smart agriculture dal 4.0 al 5 - eima international agriculture... · 2019-01-31 · smart...
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Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
Prof. ing. Pasquale CatalanoDipartimento AAA - Università degli Studi del Molise
Università degli Studi del MoliseDipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti
Università incontra tecnici e studenti
Bologna, 8 novembre 2018
From Industry 1.0 to 4.0
From Industry 1.0 to 4.0
Agricultural technology
revolution• Agriculture 1.0
➢ Animal power
• Agriculture 2.0➢ Combustion engine
• Agriculture 3.0➢ Guidance systems and
precision farming
• Agriculture 4.0➢ Connected farming
(CLOUD)
• Agriculture 5.0➢ Digitally Integrated
Enterprise (FOG?)
Industria 1.0 e 2.0
• La prima rivoluzione industriale inizia
intorno al 1780 attraverso l’introduzione di
impianti di produzione meccanici mossi da
acqua allo stato liquid o di vapore
• La seconda rivoluzione industriale nasce
30 anni più tardi quando fu costruita la
prima linea di assemblaggio meccanico
alimentata mediante energia elettrica: l’era
della produzione di massa era iniziata
Industria 3.0
• La terza rivoluzione industriale inizia alla
fine degli anni ‘60 quando fu realizzato il
primo controllore a logica programmabile
(PLC). Da quell momento fu possibile
automatizzare la produzione attraverso
l’uso dell’elettronica e dell’Information
Technology (IT)
Industria 4.0
• La quarta rivoluzione industriale inizia nel
2011 in Germania ed è quella odierna e fa
uso di sistemi cibernetici (nati ufficialmente
nel 1948 ma solo oggi realmente utilizzati)
Industria 4.0 è un termine
“collettivo”• Raggruppa tecnologie e concetti tipici della
“catena del valore” (Value Chain)
• È basata su concetti quali Internet of Things,
Internet of Services, ecc.
• Determina la vision della cosiddetta “Smart
Factory” (Fabbrica Intelligente) e di
conseguenza della Smart Agricolture
• Connette macchine, lavoro, sistemi in generale
attraverso reti intelligenti, create lungo tutta la
Value Chain, che possono controllarsi
autonomamente e l’un l’altra
Industria 4.0
È un concetto che risuona ovunque: qualunque economista,
politico, giornalista analista, ingegnere, ecc., ne parla.
• Riassumiamo: è la VERA connessione tra esseri umani,
macchine, oggetti di ogni tipo,…
• Un concetto molto lontano in realtà dall’Information
Tchnology (IT) del secolo scorso considerata, al contrario,
nell’industria italiana ancora oggi innovativa.
Industria 4.0
Industry 4.0 ha origine in Germania nel 2011 da un
progetto del Governo Tedesco per promuovere una
profonda informatizzazione e innovazione concettuale delle
produzioni. In questi pochi anni le aziende tedesche (e non
solo) hanno trasformato la teoria (nata in realtà durante la
seconda guerra mondiale) in applicazioni di successo.
L’Italia in realtà è pronta da tempo per questa rivoluzione
(alcuni programmi di finanziamento ministeriale spingono in
questa direzione) ma questo (come mi hanno riferito
diverse aziende) deve passare non solo attraverso l’utilizzo
massivo dei Social Networks, ma attraverso un profondo
cambiamento di mentalità
Architettura generale di una
moderna azienda agricola
Architettura generale di una
moderna azienda agricola
Agricoltura 4.0: cosa vuol dire?
Agricoltura 4.0: cosa vuol dire?
Rappresenta una grande opportunità (come avviene
nell’industria) di tenere conto della variabilità e delle
incertezze che coinvolgono la catena produttiva agro-
alimentare, soprattutto la fase di campo e la incostanza del
consumatore e l’affacciarsi di nuove mode.
• Una Smart Farm (“Fattoria Intelligente”) deve essere in
grado di adattarsi autonomamente ed in tempo reale a
tali cambiamenti per riuscire a rimanere competitive sul
mercato.
• Una delle esigenze primarie da soddisfare è
rappresentata da una costante comunicazione tra
mercato e produzione ed internamente alla stessa
azienda.
• La metodologia utilizzata per poter connettere in modo
efficace tutti gli attori di questa comunicazione continua
e ricca di dati è quella della virtualizzazione.
Agricoltura 4.0: cosa vuol dire?
Agricoltura 4.0: cosa vuol dire?
DIGITAL TWIN
Il Gemello digitale (digital twin) è:
• una rappresentazione virtuale di un prodotto, di
una macchina, ecc. Che può essere anche
utilizzata per simulare, riprogettare, ottimizzare il
corrispondente oggetto fisico.
• Fa uso di sensori real-time che consentono di
avere a disposizione una realtà virtuale del
corrispondente fisico.
Rappresentazione schematica del digital farming
(fattoria digitale) e di un frutteto virtuale con
particolare enfasi sul ruolo dei robot agricoli
Cyber-Physical Systems (CPS)
(Sistemi Cyber-Fisici)• Definizione: un Sistema di elementi
computazionali che collaborano tra loro e
controllano corrispondenti entità fisiche.
• Pertanto i CPS sono sistemi fisici ingegnerizzati
le cui operazioni sono monitorate, coordinate e
controllate attraverso un sistema di calcolo e
comunicazione.
• Consentono di aggiungere abilità e capacità ai
sistemi fisici attraverso l’integrazione di tali
sistemi di calcolo e comunicazione con gli
oggetti fisici reali.
• Monitorare e controllare processi reali
(fisici).
• Creare una copia (gemello) virtuale del
mondo reale.
• Decentralizzare le decisioni.
• Consentire la cooperazione tra l’uomo e i
processi attraverso l’IoT.
Cyber-Physical Systems (CPS)
(Sistemi Cyber-Fisici)
CPS Benefits
• Realizzare sistemi più efficienti e che
operino in condizioni di maggiore
sicurezza sia per l’ambiente che per
l’uomo stesso.
• Ridurre i costi di esercizio dei processi,
ovvero consentendo la realizzazione di
processi più complessi a costi uguali.
CPS in Manufacturing
• Includono:
– Macchine intelligenti
– Impianti di produzione e trasformazione dei
prodotti agricoli
– Sistemi avanzati di stoccaggio
• Possono:
– Scambiare autonomamente informazioni tra
loro e con il mondo esterno attraverso l’IoT.
– Innescare azioni correttive, in caso di
necessità anche in tempi brevi.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Il termine vituale è, come abbiamo visto, contrapposto ai termini reale e
fisico. La Virtualizzazione consente dunque di annullare alcuni
importanti limiti della realtà fisica:
• Luogo: la rappresentazione virtuale non richiede la presenza in loco
per osservare, elaborare, controllare e agire di consdeguenza.
• Tempo: la rappresentazione di oggetti reali in un mondo virtuale
consente non solo la storicizzazione dei dati (e ovviamente la loro
visualizzazione) ma soprattutto simulare le possibili evoluzioni nel
future e immaginare risposte a stimoli esterni estremi per effettuare
prove di sensibilità (ad esempio verificare gli effetti di un fermo
macchina, improvvisa, anche se temporanea, mancanza di materie
prime causata da eventi climatici avversi locali, ecc.
La possibilità di applicare gli stessi concetti a realtà anche molto
diverse tra loro Realtà virtualeconsente di realizzare ambienti virtuali
del tipo:
• Team virtuale: un luogo di lavoro virtuale nel quale ciascuno degli
attori del processo produttivo collabora con gli altri e con il Sistema
fisico (non è necessario incontrarsi fisicamente).
• Virtual reality: ha lo scopo di creare un ambiente virtuale che deve
essere percepito dall’uomo come reale attraverso interface che
consentono di simulare esperienze visive, auditive e tattili.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
• Oggetti virtuali: entità fisiche, come i prodotti e le risorse, sono
accompagnati da una ricca controparte virtuale, accessibile a livello
globale, che collega tutte le informazioni pertinenti dell'oggetto
fisico, attuali e storiche, sulle proprietà dell'oggetto stesso, della sua
origine, il contesto sensoriale, ecc.
• Organizzazione virtuale: strutture organizzative dinamiche che
riuniscono temporaneamente risorse di diverse organizzazioni per
rispondere meglio alle opportunità di business.;
• Macchina e/o impianto virtuale: una replica software di un sistema o
componente, che esegue programmi che simulano una macchina
fisica (o un intero impianto) fornendo una visione completa
dell'hardware sottostante indipendente dall'implementazione
specifica
• ;
La possibilità di applicare gli stessi concetti a realtà anche molto
diverse tra loro Realtà virtualeconsente di realizzare ambienti virtuali
del tipo:
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Stati ed eventi in
una linea di
produzione di
surgelati
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
attraverso l’Internet of Things (IoT)
• La Struttura ad oggetti virtuali è legata al concetto di Internet of
Things (IoT). L’IoT combina i concetti di “Internet” e “cosa” e può
quindi essere semanticamente definito come “una rete mondiale
(World Wide Network) di oggetti indirizzabili in modo univoco e
interconnessi attraverso protocolli di comunicazione standard”.
• Pertanto Internet funge da infrastruttura di archiviazione e
comunicazione che contiene una rappresentazione virtuale di cose
che collegano informazioni rilevanti con gli oggetti fisici.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
attraverso l’Internet of Things (IoT)
Pertanto, gli oggetti virtuali fungono da hub centrali delle informazioni
sugli oggetti, che combinano e aggiornano i dati continuamente da una
vasta gamma di fonti. Gli oggetti virtuali possono essere utilizzati per
coordinare e controllare i processi di business in remoto tramite Internet
Virtualizzazione dal punto di vista dell’Internet of Things
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
attraverso l’Internet of Things (IoT)
La virtualizzazione delle filiere agro-alimentari ha a che fare con una
elevata complessità di rete, di oggetti, processi, ecc.
Panoramica semplificata di una filiera agro-alimentare virtualizzata
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
attraverso l’Internet of Things (IoT)
• Interconnettività: tutto può essere interconnesso con l'informazione
globale e le infrastrutture di comunicazione.
• Servizi correlati agli oggetti: L'IoT è in grado di fornire servizi
correlati agli oggetti, entro i limiti definiti dagli stessi come la
protezione della privacy e la coerenza semantica tra gli oggetti fisici
e quelli virtuali associati.
• eterogeneità: I dispositivi nell'IoT sono eterogenei in quanto basati
su piattaforme e reti hardware diverse. Possono interagire con altri
dispositivi o piattaforme di servizio attraverso reti diverse.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Le caratteristiche fondamentali dell’IoT
• Cambiamenti dinamici: Lo stato dei dispositivi può cambiare in
modo dinamico, ad esempio la connessione e/o la disconnessione,
nonché il contesto in cui operano i dispositivi, inclusi posizione,
velocità, quantità di prodotto, ecc. Anche il numero di dispositivi può
cambiare in modo dinamico.
• Alta scalabilità: Il numero di dispositivi che devono essere gestiti e
che comunicano tra loro può essere estremamente grande.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Le caratteristiche fondamentali dell’IoT
• Risorse, dispositivi, prodotti o macchine intelligenti:
– Tecnologia potenziata con sensori, processori, memoria, comunicazioni
– Comportamento definito dal software
– Reattivo, predittivo, e sociale
– Potenzialmente consapevole e autonomo
• Trasferimento dati & Infrastrutture:
– Basato sul Cloud
– Memorizzazione di grandi quantità di dati (Big Data)
– Catena del valore anche molto complessa
• Analisi dei dati:
– Ottimizzazione delle risorse e ottimizzazione di sistema
– “Informazione Intelligente” quando e dove se ne ha bisogno
• Persone, processi e sistemi:
– Sociale, connesso, etc.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Le caratteristiche fondamentali dell’IoT
Gli elementi costitutivi sono trasformazioni, prodotti che fluiscono tra le
trasformazioni e gli attori. Il modello contiene I seguenti componenti:
• Attori: produttori agricoli, trasformatori di prodotti, commercianti (compresi
importatori ed esportatori), dettaglianti e fornitori di servizi specializzati
(vale a dire imprese di imballaggio, trasportatori e imprese di stoccaggio e
trasbordo).
• Trasformazioni: coltivazione e raccolta, lavaggio, selezione e
classificazione, trasformazione, imballaggio ed etichettatura, stoccaggio,
distribuzione e vendita al dettaglio.
• Prodotti: input (pesticidi, fertilizzanti, ecc.), prodotti agricoli maturati,
raccolti, spediti e ordinati, confezioni, eventuali ingredienti per la
trasformazione, ecc.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Modellizzazione del flusso dei prodotti
Esempio di flusso in una filiera ortofrutticola
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Modellizzazione del flusso dei prodotti
Il seguente modello visualizza la produzione e la consegna di mele
preconfezionate in un negozio specializzato in frutta.
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Modellizzazione del flusso dei prodotti
Farm Management System (FMS)Local
Data Base
Data Collector Data Analizer
Local
CoordinationConfiguration
And
Communication
Local Notifier Local Execution
SensorsTracking/Tracing
Systems
Farm/Process
MachineriesActuators
Virtualizzazione di una filiera agro-alimentare
Struttura di un sistema di gestione (FMS)
È passato meno di un decennio da quando si è iniziato
a parlare di Industry 4.0 che già si ci si muove verso la
prossima rivoluzione: Industry 5.0. Se l’attuale
rivoluzione enfatizza la trasformazione delle
fabbriche in strutture intelligenti abilitate a IoT che
utilizzano l’elaborazione cognitiva e
l’interconnessione tramite i server cloud, Industry 5.0
si concentra sul ritorno delle mani e delle menti
umane nel contesto industriale
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
I progressi nella tecnologia di guida autonoma per le automobili - comprese le capacità di rilevamento degli oggetti mediante sistemi multicamera, radar e tecnologia lidar – hanno già ridotto i costi di sviluppo di macchine agricole autonome.
Alcuni dei nuovi sensori che ci aiutano a parcheggiare autonomamente la nostra auto, telecamere, sensori di prossimità, ecc. ci ha permesso di sfruttarlo maggiormente nelle macchine agricole.
Secondo Goldman Sachs, i contenuti e le tecnologie per passare alle auto senza conducente costano circa $ 2.700 per veicolo. Nell'agricoltura, le attrezzature di guida autonoma richiederebbero una tecnologia in cui esiste una complessità leggermente superiore, ma non sproporzionatamente più elevata.
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
Tuttavia la guida autonoma non è limitata alle grandi macchine agricole. C'è anche interesse (sono già una realtà) per trattori più piccoli e robot che lavorano in gruppi in un'azione simile a sciami.
Per alcuni agricoltori, l'automazione è già una realtà. Le macchine per la mungitura robotiche sono abbastanza diffuse utilizzate, molte delle operazioni di campo possono essere automatizzate, ma la raccolta di colture orticole e frutta in alcune aree geografiche anche di paesi avanzati dipendono in gran parte dal lavoro manuale.
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
sviluppo di un sistema integrato con capacità di autoapprendimento per il raggiungimento di un elevato grado di autonomia nelle sue funzioni quali ad esempio il riconoscimento automatico della rotta e il tracciamento dei confini operativi (buona parte già nei progetti degli attuali robot), guida autonoma in sicurezza, ecc., ad esempio:
● swarm-robotics (Sciame di robot): collaborazione tra più rover di terra e piccoli droni aerei con ruoli specializzati) e di altri
veicoli agricoli che «parlano» e collaborano tra loro
mentre sono in costante comunicazione.
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
L’operatore manuale si trasforma da semplice conduttore dell’impianto
a convogliatore di esperienza e conoscenza. L’utilizzo della realtà
virtuale è importante in tal senso per potersi “immergere”
completamente nella macchina simulata, sia durante le fasi di design
che in quelle di programmazione, messa a punto ed utilizzo.
i robot hanno a bordo differenti sensori ottici, alcuni anche di tipo
endoscopico, iperspettrale, ecc.
Una maggiore interazione con l’ambiente passa non solo attraverso il
senso della vista, ma anche attraverso quello del tatto, vera chiave di
volta per garantire un’alta adattabilità della macchina alle variazioni
ambientali. L’uso di sensori di forza, ad esempio, permette ai robot di
ultima generazione di manipolare oggetti fragili o di forma variabile.
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
Unendo collaboratività, visione artificiale, tatto, sensibilità e
aggiungendo anche solo un minimo di capacità decisionale (ma la
tendenza è verso una autonomia sempre più spinta), si possono
ottenere risultati sorprendenti.
Le ultime generazioni di sistemi di visione, ad esempio, non solo sono
dotate di capacità di tracking in tempo reale degli oggetti, ma hanno
già acquisito capacità di classificazione e concettualizzazione, per cui
sono in grado di autoapprendere figure e oggetti, di distinguerli in
base ai dettagli ponendoli in diverse categorie.
Una delle pietre miliari dell’industria moderna fu l’introduzione, nei
primi anni del novecento, della catena di montaggio, da parte di Henry
Ford. La trasformazione di questo concetto in una catena intelligente è
la chiave di volta dell’industria del nuovo millennio.
Smart Agriculture
dal 4.0 al 5.0
• Indipendentemente da quanto velocemente o lentamente alcune
aziende implementino i modelli Industry 4.0 e Industry 5.0, i principi di
base determineranno senza dubbio il mondo produttivo del futuro.
• Le aziende che implementeranno in modo corretto tali nuovi principi
potranno sperimentare una crescita esponenziale grazie alle capacità
fornite dai dispositivi IoT, dai sistemi informatici e dal calcolo cognitivo.
• Tra qualche anno, lavoratori e robot di fabbrica potrebbero finire per
collaborare alla progettazione e alla condivisione dei carichi di lavoro
attraverso una varietà di processi produttivi
CONCLUSIONI
• Mentre i robot sono eccellenti per la produzione di prodotti standard in
processi standardizzati in un volume di produzione elevato, la
personalizzazione di ogni singolo prodotto può rappresentare una
sfida in cui i robot necessitano di una guida.
• Quindi, è fondamentale mantenere il contatto umano all’interno dei
processi di produzione.
• Nei processi di produzione, l’automazione può essere sfruttata al
massimo potenziale solo quando c’è una scintilla di creatività
umana che influenza i processi: I robot collaborativi o “cobots“,
infatti, funzionano in sincronia con le persone.
CONCLUSIONI
I maggiori progressi previsti da Industry 5.0 riguardano l’interazione tra
intelligenza umana e calcolo cognitivo. Ci si aspetta che l’interazione tra
macchinari, Iot e persone porti la produzione a nuovi livelli di velocità e
accuratezza.
Nel complesso, gli sviluppi di Industry 5.0 potrebbero rivelarsi la piena
realizzazione di ciò che gli architetti di Industry 4.0 avevano solo sognato
all’alba degli anni 2010. Man mano che l’intelligenza artificiale migliora
e i robot assumono più capacità, l’interazione tra computer, robot e
lavoratori alla fine diventerà più significativa.
Man mano che le innovazioni tecnologiche diventano sempre più
rapide, le rivoluzioni potrebbero alla fine susseguirsi in rapida
successione nei prossimi 10 anni. Mentre le prime tre rivoluzioni
industriali hanno richiesto decenni, le rivoluzioni odierne durano solo
fino a quando l’implementazione a livello industriale si completa.
CONCLUSIONI
La quarta rivoluzione industriale consente alle
aziende di combinare produttività e rapidità per
rispondere al mercato, rendendo il sistema più
produttivo e competitivo. È chiaro che chi non
intraprenderà questo percorso rischia di essere
escluso dalla competizione globale.
Industry 5.0 rappresenta il futuro immediato
How far is Italian Agro-Food Industry
from Industry 4.0?
CONCLUSIONI