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ISTOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO

Tessuto nervoso

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Unità di base del Sistema Nervoso: le cellule

Il sistema nervoso è costituito essenzialmente da due tipi di cellule: neuroni e cellule gliali (per es. cellule di Schwann). I neuroni sono le unità strutturali su cui si basa tutta la rete di trasmissione degli impulsi nervosi; le cellule gliali hanno invece il compito di proteggere, sostenere, isolare, nutrire i neuroni e di accelerare la conduzione dell’impulso nervoso. I principali tipi di neuroni sono:

Neuroni sensoriali Interneuroni Neuroni motori

Ricevono informazioni sensoriali dall’esterno

e le trasmettono al SNC

Trasmettono impulsi all’interno del SNC

Inviano informazioni dal SNC agli organi

effettori

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Un tipico neurone, come quello motorio, è formato da un corpo cellulare, diversi dendriti e un assone

I neuroni : struttura e funzione

Il segnale, trasmesso da altri neuroni, arriva attraverso i dendriti al corpo cellulare o direttamente al corpo cellulare e viene propagato lungo l’assone verso le sue terminazioni ramificate che costituiscono le sinapsi.

Il segnale nervoso all’interno del neurone è quindi unidirezionale

Propagazione del segnale

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Le cellule di Schwann, si avvolgono a spirale attorno agli assoni formando una guaina costituita da mielina (un lipide con funzione isolante).

La guaina mielinica, che conferisce alle fibre nervose un colore chiaro, non è continua, ma presenta un certo numero di interruzioni, detti nodi di Ranvier, presenti a intervalli regolari lungo l’assone stesso.

Grazie ai nodi di Ranvier, viene accelerata la conduzione dell’impulso nervoso, come vedremo in seguito.

Cellule gliali: oligodendrociti (SNC) e cellule di Schwann (SNP)

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Gruppi di cellule nervose: Sostanza grigia

La sostanza grigia è formata da gruppi di corpi cellulari. Questi gruppi sono detti nuclei se si trovano nel SNC e gangli se si trovano nel SNP

gangli

SNP

nuclei

SNC

Gruppi di corpi cellulari↓↓

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Gruppi di cellule nervose: Sostanza bianca

La sostanza bianca è formata da fasci di assoni rivestiti dalla guaina mielinica, di colore chiaro. Questi fasci sono detti tratti se si trovano nel SNC e nervi se si trovano nel SNP

nervi

SNP

tratti

SNC

Fascio di assoni↓↓

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FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO

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Ai due lati della membrana plasmatica di un assone è presente normalmente una differenza di potenziale elettrico, misurabile in mV, mediante microelettrodi collegati ad un oscilloscopio ed inseriti uno all’interno ed uno all’esterno dell’assone stesso.

La trasmissione del segnale lungo gli assoni avviene mediante impulsi nervosi, ossia variazioni di natura elettrochimica della d.d.p. ai due lati della membrana assonica.

Gli impulsi nervosi, a cui fa seguito il ritorno alla condizione di riposo, si propagano molto velocemente.

La risposta a uno stimolo è del tipo “tutto o niente”.

All’aumentare dell’intensità dello stimolo aumenta la frequenza dei potenziali d’azione, ma non la loro intensità

Impulso nervoso

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In assenza di impulsi nervosi, sui due lati della membrana dell’assone si registra una differenza di potenziale pari a –70 mV (potenziale di riposo), con l’interno carico negativamente rispetto al’esterno

Potenziale di riposo

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Quando l’assone è percorso da un impulso, si registra una rapida inversione di polarità: la carica interna diventa temporaneamente positiva rispetto all’esterno (depolarizzazione).Questa inversione di polarità è il potenziale d’azione

Potenziale d’azione

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Fasi dell’impulso in sintesi

Durante il passaggio di un impulso nervoso, la membrana assonica passa dallo stato di riposo (polarizzazione a -70 mV), a uno stato di depolarizzazione, prima graduale (-50mV) e poi rapido (+40 mV).

Poi l’interno dell’assone si ripolarizza tornando verso valori negativi. Prima di ritornare allo stato iniziale, l’interno dell’assone subisce una fase di iperpolarizzazione (-80mV), che è fondamentale per la propagazione unidirezionale dell’impulso nervoso.

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La causa del potenziale di riposo

La differenza di potenziale sui due lati della membrana assonica è mantenuta da una proteina, la pompa Na+/K+, che trasporta 3 ioni Na+ all’esterno dell’assone e 2 ioni K+ all’interno. Inoltre, dal lato interno della membrana è presente un numero maggiore di cariche negative rispetto all’esterno.

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Come si instaura il potenziale d’azione

Quando il neurone riceve uno stimolo adeguato, inizia una lieve depolarizzazione (-50mV) che apre i canali del sodio a controllo di potenziale, permettendo la rapida entrata degli ioni Na+ secondo il gradiente di concentrazione; la differenza di potenziale arriva a circa +40 mV

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Ripolarizzazione

Questa depolarizzazione (+40 mV) innesca la chiusura dei canali del Na+ a controllo di potenziale e l’apertura dei canali del K+ a controllo di potenziale, facendo uscire il K+ secondo gradiente di concentrazione e ripolarizzando nuovamente l’interno della membrana. Prima che la pompa Na+/K+ ristabilisca l’equilibrio iniziale, si arriva ad una fase di iperpolarizzazione (-80mV), dovuta all’eccesso di cariche negative all’interno

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Fibre mieliniche e amieliniche

In una fibra amielinica i canali del sodio e del potassio sono disseminati lungo tutta la fibra, mentre in quella mielinica sono presenti solo nei nodi di Ranvier: l’impulso viaggia quindi per salti ed è molto più veloce

La fase di iperpolarizzazione impedisce all’impulso nervoso di tornare indietro.

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Le sinapsi sono giunzioni specializzate tra due neuroni.

Sono di due tipi:

Sinapsi: giunzioni specializzate tra i neuroni

chimiche elettriche

↓I due neuroni non sono direttamente in contatto, ma presentano uno spazio che separa la cellula presinaptica da quella postsinaptica in cui vengono rilasciati i neurotrasmettitori.

I due neuroni sono direttamente in contatto attraverso giunzioni comunicanti che trasmettono l’impulso nervoso senza interruzioni tra i neuroni o da un neurone a un organo effettore (p.e. cuore e canale digerente)

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La sinapsi chimica

I segnali trasmessi attraverso le sinapsi chimiche sono “a potenziale graduato”: la quantità e il tipo di neurotrasmettitore danno origine a stimoli con intensità variabile.

I neurotrasmettitori sono sintetizzati nei neuroni, impacchettati in vescicole nelle terminazioni assoniche, rilasciati nello spazio sinaptico mediante esocitosi, si legano ai recettori di membrana e poi vengono degradati o riassorbiti.

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La sinapsi chimica eccitatoria (EPSP)

Il potenziale d’azione arriva alla terminazione assonica e provoca l’apertura dei canali del Ca2+ a controllo di potenziale,

Il Ca2+ entra nell’assone, provoca la fusione delle vescicole contenenti i neurotrasmettitori con la membrana plasmatica con conseguente liberazione di un neurotrasmettitore nello spazio sinaptico

Il neurotrasmettitore si lega a recettori specifici presenti sulla membrana del neurone postsinaptico

Il recettore attivato, direttamente o indirettamente (cAMP), apre i canali del Na+ a controllo di potenziale, determinando la depolarizzazione e la trasmissione dell’impulso nervoso.

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La sinapsi chimica inibitoria (IPSP)

Il potenziale d’azione arriva alla terminazione assonica e provoca l’apertura dei canali del Ca2+ a controllo di potenziale,

Il Ca2+ entra nell’assone, provoca la fusione delle vescicole conteneti i neurotrasmettitori con la membrana plasmatica con conseguente liberazione di un neurotrasmettitore nello spazio sinaptico

Il neurotrasmettitore si lega a recettori specifici presenti sulla membrana del neurone postsinaptico

Il recettore attivato, direttamente o indirettamente, apre i canali del Cl- a controllo di potenziale o inibisce i canali del Na+ a controllo di potenziale , determinando la iperpolarizzazione e il blocco della trasmissione dell’impulso nervoso

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Neurotrasmettitori

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ANATOMIA E FUNZIONE del Sistema Nervoso

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Schema del Sistema Nervoso

Il SNC è protetto dalle ossa, a differenza del SNP.Ossa del cranio encefalo Colonna vertebrale midollo spinale

Circuito sensoriale-motorioSensoriale riceve segnali dall’esterno attraverso gli organi di senso e li trasmette al SNC Motorio riceve segnali dal SNC e li trasmette agli organi effettori

Il SNC e il SNP controllano e coordinano le funzioni di tutti gli altri sistemi, per il mantenimento dell’omeostasi corporea. Il SNC e il SNP consentono di rispondere “in modo adeguato ed efficace” agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno ed interno al corpo.

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Sistema nervoso centrale e periferico

Il SNC è avvolto, protetto e nutrito da tre membrane meningi (dura madre, aracnoide percorsa da numerosi canali comunicanti pieni di liquido cefalorachidiano, che protegge dagli urti e isola termicamente, e pia madre). È composto da:

encefalo (cervello, cervelletto e tronco cerebrale)

midollo spinale che connette l’encefalo al SNP.

Il tronco cerebrale connette il cervello al midollo spinale, controlla i muscoli e le ghiandole della testa e la regolazione della respirazione e della pressione sanguigna.

Il SNP è costituito dai nervi cranici (connessi direttamente all’encefalo) dai nervi spinali (che stabiliscono connessioni con il midollo spinale) e da gangli.

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Midollo spinale

Nel midollo spinale si distingue una regione centrale, a forma di H in sezione trasversale, di sostanza grigia (= interneuroni, corpi cellulari dei neuroni motori e cellule gliali) e una zona periferica costituita da sostanza bianca (= assoni dei neuroni motori e sensoriali disposti longitudinalmente)

Lateralmente alla colonna, attraverso gli spazi presenti tra le vertebre, entrano ed escono i nervi spinali (32 paia nell’uomo) dividendosi in due fasci, uno dorsale e uno ventrale: la radice dorsale proviene dai gangli della radice dorsale è sensoriale ed è in entrata; la radice ventrale proviene dai neuroni motori della sostanza grigia ed è in uscita.

Traumi al midollo spinale comportano lesioni con paralisi più o meno estese a seconda della regione interessata

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CIRCUITO SENSORIALE – MOTORIO che prevede l’integrazione da parte dell’encefalo

Gli stimoli provenienti dall’esterno sono percepiti dai recettori sensoriali e vengono trasmessi, tramite neuroni sensoriali, al sistema nervoso centrale (SNC), che elabora le risposte e le invia tramite neuroni motori agli organi effettori

Stimolo esterno Recettore sensoriale Neurone sensoriale

Neurone motorioEffettore

→ →

←←

Sistema nervoso centrale

Risposta corporea allo stimolo esterno

Stimolo esterno Recettore sensoriale Neurone sensoriale

Neurone motorioEffettore

→ →

←←

Sistema nervoso centrale

Risposta corporea allo stimolo esterno

Stimolo esterno Recettore sensoriale Neurone sensoriale

Neurone motorioEffettore

→ →

←←

Sistema nervoso centrale

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Arco riflesso: circuito sensoriale - motorio che NON prevede l’integrazione da parte dell’encefalo

Nel midollo spinale i neuroni sensoriali, gli interneuroni e i neuroni motori sono connessi tra loro mediante archi riflessi.L’arco riflesso permette all’organismo di rispondere rapidamente a uno stimolo esterno

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Il SNP motorio è suddiviso in:

Suddivisionedel sistema nervoso periferico motorio

Somatico Autonomo

Controlla l’attività volontaria dei muscoli scheletrici

VITA DI RELAZIONE

Controlla l’attività involontaria del muscolo cardiaco e della muscolatura liscia presente nei vasi sanguigni e nei sistemi digerente, respiratorio, riproduttore ed escretore e le ghiandole.VITA VEGETATIVA

La distinzione tra volontario e involontario non è così netta, in quanto un muscolo scheletrico si può muovere involontariamente (come nel caso dell’arco riflesso), oppure la muscolatura liscia o cardiaca può essere controllata (come nel caso del training autogeno)

→ simpatico

parasimpatico→

Neuroni motori: corpi cellulari entro il SNC e assoni esterni che raggiungono direttamente gli effettori. VIA AD UN NEURONE

Ricevono segnali esterni

Neuroni simp. e parasimp.: corpi cellulari all’interno del SNC e assoni esterni, che formano sinapsi con altri neuroni motori esterni, senza raggiungere direttamente gli effettori. VIA A DUE NEURONI

Ricevono segnali propriocettivi (interni al corpo)

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Azioni del simpatico e parasimpatico

Il sistema simpatico e parasimpatico sono in genere antagonisti, quindi innervano gli stessi effettori (eccetto le ghiandole surrenali che sono innervate solo dal sistema simpatico)

Tuttavia, cooperano tra loro e con il sistema endocrino per mantenere l’omeostasi.

Page 29: Sistema nervoso

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il sistema simpatico prepara il corpo all’azione, per esempio durante una situazione di stress o di fuga, e rende il corpo pronto a combattere o fuggire

il sistema parasimpatico è coinvolto nelle attività di recupero dell’energia ed è attivo durante la digestione (favorendo le funzioni tipiche dei periodi di riposo)

I sistemi simpatico e parasimpatico

Mediatore del simpatico

Mediatore del parasimpatico

I sistemi simpatico e parasimpatico sono antagonisti:

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Confronto tra parasimpatico e simpatico

Il sistema parasimpatico e quello simpatico presentano differenze funzionali e strutturali:

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Encefalo

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Suddivisione dell’encefalo

L’encefalo rispecchia la tendenza evolutiva alla centralizzazione e cefalizzazione del sistema nervoso.

Il livello crescente di complessità dell’encefalo rispecchia la necessità di controllare e integrare funzioni sempre più articolate e fini.

Può essere suddiviso nelle seguenti strutture:

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Suddivisione dell’encefalo

Sezione longitudinale dell’encefalo umano

romboencefalo

prosencefalo

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Il romboencefalo

Il romboencefalo è la struttura più antica dell’encefalo (struttura conservata nelle varie Classi di Vertebrati) e governa le funzioni fisiologiche essenziali; è suddiviso in:

midollo allungato ponte cervelletto

È la sede del controllo del ritmo respiratorio e cardiaco, oltre che

del riflesso della deglutizione e vomito

Connette tra loro parti dell’encefalo; è attraversato da

numerosi neuroni, sensoriali o motori

Regola l’equilibrio, coordina i movimenti

muscolari di precisione, è

coinvolto nella capacità di

apprendimento, socializzazione e comunicazione

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Il mesencefalo

Il mesencefalo, insieme al midollo allungato e al ponte, forma il tronco cerebrale. Collega il prosencefalo al romboencefalo e, in particolare, il diencefalo e il ponte. È costituito da nervi che inviano verso il cervello segnali provenienti dalla periferia. Ha un importante ruolo nel localizzare i suoni o nel coordinare i movimenti degli occhi.

mesencefalo

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Il prosencefalo

Il prosencefalo si suddivide in: diencefalo e telencefalo

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Il diencefalo

Il diencefalo è la via di transito dei segnali dal cervello e verso il cervello; è costituito da talamo e ipotalamo:

Il talamo seleziona tutte le informazioni sensoriali (eccetto l’olfatto) e le invia alla corteccia cerebrale per l’elaborazione. Vie neuronali ascendenti.

L’ipotalamo, come dice il nome, è localizzato sotto il talamo:

1. contribuisce a regolare i ritmi di veglia/sonno e la temperatura corporea.

2. coordina le attività associate al sesso, alla fame, alla sete, al piacere, al dolore e alla rabbia.

3. produce ossitocina e ADH, che vengono immagazzinati nel lobo posteriore dell’ipofisi da dove sono rilasciati.

4. è il principale centro di integrazione del sistema neuroendocrino: libera ormoni e controlla la secrezione da parte del lobo anteriore dell’ipofisi (adenoipofisi). Sezione longitudinale dell’encefalo umano

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Il telencefalo:

presenta la sostanza bianca con le guaine mieliniche disposta internamente e la sostanza grigia

con i corpi cellulari e el cellule gliali disposta nella regione più esterna (corteccia cerebrale).

DISPOSIZIONE INVERSA RISPETTO AL MIDOLLO SPINALE.

è in grado di ricevere, elaborare e inviare simultaneamente migliaia di messaggi; in esso ha

luogo l’integrazione e il controllo di tutte le attività fisiologiche del corpo e l’attività cosciente

(percezione e comprensione delle informazioni, pensiero, memoria, emozioni)

è costituito da due emisferi cerebrali collegati dal corpo calloso:

l’emisfero destro sembra responsabile dei fenomeni intuitivi e artistici, della percezione dello spazio e

delle fisionomie. Elabora l’informazione nella sua globalità interpretandone tutte le sfumature,

favorisce la fantasia e predispone ad affrontare situazioni nuove.

l’emisfero sinistro è sede della elaborazione razionale, del linguaggio (area di Broca controlla i

movimenti di labbra, lingua, mandibole e corde vocali; area di Wernicke comprensione del

linguaggio scritto e orale) e della gestualità. Scompone l’informazione nei suoi elementi costitutivi

e ne analizza le relazioni, capacità di analisi e sintesi.

In generale, anche se ognuno di noi ha un proprio stile di apprendimento, i due emisferi funzionano

in modo armonico al punto che una lesione in un emisfero durante una fase precoce dello

sviluppo può portare l’altro emisfero a sopperire alla perdita di funzione.

Il telencefalo: gli emisferi cerebrali

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La corteccia cerebrale è suddivisa in 5 lobi (frontale, parietale, occipitale e 2 temporali), in cui possiamo individuare delle aree specifiche in relazione alla funzione svolta.

Le circonvoluzioni e i solchi rendono la superficie della corteccia particolarmente estesa.

Esiste una notevole asimmetria tra i due emisferi cerebrali, che ricevono e mandano impulsi in modo “incrociato”

La corteccia cerebrale

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Il funzionamento di un individuo pluricellulare prevede la specializzazione di cellule, tessuti, organi e apparati con una suddivisone del lavoro. Affinché le diverse parti del corpo lavorino in modo coordinato, è necessaria una attività d’integrazione che è esercitata da alcune regioni dell’encefalo: aree di elebarazione intrinseca, formazione reticolare e sistema limbico

Aree di integrazione

Formazione reticolare

l’area di elaborazione intrinseca: molto estesa nei primati e soprattutto nell’uomo. È localizzata soprattutto nel lobo frontale. È deputata a integrare l’informazione sensoriale, alle emozioni, alla memoria all’organizazione delle idee e quindi all’apprendimento e alla capacità di progettazione a lungo termine.

la formazione reticolare, è una fitta rete di interneuroni che parte da romboencefalo e mesencefalo e si connette al talamo e a numerose zone della corteccia cerebrale. È responsabile dello stato di veglia e di coscienza, ed è in grado di filtrare le informazioni importanti in entrata (p. es. distinguere un particolare rumore in mezzo a molti altri);

Formazione reticolare

Page 41: Sistema nervoso

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Aree di integrazione

Il sistema limbico (ippocampo e amigdala) è

costituito da neuroni subcorticali del prosencefalo che

mettono in relazione diencefalo e telencefalo, la

ghiandola pineale e altre strutture: è coinvolto nelle

emozioni e nella regolazione del sonno e alla

fissazione della memoria

SONNO il cervello non è inattivo: 1 stadio di sonno

leggero, 2 stadi di sonno delta, 1 stadio di sonno

profondo, 1 stadio di sonno REM (Rapid Eye

Movements) che si ripetono in modo alternato. I sogni

si verificano in prevalenza durante il sonno REM

MEMORIA si basa sull’esperienza e

l’apprendimento per modificare i comportamenti. Può

essere a breve e lungo termine, la ripetizione di un

comportamento lo fissa nella memoria a lungo termine

grazie a processi a feedback positivo basato

sull’acetilcolina. Inoltre, connessioni tra amigdala e

ipotalamo darebbero alla memoria anche un contenuto

emotivo (ricordo associato a percezioni sensoriali)

1

1

2

3

3

Page 42: Sistema nervoso

Copyright © 2009 Zanichelli editoreLa corteccia sensoriale riceve le informazioni provenienti dalla periferia del corpo

Dalla corteccia motoria partono gli stimoli destinati ai muscoli volontari e involontari

Organi di senso: homunculus somatosensoriale e motorioLa stimolazione di un recettore sensoriale altera la permeabilità di membrana e provoca la liberazione di un nuerotrasmettitore dai terminali sinaptici verso un neurone adiacente, nel quale inizia un potenziale d’azione che trasmette il segnale lungo il sistema nervoso.

Page 43: Sistema nervoso

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Organi di senso: vista

Gli occhi possiedono fotocettori con cui percepiamo luce-buio e colori

Cornea (membrana di rivestimento trasparente)

iride colorato e pupilla centrale (diaframma che controlla la quantità di luce che entra nell’occhio)

cristallino (lente che può variare la sua curvatura per la messa a fuoco dell’immagine, grazie alla presenza di muscoli ciliari)

umor vitreo (gelatina trasparente)

retina (contiene i fotocettori, coni per i colori e bastoncelli per luce/buio, le cellule bipolari che ricevono il segnale dai fotocettori e lo trasmettono alle cellule gangliari i cui assoni, riuniti in fascio, formano il nervo ottico e si connettono al lobo occipitale nell’area visiva); la fovea è la parte centrale della retina dove l’immagine e più nitida a causa della maggiore concentrazione dei coni

coroide (membrana di rivestimento)

sclerotica (membrana di rivestimento)

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Organi di senso: udito

Orecchio possiede meccanocettori

Orecchio esterno padiglione auricolare timpano (membrana di separazione tra o. esterno e o.

medio)

Orecchio medio tre ossicini (incudine, martello e staffa) finestra ovale (membrana di

separazione tra o. medio e o. interno)

Orecchio interno canali semicircolari (sono l’organo dell’equilibrio) coclea (è l’organo uditivo)

Il suono viene raccolto dal padiglione auricolare e convogliato verso il timpano che vibra e

trasmette la vibrazione prima ai tre ossicini dell’o. medio poi alla finestra ovale che vibra a sua

volta. Si generano così onde di pressione nel fluido della coclea. I meccanocettori sono delle

cellule ciliate presenti nell’organo del Corti all’interno del canale centrale cocleare. Le cellule ciliate

stimolate inviano neurotrasemttitori a neuroni sensoriali i cui assoni formano il nervo acustico che

si connette alla corteccia uditiva dei lobo temporali

L’equilibrio i canali semicircolari sono disposti secondo le tre direzioni dello spazio x,y,z; sono

rivestiti da un epitelio ciliato e sono pieni di un liquido gelatinoso nel quale sono sospese piccole

concrezioni calcaree chiamate otoliti I movimenti della testa fanno muovere gli otoliti che

sfregando sulle ciglia delle cellule ciliate le stimolano a generare potenziali d’azioni nei vicini

neuroni sensoriali

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Organi di senso: tatto

Cute possiede meccanocettori, termocettori, recettori per il dolore, che possono essere liberi o abbinati a peli e follicoli piliferi.

Corpuscoli del Pacini sensazioni tattili fini presenti sui polpastrelli e più in profondità nella cute

Corpuscoli di Merkel sensazioni tattili più grossolane presenti sui palmi delle mani e sul viso, più superficiali nella cute.

Corpuscoli di Meissner sensazioni tattili più grossolane presenti sui palmi delle mani e sul viso più superficiali nella cute.

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Organi di senso: olfatto

Il naso possiede chemiorecettori

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Organi di senso: gusto

Lingua e la bocca possiedono chemiocettori:

I bottoni gustativi percepiscono il sapore di un alimento combinando solo 4 principali categorie di sapori:Dolce, amaro, salato, aspro

Poiché l’amaro e l’aspro sono spesso associabili a cibi tossici e pericolosi, i recettori per queste due categorie di sapori sono particolarmente numerosi e diffusi.

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Patologie neurologiche

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Patologie neurologiche

L’ epilessia o sindrome epilettica è una specie di corto circuito temporaneo tra le cellule cerebrali, che determina una scarica elettrica abnorme ed eccessiva da parte di un numero più o meno elevato di neuroni. I sintomi sono episodici: perdita di conoscenza, contrazioni muscolari brusche, involontarie e violente a uno o più gruppi muscolari. Può essere geneticamente determinata oppure successiva a traumi, malattie varie, sofferenza cerebrale prenatale o al momento del parto.

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia degenerativa che colpisce le aree motorie della corteccia cerebrale, causando atrofia muscolare, paralisi e morte per blocco respiratorio e circolatorio in 3-5 anni. La malattia evolve in maniera progressiva, senza alterare le sensazioni o l’intelletto dell’individuo; è provocata dall’accumulo del neurotrasmettitore glutammato e da mutazioni nel gene SOD1 (superossido dismutasi)

Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa che si manifesta dopo i 60 anni con rigidità della mimica facciale, disturbi alla deambulazione e tremore alle mani. È dovuta alla morte delle cellule del mesencefalo e ad una conseguente riduzione della produzione di dopamina; i sintomi compaiono quando il 70% dei neuroni è stato distrutto, ma sono alleviata dalla somministrazione di L-Dopa.

La meningite è una infiammazione virale o batterica delle meningi che può causare danni cerebrali permanenti o la morte.

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Patologie neurologiche

• Il morbo di Alzheimer è una malattia degenerativa che comporta una progressiva perdita della

memoria a breve e lungo termine e causa una grave forma di demenza invalidante; nei tessuti malati,

in prevalenza ippocampo e amigdala, si riscontrano placche neuritiche (ammassi di assoni

degenerati) associate a sostanza -amiloide, che si accumula senza essere smaltita, e carenza di

acetilcolina.

• Le encefalopatie spongiformi (BSE [1986-1992], scrapie, malattia di Creutzfeldt-Jacob) sono

provocate da prioni, glicoproteine “virali”, che portano alla comparsa di vacuoli nella corteccia

cerebrale conferendole un aspetto spugnoso o di placche degenerative. Hanno un lungo periodo di

incubazione e un decorso progressivo: disturbi visivi, difficoltà di deambulazione, paralisi e morte.

• L’autismo è caratterizzato da ritardo mentale, a volte associato a capacità eccezionali,

comportamenti ripetitivi e incapacità di comunicazione sia verbale che gestuale, inespressività e stati

di angoscia o aggressività. Il danno sembra localizzato nel tronco cerebrale, cervelletto, lobi temporali

e sistema limbico e associato ad alti livelli di serotonina e bassi livelli di ossitocina.

• Ansia (stati di nervosismo, irritabilità, mani fredde o sudate, senso di nausea e di costrizione alla

gola, agitazione motoria anche in assenza di cause scatenanti, diminuzione del GABA) , depressione

(insonnia, stanchezza, disinteresse, tristezza, mancanza di appetito, diminuzione delle ammine

biogene), schizofrenia (disturbi del comportamento e dell’umore, allucinazioni uditive e visive,

tendenza a sfuggire dalla realtà, eccesso di dopamina).