re fumettistico di capola-
vori letterari (come ‘La Ri-
cerca del Tempo Perduto’ di
Proust, ad esempio) e con la realizzazione
di veri e propri romanzi grafici. Tra questi
spicca la saga di ‘Corto Maltese’, il marina-
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io avventuriero creato da Hugo Pratt nel
1967, protagonista di svariate avventure in
diverse regioni del globo, ambientate negli
anni a cavallo della Prima Guerra Mondia-
le. Tra i capolavori di Pratt figura ‘La Bal-
lata del Mare
Salato’, auten-
tico romanzo
in cui si narra
– tra l’altro –
un episodio mi-
nore del primo
conflitto mon-
diale: la guerra
della Marina
Imperiale te-
desca nel Pa-
cifico. Sempre
Pratt – l’autore
italiano di fu-
metti più famo-
so nel mondo,
dotato di una
cura maniaca-
le per le uni-
formi militari
– ha disegnato
numerose sto-
rie di guerra
ambientate su
diversi fronti delle due guerre mondiali.
Negli anni ’60-’70-‘80 la Seconda Guerra
Mondiale ha ispirato una serie di racconti
minori, pubblicati in Italia principalmente
nelle collane ‘Guerra d’Eroi’ e ‘Super Eroica’,
oltre ad alcune strisce di origine straniera
tra cui emergono ‘Il Soldato Fantasma’ (l’e-
popea di un equipaggio di carro armato
americano guidato dallo spettro benigno
di un vecchio condottiero) e la saga aviato-
ria di ‘Buck Danny’ che si snoda in diverse
epoche. Anche conflitti più recenti sono
stati rappresentati a fumetti - dalla guer-
ra in Corea al
Vietnam (og-
getto della serie
americana ‘The
Nam’) – men-
tre non man-
cano gli espe-
rimenti grafici
riguardanti le
recenti missio-
ni internazio-
nali, come ad
esempio ‘Wave
and Smile’ del
tedesco Arne
Jysch (2012),
realisticamen-
te ambientato
nel l ’Afghani-
stan setten-
trionale, dove è
stato schierato
il contingente
fornito dalla
Germania alla
NATO. In ultimo, anche un conflitto in
corso come quello che sta interessando l’I-
raq settentrionale è stato oggetto di un re-
portage a fumetti, Kobane Calling, realiz-
zato tra i combattenti curdi da Zerocalcare
e pubblicato in anteprima dal periodico
‘Internazionale’.
Soldati disegnati